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Le gesta di Lucky Berlusca ( Parisi Max , 1998 )
StampaQuotidiana ,
In realtà , i cosiddetti " guai giudiziari " di Silvio Berlusconi non appartengono tutti al medesimo ceppo ( da intendersi come blocco ... ) . Berlusconi infatti , ha molteplici e differenti fronti aperti con la giustizia - più qualcuno appena chiuso con pesanti condanne - che in qualche modo rappresentano , dal punto di vista del codice penale , la sua intera carriera di imprenditore . Andiamo a ritroso . RICICLAGGIO SOLDI DELLA MAFIA Attualmente Silvio Berlusconi è sotto inchiesta da parte della Procura della Repubblica di Palermo - magistrato delegato alle indagini il sostituto procuratore Domenico Gozzo - per l ' ipotesi di reato di riciclaggio di capitali provenienti dalla mafia siciliana , la meglio nota Cosa Nostra . Questa indagine nasce , per così dire , come " costola " del processo in corso sempre a Palermo contro Marcello Dell ' Utri , a sua volta accusato di connivenza con questa organizzazione criminale ( vedi articolo in pagina ).Stando alle scarne informazioni raccolte in ambienti giudiziari palermitani , a dare impulso a quest ' azione della magistratura contro il Cavaliere è stato un testimone , Filippo Alberto Rapisarda , potente finanziere siciliano operante a Milano dai primi anni Settanta . Rapisarda - hanno riferito alcuni giornali fra luglio e agosto - avrebbe reso a più riprese testimonianze il cui contenuto sarebbe di estrema gravità . Avrebbe riferito di miliardi ottenuti da Berlusconi dalla " famiglia " ( in senso mafioso ) dei Salvo , boss di Salemi . Nino e Ignazio Salvo , oggi entrambi deceduti , entrarono nel mirino di Giovanni Falcone già a metà degli anni Ottanta , tanto che vennero rinviati a giudizio nel primo maxi processo alla mafia istruito proprio da Falcone . Nino non fece a tempo a vedere la fine del dibattimento , morì di cancro in un ospedale di Bellinzona , in Svizzera , la notte del 18 gennaio 1986 . Ignazio verrà ucciso in un agguato teso da Leoluca Bagarella e altri sicari , tra i quali - pensate - anche Gaetano Sangiorgi , marito di sua nipote , Angela Salvo , la sera del 17 settembre 1992.Ebbene , stando alle dichiarazioni di Rapisarda , sentito - ripeto - in qualità di testimone dalla Procura palermitana , il Cavalier Berlusconi avrebbe ottenuto dai cugini Salvo tramite i " buoni uffici " di Marcello Dell ' Utri un ingentissimo capitale.Il " prestito " , sempre che si possa chiamare così , sarebbe stato erogato a cavallo tra il 1977 e il 1978 , la somma era di 5 miliardi ( 25 miliardi e 353 milioni di oggi - fonte Istat ) . Vero , falso ? I magistrati , coadiuvati dalla Direzione Investigativa Antimafia e da esperti della Guardia di Finanza , stanno verificando . Sempre quest ' estate , la Procura di Palermo ha sequestrato i libri societari delle 22 Holding ( Dalla Holding Italiana Prima alla Ventiduesima ) che detengono il capitale della Fininvest . Anche in questo caso , sono in corso accertamenti . Soprattutto , si cerca di capire la ragione per la quale Silvio Berlusconi per una larga parte degli anni Settanta e Ottanta fece amministrare in maniera fiduciaria forti quote di queste società - cassaforte alla finanziaria Par.Ma.Fid di Milano , società che contemporaneamente amministrava parte dei beni di pericolosi gangster e finanzieri di mafia operanti all ' ombra della Madonnina . Come vedete , al di là delle parole di molti " pentiti " , non ultimo Francesco Di Carlo , che ha " narrato " di incontri diretti avvenuti a Milano fra Silvio Berlusconi , Stefano Bontate e Mimmo Teresi , - questi ultimi due all ' epoca dei fatti ( metà - fine anni Settanta ) ai vertici dell ' organizzazione mafiosa - c ' è ben altro su cui i magistrati vogliono fare chiarezza . E per la verità , anche noi . CORRUZIONE DI