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> autore_s:"SERAO MATILDE" > categoria_s:"StampaQuotidiana"
REGNA IL BUON UMORE! ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Nei nostri uffici di amministrazione regna un vivace buonumore . Sono ormai due mesi , che i nostri pochi ma intelligentissimi e zelantissimi impiegati lavorano furiosamente e gaiamente , a questo complicato affare di registrare migliaia e migliaia di abbonamenti : e non hanno preso e non prendono riposo . Pure , sono allegri ! Anzi tutto , essi che partecipano a tutte le speranze belle e a tutte le già belle realtà del giornale , si sono racconsolati ed esaltati , dinnanzi a questo vertice splendido che esso ha raggiunto : è anche naturale che qualche modesto ma securo e stabile compenso , sia venuto a premiare , in essi , tanta fede e tanta devozione : ciò , è vero , era loro dovuto , ma ha fatto loro , come comprenderete , un certo piacere ! Infine , essi sono pieni di buonumore . E ne hanno , anche , da una quindicina di giorni una ragione costante . Da che il Capo venerato e temuto del MATTINO Venite , adoremus ha stampato quell ' affare del colosso bonario , con relativi peli di barba strappati o non strappati , lo spirito di tutti i nostri abbonati vecchi e nuovi , si è giocondamente sfrenato , e non arrivano dodici lire , o centoventi lire , o milleduecento lire , in amministrazione , senza che l ' abbonato non dichiari nella targhetta di abbonamento , o nelle targhette , o a voce , che egli , così intende strappare un pelo o molti peli alla barba del Colosso ! E chi dichiara di averne strappato cinque , di peli : chi sostiene che la barba del Colosso ha venticinque peli di meno , a Guardia Sanframondi ; che ne ha quarantadue di meno ad Ariano di Puglia ; che a Cava dei Tirreni ben sessantasette peli mancano al Colosso : e così , dappertutto ! Abbiamo una collezione di queste lettere , di queste targhette , di queste dichiarazioni : ed esse formano l ' ilarità di chi le legge e di chi le ascolta . Alcuni ci hanno mandato , o portato la loro fascetta di ex abbonati del MATTINO lo nomino in ginocchio , come è giusto con questa dichiarazione : pelo strappato al Colosso , dopo cinque anni di fedeltà ! Infine la cosa è diventata così generale , che gli impiegati di amministrazione , in un accesso di buonissimo umore , hanno messo questo cartellone , nelle stanze ove si ricevono gli abbonati : QUI SI STRAPPANO PELI DALLA BARBA DEL COLOSSO Chiunque viene ad abbonarsi , ancora , potrà leggere questo cartellone . Irrispettoso , è vero : ma sincero : e allegro !
LASSÙ, LASSÙ... ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Il Signor misericordioso , che tutto vede , ha voluto , evidentemente , metterci la sua mano , ieri , per rendere più bella la festa che , ad invito del comm . Tito Ricordi , s ' è fatta a Giacomo Puccini , lassù lassù , sulla verde collina del Vomero , da Pallino . Non mai una giornata di gennaio è stata così tiepida , non mai un cielo iemale così serenamente azzurro : era , ieri , tutta una fasta di mare e di sole , e pareva che dai rami nudi , per gli orti dispersi , dovessero , per un miracolo di primavera nova , sbocciare rose , a miriadi ... E intorno a Giacomo Puccini s ' è raccolta , festante , una larga schiera di musicisti , di letterati , di artisti , di ammiratori , infine ; e la più vibrante gaiezza ha accompagnato il lieto banchetto , in cui i tradizionali vermicelli alle vongole rappresentavano l ' espressione più gustosa e pittoresca dell ' ospitalità napoletana . Col sole e col brio , ieri , hanno fatto tutti onore , egualmente , all ' autore della Butterfly ed alla cucina napoletana ; e i musicisti hanno mangiato come tanti critici d ' arte , e i critici si sono punzecchiati a vicenda come tanti musicisti , e i letterati hanno intavolato dei duetti col pollo arrosto , da fare arrossire degli artisti di canto , che , per compenso , si sono sfogati sul gateau come dei poeti decadenti ... L ' entusiasmo assolveva tutti da ogni peccato , anche da quello di intonare delle canzonette napoletane , come si è fatto quando la consueta troupe dei posteggiatori è venuta a rievocare le dolcezze di Marechiaro e di Spingole francese , accompagnata dalle voci più diverse e più stonate che eccezione fatta per i nostri ottimi artisti di San Carlo possa riunire un banchetto ... E , con lo champagne , s ' è data la stura ai brindisi : a cominciare da quello esclusivamente ... mimico del principe di Sirignano , che ha avuto l ' abilità di tessere la più alata strofa a Giacomo Puccini ... a bocca chiusa , come il coro della Butterfly al finale del secondo atto suscitando , per