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SOSTA IV ( CAMPANILE ACHILLE , 1932 )
StampaQuotidiana ,
LANCIANO E ALTRE COSE IMPORTANTISSIME . Lanciano , 23 maggio . Come ieri scrissi , due dei miei uomini , e precisamente gli svizzeri Heiman e Luisoni , hanno fatto un brutto salto in classifica . Da 860 e 90° in classifica essi sono passati rispettivamente al 750 e al 780 posto . Li ho redarguiti aspramente minacciando di espellerli dalla squadra dei « sempre in coda » . Essi , sensibilissimi al biasimo , si sono addirittura ritirati dalla corsa . Battista è raggiante . Altri due di meno . Stamane Guerra è andato all ' ospedale a farsi fare i raggi . La cosa ha sparso il panico nella città , ma verso le 11 è tornata la calma . Pare si tratti di reumatismi . Comunque , non è improbabile che sia apposta una lapide alla facciata del nosocomio per ricordare il passaggio della Locomotiva Umana . Gerbi , il Diavolo Rosso , è stato visto in giro alle sette del mattino . Non si sa ancora se si era alzato prestissimo o se arrivava in quel momento . La Locomotiva Umana , tanto per restare in carattere , è andata a mangiare al ristorante della Stazione . Del Canguro delle Puglie , nessuna notizia . Ma è probabile che abbia trascorso la notte nei paraggi della Posta centrale , per essere pronto se , caso mai , arrivi un vaglia da Brindisi . Fino a questo momento nessun vaglia è apparso all ' orizzonte . Il Leopardo di San Giovanni a Teduccio e i suoi due amici , come soglion fare nei giorni di sosta . si sono resi irreperibili . IL DOLOROSO SEGRETO DI ALCUNI MEMBRI DELLA GIURIA . Fino dalla prima tappa del Giro d ' Italia , avevo osservato , fra i membri della Giuria , alcuni uomini tristi e pensierosi . Essi , durante i percorsi , seggono in disparte , nelle varie automobili , come oppressi da pensieri dolorosi , e tacciono , senza curarsi del chiasso che è intorno a loro . Né gli allegri motti dei compagni di viaggio , né il tempo primaverile , valgono a far apparire sui loro volti l ' ombra di un sorriso . Alle soste si appartano e l ' ala della malinconia sfiora le loro fronti pensose . Stamane , giorno di riposo , ho voluto approfondire la cosa . Ho chiamato Battista . Vai gli ho detto a raccontar loro delle storie da ridere e sappimi dire se , malgrado tutto , una segreta angoscia continua a dipingersi sui loro volti . Battista non è molto forte nelle storie da ridere essendo piuttosto incline al genere sentimentale ; ma per nessuna ragione al mondo oserebbe disubbidirmi . È partito con la consueta dignità . Dopo mezz ' ora era di ritorno . L ' espressione del suo volto non faceva presagire nulla di buono . Ebbene ? gli ho chiesto , ansioso . Ha aperto le braccia desolato . Nulla di fatto ? Tutto è stato vano . Fammi un dettagliato resoconto . VANI TENTATIVI DI BATTISTA . PER FARLI SORRIDERE . Il buon vecchio si è schiarita la voce . Sono stato da uno di loro ha cominciato a dire e , facendo dolce violenza alla di lui segreta ambascia , ho provato a raccontargli la storia di un tale che soffriva il mal di mare anche quando vedeva una marina dipinta . - Non è gran che , ho osservato . E l ' ascoltatore ? È rimasto serio . Gli ho accennato al caso di un vecchio che andava perdendo i peli del naso e se li metteva finti . Niente . Gli ho parlato di un gran medico che , invece di inventare un nuovo siero contro la polmonite , aveva inventato una nuova forma di polmonite ; d ' un tale che voleva liberarsi di tutto , semplificare la propria vita , e godeva quando gli cadevano i capelli , o i denti ; d ' un altro che faceva la cura per non diventare calvo , stropicciandosi vigorosamente la cute , col solo risultato di strapparsi grosse ciocche di capelli ; di un terzo che , per fare dispetto a un amico dentista , si fece togliere dieci denti dal concorrente di quello , senza averne bisogno . Bravo Battista . E lui ? - Non s ' è scosso dalla sua malinconia . Messo alle strette gli ho mostrato il nome di un albergo che si chiama « Pace e due leoni » . Non ha mosso muscolo . Ho cominciato a sospettare che gli fosse accaduta una disgrazia . Potrebbe anche essere ho osservato il proprietario del « Pace e due leoni » . Battista è proprio un uomo d ' oro . L ' ho supposto anch ' io ha proseguito e ho indagato . Ebbene ? Ho potuto cerziorarmi che non è il proprietario del « Pace e due leoni » . Se non ha riso , altra deve essere la causa . Ma quale , in nome del cielo ? È quello che non sono riuscito a capire . E sei stato dagli altri ? Sissignore . Ho visitato un altro di questi tristi seguaci del Giro . Anche egli era taciturno e serio , tanto da non muovere muscolo al racconto che gli ho fatto , con copia di particolari , di un tale che si uccise