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> autore_s:"Pintor Luigi"
Per me pari sono ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Benvenuto Ciampi perché ha , credo , una memoria antifascista , che per me ( e non so quanti altri ) resta il fondamento della democrazia italiana . Ma il benvenuto si ferma qui . È stato eletto da una brutta maggioranza , con la riserva mentale ( che forse è un altro patto della crostata ) di liquidarlo tra due anni con l ' elezione diretta di un altro personaggio : non si chiamerà Massimo D ' Alema ma Silvio Berlusconi . Che è lo stesso . Forse è un giudizio precipitoso . Se Ciampi , nel suo primo messaggio alla nazione , reciterà l ' articolo della Costituzione secondo cui l ' Italia ripudia la guerra e auspicherà una sospensiva dei bombardamenti per far largo al negoziato e a un accordo di pace , farò autocritica . Per ora ne dubito e tutto il resto mi sembra ininfluente . Credo che , prima o poi , dovremo coraggiosamente prendere atto del fatto che non siamo governati da uno schieramento di centro - sinistra ma da uno schieramento di centro - destra ( per restare nella toponomastica istituzionale ) . Da quando i diessini hanno assunto con D ' Alema la guida del governo , l ' asse politico si è spostato a destra e le decisioni cruciali - quelle che definiscono la fisionomia di un paese - hanno avuto questo segno negativo . Dalle prime decisioni militari in Albania fino alla guerra guerreggiata . Ogni politica sociale è dismessa perfino nel linguaggio . La parola « occupazione » non si riferisce oggi al lavoro ma a un ' eventuale conquista del Kosovo . La parola « mezzogiorno » non si riferisce a un risanamento civile del paese ma agli inconvenienti turistici indotti dalla guerra sulle coste adriatiche . I listini di borsa sono l ' unico parametro . « Forza Italia » non è più una sigla da stadio ma un comun denominatore culturale . Berlusconi e Fini , D ' Alema e Veltroní , Amato e Fazio , Di Pietro e l ' ex Prodi , Scognamiglio e la Confindustria , sono la nostra classe dirigente . Manca solo la Pivetti . Perfino i « popolari » , come le piccole formazioni governative rosse e verdi , sono ( meritatamente ) azzerati . Esiste ancora una generica opinione di sinistra che ha perso però 1e sue radici e sembra disposta a digerire tutto , alienando ogni sensibilità e idealità alle convenienze del potere . Ed esiste una sinistra sociale radicale che però non riesce a raccordarsi su una linea comune per tentare , anche solo tentare , di risalire la corrente . Colpa anche nostra . Forse non osiamo prendere atto di come stanno veramente le cose .
Ragione e sentimento ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
Se reagisco emotivamente alla sentenza Priebke provo un senso di pianto . Penso alle vittime come a persone vive e incredule , come se le conoscessi tutte e non una soltanto . Se toccasse a me di informarle , portar loro la notizia nel fondo delle cave , che parole troverei ? Più che sofferenza sento però vergogna personale . Che cosa ho fatto in questi cinquant ' anni ? Sono uno di quelli che debbono a un certo punto domandarsi , secondo Thomas Mann , se gli resti il diritto di noverarsi tra le persone rispettabili . Provo anche dell ' odio e altri pessimi sentimenti . So che non si deve . Ma se alla fine di quel processo , qualcuno si fosse abbandonato a un gesto estremo , l ' avrei compreso come un fratello . So che non si deve . Se invece reagisco alla sentenza Priebke razionalmente , con un criterio politico , allora resto freddo e persuaso . La trovo logica , e contro la logica si indignano i farisei . La trovo un segno dei tempi , e perciò un segno di verità . Da molti anni i fascismi , tutti i fascismi , sono stati rivalutati . Sottilmente nelle accademie europee , nelle nostre aule parlamentari , nel senso comune . Ora grossolanamente anche nei tribunali . Norimberga non fu che un ' ipocrisia dei vincitori . Non è una rivalutazione storica , è una rivalutazione politica . Non riguarda il passato , riguarda il presente . Non è una memoria cancellata , è una memoria ritrovata . I fascismi sono stati un ' incarnazione del potere e una teoria del dominio a cui si riconosce un merito e si restituisce un onore . Perché su di essi si può fare assegnamento futuro . Così ci parla nella sua miseria la sentenza Priebke , anche se preferiamo non sentire . E ci dice coerentemente che ogni strage , ogni crimine contro l ' umanità , ogni guerra , trova legittimità e giustificazione in quanto è un esercizio del potere . Questo esercizio insindacabile non è più un ' eccezione ma una consuetudine , è la nostra normale frequentazione televisiva . Se condannassimo quel passato , come potremmo assolvere questo presente ? Lasciamo dunque che il buon soldato muoia nel suo letto con la donna che gli ha scritto lettere d ' amore . E apriamo subito anche noi , come ad Auschwitz , un supermercato esemplare al posto dell ' ossario in disuso , anticipando giubilei e nuove costituzioni .
