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L'INNO AL CANAPE ( - , 1925 )
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Dal senatore Giovanni Gentile , che è l ' unico interprete autorizzato del pensiero di Farinacci , riceviamo la seguente lettera : Caro Becco Giallo , Da qualche tempo , sovraccarico di cure soloniche ed enciclopediche , ho trascurato di confortare con nuove prove la mia tesi storica , accolta con tanto favore da cotesto giornale , della diretta filiazione del fascismo dal Risorgimento italiano . Non si creda però che io l ' abbia abbandonata : anzi , a nuova conferma , mi si consenta di illustrare con testi del Risorgimento la recente proposta dell ' on . Farinacci , che si drizzino finalmente le forche nelle piazze d ' Italia . Il testo principale è un ' ode di Vittorio Zubriani , dal titolo " Inno al canape . " In coscienza , non potei sostenere che Farinacci ne fosse già a conoscenza quando lanciava la sua proposta ; ma i genii mistici di questa nostra età profondamente religiosa hanno chi la virtù profetica ( come Michelino Bianchi ) , chi la divinazione ( come Farinacci ) . Ed ecco , senz ' altri preamboli il nocciolo dell ' inno : Pugna il filantropo pei disumani e contro l ' uman genere , coi sofismi scalzando il patibolo pietra angolare del civil consorzio , baluardo dei Regni in pericolo , altar de la giustizia . Mannaia e canape , sommi argomenti , in piedi e in auge serbano leggi e costumi ... Si noti : mannaia e canape : invece il nostro Farinacci si accontenta del solo canape ; ma c ' è posto per gli ulteriori sviluppi della rivoluzione . E gustate questo impeto lirico , che sa d ' Imbriani , assai più che di Carducci , il poeta commosso della storia : O ferrei spiriti d ' un tempo ! o degni esempli ! o sante storie ! Carlo Quinto a le forche sberrettasi ... Ed ecco un gentile episodio : Vuotar le carceri solean d ' ospiti i papi , incoronandosi . Sisto impone che , invece , ne impicchino Quattro a Montecitorio e quattro al Popolo , mentre il rito in San Pietro si celebra : arra dei suoi propositi . Donde segue l ' ammaestramento : Quest ' egro popolo chirurgi vuol che trattin franco il bisturi ! Né quaterne , rinvilii , spettacoli ad ufo , imposte miti , alti salarii ama e brama al par d ' aspra giustizia , che il freni e che l ' emancipi . Prospera , o canape , ricchezza nostra ! incarirai ! Pronunzia del cancan demagogico il termine lo stesso apogeo suo ... Ilare semini canape il contadino , allegra l ' avola fili ; e tessa giuliva la giovane ; lavori lieto il funaiuol ; preparino , conscie braccia del fato , a ' colpevoli il capestro e il sudario . Ho trascelto gli squarci più espressivi ; ma chi desideri conoscere l ' ode integralmente , la troverà in " Studi letterari e bizzarrie satiriche " dell ' Imbriani , a cura di Benedetto Croce ( di quel Benedetto Croce che ora fa l ' antifascista , mentre ha preparato finanche i sacri testi dell ' era nuova ! ) . Giovanni Gentile
SFOTTÒ ( - , 1925 )
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10 giugno . L ' on . Tittoni ha dimostrata la sua fierezza commemorando un libertario pericoloso : Giovanni Pascoli . Tittoni è il vero terrore dei morti . Vettori , se non scende l ' Aventino , si annoia . Fate una discesa per il povero cieco . Sappiamo che la guerra fu fatta quando era ministro Salandra . Per la guerra civile un ministro qualunque basta . Casertano è ormai anch ' egli Gran Cordone . Se lo meritava . Giordana e Vettori seguono la stessa tattica : mostrano le ferite riportate in polemica " da tutte e due le parti . " Vettori parlerebbe diversamente se capisse che qui non si tratta di crisi ministeriale , ma d ' una crisi morale che investe tutta la nazione . Il 7 giugno v ' è stata una grande dimostrazione fascista .
