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SINDACATI E CONSIGLI ( GRAMSCI ANTONIO , 1920 )
StampaPeriodica ,
Il sindacato non è questa o quella definizione del sindacato : il sindacato diventa una determinata definizione e cioè assume una determinata figura storica in quanto le forze e la volontà operaie che lo costituiscono gli imprimono quell ' indirizzo e pongono alla sua azione quel fine che sono affermati nella definizione . Obiettivamente il sindacato è la forma che la merce - lavoro assume e sola può assumere in regime capitalista quando si organizza per dominare il mercato : questa forma è un ufficio costituito di funzionari , tecnici ( quando sono tecnici ) dell ' organizzazione , specialisti ( quando sono specialisti ) nell ' arte di concentrare e di guidare le forze operaie in modo da stabilire con la potenza del capitale un equilibrio vantaggioso alla classe operaia . Lo sviluppo dell ' organizzazione sindacale è caratterizzato da questi due fatti : 1 ) il sindacato abbraccia una sempre maggior quantità di effettivi operai , cioè incorpora nella disciplina della sua forma una sempre maggior quantità di effettivi operai ; 2 ) il sindacato concentra e generalizza la sua forma fino a riporre in un ufficio centrale il potere della disciplina e del movimento : esso cioè si stacca dalle masse che ha irregimentato , si pone fuori dal gioco dei capricci , delle velleità delle volubilità che sono proprie delle grandi masse tumultuose . Così il sindacato diventa capace a contrarre patti , ad assumersi impegni : così esso costringe l ' imprenditore ad accettare una legalità che è condizionata dalla fiducia che l ' imprenditore ha nella capacità del sindacato di ottenere da parte delle masse operaie il rispetto degli obblighi contratti . L ' avvento di una legalità industriale è stata una grande conquista della classe operaia , ma essa non è l ' ultima e definitiva conquista : la legalità industriale ha migliorato le condizioni della vita materiale della classe operaia , ma essa non è più che un compromesso , che è stato necessario compiere , che sarà necessario sopportare fin quando i rapporti di forza saranno sfavorevoli alla classe operaia . Se i funzionari dell ' organizzazione sindacale considerano la legalità industriale come un compromesso necessario , ma non perpetuamente , se essi rivolgono tutti i mezzi di cui il sindacato può disporre per migliorare i rapporti di forza in senso favorevole alla classe operaia , se essi svolgono tutto il lavoro di preparazione spirituale e materiale necessario perché la classe operaia possa in un momento determinato iniziare un ' offensiva vittoriosa contro il capitale e sottometterlo alla sua legge , allora il sindacato è uno strumento rivoluzionario , allora la disciplina sindacale , per quanto è rivolta a far rispettare dagli operai la legalità industriale , è la disciplina rivoluzionaria . I rapporti che devono intercorrere tra sindacato e Consiglio di fabbrica debbono essere considerati da questo punto di vista : dal giudizio che si dà sulla natura e il valore della legalità industriale . Il Consiglio è la negazione della legalità industriale , tende ad annientarla in ogni istante , tende incessantemente a condurre la classe operaia alla conquista del potere industriale , a far diventare la classe operaia la fonte del potere industriale . Il sindacato è un elemento della legalità , e deve proporsi di farla rispettare dai suoi organizzati . Il sindacato è responsabile verso gli industriali , ma è responsabile verso i suoi organizzati : esso garantisce la continuità del lavoro e del salario , e cioè del pane e del tetto , all ' operaio e alla famiglia dell ' operaio . Il Consiglio tende , per la sua spontaneità rivoluzionaria , a scatenare in ogni momento la guerra delle classi ; il sindacato , per la sua forma burocratica , tende a non lasciare che la guerra di classe venga mai scatenata . I rapporti tra le due istituzioni devono tendere a creare una situazione in cui non avvenga che un impulso capriccioso del Consiglio determini un passo indietro della classe operaia , determini una sconfitta della classe operaia , una situazione cioè in cui il Consiglio accetti e faccia propria la disciplina del sindacato , e a creare una situazione in cui il carattere rivoluzionario del Consiglio abbia un influsso sul sindacato , sia un reagente che