Monumento al capitano ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
Il capitano Priebke è un uomo fortunato . Non solo perché per cinquant ' anni non ha scontato nessuna pena , come molti suoi amici , ma perché non passa giorno senza che qualcuno corra in sua difesa : giornali autorevoli , firme rinomate , argomenti di ogni genere . La figura del capitano si staglia , sullo sfondo di queste divagazioni , non proprio come quella di un eroe positivo o di un innocente perseguitato , ma come quella di un dignitoso combattente che non si può condannare e neppure giudicare senza fargli torto e senza violentare il buon diritto e la civiltà liberale . E la strage delle Ardeatine decade , su questo sfondo , a episodio militare banale , se non fosse per quel sovrappiù di arianesimo . Non può essere questa l ' intenzione di commentatori come Panebianco , Montanelli , Colletti o altri , ma questo è il risultato che ottengono quando sostengono in buon ordine tesi di questo tipo : che l ' estradizione del capitano è stata « una fregatura » alla quale conveniva sottrarsi , che il capitano ha ovviamente ubbidito , che la politica agraria di Mao ha fatto più vittime dell ' Olocausto , e altre cose così . È probabile che il fortunato capitano ( ma ridiamogli il grado tedesco molto più eloquente ) legga nel fresco dell ' infermeria di Regina Coeli i giornali italiani . Se lo fa , deve divertirsi moltissimo e provare una gran bella soddisfazione . Quando era un piccolo Gauleiter che imperversava in questo paese non poteva immaginare che anche da vecchio avrebbe creato tanta confusione nei tribunali e nell ' intelligencija dello stesso paese . Già l ' avrà fatto ringiovanire l ' idea di trovarsi nel carcere romano a lui ben noto . È da quelle celle infatti , forse anche da quell ' infermeria che vennero prelevate selvaggiamente molte delle 335 vittime designate . C ' è un libro recente di una testimone diretta di cui varrebbe la pena di ripubblicare qualche pagina , anche se non le ha scritte De Felice . Forse il fortunato capitano medita di scrivere un ' autobiografia per il « Corriere della Sera » e chiederà , per rinfrescarsi la memoria , di ispezionare quel « quarto braccio » preferenziale dove ospitava gli ostaggi e i morituri . Ma l ' idea più esilarante , per l ' ex SS , dev ' esser quella che lo dipinge come un neutrale esecutore di ordini . Ma davvero non sanno più , gli uomini colti del 2000 , che cos ' erano e come agivano gli ufficiali nazisti mezzo secolo fa ? Non lo hanno mai saputo ? Allora ci prestino un minimo di ascolto , per favore . Le SS e la Gestapo non ubbidivano , comandavano . Le SS e la Gestapo non prendevano ordini , li impartivano . Furono inventate e addestrate proprio per questo . Non era un ingrato dovere , per un loro ufficiale , sparare alla nuca di sottouomini ebrei o comunisti , ma un onore . Un onore e un privilegio personale , che un bravo comandante mai avrebbe lasciato a un qualsiasi Rottenfiihrero alla bassa truppa come un lavoro sporco . È vero che le tecniche di annientamento della guerra nazista hanno fatto scuola nel mondo , ma non mi pare un ' attenuante . Così divagando e disquisendo , abbiamo eretto al fortunato capitano un monumento di sciocchezze . Anche il maresciallo Kesselring pretese dagli italiani un monumento , e fu Piero Calamandrei maestro di diritto a dettare per l ' occasione un memorabile epitaffio . Forse l ' imparziale Panebianco farebbe bene , la prossima volta , a citare di Calamandrei anche quell ' epitaffio . È anacronistico ma fa ancora rabbrividire .