perché una sera dalla sua casa sentiva le detonazioni dei fuochi artificiali , ma , per quanto esplorasse l ' orizzonte , non riuscì a scoprire i fuochi stessi . Potrebbe essere rimasto serio ho osservato a causa del racconto , che non mi pare molto felice . Ma vai avanti . Battista , un po ' contrariato , prosegue : Un terzo triste seguace ha sospirato dolorosamente quando gli ho accennato al caso di un marito gelosissimo che uccise la moglie , avendola trovata a letto con una pulce . IL MISTERO È SVELATO . C ' era davvero da perdere la testa . Perché tanta malinconia ? Ma ecco che la luce ha cominciato a farsi strada nel mio intelletto . Ho ripensato a una volta che feci un giro turistico per la Sicilia , durante il quale giro ero triste e pensoso , al punto da restare impassibile quando un amico mi parlò di un terribile delinquente che si trasformava in molti personaggi contemporaneamente . Ho collegato il mio umore d ' allora con il contegno di questi seguaci del Giro e mi sono sovvenuto ( verbo usato in questo senso dal Tasso ; cfr . Leopardi : « Pensieri , eccetera » , 3 , I ) anche della malinconia che osservai ieri nel corrispondente del Paris Soir , che segue il giro in automobile . L ' incontrai nei pressi dell ' ufficio telefonico . Egli non mi parve felice . Aveva un elegante paio di pantaloni corti , calzettoni di lana , maglione e giacca con grosse tasche a toppa e bottoni da tutte le parti . Hai un bellissimo vestito , gli dissi . Sorrise amaramente , come se facesse uno sforzo per non contraddirmi . Sei felice ? chiesi . Assentì col capo , mentre un pallido sorriso gli sfiorava le labbra . Capii che mentiva . Per averne la riprova gli descrissi minutamente un ricevimento in cui tutti gli invitati aspettavano trepidi lo scoppio del tappo di una bottiglia di spumante , la quale , invece , si aprì in un imbarazzante silenzio . Purtroppo i miei sospetti il corrispondente del Paris Soir non scoppiò in un ' allegra risata : al pari ai quella bottiglia di spumante , sospirò . QUAND ' È CHE L ' ABITO SPORTIVO SI RENDE INDISPENSABILE . E così ho scoperto il segreto dei tristi seguaci : i disgraziati partecipano al Giro in pesanti abiti sportivi . Questa tenuta , composta di una giacca di stoffa alta un dito , di pantaloni corti fino al ginocchio e di grevi calzettoni di lana , è quanto di meno pratico sia dato immaginare per viaggi e occasioni sportive . L ' abito sportivo com ' è noto è indispensabile per i direttori di scena cinematografici . Tutte le volte che sono stato invitato a visitare un teatro di posa , ho , trovato i direttori di scena in pantaloni corti e calzettoni . Non ho ancora capito il nesso che lega la pellicola con quello che gli inglesi chiamano kniker - boker , ma evidentemente questo nesso esiste , visto che i direttori cinematografici non possono disciplinare le masse delle « stelle » altro che in abito sportivo . Ma quando si tratta di sport , questo abito è assolutamente da sconsigliare . I tristi seguaci in tenuta sportiva soffrono pene inenarrabili . Sudano sotto le grevi stoffe e i maglioni di lana ; i calzettoni tolgono loro la voglia di sorridere , i bottoni delle brache segano i loro polpacci . Imprigionati negli abiti sportivi sotto la sferza del sole , i disgraziati invidiano segretamente quelli che sono venuti in abito da passeggio e imparano a loro spese che l ' abito sportivo è adatto solo nelle grandi città e nei salotti mondani . UNA MIA PREOCCUPAZIONE . Verso sera , Battista , che continua a sognare una cenetta in riva al mare , ha lanciato timidamente l ' idea d ' una corsa fino a Ortona , che dista una ventina di chilometri da qui . Ma non c ' è tempo da perdere : la partenza di domani è stata anticipata di un ' ora . Il « via » sarà dato alle 4 e tre quarti . Quando ho saputo che si trattava delle quattro del mattino , e non del pomeriggio , sono andato a protestare . Ma ci volete morti ? ho detto alla Giuria . E la Giuria : Abbiamo anticipato per tema che , a causa del maltempo , le montagne siano impraticabili . Non voglio sindacare . Evidentemente la Giuria ha ragione . Forse il maltempo può rendere impraticabili le montagne soltanto verso una certa ora e , alle quattro del mattino , anche se diluvia , le montagne sono praticabili . Battista esulta per questi anticipi nelle partenze . Conoscendo da vecchia data le mie abitudini , spera che , al momento del « via » , io mi ritiri . Mi ritiri , si intende , in una camera fornita di un buon letto . Intanto , io sono preoccupato a causa di Occhiuzzi Delfo , il futuro asso del pedale da me scoperto nella tappa di ieri . Se quell ' asino non si decide a diventar celebre , sono rovinato , come scopritore di giovani promesse . Speriamo bene .
