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> categoria_s:"Narrativa" > autore_s:"DE_ROBERTO FEDERICO"
LA MESSA DI NOZZE ( DE_ROBERTO FEDERICO , 1900 )
Narrativa ,
I L ' arrivo del " Senegal " Alle tre , quando la campana annunziò la fine della lezione , il professore Domenico Perez non lasciò liberi , come avrebbe dovuto , i suoi discepoli . Spiegava da due ore un atto dell ' Edipo Re e non voleva interromperlo . Dominando con la voce ferma e severa i moti d ' impazienza della classe , andò avanti per un ' altra diecina di minuti , sino alla fine ; poi pronunziò la frase sacramentale : - Basterà per oggi . Appena uscito nel corridoio , in compagnia degli alunni più diligenti che gli rivolgevano ancora domande intorno alle cose udite , si vide accostare da Baldassare , il bidello . - Signor professore , c ' è un signore che lo aspetta . - Chi è ? - Non ha detto il nome ... Dice che è venuto da Firenze apposta per lei . - Da Firenze ? ... Dov ' è ? - L ' ho fatto accomodare nella sala di convegno ... Vi è rimasto un pezzo a dormire , sul divano ! ... Prima di sonare la campana sono andato ad avvertirlo ; allora è sceso giù nel cortile ! ... Ha un ' aria ... una cert ' aria ... Perez sorrise vedendo la smorfia con la quale Baldassare intendeva esprimere l ' aria dello sconosciuto , e s ' affacciò dal ballatoio . Non distinguendo nessuno in mezzo alla folla degli scolari sciamanti giù per la corte , discese le scale ; sull ' ultimo ripiano , scorgendo il visitatore che pareva appostato per attenderlo al varco - una figura alta e smilza , un paio di gambe lunghe chiuse in calzoni strettissimi , una faccia magra tagliata da due baffi chiari uncinati - esclamò : - Bertini ! ... Ma come ? Sei tu , Lodovico ? - Sono io . - Senza avvertirmi ? ... Senza scrivermi una parola ? ... - soggiunse , buttandogli le braccia al collo e baciandolo con grande effusione sulle due guance . - Non importa ; grazie egualmente ! ... Che piacere ! ... Sai che non ci vediamo da Valsorrisa ? ... Quant ' è ? Due anni ! ... Quando sei arrivato ? - Da un ' ora . - E sei venuto per me ? Che bravo ! Andiamo via ! Sono libero . Sono tutto per te . Quanto ti tratterrai ? - Riparto stasera . - Come ? - protestò l ' altro , fermandosi , tra stupito e crucciato , sul punto di varcare il portone del Liceo . - Ma niente affatto ! ... Dopo due anni che aspetto questa tua visita , vieni per mezza giornata ? Che dico ? Per qualche ora appena ! - Non posso fermarmi di più . - Hai da fare ? Che hai da fare ? Non ammetto pretesti ! Ti sequestro . Almeno sino a domani . - Ti prego non insistere . Non posso . Perez gli fermò addosso lo sguardo . Nel primo momento , nella sorpresa del riconoscimento , non aveva fatto attenzione all ' aspetto dell ' amico suo ; ora , udendo quella risposta proferita brevemente , in tono che non ammetteva replica , e rammentando le parole di Baldassare sullo strano atteggiamento del visitatore , scorgeva realmente qualche cosa d ' insolito in lui . Magrissimo era sempre stato , ma d ' una magrezza sana , ossea e nervosa ; ora il suo viso lungo ed affilato pareva emaciato come dopo una malattia ; le tempie , dove i capelli cominciavano a incanutire , eran solcate da vene inturgidite ; gli occhi si volgevano intorno esitanti , inquieti , quasi sospettosi ; anche il passo era malfermo . - Sia come vuoi , - concesse Perez , tenendo temporaneamente per sé quelle osservazioni , ma proponendosi di cogliere o di far nascere più tardi l ' occasione di manifestarle . - Vieni a casa mia ? - Per fare ? - Niente ! Sono libero , ti ripeto ; posso dedicarti tutto il pomeriggio . Dicevo così , nel caso che volessi riposarti . Sei all ' albergo ? - No , ho lasciato la valigia alla stazione . - Dovresti essere stanco ; ho sentito che ti sei addormentato , aspettandomi . - Ora sono riposato . - Va bene ; allora verrai da noi a pranzo stasera : è inteso . La mamma sarà felice di vederti . Per il momento vogliamo andare al caffè ? - Grazie ; io non prendo nulla . - Allora ... - fece Perez , un poco imbarazzato , cercando che cosa potesse piacere all ' amico ; - allora ... montiamo in carrozza e giriamo un poco in città o in campagna ? Solo quell ' offerta riuscì gradita all ' invitato . - Andiamo al mare ? - propose . - Dove tu vuoi ! ... Vetturino ! ... - chiamò , fermando con un gesto del braccio una carrozza che passava loro dinanzi in quel momento . - Monta su , caro , ti prego ... Vetturino , alla Gettata ! ... - Poi , accomodatosi nel suo cantuccio , battendo con la mano sul ginocchio dell ' amico , esclamò giocondamente : - E così ? - E così ? - ripeté l ' altro , come un ' eco . Cavata di tasca la borsa del tabacco e cominciando ad arrotolare una sigaretta , soggiunse : - Che fai ? ... Sei contento ? ... Lavori ? - Lavoro , sì . E tu ? - A che lavori ? - insisté l ' interrogato , come se non avesse udito la domanda . - Vuoi ? - concluse , offrendogli da fumare . - Grazie ! Ti dirò che sono in un periodo di grande fecondità . Mentre la carrozza attraversava i quartieri popolari , arrestandosi tratto tratto per l ' ingombro dei tram , delle automobili , dei legni , dei carri , dei veicoli d ' ogni sorta , Perez cominciò a parlare delle sue occupazioni letterarie . Scrittore di commedie prima che insegnante di lettere greche , egli adempiva con tutta coscienza l ' ufficio scolastico ; ma più che la cattedra lo attirava il palcoscenico , dove aveva raccolto e raccoglieva ancora i premî più ambiti . Quanti ammiravano in lui l ' artista geniale , l ' arguto dipintore dei costumi contemporanei , non riuscivano a spiegarsi come egli potesse essere anche un dotto cultore delle classiche discipline ; in realtà , il giovane aveva sofferto d ' un intimo disagio vivendo con la mente , per ragioni di studio , in tempi tanto remoti e disformi da quello nel quale era nato , del quale osservava , intendeva ed amava i caratteri , nella vita reale ; ma il disagio era finito , e le due occupazioni si erano conciliate , perché l ' amore della modernità gli aveva impedito di isterilirsi nel fanatismo del passato e gli aveva fatto ricercare ed intendere nelle antiche letterature solo ciò che vi resta di veramente vivo , di eternamente giovane e fresco . Proprio in quei giorni , dopo una vivace polemica sostenuta con un Tedesco erudito e pedante , egli aveva concepito l ' idea d ' un saggio intorno alle " Forme letterarie fossili " , e nell ' esporre all ' amico gli argomenti coi quali si accingeva a sostenere la propria tesi , si animava ed accalorava : piccolo , vivacissimo , tutto fuoco , roteava gli occhi e mulinava con le braccia come sostenendo un assalto contro avversarî invisibili , bucava l ' aria con l ' indice disteso come per trapassare da parte a parte gli autori incriminati . - Nel mondo della creazione artistica , come nella natura vivente , le specie appariscono , vivono più o meno a lungo e poi dànno luogo ad altre più o meno diverse . Il poema e la tragedia hanno fatto il loro tempo come gl ' ittiosauri e i teromorfi ; sono finiti con gli elmi e gli scudi , coi manti e le corone : roba da museo . Al giorno d ' oggi che i re , quelli che restano , portano il cappello a cencio e le scarpe con le gomme , e i militari si vestono di grigio per non lasciarsi scorgere da lontano , e gli eroi si trovano , quando si trovano , nel corpo dei pompieri o tra i casellanti delle strade ferrate , non vi sono altre forme possibili che il romanzo o la novella e il dramma o la commedia . Il naturalista ricostruisce con senso religioso i formidabili giganti della fauna antica , ma non nutre la folle idea di richiamarli in vita . Io m ' inginocchio dinanzi a Sofocle , ma rido di chi presume mettere al mondo nuovi " Edipi " . Le commedie nostre saranno benissimo semplici coccodrilli , e se vuoi umilissime lucertole a petto dei colossi antidiluviani ; ma la colpa non è nostra se quegli stampi sono andati distrutti . - E le tue commedie nuove ? - Tre , mio caro ; non meno di tre : omne trinum ... E tre casi di adulterio , uno dopo l ' altro ! I critici e i commissarî dei concorsi governativi mi lapideranno , ma il pubblico verrà a sentire . Non dico ad applaudire . Può darsi benissimo che mi fischi di santa ragione ; ma la colpa sarà stata mia , non dell ' argomento . Non ne conosco altri che appassionino tanto le platee , perché nessun altro offre una così intima associazione del comico col drammatico , e se vuoi col tragico , ma nel senso moderno della parola . La nostra civiltà ha preteso disciplinare l ' indisciplinabile , quel sentimento che il mito antico , più accorto , aveva simboleggiato in un fanciullo , bendato per giunta , cioè due volte cieco , doppiamente irresponsabile . Il matrimonio , l ' unione eterna e indissolubile , è il più bel tentativo di correggere la realtà , di realizzare l ' ideale ; ma la natura , che noi disconosciamo , si prende giuoco di noi , scombussola i nostri piani , sconvolge la nostra vita . Dico la nostra , e non la loro , della gente coniugata : perché , sentimentalmente , la situazione è la stessa , sia nelle giuste nozze , sia negli amori liberi . Quante volte hai giurato ad una donna , con tutta la sincerità del cuore , con tutto il convincimento della volontà , che l ' ami unicamente , che l ' amerai sempre ? E quante volte , con quanto dolore , ti sei accorto dell ' inganno ? Bertini , rivoltatosi bruscamente , buttò via la sigaretta non ancora finita di fumare ; poi , raddrizzatosi sul sedile incrociò le braccia e chinò il capo . Perez , senza aspettare risposta alle domande espresse non tanto per curiosità di sapere quanto per bisogno di affermare , riprese : - La poesia ha inventato l ' anima sorella , l ' anima gemella , che andiamo cercando , che presto o tardi incontriamo e che allora ci prende tutti per sé ; ma la natura , quando crediamo di esserci assortiti con la creatura predestinata , ce ne sospinge dinanzi , un bel giorno , a nostra insaputa , un ' altra che ci piace di più , che ci par fatta per noi meglio dell ' altra , che distrugge il prestigio dell ' altra , che vogliamo e dobbiamo ottenere , a qualunque costo di morirne , salvo a ricrederci ancora una volta , quando ci troviamo esposti ad una terza seduzione ancora più forte , o semplicemente diversa . Sai che lo ha detto anche Napoleone ; il matrimonio non è istituzione fondata su leggi di natura , e Balzac lo ha scritto in fronte alla sua " Fisiologia " . La natura non vuole amori unici ed eterni ; esige anzi , per il conseguimento dei suoi fini , il più gran numero di amori . Noi siamo come i germi che essa sparpaglia a milioni per l ' aria , sulla terra , nelle acque , per moltiplicare le probabilità che s ' incontrino e si fecondino e si schiudano in nuove forme di vita . Uomini e donne , tutti quanti siamo , nonostante i nostri codici scritti e la nostra morale intima , che altro facciamo , io ti domando , se non cercarci per sedurci , se non sfoggiare ed accrescere le nostre doti per suscitare il più gran numero di desiderî dai quali deriveranno il più gran numero di accostamenti ? Perché mai tu scolpisci le tue statue , ed io scrivo le mie commedie , e il nostro Natali dipinge i suoi quadri , e Luigi Albani compone le sue musiche , se non per abbagliare queste signore con l ' aureola della gloria ? E queste signore perché mai passano metà della loro vita dalla sarta e dinanzi allo specchio , se non per fulminarci col fulgore della loro bellezza ? In tutti i loro rapporti , in quelli che sembrano più innocenti , uomini e donne non fanno altro che scherzare col fuoco : la fedeltà dei mariti , delle mogli e degli amanti è un miracolo altrettanto grande quanto la preservazione di una santabarbara fra il grandinare delle granate . - L ' albergo di Francia è in questa via ? L ' oratore si sentì così bruscamente interrotto nel bel mezzo dell ' argomentazione da quella domanda , che per un momento rimase senza parola . - L ' albergo di Francia ? ... Qui siamo sul corso Vittorio Emanuele ; l ' albergo di Francia è nella via Cavour . - Passiamo di là , se non ti dispiace . - Vetturino , per via Cavour ... Ma sai che sei un bel tipo ? - esclamò poi , fra crucciato e sorridente . - Mi fai sgolare senza darmi retta , e non mi narri nulla di te , delle cose tue ! Perché hai trasferito lo studio a Firenze ? - Per finire il monumento a Mazzini : te lo scrissi . - Un tempo non potevi lavorare fuori della pace di Promonte ... Come sta tua sorella ? Il dottore tuo cognato ? I tuoi nipotini ? - Stanno bene , grazie . - Che desiderio di tornare lassù ! Bisogna che scriva alla signora Laura . Il tuo monumento , dalle figure che ne ho viste sui fogli illustrati , è una bellezza . So che vi hai lavorato molto ; forse troppo ? Sei un poco affaticato ? - Un poco . - Si vede . Te lo volevo dire . Non sei stato sofferente ? - Un poco . - Perché non ti riposi ? Perché non ti fermi con noi ? Ti prometto di farti divagare . Hai qui tanti ammiratori ! E non poche ammiratrici , sai ? Ecco l ' albergo di Francia . Ferma , vetturino ... - No ! no ! - protestò vivacemente Bertini , trattenendo col braccio il braccio dell ' amico , ed ordinando poi al cocchiere , con voce breve : - Via ! E mentre la carrozza trascorreva dinanzi alla facciata dell ' albergo , vi fermò lo sguardo , rivoltandosi a guardarvi anche dopo che l ' edificio fu oltrepassato . Perez era rimasto in silenzio , non comprendendo . - Se ti decidessi a restare - riprese poi , tanto per dire - non ti consiglierei quest ' albergo , né gli altri del centro . Sono i più frequentati dalla gente danarosa , ma c ' è troppo frastuono intorno . Dovresti andare all ' Hotel Monsalvato , sul Colle d ' Elsa , a quattrocento metri sul livello della baraonda cittadina ; è un incanto . - Forse andrò in Val d ' Aosta , dai Mauri . - Ah , i Mauri ! Che brava gente ! Vi andrò probabilmente anche io , quest ' ottobre . Sai che Aurelia è sposa ? Allora il discorso si volse sul tema degli amici comuni . Quantunque neanche ora Bertini fosse molto loquace , Perez non volle sforzarlo con osservazioni che potevano riuscire indiscrete . Serbava inappagata la curiosità di sapere che cosa lo occupasse , perché mai avesse voluto esaminare la facciata e passare a rassegna le finestre dell ' albergo di Francia . E continuò a discorrere per due , evocando i ricordi d ' altri tempi , quando , giunta la carrozza sulla Gettata , in faccia al mare , Lodovico lo interruppe ancora una volta : - Vogliamo passare dal semaforo , se non ti dispiace ? - Non mi dispiace niente affatto . Ma prima di tutto , scusa , che vuoi farvi , al semaforo ? Aspetti telegrammi con telegrafo senza fili ? Un ambiguo sorriso , un sorriso veramente strano , increspò le labbra di Lodovico . - Forse ! - E poi , perché non l ' hai detto prima ? Il semaforo non è al mare , è sulla collina di San Rocco . - Andiamo sulla collina . - A San Rocco ! La carrozza prese un ' altra direzione , e la conversazione dei due amici , o piuttosto il monologo di Perez , anch ' esso . Ora lo scrittore dimostrava allo statuario , con un senso di compiacimento , l ' enorme sviluppo preso dalla città industre , i quartieri sorti come per incanto sul lido orientale , verso la cinta delle vecchie fortificazioni . - Guarda quante ville e quanti fumaioli ! ... Vedi quelle caserme ? Sono le case degli operai : il primo tentativo di risolvere seriamente questa parte del gran problema sociale ... Un borgo marinaro sulla riva , un rione industriale dalla parte opposta : in mezzo la città vecchia che si va rinnovando ! Vedi quella selva di antenne ? È il porto ... - Sapranno al semaforo - domandò ad un tratto Bertini - a che ora arriverà il " Senegal " ? - Ma come ? - esclamò Perez , con aria di stupore . - Volevi salire fin lassù solo per questo ? Ma gli arrivi dei piroscafi sono annunziati alle Messaggerie ! C ' è di meglio : basta passare dalla Vedetta ! ... Vetturino , torna indietro . Alla Vedetta marittima . Ancora una volta la carrozza cambiò rotta . Perez restò un pezzo in silenzio aspettando che il suo compagno dicesse qualche cosa ; poi , vedendolo assorto , con lo sguardo vagante per il panorama della città , domandò a bruciapelo : - Aspetti un amico , con questo " Senegal " ? Lo stesso sorriso , sottile e falso , spuntò sulle labbra dello scultore . - Sì ! - Chi , se è lecito ? L ' interrogato non rispose subito . Mosse il capo con un breve atto d ' imbarazzo , lo volse a guardare dietro di sé , esitante e sospettoso ; poi , afferrata la mano di Perez , proferì : - Lo saprai fra poco ... Non mi chieder nulla , per ora ... Il bidello non s ' era ingannato : c ' era qualcosa di molto strano nell ' aspetto di Bertini , un pensiero molesto che corrugava la sua fronte e fermava il suo sguardo , una inquietudine che rendeva nervosi i suoi minimi gesti . Perez rispettò la preghiera ; non interrogò , non disse più nulla , mentre la carrozza rotolava sordamente sull ' inghiaiato della riviera Margherita , domandando solo a se stesso da che parte del mondo veniva quel piroscafo , quale persona restituiva in Italia che stesse tanto a cuore a Lodovico . Una donna , probabilmente ? La vita intima dello scultore era stata sempre molto mossa : egli aveva nutrito passioni gagliarde e tempestose . Non era più giovane , certo ; doveva ormai aver varcato la quarantina . L ' aveva varcata senza meno : due anni addietro , a Valsorrisa , non ne aveva annunziato l ' arrivo imminente ? Ma per una natura appassionata come la sua , non era ancora l ' età della rinunzia ; era anzi la più pericolosa . Proprio a Valsorrisa , nelle poche settimane che vi avevano trascorse insieme , non si era infiammato per la bella signora Lariani ? Poco dopo , nell ' autunno , era andato improvvisamente a porre il suo studio a Firenze , per finire - aveva detto - il monumento a Mazzini : verità , o non piuttosto semplice pretesto ? Cominciata infatti a Promonte e destinata a Palermo , perché mai quell ' opera doveva esser compiuta proprio in Toscana ? Qualche grossa novità era sopravvenuta nella vita dell ' artista : nonostante il suo silenzio , Perez ne aveva pur avuto qualche sentore , aveva udito parlare di una signora , straniera , per la quale l ' amico suo doveva aver fatto una nuova passione . Forse costei aveva dovuto lasciarlo , era andata lontano , ed ora tornava a lui ? Ma nel suo aspetto , nelle sue parole , non c ' era la gioia , se pur e ansiosa , di chi aspetta una persona cara ; c ' era l ' inquietudine , l ' ambascia , una specie di paura ... - D ' ordinario , i postali dall ' Africa arrivano nel pomeriggio ? L ' improvvisa domanda distolse Perez dalle sue riflessioni . - Non lo so - rispose , comprendendo confusamente che dall ' Africa Lodovico non poteva aspettare un ' amante . - Ma ti caverai la curiosità fra due minuti . Stiamo per arrivare . La carrozza si era messa al passo , per la rampa di Bevagna . Lo scultore non levava gli occhi dall ' immensa distesa delle acque , liquido smeraldo sotto le balze della costa , d ' un azzurro carico come inchiostro più oltre , fino all ' estremo orizzonte . - Ecco la Vedetta . Scesero entrambi dinanzi al gabbiotto di legno dipinto di verde con pretese da chiosco orientale . Dall ' uscio socchiuso si scorgeva un cannocchiale girevole sopra un treppiedi piantato nel centro del bussolotto . Una tabellina di lavagna , sull ' entrata , portava scritto col gesso : " Il piroscafo " Senegal " arriverà oggi alle ore 17 " . Bertini , consultato l ' orologio , osservò , come parlando tra sé : - Dovrebbe essere in vista . L ' uomo di guardia rispose : - Sissignore . Già si scorge a occhio nudo . Guardi in direzione della punta di Platania . Lo scultore si accostò alla ringhiera che correva lungo l ' orlo della balza e vi si afferrò con tutte e due le mani sprofondando lo sguardo nella direzione indicata . Perez guardò anch ' egli verso quel punto , ma non distinse nulla . Ad occidente era tutto uno sfolgorio d ' oro , nel cielo dove il sole rutilava , nel mare dove l ' immensa scaglia del suo riflesso si stemperava tremolando . - Lodovico ! - gridò a un tratto Perez , riportando lo sguardo verso il compagno e vedendolo talmente piegato sulla ringhiera , che un altro poco e sarebbe precipitato nell ' abisso . - Lodovico , bada ! ... Non facciamo scherzi ! ... L ' altro si ritrasse , guardando gli scogli della riva sottoposta , bruni e brulli a fiore delle acque smeraldine . - Quanto sarà alto ? ... - disse . - Trenta metri ? ... Quaranta ? ... Temi che non sarebbe igienico tuffarsi in mare da qui ? ... Senza rilevare la lugubre facezia , Perez rispose con un ' altra domanda : - Dove vuoi andare , ora ? - Vorrei andare al porto , ma non in carrozza . Congeda il vetturino . - Come ti piace ... Ecco fatto - soggiunse , dopo aver pagato la corsa . - Andiamo ? Mentre la carrozza se ne tornava in città dalla parte alta , essi discesero la china . Bertini si voltava tratto tratto , guardando il mare della Platania , dove una nubecola di fumo rivelava ormai la corsa del " Senegal " . Perez restò ancora un poco senza dir nulla ; a un tratto , prendendo il braccio dell ' amico , con voce di dolce rimprovero , esclamò , piano : - Allora , senti , io non crederò più che tu sia venuto per i miei begli occhi ! ... - E ancora più piano , con tono di affettuosa confidenza : - Chi aspetti ? ... Che hai ? ... Bertini si fermò , si tolse il cappello passandosi la destra sulla fronte , se lo ripose in capo con un gesto brusco , poi disse : - No , Domenico ; non sono venuto per te ... Sono venuto da te perché non posso sentirmi solo , in quest ' ora d ' angoscia ; perché ho bisogno di udire una voce fraterna , di appoggiarmi ad un braccio sicuro ... - Eccomi qua ! ... - esclamò Perez , chinandosi verso di lui , offrendogli il braccio , che egli prese un momento e poi lasciò . - Che posso fare per alleviare la tua pena ? Non dirmene nulla , se ti costa ... - Mi costa tacere ! ... Ho bisogno di gridare ! ... Perdonami se non ti ho dato retta ... Ma ti ho udito bene , sai ! Certe tue proposizioni mi hanno fatto fremere , tanto parevano dette per me : tutto quanto hai enunziato , a proposito dei tuoi lavori , intorno all ' amore , al matrimonio , all ' adulterio ... Pronunziò questi nomi con voce vibrante , stridente , quasi acre , come se gli scottassero le labbra ; poi , dopo una pausa , più tranquillamente , ma anche più dolorosamente : - No , che non c ' è differenza , quando si ama , fra le unioni che il mondo giudica libere , e quelle che sanziona con le sue leggi ! Quando pare che nessuna legge ci governi , il cuore impone le sue , e sono le ferree ... Guarda , - soggiunse sopra un altro tono , esitando , fermandosi , rivoltandosi verso l ' amico : - Guarda ... come farò a spiegarti la situazione in cui mi trovo ? ... C ' è una donna che m ' appartiene , perché si è data a me , perché mi sono dato a lei , perché ci amiamo , perché tale è la sua e la mia volontà : va bene ? Ora questa donna , mia da tre anni oramai , il cui possesso io mi sono assicurato con la fedeltà più cieca e l ' adorazione più devota , che mi è rimasta anche lei fedele strenuamente , sinceramente ; questa donna , oggi , stasera , fra qualche ora mi tradirà . Fra poco , prima di notte , quando sarà giunto il " Senegal " , questa donna cadrà fra le braccia di un altro , all ' albergo di Francia : capisci ? Io sono qui per vedere arrivare questo " Senegal " , per passare sotto le finestre di questo albergo dove l ' infamia sarà consumata . Né io , né tu , né alcuno può nulla per impedirlo : nulla capisci ? Io posso fare una cosa sola , quella che tu m ' hai consigliata : restarmene qui , fino a domani . Questo sì , posso farlo . Posso scendere , anzi , all ' albergo di Francia , precisamente ; cercare anzi di avere una camera attigua alla loro , passare la notte lì , dietro l ' uscio che ci dividerà . Eccolo , quel che posso fare , se tu persisti a trattenermi ! Perez non disse verbo , turbato dall ' espressione quasi iraconda con la quale Lodovico aveva proferito le ultime parole . La conferma , improvvisamente ottenuta , delle sue supposizioni intorno alla natura tutta sentimentale delle inquietudini dell ' amico non gli procurava il più piccolo compiacimento per la propria perspicacia , tanto il caso si rivelava grave . Molte domande gli salivano alle labbra : " Perché ti tradisce ? ... Non t ' ama più ? ... Vi siete lasciati ? ... Chi arriva col "Senegal"?..." ma l ' altro non gli diede il tempo di formularle . Facendoglisi accosto con un nuovo moto di confidenza , riprendendo a parlare con voce ancora grossa , ma più pacata , riprese : - Capisci ora perché me ne vado ? Capisci che stanotte non posso restar qui , che ho bisogno di sentirmi portar via , non importa dove , col treno più rapido che mi trascini il più lontano possibile ? - E ad un moto di Perez , che si era rivoltato per interromperlo : - Che cosa vorresti dirmi ? Che debbo rassegnarmi , se non c ' è da far nulla ? Eh , lo vedi , mi rassegno ! ... Hai temuto che volessi buttarmi in mare ? ... Non aver paura ! ... Non sarei venuto a cercarti , se avessi voluto spiccare il salto ! ... Non ho armi addosso : prova un po ' ; non sono venuto per ammazzare nessuno ... Niente ammazzamenti , se anche quella donna fosse mia moglie ... Noi non siamo di quelli che ammazzano , né le mogli né le amanti , è vero ? ... Perché si ammazzano anche le amanti , è vero ? non le sole mogli ! ... Ah , come hai ben detto che non c ' è nessuna differenza , per il sentimento , fra l ' unione libera e il matrimonio ! Se questa donna fosse mia moglie , io non potrei infrangere il vincolo coniugale in un paese come il nostro che non ammette il divorzio ; potrei infrangerlo altrove ; ma divorziato o separato , forse che soffrirei più di quanto soffro adesso , per aver perduta la creatura che fu mia , che volevo mia ? ... Se fosse mia moglie , vedi , e sapessi che oggi , qui , in quest ' albergo , ella avesse un convegno con un altro uomo ... se fosse mia moglie , ecco , non potendo assassinare né lei né lui , non dovendo ammazzarmi , non volendo chiamare un commissario e due guardie che frenerebbero le risa accertando la mia disgrazia , qual altra cosa potrei fare , se non quella che faccio : spiare l ' arrivo dell ' uomo che viene a portarmela via , aggirarmi per i luoghi del loro incontro , immaginare , antivedere , non veder altro con gli occhi della mente fuorché i loro abbracciamenti , e quando l ' infamia starà per compiersi fuggire , fuggire , fuggire ? ... - No , scusa ! - proruppe finalmente Perez , non appena la voce di Bertini perdette qualche cosa della sua veemenza ; - scusa , non crederò mai che , marito o amante , un uomo nella tua condizione non possa fare altro ! Come hai scoperto che sta per tradirti ? - Non l ' ho scoperto ! Me l ' ha detto lei stessa ! - E tu non hai parlato , non hai pregato , non hai ingiunto , non sei riuscito a trattenerla ? E chi è costui che viene dagli antipodi a portartela via ? Un tuo predecessore , naturalmente ? Un primo amante a cui ora ritorna ? No ? ... Ma non l ' avrà mica sedotta per lettera o per mezzo degli annunzî economici di qualche giornale ! La conosce ? Come la conosce ? Lodovico si voltò a guardarlo , con espressione di stupore e d ' impazienza , quasi non potendo spiegarsi come mai l ' amico non comprendesse . - È suo marito . Perez ammutolì . Avrebbe voluto domandare : " Perché non l ' hai detto prima ? Perché non l ' hai detto subito ? Come potevo sospettarlo , se parlavi della possibilità che fosse tua moglie ?..." . Gli pareva che il narratore fosse stato reticente , che avesse posto una specie di studio nel mantenere , nel prolungare l ' equivoco . Ma non si sentiva di rimproverarlo , vedendolo tanto eccitato , in preda a un così angoscioso tormento . - Ah , suo marito ! ... - ripeté soltanto , sommessamente , meccanicamente , dopo che entrambi ebbero mossi lunghi passi senza dire una sillaba . - E tu non lo conosci ? - soggiunse dopo un altro silenzio . - Non lo conosco , non credetti neppure che esistesse , quando la incontrai . Era un marito così lontano , invisibile , introvabile ! Viveva nell ' Africa australe , in uno Stato nuovo , mezzo barbaro , quasi selvaggio , lo Stato libero della Stanlesia , dove era andato ad ordinare l ' esercito , lasciando quello inglese , a cui prima apparteneva . Mi parve sul principio che un marito di questa fatta fosse un personaggio da pochade , inventato per coonestare una