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> categoria_s:"StampaQuotidiana" > anno_i:[1940 TO 1970} > autore_s:"Nasi Franco"
StampaQuotidiana ,
L ' ingegner Enrico Mattei , presidente dell ' ENI , è morto ieri sera alle 19.15 in un incidente aereo . Con lui sono morte altre due persone : il pilota del bireattore , Irnerio Bertuzzi , e un giornalista americano , William McHale . L ' aereo sul quale viaggiava Mattei - il bireattore Morane - Saulnier Paria - proveniva da Catania e alle 18.59 ha avuto l ' ultimo contatto con la torre di controllo dell ' aeroporto di Linate , dove sarebbe dovuto atterrare dopo due minuti . Il pilota ha segnalato di essere nella verticale di Carpiano ( circa 8 chilometri a sud di Linate ) , e ha dichiarato di seguire regolarmente il suo piano di volo . La voce aveva un ' intonazione del tutto calma e normale . Aveva anche precisato di essere sceso dai milleottocento metri di quota ai seicento . Poi più nulla . Allarmati , da Linate informavano immediatamente la Legione dei carabinieri perché fonogrammi venissero diffusi a tutte le stazioni dei militi della zona sud . La segnalazione è giunta dai carabinieri di Landriano , che l ' avevano avuta da Bascapè , un paese poco a sud di Melegnano , in provincia di Pavia . Ed è qui , infatti , in un boschetto rado di pioppi , che il bireattore si è sbriciolato , sbriciolando insieme il suo carico umano . Si era sentito , in paese , poco dopo le 19 , il ronzare pesante di un apparecchio , come se girasse sulla zona . Ma non molti vi avevano fatto caso : Bascapè , infatti , si trova proprio all ' inizio del « corridoio » che gli aerei infilano per scendere a Linate , e il rumore degli aerei non fa molto effetto . Questo tuttavia era più forte del solito , se la madre di un ragazzo , Antonio Dacco , gli chiese : « Ma cos ' è , con la pioggia i motori degli aerei si sforzano ? » . Il ragazzo alzò le spalle . Ma poi è stato uno dei primi ad accorrere sul posto , che è lontano un paio di chilometri dal paese , in un punto intermedio fra Torrevecchia e Landriano . Lo schianto deve essere stato certamente udito , nella cascina Albaredo , abitata dai coloni Ronchi , ma in quel momento vi erano soltanto donne , chiuse in casa . Poco più tardi , è stato appunto Mario Ronchi a dare la prima segnalazione . Serpeggiato l ' allarme , guidati da un punto luminoso , un gruppo di giovanotti , nel buio della sera battuta da una pioggia dirotta , che aveva trasformato la stradetta in un disastroso pantano , è accorso . Poi sono arrivate le prime autorità , i carabinieri , i vigili del fuoco , inutili lettighe della Croce Rossa , il prefetto di Pavia , dottor Guida , il procuratore della Repubblica Valdo Valdi . Illuminando i luoghi con i riflettori portatili della televisione - i carabinieri non disponevano che di povere torce a mano - è cominciata la ricognizione , faticosissima . Le fiamme , intanto , si erano smorzate . Ma erano durate , per testimonianza dei primi accorsi , almeno un ' ora e mezzo . L ' aereo è scoppiato in aria , o è esploso urtando il suolo , dopo un estremo tentativo di atterraggio di fortuna ? Difficile dirlo ascoltando i testimoni . V ' è chi dice che non si è sentito scoppio alcuno , altri parlano di una lunga strisciata sul terreno , che risulterebbe « arato » per una ventina di metri . Il macellaio Arnaldo Bosia assicura di aver sentito , oltre che il rombo irregolare del motore , uno scoppio in lontananza . Altri hanno precisato : « Come quando esplode una bombola del gas » . La parte più grossa dell ' aereo - una buona porzione della fusoliera - è finita in un ampio cratere ai bordi della strada , dove sono anche stati trovati alcuni resti . Altri resti - dell ' aereo e degli uomini - sono stati trovati in un altro campo , un centinaio di metri più avanti . Impossibile , nell ' oscurità , tentare un riconoscimento , che comunque sarà laboriosissimo , poiché l ' esplosione ha smembrato i corpi e l ' incendio li ha bruciacchiati . Orrenda visione , veramente . Comunque , la ricerca di documenti , carte o qualsiasi segno che consentisse l ' identificazione è continuata per alcune ore . Poi , dopo mezzanotte , il procuratore della Repubblica ha disposto che picchetti di carabinieri sorvegliassero la zona , fino a stamane alle 6 , quando , con le prime luci , comincerà l ' inchiesta . Quanto alle cause dell ' incidente , proprio non si può dire nulla , per ora . Se l ' aereo non è scoppiato in volo ( e il fatto che abbia arato il terreno lo farebbe escludere , mentre lo sparpagliamento dei pezzi lo farebbe ritenere ) si può anche pensare a un errore di valutazione del pilota , che tuttavia era espertissimo . In effetti , la giornata non era favorevole : il cielo era per tre quarti coperto ; la visibilità era di mille metri in quota e di milletrecento sulla pista , che sono limiti bassissimi . In queste condizioni , e pensando che l ' aereo è caduto a 8-10 chilometri dalla pista , non si può escludere , appunto , un qualche errore nella valutazione della distanza o della quota . L ' aereo era partito dall ' aeroporto di Fontanarossa , nei pressi di Catania , alle ore 17 . La torre di controllo dell ' aeroporto di Catania lo ha assistito regolarmente fino a che è rimasto nella zona di sua competenza . Successivamente , la torre di controllo di Catania lo ha « ceduto » all ' assistenza di Roma . La destinazione era Milano . Oggi insieme col ministro Tremelloni , Mattei doveva visitare i lavori della raffineria in costruzione a San Nazzaro dei Burgondi e quelli dell ' oleodotto Genova - Svizzera .