TAPPA VII ( CAMPANILE ACHILLE , 1932 )
StampaQuotidiana ,
LO STRATAGEMMA DI BATTISTA CHE HA ACCESO LA BATTAGLIA Da Lanciano a Foggia , 24 maggio . ( In testa al diario di oggi che ho già compilato , secondo il solito , ora per ora desidero apporre una dichiarazione che vergo con mano tremante per l ' emozione : il primo della classifica generale non è più il tedesco Base , ma un italiano , lo Scarpone di Zogno ; e Battista , il fido Battista , l ' esemplare Battista , è il trionfatore del Giro , l ' artefice della riscossa italiana . Non avrei immaginato che il buon vecchio fosse capace di tanto . Egli stesso credo non l ' immaginava . Ora è di là , nella camera vicina alla mia , in questo albergo Cicolella , e lo sento che ha intonato un canto di gioia . E , adesso , eccovi il diario , dove le fasi della riscossa sono seguite minutamente . ) LA CANDELA - SVEGLIA . Ore 2 del mattino Mi alzo . Veramente dovevo alzarmi alle 4 , ma mi sono alzato due ore prima per un errore di Battista : il buon vecchio sa che io non sento la sveglia o , meglio , la sento , ma essa mi fa un curioso effetto : mi concilia il sonno . Perciò quell ' uomo dalle idee pronte ha fatto una invenzione molto pratica : la candela - sveglia . Si tratta di una candela che si consuma esattamente in tante ore , quante si desidera dormire . Una candela per otto ore è lunga ad esempio mezzo metro . Riducendola d ' un terzo si ha una candela per sei ore , per quattro si taglia la candela a metà , e via dicendo . La candela - sveglia viene appiccicata direttamente su un ' anca nuda del paziente . Quando la candela è consumata , il dormiente si sveglia di colpo . Pare che ieri sera Battista si sia sbagliato e mi abbia appiccicata una candela troppo corta . L ' ho rimproverato con dolcezza . Ore 3,30 Ho compiuto la mia minuziosa toletta di ciclista . Manca circa un ' ora alla partenza . Ore 4 Viene Battista a dirmi che la bicicletta è pronta . Poiché il tempo si è messo al freddo , il buon vecchio , sul costume di ciclista , ha indossato il cappotto . La paglietta di ieri l ' altro è sostituita da una corretta bombetta grigia . Ore 4,30 Ci avviamo al controllo di partenza . Lungo la strada mi accorgo che il mio domestico bisbiglia parole incomprensibili . Credo si tratti di preci mattutine , ma poi scopro che egli si sta esercitando a dire : Pe ' la coccia de Sante Donate allo scopo d ' avere il posto in testa a Castel di Sangro . Ore 5 Ci avviamo verso Foggia . Appare la Maiella , coperta di neve , rosea ai primi raggi del sole . Lanciano , addio . Ore 5,30 Incominciamo a salire e scendere per le montagne . La mia squadra adotta una tattica astutissima : lasciarsi precedere di molto da tutti gli altri ciclisti per poi , credo , raggiungerli di sorpresa . Ore 5,40 Il Leopardo di San Giovanni a Teduccio mi si avvicina : Capitano . Dite , Leopardo . Il Leopardo di San Giovanni a Teduccio mi comunica un doloroso incidente di cui rimase vittima ieri l ' altro . Egli arrivò tardi al traguardo di Lanciano , perché si sentiva molto in forza . A causa di questa gran forza , ruppe la bicicletta . NEL LIBRO DEL DESTINO . Ore 6 Torricella Peligna . Gran bella regione , l ' Abruzzo ! Boschi verdi , valli profonde , montagne coperte di neve , e , ogni tanto , paesini appollaiati come falchi sui cocuzzoli . Peccato che bisogna salirvi in bicicletta . Li scopro all ' aurora , rosei di sole , l ' uno dopo l ' altro . Li abitano pochi montanari , che vi dànno del tu , donne magre , col volto coperto da uno scialle nero , e molti ragazzini . Questi sono così abituati ai lupi che , come negli altri paesi giuocano ai soldati o a rimpiattino , qui giuocano al lupo . Uno fa il lupo e gli altri gli dànno la caccia . Nella piazzetta erbosa , si sente gridare : Gliù lupu , gliù lupu ! E tutti , di corsa , addosso al malcapitato che fa gliù lupu e che ha sempre la peggio . Ecco uno di questi paesi . È moribondo . Fu costruito , chi sa quanti secoli fa , una cara sopra l ' altra , in cima a un monte . A vederlo , sembra isolato dal resto del mondo . E deve esserlo , infatti , se i suoi stessi abitanti , a causa di quest ' isolamento , l ' abbandonano l ' uno dopo l ' altro e vanno ad abitare nelle case nuove , che si costruiscono giù vicino alla stazione . Fra un certo tempo resterà disabitato . Le sue vecchissime case , di tufo scuro , perfettamente conservate , resteranno deserte e silenziose e , a guardia di questa minuscola città sperduta fra i monti , si leverà il castellaccio medievale che le dà il nome . L ' orologio della piazzetta resterà fermo per sempre , segnando quella che fu l ' ultima ora di questo Castel di non so che , mentre per le strade , l ' una dopo l ' altra , cadranno con tonfo silenzioso le pietre delle case . Allora , nel paese che un tempo vide scendere , chiusi nelle armature ferree , i signorotti feudali , potranno venire a ruzzare , indisturbati , i lupi , nelle notti senza luna . BATTISTA PIGLIA DELLE SCORCIATOIE . Ore 6,5 Ammiratori appiedati spingono Battista . Ore 8 M ' ero appisolato sul volante . Mi si dice che abbiamo