MAGISTRATI ROMANI Naturalmente non sono solo questi - come si diceva - i " guai giudiziari " del Cavaliere di Arcore . Ricordate il clamoroso caso Previti , Squillante , Pacifico , Acampora ? Ebbene , a Milano i magistrati sospettano fortemente - anzi , hanno carte bancarie in tal senso - che le ingentissime somme " girate " da Cesare Previti ad " amici " magistrati romani ( leggermente corrotti ... ) in realtà provenissero non dai " risparmi " dell ' avvocato della Fininvest , bensì dalle tasche di Berlusconi tramite la vasta ragnatela societaria estera nelle sue mani . Anche in questo caso specifico , la posta è altissima . Se venisse dimostrato processualmente il ruolo di " mandante " di Berlusconi nei confronti di Previti , l ' impero finanziario del Cavaliere crollerebbe di schianto . In ballo c ' è - niente di meno che - la Mondadori , rimasta per un lungo periodo al centro di una ferocissima battaglia legale fra De Benedetti e il Signore della Fininvest.Se Previti agì per corrompere - riuscendoci - i magistrati capitolini che alla fine in effetti diedero " ragione " al Cavaliere , e per farlo usò proprio i soldi del Cavaliere , sarebbe un disastro immane per Silvio . Dal punto di vista economico , si innescherebbe una causa per danni che in pratica lo porterebbe diritto alla rovina , dal punto di vista dell ' immagine neanche a parlarne , sotto il profilo strettamente giudiziario poi , nel caso venisse condannato , il reato di corruzione di magistrati ha una rilevanza assai pesante , quanto ad anni di carcere . VIOLAZIONE LEGGI ANTITRUST IN SPAGNA Se questi due eventi giudiziari già bastano per capire quale " futuro " potrebbe aspettare Berlusconi in Italia , c ' è da aggiungere che perfino in Spagna i giudici vogliono vederci molto chiaro sulla gestione patrimoniale della televisione impiantata in quella nazione dal signor Fininvest . L ' ipotesi al vaglio dei giudici spagnoli circa le " azioni " di Berlusconi è di aver bellamente violato le leggi sia sull ' antitrust , sia per ciò che attiene più semplicemente alla tassazione . Tra l ' altro , Berlusconi deve prestare la massima attenzione a quello che fa , rispetto la magistratura iberica . Là , l ' immunità parlamentare italiana non vale , sia ben chiaro . In ogni caso , questi sono solo i primi nodi che stanno venendo al pettine . CAPITOLO BANCA RASINI Quando qualcuno si prenderà la briga di " aprire " il capitolo Banca Rasini , magari sequestrandone l ' archivio tutt ' oggi esistente , magari interrogando alcuni dei suoi ex funzionari tutt ' oggi in pensione ( non al cimitero ) , e magari anche ponendo qualche domanda a qualcuno degli ex correntisti tutt ' oggi facilmente rintracciabili , si scriverebbero pagine davvero inedite della storia di Silvio Berlusconi e famiglia . Certi comportamenti , certa spregiudicatezza , certe amicizie non si inventano dalla sera alla mattina . Bisogna avere dei maestri , e il giovane Silvio di allora ne ebbe più d ' uno , nella banca dove lavorò suo padre per vent ' anni . E LUI ? A tutto ciò , comunque , Berlusconi risponde in maniera scomposta . A chi gli domanda pubblicamente spiegazioni - ad esempio il sottoscritto - , oppone l ' ira dei suoi fedelissimi e l ' azione dei suoi legali . A chi testimonia presso i magistrati , vedi Rapisarda , querele amplificate da potenti campagne televisive e della carta stampata ( tutti mezzi da lui controllati ) e infine direttamente ai giudici impressionanti pressioni concentriche a cui portano man forte " legioni " di deputati e senatori di Forza Italia in Parlamento . Di fronte a questo esercito formidabile , che dire ? Golia sembrava invincibile .
