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Sabato , verso l ' ora del mezzogiorno , Edoardo Scarfoglio si unì in matrimonio con Matilde Serao , nella sala rossa del Campidoglio , essendo in ufficio l ' onorevole barone Giordano - Apostoli . La cerimonia fu semplice e lieta . La sposa , vestita d ' un elegantissimo abito grigio - sorcio con un cappello chiuso d ' egual colore , teneva fra le mani un mazzo di rose meravigliose e parlava e sorrideva assiduamente , comunicando a tutti li amici quella giovialità cordiale che è una delle sue più belle e resistenti virtù di donna . Lo sposo , quella singolar figura di Don Chisciotte giovine e vivace e pieghevole a tutte le eleganze del vestire moderno , trovava modo di discutere con Pasquale Mancini su le condizioni e le esigenze del teatro italiano contemporaneo , non senza lanciar saette , tanto per non perdere l ' abitudine , alle infelicità martelliane di Felice Cavallotti . Come la discussione andava accendendosi e il ministro avvalorava le sue ragioni con una quasi giovanile impetuosità di gesti , l ' onorevole Giordano - Apostoli invitò gli sposi a sedersi su le molto esercitate sedie auree che stanno d ' innanzi al banco ufficiale . Testimoniavano per la sposa : il principe Maffeo Colonna di Sciarra e il barone di San Giuseppe . Per lo sposo : i ministri Mancini e Grimaldi . Erano auspici , dietro le sedie nuziali , due amici antichi e compagni d ' arte e conterranei : Gabriele D ' Annunzio e Costantino Barbella . La cerimonia rituale fu compiuta rapidamente . Ieri sera poi , nella chiesa di Santa Maria del Popolo , fu stretto il matrimonio ecclesiastico , verso le dieci . Per entrare in una cappella interna , bisognava passare attraverso un lungo corridoio dove al lume delle candele recate dai monaci s ' intravedevano le pareti piene di sculture marmoree . Il mistero sacro dava alla cerimonia una certa solennità . La cappella era tutta bianca e fredda , rischiarata debolmente dai ceri dell ' altare . Su i marmi dell ' altare stavano scolpite le armi gentilizie dei Borgia , e una soave Madonna giottesca proteggeva dall ' alto i presenti . I monaci cortesi giravano di qua e di là disponendo le cose . Ruggero Bonghi , in disparte , discorreva di non so che con uno di loro . Il duca di Maddaloni lasciava ammirare su l ' abito nero , di taglio giovanile , il gran collare dell ' ordine di Malta . Paulo Fambri , il Molosso , chiedeva a Masaniello Parise notizie dell ' ultimo duello o raccontava aneddoti del Lupatti alla sposa sorridente . La sposa aveva un ricco abito di broccato d ' argento , senza strascico ; e tutto quel mite splendore di bianchezza le si rifletteva nel sorriso . Quando gli sposi s ' inginocchiarono e si presero per la mano , il celebrante , un monaco grande e grave , li benedisse con un gesto pieno di nobiltà . Assentirono i testimoni : il conte Luigi Primoli e Paulo Fambri , per la sposa ; il duca Proto di Maddaloni e Ruggero Bonghi per lo sposo . Dopo , le carrozze portarono gli invitati alla casa maritale dove già molta gente congratulante aspettava . La casa non è vastissima , ma è un nido pieno di cose belle e preziose , è la maison d ' un artiste au XIX siècle . Le scale , con le pareti coperte di tappeti del Kurdistan , sono rallegrate da un ' infinità di piante verdi . Le piante di serra occupano anche i pianerottoli e le stanze di anticamera e di passaggio . La camera di studio dei due artisti è d ' un colore avana chiaro ; ha tende altissime d ' una stoffa greve , originalissima , di tinte e di disegno araba . Lunghi scaffali di noce coprono una parete ; un gigantesco camino di noce copre l ' altra opposta ; sedili