Quota 250 ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
Si sa che l ' evasione fiscale è arrivata « di slancio » ( così si esprimono sportivamente gli ispettori del fisco ) alla cifra pazzesca di 250 000 miliardi . È quasi il doppio del disavanzo statale che fa piangere i governanti . Moltiplicata per vent ' anni ( dura da sempre e durerà sempre ) supera il totale del debito pubblico che turba i nostri sogni europei . Questa notizia lascia tutti indifferenti . I giornali non commentano . Gli esperti non intervengono . Il professor Modigliani non è apparso in televisione . L ' avvocato Agnelli non ci ha dato i suoi consigli . Il presidente Scalfaro non ha esternato . Il parlamento distilla gli emendamenti autonomi alla legge finanziaria . Eppure è una notizia affascinante . Vuol dire che una metà della ricchezza nazionale , detta anche base imponibile , sfugge al fisco . Vuoi dire che una buona parte della popolazione non paga come dovrebbe o non paga affatto , né direttamene né indirettamente . Vuoi dire che solo i cittadini a reddito fisso pagano senza scampo , gli stessi a cui si tagliano le pensioni e i servizi per tappare il buco aperto nei conti pubblici dall ' evasione dei ceti abbienti . È un meccanismo geniale , che non merita scandalo ma compiacimento . Siccome il carico fiscale è teoricamente eccessivo , l ' evasione serve a ridurlo empiricamente . È un meccanismo molto più sbrigativo ed efficiente di quanto non sarebbe una riforma che riequilibrasse e redistribuisse il carico fiscale con misura ed equità . È un meccanismo che privatizza , per così dire , anche le tasse , lasciando 250 00o miliardi nelle mani di chi sa farne buon uso . È un meccanismo perfettamente in regola con la filosofia dominante nell ' economia , nella società e nella politica nazionale . L ' evasione , in queste proporzioni , cessa di essere un reato o un danno per la comunità , o per uno Stato castrato e immeritevole . Diventa un regolatore e un incentivo , un record che nessun paese europeo può vantare e che ci pone all ' avanguardia del liberismo continentale , garantendo consenso e stabilità di governo . È perfino strano che si sia fermata a quota 250 , visto che non è in alcun modo perseguita e non si rischiano fotografie in flagranza di reato . È perfino strano che non si azzeri ogni prelievo , salvo che sulle buste paga , come si invoca nelle piazze . Proporrei una Commissione bicamerale . L ' articolo 53 della Costituzione dice che « tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva » , e che « il sistema tributario è informato a criteri di progressività » . È tempo di abrogarlo , con larghissima intesa .
Vicini all'inferno ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale ( che non è mai finita ) pochi se l ' aspettavano . Credevano che si sarebbe fermata , prima , in Spagna oppure in Austria o in Cecoslovacchia . Poi credevano che la pugnalata di Mussolini alla Francia si sarebbe conclusa con tremila morti da gettare sul tavolo della pace . E gli americani tutto potevano immaginare meno che l ' attacco giapponese a Pearl Harbour . Non è per dire che siamo alla vigilia della terza guerra mondiale e non ce ne accorgiamo . I rapporti di forza mondiali e continentali sono cambiati e l ' eventualità di un conflitto generalizzato appartiene ancora al futuro . Ma siamo già entrati e viviamo , nel presente , dentro una guerra che coinvolge l ' Europa , il suo territorio e le sue popolazioni . Quindici giorni fa non Io sospettavamo , tra quindici giorni che cosa accadrà che non sospettiamo ? Non è un ' operazione punitiva o di dissuasione , è una guerra che vuole l ' avversario in ginocchio . Non è una guerra dichiarata da un organismo internazionale né dai parlamenti nazionali ma decisa da grandi potenze associate in un patto militare che scavalca i suoi compiti istituzionali . È una guerra diretta contro un paese sovrano , una nazione , a cui si nega sovranità perché ne fa cattivo uso . È una guerra che dichiara il fine umanitario di impedire il massacro in Kosovo ma non lo impedisce e somma massacro a massacro . Mi domando come i serbi giudichino questa guerra che devasta le loro città . Probabilmente hanno un ricordo del 1939 più preciso del nostro . Per chiamare alla mobilitazione e alla resistenza , la propaganda del regime di Milosevi ? diffonde filmati antinazisti e non fa appello solo al sentimento patriottico ma a questa memoria . Clinton e i suoi generali d ' acciaio paragonano a Hitler qualunque nemico , ma per i serbi Hitler pilota oggi i bombardieri tedeschi ed