situazione illegale , per attribuire un padre putativo a creature innocenti ... - Vi sono figli ? - Ve ne sono due , ma il più grandicello era ed è in collegio a Calcutta , io ne conobbi uno solo , il piccolino che ella aveva seco . - A Valsorrisa ? - domandò rapidamente Perez , ripensando alla Lariani , che Lodovico aveva corteggiata lassù . - A Valsorrisa : te ne rammenti ? - E come ! La signora Rosanna Lariani ? - Lei ... - confermò il dolente , così piano che Perez comprese piuttosto dal moto del capo che dal suono della parola . - È dunque lei la straniera di cui mi avevano parlato ! ... Sarà certamente più conosciuta col nome del marito ? ... - Harrington , sì . - Ma , in verità , allora non mi parve ... - Tu andasti via troppo presto - riprese il narratore , senza lasciargli esprimere il suo pensiero ; - partisti pochi giorni dopo il suo arrivo , non sapesti quel che seppi di lei , da lei stessa . Nessuno la conosceva . Mi narrò la storia complicata del suo matrimonio , con questo capitano inglese , diventato di botto colonnello nella Stanlesia , dove ella aveva seguito il padre , ingegnere italiano emigrato anche lui per cercare lavoro nelle miniere laggiù , ai primi tempi della costituzione di quello Stato ... Nessuno la conosceva a Valsorrisa ; nessuno poteva confermare o smentire quella narrazione , il romanzesco episodio del loro incontro sotto la tenda , mentre il padre di lei agonizzava , assassinato da un minatore cinese ; il cavalleresco aiuto offertole dal colonnello in quella terribile circostanza , la salvezza che il matrimonio propostole ed accettato era stata per lei , orfana e sola in mezzo ad un mondo ignoto ed ostile . Dovevo credere che ella avesse lasciato questo marito laggiù a causa del clima ? Che costui si contentasse di vederla durante i pochi mesi di permesso che quel Governo gli accordava ogni quattro anni ? ... Chi ha conosciute donne italiane che hanno sposato ufficiali inglesi al servizio della Stanlesia , e che se ne rimangono in Europa , andando e venendo dall ' Inghilterra in Italia e dall ' Italia in Inghilterra , vagabondando per le stazioni climatiche , senz ' altra compagnia tranne quella di un bambino ? ... Ma sì , ma sì ; vi fu un momento in cui credetti di aver da fare con un ' avventuriera ! Non mi costa dirti la nuda e cruda verità , dopo averla detta tale e quale a lei stessa ! ... Ella mi diede la prova del mio inganno , ed il rimorso degl ' ingiuriosi sospetti cominciò a stringermi a lei . Prima era stato desiderio , appetito , ammirazione professionale per la sua bellezza statuaria . Poi fu stupore e fascino per la singolarità della sua persona morale . Hai mai sognato di trovare una donna a cui poter dire tutto , capace di comprendere tutto , di scusare le tue debolezze , di perdonare i tuoi difetti , di ammettere la fatalità delle tue colpe , di amarti nonostante le tue infamie ? Una donna che si mostri a te come tu ti mostri a lei , senza veli , fino all ' ultimo fondo del cervello e del cuore ? Dev ' esser proprio vero che la parola ci fu data per nascondere i nostri pensieri , tante sono le menzogne piccole e grandi che andiamo spacciando , anche quando crediamo di essere più sinceri , per apparire più belli , più leali , più generosi , più amabili . Sì , lo hai detto : noi lavoriamo continuamente all ' opera di seduzione ; ma non soltanto con gli sforzi dell ' ingegno e gli artifizî della toletta ; ma anche , e più , con la mascherata del sentimento . Ed hai mai pensato che forse solo gli amanti criminali , le coppie delle prostitute e degli assassini si conoscono quali sono realmente ? Noi , nella nostra società timorata e pudibonda , c ' incontriamo , ci uniamo , restiamo più o meno a lungo congiunti , e ci lasciamo conoscendoci meno di prima . Nessuno riesce a leggere nell ' altro , perché ciascuno si studia di nascondersi . Quando il grave abito della menzogna ci opprime , quando vorremmo buttarlo via , la paura di scoprirci dinanzi a chi resta protetto , di disarmarci dinanzi a chi resta agguerrito , ci fa sopportare la maschera della finzione , la cappa dell ' ipocrisia . Ora , con questa donna , dopo quarant ' anni di bugie dette alle altre ed a me stesso , io ho potuto essere finalmente sincero . Più che con lei , con me stesso . Ora , questa volta , la prima volta , ho visto un ' anima nuda . E non credere che te ne voglia tessere l ' elogio , da innamorato , da cieco . Ho visto le sue bruttezze , sai , e non sono poche . Ma forse ella non ne è responsabile ; forse la vita dura , un ' esperienza precoce , infinitamente rara alla sua età e nel suo sesso , l ' ha fatta così . Non è una scuola di idealità lo spettacolo della lotta per l ' esistenza , tra la schiuma della emigrazione europea in Africa , nelle miniere della Stanlesia , con la febbre dell ' oro , la follia delle ricchezze , la cecità della fortuna , lo scatenamento di tutti gl ' istinti peggiori . Forse ella sarebbe stata un ' altra , se non avesse perduto bambina la mamma sua , se il padre non l ' avesse condotta seco laggiù , se non fosse vissuta in mezzo ad una natura primitiva e ad una umanità imbestialita , se non avesse dovuto difendersi armata mano contro la concupiscenza di qualcuno , che non potendo comprarla con un pugno di diamanti , tentava di sottoporla per forza di muscoli ... E poi , quand ' anche ella portasse dalla nascita i suoi difetti , potrei io esser severo con lei dopo averle rivelato la feccia del mio pensiero e del mio sentimento ? Io e tu e tutti quanti siamo , non abbiamo i nostri torti ed i nostri vizî ? Una bellezza rara e divina riscatta i suoi : la schiettezza , la sincerità , la semplicità con le quali si è svelata ... La passione vibrava , tremava , fremeva nella voce di Lodovico , lo traeva fuori del filo del ragionamento : né Perez diceva nulla per rimetterlo in carreggiata , vinto dal calore di quella parola , preso dall ' interesse di quella confessione . - Ma che volevo dirti ? - esclamò lo stesso confidente , arrestandosi , come non ritrovandosi più , come sovvenendosi di qualche cosa dimenticata . - Ah , questo : che anche quando l ' evidenza mi costrinse ad ammettere l ' esistenza del marito , io non lo conobbi , non vidi com ' era fatto , lo seppi assente , lontano , in un ' altra parte del mondo , dove ella non sarebbe mai più andata , di dove egli forse sarebbe tornato , ma non si sapeva quando , tardi certamente , non prima di tre anni , forse quando l ' amor mio per lei sarebbe finito , poiché io le dichiaravo che sarebbe finito ! ed ella lo sapeva ! come sapeva e dichiarava che sarebbe finito il suo per me Quando ti dico che abbiamo rinunziato alle finzioni , che abbiamo guardato in faccia la realtà , la più triste , la più dolorosa , la più malvagia ! Ma vedi : la verità è salutare . Noi andiamo continuamente giurando che ogni nostro amore è eterno , perché questo giuramento ci è richiesto , perché noi stessi crediamo di far bella figura dichiarandoci capaci di amare eternamente . Ma ogni volta che giuri , nello stesso preciso momento che le parole solenni ti escono dalle labbra , sentendo dentro di te che giuri il falso , che prometti l ' impossibile , un senso di fastidio , un impeto di ribellione non comincia a menomare l ' amor tuo ? Con lei , con questa donna , ammettendo entrambi l ' amara verità , riconoscendo che l ' amor nostro , che ogni amore è mortale , io mi sono sentito invece come dinanzi a una creatura cara i cui giorni sono contati , per la quale daremmo tutto il nostro sangue , alla quale ci afferriamo con l ' ardore della disperazione . Ora , vedi , in questa trepidazione dell ' anima , in questo terrore di poterla perdere , di doverla perdere , ecco , un bel giorno una lettera dall ' Africa annunzia che suo marito s ' imbarca , che fra un mese sarà di ritorno con l ' altro figlio . Oggi , vedi , egli arriva ; ed ella è venuta naturalmente ad incontrarlo , perché questo è il suo piacere , di lui ; perché questo è il dovere di lei , e perché io non ho il diritto di impedirlo . Io non posso impedir nulla , perché una volta , quando si parlò , ipoteticamente , della possibilità che ella fosse libera , le dissi che non l ' avrei sposata , ed ella mi fu grata della mia schiettezza . No , ella non può sottrarsi per me a quest ' uomo che le ha dato il suo nome , i suoi figli , che le dà l ' agiatezza della vita , la sicurezza del domani ; ma quando riconosco questa necessità , quando penso che ella doveva pure un giorno o l ' altro essermi portata via , allora immagino anche che cosa accadrà di lei , oggi stesso , dal momento che sarà ricongiunta a quell ' uomo ; e allora , no , non voglio che un altro me la prenda ! Che m ' importa se è suo marito ? Perché è suo marito non deve farmi nulla che me la porti via ? - Vi sono molti ... - fece per dire Perez ; ma l ' infervorato gli troncò la frase sulle labbra , riprendendo con nuovo impeto : - Lo so , lo so , vi sono molti , vi sono tanti che non ne soffrirebbero , che si compiacerebbero anzi pensando : " In fin dei conti , questa donna io stesso l ' ho portata via al suo possessore legittimo " . Bravo ! Lo so ! Ma perché potessi acquetarmi a questo pensiero , come ci acqueta ordinariamente , bisognava averla conosciuta nelle circostanze ordinarie , insieme con l ' uomo a cui appartiene . Quando tu t ' innamori della donna d ' un altro , cominci col vedere costui al suo fianco , lo hai già visto prima d ' innamorarti , lo hai udito chiamarla per nome , dirle parole dolci , trattarla come cosa propria : tu non puoi dunque dolerti di questa condizione preesistente , conosciuta ed inevitabile . Puoi soffrire , più tardi , quando quella creatura è tua , perché non è tutta tua ; ma ti rassegni , naturalmente ; non ti costa troppo rinunziare al possesso esclusivo , ad un bene impossibile , che immagini soltanto , che non hai provato . E allora il pensiero egoista , il sentimento volgare , il compiacimento del ladro che ride del derubato , ti è conforto ; allora tu pensi che se un altro , esercitando il suo diritto di proprietà , t ' impedisce d ' avere tutta per te la creatura amata , tu lo punisci , ti vendichi , ingannandolo , portandogli via una parte del suo bene . Ma io , pensa , io non le ho visto mai nessuno d ' intorno , non ho neppure creduto sulle prime che fosse d ' un altro , e quando l ' ho dovuto ammettere , ho saputo che costui era lontano , enormemente , in un paese quasi favoloso , ubi sunt leones . Io non posso persuadermi d ' averla portata via a nessuno , se l ' ho trovata sola , abbandonata a se stessa , padrona delle sue mosse , se non ho dovuto nascondermi da nessuno , se ho dovuto trionfare della sua resistenza soltanto . Che ella appartenesse ad un altro , non è stato mai per me un fatto presente , visibile , tangibile : è stata una cosa perduta nel passato e nel futuro , nel tempo lontano del suo matrimonio , quando non la conoscevo ancora , in quello di là da venire della loro riunione . La sola cosa presente , visibile , tangibile , è stato il mio possesso . Io ho avuto questa donna per me , ti dico ; tutta , per me solo , due anni ; io sono andato a stabilirmi a Firenze per averla accanto , per lavorare a riprodurre la sua forma divina . Attraversavo una crisi terribile , col cuore vuoto ed il cervello esausto ; non sapevo fare più nulla , mi sentivo vecchio ed inutile , avevo un cimitero dentro di me e la morte dinanzi . Non credevo mai più di finire il monumento a Mazzini ; covavo da anni un germe d ' idea per la statua dell ' " Azione " senza potergli dare il grado di calore necessario perché si schiudesse , senza trovare il modello che incarnasse il tipo immaginato . Ella è stata la mia ispirazione , mi ha ridato la fiducia , l ' energia , tutta una nuova giovinezza . L ' " Azione " , è lei ; la " Diana " dell ' esposizione di Venezia è lei , la " Valchiria " di Monaco è lei , la " Forza " e la " Volontà " del monumento a Bismarck per il concorso internazionale di Amburgo sono lei ; tutti questi corpi di donna robusti ed agili , tutte questa membra possenti e delicate , tutte le purezze di queste fronti , tutti gli slanci di questi atteggiamenti sono suoi , di lei . La natura e la vita l ' hanno fatta così , nel corpo e nell ' anima , forte e soave , superba e gentile ; così come l ' ho vista , io l ' ho riprodotta ed eternata nel marmo e nel bronzo . Queste sono cose visibili e tangibili , che non ammettono dubbie interpretazioni . Questo è il fondamento dei miei diritti su lei e dei suoi su me stesso . Suo marito ? Che importa se colui che sta per arrivare è suo marito ? Marito , amante , è un altro a cui io non posso disputarla , a cui ella va ad offrirsi . Marito , amante : che cosa significano queste parole ? Che valore hanno queste convinzioni ? Il marito sono io , sono stato io , quando ho colmato la sua solitudine , quando ho condiviso la sua vita , quando ho palpitato e gioito e sofferto e creato per lei ; l ' amante , il rivale , il ladro , è lui che viene a rubarmela ! ... - Ma lei ? - domandò finalmente Perez , che non aveva più tentato di interromperlo , rispettoso della sua ambascia ; - ma lei , con che cuore gli va incontro ? Se t ' ama ancora , se va a lui per semplice dovere , di che ti lagni ? - Ah , sì : di che mi lagno ! Se mi ama ancora , dovrebbe bastarmi , non dovrei chieder altro ! Perché indagare quale specie di dovere , quale gradazione di sentimento , quale sfumatura di affetto la lega a lui ? È una curiosità indiscreta , va bene ? Ma se capisco , se vedo , se sento che egli non esercita un semplice diritto legale , riprendendola ; che vanta diritti anche sul cuore di lei ? ... Quando tu ami le donne d ' altri , lo sai cosa ti induce a sopportare di non averle tutte per te ? Oltre all ' impossibilità d ' evitare il possesso promiscuo , ti piega e ti placa la fiducia che esse ti ispirano , assicurandoti d ' amare te soltanto , di provare antipatia , ripugnanza , disprezzo e ribrezzo per l ' altro . Molte volte tu hai per l ' appunto trionfato perché hai trovato donne la cui anima è stata offesa , il cui corpo è stato profanato , la cui vita è stata spezzata da mariti brutali , indegni , malvagi . Che sentimento di gelosia puoi tu concepire per opera di costoro , ai quali le creature dolorose si sottopongono perché non possono fare altrimenti , perché una stolta legge sancisce l ' iniqua necessità ? Agguagliate a semplici cose , a proprietà materiali , private dell ' esercizio della volontà e della libertà , esse sono sopraffatte nello stato d ' inerzia , d ' incoscienza , di sorda e cupa e disperata ribellione : tu non puoi provare gelosia , ma ira , sdegno e pietà . Lo so : qualche altra volta ti hanno mentito , giurandoti di amare te soltanto , di restar fredde e insensibili fra le braccia dell ' altro ; ma non ti sei accorto della menzogna , l ' hai creduta perché ti giovava crederla , e te ne sei compiaciuto e inorgoglito . Io sono dinanzi a una creatura a cui ho chiesto , da cui ho ottenuto sempre e soltanto la verità . Non solamente ella non mi ha detto che detesta suo marito , mi ha confessato di amarlo . Di amarlo , ti dico , e non sarai tu quello che ti stupirai perché ci ama entrambi . Tu sai le complicazioni reali del cuore , così diverse dalla schematica semplicità che gli attribuisce la convenzione , la presunzione , l ' ipocrisia . Lo ama , d ' un amor senza dubbio diverso dal mio : ma che importa ? Che consolazione me ne può venire ? Io ho dovuto udire l ' elogio di suo marito , per l ' affetto profondo che le porta , per le prove che gliene ha date e gliene dà , per la condiscendenza con cui , nonostante il suo orgoglio britannico , ha lasciato che uno dei figli , il più piccolo , sia da lei educato in Italia , all ' italiana ; per la fedeltà che le serba , laggiù , nella Stanlesia , non ostante la facilità di avere quante donne gli piacerebbero ... Allora , sì , ho pensato che la menzogna ha del buono , che la verità è talvolta insopportabile . Ma ella non è donna da mentire né da disdirsi . La sua volontà è forte , tenace , ostinata . Come dice ciò che pensa , così fa ciò che vuole . Le ho chiesto almeno una cosa , una sola : di non venire fin qui ad incontrarlo , di aspettarlo a casa , a Firenze . Non potendo impedire che egli ve la raggiungesse , mi sarei rassegnato per forza ; all ' idea che ella stessa si movesse per andare ad offrirglisi mi ribellavo . Ella ha detto di no , che non può , che ha promesso , che ha fatto così tutte le altre volte , prima di me ; che io pretendo troppo , ciò che non può darmi , l ' assurdo : ed eccomi qui per assistere al loro incontro , in queste condizioni , con queste certezze : capisci ora , capisci ? ... Egli gridò le ultime parole ; a un tratto , guardandosi intorno , come uscendo da un sogno , domandò ansiosamente : - Dove siamo ? Che ora è ? Anche Perez volse intorno lo sguardo . Entrambi avevano smarrito la nozione del luogo e del tempo ; lo sfondo del paesaggio , giù per il vallone della Marcia , più oltre fino alla riviera delle Palme , era sfilato loro dinanzi senza che lo riconoscessero ; ora si ritrovavano nel rione di Mezzo , dove la folla , il movimento della città ricominciavano a circondarli . - Sono le quattro e un quarto - disse Perez . - Le quattro e un quarto ! ... Via , al porto ! ... Sarà troppo tardi ! ... Perez lo seguì senza dir nulla . Fu sul punto di proporgli di cercare un ' altra carrozza , ma poi pensò che avrebbero fatto più presto a piedi , prima di andare alla stazione più vicina . Lodovico , con l ' ansia che lo sospingeva , col suo lungo passo , lo sopravvanzava ; tratto tratto si rivoltava bensì , ma per domandargli , senza fermarsi : " Dove siamo ? ... Quanto manca ancora ? ... A destra o a sinistra ?..." . E Perez gli dava le indicazioni richieste , affrettandosi anch ' egli , quantunque la ragione gli suggerisse di opporsi al disegno dell ' appassionato , di trascinarlo altrove per impedirgli di assistere a quell ' incontro . Ma la certezza che ogni tentativo sarebbe riuscito vano , che Lodovico sarebbe andato solo se egli avesse rifiutato di accompagnarlo , gli chiudeva la bocca . Un senso di curiosità , anche , il bisogno istintivo di sapere qualche altra cosa , di conoscere altre circostanze dell ' avventura , di indagare le intenzioni dell ' amico , lo tratteneva . Quali accordi avevano presi gli amanti ? Quel marito che veniva dalla Stanlesia in Europa a così rari intervalli , quanto sarebbe rimasto presso la moglie ? Presto o tardi non sarebbe ripartito ? ... - Torna per sempre ? - non poté trattenersi dal domandare , quando il dubbio gli si affacciò . Parve che la domanda traesse troppo violentemente il cogitabondo dai suoi pensieri e gli riuscisse incomprensibile ; perché , volgendosi di scatto , rispose : - Chi ? - Poi , senza aspettare la spiegazione , riprendendo la via , soggiunse : - Non so . Andrà a Londra . - Solo , o con lei ? - Non so . A destra ? - A destra . Allora , quando la rivedrai ? - Quando le piacerà . Mi ha imposto di non lasciarmi vedere finché sarà con lui . - Ha ragione ! - Di allontanarmi da Firenze , di andarmene a Promonte , dai miei , finché non mi richiamerà lei stessa . - È prudenza . E tu cominci a disubbidirle troppo presto , seguendola fin qui ! - No ! - replicò con forza . - Questo l ' ho ottenuto ! Questo l ' ho messo come patto ! - Perché ? - Perché così ! Non si arriva mai ? - Ci siamo . Oltrepassata la riviera , erano giunti dinanzi al porto , infatti ; ma Perez sostò , esitante . - Bisogna sapere a quale calata dirigerci . Guardandosi intorno vide un gruppo di scaricatori di carbone , con le labbra rosseggianti e gli occhi lucenti sulle facce da negri . - Dove si attracca il " Senegal " ? - Al ponte della Boa . - Grazie ! Ripresero la via , e il ponte apparve , oltre la strada ferrata , sbarrato da una cancellata , ingombro in fondo dalla folla che aspettava l ' arrivo del piroscafo . Perez vide che il cancello era chiuso , che un gruppo di tre o quattro persone parlamentavano col doganiere posto a guardia dell ' entrata . Lodovico doveva aver veduto anch ' egli , perché affrettò ancora il passo , procedendo verso il cancello che si schiudeva in quel punto . - Dove va ? Non si può ! ... - disse la guardia , arrestandolo con un gesto della mano , dopo aver lasciato passare gli altri . - Perché ? Quei signori sono pure entrati ! ... - Ha il permesso ? Occorre il permesso della Capitaneria . - Dov ' è questa Capitaneria ? Ma un fischio lungo e rauco lo fece rivolgere : la prora del piroscafo spuntava dietro la fila dei legni dell ' àncora , tutto il corpo della nave si veniva avanzando , a piccolo moto . - Non siamo più a tempo ... Lasciateci passare ... Che vi fa ? - Non si può . - Ma lasciateci passare , vi dico ! ... Il tono della voce , l ' espressione del viso impaurirono Perez . Fece per intervenire , ma già Lodovico , visto un graduato sopraggiungere , gli si accostava dicendo , con altro tono , di preghiera , quasi di supplicazione : - Senta , brigadiere ... Non abbiamo avuto il tempo di fornirci di permesso ... Aspettiamo persone care ... Ci consenta di entrare ... Il graduato rivolse alla guardia un cenno d ' assenso : i due amici penetrarono nel recinto . Per un lungo tratto esso era sgombro ; la folla si stringeva in fondo , contro la seconda cancellata . Vi era gente d ' ogni grado ed età , signori , popolani , contadini , marinai , donne , vecchi , bambini , facchini coi carretti pronti per lo sbarco dei bagagli , emigranti seduti sulle casse e sui sacchi delle povere masserizie , dame riparate dal sole sotto le cupolette dei variopinti ombrellini . Perez vide Lodovico fermarsi a un tratto , trasalendo . - Che hai ? - Eccola . Taci . Seguendo lo sguardo dell ' amico egli scorse una signora vestita tutta di bianco , col cappello rosso e l ' ombrellino dello stesso colore . Quasi avvertita da un senso magnetico , ella si volse verso i due sopravvenuti , ma non un muscolo del suo viso si contrasse , non il più piccolo moto la tradì . Perez riconobbe subito la figura ammirata a Valsorrisa , due anni addietro : meravigliosamente bella nel corpo e nel viso , alta e flessuosa come Diana , come la Valchiria , con un prezioso volume di bionde chiome lucenti sulla nuca e sulla fronte , dove , come in tutto il viso , il riflesso dell ' ala del cappello e dell ' ombrellino diffondeva un chiaror caldo di fiamma . Dopo aver rivolto ai due amici lo sguardo inespressivo e quasi cieco con cui si guardano gli sconosciuti , ella si voltò verso una donna che le stava da presso tenendo per mano un bambino : la governante ed il figlio . Chinatasi a dire qualche cosa al fanciullo , si raddrizzò , tornò a rivoltarsi verso il piroscafo . La massa enorme del " Senegal " si avanzava ancora più lentamente , di fianco ; si udivano i fischi del comando , si vedeva a prora il gruppo dei marinai pronti alla manovra dell ' àncora , dominati dall ' ufficiale che faceva cenni verso la plancia . La barca del pilota , con la stessa bandiera azzurra e stellata che sventolava all ' albero maestro della nave , la precedeva guidandola ; a un nuovo fischio , a un ordine : " Mòlla ! " l ' àncora si staccò dal fianco possente , scivolò col fragore delle ferre catene , precipitò in mare sollevando una nappa di spuma . Tutt ' intorno , dalle murate dei piroscafi attraccati , marinai e passeggeri seguivano curiosamente la manovra ; la folla era densa a bordo d ' un grosso transatlantico tedesco , il " Braunschweig " , che aveva issato la bandiera di partenza , e le cui gru stridevano tirando a bordo balle e bauli , e per le cui scale era un continuo andirivieni . Più fitto ancora era il formicolio a bordo del " Senegal " , e dalla riva alla nave , come dalla nave alla riva , gli avidi sguardi degli arrivanti e degli aspettanti si cercavano , si incrociavano , e già qualche fazzoletto sventolava , ai primi riconoscimenti . Con la macchina ormai ferma , per la sola forza acquisita , il " Senegal " si avanzò ancora un poco , girò su se stesso mentre la barca del pilota portava a terra , alle prese d ' ormeggio , le gomene che i marinai vi annodavano ; poi gli argani stridettero tesandole , e la nave si dispose lungo la calata . La folla si rimescolò , ciascuno percorse la banchina in su e in giù , cercando di avvicinarsi il più possibile alle persone care , chiamandole per nome , e saluti e notizie brevi cominciarono a scambiarsi . Nei movimenti confusi di quella massa di persone lo sguardo di Lodovico seguiva intento ed ardente la cupoletta dell ' ombrellino rosso , ed anche Perez non la perdeva d ' occhio , cercando di scoprire in mezzo ai passeggeri affacciati dal ponte della prima classe chi fosse l ' aspettato da quella donna . A un tratto l ' ombrellino si abbassò e rialzò due o tre volte , come una bandiera , in segno di saluto , e dal piroscafo , dall ' angolo della scala , un uomo rispose con un gesto del braccio , ed un giovinetto che gli stava a fianco agitò festosamente il fazzoletto . Perez sentì afferrarsi la mano come dentro una morsa e udì la voce rauca dell ' amico esclamare : - Eccolo ... È lui ! Liberato dalla stretta , egli considerò attentamente quell ' uomo . Era alto e robusto , con un petto largo su cui la folta barba castana appena brizzolata si diffondeva a ventaglio ; aveva un nobile portamento ; tutta la persona rigidamente composta nel costume da viaggio , con la tunica a cintola , i calzoni corti , le gambe strette dalle lunghe uose , rivelava l ' abito del comando , la professione marziale . Fermo contro la murata , non si sporgeva , portava soltanto la mano all ' orecchio per cogliere le parole che la moglie ed il figlioletto gli rivolgevano dalla riva , e rispondeva con qualche monosillabo , od a brevi cenni del capo e della mano , mentre l ' adolescente che era seco , un collegiale di forse dieci anni , gridava saluti e domande al fratellino ed alla madre . Costei , addossata ad una presa d ' ormeggio , riparata contro il sole dall ' ombrellino appoggiato alla spalla , non si rivoltava , pareva non sospettasse neppure la presenza dei due amici , dell ' amante , e Perez era talmente compreso dall ' ambascia di quest ' ultimo , che temeva di doverla vedere da un momento all ' altro prorompere . Con le mascelle contratte , coi pugni chiusi , Lodovico guardava così fisso il nuovo arrivato , che costui avrebbe finito con l ' accorgersene ; ed ecco : già pareva a Perez che se ne fosse accorto , che volgesse su loro uno sguardo inquieto e sospettoso . - Moviamoci ... Vieni da questa parte ... - propose all ' amico , trascinandolo qualche passo più lontano , guardando qua e là sul ponte del piroscafo , per darsi un contegno , per fingere di cercare qualcuno tra i passeggeri , impaziente di uscire da quella situazione pericolosa ; ma a bordo , compiute le operazioni di ormeggio , abbassati i pontili , i viaggiatori che tentavano di scendere erano trattenuti dai marinai di guardia alle scale , per lasciar libero il passo ai facchini . I bagagli avevano la precedenza su gli uomini , e fremiti d ' impazienza e sospiri d ' ansia passavano tra i circostanti , mentre sfilavano i bauli di tutte le fogge e grandezze , le casse , le valigie , le scatole , i cesti , le cappelliere . Le creature umane anelanti di riabbracciarsi dopo separazioni lunghe e crudeli erano ancora costrette a guardarsi da lontano , a farsi cenno con la mano , a soffocare l ' impeto degli affetti ; né tutte le anime erano in festa ; si vedevano molti con gli occhi arrossati al pensiero di dover partecipare o ricevere le nuove delle sciagure sopravvenute , dei disinganni patiti nel tempo della solitudine . Un gruppo di donne , anziane , giovani e adolescenti , tutte egualmente vestite di lutto greve , piangevano silenziosamente , evitando di guardarsi , senza guardar neppure verso la nave : certo , essa non recava loro la persona diletta , perduta lontano , di là dai mari , ma fredde e inerti reliquie . A bordo i viaggiatori , affratellati dalla convivenza , si salutavano commossi sul punto di disperdersi per il vasto mondo senza probabilità di mai più rivedersi , e l ' enorme casa galleggiante continuava a vuotarsi delle sue masserizie , pareva destinata a spopolarsi , come un luogo infausto , colpito dalla sciagura . Un baule stretto e lungo come un feretro era tratto fuori da due uomini che lo reggevano dai due capi , e Perez sentiva il contagio di quella tristezza diffusa tutt ' intorno , del dramma che martoriava