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> categoria_s:"StampaPeriodica" > anno_i:[1880 TO 1910} > autore_s:"MURRI ROMOLO"
ASPETTANDO I CONGRESSI ( MURRI ROMOLO , 1896 )
StampaPeriodica ,
Mentre tante ragioni ci fanno tener dietro , con attenzione vivissima , alle varie fasi del movimento cattolico , nella stampa nostra che lo riflette talora così poveramente , ed in tutte le altre manifestazioni collettive e isolate che ci indicano un passo innanzi , il nostro occhio si rivolge con speciale sollecitudine ai venturi , e già vicini , congressi di Padova , di Fiesole , di Orvieto . Non che da quei congressi , e parlo specialmente di quello di Fiesole , ci sia da attendersi un nuovo impulso vigoroso alla azione cattolica in Italia , un indirizzo nuovo del movimento stesso , o energie , attitudini , persone nuove ; e non che dalle poche o molte , buone od ottime decisioni che quei congressi possano prendere si sperino frutti abbondanti , quasi che fosse possibile il tradurle subito appresso in atto , almeno in piccola parte . Quella prima cosa pare a me che ci sia poco finora da desiderarla o da sperarla , poiché il movimento cattolico italiano è tuttavia alla sua prima fase di reazione impulsiva e di preparazione , direi quasi , generale e sommaria ; quanto alla seconda , sperarla oggi ormai sarebbe vano , poiché i congressi hanno efficacia direttamente pratica solo quando essi rappresentino una parte o l ' altra dell ' autorità sociale , ossia quando quelli stessi che fanno i voti o quelli che essi rappresentano per delegazione abbiano poi volontà o forza di metter mano all ' attuazione dei programmi adottati . Ora , il laicato cattolico non ha , pel momento , alcuna parte di questa autorità . Ma altro c ' è da aspettarsi , per ora almeno , dai congressi cattolici . C ' è da aspettarsi cioè che pei molti ( numericamente nei congressi d ' azione , qualitativamente nei congressi di studio ) i quali intervengono ai lavori , questi sieno come un modo di intendersi , di raffervorarsi e di ottenere quella simiglianza di vedute e di scopi che è necessaria in un partito così disgregato e disforme come è ancora il partito nazionale cattolico presso di noi ; che da quei centri il movimento si propaghi , per via di contatti e correnti spirituali , raccogliendo nel suo circuito anime e menti nuove ; che delle idee buone , utili , feconde , raccolte di fra la discussione e raffermate poi e perfezionate per via di selezione naturale , sieno intese , diffuse , illustrate ed aggiungano nuova lena ed aprano nuovi orizzonti all ' azione ; che , infine , il contarci , il vederci numerosi , l ' osservar più da vicino i problemi e i modi , la necessità di risolverli , aiuti il sorgere fra noi di quella coscienza tenace , audace , luminosa che hanno sempre i partiti giovani e che dovrebbe specialmente avere un partito al quale come al nostro si presenta una così bella missione e si promette un così fecondo avvenire . Questo in generale . E vengo ora a parlare più particolarmente di ciascuno dei tre congressi . Il primo è quello di Padova . Ha un programma tutto di studio , limitato ed opportunissimo . L ' illustre prof . Toniolo di Pisa , che tante benemerenze ha già e tanto maggiori ne va acquistando man mano che l ' opera sua acquista conoscitori ed allievi , prepara il congresso col suo tenace lavoro di apostolo , e noi speriamo che esso risponda intieramente alle sue cure . Della opportunità e dei vantaggi sperati da questo congresso sarebbe lungo il dire . Con le speciali questioni che si tratteranno , esso si propone di dare al lavoro dei cattolici vedute e norme chiare ed esatte in uno dei suoi campi più delicati e più fecondi , il credito ; affinché nelle molteplici iniziative che vanno sorgendo in esso si abbia sempre quella chiara intuizione dei principi teorici e quella certa notizia delle norme morali cristiane che solo possono assicurare ad esse il buon esito finanziario e sociale . Ma oltre a questo scopo già di per sé importantissimo , altri di interesse più vasto e più intimo ci è dato vagheggiare , gl ' interessi del risveglio intellettuale nel clero e nel laicato nostro , dello sviluppo della scienza sociale e cristiana , specialmente nel ramo economico - morale , e poi anche in tutti gli altri rami della scienza e del sapere moderno . Non ostante le poche lodi che ci capita di ricevere dal partito avversario e quelle , meno poche , dirò così , che ci diamo da noi , è certo che in filosofia , in