Miscellanea ,
POCHE
PAROLE
PER
CAPIRCI
ALLA
PRIMA
.
Questo
libro
non
è
per
gli
strategici
e
molto
meno
pei
letterati
;
un
cruscante
,
leggendolo
,
avrebbe
di
che
arricciare
il
naso
moltissime
volte
;
un
soldato
di
quelli
che
vanno
per
la
maggiore
,
giurerebbe
che
lo
scrivente
sa
di
arte
di
guerra
,
quanto
sa
d
'
ortografia
un
'
analfabeta
;
nè
io
dicerto
vorrei
sfegatarmi
per
far
cambiar
loro
opinione
;
io
non
l
'
ho
mai
pretesa
a
linguista
ed
ho
una
vecchia
ruggine
con
chi
si
arrovella
,
per
studiare
il
sistema
di
ammazzare
più
gente
che
può
.
I
miei
non
sono
che
appunti
;
appunti
presi
al
chiaro
di
luna
,
nel
silenzio
degli
avamposti
o
nel
cicaleggio
giocondo
e
spigliato
della
caserma
;
tra
il
fischiar
delle
palle
e
le
canzoni
entusiastiche
,
tra
una
bestemmia
e
una
lacrima
,
in
mezzo
alla
baldoria
e
ai
cadaveri
,
ai
generosi
proponimenti
e
alle
continue
disillusioni
,
nasce
spontanea
in
chiunque
abbia
del
cuore
,
una
filosofia
che
l
'
arcigno
e
pettoruto
pedante
non
crederebbe
possibile
in
una
vita
scapigliata
,
chiassona
,
piena
d
'
emozioni
,
ma
sempre
senza
pensieri
,
quale
è
la
vita
del
campo
.
E
di
tali
riflessioni
,
ispirate
dai
fatti
ora
tristi
,
ora
gloriosi
,
di
cui
fummo
gran
parte
,
può
essere
che
qua
e
là
se
ne
trovino
anche
in
questi
appunti
,
che
raffazzonati
alla
meglio
,
ora
ardisco
di
offrire
ai
miei
buoni
lettori
,
persuaso
che
,
se
non
avranno
altro
merito
,
avranno
certamente
quello
di
essere
dettati
dalla
verità
,
mai
da
rancore
o
da
invidia
.
Se
arrivato
all
'
ultima
pagina
,
qualcuno
che
avrà
avuto
l
'
eroismo
di
seguirmi
fin
là
,
volgerà
un
pensiero
pietoso
ai
poveri
martiri
,
che
ignorati
si
giacciono
nell
'
estese
pianure
sotto
Fontaine
e
Talant
e
resterà
persuaso
che
i
pochi
,
i
quali
per
la
causa
più
santa
che
si
sia
dibattuta
in
questi
ultimi
tempi
lasciarono
interessi
e
famiglia
,
quantunque
disconosciuti
e
non
aiutati
da
chi
aveva
il
dovere
di
aiutarli
,
hanno
fatto
tutto
quello
che
umanamente
era
loro
possibile
per
far
trionfare
la
idea
,
battendosi
da
prodi
,
e
non
mostrandosi
indegni
di
quella
camicia
rossa
,
che
da
gente
abietta
e
codarda
si
voleva
condannare
al
Bargello
,
io
sarò
più
che
contento
,
io
potrò
dire
che
il
mio
povero
libro
ha
raggiunto
il
suo
scopo
.
CAPITOLO
I
.
-
Bada
bene
che
domani
ti
aspettiamo
a
Livorno
.
-
Non
ne
dubitate
...
Brucio
anche
io
dal
desiderio
di
lasciar
queste
lastre
.
-
Allora
siamo
intesi
?
-
Intesisissimi
.
-
A
domani
dunque
!
...
E
tutti
,
e
tre
ci
stringemmo
vicendevolmente
la
mano
,
e
si
stava
per
congedarci
,
quando
tutto
a
un
tratto
un
prolungato
mormorio
ci
giunge
all
'
orecchio
:
è
un
accorrere
di
gente
,
uno
spalancarsi
improvviso
di
finestre
e
di
usciali
di
botteghe
vicine
,
un
domandare
e
un
rispondere
,
un
incomposto
gridìo
di
ragazzi
,
un
esclamare
di
donne
,
continuo
e
in
tuono
di
spavento
.
-
Che
ci
sia
la
rivoluzione
?
-
Domandò
un
mio
compagno
che
da
circa
quindici
giorni
non
sognava
che
sangue
e
trambusti
.
Senza
rispondere
alla
strana
supposizione
,
mossi
dalla
curiosità
escimmo
tutti
dalla
bottega
di
caffè
,
nella
quale
eravamo
seduti
.
Qual
magnifico
spettacolo
non
ci
si
offerse
alla
vista
!
Era
terminato
di
piovere
ed
il
cielo
era
tutto
rosso
,
infuocato
,
quasichè
fosse
avolto
in
un
lenzuolo
d
'
amianto
;
i
popolani
,
tutti
a
bocca
spalancata
tenevano
la
testa
all
'
insù
,
e
distornavano
gli
sguardi
dall
'
alto
,
solamente
por
occhieggiarsi
tra
loro
,
lambiccando
il
cervello
e
arrapinandosi
,
per
spiegare
il
fenomeno
,
che
per
la
prima
volta
vedevano
,
e
di
cui
non
erano
mai
giunti
a
farsi
un
'
idea
.
I
lettori
si
rammenteranno
dell
'
Aurora
boreale
che
apparve
ai
venticinque
dell
'
ottobre
decorso
;
la
sera
appunto
del
venticinque
d
'
ottobre
era
l
'
ultima
che
,
a
nostro
giudizio
,
dovevamo
passare
in
Firenze
.
-
Anche
il
cielo
si
tinge
di
rosso
-
Gridò
il
solito
compagno
,
provocando
un
'
occhiataccia
dal
padron
di
bottega
,
il
quale
dacché
aveva
raggruzzolato
la
miseria
di
un
mezzo
milione
si
era
buttato
,
anima
e
corpo
,
nella
categoria
dei
ben
pensanti
-
Allegri
ragazzi
-
Continuò
collo
stesso
tuono
di
voce
lo
scapato
-
Gli
augurii
,
non
potrebbero
essere
migliori
...
Evviva
il
rosso
!
-
Evviva
!
-
Rispondemmo
noi
tutti
,
contenti
come
pasque
per
la
nuova
distrazione
che
ci
dava
quel
caso
inopinato
e
maraviglioso
che
faceva
inorridire
dallo
spavento
il
superstizioso
fellak
e
la
donnicciola
dei
nostri
camaldoli
;
due
selvaggi
in
questo
secolo
in
cui
non
si
fa
che
ragionare
di
civiltà
.
Dopo
pochi
minuti
,
lasciai
i
miei
compagni
,
e
prima
di
ridurmi
a
casa
,
ebbi
vaghezza
di
vedere
,
forse
per
l
'
ultima
volta
,
il
lungarno
.
Era
deserto
!
Non
sto
a
ripetere
tutti
i
pensieri
che
,
ispirati
dalla
solitudine
,
si
accavallavano
e
si
cozzavano
nel
mio
cervello
in
ebollizione
:
finalmente
si
poteva
partire
,
e
partire
per
la
Repubblica
...
finalmente
era
venuto
il
momento
di
far
vedere
ai
nostri
nemici
che
non
si
era
buoni
soltanto
a
declamare
per
i
caffè
e
per
le
bettole
,
finalmente
si
realizzava
quel
sogno
che
da
tanto
tempo
vagheggiavamo
nel
più
segreto
dei
nostri
pensieri
.
E
dire
che
i
pezzi
grossi
della
democrazia
,
tutti
,
come
un
sol
uomo
ci
avevano
sconsigliato
.
Ma
che
vogliono
dunque
-
ripeteva
tra
me
-
questi
vecchi
che
coi
loro
scritti
,
colle
loro
opere
sono
stati
i
primi
a
farci
amar
la
repubblica
?
-
Lasciar
solo
là
,
tra
un
popolo
straniero
,
Garibaldi
e
farci
sfuggire
una
sì
bella
occasione
....
Ma
che
vogliono
dunque
costoro
?
....
Alla
fine
soccorrendo
la
Francia
,
noi
non
adempiamo
che
al
nostro
dovere
;
si
soccorre
la
nostra
sorella
maggiore
,
la
patria
delle
grandi
iniziative
,
quella
che
ci
ha
istruito
colle
sue
opere
,
che
ci
ha
dato
sollazzo
coi
suoi
romanzi
,
che
ha
fatto
le
spese
dei
nostri
teatri
,
che
dal
campo
sereno
e
grandioso
della
scienza
a
quello
frivolo
della
moda
ci
ha
dato
ogni
cosa
;
se
ci
è
di
mezzo
quel
maledetto
affare
di
Montana
,
che
colpa
ce
ne
ha
la
Francia
,
che
colpa
ce
ne
hanno
i
discendenti
di
Voltaire
e
di
Danton
,
i
figli
di
quella
Nazione
che
ha
proclamato
per
prima
in
faccia
all
'
attonito
mondo
i
diritti
dell
'
uomo
?
....
Oh
!
la
sarebbe
bella
,
se
i
nostri
soldati
fossero
mandati
in
China
o
in
qualunque
parte
del
mondo
,
a
puntellare
un
monarca
imbecille
e
codardo
,
oh
!
la
sarebbe
bella
,
che
se
ne
avesse
a
fare
un
carico
a
noi
!
...
Eppoi
andare
contro
un
re
per
la
grazia
di
Dio
,
noi
che
non
crediamo
in
Dio
e
non
abbiamo
i
re
nelle
nostre
simpatie
;
aiutare
un
governo
che
ha
i
palloni
volanti
per
posta
e
per
soldato
chiunque
è
buono
di
portare
un
fucile
;
utilizzare
a
prò
di
causa
santissima
una
vita
noiosa
e
disutile
,
traversare
il
Mediterraneo
,
veder
città
e
paesi
che
tante
volte
abbiamo
sentito
nominare
nei
libri
,
e
che
tante
volte
abbiamo
desiderato
vedere
,
riabbracciare
i
vecchi
compagni
con
cui
in
altro
tempo
si
è
diviso
i
pericoli
e
l
'
emozioni
delle
battaglie
;
inebriarsi
di
nuovo
tra
la
polvere
,
il
fumo
e
l
'
assordante
rumore
dei
combatimenti
;
e
udire
le
grida
dei
prodi
,
che
si
lanciano
,
come
un
sol
'
uomo
,
alla
carica
e
unirsi
a
loro
e
vederli
...
vederli
da
vicino
i
terribili
soldati
che
fan
tremare
l
'
Europa
,
misurarsi
con
essi
,
picchiarsi
,
vincere
,
morire
forse
anche
pel
nostro
ideale
....
Oh
!
le
care
fantasie
che
mi
carezzavano
l
'
immaginazione
,
sotto
quel
Cielo
di
fiamme
,
sul
quale
proprio
davanti
ai
miei
occhi
staccava
superbamente
modesto
,
il
tempio
monumentale
di
san
Miniato
-
Anche
là
sono
morti
dei
repubblicani
-
Io
dissi
con
compiacenza
a
me
stesso
-
anche
là
fu
combattuta
l
'
aspra
tenzone
che
da
tanto
tempo
agita
l
'
umanità
...
Essi
son
morti
,
ma
vivono
eterni
nella
memoria
del
popolo
.
Oh
!
toccasse
a
noi
la
lor
sorte
!
Insomma
d
'
idea
in
idea
,
di
fantasticaggine
in
fantasticaggine
,
chi
sa
dove
sarei
andato
a
cascare
,
se
,
più
macchinalmente
che
altro
,
non
mi
fossi
ritrovato
sulla
piazzetta
,
dove
era
la
mia
abitazione
-
Eccolo
-
Gridò
una
voce
ben
nota
,
appena
spuntai
dall
'
angolo
della
via
.
-
Eccolo
!
-
Ripresero
altre
voci
;
I
miei
due
amici
,
a
cui
se
ne
erano
aggiunti
altri
due
,
avevan
fatto
un
capannello
davanti
al
mio
uscio
e
mi
avvidi
alla
prima
che
mi
aspettavano
.
-
Abbiamo
creduto
bene
di
venir
tutti
da
te
;
così
domani
saremo
sicuri
di
svegliarci
e
non
recheremo
disturbo
ai
nostri
padroni
di
casa
...
-
Lo
recherete
al
mio
-
Interruppi
....
-
Non
importa
;
già
ora
siamo
liberi
;
abbasso
i
padroni
...
-
Specialmente
quelli
di
casa
,
che
se
si
tarda
a
pagarli
,
diventano
peggio
di
jene
.
-
Su
..
su
;
gridarono
tutti
.
-
Su
!
-
Gridai
anche
io
,
facendo
di
necessità
virtù
;
che
oramai
o
girellare
tutta
la
notte
,
o
portare
in
casa
mia
quell
'
indiavolati
.
S
'
immagini
il
lettore
,
che
cosa
divenisse
in
pochi
minuti
quella
camera
;
tutti
fumavano
come
cammini
,
ed
io
in
un
cantuccio
davo
fuoco
a
certi
appunti
,
coi
quali
sera
per
sera
confidavo
alla
carta
le
impressioni
provate
durante
il
corso
della
giornata
.
Il
mio
letto
era
piccolo
per
uno
solo
e
in
lunghezza
non
avea
niente
da
invidiare
al
celebre
di
Procuste
;
cotesta
sera
ci
entrarono
in
quattro
,
e
non
potendo
dormire
,
come
è
più
che
naturale
,
cominciarono
a
tirarsi
spinte
e
pedate
tra
loro
,
facendo
un
baccano
da
mettere
in
sussulto
il
vicinato
:
ora
uno
stivale
colpiva
negli
stinchi
qualcuno
,
provocando
certi
moccoli
da
fare
arrossire
un
vetturino
;
ora
si
sentiva
un
'
urlaccio
,
che
traeva
l
'
origine
da
un
gentil
pizzicotto
;
ora
un
guanciale
cadeva
,
a
mo
'
di
bomba
,
sul
tavolino
,
rovesciando
il
calamaio
sul
tappeto
,
che
,
se
non
era
Turco
,
non
era
meno
diletto
al
padrone
di
casa
che
ci
passava
davanti
intiere
mezz
'
ore
in
ammirazione
;
ed
ad
accrescere
il
diavoleto
,
risate
omeriche
,
grida
incomposte
,
esclamazioni
più
o
meno
frizzanti
,
ma
non
certamente
autorizzate
dal
Galateo
di
Monsignor
della
Casa
.
Il
più
rivoluzionario
dei
miei
amici
si
avvolse
dignitosamente
nel
lenzuolo
,
quasichè
fosse
un
peplo
;
le
forme
del
futuro
difensore
della
Repubblica
Francese
non
erano
greche
di
certo
;
i
suoi
stinchi
potevano
benissimo
scambiarsi
per
fusi
,
e
tutto
l
'
insieme
ti
dava
un
'
idea
esattissima
di
un
Cristo
del
Cimabue
.
-
Cantiamo
la
Marsigliese
-
Gridò
E
tutti
,
con
certe
voci
da
birboni
,
che
non
le
può
immaginare
all
'
infuori
di
chi
l
'
abbia
sentite
,
cominciarono
il
celebre
inno
di
Rouget
de
l
'
Isle
:
Allons
,
enfants
de
la
patrie
,
con
quel
che
segue
.
-
Signori
per
carità
-
Urlava
con
voce
più
delle
nostre
stuonata
,
la
padrona
di
casa
dall
'
uscio
vicino
.
-
Questa
è
una
vera
porcheria
-
Di
rimando
aggiungeva
l
'
inquilino
della
stanza
di
contro
-
Quando
si
ha
la
sbornia
,
la
si
va
a
digerire
in
campagna
.
-
A
chi
la
dice
briaco
?
-
Protestava
,
offeso
nella
sua
dignità
,
il
Romano
dal
letto
.
-
Misuri
i
termini
.
Vociavano
gli
altri
.
-
Per
chi
la
ci
ha
preso
?
-
Bellino
lui
!
...
Fa
il
feroce
,
perché
è
dietro
la
porta
.
-
Giù
la
porta
.
-
Alle
barricate
!
...
-
Alle
barricate
!
...
Descrivervi
la
pioggia
di
proiettili
d
'
ogni
genere
che
fu
scaraventata
su
quell
'
uscio
,
sarebbe
cosa
impossibile
;
era
un
turbine
di
stivaletti
,
di
libri
,
di
guanciali
,
di
spazzole
;
il
malcapitato
se
ne
andò
battendo
a
più
riprese
la
porta
e
protestando
che
andava
a
far
rapporto
alla
delegazione
vicina
.
-
E
ora
,
saranno
soddisfatti
!
-
Esclamò
la
padrona
,
sempre
dietro
le
scene
.
Per
nostra
buona
fortuna
il
chiarore
bianchiccio
dell
'
alba
,
si
fece
vedere
tra
gli
spiragli
delle
nostre
finestre
,
ed
i
miei
compagni
partirono
allegri
e
contenti
,
dopo
averci
scambiato
la
promessa
di
vedersi
tra
otto
ore
in
via
Grande
a
Livorno
,
chè
le
mie
occupazioni
esigevano
che
io
mi
dovessi
trattenere
tutta
la
mattina
a
Firenze
.