e sedie , d ' una stoffa antica intessuta d ' oro e di rosso , stanno in tutti li angoli . Su la parte sporgente del camino fiorisce un magnifico ordine di begonie , di quelle piante vive che paiono artificiali e inverosimili . Su ' l tavolo , fra le carte e i libri , tanti oggetti curiosi e rari . La camera del talamo ha le pareti tutte coperte di raso color tabacco , d ' un color bizantino ; le tende di peluche , azzurre con larghe bande di ricami in bianco e oro ; il baldacchino anche azzurro con fiocchi e cordoni ricchissimi ; il letto largo di noce , scolpito squisitamente . Il salone è di vario gusto e di vario stile , ma ha nell ' insieme un ' intonazione calda e simpatica e armoniosa . Le portiere e le tende sono composte di due stoffe : d ' un antico velluto a fiorami verde scuro e d ' una specie di broccato massiccio a fiorami d ' oro e marron su fondo rosso scuro . Tra le due finestre s ' innalza , svelto e sottile come un ' artifiziosa architettura di merletti neri , un mobile giapponese di bois - de - fer , tutto pieno di vasi di Satzuma , di bronzi , di avori , di mostri metallici . In un angolo un grande specchio , contornato di stoffe francesi , riflette una gru di bronzo , l ' uccello bene amato nell ' impero del Sol Levante , o Tsouri Sama , Sua signoria la Gru . Di fronte allo specchio , un paravento di seta grigia , uno di quei paraventi floreali e ornitologici che bastano ad animare lietamente un ' intera stanza , chiude l ' angolo , formando una specie di penetrale intimo dove è raccolto tutto il fascino esotico del salone . Tra il paravento e lo specchio scende dall ' alto una banda di seta saumon di quel tenerissimo colore così voluttuoso , così sensuale , così carnale , così amorosamente tentatore e suggestivo . La seta è vivificata da ricami meravigliosi di fiori e di uccelli , e tutta luminosa delle penne occhiute dei fagiani imperiali e dei pavoni . In verità quella stoffa è il più bel pezzo dell ' appartamento , è la nota più significante e più alta nella sinfonia delle linee e dei colori . Dall ' alto dello specchio un ' altra banda di seta , ma rossa e ricamata di mostri d ' oro a rilievo , sale fino al soffitto e rimane inarcata come una piccola vela di qualche yanè - funè principesco . Due arazzi giapponesi inquadrati in cornici larghe di velluto e tesi , due di quelli arazzi giocondi dove uomini e donne bevono il the o ascoltano una lettura sotto un tetto d ' oro o sotto gli alberi di pesco o tra le selvette dei bambù , occupano la terza parete . La quarta parete è occupata finalmente da un gran quadro moderno , da un paesaggio boscoso e radioso di Guido Boggiani . Poltrone e divani di tutte le forme , tavolinetti , vasi di porcellane , tutte le varie minuscole suppellettili moderne ingombrano il restante spazio . Il secondo salone , che ieri sera era trasformato in sala di buffet per cura di Nazzarri , è coperto di mèzzari , di certe larghe stoffe genovesi dove son rappresentati paesaggi curiosissimi a colori molto vivi . Nell ' angolo principale una tenda bizzarra , formata di aste e di drappi , ombreggia e protegge un divano . Tutto questo appartamento , preparato da Giuseppe e da Ercole Noci , ieri sera fu invaso da innumerevoli amici , da tutti li amici degli sposi : uomini politici e letterati , gentiluomini e artisti , illustrazioni di tutti i partiti e di tutte le arti . Donna Matilde aveva per ognuno una parola cordiale , un gesto di saluto , un sorriso , una domanda cortese ; si espandeva dovunque in un ' attività instancabile ; passava felice e raggiante tra li augurii , con i capelli cinti di fiori freschi , con le mani e le braccia gemmate di doni .