il cuore dell ' amico suo , che doveva certamente turbare quello della donna ; quando a un tratto i suoni fragorosi e giocondi d ' una fanfara squillarono : la musica del " Braunschweig " , nel punto che l ' enorme nave stava per salpare , intonava una marcia militare , quasi a stordire le altre anime più afflitte degli espatrianti che trascinava verso l ' ignoto , forse verso la morte , strappandoli ai congiunti lacrimosi sulla riva materna . - Quando finiranno ? - esclamò lo scrittore , irritato da quei suoni , smanioso ormai di andar via ; ma Lodovico non rispose . Non rompeva il silenzio dal momento che aveva riconosciuto il marito , e i suoi sguardi non lasciavano la figura di quell ' uomo , sempre immobile accanto al figlio , se non per rivolgersi verso il punto dove la fiamma dell ' ombrellino rivelava la presenza della donna accanto all ' altra creaturina . Ma egli non si esponeva più come prima , si ritraeva anzi , studiava di nascondersi dietro gli altri spettatori ; e non già per la prudenza consigliata da Perez , bensì per un improvviso impaccio , per un senso di timidezza e quasi d ' umiliazione sorto dapprima confusamente nell ' anima sua , poi cresciuto e divenuto insopportabile . Tutti i diritti poc ' anzi vantati nel narrare la sua storia , tutte le ragioni addotte per dimostrare all ' amico ed a se stesso che quella donna gli apparteneva , si rivelavano ora arbitrarî e sofistici , si disperdevano dinanzi ad una verità lampante e crudele : egli era un estraneo , un intruso , tra quei coniugi che si ritrovavano , tra quei figli e quei genitori che ricostituivano l ' unità della famiglia . Tanto tempo e tanto spazio li avevano divisi , ed ecco : si tendevano le braccia ; un istante ancora , ed avrebbero tornato a formare un vivente complesso dal quale egli era escluso . Che stava a far lì ? Quella donna non era sua , se ora egli non poteva avanzarsi verso di lei e portarsela via ; quell ' uomo non era un ladro che gliela involava , se veniva a prendersela alla luce del sole , dinanzi alla folla ; il ladro era lui stesso , che doveva trarsi in disparte e farsi piccolo per non lasciarsi scorgere . Egli era un intruso , una spia , un frodolento . Nella mortificazione e nell ' avvilimento che occupavano il suo cuore , la stessa memoria del possesso esercitato fino al giorno innanzi si ritraeva in un passato lontano , si annebbiava e attenuava come quella d ' una finzione . Il passato , remoto o prossimo , era passato ; solo l ' ora presente esisteva , e in quell ' ora il suo possesso era distrutto . - Andiamo via ! ... - suggerì Perez , smanioso . - Fermiamoci alla dogana , fammi il piacere ! - No ! - gli rispose con voce dura , che non ammetteva insistenze . Voleva restare , doveva vedere . Una forza superiore a quella della ragione , una specie di fascino lo inchiodava lì , dietro la siepe degli aspettanti , sollevato sulla punta dei piedi , coi muscoli del collo irrigiditi , tutti i nervi tesi . Più forte del dolore , più forte dell ' umiliazione era l ' avidità di vedere , la necessità di non perdere un solo particolare di quella scena . Un ferro aguzzo e tagliente gli ricercava le carni , recideva le vive fibre del legame che aveva fatto di lui e di quella donna un corpo solo , un essere solo ; ma sul punto di sentirsi mutilato non voleva perdere la coscienza di sé , resisteva alle esortazioni dell ' amico come avrebbe respinto un torpente sopra un letto operatorio , per assistere allo scempio . E già , finito lo sbarco dei bagagli , le guardie lasciavano i loro posti , i primi viaggiatori si affollavano verso le scale non più vietate . Egli vide il marito avanzarsi , ma senza fretta , dando una mano al giovinetto , dividendosi con l ' altra la barba sul petto . L ' ombrellino rosso si mosse anch ' esso , ed egli stesso fece un passo ; ma allora , col coraggio della paura , Perez esclamò a voce bassa e concitata : - Lodovico , ti prego ! ... Non commettere imprudenze ! ... Resta lì : siamo già troppo vicini . La governante e il bambino possono riconoscerti . Obbedì , si fermò , vide a poco a poco diminuire la distanza che separava i due gruppi : la donna col figlio e la familiare avanzarsi in prima linea , sull ' orlo della banchina , il padre e l ' altro figlio scendere i gradini della scala di bordo e porre il piede a terra . Oltre il gruppo delle donne piangenti , dietro un carro carico di bauli , avvenne finalmente l ' incontro . Egli trattenne il respiro , e lo stesso moto del suo cuore parve arrestarsi un istante ; ma il sangue gli rifluì rapidamente per tutte le arterie e il petto gli si gonfiò al soffio dell ' aria , in un improvviso senso di sollievo , quasi di gioia , di timida e incredula gioia , vedendo che quell ' uomo non si stringeva con impeto alla donna sua ritrovata dopo tanto corso di tempo , non l ' abbracciava con tutta la forza delle sue braccia nerborute , non restava a guardarla negli occhi per riconoscerne e possederne l ' anima ; ma le dava due baci sulle due guance , due baci calmi , appena fraterni , quasi distratti , e subito dopo si volgeva , prima ancora di abbracciare il figliuoletto , a cercare i bagagli . Per un momento , a quella vista che aveva temuta atroce e insostenibile , tutta l ' oppressura , tutta la mortificazione dell ' anima si disperse , tutta la coscienza della sua forza e del suo diritto tornò ad assicurarlo . Quella donna era sua per quel che gli costava di fremiti , di spasimi , di estasi , di pianti ; gliel ' aveva guadagnata , gliel ' aveva meritata il fuoco divampato nel suo cuore , la fiamma dell ' estro accesa nel suo pensiero e nella sua fantasia . Ella gli si era accordata perché si era sentita necessaria a lui , perché quegli ardori , quelle febbri si erano comunicati a lei , rivelandole tutto un mondo , tutta una vita dei quali non aveva sospettato l ' esistenza accanto a quell ' uomo freddo e misurato . Un moto d ' orgoglio , un senso di trionfo lo animò ; ma fu un lampo . Già ella si stringeva all ' altro figlio , già i figli si stringevano ai genitori formando un cerchio dal quale la stessa domestica si teneva lontana . Era lì , sotto i suoi occhi , la famiglia riunita , il nucleo umano primordiale , il cardine d ' ogni consorzio ; e nessuno , e tanto meno lui , poteva penetrare in quella intimità fondata sulla perpetuazione della carne e del sangue ... Allora , mentre Perez non faceva e non diceva più nulla per porre termine a quello spettacolo , egli stesso , afferrato bruscamente un braccio dell ' amico e stringendolo forte , esclamò con voce arrochita : - Via ! ... Andiamo via ! ... Si allontanarono , infatti , facendosi strada tra la folla , schivando i carri , passando accanto a quello dove il marito riconosceva la sua roba , mentre dava ai facchini l ' indirizzo dell ' albergo di Francia . Quando furono nello spazio libero affrettarono il passo ; ma usciti fuori della cancellata e giunti presso la dogana , Lodovico si fermò voltandosi a guardare indietro . - Che fai lì ? - domandò Perez , irritato ; - non ne hai abbastanza ? - No : taci ; aspetta . I coniugi , distaccatisi dalla folla , preceduti dal facchino coi bauli , seguiti dalla governante coi figli , si avanzavano : il marito non si appendeva al braccio della moglie , non le dava il braccio ; le andava accanto , parlando senza gesti ; ella era invece tutta animata , diceva qualcosa con espressione vivace . Vedendoli avvicinarsi , Perez sentì rinascere , con la paura , un senso di ribellione contro l ' audace che sfidava il pericolo d ' essere riconosciuto e quasi si compiaceva dell ' ambascia propria e di quella che infliggeva ; e quando la coppia fu giunta al loro fianco , tremò vedendo il marito fermare lo sguardo su Lodovico , quasi leggendogli in faccia il suo secreto , mentre la compagna passava senza neppure guardarli , come non accorgendosi di loro . Per buona sorte il figlio più piccolo , intento a narrare qualche cosa al fratello , non levò gli occhi , distrasse anche l ' attenzione della governante rivolgendole una domanda ; e solo dopo che la comitiva si fu allontanata avviandosi alla dogana , il trepidante trasse liberamente il respiro . - Io domando se questa è una cosa ragionevole ! ... Che gusto tormentarsi così ! ... Vogliamo ora andar via una buona volta , in nome di Dio ? - No . Aspetta . Volle ancora indugiarsi , ostinato , inflessibile , sordo ; aspettò sinché la famiglia non riuscì dalla dogana e non ebbe preso posto nell ' omnibus dell ' albergo , sinché il pesante carrozzone non si scosse , non si mosse verso la città , non fu scomparso dietro una fila di carri di merci allungati sul binario . Allora soltanto Perez poté finalmente trascinarlo presso una carrozza e spingerlo a prendervi posto . - Vieni a casa mia . - Alla stazione ! Alla stazione ! ... - Ma sì ... Non ti trattengo ! ... Te ne andrai appena ti sarai rimesso ... Per ora vieni con me ... Sei troppo agitato ... Aspetta di calmarti ... Vieni un istante ! - soggiunse , accostando le mani in atto di preghiera . - Alla stazione ! Alla stazione ! II Il convegno - Castelmaggiore ! ... A Castelmaggiore ! Il treno , entrato rapido e strepitoso sotto la tettoia , rallentò improvvisamente la corsa , stridendo per tutte le ferree giunture ; la voce del conduttore risonò annunziando il nome della città , e Lodovico Bertini sorse in piedi , nello scompartimento deserto , e si accostò allo sportello . Un facchino , un vecchio a cui la candida barba scendeva fin sul petto del camiciotto di lavoro , lo aperse togliendo di mano al viaggiatore la valigia e la borsa . - Dove va il signore ? All ' albergo ? - No ; mi fermo qui , al Caffè . Riparto col direttissimo delle 9 e 15; verrete a riprendere il bagaglio qualche minuto prima dell ' arrivo del treno . - Stia tranquillo : alle 9 e 10 sarò da lei . I viaggiatori in partenza si affollavano dinanzi alle carrozze ; gli arrivati facevano ressa all ' entrata del ristorante , intorno al bancone con le vivande e le bevande ; il carro coi sacchi della posta cigolava sulle tre ruote , spinto a mano da un fattorino che avvertiva di far largo ; il capostazione esaminava un foglio alla luce di una delle grandi lampade ad arco . Entrato nella sala , Bertini udì le voci del personale di servizio richiamare al loro posto i partenti , lo sbattere degli sportelli , il fischio della locomotiva ; quando sedette dinanzi al tavolino di marmo vide il convoglio sfilare col suo carico di vite , con le sue luci fioche dietro i vetri appannati e le tendine abbassate . Un cameriere gli si presentò , domandando : - Comanda ? - Tè e latte , con qualche biscotto . Quantunque non avesse desinato prima di mettersi per via , sentiva di non poter prendere cibo . Aveva la gola stretta e la testa in fiamme . Dalle grandi arcate aperte sotto la tettoia veniva una brezza frizzante che gli faceva passare qualche brivido per il corpo senza rinfrescargli la fronte . Quando il vassoio con le cogome , il piattello , la chicchera e la salvietta gli fu posto dinanzi , egli non toccò nessuna di quelle cose : trasse dalla tasca interna dell ' abito il portafogli e ne cavò la lettera ricevuta due sere innanzi , per espresso . Appena due sere innanzi , dopo un mese e mezzo di silenzio , cinquanta giorni dopo l ' arrivo del " Senegal " , egli aveva rivisto i caratteri di Rosanna ! Sette settimane erano trascorse senza che ella avesse trovato modo di fargli pervenire una parola , lasciandolo solo col suo dolore , vagante di luogo in luogo , senza casa , senza pace , senza tregua . Fuggito la stessa sera dell ' arrivo del piroscafo , non si era sentito capace di ridursi , secondo le prescrizioni di lei , a Promonte , sul lago , presso i parenti . Come portare nella casa paterna l ' ambascia che lo struggeva ? Come spiegare alla sorella , al cognato , la tempesta scatenatasi nel suo cuore ? In quei luoghi dove pure aveva tanto vissuto , dove aveva dato forma alle sue concezioni più vaste , ora sentiva che gli sarebbe mancato il respiro . Che avrebbe fatto , non potendo più lavorare ? Che avrebbe detto , non potendo parlare se non di lei ? ... Alla verde conca del lago meraviglioso , sulle vette dominatrici della terra , adunatrici di nembi , nelle valli inargentate dalle acque spumose , sotto i boschi solenni , egli aveva sognato di tornare ; ma con lei , per molto o per poco , pur di farla partecipe di quelle bellezze , pur di associarla ai ricordi della sua prima vita . Ma ella si era negata , adducendo di non poter entrare nella sua casa , di non voler presentarsi ai suoi parenti , a sua sorella , che doveva conoscere o sospettare i loro rapporti , e che l ' avrebbe severamente giudicata ; e , come sempre , nulla era valso a farla ricredere . Troppo , a quell ' ora , gli sarebbe stato grave chiudersi lassù , mentre non solo il suo sogno si disperdeva , ma anch ' ella era come perduta per lui ; e col bisogno di stordirsi , di evitare quanto potesse rammentargli la sua condizione sciagurata , di fuggire da se stesso , era andato dove nessuno lo conosceva , dove nessuno gli avrebbe chiesto che cosa lo martoriasse : in Isvizzera , errando per monti e per valli , saltando dai treni sui piroscafi e dai piroscafi sui treni , riparando dalle città rumorose negli alpestri villaggi , tornando dalle alte solitudini alla baraonda dei grandi alberghi e dei " Kursaal " , cercando ovunque invano di dimenticare i pensieri molesti e di dissipare le immagini odiose . Disperando di riuscirvi , non sapendo che fare della sua vita , era ridisceso in Italia per ridursi finalmente , secondo il volere di lei , al paese natale , presso i congiunti , sostenuto dalla superstiziosa lusinga che lì , dove ella gli aveva raccomandato di recarsi e promesso di scrivergli , la sua lettera sarebbe arrivata più presto . Ma , sul punto di eseguire i suoi comandamenti , la tentazione di rivederla , non fosse che da lontano , di sfuggita , un istante , passando secretamente da Firenze , si era impadronita del suo spirito e lo aveva soggiogato . Andato a nascondersi nello studio ancora tutto odorante di lei , tutto pieno dei ricordi di lei , dei fiori secchi , delle trine , dei ventagli , dei ritratti , delle crete dove egli aveva riprodotto la stupenda sua forma , si era tenuto lontano dai ritrovi degli amici e dei conoscenti , aveva poi cominciato ad aggirarsi cautamente intorno ai luoghi dove avrebbe potuto incontrarla : invano . Una notte s ' era spinto fin sotto la sua casa , ma il domani all ' alba era fuggito ancora una volta , per aver visto e immaginato con gli occhi della mente , dietro quelle finestre chiuse , dietro quei muri ciechi , un altro al suo posto , accanto a lei , carezzare la sua fronte , baciare le sue labbra , vivere la sua vita . Allora , allora soltanto si era rifugiato a Promonte , per rintanarsi nel suo covo come una bestia ferita . Aveva il cuore lacerato e sanguinante . Invano la ragione gli rappresentava che questo era lo scotto inevitabile del bene fruito ; invano l ' egoismo gli consigliava di aspettare tranquillamente il giorno in cui ella lo avrebbe richiamato . Non era più sicuro di riacquistare la felicità di prima . Quand ' anche null ' altro dovesse sopravvenire a distruggerla , il ricordo delle pene sofferte l ' avrebbe intorbidata . Al pensiero che la creatura amata era stata di un altro , un moto di repugnanza , repugnanza fisica , lo arretrava . Ma non solamente sentiva che ella era stata contaminata nel corpo , vedeva che anche l ' anima sua gli sfuggiva . Per aver lasciato passare tanto tempo senza rammentarglisi , bisogna che un rivolgimento fosse avvenuto nel suo cuore , nella sua vita . Come negare , contro l ' evidenza , la forza degli affetti , dei doveri e degli interessi che lo avevano prodotto ? L ' uomo che le aveva dato il proprio nome , che dedicava alla casa fondata con lei tutte le sue energie , che le assicurava un ' esistenza facile e larga , godeva di privilegi indistruttibili ; ne godeva il figlio tornato a lei , forse più che l ' altro vissuto sempre al suo fianco . Di questa creaturina , del posto che aveva occupato nel cuore della madre , egli era stato geloso . Ora la gelosia impotente lo rodeva , lo umiliava al pensiero che la madre era tutta dei figli , la moglie tutta del marito . Parlandole o scrivendole , egli avrebbe potuto farsi valere , rammentarle le parole dettegli e le prove dategli , contrastarla a tutti coloro che la riprendevano , vincerla ancora una volta ; da lontano , costretto al silenzio , doveva incrociare le braccia , abbandonare indifesa la causa dalla quale dipendeva la sua vita . O forse insistere , contraddirla , contrariarla , sarebbe stato inutile , come era stato inutile tutto quanto le aveva detto perché non andasse incontro al marito , perché si contentasse di aspettarlo a casa sua . Che cosa era dunque il bene che gli voleva , se non la faceva capace di arrendersi a un suo desiderio , sia pure smodato ? ... Poi pensava che anch ' egli l ' aveva ferita , una volta , molto più profondamente , dicendole che , libera , non l ' avrebbe sposata ; e allora riconosceva che entrambi si erano mantenuti fedeli al proponimento di esser sinceri , di uniformarsi alla realtà esteriore ed intima , alla verità necessaria ed amabile . Ma ora , no ; ora non più ; ora non riconosceva altra verità fuorché il suo dolore , altra realtà fuorché il bisogno di lenirlo ; ora non chiedeva , non aspettava , non cercava altro che una menzogna , ma pietosa e salutare . E non ne trovava , e non ne sperava . Ella non gli avrebbe mai scritto , come non gli aveva mai detto : " Amo te solo , odio mio marito " . Una simile certezza lo avrebbe forse pacificato , gli avrebbe dato forza per sopportare le separazioni , le contrarietà , la partecipazione di un altro al possesso di quel corpo la cui anima sarebbe stata tutta sua . Egli doveva invece contentarsi di una parte di quella vita , della minor parte . L ' avrebbe forse totalmente perduta , se il marito non fosse andato più via . Non era questo il pericolo ? Che fare per evitarlo , come riprendersi il suo bene , senza che nessuno mai più glielo potesse contendere ? ... Talvolta egli aveva tentato di reagire contro la passione , di resisterle , di contenerla . Altri amori giudicati necessarî alla sua vita non erano finiti senza che egli ne fosse morto ? Prima non si era appagato di ciò che le donne altrui avevano potuto o voluto accordargli ? All ' idea di prenderne una per sé non si era sempre ribellato ? Due o tre volte , bensì , nella prima giovinezza , la tentazione era stata fortissima , avvalorata dai consigli dei parenti , dalle esortazioni della madre ; ma non si era sempre vinto , e sua madre non era morta col dolore di lasciarlo solo ? La libertà non gli era sembrata un bene tanto grande da potersi pagare con qualche cosa di più penoso ancora che non la solitudine ? Nel matrimonio non aveva visto una convenzione micidiale all ' amore , e dell ' amore non aveva sempre avuto bisogno per le sue ispirazioni d ' artista ? ... Ma il ragionamento , il ricordo della tenacissima opinione di tutta la sua vita restavano inefficaci contro il dolore . Nel suo dolore egli riconosceva ora che il legame indissolubile , sempre evitato come il più grave dei danni , non era un ostacolo alla felicità , se altri ora se ne giovava per distruggere la felicità sua . Quella convenzione giudicata funesta all ' amore era il patto che garentiva il possesso . La sua condizione di amante costretto a nascondersi , a fuggire , a cedere il posto usurpato , a vedere un altro occuparlo da padrone legittimo , era sciagurata e intollerabile . I giorni e le settimane erano passati lenti , eterni , numerati ad uno ad uno , misurati ad ora ad ora , senza che egli sapesse che cosa accadeva della creatura diletta , che cosa potesse fare egli stesso per averne notizie : se tornare a Firenze , se scrivere a qualche amico , se scriverle direttamente , a rischio di tradirla . La paura che il caso l ' avesse tradita , che suo marito avesse scoperto il loro secreto , trovando una lettera , udendo qualche parola sfuggita al bambino od ai servi , arrestava il moto del suo cuore ; ma quantunque il sospetto non fosse da escludere , qualche altra cosa , una voce interiore , un oscuro presentimento gli diceva che no , che nulla era stato scoperto , che ella era al sicuro , che il suo silenzio dipendeva unicamente dalla sua volontà . Infinitamente più che l ' impossibilità di far nulla per avere qualche notizia , per uscire da quell ' ansia , lo umiliava , lo mortificava e lo avviliva l ' idea che la volontà di lei fosse determinata da ragioni che egli non poteva combattere . Il bisogno di signoreggiare quella vita , di occuparla tutta di sé , di uniformare alla propria volontà quella volontà forte e tenace , alimentava il fuoco della sua passione . Nessun ' altra donna lo aveva avvinto con le blandizie , con le lusinghe , con le illusioni , quanto costei con la resistenza e l ' ostilità . Tutto quanto aveva fatto , nei primi tempi , per vincerla , era stato invano : ella gli si era accordata , inaspettatamente , quando aveva voluto , quando egli ne aveva perduto la speranza . Nonostante la dedizione , dopo il possesso , con tutte le prove d ' amore ottenute , egli aveva più volte sentito di non essere penetrato fino agli ultimi recessi dell ' anima sua . Ora che un altro gliela contendeva , ora che egli non poteva vivere senza trionfare di costui , senza saperla sua interamente , perdutamente , come una cosa inerte , come la cera duttile , come la creta malleabile , ora ella si dava tutta a quell ' altro , restava lontana , chiusa , inaccessibile . La tentazione di fuggirla , piuttosto che contentarsi del poco che gli avrebbe concesso , si era insinuata allora nel suo pensiero , lo aveva investito e dominato . Non era giustizia , no , che egli spasimasse così , mentre nella nuova vita che ella ora viveva non trovava modo d ' infondergli fede , di dargli speranza e coraggio ... Improvvisamente , la sua lettera era giunta , quella lettera sulla quale si era precipitato avidamente , che aveva letta e riletta tanto da poterla ripetere senza dimenticarne una sillaba , e che , nondimeno , ora , nel silenzio della stazione deserta , tornava a rileggere ancora una volta . La lettera diceva : Partirò posdomani , sola , col direttissimo delle 7 e 25 per arrivare a Milano il giorno dopo , alle 7 e 50 . Torna domani a Firenze , prenota due cabine della " Sleeping " facendoti dare due biglietti separati , e mandami il mio . Riparti con l ' accelerato delle 6 e 33 , scendi alla stazione di Castelmaggiore e aspetta alle 9 e 15 il passaggio del mio treno , dove salirai a raggiungermi . Alla stazione di Milano mi lascerai : mio marito ritorna da Londra . Tutto era stato puntualmente eseguito . Lasciato immediatamente Promonte , egli era corso a Firenze , all ' ufficio della Compagnia dei " Wagons - Lits " . Il commesso aveva voluto rilasciare un solo biglietto per le due cabine , non comprendendo come persone che dovevano viaggiare insieme avessero bisogno di biglietti separati ; ma poi glieli aveva pur dati , ed egli aveva spedito a Rosanna , in lettera raccomandata , quello che doveva servire per lei . Era partito con l ' accelerato delle 6 e 33 , aspettava ora il passaggio del direttissimo ; ma , rileggendo quella lettera , come quando l ' aveva letta la prima volta , tutte queste istruzioni , tutte le circostanze nelle quali le aveva effettuate , sparivano dalla sua memoria : i suoi occhi e il suo pensiero si fermavano sulle parole dell ' ultimo rigo : " Mio marito ritorna da Londra " . Per tornarne , doveva esservi andato ; se ella gli moveva ora incontro , non ve lo aveva accompagnato ; era dunque rimasta solo per qualche tempo , poco o molto , non poteva dir quanto , una settimana per lo meno : e di quel tempo di libertà non aveva saputo o voluto profittare per richiamarlo , per rivederlo , dovunque , comunque ! Lo richiamava ora , sul punto di andare ancora una volta incontro a quell ' uomo , per rivederlo un giorno più presto ! ... A un fischio di locomotiva , breve , acuto , lontano , egli si riscosse , si guardò intorno . La stazione era ancora deserta ; il padrone del Caffè sonnecchiava dentro un bussolotto illuminato dalla fiamma gialla d ' una lampada a gas ; il cameriere ; dinanzi al banco delle vivande , parlottava con un manovratore . Egli ripiegò la lettera e la richiuse nel portafogli . Si versò un poco di latte e di tè , ne assaggiò un sorso , e ripose la chicchera . L ' orologio , sul quadro dell ' orario , segnava le otto e un quarto . A quell ' ora ella doveva essere già partita , il treno che la portava già correva verso di lui . Un senso di gioia , trepida ma grande , lo invase a quella certezza ; egli sentì il suo rancore dissiparsi . All ' idea che fra un ' ora sarebbe giunta , che l ' avrebbe avuta tutta una notte per sé , che avrebbe potuto finalmente sfogare la piena dei sentimenti accumulati nel suo cuore , l ' immobilità gli riuscì intollerabile . Chiamato il cameriere e pagatolo , si alzò , uscì fuori della sala , sotto la pensilina . I binarî liberi si dilungavano , convergendo nella lontananza , perdendosi verso le masse scure delle cabine e dei depositi , verso le linee rigide formate dalle colonne delle carrozze e dei carri mobili sotto il fioco lume della luna non ancora al primo quarto . Gli ufficî erano quasi tutti chiusi ; solo quelli del capostazione , del telegrafo e dei biglietti proiettavano sul marciapiedi la luce delle loro lampade incappucciate di verde . Due o tre commessi stavano curvi sulle scrivanie , dinanzi a grossi registri ed a fogli di carta stampata ; non si udiva altro rumore fuorché il ticchettare degli apparecchi telegrafici . Chiuse le sale d ' aspetto , tranne quella della terza classe , sopra i cui nudi banchi il facchino dalla barba candida ed un suo compagno erano distesi a dormire . Per ingannare il tempo egli si mise a percorrere la fronte della stazione , da un capo all ' altro ; poi riattraversò la sala del Caffè ed uscì sul piazzale . Non una carrozza , non un passante , non un rumore . Sulla facciata esteriore dell ' edifizio erano aperti l ' ufficio del Dazio , dove due impiegati chiacchieravano fumando nelle pipe , e il passaggio d ' entrata , col gabbiotto della giornalaia : una vecchietta sonnecchiante in mezzo alla mostra dei fogli illustrati , aperti nelle pagine più vistose , fra le grosse intestazioni dei quotidiani e le copertine dei libercoli pornografici . Le pozzanghere formate dall ' acquazzone del pomeriggio rendevano malagevole l ' avventurarsi oltre il marciapiedi ; rinunziando ad entrare in città , egli cominciò a misurarlo tra i due cancelli che lo chiudevano , come aveva fatto dell ' altro . Il tempo scorreva con una lentezza disperante . Passando e ripassando dinanzi al Dazio , i suoi occhi erano attratti dall ' orologio i cui indici parevano immobili ; per vederli un poco spostati verso l ' ora attesa con la febbre nei polsi , egli prometteva a se stesso di non guardarli troppo spesso ; ma poi , quando li fissava dopo aver voltato le spalle più volte , trovava che era trascorso qualche minuto appena . Fermandosi , chiudendo gli occhi , tentava raffigurarsi la donna amata come doveva essere atteggiata in quel momento : raccolta in un angolo della carrozza sussultante nella corsa vertiginosa , sotto la luce della lampada elettrica , col viso ravvolto in un velo , col capo appoggiato alla mano guantata , con gli occhi allo sportello , immobile nella persona , ma con l ' anima tesa verso di lui ; e allora la tenerezza e il rancore , l ' amore e la gelosia , il bisogno di stringersela al cuore e l ' impeto di respingerla si avvicendavano tanto tumultuosamente da confondersi in un unico fremito , in uno spasimo solo . Le nove meno un quarto . Ancora quaranta minuti . La stazione restava deserta : si udiva soltanto qualche fischio rauco , soffocato , di macchine manovranti lontano ; qualche passo risonava , ma di persone che uscivano , avviandosi alla città . Nessun viaggiatore sarebbe venuto a prendere quel treno della notte ? Nessun parente od amico sarebbe sopraggiunto ad aspettare qualcuno ? ... Alle nove , mancando mezz ' ora all ' arrivo del treno , egli entrò per vedere se l ' ufficio dei biglietti fosse aperto . Era ancora chiuso ; il facchino dormiva ancora sulla panca della sala d ' aspetto . La vendita sarebbe forse cominciata solo venti minuti prima dell ' arrivo