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> categoria_s:"StampaPeriodica" > autore_s:"TO_SKO LUISA"
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L ' uomo , sentendosi più forte , s ' immaginò che l ' intelligenza procedesse di pari passo colla forza e crescesse in ragione diretta di questa , cosicché si credette anche più intelligente e come tale , destinato a dirigere ogni cosa e ad imperare sovra tutti gli esseri , compresavi la sua compagna . Stimandola tanto a sé inferiore pensò che fosse nata per il solo piacere suo e non avesse com ' esso il diritto di disporre di sé , di vivere e regolarsi secondo la propria volontà ed inclinazione . Si arrogò tutti i diritti e le impose tutti i doveri . In seguito , trovando nella diversità , nel contrasto delle cose alcun che di armonico , di piacevole , volle avere pella donna un essere che totalmente da esso differenziasse e diresse la sua educazione in questo senso . Parvegli molto opportuna cosa l ' accrescere la naturale differenza di forza , aumentando la propria col continuo esercizio che gli offrivano le frequenti guerre , le lunghe marcie ; colla ginnastica , col pugilato , coi lavori dei campi , ecc . , e diminuendo quella della donna , costringendola ad una vita sedentaria , anche nell ' infanzia ( l ' età in cui è tanto necessario il moto per acquistare una vigorosa salute ) condannandola al monotono lavoro dell ' ago , continuamente seduta nel vano di una finestra , dall ' alba sino alla sera . Coll ' andare del tempo quest ' educazione portò i suoi frutti . La donna divenne più debole ; la sua costituzione fisica si alterò ; si fece più delicata , più sensibile . Dalla debolezza nacque la timidità , qualità di cui l ' uomo assai si compiacque , perché offriva alla nature grossolane e brutali , che sono per necessità tanto numerose , i mezzi di abusare sempre più del loro potere , ed alle nature generose , che sono sempre rare , porgeva occasione di protezione , la quale genera per solito la riconoscenza e l ' amore . A questa educazione fisica deprimente , tenne dietro un ' analoga educazione intellettuale e morale . Dapprincipio nulla doveva la donna conoscere ; non le s ' insegnava né a scrivere né a leggere . Più tardi imparò dell ' alfabeto quant ' era necessario alla lettura delle sue preghiere , ed annotare gli oggetti di biancheria che consegnava al bucato . Con tal genere d ' istruzione negativa era facilissimo farle credere tutto quello che si voleva . Allora s ' inventò per uso della donna , una morale tutta speciale . Si crearono delle virtù maschili e delle virtù femminili . Le prime furono il coraggio spinto sino alla temerità , sino alla baldanza ; la fierezza ; la rigidità del carattere ! l ' ostinazione che si chiamò fermezza ; la nobile ambizione di distinguersi , di empire il mondo della propria fama ; il dignitoso sentire di sé stesso ... Infine , tutto ciò che lusingava l ' amar proprio dell ' uomo , che secondava le sue inclinazioni dominatrici , il suo istinto belligero fu stimato virtù maschile e , per contro , la timidezza , la rassegnazione , la dolcezza e pieghevolezza del carattere , l ' obbedienza , la sommissione al volere altrui , la modestia , il pudore , il silenzio , la disposizione al sacrifizio , si dissero virtù che convenivano eminentemente alla donna ; e tanto si perdurò in questo sistema da far parere naturale , non solo agli occhi del volgo ma a quelli pur anco delle persone colte , ciò che altro non è se un mero effetto della educazione . Si riuscì , per tal modo , ad avere nella donna e nello uomo due contrasti viventi ; due nature direi