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> anno_i:[1970 TO 2000} > autore_s:"Protti Daniele - Provvisionato Sandro"
Le dieci morti sospette avvolte nel mistero ( Protti Daniele - Provvisionato Sandro , 1992 )
StampaPeriodica ,
Un elenco di dieci morti misteriose . La sensazione che scorrendo quei nomi si stia toccando un filo rosso sangue . Il sospetto che quelle morti siano tutte legate alla tragedia di Ustica e vadano quindi ad aggiungersi alle 81 persone uccise a bordo del DC-9 dell ' Itavia il 27 giugno di 12 anni fa . L ' angoscia che dei misteri di Ustica si possa anche morire : perché chi sa non parla e chi potrebbe parlare deve tacere per sempre . Ma chi uccide i testimoni ? Con un meticoloso lavoro di inchiesta L ' Europeo ha ricostruito la storia di quelle dieci morti . Di quegli uomini venuti in contatto con i segreti di Ustica . Tutti morti in circostanze drammatiche . Tranne uno , sono tutti militari dell ' Aeronautica , sette ufficiali e due sottufficiali . Inoltre la loro tragica fine si colloca negli stessi luoghi dove in questi anni si è dipanato il filo dell ' inchiesta su quella strage . I misteri di Poggio Ballone . Sono sei le morti che ruotano attorno ai misteri del " radar dimenticato " di Poggio Ballone , il centro dell ' Aeronautica militare che sorge su una collina , pochi chilometri a nord di Grosseto . Per otto anni è stato nascosto ai magistrati che proprio quel radar puntato sul Tirreno aveva visto tutto la notte della strage . E quando nel 1988 i giudici Vittorio Bucarelli e Giorgio Santacroce , fino al 1990 titolari dell ' inchiesta , chiesero l ' elenco del personale in servizio la notte della tragedia , si accorsero che due nomi erano stati omessi : quelli del capitano Maurizio Gari e del maresciallo Mario Alberto Dettori . Entrambi erano in servizio la sera del 27 giugno 1980 . Gari era il " master controller " nella sala radar di Poggio Ballone , cioè il responsabile della sala stessa . Dettori procedeva invece all ' identificazione dei velivoli che solcavano il cielo . Entrambi sono morti : Maurizio Gari il 9 maggio 1981 è stato stroncato da un infarto , nonostante avesse soltanto 32 anni e , a detta dei familiari , godesse di ottima salute . Alberto Mario Dettori è stato invece trovato impiccato a un albero il 30 marzo 1987 . La mattina dopo la strage di Ustica alla moglie e alla cognata il maresciallo era apparso molto scosso . « È successo un casino , per poco non scoppia la guerra » , aveva confidato alle due donne , « siamo ancora in emergenza » . Prima di morire Dettori era stato sei mesi in Francia , alla base di Montangel , per un corso di aggiornamento . Da lì era tornato nervoso e spaventato . Che cosa avevano visto di tanto inconfessabile la notte di Ustica Gari e Dettori ? Perché i loro nomi erano stati cancellati dall ' elenco dei militari in servizio ? Ma prima ancora un altro importante testimone era scomparso : 1'8 agosto 1980 , a neppure due mesi dalla strage , l ' auto sulla quale , assieme alla moglie e ai due figli , viaggiava il colonnello Giorgio Teoldi si schianta lungo la via Aurelia . Teoldi era il comandante dell ' aeroporto militare di Grosseto , competente sul sito radar di Poggio Ballone . Il colonnello porta nella tomba un altro mistero i cui contorni sono venuti alla luce solo di recente : la sera della strage di Ustica , proprio mentre il DC-9 è in volo , tre aerei da guerra , due TF-104 biposto e un F-104 monoposto , erano decollati proprio dall ' aeroporto di Grosseto . Teoldi , in quanto responsabile delle piste di Grosseto , non poteva ignorare lo scopo delle loro missioni . Ma c ' è di più . Proprio su uno dei TF-104 erano in volo i capitani Ivo Nutarelli e Mario Naldini , anch ' essi morti , assieme all ' altro capitano Giorgio Alessio , tutti e tre della pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori , il 28 agosto 1988 nella tragedia di Ramstein , in Germania , che provocò un ' altra strage : 51 morti , oltre 400 feriti . La possibilità che esista un legame tra Ustica e Ramstein è incredibile anche se i Verdi tedeschi e alcune inchieste giornalistiche del quotidiano berlinese Tageszeitunge del settimanale Del . Spiegel hanno recentemente parlato di sabotaggio degli aerei . Prove ? Nessuna . Ufficialmente la causa di questa tragedia è stata attribuita a un errore di manovra del solista Ivo Nutarelli , un pilota peraltro espertissimo , con 4.200 ore di volo , che avrebbe commesso un tragico sbaglio nell ' esecuzione del cardioide , proprio quella che viene ritenuta una delle acrobazie più semplici . La coincidenza allarmante è che Nutarelli e Naldini sono morti una settimana prima della data fissata dai giudici che volevano interrogarli sulla loro missione la sera di Ustica . L ' interrogativo è : i due ufficiali dell ' Aeronautica videro o intuirono qualcosa che aveva a che fare col DC-9 dell ' Itavia ? Lo strano attentato delle Br Sempre nella zona di Grosseto , nel 1984 , ecco un altro misterioso incidente stradale . La vittima è Giovanni Finetti , sindaco di Grosseto . Poco dopo la strage di Ustica , Fin etti raccolse le confidenze di alcuni militari della Vam ( Vigilanza aeronautica militare ) secondo le quali due caccia si erano levati in volo dalla base di Grosseto per inseguire e abbattere un MiG libico . Nella battaglia aerea sarebbe rimasto colpito il DC-9 . Sulla base di queste voci , Finetti avrebbe preso a interessarsi della strage di Ustica e sarebbe morto pochi giorni dopo aver detto in giro che era sua intenzione rivolgersi alla magistratura . Un attentato anomalo . 