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> categoria_s:"StampaPeriodica" > anno_i:[1940 TO 1970} > autore_s:"Parise Goffredo"
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PECHINO - Il presente dizionarietto intende offrire al lettore alcune informazioni su Pechino , dove ho vissuto una settimana in piena libertà di movimento mentre si svolgeva il nono congresso del Partito Comunista Cinese . Gli strumenti di conoscenza a disposizione di uno straniero in Cina sono l ' ideologia marxista - leninista del presidente Mao Tse Tung , i propri occhi e la propria ragione . Pure tenendo molto conto del primo ho scelto tuttavia gli altri due . Le voci si riferiscono esclusivamente a Pechino ma in molti casi , non specifici , si possono riferire all ' intero paese . Atmosfera Quell ' aria che corre intorno e dentro a luogo , persona o società e ne rivela il sentimento . Pechino in tempi normali è uniformemente grigio cinese , di un polline color cenere che forma e formula la realtà , l ' essenza e la sublime sua eleganza . All ' interno del colore cenere sono sospesi pochissimi colori tenui , il verdino di foglie molto piccole e piumose che fuma da certi alberelli grigi allineati , il giallo arancio cenere del sole , il giallo cenere della polvere che il vento un po ' sonoro trasporta dai deserti del Gobi . Solitario colore intenso e gloriosamente artificiale è il rosso lacca a cui si possono paragonare soltanto certi smalti per unghie lunghe e puntute . In questi giorni di nono congresso del Partito Comunista Cinese totalitarie superfici di rosso astratto coprono vasti e fragili vuoti color cenere creando nello spazio geometrie ed equilibri che la nostra società e la nostra cultura hanno abbandonato e dimenticato da molti secoli . All ' interno delle immobili aree e prospettive rosso e cenere si muovono le bandiere rosse e le mani che producono decorazioni fatte con carte colorate da applicare su vetri di finestre , su camion , su filobus , su biciclette ; si formano lentamente enormi ideogrammi dipinti a mano con smalto rosso su superfici gialle di carta , incollate una accanto all ' altra su muri grigi lunghissimi , si formano ancora altri spazi rossi e cenere e su questi spazi , massimi e minimi , si applica il numero infinito dei ritratti di Mao Tse Tung e la grafia del suo pensiero . Il risultato è una città intera ricreata , rifatta artificialmente , una espressione collettiva di artigianato popolare cioè , la più autentica e totale opera di pop art finora apparsa . È parte dell ' opera il popolo di Pechino e i suoi movimenti e sorrisi estatici erranti nelle strade , alcune guance da bambola di pezza su cui si posano i rossi della grande scena . L ' opera ideologico - pop durerà quanto il congresso , poi si dissolverà e resterà nella fantasia , nell ' aria . Abitanti Ho già espresso in altre occasioni la mia ammirazione umana ma anche estetica ( se mi si lascia usare questo termine in tempi duri di stupida e prepotente obbedienza nomenclatoria ) per il popolo cinese , in questi giorni ne ho avuto conferma e sono costretto a ripetermi . Il popolo cinese emana il grande fascino di chi è senza peccato , cioè di chi è senza volgarità . Ognuno cerchi dove e come crede le ragioni dell ' assenza di volgarità . Chi nella rarefazione e nell ' antichità della cultura cinese , chi nell ' ideologia di Mao Tse Tung , chi nei casi della natura . Personalmente " non approfondisco " perché non mi va di " approfondire " né di " politicizzare " ciò che salta semplicemente all ' occhio . Cioè che la grande leggerezza interiore , il peso specifico spirituale e umano , chiuso dentro vestiti poveri e rattoppati , in scarpette di pezza e di velluto nero , è di tutti , di tutto il popolo cinese : privilegio collettivo così alto che fa sentire gli occidentali , ad eccezione