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> autore_s:"GONELLA GUIDO"
StampaQuotidiana ,
I risultati delle elezioni spagnole , per quanto ancora non definitivi , segnano un netto successo delle sinistre mentre l ' Azione popolare ( CEDA ) , fra i partiti di destra , è il solo che abbia aumentata la sua rappresentanza popolare . Come avevamo rilevato alla vigilia delle elezioni , « la concentrazione delle sinistre ha trovato alleati insperati » e ciò ha reso particolarmente ardua la lotta del blocco antirivoluzionario . Nelle fasi storiche di disorientamento , qual è quella che ancora sta attraversando la Spagna , domina la cosiddetta « legge del pendolo » : cioè il disagio ed il malcontento si manifestano in modo scomposto facendo oscillare da un estremo all ' altro le preferenze della massa elettorale . Quindi , più che di una affermazione delle sinistre , si deve parlare di una riconferma della crisi politica la quale , lungi dal trovare uno sbocco risolutivo , ritorna , sotto la pressione del disagio , su posizioni che si sono già dimostrate inefficaci ed insufficienti . In ciò sta il motivo più disastroso dell ' attuale esperienza politica spagnola . Il popolo , nell ' esercizio della sua sovranità , si è staccato e sarebbe illusorio nasconderlo dall ' opera della passata legislatura che , pure essendo sotto il dominio parlamentare delle destre , non giunse a dare alla Spagna un governo che riflettesse la nuova orientazione dell ' opinione pubblica . Tale e non altro sembra essere il motivo dell ' oscillazione del pendolo elettorale verso quei partiti che , nella dialettica della vita politica , rappresentano sempre il momento negativo , il momento della critica , del disagio confessato , del malessere che non trova una via di uscita . Il programma di Azaña e di Caballero è un programma di opposizione e , in quanto opposizione contro una politica governativa che aveva scontentate pure le destre , ha saputo polarizzare gran parte dell ' opinione pubblica . Ora che cosa potrà dire ad essa Azaña che si dichiara già pronto a costituire un governo in tre ore ? L ' ex - presidente del Consiglio ha già parlato con i fatti , spingendo il suo paese per quella china in fondo alla quale ci sono le rovine ancora fumanti della rivoluzione delle Asturie . L ' esperienza governativa delle sinistre è già stata fatta in Spagna e non si vede quale possa essere il nuovo e costruttivo programma del governo di un paese che è rimasto ed è tuttora sotto la infausta influenza della prima legislazione rivoluzionaria . Spalancare le porte delle carceri , beneficare di una larga amnistia gli anarchici ed i comunisti che hanno organizzata la lotta civile , che hanno seminato l ' odio fratricida è troppo poco per ristabilire un « ordine nuovo » . La libera circolazione concessa ai criminali politici , se può essere un motivo di rettorica elettorale , non è certo , per qualsiasi governo , un provvedimento di salute pubblica . Ma vi è pure la « vendetta » contro gli uomini di destra che gli oratori del Fronte popolare hanno promessa alle loro masse . Anche la vendetta , introdotta nel costume politico , è nient ' altro che un motivo di dissolvimento non tanto per chi la subisce quanto per chi la esercita . Vi sono infine , e soprattutto , le leggi laiche contro la fede , la famiglia e la scuola che l ' anticlericalismo delle sinistre può render ancor più intolleranti . Anche questa esperienza negatrice dei fondamentali valori spirituali e tradizionali del popolo spagnolo non è nuova come non sarà nuova l ' incrollabile difesa del tempio contro gli incendiari , della famiglia contro i profanatori , della scuola contro i nemici della verità . Vorrà Azaña riprendere questo disastroso cammino ? Sarà certo il modo migliore per lavorare contro la salute spirituale e materiale del popolo , contro l ' unità e la prosperità del Paese . Anche se i risultati definitivi delle elezioni daranno , come sembra , la maggioranza assoluta al Fronte popolare , la battaglia delle destre , e specialmente quella dell ' Azione popolare , non può considerarsi perduta . Anzitutto perché sul terreno parlamentare i partiti di destra hanno una forza dalla quale non potrà prescindere alcun governo . Nel blocco delle destre lo sconfitto è solo il radicalismo centrista di Lerroux che vede i suoi 72 rappresentanti ridotti a 10 . È stata questa la disfatta che ha determinato lo spostamento verso il radicalismo sinistro capeggiato da Azaña e da Barrio di quei 60 seggi che , assieme agli altri perduti dai partiti indipendenti del centro , hanno costituito l ' elemento decisivo della prevalenza delle sinistre . I partiti monarchici hanno mantenute le loro posizioni e l ' Azione popolare ha portato da 114 a 125 i suoi rappresentanti . Per questo si può dire obiettivamente che i guadagni delle sinistre sono stati fatti a scapito del radicalismo e del centrismo e non certo della CEDA che ha aumentato il numero dei suffragi . Si può perciò ritenere , come notava ieri la « Stampa » , che « l ' affermazione della forza e della compattezza della giovanile organizzazione cattolica , in mezzo al disastro delle destre , è l ' elemento più rassicurante della situazione » . Gil Robles ha dichiarato al giornale « Ya » : « Il Partito popolare non è stato affatto battuto nelle elezioni di domenica . Al contrario esso ha aumentato la sua rappresentanza parlamentare ed alla nuova Cortes bisognerà fare i conti con esso » . È appunto questa forza che potrà servire da elemento di equilibrio contro l ' arbitrio parlamentare delle sinistre . Il secondo motivo che riduce sensibilmente la portata del successo del Fronte popolare è la disparità programmatica fra i gruppi di sinistra , disparità che si può risolvere in veri contrasti non appena cessate le provvisorie alleanze elettorali . Il socialismo « totalitario » di Caballero non è il radicalismo di Azaña , come il socialismo « evoluzionista » di Basteiro non ha certo parentele con il programma anarchico - socialista di Pestaña o con il comunismo di Maurin . La sinistra repubblicana di Marcellino Domingo si differenzia dalla stessa unione repubblicana di Martinez Barrio , e le rivalità fra i capi non sono minori delle rivalità fra i programmi . Come sarà possibile mantenere unito chi vuole la proprietà e chi la vuole eliminata , chi vuole l ' esercito e chi lo vuol sopprimere ? Questo è il grave problema parlamentare che deve risolvere un eventuale governo di sinistra sempre in pericolo di perdere la maggioranza parlamentare per lo spostamento di piccole frazioni del blocco . Tale fatto fa prevedere assai difficile il funzionamento delle prossime Cortes e quindi assai problematica la stabilità governativa . Per questo le elezioni , prima di essere state un successo per un gruppo o per un altro , sono state un cattivo affare per la nazione spagnola .