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> anno_i:[1880 TO 1910} > autore_s:"GIAN FALCO"
CAMPAGNA PER IL FORZATO RISVEGLIO ( GIAN FALCO , 1906 )
StampaPeriodica ,
Confesso pubblicamente la mia decadenza senza scusarmene : da solitario creatore e distruttore di miti vo diventando propagandista e apostolo delle genti . Vado verso gli uomini . Salgo o scendo ? Non so né voglio sapere . Non posso disobbedire alla voce che mi spinge verso coloro che io disprezzai con gagliarde risa e turbai con parole oscure .. Sento - come un mazziniano degli antichi giorni - ch ' io posso avere una missione nel mio paese e che debbo far di tutto perché l ' Italia diventi meno sorda , meno cieca , meno vile . Sarò chiamato una volta di più Don Chisciotte . Ma da chi ? Dalla tribù dei Sancio Pancia . Le sorti d ' Italia son quelle del mondo Mazzini , Scritti , VII , 181 Il mio programma rispetto all ' Italia è tanto semplice che ai soliti molti sembrerà assurdo : Io voglio che alcune centinaia di giovani italiani perdano certe qualità e ne acquistino certe altre ... Il mio scopo è dunque ben preciso : non si tratta di un moto politico o religioso , ma puramente spirituale e interno ... Mi bastano pochi uomini che sappiano e sentano ciò ch ' io voglio . Col loro contagio essi cambieranno l ' aria morale di un paese , e il contagio di questo paese potrà cambiare il mondo . Nella cultura , come nella politica , i meno tirano i più . Basta volere con forza e agire con ostinazione e a tutto si arriva ... La mia è ... una campagna " morale " ( nel senso non kantiano della parola ) ma bisogna risolversi a usare per la propaganda " morale " anche quei mezzi che oggi si adoperano soltanto per le campagne elettorali e per la propaganda delle chiese e dei partiti ... Quelli che hanno compreso lo spirito di questa mia campagna vorranno conoscere subito quali sono i mutamenti spirituali ch ' io medito . Eccoli : Bisogna fare qualcosa d ' importante Far sentire prima di tutto che non val la pena di continuare la vita mediocre e abituale che conducono la maggior parte degli uomini ... Far sentire la necessità di fare qualcosa d ' importante perché la nostra vita abbia un senso e qualche bellezza ... Per noialtri giovani italiani del secolo XX quale può essere la cosa importante da compiere ? Un nuovo rinascimento ideale dell ' Italia . Far dell ' Italia un grande centro di cultura , e di alcuni italiani i generali di nuove conquiste dello spirito . Ridare alla Italia il primato intellettuale poiché non può riavere né quello politico né quello economico . Roma ha sempre avuto una missione universale e dominatrice . In lei sedettero l ' Imperatore e il Papa a dominare e organizzare il mondo . Oggi , a Roma , l ' Impero è rappresentato da un buon padre di famiglia , numismatico e automobilista , ed il Papato da un buon curato di campagna , ignorante ed esitante ... La terza Roma ideale deve nascere dalla nostra volontà e dalla nostra opera e se i miei compagni non cominciano col sentir fortemente questa necessità possono lasciarmi senz ' altro . Osate esser pazzi ! Abbiate del coraggio , dell ' audacia , della temerarietà e della pazzia ... L ' Italia è vile : da molti anni , subito dopo che ebbe rimessi insieme i suoi pezzi , si è data alla " politica del raccoglimento " . Che cosa abbia raccolto da questo raccoglimento non si vede bene , ma è chiaro che il popolo italiano s ' è dato alla umiltà , alla modestia , alla paura , alla rassegnazione con una buona volontà spaventosa ... In politica ci siamo fatti sconfiggere per timidezza ; negli affari abbiamo ottenuto il pareggio a forza di economie esagerate ; nella vita comune abbiamo un timore inverosimile del grandioso , del pazzamente ed assurdamente grandioso , e un rispetto beghinesco degli scopi misurati e degli ideali a breve scadenza . Ma bisogna che tutto ciò cambi e che l ' amore del rischio , della ventura , dello sbaraglio , della carica a fondo , dei sogni enormi e dei programmi eterni entri nell ' anima di una parte dei giovani d ' Italia . Solo a questo patto noi potremo fondare la nuova civiltà italica ; il secondo Rinascimento degli spiriti . Ogni rettorica deve morire Un ' altra qualità degli italiani ch ' io voglio fare sparire è l ' amore esagerato delle parole inutili ... La rettorica - cioè la non sincerità e lo sfoggio inutile - è sempre viva dappertutto . Confrontate un discorso o una lettera di un anglosassone con quella di un italiano e vedrete quante più parole più bugie ci sono in quel che scrive quest ' ultimo ... E ci fosse soltanto la rettorica delle immagini ! C ' è purtroppo , anche la rettorica dei concetti ed è , quasi sempre la filosofia . Ci sono di quelli che si divertono seriamente a combinare insieme delle frasi senza significato , ma ben congegnate e piene di parole grandi e grosse , col pretesto di risolvere problemi che non esistono ... Poche parole , precise , chiare , sincere e che dicano qualche cosa ; ecco ciò ch ' io tendo di ottenere da me e dagli altri . Scegliamo di essere semplici ed energici villani , invece che ipocriti e cascanti parolai . Cerchiamo i problemi terribili ! Noi conosciamo poco la nostra anima e non pensiamo abbastanza a noi stessi , non al me piccoletto che cerca l ' impiego o la moglie , ma al grande me che non è più di questa casa e di questa città , ma pensa e ripensa al mondo ed al suo significato , alla vita e al suo fine . Noi dobbiamo scoprire noi stessi e quando ci saremo scoperti potremo forse cambiare la nostra direzione . Per far ciò il coraggio , e un grande coraggio , è necessario . Scendendo in noi stessi ci troviamo dinanzi a problemi che possono farci inorridire più di un rettile o di un abisso . Guai a chi non ha forte il cuore contro le paure di se stesso ! Riflettendo a noi stessi e al nostro destino , siamo forzati a riflettere al mondo e al destino del mondo . Vi sono alcuni problemi ai quali gli uomini temono di accostarsi . Vi sono veramente dei morti ? Il mondo sarà annientato o qualche immaginabile forma di esistenza succederà alla nostra ? Potremo noi rifare il mondo oppure dobbiamo continuare ad essere degli animaletti obbedienti e rassegnati ? Questi problemi o non si pongono o si cerca di scordarli . Enigmi troppo grandi ? Domande troppo pazze ? Tentazioni troppo paurose ? A noi giovani Italiani liberati dalla viltà e innamorati dei " folli voli " , questi problemi non debbono far paura . Dobbiamo , anzi , trovarne ancora altri e suscitare nei nostri compagni di vita il bisogno di averli sempre dinanzi e di risolverli . Soltanto volgendo la mente verso di essi potremo temprare una nuova anima e preparare una nuova vita .