questo suo silenzio ... gestito il più entusiastico successo , a quello di Emanuele Gianturco , pieno di bella poesia , con un saluto anche alla gloriosa casa Ricordi e al benemerito cav . de Sanna ; dal brindisi nobilissimo di Tito Ricordi , che ha rivendicato alla città nostra il vanto di aver dato il gran battesimo di gloria alla suggestiva e squisita Butterfly , al brindisi sentimentale di Daniele Marrama , che , in nome e per incarico dei critici d ' arte napoletana , ha cantato un inno alla femminilità pucciniana , rievocando le creature passionali dell ' opera del Maestro , ed ha portato un saluto alle gentili intervenute inviando , infine , un voto affettuoso a colui che è stato compagno nei trionfi di Giacomo Puccini , a Giuseppe Giacosa , ancora infermo . E , poi che l ' ultimo applauso entusiastico ha coronato questo brindisi della staffa , la gaia comitiva è ritornata in città , per pigliare , più tardi , la via del Vesuvio , dove , alla pension Eremo , il principe di Sirignano ha offerto un the . E , col cader del sole , le lave che si andavano accendendo di tutti i loro riflessi incandescenti di carbonchi , hanno messa la loro vivida cornice di fiamma alla bella festa che Napoli intellettualmente ha offerto a Giacomo Puccini , il vittorioso ! GL ' INTERVENUTI Erano , al banchetto , invitati dal comm . Tito Ricordi : Giacomo Puccini ; Giuseppe Martucci ; la signora Monti Baldini ; la signorina I . Mannarini ; il principe di Sirignano ; l ' on . Emanuele Gianturco ; il cav . Roberto de Sanna ; il conte Gennaro Mirabelli ; il conte V . Capasso ; il conte Carafa ; l ' on . Luigi Simeoni ; il comm . Giacomo Retz ; il cav . A . Monaco ; il cav . Augusto Laganà ; il maestro Ettore Panizza ; il signor Marcello Orilia ; Salvatore di Giacomo ; Giulio M . Scalinger ; Daniele Marrama ; Saverio Procida ; Gaspare di Martino ; Francesco dell ' Erba ; Diego Petriccione ; il cav . Carlo Clausetti ; Vincenzo Labella ; Ottavio de Sica ; Alberto Sannia ; A . Scandiani ; P . Wulmann ; G . Niola ; Stefano ed Alberto Donaudy ; i maestri : Carelli ; Alessandro Longo ; Florestano Rossomandi ; Enrico de Leva ; Oscar Palermi ; Ernesto Marciano ; Sigismondo Cesi ; Quaranta ; de Senna ; d ' Atri ; Massimino Perilli ; E . Cortile ; Umberto Mazzone ; Alagna ; il signor Neuberg ; il signor Miceli ; e qualche altro .
GEORGES HÉRELLE ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Tutti i grandi giornali di Francia e tutte le grandi riviste , sovra tutto le due più grandi la « Revue de Deux Mondes » e la « Revue de Paris » vedono apparire questo nome noto , stimato e amato nell ' alta letteratura francese : Georges Hérelle . E la preconizzata , desiderata , sospirata unione fra la Francia e l ' Italia , deve a questo scrittore , a questo poeta immensamente ! Giacché questo scrittore e questo poeta , che ha una cattedra di filosofia a Bayonne , ma che è , prima di ogni altro , un conoscitore della lingua e dell ' arte letteraria italiana come nessun altro mai , che è uno scrittore francese di una purezza e di una bellezza indicibile di stile , ha messo tutto il suo spirito , tutta la sua anima vibrante a dare , in francese , una veste di arte , di poesia , di grazia alle maggiori opere di Gabriele d ' Annunzio , di Antonio Fogazzaro , di Matilde Serao . Traduttore ? Ah no , no , il vocabolo non dice che poco e male ! Georges Hérelle è un fratello d ' arte , è un ' anima gemella che tutto comprende , che tutto rende : e ogni più recondita beltà di stile è ragionata da lui e riprodotta , leggiadramente : e ogni sentimento è reso con efficacia : e tutta , tutta quanta l ' opera d ' arte di Gabriele d ' Annunzio , di Antonio Fogazzaro , di Matilde Serao ha , per Georges Hérelle , in Francia , come una novella vita . Poeta , egli è , come chi scrisse il romanzo , il dramma , la novella ; poeta egli è , nell ' intendere e nel rendere , mirabilmente : poeta , tanto da commuovere colui che , da lui è interpretato ed espresso , in francese . I tre romanzieri italiani debbono a Geroges Hérelle la loro gloria francese in gran parte ; ed è poca cosa , la croce della Legione d ' onore che gli fu data , per compensarlo di aver fatto conoscere , in Francia , Gabriele d ' Annunzio , Antonio Fogazzaro e Matilde Serao : ma è immensa , invece , l ' ammirazione , che egli ha , in sua vita modesta , appartata e taciturna . E in questo momento Georges Hérelle pubblica due romanzi , in Francia : Après le pardon di Matilde Serao che è cominciato , ieri l ' altro , nella Revue de Paris : e il Santo di Antonio Fogazzaro nella Revue de Deux Mondes : e queste due traduzioni sono due perfette , mirabili opere di arte !