del treno ? L ' attesa di quegli altri dieci minuti fu eterna . Pareva che il tempo si fosse arrestato , che non potesse più scorrere , che la stazione fosse abbandonata , che la vicina città fosse morta . L ' arrivo di due o tre persone , silenziose , senza bagaglio , gli parve un avvenimento , un ritorno alla vita . Ma nessuno sportello si schiudeva ancora , nulla preannunziava la partenza , neanche ora che mancavano venti minuti soltanto , che ne mancavano diciannove . Che cosa avveniva ? Quand ' anche il treno fosse in ritardo , la vendita dei biglietti non doveva cominciare all ' ora regolare ? Forse gli orologi esterni anticipavano su quello del capostazione ? Per quale incantesimo nessuno appariva ? Non era egli in preda ad un incubo ? Aveva realmente ricevuto una lettera di lei ? Era una cosa reale , quel convegno in treno ? Non era una stravaganza , una immaginazione , una irragionevole speranza ? ... Diciotto minuti soltanto - e gli sportelli restavano ancora sbarrati ... Allora , per uscire da quell ' incubo , per udire una voce , per sapere qualcosa , s ' avvicino alla giornalaia . - Il direttissimo non arriva alle nove e un quarto ? - Alle nove e un quarto , sissignore . - Ma allora perché non aprono la biglietteria ? La vecchia inforcò gli occhiali , guardò un suo grosso orologio di acciaio , e disse : - Ecco : apriranno a momenti . Ma passò ancora un altro minuto , ne passarono due , senza che gli sportelli si schiudessero . E a un tratto due uomini uscirono dall ' interno della stazione , uno dei quali diceva all ' altro : - Non si parte fino a domani . Egli credé d ' aver frainteso . Poi il sangue gli rifluì tutto al cuore e la vista gli si offuscò . Con passo dapprima malfermo , poi precipitato , rientrò sotto la tettoia nel punto che alcuni manovali attraversavano i binarî e gruppi di commessi si formavano dinanzi agli ufficî , scambiando notizie e domande e commenti . - Al bivio del Saliceto ... La linea è ingombra ... Si appronta il carro - attrezzi ... Una falsa manovra dello scambio ... Il treno merci è rovesciato ... E il direttissimo ? Una fiamma gli salì al viso , il suolo gli mancò sotto i piedi . Corse all ' ufficio del capostazione , non lo riconobbe perché tutti gli usci erano aperti , ormai , e tutte le stanze illuminate ; domandò a un uomo seduto dinanzi ad una scrivania : - Scusi , signore : mi vuol dire che cosa è accaduto ? - Non so precisamente ; la linea è ingombra . Riuscì , trovò finalmente il capo sulla soglia del suo ufficio , intento a rimproverare uno dei suoi dipendenti . - Non ho bisogno delle vostre osservazioni ! ... Andate al vostro posto senza tante chiacchiere ... Desidera ? - domandò poi , con voce appena meno brusca , al viaggiatore che portava la mano al cappello . - Vuol favorire di dirmi che cosa è accaduto ? Io aspetto il direttissimo delle nove e un quarto ... - La linea è stata ostruita da un treno merci che manovrava al bivio del Saliceto . - Ma il direttissimo ? - Il direttissimo sarà avvertito e fermato a tempo e luogo ... Poi , voltategli le spalle ed avvicinatosi al telefono , gridò nel portavoce : - Signor ingegnere ? ... Sì , la seconda squadra sarà pronta a momenti ... Com ' è ? ... La gru sta in consegna al Movimento ... Prenda le binde da otto tonnellate ... Va bene ? ... Sissignore : alla cabina numero 8 ... Come ? ... Ha deragliato ? ... Perdio ! ... Vengo subito ! ... Lasciato l ' apparecchio , lanciò un ordine al sottocapo : - Trattenga l'842 a Santa Rufina , telegrafi che per linea ingombra non lo posso ricevere . Mi mandi subito la seconda squadra . E s ' allontanò rapidamente , scavalcando le linee dei binari , facendo cenno con tutt ' e due le mani di seguirlo agli uomini schierati sul marciapiedi centrale . Stordito , smarrito , Bertini volse intorno lo sguardo . Che cosa era avvenuto ? Nessuno glielo avrebbe spiegato ? Un brivido gli passò per la schiena al pensiero del pericolo che minacciava la creatura diletta , al disastro che forse era già avvenuto . Non era forviato il convoglio che la trasportava ? O il treno che facevano fermare a Santa Rufina era il suo ? - Per favore ! ... Sentite ! ... - disse ad un guardasala , fermandolo mentre gli passava dinanzi . - Qual è il numero del direttissimo che si aspettava per le nove e un quarto ? - 28.35 , signore . - Siete sicuro che non sia l'842 ? - Sicurissimo ! L'842 è un misto che dovrebbe arrivare alle 9 e 42 , ma che sarà fermato a Santa Rufina . - E il direttissimo ? - Era già transitato da Santa Rufina quando è sopravvenuto l ' accidente al treno merci . - Ma allora come e dove sarà avvertito del pericolo ? - È stata formata la correntale . - Come sarebbe a dire ? - Ogni guardiano va al casello vicino trasmettendo al compagno la notizia dell ' accidente e l ' ordine di disporre i segnali di fermata . - E quanto occorrerà per liberare la linea ? - Signor mio , chi può dirlo ? ... Due ore potevano bastare ; ma forse non ne basteranno quattro ... Il capotecnico e il capodeposito avevano subito avvertito il Servizio trazione ; il signor ingegnere con la prima squadra era subito accorso sopra una macchina , il carro - attrezzi era già pronto ; ma quando hanno fatto per attaccarlo alla macchina ha deragliato . Se lo vuol vedere , vada laggiù in fondo , presso il castelletto idraulico , dove c ' è quel chiaro ... Lavorano a soccorrere il carro di soccorso ! ... E sorrise discretamente , gettando intorno una cauta occhiata , per paura che l ' avessero udito . Bertini corse nella direzione indicata . La fatalità si complicava , una volontà ostile e maligna pareva volesse accumulare gli ostacoli , moltiplicare i pericoli . Alla luce fumosa delle torce a vento si vedeva il carro degli attrezzi pencolare fuori delle rotaie : la piattaforma dalla quale doveva essere spinto nella buona direzione non era stata assicurata , non aveva le rotaie combinanti con quelle del binario , e poco era mancato che la massa pesante non si fosse rovesciata . - Via le leve ! - gridava il capostazione agli uomini intenti alla manovra . - Tofano e Giacomelli , montate su a scaricare le binde ... Quelle da quattro basteranno ... Animo , via ! ... Gli uomini si arrampicarono sul carro carico d ' ogni sorta d ' ordegni e di congegni : argani , morse , chiavi , martelli , mazze , una fucina , ruote di cordami , spessori di legno , torce a vento , fiaccole a petrolio . Sollevata una binda da quattro tonnellate , la passarono oltre il parapetto , porgendola ai compagni . - A noi , svelti ! - ordinò ancora il capo . - Disponetela fra la testata e il traversone ... Più su , più su : all ' angolo , ho detto ... Ma qui , perdio , sotto lo spigolo , o parlo turco ? ... Così ... Forza di braccia ! Le braccia nerborute girarono il manubrio della macchina , dapprima agevolmente , poi , quando essa affrontò il peso del carro , con una tensione violenta , con uno sforzo penoso . Sotto la spinta possente il carro si scosse un poco , si sollevò di qualche centimetro ; a un tratto traballò scricchiolando . - Ferma ! Tolta una fiaccola di mano a un operaio , il capo si cacciò sotto le prime ruote , ne esaminò la posizione ; poi percorse tutto il fianco fino a quelle posteriori . - Un ' altra binda qui , al centro del traversone ... - Ma udendo improvvisamente un lontano tintinnare di campanello , si volse a chiamare : - Marziani ! ... Il capotecnico ? - Eccomi , signor capo . - Diriga lei l ' operazione . Io vado a ricevere l ' accelerato . Un treno sopravveniva infatti dall ' altra parte della linea , dove nessun ostacolo si era frapposto ; e Bertini domandava tra sé per quale fatalità l ' accidente aveva dovuto prodursi dalla parte di Firenze , nel preciso momento in cui , dopo tanta pena , egli aspettava Rosanna . E in un improvviso ritorno dell ' ansia sopita dinanzi allo spettacolo dello sforzo sostenuto dai lavoratori , si volse ad uno degli astanti : - Il direttissimo è stato fermato ? - Certamente , a quest ' ora ... Se no , sarebbe andato a sfondare il treno merci , deragliato . - Come si saprebbe ? - domandò ancora , trepidante . - Eh ! Le male nuove le porta il vento . - A che distanza da qui è il bivio del Saliceto ? - A quattro chilometri e mezzo . - E Santa Rufina ? - A dodici chilometri . Restava sapere in qual punto della via interposta fosse fermato il convoglio . Certo , in aperta campagna , lontano dalle stazioni , senza precise notizie dell ' accaduto , del pericolo corso , della durata della sosta . Come far sapere qualche cosa a Rosanna ? Come rassicurarla ? Egli si struggeva di non poter far nulla , invidiava gli operai sudanti a mettere in piano il carro , si torceva le mani per non poterle adoperare com ' essi , per non potersi cacciare sotto le ruote a rimetterle al posto , con la febbre di veder rimossi gli ostacoli , quel primo ostacolo . Le notizie dell ' accidente passavano ora di bocca in bocca , con più precisi particolari : il deviatore della cabina numero quattro , per un falso segnale del manovratore , aveva aperto lo scambio al treno merci mentre la colonna era in moto ; l ' ago si era spostato fra un ' asse e l ' altra del primo carro , dando la diramazione sopra il binario per il quale doveva transitare il direttissimo , ostruendo la linea di corsa : l ' ingegnere dell ' ufficio di trazione , con una squadra di operai raccolta alla prima notizia , era sul posto , ma non poteva far nulla senza gli attrezzi . E dalla stazione , cessato lo squillare del campanello , veniva il rombo del treno accelerato arrivante a tutto vapore , fischiando e stridendo , condannato poi anch ' esso a restarsene inerte , ad aspettare la liberazione del binario e l ' arrivo del direttissimo . La macchina si staccava e si allontanava ; i viaggiatori , avvertiti dell ' accaduto , si sparpagliavano in folla sotto la tettoia , entravano nel Caffè , si spingevano verso la piattaforma attratti dal chiarore delle torce , e Bertini vide fra gli altri una coppia di giovani sposi in costume da viaggio , il marito appoggiato al braccio della moglie , stretto a lei , sfiorante con la falda del berretto basco il velo che ella teneva sollevato sulla fronte e che lasciava scoperto un visetto rotondo , grazioso , infantile . - Largo ! ... Indietro ! ... Favoriscano di sgombrare ! Il capo , sopravvenuto , faceva scostare i curiosi con aspra voce di comando ; Bertini dovette obbedire in preda ad un nuovo cruccio , quasi ricacciato più lontano da Rosanna , quasi impedito di affrettare con la tensione della volontà e l ' impeto del desiderio la liberazione del carro . Sotto la tettoia crocchi di viaggiatori si scambiavano le notizie , commentandole aspramente ; alcuni stranieri volgevano intorno sguardi incerti e sospettosi ; visi inquieti di donne si vedevano spiare dai finestrini del treno immobile ; il Caffè era invaso , tutti i tavolini occupati da gente rumorosa e contrariata ; solo i due giovani sposi , l ' uomo sempre al braccio della donna , si sorridevano , fermi dinanzi al banco , scegliendo nei quadri mobili delle cartoline illustrate quelle con le vedute di Castelmaggiore : liberato il braccio della moglie , il marito le offriva una penna col serbatoio , ed ella riempiva i cartoncini uno dopo l ' altro , curva sopra un angolo del banco , passandoli poi al compagno che vi aggiungeva la propria firma . Un moto d ' irritazione cacciò Bertini lontano dallo spettacolo di quella felicità . Riavvicinandosi alla piattaforma , vide le luci muoversi e una colonna di candido vapore sprigionarsi dal fumaiolo della macchina , mentre un fischio breve ed acuto lacerava l ' aria : il carro , finalmente liberato , era trainato verso il luogo del bisogno . Allora , come trascinato anch ' egli da quella forza bruta , come attratto da un potere occulto , s ' avviò lungo i binarî deserti diramantisi a ventaglio gli uni dagli altri . Non sapeva fin dove sarebbe andato , ma si sentiva sospinto nella direzione del convoglio immobile in mezzo alla campagna deserta . Secondo che avanzava , oltre gli edifizî e le cabine e i castelli idraulici , il ventaglio si restringeva , le stecche d ' acciaio rientravano una nell ' altra , riducendosi al doppio binario di corsa . Fitte siepi lo fiancheggiavano , una bassa e intricata vegetazione di robinie , dalla quale emergevano i fusti frondosi degli eucalitti ; tratto tratto un cancelletto vi si apriva , oltre il quale si vedeva la campagna bagnata dal lume della luna vicina al tramonto : un chiarore scialbo ed umido avvolgente i filari dei gelsi e dei salici , qua e là riverberato da pozze d ' acqua . Non una bava di vento , non una voce nel silenzio grave dell ' alta notte ; solo l ' arpeggio eolio dei fili telegrafici , in prossimità dei pali risonanti come casse di strumenti armonici . Le rotaie d ' acciaio si distendevano rigide e diritte , sempre più lontano ; parevano rincorrersi a perdita di vista , verso l ' infinito , verso l ' inarrivabile . Bertini procedeva per la solitudine , con gli occhi , gli orecchi , tutti i sensi aperti ed intenti a cogliere segni di vita , credendo di udire l ' eco dei fischi della locomotiva di soccorso , di scorgere il chiarore delle fiaccole rischiaranti il lavoro dei manovali ; ma nulla si scorgeva ancora , nulla si udiva . La vista della stazione e dei fabbricati che l ' attorniavano era anch ' essa perduta nella lontananza : solo una punta di vivo fuoco rosseggiava in cima a un disco . Fremente , febbricitante , egli andava , andava , col proposito , col bisogno di raggiungere il bivio del Saliceto , di sapere qualche cosa di preciso ; ma più s ' inoltrava , più l ' inquietudine , l ' ansia , la paura gli facevano tremare il cuore . Quantunque la via ferrata fosse una guida infallibile , gli pareva di non poter più trovare quel bivio , d ' essersi avviato sopra un altro binario , d ' aver lasciato la buona strada . Perduta la nozione del tempo , credeva d ' aver percorso chilometri e chilometri , d ' essersi dilungato enormemente , d ' aver marciato da ore : l ' orologio , che aveva dimenticato di rimontare , non andava più . La linea non doveva essere libera , ormai ? Il convoglio non stava per sopravvenire , precipitoso , inarrestabile , portandosi via la creatura amata , lasciandolo solo in mezzo alla campagna muta ed oscura ? La prudenza consigliava di tornare indietro , di raggiungere la stazione , di aspettare lì , tranquillamente , come gli altri viaggiatori , come i due sposi in viaggio di nozze ; ma allora , rivedendo con la mente quella coppia felice , egli sentiva più acuta , più tormentosa , più intollerabile tutta la propria pena . Spasimava da due mesi , dal giorno in cui era giunto l ' avviso dell ' arrivo del marito , ma non mai come ora . Se per un istante , al pensiero dell ' imminente incontro con la diletta , aveva potuto illudersi sperando nel ritorno dei giorni felici , ora , nelle tenebre addensate col tramonto della falce lunare , nel sonno silenzioso della terra , nella solitudine inanimata di quegli ignoti luoghi , l ' inganno riusciva evidente . Che vita era questa che lo sbalestrava fuori della sua casa , fuori del suo paese , che lo faceva errare a quell ' ora per la campagna , aspettando un treno arrestato da un improvviso pericolo ? Superato quello , quali altri , quanti altri sarebbero sorti ? Rosanna andava a raggiungere ancora una volta il marito : dove , come , quando , per quanto tempo l ' avrebbe rivista ? Quell ' uomo sarebbe ripartito , forse , ma per ritornare ; il tempo della sua lontananza se ne sarebbe volato via , come se n ' era volato tant ' altro . La serena fiducia , la certezza del possesso assoluto , della comunione perfetta non era possibile senza l ' unione che egli aveva dichiarato di non voler contrarre neppure ipoteticamente , e che sempre , prima di quell ' amore , aveva giudicata odiosa e repugnante . Allora tutta la sua vita sentimentale , dai primi albori , dagli ingenui amori dell ' adolescenza alle fiamme della giovinezza , gli passò per la memoria : quante prove fallaci , quante illusioni perdute , ritrovate , riperdute ancora , fino a quest ' ultima ! Stanco , vecchio , morto , il suo cuore aveva palpitato ancora una volta grazie alla creatura miracolosa ; egli aveva gioito , sofferto , vissuto per lei ; comprendeva che dopo di lei non avrebbe potuto ricominciare , e che , quand ' anche , mai più avrebbe trovato un ' anima simile a quella ; sentiva che tutti questi motivi lo spingevano ad afferrarsi a lei , disperatamente ; ed a quell ' ora , con quell ' ansia nel cuore , ecco , finalmente riconosceva che il legame solenne , sancito , benedetto , era il solo che potesse umanamente garantire il possesso ; e nulla gli pareva più desiderabile e degno che prendersi Rosanna , unirsi a lei per la vita e per la morte , dare al mondo lo spettacolo della loro felicità come lo davano quegli sposi in viaggio di nozze , sorridenti della contrarietà sopravvenuta , noncuranti di giungere un poco più presto o un poco più tardi , certi di portare con sé tutto il proprio bene . Perché non era ella libera ? Che cosa occorreva perché si liberasse ? ... Allora , come al bagliore di lampi interiori , i recessi più tenebrosi del suo pensiero si illuminavano , quelli dove appariscono le possibilità più chimeriche , dove sorgono le tentazioni inconfessabili ... Un chiarore lontano , incerto , sorto dal fondo della linea , fermò ad un tratto la sua attenzione . Un uomo con una lanterna in mano si veniva avanzando ; la lanterna , pendente dal braccio disteso lungo il fianco , lasciava in ombra il viso del sopravveniente , bagnandogli i piedi di luce . - Venite dal bivio di Saliceto ? - domandò Bertini quando colui , un cantoniere , gli giunse dinanzi e alzò la lanterna per guardarlo in faccia . - Nossignore , vengo dal casello 374 . - Dove è stato fermato il direttissimo ? - Al passaggio a livello del Fossone . - Quanto manca perché la linea si sgombri ? - La linea è sgombra ; vado a ... - È sgombra ? Egli non udì altro , voltò le spalle al guardiano , corse verso la stazione , con la folle paura di non giungervi in tempo . Sull ' angusto passaggio dove s ' era avanzato agevolmente a brevi passi , riusciva malagevole correre ; più volte sul punto di perdere l ' equilibrio , più volte distese le braccia per ripararsi dall ' imminente caduta . Con le orecchie fischianti , gli pareva di udire il lontano rombo del treno in moto , si rivoltava un istante a guardare indietro , poi riprendeva la corsa , rassicurato per poco . Al pensiero che la notizia non era ancora giunta alla stazione , moderò l ' andatura , riprese a correre col timore che le disposizioni per ricevere il convoglio fossero state trasmesse per telegrafo o per telefono . Una voce , sul punto che passava dinanzi a un casello , gridò : - Ferma ! ... Chi è ? ... Non rispose , non si fermò , spronato dalla vista del riverbero diffuso lontanamente dai lumi della stazione . Quando vi giunse , trafelato , ansante , il campanello annunziante che il disco era aperto cominciava a squillare ; i viaggiatori rimasti a terra riprendevano i loro posti sull ' accelerato , si udivano voci di richiamo , gli sportelli sbattere con colpi secchi : - In vettura ! ... In vettura ! ... Non c ' erano più facchini ; egli si rivolse al cameriere del Caffè perché gli portasse le valigie . E finalmente i fanali del treno , i grossi occhi roventi apparvero nella distanza , s ' ingrossarono sulla metallica fronte della locomotiva spinta a tutta forza , vomitante dense volute di nero fumo squarciate dal candido vapore del fischio lungo , insistente , interminabile . Figure di uomini e di donne in piedi si profilarono nei vani luminosi delle finestre , nessuno nella carrozza coi letti , tutta chiusa , come deserta . Un dubbio attraversò il pensiero di Bertini : Rosanna non c ' era ? Se non era partita , per un contrattempo , per un caso imprevedibile ? - Il signore ha la cabina 7 e 8 ? - gli domandò il conduttore aiutandolo a montare sul terrazzino . - Sì . Da che parte ? - Favorisca ... - Avete saputo dell ' accidente ? - E come ! ... Siamo rimasti più di tre ore fermi in aperta campagna ! ... Ecco la sua cabina . Desidera che le prepari il letto ? Gli rispose di sì dopo un istante di esitazione , pensando che il breve indugio lo avrebbe liberato per sempre da quell ' uomo . Cercò di sporgersi da un finestrino per vedere l ' ora all ' orologio della stazione e regolare il suo : i vetri erano rialzati e fermati . - L ' ora , per piacere ? - È la una meno un quarto . Già la macchina , dopo la rapida sosta , lanciava un nuovo fischio : la carrozza si scosse , cominciò la corsa . E non appena il conduttore lo lasciò solo , egli apri l ' uscio del gabinetto di toletta . Vedendo apparire una figura maschile , trasalì indietreggiando per istinto ; poi riconobbe se stesso nel giuoco degli specchi . Portò la mano ancora tremante alla maniglia dell ' altro uscio , lo aperse . Vide gli occhi di Rosanna cercare i suoi . Era seduta sul lettuccio , col velo rialzato sulla fronte , le mani nude congiunte in grembo . Le cadde in ginocchio dinanzi , le prese le mani , se le strinse al petto . Soffocato dal tempestoso pulsare delle arterie , non poté nel primo istante articolare una parola , poi balbettò : - Sei tu ? ... Sei tu ? ... - Che è stato ? Siamo in ritardo ? - Come ? ... Non sai ? ... Quattro ore , quattro ore che aspetto , tremando , fremendo al pensiero del tuo pericolo ... Non ti sei accorta di nulla ? ... Dormivi ? ... - Ho dormito , sì : ero tanto stanca . Ma tra veglia e sonno m ' accorgevo che il treno era immobile , udivo rumore di passi , voci di sconosciuti ... Che è stato ? - La linea ingombra , ostruita da un treno merci ... Ma che importa ? Tanto meglio , se non hai saputo ... Sei tu ? Sei tu ? Sei tu ? ... Lasciati guardare ... Lo sai da quanto tempo non ti vedo ? ... Che luce fioca mandano queste lampade ! ... Lo sai da quanto tempo ti aspetto ? Lo sai che ti credevo perduta ? Lo sai che non ti vo ' perdere ? Anch ' ella alzò lo sguardo luminoso al grappolo delle lampadine elettriche . La cabina , con la levigatezza del suo mogano , con la lucentezza dei suoi ottoni , aveva l ' aspetto di un mobile , di un grande armadio rotolante . Quantunque nel fracasso della corsa vertiginosa nessuno potesse udire dal prossimo scompartimento , egli abbassò ancora la voce , le domandò quasi all ' orecchio : - Sei tu ? E sei mia ? Sei mia , di ' ? ... Rivoltatasi verso di lui , passandogli una mano sulla fronte , ella rispose : - Non vedi che cosa faccio per te ? Allora tutta la sua passione soffocata , umiliata , disconosciuta , traboccò . Scotendo la testa , con voce amara , egli protestò : - Che fai ? Sei rimasta sola , non so quanto , mentre quell ' uomo era a Londra , e mi chiami ora soltanto , ora che vai ad incontrarlo un ' altra volta ! Ella non rispose . - Mentre una cosa sola confortava il mio dolore , l ' idea che non fossi libera , che ti torturassi come me per non potermi vedere , per non poter dir nulla , tu eri padrona di te stessa , e non mi chiamavi , non mi scrivevi ! ... E ora ti stupisci dei miei dubbi ! ... Non sai dunque , non capisci , non intuisci quel che ho sofferto , quel che soffro , dal giorno che ti lasciai dinanzi al " Senegal " , da quando ti vidi al fianco di quell ' uomo , ricongiunta a lui , baciata da lui ? All ' evocazione del ricordo , la gioia di averla ritrovata , di sentirsela vicina , cadde repentinamente ; il dolore , la gelosia , il corruccio , tutte le immagini esasperanti e tutti i pensieri maligni tornarono a invaderlo . - Che hai fatto ? Dove sei stato ? - domandò ella , dolcemente , prendendogli una mano , come per placarlo . - Non lo so , che cosa ho fatto ; non lo so ridire , come ho vissuto . Sono stato a Promonte , ma prima a Firenze , per tentar di vederti ... Rimproverami , anche ! - esclamò con più forza , vedendola accigliarsi . - I torti sono miei , anche ! Io dovevo starmene tranquillo , dovevo sentirmi sicuro e felice , dopo averti vista laggiù , sulla banchina , tutta occupata di quell ' uomo e dei vostri figli , senza un saluto , un cenno , uno sguardo per me ; dopo essermi nascosto da voi , da te , come una spia , come un ladro ! Non so , non so ; senza l ' amico che mi stava accanto , non so come , non so dove avrei trovato la forza di padroneggiarmi . - Era Perez ? Non le rispose a voce , assentì con un breve moto del capo , incalzando : - Mi passasti accanto , dinanzi al cancello , e non mi guardasti neppure ; non t ' accorgesti neppure allora di me che fremevo e spasimavo , tutta infervorata non so da che , non so perché ! - Ti vidi . - Che gli dicevi ? - Non mi rammento . - Non ti rammenti ! Ma mi rammento io , io che ti vidi sparire in quel carrozzone d ' albergo , io che mi sentii a un tratto divenuto estraneo a te , solo , abbandonato , perduto , senza saper che fare della mia vita , con la folle tentazione di seguirti ancora , di raggiungerti per afferrarti e portarti via , sotto i suoi occhi , sotto gli occhi dei tuoi figli , dinanzi a tutti ; poi col bisogno di fuggire , di non restare più un solo istante in quei luoghi , quella sera , quella notte , la notte della contaminazione ... Con voce grave , guardandolo negli occhi , ella disse : - Fosti tu che volesti seguirmi . Non ti pregai di rinunziare a quest ' idea ? Che vi hai guadagnato ? Egli rispose duramente : - Avrei sofferto peggio se non vi avessi visti . E mi pento di non aver preso una stanza in quell ' albergo ! Avrei meglio misurato tutta la tua capacità di fingere ! E lasciò la sua mano , la respinse , si ritrasse . - Perché ? Ella era calma , serena , sicura di se stessa ; il tono della sua voce nel muovere la domanda rivelava una curiosità che non teneva molto ad essere appagata . Egli la guardò un tratto senza dir nulla . Il convoglio precipitava la sua corsa , si sprofondava nelle tenebre , rombando e strepitando , come quello che lo aveva portato via la notte della contaminazione . Egli non fuggiva questa volta , come allora ; si vedeva anzi al fianco la donna che aveva allora lasciata ad un altro ; ma il ricordo dell ' incubo risorse nella sua memoria . Si rivide con la fronte ardente al gelido vetro , con gli occhi sbarrati nelle tenebre fuggenti , o fisi all ' orologio , per calcolare il momento nel quale la coppia sarebbe rimasta . sola : " Alle dieci ... o forse alle undici ... fra un ' ora ... fra mezz ' ora ... Ora ! " . Una pesantezza plumbea lo aveva abbattuto sul sedile , moti di nausea gli erano saliti dalle viscere alla gola nei tempestosi scotimenti di quella corsa pazza , traendolo dallo stuporoso assopimento . Poche altre notti erano tanto durate nella sua vita ; nessuna luce egli aveva tanto spiata come quella del nuovo giorno , con la quale ella sarebbe finalmente uscita dalle braccia di quell ' uomo ; ma né il nuovo giorno , né i tanti altri che erano seguiti , né tutti quelli che seguirebbero potevano dissipare interamente l ' incubo e ridargli le fede perduta . Ecco : Rosanna era lì , accanto a lui , sola con lui nella carrozza lanciata attraverso lo spazio , ma egli sentiva di non averla per sé . Ella diceva , tranquillamente : - Che cosa pretendevi ? Volevi che non mi occupassi di mio marito per badare a te ? Volevi che mi sottraessi al suo abbraccio , ai suoi baci , che non li ricambiassi ? Per qual motivo ? Con quale pretesto ? Egli stese le braccia , alzò il viso , proruppe con voce tremante di tenerezza amara , di timido rimprovero , di passione umiliata : - Perché sei mia , perché sei l ' amor mio , la donna mia ... - Non è vero . - Non è vero ? Ella fece per replicare con altrettanta vivacità ; poi parve farsi forza , stringendosi una mano nell ' altra . Dopo una pausa , tranquillamente , lentamente , spiegò : - Lo sai , qual è la verità , e non dovrei aver bisogno di ripeterla , ora . Per il mondo , per la legge , per i miei figli , io sono di mio marito . La fatalità mi ti sospinse dinanzi un giorno , quando ero sola , quando cercavo un amico . Cercavo un amico , ed ho preso un amante ... Ma no , non credere che io vada mendicando attenuanti . Ti avrei preso anche se non fossi stata sola . Mi turbasti troppo , mi piacesti troppo : anche questa è verità . Forse altre avrebbero resistito alla tentazione ; io provai , ma non vi riuscii . Pago la mia debolezza , sai ! O credi d ' essere il solo a soffrire , con la tua gelosia ? Io soffro della falsità in cui vivo , delle menzogne che dico , degli inganni che ordisco . Tu