Andai
per
dormire
,
ma
avevo
fatto
i
conti
senza
l
'
oste
,
e
questa
volta
la
parte
dell
'
oste
doveva
esser
sostenuta
dalla
mia
vecchia
padrona
di
casa
,
la
quale
mi
caricò
di
rimprocci
,
mi
torturò
coi
suoi
omei
,
mi
seccò
colle
sue
geremiate
-
Noi
si
cercava
di
rovinarla
,
il
nostro
non
era
agire
da
persone
educate
.
-
Io
presi
pretesto
da
tutte
queste
lamentazioni
,
per
restituire
la
chiave
,
uscii
,
senza
ascoltare
scusa
veruna
,
disbrigate
in
fretta
e
furia
le
mie
faccenduole
mi
avviai
,
diritto
come
un
fuso
,
alla
stazione
,
ed
aspettando
il
magico
fischio
che
doveva
annunziarmi
la
partenza
dalla
moribonda
capitale
del
felicissimo
regno
degli
analfabeti
,
mi
rincantucciai
in
un
vagone
.
-
Era
tempo
!
-
Esclamerà
il
lettore
e
non
avrà
tutti
i
torti
.
Ci
moviamo
:
qual
felicità
!
Eppure
credevo
di
dover
provare
un
po
'
più
d
'
allegrezza
:
il
Cielo
era
d
'
un
colore
plumbeo
e
,
per
quanto
tu
aguzzassi
lo
sguardo
,
non
giungevi
a
vedere
un
solo
strappo
che
ti
facesse
sperare
il
sereno
:
eppoi
,
non
lo
so
,
partendo
non
si
può
fare
a
meno
di
risentire
una
certa
malinconia
....
son
troppe
le
reminiscenze
che
vengono
a
assalirti
,
tutte
di
un
colpo
;
il
minimo
nonnulla
prende
le
proporzioni
delle
cose
più
grandi
;
ci
si
rammenta
i
più
inconcludenti
discorsi
,
si
ripensa
alle
passeggiate
gradite
,
ai
geniali
convegni
,
alle
conversazioni
che
eravamo
soliti
di
frequentare
;
gli
stessi
dispiaceri
che
abbiamo
provato
ci
sembrano
meno
crudeli
;
e
nelle
nostre
fantasie
si
affollano
invece
le
gentili
esibizioni
degli
amici
,
gli
affettuosi
conforti
delle
nostre
belle
,
i
favori
che
ti
fu
dato
ricevere
,
frequentando
la
società
;
le
vie
per
le
quali
eri
solito
passeggiare
le
ti
sfilano
davanti
,
coi
suoi
negozi
,
colle
sue
gentili
passeggiatrici
che
ti
sono
divenute
familiari
,
quantunque
tu
non
le
abbia
mai
avvicinate
:
e
davanti
ai
tuoi
occhi
che
distrattamente
si
affissano
sugli
alberi
,
i
quali
sembra
che
friggano
indietro
impauriti
a
veder
passare
la
macchina
,
sfilano
ad
uno
ad
uno
,
quasiché
fossero
figure
di
lanterna
magica
,
i
volti
di
tutti
coloro
che
ti
conoscono
,
che
tu
conosci
,
o
che
hai
veduto
anche
soltanto
una
volta
:
le
occupazioni
che
poco
fa
riguardavi
come
un
martirio
,
ora
ti
sembrano
,
care
...
E
quando
tornerò
?
...
E
se
non
tornassi
più
?
....
Quante
cose
saranno
cambiate
,
nel
primo
caso
....
chi
mi
compiangerà
nel
secondo
?
!
..
Oh
!
In
questi
momenti
si
comprende
l
'
eroismo
di
chi
per
una
idea
può
lasciare
una
madre
!
-
Livorno
-
Grida
la
guardia
.
-
Già
....
a
Livorno
-
Pensai
tra
me
e
me
-
Ed
io
che
credeva
di
essermi
mosso
da
pochi
minuti
!
Chi
avevo
avuto
per
compagni
di
viaggio
?
io
non
me
lo
ricordo
;
probabilmente
mi
devono
aver
preso
per
matto
.
Scendo
e
vado
di
corsa
in
via
Grande
,
ove
avevo
l
'
appuntamento
a
Livorno
;
il
Consolato
Francese
doveva
darci
modo
di
pervenire
sicuramente
a
Marsiglia
;
chè
la
questura
Livornese
,
diretta
dal
celebre
Bolis
stava
con
tanto
d
'
occhi
sgranati
,
affinchè
nessuno
salisse
sui
vapori
francesi
,
importunando
e
viaggiatori
,
e
marinari
,
e
facchini
di
porto
,
fino
a
tanto
che
questi
non
avessero
dati
schiarimenti
più
che
lampanti
sull
'
esser
loro
,
o
sulle
faccende
che
li
facevano
stare
sul
mare
;
anche
muniti
di
biglietto
,
si
correva
rischio
di
esser
mandati
e
con
cattivo
garbo
,
di
dove
si
era
venuti
,
e
i
passaporti
non
si
volevano
più
concedere
ad
alcuno
.
Sicuro
che
gli
amici
avessero
fatto
le
pratiche
,
che
ci
era
stato
consigliato
di
fare
,
io
sentii
sollevarmi
un
gran
peso
dal
cuore
,
appenachè
potei
muovere
un
passo
nella
città
;
rincontrai
quasi
subito
gli
altri
,
ma
,
ahimè
qual
delusione
!
....
Le
loro
ridenti
fisonomie
erano
diventate
oscure
;
nessuno
di
loro
osava
indirizzare
una
parola
al
compagno
,
e
tutti
mi
accolsero
con
quella
musoneria
con
cui
i
popoli
accolgono
un
re
,
dopo
un
manifesto
del
sindaco
,
che
invita
a
rimettere
anche
un
tanto
di
tasca
per
le
spese
del
ricevimento
.
-
Che
ci
è
di
nuovo
?
-
Domandai
con
ansia
,
a
quelli
che
mi
avevano
fatto
un
cerchio
all
'
intorno
.
-
Che
ci
è
di
nuovo
?
-
Proferì
con
rabbia
,
il
più
secco
e
più
bisbetico
-
Perdio
!
....
Vieni
al
Consolato
e
vedrai
....
E
avrebbe
a
andar
benino
,
davvero
!
-
Andrà
come
doveva
andare
-
Soggiunse
un
'
altro
-
Quando
alla
testa
ci
si
vuol
metter
certa
gente
....
Quando
si
vuol
proceder
sempre
con
certa
maniera
....
Già
lo
dicevo
io
...
tutte
le
volte
che
ci
siam
fidati
dei
Francesi
si
è
fatto
proprio
un
bel
bollo
.
-
Ma
insomma
cosa
ci
è
?
...
si
parte
?
....
-
Sì
....
per
Firenze
,
o
per
dir
meglio
per
le
Murate
!
-
Ma
....
come
?
-
Vieni
....
vieni
con
noi
e
ti
si
ripete
,
vedrai
.
Non
intendendo
alcuna
cosa
,
ma
volendomi
per
lo
meno
sincerare
su
una
sventura
,
che
non
conoscevo
e
che
ci
minacciava
,
seguii
colla
coda
tra
le
gambe
,
i
bravi
ragazzi
.
Arrivammo
in
due
salti
alla
sede
del
Consolato
;
in
faccia
alla
porta
una
folla
innumerevole
di
popolani
chiassava
,
si
agitava
,
gestiva
;
qualcuno
,
senza
far
tanti
discorsi
,
si
era
già
messa
la
camicia
rossa
sotto
la
giacchetta
;
un
andare
o
venire
,
un
rimescolarsi
continuo
,
un
'
accalcarsi
intorno
a
qualche
povera
vittima
che
esciva
dal
portone
,
un
vociar
di
ragazzi
che
a
capanelli
osservavano
la
scena
,
e
gridavano
incessantamente
:
Viva
Garibaldi
....
Per
una
spedizione
fatta
in
tutta
segretezza
il
principio
non
poteva
esser
migliore
!
-
Ma
che
vi
è
dunque
?
-
Domandai
a
un
mio
compagno
.
-
Il
console
non
si
fa
vedere
,
il
cancelliere
,
nuovo
Pilato
,
dice
che
se
ne
lava
le
mani
,
e
tutta
questa
gente
è
rimasta
come
la
celebre
statua
di
Tenete
.
-
E
che
abbiamo
da
fare
?
-
Va
tu
,
che
sai
alla
meglio
bestemmiare
un
po
'
di
francese
,
scongiura
quella
gente
a
prendere
una
decisione
;
lo
vedi
meglio
di
me
,
qui
,
se
non
si
schizza
tutti
in
domo
Petri
è
un
vero
miracolo
.
Con
quale
animo
andassi
,
se
lo
può
di
leggieri
immaginare
il
lettore
;
chi
ben
comincia
è
alla
metà
dell
'
opera
,
dicevano
i
nostri
nonni
che
non
era
baggei
,
e
cominciare
peggio
di
noi
,
credo
,
sarebbe
stata
cosa
impossibile
.
Mi
feci
annunziare
al
cancelliere
,
e
poco
dopo
venivo
introdotto
.
Il
cancelliere
era
un
bel
giovinetto
;
aveva
una
fisonomia
distinta
ed
aristocratica
e
mi
accolse
con
tutta
l
'
educazione
possibile
;
pure
sin
da
bel
principio
mi
avvidi
,
che
la
mia
presenza
gli
riusciva
incresciosa
più
di
quella
di
un
creditore
,
e
rimasi
convinto
che
la
camicia
rossa
non
era
di
certo
una
delle
simpatie
più
sentite
di
quell
'
impiegato
.
Difatti
il
nuovo
governo
della
Repubblica
Francese
aveva
lasciato
al
suo
posto
tutti
i
vecchi
funzionari
,
i
quali
in
quel
bailamme
non
sapendo
a
qual
Santo
votarsi
cercavano
di
restare
in
bilico
,
come
meglio
sapevano
,
fermi
però
nella
idea
di
non
compromettersi
;
mettetete
anche
un
po
'
d
'
affezzione
alla
dinastia
che
aveva
loro
dato
quel
posto
....
eppoi
ditemi
se
questa
trascuraggine
del
governo
repubblicano
non
ha
dicerto
influito
a
che
fosse
sì
scarso
il
numero
degli
Italiani
,
che
mossi
da
un
'
idea
generosa
,
hanno
pugnato
e
gloriosamente
pugnato
sui
campi
di
Francia
.
-
Capisco
digià
,
perché
viene
.
-
Mi
disse
pel
primo
e
facendomi
segno
di
sedere
,
il
cancelliere
-
Con
mio
gran
rincrescimento
:
però
,
sono
obbligato
di
dirle
che
non
possiamo
far
niente
per
loro
.
-
Ma
se
a
Firenze
ci
hanno
inviato
qui
!
....
-
A
Firenze
hanno
perduto
certamente
il
cervello
....
Le
pare
,
che
noi
vogliamo
suscitare
una
questione
di
diritto
internazionale
....
-
Ma
anche
noi
,
le
ripeto
siamo
stati
spediti
direttamente
e
a
colpo
,
sicuro
:
di
più
sappiamo
che
l
'
altra
sera
partirono
altri
volontarii
,
mandati
da
loro
,
e
si
ha
diritto
d
'
andare
anche
noi
.
-
Per
me
si
figuri
le
manderei
subito
-
Aggiunse
l
'
altro
con
un
sorriso
ed
io
credendo
immediatamente
a
quest
'
ultimo
desiderio
di
lui
che
parlava
,
ma
non
volendo
darmi
per
vinto
,
esclamai
:
Ma
è
così
,
che
l
'
Ambasciata
Francese
di
Firenze
mantiene
le
proprie
promesse
?
-
Noi
non
abbiamo
ricevuto
ordini
dall
'
Ambasciata
...
-
Ma
pure
l
'
altra
sera
partirono
...
-
Non
glielo
nego
,
ma
sapesse
le
rimostranze
della
questura
...
-
Ebbene
:
su
noi
può
fidare
,
noi
non
la
comprometteremo
...
ci
dia
l
'
imbarco
...
lei
vede
lo
scopo
pel
quale
partiamo
...
-
Si
provvedano
dei
loro
passaporti
...
-
Se
non
gli
vogliono
dare
.
-
Prenda
un
mio
consiglio
...
lei
mi
pare
un
giovane
a
modo
,
torni
a
casa
...
Metz
,
se
non
ha
capitolato
,
poco
può
stare
a
farlo
...
accetti
un
mio
consiglio
,
glielo
ripeto
,
torni
a
Firenze
.
-
A
Firenze
poi
no
!
..
-
È
la
meglio
!
-
Mi
meraviglio
che
un
Francese
..
-
Allora
faccia
lei
-
secco
,
secco
ed
alzandosi
,
per
farmi
veder
che
l
'
uggivo
,
mi
proferì
il
cancelliere
.
Disanimato
,
e
non
volendo
attaccare
una
briga
che
poteva
mandare
a
voto
tutti
i
nostri
disegni
,
salutai
appena
il
mio
consigliere
,
e
gabellandolo
per
imperialista
e
anche
,
peggio
,
scesi
di
corsa
la
scala
,
e
preso
a
braccetto
un
mio
amico
,
partii
con
gli
altri
dalla
piazzetta
del
Consolato
.
Andare
bisognava
andare
;
a
dispetto
del
mondo
e
delle
circostanze
;
una
nuova
poesia
si
aggiungeva
a
quella
immensa
che
ci
aveva
sostenuto
fino
a
quel
punto
;
sfuggire
i
questurini
,
farla
in
barba
alle
autorità
costituite
,
sfidare
un
nuovo
pericolo
,
raggiungere
il
nostro
scopo
,
giusto
appunto
,
quando
i
pusilli
,
scoraggiati
sarebbero
tornati
indietro
,
...
era
troppo
bella
,
troppo
attraente
la
prospettiva
,
per
poter
stare
un
sol
'
attimo
dubbiosi
su
ciò
che
dovevamo
intraprendere
.
Io
esposi
queste
idee
agli
amici
,
e
,
godo
dire
,
che
queste
idee
furono
accolte
con
entusiasmo
:
ma
a
che
parte
rivolgersi
per
ottenere
l
'
intento
?
Quali
passi
potevamo
tentare
con
sicurezza
?
Quale
speranze
ci
sorridevano
?
Quali
probabilità
di
successo
?
Noi
non
lo
sapevamo
,
il
romanticismo
di
una
avventura
,
che
offriva
in
se
stessa
tanti
pericoli
,
ci
sorrideva
certamente
e
noi
eravamo
contenti
:
contenti
come
il
povero
diavolo
,
abbandonato
da
tutti
che
incerto
dell
'
indomani
,
si
addormenta
tranquillamente
sull
'
erba
di
un
viottolo
,
sotto
un
cielo
sereno
e
popolato
di
stelle
,
sognando
pace
,
agiatezza
,
fortuna
...
Oh
!
l
'
idea
dì
un
dovere
che
si
compie
,
malgrado
gli
ostacoli
che
frappongono
gli
uomini
e
la
sorte
,
fa
piovere
in
seno
una
consolazione
che
intender
non
la
può
chi
non
l
'
abbia
provata
.
Andammo
all
'
Agenzia
dei
vapori
della
compagnia
Valery
,
e
per
quanto
scongiurassimo
l
'
agente
,
ci
fu
impossibile
ottener
da
lui
,
anche
pagandolo
il
doppio
,
un
biglietto
di
imbarco
.
Gli
ordini
della
questura
erano
precisi
.
-
Noi
glielo
daremmo
anche
gratis
,
ci
ripetevano
quegli
impiegati
,
ma
...
Quel
ma
era
tanto
eloquente
,
che
noi
non
aggiungemmo
parola
.
Con
un
po
'
di
sconforto
nell
'
anima
,
dopo
aver
girellato
a
casaccio
un
'
altra
mezz
'
ora
afiaccolati
e
cascanti
ci
butammo
sulle
panche
di
un
caffè
di
Via
Grande
;
un
tavoleggiante
,
giovinetto
che
avrà
avuto
appena
appena
quindici
anni
,
dopo
averci
ben
bene
sbirciato
,
venne
da
me
e
chiamommi
dapparte
.
-
Lei
vuole
imbarcarsi
per
la
Francia
?
Mi
sussurrò
a
bassissima
voce
.
-
Sì
-
risposi
io
francamente
,
chè
non
potevo
credere
in
sì
giovine
età
nequizia
veruna
.
-
Ebbene
...
le
dò
il
mezzo
d
'
imbarco
.
-
Non
scherzi
?
-
Sulla
mia
parola
d
'
onore
..
Aspetti
un
momentino
e
le
porto
l
'
uomo
per
la
quale
!
....
.
-
Bravo
,
e
se
farai
bene
ti
prometto
una
buona
mancia
.
Il
giovinetto
se
ne
andò
saltellante
e
fece
poco
dopo
ritornò
,
accompagnato
da
un
barcaiolo
,
un
pezzo
di
diavolone
,
tarchiato
e
traverso
;
che
era
un
piacere
a
vederlo
;
intanto
io
aveva
messo
i
compagni
a
parte
della
peregrina
scoperta
e
,
quando
questi
ultimi
videro
avvicinarsi
quel
colosso
in
giacchetta
,
gli
si
fecero
incontro
con
una
grazia
e
con
certe
fisonomie
così
gentilmente
ridenti
,
che
si
poteva
credere
che
non
un
omaccio
,
ma
la
più
vaga
figlia
di
Eva
fosse
entrata
in
quel
mentre
nel
nostro
caffè
.