dei contadini , dei poveri e di qualche rarità , pesanti , meschini , e " culoni " . Dispiace dirlo . Spesso , in fotografie o immagini televisive che li mostrano presi dal comportamento politico i cinesi possono apparire violenti fanatici e anche brutti . Bisogna diffidare di queste immagini perché la macchina fotografica e la cinepresa ( nella loro fretta e obbedienza industriali ) sono poco adatte a carpire il fascino del popolo cinese che esige un rapporto ottico diretto , senza mediazioni meccaniche ( non umane cioè ) che dia modo e tempo di scoprire i dettagli . Si vedrà che in pieno comportamento politico ( che , se isolato dai " tempi " irreali delle cineprese può apparire violento , fanatico , brutto , così come lo vuol far apparire l ' occhio di chi lo riprende ) molto spesso qualcuno del piccolo o grande gruppo si mette a ridere , provocando allegria generale ; come se un rapidissimo , infantile e un po ' pazzo estro comico li avesse presi tutti . Basta questo per correggere la sensazione precedente . I cinesi sono più bizzarri di quanto si pensa , proprio per quella leggerezza interna che crea disponibilità e immaginazione anche intorno alle cose più schematiche e prevedibili . Dunque diffidare dalle riproduzioni meccaniche , che sono i nostri testi sacri : il popolo cinese è così umano naturale e non alienato ( dalla macchina , voglio dire ) che la fotografia , cioè amputazione della realtà , che si presta molto bene a nature o società stereotipe , raramente può essere considerata documento . Un tratto comune agli abitanti di Pechino in questi giorni è l ' allegria , o per meglio dire una certa giocosità festosa che si nota anche nelle " sagre " delle nostre campagne . Pechino è affollatissima a tutte le ore del giorno , cioè dall ' alba al tramonto , come fosse domenica . Nei parchi pubblici ho visto molti capannelli formati da giocatori di carte , carte da poker . Altri capannelli si formano intorno ai ginnasti improvvisati o a qualche novantenne campione di ginnastica tradizionale che può stare in flessione su un piede per mezz ' ora . Vorrei insistere sull ' elemento gioco , mai disgiunto dall ' eleganza . Dobbiamo sempre imparare , abbiamo molto da imparare . Tecnica e tecnologia dovrebbero , a un certo momento , passare in secondo piano rispetto alle non - tecniche della vita e cioè alla " forma " di vivere . Artigianato Se l ' arte è inutile , nella Cina attuale ( come nella Cina del passato ) non c ' è e non c ' è mai stata arte , ma soltanto artigianato . Tuttavia la perfezione a cui giunge il senso artigianale dei cinesi è quasi inutile , dunque quasi arte . Ho modo , in questi giorni , di rendermi conto personalmente di come lavora un artigiano cinese , anzi di come lavorano centinaia di piccoli artigiani cinesi . I pannelli di compensato su cui viene applicata l ' imitazione ( perfetta ) della scrittura di Mao sono prodotti perfetti . Molto spesso si vedono pannelli o scritte che riproducono lo stesso slogan , lo stesso pensiero di Mao , uno accanto all ' altro . La differenza c ' è : sta nella qualità , nell ' estro , nella fantasia della scrittura . È una gara ( estetica , assolutamente estetica ) nel produrre ed esibire , dovunque si può , dai muri agli alberelli , un oggetto , il cui contenuto è sempre lo stesso ( auguri al nono congresso , un pensiero di Mao ) ma la cui forma cambia sempre . Le tabelle alle fermate dei filobus sono coperte da fogli di carta dove un ignoto calligrafo dà prova della sua bravura . Così sui vetri dei taxi , o sulle pompe di benzina ; o sulle pance dei cavalli , se non si trova altro spazio . Ho visto pittori con la loro tavolozza , issati su una scala di fronte a un pannello alto circa quattro metri . Copiano la riproduzione di un ritratto di Mao giovane , sullo sfondo di un paesaggio montagnoso