'LA CLASSE DI ASEN' ( - , 1927 )
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Il Divo , che si fa fotografare più di un attore cinematografico , prende spesso l ' aria atroce , ma più spesso ha l ' aria comica . Egli è , secondo la definizione di un grande scrittore inglese , un tragico buffone . È stata fatta in tante pubblicazioni una raccolta di scritti di Mussolini contro Dio , apologie di reato , esaltazioni dei delitti anarchici , ecc . Ma ciò che sarebbe più interessante è la raccolta degli spropositi . Nella sua movimentata vita di agitatore e di avventuriero , Mussolini non ha mai avuto tempo di studiare . La sua educazione mentale è stata fatta sulle edizioni illustrate di Perino , sui manualetti a 3 e 5 soldi dell ' editore Sonzogno . Come tutti gli autodidatti , però , Mussolini parla di tutto . È l ' uomo che ha studiato sui libri che fanno la storia universale a volo di uccello . Annunzia ( e non fa ) uno studio su Machiavelli , parla di Platone , disserta di filosofia , cita frasi latine ignorando il latino . L ' ultimo discorso del 26 maggio è una vera enciclopedia di spropositi . Ne prendiamo qualcuno a volo . A giustificare i delitti del fascismo , Mussolini è ricorso agli esempi della rivoluzione francese . " Garnier a Nantes " egli ha detto , " prometteva di uccidere tutti gli uomini di ingegno . " Chi era Garnier ? Il Ministero degli esteri francese nel suo Bulletin de la presse étrangère del 6 giugno ha pubblicato il discorso di Mussolini integralmente e vicino al nome di Garnier ha messo un punto interrogativo . In quale manualetto di Sonzogno , Mussolini ha trovato Garnier ? E chi è costui ? Le parole riprodotte dal Divo fan pensare piuttosto alla prosa di Augusto Turati e di de Vecchi , che a quella di un rivoluzionario francese . Nello stesso discorso Mussolini , riproducendo male alcuni dati statistici , ha voluto mostrare di essere un tecnico di demografia . L ' Italia che ha un breve suolo , egli ha detto , deve aver presto 60 milioni di abitanti . " Se si diminuisce , signori , non si fa l ' Impero , si diventa una colonia . " ( In parentesi : Si diminuisce , signori .. , quale stile da baraccone ! ) È vero invece che i paesi che han fatto l ' Impero , la Francia e l ' Inghilterra , hanno un minimo di natalità e che il massimo di natalità è in Bulgaria ! Ma Mussolini ricorre subito alla storia , e vuol dar prova di avere ancora le reminiscenze dei manuali Sonzogno : " Quand ' è , " egli esclama tra l ' ammirazione dei vari Casertano che ora compongono in regime fascista la così detta Camera italiana che la Francia domina il mondo ? Quando poche famiglie di baroni normanni erano così numerose che bastavano a comporre un esercito . Quando , durante il periodo brillante della Monarchia , la Francia avea questa orgogliosa divisa : Egale à plusieurs e quando accanto a 40 o 45 milioni di francesi non c ' erano che pochi milioni di tedeschi , pochi milioni di italiani , pochi milioni di spagnuoli . " Tante parole , tanti spropositi . Mussolini suppone ( ecco un errore storico che farebbe riprovare un alunno di ginnasio ) che i normanni siano andati da prima in Francia e che dalla Francia abbiano fatto le loro grandi conquiste e suppone che i normanni siano stati dei patriarchi guerrieri , circondati da famiglie numerosissime di almeno settanta , ottanta figli . Vi è un ' asinità maggiore ? Supporre che la Francia del secolo decimosettimo e decimottavo , avesse da 40 a 45 milioni di uomini e fosse circondata da pochi milioni di italiani , tedeschi e spagnuoli , è documento di ignoranza assoluta . Se Mussolini avesse letto il libro di Levasseur : Histoire de la population française saprebbe che la Francia del secolo decimosettimo aveva meno di 16 milioni di abitanti , meno di 20 al principio del secolo decimottavo e meno che 25 al tempo della rivoluzione francese e di Napoleone . D ' altra parte , tedeschi , italiani e spagnuoli non erano pochi milioni , ma assolutamente o proporzionalmente assai più numerosi dei francesi . La Norvegia e la Danimarca da cui vennero i grandi conquistatori normanni non avevano , al tempo delle maggiori conquiste , che una piccolissima popolazione , nel complesso forse appena un milione e mezzo di uomini e conquistavano popoli numerosissimi dall ' Inghilterra al mezzogiorno d ' Italia . E pensare che l ' ignoranza del Divo è superata solo dalla ignoranza di molti fascisti i quali dicono che l ' Italia deve pensare solo con il cervello di Mussolini !
