StampaPeriodica ,
L
'
uomo
,
sentendosi
più
forte
,
s
'
immaginò
che
l
'
intelligenza
procedesse
di
pari
passo
colla
forza
e
crescesse
in
ragione
diretta
di
questa
,
cosicché
si
credette
anche
più
intelligente
e
come
tale
,
destinato
a
dirigere
ogni
cosa
e
ad
imperare
sovra
tutti
gli
esseri
,
compresavi
la
sua
compagna
.
Stimandola
tanto
a
sé
inferiore
pensò
che
fosse
nata
per
il
solo
piacere
suo
e
non
avesse
com
'
esso
il
diritto
di
disporre
di
sé
,
di
vivere
e
regolarsi
secondo
la
propria
volontà
ed
inclinazione
.
Si
arrogò
tutti
i
diritti
e
le
impose
tutti
i
doveri
.
In
seguito
,
trovando
nella
diversità
,
nel
contrasto
delle
cose
alcun
che
di
armonico
,
di
piacevole
,
volle
avere
pella
donna
un
essere
che
totalmente
da
esso
differenziasse
e
diresse
la
sua
educazione
in
questo
senso
.
Parvegli
molto
opportuna
cosa
l
'
accrescere
la
naturale
differenza
di
forza
,
aumentando
la
propria
col
continuo
esercizio
che
gli
offrivano
le
frequenti
guerre
,
le
lunghe
marcie
;
colla
ginnastica
,
col
pugilato
,
coi
lavori
dei
campi
,
ecc
.
,
e
diminuendo
quella
della
donna
,
costringendola
ad
una
vita
sedentaria
,
anche
nell
'
infanzia
(
l
'
età
in
cui
è
tanto
necessario
il
moto
per
acquistare
una
vigorosa
salute
)
condannandola
al
monotono
lavoro
dell
'
ago
,
continuamente
seduta
nel
vano
di
una
finestra
,
dall
'
alba
sino
alla
sera
.
Coll
'
andare
del
tempo
quest
'
educazione
portò
i
suoi
frutti
.
La
donna
divenne
più
debole
;
la
sua
costituzione
fisica
si
alterò
;
si
fece
più
delicata
,
più
sensibile
.
Dalla
debolezza
nacque
la
timidità
,
qualità
di
cui
l
'
uomo
assai
si
compiacque
,
perché
offriva
alla
nature
grossolane
e
brutali
,
che
sono
per
necessità
tanto
numerose
,
i
mezzi
di
abusare
sempre
più
del
loro
potere
,
ed
alle
nature
generose
,
che
sono
sempre
rare
,
porgeva
occasione
di
protezione
,
la
quale
genera
per
solito
la
riconoscenza
e
l
'
amore
.
A
questa
educazione
fisica
deprimente
,
tenne
dietro
un
'
analoga
educazione
intellettuale
e
morale
.
Dapprincipio
nulla
doveva
la
donna
conoscere
;
non
le
s
'
insegnava
né
a
scrivere
né
a
leggere
.
Più
tardi
imparò
dell
'
alfabeto
quant
'
era
necessario
alla
lettura
delle
sue
preghiere
,
ed
annotare
gli
oggetti
di
biancheria
che
consegnava
al
bucato
.
Con
tal
genere
d
'
istruzione
negativa
era
facilissimo
farle
credere
tutto
quello
che
si
voleva
.
Allora
s
'
inventò
per
uso
della
donna
,
una
morale
tutta
speciale
.
Si
crearono
delle
virtù
maschili
e
delle
virtù
femminili
.
Le
prime
furono
il
coraggio
spinto
sino
alla
temerità
,
sino
alla
baldanza
;
la
fierezza
;
la
rigidità
del
carattere
!
l
'
ostinazione
che
si
chiamò
fermezza
;
la
nobile
ambizione
di
distinguersi
,
di
empire
il
mondo
della
propria
fama
;
il
dignitoso
sentire
di
sé
stesso
...
