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> anno_i:[1970 TO 2000} > autore_s:"Biagi Enzo"
StampaQuotidiana ,
Signor Presidente della Repubblica , non le sottopongo il caso di un mio collega , ma quello di un cittadino . Non auspico un suo intervento , ma non saprei perdonarmi il silenzio . Vicende come quella che ha portato in carcere Enzo Tortora possono accadere a chiunque . E questo mi fa paura . Lei è il massimo esponente dell ' organo supremo dei Magistrati : e deve sapere . Ho un sincero e profondo rispetto per i giudici che , come i giornalisti , hanno pagato , e pagano , un duro conto con il crimine . Conoscevo Alessandrini , e voglio bene ai figli del dott. Galli . Credo nell ' onestà e nel sacrificio di quelli che lottano , a Napoli e ovunque , contro la camorra e la mafia . Ma ci sono aspetti del « blitz » contro i cutoliani che lasciano perplessi : dalla data , una settimana o poco più prima delle elezioni , agli sviluppi . Dalle conferenze stampa trionfalistiche , alla caccia all ' uomo con cineprese al seguito , dal segreto istruttorio largamente violato , al numero degli arrestati e dei dimessi . Su 350 , se le cronache sono esatte , 200 sono tornati fuori : ma , hanno detto gli Inquirenti , e mi scuso per l ' odioso e usatissimo termine che suscita il ricordo di antiche procedure , molti rientreranno in cella , Come dire , che si può sbagliare fino a tre volte : arresto , scarcerazione , altra cattura . Ma qual è la buona ? Tortora è denunciato da un tale Pandico , che fa il suo nome dopo tre interrogatori : guarda caso , un personaggio così popolare non gli viene in mente subito . Le conferme vengono da un certo Barra , conosciuto nell ' ambiente come « O ' animale » : è lui che parla dello « sgarro » , e che fa andar dentro il sindaco D ' Antuono , rilasciato poi al trentanovesimo giorno di detenzione per mancanza di indizi . È sempre lui che riferisce della visita a Cutolo dei Gava e dei servizi segreti , per tirare fuori dagli impicci l ' amico Cirillo , ma di questa impresa non si discute . Gli avvocati che difendono il presentatore non hanno potuto leggere neppure i verbali degli interrogatori del loro assistito ; ci sono periodici che hanno pubblicato i testi delle deposizioni dei due camorristi accusatori . Chi glieli ha dati ? Ogni mattina , la stampa ha ricevuto la sua dose di indiscrezioni : Tortora fu iniziato col taglio di una vena , Tortora ha spacciato droga per 80 milioni e non ha consegnato l ' incasso , Tortora ha riciclato denaro sporco , Tortora era amico di Turatello : smentisce la madre del bandito , smentisce , ed è a disposizione , il suo braccio destro . Nessun segno sui polsi . Ma ci sarebbe la conferma di una « contessa » : che non può testimoniare , perché , guarda caso , è morta . C ' è la prova che dovrebbe mettere in difficoltà Tortora : una lettera di Barbaro Domenico per dei centrini andati perduti alla RAI . Esiste un carteggio tenuto dall ' ufficio legale della TV di Stato , ma non significa nulla . Conta , invece , la parola di due assassini . Poi ci sarebbe l ' altro seguace di Cutolo , che messo in libertà avrebbe dovuto far fuori il compare Tortora che ha tradito , tanto è vero che ha scritto il nome dell ' autore di Portobello nella sua agenda che è come se Oswald avesse segnato sul calendario : « Mercoledì : sparare a Kennedy » . È pensabile che i misteriosi tipi che stanno sconvolgendo la nostra vita , per far fuori uno , o per far saltare una automobile , abbiano bisogno di aspettare che un detenuto torni in circolazione ? Si ha l ' impressione che , dopo aver messo le manette a Tortora , stiano cercando le ragioni del provvedimento . Ma ecco che arriva il colpo sensazionale : col caldo che imperversa , il dottor Di Persia corre a Milano , perché ha trovato finalmente chi può schiacciare quel finto galantuomo di Tortora . C ' è uno che lo ha visto , nientemeno , consegnare della polvere bianca in cambio di una mazzetta di banconote , a un terzetto di farabutti , ed ha assistito alla scena in compagnia della sua gentile signora . Il dottor Di Persia non si informa sui precedenti del « noto pittore » , che si chiama Giuseppe Margutti , ed è tanto riservato , odia tanto la pubblicità , e dà dello stesso fatto versioni differenti : una ad un redattore di « Stop » , l ' altra al Sostituto Procuratore . Bene , l ' artista , che si è fatto denunciare dal Louvre per una mostra delle sue opere non richiesta , che inventa , per andare con una donna , un rapimento , che mette in circolazione francobolli con la sua faccia , che dichiara guerra agli USA che lo hanno buttato fuori , che immagina un sequestro che non c ' è mai stato , che denuncia i critici che non lo capiscono , che si fa incatenare nella Galleria di Milano , che chiama i fotografi per farsi ammirare mentre imbianca i muri sudici dell ' asilo di sua figlia è il teste chiave . I giudici di Napoli spiegano poi agli avvocati Dall ' Ora , Della Valle e Coppola , tutori di Tortora , che le chiacchiere di Margutti costituiscono « un importante risultato sul piano probatorio » . Signor Presidente , chi risarcirà Tortora di queste calunnie ? Col pappagallo , dovrà forse andare a distribuire i pianeti della fortuna ? Del resto , visto come va la giustizia , a chi si dovrebbe affidare ?