attraversato Casoli , Corpisanti , Lama dei Peligni , e Palena . Tanto meglio . Traversando questi paesi montani si sente un buon odore invernale di legna bruciata . Buse , detentore della maglia rosa , comincia a manifestare una vaga intenzione d ' intavolar trattative per essere assunto nella nostra squadra . Vedremo come si comporterà in seguito . Riccò , il Canguro delle Puglie , ha un ' andatura triste e affaticata . Ore 9 - Rivisondoli e Roccaraso . A un lato della strada si legge su un cartello : « Forza , Battista , non lasciar che l ' Italia sia sconfitta ! » . In verità , il cartello l ' ha fatto mettere Battista stesso da un emissario che ha spiccato ieri . Ma esso non manca di produrre ugualmente una forte reazione nel buon vecchio che decide di « scatenare la battaglia » . A questo scopo , si carica la bicicletta sulle spalle e piglia delle scorciatoie fra i monti . Ore 9,10 L ' andatura di Riccò è sempre più triste e stentata . Che il Canguro delle Puglie non ce la faccia più ? Pedala con le gambe tremolanti , emettendo fiochi lamenti . Ore 9,25 Castel di Sangro . Primo rifornimento e firma . Al controllo trovo posta per me . Una lettera della colonia brindisina di Torino mi reca cinquanta lire per Riccò . Chiamo : Canguro . Un sottile gemito : Presente , capitano . Riccò si avvicina pedalando a fatica . Par che le gambe gli si debbano fermare da un momento all ' altro . Il dorso penzola sul manubrio . Ci sono gli dico cinquanta lire per voi , dai brindisini di Torino . Cinquanta .... Lire : eccole . Oh , metamorfosi ! Riccò intasca i quattrini , si drizza sul dorso , stringe con energia il manubrio , gonfia i polpacci e parte ad andatura rapidissima . Ora è capace di arrivare primo al traguardo . Ringrazio i brindisini di Torino . Ma , con questi sistemi , finiranno per togliermi i miei uomini migliori . Ore 1l Bivio di Vinchiaturo . Contadini ci salutano al passaggio . Quanta gentilezza in questi uomini rozzi ! Ricordo un contadino che partì per l ' America , dove andava a visitare un figlio emigrato . Dopo quindici giorni di traversata , arriva , trova il figlio allo sbarco , e questi fa per abbracciarlo strettamente . Piano , dice il padre aspetta . E si fruga in petto , mormorando : T ' ho portato un uovo fresco . È della nostra chioccia , sai ! Che pensiero gentile ! esclama il figlio , preparandosi a sorbire l ' uovo . Ma a un tratto il vecchio lancia un grido acutissimo . Che avviene ? fa il giovinotto . Avviene balbetta il padre pallido come un cencio avviene che c ' è qualcuno qui dentro . Dài un ' occhiata tu , ché io non ho coraggio . Il figlio guarda e , in mezzo al via vai del porto di New York , nella foresta dei grattacieli , comincia a fare : Pìo .... pio .... pio .... C ' era un pollastrino giovane . FINALE GEORGICO . Ore 12 L ' espediente di Battista è pienamente riuscito . Attraverso scorciatoie , egli è apparso a distanza davanti al gruppo di testa . Gli assi si sono lanciati all ' inseguimento ed è scoppiata la battaglia . Perché lo Scarpone di Zogno , il Signore della Montagna e il Leone delle Fiandre correvano tanto ? chiarissimo : per raggiungere Battista . Il quale Battista sia detto a onor suo appena ottenuto l ' intento di aizzare i corridori , invece di profittare del vantaggio , si ritira , come Cincinnato , in un campicello , mentre lo Scarpone si avvia a cogliere la vittoria . Ore 13 Trovo Battista nel campicello a riposarsi , presso Crocella di Motta , confine fra il Sannio e le Puglie . Borbotta qualche cosa , come se recitasse una lezione . Che stai dicendo ? chiedo . Mi esercito nella frase : Si Pariggi tenesse lu mere , sarebbe na piccola Bere . ( Si tratta di un detto pugliese che tradotto suona così : Se Parigi avesse il mare , sarebbe una piccola Bari . ) Capisco a volo il piano del mio domestico . Battista , gli dico tu ancora cerchi di avere un posto di testa . Naturalmente , fa al traguardo di Foggia , fingendomi pugliese . Mi vien da ridere a vedere questo vecchio bianco per antico pelo così avido di trionfi effimeri . Battista , gli dico con bontà tu sei vecchio , ormai . Battista abbassa il capo canuto e un poco mi si stringe il cuore . Continuo : Lascia che i più giovani e i più forti di te colgano l ' alloro di cui son degni , e tu contentati di aver additato loro la via della vittoria . Battista è combattuto . Prendi esempio aggiungo dal buon Gerbi . Nessuno dirà niente , se marci in coda . Alla tua età hai bene il diritto di riposarti . Gli batto affettuosamente una mano sulla spalla e concludo : - Orsù , aspettiamo la nostra squadra . Una lacrima tremola sul ciglio di Battista e rotola rapida lungo uno dei suoi bianchi favoriti . Poi , il buon vecchio siede nel prato , vicino a me , e lentamente apre il sacchetto delle provvigioni . Intorno , fra le montagne , c ' è un grande silenzio , una gran pace . Cominciamo a mangiare piano piano . In lontananza si vedono ancora monti coperti di neve , che scintillano al sole . Battista si tira su il bavero : L ' ho proprio indovinata mormora a mettere il cappotto , oggi . Tira un vento freddo .