NAUTICAL SPORT ( SERAO MATILDE , 1905 )
StampaQuotidiana ,
Chi ha detto , chi ha osato dire mai , che Napoli non è una città sportiva , che a Napoli lo sport è un esercizio solitario , coltivato da qualche raro snob e da qualche rarissimo sportman autentico ? Chi ha osato calunniare questa città nostra , dicendo che in essa l ' alpenstok è uno strumento ignoto e il remo serve appena per andare fino al Castello dell ' Uovo a pescare i polpi , nelle chiare notti estive , alla luce sanguigna della fiaccola ? Nulla di più falso , nulla di più assurdo ! Napoli è una città eminentemente sportiva e il nostro Municipio è il più benemerito d ' Italia , per l ' incoraggiamento a questo nobile ramo dell ' attività fisica umana . Avete visto che cosa ha fatto quest ' ottimo Municipio , per lo sport nautico a Napoli , avete visto quale geniale idea ha avuta , per la felicità del canottaggio partenopeo ? No ? Ebbene , andate all ' ex viale Elena , e vedrete . Quale meravigliosa trasformazione ! Quale superba laguna , anzi quale collezione di lagune , da far morire d ' invidia Venezia col suo Canalazzo , con i suoi canali e con le sue gondole . Nessuna descrizione potrebbe renderla , in tutto il suo fascino ! Viene prima un meraviglioso bacino , che piglia il posto ove prima era la piazza Umberto , un bacino ove potrebbe entrare comodamente una flottiglia di torpediniere . Poi , incomincia un gran canale che ogni tanto si ramifica , e forma dei piccoli bracci di acque morte , assai pittoreschi , e che a parte i molini a ruote , che mancano ricordano perfettamente i suggestivi paesaggi di Olanda . Il canale , ogni tanto si allarga e forma degli ampi specchi d ' acqua , i quali a parte i gruppi di marmo , che non ci sono ricordano mirabilmente i varii bacini della cascata di Caserta . Poi , i bacini trovano un piano inclinato e vi scorrono , dolcemente , formando dei torrentelli non molto limpidi , ma assai ingegnosi , che a parte le vasche di marmo , che sono assenti ricordano incredibilmente i giochi d ' acqua di Versailles . Ricapitoliamo : Venezia , l ' Olanda , Caserta e Versailles ; tutto ciò qui , a Napoli , a pochi passi da noi , visibile , tangibile gratuitamente ! Quale generosità maggiore , per un Municipio ? E poi , naturalmente , tutto un programma nautico da espletare : gare , regate per yole ed outriggers , corse al nuoto , e infine , infine , chi sa che non vedremo galleggiare , fra qualche giorno ( Municipio e Giove Pluvio permettendo ) una gaia quadriglia di anatre o una aristocratica coppia di cigni , lungo l ' ex viale Elena , come in un austero parco di Edimburgo ? È vero che al viale Elena c ' è qualche famiglia di gentiluomini , o parecchie , vi sono dieci , trenta , cento o duecento famiglie della migliore società napoletana , che pretendono di abitarvi e vogliono ritornare a casa senza ricorrere alle gondole : ma il Municipio è superiore alle stupide pretese di questa gente e , in nome del pittoresco siamo o non siamo nella terra dell ' Arte ? se ne infischia , olimpicamente !
IL BALLO ALLA REGGIA ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Mentre io scrivo , a notte alta , queste fugaci note di cronaca , il ballo dato dalle Loro Altezze Reali il duca e la duchessa di Aosta , declina al suo termine , lasciando nella fantasia di coloro che vi intervennero una impressione di eleganza , di gusto , di squisitezza , in un ambiente maestoso per arte e per ricchezza . La Reggia di Napoli è , veramente , regale , come pochi palazzi reali appaion tali , nel mondo : e fu concepita e creata e fatta bella , salda , durevole , in simbolo quasi eterno della sovranità . Se al pensiero che la eresse , al fasto di coloro che la resero sempre più sontuosa , si unisca , come ieri sera , il fulgor della luce più larga e più smagliante , il fascino delle piante e dei fiori , in loro vivezza poetica vegetale , e l ' armonia degli addobbi con le linee architettoniche e con il lusso dei mobili , essa appare quale dimora sovranamente sovrana e mette , nell ' anima , grandi immagini , grandi visioni , grandi miraggi , assai più vibranti , in loro fantasmagoria , del vero ! Quanta gente , di fuori , poche ore fa , si fermava a guardare , dalla piazza , le imponenti vetrate traboccanti di luce e scorgeva i profili delle grandi palme ! Mentre , di minuto in minuto , gentiluomini e gentildonne ascendevano , pienamente , per il grande scalone , questa volta offerto agli invitati : e si poteva , così , ammirare gli splendidi mantelli da ballo delle dame , alcuni veramente mirabili e uno addirittura eccezionale , in ermellino candidissimo e merletti , un capo d ' opera della baronessa Maria Barracco Doria ! Un grande tappeto a fondo rosso cupo copriva lo scalone ; nei due piccoli corridoi ciechi ai lati del