di Cina . È un ritratto famoso che è servito a questo slogan : « Un esempio della grande rivoluzione culturale nella pittura ad olio ... » . Copiano con la precisione e la minuzia dei copisti di Palazzo Pitti : ma non copiano un capolavoro unico , bensì una riproduzione in serie già stampata a milioni e milioni di copie , di un ritratto già notissimo . Ho visto anche copisti e artigiani dilettanti : un conducente di taxi , dentro il suo taxi , e un cameriere notturno dell ' albergo passano la notte a fabbricare un manifesto personale incollando molti pezzetti di carta , ritratti di Mao ritagliati da riviste , ideogrammi ritagliati da fogli d ' oro , cespuglietti di fiori fatti con carta crêpe . La letteratura , a giudicare dalle librerie , è per così dire sintetizzata nell ' opera di Mao e ancor più sintetizzata nel libretto delle citazioni . Cinema e teatri sono chiusi e si danno spettacoli soltanto in occasione delle grandi feste nazionali . La televisione esiste soltanto negli alberghi e negli uffici , o nelle sedi di lavoro ; nelle case non c ' è . Conclusione : l ' arte o artigianato in Cina è espressione individuale di massa . Individuale perché ognuno produce direttamente e a mano la sua espressione , di massa perché l ' opera non può non essere vista nel suo insieme , come ad esempio l ' intera città di Pechino in questi giorni di congresso . Autocritica « … Controllare regolarmente il nostro lavoro e sviluppare in questo processo uno stile democratico , non temere la critica né l ' autocritica e applicare le buone massime popolari : " l ' acqua corrente non imputridisce mai e il cardine della porta non è mai mangiato dai tarli " . " Dì tutto quello che sai e dillo senza riserve " . " Non biasimare chi parla ma prendi le sue parole come ammonimento " . " Se hai commesso errori correggili ; se non ne hai commessi sta in guardia " » . ( Mao Tse Tung : Sul governo di coalizione , 24 aprile 1945 , Opere Scelte , vol. III ) . Questo brano viene riportato anche nel libretto delle citazioni e così , a livello di proverbi , si esercitano in pratica critica e autocritica . Ho assistito a questo esercizio alcune volte . Darò un esempio ; finita di servire la cena , nella sala del ristorante d ' albergo ( sono le otto di sera ) i camerieri , maschi e femmine , si dispongono nel centro della sala su due file , rivolti verso il grande ritratto del presidente Mao incorniciato di fiori e festoni di carta colorata e posto su un piedestallo . Si cominciano a leggere , a turno , o in coro , alcuni brani delle citazioni . Subito dopo , il Libretto Rosso nella mano destra e il braccio destro alzato in direzione dell ' immagine del presidente , una donna intona una breve canzone ( di solito auguri di lunga vita , o auguri al nono congresso del partito ) . Il canto può essere accompagnato da una breve danza , con piccoli salti , una piroetta , risatine e grande divertimento generale . Ancora qualche citazione , qualche canto e balletto . Spesso accade che chi intona la canzone non è intonato e questo fa ridere moltissimo tutti . Pausa per ridere , ripresa della canzone . Questi esercizi ( preparatori ) durano una diecina di minuti . Poi camerieri e cameriere si siedono intorno a un tavolo col Libretto Rosso aperto davanti a sé e riprendono la lettura . A questo punto qualcuno del gruppo fa l ' esame del lavoro collettivo della giornata , cioè il lavoro per l ' andamento di tutto l ' albergo , e l ' esame del ruolo svolto da ognuno . Da qui comincia la critica e anche l ' autocritica tra i componenti del gruppo . Questa avviene tra scherzi e risatine . Forse gli errori commessi sono comici o non sono molto gravi . Sia gli errori che il lavoro svolto e il programma di lavoro del giorno seguente vengono per così dire messi a confronto col brano di citazione del presidente Mao