dissolva la burocrazia e il funzionarismo sindacale . Il Consiglio vorrebbe uscire , in ogni momento , dalla legalità industriale : il Consiglio è la massa , sfruttata , tiranneggiata , costretta al lavoro servile , e perciò tende a universalizzare ogni ribellione , a dare valore e portata risolutiva a ogni suo atto di potere . Il sindacato , come ufficio responsabile in solido della legalità , tende ad universalizzare e perpetuare la legalità . I rapporti tra sindacato e Consiglio devono creare le condizioni in cui l ' uscita dalla legalità , l ' offensiva della classe operaia , avvenga quando la classe operaia ha quel minimo di preparazione che si ritiene indispensabile per vincere durevolmente . I rapporti tra sindacato e Consiglio non possono essere stabiliti da altro legame che non sia questo : la maggioranza o una parte cospicua degli elettori del Consiglio sono organizzati nel sindacato . Ogni tentativo di legare con rapporti di dipendenza gerarchica i due istituti non può condurre che all ' annientamento di entrambi . Se la concezione che fa del Consiglio un mero strumento di lotta sindacale si materializza in una disciplina burocratica e in una facoltà di controllo diretto del sindacato sul Consiglio , il Consiglio si isterilisce come espansione rivoluzionaria , come forma dello sviluppo reale della rivoluzione proletaria che tende spontaneamente a creare nuovi modi di produzione e di lavoro , nuovi modi di disciplina , che tende a creare la società comunista . Poiché il Consiglio nasce indipendentemente dalla posizione che la classe operaia è venuta acquistando nel campo della produzione industriale , poiché il Consiglio è una necessità storica della classe operaia , il tentativo di subordinarlo gerarchicamente al sindacato determinerebbe prima o poi un cozzo tra le due istituzioni . La forza del Consiglio consiste nel fatto che esso aderisce alla coscienza della massa operaia , è la stessa coscienza della massa operaia che vuole emanciparsi autonomamente , che vuole affermare la sua libertà di iniziativa nella creazione della storia : tutta la massa partecipa alla vita del Consiglio e sente di essere qualcosa per questa attività . Alla vita del sindacato partecipa un numero strettissimo di organizzati ; la forza reale del sindacato è in questo fatto , ma in questo fatto è anche una debolezza che può essere messa alla prova senza gravissimi pericoli . Se d ' altronde il sindacato poggiasse direttamente sui Consigli , non per dominarli , ma per diventarne la forma superiore , si rifletterebbe nel sindacato la tendenza propria dei Consigli a uscire ogni istante dalla legalità industriale , a scatenare in qualsiasi momento l ' azione risolutiva della guerra di classe . Il sindacato perderebbe la sua capacità a contrarre impegni , perderebbe il suo carattere di forza disciplinatrice e regolatrice delle forze impulsive della classe operaia . Se gli organizzati stabiliscono nel sindacato una disciplina rivoluzionaria , stabiliscono una disciplina che appaia alla massa come una necessità per il trionfo della rivoluzione operaia e non come una servitù verso il capitale , questa disciplina verrà indubbiamente accettata e fatta propria dal Consiglio , diverrà la forma naturale dell ' azione svolta dal Consiglio . Se l ' ufficio del sindacato diventa un organismo di preparazione rivoluzionaria , e tale appare alle masse per l ' azione che riesce a svolgere , per gli uomini che lo compongono , per la propaganda che sviluppa , allora il suo carattere concentrato e assoluto sarà visto dalle masse come una maggiore forza rivoluzionaria , come una condizione in più ( e delle più importanti ) per il successo della lotta impegnata a fondo . Nella realtà italiana , il funzionario sindacale concepisce la legalità industriale come una perpetuità . Egli troppo spesso la difende da un punto di vista che è lo stesso punto di vista del proprietario . Egli vede solo caos e arbitrio in tutto quanto succede tra la massa operaia : egli non universalizza l ' atto di ribellione dell ' operaio alla disciplina capitalistica come ribellione , ma come materialità dell ' atto che può essere in sé e per sé triviale . Così è avvenuto che la storiella dell ' " impermeabile del facchino " abbia avuto la stessa diffusione e sia stata interpretata dalla stupidità giornalistica allo stesso modo della storiella sulla " socializzazione