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> anno_i:[1940 TO 1970}
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PADOVA - GENOA : 6-3 . « Zoghé come ve gh ' ha insegna ' vostra mare » sbottò Nereo Rocco , accorgendosi di ripetere consigli tattici ormai propinati da anni ai suoi leoni . In realtà , s ' era accorto di dimostrare eccessiva paura del Genoa ; tutti i padovani avevan paura del Genoa . La sconfitta di Roma li aveva alquanto sgonfiati . Ritenevano fosse finito un bel sogno . E Frossi gode ormai fama di mago . Frossi aveva giocato il Napoli , otto giorni prima ; è uno che pensa ( « Xe el me maestro » esagerò Nereo Rocco nell ' esaltarne il valore ed i meriti ) : era andato a riconoscere il terreno , in mattinata , e aveva constatato che dimoiava in superficie : i tacchetti trovavano duro sotto una patina molle di tre centimetri . Decise allora di assegnare a Monardi la guardia di Hamrin , di escludere senz ' altro Becattini e lanciare Bruno , il giovane centromediano delle riserve , che sarebbe andato su Brighenti ( anche Chiumento non avrebbe certo giocato avanti ) lasciando libero Carlini . All ' ultimo istante , Frossi escluse anche Barison , ed avendolo incontrato Rocco prima di appostarsi fra il pubblico : « Sono contentissimo » gli disse per consolarlo « che tu non abbia a giocare oggi : sta su allegro . Annibale preferisce Frignani perché è più veloce . Tu e Blason siete della stessa pasta e vi scornereste , con danno sicuramente tuo » . Rocco aveva capito tutto di Frossi , e questi di lui . Scesero dunque in campo , ed avevano entrambi un uomo libero dietro il centromediano effettivo : Moro da una parte , Bruno dall ' altra . E , com ' è vero Dio , non avevo mai visto il Genoa palleggiare con tanta fiducia . Elaborava le azioni fino alla bianca barriera patavina , davanti a Pin , poi immancabilmente rimbombava la respinta di Azzíni ( spesso così disinvolta da cadere nel gigionesco ) , o la zampata possente di Blason . Si snodava altresì la manovra difensiva di Moro e Pison verso Mari , il migliore in campo . E Mari serviva subito Rosa o portava avanti la palla in attesa di ispirazione migliore . Scattava allora Hamrin , indecifrabile in ogni mossa ... Era ovviamente impossibile il contropiede , su cui Frossi fondava le sue speranze . Il palleggio stretto dei genoani s ' immiseriva sui piedoni dei panzern di Rocco : perché una squadra giganteggiava in campo , sfiorando punte d ' altissimo gioco collettivo : il Padova . E la difesa genoana , benché protetta molto da Robotti e dai laterali , era inesorabilmente infilata da Hamrin all'8' : su respinta lunga di Azzini , comodo arresto di Rosa , allungo poi ad Hamrin che scatta e brucia Monardi , poi finta d ' anca e umilia Delfino , guizza ormai in area e squilibra Carlini , infine batte di destro basso e Franci , poareto , si butterebbe d ' istinto sulla destra : solo con il piede sinistro può toccare la palla , non fermarla . Il gol subito induce l ' animoso Genoa a tentare il forcing . Una perfetta punizione carica d ' effetto di Dal Monte , dal limite , umilia Pin che vola a bloccarla : la palla che gli rimbalza dal petto , e Frignani stordito che manca il tocco decisivo a rete . Riparte il Padova e la difesa del Genoa , in gravissimo orgasmo , addirittura segna per gli avversari . Brighenti traversa alto da destra , manca l ' inzuccata Rosa ( spintonatissimo ) : la palla finisce comoda sui piedi di Delfino , piazzato al vertice dell ' area di porta : « A me ! » urla Franci . Delfino si volta e in ottimo stile , di piatto , tocca verso rete : Carlini urta Franci : nessuno dei due può arrestare il tocco preciso e irridente di Delfino : 2-0 . E non è che il 10' . Ora il Genoa si smonta e incalza il Padova . Viene sotto anche Blason - solenne a volte come un monumento - a sfiorare l ' incrocio dei pali con un lungo tiro - cross . Il Padova manovra nella propria metà campo , attira gente , poi scatena le punte avanzate : che è il calcio tatticamente più logico del mondo . Al 24' , un gol strepitoso ( e anche fortunato , se vogliamo ) . Brighenti dà avanti a Hamrin scattato al centro : Hamrin parte in dribbling , terrorizzando tutti , poi tocca in bellezza a Brighenti , libero sulla destra : non ci sarebbe che da battere in rete . Brighenti mai si decide : infine , chiude gli occhi - suppongo - e molla la botta : senz ' altro un tiro sbagliato : ma Hamrin ha seguitato a correre e da due metri , di collo destro , spacca inesorabilmente a rete . Un gigante . Da parte genoana , il solo bravo Robotti ha l ' anima per tentare il tiro . Dal Monte sembra talora uno yeti ( l ' abominevole uomo delle nevi ) . Abbadie medita sull ' impossibile . Frignani frascheggia , come anche Leoni . E dietro , il caos . Nonché marcare Hamrin , Monardi non ha il coraggio di guardarlo . Carlini stesso , il duro , si smarrisce . Gli altri , sopraffatti a loro volta . Eppure a costruire è sempre il Genoa , come quei pugili che ciecamente impostano il forcing , e l ' avversario gli arriva ogni volta alla mascella con pugni d ' incontro , che valgono doppio . Al 38' , parte Mari e potrebbe concludere dal limite : non vuole , evidentemente , e allarga a sinistra : poi spara il cross nel ventre a Carlini , che gli si è fatto incontro : mentre si torce il genoano per la gran botta , Mari ripete il comodo cross e arriva uno spirito folletto a inzuccarlo : ancora Hamrin , veramente irresistibile : Franci è bruciato a mezzo l ' uscita . Che fanno quattro . E non basta . Mari coglie una respinta di Delfino e tenta il tiro , da una ventina di metri , al 42' : Franci lo parerebbe in ginocchio , ma ecco balzarvi sopra Hamrin in proterva spaccata : 5-0 . La gente , in tribuna , letteralmente delira : « Ben venga la Juve e sì la farem di smalto ! » . Stringe il cuore vedere il Genoa tanto intronato . Attacca ancora e non molla . Frignani e Leoni hanno mancato due palle gol nel primo tempo : adesso Frignani ne manca un ' altra , sparando debolmente su Pin un ' apertura di Dal Monte ( al 6' ) . Un istante prima , Bruno aveva abbattuto Brighenti in area e Boati aveva dato la punizione dal limite : era rigore netto . Il pubblico s ' è infuriato , come se il Padova perdesse : invece il Padova faceva dell ' accademia . Al 17' Robotti cerca decisamente il gol : spara da destra appena oltre il limite e batterebbe Pin , ma colpisce la traversa : per soprammercato , il rimbalzo torna gentilmente su Pin , ormai rassegnato a terra . Proprio nulla va bene al Genoa , benché raramente io l ' abbia visto giocare , a quel modo . Al 22' in vertiginoso dribbling parte Rosa - sinora un po ' fumistico - su astuto pallonetto di Brighenti : Carlini manca un tackle irrisorio : Rosa può concludere a rete , scartando anche Franci : 6-0 . « Xe come darghe ai fioi » ironizzano in tribuna . Palla al centro ed ennesimo attacco del Genoa . Sfuma l ' azione ma egualmente Azzini s ' oppone di spalle a Leoni : Boati fischia il rigore . Allora il pubblico dà fuori da matto , stordito com ' è in quella gioiosa sbornia di gol . Sul 6-0 , tanto strepita che Azzini si sente forse autorizzato a dirne quattro sul conto dell ' arbitro : lo calma dapprima Scagnellato , poi , come quegli insiste , il rinocerontico Blason gli ammolla una zuccata sul naso : e mentre Dal Monte batte il rigore e segna , Azzini deve trascinarsi fuori gatton gattoni e quasi KO : devono portarlo di peso negli spogliatoi . Il Genoa attacca sempre deciso , contro il Padova ormai ridotto in dieci e senza catenaccio : Brighenti può filarsela in contropiede : è il 26' : Delfino l ' abbranca ai fianchi ( in area naturalmente ) mentre stava concludendo a rete : è rigore , ma Boati vede l ' uomo lanciato e gli lascia il vantaggio : Franci para . Il Genoa conclude ora più che non abbia mai potuto quest ' anno : al 33' segna Abbadie al volo , da posizione centrale . Come riparte Hamrin per fare sette , Bruno lo spintona brutalmente via . Boati ha così l ' occasione di negare il terzo rigore al Padova e la gente gli ringhia insulti sanguinosi . Dal Monte infila cinque tiracci suoi in soli otto minuti : sul quinto , finalmente , gli riesce di battere Pin . Ed è tutto .