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DEI DOVERI E DEI DIRITTI DELLA DONNA ( LA DIREZIONE , 1868 )
StampaPeriodica ,
La donna ha doveri nella famiglia , ha doveri nella società , ha doveri in faccia alla patria . Essa è figlia , essa è sposa , essa è madre ; e come figlia e come sposa e come madre non le basta saper compiere i bassi ufficii della domestica azienda , la fisica e la morale sua forza a questi soli misurare e , questi soddisfatti , illudersi di aver bene adempiuto alla sua missione . Oh , codesta non è se non la missione della donna massaia , e non quella della donna compagna dell ' uomo e con lui progredire al bene infinito delle masse . La missione della donna , collo sviluppo delle odierne aspirazioni , è pure di diversa natura . La donna dev ' essere l ' iniziatrice dell ' avvenire d ' ogni nazione ; ma perché possa degnamente rispondere al suo nobile compito e collocarsi al suo vero posto , ella deve istruirsi ; istrutta , resa valida nelle facoltà del suo intelletto , non potrà più sgarrare dalla retta linea che deve percorrere , e la percorrerà con fermezza e coraggio ; istrutta , la sua redenzione non ne sarà che una naturale conseguenza , ché da sé stessa saprà scuotersi di dosso quei mille vincoli che sotto forme speciose ora la tengono soggiogata ed avvilita , rendendo nullo il suo concorso ne ' liberi ordinamenti , o piuttosto che nullo , di uno speciale svantaggio . Perciò solo noi assumemmo il difficile incarico di questa effemeride per contribuire , con quei pochi mezzi di cui possiamo disporre , a preparare la donna onde rendersi man mano degna della esigenza dei tempi e dei portati della nuova filosofia razionale che riconosce in lei la potenza rigeneratrice dell ' umanità prostrata . Ma resa la donna all ' altezza de ' suoi doveri , è impossibile che ella soggiaccia più a lungo sotto l ' oppressione continua delle leggi che , con troppo evidente ingiustizia , la vogliono tutelata dalla culla alla tomba ; quando l ' uomo corrisponde pienamente all ' adempimento de ' suoi obblighi , egli ha per sé il libero esercizio dei suoi diritti ; e la società che accenna a spogliarsi d ' ogni muliebre pregiudizio , triste eredità dell ' evo medio , lo niegherà alla donna ? Se vuolsi la donna sentinella avanzata d ' ogni più perfetto incivilimento , si dovrà di ragione concederle l ' autonomia del suo individuo , e lasciandole la responsabilità delle proprie azioni , permetterle di consacrarsi colla devozione di cui può essere capace ai pubblici interessi e concorrere colla sua opera di cittadina all ' ingrandimento della patria , pur soddisfacendo ai suoi attributi che , come figlia , come sposa e quale madre , la provvidenza le assegnava . Epperò noi offriamo alle nostre lettrici il Progetto di legge del Deputato di Sessa , Salvatore Morelli , presentato alla Camera il 18 Giugno 1867 , e l ' Indirizzo del Comitato Supremo per l ' emancipazione della donna , organizzatosi in Napoli . Leggano le nostre sorelle e Indirizzo e Progetto , fermino il loro pensiero sui punti salienti ; e quando esse vi si trovino ( e si potrebbe dubitarne ? ) inclinate ad accondiscendervi , seguano fervorose le vie che la nuova luce ci appresenta , e tutte concordi riusciremo allo scopo rigeneratore a cui con ogni sforzo ora attendiamo .