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Basta . Basta con questa indicibile manfrina messa in piedi dai mezzi di comunicazione di massa sulle vicende giudiziarie - specialmente quelle palermitane - di Silvio Berlusconi . È arrivata l ' ora delle certezze definitive . Di seguito presento al signor Berlusconi una serie di domande invitandolo pubblicamente a rispondere nel merito con cristallina chiarezza affinché una volta per tutte sia lui in prima persona a dimostrare - se ne è capace - che con Cosa Nostra non ha e non ha mai avuto nulla a che fare . A scanso di equivoci e strumentalizzazioni , già da ora - signor Berlusconi - le annuncio che nessuna delle notizie sul suo conto che leggerà in questo articolo è frutto di " pentimenti " , e nessuna delle domande che le sto per porre si basa o prende spunto anche fosse in modo marginale dalle parole dei cosiddetti " pentiti " . Tutto al contrario , esse si basano su personali indagini e su documenti amministrativi che in ogni momento - se lo riterrà - potrò inviarle perché si sinceri della loro autenticità . Detto questo , prego , legga , e mi sappia poi dire.Partiamo da lontano , perché lontano inizia la sua storia imprenditoriale , signor Berlusconi.Primo quesito : lei certamente ricorda che il 26 settembre 1968 la sua società - l ' Edilnord Sas - acquistò dal conte Bonzi l ' intera area dove di lì a breve lei costruirà il quartiere di Milano2 . Lei pagò l ' area circa 4.250 lire al metro quadrato , per un totale di oltre 3 miliardi . Questa somma , nel 1968 quando lei aveva appena 32 anni e nessun patrimonio familiare alle spalle , è di enorme portata . Oggi , tabelle Istat alla mano , equivarrebbe a 38 miliardi , 739 milioni e spiccioli . Dopo l ' acquisto - intendo dire nei mesi successivi - lei aprì un gigantesco cantiere edilizio , il cui costo arriverà a sfiorare 500 milioni al giorno , che in circa 4-5 anni porterà all ' edificazione di Milano2 così come è oggi . Ecco la prima domanda : signor Berlusconi , a lei , quando aveva 32 anni , gli oltre 30 miliardi per comprare l ' area , chi li diede ? Inoltre : che garanzie offrì e a chi per ricevere tale ingentissimo credito ? In ultimo : il denaro per avviare e portare a conclusione il super - cantiere , chi glielo fornì ? Vede , se lei non chiarisce questi punti , si è autorizzati a credere che le due misteriose finanziarie svizzere amministrate dall ' avvocato di Lugano Renzo Rezzonico " sue finanziatrici " , così come altre finanziarie elvetiche che entreranno in scena al suo fianco e che tra poco incontreremo , sono paraventi dietro i quali si sono nascosti soggetti tutt ' altro che raccomandabili . Sì , perché - mi creda signor Berlusconi - nel 1998 , oggi , se lei chiarisse una volta per tutte , con nomi e cognomi , chi le prestò tale gigantesca fortuna facendo con questo crollare ogni genere di sospetto e insinuazione sul suo conto , nessuno e dico nessuno si alzerebbe per criticarla sostenendo che lei operò con capitali sfuggiti , per esempio , al fisco italiano e riparati in Svizzera , poi rientrati in Italia grazie alla sua attività imprenditoriale . Sarei il primo ad applaudirla , signor Berlusconi , se la realtà fosse questa . Se invece di denaro frutto di attività illecite , si trattò di risparmi onestamente guadagnati e quindi sottratti dai rispettivi proprietari al fisco assassino italiota che grazie a lei ridiventarono investimenti , lei sarebbe da osannare . Parli , signor Berlusconi , faccia i nomi e il castello di accuse di riciclaggio cadrà di schianto . Secondo quesito : il 22 maggio 1974 - certamente lo ricorda , signor Berlusconi - la sua società " Edilnord Centri Residenziali Sas " compì un aumento di capitale che così arrivò a 600 milioni ( 4,8 miliardi di oggi , fonte Istat ) . Il 22 luglio 1975 la medesima società eseguì un altro aumento di capitale passando dai suddetti 600 milioni a 2 miliardi ( 14 miliardi di oggi , fonte Istat ) . Anche in questo caso , vorrei sapere da dove e da chi sono arrivati queste forti