ti senti ingannato , ed hai ragione , sì ; perché se ti amassi come nei romanzi o sul teatro , avvelenerei mio marito , piuttosto che sottopormi alle sue carezze ! Ti senti ingannato , ne soffri , e nel tuo dolore non pensi all ' altro inganno che io infliggo , al tradimento che commetto , infinitamente più grave . - No , perché egli non sa . Chi non sa non soffre . - Hai ragione ; perché io non conto . Che importa se soffro io ? Vi era tanto rimprovero nella calma apparente della sua risposta , che Lodovico chinò la fronte , con l ' atteggiamento di chi sente il proprio torto senza potere o volere confessarlo . Dopo un breve silenzio le riprese la mano , appoggiò la fronte sulla sua spalla , mormorando : - Mi perdoni , Rosanna ? - Di che ? - fece ella , scotendo il capo , con un sorriso ironico e indulgente insieme . - Di che ? Di volermi bene ? - Lo capisci , lo sai , lo senti che se dico queste cose , se soffro questi tormenti , è perché ti voglio bene ? - A voce più bassa , ma più fervida , più appassionata , soggiunse : - Te ne voglio più che non credessi , sai ! Non te ne ho voluto mai tanto . Ora , ora soltanto conosco e misuro quanto te ne voglio . Appressatosi a lei , spinto addosso a lei dagli sbattimenti del treno serpeggiante precipitosamente per vie curve , si sentì tutto aderire al suo fianco soave . La cinse con le braccia , le ricercò con la bocca la bocca . Ella si ritrasse , sciolse il nodo delle mani intrecciatesi alla sua vita : - No , lasciami . La sua voce era sommessa e dolce , ma ferma e risoluta . Egli obbedì , tacitamente . - Tu misuri ora soltanto - riprese ella - il bene che mi vuoi , io misuro ora soltanto la colpa che ho commessa . Quando mi vincesti , quando mi diedi a te , la prima volta , non provai nulla del rimorso che avrebbe dovuto invadermi . Ti rammenti che te lo dissi , ti rammenti , di ' ? - Sì . - Guardai dentro di me , dissi a me stessa : " Ho tradito la fede giurata , sono adultera , adultera " . Ma queste parole non ebbero nulla del loro senso . E non già perché mi fossi assuefatta all ' idea della caduta . Mi conosci . Te lo direi . Mi ero anzi creduta padrona di me stessa , mi pareva moralmente e materialmente impossibile tradire mio marito . Perché lo avrei tradito ? Perché era lontano ? Per appagare un appetito , allora ? ... Ma quando ti conobbi , quando ti amai , mi parve altrettanto impossibile resistere a questo amore . Tu dubitasti dell ' esistenza di mio marito perché era assente ; io me ne dimenticai . Come tu non t ' inquietasti al pensiero che un giorno sarebbe tornato , così non vi pensai neanch ' io . Noi abbiamo sempre coraggio per affrontare i pericoli lontani . Ora egli è qui . Io sono caduta nelle sue braccia uscendo dalle tue ... Egli domandò furiosamente : - Di ' , che ti ha fatto ? Ma senza lasciarle il tempo di rispondere una sillaba , ingiunse con mal contenuta violenza , chiudendole la bocca : - No ! Taci ! Ella rise d ' un riso sottile ed ambiguo . Voleva dire che non avrebbe parlato , anche senza il divieto ? O che egli stesso , fra poco , avrebbe ripetuta la domanda ? O che parlare e tacere era tutt ' uno ? - Ora vedi - riprese pacatamente , - io so che cosa è il tradimento . Lo so ora , che v ' inganno entrambi . - No ! - scattò egli ancora . - Tu non lo inganni , lui ! - No ? - O non lo inganni più , perché sei tornata a lui e ti sottrai a me , e sei pentita d ' esserti data a me , perché lo ami ; o ricominci ad amarlo , mentre non mi ami più , se pure mi amasti mai ! Dapprima ella scosse il capo , poi fece un gesto d ' assenso , poi ripeté : - Non ti amo ; non t ' ho mai amato . Naturalmente . - Mi ami ? Mi ami ancora ? D ' amore , ami me solo ? - No . - Ci ami entrambi ? Come puoi amare due uomini a una volta ? Ami in lui il tuo protettore , il padre dei tuoi figli ? Di quali sofistiche distinzioni sei capace ? Parla , rispondi ! Che cosa ti sentiresti di fare per provarmi l ' amore che dici di portarmi ? - Che cosa vorresti che facessi ? - Lascialo , seguimi , dammi tutta la tua vita ! L ' espressione del sentimento pervenuto al parossismo , della necessità intuita negli interminabili giorni vissuti insopportabilmente lontano da lei , riconosciuta un ' ora innanzi , al sorgere del mortale pericolo sulla via ignota , in mezzo alle tenebre , gli era salita alle labbra impetuosa , irrefrenabile , irrevocabile . Stretto alle braccia di lei , con gli occhi perduti negli occhi di lei , aspettava ora la parola che avrebbe segnato il suo destino . Con l ' animo sospeso , sentì che il treno rallentava , in prossimità di una stazione : attenuandosi il frastuono , arrestandosi la corsa , gli parve che anche quel formidabile ed incosciente congegno partecipasse all ' ansiosa sua aspettazione . Ella indugiava a rispondere . Lo guardava fiso , negli occhi , nell ' anima . Mentre le voci dei conduttori annunziavano un nome incomprensibile , disse finalmente , pianissimo , passandosi una mano sulla fronte : - Vuoi che lo lasci ? ... Lo vuoi proprio ? ... Sarebbe molto più facile che tu non creda . Sulle prime egli non comprese . Poi , come un lampo , un dubbio gli attraversò la mente , il dubbio antico , dei primi giorni : ella non doveva essere unita legalmente a quell ' uomo . Tutti i sospetti concepiti due anni innanzi , nell ' incontrarla sola , in un albergo di montagna , lo invasero , confusamente ; rivide in lei l ' avventuriera sospettata , riprovò il moto di diffidenza che lo aveva fatto indietreggiare . - Come sarebbe a dire ? - proferì , dopo una lunga pausa , mentre il suono soffocato della cornetta e il fischio della locomotiva annunziavano la ripresa della corsa . - Dico che la nostra unione non è indissolubile . - Non siete maritati ? L ' ambiguo sorriso tornò ad incresparle l ' angolo della bocca . - Siamo maritati . - Allora ? Ella si prese la sinistra nella destra , considerando il cerchietto d ' oro dell ' anello nuziale lucente nella penombra . Lo fece girare un poco nel dito eburneo , poi lo trasse , lo guardò contro la luce . - Allora , possiamo divorziare . Quando ti domandai se , libera , mi avresti sposata , ti spiegai che la mia domanda non t ' impegnava a nulla , perché la legge della Stanlesia non ammette il divorzio . Ti nascosi la verità ... quella volta sola ! ... Nella Stanlesia il divorzio è ammesso ; come negli Stati più liberali dell ' America del Nord , si può pronunziare per dodici motivi diversi ... Questo anello si può spezzare , io posso tornare libera , sposare chi voglio ... E lo guardò . Considerando anch ' egli il cerchietto d ' oro , sentì lo sguardo di lei pesargli addosso . Comprendeva di dover dire , con impeto : " Sì , è ciò che sognavo , è ciò che volevo , è ciò che voglio ; la soluzione insperata , la felicità assicurata . Perché non me lo hai detto prima ? Perché non mi hai risparmiato tante pene ?..." . Ma una specie di afasia gli impediva di proferir verbo . Sentiva di doverle strappare quell ' anello , di dover fare il gesto di buttarlo via ; ma una specie di paralisi gli saliva dalla mano al braccio , come un gelo . Il suo lungo dolore degli ultimi mesi , il suo spasimo di un ' ora addietro per la campagna oscura e taciturna , la sua decisione d ' un istante prima , cadevano , si disperdevano , nel crescere e nell ' aggravarsi di un senso di diffidenza ostile . Un dubbio gli balenava nella mente : non aveva ella taciuto finora per calcolo , per esasperarlo , per portarlo al grado della follia ... ? Lo aveva ingelosito per ridurlo docile , inerte , pronto ai suoi voleri . Voleva essere sposata . Non gli aveva chiesto una prima volta , come per misurare l ' amor suo , se , libera , l ' avrebbe sposata ? Questo era , evidentemente , il suo scopo ! Ed egli che un momento prima si sarebbe legate le mani e i piedi pur di averla tutta e per sempre sua , ora , a un tratto , poiché la proposta veniva da lei , ma non francamente pronunziata , insinuata piuttosto , come una semplice possibilità ; ora che ella gli poneva dinanzi , quasi per adescarlo , il cerchietto d ' oro lucente , il simbolo della catena , ora egli si ribellava , sentendosi preso come in un tranello . Di no , di no , doveva rispondere di no , spiegando tutto il suo pensiero , poiché si era proposto di dir sempre la verità , poiché l ' aveva detta e l ' aveva pretesa da lei ; ma quando alzò gli occhi , quando si vide guardato negli occhi , gli mancò il coraggio di significare una verità della quale comprendeva la bruttezza . - Egli consentirebbe ? - domandò , per indugiare ancora un poco prima di dire la menzogna . - Se saprà che ho un amante , domanderà egli stesso il divorzio . - Perché non m ' hai detto prima che avevamo questa via d ' uscita ? Con la fronte e le sopracciglia un poco corrugate nello sforzo di fissare gli occhi negli occhi di lui , ella rispose domandando a sua volta : - Perché te lo avrei detto , mentre egli era lontano e tu tranquillo ? - Hai ragione ! - Perché te lo avrei detto , quando mi dichiaravi che la libertà ti era troppo cara ? - Hai ragione ! Ed io sono stato punito di quella risposta ! Ma benedico le mie sofferenze perché mi hanno preparato quest ' ora di gioia . Tu spezzerai questo anello , ne porterai un altro , il mio , fino alla morte . Senza lasciarlo con gli occhi , stringendosi ancora più a lui , ella insisté : - Vuoi ? ... Proprio , vuoi ? - Ne dubiti ? - Non lo dici per condiscendenza ? Ti senti di legarti per sempre ? Sei sincero come le altre volte ? Non mi nascondi nulla , in fondo all ' anima ? Dopo un istante di lotta interiore , egli confessò : - Sì , ti ho nascosto qualche cosa ... Non sono stato sincero . Mi è parso ... ho creduto ... non so ... Ti giuro che mi sarebbe sembrato un sogno , se m ' avessero detto che potevi ancora liberarti da quell ' uomo ... Ma ora ... quando l ' hai annunziato tu stessa ... Non so ... il nostro cuore è così complicato ... - È vero . Hai temuto ch ' io ti sforzassi ? - No , non questo precisamente . Perché mi sforzeresti ? Tu hai tutto da perdere lasciando tuo marito ... Egli ti ama ragionevolmente , ti lascia sola per anni , ha cieca fiducia in te . Della mia gelosia , delle mie esigenze , sai già qualche cosa ... Egli lavora per te , ti assicura una vita molto più larga che io non potrei ... Ma sì , lasciami dire : bisogna metter nel conto anche questo , se bisogna dir tutto ... Se mi proponi di sciogliere il tuo matrimonio per unirti a me , null ' altro può guidarti fuorché l ' amore che mi porti . Ti chiedevo una prova dell ' amor tuo : me la dài . Grazie , Rosanna ! Una gran tenerezza gli faceva tremare un poco la voce . Tutti quegli argomenti egli non li aveva cercati , non li aveva accattati come pretesti : erano vere ragioni emerse spontaneamente dal fondo del suo pensiero , come espressioni di verità lampanti . I cattivi sospetti erano stolti . Dopo averlo riconosciuto , dopo aver confessato il moto di diffidenza , si sentiva migliore , degno del suo perdono . - Rosanna , tu m ' hai compreso e perdonato . È vero che mi credi senza che io aggiunga altre parole ? - Sì , ti credo , - proferì ella , gravemente . Egli si abbandonò . Passata una mano alla sua vita , stringendosi al suo fianco , aderendo a lei , guancia contro guancia , mormorò : - Rosanna , è detto . Da due mesi , dal giorno che mi annunziasti il suo ritorno , questo è il primo momento che traggo liberamente il respiro . Se mi avessi annunziato prima la possibilità di questa soluzione ... No : non ti rimprovero ! Forse avrei tentato di resistere , come ho resistito ora ... Ma non te ne dolere : è una prova ; vuol dire che il bisogno di averti tutta per me è tanto forte da trionfare delle mie inveterate consuetudini di vita e di pensiero . Io non volli mai legarmi ad una donna , neanche a te : lo sai , te lo dissi . Ma in questi due mesi di spasimi insopportabili , una rivoluzione è avvenuta nella mia vita ; a poco a poco , ogni giorno , ogni ora che passavo lontano da te , sentivo sorgere , ingigantire ed urlare la necessità di farti mia , di farmi tuo , per sempre . Stanotte , qualche ora addietro , quando ti ho aspettata struggendomi di desiderio doloroso , quando ho udito che un pericolo terribile era sorto sulla tua via , compresi che questa vita non è più possibile . Rosanna , la legge sociale e morale vuole che ogni uomo abbia una sua propria donna : io l ' ho trasgredita , ma perché non avevo ancora trovato chi prendermi . È venuta la mia ora , l ' ora della crisi , della rinnovazione . Grazie a Dio non è troppo tardi , ma non è neanche presto , e non ho più tempo da perdere . Affretta il giorno della tua liberazione , e di qui ad allora ti giuro che non farò più nulla che ti dispiaccia . Se vuoi che non ti veda più , che non ti scriva più , che sparisca , non mi costerà nulla obbedirti , sorretto dalla divina speranza , dalla certezza beata . Andrò ad aspettarti in capo al mondo , o a Promonte . Ci sposeremo lassù , vedrai finalmente il mio paese , entrerai da padrona nella mia casa ; ci sposeremo nella chiesa dove si sposò la mamma mia ... Sentì che ella scoteva la testa . Si volse a guardarla . Ella diceva di no , con una mossa del capo , tacitamente . - Non a Promonte ? In un altro sito ? ... Dove tu vorrai ! - No . - Come ? ... Non vuoi ? ... Non mi credi ? ... - Ti credo , te l ' ho già detto . Ma perché questo matrimonio si sciolga , perché io torni libera di contrarne un altro con te , c ' è ancora una difficoltà . - Quale ? Ella sorse in piedi . Lungo le strette curve sulle quali il treno volava , la carrozza era scossa , urtata , sbattuta così violentemente , che riusciva molto difficile mantenersi ritti . Afferrata con la sinistra all ' orlo della cuccetta superiore , ella distese la destra a cercare qualche cosa in mezzo alle borse ed alle scatole che vi erano sparpagliate . - Che ti occorre ? - domandò egli , sorgendo a sua volta . - La borsetta a mano . - Quella di cuoio ? - No , quella di maglia . - Eccola . Frugatovi dentro , tra il fazzolettino di pizzo , le fialette , il portamonete , ne trasse una lettera , gliela porse senza dir nulla e si lasciò ricadere sul lettuccio . Egli rimase in piedi , addossato alla parete , per leggere sotto la lampada . La lettera portava un francobollo inglese , con la stampiglia dell ' ufficio di Londra ; sulla busta , il nome e l ' indirizzo di Rosanna , scritti con caratteri grandi , larghi , forti : la scrittura del marito , che egli riconobbe per averla vista sopra un ' altra lettera odiosa : quella annunziante il suo ritorno . Il testo , in inglese , diceva : Cara Rosanna , mia cara moglie , ti avverto che ripartirò per l ' Italia lunedì prossimo e che arriverò a Milano martedì , col treno delle 7 e 55 del mattino . Come mi promettesti , ti aspetto laggiù per tornare insieme con te a casa nostra , dove passeremo gli ultimi giorni prima della cerimonia . Io sono pronto , e non dubito che anche tu abbia tutto preparato . Ho molto piacere che tu abbia scelto un paesetto del lago dove nessun indiscreto ci disturberà ; approvo pienamente che i ragazzi siano affidati alla famiglia di tua cugina . Cara moglie mia , a ben presto e per sempre . Dopo aver letto , egli rilesse ancora , per comprendere , ascrivendo alla sua imperfetta conoscenza della lingua l ' oscurità di quelle espressioni . - Che cosa vuoi dire ? - le domandò poi , abbassando il foglio , senza tornarle a fianco . - Non hai capito ? - Io no ... Tranne ... - Tranne ? - Che tu non m ' abbia ingannato , assicurandomi che siete legalmente uniti . - Non ti ho ingannato . Ma ti ho spiegato che ci maritammo con una legge che consente il divorzio , che lo pronunzia molto facilmente , per molti motivi , compreso il consenso reciproco . - Allora ? - Allora , quella cerimonia i cui effetti si possono annullare con un semplice atto di volontà , quel matrimonio contratto fuori del mondo civile , dinanzi ad un giudice di pace mezzo selvaggio , non ci sembrò la cosa solenne che dovrebbe essere , che è per tutti gli altri . Allora , siccome mio marito è cattolico , e più che cattolico , credente , fu stabilito che avremmo celebrato un giorno il rito religioso in Europa , per santificare la nostra unione , per renderla veramente indissolubile . - E non ci avete pensato ancora ? - Non ancora . - E lo celebrerete ora ? - Sì . - Egli è venuto apposta ? - No . Io stessa gli ho chiesto di effettuare il nostro antico proponimento . - Tu ? Quando ? Ora ? - pronunziò egli con impeto . - Ora . La guardò , poi si guardò intorno , come non sapendo dove fosse , come cercando qualche cosa intorno a sé . Nella corsa sempre più turbinosa , pareva che da un momento all ' altro le lucide e fragili pareti della cabina dovessero sfasciarsi , che il pesante carrozzone dovesse forviare e frantumarsi . Ora , sotto una lunga successione di interminabili gallerie , il fracasso era talmente assordante come se intere montagne franassero . - Tu ? ... - ripeté l ' esterrefatto , pianissimo , quasi in un soffio , chinandosi verso di lei , afferrandola agli omeri , figgendole gli occhi nell ' anima , trapassandola con lo sguardo infiammato . - Sì , io . - Tu , ora ? Dopo aver visto la mia pena al solo pensiero del ritorno di quell ' uomo ? Quando c ' era una via d ' uscita da quest ' inferno , tu stessa l ' hai chiusa ? Mi dirai almeno perché ? E le strinse così forte le mani , che ella disse , con un ritorno dell ' ambiguo sorriso : - Mi fai male , sai ! - Ti spezzo ! - scattò egli , esasperato dal suo sorriso , improvvisamente e confusamente sovvenendosi dei suoi lunghi dinieghi , delle sue resistenze , delle sue ostilità , con l ' impeto folle di trarne vendetta , d ' infrangere le morbide forme di quell ' anima dura ed avversa . - Se tu persisti in questo proposito , se non dichiari a quell ' uomo che hai mutato idea , ti spezzo , ti uccido piuttosto . Ella rise più sottilmente ancora , dicendo : - Via , non esagerare ... Noi non ci amiamo fino al delitto . Improvvisamente egli la lasciò , le voltò le spalle , mosse un passo , afferrò la maniglia dell ' uscio per ripassare nella propria cabina . La voce di lei lo trattenne : la voce non più fredda e incisiva , ma tenera e dolce come nei momenti migliori . - Sei capace di riconoscere la verità ? - Che cosa vuoi dirmi ? - proruppe egli ancora . - Che recito ? Che recitiamo entrambi ? Che recitano tutti ? Che l ' amor nostro , che tutto l ' amore è una finzione , che tutta la vita è un inganno ? Grazie . Lo so . Ella gli stese le due mani , prese le sue , se lo trasse a fianco . - Stammi a sentire ... Vienimi qui vicino , così ... Stammi a sentire senza interrompermi ... La vita è quella che è . Così com ' è , una logica rigorosa la governa ... Un giorno tu mi dicesti che non mi avresti sposata , e fosti sincero . Zitto , lasciami parlare : non voglio essere interrotta , ti dico ! ... Fosti sincero , fosti nella logica della situazione d ' allora . Io ero sola ; nessuno ti dava ombra ; perché avresti menomata la tua libertà ? ... Sai perché ti feci quella domanda ? Per vedere se avresti mentito . Mentii io stessa , ti nascosi la possibilità di sciogliere il mio matrimonio , per proporti il caso astratto , per leggere nel fondo del tuo pensiero . Una promessa bugiarda mi avrebbe fatto dubitare di tutte le altre tue parole . Fosti sincero , e mi piacesti , e te ne fui grata . Ora dici che mi sposeresti , ora ti duoli perché voglio escluderne la possibilità , e sei sincero ancora . Con la tua gelosia contro l ' uomo che viene a riprendermi , non trovi , non puoi trovare altra uscita fuorché nel rompere questo legame e nell ' accettare di unirti con me . Anche questa è logica , anche ora dici quel che senti , quel che devi sentire : io non dubito delle tue parole . Ma se ciò che ora ti seduce si avverasse , se io fossi tua moglie , sai quale sarebbe la logica della situazione nuova ? Quando mio marito non fosse più mio marito , quando non avesse più nessun diritto su me , quando non si frapponesse più fra noi , tu non saresti più geloso di lui , ma probabilmente di altri ; e allora ti pentiresti di avere rinunziato alla possibilità di lasciarmi se io ti tradissi , o più semplicemente il giorno in cui l ' amor nostro fosse finito ; perché lo sai , è vero ? che l ' amore , come ogni altra cosa , finisce ? Un uomo giunto all ' età tua senza avere provato il bisogno di prender moglie , può ridursi a portar via quella d ' un altro , ma per pentirsene poi , per accusare di sciocchezza se stesso e di calcolo quell ' altra ... - Che dici ? - tentò di interrompere egli , in un impeto di protesta . - Non io ; lo hai già sospettato tu stesso , or ora ... - Non m ' hai compreso ! Non m ' hai perdonato ! - Ma sì , ma sì : ho compreso benissimo . Nulla di più naturale ed umano ... - Ma non sai che un ' altra donna , nella tua condizione ... - Lo so : altre donne , nella mia condizione , darebbero qualche anno di vita per la possibilità di unirsi indissolubilmente all ' amante . Lo so : vi sono mogli che per raggiungere questo scopo fanno l ' impossibile , affrontano lunghi processi , adducono le più tristi e penose menzogne , rinnegano la patria ... E stammi a sentire : finché non ti avevo incontrato , io mi rallegravo del mio privilegio . Non ammettevo di dover tradire mio marito ; ma pensavo pure talvolta , leggendo un romanzo , udendo una musica , ricordando i sogni della prima gioventù , che un giorno avrei potuto essere esposta ad una tentazione irresistibile ... Quel giorno avrei potuto mettere d ' accordo il mio cuore e la mia coscienza , con la facilità di ottenere il divorzio dalla legge africana . E se alla nostra unione manca ancora la consacrazione religiosa , dopo tanti anni , ciò non è stato già per la lontananza di mio marito , per i troppo brevi suoi ritorni ; ma perché io stessa ho indugiato pensando che fosse stolto rinunziare alla via d ' uscita , nel caso che avessi amato un altro uomo . - E vi rinunzi ora che mi ami ? - disse egli , interrompendola violentemente , torcendole una mano . Ella rispose , guardandolo in faccia : - Sì , perché ti amo . Per un momento egli rimase attonito , senza fiato , come sospeso in un dubbio oscuro . Ella gli prese la testa fra le mani , gli accostò la bocca alla bocca . - Perché t ' amo , capisci ? mio malgrado , contro ragione , non so come , non so quanto ; e perché questo è il solo modo d ' amarti ancora e d ' essere amata da te . Tu m ' amerai finché sarò d ' un altro : che m ' importa del tuo tormento ? Finché sarai geloso , mi amerai , da morirne ; il giorno che fossi tua moglie l ' amor tuo finirebbe nella sicurezza , nella sazietà . Io sono orgogliosa anche , sai , e non voglio doverti nulla . Anche se fossi povero e mi dessi il solo tuo nome , ti resterei obbligata , e non voglio ! Voglio obbligarti io , invece ; voglio che tu stesso debba a me qualche cosa , poco o molto , non importa , non foss ' altro ciò che l ' amor mio è stato finora nella tua vita d ' uomo e d ' artista . Allora egli tremò , abbagliato dalla nuova bellezza diffusa nel viso di Rosanna , dalla luce sfolgorante nel suo sguardo , oppresso e come impaurito dall ' ebbrezza prodotta dalle parole di lei , dal ritrovare in lei finalmente , dopo i lunghi dubbi e gli sconforti e le disperazioni , la donna amante che gli si era concessa dopo una lunga resistenza , ma senza falsi pudori , senza ipocrisie , senza calcoli , per impeto di simpatia , per forza di desiderio , per slancio di passione ; allora , col cuore stretto dalla vergogna per i sospetti concepiti un momento prima , con l ' anima chiusa dal dolore nel vedere dileguarsi per volere di lei l ' insperata possibilità , egli pianse . Non una parola gli uscì dalla gola stretta nello spasmo , dalle labbra bagnate dalle grosse lacrime che gli rigavano il volto . - Non voglio che tu pianga ! - disse ella , accigliandosi , ritraendosi . - Non mi piace il pianto d ' un uomo . E poi , di che ti lagni ? Hai dimenticato ciò che mi dicesti una volta ? Egli la guardò senza rispondere , senza comprendere . Tante cose le aveva dette ! A quale alludeva ? - Non ti rammenti che prevedendo la fine dell ' amor nostro , io previdi anche che dopo di te avrei preso necessariamente un altro amante , e poi un terzo , e poi un quarto , e che mi sarei a poco a poco ridotta come le donne che hanno perduto ogni diritto al rispetto ? Il ricordo atroce irruppe nella sua mente . Infatti ! ... Senza una parola né un accento di rimprovero , accertando semplicemente una verità patente ed una legge ineluttabile , ella aveva affermato l ' impossibilità di fermarsi nella via degli errori ; gli aveva riferito il giudizio letto in un libro : " Si trovano donne che non hanno avuto mai amanti , non se ne trovano che ne abbiano avuto uno solo " . Atroce , atroce la pena allora sofferta . Ella non gli aveva rimproverato di averla sospinta per la lubrica china , ma egli stesso ne aveva provato un rimorso acutissimo . Una gelosia inaudita , la gelosia contro gli ignoti ancora a lei stessa , in braccio ai quali ella sarebbe caduta , lo aveva morso . Per evitare l ' estremo avvilimento di quella creatura , per evitare a se stesso il rimorso intollerabile , per salvare le anime loro , egli le aveva proposto di lasciarsi , piuttosto , in piena passione , di amarsi da lontano , dolorosamente ma puramente , di non amarsi piuttosto in nessun modo , se a questo patto ella si sarebbe sentita sicura da nuove cadute . - Non ti rammenti che mi offristi di rinunziare a me , per salvarmi ? ... Te ne rammenti , è vero ? ... E allora , non ti lagnare ! Lasciami stringere a mio marito : è il mezzo di garentirmi contro nuovi pericoli e di vivere solo , eternamente , nella mia memoria . Egli chinò il capo , chiudendosi la bocca col fazzoletto , per reprimere il nuovo impeto di pianto . - Non piangere ! - ingiunse ella ancora . - Tu che comprendi tante cose , - le rispose , amaramente , con voce rotta , - non comprendi il mio dolore ? ... Non comprendi che io darei la vita per averti conosciuta prima , quando nessun ' ombra aveva sfiorato questa tua anima , quando nulla avrebbe potuto impedirti di accettare il mio nome ? Ella tacque un poco , a capo chino , con lo sguardo fiso ; poi disse , piano : - Sì , prima ... forse ... - Ed anche ora ! - insisté egli , stendendo le braccia , cercando di stringerla a sé , di vincerla con la forza dei muscoli e l ' impeto delle parole . - Ed anche ora , Rosanna ; se tu vuoi , se credi all ' amor mio , se sei capace di leggermi nel cuore , di vedervi la fiamma che lo investe e lo brucia . Se non vuoi che il rimorso avveleni tutta la mia vita , dimmi di sì , dimmi di sì ; altrimenti dovrò credere che tu intenda punirmi , giustamente , perché quando mi proponesti la prima volta l ' ipotesi della nostra unione , ricusai di accoglierla . Sii generosa , non mi serbare rancore ... - Non te ne serbo . - Allora non t ' impegnare , Rosanna ! Sei ancora in tempo ! Non ti chiedo altro che d ' aspettare ancora un poco , per rassicurarti , per provarti che non posso mutare , qualunque cosa avvenga ; che abbandonarmi a te , riposare in te , darti quanto mi resta di sentimento , di ingegno e di vita , è l ' unico mio desiderio , l ' ultimo mio bisogno ... Ella scosse il capo , senza rialzarlo . - No . Mai . Egli si premé tra le mani la fronte scottante ; poi , levatosi , si appressò al finestrino , col petto oppresso , il respiro mozzato dall ' aria ormai greve della cabina , avido di ristorarsi al soffio della flotte . Restò invaso dallo stupore alzando la tenda : albeggiava , il cielo impallidiva sulla terra ancora avvolta nell ' ombra , le masse vegetali profilavano dense e nere sul lividore dell ' orizzonte . Oltre la linea della siepe fuggente e stormente al soffio impetuoso prodotto dalla corsa del treno , i campi rigati dai solchi delle piantagioni , pezzati dalle culture , divisi dai fossi ; i casolari vigilati dagli alberi d ' alto fusto , nel mezzo dei chiusi , dormivano ancora , parevano abbandonati , deserti , senza forme viventi , senza chiarori alle finestre , senza fumi ai comignoli : solo nelle profondità dello spazio ricominciava la vita col dramma eterno della notte e del giorno , con la tacita pugna della luce e delle tenebre personificata nei miti antichissimi , perpetuantesi nel tempo interminabile Il convoglio fuggiva verso la notte in fuga , come nella folle intenzione di raggiungerla , e gli occhi del dolente tentavano di rifugiarvisi , gonfi di nuove lacrime dinanzi all ' agonia di quella notte