AI LETTORI ( LA DIREZIONE , 1879 )
StampaPeriodica ,
I luttuosi avvenimenti che contrastarono l ' Italia nostra negli ultimi giorni del 1878 non devono venir posti in oblio . Gran danno sarebbe invero se l ' impressione prodotta dall ' attentato esecrabile contro un Sovrano amato e devoto al bene dei suoi sudditi , e dalle congiure scoperte in varie parti del regno , scomparisse con quella medesima rapidità con cui nacque , e se quei delitti si attribuissero unicamente alla manchevole sorveglianza governativa od alla influenza rovinosa , ma passeggera , delle teorie di sconfinata libertà imprudentemente professate . Quando si vedono frutti di tal natura , bisogna dire che il male abbia radici assai più profonde . Né tali radici saranno difficili a scuoprirsi da chi voglia spassionatamente considerare le condizioni anormali , in cui si trova da molti e molti anni la società in Italia . Una rivoluzione , che abbatté sette troni , non poteva a meno di produrre negli animi e nelle menti un gran turbamento , accresciuto a cento doppi ancora dalla lotta perdutamente tra lo Stato e la Chiesa . Come può rispettare i decreti del potere civile ed ecclesiastico quel popolo , che assiste ormai da quattro lustri ad un tale spettacolo ? Aggiungasi la propaganda materialista , il falso avviamento che si vuol dare e che si è dato all ' istruzione , l ' empietà di molta parte della stampa , il disordine dei partiti parlamentari , il dissesto economico , la confusione delle amministrazioni date in preda ad uomini incapaci , solo perché appartenenti a questa o a quella chiesuola politica , e si comprenderà come a poco a poco si dovesse venire fino agli eccidi di Napoli , di Firenze , di Pisa . Né vale a dire che i medesimi mali appaiono in istati più solidi e meno liberali del nostro ; che , se bene si consideri , ancora essi trovansi sotto molti aspetti in condizioni analoghe alle nostre . A combattere tanto male non sono troppe tutte le forze della Società , ché anzi si richiedono in ispecie quelle dei privati , e più particolarmente di quell ' elemento conservatore che finora si è tenuto troppo in disparte e la necessità del quale , per la salute comune , ormai nessuno contesta . Egli è appunto al fine di contribuire nelle misure delle nostre forze a quest ' opera rigeneratrice e di offrire un campo agli uomini di parte nostra , che pur sono numerosi , ma sparsi in tutto il paese , che noi intendiamo fondare questa Rivista . L ' apparizione di un nuovo Periodico quando ne esistono già tanti , così generali come speciali , e fra gli altri alcuni a cui non si può contestare né l ' accuratezza della redazione , né la frequenza di lavori dovuti ai più reputati scrittori d ' Italia , potrà forse parere a tutta prima poco opportuna . Ma chi ben guardi , a molti di questi periodici , manca un carattere importante , il carattere politico , e se pure vi è , non può a nostro avviso dirsi sano e giovevole al bene della patria . Alcuni periodici infatti si vantano di offrire un campo aperto a tutte le opinioni più disparate , altri hanno tali principi e tale indirizzo che tendono a deviare sempre maggiormente dal retto sentiero la mente delle nostre popolazioni ; altri infine tendono a propagare sempre più quel veleno , onde pur troppo si rendono ogni giorno più visibili i funesti effetti . Imperocché , giova qui ripeterlo , a noi sembra fuori di dubbio che le cospirazioni tutto dì rinascenti , e i disordini ai quali l ' Italia è da qualche tempo in preda , trovino una delle loro più dirette cagioni appunto nella stampa . Che se tale difetto appare più grave che mai nella stampa quotidiana , non si può dire che sia meno nociva quella che tiene un posto di mezzo fra il libro ed il giornale ; poiché , se l ' uno va per le mani di maggior numero di persone e può quindi produrre direttamente un guasto più esteso , non conviene dimenticare che dalle Riviste il più delle volte lo scrittore di giornali trae le sue ispirazioni , che le dottrine delle Riviste , sminuzzate e spesso esagerate egli distribuisce e rende popolari giorno per giorno . Ora per una parte tra i periodici esclusivamente dedicati agli studi storici , filosofici e scientifici , per l ' altra fra le riviste politiche o troppo avverse all ' attuale costituzione del paese , o troppo ostili ai principi religiosi ci sembra possa stare benissimo di mezzo la Rassegna Nazionale . Ci diciamo Nazionali in ispecie , perché vogliamo essere italiani di cuore e quindi trattare ciò che altamente risguarda gli interessi della Nazione . Intendiamo pure di essere conservatori , poiché vogliamo conservare ciò che alla Nazione nostra o alla prosperità di lei ed alla sua grandezza si appartiene ; ma conservatori amici del progresso e dei perfezionamenti , da che sappiamo non potersi dare conservazione vera senza operosità perfezionatrice , né perfezionamento senza conservazione . Cattolici ed italiani , pur rispettando sempre le convinzioni e le credenze altrui , noi coopereremo , per la nostra parte , a conservare le istituzioni religiose , morali , sociali , civili , e politiche dell ' Italia . Le istituzioni religiose , perché noi Cattolici e sincerissimamente devoti alla Chiesa cattolica , quando sorgano quistioni di attinenza tra la Religione e lo Stato , pur riconoscendo la necessità che lo Stato mantenga i diritti propri , ci proponiamo di insistere e raccomandare la sacra necessità di rispettare i diritti della Chiesa e delle coscienze ; non rispettati i quali , si offendono o prima o poi anche i diritti della civile società . Le istituzioni morali , sociali e civili , e perciò ci