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> anno_i:[1910 TO 1940} > categoria_s:"StampaPeriodica" > autore_s:"CERCHIARI ALDO L."
MAESTRI SULLA PEDANA ( CERCHIARI ALDO L. , 1938 )
StampaPeriodica ,
Un maestro sulla pedana di combattimento costituisce un avvenimento ed uno spettacolo a lettere maiuscole . Ci sarebbe da riempire una mezza biblioteca di robusti tomi sulle discussioni , le chiacchiere , i commenti , i pro e i contro che questa manifestazione così caratteristicamente combattentistica e fascista ha suscitato . Erano degli anni , dei lunghi anni che la questione del campionato per i maestri viaggiava sull ' altalena dei sì , forse , ma , però . La Federazione italiana ha troncato decisamente il nodo , ha spalancato le porte ai partigiani del si ed ha filosoficamente lasciato il campo degli oppositori e dei dubitanti a baloccarsi con gli arzigogoli della dialettica . Questione scottante , delicata . Questione risolta e ci auguriamo per sempre . Per chi ha orgoglio , passione , disinteressato coraggio la porta è aperta . Il premio in posta valeva certamente il rischio ed ecco il campo tripartirsi : gli iscritti ( numerosi , 108 ) i partecipanti ( un po ' meno numerosi , 65 ) , gli assenti ( troppo numerosi ) , cambieranno parere col tempo . Per la verità è necessario aggiungere la coda di una quarta categoria che chiameremo degli assenti obbligatori . Solo questi ultimi , i grandi veterani , le tempie bianche o troppo grigie della classe magistrale sono gli scusati a priori . L ' opera di alcuni di questi gloriosi rappresentanti della vecchia guardia ed i frutti creati dalla loro passione e dalla loro valentia non hanno bisogno di riconoscimenti agonistici . Eppure sulla pedana qualcuno ha voluto ancora essere presente per il misterioso richiamo di quella passione che arde ancora inesausta nei cuori che hanno sempre vent ' anni . Le gambe erano legnose , il fiato corto , lo scatto smorzato ed opaco . Sono caduti in batteria ma hanno combattuto con lo spirito del moschettiere che cade ma non si arrende . Lasciate che al loro spirito sia di conforto l ' illusione guascona della solita incompetenza e parzialità delle giurie . I partecipanti hanno vinto tutti il loro campionato d ' Italia ; anche se la critica stupida con il morso avvelenato dell ' assente ghignerà beffarda sulle prove degli sfortunati . Anche se gli assenteisti sfodereranno la sapienza del calcolo dell ' opportunismo e sarà facile per essi pronunciare la frase di prammatica : « te l ' avevo detto io » . Perché , sia detto ben chiaro , questo campionato italiano dei maestri deve essere considerato come una rassegna d ' onore della classe magistrale italiana , una scorta di atto dimostrativo di stile , di tecnica e di correttissima combattività . Solo così questa nuova pagina dell ' attività schermistica nazionale raggiungerà le vere finalità per le quali la prova è stata creata . E giusto , è logico che ai validi , ai giovani , agli animosi sia consentito di misurarsi sul campo della vera battaglia , sia concessa la possibilità di affinare il bagaglio delle proprie conoscenze e di trarre dalla diretta e personale esperienza il suggerimento più vitale e più efficace per l ' allievo . La classe magistrale italiana ed i giovani maestri in particolare avevano bisogno di questa iniezione vivificatrice , di questo stimolo al proprio orgoglio di distributori del buon pane della tecnica schermistica . I più grandi maestri che la storia ricordi furono grandi , talvolta grandissimi campioni . La regola non è così ferrea né così generale poiché l ' insegnamento richiede doti caratteristiche e quanto mai particolari . Il sapere intendere , assimilare , distribuire e suggerire con magistero d ' arte è privilegio di pochi ma non va dimenticato che la scherma è ben vero un ' arte ma è anche , e sopratutto , un ' arte di combattimento . Chi avrà saputo combattere e vincere la bella battaglia , con l ' arma in pugno , sulla pedana di combattimento , avrà carpito il segreto sostanziale di tutte le vittorie che coronano questa nobilissima disciplina sportiva , alimentato la fiamma che sola può vivificare e far brillare la fredda maestria della tecnica : il cuore del combattente . Salutiamo nei campionati italiani dei maestri la più bella , la più simpatica e la più convincente delle esibizioni schermistiche . A Mario Bini vincitore del fioretto , a Giovanni Palmeri trionfatore nella spada , a Nicolò Perno primo nella sciabola è andato l ' alloro dei trionfatori . Vittorie meritate , conquistate con l ' impeto , con la valentia , con l ' energia che distinguono i forti . Essi hanno indicato la via e saranno pronti domani a difendere il fiammeggiante tricolore conquistato . A tutti gli altri , ad iniziare dall ' ultimo classificato delle prime eliminatorie , il plauso di tutti gli sportivi . Degne di particolare rilievo la disciplina , la correttezza sportiva e la forbitezza stilistica di tutti i concorrenti . La gara si è svolta nella ricca sala d ' armi della Società del Giardino di Milano , sede degna da ogni punto di vista , ma dove , per ragioni che ci sfuggono , la partecipazione degli spettatori è sempre relativamente limitata .