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> categoria_s:"StampaPeriodica" > anno_i:[1880 TO 1910} > autore_s:"RUGGERO BONGHI"
UNA VISITA A BRUSUGLIO ( RUGGERO BONGHI , 1882 )
StampaPeriodica ,
Son dieci anni , che non rivedeva Brusuglio . L ' ultima volta che son venuto a vedervi il Manzoni , fu nell ' autunno , se non erro , del 1872; ed egli non mi parve quello di prima . Mi soleva fare gran festa ; ma non so come , mi persuasi che me ne facesse meno . Avevo qualche mese prima scritto nella Nuova Antologia del Concilio tenuto in Roma da Pio IX e del movimento Vecchio - Cattolico di Germania . Egli non approvò in cuor suo ciò che io dicevo dell ' uno e dell ' altro . Mi credette ardito più del dovere nelle censure della Chiesa di Roma e nel patrocinio della nuova eresia . Per l ' avvenire di questa non sentiva nessuna fiducia , né per le sue dottrine nessun rispetto . L ' infallibilità del Pontefice , com ' era stata definita dal Concilio , a lui pareva un dottrina logicamente dedotta e necessaria . Il dissenso mio con lui su questi punti lo faceva con me meno espansivo del solito . Pure non me ne parlò ; ed io seppi d ' altra parte , dimandando , donde nascesse quella sua taciturnità meco insolita . E appunto perché insolita , e perché il dissenso con uno cui voleva bene gli era stato cagione , sinché la sua salute s ' era conservata in tutto buona , non già di tacere , ma di parlare , poiché nessuno amava più di lui il discutere e il conversare , appunto perciò , dico , e per tutto l ' insieme io mi persuasi , che qualche turbamento vi fosse nell ' intelletto di lui . Pure lavorava tuttora , ma a stento ; e si lagnava che nello scritto a cui allora attendeva , andasse avanti a mala pena e a passi di formica , se pure . Qualche anno prima , nell ' ottobre del 1868 , nel ricercare un libro nella sua stanza di studio era caduto dalla sedia su cui era salito , per non aver voluto porre il piede sul sedile di paglia , temendo di sfondarlo , bensì sullo stretto orlo di legno , a cui quello è inchiodato . Di quella caduta pareva risanato affatto , come poi non risanò di quella sui gradini di San Fedele . Rifaceva le sue passeggiate solite , come le aveva fatte per sessanta anni . Poiché non v ' era uomo di più tenaci abitudini delle sue . Levatosi la mattina alle 8 œ , usciva di stanza subito , e prendeva in sala il suo cioccolatte , senza pane né altro . Poi , accompagnato da qualcuno , faceva il lungo giro del giardino , discorrendo degli alberi che trovava lungo il cammino , piantati tutti da lui , e in tempi che quelle specie eran rare od uniche in Lombardia , e ricordando da chi gli avesse avuti , ovvero parlando di qualunque altro soggetto , che gli occorresse . Dopo il qual passeggio si ritirava nella sua stanza di studio , e vi rimaneva sino a venticinque minuti prima dell ' ora del desinare ; che era le cinque . Questi venticinque minuti erano impiegati a percorrere dieci volte , cinque all ' andare e cinque al tornare , un viale , d ' un trecento passi , ombreggiato da platani , sul fianco destro della casa . E bisognava spendervi due minuti e mezzo per lo appunto nell ' andata , e altrettanti nel ritorno ; e se per caso si fosse affrettato il passo , il Manzoni , coll ' orologio alla mano , aspettava , prima di voltare , che fosser passati . Poi s ' andava a desinare ; e la sera si conversava sino alle undici ; però il Manzoni prendeva sempre seco un libro , per lo più un classico , e quando non aveva con chi conversare o la conversazione languiva , apriva il libro e leggicchiava qua e là . E talora comunicava le osservazioni che gli sorgevano nello spirito a chi gli stava attorno , o rientrava con quelle nella conversazione . La sua stanza di studio è rimasta tale e quale . A pian terreno , non ben grande , con due cancellate alle finestre che guardano nel giardino , nel fianco destro della casa , è tutta intorno intorno circondata di scaffali di libri , che vanno sino al soffitto . La più parte di questi erano sempre gli stessi , ma ogni anno nel venire a villeggiare il Manzoni ne portava di nuovi , secondo occorrevano al lavoro cui voleva attendere , e li riportava alla fine della villeggiatura a Milano . Poiché egli è morto nella città , i libri che si vedono ora nella sua stanza di Brusuglio sono di quelli che vi solevano restar sempre ; i classici latini dell ' edizione Bipontina , gli italiani della milanese , un Sant ' Agostino e un San Giovanni Crisostomo della Maurina , l ' Enciclopedia francese , la Storia Universale tradotta dall ' inglese e pubblicata in molti volumi in quarto in Venezia , il Tillemont , e molti libri di agricoltura . Il Manzoni amava i libri anche nel loro di fuori ; sopra alcuni ha notato che erano rari ; ma ne schiccherava i margini ; né v ' è edizione , per bella che fosse , che lo trattenesse dal