quasi eterogenee ; due tipi opposti , come l ' acqua e il fuoco , lo spirito e la materia , la gioia e il dolore , e via dicendo ; il cui stato normale è una lotta continua che la stessa mutua attrazione è impotente a spegnere . La donna fu la poesia , l ' ideale ; l ' uomo fu la prosa , il reale . La donna rappresentò la passività , l ' uomo l ' attività (...) . (...) L ' uomo cammina a fronte alta in qualsiasi luogo ed in ogni circostanza , la donna deve camminare cogli occhi bassi come una colpevole , ché la modestia gliene fa un dovere . È permesso all ' uomo di farsi ammirare , di uscire dalla folla e mettersi in evidenza salendo sovra un piedestallo ; la donna deve eclissarsi , evitare che si parli di lei , sia in male che in bene ; deve tenersi celata , occupare il minore spazio possibile , onde l ' uomo possa meglio muoversi in tutto suo agio . In verità si direbbe che il nascer donna sia un disonore , un ' onta , una colpa da doversi espiare a forza di umiliazioni , di rassegnazione , di pazienza , e senza potervi mai riuscire (...) . (...) Non v ' è bisogno alcuno di essere forte , o intelligente , o dotto , o saggio , o educato , per aver diritto alla libertà . Tutti gli uomini , dal più degno al più tristo , sono liberi ed eguali tra loro . Le donne devono , allo stesso titolo , esser libere e sovra un piede di perfetta eguaglianza cogli uomini , per questo solo motivo , ché sono anch ' esse dotate di volontà , di spontaneità , al paro di tutti gli altri esseri viventi ; perché la libertà è un bisogno e quando una volontà non è libera , è vincolata da un ' altra , vi è un individuo che soffre ed un altro che si arroga più che non gli spetta . Ogni individuo a qualunque classe appartenga , deve avere la sua giusta , eguale dose di libertà , limitata soltanto da quella di un altro ; la sua dose di responsabilità , senza la quale non vi può essere né moralità , né onore , né dignità , né virtù di sorta . La donna ha diritto al pieno e legittimo possesso della sua persona perché è un individuo distinto e completo , che può stare da sé , senza unirsi all ' uomo e vivere , ciò non di meno , felice , rendersi utile alla patria , alla società , alla umanità , come l ' uomo può stare ed è un individuo completo anche senza unirsi alla donna , del che abbiamo numerosi esempi . La donna ha diritto quanto l ' uomo alla scienza , alla conoscenza del vero perché è quanto l ' uomo intelligente , morale e ragionevole . Ha diritto a tutto ciò cui ha diritto l ' uomo , perché una sola è la morale , una la giustizia , una la ragione , uno l ' onore . Tutto ciò che è permesso all ' uomo deve esserlo parimente alla donna , come tutto ciò che è vietato alla donna , se veramente giusto è il divieto , lo deve essere anche all ' uomo . Il male ed il bene , sì fisico che morale , non hanno , non conoscono , non sono d ' alcun sesso . Tutto ciò che merita davvero il nome di virtù conviene ad entrambi e ciò che è riconosciuto immorale , se propriamente è tale , non se lo devono permettere né l ' uno né l ' altro . È tempo , ormai , che si cessi dall ' usare due pesi e due misure , e qualora si persistesse a credere necessaria una distinzione tra i sessi ( cosa che noi non possiamo in verun modo ammettere ) la giustizia esigerebbe assolutamente che le prerogative , i riguardi , le preferenze , la maggiore tolleranza della legge , come della società , fossero in favore del più debole e la severità , il rigore dei Codici , dei Tribunali , della pubblica opinione , si adoperassero contro il più forte e non già tutto il contrario , come si è sempre praticato ed ancora si pratica .