11 20 marzo 1987 muore a Roma , in un attentato terroristico , il generale dell ' Aeronautica Licio Giorgieri . Due killer in moto lo freddano a bordo della sua auto . Giorgieri era il responsabile degli armamenti dell ' aviazione e stava lavorando al progetto europeo delle " guerre stellari " . Almeno è questo il motivo per cui le Unità combattenti comuniste ( Ucc ) con un volantino rivendicano l ' omicidio . Il delitto Giorgieri appare subito un delitto terrorista anomalo . Viene giudicato dagli esperti come il colpo di coda dell ' eversione rossa . Siamo infatti in un periodo in cui i terroristi nostrani hanno ormai da tempo deposto le armi . Anche la moglie del generale fin da subito dichiara di non credere alla matrice dell ' omicidio . La vicenda acquista contorni ancor più sospetti quando si apprende che a far sgominare la banda degli assassini del generale , al quale solo pochi giorni prima era stata negata la scorta , è un giovane terrorista che lavora come archivista al ministero dell ' Interno . E fa clamore la decisione di un giudice di scarcerare gli assassini di Giorgieri , condannati a pene pesantissime , appena tre anni dopo . Pochi sanno che all ' epoca della strage di Ustica Giorgieri faceva parte dei vertici del Rai , il Registro aeronautico italiano , la struttura che per prima fu investita dalla tragedia , quando ancora si pensava che la caduta del DC-9 fosse da attribuire a un cedimento strutturale . E responsabile del Rai all ' epoca era il generale Saverio Rana . Fu proprio Rana , pochi giorni dopo l ' incidente , che ipotizzò al ministro dei Trasporti Rino Formica la presenza di un caccia accanto al DC-9 . Rana , anch ' egli morto d ' infarto , aveva a disposizione tre fotocopie di tracciati radar . Da chi le aveva avute ? Forse proprio da Giorgieri ? Dell ' omicidio Giorgieri si è occupato in passato anche il giudice Santacroce . Per quale motivo ? Un pezzo di motore nella bara Il giallo nel giallo di Ustica è rappresentato da un MiG libico , ufficialmente trovato il 18 luglio nel vallone di Timpa della Magara in provincia di Catanzaro . Sul fatto che quell ' aereo da guerra straniero sia precipitato sulla Sila la stessa notte della caduta del DC-9 ormai non ci sono più dubbi . 1 resti di quel MiG-23 , su incarico dei servizi segreti , vennero recuperati in tutta fretta e trasportati all ' aeroporto di Pratica di Mare ( Roma ) dalla ditta fratelli Argento di Gizzeria Marina . E proprio a Gizzeria Marina muore il 14 agosto 1988 il maresciallo dell ' Aeronautica Ugo Zammarelli . Stava camminando con un ' amica sul lungomare quando entrambi vengono investiti ad altissima velocità da un ' Honda 600 con in sella due giovani tossicomani . Ma mentre i corpi dei due ragazzi appaiono sfracellati , i cadaveri di Zammarelli e dell ' amica sono perfettamente integri . Nessuna autopsia viene fatta . Ma stranamente i bagagli del maresciallo , che ufficialmente si trovava a Gizzeria in vacanza , spariscono dal suo albergo . Si scopre che Zammarelli , in forza alla base Nato di Decimomannu , in Sardegna , non era in Calabria per diletto , ma stava conducendo un ' indagine proprio sul MiG libico caduto sulla Sila . Un suo amico , Gaetano Sconzo , giornalista dell ' Ora di Palermo , sul suo giornale riporta alcune confidenze di Zammarelli : stava indagando su Ustica ma temeva per la sua vita . Un altro maresciallo dell ' Aeronautica , che forse aveva a che fare con la strage di Ustica , è misteriosamente morto di recente . A 39 anni Antonio Muzio è stato freddato con tre colpi di pistola al ventre il 1° febbraio de11991 nella sua abitazione di Pizzo Calabro . Il fatto singolare è che la pistola era la sua , ma per gli inquirenti è escluso il suicidio . Fino al 1985 Muzio aveva lavorato all ' aeroporto di Lamezia Terme , uno scalo direttamente coinvolto nella vicenda del MiG libico , del suo recupero sulla Sila e della sua restituzione a Gheddafi . E dove sono stati custoditi la scatola nera del MiG e i nastri di registrazione dei voli . L ' ultima vittima di Ustica ? Il suo cadavere è stato appena sepolto . Sandro Marcucci , 47 anni , ex colonnello pilota della 46' Aerobrigata di stanza a Pisa , è precipitato con un Piper antincendio il 2 febbraio scorso . Marcucci era un pilota provetto . Eppure si è schiantato sulle Alpi Apuane come fosse un pivellino . L ' aereo è bruciato . C ' è chi giura di aver visto l ' aereo perdere stranamente quota e all ' improvviso . Poi , mistero nel mistero , nella sua bara viene trovato un pezzo del motore : è tutto fuso , tranne un tubicino di gomma . Il fuoco ha sciolto il metallo , ma non la gomma . Ma chi l ' ha nascosto accanto alle sue spoglie ?