euroamericani che volano sulle loro teste . Lo pensano solo i serbi o tutto il mondo slavo ? Non si sa , a questo punto , quale sia il retroterra mentale degli strateghi americani . Se la Serbia non cadrà in ginocchio a implorare pietà , fino a quando e fino a dove porteranno l ' escalation ? È difficile che incassino una sconfitta militare e politica , c ' è una megalomania e un impulso di onnipotenza biblica nel loro modo di agire , soprattutto c ' è l ' interesse a menomare in culla l ' Unione Europea , dove non abita nessun De Gaulle . Sbarcheranno e sbarcheremo nei Balcani come in Normandia ? L ' Italia è in prima linea in questa avventura , non solo per ragioni geografiche ma perché ha una storia nei Balcani ( non una bella storia ) . Non è più « solo » una portaerei e qualche suo ministro si spinge a ipotizzare un coinvolgimento di truppe . Ma non è l ' Italia fascista , è l ' Italia repubblicana : ecco un ' evoluzione storica che non immaginavamo . No , la mozione della maggioranza di governo non tratterrà i Cruise per la coda : forse è peggio di niente , perché ci attribuisce un protagonismo che ha come presupposto il consenso incondizionato alla scelleratezza della guerra . Solo un ' insorgenza dell ' opinione pubblica può cambiare il corso delle cose e impedire che finisca in un inferno per tutti . È difficile , ma favorire questa presa di coscienza è l ' unica possibilità che abbiamo .
Campi da golf ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Vorrei sapere se il pilota americano del Cermis , il boy di cui abbiamo dimenticato il nome e la faccia , sta in queste ore bombardando o mitragliando a bassa quota Belgrado . Sarebbe giusto , è un esperto nei voli radenti , lo abbiamo addestrato nelle nostre basi , e ora la nostra dignità nazionale offesa dalla sua assoluzione verrebbe ripagata se quel veterano guidasse questa guerra umanitaria a fianco del generale Clark e del ministro Scognamiglio . Il quale ultimo ha un pregio , quello di aver detto apertamente una verità che D ' Alema ancora tace goffamente ma che era chiara fin dall ' inizio : che anche noi pagheremo presto un prezzo di sangue , come ogni paese europeo , un prezzo incalcolabile se la guerra sfocerà in un ' invasione del Kosovo e quindi della Serbia e dei Balcani , da parte della Nato . Nessuno pensi che , trattandosi di una follia , non si verificherà . Bili Jefferson Clinton , che si fa fotografare in queste ore mentre gioca a golf per rimettersi da altre fatiche , si è assegnato una missione da demiurgo e , se la follia non è una categoria della politica , la volontà di potenza lo è . L ' idea guida è una sola , è il primato militare e produttivo americano a cui tutto dev ' essere subordinato . Non Milosevi ? , che è solo un nazionalista ( folle ? ) , non la Russia che muove le navi ma è al guinzaglio del Fondo monetario internazionale , bensì l ' Europa vecchia e neonata e il suo euro da soffocare in culla : questa è la strategia americana . Se la guerra sfocerà nell ' invasione e nell ' occupazione permanente del Kosovo , un vulcano in perenne eruzione oltre l ' Adriatico , questa non sarà un ' escalation improvvisata ma pianificata fin dall ' inizio . Sarà presentata come « inevitabile » , come clamorosa rappresaglia all ' inaudito sequestro di tre marines americani in Macedonia ? Ma sarà invece il frutto di un freddo calcolo . Non so se i governanti europei siano stati infinocchiati o fossero informati fin dall ' inizio di questa opzione finale e abbiano mentito ai loro popoli . E non so quale tra queste due sia l ' ipotesi peggiore . Che differenza farebbe se avessimo l ' on. Berlusconi a capo del governo ? Forse i toni delle televisioni sarebbero ancora più bellicosi e anche lo spirito umanitario sarebbe più enfatico ( ricordate l ' uomo di Arcore in pianto tra gli emigranti albanesi sul molo di Brindisi ) . Ma non farebbe gran differenza , il Polo ha già al governo i ministri della Difesa e degli Esteri . Una differenza ci sarebbe in senso opposto : nel senso che l ' opinione di sinistra ritroverebbe se stessa e la sua unità nella lotta per la pace e la protesta riempirebbe le piazze . Di fronte a questo paradosso e a questo orrore che cresce su se stesso è difficile sottrarsi a un senso di stordimento e di impotenza . Perfino la voce del Papa , così ascoltata nella sua veemenza profetica contro l ' impero del male , è flebile e ignorata adesso che implora la pace nel giorno di Pasqua . Ma è una ragione di più perché ciascuno faccia sentire la propria voce come può sperando che diventi un coro .