peristilio , diciamo così , due aiuole verdi e fiorite , a semicerchio , portanti , nel mezzo , una grande palma carica di lampadine elettriche , bianche , di un effetto magico ; di fronte al primo pianerottolo , inquadrato il grande finestrone , vi era un gruppo artisticamente formato da piante esotiche , ornamentali , muse , dracene , palmizii , con boschetti di camelie bianche , gruppi di rose , gruppi di garofani bianchi e rossi e , sempre , fra le piante , nascoste e apparenti , le lampadine elettriche . Gli invitati salivano per il lato destro dello scalone maestoso : lungo il corridoio coperto di cristalli , gruppi di piante , piccole aiuole di fiori , a destra e a sinistra , con una ricchezza , una profusione di luce : in fondo a questo corridoio , di fronte , la gran porta degli appartamenti destinati al ballo : a destra di questa porta d ' ingresso , la guardaroba , una sala di toilette per le signore . Staffieri , valletti , camerieri , erano tutti appartenenti alla casa ducale e ne portavano le belle livree . Come io avevo preannunziato , era stata destinata per sala da ballo , la più grande , la più artistica , la più rifulgente della nostra Reggia , cioè la famosissima sala di Ercole : e l ' effetto ne era , veramente , stupendo . I grandi divani erano allineati lungo le pareti : una fila di essi , divideva il salone : sovra uno dei lati più brevi del salone era stato costruito , un po ' in alto , il palco dell ' orchestra che era diretta dal noto maestro Varriale . Prima del salone da ballo , precedevano tre sale di trattenimento per gli invitati : seguivano , dopo il salone da ballo , dei boudoirs , dei fumoirs , una sala rettangolare ove era preparato il souper per le Loro Altezze Reali e da venti a trenta loro invitati particolari e infine , l ' antico salone da ballo trasformato in un immenso buffet per gli invitati , con una sola immensa tavola . Dapertutto , in tutti questi due castissimi appartamenti , riuniti insieme , per la circostanza , era una flora mirabile di piante e di fiori , venute da Capodimonte , venute da Caserta ; tanto da parer una visione floreale . Con perfetto gusto decorata , anche , la mensa del buffet coi suoi vasellami e i suoi cristalli . LE INTERVENUTE Sua Altezza Reale la duchessa di Aosta , in una elegantissima toilette grigio perla , tutta ricoperta di pagliuzze d ' argento ; serracollo di brillanti ; collana di grossi smeraldi circondati di brillanti ; alto diadema di brillanti sui capelli biondi ; la marchesa Torrigiani in tulle , a pagliuzze , di argento su fondo rosa ; la baronessa Perrone di San Martino , in velluto rosa corallo con ricamo di argento e splendide gioie ; la bellissima principessa Pignatelli Fici , in una splendida toilette di broccato d ' oro ; la principessa di Candriano , in raso bianco ; la duchessa di Montaltino , in tulle ricamato di argento su fondo rosa ; la principessa di Monteroduni , di bianco ricamato in argento ; la duchessa d ' Andria Carafa , di bianco , con nodi lilla ; S.E. donna Lina Crispi , in velluto nero ricamato d ' oro ; donna Maria Barracco Doria , in grigio acciaio ricamato di argento , diadema di perle e brillanti , nodi rosa alla scollatura ; la marchesa di Villaflores , in grigio con paillettes di argento ; la principessa di Linguaglossa , in grande bellezza , di giallo con pagliuzze di oro e pelliccia di skunz ; la baronessa Hélène di Brocchetti in crespo della Cina bianco con alto bordo di pagliuzze d ' argento ; la baronessa Cecilia Corsi , in merletto nero su fondo bianco ; la contessa Linda Caracciolo di Sarno , in avorio ricamato in oro ; la baronessa de Riseis Gaetani , in giallo , con tulle a pagliuzze in oro ; donn ' Agatina Calì Guercia , in nero , su trasparente bianco . Tutte queste dame hanno preso parte alla quadriglia ducale e , dopo , all ' una e mezza , al souper con le LL.AA.RR . la baronessa Isa Corsi di Sangro in merletti d ' Irlanda su fondo bianco ; la duchessa di Casamassima , di raso bianco , ricoperto di merletto Irlanda ; donna Giulia Lops Mastelloni in raso e velluto lilla con merletti ricamati a pagliuzze di argento ; la baronessa Campagna Soulier , deliziosa , in tulle a pagliuzze di oro con festoni di piccole rosette thea , su fondo giallo tenerissimo ; Missis Harrison Davis , splendida toilette bianca e argento , berta di velluto verde Nilo ; donna Maria Pavoncelli Monaco in nero e acciaio ; la contessa Candida Gulinelli in giallo a fiorami di oro , pelliccia e merletto ; la principessa Caracciolo Carafa , vestito intiero di merletti di Bruxelles su fondo bianco ; la marchesa Diana Buonocore in nero , intieramente ricoperta di pagliuzze ; la baronessa Calcagno Feraud in tulle ricamato con pagliuzze di argento su fondo lilla chiarissimo e incrostazioni di merletto ; donna Vittoria Baldacchini di Schiavi in verde Nilo e pagliuzze di oro ; donna Isabella Campagna Doria , in merletto nero con applicazioni di velluto nero su fondo bianco ; la baronessa Maria Campagna ; la contessa di Pontalto ; la contessa Siciliana Doria con la bella signorina Laura ; la principessa Ruffo Folgori ; la baronessa Silvestri Genoino ; la marchesa Romanazzi Saluzzo ; donna Lisa Croce Nunziante ; la marchesa di Mottola Pitò ; la marchesa Pia Ruffo Gerini ; la duchessa Giusso Marini ; donna Leonora de Tilla de Marinis ; la contessa Laura de Balbo ; la principessa di Melissano ; madame Anna Clician ; la duchessa Dusmet de Spours ; donna Maria Luisa Capozzi Pacca ; la contessa di Lutzemberger ; la duchessa di Guardialombarda con la signorina Nora Ruffo ; la duchessa di Nardò con la figliuola ; la baronessa di Renzo d ' Amore con le signorine di Renzo ; le signorine Marta e Rubina Calì ; la marchesa Paternò Zunica ; donna Malvina Mattioli ; la signorina Maria Angelica de Rossi ; la signorina Maria Antonietta della Rocca ; donna Maria Tarditi ; la contessa Piscicelli de Filippis ; la contessa Marigliano del Monte ; la signora Elvira de Tilla Casella ; la baronessa Calcagno Feraud ; la contessa Viti di Francavilla con la signorina ; la marchesa Forcella Mirto ; la signora Cirillo Segrè ; la marchesa Capranica del Grillo ; la contessa Erminia Alvares de Toledo ; la signorina Maria di Francavilla ; lady Haldon ; la marchesa di Marianella Spinelli ; la contessa Leonardi di Casalino ; la contessa di Vadi ; la marchesa Misch ; la baronessa di Postiglione ; la contessa Filo Perrez de Grainger ; la baronessa de Ferraris Gaetani ; la contessa Mezzacapo Mastrilli ; la contessa Framarin ; la signorina Alma Becker ; la baronessa Angeloni con la signorina Flora ; la marchesa di Campolattaro ; la duchessa di Miranda ; la principessa Piedimonte Moncada ; e , forse , varie altre . LA CRONACA Le Loro Altezze Reali il duca e la duchessa sono giunti alla Reggia , con il loro seguito , alle undici precise , in tre grandi landaus di gala : e sono entrati nel salone da ballo , ove erano attesi da tutti gli invitati , poco dopo le undici . Erano al seguito del duca e della duchessa di Aosta : il marchese Carlo Torrigiani e la marchesa Torrigiani nata Fry ; il barone Perrone di san Martino e la baronessa di san Martino nata Ornavasso ; il colonnello d ' Agliè ; il capitano Durini . Era , anche , con la duchessa di Aosta , la sua gentile ospite , contessina Galli della Loggia . Il colpo d ' occhio , in quel momento , è stato bellissimo . Le Loro Altezze Reali , subito , si sono dirette verso i seggioloni che erano sul lato destro del salone , verso il centro e , colà , hanno ricevuto i saluti e gli omaggi di una grandissima parte dei loro invitati , prima le dame , poi i gentiluomini ; e a ognuno il duca di Aosta , la duchessa di Aosta hanno trovato una parola amabile da dire . Poi , si è ballata la quadriglia d ' onore , quella che dà principio alle danze : erano in prima figura la duchessa di Aosta che ballava con l ' ammiraglio di Brocchetti , il duca di Aosta , dirimpetto , che ballava , con Sua Eccellenza donna Lina Crispi . Dopo di che , le danze sono continuate , con molto brio , sovra il seguente programma di musica , vivacemente eseguito dalla orchestra diretta dal noto maestro Varriale : l ª QUADRIGLIA : Le Joyeux Danseur di Bagarre ; 1° WALTZER : Reine du Danube di Berger ; 2ª QUADRIGLIA : Le diable au corps di Bagarre ; 2° WALTZER : Mille Feuilles di Turlet ; 3° WALTZER : Gaité di Waldteufel ; 1° LANCIERI : Parisette di Stonpar ; 4° WALTZER : Vie Elégante di Turlet ; 3ª QUADRIGLIA : Der Vagabund di Zeller ; 5° WALTZER : Grumbenlichter di Zeller ; 6° WALTZER : Faschingskunder di Ziehrér ; l ª POLKA : Automobile di Salabert ; 1° GALOP : Bon Dèpart di Desormey . La table à the ha funzionato , diciamo così , da che il ballo si è aperto , sontuosa e copiosa ; il buffet si è aperto a mezzanotte , con il seguente menu di cena , per quanti erano gli invitati al ballo : Consommé chaud ; Croustade de macaroni à la Montglas ; Filet de boeuf à la gelée ; Jambon de York glacé ; Galantine de volailles truffée ; Glaces variées . All ' una della notte , il duca e la duchessa di Aosta , col loro seguito e una ventina di dame e di gentiluomini hanno partecipato a una cena , in una sala separata . Ecco il menu della cena delle Loro Altezze Reali : Huîtres ; Consommé de volaille ; Petites bouchées à la Dino ; Côtolettes d ' agneau ; petis pois ; Jambon de York glacé ; Salade Victoria ; Glace Yvette ; Gateaux . Alle due e mezzo , il duca e la duchessa di Aosta hanno preso commiato e col loro seguito sono risaliti alla Reggia di Capodimonte . Il ballo elegantissimo , è finito , precisamente , alle tre dopo mezzanotte .