Infine
,
tutto
ciò
che
lusingava
l
'
amar
proprio
dell
'
uomo
,
che
secondava
le
sue
inclinazioni
dominatrici
,
il
suo
istinto
belligero
fu
stimato
virtù
maschile
e
,
per
contro
,
la
timidezza
,
la
rassegnazione
,
la
dolcezza
e
pieghevolezza
del
carattere
,
l
'
obbedienza
,
la
sommissione
al
volere
altrui
,
la
modestia
,
il
pudore
,
il
silenzio
,
la
disposizione
al
sacrifizio
,
si
dissero
virtù
che
convenivano
eminentemente
alla
donna
;
e
tanto
si
perdurò
in
questo
sistema
da
far
parere
naturale
,
non
solo
agli
occhi
del
volgo
ma
a
quelli
pur
anco
delle
persone
colte
,
ciò
che
altro
non
è
se
un
mero
effetto
della
educazione
.
Si
riuscì
,
per
tal
modo
,
ad
avere
nella
donna
e
nello
uomo
due
contrasti
viventi
;
due
nature
direi
quasi
eterogenee
;
due
tipi
opposti
,
come
l
'
acqua
e
il
fuoco
,
lo
spirito
e
la
materia
,
la
gioia
e
il
dolore
,
e
via
dicendo
;
il
cui
stato
normale
è
una
lotta
continua
che
la
stessa
mutua
attrazione
è
impotente
a
spegnere
.
La
donna
fu
la
poesia
,
l
'
ideale
;
l
'
uomo
fu
la
prosa
,
il
reale
.
La
donna
rappresentò
la
passività
,
l
'
uomo
l
'
attività
(...)
.
(...)
L
'
uomo
cammina
a
fronte
alta
in
qualsiasi
luogo
ed
in
ogni
circostanza
,
la
donna
deve
camminare
cogli
occhi
bassi
come
una
colpevole
,
ché
la
modestia
gliene
fa
un
dovere
.
È
permesso
all
'
uomo
di
farsi
ammirare
,
di
uscire
dalla
folla
e
mettersi
in
evidenza
salendo
sovra
un
piedestallo
;
la
donna
deve
eclissarsi
,
evitare
che
si
parli
di
lei
,
sia
in
male
che
in
bene
;
deve
tenersi
celata
,
occupare
il
minore
spazio
possibile
,
onde
l
'
uomo
possa
meglio
muoversi
in
tutto
suo
agio
.
In
verità
si
direbbe
che
il
nascer
donna
sia
un
disonore
,
un
'
onta
,
una
colpa
da
doversi
espiare
a
forza
di
umiliazioni
,
di
rassegnazione
,
di
pazienza
,
e
senza
potervi
mai
riuscire
(...)
.
(...)
Non
v
'
è
bisogno
alcuno
di
essere
forte
,
o
intelligente
,
o
dotto
,
o
saggio
,
o
educato
,
per
aver
diritto
alla
libertà
.
Tutti
gli
uomini
,
dal
più
degno
al
più
tristo
,
sono
liberi
ed
eguali
tra
loro
.
Le
donne
devono
,
allo
stesso
titolo
,
esser
libere
e
sovra
un
piede
di
perfetta
eguaglianza
cogli
uomini
,
per
questo
solo
motivo
,
ché
sono
anch
'
esse
dotate
di
volontà
,
di
spontaneità
,
al
paro
di
tutti
gli
altri
esseri
viventi
;
perché
la
libertà
è
un
bisogno
e
quando
una
volontà
non
è
libera
,
è
vincolata
da
un
'
altra
,
vi
è
un
individuo
che
soffre
ed
un
altro
che
si
arroga
più
che
non
gli
spetta
.
Ogni
individuo
a
qualunque
classe
appartenga
,
deve
avere
la
sua
giusta
,
eguale
dose
di
libertà
,
limitata
soltanto
da
quella
di
un
altro
;
la
sua
dose
di
responsabilità
,
senza
la
quale
non
vi
può
essere
né
moralità
,
né
onore
,
né
dignità
,
né
virtù
di
sorta
.
La
donna
ha
diritto
al
pieno
e
legittimo
possesso
della
sua
persona
perché
è
un
individuo
distinto
e
completo
,
che
può
stare
da
sé
,
senza
unirsi
all
'
uomo
e
vivere
,
ciò
non
di
meno
,
felice
,
rendersi
utile
alla
patria
,
alla
società
,
alla
umanità
,
come
l
'
uomo
può
stare
ed
è
un
individuo
completo
anche
senza
unirsi
alla
donna
,
del
che
abbiamo
numerosi
esempi
.
La
donna
ha
diritto
quanto
l
'
uomo
alla
scienza
,
alla
conoscenza
del
vero
perché
è
quanto
l
'
uomo
intelligente
,
morale
e
ragionevole
.
