Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
> categoria_s:"StampaQuotidiana" > anno_i:[1940 TO 1970} > autore_s:"GONELLA GUIDO"
MOTIVI E PRETESTI DELLA GUERRA NORDICA ( GONELLA GUIDO , 1940 )
StampaQuotidiana ,
La giornata di ieri è stata definita dal « New York Times » « un ' orribile giornata » . Basta considerare il modo in cui furono travolte nella guerra due nazioni neutrali ed inermi , una delle quali era stata garantita con un patto decennale di non aggressione , per comprendere l ' estrema gravità degli avvenimenti di ieri che gettano un ' ombra cupa sulla vicenda bellica . Mentre sono ancora assolutamente incerte e , in tutti i casi , non definitive le notizie che riguardano gli sbarchi tedeschi ed i contrattacchi inglesi attualmente in corso , le parole dette ieri dai protagonisti del conflitto e da coloro che intendono resistere all ' attacco contribuiscono non solo ad illustrare le cause e le responsabilità di questo nuovo conflitto ma pure ad indicarne i possibili sviluppi . Il memorandum consegnato dalla Germania a Copenhagen e ad Oslo cercava di spiegare l ' impresa asserendo che il Reich intendeva proteggere la neutralità nordica minacciata da un imminente sbarco alleato . A questa asserzione ha risposto il ministro norvegese Koht : « Non crediamo che gli Alleati intendano prendere misure di sbarco » . Tale era , all ' alba di ieri , l ' opinione di chi doveva essere considerato un giudice competente e responsabile della sicurezza norvegese . Né Copenhagen né Oslo hanno chiesto alcuna « protezione » . Il carattere dell ' impresa risultava dallo stesso memorandum tedesco il quale ammoniva che ogni « resistenza » sarebbe stata « stroncata con tutti i mezzi » , al fine di evitare ogni « inutile » spargimento di sangue . Il governo norvegese , decidendo la resistenza , ha fatto comprendere che lo spargimento di sangue per la difesa della patria non è un sacrificio « inutile » . Ma il memorandum tedesco aggiungeva che la Germania intende anche difendere la sua sicurezza contro le misure di blocco degli Alleati . Tale difesa ha trascinato nel conflitto due paesi neutrali . La Germania , mentre occupava Copenhagen e Oslo , garantiva « il rispetto dell ' integrità e dell ' indipendenza » dei due paesi neutrali . A questa garanzia il ministro Koht ha risposto dichiarando allo Storting : « Credo che tutti i paesi neutrali siano semplicemente atterriti da una tale violazione della giustizia » . La Norvegia ha considerato l ' attacco tedesco come una diretta violazione della sua neutralità e della sua indipendenza . Danimarca e Norvegia erano in rapporti diplomaticamente diversi con il Reich . Quando Roosevelt mandò un appello ad Hitler asserendo che le piccole nazioni europee si sentivano minacciate , Hitler chiese a tutti gli Stati confinanti se esisteva tale minaccia . La Danimarca rispose negativamente . Poco dopo questa risposta , un rapido negoziato fra Berlino e Copenhagen condusse alla conclusione di un patto tedesco - danese di non aggressione firmato a Berlino il 31 maggio 1939 . Tale patto che ha la durata di un decennio all ' art . 1 dice : « Il Reich tedesco ed il Regno di Danimarca non faranno fra loro la guerra , né in alcuna altra maniera faranno ricorso all ' impiego della forza » . Questa esplicita garanzia non ha impedito il ricorso alla forza armata per l ' occupazione del territorio danese . I danesi , colti di sorpresa , hanno pure tentato di resistere . Ieri , un messaggio alla nazione del primo ministro danese deplorava la « morte di quei buoni figli della Danimarca che hanno perduto la loro vita nelle prime ore di questa mattina » . Copenhagen ha dovuto poi accettare il fatto compiuto , però « elevando proteste » come dice il proclama firmato dal sovrano e dal capo del governo danese . La Norvegia non aveva concluso con il Reich alcun patto di non aggressione . Tutti i paesi della Scandinavia rifiutarono nello scorso anno le offerte tedesche di patti di non aggressione ritenendo superflui tali accordi i quali furono pure considerati pericolosi dagli Stati scandinavi che intendevano conservare una rigorosa neutralità di fronte a quel conflitto che già si profilava all ' orizzonte . Non avendo la Norvegia domandata alcuna protezione , l ' ultimatum tedesco è stato considerato ad Oslo come una richiesta di « resa » alla quale il governo norvegese ha risposto con la resistenza armata alle truppe tedesche che , entrando in Oslo , occupavano la quinta capitale d ' Europa . Nello stesso momento in cui von Ribbentrop dichiarava che l ' impresa tedesca « ha salvata questa parte d ' Europa dal sicuro declino » , il governo di Oslo accettava le immediate promesse di aiuto degli Alleati per salvare la indipendenza del paese . Mentre il governo dei norvegesi si rifugiava ad Hamar , in Oslo occupata veniva organizzato un governo detto di « concentrazione nazionale » . Fenomeno analogo a quello già avvenuto nella Carelia occupata . Questo governo « nazionale » ha lanciato un appello in cui è definito « criminale » ogni tentativo di resistenza per la difesa della nazione . Dalle considerazioni della stampa tedesca e della stampa inglese si può rendersi conto dell ' opposto significato che i belligeranti attribuiscono alla guerra scandinava . La « Deutsche Allgemeine Zeitung » definisce l ' impresa come « il salvataggio del Nord » . Secondo il « Lokal Anzeiger » ogni tentativo dei neutrali per impedire la « protezione » è apparso fin dal primo momento « totalmente inutile » , e si aggiunge che l ' intervento tedesco è riuscito a « polverizzare » il piano alleato di espansione in Scandinavia . La stessa stampa insiste pure nel sottolineare che la libertà , l ' indipendenza , l ' integrità , l ' inviolabilità e la pace dei paesi scandinavi sono ora più che mai assicurate , ed i comunicati ufficiali trasmessi per radio da Berlino precisano che le misure tedesche sono state prese « esclusivamente » nell ' interesse dei neutrali minacciati dalla posa di mine la quale secondo la dichiarazione di Goebbels era il « prologo » dell ' occupazione franco - inglese della Scandinavia . Berlino promette pure la pubblicazione dei documenti che illustrano questo piano . La stampa degli Alleati ha preso intonazione dalla definizione fatta da Chamberlain dell ' impresa tedesca : « nuovo e crudele atto di aggressione che si ritorcerà contro la Germania e che ne accelererà la sconfitta finale » . A Londra ed a Parigi si considera la denuncia del piano alleato di aggressione degli Scandinavi come un semplice « pretesto » per imporre con le armi non una protezione , ma un controllo . Lo stesso governo svedese ha negato di sentirsi minacciato , dimostrando di preferire , in tutti i casi , una semplice minaccia dell ' indipendenza alla perdita effettiva dell ' indipendenza , un semplice piano di occupazione all ' effettiva occupazione . I giornali inglesi , polemizzando violentemente contro l ' « invasione non provocata » che ha non garantita ma eliminata la neutralità scandinava trasformando il Nord d ' Europa in un teatro di operazioni , chiedono alla Germania perché non ha difeso la civiltà europea anche in Finlandia ove esisteva non una semplice minaccia della neutralità ma un ' aggressione effettiva . Chamberlain ha cercato di dimostrare che la spedizione navale della Germania era stata organizzata ed iniziata prima della decisione inglese di minare i mari . Narvik sarebbe stata occupata dagli stessi equipaggi delle navi mercantili tedesche che erano armati . Anche a Parigi , protestando contro i « bombardamenti di tutela » delle città norvegesi , la stampa ha chiesto un immediato intervento dell ' esercito alleato . Il settimo Consiglio di guerra , riunito ieri a Londra , ha deciso di dare immediatamente ai nordici il massimo aiuto possibile delle forze armate anglo - francesi . I primi gravissimi scontri sono già avvenuti , e da stamane ha avuto inizio una cronaca di guerra particolarmente drammatica . I tecnici inglesi ritengono che l ' impresa tedesca abbia determinato quell ' allargamento del teatro di guerra che la Germania ha sempre considerato come parte del piano degli Alleati , ritenendo tale allargamento utile agli Alleati . Questa estensione della guerra fu sempre considerata pericolosa dalla Germania che cercò di evitare d ' essere impegnata su due fronti . Mentre nei sotterranei delle linee renane gli eserciti stanno in attesa , Londra ritiene estremamente rischioso per la Germania il trasportare la guerra sul mare ove è considerevole la superiorità delle forze degli Alleati . Gli stessi rifornimenti nordici , che finora erano assicurati alla Germania , possono diventare problematici dal momento dello scoppio della guerra nei territori dei paesi fornitori . Le sorti del conflitto in corso possono dipendere da molti imponderabili . In genere , mentre si ritiene difficile variare l ' attuale stato di cose della Danimarca nella quale il Reich può stabilire una poderosa difesa , assai incerta appare invece la sorte del conflitto norvegese che sarà deciso non solo dalla resistenza della Norvegia e dall ' attacco degli Alleati , ma anche dall ' atteggiamento della Svezia e soprattutto dall ' atteggiamento della Russia . Si smentiscono le notizie di ultimatum tedesco a Stoccolma ; e contraddittorie sono le notizie sulla mobilitazione svedese . Sembra che il presidente Hansson abbia dichiarata la neutralità della Svezia , e si aggiunge pure che il governo , il quale ha nominato una commissione per trattare con la Germania , si opporrebbe ad ogni tutela e ad ogni passaggio . Circa l ' atteggiamento sovietico si ha notizia solo del lungo colloquio fra Molotov e l ' ambasciatore tedesco a Mosca . Anche l ' Olanda ed il Belgio , prendono varie misure precauzionali , riaffermano il loro proposito di opporsi alla tutela ed ai passaggi di truppe straniere . Quantunque il colpo di scena di ieri abbia messo in moto molte forze che agiranno sulla situazione , ormai solo il confronto fra le forze armate dei belligeranti potrà decidere le sorti della Scandinavia .