UNA GIOVINEZZA ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Ah , che non vale , dunque , aver vent ' anni , ed essere forti , e sani , e felici ! Ah , che non vale avere tutte le qualità della persona , tutte le qualità dello spirito , ed essere ricchi ed amati , quando tutto questo si getta via , d ' un tratto , come un inutile peso , con un colpo di una piccola arma terribile , così all ' alba di un giorno di letizia , in una cameretta da scapolo che si sarebbe lasciata , tra poche ore , per sempre ! Perché , perché Vincenzo Pignatelli , giovanissimo ancora , troppo giovine ancora , ha spezzato brutalmente la trama della sua vita , come uno scettico , come un cinico ? La fredda cronaca dei giornali parla di qualche libro , trovato in camera sua : i cronisti , osservatori scrupolosi ma superficiali , accusano Ugo Foscolo , accusano Giacomo Leopardi , di aver infiltrato il veleno amaro nell ' animo del giovine ! No , povera letteratura ! Tu non sei colpevole , oggi , come non fosti colpevole altra volta ! Non è un libro che uccide , mai ! E se i fiori d ' arancio , non ancora messi , sulla fronte verginale , radiosa d ' ogni grazia , della bellissima tra le fanciulle napoletane , hanno oggi ricevuto tragicamente un sottile spruzzo di sangue , è nell ' anima stessa del giovine morto che bisogna ricercare le cagioni oscure e lontane , lo scetticismo innato , forse , un sogno doloroso fiorito , un vento di follia che è passato , come un soffio di tempesta , in maggio , sulle spighe mature ... O , forse , forse , è il Fato , il bizzarro Fato , la tragica Mano invisibile che grava su noi , quando nessuno l ' aspetta , quando la felicità irradia l ' orizzonte della sua luce è il Fato , folleggiante come un tragico bimbo che scherzi con questa fragile cosa che è la vita umana , che ha voluto , ieri , che Vincenzo Pignatelli , a diciannove anni , si uccidesse , che i ceri destinati alla lieta funzione delle nozze ardessero , con un lento gocciare di lacrime , intorno a una bara ...
CINEMATOGRAFEIDE! ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Come nasce un ' epidemia ? Come si sviluppa un morbo ? Si ha un caso isolato , di quelli che i medici chiamano sporadici , e che impensieriscono pochissimi o nessuno : poi un altro , e due , e quattro , e a mano a mano il numero cresce , e l ' allarme si propaga , finché il flagello impera , sovrano , finché il terrore vince gli animi di tutti e nessuno pensa più a sottrarvisi , e nessuno sa più mettersi in salvo ... Così è avvenuto per tante cose , per tante manie : un tempo era il café concert che infieriva , e ad ogni svolta di via c ' era una baracca in cui una disgraziata creatura assalita dai crampi allo stomaco si contorceva miagolando , mentre dei tromboni le ruggivano ferocemente in faccia ; poi è stata la volta dei bar : un bar ogni tre passi , con una scritta strabiliante , strappata alla storia , alla mitologia , alla letteratura , e con l ' eterna caffettiera gigantesca fumicante e l ' eterno apparato di bottiglie d ' ogni colore e di paste d ' ogni sapore e d ' ogni ... età ... Oggi , la suprema espressione della mania renzaiola di Napoli , il dernier cri del successo è dato dal cinematografo . Vedete , innanzi a un magazzino , un assito con una striscia di tela ? Inutile che leggiate la scritta : posso giurarvi che dice : Cinematografo Sirena . Prossima apertura . Vedete , innanzi ad un altro magazzino aperto da poco e sfolgorante di lampadine , un gruppo di gente che aspetta per entrare ? Inutile che domandiate di che si tratta ; ve lo dico io : è il Cinematografo Masaniello , inaugurato ieri appena . Un crocchio di galantuomini o di persone che possono sembrar tale è fermo a discorrere sopra un marciapiede ? Credete che si occupino del pretendente del Marocco o del Parlamento italiano o delle condizioni deplorevoli in cui è tenuta via Toledo o dei pezzenti che gremiscono le vie di Napoli e le scale di Chiaia e di San Potito ? Niente affatto ! Essi dicono : Io trovo più opportuno aprirlo giovedì santo ... Io temo che sia troppo presto ... Io temo che sia troppo tardi ... Sapete di che cosa si parla ? Ve lo dico io : di un cinematografo . Si deve organizzare una festa di beneficenza ? Si riuniscono , per ciò , otto dame , o quindici , o ventiquattro ? Immaginate che preparino un kermesse , o uno spettacolo filodrammatico , o qualche cosa di simile ? Niente affatto : pensano a una mattinata cinematografica ! E il cinematografo regna , e impera , e s ' impone , e domina , e spadroneggia , e invade ogni cosa , la mondanità , la beneficenza , l ' arte , il teatro ! E la macchina terribile , non contenta di aspettarvi in agguato nella sala semibuia , vien fuori alla luce del sole e vi colpisce in pieno movimento e vi coglie a tradimento , quando meno l ' aspettate ... Siete alla passeggiata della Dante ? Ed ecco il cinematografo che vi sorprende a fare da cavalleresco cicerone ad una bella signora , e vi tramanda ai posteri mentre fate il farenella ... Siete in villa , aspettando qualcuno ? Ed ecco il cinematografo che ci piglia in pieno colloquio e immortala nei suoi films il vostro innocente flirt ... Dove salvarsi ? Come salvarsi ? Nessun rimedio , lettrice e lettore ! Rassegnarsi , e aspettare l ' ora della liberazione ! Ed essa verrà quando i cinematografi saranno tanti che finiranno col divorarsi a vicenda , e noi andremo a fare , io lo giuro , una danza di gioia , innanzi all ' ultimo obiettivo che esalerà l ' ultima proiezione ! ...