d ' amore e di dolore . - È giorno ? La voce di lei , la mano di lei appoggiatasi alla sua spalla lo fecero trasalire . - Di già ! Poi , scorgendo gli occhi lacrimanti : - Ancora ? - soggiunse , crucciata . Egli disse , in tono di amara preghiera , scrollando il capo : - Che ti fa ? ... Lasciami piangere ! Il suo pianto era queto e dolce , senza singhiozzi . Piangendo le passò un braccio attorno al collo , posò la fronte sulla sua spalla . Sempre tentando d ' infrenare l ' impeto della commozione , disse : - Capisco ... capisco ... Forse hai ragione ... forse l ' amore finirebbe se ti avessi tutta per me ... Tristo cuore , il nostro ... Tristo amore , che ha bisogno di sentirsi insidiato , di lottare per vivere ... - Tutta la vita è lotta . - È vero . È vero . Di momento in momento la luce si diffondeva vittoriosa ; il cielo dell ' orizzonte già splendeva con un ' immensa lastra d ' argento tagliata da un fuso di nubi che s ' indorava dalla parte del sole imminente . Egli volse lo sguardo da quello spettacolo agli occhi della donna . Anche in lei , anche nell ' anima sua , un contrasto di luci e d ' ombre , fulgori di bellezze e oscurità profonde . Come giudicarla , se anch ' egli aveva il sentimento della propria miseria , se temeva di spingere lo sguardo nelle oscure profondità della propria coscienza ? ... - Che ore saranno ? ... - domandò la sua voce . Egli trasse l ' orologio . - Sono le sei e dieci . - Milano è vicina ! ... Rientra nella tua cabina . Ho bisogno di restar sola . - Vado . Mi richiamerai ? - Sì . Le sfiorò la fronte con un bacio lieve , e la lasciò . Ancora il giuoco degli specchi , nel passaggio , lo fece sussultare ; poi , aperto il finestrino della sua cabina , si abbandonò sul lettuccio . Con gli occhi alla luce trionfante , abbacinato , cullato dal moto del treno dopo la notte insonne , sentì il suo pensiero annebbiarsi . Era partito la sera precedente ? Non era passato un tempo lunghissimo , dal momento che aveva ricevuto la lettera di Rosanna ? Quante cose , nel giro di poche ore ! L ' attesa alla stazione , il pericolo sulla linea ingombra , la corsa lungo il binario ... Ma quanti maggiori mutamenti nelle disposizioni del suo cuore , quanti più gravi avvenimenti nella sua intima vita ! Dalla gioia al pensiero di rivederla dopo tanta separazione , al proposito di rimproverarla acremente per il lungo abbandono ; dalla paura di perderla spaventosamente in uno scontro di treni , all ' ebbrezza di stringersela viva sul vivo cuore ; dalla rivelazione della possibilità del divorzio , alla inesorabile deliberazione del ribadimento della catena ... Di un altro ! Di un altro ! Era d ' un altro , restava d ' un altro , sarebbe sempre stata d ' un altro . Il treno la trasportava con la velocità del vento incontro a quell ' uomo , traversava senza fermarsi le stazioni minori , sostava un istante nelle più importanti , riprendeva la sua corsa fatale verso la mèta . Ora non più ostacoli lungo la via ferrata , libera fino all ' estremo orizzonte sui pingui campi ridestati dal sole . Così fossero sorti altri ostacoli ! Se almeno quel convoglio si fosse infranto contro un altro , se si fosse precipitato in un abisso , se si fosse bruciato tra le fiamme d ' un incendio inestinguibile ! Null ' altro avrebbe potuto impedire che Rosanna raggiungesse suo marito , che rendesse più stretto il nodo coniugale . Meglio la morte , meglio morire schiacciato , arso , annientato con lei , dopo avere intravvisto la possibilità di farla sua ! ... Ecco , roteanti nella corsa del treno , le case del suburbio milanese ; ecco il conduttore apparire sull ' uscio : " Siamo a Londra , signore " . A Londra ? Come mai tanto lontano ? Ma via , giù dal letto per entrare nella cabina di lei , a darle l ' ultimo bacio . Vuota , la cabina ; ella stava fuori , nel corridoio , in piedi dinanzi ad una finestra , fra gli altri viaggiatori pronti a discendere ; e non uno sguardo per lui , quasi fosse divenuto un estraneo , quasi non lo avesse mai conosciuto . Non si conoscevano più , come sotto il " Senegal " : ella era d ' un altro . Ecco : quell ' altro aspettava sotto la tettoia , faceva cenni di saluto alla donna sua ; ma allora ella si rivoltava , rientrava un istante nella cabina e traendolo a sé lo baciava sulla bocca ... Il bacio lo destò . Il sogno non era stato tutto ingannatore ; ella era china su di lui , sorridente , odorante , fresca dopo il lavacro mattutino . - Lèvati , dormiglione : siamo a Milano . Distese le braccia per stringerla a sé ma ad un tratto udì picchiare . Rialzatasi rapidamente , ella sparì dietro l ' uscio del gabinetto . - Avanti , chi è ? Il conduttore entrò annunziando : - Siamo arrivati , signore . - Grazie . Va bene . Pensate alle mie valigie . Si alzò , si ricompose , uscì nei corridoio . Ella vi era già , gli sorrise , gli stese la mano , come riconoscendolo in quel punto . - Avete dormito bene , Bertini ? .. - A voce più bassa soggiunse : - Ti permetto di accompagnarmi . Egli dubitò di avere udito male . Non gli aveva scritto che alla stazione di Milano doveva lasciarla , che dovevano fingere di non conoscersi . Ma poiché ella si rivoltava , quasi a richiamarlo , ad attirarlo presso di sé , la raggiunse e l ' aiutò a discendere . Un altro treno sopraggiungeva in quel momento , empiva la tettoia di frastuono e di fumo . - Chiasso ? - domandò ella al facchino . - Chiasso , sissignora . Ella cercò tra la folla dei viaggiatori attraversanti i binarî , avviantisi alle scale d ' uscita . - Eccolo ! ... - disse , riconoscendo l ' alta figura del marito , intento anch ' egli a guardarsi intorno ; poi ingiunse : - Seguimi . Lodovico la seguì macchinalmente . Prima che potesse riflettere , che potesse considerare quale fosse la nuova volontà di lei , la vide scambiare un bacio col consorte e poi rivolgendosi verso di lui : - Francesco , ho il piacere di presentarti il signor Bertini ... un grande scultore italiano ... un mio buon amico , col quale ho fatto insieme il viaggio ... III Sul lago Acque grigie , cielo grigio , veli di nebbie erranti sulle coste dei monti , solitudine e silenzio sulle rive fuggenti dinanzi al battello vibrante e pulsante . Ai rintocchi della campana del timoniere , Perez , ritto a poppa con gli sguardi verso le lontananze vaporose del bacino di Morganella , si rivolse , vide il pontile sporgente dalla sponda sinistra , lesse col cannocchiale il nome scritto sull ' arco dell ' approdo : " Promonte - Fraida " , e andò a cercare la sua valigia , deposta sotto coperta per timore che venisse a piovere . Il " Ticino " era mezzo vuoto , in quella uggiosa mattinata d ' autunno ; nessun forestiere tra gli scarsi viaggiatori della prima classe ; popolata solo la seconda , di paesani : fattori di campagna con sacchi e fagotti , operai con gli strumenti del mestiere , qualche contadina col capo avvolto nel fazzoletto vistoso , due preti che si preparavano a scendere mentre il moto delle ruote si arrestava , per riprendere subito dopo in senso inverso . Sul pontile non c ' erano né viaggiatori né curiosi : solo due marinai della " Lacustre " pronti ad afferrare le gomene lanciate dai loro compagni di bordo . Sbarcato con la sua valigia in mano , Perez si guardò intorno , un poco imbarazzato : Lodovico gli aveva scritto che lo avrebbe rilevato all ' approdo , e non si vedeva nessuno . - Non c ' è una carrozza ? Un omnibus dall ' albergo ? - domandò a uno dei marinai . - Nossignore . A questa stagione c ' è aperto il solo " Grand - Hôtel " , alla Fraida ; ma l ' omnibus scende soltanto alla stazione della ferrovia , a Gozzana . - Si troverà almeno qualcuno che mi porti la valigia e mi insegni la via ? - Dove va ? - Dal signor Bertini , il cognato del dottor Salfi ... - Ah , bene ! - rispose quell ' uomo , con espressione di rispetto , udendo pronunziare i due nomi . - Aspetti un momento che il battello sia ripartito : proveremo all ' osteria del Morello ; e se mai , sono qua io . Ma quando il " Ticino " liberato dalle gomene , fischiò sul punto di riprendere la corsa , Perez udì il fischio prolungarsi in un tintinnìo di sonagliere . Rivoltatosi , vide un calessino avanzarsi a tutta carriera , arrestarsi di botto dinanzi al pontile : Lodovico lo guidava . - Manca di funicolari , questa tua Promonte ! - gli disse allegramente , caricando la valigia sullo svelto veicolo . - Quando si sta fra le nubi , si fa trovare almeno un ippogrifo ! - Scusami , - rispose l ' altro . - Ho calcolato male il tempo . Ti prego di scusarmi . - Non ti scuso niente affatto : ti ringrazio . Almeno una volta in vita mia avrò potuto pronunziare una parola regale : " Poco mancò non mi toccasse aspettare !..." . Rise della propria facezia ; poi , osservando il cavallino fremente per la corsa vertiginosa e carezzandolo sulla groppa in sudore , esclamò : - Ma guarda questa povera bestiola , come l ' hanno conciata ! ... Ma che maniera di guidare ! ... Denunzieremo il signor padrone alla Società zoofila del capoluogo ! Quando ebbe preso posto accanto all ' ospite , quando il legnetto s ' avviò per la salita , gli mancò il cuore di scherzare . Se non avesse visto l ' amico suo da tre anni invece che da tre soli mesi , l ' opera del tempo avrebbe spiegato la trasformazione operatasi in lui ; il solo dolore dell ' anima non poteva averla prodotta . I capelli delle tempie erano quasi tutti incanutiti ; sul viso scarnito e soffuso d ' un lividore malsano le occhiaie si erano gonfiate d ' umore , come negl ' infermi di nefrite ; i solchi delle rughe erano più profondi , le vene temporali più turgide e serpiginose . Bisognava domandargli : " Soffri ? Perché non ti curi ?..." ma le parole gli morivano sulle labbra , per paura di toccare la piaga secreta di quell ' anima in pena . Egli stesso ruppe il silenzio per domandargli : - Sei partito iersera ? - Iersera . - Hai fatto colazione ? - Sì , male , a bordo . - Prenderai qualche cosa arrivando . - No , grazie ; aspetterò il pranzo , oramai . Il cavallino scodinzolava , dondolava la testa , annitriva , quasi scacciandosi di dosso la stanchezza per vincere l ' erta della via tagliata sul vivo e nudo fianco della montagna . - Che vista ! ... - esclamò Perez , volgendo lo sguardo al lago , che dall ' altezza gradatamente crescente si slargava , svelando tutte le sinuosità delle sue coste , tutte le macchie dei paeselli adagiati sulle rive o inerpicati su per le frastagliate pendici . - Una lastra d ' acciaio , - riprese lo spettatore ammirato ed estatico , - in fondo a una conca di lavagna : guarda che stupenda intonazione ! ... È questo il punto da dove prendesti il bozzetto che mi mandasti dopo la prima rappresentazione del " Fascino " ? ... Ma nel tuo quadretto c ' è il sole , c ' è l ' azzurro , c ' è il verde ... Tacque , per la rinnovata paura di toccare un tasto falso . Dopo un ' altra lunga pausa domandò : - A casa tua stanno tutti bene ? - Bene , grazie . Come affrontare l ' argomento scottante ? Come riprendere la conversazione interrotta da tre mesi , all ' arrivo del " Senegal " , dopo quanto aveva saputo ? ... Accompagnato l ' amico alla stazione , quella sera , con vane parole di esortazione alla calma , con la viva raccomandazione di non lasciarlo almeno senza notizie , non aveva più ricevuto da lui se non qualche cartolina illustrata da diverse città e stazioni climatiche svizzere . Gli aveva scritto egli stesso ; ma la sua lettera , diretta alla posta di Lucerna , non doveva essergli pervenuta , perché era rimasta senza risposta . Aveva chiesto di lui a sua sorella , a Promonte , ed ella gli aveva fatto sapere che era tornato lassù , con lei , ma in condizioni di salute e di spirito che la impensierivano . Si era proposto di chiedere qualche giorno di licenza per andarlo a trovare , quando una strana lettera gli aveva preannunziato l ' imminente scioglimento del dramma . Sulla busta , con l ' intestazione del " Grand - Hôtel " di Fraida - una frazione di Promonte , dall ' altra parte del lago - la scrittura dell ' indirizzo gli era riuscita ignota . Cercata , prima di leggere , la sottoscrizione , il nome di Rosanna Lariani lo aveva stupito . Che mai poteva volere da lui ? ... Ella gli si rammentava , evocando rapidamente i ricordi di Valsorrisa ; poi gli chiedeva senz ' altro un favore . Al suo matrimonio , contratto civilmente nella Stanlesia , era mancata - narrava - la benedizione religiosa ; un po ' tardi , ma in tempo , aveva deciso , d ' accordo col marito , di accostarsi all ' altare ; per evitare l ' indiscreta curiosità dei conoscenti , sarebbero andati a sposarsi in un paesetto fuori mano , a Promonte sul Lago , la terra natale del comune amico Bertini ; e poiché questi aveva accettato di essere suo testimonio , ella chiedeva a lui stesso se voleva servire da testimonio al marito ; in caso affermativo , lo pregava di trovarsi lassù per la mattina del 27 ottobre , alle 7; la cerimonia si sarebbe celebrata , beninteso , con estrema semplicità , senza la minima concessione alle consuetudini mondane , senza nessun altro spettatore fuorché i due amici testimoni , ai quali era data viva preghiera di astenersi da ogni formalità , di non darsi altro disturbo fuorché quello di assistere al compimento del rito ... Naturalmente egli aveva risposto accettando , annunziando anche a Lodovico che sarebbe arrivato con la seconda corsa del 26 . Nulla gli aveva chiesto di spiegargli , come se avesse compreso ogni cosa ; e in verità , quantunque ignorasse quanto era sopravvenuto , aveva intuito la gravità della crisi . Per ribadire l ' anello che la legava al marito , bisognava che quella donna volesse sottrarsi all ' amante ; ma perché mai , allora , proprio l ' amante doveva assistere a quelle nozze ? Un secreto accordo era intervenuto fra loro ? Ma allora che cosa crucciava , quale pena rodeva l ' amico suo ? - Volendo ripartire domani , - gli domandò , per dire qualche cosa , per interrompere il silenzio penoso , - quale corsa mi conviene prendere ? - Quella del pomeriggio . La mattina il battello in discesa passa alle 5; bisognerebbe levarsi alle 3 per giungere in tempo . - No , non ho furia ; preferisco aspettare . Tacque ancora ; poi ridomandò : - E tu , ti tratterrai un pezzo quassù ? ... Tornerai a Firenze ? ... Che cosa ti proponi di fare ? L ' interrogato si voltò a guardarlo con espressione di meraviglia . - Mi tratterrò ? ... Dove andrò ? ... Che cosa farò ? ... Pareva in preda a un grande stupore , come se le domande fossero troppo bizzarre e stravaganti . - E tu , lo sai che cosa farai ? ... Lo sa nessuno , quel che farà ? ... Conosci qualcuno che faccia ciò che vuole ? ... Ah , sì ! ... Un carro in discesa era apparso da una svoltata e s ' avanzava incrociandosi col calessino . L ' uomo che lo guidava , un contadino di dubbia età , con le labbra sottili interamente sbarbate , gli occhietti lucenti , il collo avvolto in un fazzoletto , salutò profondamente , cavandosi il berretto . - Riverisco , signoria ! - Ciao , Pin ! ... - gli gridò lo scultore , improvvisamente animato , con un sorriso ed un gesto vivace . - Tien duro , Pin ! ... Non mollare ! ... Vendiamolo caro , quel seme . - Stia pur sicuro ! ... - gridò a sua volta il passante , con un riso sonoro . - A Pinella Scórcola non la fanno mica ! ... - Bravo Pinella ! ... Ma gettata quella voce d ' approvazione all ' uomo già lontano , lo sguardo del dolente si spense . - Quel bruto , sì , fa ciò che vuole ; sa quanto deve vendere il suo raccolto , come può frodare il compratore . - Dando un colpo di frusta al cavallo che trasalì e quasi s ' impennò all ' inusato maltrattamento , soggiunse : - Tu lo sai ciò che vuoi : arrivare presto alla stalla , mangiare il tuo sacco di biada ... Ma io , ma noi ... - È vero ! - mormorò Perez , chinando il capo , pensando alla stranezza del caso che lo faceva salire su quell ' alpe per assistere alle rinnovate nozze d ' un uomo che non conosceva e della donna per cui l ' amico suo spasimava . Ma Lodovico , con voce rauca , strozzata da un colpo di tosse , ribatté : - È vero , che cosa ? ... C ' è qualche cosa di vero ? ... C ' è qualche cosa di reale ? ... Io ti domando se questa scena che ci sta dinanzi esiste , se noi che parliamo esistiamo , se l ' universo e la vita hanno nulla di consistente ... Divago ? Hai paura che mi giri ? - Vedo che soffri . - Ora ? In questo momento ? No . Ora non soffro . Perez tentò di prendergli la mano guantata che stringeva le redini , esclamando : - Lodovico , lasciami dire ... Ma egli continuò , come se non avesse udito l ' interruzione : - Ora mi par di sognare ... Ti giuro che il solo sentimento ancora vivo in me è lo stupore ... Non mi riconosco , non riconosco niente intorno a me ... Tutto ha un senso nuovo , insolito , impenetrabile ... La memoria m ' inganna ... Ho tardato a ordinare che attaccassero perché non pensavo più che tu dovessi arrivare a quest ' ora ... quantunque il motivo del tuo viaggio ... quello , no , non mi fosse uscito di mente ! ... Rise d ' un riso così doloroso , che Perez ripeté con una nuova effusione il gesto , gli strinse con più forza la mano ed espresse finalmente tutta la sua inquieta curiosità domandando , a frasi rotte , per accenni : - Ma perché ? ... Che cosa significa ? ... Siete d ' accordo ? ... Con quale intenzione ? ... Abbandonate le redini per rispondere alla stretta della mano amica , Lodovico mormorò , battendo le ciglia sugli occhi stanchi : - Perché ! ... Perché questa è la logica , dice , della nostra situazione ... Perché il nodo che la stringe a suo marito è troppo saldo , perché quell ' uomo soffrirebbe troppo nel perderla , perché i figli non possono essere abbandonati ... - Va bene ; ma quale necessità di compiere la nuova cerimonia ? ... - Non potendo disfare questo nodo , bisogna , dice , rinsaldarlo . Si sono sentiti , dice , poco maritati dalla legge africana , che consente il divorzio con estrema facilità ; vogliono , vuole , una conferma irrevocabile . - E tu , proprio tu , devi servirle da testimonio ? - Io . E la cerimonia deve celebrarsi proprio qui , nella chiesa del mio paese ; e tu , il mio migliore amico , il mio confidente , anche tu devi esser presente . - Lo so , ma non capisco . Perché ? - Perché ! Forse perché io non possa dubitare che il suo proponimento è stato attuato ; perché neanche in sogno io creda più alla possibilità che torni libera . - Ma dunque ... volevi che divorziasse ? Il dolente strinse anche più forte la mano fraterna . - Non posso vivere senza di lei . - Volevi sposarla ? ... - insisté Perez , stupito . - Ti pare incredibile ? Non te ne sai dare ragione ? ... Ma capisci ora la parte che questa donna ha presa nella mia vita ? ... Sì , ho voluto unirla a me , per sempre ... E la perdo , invece , per volontà sua , unicamente . E non posso maledirla ... Tu che studi il cuore umano , studia questo caso : ella mi sfugge perché mi ama . Questa è , dice , la più gran prova d ' amore che m ' abbia data . Ascolta , tu che passi come me la vita a cercare immagini di bellezza : io le dissi un giorno , ai primi tempi dell ' amor nostro , che bisognava fare una cosa bella di questo nostro amore , che bisognava salvarlo dalla corruzione , dalle volgarità ... Quando mi è parso che la dissoluzione del suo matrimonio e la nostra unione fossero ciò che di meglio potessimo fare per la bellezza dell ' esempio che avremmo dato al mondo , ella ha sdegnosamente sorriso , mi ha dimostrato che ci saremmo odiati il domani delle nostre nozze ; mentre , dal momento che ci saremo uniformati alla necessità , che avremo sacrificato il nostro piacere al dovere , che avrò assistito alla benedizione del suo anello nuziale , la nostra fiamma purificata arderà più alta , la stessa memoria dell ' amor nostro sarà benedetta ... La sua voce si spense in un brivido . Lasciata la mano del compagno , riafferrò le redini , le trasse forte a sé , fece arrestare la bestia e balzò a terra . - Lodovico ! Che fai ? - Nulla : mi muovo . Perez scese anche lui , gli si pose a fianco , incapace di proferir parola . Sentiva l ' inutilità di qualunque commento , l ' intimo accordo dei loro giudizi nel riconoscere che quella soluzione era veramente la più degna , la sola degna . Soltanto , mentre egli la considerava teoricamente , da spettatore disinteressato , il cuore dell ' amico suo sanguinava . Come confortarlo ? Che dirgli ? Il cavallo , nonostante la minor gravezza della soma e la minore pendenza della strada già presso al termine , non aveva modificato l ' andatura . Ora il lago era scomparso dietro le spalle dei viandanti , in una insenatura della montagna si scorgeva il paesetto con le sue casette bianche sparse come un gregge intorno ad una massa alta e scura : la chiesa . Fra poche ore , lassù , si sarebbe compiuto il rito . Come avrebbe Lodovico sostenuto la commozione ineffabile , se il solo pensiero di ciò che si preparava lo turbava così ? E che cosa sarebbe poi avvenuto dei due amanti ? L ' intenzione di attingere nella benedizione nuziale nuova forza per resistere alla tentazione e tornare al suo ufficio di moglie e di madre , chiudendo nel cuore la fiamma del sentimento vietato , deponeva senza dubbio in favore di quella donna ; ma i migliori proponimenti sarebbero poi valsi contro l ' abito contratto , contro la forza dei ricordi ? Che ostacolo avrebbe ella potuto trovare nel compimento della cerimonia religiosa al proseguimento dei loro secreti rapporti ? Vedendo l ' angoscia dell ' amico , Perez pensava di confortarlo con questo argomento : " Non ti disperare : costei che ti dà una prova d ' amore rifiutando di unirsi a te , ma per restare tua con la memoria , col cuore , tornerà a te , nell ' altro modo , quando vorrai ... " ma uno scrupolo lo tratteneva , un senso come di pudore all ' idea di negare una cosa bella , la saldezza dei buoni propositi di lei , la possibilità che entrambi perseverassero nel sacrifizio . - Partiranno subito ? - domandò tuttavia , per dedurne quando e dove avrebbero potuto rivedersi . - Subito ... Scenderanno a Gozzana per prendere il treno delle undici e cinque . - Tornano a Firenze ? - Per prendere i figli . Ripartono per l ' Inghilterra . - Suo marito non torna in Africa ? Lodovico rispose di no con una mossa del capo . - No ? Non vi torna più ? Con uno sforzo su se stesso , l ' interrogato proferì : - No .... Si è dimesso ... Si stabiliscono a Londra ... A quell ' annunzio , improvvisamente , Perez ebbe la piena coscienza del proprio torto . Il sacrifizio era totale , per volontà di lei , evidentemente ; ella aveva sentito che non bastava unirsi spiritualmente al marito , ma che doveva restare al suo fianco , materialmente , vigilata dal suo affetto , lontana dalla tentazione . Nulla restava da dire per consolare l ' afflitto ; nulla , fuorché lodare la bellezza di quell ' anima ; ma ogni parola di lode non avrebbe aperto una nuova ferita nell ' anima dell ' amante ? Procedettero ancora un pezzo in silenzio ; poi , alla Croce del Calvario , scoprendosi il panorama della Valsilvana , simile ad uno squarcio enorme nel fianco della terra , con le vene denudate del Borchio e della Marsaglia , Perez sostò un momento , volgendo lo sguardo per il paesaggio . - E questo " Grand - Hôtel " di Fraida ? - domandò all ' amico . - Io non me ne rammento . - Dall ' altra parte della montagna , oltre il bosco dei larici . - La conosco , Fraida ; dico che questo albergo due anni addietro non c ' era . - È nuovo , dell ' altro anno . Superato l ' ultimo tratto dell ' erta , il cavallo s ' arrestò al principio d ' un viale piano e diritto . Pareva che l ' intelligente animale volesse significare : " È ora di risalire " . Lodovico , infatti , riprese il proprio posto , seguito dall ' amico . Appena sentì le redini in mano al padrone , la bestia ripartì al piccolo trotto , con la testa alta , scodinzolando . In pochi minuti percorse il viale , sino in fondo alla piazza La chiesa la dominava da una specie di alta terrazza alla quale si saliva per una larga gradinata : una chiesa severa come un castello , munita di due campanili che parevano torri , coi muri disadorni anneriti dall ' età , umidi e rivestiti di musco alla base . Un poco più in alto della chiesa , di fianco , tra una folta macchia di alberi , un vasto e basso casamento , con una specie di rustico portico , formato da colonne di mattoni : la vecchia casa dei Bertini . Il cavallo s ' avviò lentamente per la ripidissima viottola che portava lassù . Sotto il portico i parenti dell ' ospite aspettavano : la sorella , il cognato i nipoti . - Benvenuto ! ... Bentornato fra noi ! ... - esclamo il dottore , con un sorriso cordiale sulla faccia barbuta , stendendo le braccia nerborute a prendere la valigia , a stringere le due mani dell ' ospite . - Da quanto tempo ci aveva promesso questa desideratissima visita ! ... - Si vede - soggiunse la sorella , scrollando il capo precocemente bianco di chiome ; ma roseo e fresco di carnagione - che il nostro paese non gli piace , e forse neanche la nostra casa ! Perez protestò vivacemente : - Signora Laura , non mi mortifichi , adesso ! ... Sarei di difficile contentatura se non giudicassi il paese semplicemente meraviglioso ; e quanto alla loro casa , è proprio sicura che sia tutta loro , dopo che io vi sono venuto ? - Questo è anche vero ! Ma se non esercitate la vostra parte di proprietà , c ' è il caso d ' incappare nella prescrizione ! - Eccomi qui ad interromperla ! ... Come cresce questa gioventù ! ... - esclamò poi , rivolgendosi ai due adolescenti , posando la mano sulle loro spalle , e fermandosi estatico dinanzi alla piccola Rita . - Ma guardate un poco come ci siamo fatte grandi e belle , zitte zitte , senza dirne nulla allo zio del cuore ! ... Non te ne rammenti più , dello zio del cuore ? ... Abbiamo perduto un poco di memoria , intanto che ci siamo fatte signorine ? ... La bimba avvampò . Bruna con gli occhi azzurri , il viso magro e allungato dei Bertini , la personcina slanciata , l ' espressione dolce e patetica , pareva una figura spiccata da un quadro . - Se lo zio del cuore vuol vedere la stanza che gli abbiamo preparata ... - Sicuro che voglio vederla ! E bada bene che se non è bella come quella dell ' altra volta , mi prenderò la tua ! Era ancora la stessa , all ' angolo di mezzogiorno e di levante , con le sue finestre aperte sulle vedute della valle e del lago : un grosso mazzo di violette , in un vaso di cristallo sulla scrivania , la profumava . Egli vi si trattenne il tempo di disfare la valigia , di mettere in ordine le sue cose e cambiarsi ; subito dopo uscì nel salotto in cerca di Lodovico . - Mio fratello è andato un momento fuori - gli disse la signora Laura . - Se avete bisogno di qualche cosa ... - Grazie ! Di nulla ! ... Non sarà nello studio ? ... - Oh , nello studio ! ... - esclamò l ' interrogata , con espressione di profondo rammarico . - Non vi ha posto piede da che è qui ; non ne ha neppure cercato la chiave ! - Non se ne dolga . Lo lasci riposare . - È quel che ho detto per iscusarlo , a chi si lagna della sua inerzia . Vi ha parlato almeno del monumento sull ' Antalba ? - No . - Vedete ? ... Il suo nome fu concordemente suggerito da tutti , quando sorse l ' idea d ' innalzare una grande immagine sacra su quella vetta . Si sono raccolte più di trentamila lire : somma ragguardevole , se pensate che il nostro paese non è ricco , e che , naturalmente , questo denaro dovrà servire alle sole spese vive . Per la scelta del tema si sono interamente affidati alla sua fantasia d ' artista ; monsignor Garbarini , il nostro vescovo , gli ha fatto sapere che se i fondi disponibili non basteranno allo svolgimento di un ' idea grandiosa , supplirà del suo . Ma dopo molte promesse , dopo le calde sollecitazioni rivoltegli da Don Pietro Castelli , il nostro vecchio e buon curato orgoglioso di lui più che un padre del figlio , egli non parla neppure di mettersi al lavoro . Aveva detto che doveva risalire su quel monte , per ispirarsi : dacché è qui , è uscito oggi la prima volta , per venirvi incontro . - Ha lavorato tanto , a Firenze ... - Non è il lavoro quello che lo abbatte così ; io so di quali sforzi è capace quando ha sereno lo spirito ... Sentite , Perez , giacché siamo su questo doloroso argomento ... Noi abbiamo aspettato con tanta impazienza questa vostra visita perché speriamo molto in voi ... Non vedete com ' è ridotto il mio povero Lodovico ? - Mi pare un poco sofferente , infatti . Che ha ? - Lo sappiamo , forse ? ... Mio marito non è riuscito ad osservarlo , non gli ha potuto strappare una sola parola . Dichiara che sta benissimo ! E non digerisce , passa le notti insonni ... - Neurastenia , dispepsia nervosa , probabilmente . - Poterlo credere ! ... Noi facciamo assegnamento su voi , Perez , che gli siete tanto amico , che avete la sua confidenza ... Con noi è chiuso , irritabile a un grado che non posso dirvi ... Interrogatelo , diteci che ha , che cosa possiamo fare per lui ; fate voi stesso qualche cosa per guarirlo ; per divagarlo ... - Proverò , signora Laura ; ma bisognerebbe aver tempo , e disgraziatamente i giorni della mia licenza sono contati . - Già , dimenticavo che siete venuto per la cerimonia di domani , non per noi ... Siete molto più amico di quei signori che nostro ! L ' espressione di fiduciosa preghiera , di cordiale abbandono che aveva animato il suo viso e la sua voce diede luogo , mentre ella proferiva queste ultime parole , a un senso di riserva , quasi di diffidenza . - Amico no , davvero ! ... - protestò Perez . - No ? - Conobbi la signora a Valsorrisa , due anni addietro , quando passammo la stagione lassù con Lodovico . - Giovane ? Bella ? - domandò l ' altra , a denti stretti . - Ma come ? Non la conosce ? - Io no . - Non sono qui col marito , alla Fraida ? - Sì , ho sentito che vi sono tornati da qualche giorno , dopo esservi stati un mese fa , per la richiesta delle pubblicazioni ; ma io non li ho visti , né allora né ora ... Perez tacque un poco ; poi , come spiegando la cosa a se stesso , riprese : - Senza dubbio , nella loro condizione particolarissima , hanno bisogno di solitudine , di raccoglimento ... - Senza dubbio ! - ripeté la signora Laura . - Nessun indiscreto - soggiunse , sottolineando la parola con l ' intonazione della voce e un gesto della mano - li disturberà . - Però , con loro ... coi parenti di Lodovico ... - Ma già : è quel che si potrebbe pensare , se gli sono tanto amici da scegliere proprio il suo paese per compiervi questa ... Non pronunziò la parola ; dopo una breve reticenza riprese : - Non mancavano certamente siti fuori mano , in Toscana ... se stanno a Firenze ... - Vi sta la signora . Il marito è rimasto finora in Africa , nella Stanlesia ... Suo fratello non le ha narrato ? - Lodovico non è stato mai molto loquace ; ora , poi ... Parve che ella volesse aggiungere qualche cosa , ma si rivoltò a un tratto udendo rumore di passi : lo scultore apparve sull ' uscio . - Laura - disse alla sorella - non mi riesce di trovar la chiave dello studio . Dove l ' avranno cacciata ? - L ' ho serbata io . Ti serve ? - Bisognerebbe aprirlo per mettervi un po ' d ' ordine . - Subito . Faccio da me , o vieni anche tu ? - No , io resto con Perez . I due amici uscirono sulla terrazza . Il velo della nebbia si era sollevato un poco ; un sole pallido , senza raggi , pendeva sulla cima Antalba . - Ho sentito del monumento sacro che vogliono innalzare lassù - disse Perez - Ti disponi a lavorare ? - Io ? ... Se mi dài un ' idea , se mi spieghi che cosa debbo fare ! ... Si appoggiò a una delle colonne , strappò alcune foglie gialle dalla vite che vi si attorcigliava , e soggiunse , pianissimo , come parlando tra sé : - Domattina verrà qui . - Ho sentito che tua sorella non la conosce ancora . - No . Non ha voluto conoscere nessuno dei miei , non ha voluto entrare in questa casa , prima della funzione sacra ... Perez chinò il capo in atto d ' approvazione , senza pronunziare le parole di lode che gli venivano alle labbra . - A proposito ! ... - esclamò poi , - vorrei dirti una cosa ... La signora Lariani mi scrisse di astenermi dalle solite formalità ; ma fiori vorrei pure mandarne ... anche come annunzio che sono arrivato . Lodovico rispose , con lo stesso tono raccolto : - Fiori , sì . Li mando anch ' io ... - Ne avete sempre tanti , in giardino ? Tuo cognato li coltiva con la stessa passione ? - Sempre ... La piccola Rita attraversava in quel momento la terrazza correndo . Visti i due amici , si fermò di botto . - Rita , - le domandò lo zio , - dov ' è tuo padre ? - L ' hanno mandato a chiamare da Cecco della Gervasa ... Dice che sta molto male . - E tu dove vai ? - In giardino , a coglier fiori per la cappella del Redentore . - Lasciane , dei belli ... Ne ho bisogno . - Eh ! ... - rispose la bimba , facendo col braccino un gesto largo . - Prima che li colga tutti ! ... Ma se vuoi scegliere , perché non vieni con me ? - Mi pare che la mia nipotina del cuore abbia proprio ragione - approvo Perez . - Andiamo anche noi . Si avviarono . Dietro l ' edificio principale , oltre la corte interna , dirimpetto ai corpi rustici , il vecchio granaio che lo scultore aveva trasformato e adattato a studio già mostrava il grande uscio e le finestre spalancate La signora Laura , vedendo passare la piccola brigata , venne innanzi sulla soglia . - Dove andate ? - In giardino - rispose Rita . - Laura , - soggiunse lo scultore , - io e Perez abbiamo bisogno di fiori , per stasera . - Ma ... - fece ella , esitante , e quasi con un moto di contrarietà . - Domani , veramente , bisognerebbe ornare la cappella , alla Guardiola . Un lampo passò nello sguardo di Lodovico . Egli rispose , con voce dura : - Se bisogna ornare la cappella , cercheremo altrove ... - Ma no , ma no ... fa ' pure ... ce ne sarà per tutti ... - soggiunse tosto la signora Laura , riguardosa a un tratto , e come pentita delle prime parole mentre suo fratello , voltatosi verso la bambina , le ingiungeva brevemente : - Rita , andiamo ! La bimba , quasi comprendendo il secreto dissenso dei parenti , si voltò a guardare la madre coi grandi occhi inquieti , poi si mosse dietro allo zio . Allora , con voce concitata e dolente , la signora Laura trattenne un istante l ' amico . - Vedete , Perez ? ... Ha preso fuoco ... Che gli ho detto ? - Sst ! ... Stia zitta ! ... Venga , venga con noi ... - E procedendo a brevi passi , in modo da far crescere la distanza dai due che li precedevano , l ' ospite riprese : - Scusi , mia buona amica , ma neanche a me sembra che la nostra richiesta le abbia fatto molto piacere ... Vivacemente , schiettamente , ella confessò : - È vero , sì ... e ve ne chiedo scusa ! ... Ma che volete ! ... Se dovessi dirvi che vediamo con molta simpatia questa donna , non sarei punto sincera . - Mi permette di dirle che ha torto ? - Perché è venuta qui ? Perché si nasconde da noi ? Che cosa significa questo tardivo matrimonio religioso ? Che cosa vuole da mio fratello ? ... No , Perez : bisogna che vi dica tutto , una buona volta .. Io sento che il male di Lodovico viene da lei . Egli rispose , con voce grave : - Il male , ma forse anche il bene . - Come sarebbe a dire ? Erano sulla soglia del giardino , dove lo scultore e la sua nipotina cominciavano ad aggirarsi , chinati sulle aiuole , sui vasi , sulle piccole tettoie che riparavano le piante più delicate dalle intemperie . - Signora Laura , a una donna d ' alti sentimenti come lei si può , si deve anzi dir tutto , affinché giudichi serenamente ... La signora Lariani è stata una grande passione di Lodovico ; non è mancato per lui se , invece di rendere indissolubile il nodo coniugale , ella non lo ha sciolto , chiedendo ed ottenendo il divorzio in Africa per sposare suo fratello . Lei stessa si è opposta a questo disegno ; lei stessa , stringendosi al padre dei propri figli , rende impossibile la pazzia che Lodovico avrebbe commessa a cuor leggero . Non ha voluto lei stessa conoscere nessuno di loro , finché la benedizione nuziale non avrà cancellato il ricordo del legame colpevole e riscattato l ' errore . - Ah ! ... - fece la signora Laura , fermandosi e guardando l ' ospite con un senso d ' immenso stupore . - Domani , dopo la cerimonia , prima di partire per l ' Inghilterra , dove vanno a stabilirsi , verrà qui . Veda lei , nella sua bontà , nella sua giustizia , se merita di essere accolta ostilmente ... IV Il rito Il domani , all ' alba , mentre ancora tutta la casa era immersa nel sonno , Perez fu destato dalla cameriera che venne a portargli il caffè . Si levò , si vestì rapidamente , e andò a picchiare all ' uscio di Lodovico . Lo trovò seduto alla scrivania , con la testa fra le mani : vedendo il letto non ancora disfatto e le molte carte strappate nel cestino , comprese che aveva passata la notte a scrivere ed a stracciare i suoi scritti . - Se la cerimonia è per le sette , - gli disse , senza dare a dividere d ' essersi accorto di nulla , - non abbiamo molto tempo da perdere . - Sono pronto . Uscirono insieme nella corte , montarono sul calessino già attaccato , guidato questa volta dal fattore , che prese la via della Fraida . Non scambiarono una parola durante il breve percorso , sotto il bosco dei larici . La nebbia si era riaddensata , nella notte , ma un vento fresco che cominciava a levarsi la discacciava ora lungo le coste dei monti , la faceva svaporare dalla valle come da una immensa caldaia . Una carrozza a quattro posti stava ferma dinanzi al cancello del " Grand - Hôtel " ; gli sposi aspettavano nel salottino del pian terreno rialzato . In un semplicissimo abito da viaggio , di color grigio , senza trine , senza nastri , con una sola spilla al colletto , formata da tre serpentelli annodati in un triplice simbolo di eternità , la signora Lariani , in piedi accanto alla finestra , leggeva un libro che posò sul davanzale per volgersi ai sopravvenuti . - Grazie dei fiori ! - disse , mostrando i mazzi disposti in due grandi vasi sul pianoforte . - Grazie a voi , Perez , d ' avere accettato ... - Rivolta al marito , presentò : - Domenico Perez , Francesco ; il dotto e l ' artista di cui ti ho tanto parlato , che ci fa il piacere di esser tuo testimonio . Il colonnello Harrington gli strinse la mano , dicendo in un italiano alquanto dentale : - Le sono molto grato dell ' onore che mi fate . - Lieto e fortunato io stesso ... - Sono le sette precise , - riprese ella , dopo aver guardato l ' orologio , e rivolgendosi allo scultore , a cui il colonnello si era avvicinato , salutandolo con molta cordialità . - Non si potrebbe essere più puntuali ! Il tempo di prendere una tazza di tè : volete ? - Grazie , no ... - si scusò egli , inchinandosi . - Allora voi , Perez ? - Volentieri , signora . - Poco latte o molto ? - Moltissimo . - Quante altre volte siete venuto quassù ? - gli domandò ancora , servendolo . - Tre o quattro ; ma non mi sono bastate . Bisognerebbe viverci tutta la vita . - Tutta è forse troppo ; ma pochi luoghi , veramente , ho visto di una bellezza così perfetta . È vero , Francesco ? - Sicuramente , - confermò l ' interrogato , cominciando ad infilarsi i guanti . - Vi sono paesaggi di più maestà , ma nessuno così ... così graceful . - Ben detto , - approvò Perez . - La grazia è propriamente la qualità di queste linee . - Do you speak english ? - Yes , Sir . - I am very glad ... Mentre essi parlavano in inglese , ella s ' avvicinò a Bertini , che sfogliava il libretto da lei lasciato sul davanzale della finestra . Era un opuscolo di poche decine di pagine , legato di tela verde con fregi d ' oro ; sul fronte miniato si leggeva : " Il Matrimonio cristiano , con l ' aggiunta della Messa per gli sposi " . Ogni pagina , inquadrata di rosso , era divisa in due colonne : una per il testo , l ' altra per la traduzione della Benedictio anuli e della Missa pro sponso et sponsa . - Io non sono dotta come voi , - spiegò ella , con un sorriso di scusa . - Ho bisogno di aiuto per comprendere le formole del rituale . Egli rispose , senza alzare lo sguardo , continuando a sfogliare macchinalmente le pagine : - È un latino molto facile . - Sì , quello della messa comune lo conosco anch ' io ; ma vi sono parti nuove , in quelle che andiamo ad ascoltare ... A questo proposito ... S ' interruppe , sollevò le mani , si trasse dal dito l ' anello nuziale , e glielo porse . Egli depose il libro , senza stendere la mano . Il suo sguardo pareva cieco ; il viso era livido e inespressivo come una maschera . - Prendete , custoditelo ; tocca a voi consegnarlo al sacerdote . La mano che egli sollevò lentamente tremava ; quando ella vi ebbe deposto il cerchietto d ' oro , si abbassò come gravata d ' un peso insostenibile . - Stanlesia has been founded twenty years ago - spiegava il colonnello a Perez ; - it is a free State of english speaking people ... - Se non vi dispiace , - diss ' ella , volgendosi dalla loro parte , - continuerete la vostra conversazione in carrozza ; ora è tempo d ' andare ... Raccolse da una poltrona i guanti e il mantello , che Perez corse a reggerle ; poi , preso il libretto della messa nuziale , disse a Bertini che chiudeva con un gesto automatico l ' anello nel portamonete : - Datemi il braccio . Si avviarono così , a fianco l ' uno dell ' altra . Ella era , come sempre , perfettamente padrona di sé , sciolta nelle mosse , serena nel viso . Il braccio di lui tremava tanto , il suo passo era così malfermo , che ella sostò un momento , nel giardino . - La mattinata è fresca . Vi levate mai così presto ? - Talvolta ... Tremava anche la sua voce , pareva che egli non potesse più dominarsi . Ella si volse a guardare dietro di sé . Perez , rimasto solo mentre il colonnello dava ordini al portinaio ed al cameriere , si avanzava a raggiungerli . - Quanto tempo è , Perez , gli domandò - che assisteste in duello il vostro amico ? - Molti anni , signora ; troppi anni ! ... - Sottolineando con l ' espressione della voce e dello sguardo l ' esortazione al coraggio che era nell ' allusione di lei , soggiunse : - Ti rammenti , Lodovico ? Sopraggiunto il marito , salirono in carrozza : ella prima , additando a Bertini il posto accanto al suo ; Perez e il colonnello poi , sedendo sui posti dirimpetto . Il vento , ringagliardito , aveva squarciato il velo della nebbia ; candidi lembi ne rimanevano ancora attaccati alle asperità delle montagne , simili a brandelli d ' una gran veste lacerata ; fiocchi di vapori s ' insinuavano fra i solchi della terra in modo da porne in evidenza tutta la plastica . - La cima Antalba è quella ? - domandò ella , rivolta a Bertini , e additando la vetta più alta della Gobba del Cammello . - Sì . - Lassù dovrebbe sorgere il vostro monumento ? Egli rispose con una impercettibile scossa delle spalle . Riprendendo l ' animato discorso in inglese col marito , Perez non lasciava con gli occhi l ' amico , e il ricordo evocato dalla signora Lariani si precisava ora nella sua memoria . Nella prima gioventù , forse più di venti anni addietro , in seguito a una discussione artistica invelenitasi e degenerata in diverbio , egli aveva assistito Lodovico sul terreno , a Roma . In una simile mattinata autunnale , lungo la via Appia , si era trovato seduto come ora dinanzi al compagno in procinto di battersi ; ma il pericolo a cui il giovane andava allora incontro lo aveva reso loquace , ilare , quasi felice , mentre l ' uomo maturo pareva ora smarrito all ' appressarsi dell ' ultimo atto della sua ultima passione . Salita e girata dalla parte del monte , la carrozza venne ad arrestarsi dinanzi alla porticina destra della chiesa : la sola aperta , delle tre . Le poche persone che stavano giù nella piazza volsero appena il capo : certamente la curiosità di assistere ad una cerimonia nuziale le avrebbe spinte a raggiungere la comitiva ; ma nessuno sospettò che a quell ' ora , senza apparato , si stesse per celebrare un matrimonio : evidentemente i forestieri accompagnati dal signor Bertini andavano visitando le cose notevoli di Promonte . Dall ' interno , il tendone di pelle imbottita che difendeva l ' entrata della porticina si sollevò : il vecchio custode apparve , inchinandosi a tutti , salutando con rispettosa cordialità lo scultore . - Signor Lodovico , suo servo . Ella domandò entrando : - Non vi è qui un ' opera del signor Bertini ? - Eccola ! - rispose il vecchio , additando l ' acquasantaio . Un grande angelo , con le ali raccolte , lo sguardo al cielo , le braccia protese ed arcuate , reggeva con ambe le mani un ' anfora antica . Le forme disegnate sotto il peplo leggero erano quelle d ' un adolescente , senza sesso , o piuttosto ambiguamente partecipe dei caratteri dei due sessi : un divino ermafrodito , agile e forte come un efebo , coi fianchi e il seno soavi d ' una giovinetta canefora , il viso d ' una bellezza ideale e propriamente oltreumana . - Pare un Donatello , - disse il colonnello , rompendo il silenzio . - Infatti ! - rispose Perez , molto stupito d ' udire un così sagace giudizio artistico in bocca ad un uomo d ' arme piovuto dall ' estrema Africa orrenda . Il vecchio , con voce tremante di orgoglio e di tenerezza insieme , soggiunse : - Il signor Lodovico aveva appena vent ' anni quando lavorò per la sua chiesa ... Questa è la chiesa del signor Bertini ... Qui sono sepolti i suoi nonni , qui si sposarono i suoi genitori , qui fu tenuto a battesimo ... Me ne rammento come fosse ieri , e se ne rammenta Don Pietro ... Lì , dinanzi al fonte ... la sua sorellina e gli altri bambini che reggevano i ceri ... ed era buono anche nelle fasce , il nostro signor Lodovico ... Lo scultore pareva non udisse , considerando il marmo ; ma non pareva neanche che vi riconoscesse l ' opera propria , tanto il suo sguardo era attonito . - Ora si aspetta la statua che lavorerà per la cima Antalba ... L ' ha promessa a Monsignore ! ... Chi sa che bellezza ... Perez tagliò corto , osservando : - Non facciamo aspettare il signor curato . Per la navata di destra , nella cui penombra splendevano le luci delle lampade votive , la comitiva s ' avviò alla sacristia . Don Pietro , già vestito del camice e della pianeta , finiva di cingere la stola ed il manipolo : vecchissimo , con una tenue aureola di capelli bianchi intorno alla fronte ed alla nuca che parevano scolpite nell ' avorio antico , egli manteneva ancora diritta l ' alta persona , e solo le sue mani tremavano un poco . Le distese ai sopravvenuti , chinando la bella testa in atto di saluto , e disse : - Se gli sposi vogliono udire la lettura del " Contrahant " , non resterà poi che apporre la loro firma , con quella dei testimoni , dopo la cerimonia . Assentendo tutti , prese dalle mani del chierico il foglio e lesse la formula di consentimento dell ' autorità ecclesiastica . Poi chiese : - L ' anello ? Ella si volse a Bertini : ma poiché pareva che questi non comprendesse , spiegò : - Bertini , volete dare l ' anello al reverendo ? Allora soltanto egli trasse il cerchietto d ' oro e lo consegnò al sacerdote . Tutti tornarono in chiesa . Non vi erano se non due donne , due contadine , inginocchiate sotto il pergamo . Gli ori dell ' altare rifulgevano alla luce dei ceri che il sacrista veniva accendendo . Due inginocchiatoi stavano disposti sopra un breve tappeto , poco discosti dal primo gradino , per gli sposi ; più indietro , due sedie per i testimoni . Il celebrante salì sull ' altare , lentamente , sostando ad ogni gradino . Fece l ' atto di genuflettersi , distese le braccia , chinò la fronte e baciò la tovaglia . Poi , ridisceso , si appressò agli sposi . Nel silenzio augusto domandò con voce solenne : - Voi , Francesco Patrizio Harrington , volete prendere per vostra legittima moglie , secondo il rito di Santa Romana Chiesa , Rosanna Lariani ? Rigidamente composto , come dinanzi ad un capo , come sulla fronte del suo reggimento , l ' interrogato si sciolse dall ' atteggiamento marziale , s ' inchinò e disse con voce vibrante di commozione contenuta : - Sì . - E voi , Rosanna Lariani , volete prendere per vostro legittimo marito , secondo il rito di Santa Romana Chiesa , Francesco Patrizio Harrington ? Ella che reggeva con le due mani intrecciate il libretto , a testa china , prosciolse le braccia , rialzò la fronte e rispose fermamente : - Sì . Un senso d ' indefinibile inquietudine guadagnò l ' animo di Perez . Senza volgere il capo egli guardò con la coda dell ' occhio alla sua destra . Lodovico , ritto dietro la seggiola , ne aveva strettamente afferrata la spalliera con una mano ; l ' altra , con la quale reggeva il cappello , era scossa da un tremito violento . Col viso cadaverico , le mascelle contratte , lo sguardo fiso e ardente , era evidente che faceva uno sforzo straordinario per non tradirsi . Ma già , alzate le braccia paterne , distese le venerabili mani tremolanti , socchiusi i miti occhi , il sacerdote pronunziava con voce ispirata le parole irrevocabili : - Ego coniungo vos in matrimonium , in nomine Patris , et Filii , et Spiritus Sancti . L ' inquietudine , la commozione , il turbamento di Perez , al pensiero della tempesta che imperversava in quel punto nel cuore dell ' amico , divennero insostenibili ; col bisogno di reagire , di scuotersi , di far qualche cosa , depose il cappello sulla seggiola e cominciò a cavarsi i guanti . Ora , risalito sull ' altare , il sacerdote iniziava la cerimonia della Benedizione , proferiva le formule alle quali l ' accolito dava le dovute risposte . - Adiutorum nostrum in nomine Domini . - Qui fecit coelum et terram . - Domine , exaudi orationem meam . - Et clamor meus ad te veniat ... Quale secreta virtù possedevano le parole antiche , le formule che per secoli e secoli erano state ripetute dalle anime pie , che per secoli e secoli avrebbero echeggiato sotto le volte sacre al raccoglimento ed alla penitenza , sopra le culle e sopra le bare ? Appartenevano ad una lingua non più parlata dagli uomini , ma eternamente viva , come la più propria espressione della preghiera . E il significato ne era così chiaro , si traduceva così facilmente anche agli ignari : - Benedici , Signore , questo anello che noi nel tuo nome benediciamo , affinché colei che lo porterà , tenendo integra fede al suo sposo , rimanga in pace e nella volontà tua , ed in carità scambievole sempre viva . Per Cristo Signore nostro , Figlio tuo , che teco vive e regna nei secoli dei secoli . - Così sia . Il cerchietto d ' oro era stato deposto in un vassoio d ' argento . Curvata l ' alta persona a prendere l ' aspersorio che l ' accolito gli porgeva , il sacerdote tracciò con mano non più tremante un segno di croce sul simbolo ; poi lo consegnò allo sposo , che lo passò all ' anulare sinistro della donna sua . - In nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo . - Così sia . - Conferma , Signore , ciò che noi operammo . - Dal tempio santo tuo che è in Gerusalemme . - Kyrie eleison ... Allora accadde una cosa terribile . Come un brivido sonoro , come l ' anelito e il gemito d ' un ' anima ferita e penante echeggiò sotto le volte della vecchia chiesa ; poi la voce potente dell ' organo si affermò , si modulò , si svolse nelle note lunghe e gravi d ' un canto solenne . Perez si sentì opprimere il petto e mozzare il fiato e velare lo sguardo da una commozione veemente , che un repentino moto di collera soffocò e poi disperse . Chi aveva ordinata quella musica ? Alla cerimonia da celebrare con estrema semplicità , chi aveva aggiunto l ' irresistibile prestigio di quel canto d ' implorazione , di fede e di speranza ? Non bastava il tormento inflitto allo spettatore di quelle nozze ; bisognava anche , per colmo di raffinatezza , esasperarlo con la sottile e profonda malìa dei suoni e dei ritmi ? ... E col cuore tremante di carità imponente , sapendo di non poter far altro che appagare il secreto senso di curiosità sempre vigile nel suo spirito indagatore , egli si volse a guardare l ' amico . Lodovico Bertini era rimasto nello stesso atteggiamento , con la destra alla spalliera , con l ' altro braccio pendente lungo il fianco ; ma non tremava più , non si stringeva con la forza di prima al sostegno . Pareva che tutte le sue membra rilassate si fossero rapprese in quella positura ; soltanto la fronte si era abbassata , e dalle palpebre gonfie le lacrime sgorgavano , solcavano le guance emaciate , stillavano a terra . I coniugi gli voltavano le spalle ; l ' officiante , sull ' altare , era intento alla celebrazione del rito : nessuno poteva scorgere il suo pianto . Se anche lo avessero scorto , egli non sarebbe riuscito a frenarlo . Non piangeva da tanto tempo , dalla notte passata in viaggio , sul treno , con lei . Non aveva più pianto , alla stazione di Milano , vedendola andar via con quell ' uomo a cui aveva dovuto stringere la mano e rivolgere parole senza nesso né significato . Non aveva pianto neanche dopo averli riveduti entrambi , alla Fraida , invitato da lei , quando vi erano venuti per le pubblicazioni ; dopo averla udita annunziare che , insieme con Perez , egli , egli stesso , sarebbe stato testimonio alle nozze , e che , compiuta la cerimonia e ripresi i figli a Firenze , sarebbero andati a stabilirsi in Inghilterra . Tutte queste cose lo avevano troppo stordito , come colpi di mazza sulla nuca . Le poche parole scambiate da solo a sola con lei , in un momento di libertà , gli avevano dimostrato che nulla gli restava da fare se non obbedirla , fino all ' ultimo , covando il suo corruccio , nutrendosi del suo dolore . Durante l ' ultima notte aveva vegliato , tentando di significarlo , per lei ; cercando parole che non sarebbero più uscite dalla memoria , che le avrebbero eternamente attestato la forza della sua passione , che l ' avrebbero implacabilmente accompagnata , come la voce del rimorso , come il rantolo dell ' agonia ; ma aveva lacerato tutte le sue scritture , non trovando neppur una espressione capace di rendere tutto il suo pensiero , giudicando vana la ricerca , artificioso lo studio , riconoscendo l ' inutilità d ' ogni tentativo di influire in qualunque modo su quell ' anima risoluta ed inflessibile . Era rimasto inchiodato sulla poltrona , innanzi alla scrivania , con le membra di piombo , con gli occhi aridi e bruciati . Aveva trasalito all ' arrivo dell ' amico , rabbrividito al freddo dell ' alba autunnale , tremato entrando nell ' albergo , ritrovandosi dinanzi a lei ed all ' uomo che gliela portava via senza speranza più di ritorno . Quando ella si era tolto dal dito l ' anello nuziale , affidandoglielo , per poco non lo aveva lasciato cadere , ma non già in un impeto di ribellione , bensì dalla violenza dello stordimento . Egli , egli stesso , che aveva voluto spezzare quell ' anello e dargliene uno suo , per la vita e per la morte , egli stesso doveva ora custodirlo affinché un altro lo ripassasse , benedetto , al suo dito , per la vita e per la morte ? ... Nulla aveva più avuto senso , durante il ritorno a Promonte , in carrozza , in chiesa , dinanzi all ' opera giovanile , alla statua scolpita da qualcuno di cui si era rammentato confusamente , come di una conoscenza perduta , come di un morto . Delle parole del custode non aveva compreso altro che l ' evocazione dei suoi morti , rivedendo le salme deposte su quel livido marmo , in un tempo lontano , o forse ieri . Nello spirito ottenebrato , nell ' anima smarrita , i preparativi della cerimonia , le figure e i gesti e le voci avevano assunto un carattere irreale , come nei sogni . Sì , ella aveva risposto di sì , inevitabilmente , come negli incubi , quando nulla si può fare per impedire che le fatalità si compiano , quando non si può accorrere , quando non si può gridare . E l ' anello nuziale che era stato in suo potere era tornato al dito di lei , per mano d ' un altro ! A un tratto , udendo gli accordi dell ' organo , riconoscendo la voce delle vecchie canne armoniose come gole umane , la voce che aveva impetrato requie eterna ai suoi morti , che cantava requie alla sua speranza , il suo pianto troppo a lungo contenuto traboccò . La voce diceva : " La speranza è morta , la gioia è finita , la stessa tua vita finisce : esala gli ultimi sospiri qui dove traesti i primi vagiti ; aspetta di raggiungere colei che lungamente invano sognò di vederti un giorno dinanzi a questo altare , accanto alla tua sposa , di udirti pronunziare la sillaba del consenso , la sillaba che ella stessa disse all ' uomo col quale ti generò ; paga ora i tuoi errori , sconta la tua gioia effimera e peccaminosa ; nascondi lo strazio dell ' anima tua all ' uomo che offendesti e che riprende i suoi diritti ; piangi tutte le tue lacrime perché il tuo sogno è svanito senza ritorno mai più , china la fronte superba dinanzi alla divina maestà d ' una legge che disconoscesti e calpestasti , ai giorni del folle orgoglio , della baldanza cieca ... " Poi il canto solenne e potente del Kyrie si abbassò di tono , si spezzò nelle frasi d ' un mottetto accompagnante la recitazione del Pater : - Padre