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> anno_i:[1910 TO 1940} > categoria_s:"StampaPeriodica" > autore_s:"CASTELLANI RENATO"
RADIO ( CASTELLANI RENATO , 1935 )
StampaPeriodica ,
Ricordo , in alcune trasmissioni di avvenimenti , una mia emozione improvvisa , che non nasceva dal contenuto puro e semplice della trasmissione , ma da una nuova forma , quasi una nuova vita , che la trasmissione vi imprimeva . Mi spiego : una trasmissione dalla Scala documentario di un ' opera non dà , di per sé , nessuna emozione ; trasmette , se mai , quella propria dell ' opera . La trasmissione e ricorderò sempre questa fra tutte del Discorso agli operai milanesi , oltre all ' emozione propria data dal discorso e dalla voce del Duce , emozione che ognuno , in piazza Duomo , sentiva e seguiva , dava , al radio - ascoltatore , quella nata da una specie di vasto dialogo schematico e di una forza primitiva che si era formato tra il Capo e il coro della moltitudine che interrompeva , commentava , vibrava alla Sua parola . Emozione puramente radio , senza possibilità tecnica di esistenza fuori di essa , la cui distanza solo poteva porre l ' ascoltatore , terzo di fronte a due Personaggi , e impostare una differenza di piano primissimo e secondo fra le loro due voci . L ' uditore diretto , insomma , coglieva l ' emozione diretta del discorso , assisteva ad un monologo ; il radio - uditore coglieva oltre quella diretta ( pur diminuita della comunione che dà la presenza fisica ) quella riflessa della folla : assisteva a un dialogo . Di fronte ai comuni documentari , questi si staccano per un valore improvviso , raggiungono un improvviso livello emotivo , acquistano una vibrazione che a volte non ha l ' avvenimento stesso , o che è semplicemente estranea all ' avvenimento : dall ' orecchio del microfono alla bocca dell ' altoparlante , hanno acquistato una loro vita , inconfondibile ...