DISCORSI SERI ( - , 1927 )
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La stampa fascista va in giuggiole per il fallimento della Conferenza Ginevrina sul disarmo e torna ad irridere agl ' ideali di pace , come a un mito grottesco . Quel monotono chiacchierone dell ' on . A . Turati , concionando ai balilla d ' Abruzzo , afferma che " le camicie nere sono pronte a marciare per tutte le méte , " che bisogna " balzare in avanti quando l ' ora verrà " e che non può dire se " un giorno , al comando del Duce dovremo scattare per la santa battaglia che darà all ' Italia la sua grandezza nel mondo . " E poi , v ' è della gente che si ostina ancora a non prendere sul serio la stampa fascista , quando essa proclama che non il fascismo , ohibò , ma la socialdemocrazia massonica costituisce un pericolo per la pace di Europa ! " L ' Osservatore Romano " ha protestato contro l ' arresto di cinque sacerdoti , tra cui due più che settantenni , che sono stati condannati al domicilio coatto ; e ha deplorato l ' atteggiamento inerte del vescovo di Udine . Ma l ' organo vaticano non ha nulla da fare o da dire contro quel mons . Aiuti che , in una cerimonia indetta a Roma da un fascio di Trastevere , " ha esaltato secondo le cronache del regime con nobili parole vibranti di commozione il sacrificio di Giovanni Luporini , " e cioè di quel fascista che cadde a Firenze sotto i colpi di chi voleva respingere la sua aggressione , e la uccisione del quale determinò le orribili stragi notturne , che riempirono di raccapriccio il mondo civile ? Questi vescovi , monsignori ecc . , che si fanno esaltatori e complici delle gesta fasciste , sono gl ' interpreti autorizzati del Vaticano ? È bene prenderne nota ; per il giusto giudizio del prossimo domani .
StampaPeriodica ,
All ' epoca della brigantesca conversione dei Buoni del Tesoro gli esercenti di ogni genere , nessuno escluso , furono costretti a depositare in titoli del Littorio una cauzione variante dalle cinquecento alle cinquemila lire . Col luglio , maturato il primo semestre , agli aventi diritto , invece del pagamento degli interessi , è stato ufficialmente annunziato che la rendita delle cauzioni sarà devoluta a beneficio dei Fasci . Le notizie preventive pervenute all ' Ufficio Statistica dalle cattedre ambulanti in ordine alla raccolta del grano lasciavano prevedere che il raccolto avrebbe raggiunta la cifra di cinquantasei milioni di quintali . Le notizie consuntive non sono complete , ma da quelle già arrivate si desume che il raccolto sarà molto al disotto di quello previsto e cioè del 35 per cento inferiore a quello dell ' anno scorso . È certo che in Emilia il raccolto sarà anche più basso . L ' anno scorso il grano si vendeva a 210-215 : quest ' anno il mercato di Rovigo che dà il tono al mercato nazionale del grano quota 120 per le qualità migliori . E dire che quest ' anno , secondo i guerrieri della battaglia del grano , si sarebbe dovuto arrivare a settantatré milioni di quintali ! Certo è che l ' Erario ha sostenuto una spesa di cinquanta milioni per la pappatoria dei guerrieri della famosa battaglia . Il raccolto del granone è in gran parte perduto per la persistente siccità : anche nelle provincie di Cremona e Mantova , che sono quelle ove la coltivazione viene fatta in misura più intensa ed è favorita dalla irrigazione . La