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> categoria_s:"StampaQuotidiana" > anno_i:[1910 TO 1940} > autore_s:"RUSTICO"
IL MIETITORE ( RUSTICO , 1935 )
StampaQuotidiana ,
Mussolini ha trebbiato il primo grano di Sabaudia , come l ' anno scorso quello di Littoria , come l ' anno venturo trebbierà il grano di Pontinia . Lo abbiamo visto anche mietere alla Rocca delle Caminate ... A noi il gesto del Capo piace per l ' umanità che contiene , per il significato e l ' ammaestramento che ne derivano . Chi voglia considerarlo come un puro aneddoto per adornarne la storia di domani , vuol dire che non sa o non sente come nella sua semplicità ed immediatezza esso riassuma tutta una serie di leggi e provvedimenti meglio che non facciano sei mesi di discussioni parlamentari , e ne sia naturalmente più efficace . E come il termometro di un clima storico . Esso rappresenta nel modo più icastico e persuasivo la volontà del Capo del popolo di scendere tra il popolo e di sollevare a sé il popolo , la messa in valore e in mostra nella vita nazionale delle virtù e dei meriti del lavoratore della terra , la celebrazione della sana fatica umana , in pieno sole , contro tutte le aberrazioni e le fantasie crepuscolari . Mussolini non abbandona il suo popolo , il popolo dal quale è nato , ma lo sostiene , lo conforta e lo eleva . Questi sono i tempi nuovi , questa è la nuova Italia . Noi ricordiamo come appunto nell ' ora di più duro travaglio il contadino fosse abbandonato a se stesso . Questi mesi di giugno e luglio portavano molte tempeste sui campi . Il tempo della raccolta che doveva essere come oggi è il tempo della più salda concordia di animi e di braccia , era invece il tempo del dissidio e della febbre . Dai villaggi posti tra l ' oliveto e i giardini , dove la coltivazione del grano era scarsa , i contadini emigravano verso le grandi terre frumentarie , per potere in poche settimane di un lavoro schiacciante rifarsi della lunga disoccupazione invernale ; e il gruzzolo qualche volta lo riportavano , ma spesso anche la terzana e una bisaccia colma soltanto di delusioni . Per molti anni abbiamo assistito a scene di saccheggio o di abbandono . Abbiam veduto padroni caparbi e contadini sconsigliati . Quelli per non cedere a richieste che parevano imposizioni rifiutavano di venire a patti , e questi , sostenuti dalla stagione che lavorava per essi , incrociavano le braccia . La falciatura non può essere rimandata quando vien la canicola . Ogni giorno che passa è prodotto perduto . Gli acquazzoni allettano la messe , il solleone la sgranella . E quei contadini , quei padroni , trincerati nelle loro posizioni , affrettavano la rovina . Allora potevano diventare anche una salvezza quegli altri malanni che erano le invasioni delle terre . Tempi passati , tempi che non torneranno più ...