delle donne in Russia " . In queste condizioni la disciplina sindacale non può essere che un servizio reso al capitale ; in queste condizioni ogni tentativo di subordinare il Consiglio al sindacato non può essere giudicato che reazionario . I comunisti , in quanto vogliono che l ' atto rivoluzionario sia , per quanto è possibile , cosciente e responsabile , vogliono una scelta , per quanto può essere una scelta , del momento di scatenare l ' offensiva operaia rimanga alla parte più cosciente e responsabile della classe operaia , a quella parte che è organizzata nel Partito socialista e che più attivamente partecipa alla vita dell ' organizzazione . Perciò i comunisti non possono volere che il sindacato perda della sua energia disciplinatrice e della sua concentrazione sistematica . I comunisti , costituendosi in gruppi organizzati permanentemente nei sindacati e nelle fabbriche , devono trasportare nei sindacati e nelle fabbriche le loro concezioni , le tesi , la tattica della III Internazionale , devono influenzare la disciplina sindacale e determinare i fini , devono influenzare le deliberazioni dei Consigli di fabbrica e far diventare coscienza e creazione rivoluzionaria gli impulsi alla ribellione che scaturiscono dalla situazione che il capitalismo crea alla classe operaia . I comunisti del Partito hanno il maggiore interesse , perché su di essi pesa la maggiore responsabilità storica , a suscitare , con la loro azione incessante , tra i diversi istituti della classe operaia , rapporti di compenetrazione e di naturale indipendenza che vivifichino la disciplina e l ' organizzazione con lo spirito rivoluzionario .
AVVENIMENTI DEL 2-3 DICEMBRE 1919 ( GRAMSCI ANTONIO , 1919 )
StampaPeriodica ,
Piccola borghesia Gli avvenimenti del 2-3 dicembre sono un episodio culminante della lotta delle classi . La lotta non fu tra proletari e capitalisti ( questa lotta si svolge organicamente , come lotta per i salari e per gli orari e come lavorìo tenace e paziente per la creazione di un apparecchio di governo della produzione e delle masse di uomini che sostituisca l ' attuale apparecchio di Stato borghese ) ; fu tra proletari e piccoli e medi borghesi . La lotta è stata , in ultima analisi , per la difesa dello Stato liberale democratico dalle strettoie in cui lo tiene prigioniero una parte della classe borghese , la peggiore , la più vile , la più inutile , la più parassitaria : la piccola e media borghesia , la borghesia " intellettuale " ( detta " intellettuale " perché entrata in possesso , attraverso la facile e scorrevole carriera della scuola media , di piccoli e medi titoli di studio generali ) , la borghesia dei funzionari pubblici padre - figlio , dei bottegai , dei piccoli proprietari industriali e agricoli , commercianti in città usurai nelle campagne . Questa lotta si è svolta nell ' unica forma in cui poteva svolgersi : disordinatamente , tumultuosamente , con una razzìa condotta per le strade e per le piazze al fine di liberare le strade e le piazze da una invasione di locuste putride e voraci . Ma questa lotta , indirettamente sia pure , era connessa all ' altra lotta , alla superiore lotta di classi tra proletari e capitalisti : la piccola e media borghesia è infatti la barriera di umanità corrotta , dissoluta , putrescente con cui il capitalismo difende il suo potere economico e politico , umanità servile , abietta , umanità di sicari e di lacché , divenuta oggi la " serva padrona " che vuole prelevare sulla produzione taglie superiori non solo alla massa di salario percepita dalla classe lavoratrice , ma alle stesse taglie prelevate dai capitalisti ; espellerla dal campo sociale , come si espelle una volata di locuste da un campo semidistrutto , col ferro e col fuoco , significa alleggerire l ' apparato nazionale di produzione e di scambio da una plumbea bardatura che lo soffoca e gli impedisce di funzionare , significa purificare l ' ambiente sociale e trovarsi contro l ' avversario specifico : la classe dei capitalisti proprietari dei mezzi di produzione e di scambio . La guerra ha messo in valore la piccola e media borghesia . Nella guerra e per la guerra , l ' apparecchio capitalistico di governo economico e di governo politico si è militarizzato : la fabbrica è diventata una caserma , la città è diventata una caserma , la nazione è diventata una caserma . Tutte le attività