farlo . Stanza di studio più semplicemente mobigliata di questa non si può pensare . Di rimpetto alla porta d ' entrata v ' ha tra i due scaffali di libri una nicchia nella quale i palchetti di quelli continuano . In questa v ' è la sua sedia a bracciuoli , e dinanzi un tavolino . Davanti alla libreria , nella parte di destra , un altro tavolino , quello che usò nel collegio , e sopra questo una bilancia , nella quale egli soleva pesare gli abiti che indossava . Poiché era minutissimo nel volerli più o meno grevi o leggieri secondo la temperatura non del giorno solo , ma dell ' ora ; sicché si vestiva e spogliava più volte . Davanti alla parete sinistra un tavolino tondo . Sparse per la stanza poche sedie , qualcuna a bracciuoli . Quando s ' era ritirato in cotesta stanza , non voleva che si facesse per la casa nessun rumore che potesse giungere sino a lui . Però si levava da tavolino di tratto in tratto , e per il balcone della stanza avanti alla sua usciva nel giardino e passeggiava lungo le mura qualche minuto . Suo figlio Pietro aveva la stanza vicino alla sua ; e il padre , anche quand ' egli era andato a dormire , soleva di botto svegliarlo per dimandargli tale o talaltra cosa . Pier , te dormet ? era la solita dimanda con cui principiava a svegliarlo . Onde Pietro non aveva altra difesa che questa : buttare dell ' acqua avanti alla porta dello studio ; poiché il Manzoni non avrebbe messo il piede in un luogo umido a nessun patto mai ; sicché quel po ' d ' acqua lo forzava a tornarsene e a rinviare a più tardi la domanda . In questa stanza il Manzoni ha scritto i Promessi sposi ; e per non dire d ' altro , il Cinque maggio . Il quale fu scritto in una notte ; e rimase come uscì al primo getto ; cosa ben rara per uno scrittore , del quale credo che nessun abbia più corretto e ricorretto gli scritti suoi , sia stato più difficile a contentarsi di ciò che avesse scritto alla prima , e solesse ritornarvi su più volte . Era nel giardino colla moglie e colla madre seduto su una panca , quando la notizia della morte di Napoleone giunse a Brusuglio . La commozione che n ' ebbe fu grande ; ma non lo distolse dalle sue abitudini solite . Desinò secondo l ' usato , e la sera la musa lo prese per i capelli e lo forzò a scrivere l ' ode concitata più che altra ode sua , ed inspirata non meno dalla grande gloria che dalla grande sventura . Com ' è rimasta intatta la sua stanza di studio , così anche la sua stanza da letto , più semplice ancora . In un ' alcova sta il letto , basso , di legno ; sulla parete un crocifisso ; qualche sedia di qua e di là , ed un tavolino : ecco tutto . Ricordo ancora , quando , venutolo a trovare un giorno ch ' egli non s ' era potuto levare , per ragione della caduta nella biblioteca , se non isbaglio mi fece leggere accanto a lui l ' introduzione alle considerazioni sue sulla Rivoluzione francese , opera non mai finita , e della quale la parte che n ' ha lasciata scritta non è stata ancor pubblicata . Così , qui a Brusuglio , tutto ancora ricorda il Manzoni . Il paese deve averne obbligo a Pietro Brambilla , un cavalier , si può dire , che tutta Italia onora , smarritosi tra i banchieri e gli uomini di finanza , dei quali nessuno lo supera per sagacia ed ingegno , ma che son superati tutti da lui per altezza e generosità di animo . Morto Pietro Manzoni un mese prima del padre Alessandro , Pietro Brambilla che si era fidanzato con Vittoria , la primogenita di Pietro , innanzi che questi morisse annunciò pubblicamente il matrimonio in quel tratto di tempo così triste per la famiglia tutta , che scorse tra le due morti , e consolò colla speranza che ai figliuoli e a ' nepoti non sarebbe mancato un aiuto e una guida le ultime ore del padre e i rari momenti di lucido intervallo dell ' avo . Pietro Brambilla ha comperato Brusuglio , e lo custodisce come ricordo di una gloria , che appartiene ora anche a lui . Questa casa , questi alberi , la montagnola alzata in fondo al giardino collo sterro del fosso che lo circonda da tre lati , la vista che si scovre da essa del monte Rosa e dei monti del lago Maggiore e del lago di Como , e più in là , più in là , come il Manzoni si compiaceva ad indicare a parte a parte , non sono il più piccolo lato della vita e dello spirito del grande scrittore . Si sente , s ' intende sopratutto qui un aspetto suo ; non il maggiore , ma non il men singolare , sopratutto nella storia della letteratura nostra ; l ' aspetto , voglio dire , del gentiluomo in lui . Poiché di gentiluomini letterati ne abbiamo avuti di certo altri ; ma letterato gentiluomo credo che sia stato il primo lui . E a certi segni si dovrebbe temere non che sia stato anche l ' ultimo , poiché ne possiamo ricordare dopo lui qualche altro ; ma se il seme se ne debba disperdere . Invece il bisogno era , che germogliasse e moltiplicasse .