che li può riguardare . Per quella sera non ci sono state punizioni , ma ci possono essere . Uno dei direttori dell ' albergo che tre anni fa , all ' epoca del mio primo viaggio in Cina , era il maggiore responsabile , ora è retrocesso alle pulizie e al facchinaggio per abuso di potere . Lo vedo in questa sua nuova umile condizione di rieducando , per nulla turbato . Anzi , con mia grande sorpresa , canta . Politica e ideologia ( nell ' albergo ) sono nelle mani di due guardie rosse , camerieri come gli altri , che però , ho notato , lavorano più degli altri : sono due ragazzi , uno spilungone che lavora freneticamente alla lucidatura degli ottoni e un altro addetto alla pulizia delle camere . Con il primo , che parla un po ' di inglese , discutiamo spesso mentre lui sta appeso fuori dalla finestra a pulire i vetri : devo accettare queste regole perché dice che non ha tempo . Mi spiega che sono avvenute critiche molto severe durante la rivoluzione culturale . La severità massima consiste nello svergognamento pubblico . Ho avuto varie testimonianze di osservatori stranieri che mi hanno parlato di molti casi di suicidio : l ' animo cinese non regge alla vergogna e al disonore pubblico , giusto o ingiusto che sia . L ' onore ha ancora molta importanza in Cina . Bellezza Voce che richiederebbe molto spazio : il senso della bellezza nei cinesi comprende molte cose , e infinite sfumature delle molte cose . Il razionalismo della struttura del pensiero cinese sfugge l ' assoluto e si indirizza piuttosto al relativo , al particolare , in una parola ai dettagli . Rasenta l ' assoluto soltanto in un caso , nel caso della calligrafia , che è la grande vocazione estetica dei cinesi . Si rivolge ai dettagli perché un minuscolo dettaglio non perfetto può sciupare la bellezza di una intera opera . Esempio : un sublime vecchietto impiegato in un negozio di Stato in qualità di commesso e di intenditore , quasi si rifiutava di vendermi un cofanetto di cuoio laccato : primo perché non trovava una serratura di proporzioni secondo lui equivalenti alla proporzione del cofanetto poi perché , una volta trovata la serratura , la chiave di questa , una specie di grimaldello di ottone mancava di un certo prolungamento , bello ma non necessario . La chiave funzionava ma non era perfetta in rapporto al tutto , cioè all ' apparizione dell ' intero cofanetto in rapporto con i suoi dettagli . Le proporzioni di milioni di ideogrammi , minuscoli e giganteschi , che coprono in questi giorni Pechino , obbediscono a questo concetto . Ma a questo concetto obbediscono molte altre forme d ' essere , di apparire e di comportarsi . Comportamento Gli abitanti di Pechino hanno appuntato sul petto il distintivo di Mao . Sono rari quelli che ne hanno soltanto uno , nella media ne hanno tre , moltissimi ne hanno cinque o sei , uno diverso dall ' altro e il loro povero vestito brilla di questa sola ricchezza , rossa , dorata e lucente . È importante sapere che si comprano , non vengono regalati , né imposti . I distintivi sono di misure diverse , il diametro degli ultimi usciti è superiore a quello dei precedenti e gli ultimissimi hanno un diametro di circa dieci centimetri . Sono di porcellana bianca con Mao giovane a figura intera . Gli abitanti di Pechino portano sempre con sé il Libretto Rosso delle citazioni , consumato dall ' assidua lettura , spesso si fermano per la strada e ne leggono qualche brano , a voce alta o tra sé e sé . I bambini escono dalle scuole col Libretto Rosso in mano e carichi di enormi distintivi . Dovunque si formano gruppi di passanti che leggono insieme le citazioni del presidente Mao . Piccoli cortei di scolari con la bandiera in testa e il Libretto Rosso in mano marciano per le strade citando il pensiero di Mao . Quando non leggono il pensiero di Mao si riuniscono per inneggiare