Governiamo ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
La sinistra italiana va al governo . C ' è già stata , nei due annidi fondazione della Repubblica , e poi ci ha girato intorno con Nenni , con Moro , con i recenti governi tecnici . Ma è tutta un ' altra cosa . Ora ci va per investitura diretta del popolo , con una coalizione tecnicamente maggioritaria di cui è parte dominante . Dunque finalmente governerà , com ' è da tempo sua aspirazione , e dovrà dimostrare in tempi rapidi di saperlo fare bene , meglio e diversamente da tutti i governi del passato remoto e recente . Il che è difficile , perché difficili e numerosi sono i problemi da affrontare . Ma non poi tanto , perché il consenso ottenuto è sufficiente ed esigente e perché siamo stati governati così male che fare meglio e dare un segnale di novità , non miracoloso ma chiaro e distinto , non è un ' impresa titanica . Penso che si debba deporre ogni diffidenza , non certo lo spirito critico che è un ' altra cosa , e che senza scetticismi o euforie fuori luogo si debba concedere il massimo credito a questa esperienza . Non mi è piaciuta la strada seguita per arrivare al traguardo , ma ora mi sembra secondario . Non salgo sul carro del vincitore perché non mi appartiene , ma consiglio di farlo . Ho scritto cinquanta giorni fa di una probabile vittoria di Pirro , cioè costosa ed effimera , ma è un dubbio da accantonare e semmai una ragione di più per consolidarne il risultato . L ' analisi del voto è molto ardua , molte sono le cose che si prestano a diverse interpretazioni o addirittura non si capiscono . Fatto sta che , sebbene una maggioranza della società sia ancora orientata variamente a destra , ha prevalso politicamente una concezione della democrazia e dello stato sociale che è patrimonio della sinistra . È che conta più di un programma . Senonché non si tratta più , adesso , di predicare attorno ai valori della partecipazione e della solidarietà ma di renderli operanti , anzi governanti . Fino a farli diventare , con pragmatismo ma con determinazione e anche con fantasia , un messaggio di civiltà . Una sinistra non può andare al governo ( e neppure un centro - sinistra ) senza ambizioni pari alle attese che suscita . Cittadinanza , lavoro , istruzione , ambiente , fisco , non sono un elenco di comparti con portafogli ministeriali annessi , ma un tutto . Non credo che porre questo tutto al centro di un ' azione innovativa di governo comporti il ribaltamento delle compatibilità di sistema , può bastare molto meno . Comporta una « riforma intellettuale e morale » , semmai , che non ha prezzo . In fondo , il generale De Gaulle è passato alla storia anche perché fece reimbiancare Parigi . Da noi mi accontenterei di riverniciare scuole e ospedali . E se al posto della leva militare si istituisse un servizio civile altrettanto perentorio , sarebbe una rivoluzione . Nessuno torna indietro . Se lo faremo , dando prova di mediocrità , lo pagheremo a carissimo prezzo non tra cinque anni ma molto prima .