LA VITA A ROMA. SCIABOLE E FIORETTI ( VERE_DE_VERE , 1885 )
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Oh , gloriosa scienza d ' armi italiana ! Un risveglio onorevole si va propagando per la patria . Nuovi cultori sorgono ad illustrare l ' arte di Camillo Agrippa e di Nicoletto Giganti . Qui in Roma gentiluomini aprono sale d ' armi e trattenimenti mattutini . Don Ladislao Odescalchi nel suo palazzo prepara un immenso stanzone tutto tappezzato di arazzi , ornato di trofei d ' armi antiche e di gonfaloni storici . Il principe di Teano ne prepara un altro , a gara , dove chiamerà a schermire e conviterà quanti eletti armeggiatori sono nell ' Urbe . Allora , nelle fresche mattine primaverili , le riunioni amichevoli saranno frequenti e lunghe . La luce entrerà , gaia e fortificante , dai finestroni amplissimi e ravviverà nelle pareti i vecchi arazzi pieni di cacciatrici pagane o di cavalieri battaglianti o di pompe imperiali o di amori mitologici . Le armature penderanno nelli angoli damaschinate d ' oro ; tutte le diverse fogge di spade e di aste s ' incroceranno nelle panoplie e scintilleranno a una qualche banda di sole . Le bandiere multicolori si muoveranno lentamente ad ogni minimo soffio dell ' aria . E li amici , giocondamente , si daranno alla fatica . D ' intorno , sui divani profondi , su i cassoni scolpiti , i più pigri staranno distesi a giudicare i colpi , o fumeranno tabacchi odoranti , o parleranno di femmine e di cavalli e di cani . Il tintinno vibrante delle lame si mescolerà alle risa e ai motti ; e le spire del fumo saliranno placidamente al soffitto istoriato . Poi , quando li amici avranno le membra stanche e piene di sudore , i servi imbandiranno nella stessa stanza una tavola . Un vivo stimolo di cibo ecciterà li stomachi sani , e la sanguigna succulenza delle carni cotte diletterà d ' un mai provato sapore i palati laboriosi . Il vino sarà bevuto in grandi coppe di cristallo boemo e letificherà li spiriti delli affaticati . E don Ladislao , il magiaro , tenendosi in una mano la gran barba bionda ed ingrossando la voce , comincerà a dir le parole di Nicoletto Giganti vinigiano al serenissimo don Cosimo de ' Medici : Sì come il ferro dalle rigide minere sottratto inutile riuscirebbe , se dall ' arte industre non ricevesse forma accommodata a gli essercitii humani : così l ' istesso nelle mani del forte soldato riesce di poco frutto se da studioso et accorto valore accompagnato non s ' apre la strada ad ogni difficile et vittorioso successo ...
LE CORSE IN VIA SALARIA ( VERE_DE_VERE , 1885 )
StampaQuotidiana ,
Passando lungo le mura della Villa Ludovisia incoronata di verdura novella , si entra nella porta Salaria e si vede dinnanzi la lunga via grigia e bianca sotto il cielo bianco e grigio . La via è angusta , in su ' l principio tutta limitata da edifici industriali e da cantine dove si vendono i vini delle terre romane con giuochi di bocce . Poi , a poco a poco , dalle muraglie macchiate di musco e dai roseti soverchianti e dalle punte acute dei cipressi incomincia a discendere su l ' umiltà dei pedoni una dolce poesia conventuale . Per una gran cancellata sorretta da due cariatidi muliebri , fugge in lontananza un viale di alti bussi . Per la porta di una vinea torloniana si allarga una specie di chiostra verde sparsa di sedili di pietra . Sulle mura di Villa Mattei si levano certi funebri alberi neri che nel fondo dell ' aria burrascosa paiono ramificazioni di carbone fossile . Dalla chiusa selva della Villa Piombino esce un cantico di uccelli pieno di variazioni sapienti . Presso una cappella gentilizia si stende un portico