-
Dunque
loro
vogliono
,
andare
?
Dandomi
una
seconda
,
stretta
di
mano
,
cominciò
a
dirmi
il
barcaiolo
.
-
Sicuro
!
-
Rispondemmo
noi
tutti
-
Ma
vediamo
tante
difficoltà
.
-
Si
fidino
di
me
,
che
non
fo
per
dire
,
ma
lo
può
domandare
a
tutta
la
piazza
sono
uno
di
quei
buoni
..
si
figurino
,
ho
fatte
tutte
le
campagne
e
anche
Aspromonte
e
Mentana
e
se
non
fosse
perchè
;
perchè
...
e
questo
non
è
nulla
:
quello
che
ho
fatto
per
salvare
i
compromessi
politici
!
...
Le
son
cose
che
forse
non
le
crederebbero
...
Hanno
fatto
bene
a
rivolgersi
a
me
,
perchè
ci
è
di
gran
canaglia
tra
i
barchettaioli
e
..
e
....
-
E
insomma
t
'
impegni
di
farci
entrare
in
un
bastimento
,
deludendo
la
vigilanza
delle
guardie
?
...
-
Se
me
ne
impegno
....
Faccian
conto
di
esserci
sopra
...
-
Tu
potrai
contare
sulla
nostra
riconoscenza
.
-
Oh
!
io
per
il
partito
darei
un
bicchier
del
mio
sangue
.
-
Dopo
ti
daremo
qualche
cosa
....
-
Oh
!
mi
contento
di
un
trentino
per
uno
:
-
Così
poco
!
-
Esclamammo
noi
,
credendo
che
ragionasse
di
centesimi
:
-
Sicuro
,
...
vedono
che
mi
adatto
:
per
lor
signori
cosa
son
trenta
franchi
?
Ammirammo
tutti
insieme
lo
spìrito
patriottico
che
ci
faceva
pagare
150
lire
,
quello
che
nella
stagione
dei
bagni
si
ottiene
a
dir
molto
con
ottanta
centesimi
;
pure
,
strìngemmo
la
mano
al
generoso
,
dicendogli
che
ci
saremmo
riveduti
più
tardi
;
poichè
eravamo
decisi
,
con
nostro
gran
sacrifizio
,
ad
appigliarci
a
quest
'
ultimo
partito
,
se
gli
altri
ci
fossero
falliti
.
-
Ci
movemmo
dal
caffè
,
e
vedemmo
un
insolito
brulichìo
in
quella
contrada
,
sempre
brulicante
di
popolo
:
che
è
,
che
non
è
?
...
Hanno
arrestato
un
maggiore
Garibaldino
:
la
questura
si
era
avveduta
,
e
non
ci
voleva
una
gran
fatica
,
che
molti
giovanotti
volevano
partire
per
la
Francia
e
cominciava
a
allungar
le
sue
grinfe
.
Lo
sconforto
cominciava
a
impossessarsi
anche
di
noi
.
-
Ettore
-
Sento
gridarmi
vicino
.
Mi
voltai
e
vidi
il
Colonnello
Perelli
.
-
Dunque
si
parte
?
Gli
domandai
immediatamente
.
-
Parli
a
bassa
voce
...
chè
io
son
tenuto
d
'
occhio
,
guardi
,
ecco
subito
due
musi
proibiti
che
ci
osservano
...
-
Ma
dunque
?
-
Dunque
venga
stasera
,
alla
Locanda
della
Luna
.
-
Ma
ci
è
speranza
?
-
Credo
che
ci
sia
sicurezza
...
A
rivederci
-
A
rivederci
a
stasera
..
-
Allegri
amici
,
dissi
subito
appena
ebbi
lasciato
il
mio
interlocutore
-
Allegri
amici
,
le
speranze
non
che
diminuire
,
prendono
tutte
le
probalità
di
un
vicino
successo
..
Andiamo
a
mangiare
all
'
Ardenza
.
Senza
rispondere
alle
mille
domande
colle
quali
mi
oppressero
gli
altri
,
che
tutti
di
certo
conoscevano
il
colonnello
,
accesi
un
sigaro
,
e
strascinai
i
reluttanti
all
'
Ardenza
.
CAPITOLO
II
Il
sole
,
avvolgendosi
in
un
lenzuolo
di
porpora
,
si
era
coricato
dietro
le
ultime
linee
del
tranquillissimo
mare
;
non
la
più
piccola
nube
nel
cielo
,
non
il
più
leggiero
maroso
in
quella
superficie
azzurra
,
e
dolcemente
increspata
dal
venticello
della
sera
che
ci
carezzava
la
faccia
:
l
'
isola
della
Gorgona
appariva
modestamente
su
quel
sereno
Orizzonte
,
nel
quale
cominciava
qua
e
là
a
apparir
qualche
stella
,
tutto
ispirava
una
calma
e
una
pace
divina
;
il
creato
ti
sembrava
quasi
un
'
arpa
sterminata
,
da
cui
si
elevasse
un
canto
grandioso
:
il
canto
dell
'
accordo
e
dell
'
armonia
delle
sfere
.
Era
insomma
l
'
ora
che
la
giovinetta
,
la
quale
non
ha
ancora
fatto
all
'
amore
,
prova
desiderio
di
piangere
,
senza
farsene
una
ragione
e
contempla
malinconicamente
il
fiorellino
che
sboccia
e
la
foglia
che
cade
,
e
risponde
con
meno
affetto
agli
amplessi
materni
,
chè
il
cuore
in
quel
momento
vuole
qualchecosa
di
più
di
quello
che
ha
avuto
fin
qui
;
era
l
'
ora
in
cui
il
perduto
,
l
'
irreconciliabile
,
quello
che
non
ha
niente
da
perdere
,
rianda
tutte
le
opere
buone
che
ha
fatto
,
si
sente
superbo
di
trovare
nella
sua
vita
più
pagine
onorevoli
che
tristi
,
ripensa
a
coloro
che
languono
,
non
invidia
quelli
che
godono
,
e
affissando
gli
sguardi
alla
nuvoletta
diafana
che
va
sfumandosi
nell
'
azzurro
padiglione
dei
cieli
,
finisce
col
dire
a
se
stesso
:
sien
pur
gli
uomini
dappoco
e
malvagii
,
io
ho
in
me
un
patrimonio
d
'
affetto
che
mi
rende
contento
;
il
borghese
a
quest
'
ora
sorbisce
sibariticamente
una
buona
tazza
di
Moka
per
digerire
il
pranzo
.
Esatto
più
di
un
'
impiegato
il
giorno
della
riscossione
della
paga
,
lasciai
la
trattoria
e
mi
avviai
,
pian
pianino
,
in
via
Grande
esaminando
distrattamente
il
bello
spettacolo
che
mi
si
offriva
davanti
e
le
nuvolette
grigiastre
che
mi
uscivano
di
bocca
a
causa
del
sigaro
.
Arrivai
alla
Locanda
della
Luna
,
e
dopo
essermi
fatto
annunziare
dal
cameriere
,
passai
in
un
salotto
,
dove
,
intorno
ad
un
tavolino
nel
quale
erano
varie
bottiglie
stappate
se
ne
stavano
a
chiacchiera
tre
o
quattro
individui
che
formavano
una
specie
di
stato
Maggiore
del
Colonnello
Perelli
.
Con
mia
gran
meraviglia
vidi
tra
loro
una
giovine
donna
.
Il
Colonnello
era
più
brusco
del
solito
e
,
appena
mi
vide
,
si
affrettò
a
parlarmi
in
tal
modo
:
Anche
lei
vorrà
sapere
qualche
cosa
..
me
lo
immagino
..
ma
per
ora
,
purtroppo
,
siamo
sempre
alle
solite
:
vede
,
qui
siamo
in
un
piccolo
consiglio
di
famiglia
e
cerchiamo
....
-
Se
fossi
un
uomo
io
!
..
Saltò
a
dire
la
giovine
donna
,
la
quale
era
la
moglie
di
quel
Gagliano
,
arrestato
poco
tempo
avanti
ed
ora
nascosto
in
casa
,
perché
tenuto
d
'
occhio
dalla
questura
e
deciso
a
partire
,
con
noi
.
-
Se
foste
un
uomo
voi
!
-
Borbottò
il
Colonnello
,
-
quando
non
ci
son
mezzi
...
-
Garibaldi
,
quando
ha
voluto
,
è
riuscito
.
-
Se
si
andasse
avanti
colle
chiacchiere
!
....
-
Eppoi
tutti
questi
giovani
che
sono
qua
?
-
Li
ho
fatti
partire
io
...
forse
?
-
Non
dico
questo
:
ma
è
un
fatto
che
non
hanno
avuto
che
cinque
lire
:
quattro
e
novantacinque
ne
hanno
spese
pel
viaggio
e
cominciano
a
far
chiasso
,
perché
non
si
sono
anche
sdigiunati
e
qua
non
conoscon
nessuno
...
Quello
che
sentivo
era
Vangelo
!
...
se
certi
comitati
avessero
agito
un
poco
più
sul
serio
,
non
si
avrebbe
avuto
a
deplorare
tanti
scangei
,
certa
gente
non
avrebbe
gongolato
e
nell
'
armata
dei
Vosgi
avremmo
avuto
più
soldati
e
più
buoni
.
-
E
dunque
,
cosa
facciamo
?
-
Ripeterono
tutti
guardandosi
.
A
tale
interrogazione
mi
cascaron
le
braccia
;
anche
qui
dunque
non
si
sapeva
a
qual
gancio
attaccarsi
,
anche
qui
si
passava
il
tempo
,
cullandosi
tra
le
illusioni
e
le
ipotesi
,
come
nel
nostro
modesto
cerchio
di
amici
.
Dopo
essere
stati
un
poco
in
silenzio
,
entrò
quasi
di
corsa
,
nella
stanza
un
tale
che
già
si
era
accomodato
a
fare
da
ordinanza
al
Colonnello
;
proferì
sommessamente
alcune
parole
al
padrone
:
questi
ci
parve
soddisfatto
ed
infatti
poco
dopo
con
tuono
brioso
ci
disse
:
Signori
,
domani
arriva
il
Var
,
chi
è
buono
di
salirci
,
va
in
Francia
..
Confido
nella
vostra
accortezza
e
nel
vostro
coraggio
...
Io
tento
di
salire
pel
primo
...
A
domani
!
Non
dormimmo
in
tutta
la
notte
e
appena
fu
giorno
,
andammo
al
porto
e
prendemmo
una
barca
.
Un
forte
libeccio
aveva
cominciato
a
soffiare
;
il
mare
era
agitatissimo
ed
i
cavalloni
sbalzavano
di
qua
di
là
,
di
sotto
di
sopra
la
nostra
barchetta
,
spruzzandoci
più
o
meno
impetuosamente
il
volto
,
e
procurandoci
quel
malessere
interno
che
è
il
primo
principio
del
mal
di
mare
..
-
Oggi
me
li
guadagno
-
Ci
diceva
il
barcaiolo
.
-
E
vogliono
girar
molto
tempo
!
-
Fino
a
che
non
arriva
il
vapore
!
-
E
un
casca
un
cencio
...
Se
arriverà
a
mezzogiorno
...
O
che
anche
loro
vogliono
andare
in
Francia
?
...
A
me
lo
possono
dire
.
-
Ebbene
..
sì
..
vogliamo
andare
in
Francia
.
-
Me
l
'
avevano
a
dire
!
....
Guardino
,
due
barche
piene
di
guardie
.
-
È
vero
...
e
ora
cosa
si
fa
?
-
Non
si
sgomentino
...
Figureranno
di
pescare
...
Prendano
le
lenze
!
Noi
prendemmo
questi
ordigni
e
,
tramutati
lì
per
lì
in
pescatori
,
cominciammo
,
con
una
serietà
unica
,
un
'
operazione
che
dentro
di
noi
ci
faceva
scompisciar
dalle
risa
.
Io
credo
che
i
pesci
fossero
i
primi
a
canzonarci
;
e
'
si
vedevano
guizzare
a
fior
d
'
acqua
,
proprio
vicini
ali
'
esca
fatale
,
poi
,
facevan
cilecca
e
ci
lasciavano
con
un
palmo
di
naso
.
Non
so
quanto
durasse
questo
divertimento
;
mi
rammento
però
che
ci
venne
un
'
appetito
diabolico
;
il
nostro
Caronte
,
da
uomo
saggio
,
capì
per
aria
l
'
antifona
e
ci
condusse
a
dei
vicini
barconi
,
dove
per
lo
più
mangiano
i
marinari
e
i
facchini
del
porto
.
Uno
stoccafisso
,
rifatto
colle
cipolle
,
ci
sembrò
più
gustoso
di
un
manicaretto
,
apprestato
da
Tomson
;
ci
bevemmo
due
fiaschi
di
vino
,
e
ci
sentimmo
raddoppiati
in
coraggio
e
in
costanza
.
Intanto
il
libeccio
seguitava
a
infuriare
;
il
mare
era
divenuto
addirittura
cattivo
;
si
troncavano
gli
alberi
delle
piccole
navi
vicine
,
si
vedeva
volare
dei
cappelli
,
che
appartenevano
agli
imprudenti
che
troppo
si
erano
accostati
all
'
infido
elemento
...
la
cosa
cominciava
ad
essere
non
troppo
graziosa
;
in
quell
'
aspettativa
i
minuti
ci
sembravano
ore
;
non
avevamo
alcuna
notizia
dei
moltissimi
nostri
compagni
e
non
il
più
piccolo
indizio
ci
faceva
sperare
che
si
avvicinasse
il
tanto
desiderato
bastimento
.
Ecco
una
striscia
di
fumo
!
...
Un
oggetto
nero
,
che
ingrandisce
a
vista
d
'
occhi
si
approssima
..
è
il
Var
,
si
grida
tutti
con
un
urlo
di
contentezza
che
si
sprigiona
dalle
più
intime
viscere
,
è
il
Var
,
il
momento
supremo
è
venuto
,
coraggio
!
Il
battello
si
accosta
ad
un
brigantino
,
che
ha
bandiera
Greca
;
in
un
fiat
è
circondato
dalle
guardie
.
Cominciano
le
difficoltà
,
noi
siamo
decisi
a
superarle
.
-
Se
non
li
metto
sù
,
che
Santa
Lucia
benedetta
mi
faccia
perder
la
vista
degli
occhi
!
-
Grida
il
barcaiolo
,
diventato
entusiasta
dopo
l
'
ultimo
fiasco
.
Si
traversò
arditamente
la
fila
dei
bastimenti
,
e
,
allorché
,
fummo
vicini
alle
guardie
,
ci
sdraiammo
nel
fondo
del
nostro
piccolo
schifo
,
l
'
uno
sull
'
altro
,
proprio
alla
maniera
dei
fichi
secchi
;
poi
,
scongiurato
il
pericolo
,
si
girò
dietro
ad
una
tartana
che
combaciava
perfettamente
col
brigantino
:
i
questurini
che
non
sono
mai
stati
ritenuti
per
aquile
d
'
intelligenza
,
non
avevan
posto
attenzione
alla
manovra
e
si
poteva
cominciare
a
credere
che
la
nostra
intrapresa
cominciasse
ad
avere
molte
probabilità
di
sicuro
successo
.
-
Ed
ora
,
come
si
sale
?
-
Domandai
io
,
molto
imbarazzato
nel
non
vedere
alcuna
fune
.
-
Si
va
per
la
catena
dell
'
ancora
-
Aggiunse
immediatamente
e
con
tuono
esaltato
lo
Stefani
,
il
compagno
più
secco
e
più
susurrone
tra
tutti
coloro
che
erano
venuti
con
noi
da
Firenze
.
La
proposizione
fu
accettata
di
subito
ed
io
che
non
ho
mai
brillato
per
la
mia
sveltezza
e
molto
meno
per
le
mie
movenze
ginnastiche
,
mi
aggrappai
alla
catena
di
ferro
e
a
forza
di
urti
e
di
spinte
arrivai
ad
andar
ruzzoloni
e
facendo
un
gran
tonfo
sul
cassero
della
tartana
:
riavuto
appena
dal
colpo
mi
avvidi
che
ero
molto
al
disotto
del
livello
dei
miei
amici
,
saliti
dietro
di
me
;
infatti
caduto
sopra
un
monte
d
'
avena
,
per
quanti
sforzi
facessi
,
non
giungevo
a
capo
di
trarmi
d
'
impaccio
,
chè
ogni
sforzo
ad
altro
non
era
valevole
che
a
farmi
affondare
di
più
.
Dopo
essere
stato
ripescato
alla
meglio
dagli
altri
,
saltammo
tutti
insieme
sul
brigantino
.
Pochi
passi
di
più
ed
i
nostri
voti
erano
esauditi
:
un
maledetto
cagnaccio
comincia
a
abbaiare
e
finisce
coll
'
attaccarsi
alle
polpe
di
mio
fratello
.
Si
tenta
l
'
ultimo
colpo
:
il
mio
fratello
lascia
al
famelico
cane
un
straccio
dei
suoi
pantaloni
...
