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> anno_i:[1880 TO 1910} > autore_s:"HAPPEMOUSCHE"
LA CRONACHETTA DELLE PELLICCE ( HAPPEMOUSCHE , 1884 )
StampaQuotidiana ,
Giornate oziose e fastidiose . La città è oppressa dallo scirocco ; e , vista dall ' alto , appare come un ' immensa Pompei seppellita dalle ceneri . Una specie di snervamento malsano invade la gente ; una irritazione mal repressa manifestasi in tutti i gesti e in tutte le attitudini . Per la via del Corso le signore tiberine passano , al trotto stanco dei cavalli , distese nelle carrozze a metà chiuse , e sono pallide , per lo più nascoste da un velo denso , sprofondate nella mollezza delle pellicce . Salutano lentamente ; sorridono debolmente ; lasciano che la testa dondoli al moto delle ruote ; talvolta paiono assopite e paiono non avere più forme , sotto l ' amplitudine dei mantelli . Oh bei mantelli di lontra ornati di castoro biondo ! Il pelo lucidissimo si apre qua e là come una spiga , variando l ' egual colore cupo con apparenze d ' oro . Nulla è più signorilmente voluttuoso che una pelliccia di lontra già da qualche tempo usata . Allora le pelli consentono a tutte le pieghevolezze del corpo femminile ; ma non con la leggera aderenza della seta e del raso ; sibbene con una certa gravità non priva di grazie e di quelle dolci grazie che gli animali forniti di ricco pelame hanno nei loro movimenti furtivi . Sempre una specie di lampo , una specie di lucidità repentina precede o accompagna il movimento , e dà al movimento una strana bellezza . Alle giunture poi delle spalle , su ' l rovescio delle braccia , intorno ai fianchi , e qua e là su ' l seno , il colore prende un tono d ' una soavità antica , quasi morente , simile forse a quello d ' un vaso d ' argento dorato in cui l ' argento non anche apparisca schietto e l ' oro muoia . Credo che il più lungo mantello e il più magnifico sia quello della principessa di Venosa . Ieri era da Spillmann ; chiedeva dei bonbons forse per il five o ' clock tea . Aveva un cappello chiuso con un piccolo pennacchio d ' airone e di struzzo ; e sul volto un velo moucheté . Ella parlava indolentemente con la principessa Borghese , e la sua figura mirabile , dalle spalle ampie e lunate , dai fianchi opulenti , dalla sottilissima vita tutta avvolta nella lontra odorante di Cypre e di sachet de veloutine , faceva contrasto con la grave persona , con l ' altera nobiltà matronale della interlocutrice . Anche , un altro mantello celebre è quello della contessa di Santafiora . Questa strana figura di gentildonna si incontra talvolta improvvisamente nella mattina , allo svolto di una qualche via urbana , su ' l marciapiede . È una di quelle visioni che turbano un poco . A traverso il velo molto rado quella faccia pallida , irregolarmente bella , con la bocca rossa e certe volte quasi dolorosa , con gli occhi di Venere Ciprigna , dà all ' improvviso un ' impressione , dirò così , di fatalità , suscita all ' improvviso , dirò così , un sogno di amori misteriosi e procellosi . Invece la contessa quando apre la bocca , è quasi sempre ironica , piuttosto fredda , schiva del sentimentalismo , spesso anche mordace , molto allegra di spirito . Ella porta un cappello nero composto di merletto e di jais altissimo , alleggerito da un bouquet di piume . Ha il passo svelto ; e tiene i gomiti aderenti alla vita , le mani nel manicotto , il manicotto stretto alla veste . Un ' altra contessa , la Taverna , porta la lontra . Chi non sa il divin pallore della contessa Taverna , ed i capelli neri pieni di riflessi blu ondulati , e i lunghi occhi velati dalle lunghissime ciglia ? La duchessa d ' Artalia , la piccola duchessa magra dalli occhi turchini e dai capelli cupi , si distingue per le maniche amplissime , ricchissime , d ' onde escono due minuscole mani candidamente . La principessa d ' Antuni ha una pelliccia breve su cui cade un bel ricciolo nero legato da un nastro azzurro pallido o crème . La duchessa di Magliano porta una giacca gittata su le spalle , militarmente , con le maniche pendenti , su l ' abito di panno marron ornato di soutaches . Tutte queste signore passano per la via del Corso , entro le carrozze , fra le quattro e le cinque del pomeriggio . E nessuna cosa più che una pelliccia di lontra , in tempo piovoso , suscita nei riguardanti il desiderio dell ' intimità dell ' amore .