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> categoria_s:"StampaQuotidiana" > anno_i:[1940 TO 1970} > autore_s:"Lualdi Maner"
StampaQuotidiana ,
In Italia , in Francia , in Svizzera , in Austria , in Inghilterra i cosiddetti « dischi volanti » appaiono , ormai , con una regolarità che gli osservatori definiscono sconcertante . Pochi giorni fa due ragazzi svizzeri raccontarono d ' aver colpito , a sassate , uno straordinario ordigno metallico disceso , senza dubbio , dal cielo perché la macchina , non appena bersagliata dai proiettili , riguadagnò le vie dell ' aria con un rapido balzo pressoché verticale . Le autorità elvetiche comunicarono , poi , che i due frombolieri non avevano letto mai racconti a « fumetti » , né assistito a film avventurosi e fantasiosi ; la loro « relazione » , quindi , poteva essere presa in qualche considerazione . Altri episodi del genere vengono riferiti dalla stampa ; ma assai più degni di fede appaiono gli avvistamenti in cielo . Circa l ' autenticità di una buona parte di queste osservazioni casuali non vi sarebbero dubbi . Molti riferiscono di aver « visto » per fantasia o suggestione . Spesso una comune apparizione meteorica viene scambiata per il balenante transito di una miracolosa aeronave . Alcune persone , però - non influenzabili , anzi scettiche proprio per motivi professionali - ebbero , in questi ultimi tempi , la ventura d ' osservare il « fenomeno » , di controllarne , con calma , le fasi , di trarne qualche deduzione interessante . Particolarmente degno di considerazione il parere dell ' ingegner Luigi Nardi , progettista d ' aeroplani da oltre vent ' anni , uomo abituato a guardar in aria e a non scambiar comete per aviogetti . È particolarmente curiosa , anche , la coincidenza delle osservazioni casuali fatte a Milano , dall ' aeroporto Forlanini , con quelle , altrettanto casuali , compiute da funzionari dell ' aeroporto di Ciampino , dagli scienziati di Monte Mario , dai tecnici della stazione radar di Pratica di Mare . 11 giorno 17 settembre , dunque , verso le 19.30 , l ' ingegner Luigi Nardi , suo fratello Elto , l ' ingegner Mori , il signor Maricotti ed io uscivamo dallo stabilimento aeronautico sito ai confini dell ' aeroporto Forlanini , a Linate . Ci attardammo nel piazzale dello stabilimento ammirando , nel cielo limpidissimo , i cortei trionfali delle stelle . Ad un tratto l ' ingegner Nardi esclamò : « Guardate lassù !...» e indicò verso est ad un ' altezza , sull ' orizzonte , di circa trenta gradi . Tutti noi - piuttosto sbalorditi - avvistammo immediatamente un « corpo luminoso » che , provenendo appunto da est , navigava a fortissima velocità puntando , idealmente , sul Forlanini . S ' avvicinò , infatti , all ' aeroporto sino a raggiungere un ' altezza , sull ' orizzonte , di circa 60 gradi . In un primo momento la forma dell ' oggetto volante parve sferica : poi , gradualmente ingrandendo ( durante la marcia d ' avvicinamento ) la forma mutò , delineandosi con sufficiente chiarezza . Un disco color rosso cupo , applicato , anteriormente , ad un corpo centrale pressoché conico e di color rosso blando ; all ' estremità del fuso un altro disco , di minori proporzioni , e di colore , anch ' esso , rosso cupo . Dopo un rapido volo , con direttrice uniforme e rettilinea , l ' oggetto modificò la rotta ; la manovra , improvvisa , ci impedì di stabilire se esso avesse fatto una strettissima « virata » o fosse ruotato , addirittura , sul suo asse verticale . Eseguita una traiettoria disordinata , a zig zag , l ' oggetto mosse verso nord - est , aumentando la velocità e assumendo nuovamente la primitiva forma sferica ; poi perdendo sensibilmente quota abbandonò la direttrice nord - est , scomparendo verso sud - est . L ' osservazione durò dalle 19.50 alle 20.10 circa . Quasi venti minuti . Nello stesso giorno , alle 19.28 , un « corpo luminoso » - descritto dagli osservatori in termini identici ai nostri - lasciò il cielo di Ciampino , dopo aver manovrato a lungo tra Ciampino e Pratica di Mare . Ora se il « corpo luminoso » - captato dall ' osservatorio di Monte Mario e a Linate - fosse lo stesso , potremmo stabilire la velocità minima del misterioso oggetto volante : avrebbe collegato Roma a Milano in 22 minuti alla velocità media di circa 1500 chilometri all ' ora . Tre giorni dopo l ' ingegner Nardi , alle ore 20 circa , assistette , per la seconda volta , e sempre a Linate , a nuove evoluzioni dell ' oggetto volante . E confermò le osservazioni precedenti . Il lettore , a questo punto , si chiederà : « Ma di che cosa si tratta ? D ' un " mezzo " marziano ? D ' una meteora ? D ' un missile ? » . Una risposta esauriente è impossibile . Non si tratta , però , di un corpo celeste . Un articolista volle collocare il fenomeno tra quelli provocati dagli sciami meteorici , ossia dai residui di comete disfatte , attratti dalla Terra e che si incendiano , per attrito , nell ' attimo in cui penetrano nell ' atmosfera . Una stella cadente , insomma . Ciò è da escludere , perché il « corpo luminoso » osservato volò con precisa direttrice orizzontale , diminuendo o aumentando la velocità e , infine , invertendo addirittura la rotta ! Le stelle cadenti sono bolidi che precipitano , disperdendosi e , talvolta , raggiungendo la superficie terrestre . Nessun astronomo ha mai assistito a « grandi manovre » aeree organizzate da comete o da stelle cadenti . Si tratta , allora , di una nuova , eccezionale , macchina aerea ? Molto probabilmente : ma un particolare stupisce i tecnici . Come mai , durante le evoluzioni , visibilissime , non venne mai percepito nessun rumore ? È noto che gli apparecchi con propulsione a reazione , anche se in quota elevata , fanno considerevole fracasso , e così dicasi dei grossi quadrimotori con motore a pistone . I casi sono due : o il « corpo luminoso » marcia sfruttando una nuova fonte d ' energia non ancora applicata dall ' aviazione moderna , o vola ad una quota talmente elevata che il rumore del suo o dei suoi motori diviene praticamente impercettibile . A questo punto , però , i tecnici si chiedono : quali proporzioni vanta questa nave aerea ? Se dovessimo considerare il « corpo luminoso » osservato a Linate ( e a Roma ) pari ad un « Constellation » ( il grande quadrimotore civile ) la sua quota non dovrebbe essere superiore ai 3000 , 3500 metri . Ma se il « corpo luminoso » si fosse trovato oltre i 12.000 metri , le sue dimensioni dovrebbero risultare eccezionali . In definitiva si tratterebbe di una macchina manovrata da pilota o radiocomandata ( l ' antenna di bordo è stata localizzata dalla stazione di Pratica di Mare ) dotata di grande velocità e di particolare autonomia , d ' una macchina , però , non apparentata con gli aeroplani ufficialmente conosciuti . E nessun elemento ci può illuminare circa la provenienza dello straordinario « corpo » volante : vogliamo dire che - se si escludono le teorie fantastiche care agli amici e ai nemici di Marte - non è possibile , per ora , stabilire la nazionalità di queste aeronavi misteriose .