somme di denaro in contanti . Terzo quesito : il 2 febbraio 1973 lei fondò un ' altra società , la Italcantieri Srl . Il 18 luglio 1975 questa sua piccola impresa diventò una Spa con un aumento di capitale a 500 milioni . In seguito , quei 500 milioni diventeranno 2 miliardi e lei farà in modo di emettere anche un prestito obbligazionario per altri 2 miliardi . Signor Berlusconi , anche in questo caso le chiedo : il denaro in contanti per queste forti operazioni finanziarie , chi glielo diede ? Fuori i nomi.Quarto quesito : lei non può essersi scordato che il 15 settembre 1977 la sua società Edilnord cedette alla neo - costituita " Milano2 Spa " tutto il costruito del nuovo quartiere residenziale nel Comune di Segrate battezzato " Milano2 " più alcune aree ancora da edificare di quell ' immenso terreno che lei comperò nel '68 per l ' equivalente di più di 32 miliardi in contanti . Tuttavia quel 15 settembre di tanti anni fa , accadde un altro fatto : lei , signor Berlusconi , decise il contemporaneo cambiamento di nome della società acquirente . Infatti l ' impresa Milano2 Spa iniziò a chiamarsi così proprio da quella data . Il giorno della sua fondazione a Roma , il 16 settembre 1974 , la futura Milano2 Spa - come lei senza dubbio rammenta - viceversa rispondeva al nome di Immobiliare San Martino Spa , " forte " di un capitale di lire 1 ( un ) milione , il cui amministratore era Marcello Dell ' Utri . Lo stesso Dell ' Utri che lei , signor Berlusconi , sostiene fosse a quell ' epoca un « mio semplice segretario personale » . Sempre il 15 settembre 1977 , quel milione venne portato a 500 e la sede trasferita da Roma a Segrate . Il 19 luglio 1978 , i 500 milioni diventeranno 2 miliardi di capitale sociale . Ecco , anche in questo caso , vorrei sapere dove ha preso e chi le ha fornito tanto denaro contante e in base a quali garanzie.Quinto quesito : signor Berlusconi , il cuore del suo impero , la notissima Fininvest , certamente ricorda che nacque in due tappe . Partiamo dalle seconda : l'8 giugno 1978 lei fondò a Roma la " Finanziaria d ' Investimento Srl " - in sigla Fininvest - dotandola di un capitale di 20 milioni e di un amministratore che rispondeva al nome di Umberto Previti , padre del noto Cesare di questi tempi grami ( per lui ) . Il 30 giugno 1978 il capitale sociale di questa sua creatura venne portato a 50 milioni , il 7 dicembre 1978 a 18 miliardi , che al valore d ' oggi sarebbero 81 miliardi , 167 milioni e 400 mila lire . In 6 mesi , quindi , lei passò dall ' avere avuto in tasca 20 milioni per fondare la Fininvest Srl a Roma , a 18 miliardi . Fra l ' altro , come lei certamente ricorda , la società in questo periodo non possedeva alcun dipendente . Nel luglio del 1979 la Fininvest Srl , con tutti quei soldi in cassa , venne trasferita a Milano . Poco prima , il 26 gennaio 1979 era stata " fusa " con un ' altra sua società dall ' identico nome , signor Berlusconi : la Fininvest Spa di Milano . Questa società fu la prima delle due tappe fondamentali di cui dicevo poc ' anzi alla base dell ' edificazione del suo impero , e in realtà di milanese aveva ben poco , come lei ben sa . Infatti la Fininvest Spa venne anch ' essa fondata a Roma il 21 marzo del 1975 come Srl , l'11 novembre dello stesso anno trasformata in Spa con 2 miliardi di capitale , e quindi trasferita nel capoluogo lombardo . Tutte operazioni , queste , che pensò , decise e attuò proprio lei , signor Berlusconi.Dopo la fusione , ricorda ? , il capitale sociale verrà ulteriormente aumentato a 52 miliardi ( al valore dell ' epoca , equivalenti a più di 166 miliardi di oggi , fonte Istat ) . Bene , fermiamoci qui . Signor Berlusconi , i 17 miliardi e 980 milioni di differenza della Fininvest Srl di Roma ( anno 1978 ) chi glieli fornì ? Vorrei conoscere nomi e cognomi di questi suoi munifici