occuperemo principalmente di ciò che risguarda l ' educazione nei suoi modi e nelle sue forme , e l ' istruzione privata e pubblica nelle sue attinenze colla pubblica o privata moralità ; ponendo in chiaro i diritti dei padri di famiglia di contro allo Stato , e tutto ciò che interessa la proprietà e le urgentissime quistioni , che riguardano il capitale ed il lavoro . Cooperemo a conservare le istituzioni politiche infine , poiché amiamo questo nostro paese , ormai felicemente costituito a Nazione colla nobile Casa di Savoia , questo paese retto da forme eminentemente liberali e possibili di politici perfezionamenti nell ' orbita delle più ampie libertà costituzionali , come avremo luogo di dimostrarlo , quando occorrono speciali argomenti , per esempio le riforme alle leggi elettorali così politiche come amministrative , dove ci sembrano necessari due grandi criteri , l ' uno di non badare solamente al numero , l ' altro di non badare solamente al censo . Ma questo non è che una parte del programma nostro ; poiché la Rassegna Nazionale si occuperà pure di scienze , di lettere , di arti , in quantoché amiamo che i nostri Lettori si tengano al corrente del movimento degli studi contemporanei : ma sia che si tratti di filosofia o di scienze , di letteratura o di storia , di economia o di legislazione , combatteremo le teorie materialistiche e razionaliste . Due cose ancora vogliamo notare , 1° che non vogliamo discutere dogmi o discipline ecclesiastiche , si di che noi saremmo incompetenti e ad ogni modo risoluti di non occupare questo campo , dove è facile ai non competenti l ' errore ; 2° che mentre siamo conservatori e quindi desiderosissimi di serbare l ' autorità dello Stato , abbiamo in animo di non concedergli , per l ' amore stesso che gli portiamo , più di quello che le sue competenze naturali richiedono ; dacché ogni trasmodare dell ' autorità politica e giuridica mena necessariamente alla confusione dell ' ordine religioso , civile ed anche del politico . Perciò ci sentiamo disposti , nelle questioni attinenti all ' industria ed ai commerci , a sostenere le soluzioni che ci offre la libertà e crediamo che ogni vincolo che possa giustamente porsi a questa libertà venga soltanto da principii di igiene e di moralità ; nelle questioni amministrative ed interne , persuasi della santità di quella massima che la smania di governare è il più funesto dei malanni dei Governi del giorno ( Humboldt ) , favoriremo il vero decentramento per avviare il paese alla libera e compiuta esplicazione dell ' individuo , conciliando coll ' unità dello Stato e la necessaria autorità del governo la maggiore ampiezza di attribuzioni ai Comuni ed alle Provincie . In questi limiti , che non rinchiudono certo un campo troppo ristretto , lasceremo la più ampia libertà ai nostri collaboratori e ci sforzeremo di dare alla Rivista la maggiore varietà tenendo una giusta misura fra gli articoli risguardanti argomenti scientifici , storici e letterarii e quelli concernenti le questioni che si sogliono chiamare di attualità . Da queste brevi premesse , il Lettore ha compreso quale sia il programma . È inutile il ripetere che senza essere organi di alcuna associazione particolare nel campo della politica , la nostra pubblicazione intende appunto di contribuire , secondo i suoi mezzi alla formazione ed alla manifestazione di quel partito nazionale e conservatore , del quale tutti sentono oggidì il bisogno e che pel bene dell ' Italia speriamo di vedere tra breve sì numeroso e potente da arrestare il paese sulla mala via nella quale altri lo spinge e ricondurlo a quella forza e prosperità , a cui hanno diritto tutte le nazioni libere e cristiane .
TEMA FONDAMENTALE: LA BONIFICA ( LA DIREZIONE , 1928 )
StampaPeriodica ,
La nostra Rivista subì notevole ritardo nella data d ' uscita perché non molta gente sembrò allora per - suasa dell ' utilità di una pubblicazione destinata esclusivamente a potenziare nelle coscienze la necessità di una grande Italia rurale quale sarà finalmente non soltanto nei voti , ma negli sforzi più che generosi dei veri italiani rifatti in ispirito ed in ardimento ; ma tale ritardo e la stessa scarsa collaborazione di quanti eravamo andati a svegliare dal torpore tradizionale , non fecero velo al nostro proponimento . Fummo egual - mente in tempo ad impostare con risolutezza ed energia il problema del - la bonifica integrale . Il dibattito , iniziato nello stesso primo fascicolo ( gennaio 1925 ) con un Discorso della Direzione e con articoli tecnici , pro - segui ininterrottamente per tutta la prima annata sui vari e ponderosi aspetti morali , politici , sociali e finanziari della questione . E fu di grandissimo conforto alla nostra fatica la constatazione , in quello stesso anno e sempre più successivamente , dell ' assidua e sollecita cura del Governo Nazionale , delle pronte sue iniziative , dell ' imponente sviluppo delle opere , incoraggiate e promosse dal diretto ed efficace intervento personale del Capo illuminato e presente in ogni nobile gara . Abbiamo poi costantemente seguito progressi e svolgimenti nel campo delle opere e delle organizzazioni : non ci siamo mai stancati , con la collaborazione dei migliori , di ripetere col Duce e per il Duce la necessità di " bonificare fino all ' ultimo acquitrino , " che le energie del " patriziato illustre dell ' agricoltura " dovessero , unite e concordi , persegui - re la grande opera di redenzione fino al più vasto compimento , oltre la stessa caducità degli uomini , per consegnare alla storia del mondo un ' Italia restituita alla maturità di tutti i suoi destini ...