E
dire
che
sperava
con
questi
di
far
tanta
figura
,
quando
sarebbe
sceso
a
Marsiglia
!
Il
salto
riesce
,
siamo
a
bordo
del
Var
:
i
marinari
ci
accolgono
tra
le
loro
braccia
,
la
gioia
ci
rende
frenetici
e
tutti
insieme
confondiamo
le
nostre
aspirazioni
,
le
nostre
speranze
,
i
nostri
voti
più
cari
,
al
magico
grido
di
viva
la
repubblica
.
-
Giù
,
giù
-
Ci
gridarono
quei
bravi
figli
del
mare
,
appena
che
fu
terminato
quello
slancio
di
esultanza
,
e
ci
buttarono
a
viva
forza
nella
carbonia
.
S
'
immagini
un
po
'
il
lettore
la
nostra
situazione
,
in
quell
'
atmosfera
soffocante
,
e
a
quella
polvere
,
che
ci
ridusse
in
pochi
momenti
in
uno
stato
veramente
deplorevole
;
di
più
si
aggiunga
lo
spettacolo
non
troppo
gradito
che
ci
si
presentava
alla
vista
dall
'
unico
finestrino
,
pel
quale
prendeva
aria
questa
stamberga
;
un
andare
e
venire
di
barche
su
cui
facevano
bella
mostra
di
loro
tutte
le
faccie
più
proibite
della
Cristianità
,
e
pennacchi
di
carabinieri
e
monture
di
guardie
di
pubblica
sicurezza
...
Fortuna
che
siamo
protetti
dalla
bandiera
francese
-
si
diceva
tra
noi
-
e
qui
il
Reale
Governo
Italiano
non
conta
un
bel
corno
.
Ogni
poco
veniva
a
noi
qualcheduno
dell
'
equipaggio
e
ci
esortava
a
soffrire
con
pazienza
.
L
'
equipaggio
,
composto
quasi
tutto
da
originarii
della
Linguadoca
,
naturalmente
parlava
francese
;
di
qui
grande
imbroglio
nei
nostri
,
i
quali
per
farsi
capire
francesizzavano
l
'
italiano
,
creando
una
lingua
ibrida
,
bastarda
,
che
ci
faceva
crepar
dalle
risa
:
lingua
che
si
perfezionò
in
Francia
e
che
ha
fatto
dire
,
bene
a
ragione
,
ultimamente
al
Bizzoni
,
che
,
se
fosse
continuata
la
campagna
il
mondo
avrebbe
annoverato
un
idioma
di
più
;
quello
dei
volontarii
.
Da
un
paio
d
'
ore
si
era
in
quei
triboli
,
quando
si
vide
arrivare
il
Perelli
;
che
nell
'
ascensione
aveva
perduto
il
suo
cappello
a
cilindro
...
-
Cosa
fanno
qui
loro
?
-
Ci
disse
.
-
Lo
vede
:
siamo
nascosti
.
-
Vengano
su
nelle
cabine
...
ci
siamo
tutti
noi
...
Contenti
,
come
uno
che
abbia
beccato
un
terno
,
salimmo
.
Quale
non
fu
la
nostra
sorpresa
,
quando
vedemmo
quasi
tutti
i
nostri
amici
!
-
O
tutte
le
guardie
cosa
facevano
lì
intorno
?
...
La
.
questura
ci
dava
l
'
idea
di
quei
mariti
baggei
che
stanno
in
fazione
,
difaccia
all
'
uscio
di
casa
,
mentre
il
cicisbeo
della
moglie
passa
dalla
finestra
.
Una
gran
risata
echeggia
da
un
capo
all
'
altro
del
ponte
...
Che
è
,
che
non
è
?
...
È
comparso
un
individuo
:
in
perfetto
costume
di
Adamo
:
per
risparmiare
la
spesa
del
barchettaiolo
,
oppure
per
non
esporsi
al
pericolo
di
perder
qualche
cosa
,
come
noi
tutti
,
aveva
preferito
buttarsi
a
noto
nel
mare
;
Era
un
bel
giovinotto
e
ci
riuscì
subito
simpatico
per
lo
strano
modo
con
cui
a
noi
si
presentava
.
Povero
diavolo
!
...
Io
lo
dovea
rivedere
,
ma
col
cranio
fracassato
da
una
palla
prussiana
,
sulla
gran
via
di
Parigi
,
sotto
Talant
,
e
mi
rincresce
di
non
sapere
il
suo
nome
,
perché
rammentandolo
,
forse
a
lui
darebbe
un
pensiero
pietoso
qualche
anima
buona
!
Mi
conforta
però
,
la
persuasione
che
chiunque
lo
abbia
veduto
in
quel
giorno
,
non
potrà
così
facilmente
obliarlo
,
e
,
leggendo
queste
modeste
mie
righe
,
capirà
alla
prima
di
chi
voglio
parlare
.
-
Signori
mi
rincresce
-
Venne
adirci
il
capitano
-
ma
per
stasera
è
impossibile
la
partenza
-
Il
libeccio
è
tremendo
ed
io
non
ho
intenzione
di
mettermi
in
sicuro
pericolo
.
-
Ma
noi
...
saremo
sicuri
?
-
Domandò
uno
.
-
Sulla
mia
parola
d
'
uomo
onesto
,
nessuno
potrà
farsi
bello
di
avere
insultato
la
bandiera
francese
,
qui
dove
sono
io
...
se
non
viene
il
console
a
bordo
,
e
se
egli
pel
primo
non
mi
ordina
di
assistere
ad
una
flagrante
violazione
del
diritto
delle
genti
,
i
questurini
prima
di
toccare
uno
solo
di
loro
,
dovranno
passare
sul
mio
cadavere
.
-
Grazie
,
capitano
-
Gridammo
noi
tutti
-
Voi
siete
un
vero
Francese
.
-
E
a
che
ora
si
mangia
?
-
Chiese
sbadigliando
uno
dei
nostri
,
a
cui
le
idee
non
facevano
dimenticare
di
essere
uomo
.
-
Alle
cinque
....
ci
è
il
pranzo
dei
viaggiatori
....
-
Noi
veniamo
tutti
a
quello
...
non
è
vero
compagni
?
-
Sì
-
Risposero
gli
altri
all
'
unisono
.
Io
mi
azzardai
allora
di
salire
:
e
rincattucciato
dietro
il
parapetto
del
bastimento
,
diedi
un
'
occhiata
alla
riva
vicina
:
qualche
facchino
passeggiava
distrattamente
in
su
e
in
giu
,
nessuno
osservava
il
nostro
battello
;
tutto
a
un
tratto
uno
scialle
rosso
e
uno
nero
,
compariscono
sulla
via
;
due
donnine
dalla
taglia
svelta
e
slanciata
si
appoggiano
all
'
impalancato
che
circonda
il
porto
ed
affissano
i
loro
occhi
sul
Var
.
Chi
sieno
queste
due
creature
?
-
Pensai
tra
me
e
me
e
cominciai
a
figurarmele
bellissime
,
e
mi
parvero
gli
angeli
del
buon
'
augurio
che
fossero
venute
li
a
darci
il
buon
viaggio
;
ma
poi
un
altro
pensiero
mi
sopraggiunse
:
Povere
donne
!
..
Devono
essere
di
certo
parenti
,
amiche
di
qualcuno
che
è
insieme
con
noi
,
e
sfidano
questo
vento
e
questa
indiavolata
stagione
,
purché
loro
sia
dato
vederlo
,
fosse
anche
per
l
'
ultima
volta
:
povere
donne
!
...
Per
noi
uomini
la
gloria
,
le
improvvise
e
belle
emozioni
,
lo
stordimento
che
ci
procurano
e
i
nuovi
piaceri
e
le
nuove
occupazioni
,
le
gioie
dell
'
orgoglio
soddisfatto
,
per
esse
la
solitudine
,
la
lontananza
delle
care
persone
,
la
continua
ansia
di
saperle
in
pericolo
.
Tornai
giù
e
dopo
poco
ci
movemmo
tutti
per
il
pranzo
:
nel
ripassare
io
vidi
i
due
fantastici
scialli
.
Il
trovarci
tutti
insieme
a
mangiare
sul
Var
,
dopo
le
belle
cose
che
ci
erano
accadute
,
non
poteva
fare
a
meno
di
darci
un
brio
,
una
parlantina
,
un
ebbrezza
,
che
,
chiunque
ha
in
zucca
un
pò
di
mitidio
,
comprenderà
perfettamente
alla
prima
.
I
nostri
appetiti
erano
qualche
cosa
di
classico
ed
il
cameriere
di
bordo
ci
guardava
con
certi
occhi
stralunati
,
pensando
certamente
che
,
su
ogni
giorno
gli
fossero
capitati
di
tali
avventori
,
prudenza
avrebbe
voluto
,
che
l
'
ordinario
fosse
a
dir
poco
,
raddoppiato
.
Cominciarono
i
brindisi
;
i
ricordi
più
cari
s
'
intrecciavano
coi
più
generosi
propositi
:
ora
uno
parlava
degli
occhi
celesti
della
graziosa
biondina
che
aveva
lasciato
a
Firenze
,
ora
un
altro
giurava
di
non
aver
comprato
un
revolver
perché
era
sicuro
di
prenderlo
al
primo
ufficiale
prussiano
,
che
gli
si
fosse
presentato
davanti
e
che
avrebbe
ucciso
dicerto
.
-
Evviva
,
Evviva
.
Che
c
'
è
?
Entra
nella
stanza
Gagliano
!
Un
altro
fiasco
che
hanno
fatto
le
guardie
!
-
Ieri
passò
da
Firenze
Ricciotti
;
là
-
dice
-
troveremo
lassù
anche
lui
!
-
Evviva
Ricciotti
-
Gridano
tutti
.
-
E
Menotti
,
e
Garibaldi
e
tutti
i
bravi
Italiani
che
ci
han
preceduto
!
.
Dopo
poco
entra
Tito
Strocchi
,
giornalista
repubblicano
e
valoroso
soldato
,
che
tanto
onore
si
è
fatto
dappoi
.
-
Ma
dunque
ci
siamo
tutti
!
-
Tutti
-
Urlano
entrando
alla
lor
volta
il
Rossi
e
il
Piccini
.
-
Anche
tu
!
-
Dicemmo
a
quest
'
ultimo
-
E
come
hai
fatto
stronco
,
come
sei
,
ad
arrampicarti
?
-
Eh
!
Le
guardie
di
finanza
son
dalla
nostra
e
ci
hanno
insegnato
la
strada
:
Figuratevi
che
noi
siamo
passati
per
la
scaletta
,
proprio
,
come
se
si
fosse
viaggiatori
!
-
Ma
le
guardie
ci
son
sempre
?
-
Se
ci
sono
!
..
E
bisogna
vederli
quei
poveri
diavoli
a
questo
brezzone
...
infilan
le
pispole
,
come
se
si
fosse
in
pieno
gennaio
!
-
Anche
voi
però
...
-
Non
ve
lo
neghiamo
,
il
freddo
ci
è
entrato
nell
'
ossa
.
-
Del
cognac
del
cognac
!
...
-
E
il
cameriere
ci
portò
una
bottiglia
polverosa
dì
vecchio
cognac
,
che
avrebbe
messo
energia
anche
a
un
deputato
del
terzo
partito
.
E
qui
bevi
;
bevi
in
un
modo
incredibile
;
in
un
momento
il
tavolo
fu
pieno
di
bottiglie
e
quando
andai
per
distendermi
nella
mia
cabina
vedevo
tre
o
quattro
colonnelli
,
una
ventina
di
lumi
,
e
un
centinaio
di
persone
,
tra
le
quali
apparivano
circondati
da
un
'
aureola
i
due
scialli
che
mi
avevano
fatta
tanta
impressione
,
pochi
momenti
innanzi
.
Tale
era
il
mio
sonno
e
,
diciamolo
pure
,
l
'
alterazione
in
me
prodotta
dal
vino
che
quando
mi
destai
,
il
sole
era
già
alto
.
Salii
a
poppa
della
nave
dove
trovai
il
povero
Rossi
che
contemplava
astrattamente
l
'
immensa
superficie
del
mare
,
divenuto
di
nuovo
tranquillissimo
;
tutto
era
celeste
e
l
'
onde
venivano
a
baciare
colla
loro
spuma
bianchiccia
,
la
carena
del
nostro
battello
:
si
sarebbe
di
momento
in
momento
aspettato
che
qualche
Nereide
sbucasse
a
fior
d
'
acqua
per
rammentare
ai
mortali
le
dolcezze
del
buon
tempo
antico
.
Il
colonello
Perelli
,
da
vero
vecchio
militare
,
sapendo
quanto
il
tempo
è
prezioso
non
se
ne
stava
con
le
mani
in
mano
ma
dava
prova
di
una
instancabile
attività
;
già
aveva
costituito
le
squadre
,
nominandone
i
capi
,
già
aveva
pensato
al
modo
di
provvedere
il
vitto
per
tutta
quella
gente
(
chè
nella
nottata
il
numero
dei
volontarii
era
asceso
fino
a
cento
)
ed
aveva
in
serbo
per
tutti
buone
speranze
e
conforti
.
La
salle
à
manger
era
stata
trasformata
in
ufficio
di
stato
maggiore
ed
io
fui
incaricato
a
compilare
il
primo
ordine
del
giorno
.
Cominciavo
a
scrivere
,
quando
scesero
nella
stanza
l
'
agente
della
compagnia
accompagnato
dal
capitano
;
mi
domandarono
dove
si
trovasse
il
Colonnello
ed
io
mi
mossi
per
andarlo
a
chiamare
.
Salii
immediatamente
e
trovai
il
Perelli
a
tu
per
tu
con
una
vecchietta
,
tutta
pepe
e
tutta
piangente
.
-
Queste
sono
infamie
e
il
governo
dovrebbe
mandarli
in
galera
....
non
si
strappano
così
i
figliuoli
alle
povere
mamme
che
hanno
fatto
tanti
sacrifizii
per
mantenerli
.
-
L
'
ho
forse
chiamato
io
il
suo
figliuolo
?
borbottava
l
'
altro
stizzito
.
-
Non
lo
so
,
ma
lo
voglio
!
-
Ebbene
,
se
lo
trova
,
che
se
lo
riprenda
!
-
Loro
me
l
'
hanno
nascosto
,
ho
girato
per
tutto
e
non
mi
è
stato
possibile
di
trovarlo
,
-
E
allora
?
-
E
allora
?
!
allora
me
l
'
hanno
a
rendere
,
e
mi
meraviglio
di
lei
che
non
è
più
dell
'
erba
d
'
oggi
e
che
dovrebbe
avere
un
po
'
di
cuore
e
un
po
'
di
cervello
.
-
Ma
,
se
il
nome
del
suo
figliolo
non
comparisce
nel
ruolo
!
....
-
Quel
birbone
ne
avrà
dato
uno
falso
...
-
Colonnello
,
interruppi
io
,
c
'
è
il
capitano
e
l
'
agente
che
lo
desiderano
.
-
Vado
....
mi
sbrighi
lei
questa
donna
.
Cercai
di
persuadere
e
di
consolare
alla
meglio
quella
povera
madre
che
mi
rispondeva
con
impertinenze
da
levare
il
pelo
:
feci
guardare
nei
buchi
più
ascosi
della
nave
,
ma
non
potei
rintracciare
suo
figlio
.
Allora
la
donnicciola
impallidì
e
non
potendo
resistere
alla
pena
e
allo
stringimento
di
cuore
mi
cadde
fra
le
braccia
svenuta
.
Un
vecchio
che
l
'
aveva
accompagnata
in
barchetta
e
che
seppi
dopo
esser
marito
di
lei
,
saltò
infuriato
sul
ponte
facendo
un
baccano
indiavolato
,
minacciando
tutti
e
bestemmiando
peggio
di
un
turco
.
La
mia
posizione
,
se
era
interessante
era
anche
molto
noiosa
.
I
volontarii
si
erano
affollati
intorno
all
'
energumeno
e
di
momento
in
momento
stava
per
nascere
una
pubblicità
spaventevole
.
Riavutomi
un
pochino
dalle
stupore
,
fui
preso
da
rabbia
indicibile
e
mi
venne
voglia
perfino
di
scaraventare
in
mare
l
'
incomodo
fardello
che
mi
gravava
le
braccia
.
-
Oh
!
andremo
in
questura
!
...
-
Proferì
il
vecchio
strascinandosi
dietro
la
moglie
che
s
'
era
riavuta
e
che
urlava
a
squarciagola
:
birbanti
,
ladri
,
assassini
,
il
giusto
Dio
verrà
anche
per
voi
!
Appena
rimessi
da
quella
brutta
impressione
,
vedemmo
capitare
altre
due
donne
.
Capimmo
,
pur
troppo
,
per
aria
quello
che
volevano
anche
loro
.
Io
cominciai
a
credere
di
assistere
ad
una
processione
di
streghe
e
mi
persuasi
che
il
nostro
orizzonte
cominciava
a
oscurarsi
davvero
.
Una
dell
'
ultime
venute
vide
il
suo
figliolo
e
noi
glielo
restituimmo
.
Ecco
un
'
altro
scandalo
!