amici e anche il contenuto delle garanzie che lei , signor Berlusconi , offrì loro . Lo stesso dicasi per l ' aumento , di poco successivo , a 52 miliardi . Naturalmente le chiedo anche notizie sull ' origine dei fondi , altri 2 miliardi , della " gemella " Fininvest Spa di Milano che lei fondò nel 1975 , anno pessimo per ciò che attiene al credito bancario e ancor peggio per i fondamentali dell ' economia del Paese . Sesto quesito : lei , signor Berlusconi , almeno una volta in passato tentò di chiarire il motivo dell ' esistenza delle 22 ( ma c ' è chi scrive , come Giovanni Ruggeri , autore di " Berlusconi , gli affari del Presidente " siano molte di più , addirittura 38 ) " Holding Italiane " che detengono tuttora il capitale della Fininvest , esattamente l ' elenco che inizia con Holding Italiana Prima e termina con Holding Italiana Ventiduesima . Lei sostenne che la ragione di tale castello societario sta nell ' aver inventato un meccanismo per pagare meno tasse allo Stato . Così pure , signor Berlusconi , lei ha dichiarato che l ' inventore del marchingegno finanziario , che ripeto detiene - sono sue parole - l ' intero capitale del Gruppo , fu Umberto Previti e l ' unico scopo per il quale l ' inventò consisteva - e consiste tutt ' oggi - nell ' aver abbattuto di una considerevole percentuale le tasse , ovvero il bottino del rapinoso fisco italiota ai suoi danni , con un meccanismo assolutamente legale . Queste , mi corregga se sbaglio , furono le ragioni che addusse a suo tempo , signor Berlusconi , per spiegare il motivo per cui il capitale della Fininvest è suddiviso così . È una motivazione , però , che a molti appare quanto meno curiosa , se raffrontata - ad esempio - con l ' assetto patrimoniale di un altro big dell ' imprenditoria nazionale , Giovanni Agnelli , che viceversa ha optato da molti anni per una trasparentissima società in accomandita per detenere e definire i propri beni e quote del Gruppo Fiat . In sostanza lei , signor Berlusconi , più volte ha ribadito che " dietro " le 22 Holding c ' è soltanto la sua persona e la sua famiglia . Non avrò mai più motivo di dubitare di questa sua affermazione quando lei spiegherà con assoluta chiarezza le ragioni di una sua scelta a dir poco stupefacente . Questa : c ' è un indirizzo - a Milano - che lei , signor Berlusconi conosce molto bene . Si tratta di via Sant ' Orsola 3 , pieno centro cittadino . A questo indirizzo nel 1978 nacque una società fiduciaria - ovvero dedita alla gestione di patrimoni altrui - denominata Par.Ma.Fid . A fondarla furono due commercialisti , Roberto Massimo Filippa e Michela Patrizia Natalini . Detto questo , certo rammenta , signor Berlusconi , che importanti quote di diverse delle suddette 22 Holding verranno da lei intestate proprio alla Par . Ma.Fid . Esattamente il 10 % della Holding Italiana Seconda , Terza , Quarta , Quinta , Ventunesima e Ventiduesima , più il 49% della Holding Italiana Prima , la quale - in un perfetto gioco di scatole cinesi - a sua volta detiene il 100% del capitale della Holding Italiana Sesta e Settima e il 51% della Holding Italiana Ventiduesima . Vede , signor Berlusconi , dovrebbe chiarirmi per conto di chi la Par.Ma.Fid . gestirà questa grande fetta del Gruppo Fininvest e perché lei decise di affidare proprio a questa società tale immensa fortuna . Infatti lei - che è un attento lettore di giornali e ha a sua disposizione un ferratissimo nonché informatissimo staff di legali civilisti e penalisti - non può non sapere che la Par.Ma.Fid . è la medesima società fiduciaria che ha gestito - esattamente nello stesso periodo - tutti i beni di Antonio Virgilio , finanziere di Cosa Nostra e grande riciclatore di capitali per conto dei clan di Giuseppe e Alfredo Bono , Salvatore Enea , Gaetano Fidanzati , Gaetano Carollo , Carmelo Gaeta e altri boss - di