di interesse generale sono state nazionalizzate , burocratizzate , militarizzate . Per attuare questa mostruosa costruzione lo Stato e le minori associazioni capitalistiche fecero la mobilitazione in massa della piccola e media borghesia . Senza che avessero una preparazione culturale e spirituale , decine e decine di migliaia di individui furono fatti affluire dal fondo dei villaggi e delle borgate meridionali , dai retrobottega degli esercizi paterni , dai banchi invano scaldati delle scuole medie e superiori , dalle redazioni dei giornali di ricatto , dalle rigatterie dei sobborghi cittadini , da tutti i ghetti dove marcisce e si decompone la poltroneria , la vigliaccheria , la boria dei frantumi e dei detriti sociali depositati da secoli di servilismo e di dominio degli stranieri e dei preti sulla nazione italiana ; e fu loro dato uno stipendio da indispensabili e insostituibili , e fu loro affidato il governo delle masse di uomini , nelle fabbriche , nelle città , nelle caserme , nelle trincee del fronte . Bene armati , ben pasciuti , non sottoposti a nessun controllo , nella possibilità di soddisfare impunemente le tre passioni che i pessimisti reputano originarie e insopprimibili della natura umana : la passione del potere assoluto sugli altri uomini , la passione di possedere molte donne , la passione di possedere molti quattrini per comprare piaceri e lusso , queste decine e decine di migliaia di corrotti , di poltroni , di dissoluti si tengono stretti al mostruoso apparato militare - burocratico costruito durante la guerra . Vogliono continuare a governare le masse di uomini , ad essere investiti di una assoluta verità sulla vita e sulla morte delle masse di uomini ; organizzano pogroms contro i proletari , contro i socialisti , tengono le piazze e le vie sotto un regime di terrore . Le elezioni parlamentari hanno mostrato che le masse di uomini vogliono essere guidate e governate da socialisti , che le masse di uomini vogliono una costituzione sociale in cui chi non produce , chi non lavora , non mangia . Questi signori , che continuano a prelevare sul reddito della produzione nazionale e sul credito estero dello Stato una taglia di un miliardo al mese , che gridano sui tetti la loro passione nazionalista e si fanno mantenere dalla patria , che per mantenerli nell ' ozio , nel lusso , nel piacere si vende agli americani , questi signori , interroriti per l ' imminente pericolo , hanno organizzato subito i pogroms , contro i deputati socialisti . E dalle officine , dai cantieri , dai laboratori , dagli arsenali di tutte le città italiane , subito , come una parola d ' ordine , appunto come succedeva in Russia e in Polonia quando i cento Neri tentavano scatenare pogroms gli ebrei , per annegare in una palude di barbarie e di dissolutezza ogni piccolo anelito di libertà , subito gli operai irruppero nelle vie centrali della città e spazzarono via le locuste piccolo - borghesi , gli organizzatori di pogroms i professionisti della poltroneria . E ' stato questo un episodio , in fondo , di " liberalismo " . Si era formato un modo di guadagno senza lavoro , senza responsabilità , senza alee ; oggi questo modo di guadagno ha anch ' esso le sue alee , le sue preoccupazioni , i suoi pericoli . Lotta di classe , guerra di contadini . Il caso ha voluto che le giornate di sciopero e di gravi tumulti in tutta l ' Italia superiore o media coincidessero con lo scoppio spontaneo di una insurrezione di popolo in una zona tipica dell ' Italia meridionale , nel territorio di Andria . L ' attenzione che si è prestata all ' insurrezione del proletariato delle città contro quella parte della casta piccolo - borghese che ha acquistato durante la guerra una fisionomia militaristica , e ora non vuol perderla , e contro la polizia , ha deviato gli sguardi da Andria , ha impedito che si desse l ' esatto rilievo agli avvenimenti di laggiù , che essi fossero apprezzati nel loro giusto valore . Noi speriamo di poter fornire ai nostri lettori importanti dati di osservazione diretta delle cause e dello svolgimento dei fatti , e ci limitiamo per ora a notare come il caso , facendo coincidere le due sommosse , abbia fornito quasi un modello di ciò che dovrà essere la rivoluzione italiana . Da una parte il proletariato nel senso stretto della parola , cioè gli operai dell ' industria e dell ' agricoltura specializzata , dall ' altra i contadini poveri : ecco le due ali dell ' esercito rivoluzionario . Gli operai di città sono rivoluzionari per educazione , li ha resi tali lo svolgimento della coscienza e la formazione della persona nella fabbrica , cellula dello sfruttamento del lavoro ; gli operai di città guardano oggi alla fabbrica come al luogo in cui si deve iniziare la liberazione , al centro di irradiazione del movimento di riscossa : perciò il loro movimento è sano , è forte e sarà vittorioso . Gli operai sono destinati ad essere , nella insurrezione cittadina , l ' elemento estremo e ordinatore a un tempo , quello che non lascerà che la macchina messa in moto si arresti e la terrà sulla giusta via ; essi rappresentano sin d ' ora l ' intervento nella rivoluzione delle grandi masse , e personificano in modo vivente l ' interesse e la volontà delle masse stesse . Nelle campagne dobbiamo contare soprattutto sull ' azione e sull ' appoggio dei contadini poveri , dei " senza terra " . Essi saranno spinti a muoversi dal bisogno di risolvere il problema della vita , come ieri i contadini di Andria , dal bisogno di lottare per il pane , non solo , ma dallo stesso continuo bisogno , dal pericolo sempre incombente della morte per la fame o per il piombo , saranno obbligati a far pressione sulle altre parti della popolazione agricola , per costringerle a creare anche nelle campagne un organismo di controllo , il consiglio dei contadini , pur lasciando sussistere le forme intermedie di appropriazione privata del terreno ( piccola proprietà ) , farà opera di coesione e di trasformazione psicologica e tecnica , sarà la base della vita comune nelle campagne , il centro attraverso il quale gli elementi rivoluzionari potranno far valere in modo continuo e concreto la loro volontà . Oggi bisogna che anche i contadini sappiano quello che vi è da fare , che l ' azione loro getti radici profonde e tenaci , aderendo come quella degli operai , al processo produttivo della ricchezza . Come gli uni guardano alla fabbrica , gli altri debbono incominciare a guardare al campo come alla futura comunità di lavoro . La sommossa di Andria ci dice che il problema è maturo : è il problema , in fondo , di tutto il Mezzogiorno italiano , il problema della effettiva conquista della terra da parte di chi la lavora . Il nostro Partito ha l ' obbligo di porselo e di risolverlo . La conquista della terra si prepara oggi con le stesse armi con le quali gli operai preparano la conquista della fabbrica , cioè formando gli organismi che permettano alla massa che lavora di governarsi da sé , sul luogo del suo lavoro . Il movimento degli operai e quello dei contadini confluiscono naturalmente in una sola direzione , nella creazione degli organi del potere proletario . La rivoluzione russa ha trovato appunto la sua forza e la sua salvezza nel fatto che in Russia operai e contadini , partendo da punti opposti , mossi da sentimenti diversi , si ritrovarono riuniti per uno scopo comune , in una lotta unica , perché entrambi si convinsero alla prova di non potersi liberare dall ' oppressione dei padroni , se non dando alla propria organizzazione di conquista una forma che permettesse di eliminare direttamente lo sfruttatore dal campo della produzione . Questa forma fu il Consiglio , fu il Soviet . La lotta di classe e la guerra dei contadini unirono in tal modo le loro sorti in modo inscindibile ed ebbero un esito comune nella costituzione di un organismo direttivo di tutta la vita del paese . Da noi il problema si pone negli stessi termini . L ' operaio e il contadino debbono collaborare in modo concreto inquadrando le loro forze in uno stesso organismo . La sommossa li ha trovati uniti e concordi . Il controllo della fabbrica e la conquista delle terre debbono essere un problema unico . Settentrione e Mezzogiorno debbono compiere insieme lo stesso lavoro , preparare insieme la trasformazione della nazione in comunità produttiva . Deve apparire sempre più chiaro che soltanto i lavoratori sono oggi in grado di risolvere e in un modo " unitario " il problema del Mezzogiorno ; il problema dell ' unità che tre generazioni borghesi hanno lasciato insoluto , verrà risolto dagli operai e dai contadini collaboranti in una forma di politica comune , nella forma politica nella quale essi riusciranno ad organizzare e a rendere vittoriosa la loro dittatura .