Il
figliolo
non
voleva
andare
a
nessun
costo
e
si
mise
a
correre
come
uno
spiritato
offrendo
un
gradito
spettacolo
alle
guardie
che
ci
circondavano
e
che
si
erano
tutte
rizzate
per
goder
meglio
la
scena
,
urlando
ad
ogni
poco
:
piglialo
piglialo
.
Non
si
creda
calunnia
il
contegno
che
io
attribuisco
alle
guardie
:
chiunque
è
stato
sul
Var
può
fare
ampia
testimonianza
che
esse
fino
dal
bel
principio
della
mattina
erano
completamente
ubriache
.
A
viva
forza
spingemmo
il
recalcitrante
figliuolo
,
giù
dal
battello
;
appena
però
egli
si
assise
nella
barchetta
che
aveva
accompagnato
sua
madre
,
fu
circondato
dai
carabinieri
i
quali
non
curando
i
pianti
,
i
lamenti
,
le
disperazioni
delle
disgraziatissima
donna
,
lo
condussero
verso
le
carceri
.
-
Si
nascondano
si
nascondano
per
carità
,
l
'
ha
raccomandato
anche
il
signor
Colonnello
.
-
Venne
a
gridarci
con
voce
angosciosa
il
cameriere
di
bordo
.
-
Che
c
'
è
dunque
?
-
C
'
è
che
la
polizia
vuole
acchiapparli
...
-
È
una
storiella
!
...
-
È
la
verità
,
se
lo
assicurino
.
-
Ma
il
Colonnello
?
-
È
nascosto
.
-
E
tutti
gli
altri
?
-
Hanno
seguito
l
'
esempio
del
Capo
...
si
nascondano
anche
loro
...
o
che
vorrebbero
comprometterci
tutti
col
rimanere
in
così
pochi
sul
ponte
?
Ci
guardammo
difatti
e
con
nostra
sorpresa
il
brulichìo
che
ci
eravamo
abituati
a
vedere
,
era
scomparso
e
tutti
i
nostri
compagni
,
come
per
incanto
,
si
erano
dileguati
.
Anche
noi
ci
buttammo
gattoni
verso
la
carbonaia
e
poco
dopo
i
miei
amici
vi
erano
già
scesi
:
ero
per
seguitarli
,
quando
sentii
bussare
dietro
la
porta
della
vicina
cabina
e
la
voce
del
Colonnello
mi
disse
:
Noi
siamo
qui
,
venga
anche
lei
.
La
porta
si
schiuse
ed
io
entrai
.
Eravamo
in
sette
in
una
stanzuccia
dove
a
mala
pena
ci
si
poteva
rigirare
in
tre
!
la
grotta
di
Monsummanno
era
al
paragone
una
cantina
in
tempo
d
'
estate
!
mai
bagno
a
vapore
ha
ottenuto
l
'
efficacia
diretta
che
produceva
in
noi
quell
'
ambiente
!
i
nostri
abiti
e
le
nostre
camice
sembravano
inzuppate
nell
'
acqua
:
se
le
autorità
costituite
avessero
saputo
i
nostri
tormenti
,
benevole
come
sono
verso
noi
scavezzacolli
,
scommetto
che
invece
di
arrestarci
ci
avrebbero
lasciato
diverse
ore
in
quel
bagno
;
se
non
altro
per
avere
il
gusto
di
aprire
la
porta
a
trovarci
in
uno
stato
di
liquefazione
completa
.
-
Ma
cos
'
è
accaduto
,
di
nuovo
?
Domandai
a
bassa
voce
.
-
È
accaduto
che
la
questura
lasciava
liberamente
partire
noi
sette
o
otto
,
purché
prima
le
avessimo
,
consegnato
tutti
questi
bravi
ragazzi
....
Io
ho
sdegnosamente
rifiutato
questa
proposta
.
-
Bravissimo
!
-
E
ora
?
-
Ora
credo
che
sieno
andati
a
riportare
la
mia
risposta
al
questore
.
-
O
guardiamo
,
se
Bolis
è
tanto
birro
da
violare
anche
la
bandiera
francese
.
-
Prima
di
farlo
vorrà
pensarci
due
volte
.
-
E
perché
?
..
I
ciuchi
hanno
sempre
dato
pedate
ai
leoni
morenti
...
ma
per
qual
causa
stiamo
nascosti
?
-
Il
capitano
è
sceso
a
terra
;
se
gli
rilasciano
le
patenti
,
in
meno
di
un
'
ora
si
prenderà
il
largo
.
-
Speriamolo
...
perché
qui
non
siamo
di
certo
in
un
letto
di
rose
.
Passa
mezz
'
ora
,
un
'
ora
e
nessuna
notizia
:
si
comincia
a
udir
qualche
rumore
;
poi
di
sotto
la
fortezza
ci
giunge
all
'
orecchio
un
sussurro
inusitato
;
poniamo
,
l
'
occhio
al
finestrino
della
cabina
:
il
mare
è
popolato
di
barche
,
e
le
barche
,
son
popolate
d
'
angioli
custodi
in
lucerna
;
affollatìssima
è
tutta
la
spiaggia
:
sul
cassero
un
calpestìo
concitato
e
in
senso
diverso
,
poi
reclamazioni
a
cui
si
risponde
dalla
parte
del
popolo
con
fischiate
non
interrotte
;
un
battere
di
sciabole
,
uno
sbatacchiare
di
porte
....
pur
troppo
non
vi
era
più
dubbio
alcuno
,
il
grande
atto
si
era
consumato
,
e
gli
eroici
campioni
del
Regio
Governo
Italiano
potevano
annoverate
una
gloria
di
più
tra
tutte
le
altre
che
li
ha
resi
famosi
.
Sprangammo
la
porta
;
ci
rannicchiammo
nelle
cucciette
e
,
rattenendo
il
respiro
,
facendoci
piccini
piccini
coll
'
ansia
e
la
trepidazione
nell
'
anima
,
collo
sconforto
nel
cuore
,
incerti
di
ciò
che
ci
sarebbe
accaduto
tra
pochi
minuti
,
ma
decisi
a
giocare
di
tutto
,
attendevamo
di
momento
in
momento
di
veder
saltare
la
porta
.
Trascorre
un
altra
mezz
'
ora
;
si
ascolta
il
rumore
dei
disgraziati
che
sono
stati
avvinghiati
pei
primi
dai
falchi
del
Bolis
:
si
compiangono
,
ma
quale
fortuna
,
se
noi
potessimo
uscir
loro
dalle
unghie
!
..
Il
vapore
è
in
movimento
...
Che
si
parta
davvero
?
Non
si
osa
credere
a
noi
stessi
,
ma
alle
fine
ci
si
persuade
che
si
va
...
Si
va
,
ripetiamo
tutti
tra
noi
,
e
sentiamo
tra
ciglio
e
ciglio
l
'
umor
di
una
lacrima
-
Ci
si
ferma
di
nuovo
!
...
-
Esclama
un
nostro
compagno
,
e
pur
troppo
,
ci
si
convinse
di
subito
della
triste
verità
.
Una
testa
comparisce
al
nostro
finestrino
;
era
la
testa
di
un
questurino
,
che
da
abile
esploratore
,
si
era
arrampicato
al
difuori
del
bastimento
,
ed
aveva
scoperto
il
nostro
nascondiglio
.
-
Signori
,
non
resistano
-
Ci
disse
con
voce
rauca
.
-
Nessuno
rispose
;
egli
se
ne
andò
...
Oh
!
avessimo
avuto
un
revolver
!
-
Lei
deve
aprirci
la
porta
-
Ripeteva
intanto
sul
cassero
una
vocina
melliflua
,
a
cui
rispondeva
l
'
accento
ben
cognito
del
capitano
:
Mi
rincresce
,
ma
fu
perduta
la
chiave
...
l
'
assicuro
però
che
quello
è
il
mio
spogliatoio
...
-
Io
ho
l
'
ordine
di
perquisire
ogni
cosa
..
si
mandi
pel
magnano
del
porto
.
Intanto
una
tempesta
di
colpi
si
sprigionava
su
quel
povero
uscio
.
-
È
impossibile
trovare
il
magnano
-
Diceva
poco
dopo
un
'
altra
voce
.
-
Signori
-
Gridava
allora
al
buco
della
nostra
serratura
quello
che
poco
fa
parlava
col
capitano
.
-
Signori
,
io
li
prego
a
non
commettere
imprudenze
,
si
arrendano
colle
buone
;
partire
è
impossibile
,
non
facciano
perdere
un
tempo
prezioso
al
capitano
.
Che
fare
?
Qualunque
resistenza
sarebbe
stata
inutile
e
non
ci
poteva
riuscir
che
dannosa
;
ci
guardammo
in
faccia
(
che
facce
!
il
condannato
che
vien
trascinato
al
patibolo
ne
può
dare
un
'
idea
!
)
e
con
mano
tremante
il
più
vicino
alla
porta
tirò
la
stanghetta
.
Un
'
ooh
prolungato
e
di
soddisfazione
ci
accolse
,
appena
che
comparimmo
.
Dalla
scena
che
si
presentò
allora
ai
nostri
occhi
,
un
pittore
avrebbe
potuto
prendere
argomento
per
un
bellissimo
quadro
ed
un
letterato
per
una
magnifica
descrizione
.
Una
lunga
fila
di
carabinieri
e
di
questurini
occupava
tutto
il
lato
del
bastimento
che
era
dicontro
alla
nostra
cabina
;
più
avanti
il
giudice
d
'
istruzione
colla
ciarpa
turchina
,
Bolis
raggiante
di
contentezza
,
e
un
nuvolo
di
delegati
e
d
'
applicati
di
Pubblica
Sicurezza
che
si
davano
un
moto
,
un
daffare
indicibile
,
e
si
pavoneggiavano
,
esponendo
al
rispettabile
pubblico
ed
all
'
inclita
guarnigione
le
fasce
tricolori
che
avevano
a
tracolla
,
come
segno
indiscutibile
della
loro
autorità
.
Il
capitano
serio
serio
rivolgeva
delle
parole
concitatissime
al
console
,
che
appoggiato
ad
un
tavolino
,
con
una
fisonomia
di
tramontana
guardava
distrattamente
il
cancelliere
che
redigeva
il
processo
verbale
.
Tra
le
squarciate
nuvole
si
era
fatta
strada
la
luna
;
e
,
pareva
,
che
ci
mandasse
un
compassionevole
sguardo
;
sulla
spiaggia
uno
scintillio
di
baionette
,
sulle
quali
si
ripercoteva
il
malinconico
raggio
della
poetica
face
dei
cuori
sensibili
e
degli
innamorati
,
ci
abbarbagliava
la
vista
e
ci
rendeva
sicuri
che
molta
truppa
era
sotto
l
'
armi
è
che
la
questura
di
Livorno
non
aveva
trascurato
verun
provvedimento
perché
i
pesciolini
non
le
scappassero
di
rete
.
Una
lunga
processione
di
barche
solcava
le
onde
tranquille
del
mare
sulla
cui
superfice
una
miriade
di
atomi
luminosi
,
frequenti
più
delle
stelle
del
cielo
,
avrebbe
fatto
nascer
la
voglia
di
intonare
un
bel
canto
alla
natura
,
se
natura
ed
uomini
non
si
fossero
mostrati
,
così
accanitamente
contrarii
ad
una
impresa
che
tanto
avevamo
sospirato
e
che
,
purtroppo
,
così
miseramente
finiva
.
Le
trombe
che
suonavano
la
ritirata
sui
bastioni
della
vicina
fortezza
ci
suonavano
in
cuore
meste
,
come
il
pensiero
che
manda
in
queill
'
ora
il
coscritto
alla
madre
,
alla
casetta
paterna
,
alle
occupazioni
di
un
tempo
:
meste
come
quella
luna
,
come
quei
visi
lunghi
dei
nostri
compagni
che
ci
passavano
davanti
colla
respettiva
accompagnatura
,
come
i
popolani
che
vedendo
la
loro
impotenza
a
salvarci
ci
guardavano
da
riva
con
occhi
stralunati
e
pregni
di
lacrime
.
-
Ma
Gagliano
...
Gagliano
dove
è
?
...
Noi
credevamo
che
fosse
tra
loro
?
...
Esclamò
Bolis
,
dopo
averci
ben
bene
sbirciati
;
-
E
perché
han
fatto
resistenza
?
Ci
domandò
con
un
sorrisetto
volpino
il
giudice
d
'
Istruzione
.
-
Perché
!
...
-
Rispondemmo
noi
tutti
a
una
voce
e
in
tuono
di
meraviglia
..
-
Sì
...
quando
sapranno
tutto
,
chi
sa
,
che
non
sieno
i
primi
a
ringraziarci
...
-
Ringraziarlo
di
averci
arrestati
?
-
Sissignori
...
Oggi
è
venuta
la
notizia
della
capitolazione
di
Metz
.
Quest
'
ultima
sassata
che
,
così
benignamente
ci
si
scagliava
nel
nostro
infortunio
,
ci
fece
nascere
lì
per
lì
una
tal
rabbia
contro
quegli
arnesacci
di
una
bottega
fallita
,
che
loro
volgemmo
disdegnosamente
le
spalle
.
Già
...
è
egli
possibile
che
le
idee
di
sacrifizio
,
di
abnegazione
,
di
generosità
,
possano
esser
comprese
anche
alla
lontana
,
da
un
birro
?
-
L
'
ho
,
l
'
ho
preso
!
..
-
Saltando
come
un
burattino
,
e
fregandosi
le
mani
,
strillò
con
la
sua
vocina
da
pettegola
il
Fassio
,
avvicinandosi
a
noi
.
Questo
Fassio
e
uno
dei
più
famigerati
ispettori
di
Pubblica
Sicurezza
che
si
abbia
in
Italia
;
Garibaldino
nel
1860
,
come
succede
di
tutti
gli
apostati
,
ora
è
diventato
la
più
gran
colonna
della
sbirraglia
italiana
.
-
Che
qualcuno
di
noi
avesse
in
tasca
una
mitragliatrice
?
-
Pensai
tra
me
e
me
-
O
che
tra
i
nostri
compagni
si
sia
mescolato
sotto
mentite
spoglie
qualche
gran
malfattore
?
!
Difatti
l
'
aria
del
Fassio
me
lo
faceva
sperare
;
Cristoforo
Colombo
che
dal
ponte
del
suo
bastimento
vede
baluginare
qualche
cosa
,
che
ha
sembianza
di
terra
;
Moltke
a
Sadowa
che
riceve
l
'
annunzio
dell
'
arrivo
del
corpo
d
'
armata
del
bon
Fritz
,
ci
possono
dare
a
malapena
un
'
immagine
della
beatitudine
che
provava
in
quel
momento
il
rinnegato
democratico
.
Dietro
di
lui
si
vide
arrivare
lemme
lemme
il
Gagliano
in
uno
stato
tale
,
che
,
se
ne
avessimo
avuta
la
voglia
ci
avrebbe
fatto
crepar
dalle
risa
.
Nero
,
per
lo
meno
come
uno
spazzacamino
,
stizzito
come
un
giocator
di
Mako
che
fa
l
'
ultima
cista
,
senza
azzardarsi
nemmeno
di
farci
un
saluto
,
il
povero
uomo
passò
a
capo
basso
davanti
alle
autorità
e
fu
fatto
immediatamente
scendere
in
una
barchetta
,
dietro
la
quale
in
un
'
altra
fummo
messi
io
,
mio
fratello
,
il
Colonello
ed
un
giovinetto
,
che
ancora
non
conoscevo
.
-
Viva
la
libertà
d
'
Italia
!
-
Si
gridava
tutti
come
pazzi
per
via
,
ed
i
carabinieri
non
ardivano
di
dirci
una
sillaba
;
anzi
dalle
loro
fisonomie
si
vedeva
chiaramente
che
avrebbero
lasciato
quell
'
incarico
alle
guardie
di
questura
,
che
,
tutte
impettite
,
boriose
si
tenevano
dell
'
arresto
di
giovani
inermi
nello
stesso
modo
che
avrebbero
fatto
,
se
avessero
vinto
la
battaglia
,
più
aspra
che
si
sia
combattuta
,
dacché
mondo
è
mondo
.
Giunti
vicini
alla
Sanità
,
dove
vedevamo
sbarcare
tutti
gli
altri
,
un
carabiniere
mi
toccò
dolcemente
nel
braccio
e
mi
accennò
un
vaporino
,
la
cui
camminiera
faceva
fumo
.
-
Vede
quello
là
?
-
Mi
disse
-
Era
preparato
per
loro
,
qualora
avessero
preso
il
largo
.
Guardai
e
quello
spauracchio
mi
fece
sorridere
;
il
grande
edifizio
navale
non
aveva
che
due
cannoni
,
uno
per
parte
e
di
un
calibro
così
modesto
,
che
sembravano
,
piuttosto
giocattoli
da
bimbi
che
utensili
da
guerra
.
Oh
!
...
se
si
fosse
usciti
dal
posto
,
se
si
avesse
cominciato
a
filare
...
se
erano
buoni
a
acchiapparci
con
quel
trabiccolo
,
sarei
stato
contento
di
perder
la
testa
!
..
La
barca
si
fermò
:
noi
scendemmo
.
Diedi
un
'
ultimo
sguardo
al
porto
,
vidi
il
cammino
del
Var
che
fumava
,
e
il
battello
che
era
in
movimento
!