PRO DOMO NOSTRA ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Nessuno che abbia occhio e fantasia , può negare che piazza Vittoria sia una delle più belle piazze del mondo , e solamente , forse , la beltà maestosa della place de la Concorde , a Parigi , la supera . Così chi giunge in piazza Vittoria , da uno dei suoi sbocchi , chi ha il profondo piacere estetico di abitarvi ha , sempre , una impressione penetrante e che esalta lo spirito . Non io , la descriverò : voi la conoscete e l ' amate , o napoletani : voi la conoscete e ve la rammentate , o lontani , o stranieri , e ve la rammentate con simpatia e con nostalgia . Ma questi spiriti gretti e meschini da cui abbiamo avuto , in isconto dei nostri grandi peccati , la punizione da Dio di essere governati , ma questa gente di San Giacomo che non capisce niente , che non fa niente ... e che manda alla morte i popolani di Napoli , sotto le macerie del mercato di Monteoliveto , ignora forse , che piazza Vittoria è il decoro e la bellezza di Napoli : lo ignora , certamente , la nostra ineffabile giunta comunale ! Bisogna vedere che è , da quindici giorni questa sventuratissima piazza ! Non è mai stata spazzata dalla cenere completamente e ve ne è , sempre , una media di due o tre centimetri , più , certo , che nella maggior piazza di Boscotrecase ; e , quindi , a ogni colpo di vento è il simoun , che si leva ; e , quindi , a ogni goccia di pioggia , sono strati di melma in cui si affonda . Ad adornarla bene , intorno ai suoi squares sono , da quindici giorni , alti mucchi di cenere , sormontati d ' immondizie o fiancheggiati dalle medesime : e invece di toglierla , i carretti , passando per andare a via Caracciolo , per andare a Santa Lucia , ce ne aggiungono dell ' altra . Ah , il vento , il vento che avvolge in una immensa nube sordida , irrespirabile , piazza Vittoria , una delle più belle piazze del mondo ! E la povera via Vittoria , in uno stato pietoso , anche più pietoso di piazza Vittoria ! In quanto ai cattivi odori , non ne parliamo ! Il direttore dell ' ufficio d ' igiene non pensa che a farsi fare dei soffietti , nei giornali , dai compiacenti cronisti municipali : e mai l ' igiene è andata così male , come in questo momento . E la Giunta osa fare stampare che tre quinti della città sono liberi ! Tre quinti ? Ma ci vuole una bella faccia , per fare stampare questo ! A Ottaviano faranno più presto a sbarazzare le vie ! A Boscotrecase si sta molto meglio ! E i miseri abitanti di piazza Vittoria invochino la misericordia di Dio , per essi , perché questo castigo municipale finisca !