nostro che stai nei cieli , santificato il nome tuo , venga a noi il tuo regno , sia la tua volontà ... Una volontà fatale si compiva , infatti . Contesa da due affetti , quella donna tornava necessariamente al primo . Egli non assisteva semplicemente alla consacrazione di quelle nozze , ma vi contribuiva per una necessità evidente . Ogni atto ed ogni gesto , dinanzi a quell ' altare , avevano un significato recondito che egli ora discopriva ; rendendo l ' anello , egli rendeva al possessore legittimo la donna già stata sua . Colui che l ' aveva impalmata e poi perduta , la riotteneva ora da lui . Non era soltanto necessario ma giusto . Nella vita di quella donna egli era stato un episodio , un ' illusione , un errore : errore anch ' esso fatale , ma emendabile ... - Dànne il nostro pane ... non indurne in tentazione ... La preghiera aveva anch ' essa un senso profondo : chiedendo di non essere tentate , le creature umane confessavano tutta la debolezza loro . Ella era caduta , come tante altre ; ma per rialzarsi , come poche altre . Ed il Pater noster di quella Benedizione nuziale non si chiudeva come l ' ordinario : la voce dell ' accolito si sposava a quella del prete , implorando ancora : - Liberane dal male . - Salva i tuoi servi . - In te , mio Dio , speranti . - Manda loro , Signore , un santo aiuto . - E da Sionne custodiscili . - Sii ad essi , Signore , torre di fortezza . - Contro la faccia del nemico . - Signore , esaudisci la mia prece . - E salga a te la voce mia . - Il Signore sia con voi . - E con lo Spirito tuo . Il canto tacque , e le labbra del dolente cessarono di tremare e gli occhi di piangere . Tutta la sua attenzione era diretta a comprendere le formule sacre , a non perderne una sillaba sola . Rivolto ancora ai coniugi , il sacerdote ora supplicava : - Volgiti in grazia , Signore , sopra questi tuoi servi , ed agli istituti tuoi , coi quali ordinasti la propagazione dell ' umano genere , benignamente assisti , affinché coloro che dall ' autorità tua sono congiunti , col tuo ausilio ti servano . Era giusto che sull ' amore fecondo di quegli sposi , di quei genitori , si stendesse la benedizione divina . L ' amor suo era stato invece condannato alla sterilità ; tutti i suoi amori fuori legge erano stati senza frutto , spasimi vani , adulterazioni dell ' ufficio di natura . I suoi occhi inariditi si fermarono sul corpo della donna genuflessa ora dinanzi all ' altare , con lo sguardo sulle pagine del libro sacro . Nella positura abbattuta , dietro l ' ampio giro della veste cadente , le sue forme parevano scomparse ; né la memoria gliele rappresentava ormai più . Aveva egli premuto quel corpo con le mani tremanti di desiderio , con le labbra ardenti di febbre ? A quell ' ora lo stesso ricordo del possesso un tempo esercitato era svanito ; come non vedeva il corpo di lei , egli non sentiva più il proprio , assiderato , congelato nella rigidità del dolore . - Per Cristo Signore nostro , Figlio tuo , che teco vive e regna nei secoli dei secoli . - Così sia . Finita la Benedizione , cominciava ora la Messa . - In nome del Padre , del Figlio e dello Spirito Santo . Mi accosterò all ' altare di Dio . - A Dio che è letizia della giovinezza mia . La voce dell ' organo accompagnò la recitazione del Salmo ; un supplice ardore , uno slancio di tutta l ' anima sulle ali della speranza ; poi queruli gridi soffocati di dolore e rimorso , la prostrazione , l ' abbattimento ; e poi ancora il richiamo potente della fede sicura , squilli di gloria trionfale . " Giudicami , Signore , e scerni la causa mia da quella della gente non santa ... Poiché tu sei , Dio , mia fortezza , come mai m ' allontani da te ? ... Canterò al suono della cetra le vostre lodi , mio Dio ; perché sei triste , anima mia , e perché mi conturbi ? Confida nel Signore , poiché lo loderò ancora come mia salute e mio Dio ... Mi confesso a Dio onnipotente ... Abbia misericordia di voi l ' onnipotente Iddio , e perdonàti i vostri peccati vi conduca alla vita eterna ... Dimostrane , Signore , la tua misericordia e concedine la grazia tua salutare " ... Baciato l ' altare , il sacerdote recitò una preghiera sommessa ; poi , con voce ispirata , disse agli sposi il passo di Tobia : - Il Dio d ' Israello vi unisca ed egli stesso sia con voi . Fa ' , Signore , che da oggi questi due più che prima ti benedicano . Beati coloro che temono il Signore e procedono per le sue vie . Sia gloria al Padre , al Figlio ed allo Spirito Santo . - Kyrie eleison . - Kyrie eleison . - Christe eleison . - Christe eleison . Una gran voce , un coro di voci clamanti percosse l ' aria , fece tremare i vetri delle alte finestre . Al più rapido ritmo il penitente sentì slargarsi il petto oppresso , riaffrettarsi il debole polso , un ' onda di sangue salirgli al viso ed alla fronte . - Esaudiscine , onnipotente e misericordioso Iddio , affinché ciò che per nostro ufficio è amministrato , dalla tua benedizione sia meglio adempiuto . Per Cristo Signore , Figlio tuo , che teco vive e regna nei secoli dei secoli . La muta voce dell ' anima vinta assentì : " Così sia " . La ribellione era vana , la rassegnazione inevitabile . Egli non ne era più avvilito , come una volta . Nelle frasi dell ' Epistola agli Efesini , che il sacerdote ora leggeva , lo spirito stanco riconosceva verità necessarie , attuali ed eterne . " Siano le donne soggette ai loro sposi come a Dio , poiché l ' uomo è capo della donna ... " ed era bastato che quell ' uomo si fosse presentato perché tosto riprendesse la donna sua ... " Uomini , amate le vostre spose ... " e colui amava la consorte d ' un amore sincero , sicuro , costante , senza convulsioni , senza follie . " Chi ama la sua sposa ama se stesso ... Perciò l ' uomo abbandonerà il padre suo e la madre sua , e si stringerà alla sua sposa , e saranno due in una carne ... " . L ' immagine di quelle due carni aderenti , la visione di quei due corpi accoppiati , la gelosia fisica delle voluttà procurate a quella donna da un altro , ora non lo torturavano più , egli non presumeva più che ella ne fosse stata contaminata . Il salmo del Graduale e del Tratto risonarono in mezzo a una melodia dolce e lene , ad un fremito d ' ale che finì in un clangore di trombe e di tube . - La tua sposa sia come una vite abbondante tra le mura della tua casa . Siano i tuoi figli come novelle piante d ' olivo nel cerchio della tua mensa . Alleluja ! Alleluja ! Mandi a voi il Signore aiuto dal suo santuario , e da Sionne vi custodisca . Alleluja ! Ecco così sarà benedetto l ' uomo che teme il Signore . Ti benedica il Signore da Sionne , e vedrai i beni di Gerusalemme per tutti i giorni della vita tua , e vedrai i figli dei figli tuoi . Pace sopra Israello ... Le formole sacre si ripetevano , ritornavano più e più volte , integralmente , o appena modificate , quasi perché s ' incidessero profondamente sulle fronti , nei cuori , come un indelebile stampo di fuoco . La Sequentia dell ' Evangelo di San Matteo diceva : " In quel tempo si accostarono a Gesù i Farisei tentatori e dissero : È lecito all ' uomo abbandonare la donna sua per qualsivoglia cagione ? Il quale rispose loro : Non leggeste che chi creò l ' uomo in principio li fece maschio e femmina ? E disse : Perciò l ' uomo abbandonerà il padre e la madre e si stringerà alla sua sposa , e saranno due in una carne . Talmente che non sono due , ma una carne . Ciò dunque che Iddio congiunse , l ' uomo non divida " . Era stato il sogno d ' un ' ora , poter disgiungere quegli sposi , distruggere quella famiglia per crearsene una sulle rovine . Ella aveva avuto ragione di opporsi , di frapporre l ' ostacolo insuperabile . Era troppo tardi , oramai , e bisognava passare sopra troppi dolori per giungere ad una gioia dubbiosa e insidiata . Lasciare quella donna al suo destino , andare incontro al proprio , null ' altro era possibile . Le vie che essi seguivano si erano incrociate , per poi divergere sempre più , nella vastità del mondo e della vita . Era l ' ultim ' ora dell ' incontro ; che cosa sarebbe accaduto di lui , da quell ' ora in avanti ? - In te sperai , Signore ; dissi a me stesso : tu sei il mio Dio , nelle tue mani stanno i giorni miei . Allora , dalle più intime fibre , dalle viscere più profonde , il fremito percorritore dell ' ispirazione si propagò per tutto l ' essere suo . Mentre il celebrante prendeva dalla patena e sollevava l ' ostia , l ' opera alla quale egli aveva pensato invano , le immagini da collocare sulla cima Antalba , gli balenarono dinanzi agli occhi della mente ; un asceta con la fronte al cielo , una penitente coi ginocchi sulla terra , prossimi e pur separati , concordi ed uniti solo nell ' adorazione dell ' ignota potenza che governa l ' universo . Mentre il sacerdote deponeva l ' ostia sul corporale e mesceva il vino e l ' acqua nel calice , e l ' offeriva , e si chinava davanti all ' altare , mentre l ' organo distendeva sulla trama dell ' Offertorio un tenue ricamo di sospiri melodiosi , le immagini si precisarono : egli vide in se stesso l ' uomo lontano ormai dalle vie del mondo , inaccessibile alle cupidità dei sensi , consunto da un interno ardore ; vide in lei la creatura ancora bisognosa di soccorso , ancora genuflessa per implorare aiuto nelle prove della vita . - Con spirito d ' umiltà ed animo contrito , accogline , Signore , e sia tale il nostro sacrifizio oggi nel tuo cospetto , che piaccia a te , Dio Signore . Il senso recondito della volontà di lei , nel costringerlo a prender parte a quella cerimonia , si manifestava ora chiaramente : rinunziando entrambi alla gioia contesa , mortificando entrambi la loro passione , entrambi dovevano farne olocausto ai piedi dell ' altare , entrambi dovevano attinger forza e trovar pace nel pensiero di Dio . - Laverò le mie mani fra gl ' innocenti e circonderò il tuo altare , o Signore , per udire la voce delle tue lodi e narrare le universe tue meraviglie . Ella aveva fatto assegnamento sulla santità del luogo , sulla solennità del rito , per compiere l ' opera di persuasione ; sulle parole , gli accenti , i gesti del celebrante ; sulle melodie e le armonie dell ' organo , sulle luci velate filtranti dalle finestre istoriate , sulle faci ardenti dinanzi alle immagini sante . - O Signore , amai lo splendore della tua casa e il luogo ove abita la gloria tua . Non fare che si perda con gli empi , Dio , l ' anima mia ... E come un ' onda venuta di lontano , sospinta ed incalzata da soffi gagliardi , ingrossata nella corsa rapida e fragorosa ; come la piena d ' un torrente improvvisamente gonfio dei mille rivoli d ' una lunga pioggia dirotta , la memoria della fede nutrita nella remota adolescenza , delle preghiere recitate con cuore sincero , delle paure e delle speranze per la salute dell ' anima invasero lo spirito suo Le parole della Secreta , mormorate dal celebrante a capo chino , non si udirono ; ma nelle supplicazioni del Canone , nel pietoso Memento dei vivi e dei morti , nel mistero della Consacrazione e dell ' Elevazione , tutto ciò che di più dolente e di più grandioso , di più mortificato e di più trionfale era nell ' immortale poesia dei Salmi , toccò una viva fibra del suo cuore , tradusse un pensiero della sua mente . Tutta la sua vita trascorsa , le sue gioie e i suoi dolori , le sue lusinghe e i suoi disinganni , le sue aspettazioni e i suoi rimpianti , gli parvero un punto : nell ' estremo tratto di via che ancora gli restava da percorrere vide e sentì che due cose sole poteva e doveva fare : meditare il formidabile enimma del destino umano , significarlo con l ' arte sua . Ed era ancora merito di lei : all ' inizio dell ' amor loro , come nel punto del distacco , ella lo ispirava , gli additava il suo ufficio , gli suggeriva visioni di bellezza e di nobiltà . - Preghiamo . Da salutari precetti ammoniti , ed alla divina istituzione uniformati , osiamo dire : Padre nostro che stai nei cieli ... Ogni parola della reiterata preghiera gli passò nell ' anima come un elettuario che irrita al primo contatto la nuda carne della piaga , per diffondere subito dopo un senso di refrigerio . Ma il sacerdote , prima di soggiungere il Libera , rivolto nuovamente agli sposi dal lato dell ' Evangelo , implorò con nuovo slancio : - Sii propizio , Signore , alle preci nostre ; ed a questi tuoi istituti , coi quali ordinasti la propagazione del genere umano , presta la tua benigna assistenza , affinché quanto da te è congiunto col tuo aiuto sia serbato . O Dio che per virtù della tua potenza dal nulla il tutto creasti ; che , ordinati i principi dell ' universo , e fatto l ' uomo a tua immagine , fondasti l ' inseparabile aiuto della donna , in modo che originando il corpo femmineo dalla stessa carne virile , c ' insegnasti mai non esser lecito disgiungere ciò che da un sol corpo ti piacque formare ; Dio che con tanto eccellente mistero l ' amplesso coniugale consacrasti , che nell ' alleanza nuziale predesignasti il sacramento di Cristo e della Chiesa ; Dio , per cui la donna si unisce all ' uomo , e questa società , fin dal principio ordinata , si munì della sola benedizione non cancellata né per la pena del peccato originale né per la sentenza del diluvio : volgi lo sguardo sopra questa tua serva che dovendosi unire in coniugale consorzio chiede d ' essere munita della tua protezione . Era la benedizione delle vergini spose proferita altra volta da quelle stesse labbra per le nozze della sorella sua . La sorella era stata ostile a quella creatura , aveva visto in lei la colpevole , la seduttrice , colei che lo aveva indotto in tentazione e trascinato al peccato : non sapeva che il tentatore era stato lui stesso ; nella calma imperturbata della sua virtù ignorava e non ammetteva le tempeste che sconvolgono le vite umane . - Sia in essa il giogo dell ' amore e della pace ; fedele e casta si sposi in Gesù Cristo e viva imitatrice delle donne sante . Sia amabile allo sposo suo come Rachele , saggia come Rebecca , longeva e fedele come Sara . Nulla di lei , degli atti di lei , usurpi l ' autore della prevaricazione . Sia ferma nella fede e nei comandamenti , stretta ad un solo talamo , fugga i contatti illeciti , munisca la sua debolezza con la forza della disciplina ; sia rispettabile per verecondia , venerabile per pudore , erudita nelle dottrine celesti , feconda nella prole , laudabile ed innocente , e giunga al riposo dei beati ed al regno celeste , e vedano entrambi i figli dei figli loro sino alla terza ed alla quarta generazione e pervengano alla desiderata vecchiezza ... Era come un lavacro , come una redenzione . L ' errore antico doveva esserle rimesso in nome di Colui che difese l ' adultera . Si era confessata , infatti , ed era stata assolta , poiché il celebrante , dopo avere recitato il Libera , dopo avere portato il calice alle labbra per bere un sorso del vino mistico , si accingeva a comunicarla . Chiuso il libro , levata la fronte dalla mano con la quale l ' aveva sorretta , ella protendeva ora il capo per ricevere l ' ostia che il prete , discesi i gradini dell ' altare , e paternamente chinato verso di lei , le offriva mentre l ' organo cantava il suo più alato canto . - Ecco sia così benedetto ogni uomo che teme il Signore , e tu vedrai i figli dei figli tuoi : pace sopra Israello . Qualche cosa di quella benedizione , di quella pace piamente invocata , scese su di lui ; poiché , nel proferire la formula , il sacerdote lo guardò . Egli si sentì leggere nell ' anima dallo sguardo limpido e dolce , si sentì compreso e compatito e perdonato dal vecchio prete che lo aveva asperso , bambino , dell ' acqua lustrale . - Ti preghiamo , onnipotente Iddio , di accompagnare con benigno favore le istituzioni della tua provvidenza , sicché coloro che unisci in legittima società conservi in lunga pace . Per Cristo Signor nostro , Figlio tuo , che teco vive e regna nei secoli dei secoli . - Così sia . - Benediciamo il Signore . Anche la messa era finita . Restava ancora l ' ultima formula . Ancora una volta dirigendo la parola agli sposi , il prete invocò : - Il Dio di Abramo , il Dio d ' Isacco e il Dio di Giacobbe sia con voi , affinché vediate i figli dei figli vostri sino alla terza ed alla quarta generazione , e poscia abbiate vita eterna senza fine , con l ' aiuto del Signore nostro Gesù Cristo , che insieme col Padre e con lo Spirito Santo vive e regna , unico Dio , per tutti i secoli dei secoli . - Così sia . Con parola libera , non più costretta nelle formule liturgiche , il celebrante riprese : - Sposi cristiani , l ' esempio che avete dato accostandovi all ' altare , santificando la vostra unione , non resterà infecondo . Così possiate serbare intatto il tesoro della fede e amarvi scambievolmente e vivere nel timore di Dio . Preso ancora l ' aspersorio , li benedisse : - Piaccia a te , Santa Trinità ... - poi lesse le parole del Vangelo di San Giovanni : - In principio era il Verbo ... - Lodovico ... Il suono del suo nome , mormorato da Perez , lo scosse . Voltatosi , vide che la chiesa non era più tutta deserta come prima : alcune donne venute a compiere le consuete devozioni , qualche curioso attratto dal suono dell ' organo , erano sparsi qua e là , dinanzi alle cappelle , intorno all ' altare maggiore . Ma già tutta la cerimonia era finita : il sacerdote , raccolto il calice , inchinatosi dinanzi all ' altare , s ' avviava alla sacristia . Perez mosse un passo verso la sposa , stendendole la mano : - Tutti i miei rallegramenti ! Ella rispose , ricambiando la stretta : - Grazie , Perez . Mentre questi rinnovava il gesto col marito , ella offerse la mano al suo testimonio : - Bertini , grazie . La sua voce era grave , l ' espressione del suo viso serena , la stretta di mano franca e forte come quella d ' un amico , d ' un buon camerata . Anche il marito strinse cordialmente la mano ai due amici ; poi , a un invito del custode , tutti ripassarono nella sacristia . - Poiché abbiamo dato lettura dell ' atto nuziale , - disse Don Pietro , - non resta se non che questi signori lo firmino . Piegò il foglio in due , per il lungo , e scrisse sul fianco , sillabando le parole che veniva tracciando lentamente : - I sotto - scritti sposi hanno pre - stato il loro mutuo con - senso dinanzi a me cu - rato ed ai sotto - scritti testi - monî ... Il marito firmò primo , poi la moglie , poi Perez , da ultimo Bertini . - Ed ora non occorre altro , - disse Don Pietro , spargendo di sabbia rossa la fresca scrittura . - Il Signore vi abbia nella sua santa custodia . Mille anni felici ! Ella gli baciò la mano , il colonnello gliela strinse , prendendo poi a parte il sacrista ed il custode per distribuire del denaro . Mentre Perez intratteneva la sposa dopo essersi inchinato al sacerdote , questi fermò lo scultore che gli aveva anch ' egli baciato la mano . - Lodovico , figliuolo mio , quando ci darai l ' opera promessa ? ... Guarda che il tempo passa , e che gl ' iniziatori sono impazienti di vedere attuato il loro disegno . - Non so , Padre ... Mi dia ancora qualche tempo . - Possibile che tu non abbia fatto nulla , sinora ? ... Neanche un abbozzo ? ... Un lavoratore instancabile come te ! - Bisogna che m ' intenda con lei ... Forse ho trovato qualche cosa ... Quando potrò vederla ? - Quando vorrai . Lo sai che per te qualunque ora è buona . - Grazie , Padre ... Allora , arrivederla presto . - Arrivederci presto , figliuolo mio . V L ' addio Sulla spianata , dinanzi alla chiesa , il cocchiere che aspettava il ritorno degli sposi , fumando , spense il sigaro e lo intascò , vedendo uscire la comitiva , la moglie a braccio del marito , i due testimonî ai due lati della coppia ; e cavatosi il cappello , già apriva lo sportello della carrozza perché tutti vi rimontassero , quando la signora gli disse : - No , non ancora : aspettate ... Sentite Bertini , - soggiunse rivolta allo scultore , - mio marito ed io saremmo lieti di salutare un momento i vostri parenti ... - Saranno essi lietissimi ... Per il sentiero serpeggiante sul dorso della montagna , chiuso tra bassi muricciuoli dai quali sporgevano le siepi di vitalba , si avviarono tutti alla casa . Il cielo si era ancora più schiarito , le ultime volute dei vapori si diffondevano come chiome disciolte e ondeggianti al vento , canute nella bassa conca del lago , bionde nel sole delle altitudini . - Vi fermate a lungo ? - domandò ella a Perez , col quale procedeva ora avanti . - Non tanto quanto vorrei . Debbo purtroppo tornare alla scuola . - Tenete compagnia al vostro amico , - soggiunse ; poi , dopo una breve pausa , con voce più bassa ma con più calore d ' accento : - Ne ha bisogno . In fondo al sentiero , tra le sbarre di un cancelletto di legno , si vide una testolina affacciarsi , poi ad un tratto sparire con un breve grido di sorpresa . - La vostra nipotina ? - domandò ella , voltandosi verso Bertini . - E la mia , del cuore ! - rispose Perez . Ora il cancello si schiudeva , e la bimba , precedendo il babbo , la mamma ed i fratelli , si avanzava con le manine incrociate sul seno per reggere un enorme fascio di fiori e di fronde , una messe tanto copiosa che la vestiva tutta e quasi le nascondeva il visino . Giunta dinanzi alla sposa si fermò , la guardò con gli occhi color di cielo , e disse : - Signora , la mamma ed io ... Ma già ella si chinava su di lei , quasi in ginocchio , tenendole le braccia , attirandola a sé : - Cara , cara , bimba mia cara ... Fu una cosa difficile raccogliere quei fiori , ricomporli , staccare i gambi delle rose impigliati nelle pieghe della vesticciuola della donatrice . La signora Laura vi diede mano , dicendo in tono d ' amabile rimprovero : - Ma bisognava ripulirli e legarli ... Non si offrono i fiori a questo modo ... - Lasci , lasci ! ... Sono anzi più belli ! Scambiarono così le prime parole prima della presentazione : poi , quando lo scultore ebbe pronunziato : " Mia sorella ... " la signora Laura stese la mano alla visitatrice dicendo con un sorriso di grande gentilezza e di profonda bontà : - Sia la benvenuta fra noi . Mi permetta di esprimerle i nostri auguri più sinceri ... - La ringrazio , signora . Creda che sono fra i più graditi . Compita la presentazione , scambiati gli inchini e le strette di mano , i padroni di casa lasciarono il passo agli ospiti . - Rita ! ... - chiamò la straniera , volgendosi alla bambina . - Ti chiami Rita , lo so ! ... Dammi la tua manina . La fanciulletta parve tutta orgogliosa di tornare a casa stringendo la destra della sposa , che reggeva con l ' altra mano i fiori offerti da lei . Traversata la terrazza , dato uno sguardo al panorama , tutti entrarono nel salotto . - Bertini , io interpreto il desiderio di mio marito ed esprimo il mio direttamente , chiedendovi di farci vedere il vostro studio . - Sì , signora ! - rispose pronta la minuscola donnina . - Lo zio non vi lavora più dacché è a Firenze , ma vi sono dentro tante belle cose ... C ' è anche la mia statua , di quando ero piccina ... - Ah , sì ? - rispose ella sorridendo . - Rappresenterà un angioletto ! ... Andiamo a vederla . Lo studio , vastissimo , tutto illuminato da un largo lucernario , ingombro nel mezzo da una forte impalcatura , pieno di gessi , di cere , di crete , con le pareti nascoste da pezzi di scultura antica , da modelli anatomici , da quadri , da bozzetti , da stampe , da stoffe , da armi , aveva un solo angolo ospitale , dietro un paravento : un largo divano basso , qualche sgabello , un tavolino a due palchetti sovraccarico di albi e di libri d ' arte . Ma gli ospiti non vi si fermarono ; guidati dalle due donne , girarono per lo stanzone , esaminando le opere che vi erano disseminate . - Questo è il bozzetto dell ' acquasantaio ? ... Questo è il gesso del " Fiore della memoria " ? ... Il busto del " Leopardi " ... L ' amica dell ' artista riconosceva ad una ad una tutte le sue opere e le additava al marito , che le considerava da vicino per esaminarne la fattura , e poi se ne discostava per coglierne l ' effetto totale . - E questa statua di quando eri piccina ? - Eccola , signora : venga con me . In un angolo , sopra un tripode , la statuina di bronzo , alta poco più di un palmo , rappresentava la piccoletta , ritta in piedi , con la testolina piegata , le braccine protese , le manine dischiuse , nell ' atto di offrirsi ad una persona diletta . - Che mossa ! ... Che vita ! ... - esclamò Perez . - Se non par che si muova ! - È la vita fermata nel metallo - confermò il colonnello . Ella disse soltanto : - È molto bella . - Mi permettete di offrirvela ? - E come , Bertini ! ... Sono permessi che si accordano molto volentieri ... Ma non vorrei privare i vostri cari ... - No , signora , - soggiunse la sorella , - noi abbiamo la nostra copia , in sala da pranzo . Il dottore colse l ' occasione per proporre : - Se vogliono gradire una tazza di cioccolata ... - Grazie , dottore ; ma abbiamo i minuti contati , e vorremmo ancora vedere tutte queste altre cose belle . - Prendono il battello delle 10 e 15 ? - No , scendiamo a Gozzana , prendiamo il treno delle 11 . - Ma si potrebbe anche fare un ' altra cosa , - soggiunse la signora Laura : - far servire qui stesso la cioccolata ... Mentre ella andava a dare gli ordini , la visita continuò . Gli ospiti passarono dinanzi a tutto ciò che restava degli antichi lavori dello scultore , copie od abbozzi . Non vi era frammento che l ' amica non riconoscesse - Questo è uno studio per la " Giovanna d ' Arco " ? ... La prima idea dell ' " Amerigo Vespucci " ... Aveste ragione di modificare quelle figure di selvaggi : rammentavano troppo i mori del monumento mediceo di Livorno . Si aggirò per ogni angolo , vide ogni cosa , rimosse tutti i cavalletti girevoli , lesse tutte le firme dei bozzetti pittorici , tutti i titoli dei libri sul tavolino . Vedendo sopra una mensoletta un calice da fiori , vuoto , disse alla piccola Rita : - Ma come ? Tu lasci senza fiori lo studio dello zio , e ne dài tanti agli estranei ? E mentre la piccina balbettava qualche confusa parola di scusa , ella stessa scelse tre rose dal fascio , una bianca , una gialla ed una rossa , e le dispose nel calice . - Ricordati che sono senz ' acqua , pensa a dar loro nuova vita . Quando il servizio fu pronto sul tavolino sbarazzato dai libri , la conversazione , divenuta generale , sfiorò molti argomenti : la floricoltura del dottore , il movimento dei forestieri sul lago , le bellezze della natura e dell ' arte italiana . - Ora , - ella disse , levandosi , dando il segno dell ' addio , - non bisogna dormire sugli allori , Bertini ! - Glielo dica lei , signora ! - soggiunse la sorella . - Forse le sue raccomandazioni riusciranno più efficaci delle nostre . - Di questo gruppo sacro , sulla cima Antalba , guardate che vogliamo avere presto notizia ! Non è possibile che quassù , dinanzi a questo sublime spettacolo , non troviate motivi d ' ispirazione . Erano di nuovo usciti sulla terrazza ; dopo una breve sosta , ridiscesero tutti , ospiti e padroni di casa , verso la chiesa . Tutte le nebbie erano ormai disciolte , nel trionfo del sole ; solo un ultimo fiocco ne restava , sull ' Antalba , piegato dal vento in modo da simulare il fumo d ' un vulcano . Pareva veramente che , per un ' improvvisa eruzione , dalle viscere del monte esalasse un ardente fiato . - Meraviglioso ! Divino ! ... - mormorò ella ancora , girando lo sguardo per la conca lacustre , quasi a raccogliere e imprimersi nella mente tutti i particolari di quella visione , come aveva fatto di ogni angolo e di ogni opera dello studio . Poi , rivolta alla padrona di casa : - Signora ... - disse , stendendole la mano . Si tennero un momento per mano , guardandosi ; poi , con moto concorde , si accostarono , si baciarono sulle due guance . Chinatasi sulla piccina , la straniera le prese la testolina fra le mani , la baciò sulla fronte . - Rammenta tu allo zio che vogliamo vedere altre statue . Digli che ti scolpisca lassù ! ... Strinse la mano a lui da ultimo , dopo aver preso congedo da tutti gli altri . - Fate contenti i vostri cari e i vostri amici ! ... Avete un dovere , se non dinanzi ad essi , dinanzi all ' Arte che aspetta grandi cose da voi . Egli non poté rispondere ; chinò soltanto il capo , per nascondere l ' ultima contrazione del viso . Quando fu in carrozza , dopo che la frusta schioccò e i cavalli si mossero , ella salutò ancora , con la mano , col capo ; lanciò ancora un ' ultima esortazione : - Siamo intesi , Bertini ! ... Al lavoro ! ... Buon lavoro ! ...