Tipi di Ricerca: Ricerca per parole
Trova:
> categoria_s:"StampaQuotidiana" > anno_i:[1940 TO 1970} > autore_s:"Giglio Tommaso"
Assassino! ( Giglio Tommaso , 1947 )
StampaQuotidiana ,
Venezia , 17 febbraio - I documenti che dimostrano la diretta responsabilità di Kesselring per l ' eccidio delle Fosse Ardeatine e per i delitti compiuti in Italia dalle truppe naziste , sono stati presentati oggi alla Corte militare alleata dal pubblico accusatore , il « Prosecutor » . I documenti formano quattro volumi , nei quali sono raccolti tutti i bandi , le lettere , le ordinanze ed i messaggi emanati da Kesselring durante il periodo in cui ebbe il comando delle forze tedesche in Italia . Il Prosecutor , nella sua requisitoria , ha tenuto soprattutto a mettere in rilievo che le responsabilità degli eccidi perpetrati in Italia dai tedeschi a danno della popolazione civile e delle formazioni partigiane , deve essere fatta risalire a Kesselring personalmente . La sua accusa ha fatto leva su un concetto basilare : l ' infierire della crudeltà tedesca si è verificato soltanto dopo che dal Quartier Generale del feldmaresciallo erano stati emanati precisi ordini a questo proposito . Il Prosecutor ha parlato per due ore e mezza . Questa è la ragione per cui il processo non potrà essere ripreso domani , ma solo nella mattinata di mercoledì ; in modo da permettere agli stenografi di trascrivere il testo della requisitoria e consegnarlo agli avvocati difensori . Si calcola che la trascrizione degli stenografi richiederà un tempo non inferiore alle sette ore . Kesselring è entrato nell ' aula alle 10 precise e si è inchinato alla Corte solennemente . Aveva a fianco il suo interprete personale e faceva di tutto per non guardare dalla parte del pubblico . Dopo breve discussione sulle modalità della traduzione in tedesco della requisitoria del Prosecutor , questi ha avuto la parola . Una donna , dal fondo della sala , ha gridato : « Assassino ! » all ' indirizzo del feldmaresciallo . Kesselring è rimasto impassibile , con lo sguardo vuoto fisso in avanti . Non si sono udite altre parole italiane per tutta la durata dell ' udienza . Per prima cosa , il Prosecutor ha messo in rilievo che i capi d ' imputazione di cui deve rispondere Kesselring si riferiscono soltanto all ' eccidio delle Fosse Ardeatine ed ai delitti commessi dalle sue truppe tra il giugno e l ' agosto del 1944 . Alcuni , da questa affermazione hanno dedotto che difficilmente verranno accolte tutte le denunce di cui è stato fatto oggetto il feldmaresciallo nel corso di questi ultimi giorni . Si è dell ' opinione , infatti , che questi documenti , se fossero accolti , provocherebbero la necessità di una nuova istruttoria e di conseguenza nuovo illimitato rinvio del processo . Ciò sembra essere avvalorato dal fatto che il Prosecutor ha dichiarato che non sarà accolto nessun suggerimento della stampa circa nuovi delitti da imputare al feldmaresciallo . Tuttavia è difficile prevedere quale sarà l ' andamento della causa , anche perché la Corte dovrà regolare le sue imputazioni in base alle deposizioni che raccoglierà dai numerosi interessati . Sin d ' ora si può dire soltanto che il processo durerà una ventina di giorni in luogo dei dieci previsti . La principale carta che giocherà Laterner , difensore di Kesselring , e già avvocato dei criminali di Norimberga , è quella della distinzione tra esercito e SS . Il Prosecutor , nella sua requisitoria , ha già cercato di prevenire questa manovra ed allora non è difficile affermare che questo sarà un punto cardinale del processo , un punto attorno al quale l ' accusa ed i difensori si daranno battaglia violentemente . Il Prosecutor ha dichiarato sin da oggi che la responsabilità di Kesselring , quale comandante della Wehrmacht in Italia , non può essere in nessun modo scaricata interamente sui comandi della polizia o delle SS . A questo proposito , egli ha citato l ' esempio dell ' attentato di via Rasella a Roma . A quell ' epoca l ' imputato era a capo delle forze militari in Italia . Invece i servizi di sicurezza erano agli ordini del generale Wolf . Ora , bisogna tener presente i fatti : immediatamente dopo l ' attentato il comando supremo tedesco aveva stabilito una rappresaglia in proporzione di sessanta italiani per ogni tedesco ucciso . In seguito la rappresaglia fu ridotta alla proporzione di dieci italiani per ogni tedesco . Tuttavia il comando supremo di Hitler aveva ordinato di fucilare soltanto quelle persone che erano già detenute a titolo di ostaggio . Kesselring ricevette personalmente questo ordine , ma nel trasmetterlo al capo dei servizi speciali di Roma ordinò testualmente di giustiziare al più presto dieci italiani per ogni tedesco ucciso . Di sua iniziativa , cioè , cancellò dall ' ordine questo lieve particolare : che dovevano essere fucilati soltanto gli ostaggi già detenuti come tali . Kesselring , al massimo , avrebbe potuto ordinare la fucilazione immediata di coloro che erano già stati condannati a morte da tribunali tedeschi in Italia . Invece la sua rappresaglia si rivolse contro persone innocenti , molte delle quali erano state arrestate dopo l ' attentato , solo perché erano ebrei o perché semplicemente sospette . Il Prosecutor ha parlato con calma , bevendo ogni tanto qualche sorso d ' acqua e sedendosi spesso sulla spalliera della sedia con una gamba penzoloni . Il feldmaresciallo - ha precisato l ' accusatore - non ha tenuto conto delle leggi internazionali ed ogni volta che ha emanato una ordinanza , non ha mai voluto interpellare il consulente legale che aveva a sua disposizione . Egli ha dato direttamente ordini alle proprie truppe di bruciare i villaggi italiani e di impiccare i capi partigiani che venivano catturati . In seguito alle sue disposizioni gli ufficiali nazisti in Italia hanno cominciato a fucilare tanto i partigiani quanto i civili italiani sul luogo stesso in cui li facevano prigionieri e senza mai deferirli a nessun tribunale competente . Il Prosecutor leggeva le date di questi ordini : 1° maggio , 8 maggio , 3 giugno , 26 giugno , scandendole una alla volta , tornando più volte a caricare la voce su di esse , quasi volesse rievocare con la sua voce l ' esasperante lunghezza di quei giorni bollenti del popolo italiano ; quasi volesse dire che durante la sua permanenza in Italia Kesselring non trascorse un sol giorno senza commettere un delitto . Dopo che il Prosecutor aveva smesso di parlare , il giudice gli ha sorriso ed ha detto : « Avete fatto un lungo discorso » . Ma si aveva l ' impressione che si rivolgesse a Kesselring e gli dicesse : « Avete commesso un lungo delitto » .