disoccupazione si va sempre facendo più grave in tutte le regioni : e più specialmente nell ' Emilia e nella Romagna . La crisi del bracciantato determinata dalla fine delle opere pubbliche e dall ' arresto delle opere edilizie è acutissima . Ci sono state molte dimostrazioni di disoccupati . A Carpi 700 braccianti privi di lavoro e di pane hanno fatto una manifestazione silenziosa . Il Prefetto , invitato a segnalare la cosa al capo del governo , si è rifiutato dicendo che non desiderava diventare un disoccupato anche lui . Il Partito fascista ha imposto ai suoi iscritti una tassazione straordinaria in proporzione delle loro sostanze . L ' on . D ' Alessio ha versato 90.000 lire ( fatte come ? ) e ha strombazzato l ' offerta come un gesto generoso ; si tratta , invece , del prodotto di questa nuova imposizione . Il gruppo Gualino - Agnelli si è sciolto con piena rottura dei due capi . La rottura mette capo alle condizioni delle industrie " Fiat " e " Viscosa " che sono in gravissima crisi entrambe . La " Fiat , " come è noto , si dibatte da tempo in crisi incessanti , determinate dall ' enorme pressione fiscale e specialmente dalle gaffes mussoliniane , che le hanno fatto perdere gran parte della clientela estera . Agnelli pietì , implorò a lungo ; dimostrò a più riprese con esaurienti dimostrazioni matematiche che la produzione mensile per l ' estero si accumulava da gran tempo nei magazzini per i colpi di testa del Governo ; ed ebbe sempre in cambio vaghe promesse , e fu sempre costretto a rabberciare la situazione coi propri mezzi . Finalmente si decise al gran passo . Si presentò al Trucio e gli consegnò le chiavi degli stabilimenti , dichiarandogli che era nell ' impossibilità di andare avanti . Il Trucio nella sua grande magnanimità non ricorse neanche questa volta al manganello , mollò i milioni ed ebbe in cambio molte migliaia di macchine . A questo punto il popolo italiano assisté ad uno spettacolo di grandezza che in apparenza ha uno straordinario carattere imperialistico . Un Niagara di automobili investì pomposamente gli uffici pubblici centrali e provinciali , specialmente di natura militare e poliziesca . Ogni Comando ha avuto la sua dotazione di numerose automobili . Nessun battaglione isolato n ' è rimasto privo . Anche le tenenze dei carabinieri sono state fornite di mezzi veloci . La Questura di Napoli , in una sola volta , ha ricevute quaranta automobili ; il povero Questore si è trovato in gravi difficoltà , non essendovi disponibili locali sufficienti per allogarle . Provvisoriamente furono collocate in alcune grotte abbandonate del Monte Echia . Si sta ora faticosamente lavorando per organizzare il necessario e per impiantare le officine di riparazione . Questi scherzi possono ripetersi all ' infinito ? E se non si ripetono , come vivranno le grandi industrie ? In seguito alla messa in liquidazione della Banca Biellese e al suo assorbimento da parte della Banca Agricola Italiana , il Tribunale ha rinviato a giudizio , a richiesta di alcuni azionisti , gli amministratori della Biellese , fra i quali il Comm . Fila , capo di uno dei gruppi lanieri di Biella . Fra i debitori della Biellese , figura per circa 2 milioni l ' on . E . M . Gray , al quale il governo ha recentemente assicurato una cospicua mangianza , dandogli la presidenza della Compagnia italiana del turismo .
