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> anno_i:[1910 TO 1940} > autore_s:"ALBERTINI LUIGI"
PER UNA VISITA A TURATI ( ALBERTINI LUIGI , 1923 )
StampaQuotidiana ,
Il Popolo d ' Italia di ieri pubblicava la lettera seguente direttagli dal sen . Albertini : Signor Direttore , il Corriere non ha , sembra , reso conto dell ' assemblea del Fascio milanese tenutasi domenica all ' Eden ; e al consigliere comunale fascista che , denunziando al " Fromboliere " del Popolo d ' Italia questo fatto , ne chiede la ragione , il " Fromboliere " la deve subito questa ragione , chiara , evidente , convincentissima . Cioè il Corriere è il giornale di quel senatore Albertini che all ' epoca dell ' occupazione delle fabbriche saliva le scale dell ' on . Turati per spingere i socialisti al potere . Ergo il Corriere non può fare una cronaca obiettiva . Mi permetta d ' intervenire in questa discussione tra il " Fromboliere " ed il consigliere comunale per " fatto personale " ... Il " Fromboliere " contesta la posizione allora assunta dal Corriere e di cui fa fede la sua raccolta , mettendo il mio incontro coll ' on . Turati in relazione con un articolo " d ' ingrata memoria " il quale suffragherebbe l ' interpretazione , diciamo così , " collaborazionista " di quell ' incontro . Ebbene quell ' articolo fu scritto da me , ed io - guardi un po ' il diverso punto di vista - penso che , lungi dall ' essere " d ' ingrata memoria , " costituisca per il Corriere e per me un titolo d ' onore , tanto che ne ho recentemente ripubblicata la conclusione . Se non abuso del suo spazio , vorrei in poche parole rammentarle la tesi da me allora svolta . Premesso che il regime nostro stava per morire perché governava non la classe dirigente responsabile ma il partito socialista irresponsabile , e che il governo degli irresponsabili minacciava di farci cadere in pieno bolscevismo , invocavo o una reazione della borghesia o il passaggio del potere agli uomini della Confederazione del lavoro . " O siamo capaci - scrivevo - di tenere il potere secondo le nostre idee , secondo le nostre convinzioni , o vengano avanti gli uomini nuovi ad assumersi la responsabilità di governare senza ragguagliare il prezzo del pane al costo , senza imporre ai pubblici funzionari la più elementare disciplina , senza tassare il vino , senza mettere un freno a tanta licenza dilagante in tutte le classi , senza combattere il veleno che si insinua in ogni vena dell ' organismo nazionale . Fuori voi ad operare il miracolo di spremere danaro dalla ricchezza nazionale uccidendola , negando il valore dei più forti elementi , dei più efficaci sostegni della civiltà . " Come si può gabellare questo pensiero di disperazione , suggerito dalla gravità degli eventi , come un ' intesa spirituale coll ' azione socialista ? Certo , se si doveva andare avanti così era da preferire che l ' on . Turati , l ' on . D ' Aragona e i loro amici assumessero la responsabilità del potere ; altrimenti " lo sbocco fatale di un regime che non funziona più , che si corrompe in tutti i suoi organi , che si sgretola per impotenza " sarebbe stato il comunismo . Ma sopra ogni altra mi sorrideva la speranza di una profonda reazione della borghesia , di quella reazione che fortunatamente si è avverata e di cui l ' on . Mussolini è stato l ' organizzatore . Se oggi di quella sana reazione non approvo tutti gli atteggiamenti e tutte le provvidenze , se non mi rassegno supinamente , incondizionatamente ai suoi sviluppi futuri , se rimango un liberale autentico , se quindi conservo libertà di pensiero o rivendico quella di parola , non per questo merito che il mio pensiero sia denigrato . Merito invece di esser considerato , come effettivamente mi considero e sono , uno dei più efficaci collaboratori di questo Governo , almeno se per collaborazione s ' intende così l ' approvazione sincera come il concorso diretto a evitare che si commettano errori . Ringrazio dell ' ospitalità , e mi rassegno , di Lei dev .