scienze sociali , naturali , giuridiche , in letteratura specialmente , noi siamo salvo poche tanto più lodevoli eccezioni enormemente indietro . Ed è naturale che se non ci sono in questi diversi rami gli uomini di scienza che si richiederebbero , anche il livello generale di coltura , specialmente nel suo lato politico - morale - religioso , è generalmente assai basso . E d ' altra parte io ho la certezza evidente così potessero averla tanti de ' nostri colleghi d ' azione che il movimento cattolico non fiorirà , non prospererà , non entrerà nella via definitiva delle rivendicazioni che sono la sua essenza , sinché esso non possa crescere e svolgersi in un ambiente intellettuale più elevato ; sinché , privi come siamo d ' una qualsiasi tradizione scientifica , al di fuori delle scienze ecclesiastiche , noi non poniamo le basi de ' nostri nuovi indirizzi scientifici ; sinché infine scienza , letteratura , critica non sieno diventate nelle nostre mani armi potenti di propaganda e di combattimento . E nel dir questo io non voglio disgustare nessuno , neanche la piccola o grande stampa cattolica ( così benemerita anche essa , poverina ) ; né fo paragoni , né penso a quel che sono altri popoli ; io guardo in avanti e dico anche solo : avanti , benché in tante cose particolari questo avanti significhi semplicemente incominciamo . Viene poi l ' altro congresso , quello di Fiesole . Quel che io pensi e speri di questo congresso , quel che io pensi in genere del movimento cattolico italiano , volevo esporlo , prima dell ' ultimo agosto prossimo , in un opuscoletto che fosse una specie di riflessione cosciente e pensata , di esame critico sulla genesi e sulle condizioni storiche fra le quali si è svolta sinora l ' azione cattolica , e su ciò che dallo stato attuale di essa si può pensare e prevedere nel suo prossimo divenire . Ma il congresso sarà incominciato e finito e l ' opuscolo non avrà essere altro che nella mia mente , ancora ; e non sarà forse male , giacché studi ed osservazione mi renderanno più facile il dar corpo alle idee che vado vagheggiando su questo argomento , carissimo , dell ' azione cattolica italiana . Ed io spero anche che alcune idee che adesso parrebbero un poco audaci o audacemente dette o nuove , fra pochi anni , quando il compito che io credo spetti alla generazione che entra ora nel movimento , di gettare le basi ( solamente questo ) di un vero e saldo partito nazionale cosa che alcuni , ingenuamente e malignamente , credono o dicono sarebbe stata possibile sin venticinque anni addietro , e che sarebbe impossibile anche oggi quando quel compito , dico , sarà veduto ed inteso , sembreranno semplici e naturali . Io ammiro e venero coloro che sino ad oggi hanno lavorato e lavorano ancora attivamente nel campo nostro : ammiro e venero , in senso ancora più stretto , l ' autorità pontificia e le maniere onde essa ha influito ancora e influisce sul movimento cattolico italiano ; io ho una intuizione chiara , evidente , della immensa opportunità della astensione sino ad oggi e sino a del tempo ancora ed in questo , giudice supremo il papa dalla vita politica : astensione che sola poteva render possibile la preparazione ad un movimento politico serio e cosciente . E di questi miei sentimenti e di questi miei giudizi sarebbe l ' illustrazione oggettiva e critica l ' opuscolo che io annunziavo , il quale vorrebbe insieme entrare più addentro che non si faccia comunemente nella analisi dei fatti , per cercare di rendersi conto esatto del movimento cattolico , delle sue origini , delle sue condizioni presenti , de ' suoi scopi impliciti ed essenziali . Esso vorrebbe , insomma , essere un primo tentativo qualunque poi che fosse per essere il suo valore intrinseco di mutare il movimento , autogenetico ed impulsivo che ci ha mossi ognora , in un movimento riflesso e cosciente : in un movimento di azione e di idee al quale il riflesso scientifico avesse preparato un metodo di azione e degli scopi finali manifesti e accessibili a tutti e pieni di virtù d ' impulso e di propaganda . Tale cosa , che esposta a questo modo , e non molto felicemente forse , può parere complicata , sarebbe del resto semplicissima : sarebbe la progressiva conquista delle menti e del sapere fatta dalla verità cattolica e dai suoi nuovissimi aspetti sociali , così largamente svolti e illustrati fuori d ' Italia , ad uno scopo di azione e di lotta diretta ad impossessarsi della vita pubblica e del governo politico d ' Italia .