al nono congresso del partito . Questo è il comportamento degli abitanti di Pechino : in ogni luogo , anche da soli , anche non visti . Comportamento politico , o più semplicemente , comportamento , cioè apparenza , quello che si vede . Molti in Occidente si chiedono : fino a che punto l ' apparenza coincide con la sostanza ? Cioè , in altre parole , fino a che punto il comportamento coincide con l ' ideologia ? O , più grossolanamente , ci credono o fanno finta di crederci ? Personalmente credo al comportamento , a tutti i comportamenti che vedo perché , veri o falsi , rappresentano un fatto reale : in Cina ( ma dovunque ) un insieme di comportamenti politici crea una realtà politica di massa . Il cuore degli uomini è oscuro ma il loro comportamento è chiaro , per cui si può dire che ogni uomo si conosce non attraverso il suo cuore , che nessuno vede , ma attraverso il suo comportamento che ognuno può vedere . Conclusione : il comportamento politico di molti filoni di individui cinesi messi insieme è la politica cinese . Congresso All ' imbrunire si accendono le luci all ' interno del grande Palazzo dei Congressi dall ' architettura titanica e severa . Hanno inizio i lavori . Sia di giorno che di notte all ' esterno del palazzo non c ' è anima viva e l ' interno stesso si direbbe deserto : ai piedi delle scale che portano ai grandi portoni sbarrati non ci sono automobili , bandiere , soldati . Nessuno . Solo ai lati delle porte , seminvisibili , stanno due piccole sentinelle dell ' esercito popolare tutt ' altro che marziali . All ' interno del palazzo si svolgono i lavori del nono congresso del partito comunista cinese . Dopo l ' imbrunire la piazza Tien An Men è deserta , percorsa dal vento e dallo spazio . Il Palazzo dei Congressi sfuma piano piano nell ' ombra . Non un solo delegato è giunto né giunge più . Passeggio solo intorno alla piana immensa e guardo la Luna che mi sembra più bella , più piccola e più irraggiungibile che in Europa e , spiego a me stesso , come un bambino , che la Luna mi sembra più piccola perché mi sono allontanato di molti chilometri dai luoghi dove mi sembrava più grossa . Così passeggiando arriva quasi mezzanotte . A quell ' ora le luci all ' interno del Palazzo dei Congressi si spengono . Aspetto . Nessun delegato esce e si fa notte . I delegati al congresso sono 1512 . Da che parte entrano e da che parte escono , dal momento che non ne ho visto uno ? Il giorno dopo mi parlano di un sottopassaggio che collega il Palazzo dei Congressi alle zone residenziali nella Città Proibita le cui mura sono di là della strada . Ma nelle ore in cui vidi le luci prima accendersi e poi spegnersi , non lo sapevo . Avrei preferito continuare a non saperlo e ora provo insofferenza e noia fisica per l ' uomo piatto che me l ' ha rivelato . Sono quasi certo che un cinese non me l ' avrebbe mai detto . Cultura Si esercita attraverso lo studio del pensiero del presidente Mao Tse Tung e attraverso la critica e l ' autocritica . Nel suo scritto Da dove provengono le idee giuste ? Mao Tse Tung ha criticato i settori delle letteratura e dell ' arte sotto il controllo di Liu Shao Chi , in quanto ancora dominati dai " morti " , ha criticato il ministero della cultura dicendo che « se si rifiuta di cambiare gli si dovrebbe dare il nome nuovo di ministero degli imperatori , dei re , dei generali e dei primi ministri , il ministero dei dotti e delle beltà o il ministero degli stranieri morti » . Ha detto inoltre , in altra occasione : « L ' uomo ha arterie e vene che , per mezzo del cuore , permettono la circolazione del sangue ; l ' uomo respira attraverso i polmoni espirando anidride carbonica ed aspirando ossigeno fresco ; questo significa espellere ciò che è alterato e assorbire il nuovo . Nella stessa maniera un partito proletario deve espellere ciò che