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> anno_i:[1910 TO 1940} > anno_i:[1910 TO 1940} > autore_s:"MURSIA UGO"
StampaPeriodica ,
Sono ormai note anche agli ingenui quali siano state le vere cause che hanno spinto tante nazioni contro l ' Italia . Non certo per la difesa di viete formule quali gli ideali societari , è stato messo in moto il macchinoso congegno delle sanzioni , ma un ' altra ragione ben altrimenti importante ne è stata la causa : l ' odio per il Fascismo . È opportuno notare che si è voluto dare in certi ambienti esteri interessati , quasi una giustificazione di ciò facendo sottilmente notare che la lotta era rivolta non contro l ' Italia ma contro il Fascismo ; quasi che Italia e Fascismo non fossero tutt ' una cosa , due unità inscindibili , da tempo completamente amalgamate . È stato già notato che la lotta contro l ' Italia è la lotta di vari internazionalismi contro l ' universalismo fascista . Infatti , alla testa sebbene non apertamente degli incendiari nazionalismi sono la internazionale rossa e la internazionale massonica ; queste , sebbene discordanti fra di loro per principi e per scopi , sentendosi troppo deboli per potere combattere da sole il Fascismo , si sono alleate . Quale la causa di questa subdola alleanza ? L ' essersi accorti che il Fascismo ha in sé dei principi atti a far loro perdere ogni speranza di supremazia futura , perché sono principi universali basantisi non su utopistiche idealità di fratellanza ma su realistici sistemi di collaborazione , necessariamente nazionali dapprima , ma inevitabilmente universali in un secondo tempo . Infatti la vera potenza del fascismo sta nella giustizia sociale ; il non aver trascurato l ' uomo e l ' averlo messo anzi nel quadro dell ' attività della nazione senza tralasciare come i vari internazionalismi , di teorie perciò unilaterali i fattori economici , sono i meriti grandissimi della rivoluzione , la quale quindi è , e tende ad esserlo sempre più , rivoluzione sociale universale . Perciò è falso voler credere che il Fascismo possa esaurire in uno sterile nazionalismo , secondo l ' opinione generalmente seguita all ' estero . Le sue possibilità vanno molto oltre sì che non è un illudersi il pensare ad una collaborazione fra Stati sulla base di principi fondamentali al Fascismo . Alle due precedenti internazionali un ' altra se ne è aggiunta , mossa non tanto da ideali più o meno umanitari , quanto dal materiale interesse : quello dei padroni dell ' alta finanza e delle più grandi imprese belliche , dei massimi esponenti della plutocrazia egoista che temono sì in un prossimo avvenire la rivoluzione corporativa ma più che altro ha l ' interesse immediato di far scoppiare una guerra . Ora tutto questo imponente spiegamento di forze per cercare di abbattere la nostra rivoluzione ci è cagione di grande orgoglio perché è il riconoscimento sia pure forzato che gli stessi nemici fanno della potenza e della vitalità del Fascismo .
IMPERIALISMI ( MURSIA UGO , 1936 )
StampaPeriodica ,
Spesso , troppo spesso , il fascismo è stato accusato all ' estero di imperialismo ; e questa è una delle ragioni che hanno impedito anche ad amici di avvicinarsi per capire la profonda rivoluzione operatasi nella coscienza del popolo italiano . Bisogna perciò intendersi bene sul valore che a tale parola si dovrebbe attribuire . Comunemente quando si parla di imperialismo vien fatto subito di pensare ad una volontà di dominio materiale , direi quasi bruto , sugli altri popoli . È innegabile che questo significato oltre ad essere il più comune è forse il più logico ; ma è altrettanto innegabile che una tale forma di dominio politico è una cosa oggi praticamente irraggiungibile . A parte per ora questa impossibilità contingente , se si considera attentamente il corso della storia si nota come carattere fondamentale di ogni impero , che si sia basato su tali principi di materiale dominio , la caducità : intendendo con caducità non tanto la brevità del tempo quanto , e sopratutto , la mancanza del contenuto ideale che forma il substrato assolutamente necessario se non sufficiente di ogni grande movimento sociale . Che cosa è rimasto del grande impero di Roma ? Materialmente nulla se non poche vestigia che di tanto in tanto vengono alla luce nelle più lontane contrade . Lo stesso si può dire per tutti gli altri imperi , massime dell ' antichità . Che se invece consideriamo tutto l ' ingente patrimonio spirituale che Roma sparse nel mondo scientemente o incoscientemente , allora ci accorgiamo come quel che rimane nei secoli sia l ' Italia . Il predominio politico quindi non può mai essere fine a se stesso perché in tal modo si esaurirebbe inutilmente , ma piuttosto un mezzo per la diffusione di nuove civiltà ; un mezzo perché non è assolutamente detto che tale diffusione non possa avverarsi pacificamente ; certo la penetrazione è lenta , ma se si tratta di principi vitali ed universali , inesorabile . E ciò è tanto più importante ripeto oggi in quanto è impossibile poter parlare di un imperialismo nel senso che a tale parola si attribuisce . Il prepotente risvegliarsi delle varie nazionalità ne è un indice sicuro , tal che si può prevedere in un non lontano avvenire la caduta degli imperi già esistenti ; alludendo con ciò specificatamente a quello inglese che più degli altri presenta sintomi di disgregamento . Da quanto s ' è detto appare chiaro che l ' unico imperialismo concepibile e compatibile con i tempi moderni è l ' imperialismo dello spirito . L ' utilità che anche un tale imperialismo può arrecare è incalcolabile ma ovvia ed è superfluo quindi far notare i grandi vantaggi anche d ' ordine materiale che ne scaturirebbero , non solo per il popolo che riuscisse a diffondere i propri principi ma anche per i paesi che li assimilassero . Ora l ' idea di cui il fascismo s ' è fatto banditore è come altre volte è stato già detto un ' idea universale , sebbene squisitamente latina ; profondamente consci di ciò sentiamo che essa può e deve necessariamente dare l ' impronta alla civiltà del nostro secolo . In questo senso il fascismo è imperiale , cioè non " imperialistico , " ché profonda è la differenza fra i due termini : l ' uno è egoistico desiderio di arbitrario predominio politico , l ' altro volontà di supremazia morale . E l ' attuare questa volontà sarà la nostra missione di domani ; non prima però d ' aver pareggiati i conti con coloro che ci sono debitori . A tal proposito sarebbe opportuno far rilevare a quegli stranieri , in mala o in buona fede , che credono di vedere nella impresa africana un atto di superbo imperialismo , come anche un asceta ha bisogno di un minimo per potere vivere .