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> autore_s:"-" > anno_i:[1880 TO 1910} > categoria_s:"StampaPeriodica"
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La Vita italiana in un breve articoletto , intitolato « Ruggero Bonghi e Grazia Deledda » paragona il metodo narrativo della gentile scrittrice sarda al metodo , niente altro , di Turghèneff . Non mi sembra esatto il paragone , nemmeno se condizionato e parziale . I personaggi di Turghèneff sono agitati , è vero , dalle passioni che dominano il cuore umano , batta esso negli ampi , villosi petti selvaggi o pulsi stanco sotto i risvolti serici dello smoking di un dandy londinese , ma la fisionomia speciale della razza slava , così felina , impetuosa ed invadente , è tratteggiata con tocchi precisi dalla mano maestra del romanziere russo . Leggete Fumo , una satira sanguinosa ed atroce con cui si marchia a fuoco l ' alta società moscovita , leggete il Padre e figli dove gl ' intendimenti e le aspirazioni del passato e dell ' avvenire sono messi a riscontro , leggete Acqua di primavera dove il protagonista , preso fra l ' amore soave di una fanciulla e la passione divorante di una donna , cede agl ' impeti del giovane sangue e spezza il proprio avvenire e infrange il proprio sogno ; voi troverete che i tipi di Turghèneff , uomini e donne , sono russi , sempre russi , niente altro che russi , laddove Annina , Sebastiano , Zonario , tutti i personaggi di Anime Oneste potrebbero , senza pregiudizio di sorta , essere nati e cresciuti a Napoli come a Firenze , a Sassari come a Milano . Non diciamo dunque che il romanzo nuovo di Grazia Deledda sia un romanzo sardo e che della cara e forte isola riproduca il carattere . Qualche descrizione di paesaggio , qualche schizzo di costume non bastano a darci il colorito locale di una regione , a farci vivere in un ambiente speciale o a sintetizzare gli elementi costituenti lo speciale organismo di tutta una razza la quale abbia come la sarda , per la natura del suolo , per ragioni geografiche e filologiche , un suggello di così spiccata originalità . Se fosse proprio necessario paragonare a qualche altro libro il libro di Grazia Deledda , vorrei porlo a riscontro dei romanzi di Erckmann Chatrian , tanto in Anime oneste l ' idillio campeggia sul dramma . A proposito di ciò l ' autrice merita di essere molto lodata . Se non mi pare che Anime oneste formino un libro bello , certo formano un libro leggiadrissimo e buono : leggiadrissimo pel profumo di femminilità emanante da ogni pagina , buono per la serenità degl ' intendimenti , per la rettitudine dei personaggi , per lo spirito di sacrificio da cui la protagonista è animata , per l ' amore austero e calmo di Sebastiano verso la terra , inspiratrice augusta di forti opere e di forti pensieri . E poiché il Fanfulla domenicale si va acquistando bella fama di pedanteria , io consiglierò pure la giovane autrice ad affilare pazientemente la penna prima di cimentarsi ad un altro libro . Lo studio assiduo e pedestre della grammatica , l ' analisi della proposizione e del periodo , non sono esercizi divertenti , capisco bene , ma se un pianista tormenta tutti i giorni la tastiera con arpeggi ed accordi per avere docile la mano all ' interpretazione di Bach e di Beethoven , perché dunque lo scrittore non dovrà sottostare ad un bagno giornaliero di grammatica o di filologia per ottenere la parola agile nell ' afferrare il pensiero , trasparente nel riprodurne precisi i contorni ? Quando la tessitura di un periodo non è rigidamente costrutta sopra regole bene determinate , vuol dire che la preparazione manca o è insufficiente , e l ' ingegno , sia pur caldo e vivo , non può , senza l ' ausilio di una tenace preparazione , produrre l ' opera sfidatrice del tempo . Grazia Deledda non abbia fretta ed ascenda lentamente , serenamente l ' erta scoscesa del sapere . Che importa se il passo è tardo ? Ad ogni piè sospinto ella vedrà spiegarsele intorno l ' orizzonte , sentirà più ritemprante e pura circolare l ' aria sulla sua fronte , ammirerà più fulgente irraggiare il sole sopra eccelse vette inesplorate . La critica , senza fretta , guarderà aspettando .
