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> anno_i:[1850 TO 1880} > autore_s:"BRUNI A."
AMICI OPERAI ( BRUNI A. , 1867 )
StampaPeriodica ,
L ’ istruzione è la vita dell ’ uomo . Mosè Le nobili prerogative che lo Stato garantisce al libero cittadino non possono essere rettamente esercitate se non da popolo che sia convenientemente istruito ed educato . Le istituzioni in mezzo alle quali viviamo , accordando diritti preziosissimi al popolo , formano una necessità di più , potendo gli ultimi divenire istrumento di danno e di pericolo pubblico anziché di benefizio sociale dove le plebi siano ignoranti e corrotte . Persuadetevi , amici miei , che l ’ istruzione soltanto è destinata a togliere quelle distinzioni irragionevoli e odiose che cagionano rancori e disordini nelle società , quelle barriere fastose che l ’ aristocrazia tiene ancora sollevate contro il popolo che vive dell ’ opera manuale ; essa ci premunisce e ci difende contro la malignità e contro la frode , essa infine solamente , compie sulla terra il programma evangelico della uguaglianza civile . La vita , la forza , la grandezza e la prosperità d ’ una nazione si misura assai meglio dal numero delle intelligenze che essa possiede , che dal numero delle braccia , e un popolo tanto si eleva sui fastosi gradini della scala dell ’ umanità , quanto più è perfetta e disseminata fra i suoi cittadini la cognizione del diritto e del dovere : anco la prosperità materiale aumenta notabilmente a seconda che si propaga il beneficio dell ’ istruzione applicata ai vari rami della industria , perocché l ’ impiego della forza nel lavoro è produttivo soltanto in proporzione dell ’ intelletto che lo dirige . L ’ uomo non si spoglia dei suoi vizi e dei suoi difetti se non alla scuola del dovere ; per essa ama la fatica perché a cotesta scuola v ’ impara che il lavoro non lo degrada , ma lo nobilita ; che la sua missione è bella e onorata , e che il suo sudore è degno di benedizione . È così che dirozzato nei costumi si fa più morigerato , più obbediente alle leggi , apprezza l ’ economia , né spreca nei bagordi , o profonde nei giuochi il suo salario , cercando invece onesto sostentamento coi mezzi che gli somministra una onorata fatica : è così finalmente che scema le sue inesorabili cifre , la luttuosa tabella dei resti e delle delinquenze ! “ Un popolo tanto può quanto sa , ” diceva saviamente Bacone ; nella civile convivenza dei giorni nostri , tutta fondata sull ’ industria e sul lavoro non più empirico e manuale come una volta , questa bella sentenza ha raddoppiato d ’ importanza . La storia dei progressi delle scienze e delle arti è piena d ’ esempi di gente nata in umile condizione e costretta a vivere dei prodotti della fatica che per qualche accidentalità essendo giunta a godere del benefizio d ’ una benché tarda e scarsa istruzione o per la lettura di qualche buon libro si aperse poi da se stessa un ’ ampia via colla sola forza del proprio ingegno e venne ad eguagliare e superare anco coloro che fin dall ’ infanzia e sotto valenti maestri s ’ erano consacrati allo studio delle migliori discipline ; per non rammentarvi nomi stranieri , vi citerò mille italiani da Giotto al Tintoretto , da Canova a Rossini , a Revelli , a Rubini : essi son là col loro nome a far fede che per un solo di questi uomini straordinari che nel corso di un secolo si sottraesse per opera nostra all ’ oblio in cui lo avvolgerebbe l ’ ignoranza , noi dovremmo ritenere bene impiegati e tempo e cure e spese di fronte ai vantaggi incalcolabili che ingegni così privilegiati arrecano alla società . Avviene dei popoli come del suolo ; se non si sanno sfruttare tutte le sue parti e i vari strati che lo compongono , resta inutile l ’ opera della creazione , che vi può aver deposto i germi più preziosi . Bisogna dunque smuovere questo terreno , ricercarlo fin per entro le sue viscere , e allora si riesce a trovare nel suo seno che pareva sterile , l ’ oro e il diamante ; mentre la piana e dura superficie non dava che mala erba , la svolta gleba ci ha rivelato i suoi tesori . Il genio , amici miei , è sparso in tutte le classi della società e non sono gli agi o la fortuna che ci destinano alla conquista dell ’ intelligenza : amici operai , istruitevi dunque , e dopo l ’ indipendenza del nostro paese , diamo mano a far l ’ Italia morale : or che siamo emancipati politicamente dallo straniero , emancipiamoci moralmente dalla ignoranza .