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> autore_s:"L'IMBIANCHINO"
SALOTTI ROMANI CASA MANCINI ( L'IMBIANCHINO , 1883 )
StampaPeriodica ,
L ' onorevole Pasquale Stanislao Mancini si lagna talvolta , sottovoce , di essere obbligato a ricevere , perché è ministro degli affari esteri . Non bisogna credergli . L ' inclinazione al ricevimento egli l ' ha nel sangue : inclinazione che dura vivace come certi suoi entusiasmi musicali . Il ricevimento in casa sua è un brano di storia patria , è un frammento di letteratura poetica . Sono tradizionali i suoi ricevimenti al tempo dell ' esilio , quando tutti gli emigrati si aggruppavano intorno a lui e alla sua signora , un vivo lume di bellezza , di poesia e di amore : Laura Beatrice Oliva Mancini . Egli ha ricevuto , sempre , a Napoli , a Torino , a Firenze , a Milano , a Parigi , dovunque è rimasto dieci anni , una settimana , un giorno . Quando va in villeggiatura , a Capodimonte , per riposarsi , riceve ancora . Qui , in Roma , riceve di mattina , di sera , in casa , alla Consulta , credo anche in carrozza andando da via Gregoriana al Quirinale . Di talché , in questa furia di ricevimenti i suoi nemici politici spesso lo accusano di ricevere troppe mortificazioni dalle nazioni sorelle . Né il carattere dei suoi venerdì è eccessivamente diplomatico : è difficile trovarvi tutto riunito il banchetto delle nazioni . Gli ambasciatori , i ministri , i rappresentanti , vengono quasi per turno , un paio alla volta . Un venerdì vi trovate l ' ambasciatore giapponese , il principe e la principessa Asano , gente ulivigna e tranquilla , vestita all ' europea , la signora in toilette parigina , l ' uomo in marsina . Un altro venerdì la Svezia è rappresentata dalla bella e bionda signora Lindstrand e la Turchia da Musurus , giovane ambasciatore che ha , pare , abolito il fez dei suoi padri . Un ' altra sera , erra , fra le marsine , la marsina magna del marchese del Mazo , ambasciatore di Spagna . Molte volte , a vedere un astante taciturno , con le basette brizzolate , gli occhiali d ' oro , ci si domanda con un certo terrore : Dio mio , mi trovassi , per caso , dinnanzi alla forte Inghilterra ? E forse la patria di Arminio , quella che prende il tè con tanta flemma ? Avessi , per avventura , pestato un callo alla Russia ? Anzi il salotto Mancini è più , dirò così , europeo che diplomatico . Si passa dalla stranezza esotica di certi tipi , da certe figure forestiere e silenziose , a uno strato di burocrazia superiore , da questo a uno strato di vecchi amici napoletani , romani , toscani come un gruppo di sigari scelti . E ancora gl ' infiltramenti letterari , per memoria degli antichi gusti di casa : e quegli artistici , per memoria della vecchia ospitalità torinese ; e infine la parte vocale e strumentale , l ' elemento lirico - musicale - filodrammatico - concertistico . Poiché il concertista è la fillossera di casa Mancini , il tarlo roditore dell ' onorevole Pasquale Stanislao . Non vi è suonatore di violoncello , di ocarina , di triangolo , di timpani , che non gli venga presentato : non vi è signorina concertista di piano , di arpa , di composizione , di declamazione , d ' improvvisazione , che non si raccomandi alla sua protezione . Il buon Pasquale , vecchio amatore di musica e incapace di dire no a nessuno , invita tutti questi fenomeni , tutte queste mostruosità , tutti questi affamati di pubblicità e di denaro , ai suoi venerdì , che finiscono col diventare concerti belli e buoni , per un modo di dire , poiché talvolta non sono né buoni , né belli . Bisogna confessare che vi passa ogni tanto , in questo salotto , la celebrità di canto o di piano , uno di quegli esseri deliziosi mandati sulla terra per la felicità di chi ama la musica . Da Mancini ha cantato Goyarre , l ' ultimo dei grandi tenori , in una serata indimenticabile : vi ha cantato la Urban , l ' ultima delle prime donne drammatiche : vi ha suonato l ' arpa Sofia Cattolica , quell ' angioletto napoletano che per poco non fece perdere la testa a un mio collega del giornalismo politico : vi ha suonato Cesi , il grande pianista . Ma per costoro , che penitenza di violini stridenti , di rapsodie sterminate , che piogge di romanze e di romanzette , di cui quei quattro sciagurati Tosti , Rotoli , Denza e Palloni si sono resi colpevoli ! Il pubblico maschile e femminile sta a sentire quest ' orgia di musica coi segni dell ' attenzione più interessata . Appena due signore osano parlare fra loro , si ode uno zittìo che le fa arrossire . Non sono quelle del corpo diplomatico che parlano , poiché dalla professione dei relativi mariti hanno imparato l ' arte di tacere e quella di prestare un ' attenzione benevola . Gli uomini sono domati dalla musica . Cavallotti sezione letteratura sembra un leone placato ; il commendator Malvano , piccolo uomo senza età , ma sempre più segretario , pensa all ' Oriente donde arrivano le tempeste ; il commendator Cottrau ha il suo sorriso di uomo contento delle sue torpediniere ; Carmelo Errico sembra quel pacifico agnello del buon Dio che è ; l ' onorevole Pierantoni rassomiglia più che mai a una cariatide monumentale ; il senatore Moleschott , che ama l ' arte quanto la scienza , è beato nella sua bella faccia larga ; il professore Schupfer è , ogni venerdì più , personaggio di Hoffmann . Le mezze figure formano una siepe bianca e nera . Ogni tanto una rondine pellegrina : Michetti il pittore , Camillo Boito il critico , Andrea Maffei il poeta per un solo venerdì . Le signore . Le rappresentanti , come sopra , di qualche potenza amica . Dilettanti di arpa e pianoforte con circostanze attenuanti di visini graziosi : signorine Bevilacqua e Martini . Dilettanti di canto , con slanci d ' arte : signore Bussolini - Savini e Secchi . Cantanti al riposo , sospiranti i trionfi passati : signore Tiberini e Bendazi . Cantanti in attività di servizio , con aggiunzioni di eleganza : signorina de Adler . Cantatrice di grazia , con contorno di occhi maliziosi e di braccia provocanti : signora Cottrau . Documento umano di aristocrazia : tutto il ducato di Gallese . Miscela aristocratico - artistico - bohèmica : contessina Garelli . Apparizione poetica : signorina Vertunni , maritata Tutino . Scrittrice , con peggiorativo di miopia e di chiacchiera inestinguibile : signorina Matilde Serao . Scrittrice in tranquilla penombra famigliare : signora Pierantoni - Mancini . Tipo biondo incipriato , sottile , indolente : la padrona di casa , signora Eleonora Genina - Mancini . Madri di famiglia , parenti di fanciulle , parenti di concertiste , signore del pubblico che non canta e non suona : una quantità . In mezzo a tutto questo , il ministro va e viene , sorridente , spiritoso , galante con le donne per memore riconoscenza .