Il processo ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
Non riusciremo a processare con dignità , e a condannare con severità e clemenza , questo vecchio criminale nazista di nome Priebke ? Non pagheremo questo debito morale che abbiamo con i 335 italiani , ebrei e non ebrei , massacrati alle Ardeatine ? E che abbiamo , più in generale , con i caduti della Liberazione e con la storia di questo paese ? Così pare , se è vero che questo processo si svolge in un ' aula indecorosa anche per una pretura di paese , con un imputato non intenerito dall ' età , glaciale e altezzoso a cospetto dei familiari delle sue vittime , ospiti accalcati e ingombranti . Ma di che pasta sono , le istituzioni militari e giudiziarie di questo paese ? Se Priebke è un dignitoso soldato , accompagnatelo in un sopralluogo alle Ardeatine per vedere come saluta quelle tombe . Già il più famoso giornalista italiano , che ha fatto inconsapevolmente il suo dovere nella guerra chimica in Abissinia , ha scritto che Priebke è solo un nazista consapevole che ha doverosamente ubbidito agli ordini . E ieri un giornale milanese ha di nuovo indicato come colpevoli della strage i partigiani di via Rasella , con l ' accusa supplementare dell ' uccisione di un ragazzo . Perché lo chiamiamo revisionismo storico ? Chi pensa e scrive queste cose è in perfetta continuità col passato . Pensa e scrive che la guerra nazista e l ' occupazione tedesca a Roma , come in Europa , erano normali , che l ' anomalia stava in chi resisteva . Pensa e scrive che la criminalità ( achtung , banditen ) stava negli improvvisati attentati partigiani , la legalità nella rappresaglia dei buoni soldati del Reich . Personalmente sono convinto che la guerra , ogni guerra , è di per sé un crimine contro l ' umanità , o meglio un crimine dell ' umanità contro se stessa . Ma questo non mi fa dimenticare che c ' era un abisso fra l ' animo di chi combatteva quella guerra per la propria e altrui libertà e l ' animo di chi la combatteva per la supremazia e il dominio , tra quei giovani che andavano allo sbaraglio e le funeste divise del Reich . Il clima torbido che si vuoi creare attorno a un processo che dovrebbe essere semplice ed esemplare mi conferma purtroppo in un ' altra convinzione che ogni tanto incautamene esprimo , su quanto siano profonde e non recise nella storia italiana le radici del fascismo . Del fascismo in senso puro .
I ragazzi di Salò ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
Mi domando come mai i ragazzi e le ragazze di Salò siano venuti in mente a Luciano Violante nell ' anno 1996 , nel giorno della sua elezione alla presidenza della Camera . Non trovo risposta . Non mi pare che ci sia un ' emergenza , che viviamo tempi di antifascismo attivo e persecutorio da scoraggiare . Oggi è riconosciuta a Priebke più dignità che alle sue vittime . E se qualcuno deve difendersi dall ' insulto di giornali e volantini , si tratta di qualche vecchio partigiano . Non direi neppure che i fascisti o postfascisti abbiano bisogno di risarcimenti supplementari . Sono non solo del tutto riabilitati e innocenti ma gratificati da un vasto consenso , e per poco non sono al governo dell ' Italia . Un clima persecutorio contro i vinti non c ' è mai stato neanche in passato . Ci fu un ' amnistia e nessuna epurazione né in basso né in alto . L ' unico processato e fucilato dopo la guerra fu mi pare Pietro Koch , giovane capo della banda omonima , un patriota che ho conosciuto . Fin dall ' inizio il Msi , erede della Rsi , fu legittimato come forza politica ausiliaria e utilizzato in alleanze elettorali e parlamentari . Parallelamente , la Resistenza nella sua componente comunista fu denigrata dai governi democristiani e dai corpi dello Stato con molto zelo , in coerenza con la guerra fredda . Più in generale , la storia è stata riscritta in questi anni non solo in Italia ma in Europa e le parti sono state ribaltate . Non parificate o conciliate , ma ribaltate . È senso comune che l ' olocausto sia un ' esagerazione e che la gioventù hitleriana , come i militi della Rsi , avesse alti ideali . Un caduto o un decorato della Resistenza sono invece controversi o retorici , garibaldini ritardati . Erano miei compagni di scuola , i ragazzi e le ragazze di Salò . Non erano misteriosi , erano figli del fascismo e hanno continuato a fare ciò che gli era stato insegnato . Oppure erano coscritti , dopo l'8 settembre non c ' erano le truppe americane ma le accoglienti divisioni tedesche . Di fronte al Senato ho rivisto per caso alzando gli occhi la lapide che ricorda Persichetti , un ragazzo di Porta S . Paolo . Questo sì che è un mistero , come gli sarà venuto in mente di andare a morire da solo contro un intero esercito ? Tutto per lui era perduto in quei giorni , come avrà fatto a ritrovare l ' identità ? Tra i miei compagni di scuola c ' era anche un certo Serra , che come gappista partecipò indirettamente a via Rasella , poi fu arrestato , poi si arruolò nell ' esercito volontario e fu ucciso da un obice sulla linea gotica . Era un vincitore nato , poco interessante . Non sentivo il bisogno , lo confesso , di una menzione speciale dei ragazzi e delle ragazze di Salò . Non sentivo il bisogno neppure di un ' ovazione fascista . Ma forse è questa l ' arte di governo . Forse serve a formare un fronte unico contro chi attenta al cuore dello Stato .
