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> anno_i:[1970 TO 2000} > autore_s:"Cavallari Alberto"
Fiero requiem dell'Italia per Moro ( Cavallari Alberto , 1978 )
StampaQuotidiana ,
Dato che i Papi non partecipano da secoli a funerali di Stato , e soprattutto a Roma dopo l ' Unità d ' Italia , cercammo di guardare bene Paolo VI , ieri , mentre entrava in San Giovanni in Laterano per la cerimonia in suffragio di Moro . Il pomeriggio romano , fuori , era freddo e livido . La polizia coi nervi tesi , gli uomini in tuta coi mitra spianati , avevano creato il vuoto intorno alla chiesa , salvo sulla piazza principale chiusa in un reticolato di sbarramenti . Dentro la basilica protetti da decine di poliziotti , sedevano immobili , pietrificati intorno all ' altare , gli uomini che rappresentano lo Stato italiano , il governo , i partiti , e i « legati » e gli ambasciatori degli altri Stati . Lo sfondo di un avvenimento unico nella storia moderna non ripeteva affatto le riunioni di folla che a Nuova York , a Gerusalemme , a Calcutta , a Manila , hanno accompagnato le altre tappe inconsuete di questo pontificato . Deve aver fatto un ' immensa pena a questo Papa italiano , lombardo , uscire dal Vaticano e vedere questa povera Roma , questo povero quartiere di San Giovanni , e questa povera basilica , precipitati in un silenzio agghiacciante , difesi come una zona di guerra . Nel livido pomeriggio si guardò intorno , raggiunse la sacrestia , vesti i paramenti rossi delle Pentecoste , e il suo pallore di vecchio Papa ottantenne divenne ancor più visibile . Quando tutto fu pronto , congiunse le mani ( e si vide che tremavano ) facendo il suo ingresso nella chiesa illuminata sulla sedia gestatoria . Tra gli uomini di Stato , immobili , pietrificati , apparve un pontefice a sua volta pietrificato dalla tragedia italiana . Seduto sul trono avviò la Messa cosi , fino al Vangelo , con voce affaticata , senza un movimento , salvo quelli voluti dal rito . La sua tensione cresceva , il suo viso scavato , un po ' gotico , amaro , era ancora più pallido . Dal settore dello Stato italiano , lo guardavano - per la prima volta riuniti per una sua Messa - Berlinguer , Pajetta , Ingrao , e gli altri comunisti della delegazione . Dal settore degli Stati stranieri , cinesi , russi , romeni , fissavano questo pontefice drammatico , diventato simbolo del dramma italiano , forse pensando al tempo in cui Stalin chiese « quante divisioni ha il Papa ? » . Esile , la voce a tratti spezzata nella preghiera , Papa Montini era un vecchio stanco , in uno dei pomeriggi più angosciosi della storia italiana . Poi venne il momento della preghiera e il Papa disse : « Ci siamo riuniti per pregare e testimoniare in un mondo di odio e di sangue » . Poi un lettore disse per lui : « Preghiamo per coloro che governano i popoli , specialmente per i responsabili della cosa pubblica del nostro Paese , e per le autorità di questa nostra città di Roma : perché al di sopra delle lotte e delle divisioni sappiano unirsi in uno sforzo fraterno al servizio della giustizia , del bene comune , e della vera libertà » . Ancora disse il lettore : « Preghiamo per il nostro fratello e amico Aldo Moro , per i membri della sua scorta , che lo hanno preceduto nella morte , per tutte le vittime della violenza e dell ' odio » . Di nuovo disse il lettore : « Preghiamo per tutti noi qui presenti , perché lo spirito di Dio rianimi la nostra debolezza e doni la forza di progredire nella riconciliazione » . Infine riprese direttamente il Papa : « Signore , Dio , ascolta con bontà la supplica del tuo popolo » . Per lo sforzo , un lieve rossore gli copri quel volto pietrificato . Da tre punti di vista , come si sa , può essere considerata questa partecipazione di un Papa a un funerale di Stato , che si è sommata a un memorabile passaggio oltre il Tevere per lanciare all ' Italia un messaggio di riconciliazione . Esiste una motivazione privata e religiosa , emersa dal comunicato vaticano di venerdì e dalla preghiera scritta dal Papa per la Messa di ieri , che dipinge Paolo VI spinto alla decisione solo in base a un impulso del cuore : « Per onorare la memoria dello statista scomparso , unito a lui da vincoli di antica amicizia » e definito appunto « fratello e amico » . Esiste quindi una motivazione per cosi dire pubblica e pastorale , che si riassume nell ' appello lanciato all ' Italia , nel « dare un segno del suo particolare affetto alla nazione » , nell ' invito alla riconciliazione generale « al di sopra delle lotte e delle divisioni » . Ma non mancano poi gli osservatori che segnalano ( almeno come ipotesi ) una motivazione politica . Il Papa , si dice , avrebbe voluto testimoniare anche il suo appoggio alla formula politica ispirata da Moro , all ' attuale quadro politico , suggellando con la manifestazione d ' unità intorno alla sua persona una scelta vaticana . Non è un mistero che gli esperti romani parlano di un « cambiamento » del Papa , dopo l ' allontanamento di monsignor Benelli , e di un suo orientamento diverso rispetto alla politica iniziata da Moro . Si dice poi che vi sarebbe conferma di ciò nel fatto che i messaggi vaticani di cordoglio hanno avallato questa tesi , dato che il Papa ha scritto a Leone , il cardinale di stato Villot ad Andreotti , ma poi Papa Montini ha inviato un suo biglietto a Zaccagnini . Infine , nel mondo stesso dei vaticanisti , s ' insiste nel descrivere un Vaticano montiniano avviato verso la « seconda conciliazione » : e quindi incline ad elevare al massimo grado la figura di Moro « statista » per rendere meno reversibile l ' esperienza iniziata a Roma . Fino a che punto può essere vera questa ipotesi ? Non c ' è dubbio che ieri essa circolasse tra i giornalisti italiani e stranieri , inclini a farla circolare , almeno come tale . Ma resta il fatto che il Papa non ha parlato dopo la cerimonia , come si annunciava , limitandosi alle parole della preghiera scritta di suo pugno , che non sono certo un segnale politico , che trascendono la politica contingente con un messaggio accorato e pieno di pena . Stanco , oppresso da una angoscia crescente , lasciò la basilica con un frettoloso saluto al presidente della Repubblica e ai parenti di Moro . Si chiuse nella macchina affranto lasciando dietro di sé nel fosco pomeriggio romano un appello tra i più caldi ricevuti dall ' Italia durante il suo pontificato . Non è difficile immaginare , del resto , che il Papa deve aver valutato per primo il pericolo che dal suo breve viaggio oltre il Tevere , e dalla sua decisione di compiere un gesto senza precedenti , nascessero « ipotesi politiche » . Anni fa , quando rilasciò a chi scrive la prima intervista della storia della Chiesa , Papa Montini non nascose il dramma che rappresenta « parlare dell ' Italia » per un Papa « che ami il paese dov ' è nato » .