SINDACATI E CONSIGLI ( GRAMSCI ANTONIO , 1919 )
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L ' organizzazione proletaria che si riassume , come espressione totale della massa operaia e contadina , negli uffici centrali della Confederazione del Lavoro , attraversa una crisi costituzionale simile per natura alla crisi in cui vanamente si dibatte lo Stato democratico parlamentare . La crisi è crisi di potere e di sovranità . La soluzione dell ' una sarà soluzione dell ' altra , poiché , risolvendo il problema della volontà di potenza nell ' ambito della loro organizzazione di classe , i lavoratori arriveranno a creare l ' impalcatura organica del loro Stato e vittoriosamente la contrapporranno allo Stato parlamentare . Gli operai sentono che il complesso della " loro " organizzazione è diventato tale enorme apparato , che ha finito per ubbidire a leggi proprie , intime alla sua struttura e al suo complicato funzionamento , ma estranee alla massa che ha acquistato coscienza dalla sua missione storica di classe rivoluzionaria . Sentono che la loro volontà di potenza non riesce ad esprimersi , in un senso netto e preciso , attraverso le attuali gerarchie istituzionali . Sentono che anche in casa loro , nella casa che hanno costruito tenacemente , con sforzi pazienti cementandola col sangue e le lacrime , la macchina schiaccia l ' uomo , il funzionarismo isterilisce lo spirito creatore e il dilettantismo banale e verbalistico tenta invano di nascondere l ' assenza di concetti precisi sulle necessità della produzione industriale e la nessuna comprensione della psicologia delle masse proletarie . Gli operai si irritano per queste condizioni di fatto , ma sono individualmente impotenti a modificarle ; le parole e le volontà dei singoli uomini sono troppo piccola cosa in confronto delle leggi ferree inerenti alla struttura dell ' apparato sindacale . I leaders dell ' organizzazione non si accorgono di questa crisi profonda e diffusa . Quanto più chiaramente appare che la classe operaia non è composta in forme aderenti alla sua reale struttura storica , quanto più risulta che la classe operaia non è inquadrata in una confederazione che incessantemente si adatti alle leggi che governano l ' intimo processo di sviluppo storico reale della classe stessa ; tanto più questi leaders si ostinano nella cecità e si sforzano di comporre " giuridicamente " i dissidi e i conflitti . Spiriti eminentemente burocratici , essi credono che una condizione obiettiva , radicata nella psicologia quale si sviluppa nelle esperienze vive dell ' officina , possa essere superata con un discorso che muove gli affetti , e con un ordine del giorno votato all ' unanimità in un ' assemblea abbruttita dal frastuono e dalle lungaggini oratorie . Oggi essi si sforzano di porsi all ' altezza dei tempi " e , tanto per dimostrare che sono anche capaci di " meditare aspramente " , rivogano le vecchie e logore ideologie sindacaliste , insistendo penosamente nello stabilire rapporti di identità tra il Soviet e il sindacato , insistendo penosamente nell ' affermare che il sistema attuale di organizzazione sindacale costituisce il sistema di forze in cui deve incarnarsi la dittatura proletaria . Il sindacato , nella forma in cui esiste attualmente nei paesi dell ' Europa occidentale , è un tipo di organizzazione non solo diverso essenzialmente dal Soviet , ma diverso anche , e in modo notevole , dal sindacato quale sempre più viene sviluppandosi nella repubblica comunista rossa . I sindacati di mestiere , le Camere del Lavoro , le federazioni industriali , la Confederazione Generale del Lavoro sono il tipo di organizzazione proletaria specifico del periodo della storia dominato dal capitale . In un certo senso si può sostenere che esso è parte integrante della società capitalistica , e ha una funzione che è inerente al regime di proprietà privata . In questo periodo , nel quale gli individui valgono in quanto sono proprietari di merce e commerciano la loro proprietà , anche gli operai hanno dovuto ubbidire alle leggi ferree della necessità generale e sono diventati mercanti