Oh
come
in
quell
'
istante
il
mio
pensiero
ricorse
alle
cabine
,
dove
ci
eravamo
sdraiati
la
sera
avanti
alla
medesima
ora
:
oh
!
come
desiderai
che
il
tempo
ritornasse
indietro
di
poche
ore
soltanto
per
non
essere
sicuro
della
barbara
realtà
,
che
ci
opprimeva
in
quel
mentre
.
Moltissima
gente
si
era
affollata
a
due
lati
della
porta
che
conduceva
all
'
uffizio
della
delegazione
del
porto
.
Tra
questa
gente
io
vidi
di
nuovo
i
due
scialli
...
Ma
dunque
,
non
ci
abbonderanno
più
queste
donne
?
I
volontari
erano
stati
ammassati
,
pigiati
in
una
stanzuccia
;
una
guardia
,
con
un
coraggio
da
eroe
,
distribuiva
ogni
tanto
qualche
pedata
a
chi
più
susurrone
e
più
curioso
degli
altri
si
azzardava
a
rivolgere
qualche
interrogazione
.
È
un
fatto
:
la
polizia
degli
antichi
sovranucci
,
che
i
monarchici
d
'
oggi
gabellano
per
tiranni
e
per
despoti
,
non
hanno
mai
usato
dei
modi
schifosi
che
usano
i
questurini
del
nostro
beatissimo
regno
:
quando
uno
capita
per
caso
tra
le
loro
mani
,
può
attaccare
un
voto
,
se
per
lo
meno
non
ci
lascia
una
costola
,
chè
questa
gente
è
molto
feroce
...
quando
l
'
individuo
è
in
ceppi
e
puzza
un
tantino
di
repubblicano
!
...
Chiuder
gli
occhi
sui
gallinai
,
fare
il
manutengolo
ai
ladri
è
permesso
,
ma
lasciare
in
santa
pace
un
soggetto
pericoloso
,
un
uomo
che
sbraita
sempre
perchè
vuole
esser
riconosciuto
per
uomo
...
oh
!
questo
è
troppo
!
E
il
paterno
governo
,
simile
al
giusto
Dio
che
fa
cader
la
grandine
e
i
fulmini
sul
campo
dei
peccatori
,
deve
aggravar
la
mano
su
coloro
che
hanno
le
sfacciataggine
di
urlare
quando
tutti
dormono
:
i
galantuomini
non
devono
essere
svegliati
...
lo
impedisce
anche
il
regolamento
di
Pulizia
!
Coroniamoci
adunque
di
elleboro
,
sorbiamo
il
papavero
che
giorno
per
giorno
ci
ammanniscono
i
giornali
governativi
e
,
dacchè
non
abbiamo
il
coraggio
di
fare
,
abbiamo
almeno
il
buon
senso
di
darci
ad
un
sonno
profondo
.
Un
vecchietto
,
con
li
occhiali
d
'
oro
più
giù
che
a
metà
del
naso
,
rincantucciato
in
uno
sgabbiolo
di
legno
che
faceva
le
veci
di
scrittoio
,
via
via
che
si
passava
ci
chiedeva
il
nostro
nome
,
quello
dei
nostri
parenti
,
il
nostro
domicilio
e
la
nostra
,
professione
.
-
Possono
partire
-
Gridò
poco
dopo
con
voce
tonante
il
Bolis
,
Giove
Tonante
di
quell
'
Olimpo
di
birracchioli
e
di
guardie
di
tutte
le
qualità
e
di
tutte
le
dimensioni
.
Un
applauso
prolungato
fece
eco
a
queste
parole
;
i
giovinotti
credavano
di
essere
liberi
...
Poveri
grulli
!
...
Quale
storia
ci
ha
mai
fatto
sapere
che
il
gatto
si
lasci
scappare
il
sorcio
dalle
unghie
?
-
Avanti
!
...
-
Urlarono
con
mala
grazia
a
loro
volta
le
guardie
...
-
O
dove
si
va
?
-
Cercò
qualcheduno
.
-
Loro
non
lo
devono
sapere
.
A
noi
,
come
presi
insieme
col
colonnello
,
fu
fatto
il
favore
di
farci
passare
nella
caserma
dei
carabinieri
;
ci
si
disse
,
in
attesa
di
ordini
superiori
...
Intanto
gli
altri
traversavano
via
Grande
,
tutta
gremita
di
popolo
che
li
accompagnava
con
applausi
frenetici
;
ci
volle
del
buono
e
del
bello
per
sconsigliare
i
popolani
a
non
far
qualche
pazzia
,
ed
essi
allora
non
potendo
fare
altro
,
si
mostrarono
generosissimi
con
quei
poveri
diavoli
che
venivano
trasferiti
alle
carceri
;
e
fu
una
pioggia
continua
di
sigari
,
di
pezzi
di
pane
,
d
'
involti
di
companatico
,
e
persino
di
foglietti
da
mezzo
franco
e
da
un
franco
.
Oh
!
...
il
popolo
è
generoso
,
il
popolo
ha
la
magnanimità
per
istinto
,
e
,
se
si
lascia
abbindolare
dai
farabutti
,
al
momento
buono
,
quasi
per
miracolo
,
sente
spingersi
avanti
dalla
voce
del
dovere
,
del
progresso
,
della
libertà
;
rinnegando
le
massime
false
,
che
gli
son
volute
inoculare
nelle
scuole
governative
e
nei
così
detti
giornali
popolari
che
vivono
sulle
spese
segrete
del
ministero
,
egli
al
primo
indizio
di
lotta
vicina
,
come
un
uomo
solo
corre
al
suo
posto
.
Oggi
protesta
con
gli
urli
alle
guardie
e
colle
picchiate
di
mano
ai
prigionieri
,
domani
muore
,
santificando
il
principio
democratico
,
sulle
barricate
.
Perdendo
lo
vedrete
marcire
nelle
,
carceri
,
e
soffrire
per
le
vie
,
vincendo
voi
lo
vedrete
al
lavoro
!
I
carabinieri
ci
accolsero
con
tutta
la
gentilezza
immaginabile
,
ci
domandarono
,
se
si
aveva
bisogno
di
qualche
cosa
,
e
noi
che
,
come
uomini
,
dopo
tante
ore
dì
disagio
si
aveva
diritto
ad
avere
appetito
,
ordinammo
del
salame
,
del
prosciutto
e
due
fiaschi
di
vino
.
Incontrammo
in
quella
stanza
lo
Strocchi
;
anche
egli
aveva
ricevuto
lo
strano
favore
di
essere
trattato
un
pò
meglio
del
rimanente
della
spedizione
.
Chi
era
stato
la
causa
diretta
dell
'
invasione
del
Var
?
Io
non
lo
saprei
dire
.
Hanno
qualche
carattere
di
verità
le
accuse
che
si
son
palleggiati
l
'
uno
con
l
'
altro
a
vicenda
diversi
individui
che
facevano
parte
della
nostra
mandata
!
Io
credo
di
no
:
credo
soltanto
che
il
governo
Italiano
,
il
quale
ha
sempre
in
serbo
un
granello
d
'
incenso
per
chi
trionfa
ed
è
forte
,
siccome
,
è
uso
di
tutti
i
codardi
,
sìa
sempre
disposto
a
tirar
sassate
da
orbi
a
tutti
quelli
che
per
propria
disgrazia
si
trovano
a
terra
;
e
così
,
mentre
or
non
sono
pochi
anni
,
per
non
violare
la
bandiera
Imperiale
di
Francia
si
lasciavano
tranquillamente
a
bordo
dell
'
Authion
i
fratelli
La
Gala
:
in
pieno
1870
si
aveva
il
coraggio
di
buttar
giù
porte
,
scassinar
serrature
e
strappare
a
viva
forza
dei
giovani
generosi
,
che
dovevano
essere
sacri
,
perché
protetti
dallo
stendardo
di
una
nazione
amica
,
di
un
governo
che
si
era
riconosciuto
,
ma
che
versava
in
pericoli
immensi
-
E
dove
ci
mandano
?
-
Domandammo
al
brigadiere
dei
carabinieri
,
dopo
che
avemmo
veduto
un
soldato
,
latore
di
un
piego
,
che
fu
letto
attentamente
dal
capoposto
.
-
Io
devo
trasmetterli
ai
Domenicani
.
-
Sicché
proprio
in
prigione
?
-
Pur
troppo
!
Un
lungo
silenzio
tenne
dietro
a
queste
parole
.
Creder
di
andare
in
Francia
e
sgusciare
diritti
come
fusi
in
prigione
,
era
una
cosa
che
non
ci
si
aspettava
di
certo
,
e
,
per
quanto
tutti
,
chi
più
chi
meno
ci
si
piccasse
di
esser
filosofi
,
per
quanto
dopo
l
'
arresto
questa
soluzione
fosse
l
'
unica
prevedibile
,
una
tal
notizia
dettaci
lì
a
bruciapelo
,
mentre
il
ritardo
ci
aveva
fatto
rinascere
in
cuore
un
po
'
di
speranza
,
ci
mise
a
tutti
un
diavolo
por
capello
.
-
Si
facciano
coraggio
-
Ci
diceva
il
brigadiere
-
Prendano
le
cose
con
calma
...
tutt
'
al
più
sarà
il
male
di
qualche
settimana
!
Qualche
settimana
!
-
E
gli
pareva
di
dir
poco
al
buon
'
uomo
!
...
Rinunziare
alla
vita
,
alle
nostre
speranze
,
non
goder
più
di
quella
libertà
,
che
è
prima
attributo
di
ogni
essere
,
ma
sia
pur
per
un
'
ora
,
per
chi
sente
qualcosa
,
è
sempre
un
supplizio
.
-
Entri
,
entri
,
ma
mi
raccomando
non
faccia
scene
-
Così
diceva
,
introducendo
nella
stanza
la
moglie
di
Gagliano
,
un
carabiniere
.
-
Veramente
!
...
-
Borbottò
alzandosi
il
brigadiere
...
-
Lasci
correre
-
Ci
affrettammo
a
proferire
noi
tutti
-
nessuno
parlerà
di
questo
colloquio
.
-
Ti
hanno
messo
le
manette
,
questi
vili
,
eh
?
-
E
tu
non
hai
avuto
cuore
di
bucar
loro
la
pancia
?
-
Gettandosi
al
collo
del
marito
,
e
frammischiando
al
suo
dire
qualche
singhiozzo
,
esclamava
l
'
arditissima
donna
.
Perdemmo
un
cinque
minuti
a
persuaderla
che
non
eranvi
state
manette
,
ed
allora
lei
,
facendoci
dei
segni
,
ci
fece
capire
che
,
se
avevamo
qualche
cosa
di
compromettente
,
le
si
consegnasse
:
ed
in
fatti
,
colto
il
momento
che
i
carabinieri
non
ci
guardavano
,
demmo
a
lei
certe
lettere
,
che
,
se
ci
fossero
state
trovate
addosso
,
non
ci
avrebbero
certamente
servito
di
raccomandazione
presso
quella
gente
,
che
si
doveva
bazzicare
fra
poco
tempo
.
La
presenza
di
una
donna
in
quell
'
ora
tristissima
,
in
mezzo
ai
carabinieri
,
dopo
tutte
le
emozioni
che
si
era
subito
durante
il
corso
di
quella
giornata
memorabile
ci
procurò
un
sollievo
,
e
uno
stringimento
di
cuore
,
che
non
mi
provo
nemmeno
a
descrivere
;
e
quando
la
ci
stese
la
mano
e
con
voce
resa
tremula
dalla
voglia
di
piangere
,
ci
disse
:
coraggio
,
io
mi
sentii
inumidite
le
ciglia
e
provai
l
'
inenarrabile
voluttà
di
una
lacrima
.
-
Le
carrozze
son
pronte
!
-
Partiamo
!
-
Meno
male
che
marciamo
en
grands
seigneurs
.
-
Di
'
piuttosto
,
come
i
malfattori
che
vanno
alla
Corte
d
'
Assise
...
-
Eh
!
...
loro
ed
i
principi
sono
i
soli
che
hanno
diritto
di
avere
una
scorta
!
Gli
estremi
si
toccano
...
-
E
si
rassomigliano
!
Si
montò
nelle
carrozze
e
dopo
un
breve
tratto
di
via
ci
fermammo
:
si
sentì
cigolare
una
porta
...
Eravamo
giunti
ai
Domenicani
.
CAPITOLO
III
.
La
prigione
!
...
È
mai
vissuta
creatura
umana
,
dirò
con
Guerrazzi
,
che
sollevando
le
pupille
verso
il
soffitto
di
una
di
quelle
stamberghe
,
in
cui
,
per
ravvederlo
,
s
'
incretinisce
il
colpevole
,
non
abbia
esclamato
esser
questa
l
'
invenzione
più
barbara
,
che
mai
sia
mulinata
nel
cervello
dell
'
uomo
?
Quattordici
passi
di
lunghezza
;
sei
di
larghezza
:
una
finestra
alta
cinque
piedi
da
terra
,
e
dalla
cui
ferriata
a
quadrelli
vedi
sempre
quel
medesimo
strappo
di
Cielo
,
quella
medesima
tettoia
dell
'
edifizio
difaccia
,
quella
medesima
stella
che
sera
per
sera
,
qual
malinconica
amica
,
par
che
venga
a
darti
un
saluto
,
un
conforto
ed
una
speranza
;
un
pagliericcio
per
sdraiarsi
:
una
brocca
d
'
acqua
per
bere
;
in
quanto
a
mangiare
...
ci
sono
le
mani
che
paiono
fatte
apposta
per
questo
!
...
Il
rumore
del
mondo
,
in
mezzo
al
quale
ti
trovi
ma
che
,
almeno
per
ora
è
morto
per
te
,
viene
a
colpirti
gli
orecchi
nella
tua
solitudine
ed
ora
qualche
allegra
canzone
ti
rammenta
i
bei
tempi
che
unito
agli
amici
andavi
a
far
la
serenata
sotto
i
balconi
della
tua
bella
:
ora
i
concerti
di
una
musica
militare
t
'
inebriano
,
ti
rapiscono
in
pensieri
l
'
uno
più
dell
'
altro
impetuosi
:
ora
il
frastuono
della
via
,
le
urla
dei
venditori
,
il
continuo
passare
delle
carrozze
ti
riportano
i
momenti
in
cui
tu
pur
passeggiavi
,
in
cui
tu
pure
davi
alla
sfuggita
un
occhiata
alle
belle
signore
che
come
Dee
ti
passavano
innanzi
agli
occhi
,
trasportate
da
'
loro
cocchi
:
insomma
un
cumulo
di
reminiscenze
che
ti
straziano
l
'
anima
:
è
un
martirio
che
fa
deperire
e
qualche
volta
impazzire
l
'
uomo
d
'
ingegno
e
di
cuore
,
e
che
indurisce
viepiù
chi
è
incallito
nel
vizio
.
Aggiungete
a
tutto
questo
l
'
obbligo
di
restare
lì
chiuso
,
mentre
,
alla
semplice
idea
di
esser
costretto
a
fare
una
cosa
,
fosse
pure
la
più
gradita
,
si
prova
una
certa
repugnanza
che
ci
fa
entrar
le
paturnie
.
Perchè
invece
di
una
severità
che
non
dà
alcun
resultato
,
non
si
cerca
di
ricondurre
sulla
buona
via
quello
,
che
ne
è
lontano
,
a
forza
di
cure
amorevoli
?
Quando
si
è
messo
il
colpevole
nell
'
impossibilità
di
nuocere
alla
società
,
a
che
prò
aggravare
la
mano
sopra
di
lui
,
e
incessantemente
torturarlo
?
...
Io
fò
una
scommessa
;
se
domani
un
domatore
di
fiere
uccidesse
così
per
ghiribizzo
un
leone
che
ha
in
gabbia
,
o
si
divertisse
a
martoriarlo
a
colpi
di
spillo
,
i
filantropi
non
la
farebbero
più
finita
colle
loro
proteste
:
i
giornali
partoribbero
articoli
sopra
articoli
e
se
ne
farebbe
quasi
quasi
una
questione
di
Stato
.
Qui
invece
abbiamo
degli
uomini
che
sentono
,
amano
,
che
hanno
peccato
per
inesperienza
,
per
fatalità
,
ma
che
per
ora
non
possono
tornare
a
peccare
:
una
delle
due
...
o
questi
uomini
si
credono
capaci
di
ravvedimento
,
o
no
:
in
questo
ultimo
caso
uccideteli
:
nel
primo
cercate
d
'
istruirli
,
fate
loro
conoscere
quanto
sia
migliore
la
strada
della
virtù
da
quella
del
vizio
,
educateli
col
lavoro
,
metteteli
in
un
'
isola
incolta
e
provvedete
che
quest
'
isola
affidata
alle
loro
mani
,
addivenga
ridente
,
ubertosa
...
fate
loro
conoscere
l
'
agiatezza
,
la
calma
,
la
soddisfazione
del
buono
operaio
,
eppoi
restituiteli
alla
società
,
che
potrà
a
ben
diritto
vantarsi
di
avere
acquistato
dei
buoni
cittadini
in
quelli
che
fin
ora
non
eran
che
rei
!
...
Anche
per
legge
fisica
quanta
più
è
la
repressione
,
tanta
maggiore
è
la
reazione
.