area corleonese e non - operanti a Milano nel traffico di stupefacenti a livello mondiale e nei sequestri di persona . Quindi , signor Berlusconi , a chi finivano gli utili della Fininvest relativi alle quote delle Holding in mano alla Par.Ma.Fid . ? Per conto di chi la Par.Ma.Fid . incassava i dividendi e gestiva le quote in suo possesso ? Chi erano - mi passi il termine - i suoi " soci " , signor Berlusconi , nascosti dietro lo schermo anonimo della fiduciaria di via Sant ' Orsola civico 3 ? Capisce che in assenza di una sua precisa quanto chiarificatrice risposta che faccia apparire il volto - o i volti - di coloro che per anni incasseranno fior di quattrini grazie alla Par.Ma.Fid . , ovvero alle quote della Fininvest detenute dalla Par.Ma.Fid . non si sa per conto di chi , sono autorizzato a pensare che costoro non fossero estranei all ' altro " giro " di clienti contemporaneamente gestiti da questa fiduciaria , clienti i cui nomi rimandano direttamente ai vertici di Cosa Nostra.Settimo quesito : è universalmente noto che lei , signor Berlusconi , come imprenditore è " nato col mattone " per poi approdare alla televisione . Proprio sull ' edificazione del network tivù è incentrato questo punto . Lei , signor Berlusconi , certamente ricorda che sul finire del 1979 diede incarico ad Adriano Galliani di girare l ' Italia ad acquistare frequenze tivù . Lo scopo - del tutto evidente - fu quello di costituire una rete di emittenti sotto il suo controllo , signor Berlusconi , in modo da poter trasmettere programmi , ma soprattutto pubblicità , che così sarebbe stata " nazionale " e non più locale . La differenza dal punto di vista dei fatturati pubblicitari , ovviamente , era enorme . Fu un piano perfetto . Se non che , Adriano Galliani invece di buttarsi a capofitto nell ' acquisto di emittenti al Nord , iniziò dal Sud e precisamente dalla Sicilia , dove entrò in società con i fratelli Inzaranto di Misilmeri ( frazione di Palermo ) nella loro Retesicilia Srl , che dal 13 novembre 1980 vedrà nel proprio consiglio di amministrazione Galliani in persona a fianco di Antonio Inzaranto . Ora lei , signor Berlusconi , da imprenditore avveduto qual è , non può non avere preso informazioni all ' epoca sui suoi nuovi soci palermitani , personaggi molto noti da quelle parti per ben altre questioni , oltre la tivù . Infatti Giuseppe Inzaranto , fratello di Antonio nonché suo partner , è marito della nipote prediletta di Tommaso Buscetta . No , sia chiaro , non mi riferisco al " pentito Buscetta " del 1984 , ma al super boss che nel '79 è ancora braccio destro di Pippo Calò e amico intimo di Stefano Bontate , il capo dei capi della mafia siciliana . Quindi , signor Berlusconi , perché entrò in affari - tramite Adriano Galliani - con gente di questa risma ? C ' è da notare , oltre tutto , che i fratelli Inzaranto sono di Misilmeri . Le dice niente , signor Berlusconi , questo nome ? Guardi che glielo sto chiedendo con grande serietà . Infatti proprio di Misilmeri sono originari i soci siciliani della nobile famiglia Rasini che assieme alla famiglia Azzaretto - nativa di Misilmeri , appunto - fondò nel 1955 la banca di Piazza Mercanti , la Banca Rasini . Giuseppe Azzaretto e suo figlio , Dario Azzaretto , sono persone delle quali lei , signor Berlusconi , con ogni probabilità sentiva parlare addirittura in casa da suo padre . Gli Azzaretto erano - con i Rasini - i diretti superiori di suo padre Luigi , signor Berlusconi . Gli Azzaretto di Misilmeri davano ordini a suo padre , signor Berlusconi , che per molti anni fu loro procuratore , il primo procuratore della Banca Rasini . Certo non le vengo a chiedere con quali capitali - e di chi - Giuseppe Azzaretto riuscì ad affiancarsi nel 1955 ai potenti Rasini di Milano , tenuto conto che Misilmeri è tutt ' oggi una tragica periferia della peggiore