dell ' unica loro proprietà , la forza - lavoro e l ' intelligenza professionale . Più esposti ai rischi della concorrenza , gli operai hanno accumulato la loro proprietà in " ditte " sempre più vaste e comprensive , hanno creato questo enorme apparato di concentrazione di carne da fatica , hanno imposto prezzi e orari e hanno disciplinato il mercato . Hanno assunto dal di fuori o hanno espresso dal loro seno un personale d ' amministrazione di fiducia , esperto in questo genere di speculazioni , in grado di dominare le condizioni del mercato , capace di stipular contratti , di valutare le alee commerciali , di iniziare operazioni economicamente utili . La natura essenziale del sindacato è concorrentista , non è comunista . Il sindacato non può essere strumento di rinnovazione radicale della società : esso può offrire al proletariato dei provetti burocrati , degli esperti tecnici in questioni industriali d ' indole generale , non può essere la base del potere proletario . Esso non offre nessuna possibilità di scelta delle individualità proletarie capaci e degne di dirigere la società , da esso non possono esprimersi le gerarchie in cui si incarni lo slancio vitale , il ritmo del progresso della società comunista . La dittatura proletaria può incarnarsi in un tipo di organizzazione che sia specifico dell ' attività propria dei produttori e non dei salariati , schiavi del capitale . Il Consiglio di fabbrica è la cellula prima di questa organizzazione . Poiché nel Consiglio tutte le branche del lavoro sono rappresentate , proporzionalmente al contributo che ogni mestiere e ogni branca di lavoro dà alla elaborazione dell ' oggetto che la fabbrica produce per la collettività , l ' istituzione è di classe , è sociale . La sua ragion d ' essere è nel lavoro , è nella produzione industriale , in un fatto cioè permanente e non già nel salario , nella divisione delle classi , in un fatto cioè transitorio e che appunto si vuole superare . Perciò il Consiglio realizza l ' unità della classe lavoratrice , dà alle masse una coesione e una forma che sono della stessa natura della coesione e della forma che la massa assume nell ' organizzazione generale della società . Il Consiglio di fabbrica è il modello dello Stato proletario . Tutti i problemi che sono inerenti all ' organizzazione dello Stato proletario , sono inerenti all ' organizzazione del Consiglio . Nell ' uno e nell ' altro il concetto di cittadino decade , e subentra il concetto di compagno : la collaborazione per produrre bene e utilmente sviluppa la solidarietà , moltiplica i legami di affetto e fratellanza . Ognuno è indispensabile , ognuno è al suo posto , e ognuno ha una funzione e un posto . Anche il più ignorante e il più arretrato degli operai , anche il più vanitoso e il più " civile " degli ingegneri finisce col convincersi di questa verità nelle esperienze dell ' organizzazione di fabbrica : tutti finiscono per acquistare una coscienza comunista per comprendere il gran passo in avanti che l ' economia comunista rappresenta sull ' economia capitalistica . Il Consiglio è il più idoneo organo di educazione reciproca e di sviluppo del nuovo spirito sociale che il proletariato sia riuscito a esprimere dall ' esperienza viva e feconda della comunità di lavoro . La solidarietà operaia che nel sindacato si sviluppava nella lotta contro il capitalismo , nella sofferenza e nel sacrificio , nel Consiglio è positiva , è permanente , è incarnata anche nel più trascurabile dei momenti della produzione industriale , è contenuta nella coscienza gioiosa di essere un tutto organico , un sistema omogeneo e compatto che lavorando utilmente , che producendo disinteressatamente la ricchezza sociale , afferma la sua sovranità , attua il suo potere e la sua libertà creatrice della storia . L ' esistenza di una organizzazione , nella quale la classe lavoratrice sia inquadrata nella sua omogeneità di classe produttrice , e la quale renda possibile una spontanea e libera fioritura di gerarchie e di individualità degne e capaci , avrà riflessi importanti e fondamentali nella costituzione e nello spirito