Chiedo
scusa
ai
lettori
di
aver
loro
fatto
ingozzare
questa
tirata
,
che
a
qualcuno
farà
l
'
effetto
del
cavolo
in
una
merenda
;
d
'
altronde
qui
si
parla
di
una
carcere
,
qual
migliore
occasione
per
spifferare
le
riflessioni
che
si
son
covate
in
quella
solitudine
e
in
contatto
di
quei
disgraziati
?
In
quanto
a
noi
,
grazie
all
'
amabilità
del
capo
guardiano
dello
stabilimento
,
fu
cercato
di
renderci
meno
dura
che
fosse
possibile
la
prigionia
.
Ci
misero
in
sei
in
una
stanza
;
lasciarono
che
si
fumasse
a
nostro
bell
'
agio
:
ci
si
passavano
i
giornali
,
dove
tra
le
altre
cose
apprendemmo
l
'
infame
tradimento
del
generale
cortigiano
Bazaine
:
non
ci
era
fatta
alcuna
restrizione
nel
mangiare
e
nel
bere
:
ci
si
trattava
insomma
coi
guanti
,
e
inservienti
e
guardiani
,
lungi
dal
far
pompa
di
quelle
mosse
scortesi
di
cui
sì
spesso
e
sì
volentieri
fanno
pompa
coi
carcerati
di
bassa
estrazione
,
si
perdevano
in
scappellature
ed
inchini
e
venivano
due
tre
volte
per
ora
a
domandarci
,
se
si
abbisognava
di
qualche
cosa
.
Era
compassione
questa
,
o
,
piuttosto
come
succede
in
qualunque
circostanza
nel
mondo
anche
là
si
venerava
l
'
abito
,
anche
là
avendoci
veduti
insieme
col
Colonnello
e
per
questo
scambiandoci
forse
per
uno
stato
Maggiore
,
si
cercava
entrare
nelle
nostre
buone
grazie
,
perchè
si
aveva
la
ferma
credenza
che
eravamo
pezzi
grossi
?
...
Io
credo
che
quest
'
ultima
sia
la
ragione
più
giusta
e
più
esatta
delle
preferenze
che
si
avevano
per
noi
.
Quell
'
ingegno
ferace
,
che
tanto
predominava
sugli
altri
per
lo
spirito
d
'
osservazione
e
che
così
presto
doveva
esser
rapito
all
'
Italia
,
intendo
parlare
di
Carlo
Bini
,
nelle
sue
riflessioni
sui
prigionieri
ha
dettato
delle
pagine
maravigliose
per
la
verità
sulle
distinzioni
sociali
,
che
con
scrupolo
sono
venerate
ancora
nelle
carceri
.
Povero
!
...
t
'
hanno
condotto
qui
,
tu
devi
aver
peccato
di
certo
;
va
'
giù
nel
buglione
,
là
troverai
degli
amici
e
dei
degni
compagni
...
e
spesso
per
spingerlo
più
presto
gli
si
amministra
gentilmente
una
pedata
che
il
meschinello
riceve
,
grattandosi
il
capo
!
Sarà
innocente
...
E
che
importa
?
...
Lo
si
manda
giù
tra
la
feccia
,
tra
i
borsaioli
,
tra
i
ladri
d
'
ogni
qualità
e
d
'
ogni
risma
;
gli
si
fanno
degli
sgarbi
premeditati
,
gli
si
ride
sul
muso
quando
protesta
della
propria
innocenza
;
si
tiene
a
stecchetto
di
pane
,
si
fa
mangiare
mezz
'
ora
dopo
quella
prescritta
dai
regolamenti
,
si
cerca
infine
di
rendere
più
triste
,
più
penosa
la
di
lui
posizione
:
mai
una
parola
d
'
affetto
per
lui
,
sempre
un
ghigno
,
sempre
una
maledizione
...
E
se
fosse
innocente
!
...
Per
un
signore
poi
è
un
altro
paio
di
maniche
:
inchini
,
conforti
,
agevolezze
:
il
caffè
e
latte
la
mattina
,
la
bottiglia
per
pranzo
,
e
qualche
volta
anche
il
the
per
la
sera
...
oh
,
come
è
rispettata
l
'
eguaglianza
a
questi
lumi
di
luna
!
Dunque
,
come
ho
detto
,
eravamo
in
cinque
in
una
prigione
.
Gagliano
,
il
Colonnello
,
mio
fratello
,
io
ed
un
giovinetto
Perugino
,
che
per
la
prima
volta
si
moveva
da
casa
,
e
che
era
innamorato
come
un
ciuco
di
una
ballerina
cui
aveva
promesso
per
quanto
prima
l
'
anello
nuziale
.
Il
primo
giorno
,
non
vedendo
alcuna
probabilità
di
un
interrogatorio
,
non
facemmo
che
scrivere
.
Scrivemmo
al
console
,
a
una
dozzina
di
deputati
,
a
una
mezza
dozzina
dì
giornalisti
,
e
perfino
al
Lanza
:
in
tutti
i
nostri
scritti
si
protestava
contro
la
patente
ingiustizia
,
di
cui
eravamo
stati
le
vittime
,
e
si
scongiurava
,
affinchè
fosse
troncato
quello
stato
penoso
,
che
,
temevamo
,
si
prolungasse
ancora
per
un
lasso
di
tempo
,
non
indifferente
.
Uno
dei
nostri
,
che
era
stato
diverse
volte
in
prigione
sempre
per
affari
politici
,
ci
iniziò
nei
misteri
della
vita
non
troppo
geniale
del
carcere
,
e
c
'
insegnò
tra
le
altre
cose
un
mezzo
sicuro
,
per
comunicare
con
gli
altri
infelici
,
quantunque
fossero
in
stanze
dalla
nostra
lontane
:
il
nome
tecnico
di
questo
nuovo
sistema
di
comunicazione
è
il
cavallo
;
si
attacca
ad
un
sasso
o
a
un
pezzo
di
legno
una
cartolina
,
in
cui
si
scrive
,
quello
che
vogliamo
;
si
avvolge
poi
tutto
ad
un
filo
e
dalla
finestra
si
lancia
,
dove
si
ha
intenzione
di
farlo
recapitare
;
i
prigionieri
,
nella
solitudine
aguzzano
tanto
l
'
ingegno
,
addiventano
così
maestri
nella
precauzione
,
che
se
si
ingannano
una
volta
sola
,
in
questo
nuovo
bersaglio
,
si
può
assicurare
che
è
una
fatalità
.
Inutile
il
dire
,
che
noi
ci
servimmo
di
questo
mezzo
spessissimo
,
e
sul
principio
facemmo
delle
matte
risate
,
alle
spalle
di
qualcheduno
il
quale
più
che
si
piccava
ad
essere
gran
tiratore
,
più
ne
mandava
di
fuori
.
"
Come
son
lunghe
,
eterne
L
'
ore
del
prigionier
!
"
Canta
il
tenore
nel
secondo
atto
del
Pipelet
,
e
se
noi
non
cantavamo
queste
parole
,
se
ne
comprendeva
però
in
quei
momenti
tutta
la
desolante
verità
.
Addormentarsi
colle
galline
,
essere
in
piedi
ai
primi
chiaror
dell
'
alba
;
appena
desti
,
eccoti
ad
assalirci
la
spaventevole
idea
di
quattordici
o
quindici
ore
d
'
inerzia
forzata
;
oh
,
almeno
oggi
tuonasse
,
infuriasse
una
gran
tempesta
...
sarebbe
una
distrazione
!
..
Oh
!
se
si
avesse
nel
cuore
la
mansuetudine
pecoresca
del
Pellico
,
chè
potremmo
passare
ore
intiere
,
facendo
asceticamente
delle
contemplazioni
sulle
tele
di
ragno
,
che
in
sì
gran
numero
e
,
a
mò
di
tendoni
,
adornano
la
volta
della
nostra
abitazione
!
Oh
!
venisse
un
nuovo
carceriere
gobbo
,
sbilenco
,
rachitico
,
o
per
lo
meno
tartaglione
si
potrebbe
ridere
qualche
tempo
per
conto
suo
...
Ma
no
signori
,
sempre
i
medesimi
volti
,
sempre
il
medesimo
cielo
nè
sereno
,
nè
brusco
,
sempre
qualche
pezzetto
di
ragnatelo
che
ci
dà
fastidio
,
cadendo
ed
appiccicandosi
sui
nasi
respettivi
.
Si
fece
delle
palle
colla
midolla
di
pane
e
ci
si
mise
a
giocare
alle
boccie
...
Ci
si
annoiava
mortalmente
;
si
tentava
attaccare
una
discussione
filosofica
o
letteraria
...
sul
più
bello
un
prolungato
sbadiglio
faceva
uscir
di
carreggiata
l
'
oratore
e
lo
squarcio
di
poesia
e
di
eloquenza
finiva
con
una
solita
imprecazione
,
dove
non
si
risparmiava
nessuno
.
L
'
unico
che
vivesse
estraneo
a
tutto
quello
che
si
svolgeva
dinanzi
a
noi
,
era
il
giovinetto
che
tesseva
omelie
,
ripensando
alla
sua
bella
ed
ai
dolci
momenti
che
era
solito
passare
con
lei
.
A
questi
sproloqui
,
noi
assumendo
la
dignità
di
uomini
stagionati
,
e
che
hanno
corso
per
tutti
i
versi
la
cavallina
,
facevamo
tener
dietro
delle
dissertazioni
serio
-
facete
,
e
dei
consigli
che
le
più
volte
facevano
diventar
rossa
come
una
ciliegia
la
faccia
del
pudibondo
giovinetto
il
quale
terminava
ogni
suo
dire
,
sacrando
per
tutti
gli
Dei
,
che
la
gentile
fanciulla
,
malgrado
tutti
gli
ostacoli
,
avrebbe
finito
per
diventare
sua
moglie
.
E
infatti
,
oggi
tornato
di
Francia
,
ho
saputo
la
grata
novella
del
felice
connubio
che
amore
sparga
sempre
di
rose
il
beato
talamo
in
cui
piange
la
ragione
e
la
democrazia
:
che
quel
giovine
infondo
aveva
cuore
,
e
si
entusiasmava
per
le
idee
generose
.
Gagliano
pareva
poi
,
che
avesse
in
corpo
un
'
organino
;
cominciava
a
ciabare
la
mattina
a
bruzzico
e
durava
a
sfringuellare
fino
all
'
undici
e
anche
a
mezzanotte
;
se
noi
si
dormiva
lui
non
si
perdeva
d
'
animo
e
con
una
costanza
degna
di
miglior
causa
,
discorreva
solo
,
trinciando
l
'
aria
con
gesti
agitati
,
e
ripetendo
ordini
del
giorno
e
proclami
di
là
da
venire
:
ei
s
'
era
fitto
in
capo
di
costituire
una
compagnia
che
si
doveva
chiamare
dei
cacciatori
del
Varo
,
egli
l
'
avrebbe
costituita
,
appena
che
ci
si
fossero
schiuse
le
porte
.
La
questura
che
seppe
forse
il
progetto
,
e
che
,
da
abile
maestra
,
sa
quanto
va
maturato
un
disegno
perchè
possa
riuscire
,
mentre
dava
la
via
,
pochi
giorni
dopo
,
a
tutti
noi
,
riteneva
in
chiusa
per
altri
tre
mesi
il
povero
capitano
di
quella
compagnia
,
la
quale
,
come
direbbero
le
nostre
donnicciole
,
restò
sempre
nella
mente
di
Dio
.
Ci
si
faceva
prendere
aria
due
volte
per
giorno
:
la
prima
volta
lungo
i
corridoi
circondati
da
terrazzini
,
da
cui
è
intersecato
lo
stabilimento
:
la
seconda
su
,
in
un
piccolo
belvedere
dal
quale
si
godeva
di
un
colpo
d
'
occhio
incantevole
.
Sui
muri
dei
corridoii
,
come
su
quelli
della
terrazza
non
si
vedevano
che
scritti
in
lapis
:
erano
ricordi
,
conforti
scambievoli
dei
prigionieri
:
geroglifici
indecifrabili
,
ma
che
forse
contenevano
rivelazioni
per
chi
era
d
'
intesa
:
accidenti
alle
spie
e
morte
ai
birri
erano
quasi
sempre
il
ritornello
obbligato
di
questi
sfoghi
.
Su
in
terrazza
trovammo
anche
dei
versi
:
quantunque
si
sia
detto
,
e
ridetto
fino
a
sazietà
che
la
solitudine
fa
crescere
il
bernoccolo
poetico
,
anche
a
coloro
che
da
mamma
natura
non
hanno
avuto
un
tal
dono
,
l
'
apparizione
di
queste
strofe
fu
salutata
da
noi
con
un
hourrà
clamoroso
,
che
fece
venire
in
fretta
e
furia
i
guardiani
a
domandar
cosa
fosse
avvenuto
.
I
versi
eramo
mediocri
,
ma
giudicando
dal
modo
col
quale
erano
scritti
,
si
poteva
giurare
che
quello
che
li
aveva
vergati
aveva
fatto
anche
troppo
e
che
aveva
un
'
anima
molto
più
sensibile
di
tutte
le
altre
che
si
trovavano
in
quelle
catapecchie
.
I
versi
son
questi
;
ve
li
riscrivo
tali
e
quali
,
chiedendo
scusa
all
'
anonimo
autore
dell
'
indiscrezione
,
e
ai
miei
lettori
qualora
non
andassero
loro
a
fagiuolo
.
Campanella
che
rammenti
Al
dolente
prigioniero
I
dolori
ed
i
tormenti
Di
una
vita
,
che
finì
...
Deh
!
Riporta
al
mio
pensiero
Le
speranze
d
'
altri
dì
.
Di
quei
dì
,
che
una
tranquilla
Gioia
al
Cielo
mi
rapia
:
Fissa
in
Lei
la
mia
pupilla
Comprendevo
la
beltà
,
Comprendevo
la
poesia
Sentia
in
cuor
la
libertà
Or
son
morto
,
o
campanella
Suona
,
suona
a
funerale
Più
non
veggo
la
mia
bella
Più
non
palpita
il
mio
onor
Sul
mio
letto
sepolcrale
Suona
i
tocchi
del
dolor
E
qui
il
poeta
finiva
e
la
parola
dolor
con
cui
avea
terminato
tu
la
vedevi
ripetuta
ai
quattro
angoli
dell
'
ode
!
...
Sia
stato
un
malfattore
colui
che
vergò
questi
versi
?
...
Se
anche
lo
fu
,
è
certo
che
fu
più
infelice
di
quello
che
fosse
colpevole
!
Passammo
altri
due
giorni
in
questa
completa
atonia
;
già
tre
giorni
che
eravamo
separati
da
tutti
,
già
tre
giorni
col
timore
che
i
nostri
compagni
avessero
bruciato
delle
cartuccie
contro
i
Prussiani
!
...
Finalmente
venne
l
'
interrogatorio
:
un
interrogatorio
pro
forma
,
dove
ognuno
rispondeva
a
casaccio
tutto
quello
che
gli
veniva
alla
bocca
,
dove
s
'
inventavano
scuse
così
magre
e
storie
così
bambinesche
,
che
sarebbero
cadute
al
primo
soffio
di
un
accusatore
,
fosse
anche
il
più
dozzinale
.
Entrammo
dal
giudice
colla
speranza
:
si
credeva
che
finito
l
'
interrogatorio
ci
avrebbero
rimandato
:
invece
quale
non
fu
la
nostra
sorpresa
,
quando
ci
vedemmo
di
nuovo
rinchiudere
nell
'
aborrita
stamberga
,
che
ci
aveva
accolto
fino
a
quel
giorno
?
-
Non
ci
mandano
via
che
a
guerra
finita
-
Borbottò
stizzosamente
uno
di
noi
.
Chinammo
tutti
la
testa
,
che
tale
cominciava
a
diventare
l
'
universale
credenza
.
E
passò
un
altro
giorno
,
eppoi
un
altro
:
era
il
tre
di
novembre
;
la
vigilia
eravamo
stati
di
un
umor
perfidissimo
;
senza
provare
alcuno
dei
sentimenti
dettati
dalla
religione
,
quelle
campane
che
invitavano
a
andare
a
commemorare
i
defunti
,
ci
facevano
pensare
ai
nostri
poveri
morti
,
a
quelli
che
caddero
per
le
nostre
idee
,
a
quelli
che
cadevano
in
quel
mentre
per
far
scudo
coi
loro
corpi
a
una
pericolante
repubblica
,
per
opporre
un
'
argine
all
'
irrompente
valanga
dei
venduti
soldati
della
monarchia
degli
Hokenzöllern
...
Noi
eravamo
mesti
,
e
si
passava
intere
mezz
'
ore
difaccia
alle
quadrelle
dell
'
inferriata
,
tanto
per
vedere
quel
miserabile
lembo
di
Cielo
:
orizzonte
rimpiccolito
come
quello
dell
'
idee
che
ci
bollivano
in
testa
e
che
non
si
potevano
espandere
.
Il
tre
novembre
fu
un
gran
movimento
pei
corridoi
,
un
via
vai
continuato
e
un
accorrere
di
guardiani
.
Qual
nuova
avventura
era
giunta
a
disturbare
la
quiete
monotona
di
quel
sepolcro
di
vivi
?
...
Il
caso
era
nuovo
.