SOSTA V ( CAMPANILE ACHILLE , 1932 )
StampaQuotidiana ,
STO OSSERVANDO BUSE : I « MIEI » LO ASPETTANO . Foggia , 25 maggio . Battista ha avuto un ' avventura d ' amore all ' albergo Cicolella . Egli desidera che sia resa pubblica , per sfatare alcune leggende che circolano sul suo conto e dimostrare che non è , poi , quell ' uomo fuori combattimento che tutti credono . Lo contento volentieri , ma prima voglio sgomberare il terreno dagli argomenti più urgenti . Comincio col trasmettervi la classifica della mia squadra che ieri sera , a causa del ritardo di alcuni arrivi , non feci in tempo a telefonarvi . RINFORZI ALLA MIA SQUADRA . Eccola , come si presenta dopo la settima tappa : 1° Gerbi ( 810 nella classifica generale ) ; 2° Ranieri ( 30° ) ; 3° Riccò ( 790 ) ; 4°Reina ( 73° ) ; 5° Vincenzi ( 77° ) ; 6° Valente ( 76° ) ; 7° Perna ( 73° ) ; 8° Menegazzi ( 71° ) ; 9° Improta ( 68° ) ; 10° Godinat ( 62° ) ; 11° Rovida ( 60° ) ; 12° Liguori ( 53° ) ; 13° Battista ( fuori classe ) . Come si vede , ho fatto un buon acquisto : Menegazzi , che occupa uno dei posti lasciati vuoti dagli svizzeri ritiratisi . I miei tigrotti volevano acclamare membro d ' onore anche il francese Moincau e il toscano Meini , ma il vincitore della corsa Parigi - Tours e il veloce Meini , che ha al suo attivo parecchie importanti vittorie , non mi dànno molto affidamento per la mia squadra sebbene occupino due buonissimi posti nella classifica generale ( rispettivamente il 65° e il 57° ) . Il Diavolo Rosso , l ' Armadillo di Brindisi e il Canguro delle Puglie conservano i tre primi posti nella classifica . Perna continua a tenere il comando su Improta , il Leopardo di San Giovanni a Teduccio , e su Liguori , il Giaguaro di Barra ; meritata supremazia ove si consideri che il Puma di Cercola ha una buona voce di tenore . Tutti i miei uomini guadagnano ben tredici posti nella classifica generale . Singolare coincidenza : fra ieri e ieri l ' altro , ci sono stati tredici ritiri . Che il numero tredici porti fortuna alla mia squadra ? Vi darò , intanto , una interessante primizia : sto osservando Buse . Quel giovinotto non mi dispiace , come corridore , e lo vedrei volentieri nella mia squadra . Naturalmente , ancora non è maturo per essere assunto , ma si farà . L ' ho visto nella tappa di ieri , specie sulle salite , e so dirvi che è un elemento di prim ' ordine . Insomma la stoffa c ' è . Tutto sta che egli si distingua ancora un poco . I miei tigrotti lo aspettano a braccia aperte . LETTERE DI AMMIRATORI . La posta di stamane mi ha portato molte lettere di ammiratori della mia squadra . Il dott . Oronzo Giustizieri di Neviano ( Lecce ) , medico chirurgo a Nerola ( Provincia di Roma ) , mi invia , anche a nome dei suoi figli Carlo , Francesca e Clotilde , venti lire per Riccò e l ' augurio che altri corregionali si ricordino del valoroso campione , afflitto da una acuta crisi economica . Così , con le cinquanta della Colonia brindisina di Torino , saliamo a settanta lire . Che il Canguro delle Puglie sia destinato a perdere l ' accento sull ' « o » ? Una lettera da Torino , firmata « Alcuni ammiratori di Cuniolo » , mi parla di Gerbi e dell ' « amico suo e collega Cuniolo » ; e accenna nebulosamente a rivelazioni del Cuniolo stesso relative a certi mattoni che il Diavolo Rosso avrebbe un tempo attaccato al sellino della bicicletta per rendere più severi i suoi allenamenti . Gli ammiratori del Cuniolo sospettano che il Diavolo Rosso abbia dimenticato di togliere i mattoni , o che si riservi di toglierli all ' improvviso nelle prossime tappe per cogliere una sensazionale vittoria . Mi duole dire agli ammiratori di Cuniolo che Gerbi non ha nessun mattone dietro il sellino . Se qualche volta resta un poco indietro agli altri , non è perché non ce la faccia , ché , anzi , il fiero astigiano scusate : il Diavolo Rosso si sente ancora capace di lasciarsi tutti in coda . Ma il fatto è come mi ha dichiarato che egli di vittorie ne ha colte parecchie , nella lunga carriera , e ora desidera lasciar vincere i più giovani . Il pittore Onorato mi scrive che verrà appositamente per ritrarre le fattezze dei componenti la mia squadra e esporle in una interessante mostra di caricature di uomini illustri che ha inaugurato in questi giorni a Foggia . Veramente , le effigi dei nostri tigrotti sono state già immortalate sul Guerin Sportivo da « Carlin » che ha fatto bellissimi