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> anno_i:[1880 TO 1910} > autore_s:"E.C."
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- Ahimè ; la Primavera svanirà con la Rosa ! Il dolce odoroso manoscritto della gioventù sarà chiuso ! L ' usignolo che canta fra i rami , donde e dove volo , chi sa ? - Omar Khayyam Ovidio , Catullo e Tibullo hanno insegnato a questo poeta la grande arte dei piccoli e dolci carmi . Egli si compiace di mezze voci , richiami , trilli , sospiri , ritornelli , d ' altronde le uniche forme che possano contenere le effusioni di un ' anima delicata come la sua . Mi fa pensare a un usignolo che canti sopra un ramo che si spoglia , in un plenilunio invernale . Da fatate profondità sembra salire la sua voce che non si spiega mai in un volo largo , pieno , deciso , e molte altre voci sa destare a risponderle dal segreto della nostra anima . Altri poeti chiamarono con gli stessi nomi le creature che sorgono dai suoi ombrosi poemi . Cynara , Neobule , Manon , tornano dalle solitudini di tempi più o meno lontani a dare il loro pathos ad anime novissime : " Neobule essendo stanca , troppo stanca di ridere o di piangere , nasconde alle ore rosee e grigie il suo viso d ' oro . Neobule che avrebbe volentieri dormito , dorme infine come essa desiderava ! " . " Neobule ! è bene che voi abitiate le terre profonde dove i poveri morti si sperdono , pallidi , miseri e grigi , cogliendo con le loro mani di spettri , fiori d ' asfodelo senza profumo ? " . " Neobule stanca fino alla morte dei fiori che io gettavo sopra i suoi bei piedi simili a fiori , sospirava fiori non così dolci , rose lunari pallide e turchine , gigli del mondo sotterraneo " . " Neobule ! ah troppo stanca dei sogni e dei giorni passati ! là dove i poveri morti si sperdono , pallidi miseri e grigi , fuor della vita e dell ' amore , dorme il sonno che essa desiderava " . Ernest Dowson nacque nel 1867 e morì a Catford il 23 febbraio 1900 . Gli ultimi anni della sua breve vita furono steriliti dalla tisi fatta più terribile dalla miseria ; in questo va trovata principalmente la cagione dell ' inferiorità della raccolta Decorations , pubblicata postuma , in confronto al volume Verses ( 1896 ) ed alla commediola in un atto : The Pierrot of the Minute ( 1897 ) . Mentre l ' affermazione della personalità del poeta in queste due opere è tanto decisa , nelle poesie postume la sua fantasia illanguidita , quasi criticamente cerca verso le proprie fonti ; vi si sente l ' eco d ' altri poeti : il Verlaine , la cui patria fu uno degli amori del Dowson , e lo Swinburne . Quando il morbo ebbe avvelenate le sorgenti della sua ispirazione , il vino divenne per lui , funestamente in un ordine troppo inferiore , quel necessario trasformatore della realtà che prima era stata la sua fantasia . Poiché la vera vita del Dowson ebbe sempre poco che fare con le miserie materiali onde fu riempita . Come un contemplativo orientale egli siede in ombrosi fantastici giardini pieni d ' acque , di alberi piegati sotto il peso dei fiori , e d ' uccelli strani e muti ; dall ' alba al tramonto , e dal tramonto all ' alba ; dimentico delle circostanze e delle avversità , e vede sorgere intorno a sé e diventare realtà le figure dei propri sogni . Dalle sue contemplazioni tratto tratto lascia cadere una parola , un verso , e quelle che parevano le delusioni della sua vita si vedono trasformate in trionfi di poesia : il suo sogno è l ' alchimia prodigiosa che fa di ogni lagrima una perla . In tutta la sua poesia è diffusa un ' aria di quieta sicurezza da grande maestro : ogni verso fu certo meditato e distillato lungamente ma è diritto e preciso come una spada . La brevità della trattazione dei soggetti , la snellezza della strofa , e ancora più lo splendore di tinte delle sue visioni fanno pensare ad Anacreonte . Anche Dowson canta belle donne , più care ai loro amanti e più tristi ; prati fioriti , ma più d ' asfodelo che di mammole ; e quanto ad Amore il suo non è più Eros piccolo coll ' alucce d ' ape che punge coll ' aculeo dell ' ape , ma Amor Umbratilis che dimora nel giardino delle tenebre , e neppur sa cantare : u ma con un liuto spezzato va e mormora fra l ' erba del sepolcreto " . Ha lo stesso abbandono appassionato alla dolcezza del presente ; l ' Ora amica tira una splendida cortina di seta sopra il domani che s ' intravede nemico . Omar Khayyam ripete il ritornello , e sopra una nota più cupa . Anacreonte ed Omar Khayyam hanno in Dowson un compagno assai più cupo d ' entrambi ma degno di loro . In The Pierrot of the Minute Ernest Dowson immagina un angolo delizioso del Parco del Petit Trianon , dove presso un tempietto dorico è una statua di Cupido . E immagina che in un crepuscolo di estate giunga nel parco Pierrot con le mani piene di gigli , desideroso di provare Amore , e che s ' addormenti presso la statua di Cupido dopo averle fatto curiose libazioni ed offerti i suoi fiori . Mentre egli dorme scende una Vergine dalla Luna e si ferma a guardarlo : Pierrot la vede nel suo sogno , e quando si sveglia la trova veramente vicino a sé , velata . Alle sue preghiere ella toglie il velo ; Pierrot e la Bella scherzano insieme , ed egli s ' innamora e s ' innamora sempre più . Le insegna strani giuochi , tenta le sue malizie cercando di rubarle un bacio ; ma frattanto la notte volge al termine ; brevi sono le notti d ' estate ! La Vergine deve ritornare nella sua casa , nella Luna , prima che il giorno sia alto : Pierrot supplica e piange , ma ella gli fa cenno di tacere . Lo fa distendere sull ' erba , mentre l ' alba s ' imbianca , e una musica celata nei boschi fioriti imita i canti degli uccelli . Pierrot si nasconde il volto fra le mani e mentre il sonno lo conforta la Vergine risale in cielo . Poche figurazioni dell ' anima moderna sono profonde come questa di Pierrot , che indugia intorno ai beni finché li possiede , e non si accorge completamente di loro che sul punto nel quale si separano per sempre da lui . La verginità di questa figura dal sorriso doloroso , dalla faccia infarinata , com ' è consapevole del tormento che accompagnerà l ' accrescersi della sua esperienza ! La donna scende sì dalla regione degli aloni ma per tornarvi dopo una breve notte d ' estate . La terra non le concede di restar di più . Vuole ella vivere la pura vita dell ' amore ? Si allontani prima della luce precisa dell ' alba . O amarsi ma lontani , nel sogno ; o esser vicini e vedere struggersi l ' amore . Ernest Dowson è ignoto completamente in Italia . Né credo sia molto noto ed amato in Inghilterra . L ' Inghilterra stenta a riconoscere i suoi poeti . Sarei lieto se queste righe gli facessero qualche amico fra noi .