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1 . Noi vogliamo l ' organizzazione graduale della società in associazioni professionali corporative , autonome , generale ed ufficiali . Tutti i cittadini appartenenti alla stessa professione o a gruppi di professioni analoghe si riuniscano insieme , conservando individualmente la loro funzione economica ( padroni o imprenditori , operai , impiegati , apprendisti , disposti in gruppi distinti , e organicamente collegati per mezzo di commissioni miste in parti eguali o proporzionali ) per trattare insieme e regolare i rapporti reciproci e tutelare gli interessi comuni . Perciò chiediamo che lo Stato e tutti gli enti pubblici minori favoriscano in tutti i modi questa tendenza all ' organizzazione corporativa , specialmente lasciando piena libertà e dando il riconoscimento giuridico alle Unioni professionali che sotto l ' azione dell ' iniziativa privata verranno formandosi . 2 . Noi vogliamo la rappresentanza proporzionale dei partiti nei consigli dei comuni e della nazione , come forma superiore di lealtà politica e come avviamento alla rappresentanza proporzionale degli interessi , che sarà la portata dell ' organizzazione sociale corporativa . 3 . Noi vogliamo il referendum e il diritto d ' iniziativa popolare . 4 . Noi vogliamo un largo decentramento amministrativo come avviamento all ' effettiva autonomia comunale e regionale contemperata colle esigenze strettamente nazionali dello Stato . 5 . Noi vogliamo una legislazione efficacemente protettrice del lavoro : la limitazione del lavoro notturno e del lavoro delle donne e dei fanciulli ; il riposo festivo obbligatorio ; l ' assicurazione contro gli infortuni , per le malattie e la vecchiaia ; la determinazione della giornata massima di lavoro e del minimum di salario . Noi chiediamo che l ' applicazione pratica di queste regole generali stabilite dalla legislazione , la disciplina effettiva e tecnica del lavoro , siano affidate ai corpi professionali corporativi . 6 . Noi vogliamo una seria tutela ed un efficace sviluppo delle classi e degli interessi agricoli ; della piccola proprietà , anche con la creazione di beni di famiglia , di monti frumentari , ecc . , delle proprietà collettive e specialmente comunali ; una legislazione razionale sui contratti agrari ; la diffusione dell ' istruzione agraria ; l ' istituzione di camere d ' agricoltura e di un probivirato agricolo . 7 . Noi vogliamo una seria tutela ed un efficace sviluppo delle classi e degli interessi industriali e commerciali ; dell ' istruzione professionale popolare ; delle istituzioni cooperative di produzione , di consumo , di credito ; delle associazioni di mutuo soccorso e per la costruzione di case operaie . Chiediamo la creazione di un ministero del Lavoro e di camere professionali , nonché lo sviluppo del probivirato industriale . Vogliamo la tutela e lo sviluppo della Marina mercantile e la creazione di sbocchi al commercio . 8 . Noi vogliamo una forte diminuzione progressiva delle spese militari e degli altri oneri pubblici ; economie in tutti i servizi improduttivi della burocrazia amministrativa . 9 . Noi vogliamo una riforma tributaria conforme alle esigenze della giustizia distributiva e il sollievo all ' attuale esauriente regime fiscale ; l ' abolizione dei dazi di consumo e la riduzione dei dazi protettivi nei limiti strettamente richiesti dai bisogni economici nazionali , e l ' abolizione o lo sgravio delle imposte reali ; l ' istituzione di una imposta personale moderatamente progressiva ; l ' esenzione da imposte del minimum d ' esistenza . 10 . Noi vogliamo la repressione dell ' usura , dei giochi di borsa e delle speculazioni capitalistiche improduttive e dannose alla società ; la riduzione dell ' interesse legale del denaro . 11 . Noi vogliamo la tutela delle libertà civili e politiche : d ' insegnamento , di stampa , di associazione , di riunione , di coalizione ; la libertà e l ' allargamento del suffragio ; lo sviluppo della cultura nazionale e dell ' educazione religiosa e civile popolare . 