A CRISI RISOLUTA ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Pare impossibile , ma non è soltanto nei corridoi di Montecitorio , non è soltanto nei circoli e nei caffè , non è soltanto nelle farmacie di provincia , che la crisi ministeriale e la sua risoluzione hanno tenuto gli animi sospesi , hanno acceso vivissime discussioni , hanno provocato polemiche e questioni personali ; perfino nelle famiglie , nelle semplici , modeste famiglie borghesi , questo periodo di disfacimenti o di rifacimenti , di dicerie , di previsioni , di calcoli e di critiche , di speranze e di delusioni , si è riverberato , intensamente . E vi sono stati malumori , lotte , apostrofi violente e scene terribili , seguite da crisi non politiche , ma nervose . La famiglia era , per esempio , così divisa : il padre , sonniniano , uomo del centro con simpatie per la sinistra , nemico giurato dei sussidi alla stampa ufficiosa e delle note della sarta ; la madre , ammiratrice di Rudinì , per la sua bella barba e per la caramella , con profonde simpatie per la destra , la quale , secondo lei e secondo il Vangelo , non doveva neppure preoccuparsi di quel che facesse la sinistra , nello stesso modo che lei non si preoccupava punto almeno a quel che dicevano le lingue malefiche delle coinquiline di quel che facesse Sisina , la figliuola , quando inviava marconigrammi allo studente di fronte ; il figlio maggiore , marcoriano , con un programma radicale , tanto radicale da voler riformata di sana pianta tutta la mobilia del salotto che , secondo lui , era divenuta indecente ; il figlio minore , socialista accanito , amico per la pelle del proletariato e , conseguentemente , della serva di casa , da lui iniziata alle dottrine di Carlo Marx , con grave danno dell ' arrosto domestico , troppo spesso bruciato dal fuoco della rivolta ; Sisina , la figliuola , di colore incerto , ma di opposizione a tutti i ministeri per spirito di contraddizione e per reazione alla tirannia paterna e fraterna . S ' immagina quel che è stato , questa famiglia , per otto giorni : a tavola , tra i maccheroni e la costoletta alla milanese , Giolitti e Sonnino venivano a conflitto , si mangiava Cocco Ortu al tegame , si metteva Gallo allo spiedo o ai ... Ferri ; il signore caricava la folla in nome dell ' ordine , il figlio maggiore tuonava contro il forcaiolismo , il minore faceva dell ' ostruzionismo fracassando i piatti , la signora invocava un intervento della forza , in persona di suo cugino Alberto , maggiore di artiglieria , e Sisina profittava del frastuono per correre alla finestra e comunicare gli ultimi dispacci della Stefani domestica allo studente di fronte ... La crisi risoluta , ora ha calmato gli animi : con Giolitti c ' è modo di intendersi , e il padre ha deposto le armi ; tutti gli altri hanno assunto un contegno di benevola aspettativa ; la signora si è riserbato di pronunziarsi dopo un colloquio con Alberto , e Sisina spera moltissimo in un sottoportafogli per Gigi , studente di quarto anno di legge , è vero , ma largo parente di un compare di Gianturco ... E gli telegrafa , ogni giorno , a segni : Nessuna notizia da Roma ? Che ti scrivono , da Avigliano ?
CINQUECENTO FRANCHI! ( SERAO MATILDE , 1906 )
StampaQuotidiana ,
Mentre si cerca ancora , e indarno , il vincitore del famoso milione , noi , o lettrici , o lettori , più modestamente , ma più sollecitamente anche , prepariamo il nostro premio di cinquecento lire in oro , per il vincitore del nostro primo concorso . E possiamo annunziarvi già , che la bottiglia , la grande bottiglia di liquore Strega , che sarà l ' arbitra dei vostri destini , o concorrenti , è stata , ieri , solennemente preparata e riempita di grano , del grano Romanella , produzione della provincia di Caserta , qualità del peso di ottanta chilogrammi per ettolitro : in sottile pioggia d ' oro , del bel colore luminoso che aveva il liquore della ditta Alberti , il grano è disceso e i chicchi , urtando contro il vetro , tintinnavano , come campanelle sommesse di un armento lontano ; e a poco a poco il mucchio è cresciuto , è salito , ha colmata la bottiglia fino all ' inizio del collo : il collo è rimasto libero . Poi , abbiamo proceduto alla chiusura della bottiglia e al suggellamento : e oggi tutta Napoli potrà vedere la nostra Sfinge di vetro , che serba nei suoi fianchi il suo segreto e la certezza delle cinquecento lire , nelle vetrine di Vincenzo Stilo , a Via Roma , sotto i nostri ufficii . Le condizioni del concorso voi le sapete già , o assidui nostri : si tratta , cioè , di indicare il numero preciso dei chicchi di grano che quella bottiglia ( da 80 centilitri ) contiene . Il fortunato indovino avrà la somma di cinquecento franchi ; somma che potrà essere ripartita in più , se saranno parecchi ad indovinare . Per partecipare al concorso , basta inviare , col numero di chicchi , venti dei talloncini , che pubblichiamo appositamente nel Giorno . I venti talloncini debbono essere di numeri diversi ; non importa , però , che non siano consecutivi . Siccome molti nuovi abbonati ci hanno pregato di metterli in condizione di concorrere anch ' essi , abbiamo voluto prorogare a tutto febbraio il termine per la chiusura del concorso . Stamperemo , quindi , anche in questo mese , i talloncini speciali . Ed ora , o lettrice , o lettore va , e fermati innanzi alla vetrina di Vincenzo Stilo , ed interroga la Sfinge , prima di accingerti all ' esperimento di riempire una bottiglia simile , nelle domestiche pareti ; chiedile la parola dell ' enigma , la cifra sospirata . Chi sa che ella non la riveli , questa parola , questa cifra , a chi sa interrogarla .