Palermo , però che a lei Misilmeri possa risultare del tutto sconosciuta , mi appare inverosimile . Ora le ripeto la domanda : si informò sulla " serietà " e la " moralità " dei nuovi soci - il clan Inzaranto - quando tra il 1979 e l'80 diverranno parte fondamentale della sua rete tivù nazionale ? Ottavo quesito : certo a lei , signor Berlusconi , il nome della società Immobiliare Romana Paltano non può risultare sconosciuto . È impossibile non ricordi che nel 1974 la suddetta , 12 milioni di capitale , finì sotto il suo controllo amministrata da Marcello Dell ' Utri , perché proprio sui terreni di questa società lei darà corso all ' iniziativa edilizia denominata Milano3 . Così pure ricorderà che nel 1976 l ' esiguo capitale di 12 milioni aumenterà a 500 , e che il 12 maggio del 1977 salirà ulteriormente a 1 ( un ) miliardo , e che cambierà anche la sua denominazione in Cantieri Riuniti Milanesi Spa . Come al solito , vengo subito al dunque : anche in questo ennesimo caso , chi le fornì , signor Berlusconi , questi forti capitali per aumentare la portata finanziaria di quella che era una modestissima impresa del valore di soli 12 milioni quando la acquistò ? Nono quesito : lei , signor Berlusconi , certamente rammenta che il 4 maggio 1977 a Roma fondò l ' Immobiliare Idra col capitale di 1 ( un ) milione . Questa società , che oggi possiede beni immobili pregiatissimi in Sardegna , l ' anno successivo - era il 1978 - aumentò il proprio capitale a 900 milioni . Signor Berlusconi , da dove arrivarono gli 899 milioni ( 4 miliardi e 45 milioni d ' oggi , fonte Istat ) che fecero la differenza ? Decimo quesito : signor Berlusconi , in più occasioni lei ha usato per mettere in porto affari di vario genere - l ' acquisto dell ' attaccante Lentini dal Torino Calcio , ad esempio - la finanziaria di Chiasso denominata Fimo . Anche in questo caso , come nel precedente riferito alla Par.Ma . Fid . , lei ha scelto una società fiduciaria - questa volta domiciliata in Svizzera - al cui riguardo le cronache giudiziarie si erano largamente espresse . Tenuto conto della potenza dello staff informativo che la circonda , signor Berlusconi , mi appare del tutto inverosimile che lei non abbia saputo , circa la Fimo di Chiasso , che è stata per lungo tempo il canale privilegiato di riciclaggio usato da Giuseppe Lottusi , arrestato il 15 novembre del 1991 mentre " esportava " forti capitali della temibile cosca palermitana dei Madonia . Così pure non le sarà sfuggito che Lottusi venne condannato a 20 anni di reclusione per quei reati . Tuttora è in carcere a scontare la pena . Ebbene , signor Berlusconi , se quel gangster finì in galera il 15 novembre del '91 , nella primavera del 1992 - cioè pochi mesi dopo quel fatto che campeggiò con dovizia di particolari , anche circa la Fimo , sulle prime pagine di tutti i giornali - il suo Milan " pagò " una forte somma " in nero " - estero su estero - per la cessione di Gianluigi Lentini , e usò per la transazione proprio la screditatissima Fimo , fiduciaria di narcotrafficanti internazionali . Perché , signor Berlusconi ? Ecco , queste sono le domande . Risponda , signor Berlusconi . Presto . Come ha visto , di " pentiti " veri o presunti non c ' è traccia negli 11 quesiti . Semmai c ' è il profumo di centinaia di miliardi che tra il 1968 e il 1979 finirono nelle sue mani , signor Berlusconi . E tuttora non si sa da dove arrivarono . Poiché c ' è chi l ' accusa che quell ' oceano di quattrini provenne dalle casse di Cosa Nostra e sta indagando proprio su questo , prego , schianti ogni possibile infamia dicendo semplicemente la verità . Punto per punto , nome per nome . È un ' occasione d ' oro per farla finita una volta per tutte . Sappia che d ' ora in poi il silenzio non le è più consentito né come imprenditore , né come politico , né come uomo .