LE GIOIE DEL REGIME ( - , 1927 )
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Giorni fa , il " Popolo d ' Italia " pubblicava un monito agli agricoltori , cui rimproverava una inquietudine ingiustificata e un esagerato pessimismo . Il fatto che l ' organo presidenziale abbia sentito il bisogno di rivolgersi in tal modo ai produttori agrari e che alla sua voce si siano affrettati a far eco tutti i giornali del regime è , di per se stesso , una dimostrazione della difficilissima situazione in cui si dibatte l ' agricoltura in Italia e degli allarmi ch ' essa ha provocati e continua a provocare ogni giorno più . Il direttore del " Popolo d ' Italia , " che s ' intende di disciplina agraria come potrebbe intendersene un addetto alle pompe funebri , cerca di sostenere che i timori degli agricoltori sono per lo meno eccessivi ; ma ci vuol altro che la prosa dell ' ex segretario comunale per cambiar corso alla realtà ! E la realtà dolorosa è che le condizioni agrarie in Italia sono pessime . Il raccolto del grano è come vi ho già informati enormemente inferiore a quello dell ' anno scorso . Le cifre enunciate dal Consiglio dei Ministri sono , secondo il costume , menzogna e bluff . Nel Veneto , gli affittuari agrari si sono trovati nell ' impossibilità di pagare le cambiali ; e , all ' epoca della scadenza degli effetti , si sono presentati dinnanzi alle porte degl ' istituti creditori , trascinando innanzi a loro dei carretti pieni di canapa . " Non abbiamo denari , " hanno detto , " prendetevi questa , se volete . " Si va sempre più intensificando il movimento per la revisione dei contratti agrari . Gli affittuari vogliono che ai terreni sia esteso un provvedimento analogo a quello ch ' è stato recentemente adottato per le case , a vantaggio degli inquilini , nei confronti dei proprietari . Le resistenze dei padroni della terra sono , com ' è facile immaginare , vigorosissime ; e sembra che il governo si sia mostrato finora disposto a subirle . Ma gli affittuari , dal canto loro , non mollano : gli effetti della " battaglia del grano " e della " battaglia della lira " sono stati così disastrosi per loro , che non si trovano assolutamente in grado di andare avanti : la diminuzione dei fitti è da loro pretesa , non soltanto come un atto di giustizia comparativa , ma come una necessità pregiudiziale della produzione . Staremo a vedere che cosa farà , in ultima analisi , il governo . Quel ch ' è certo è che mai l ' agricoltura aveva subito un così formidabile colpo dall ' insipienza , dalla inorganicità e dalla contraddittorietà della politica governativa . E dire che il governo , per giustificare il crollo delle industrie , aveva proclamato essere suo proposito dare incremento all ' agricoltura ! L ' industria si trova in uno stato anche peggiore , sempre per effetto delle suddette battaglie e delle conseguenti strombazzate vittorie . I tessitori del Biellese lavorano per soli tre giorni la settimana ; non possono chiudere perché il governo lo impedisce loro , ma la merce rimane giacente nei depositi . Sapete che le manifatture lavorano tutte con un personale ridotto almeno del 50 per cento . I dirigenti dell ' industria laniera , Rivetti , Bozzalla e un socio , furono ricevuti , giorni fa , coi rappresentanti della Confederazione generale fascista , da Mussolini , al quale esposero le tragiche condizioni della loro industria . Se i telai non lavoreranno per conto di voi industriali fu la semplicistica risposta del " trucio " lavoreranno per conto dello Stato . Come si vede , Mussolini ritorna alla sua vecchia tesi favorevole e all ' occupazione delle fabbriche , e non si preoccupa se la merce fabbricata non potrà essere venduta ... Anche gli armatori hanno esposto al capo del governo i loro lamenti . I lettori del " Becco Giallo " ricorderanno che , nel suo discorso alla Camera , l ' on . Mussolini parlò della navigazione come dell ' industria privilegiata , cui il governo rivolgeva le sue cure più intense . Da allora , naturalmente , le sorti della navigazione sono andate precipitando . I cantieri Ansaldo di Genova , quelli di Monfalcone e quelli di Napoli erano alla vigilia di chiudersi ; e , per tamponare alla meglio la gran falla , il Ministero della Marina ha dovuto fare delle ordinazioni di esploratori di alto mare : esploratori di cui la stampa fascista ha pubblicato un primo elenco . E cosa le spese per gli armamenti continuano ad ingoiare milioni , mentre la disoccupazione e la fame si aggravano ogni giorno più . A Roma , come conseguenza del decreto sugli affitti , otto decimi dei cantieri sono chiusi , perché la Cassa depositi e prestiti , la Cassa Nazionale assicurazioni e gl ' Istituti di credito in genere non fanno più finanziamenti edilizi . Vi basti sapere che a Roma , nelle fornaci dove si fabbricano i mattoni , le donne si offrono alla mercede di 4 lire al giorno ! Le Casse di risparmio marciano verso il fallimento . E al fallimento già sarebbero , se dovessero fare i bilanci , quotando al valore reale i titoli di Stato : il consolidato e quel prestito del littorio , ch ' esse dovettero acquistare in notevole misura , sperperando cosi i fondi patrimoniali . Posso assicurarvi che presso alcune Casse di risparmio vi sono stati dei veri e propri , e non ingiustificati , episodi di panico da parte dei depositanti . L ' Esattoria comunale di Roma è esercita , com ' è noto , dal Monte di pietà . Ora , questo istituto , già floridissimo , deve rinunciare al servizio di esattoria perché ha un carico annuo di 20 milioni di insolvenze . In minori proporzioni , lo stesso fenomeno si estende a tutta Italia .