PROGRAMMA ( LA DIREZIONE , 1867 )
StampaPeriodica ,
Non con pompose parole e vane promesse vogliamo tessere il nostro programma , il titolo di questo periodico parla abbastanza per sé . Ora che l ’ Italia , mercè la costanza di quel Re che seppe guadagnarsi il titolo di Galantuomo , è fatta libera ed indipendente da ogni straniero , è uopo che gli uomini di cuore procurino ad essa un altro bene ; le nostre finanze sono depresse , le arti abbandonate , le scienze , fatte poche onorevoli eccezioni , dimenticate ; le amministrazioni sconvolte ; l ’ agricoltura negletta ; le industrie cadenti ; il commercio quasi atonico : tutto conviene che torni all ’ ordine , a quell ’ ordine che fece dell ’ Italia la Regina del mondo ; e nulla ci manca perché a quel primiero ordine noi possiamo conseguire , avvegnaché questa lingua di terra benedetta da Dio tutto possiede per lo scopo , e un cielo prediletto , ed un terreno fertile , e sorgenti di materie prime , e più che tutto vale , una scintilla di genio in tutti i suoi abitanti . Perché adunque non ci troviamo in florido stato ? Perché prima che il magnanimo Carlo Alberto concedesse lo Statuto , e prima che tutta Italia fosse riunita in una sola famiglia ponevano ostacolo i retrogradi governi , perché per ottenere l ’ intiera libertà i già liberi dovettero sacrificare e vita e capitali e tutto ; perché infine ed è conseguenza de ’ retrogradi governi , di cui dissi più sopra , esistono in Italia più di 12 milioni di analfabeti , di Italiani cioè che non sanno né leggere , né scrivere . Pur troppo in quella classe che chiamasi popolo , son compresi tutti questi inalfabeti ; ed è questo popolo che costituisce la ricchezza d ’ una nazione : è dalla sua mente , dalle sue braccia , dal suo lavoro che ne scaturiscono le arti , le industrie , il commercio , insomma tutto l ’ immenso guadagno che sostiene le nazioni . Or bene di questo popolo una gran parte è analfabeta e quindi non può da per sé istruirsi ; un ’ altra parte , ed è assai piccola , sa leggere e scrivere più o meno bene , ma come può istruirsi ? Coi libri gli è vero ; ma oltrecché pochissimi sono scritti popolarmente , in modo cioè che possano essere compresi colla scarsa dote di cognizioni , pochissimi sono accessibili alla borsa del popolano o dell ’ operaio che non può toglier gran somma allo scarso guadagno . Ed ecco la ragione del nostro periodico . Abbiamo un governo liberale , non abbiamo più alcun nemico a scacciare , possiamo conservare la nostra pace , ebbene , scacciamo l ’ ignoranza , facciamo disparire que ’ 12 milioni d ’ analfabeti , e l ’ Italia sarà davvero ! Detta la ragione del nostro periodico ecco due parole sul modo che lo condurremo . In una prima parte tratteremo degli studi economici sociali , i quali daranno ai nostri lettori delle idee abbastanza chiare intorno alla religione , alla politica , intorno ai propri diritti , ed ai propri doveri . Tratteremo in una seconda parte delle scienze e delle arti applicate ed esposte in modo facile e piano , non dimenticando di enunciare le scoperte e le invenzioni . In una terza daremo una breve rassegna politica tanto perché anche il popolano sappia quali cose si fanno attorno a sé in questa società di cui egli è sostegno . Dichiariamo però che non sarà che una cronaca perché è nostra opinione che finché abbia acquistato quel grado d ’ istruzione indispensabile per rettamente giudicare con cognizione di causa , il popolano e l ’ operaio non debbano ingerirsi di politica . Sappiano che sia la politica , che succede in essa , esercitino i loro diritti politici , ma non vadano più in là ; quando avranno acquistate le necessarie cognizioni , oh allora entrino in campo , sono cittadini pur essi e ne han pieno diritto . Dichiariamo altresì che sulla nostra bandiera politica sta scritto : Libertà , giustizia , Italia una sotto Vittorio Emmanuele II ; e non ci lasceremo attrarre da questo o quel partito . Daremo infine una raccolta di notizie varie , nelle quali raduneremo tutto ciò che stimeremo utile pel nostro buon popolo . Lo ripetiamo , il titolo spiega il programma , e questo titolo , speriamo , ce lo guadagneremo . Saremo amici davvero , vogliateci controcambiare col perdono dell ’ amicizia , e credeteci .