Ha
diritto
a
tutto
ciò
cui
ha
diritto
l
'
uomo
,
perché
una
sola
è
la
morale
,
una
la
giustizia
,
una
la
ragione
,
uno
l
'
onore
.
Tutto
ciò
che
è
permesso
all
'
uomo
deve
esserlo
parimente
alla
donna
,
come
tutto
ciò
che
è
vietato
alla
donna
,
se
veramente
giusto
è
il
divieto
,
lo
deve
essere
anche
all
'
uomo
.
Il
male
ed
il
bene
,
sì
fisico
che
morale
,
non
hanno
,
non
conoscono
,
non
sono
d
'
alcun
sesso
.
Tutto
ciò
che
merita
davvero
il
nome
di
virtù
conviene
ad
entrambi
e
ciò
che
è
riconosciuto
immorale
,
se
propriamente
è
tale
,
non
se
lo
devono
permettere
né
l
'
uno
né
l
'
altro
.
È
tempo
,
ormai
,
che
si
cessi
dall
'
usare
due
pesi
e
due
misure
,
e
qualora
si
persistesse
a
credere
necessaria
una
distinzione
tra
i
sessi
(
cosa
che
noi
non
possiamo
in
verun
modo
ammettere
)
la
giustizia
esigerebbe
assolutamente
che
le
prerogative
,
i
riguardi
,
le
preferenze
,
la
maggiore
tolleranza
della
legge
,
come
della
società
,
fossero
in
favore
del
più
debole
e
la
severità
,
il
rigore
dei
Codici
,
dei
Tribunali
,
della
pubblica
opinione
,
si
adoperassero
contro
il
più
forte
e
non
già
tutto
il
contrario
,
come
si
è
sempre
praticato
ed
ancora
si
pratica
.
StampaPeriodica ,
Lasciando
,
per
ora
,
d
'
indagare
quanto
vi
possa
essere
di
vero
in
questa
sentenza
:
La
speciale
missione
della
donna
è
la
maternità
,
come
accade
,
domando
io
,
che
una
donna
divenuta
madre
senza
essere
maritata
,
è
disprezzata
da
tutti
,
e
talmente
disprezzata
,
che
si
trova
nella
dura
necessità
di
nascondersi
per
dare
la
vita
alla
sua
creatura
,
o
rassegnarsi
ad
una
vita
di
disonore
,
di
disprezzo
,
d
'
umiliazione
e
di
miseria
(...)
.
(...)
Mi
risponde
:
Per
essere
madre
onorata
la
donna
deve
prima
maritarsi
.
Bene
,
sia
pure
.
Ma
può
la
donna
maritarsi
come
,
quando
e
con
chi
vuole
?
No
;
deve
aspettare
di
essere
chiesta
in
moglie
.
E
se
nessuno
la
chiede
?
In
tal
caso
si
conservi
zitella
.
Ma
allora
che
diviene
la
vostra
massima
:
la
donna
è
nata
per
essere
madre
?
E
poi
,
conservarsi
casta
per
tutta
la
vita
è
presto
detto
,
ma
credete
che
sia
cosa
tanto
facile
,
non
dico
per
tutte
,
ma
per
molte
e
molte
?
Tuttavia
date
loro
,
o
Signori
,
l
'
esempio
e
sono
sicura
che
tutte
sapranno
imitarvi
.
Come
oserete
parlar
loro
di
castità
assoluta
mentre
voi
,
o
Signori
,
date
al
mondo
continue
prove
che
la
credete
una
virtù
impossibile
?
Voi
sembrate
persuasi
che
la
donna
può
,
anzi
deve
esser
casta
,
ma
per
vostro
conto
la
castità
sembra
che
la
consideriate
,
non
più
una
virtù
necessaria
,
ma
una
vera
impossibilità
e
nello
stesso
tempo
una
ridicolaggine
,
direi
quasi
,
una
vergogna
.
Tutti
i
filosofi
,
siano
spiritualisti
ovvero
materialisti
,
si
accordano
nel
dire
che
l
'
amore
è
un
bisogno
del
cuore
umano
.
Or
come
soddisferanno
a
questo
bisogno
le
donne
che
non
si
maritano
?
Mi
si
potrebbe
rispondere
:
Vi
è
l
'
amor
platonico
e
di
questo
forse
intendono
parlare
i
filosofi
.