ritratti a tutti , compreso Battista . Ma ben venga anche Onorato . Per l ' occasione , il Leopardo di San Giovanni a Teduccio indosserà la sua elegante giacca in pelle di coccodrillo . Stamani ho sfogliato nervosamente i giornali . Nessuna notizia di Occhiuzzi Delfo . Forse avrei fatto meglio a non pronosticarlo come futuro campione . Staremo a vedere . E ora passiamo all ' avventura d ' amore di Battista . Sin dalle prime tappe del Giro , il simpatico vecchio aveva , dimostrato velleità che non avrei supposto in lui . Lungo il percorso non c ' era contadina dalla quale non si facesse rovesciare una brocca d ' acqua in testa , sorridendo amabilmente . All ' albergo di Vicenza chiamò la cameriera in camera con la scusa di farsi rovesciare sul capo una catinella di acqua . Infelice pretesto in quanto , dopo la doccia , i suoi propositi dongiovanneschi svanirono . A Udine percorse in largo e in lungo la città , senza trovare « il suo tipo » . A Ferrara si recò a mia insaputa al Luna Park nella speranza di avere un ' avventura nei vagoncini dell ' Otto Volante . A Rimini lo vidi steso sulla spiaggia con un costumino succinto che lo faceva tremare dal freddo , in attesa delle bagnanti . ( Le quali , non essendo stagione di bagni , non apparvero affatto . ) A Teramo cercò affannosamente , nella quarta pagina del giornale locale , uno di quegli avvisetti in cui è detto che « massaggiatrice recasi domicilio » , ma non lo trovò . A Lanciano tentò di spacciarsi per Binda avendo saputo che una dama velata cercava il Signore della Montagna , ma i bianchi favoriti lo tradirono . E , finalmente , ieri sera la fortuna lo assisté . Cenavamo insieme , nella sala da pranzo dell ' albergo Cicolella . Battista , al solito , aveva occupato un tavolinetto poco lungi dal mio e , solo solo , consumava una frittura di gamberelli , dei quali , tra parentesi , è ghiottissimo . A un certo punto , vagando con lo sguardo attraverso le tavole affollate di clienti , scorse una viaggiatrice che mangiava senza compagnia . Era una grassa signora dell ' apparente età di cinquant ' anni , dalle curve abbondanti e dall ' aspetto imponente . Proprio il tipo di Battista . Il mio fido domestico la fissò con occhi di cobra . La formosa viaggiatrice fu favorevolmente impressionata dalla distinta figura di lui e soprattutto dai suoi candidi e leggeri favoriti ; gli sorrise follemente . Battista sentì vampe di sangue salirgli al cervello e per qualche minuto provò una leggera vertigine . Attese che il salone si sfollasse . Anche io , a un certo punto , mi alzai . Non vai a dormire ? chiesi al mio domestico . - Mi trattengo ancora un poco , rispose . E aggiunse , con una faccia tosta meravigliosa : Non ho sonno . Io , invece , avevo un sonno terribile : eravamo in piedi dalle tre del mattino ! Augurai la buona notte al vecchio diabolico e mi ritirai in camera . CONSEGUENZE DEL FARE TROPPO A LUNGO L ' OCCHIOLINO . Ormai , nel salone , erano rimasti soltanto Battista , la grassa signora e un cameriere , che aspettava , per sparecchiare e andarsene a dormire . Ma Battista non si mosse . Continuava a fissare con occhi concupiscenti la dama , che , dal canto suo , continuava a sorridergli , con simulato pudore . Il mio domestico va un po ' coi vecchi sistemi : usa ancora « far l ' occhiolino » alle donne , invece di ricorrere ai sistemi più spicciativi in voga presso le giovani generazioni . Egli sostiene che nell ' occhiolino è la poesia dell ' avventura galante . Così , il vecchio satiro cominciò a fare l ' occhiolino alla signora . A intervalli regolari chiudeva e riapriva con intenzione l ' occhio destro . La dama aspettava che si decidesse a chiamarla alla sua tavola . Ma Battista vuole sempre essere ben esplicito . Acciocché ella capisse i suoi propositi , che i francesi non esiterebbero a chiamare coupables , prese a chiudere l ' occhio sempre più a lungo . Il cameriere in attesa s ' era addormentato in piedi presso la porta , come un cavallo . I lumi erano stati quasi tutti spenti . Silenzio e solitudine regnavano nella sala . A poco a poco , a poco a poco , a furia di chiudere l ' occhio destro , Battista sentì chiudersi anche il sinistro . Reclinò il capo sul petto e li tenne chiusi tutti e due . La dama si alzò e uscì , spoetizzata . Dopo poco nel salone si udiva un rumorino ritmico e roco , a intervalli regolari . Il vecchio satiro si era addormentato .