vegetale popolato di statue corrose , un portico circolare , uno di quelli ordini d ' alberi fitti e bruni di mezzo a cui rampollano le rose meravigliosamente . E poi ecco Villa Ada , tutta lieta e chiara . Già l ' animazione delle corse rumoreggia . Passa in un phaèton Don Alfonso Doria , il pallidissimo e biondissimo principe eternamente fiorito d ' una gardenia all ' occhiello ; e al suo fianco sta , con il busto eretto , la signora , vestita semplicemente di nero e d ' un piccolo paletot di stoffa maschile chiarissima . Il recinto . Un pezzo di terreno messo un poco in salita , d ' un bel verde gaio , interrotto da alberelli e confinato da edifici rossicci irregolarmente . Nello steccato del pesage gli sportmen non sono molto numerosi . Nessuna signora , tranne la duchessa di Avigliana . Arriva il conte Pecci con la sua signora : veste lilla , waterproof bleu marin , cappello marron con fiori rosei . Arriva la marchesa Lavaggi con donna Giulia e con la duchessa Lante . Arriva la duchessa di Magliano . Arriva la principessa di San Mauro . Nello steccato il numero degli sportmen a mano a mano cresce . Il duca d ' Avigliana con quel suo passo dondolante , profondamente inglese , va salutando le signore . La barba di don Ladislao Odescalchi viene a singolar tenzone con quella dell ' on . Quarto di Belgioioso . Don Giovanni Borghese conduce a braccio la duchessa Lante che ha un abito scuro ornato di liste di velluto rosso . Il gran cavaliere Pandola conduce donna Giulia Lavaggi che ha un abito primaverile bleu marin con pieghe semiaprentisi a righe rosse e d ' oro . Il duca di Ceri , don Clemente Torlonia e il signor Morgan in crocchio discutono vivacemente . I larghissimi pantaloni grigi del principe di Castagneto irridono a quelli strettissimi del conte di Monteforte . Don Francesco del Drago va pensoso e solitario lungo la palizzata . Marco Colacchioni , nitido e fiorito di mughetti , si preoccupa della sua bella Ebe che non potrà correre . Il barone Michele Lazzaroni è un po ' nervoso : palpita forse per le sorti dei suoi colori che oggi brilleranno per la prima volta ... non al sole probabilmente . La tribuna . La tribuna , come una bella pioggerella fresca d ' improvviso incomincia a suonare sulla campagna , si empie in un momento . La duchessa di Magliano ha un abito bleu marin listato di trine larghissime , con sottoveste rossa : ed un cappellino di paglia scura con aigrettes tremolante e scintillante . Oggi l ' agilità della sua figura trionfa , poiché tutte le sue attitudini sono vivacissime e i suoi movimenti sono rapidi ed eleganti . È discesa di carrozza con un salto , è salita con un salto su la parte alta della tribuna , ha passeggiato molto nel recinto del pesage , sempre sorridendo , con un ' aria di giovinezza felice . La contessa Lutzof ha una toilette freschissima , tutta d ' un grigio azzurrognolo , con sottoveste chiara a piccoli scacchi . M.lle Brookmann , una belga , recente ospite di Roma , ha una toilette di color granato e su ' l corsage porta una giacca marron con ricami su le maniche e su gli orli . Ella è bionda ed ha gli occhi verde marino : è una Miss Multon più plantureuse . La contessa di Montgelas ha una sopraveste marron su una veste cangiante : toilette armoniosa e fine . La contessa della Gherardesca ha un abito nero e un magnifico cappellino rosso a frange d ' oro . La duchessa di Ceri è tutta ornata di strisce di piume grigie intorno al collo e ai polsi . Le conversazioni sono animate . Animatissima quella che ha per sostenitrice donna Giulia Lavaggi . Le scommesse non si levano molto in alto . Per la prima corsa Anzola è in