PROPOSITI OLANDESI, BELGI E SVIZZERI ( GONELLA GUIDO , 1940 )
StampaQuotidiana ,
Sia l ' uno che l ' altro belligerante ammettono che i recenti avvenimenti scandinavi sono destinati ad influenzare profondamente la politica dei neutrali , e specialmente di quei neutrali che confinano con la Germania . Secondo gli inglesi , l ' occupazione tedesca della Norvegia ha ulteriormente scosso la sicurezza dell ' Olanda , del Belgio e della Svizzera . Secondo i tedeschi , l ' insuccesso alleato in Norvegia ha scosso la fiducia nelle garanzie anglo - francesi a favore dei neutrali . ( I neutrali garantiti sono attualmente solo la Romania , la Grecia e la Turchia ) . Il punto di vista inglese sulla sicurezza dei neutrali ( dopo i recenti fatti ) è stato prospettato da Chamberlain nelle sue dichiarazioni ai Comuni . L ' Inghilterra e la Francia sottolineando il fatto che nessun paese neutrale è stato attaccato dagli Alleati i quali intervennero in Norvegia solo dopo l ' inizio dell ' occupazione tedesca dichiarano che il principio della loro politica nei confronti dei neutri resta immutato : « rispetto della sovranità e dell ' indipendenza degli altri Stati ; nessuna difesa dei neutri , loro malgrado » . Questo principio , ribadito da Chamberlain , mira a caratterizzare la politica anglo - francese di fronte alla neutralità , e mira pure a distinguerla da altre politiche . L ' Inghilterra aveva preparato truppe destinate ad un eventuale sbarco in Norvegia , ma , come precisò lo stesso Chamberlain , « le istruzioni date ai comandi di queste forze prevedevano che l ' occupazione fosse iniziata solo in due casi : se vi era un esplicito invito da parte dell ' autorità norvegese ; se la neutralità norvegese fosse stata violata » . La stampa inglese ora rimprovera alla stampa tedesca di polemizzare con l ' Inghilterra trascurando di tener presenti queste specifiche condizioni sulle quali ha insistito Chamberlain e , conseguentemente , figurando l ' occupazione della Norvegia come una gara a chi arriva primo . Fu il rispetto di queste due condizioni ( alle quali è costretto subordinare ogni intervento chi intende rispettare il principio della neutralità ) che attardò l ' intervento alleato e che , in parte , ne provocò l ' insuccesso . Considerando questa recente esperienza , gli Alleati ora ammoniscono i neutrali a non lasciarsi cogliere di sorpresa e a non chiedere aiuti troppo tardi , quando gli aiuti hanno scarsa possibilità di successo . « I neutri scrive il " Times " non vogliono chiamarci in tempo , e criticano poi la nostra lentezza » . Lo stesso giornale ritiene che , se gli scandinavi avessero accettata l ' alleanza difensiva offerta dagli Alleati , la situazione nordica sarebbe ora diversa . Per la Germania , invece , l ' ammaestramento che i neutrali possano ricevere dai recenti avvenimenti è di natura diversa . Partendo dal principio che considera permessa una protezione anche se non richiesta , la stampa tedesca indica ai paesi neutrali la diversa sorte della Danimarca e della Norvegia . Il primo paese ha subìto senza resistenza l ' occupazione tedesca , ed ha quindi evitata la guerra ; il secondo paese ha voluto resistere ed ha pure chiamato l ' aiuto degli Alleati . Questa resistenza è crollata sotto il peso delle forze militari della Germania : tutta la Norvegia è stata insanguinata , e molte città norvegesi sono ridotte a macerie fumanti . La campagna di Norvegia viene quindi considerata come un triste monito per chi tenta difendere la propria patria e per chi chiede l ' inefficace aiuto degli Alleati nella speranza di rinforzare tale difesa . Di fronte a questo duplice ordine di deduzioni che gli alleati ed i tedeschi traggono dalla recente esperienza nei confronti della politica dei neutrali , è importante notare alcune reazioni dei paesi neutrali più esposti ai pericoli della tormenta . Olanda . Il presidente del Consiglio De Geer ha tenuto , sabato scorso , un importante discorso alla Camera olandese . Secondo De Geer , i recenti avvenimenti non hanno per nulla influito sulla politica di neutralità dell ' Olanda . Anche se l ' esperienza norvegese dimostra come si debba pagare a caro prezzo la difesa della patria , l ' Olanda è più che mai decisa ad opporsi con le armi ad ogni tentativo : costi quello che costi . Il