TAPPA VIII ( CAMPANILE ACHILLE , 1932 )
StampaQuotidiana ,
NEI FEUDI DEI MIEI TIGROTTI Da Foggia a Napoli , 26 maggio . Ore 7 Battista mi sveglia chiamandomi coi nomi più dolci . Mi alzo e indosso le mutandine di ciclista . Partenza comoda , stamane . Alle 8 . Ne approfitto per riassumere gli avvenimenti più notevoli di ieri sera . Continuano le disavventure del giornalista francese che segue il Giro con un grosso baule . Giorni fa , come vi dissi , nel mostrare ai colleghi italiani la praticità del suo bagaglio si accorse che nell ' interno di esso si era rotta una capace bottiglia d ' inchiostro , il cui contenuto aveva invaso il reparto biancheria . Ieri il francese volle far vedere la praticità della chiusura automatica del baule . Fra l ' ammirazione dei circostanti il baule si chiuse con la chiave dentro . Ora il disgraziato giornalista continua a seguire il Giro con l ' ingombrante baule che non si aprirà mai più . GLI AUTOGRAFI DI BATTISTA . Ore 7,30 Faccio fare il bagno alla bicicletta , tra i dolci rimproveri del personale di servizio . Ore 7,45 Battista si affaccia alla finestra e getta nella strada fotografie con firma . Egli ha visto ieri Antonino Magne che dalla finestra lanciava alla ragazzaglia tumultuante sue fotografie firmate . Poiché il mio fido servitore non possiede sue fotografie , getta alla folla fotografie di una sua zia , dalla quale spera di ereditare un giorno una cospicua sostanza . La folla emette urla di gioia selvagge e si accendono zuffe sanguinose per afferrare a volo le fotografie della zia di Battista . Ore 7,50 Scorgo il signor Cicolella , proprietario dell ' albergo , aggirarsi in papalina tra la folla tumultuante nel vestibolo , giurando che mai più darà alloggio alla carovana del Giro d ' Italia . Ore 8,3 Partenza . Dalla folla si levano grida di « Viva Riccò ! Viva Ranieri ! » . Siamo nei feudi dei miei tigrotti . Il Canguro delle Puglie e l ' Armadillo di Brindisi restano indietro , certo per sentire più a lungo risuonare nelle loro orecchie le dolci e inconsuete grida . Battista , livido , si tura le orecchie con la bambagia , sebbene in questa tappa non ci siano da scalare montagne troppo alte . Ore 8,30 Percorriamo ad andatura ragionevole il lungo rettilineo che unisce Foggia a Lucera . Ai due Iati , immense pianure coltivate a grano e papaveri . Ore 8,50 Incomincia la salita . Si rifà in senso inverso un pezzo della tappa di ieri l ' altro . Averlo saputo ! esclama Battista : Avrei aspettato qui . Ore 9,25 In questo momento preciso Improta si lancia su per la ripida salita come una palla di cannone . Ma è impazzito ? Ma che fa ? Lo richiamo all ' ordine . Il Leopardo di San Giovanni a Teduccio non mi dà ascolto . Ore 9,26 Crocella di Motti . Comincia la discesa . Il Leopardo raggiunge il gruppo di testa . Ad ogni curva mi pare di sentire che emetta un ruggito . Tendo l ' orecchio . M ' ero sbagliato . Sono i freni della bicicletta . Ore 9,40 A Volturara Appula abbandoniamo la strada percorsa ieri l ' altro e puntiamo su Benevento . Comincia la salita . Battista perde terreno e lo sento mormorare : Chi lascia la via vecchia per la nuova spesso male si ritrova . Addio , immensa , grigia , misteriosa Puglia , sterminata pianura dalle strade infinite , che pesanti carriaggi percorrono lentamente . Le tue donne ardenti , i tuoi Cresi pingui e pallidi , i tuoi giocatori di carte , i cabalisti , i maghi , gli stregoni , svaniscono all ' orizzonte , tra la folla multicolore dei tuoi lavoratori della terra . L ' UPUPA DELLE GALLIE . Ore 11,30 È proprio vero che l ' aria nativa fa bene . Avvicinandoci alla Campania , anche Perna e Liguori sentano ingigantire le proprie forze e ben presto il Puma di Cercola e il Giaguaro di Barra raggiungono il Leopardo di San Giovanni a Teduccio . Il potente sodalizio dei « Sempre in coda » comincia a mostrare delle crepe . Ma per fortuna mi restano i fidi : il Diavolo Posso , il Canguro delle Puglie , l ' Armadillo di Brindisi , il Fenicottero di Ostiglia e Godinat , che , per premiarlo della disciplina con cui conserva il suo posto in coda , battezzo « L ' Upupa delle Gallie » . Il nome di battaglia gli va a pennello . Anche perché il valoroso ciclista francese ogni volta che si vede sorpassare da un altro corridore geme lugubremente , sì da ricordare in certo modo il noto uccello . Ore 11,35 A San Marco dei Cavoti firma e rifornimento . Battista , per essere più leggero , si libera della maglia e fila via a torso nudo . Lo sorprendo mentre offre a Base di tirarlo in salita dietro compenso . Ore 11,40 Continua la strada orribile : tutta sassi , buche , gobbe e avvallamenti . Ma domando a De Maestri , gigantesco membro della Giuria che segue il Giro armato di un frustino da cavallerizzo ( forse , ma non ne sono sicuro , per aizzare i ciclisti ) ma dove avete trovato una simile stradaccia ? E De Maestri : Sapesse quanto abbiamo dovuto girare per trovarla ! Ore 12 Il contegno dei miei tigrotti napoletani è sempre più riprovevole . A Pescolomazzo insieme con le scritte di « Viva Binda ! » e « Viva Guerra ! » ne scorgo una di « Viva Liguori ! » ed altre inneggianti a Improta e Perna . Farò un ' inchiesta severissima per sapere chi le ha attaccate . Ore 12,40 Tre passaggi a livello uno dopo l ' altro . Ligio ai regolamenti stradali , scendo di bicicletta ed esploro la strada ferrata prima di traversarla . Piglio tre grifi . Ore 12,45 Benevento . Battista , che pedala a torso nudo con la consueta dignità ; viene fatto segno a una dimostrazione ostile . Ore 13,14 Schiaccio il mio solito pisolino appoggiato al manubrio della bicicletta . Quando riapro gli occhi siamo a Maddaloni . TRE COLPI DI CANNONE MI SALUTANO . Ore 14,10 In uno di questi paesi hanno avuto un pensiero molto gentile : hanno fatto trovare tavole apparecchiate e pranzo per tutti i corridori . Purtroppo andavamo in fretta e non abbiamo potuto accettare l ' invito , sebbene gli anfitrioni ripetessero ad ogni ciclista con cortese insistenza : Si accomodi ; venga a fare penitenza con noi . Ore 14,20 Caserta . Battista sente che Di Paco s ' è ritirato , e accelera ; per essere più leggero , si libera del berretto e medita di tagliarsi i favoriti . Visito il Palazzo Reale e il Parco disegnato dal Vanvitelli , e via . Ore 14,38 - Caivano . Una delusione attende Battista . Caivano è tutta per Guerra . Piglio un gri .... Continuate voi . La Locomotiva Umana pedala veloce . Nel guardarla , mi sorprendo a mormorare i versi di G . Cumo ( musica di O . Paolini ) : Vola sul pian Nell ' uragan . Non ha rival Non ha l ' egual . Col suo valor Modesto ognor . Ore 14,40 Cardito , celebre per i suoi latticinî . Battista , per farsi tirare , ordina una mozzarella in carrozza . Ore 15 Napoli ! Tre colpi di cannone salutano il mio ingresso in città : uno per me , uno per Battista e uno per la mia squadra . Avanziamo fra due ali di popolo festante . Un cocchiere mi segue offrendomi la vettura . Ma non vede che sono in bicicletta ? Peccato che abbiano tolto dalle strade gli scugnizzi . Mi piacerebbe vederli far le capriole accanto al mio velocipede . Ore 15,10 Battista , che per essere più leggero si era liberato delle mutandine , taglia il traguardo in costume adamitico . Il momento è drammaticissimo , ma per fortuna i bianchi favoriti salvano la situazione . Vengo informato che l ' idea di tagliare il traguardo è venuta prima di me alla Locomotiva umana . I PASTORI ACCENDONO FUOCHI . Ore 19 Di Gerbi ancora nessuna notizia . Ore 20 Vi trasmetto la classifica della mia squadra , fino a questo momento : l ° Vincenzi ( 730 della classifica generale ) , 2° Ranieri ( 720 ) , 3° Reina ( 710 ) , 4° Riccò ( 700 ) , 5° Valente ( 690 ) , 6° Menegazzi ( 68° ) , 7° Perita ( 650 ) , 8° Improta ( 540 ) , 9° Godinat ( 490 ) , 10° Liguori ( 410 ) , 11° Battista ( fuori classe ) . Vincenzi fa un bel salto in avanti : da quinto diventa primo in classifica ( ed ultimo nella classifica generale ) , a causa del ritardo di Gerbi . Tuttavia teniamo il posto a disposizione del Diavolo Rosso , che potrebbe arrivare da un momento all ' altro e reclamare i suoi diritti . Il « caso » Improta ed il « caso » Liguori saranno esaminati domani in seduta segreta . Ore 22 Di Gerbi non si sa ancora nulla . La notte è calata . . I pastori accendono fuochi sulle montagne per indicargli la strada .