Nessuno
al
mondo
più
di
me
rispetta
ed
ammira
l
'
amor
platonico
,
ma
perché
fosse
possibile
bisognerebbe
trovare
uomini
che
se
ne
contentassero
.
E
,
dopo
tutto
,
mi
sia
permesso
il
dirlo
,
la
natura
fisica
ha
pure
le
sue
esigenze
,
che
sono
tanto
legittime
quanto
quelle
della
natura
morale
e
senza
le
quali
l
'
umanità
si
estinguerebbe
.
Sapreste
dirmi
,
o
Signori
,
in
cortesia
perché
,
quando
trattasi
del
vostro
sesso
,
voi
considerate
l
'
amor
fisico
quale
un
bisogno
e
ne
fate
una
questione
di
salute
,
e
quando
trattasi
del
nostro
il
bisogno
e
la
salute
scompaiono
ad
un
tratto
e
più
nessuno
ne
parla
?
Se
mai
vi
figurate
che
le
donne
non
hanno
gli
stessi
bisogni
vostri
rivolgetevi
ad
un
medico
,
che
sia
anche
filosofo
,
e
sentirete
quali
terribili
sconcerti
la
castità
forzata
produce
nella
salute
di
quelle
sventurate
che
si
rinchiudono
nei
chiostri
.
Tutti
compiangono
la
misera
sorte
di
quelle
povere
sacrificate
che
,
illuse
da
un
falso
concetto
religioso
,
credettero
non
poter
salvare
l
'
anima
se
non
a
patto
di
martoriare
il
corpo
,
e
tale
compianto
è
giusto
,
è
generoso
,
ma
come
poi
conciliare
questo
lodevole
senso
di
simpatia
per
quelle
infelici
che
finalmente
si
sono
,
dobbiamo
supporlo
,
volontariamente
immolate
,
colla
pretensione
che
ha
la
società
d
'
imporre
a
tutte
le
donne
non
maritate
quella
medesima
castità
assoluta
che
si
deplora
nelle
monache
?
Non
dipende
sempre
dalla
donna
il
maritarsi
;
sono
anzi
biasimate
,
criticate
,
messe
in
ridicolo
le
giovani
che
si
industriano
per
trovare
un
marito
,
(
che
si
pretende
d
'
altronde
tanto
necessario
)
e
si
vuole
che
non
amino
,
che
non
diventino
madri
se
non
unite
in
legittimo
matrimonio
!
(...)
.
(...)
Ogni
qual
volta
io
sento
parlare
nei
termini
più
obbrobriosi
di
donne
perdute
,
da
uomini
che
le
superano
spesso
in
dissolutezze
;
ogni
volta
che
li
sento
,
ipocritamente
o
ingenuamente
,
deplorare
la
crescente
demoralizzazione
femminile
,
mi
par
di
sentire
un
'
orribile
stuonatura
.
Suppongo
che
ben
pochi
debbano
essere
gli
uomini
che
non
siano
stati
,
almeno
una
volta
nella
loro
vita
,
in
qualche
casa
di
tolleranza
,
potendolo
fare
impunemente
.
Non
sono
soltanto
gli
uomini
libertini
,
scostumati
,
rotti
ad
ogni
vizio
;
non
sono
soltanto
gli
uomini
delle
basse
classi
che
frequentano
,
più
o
meno
assiduamente
,
tali
luoghi
.
Quelle
donne
affermano
che
uomini
d
'
ogni
rango
,
d
'
ogni
classe
,
d
'
ogni
condizione
,
d
'
ogni
età
;
celibi
,
ammogliati
,
rispettabili
padri
di
famiglia
,
si
recano
a
visitarle
,
e
non
si
sanno
persuadere
perché
esse
debbano
essere
un
oggetto
d
'
esecrazione
per
tutti
,
mentre
gli
uomini
che
frequentano
le
loro
case
sono
tuttavia
stimati
onesti
,
degni
,
persone
ammodo
e
come
si
deve
.
Io
lo
confesso
,
in
questo
non
posso
dar
loro
torto
(...)
.
(...)
Per
me
,
non
lo
nascondo
,
vi
è
qualche
cosa
di
ben
più
vile
,
di
ben
più
abbietto
,
di
ben
più
ignobile
di
una
donna
perduta
.
È
l
'
uomo
che
confessa
averne
bisogno
,
la
considera
necessaria
,
l
'
avvicina
e
la
disprezza
!
(...)
.