Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
> anno_i:[1850 TO 1880} > autore_s:"BALLIO ELENA"
EMANCIPAZIONE DELLA DONNA ( BALLIO ELENA , 1868 )
StampaPeriodica ,
PARTE I : Che debbasi intendere per emancipazione della donna . La donna ne ha essa diritto ? Ne è essa degna ? Riconosciuta l ' uguaglianza dei due sessi e quindi il diritto di emancipazione per la donna , rinnoviamo la già fatta domanda : Ne è dessa degna ? Non si conquista se non meritando . È la legge storica d ' ogni grande emancipazione . Guardiamo alla classe operaia il tempo è maturo , per la sua emancipazione , ma gli operai s ' affratellarono da lunghi anni , dietro l ' obolo e il sangue , patirono combattendo per la causa della patria , pel trionfo d ' un santo principio . La donna nulla di simile ha fatto finora . Mi direte che la severità mi rende ingiusta contro il mio sesso , poiché qual maggior sacrifizio può idearsi di quello della vita de ' propri cari ? La donna non offre in olocausto alla patria , in ogni conflitto , in ogni battaglia , la parte più cara di sé nella persona del proprio figlio , consorte o padre ? Non furono le donne che abbandonando ogni occupazione domestica dedicarono giorni e notti alla cura dei feriti e dei moribondi quando il bisogno richiedeva il loro aiuto ? Non fu per opera spontanea delle donne che nelle varie città italiane vennero costituiti comitati di soccorso pei garibaldini e pei feriti ? Tutto ciò è vero , e la slanciata accusa va alquanto ritemprata ; ma tutto questo non basta per cancellarla . Poiché quelle donne che in tal modo cooperarono alla redenzione della propria patria erano , benché la più cospicua , una parte minima della nazione , e la maggior parte di quelle , diciamolo pur francamente , nonché spinte da un santo principio , dall ' intimo sentimento del proprio dovere , lo erano da vanità , da invidia o da più ignobile passione . Certamente sacrifizio superiore a quello della propria esistenza è per la donna il sacrifizio della vita d ' un suo caro ; ma sì nobile olocausto non è spontaneo , non è volontario , bensì imposto dalla necessità . Eccezione rara si è vedere una sposa , una madre di non dubbia sensibilità spingere animosa il suo diletto alla battaglia e non versare un effluvio di lagrime che tenti ammollire in lui l ' innata virtù e gli faccia imprecare al suo dovere , alla patria sua ! Alla mancanza di un tale eroismo nel cuore femminile dobbiamo occagionare se la indipendenza del nostro paese non è ancora compiuta se la libertà è ancora per gl ' Italiani uno splendido fantasma che va errando dell ' un capo all ' altro della penisola senza trovare chi abbia la virtù di realizzarlo . Fossero le donne animate da un giusto sentimento del proprio dovere , se null ' altro avessimo potuto risparmiare , non avremmo però lo scorso autunno pianto gli assassinati di Mentana , non avremmo ingoiato ignominia sopra ignominia fino al punto di lasciare che lo straniero dicesse impunentemente : Roma non sarà mai degli Italiani . Ma ritorniamo all ' argomento , da cui desolanti riflessioni sulla attualità ci hanno per breve alquanto sviate . Abbiamo cercato dimostrare che la donna de ' nostri giorni , vana , civetta , inconseguente , apatica , non è degna d ' emancipazione , che nulla ha fatto finora , perché la generalità debba riconoscere in lei questo diritto , che anzi la maggior parte delle donne non solo non se ne curano , ma non sognano pur di averlo . Conchiudiamo che se la donna vuole da senno che il principio della sua emancipazione passi nel novero della verità riconosciute , non deve retrocedere davanti a qualunque sacrifizio pel trionfo ' di detto principio . È necessario ch ' ella curvi rassegnata il capo alla corona del marito , che a somiglianza delle primi martiri del Cristianesimo sfidi imperterrita ogni tortura , che gli egoisti ed i retrivi non mancheranno di apprestarle , pel trionfo della sua causa . Quando la fede illuminerà l ' anima nostra , quando unite , perseveranti , concordi , l ' uomo , ci vedrà camminare sulla via dell ' abnegazione per raggiungere la sublime meta , allora soltanto si prostrerà a noi d ' inanzi e ci saluterà , non con ipocrite parole , ma coi fatti , veramente compagne ed uguali .