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> anno_i:[1970 TO 2000} > autore_s:"La Torre Pio"
StampaQuotidiana ,
Oggi a Comiso decine di migliaia di siciliani e con essi delegazioni provenienti da ogni parte d ' Italia e d ' Europa si danno appuntamento per una grande manifestazione per la pace e il disarmo e per chiedere che alla Sicilia sia evitato il destino sciagurato di essere trasformata in un avamposto nello scontro atomico tra i due blocchi militari contrapposti . La scelta dell ' estremo lembo a sud della Sicilia per la costruzione di una grande base di missili " Cruise " ha alimentato una polemica sul reale bersaglio degli ordigni atomici che vi si intendono installare . Come dimenticare che , nei giorni immediatamente successivi all ' annuncio del governo italiano di costruire la base a Comiso , si verificava il pericoloso scontro tra aerei americani e libici nel Golfo della Sirte ? E che il presidente Reagan dichiarava , in quella occasione , di aver voluto mostrare i muscoli al colonnello Gheddafi ? E che , infine , quest ' ultimo , replicando aspramente , chiamava anche in causa l ' Italia proprio per la progettata base di Comiso ? L ' assassinio del presidente egiziano Sadat ha portato ora nuovi elementi di inquietudine e di destabilizzazione in un ' area alle soglie di casa nostra , sempre più gravata da minacce che possono da un momento all ' altro precipitare e innescare processi incontrollabili . Sentiamo così avvicinarsi i rischi che dai focolai di guerra del Medio Oriente si estendono al Mediterraneo . Nasce da questa realtà il bisogno di non risparmiare sforzi e iniziative che , riducendo la tensione in quest ' area , contribuiscano alla ripresa di quei negoziati da cui dipende la causa della pace nel mondo . L ' Italia può e deve giocare un ruolo decisivo perchè il Mediterraneo diventi nel suo complesso un mare di pace , che aiuti la prospettiva della distensione e nello stesso tempo quella di un nuovo ordine internazionale fondato sul progresso e l ' eliminazione degli squilibri tra nord e sud del mondo . Proprio in questa visione la Sicilia può assolvere la funzione di ponte nel dialogo fra le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo . Non si può certo sostenere che la costruzione della base di Comiso vada in questa direzione . Anzi trasformerebbe la nostra isola in un polo di aggravamento delle tensioni in questo mare e in bersaglio predestinato nello scontro tra i blocchi contrapposti . Il popolo siciliano dirà , oggi , a Comiso che intende rifiutare questo orrendo destino . La Sicilia ha una storia millenaria interessata di tragedie e di sofferenze inaudite . Essa è stata più volte terra di conquista e il suo popolo ha subito le oppressioni più brutali , il cui retaggio si è espresso in miseria e arretratezza . La conquista dello Statuto dell ' autonomia , nel quadro della Costituzione repubblicana , frutto della lotta antifascista e della guerra di liberazione , aveva aperto una fase di progresso civile e democratico del popolo siciliano . Questo sviluppo , conquistato con grandi lotte di popolo , è ora in crisi . Negli ultimi anni in Sicilia sono accaduti dei fatti gravissimi . Il potere mafioso ha rialzato la testa e abbiamo assistito ad una sequenza drammatica di omicidi politici culminati nell ' assassinio del presidente della Regione Piersanti Mattarella . Da quel momento si è accelerato il processo di degradazione della vita politica e delle stesse istituzioni autonomistiche . Il già insufficiente apparato produttivo dell ' isola è duramente scosso dalla crisi economica mentre lo Stato si dimostra sempre più impotente di fronte alla violenza criminale e mafiosa che ogni giorno semina terrore e morte . E come non vedere il pericolo che la trasformazione della Sicilia in una gigantesca base di guerra spingerebbe alle estreme conseguenze i processi degenerativi già così allarmanti ? Il nostro no alla installazione a Comiso della base atomica tende ad impedire un avvenire davvero oscuro per il popolo siciliano . Lo dico convinto che questo oggi sia un obiettivo giusto e anche realistico . Il 30 novembre inizieranno a Ginevra le trattative tra URSS e USA e al primo punto dell ' agenda vi è la questione degli euromissili . La conclusione positiva della trattativa - a cui tutti devono lavorare - deve riguardare la fissazione di un equilibrio al più basso livello possibile dei missili contrapposti : gli SS-20 sovietici e i nuovi missili americani nell ' Europa occidentale . Questo livello di equilibrio potrebbe essere la " soluzione zero " , cioè la non installazione dei Cruise , bilanciata da misure di pari significato per gli SS-20 . Ecco perchè è raggiungibile l ' obiettivo di impedire la costruzione della base a Comiso . Chiedere , come noi facciamo oggi , di sospendere l ' inizio dei lavori della costruzione della base è il modo più giusto ed efficace per il popolo siciliano di premere perchè la trattativa di Ginevra abbia uno sbocco positivo . Quello di oggi , è pertanto , il primo atto di una mobilitazione che nei prossimi mesi dovrà via via allargarsi come una grande fiumana di uomini e donne , di giovani e anziani di ogni ceto sociale e di ogni fede pubblica e religiosa . Noi comunisti vogliamo essere soltanto una componente di questo grande movimento unitario e opereremo , con sempre maggiore consapevolezza , perchè altre forze democratiche , superando incomprensioni e strumentalizzazioni , scendano in campo per dare il loro contributo originale a questa lotta decisiva per l ' avvenire del popolo siciliano e per la salvezza della pace nel mondo .