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> anno_i:[1910 TO 1940} > categoria_s:"StampaPeriodica" > autore_s:"BRACALONI LORENZO"
SCIENZA FASCISTA ( BRACALONI LORENZO , 1928 )
StampaPeriodica ,
Il Duce ha parlato chiaramente a Marconi : si trattava di farsi intendere agli intellettuali . E non più ai vecchi parrucconi dei tempi passati , ma agli svariati scienziati moderni più sordi forse dei primi , ché non v ' è peggior sordo di chi non vuole intendere . E per farsi intendere bisognava parlar chiaro e il Duce s ' è espresso chiaramente e anche severamente . Il discorso di Bologna al Congresso della Scienza definiva un programma : la recente lettera lo impone . Due sono i termini : abolizione della scienza parolaia , congressista e sconclusionata , costruzione fascista di una scienza organata e leale : alle manifestazioni d ' un certo peso , alla grancassa della scienza che sono i congressi , l ' imposizione di un programma se - vero , ordinato e produttivo . Chi aveva preparato qualche orazione scientifica per il prossimo congresso , peggio per lui , la può rinchiudere nel cassetto : meno parole e più fatti . Il Duce a Bologna definiva con esattezza i confini d ' azione della scienza , stabiliva la meta della ricerca scientifica . L ' idea sua , perfettamente latina , s ' allacciava alla sana tradizione scientifica italiana ampliandola in nuova sintesi . Quanta meraviglia e che lezione per molti ! Su basi solide , d ' antica esperienza , il Duce ha dato mano al suo programma di costruzione : che gli scienziati diano ora il materiale buono e ben ordinato . Senza materiale buono e senza ordine non vi è possibilità di costruzione . Alla produzione individuale che sfugge alla sintesi e al controllo è necessario sostituire la produzione di scuola . La famiglia per il viver civile , la scuola per la scienza . E la scuola sia il centro più piccolo dell ' attività scientifica , la base unitaria di una nuova gerarchia che salderà tra loro i vani rami della scienza . Inutile illuder - si , i geni anche in Italia non si trovano a tutte le cantonate , e poi in gerarchia vi è un posto per tutti . La gerarchia fascista vuole e deve essere gerarchia di valori spirituali . Che vengano i geni , ne abbiamo bisogno . Lasciamo a una scienza non nostra le distillazioni metafisiche di cervelli aerostatici . Noi teniamoci al sodo . La scienza fascista scienza di tradizione perfettamente latina non si strania dalla vita e neppure produce cavillazioni esoteriche , aborti e soliloqui in buona o cattiva fede . È prima di tutto scienza sana che conosce il suo scopo e i suoi mezzi . Nella gerarchia fascista ognuno ha il suo posto e la propria responsabilità : sintesi e controllo sono perfettamente assicurati . Da oggi la scienza italiana prende contatto con la vita della nazione . I risultati della ricerca paziente e leale devono sfociare nella vita attuata e portare al più presto contributi benefici . Il Duce assegnando il suo posto alla scienza , delimitandone il compito , sfatando le vecchie chimere di una scienza avvenirista pallon volante , di importazione straniera , ha fatto un ' opera di esaltazione e di valorizzazione . Ma attenti signori scienziati . La responsabilità è grande . Chi oggi produce non pensi di tirar fuori un lavoro che covi inosservato nelle biblioteche e ripescabile a buon tempo per il curriculum vitae , poltrona soffice e diritto a pensione . Basta di questo . Lealtà ci vuole o meglio : amore alla scienza . Il Duce ha fatto centro con un colpo maestro ; dar movimento unitario alla scienza ed inserirla nella vita è il vaglio più sottile per la verità scientifica .