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GLI IMPEGNI EUROPEI DELL' INGHILTERRA ( GONELLA GUIDO , 1938 )
StampaQuotidiana ,
L ' attesissimo discorso di Chamberlain si può considerare l ' ultima e definitiva parola sulle prospettive della politica inglese nei tre settori : mediterraneo , renano , danubiano . Per il settore mediterraneo nessun nuovo elemento è offerto dalle dichiarazioni del premier inglese . Infatti la fiducia di una conclusione positiva dei negoziati con l ' Italia ha sempre animate le direttive di Chamberlain che di tali negoziati è sempre stato convinto ed attivo sostenitore . Importa solo sottolineare l ' ottimismo del capo del governo britannico e la soddisfazione per i risultati dei colloqui in corso i quali avrebbero già portato all ' accordo su varie questioni . Anche per la Spagna nulla di nuovo , contrariamente a quanto la stampa , specialmente di sinistra aveva congetturato negli ultimi tempi . L ' Inghilterra , dice Chamberlain , è per il non intervento , anche se il non intervento è violato dagli altri . Esprime solo il desiderio che la situazione spagnola non venga mutata con l ' invio di nuove truppe straniere , ma non chiede espressamente che ora i volontari italiani siano ritirati , né si illude che sia possibile ed attuabile un ' operazione del genere . Insiste invece sulle garanzie ottenute dall ' Italia in fatto di intangibilità del territorio continentale della Spagna nonché delle isole . La politica inglese nel settore danubiano è una chiara ed esplicita riconferma degli impegni che l ' Inghilterra si è assunti con il trattato di Locarno : portare aiuto sia alla Francia che al Belgio nel caso in cui queste due nazioni siano vittime di un ' ingiusta aggressione . Questa riconferma delle garanzie inglesi della frontiera renana fa sì che in questo settore le posizioni siano ben più chiare di quanto non lo fossero nel 1914 : si sa esplicitamente che l ' Inghilterra interverrà automaticamente a favore sia della Francia che del Belgio se questi due paesi sono aggrediti . Le cose si complicano quando si passa al settore dell ' Europa centro - orientale . Sono ormai universalmente note le cause delle preoccupazioni per questa delicata zona della politica europea . Infatti la zona critica dell ' equilibrio europeo non è più , come nel 1914 , ad occidente ma ad oriente . ( Del resto non si può dimenticare che le occasioni della conflagrazione mondiale furono offerte dai contrasti fra grandi e piccoli Stati proprio nell ' Europa danubiana ) . Tranquillizzate per 10 anni ( patto decennale germano - polacco ) le controversie fra Berlino e Praga per il corridoio polacco che divide la Prussia orientale dalla occidentale , liquidata la questione austriaca con l ' occupazione del territorio dell ' Austria , i punti nevralgici restano due : la Lituania al Nord , la Cecoslovacchia al centro . Le controversie germano - lituane furono in passato assai animose , ma nel momento attuale sono in una fase di calma : il contrasto si è spostato fra la Lituania e la Polonia oramai in via di composizione . Resta invece sempre aperta e viva la questione cecoslovacca . Infatti il Reich ha dato garanzie di rispettare la neutralità del Belgio e della Svizzera ; ha pure dichiarato che nessuna controversia territoriale è viva con la Francia e che i confini con l ' Italia sono intangibili . Invece nessuna specifica garanzia è stata data a Praga . Al contrario , l ' agitazione delle minoranze tedesche offre motivi a serie preoccupazioni . Diplomaticamente la situazione della Cecoslovacchia è chiara . Nessun patto di assistenza Praga ha concluso né con la Germania , né con la Polonia , né con l ' Ungheria . Alla Romania è unita per mezzo delle garanzie piccolo - intesiste . Con la Francia e con la Russia , Praga ha impegni positivi concretati in due patti di mutua assistenza . In funzione di questi patti , se la Cecoslovacchia è attaccata , la Francia e la Russia dovrebbero muovere in suo aiuto . È noto che né la Francia né la Russia hanno frontiere in comune con la Cecoslovacchia . Quindi , se l ' assistenza dovesse essere militare , la sua attuazione potrebbe far scoppiare almeno tre focolai di guerra in Europa . Di fronte a queste prospettive l ' Inghilterra è rimasta sempre perplessa . Londra non è unita con Praga da alcun patto di assistenza : ha verso Praga solo i doveri che ha un membro della Lega verso un altro membro . Questi doveri sono precisati dall ' art . 16 del Patto e possono arrivare fino all ' assistenza militare . Però l ' obbligo non è automatico . Anche se il Consiglio dichiara che vi è aggressione e delibera le sanzioni sia militari che economiche , dipende sempre dall ' arbitrio di ciascun paese l ' applicazione o no dell ' assistenza deliberata . Nessun automatismo è previsto dal Patto . Chamberlain , nel suo discorso di ieri , invece di fissare un programma della politica britannica nell ' Europa centro - orientale , ha preferito ricordare quali siano gli impegni di Londra verso Praga , ed in questo modo ha prospettati i possibili atteggiamenti della politica inglese di fronte alle ipotetiche controversie centro - europee . Parigi aveva chiesto a Londra che cosa farà l ' Inghilterra neI caso in cui la Francia entri in guerra per portare aiuto alla Cecoslovacchia aggredita . Londra risponde che non ha alcun obbligo di portare aiuto alla Cecoslovacchia , non essendo legata a Praga da alcun patto d ' assistenza , e non essendo automatici gli impegni di assistenza previsti dal Patto . Quindi l ' Inghilterra non seguirà necessariamente la Francia in una guerra che ha per obiettivo l ' assistenza della Cecoslovacchia contro gli aggressori . Potrà intervenire o non intervenire a lato della Francia . Cioè si riserva piena libertà d ' azione nel giudicare se il conflitto sia tale ( per le sue cause e le sue forme ) da rendere opportuno un intervento . Tutto ciò dipende dal crollo ( non a parole ma a fatti ) della politica societaria che solo con un ' azione collettiva in difesa di uno Stato aggredito potrebbe rialzare il suo prestigio . Chamberlain ha ripetuto varie volte anche nel suo discorso che l ' Inghilterra entrerà in guerra solo per difendere la sua integrità territoriale e le sue vie di comunicazione . Una sola eccezione si fa per le frontiere renane ( le quali come disse Baldwin sono frontiere inglesi ) . Quindi le garanzie di carattere societario , data la carenza di ogni automatismo , possono restare come si è visto nel caso dell ' Austria membro della Lega lettera morta . La politica europea è ormai ritornata in pieno alla politica prebellica delle alleanze , politica di cui il riarmo universale è la più diretta ed inevitabile conseguenza .