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> anno_i:[1910 TO 1940} > categoria_s:"StampaPeriodica" > autore_s:"CIARLANTINI FRANCO"
L'AQUILA E LE VESPE ( CIARLANTINI FRANCO , 1926 )
StampaPeriodica ,
In queste ultime settimane si è acuito più che mai l ' interesse del pubblico italiano attorno al grave problema dei cambi ... S ' incontra un cialtrone qualsiasi , squattrinato e imbelle , e ti dice con quel certo sussiego enigmatico , proprio dei miliardari colpiti nel vivo da un rigido provvedimento fiscale o da un mal riuscito gioco di Borsa : - Hai visto il Cambio ? - E sono , per lo più , queste amabili persone che sostano davanti alle vetrine dei banchieri , le medesime che si smusano sui sommari dei giornali provinciali , che fan ressa davanti alle Corti di Assise , che si meravigliano davanti al pittore monco che dipinge sul marciapiede e al saltimbanco mangiaspade , che si logorano a guardare i fogli da mille esposti dal cambiavalute e dicono al vicino : - Ci vorrebbero , ma nelle nostre tasche - , che si recano alla benedizione per ingannare il tempo fino all ' ora di cena , e mettono in cima a tutti i loro pensieri lo svaghetto della sabatana coniugale . E si incontra anche il pingue borghese - pingue di biglietti da mille e di possessioni varie e pingue anche nell ' epa - e che magari si fregia di un distintivo fascista ampio come uno scudo - più grande il distintivo minore la fede ! - e ti insinua tra il sospiroso e il circospetto : - Hai visto dove è arrivata la sterlina ? Giuro che non vorrei essere nei panni di Mussolini ... Speriamo che non si prepari un cataclisma ... E tutti i pavidi , gli affaristi , gli indovini , i simoniaci , anche dopo il lapidario discorso del Duce all ' inaugurazione all ' Istituto dell ' Esportazioni , ciondolano qua e là la testa come cani incimurriti e guaiscono : - Avete visto ? sentito ? - Nei caffè , negli alberghi , nei ritrovi diurni e notturni , nei treni , in diligenza , essi , i competentoni in materia economica , notomizzano la bilancia economica e la bilancia finanziaria della Nazione , abburattano parole su parole sulle esportazioni e le importazioni , sdottoreggiano intorno ai provvedimenti del Governo Nazionale , intercalando ogni tanto il loro dire con dei si dice seguiti da ipocrite diffide a non crederci , sottilizzano sulle interpretazioni dei decreti e di ogni altro atto che si riferisca alle questioni del cambio e si accapannellano per bisbigliare sotto voce e magari all ' orecchio dei più semplici e creduli frasi misteriose , per subito dopo dire forte gravi parole di riprovazione per chi mette in giro certe voci , per i cattivi italiani vociatori , insulsi e canaglie , per i traditori del paese , insomma . Le turpi abitudini morali del passato riaggallano oggi perfino nell ' animo di molti fascisti che ritengono di possedere , con la tessera del Littorio , una sicura immunità per i loro pretenziosi ciangottamenti , e non si accorgono di essere due volte colpevoli di lesa disciplina patria , in quanto servono con le loro chiacchiere dissolventi il nemico e avallano con una millantata autorità presso gli ingenui le più sciocche panzane , frutto sovente di ciclopica ignoranza o fantastica efflorescenza di cervelli gretti , egoistici , incatenati al men indegno passato . C ' è però un Uomo in Italia che vive in un ' atmosfera superiore e a cui forse nemmeno giunge il molesto ronzio delle vespe . Nella stagione in cui i buoni borghesi si danno vacanza al mare o ai monti , il Duce va pellegrinando di caserma in caserma nella Capitale , e tiene sotto il suo sguardo di aquilotto ansioso di grandi voli i battaglioni quadrati dell ' esercito , gli avieri , i marinai ... Intorno a Lui sono gli uomini ferrati che condussero alla morte e alla gloria la nostra generazione : tempre gagliarde , decise a tutto , e che attendono dal suo sguardo il comando che spinge ad ogni ardimento . E tutti gli italiani non infrolliti attendono parole , che abbiano altro metallo di quelle dei frodatori sul rialzo e sul ribasso , e dei tepidi patrioti che condizionano la loro fede e il loro entusiasmo ai successi dei loro traffici . A costoro abbiamo voglia di dire : alzate il capo pesante di numeri e di cabale verso quest ' Uomo e tacete , ché tutte le vostre farneticazioni possono essere spolverate da una sua parola e da un suo comando !