favore . Prima corsa Corrono : Anzola del principe Potenziani , generata da Andres e Fernanda ; Veronica del cap . Fagg , generata da George Frederik e Federica . Su ' l principio della corsa , Veronica è innanzi di qualche lunghezza ma viene quasi subito superata da Anzola che segue con moltissima facilità la vittoria au petit galop . Prosperosa . Seconda corsa Corre Anzola sola , sotto la pioggia , e compie il giro nel tempo stabilito fra gli applausi . La principessa di San Mauro guarda affettuosamente il bell ' animale che passa sotto la tribuna portato a mano da un servo . La pioggia seguita , ma con minore forza . Dalla parte di Monte Mario già si leva una fievole serenità argentina . Terza corsa Corrono : Juppiter da Jove e Lady Mountain , del barone Lazzaroni ( Porta Latina ) ; Silver Chum del generale Agei e Lady Annie , da Exrninster e Lady Mortimer , del cavaliere Bertoni . Da principio , Juppiter si mette innanzi ; poi Silver Churn lo supera di qualche lunghezza : una lotta vivissima s ' impegna tra i due corridori . Juppiter con un galoppo assai bello riesce a vincere in fine l ' erede di Speculum e giunge alla mèta tra gli applausi . Intermezzo Il chiarore dalla parte di Monte Mario cresce rapidamente . La collina incoronata da cipressi appare in fondo , nell ' illustrazione del sole . Tutta l ' area delle corse s ' illumina , e il verde prende un tono chiarissimo fra le ombre circolari proiettate dalli alberelli . Dietro lo steccato la fila delle carrozze luccica di bagliori metallici . Alcuni ombrellini di demi - mondaines si aprono su ' l cielo divenuto già di un azzurro limpido qua e là ; e tra li ombrellini trionfa quello scarlatto di Nadar , di quella Nadar che Teodoro Ethofer ha dipinto appunto sportivamente con tanto brio di disegno e di colori . Le signore abbandonano la tribuna e discendono a passeggiare su l ' erba . Il calore va diventando grave . Tutti i piccoli paletots maschili scompariscono a uno a uno . Assolutamente il sole scotta . Nuvole benedette , dove , oh dove fuggite ? L ' ultima invocazione carducciana alle vacche del cielo esce malinconiosamente dalla bocca del reporter del Fanfulla , ch ' era venuto avvoltolato in un romantico mantello da Hernani . La campanella suona . Quarta corsa Corrono : Fucino del capitano Fagg , da Austerlitz e Rox ; Stuarda del capitano Grifo , da Carlont e Seine . Fucino va innanzi , appena di mezza lunghezza . Stuarda con un sforzo , alla prima voltata , gli si mette a fianco . La lotta dura pochissimo . Fucino galoppa stupendamente alla vittoria , saltando tutti li ostacoli , e giunge buon primo . Quinta e ultima corsa Corrono : Roman Bee , un cavallo di mezzo sangue inglese , del capitano Fagg ; Melmerby , da Vanderdecken e Fair Agnes , del capitano Grifo ; Lady Mary , di mezzo sangue , della scuderia Porta Latina , e Foot - Fall , da Reverberation e Sanduls di Giovanni Cairoli . Foot - Fall parte alla testa delli altri , condotto con grande abilità dal fantino . Melmerby , secondo , fa sforzi per raggiungere il rivale ; e dopo una non breve lotta raggiunge e sorpassa e lascia a una buona distanza Foot - Fall , il quale , avendo perduta la prima lena , viene in seguito superato da Roman Bee . La corsa , di tremila metri , è interessantissima . Melmerby giunge primo ; secondo è Roman Bee ; terzo Foot - Fall ; quarto , pessimo quarto , Lady Mary . Il ritorno La sfilata delli equipaggi è stata mediocre . Molte botti , pochissime carrozze signorili . Bello l ' attacco del duca di Ceri ed elegante quello del duca di Magliano . Qua e là , per la via Salaria , alcune torme di curiosi . Niente più .