Giubiliamo ( Pintor Luigi , 1996 )
StampaQuotidiana ,
Sul primo governo di centro - sinistra della storia repubblicana , quello Moro - Nenni , sventolò la bandiera della nazionalizzazione dell ' energia elettrica , costosissima e infruttuosa . Sul nuovissimo governo di centro - sinistra dell ' Ulivo proponiamo che sventoli la bandiera di una nazionalizzazione inedita , gratuita e altamente produttiva , la nazionalizzazione del Giubileo . Un Giubileo non apostolico - romano ma apostolico - peninsulare , o semplicemente apostolico , senza con ciò far torto né al sindaco Rutelli né al nome di battesimo del presidente del Consiglio . Indirizziamo e incanaliamo equamente i 40 milioni di pellegrini , desiderosi di santificare il z000 , verso le molte città sante d ' Italia , ciascuna delle quali può vantare un insigne patrono e basiliche e romitaggi famosi . Grande giovamento ne trarrebbero : a ) la fede ; b ) le opere pubbliche , con o senza carabinieri ; c ) lo spirito ad un tempo nazionale e federale della penisola . Preghiera , devozione , penitenza , indulgenza , oboli , pervaderebbero ogni borgo dalle Alpi al mare , dal Nord - Est al profondo Sud , fino alla cattedrale di Noto che risorgerebbe ad opera dei giubilanti . Che la sede di Pietro e anche quella di Di Pietro siano in Roma non è un impedimento , anzi : il Pontefice ama seguire il gregge nelle migrazioni , l ' eccesso di romanità non giova all ' unità delle Chiese cristiane , e il ministro e i suoi carabinieri eserciterebbero a tutto campo la delega per le aree urbane di cui sono titolari . La malapianta della simonia e del mercimonio , che né la Riforma luterana né il Concilio di Trento , né i canoni 1441 , 1465 e 2371 del Codice di diritto canonico hanno mai del tutto estirpato , attecchirebbe meno facilmente se decentrata e sottratta al monopolio dei palazzinari e campioni olimpici metropolitani . Dilatando e nazionalizzando l ' evento , il rapporto virtuoso tra investimenti e rendimento verrebbe incrementato , i pellegrini e penitenti raddoppierebbero fino a Zoo milioni , si potrebbe cominciare subito e andare oltre il 2000 . Come ha detto autorevolmente il cardinale Ratzinger , non bisogna formalizzarsi sulla data . E neppure sui luoghi , dunque . In un Giubileo diluito , perpetuato , nazionalizzato e federalizzato , non solo S . Pietro ma anche S . Francesco d ' Assisi e S . Antonio da Padova e S . Gennaro ospiterebbero degnamente i fedeli . E molti sindaci e vescovi affiancherebbero volentieri il sovraffaticato Rutelli . E il presidente del Consiglio vedrebbe valorizzato il suo ruolo primario . E a Roma sarebbero ecologicamente risparmiate 40 milioni di pizze a taglio e lattine di birra giornaliere per credenti e miscredenti giapponesi . È vero , tutto oggi è privatizzato ad eccezione di gratta e vinci . Facciamo del Giubileo una più alta ed ecumenica eccezione . Se l ' on. Pannella fosse sopravvissuto alle elezioni , potrebbe indire un referendum .