DISCORSI SERI ( - , 1927 )
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Sacco e Vanzetti sono stati fulminati sulla sedia elettrica . Il mondo civile ha lottato invano per strappare al carnefice la preda . Ieri , da tutte città del mondo dalle piazze e dalle cattedre , dagli oratori del popolo come dai più celebrati esponenti della cultura umana si levò l ' appello alla giustizia e alla clemenza : oggi , da tutte le convivenze civili s ' innalza la protesta . Ieri ed oggi , unica assente l ' Italia : la terra che diede vita e nome ai due suppliziati . Il popolo italiano tace perché si è lasciato spogliare di tutte le sue libertà . La mano dei tiranni gli soffocherebbe in gola ogni grido di fraterna pietà . Alla vedova Pilati è stato negato perfino di piangere in pace il suo morto . E la vedova Matteotti ha dovuto assistere , in muta disperazione , all ' orrido baccanale degli assassini , che sfilando in corteo dinanzi alla sua casa , gridavano ingiurie alla memoria del trucidato e sconci osanna ai sicari . Quanto al governo , esso deve tacere , perché nel mondo civile gli è contesa quella libertà di parola , ch ' esso ha strappata al popolo oppresso . Nato e sorretto dalla violenza , lordo del sangue delle sue vittime , esso non ha il diritto morale di insorgere contro gli assassinii ; insorgerebbe contro se stesso . E di fronte all ' America , il suo silenzio è anche l ' effetto ed il patto della sua schiavitù finanziaria . Per rimanere al potere , e cioè per sottrarsi ancora alle sanzioni fatali dei suoi errori e dei suoi crimini , il fascismo ha venduto l ' economia nazionale allo straniero . Per lo stesso scopo , esso è disposto a concedere , senza protesta , non soltanto quelle di Sacco e di Vanzetti ma le teste di tutti gli italiani emigrati che non indossino camicia nera . Così la piramide di cadaveri , sulla cui cima il fascismo ha eretto il suo trono sanguigno allargherebbe la base . Un giornale fascista , La Stampa , commentando la decisione con cui la Corte Suprema del Massachusetts respinse il ricorso della difesa di Sacco e Vanzetti , scrive testualmente : " Appunto perché penetrati nel sangue dello spirito del diritto , noi sentiamo che la legge , attraverso la quale il diritto si significa e si sancisce , non è , non può , non deve essere , un qualche cosa fuori dell ' umanità , inflessibile e trascendente : sentiamo che non è dogma , che non è tabù , e soprattutto che non è un feticcio alla cui supina adorazione s ' immolino vittime umane . " Legge ? Diritto ? Ma in che mondo vive " La Stampa " ? Il diritto , in regime fascista , è quello per cui il capo di un governo , designato dalla pubblica opinione e dai suoi complici come mandante in assassinio , rimane al suo posto e verga con la sua mano la sentenza dei giudici ; quello che assolve gli assassini di Matteotti e di Pilati ; che non persegue neppure gli assassini di Amendola ; che premia i devastatori , gli incendiari , gli aggressori armati ; che considera delitto la libertà di pensiero e , nella punizione , sostituisce gli oppressi agli oppressori e le vittime ai carnefici . La legge , in regime fascista , è quella che dà sempre ragione a chi ha torto , e viceversa ; quella che del fascismo fa precisamente un dogma e del suo capo un tabù , cui sono state immolate e si immolano tante vittime umane . C ' è un morto , un altro morto , nelle isole dei deportati ; un assassinato : Spartaco Stagnetti , antico organizzatore operaio . Il primo annuncio di questo episodio di sangue , che sottrae un padre a cinque figli , è dato da un giornale fascista , il quale parla vagamente di un incidente scoppiato a Ustica fra deportati e , in omaggio a quei sentimenti di carità cristiana per cui il fascismo si proclama degno alleato del Vaticano , si sforza di offendere la memoria del morto , dipingendolo come un violento e sopraffattore : cioè , proprio come un fascista . Ma la versione del giornale appare inverosimile . Prima di tutto , lo Stagnetti era tutt ' altro che un violento ; eppoi , perché tacere il nome dell ' omicida ? Passa qualche giorno : e un altro giornale fascista , modificando sostanzialmente quella versione , afferma che lo Stagnetti sarebbe stato ucciso a tradimento da un calzolaio romagnolo , confinato comune , timoroso di essere denunciato per il furto di un portafoglio . Niente più lite dunque : non più grida minacciose da parte del povero Stagnetti . Naturalmente , la verità non sarà neppur questa . Quando si tratta di stabilire la responsabilità degli assassinii , da quello di Matteotti in poi , la stampa e la giustizia italiane , serve del governo , smarriscono sempre la loro strada . E la dolorosa fine di quest ' altra vittima del fascismo sta a confermare come la vita dei deportati politici sia non soltanto alla mercé delle camicie nere ma altresì a quella dei delinquenti comuni . E si sa che , tra camicie nere e delinquenti comuni , il governo fascista non ha che la difficoltà della scelta per l ' arruolamento dei suoi sicari .
DEGLI ATTENTATI ( - , 1927 )
StampaPeriodica ,
Si chiedono urgenti notizie di attentati al " Duce " ( magnifico , etc ) . Si fa rilevare che , col presente , son ben dieci mesi che nessuno attenta più al " Duce " ( magnifico , etc ) . Tutto ciò è sfacciatamente contrario al protocollo . La regola porta che il " Duce " ( magnifico , etc ) deve ricevere un attentato , almeno , ogni quattro mesi ; ma è ammesso anche che l ' attentato abbia luogo ogni quindici giorni . Secondo le convenienze . L ' anno scorso ( quello napoleonico ) gli " attentati " si seguivano come le ciliegie ... Dopo la Gibson , Lucetti ; dopo Lucetti , quel di Bologna ( con lo scempio di un fanciullo quindicenne ) . E ad ogni attentato : eccoti un cinematografo di leggi repressive , preventive , e cosi via , sino a quelle ultime di novembre , la vergogna di ogni civiltà . Ma , vergogna e ludibrio ! gli attentati cessano . Perché cessano ? C ' erano tante altre cose da fare ! Benito imperatore , console , e cancelliere , o carceriere di tutta Italia . E tu ti fermi a novembre , e il cadavere straziato di quel povero fanciullo innocente , sacrificato alla paura di Benito , sbarra la strada a tutti gli altri attentati . Che roba è questa ? Se non ci date un attentato , non lo possiamo far console , o imperatore , o impiccatore , cancelliere , carceriere d ' Italia . Le promozioni di Benito sono fabbricate sugli attentati . Senza Zaniboni , niente legge sul primo Ministro ; senza Gibson , non si sciolgono le associazioni sovversive ; senza Lucetti , c ' è ancora una opposizione in Parlamento ; e senza Bologna , non si giunge alla tirannia . Ogni attentato è un gradino della scala , che porta al nodo scorsoio . La forca del fascismo è costruita cogli attentati . Urgono attentati . La mancanza degli attentati è una confessione di decadenza , perché chi non sale , scende ; e se Benito non è che Primo Ministro , che cosa lo distingue più dal suo collega albanese ? Tutti e due , soltanto primi ministri ? Ma di Benito vogliamo fare qualche cosa di grosso , di più massiccio , di più consistente , di più celebre , di più eccelso . Dittatore soltanto , come un messicano Porfirio Diaz o un imperatore del Sahara ? L ' amor proprio nazionale si ribella , insorge , si rivolta , tumultua . Lo vogliamo più su . Dovete tirarlo più sopra di Gennarino , ad esempio , del nostro impareggiabile Sovrano . Ora la regola comanda che , per promuovere Benito , ci vuole l ' attentato . Senza l ' attentato , Benito rimane giù in basso , in asso , nel fosso ; fa l ' albanese , il romagnolo , il predappiese o il milanese , non il romano o il faraone egiziano . Oggi non ha in testa che una feluca , la feluca di Facta , lui il successore di Facta . Una feluca è una inezia , anche con le penne di struzzo e le sottopatte ricamate in oro . Incoroniamo Benito . Molte corone a Benito , larghe , alte , svarianti , ricche di ori e di gemme . Lavoriamo ad incoronare Benito . Ma ci vuole un attentato ... signor direttore generale della P.S. ! Animo ... , un po ' d ' iniziativa , specialmente adesso che avete Ricciotti in Italia !