12 . Noi vogliamo il disarmo generale progressivo , la fratellanza dei popoli e l ' arbitrato internazionale . Tutto questo noi vogliamo come democratici cristiani , perché le riforme che noi domandiamo corrispondono insieme alle aspirazioni di una vera democrazia e ai principi sociali del cristianesimo . Democrazia cristiana vuol dire applicazione integrale del cristianesimo , ossia del cattolicismo , a tutta la vita privata e pubblica moderna e a tutte le sue forme di progresso . Come democratici cristiani italiani poi vogliamo che cessi l ' antagonismo esistente fra le istituzioni politiche e civili del nostro paese e la Chiesa cattolica e il pontificato romano , che sono il centro storico – morale e politico – della nazione italiana . Noi vogliamo la libertà , l ' indipendenza e ogni bene civile dell ' Italia unito con la libertà e indipendenza della Chiesa . Noi invochiamo perciò nella coscienza nazionale una trasformazione che la conduca a vedere la propria missione e la garanzia migliore della propria grandezza e prosperità avvenire là dove essa è realmente : nel farsi centro e cooperatrice col pontificato di un rinnovamento universale dell ' umanità in senso cristiano e in senso popolare , nel promuovere cioè l ' avvento di quella democrazia cristiana internazionale che in forza di impellenti ascensioni sociali sarà la gloria del secolo ventesimo . Finché una simile trasformazione dello spirito pubblico italiano non sia avviata e finché duri il divieto pontificio dell ' accesso alle urne politiche , i democratici cristiani italiani , organizzati nell ' astensione politica , si ripromettono con un ' efficace opera estraparlamentare di promuovere questa nuova coscienza nel paese e di educare ed organizzare il popolo per la propria redenzione morale , politica ed economica e pel rinnovamento di tutta la vita pubblica moderna .
GLI AMANTI D’IDDIO ( - , 1906 )
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Ascendimus ascensiones in corde et cantamus canticum graduum . Interior intimo meo et superior summo meo . Omni luce clarior , sed omni secreto interior . Cibus sum grandium : cresce et manducabis me ; nec tu me in te mutabis sicut cibum carnis tuae sed tu mutaberis in me . S . AGOSTINO SURSUM CORDA Gli fu domandato quale fosse l ' oggetto della sua contemplazione allorquando alla messa intonava il Sursum corda ; però che queste parole uscivano dalla sua bocca così ardenti che infiammavano a devozione tutti coloro che le udivano . Egli con un interno sospiro rispose : « Cantando io " Sursum corda " , accade spesso che una divina passione e un divino desiderio s ' impadroniscano della mia anima ; e allora di solito sorgono e mi rapiscono tre sorta di sublimi visioni , or una , or due , or tutte e tre in una volta : mi rapiscono in Dio e per me e con me tutte le creature . Questa è la prima contemplazione . Io raccolgo dinanzi al mio occhio interno me medesimo con il corpo , con l ' anima e con ogni mia potenza , e intorno a me tutte le creature che Iddio ha create e crea nei cieli , sulla terra e in tutti gli elementi , ciascuna col suo proprio nome , siano uccelli dell ' aria , fiere della foresta , pesci dell ' acqua , alberi ed erba della terra , e l ' arena innumerevole dei fondi marini , e il pulviscolo che splende nei raggi del sole , e tutte le piccole gocciole d ' acqua che mai caddero o cadano dalla rugiada , dalla neve e dalla pioggia ; e vorrei che tutte fossero come un dolce suono di corde , mosse dall ' intimo palpito del mio cuore , e così tutte insieme innalzassero un nuovo cantico senza fine all ' amoroso Iddio . E allora mirabilmente si stendono e allargano braccia dell ' anima delle innumerevoli creature , e mi par che tutte le fecondi il mio amore , ed io sono verso di loro come un libero e animoso corifeo che infiamma ed esalta una immensa moltitudine di cantori . Or ecco l ' altra contemplazione . Io considero il mio cuore ed i cuori di tutti gli uomini e mi raffiguro la gioia e l ' allegrezza , l ' amore e la pace che godono coloro i quali unicamente a Dio consacrano il loro cuore , e , dall ' altro lato , il dolore , l ' amarezza e la inquietudine che l ' amore delle cose effimere ingenera in coloro che ne son schiavi ; e grido allora con spasimato desiderio al mio ed a tutti i cuori , dovunque siano , sino agli estremi confini del mondo : Sorgete , o cuori prigionieri , svelletevi dai ceppi del fallace amore ! Su , su , cuori dormienti , dalla morte del peccato ! Su , cuori pigri , dalla vergogna della vostra vita così bassa e cieca ! In alto , con un grande unico sforzo , all ' amoroso Iddio ! Finalmente la terza contemplazione è un fraterno appello à tutti gli uomini di buona volontà , ma che ancora incerti vanno errando in sé medesimi e non sono né per Iddio né per le creature perché i loro cuori , che pur hanno sentito l ' invito divino , sono ancora dispersi nel tempo . A costoro ed a me stesso io grido : Coraggio , all ' impresa suprema , a un assoluto distacco da noi stessi e da tutte le creature ! » . Questo era l ' oggetto della sua contemplazione , mentre intonava : Sursum corda ! HEINRICH SUSO , detto Amandus Di nessuna benché minima cosa possiamo arrivare al fondo né scrutarne tutta la magnificenza . Le cose materiali sono fuori le une dalle altre ; non così le cose spirituali . Ciascun angelo con tutta la sua gioia e la sua beatitudine è in ogni altro angelo perfettamente come in sé medesimo ; e ogni angelo è parimenti in me e Dio stesso in me con tutta la sua gloria . O nobile anima , cammina , cammina : al di là di ogni creatura , al di là del tuo proprio intelletto , sopra tutti i cori degli angeli , sopra la luce che ti fortifica , nell ' intimo cuore d ' Iddio , dove sarai tutto in tutto e nascosta a tutte le cose . Chi per migliaia d ' anni domandasse alla vita : " Perché vivi ? " - se la vita dovesse rispondere , non potrebbe dir altro che così : " Vivo perché vivo " . Essa infatti ha in sé stessa il suo principio e scaturisce dal suo proprio fondo ; onde non ha perché , vivendo per sé medesima . Così , chi domandasse a un uomo schietto , che opera dal suo proprio fondo : " Perché operi ? " - costui , a dire il vero , non potrebbe rispondere altro : “ Opero perché opero " . Il mio occhio è una cosa sola con ciò che egli vede . L ' uomo che sempre corre ed è tuttavia in pace , io lo chiamo un uomo divino . Il riposo dell ' anima è sulle ali dei venti . Iddio non è in alcun luogo . Di ciò che è più piccolo in Dio è piena ogni creatura , e ciò che è più grande in Lui non è in alcun luogo . L ' intima natura di ogni grano richiama il frumento e ogni metallo l ' oro e ogni nascita l ' uomo . Per questo esiste tutta la Scrittura , per questo furon create tutte le cose del mondo : che Dio nasca nell ' anima e l ' anima rinasca in Dio . O un solo maestro di vita piuttosto che mille maestri in dottrina ! Uomini , che cercate voi fra le morte ossa ? Perché non bevete alla divina sorgente che sola può darvi la vita eterna ? I morti nulla danno né ricevono . MAESTRO ECKHART Non mi basta , Signore , di servirti come gli angeli , non mi basta di essere ai tuoi occhi perfetto come un Dio ; ciò è troppo piccola e meschina cosa per il mio spirito : chi a te vuol servire veracemente conviene che sia più che divino . Io vo in un deserto al di sopra d ' Iddio . Iddio è in me il fuoco ed io in lui lo splendore : quale unione più intima ? Io sono grande come Iddio , egli piccolo come me ; egli non può essere sopra me né io sotto di lui . Nascesse Cristo anche mille volte in Bethlehem , se non nasce in te sei perduto in eterno . Iddio si è fatto uomo ; se tu stesso non ti fai Dio , disprezzi la sua nascita , e fai oltraggio alla sua morte . Tu dici che c ' è un sole nel firmamento , ma io dico che ce ne sono molte migliaia . ANGELUS SILESIUS