è alterato e assorbire il nuovo per essere pieno di dinamismo . Senza espulsione dei rifiuti e assorbimento del sangue nuovo non potrebbe essere dinamico » . Ho riferito queste due citazioni di Mao Tse Tung , già ricordate da Lin Piao al nono congresso nel contesto della voce " cultura " perché esse riassumono , a mio parere con grande esattezza , il panorama della cultura oggi in Cina . Esso mostra , con la rivoluzione culturale , il processo di eliminazione della vecchia cultura da parte della nuova cultura . Cos ' è la cultura vecchia e cos ' è la cultura nuova ? La cultura vecchia è tutto ciò che esisteva in Cina e ancora esiste nel mondo prima dell ' azione ( rivoluzione della cultura precedente chiamata cultura di classe ) . La cultura nuova è appunto la dinamica di distruzione della vecchia cultura e la costruzione della nuova secondo il pensiero di Mao . L ' immenso successo del Libretto Rosso tra i giovani è la prova - fenomeno del successo della teoria . La tabula rasa attira , ha sempre attirato nella storia dell ' uomo . Da tutto ciò dovrebbe sorgere l ' uomo nuovo . A Pechino l ' università è chiusa , dentro vivono gli studenti delle diverse facoltà che studiano l ' applicazione del pensiero di Mao nello studio . I musei sono chiusi , il palazzo imperiale chiuso . Le scuole elementari sono aperte e vi si studia il pensiero di Mao da applicare allo studio delle altre materie . Dolciumi In tutti i negozi di alimentari e nei grandi magazzini si vendono moltissime qualità di dolciumi . I reparti sono sempre molto affollati . Tutti mangiano dolciumi con attenzione e lentezza . Si vedono uomini maturi , soldati , ficcare la mano dentro il sacchettino di dolciumi appena comprato , tirare fuori un dolcetto , guardarlo bene e poi sgranocchiarlo . Fotografie Sì vendono moltissime fotografie di Mao Tse - tung in bianco e nero , a colori e in vari formati . C ' è la serie della sua vita , dalla gioventù ai nostri giorni . Ci sono altre fotografie di Mao Tse - tung con Lin Piao . Poi altre di Mao Tse - tung , Lin Piao e Ciu En - lai . Ho osservato attentamente queste ultime . Sono state scattate in luoghi diversi ma conservano le stesse attitudini e le stesse distanze : in primo piano Mao Tse - tung , un passettino indietro Lin Piao , due passi indietro Ciu En - lai . Questa è la distanza che separa sempre le tre figure , in qualunque luogo , attitudine o movimento essi si trovino ad essere . Grazie In cinese si dice scié - scié , con l ' accento sulla e , e si pronuncia in modo infantile , come certi suoni di neonati , talvolta accompagnato da un piccolo inchino . Non sempre . Riflettere a lungo e provare e riprovare tra sé la grazia e la bizzarria di questo vocabolo . Guardie rosse Attualmente avviate , nella grande massa , al lavoro nelle campagne ; alcune hanno assunto ruoli di responsabilità produttiva e politica nelle città . Poche in giro per Pechino . Sono di solito inquadrate in drappelli di una ventina e marciano al ritmo di slogan e citazioni dall ' alba al tramonto . Spesso si fermano e leggono brani del pensiero di Mao in coro . Alcuni drappelli hanno il mazziere in testa , un ragazzino che rotea il bastone con immenso orgoglio , come fanno gli inglesi e gli americani . Non credo sia abitudine e tradizione cinese . Sono ragazzi e ragazze vestiti molto poveramente , con fascia rossa al braccio , molti distintivi , una sportina di plastica in mano . Ho chiesto a chi stava con me di parlare un po ' con loro ma mi ha detto che preferiscono non essere disturbati nel loro lavoro . Che lavoro ? Politico , ideologico . Sono drappelli sparsi , isolati , marciano tutto il giorno , un po ' vaganti , a caso , anche in lunghissime vie semideserte della periferia . Non ridono , non sorridono . Si vedono qua e là . I passanti non li notano . Fanno chilometri ..