StampaPeriodica ,
Lasciando , per ora , d ' indagare quanto vi possa essere di vero in questa sentenza : La speciale missione della donna è la maternità , come accade , domando io , che una donna divenuta madre senza essere maritata , è disprezzata da tutti , e talmente disprezzata , che si trova nella dura necessità di nascondersi per dare la vita alla sua creatura , o rassegnarsi ad una vita di disonore , di disprezzo , d ' umiliazione e di miseria (...) . (...) Mi risponde : Per essere madre onorata la donna deve prima maritarsi . Bene , sia pure . Ma può la donna maritarsi come , quando e con chi vuole ? No ; deve aspettare di essere chiesta in moglie . E se nessuno la chiede ? In tal caso si conservi zitella . Ma allora che diviene la vostra massima : la donna è nata per essere madre ? E poi , conservarsi casta per tutta la vita è presto detto , ma credete che sia cosa tanto facile , non dico per tutte , ma per molte e molte ? Tuttavia date loro , o Signori , l ' esempio e sono sicura che tutte sapranno imitarvi . Come oserete parlar loro di castità assoluta mentre voi , o Signori , date al mondo continue prove che la credete una virtù impossibile ? Voi sembrate persuasi che la donna può , anzi deve esser casta , ma per vostro conto la castità sembra che la consideriate , non più una virtù necessaria , ma una vera impossibilità e nello stesso tempo una ridicolaggine , direi quasi , una vergogna . Tutti i filosofi , siano spiritualisti ovvero materialisti , si accordano nel dire che l ' amore è un bisogno del cuore umano . Or come soddisferanno a questo bisogno le donne che non si maritano ? Mi si potrebbe rispondere : Vi è l ' amor platonico e di questo forse intendono parlare i filosofi . Nessuno al mondo più di me rispetta ed ammira l ' amor platonico , ma perché fosse possibile bisognerebbe trovare uomini che se ne contentassero . E , dopo tutto , mi sia permesso il dirlo , la natura fisica ha pure le sue esigenze , che sono tanto legittime quanto quelle della natura morale e senza le quali l ' umanità si estinguerebbe . Sapreste dirmi , o Signori , in cortesia perché , quando trattasi del vostro sesso , voi considerate l ' amor fisico quale un bisogno e ne fate una questione di salute , e quando trattasi del nostro il bisogno e la salute scompaiono ad un tratto e più nessuno ne parla ? Se mai vi figurate che le donne non hanno gli stessi bisogni vostri rivolgetevi ad un medico , che sia anche filosofo , e sentirete quali terribili sconcerti la castità forzata produce nella salute di quelle sventurate che si rinchiudono nei chiostri . Tutti compiangono la misera sorte di quelle povere sacrificate che , illuse da un falso concetto religioso , credettero non poter salvare l ' anima se non a patto di martoriare il corpo , e tale compianto è giusto , è generoso , ma come poi conciliare questo lodevole senso di simpatia per quelle infelici che finalmente si sono , dobbiamo supporlo , volontariamente immolate , colla pretensione che ha la società d ' imporre a tutte le donne non maritate quella medesima castità assoluta che si deplora nelle monache ? Non dipende sempre dalla donna il maritarsi ; sono anzi biasimate , criticate , messe in ridicolo le giovani che si industriano per trovare un marito , ( che si pretende d ' altronde tanto necessario ) e si vuole che non amino , che non diventino madri se non unite in legittimo matrimonio ! (...) . (...) Ogni qual volta io sento parlare nei termini più obbrobriosi di donne perdute , da uomini che le superano spesso in dissolutezze ; ogni volta che li sento , ipocritamente o ingenuamente , deplorare la crescente demoralizzazione femminile , mi par di sentire un ' orribile stuonatura . Suppongo che ben pochi debbano essere gli uomini che non siano stati , almeno una volta nella loro vita , in qualche casa di tolleranza , potendolo fare impunemente . Non sono soltanto gli uomini libertini , scostumati , rotti ad ogni vizio ; non sono soltanto gli uomini delle basse classi che frequentano , più o meno assiduamente , tali luoghi . Quelle donne affermano che uomini d ' ogni rango , d ' ogni classe , d ' ogni condizione , d ' ogni età ; celibi , ammogliati , rispettabili padri di famiglia , si recano a visitarle , e non si sanno persuadere perché esse debbano essere un oggetto d ' esecrazione per tutti , mentre gli uomini che frequentano le loro case sono tuttavia stimati onesti , degni , persone ammodo e come si deve . Io lo confesso , in questo non posso dar loro torto (...) . (...) Per me , non lo nascondo , vi è qualche cosa di ben più vile , di ben più abbietto , di ben più ignobile di una donna perduta . È l ' uomo che confessa averne bisogno , la considera necessaria , l ' avvicina e la disprezza ! (...) .