che anima l ' attività dei sindacati . Il Consiglio di fabbrica si fonda anch ' esso sul mestiere . In ogni reparto gli operai si distinguono in squadre e ogni squadra è una unità di lavoro ( di mestiere ) : il Consiglio è costituito appunto dai commissari che gli operai eleggono per mestiere ( squadra ) di reparto . Ma il sindacato si basa sull ' individuo , il Consiglio si basa sull ' unità organica e concreta del mestiere che si attua nel disciplinamento del processo industriale . La squadra ( il mestiere ) sente di essere distinta nel copro omogeneo della classe , ma nel momento stesso si sente ingranata nel sistema di disciplina e di ordine che rende possibile , con l ' esatto e preciso suo funzionamento , lo sviluppo della produzione . Come interesse economico e politico il mestiere è parte indistinta e solidale perfettamente col corpo della classe ; se ne distingue come interesse tecnico e come sviluppo del particolare strumento che adopera nel lavoro . Allo stesso modo tutte le industrie sono omogenee e solidali nel fine di realizzare una perfetta produzione , distribuzione e accumulazione sociale della ricchezza ; ma ogni industria ha interessi distinti per quanto riguarda l ' organizzazione tecnica della sua specifica attività . L ' esistenza del Consiglio dà agli operai la diretta responsabilità della produzione , li conduce a migliorare il lavoro , instaura una disciplina cosciente e volontaria , crea la psicologia del produttore , del creatore di storia . Gli operai portano nel sindacato questa nuova coscienza e dalla semplice attività di lotta di classe , il sindacato si dedica al lavoro fondamentale di imprimere alla vita economica e alla tecnica del lavoro una nuova configurazione , si dedica a elaborare la forma di vita economica e di tecnica professionale che è propria della civiltà comunista . In questo senso i sindacati , che sono costituiti con gli operai migliori e più consapevoli , attuano il momento supremo della lotta di classe e della dittatura del proletariato : essi creano le condizioni obiettive in cui le classi non possono più esistere né rinascere . Questo fanno in Russia i sindacati di industria . Essi sono diventati gli organismi in cui tutte le singole imprese di una certa industria si amalgamano , si connettono , si articolano , formando una grande unità industriale . Le concorrenze sperperatrici vengono eliminate , i grandi servizi amministrativi , di rifornimento , di distribuzione e di accumulamento , vengono unificati in grandi centrali . I sistemi di lavoro , i segreti di fabbricazione , le nuove applicazioni diventano immediatamente comuni a tutta l ' industria . La molteplicità di funzioni burocratiche e disciplinari inerente ai rapporti di proprietà privata e alla impresa individuale , viene ridotta alle pure necessità industriali . L ' applicazione dei principi sindacali all ' industria tessile ha permesso in Russia una riduzione burocratica da 100.000 impiegati a 3.500 . L ' organizzazione per fabbrica compone la classe ( tutta la classe ) in una unità omogenea e cosa che aderisce plasticamente al processo industriale di produzione e lo domina per impadronirsene definitivamente . Nell ' organizzazione per fabbrica si incarna dunque la dittatura proletaria , lo Stato comunista che distrugge il dominio di classe nelle superstrutture politiche e nei suoi ingranaggi generali . I sindacati di mestiere e di industria sono le solide vertebre del gran corpo proletario . Essi elaborano le esperienze individuali e locali , e le accumulano , attuando quel conguagliamento nazionale delle condizioni di lavoro e di produzione sul quale concretamente si basa l ' uguaglianza comunista . Ma perché sia possibile imprimere ai sindacati questa direzione positivamente classista e comunista è necessario che gli operai rivolgano tutta la loro volontà e la loro fede al consolidamento e alla diffusione dei Consigli , all ' unificazione organica della classe lavoratrice . Su questo fondamentale omogeneo e solido fioriranno e si svilupperanno tutte le superiori strutture della dittatura e dell ' economia comunista .