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Nostalgia ( Pintor Luigi , 1999 )
StampaQuotidiana ,
Amintore Fanfani è stato una figura centrale del cinquantennio democristiano , un personaggio che ha ricoperto ogni carica possibile meno la presidenza della Repubblica e lo ha fatto con gran lena . Di lui si usava dire : rieccolo , perché cadeva nella polvere e rispuntava sugli altari con invidiabile tenacia . E tuttavia , nonostante questa sua centralità nella politica italiana , è stato un democristiano anomalo per origine e per temperamento . Lo dico come apprezzamento , non per il rispetto che si deve ai defunti ( c ' è un accenno in un articolo scritto una settimana fa per il prossimo numero della nostra rivista mensile ) . Anomalo non solo per una sua rettitudine ma perché , per quanto amasse il potere , era uno intimamente minoritario . Lo abbiamo combattuto con cattiveria e anche con successo , lui e il suo fanfascismo , contribuendo a impedire la sua elezione al Quirinale . In quella circostanza mi convocò al Senato , si informò sullo stato di salute del « manifesto » e dei suoi cinque deputati , mi disse che secondo lui avremmo dovuto aspettare di avere un seguito prima di uscire dal Pci . Gli risposi che non eravamo usciti ma ci avevano cacciato , e il nostro stato di salute era pessimo ma che non contasse sui nostri cinque voti . Ma Amintore Fanfani è stato vittima del suo partito assai più che dei suoi avversari . La congiura nel convento delle suore dorotee lo mise in angolo ( insieme al suo pessimo amico Tambroni ) . Il ruolo di erede di De Gasperi non gli fu mai riconosciuto né da Moro né da Andreotti ( che lo disistimava ) né dai grandi notabili . La sconfitta elettorale sul divorzio fu definitiva come Waterloo . Era anomalo , Amintore Fanfani , anche rispetto a Dossetti e La Pira a cui fu associato in gioventù come professorino . Non era un teocratico ma uno statalista un po ' affetto da « lorianesimo » : come quando scopriva nei pozzi neri del Sud una possibile fonte di energia alternativa al petrolio . Era un combattente presuntuoso ma , forse , anche ingenuo . Chissà se , in questi anni di vecchiaia , ha invidiato i Craxi e i Berlusconi . Forse no , e forse preferirebbe essere ricordato come pittore più che come statista . Ci prende la nostalgia e ora ci appare , salutando la sua scomparsa , meno antipatico dei suoi successori .