presidente del Consiglio ha criticato quei nazionalisti olandesi che , per le loro simpatie con movimenti stranieri , assumono atteggiamenti che possono suscitare sospetti sulla politica di neutralità dell ' Olanda e sui propositi olandesi di resistere a qualsiasi tentativo di violazione territoriale . Per porre riparo a questi pericoli , e per riconfermare la sua volontà di assoluta resistenza ad ogni pressione straniera , il governo olandese ha deciso , negli ultimi giorni , vari arresti . Anche van Tonninger , deputato nazionalsocialista e direttore dell ' organo nazista « National Dagblat » , è stato arrestato . Tali misure mirano ad impedire dopo la grave dichiarazione di Mussert non solo che vi siano dei dubbi sui propositi di neutralità dell ' Olanda , ma anche che si sfrutti l ' azione di irresponsabili gruppi politici ( disposti ad accettare protezioni straniere ) per far credere che il governo olandese , unico e legittimo interprete della volontà nazionale , non sia pronto a respingere con ogni mezzo le ingerenze e la protezione incompatibili con la politica di neutralità e indipendenza . Belgio . Il ministro degli Esteri Spaak ha parlato giovedì scorso ad Anversa , e il presidente del Consiglio Pierlot ha tenuto ieri un discorso a Bruxelles . Spaak ha detto : siamo pronti a difenderci , e non si deve dimenticare che le forze del Belgio del 1940 non sono le forze del Belgio del 1914 . La recente esperienza scandinava ha dimostrato quanti siano i pericoli che minacciano la neutralità , ed ha insegnato che i paesi neutrali devono essere vigili nella difesa della loro indipendenza . Il presidente Pierlot , in un discorso di commemorazione della Rerum Novarum ( definita « la grande carta sociale del Cattolicesimo » ) ha dichiarato che i belgi , oggi più che mai , sono pronti a qualsiasi sacrificio perché la loro patria resti « grande e libera » . Il Belgio è difeso , ha soggiunto Pierlot , e la volontà del governo di tenere fermo alla politica di neutralità e di indipendenza è più che mai decisa ed incrollabile . Svizzera . Nessuna dichiarazione ufficiale è stata fatta da parte svizzera dopo i recenti fatti scandinavi . Però , tali fatti sono ampiamente commentati dalla stampa elvetica . I giornali svizzeri ( sia di lingua francese che di lingua tedesca ) hanno manifestata la loro solidarietà con la Norvegia che ha difeso con le armi la sua indipendenza violata . Si sottolinea che non diverso sarebbe l ' atteggiamento della Svizzera qualora questo paese si dovesse trovare in una situazione analoga . Il « Journal de Genève » , facendo un bilancio del conflitto norvegese , osserva : « Nel 1914 il Belgio fu travolto in maniera più completa di quanto non lo sia oggi la Norvegia . Basta ricordare Zeebruge base di sottomarini tedeschi contro l ' Inghilterra . Niente di uguale vi è ora nel Nord . Senza dubbio , possono essere preziosi per le navi del Reich i fiordi occupati a nord e a sud di Bergen , ma i fiordi della Norvegia nordica sono nelle mani della flotta britannica , e ciò permette di fronteggiare i tentativi nemici di compiere incursioni navali sulla Gran Bretagna . In sintesi , i tedeschi hanno esteso la loro ala destra nel Nord , ma l ' estremo Nord ed il mare sono sotto il controllo degli Alleati » . Lo stesso giornale , considerando sentitamente l ' attuale situazione , osserva : « Resta un fatto essenziale : Britannia rules the waves . Sempre , nella storia militare , il trionfo finale è riservato a quel belligerante che domina sugli oceani . Napoleone stesso non ha potuto sottrarsi a questa regola : padrone della maggior parte d ' Europa , ha finito per soccombere . Non aveva saputo vincere a Trafalgar » . Circa lo specifico atteggiamento della Svizzera , la stampa elvetica si limita a ripetere che il paese è armato e che risponderà con le armi ad ogni tentativo di violare la neutralità . Questa generale riconferma dei propositi di resistenza dei neutrali guarda con simpatia all ' esempio , sia pur sfortunato , della Norvegia , e non all ' esempio della Danimarca . È facile rilevare che le molteplici coincidenze che caratterizzarono l ' atteggiamento dell ' Olanda , del Belgio e della Svizzera prima dell ' occupazione della Norvegia , trovano ora una riconferma dopo il recente sviluppo della situazione scandinava .