A RATE ( - , 1927 )
StampaPeriodica ,
L ' abbonamento al " Becco Giallo " à di cinquanta franchi . Non tutti i nostri amici sono in condizioni di poter spendere cinquanta franchi per abbonarsi al " Becco Giallo . " Come fare allora ? Questa domanda che ci viene da parecchie parti , ci ha indotti ad un provvedimento che , riteniamo , dovrà conciliare il desiderio dei nostri amici più poveri di non privarsi del " Becco Giallo " con le tiranniche leggi dell ' economia ... domestica . Cinquanta lire in una volta sola sono troppe ; ebbene si divida ... il male in due rate di venticinque franchi e tutto sarà salvo . Se poi anche venticinque franchi sono troppi , si divida il male in ... cinque rate bimensili di dieci franchi e tutto sarà In regola . Riassumendo , dunque , l ' abbonamento al " Becco Giallo " può pagarsi in una rata di cinquanta franchi ; in due rate di venticinque franchi ; in cinque rate di dieci franchi . Ognuno scelga la forma di pagamento più conveniente di abbonamento e si affretti a spedire l ' importo all ' amministrazione del " Becco Giallo , " rue Ledion , 5 , Paris ( 14' ) . Coloro i quali non intendono abbonarsi sono pregati di respingere il giornale che a titolo di saggio hanno finora ricevuto . Gli amici che ricevono il giornale in Italia possono inviarci l ' importo dell ' abbonamento ( cento franchi ) indirizzandolo a qualche loro conoscente all ' estero con la preghiera di rimettercelo , o incaricando di questo versamento qualcuno che abbia la possibilità di recarsi fuori dell ' Italia .
NON ABBIAMO CAPITO ( - , 1927 )
StampaPeriodica ,
Perché non si parla più di Girolimoni . Quando fu arrestato il mostro violatore ed uccisore di bambine , tutti i giornali italiani cantarono l ' osanna della polizia fascista . Finiti i tempi della debolezza liberal - democratica , nei quali i delitti rimanevano impuniti ! La polizia del duce ripuliva infine l ' Italia ! Senonché , sono passati dei mesi ; e di Girolimoni nessuno fiata più . Corre invece in Italia una voce assai insistente : che il sopradetto Girolimoni non abbia mai seviziato bambine e che , invece , si limitasse a carezzar la moglie di un noto fascista . Comunque , tutto è stato messo a tacere . Ma noi domandiamo modestamente una spiegazione . Se Girolimoni è colpevole , perché non gli fanno il processo ? Se è innocente , perché non lo rimettono in circolazione ? Comprendiamo benissimo che bisognerà ringoiarsi l ' inno alla perfetta organizzazione della polizia del "Trucio." A meno che gli " interessi dello Stato sovrano " non impongano di sacrificare un innocente piuttosto che confessare un errore che diminuirebbe il " prestigio delle istituzioni . " Tutto può essere . Ma non sarebbe nemmeno una novità . Alla Bastiglia furono spesso " dimenticate " delle inconsapevoli vittime del " supremo interesse dello Stato . "