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> categoria_s:"StampaQuotidiana" > anno_i:[1910 TO 1940} > autore_s:"GUGLIELMOTTI UMBERTO"
CHIUSURA ( GUGLIELMOTTI UMBERTO , 1924 )
StampaQuotidiana ,
Forse taluno potrà essersi meravigliato del nostro tenace agnosticismo o meglio del nostro totale disinteressamento rispetto alle cosiddette polemiche interfasciste che hanno offerto argomento vario e pettegolo alla solita stampa raccoglitrice di ogni contesa , avversaria o fiancheggiatrice che sia . Senonché tale disinteressamento che risponde ad una norma che ci siamo imposti , non ci ha vietato tuttavia di rivolgere in questi giorni la nostra modesta , ma fedele azione a taluni altri problemi i quali indicano che il Fascismo , inteso come movimento , come partito e come volontà di governo , ha tanta forza in sé da superare la paralizzante incrostazione « beghista » nella quale si vorrebbe veder sommerso il nuovo regime . Abbiamo voluto insomma con questo tradizionale sistema di noncuranza nei riguardi di certe questioni , che altri forse può considerare fondamentali ma che noi persistiamo a giudicare superficiali , dimostrare a fascisti e non fascisti che esiste la possibilità di dedicare larga messe di energie intellettuali , per esuberanti che siano , all ' esame e alla elaborazione di problemi concreti che il governo fascista quotidianamente prospetta , affronta e risolve . Cose serie , in una parola , come ad esempio il congresso per l ' emigrazione , la riunione bancaria di ieri , la situazione internazionale e via discorrendo . È giunto tuttavia il momento di dire una brevissima parola sulle polemiche di cui sopra : riaffermare cioè una constatazione evidente . Questa . Al difuori di un notevole servizio reso agli avversari che per forza propria non sarebbero mai capaci di scalfire di un millimetro l ' edificio su cui poggia il nuove regime , di tanto baccano non resta nulla , se si tolga qualche questione personale elevata a dottrina . Molti strali si sono appuntati contro un ministro in carica il quale in un anno e mezzo dalla sua assunzione al potere ha raggiunto un obbiettivo che non è una bazzecola : il pareggio . Si è molto ragionato e sragionato circa l ' indirizzo del partito mentre nessuna nuova situazione al difuori di artificiose sforzature cerebrali poteva giustificare la necessità di battere una via diversa da quella fin qui battuta nella valutazione politica dei problemi della vita italiana ; ebbene , dopo tanto scalpore , la compagine del Governo è apparsa , come è giusto sia , salda e omogenea , e l ' indirizzo del partito animato dall ' unica volontà che possa sorreggerlo e vivificarlo : quella di continuare , superando con ogni mezzo e con ogni sforzo le insidie della fazione . E allora ? Allora non resta che richiamare , come già altra volta facemmo , certe zone intellettuali fasciste troppo facili a perdersi nello sterile esercizio dialettico , ad una più esatta , più disciplinata , più consapevole visione della realtà . Non che il Fascismo non offra campo vasto e libero alla sua elaborazione dottrinaria sui capisaldi incrollabili acquisiti ormai alla storia politica del nostro paese ; soltanto occorre impedire che certe disquisizioni teoriche si traducano in pratica negli episodi non certo edificanti cui in questi giorni abbiamo assistito . Detto ciò non intendiamo per ora trarre deduzioni , fedeli al nostro convincimento sulla superficialità e sulla contingenza di queste schermaglie : torniamo invece a servire serenamente il regime occupandoci d ' altro , di quanto cioè il Fascismo crea e consolida per l ' Italia di domani . Soltanto ci permettiamo esortare quanti hanno salda in petto e sono molti la fede che noi abbiamo , a seguire il nostro esempio .