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> autore_s:"PAPINI GIOVANNI" > anno_i:[1880 TO 1910}
MIGUEL DE UNAMUNO ( PAPINI GIOVANNI , 1906 )
StampaPeriodica ,
Noialtri ci occupiamo assai meno della Spagna di quel che gli spagnoli si occupino di noi . Della vecchia Spagna conosciamo appena un libro , il Don Quijote , e due o tre nomi : Calderon , Lope de Voga , Sant ' Ignazio . Della Spagna ultima , della Spagna presente nulla . Noi abbiamo uno dei più illustri spagnolisti del mondo , Arturo Farinelli , ma non abbiamo saputo dargli neppure una cattedra e deve campar la vita insegnando italiano e lo spagnolo in Austria , alla scuola di Commercio di Innsbruck . Abbiamo buoni studiosi di letteratura spagnola , ( Schiff , Restori , De Lollis , Sanvisenti , Savj Lopez , Mele ) ma costoro non si occupano che di cose vecchie e la loro Spagna finisce col secolo XVII . Noi siamo abituati troppo ad associare l ' idea di ricchezza e di potenza con quella di cultura e di genialità e non pensiamo che un paese può avere dei grandi uomini anche se ha perduto le sue colonie e se la sua rendita è al di sotto della pari . La Spagna non è oggi una nazione prospera e forte ma appunto per questo è più favorevole allo sviluppo di certi sentimenti e alla creazione di certe opere . In Italia nessuno conosce le opere di quel delizioso e melanconico analista che fu Angel Ganivet , e ben pochi , credo , conoscono i libri di don Miguel Unamuno . Costui è professore di greco , è basco , ha quarant ' anni , è Rettore dell ' Università di Salamanca ed è uno dei più singolari rappresentanti dell ' idealismo contemporaneo . Ha scritto dei romanzi ( Paz en la guerra , 1897 , Amor y pedagogia , 1902 ) dei saggi di filosofia sociale ( De la ensenanza superior en Espana ; 1899 , Entorno al casticosmo , 1902 ) dei bozzetti di costumi e di luoghi ( Paisajes , 1902; De mi pais , 1903 ) e poi articoli , conferenze , discorsi e lettere , sopratutto molte lettere . Egli ha tutte le qualità degli apostoli : la fede , l ' attività , il disprezzo del ridicolo , la simpatia intuitiva per gli sconosciuti che possono essere vicini alla sua anima . Egli vuol essere un po ' il confessore della Spagna contemporanea e il suo scopo sarebbe quello di far tornare gli spagnoli alle tradizioni della loro anima nazionale . Non si rigenera la Spagna , egli dice , portandola a imitare ciò che fanno le altre nazioni , cercando di creare industrie , rendendola ricca . La Spagna ha la sua missione nel mondo : quella di rappresentare , dinanzi alla paganità latina , e all ' avidità anglo - sassone , le idee della rinuncia e dell ' immortalità . La Spagna dovrebbe essere una nazione di cavalieri asceti . Gli stessi aspetti della terra di Castiglia , solitaria , arida , popolata solo di rigide encinas , danno il senso dell ' infinito e il bisogno dell ' unione con Dio . La rigenerazione della Spagna è un problema morale e perciò un problema religioso . Miguel de Unamuno dà molta importanza alla religione e per quanto cattolico non si spaventa né delle teorie della evoluzione dei dogmi né delle sante pazzie del misticismo . Il libro che fa meglio comprendere l ' anima sua e che costituisce , per ora , il più completo programma ch ' egli abbia offerto al suo paese è quello che ha pubblicato l ' anno scorso col titolo di Vida de D . Quijote y Sancho ( Madrid , F . Fè ) che non è né un riassunto né un commento filologico o storico ma una interpretazione morale della meravigliosa opera del Cervantes . Egli segue passo a passo le vicende dello infelice cavaliere e del suo compagno e dopo averle ricordate con brevi parole ne cerca il significato e ne trae gl ' insegnamenti . E per far comprendere tutto quello che c ' è di eroico e di religioso nel gran libro del Monco egli richiama ogni momento le gesta o le parole delle più alte e nobili anime rappresentatrici della Spagna : il Cid Campeador , Santa Teresa , Inigo di Loyola , Calderon de la Barca . Questo libro di Unamuno si presenta , così , come una specie di Vangelo dello Spagnolismo , ma non dello Spagnolismo quale noi siamo abituati a disprezzarlo attraverso i ricordi della dominazione della Spagna già in decadenza , ma di uno Spagnolismo ch ' è quasi l ' opposto di quello e che riconosce come virtù il disprezzo della vita comoda , degli affari , della morte , e l ' amore dell ' avventura e della povertà , il coraggio della solitudine e della pazzia . Tutto questo insegna Don Chisciotte , secondo Unamuno , e non il pessimismo come voleva Turgheniev o la fine del misticismo cavalleresco come intende ora il Peladan . È inutile aggiungere che sto dalla parte di Unamuno . lo sento per lui una simpatia istintiva che è dovuta , probabilmente , alle somiglianze delle nostre anime e dei nostri scopi . Egli vuol fare per la Spagna ciò che io vorrei fare per l ' Italia e riconosco pure come mio principal patrono l ' immortale Don Chisciotte il quale non è mai veramente morto nel mondo , perché se morisse davvero la vita diverrebbe qualcosa di orribile , una specie di sotterraneo senza luce , abitato da bestie soddisfatte . Miguel Unamuno è oggi il sacerdote principe della Religione di Don Quijote di cui sono , per mia gloria e fortuna , un fervoroso fedele e ho provato il bisogno , appena l ' ho scoperto , di mandargli il saluto del suo fratello ignoto , in questa rivista che si onora di esser l ' organo del don chisciottismo italiano .