Rossi
,
Piccini
,
Stefani
ed
altri
Fiorentini
avevano
avuto
l
'
idea
bizzarra
di
commemorare
i
caduti
a
Montana
;
ne
correva
l
'
anniversario
,
e
loro
,
come
avanzi
degli
Chassepots
di
De
Failly
,
non
ultima
celebrità
di
Sédan
,
vollero
degnamente
onorarlo
;
coi
pagliericci
improvvisarono
un
catafalco
,
ci
posero
sopra
una
camicia
di
flanella
rossa
,
lo
circondarono
con
venticinque
candele
steariche
,
comprate
la
sera
avanti
,
eppoi
attaccarono
un
cartello
nel
quale
a
parole
cubitali
era
scritto
:
Ai
Martiri
di
Mentana
I
superstiti
Repubblicani
S
'
immagini
un
pò
il
buon
lettore
,
quando
i
guardiani
entrarono
nella
prigione
,
per
portare
il
becchime
a
quegli
uccelli
ingabbiati
.
Vedere
tutti
quei
lumi
,
poi
quel
catafalco
...
e
'
era
da
fare
andare
in
bestia
il
secondino
più
mansueto
che
abbia
mai
esercitato
questa
nobile
professione
!
Subito
un
reclamo
dal
direttore
,
il
quale
seguito
dal
capo
guardiano
,
dallo
stato
maggiore
e
da
un
nuvolo
di
carcerieri
si
presenta
maestosamente
sulle
soglie
delle
profanata
stanzaccia
.
-
Questo
è
troppo
!
...
Io
sono
buono
,
ma
non
lo
sono
tre
volte
...
Impongo
loro
di
tor
via
quel
cartello
rivoluzionario
...
-
Ma
noi
non
diamo
noia
a
nessuno
,
e
poi
qui
chi
lo
vede
?
-
Non
importa
...
Lascino
pure
il
catafalco
,
ma
levino
il
cartello
!
-
Ma
se
nessuno
può
leggerlo
!
...
-
Io
ho
usato
troppe
gentilezze
con
loro
-
questo
scandalo
non
lo
subisco
...
-
Ma
,
se
non
v
'
è
scandalo
!
Insomma
per
il
buon
della
pace
,
fa
necessario
tor
via
quel
disgraziato
cartello
.
-
È
un
fatto
,
chiaro
,
lampante
e
arci
che
provatissimo
:
i
governi
che
pericolano
hanno
paura
dei
morti
,
eguali
in
tutto
e
per
tutto
all
'
infermo
incurabile
che
fa
il
viso
serio
solamente
a
sentir
parlare
di
morte
.
In
premio
di
non
aver
preso
parte
alle
dimostrazioni
sovvertitrici
dei
nostri
amici
,
quel
giorno
noi
fummo
mandati
a
prender
aria
un
'
ora
più
presto
.
Una
dolce
sorpresa
ci
attendeva
sulla
terrazza
:
arrampicandoci
sull
'
inferriata
,
e
spenzolandoci
come
meglio
si
poteva
,
si
vide
sedute
sulla
spalletta
di
un
fosso
che
attraversava
la
via
,
le
due
fate
dai
magici
scialli
,
che
tanto
mi
avevano
dato
a
riflettere
sul
Var
:
esse
guardavano
in
su
;
era
certo
che
qualche
prigioniero
,
aveva
portato
con
se
molta
parte
di
cuore
di
quelle
creature
che
credevamo
vezzosissime
e
che
le
ci
apparivano
come
una
visione
,
nei
momenti
più
climaterici
di
quella
intrapresa
.
Ci
si
perdeva
,
come
di
solito
,
in
congetture
su
quelle
apparizioni
,
quando
venne
un
custode
e
con
ilare
fisonomia
,
ci
disse
:
Giù
,
giù
nella
stanza
del
capo
guardiano
.
-
Ci
son
novità
?
-
Eccome
!
-
Loro
son
liberi
.
-
Liberi
!
-
Urlammo
noi
e
ci
stringemmo
l
'
un
l
'
altro
la
mano
.
O
libertà
!
...
Prima
tra
tutti
gli
affetti
e
le
aspirazioni
dell
'
uomo
,
senza
te
è
impossibile
vivere
,
e
solamente
si
giunge
a
comprendere
tutta
la
tua
dolcezza
ineffabile
,
allorquando
per
disgrazia
ti
si
è
perduta
;
ridotti
allo
stato
di
cose
,
costretti
a
reprimere
i
battiti
del
cuore
,
le
concezioni
del
cervello
,
gli
slanci
che
suol
produrre
l
'
intelligenza
,
a
te
si
ripensa
come
lo
stanco
e
affaticato
peregrino
,
in
una
montagna
o
in
mezzo
al
deserto
ripensa
all
'
agiatezza
della
sua
casa
,
ai
dolci
riguardi
dei
parenti
lontani
.
Tanta
è
la
gioia
che
si
sente
nel
ricuperarti
,
che
si
tornerebbe
a
soffrire
gli
istanti
penosi
,
che
abbiamo
sofferti
,
pur
di
provare
l
'
inenarrabile
felicità
,
che
si
prova
in
quell
'
istante
divino
.
Scendemmo
a
rotta
di
collo
le
scale
,
entrammo
nel
corridoio
,
dove
di
subito
fummo
circondati
dai
nostri
compagni
,
che
ci
abbracciavano
,
ci
baciavano
,
ci
opprimevano
di
mille
domande
;
chi
troverebbe
parole
per
descrivere
l
'
emozione
di
quel
momento
solenne
?
Non
era
il
tornare
a
vivere
che
ci
sorridesse
soltanto
:
era
l
'
idea
che
prima
o
poi
si
avrebbe
raggiunto
nostro
padre
,
che
tale
deve
considerarsi
da
un
giovane
l
'
eroe
leggendario
della
libertà
e
del
progresso
,
che
tale
deve
essere
riguardato
da
tutti
coloro
che
soffrono
,
il
prode
general
Garibaldi
.
Fassio
,
incaricato
dalla
questura
ad
assistere
alla
nostra
liberazione
,
volle
farci
sospirare
,
più
che
fosse
possibile
,
un
tanto
agognato
momento
!
Eravamo
una
lunghissima
fila
,
ognuno
che
usciva
dalla
stanza
provocava
in
tutti
un
sospirone
che
si
poteva
tradurre
in
queste
parole
:
Lui
felice
...
ed
io
pure
,
che
mi
avvicino
alla
liberazione
!
Venne
la
mia
volta
.
Entrai
:
Il
commissario
mi
abbordò
subito
con
queste
parole
:
Lei
è
di
Firenze
?
-
Sissignore
!
-
Vuoi
fare
il
viaggio
a
spesa
sue
,
o
a
conto
della
questura
?
-
Ma
io
voglio
restare
in
Livorno
-
È
impossibile
!
-
Se
ci
ho
i
miei
interessi
!
-
Non
importa
:
lei
è
di
Firenze
e
deve
tornare
a
Firenze
!
-
Ma
questa
è
bella
!
-
O
bella
,
o
brutta
...
tali
son
gli
ordini
.
Strana
logica
invero
questa
della
polizia
!
se
nel
mio
interrogatorio
avessi
detto
di
essere
del
Missisipì
chi
sa
che
la
questura
non
mi
avesse
spedito
gratis
fino
a
quelle
lontane
regioni
!
...
Ah
!
averlo
pensato
!
!
A
tutti
gli
altri
fu
fatta
la
medesima
proposizione
:
tutti
accettammo
di
andare
a
spese
nostre
,
decisi
di
tentare
ogni
via
per
sfuggire
ai
questurini
.
-
Domani
si
presenteranno
al
questore
in
Firenze
-
Disse
allora
il
Fassio
con
tuono
burbanzoso
e
poi
volgendosi
al
Piccini
aggiunse
:
lei
mi
par
più
serio
degli
altri
,
farà
da
capo
squadra
...
Alla
stazione
gli
accompagneranno
le
guardie
,
nè
li
lascieranno
fino
a
che
non
avranno
preso
il
biglietto
.
Un
'
altra
speranza
che
si
dileguava
!
Bisognerà
tornare
per
forza
donde
eravamo
partiti
con
tutta
allegrezza
.
-
Possono
andare
...
e
si
sbrighino
perchè
il
vapore
parte
a
momenti
..
Dei
picchi
ripetuti
all
'
uscio
della
nostra
antica
carcere
,
richiamano
l
'
universale
attenzione
verso
quel
posto
.
È
Gagliano
che
protesta
all
'
ingiustizia
e
all
'
infamia
:
è
il
povero
Gagliano
che
solo
vien
rilasciato
ai
Domenicani
per
conto
della
questura
-
Scrivete
sui
giornali
-
Egli
vociava
-
Fate
nota
la
nuova
ingiustizia
,
dite
che
mi
si
vuoi
rovinare
da
questa
canaglia
.
-
Nessuno
porgeva
ascolto
,
alle
di
lui
querele
,
qualcuno
rideva
:
l
'
uomo
che
esce
da
un
pericolo
diventa
egoista
.
-
Via
,
via
-
ci
disse
il
nostro
accompagnatore
,
una
specie
di
Don
Checco
,
scalcinato
come
un
poeta
,
e
zoppicante
,
come
un
verso
sciolto
di
qualche
genio
incompreso
.
Demmo
un
'
ultimo
sguardo
alla
stanzaccia
che
ci
aveva
racchiusi
quei
giorni
,
e
,
cosa
strana
,
provammo
un
certo
dispiacere
ad
abbandonarla
.
Quanti
pensieri
,
quanti
generosi
proponimenti
,
quanti
ricordi
,
quante
speranze
non
ci
avevano
agitato
là
entro
!
Quando
io
esco
di
prigione
,
e
lo
so
benissimo
grazie
al
benigno
nostro
governo
,
io
provo
il
medesimo
effetto
di
quando
esco
di
un
bastimento
.
Mi
gira
la
testa
e
le
gambe
mi
reggono
appena
....
quella
sera
mi
pareva
di
essere
addirittura
ubriaco
.
Ed
anche
senza
parere
ubriaca
,
io
credo
che
la
nostra
comitiva
avesse
in
se
tanto
di
umoristico
da
farsi
guardare
da
chiunque
passava
.
Figuratevi
:
prima
Don
Checco
con
una
mazza
gigantesca
,
su
cui
si
appoggiava
,
ma
che
non
era
valevole
a
farlo
passar
per
meno
zoppo
di
quello
che
era
:
poi
il
Colonnello
in
cappello
a
cilindro
coi
due
tubi
di
latta
,
in
cui
erano
le
carte
geografiche
,
ma
che
di
notte
gli
davano
un
'
idea
di
Sesto
Caio
Baccelli
,
con
gli
annessi
canochiali
;
dietro
a
loro
il
giovinetto
innamorato
con
due
valigione
,
che
erano
vote
,
ma
che
egli
aveva
portato
con
se
per
dar
polvere
negli
occhi
alla
pulizia
;
in
coda
noi
altri
urlando
,
chiassando
,
facendo
le
fiche
a
quel
povero
diavolo
,
che
tentava
attaccar
discorso
con
tutti
,
senza
che
nessuno
gli
rispondesse
:
in
poche
parole
egli
sembrava
un
precettore
che
conduce
a
passeggiare
una
mandata
di
birichini
,
e
scommetto
che
in
quell
'
ora
,
avvedutosi
della
parte
redicola
che
sosteneva
,
avrebbe
mandato
in
quel
paese
Bolis
,
la
Francia
,
il
Ministero
e
gli
eroi
della
libertà
.
Arrivati
alla
ferrovia
,
le
guardie
ci
fecero
ala
,
nè
si
allontanarono
,
fino
a
che
non
avemmo
presi
i
biglietti
.
-
Dunque
a
rivederli
,
signori
-
Traendo
un
sospiro
di
contentezza
ci
disse
il
delegato
.
-
Dica
addio
!
-
Riprendemmo
,
noi
tutti
.
-
Grazie
dell
'
accompagnatura
!
-
Proferiva
uno
in
tuon
di
burla
.
-
La
ci
saluti
Bolis
...
-
Al
piacere
di
non
riverirla
mai
più
..
E
via
di
seguito
con
espressioni
più
o
meno
frizzanti
,
tutte
all
'
indirizo
di
quel
'
infelice
che
impappinato
come
un
pulcino
nella
stoppa
,
voltandosi
ad
ora
ad
ora
per
darci
una
sbirciata
più
o
meno
benevola
,
se
ne
andò
quatto
quatto
e
colla
coda
tra
le
gambe
.
Entrammo
nella
stazione
:
quelli
che
viaggiavano
a
conto
della
questura
erano
stati
ficcati
in
due
vagoni
di
terza
classe
,
e
cantavano
:
cantavano
dalla
rabbia
o
dal
piacere
?
Non
saprei
dirlo
davvero
,
ma
è
un
fatto
che
un
uomo
che
si
trova
in
una
situazione
eccezionale
,
prova
un
refrigerio
,
stuonando
un
'
arietta
;
i
ragazzi
che
hanno
paura
a
andar
soli
in
una
stanza
canticchiano
,
i
poveri
coscritti
cercano
alle
canzoni
montagnole
,
e
ai
patriottici
inni
quel
coraggio
che
invano
cercherebbero
al
cuore
.
Ecco
i
due
scialli
!
..
Ecco
le
due
donne
che
ci
hanno
fatto
tanto
almanaccare
colla
testa
sul
Var
e
in
prigione
!
-
Oh
!
finalmente
ci
è
dato
avvicinarle
!
Sono
la
madre
e
la
sorella
dì
un
'
arrestato
,
mi
sussurra
uno
,
che
ho
accanto
.
Mi
approssimo
a
loro
.
Qual
delusione
!
La
madre
è
sbilenca
,
le
mancano
due
denti
davanti
ed
ha
una
bazza
,
come
quella
del
barone
Ricasoli
.
E
la
figlia
?
Mi
risparmino
i
lettori
l
'
orrore
di
descriverla
!
..
Un
viso
da
leticare
il
giallo
alle
carote
,
un
personale
impossibile
,
due
mani
che
certamente
non
sarebbero
state
sproporzionate
per
il
Biancone
di
piazza
.
Mi
fecero
mille
complimenti
,
mi
volevano
presentare
il
figliuolo
e
il
fratello
:
io
con
una
scusa
qualunque
voltai
loro
gentilmente
le
spalle
,
che
amavo
credere
il
nostro
compagno
di
sventura
,
gobbo
,
sciancato
,
ridicolo
,
per
potere
almeno
avere
il
vanto
di
aver
conosciuta
la
famiglia
più
brutta
,
che
in
questi
tempi
Borgiani
,
passeggi
sotto
la
cappa
del
Cielo
!
Pochi
minuti
dopo
,
si
entra
tutti
nel
convoglio
:
Piccini
che
doveva
essere
,
il
capo
squadra
ci
sfugge
:
il
treno
è
in
movimento
e
noi
ci
si
trova
,
spinte
e
sponte
,
trasportati
a
Firenze
.
CAPITOLO
IV
.
Essere
in
Firenze
,
e
ricominciare
a
studiare
le
strade
per
tornare
in
Francia
fu
tutt
'
una
.
Il
male
si
era
,
che
le
nostre
piccole
risorse
avevano
avuto
un
colpo
tremendo
,
e
che
la
questura
aguzzava
,
come
Argo
cento
occhi
per
spiare
i
nostri
movimenti
più
piccoli
,
le
nostre
più
segrete
conventincole
.
Non
si
credano
esagerate
le
mie
parole
:
per
il
malaugurato
affare
di
Livorno
si
era
cominciato
un
processo
,
e
si
adopravano
nelle
sfere
governative
a
tutt
'
uomo
per
mandarlo
avanti
o
di
riffe
o
di
raffe
:
si
voleva
infatti
far
vedere
alla
Prussia
come
in
Italia
fossero
ligi
al
principio
di
neutralità
e
come
il
governo
non
dividesse
per
nulla
le
idee
piazzaiole
di
quello
scomunicato
di
Garibaldi
.
Noi
dal
canto
noStro
non
stavamo
con
le
mani
in
mano
,
e
,
tra
le
altre
cose
(
vedete
,
come
eravamo
poeti
)
si
cercò
di
organizzare
in
Firenze
una
compagnia
tutta
Toscana
,
che
si
sarebbe
chiamata
dei
carabinieri
dell
'
Arno
.
Un
tal
disegno
ci
portò
per
le
lunghe
:
e
tra
proposte
,
decisioni
,
consigli
si
perse
un
tempo
prezioso
.
Mentre
nell
'
Atene
dell
'
Arno
,
quantunque
muniti
delle
più
belle
intenzioni
,
non
si
dava
nè
in
tinche
,
nè
in
ceci
,
il
coraggioso
e
bravo
Ricciotti
compieva
la
romanzesca
impresa
di
Chantillon
.
La
democrazia
e
tutti
coloro
che
sentono
amore
per
l
'
Italia
,
applaudivano
calorosamente
il
giovane
condottiero
,
che
con
un
pugno
di
uomini
,
sorprendeva
,
notte
tempo
,
ottocento
Prussiani
,
ne
faceva
più
che
quatTrocento
prigionieri
,
e
toglieva
loro
buon
numero
di
cavalli
e
di
armi
.
Garibaldi
,
dopo
aver
costituito
il
suo
microscopico
esercito
a
Dôle
,
si
era
portato
ad
Autun
,
e
dopo
avere
ottenuto
splendidi
resultati
a
Lantenay
,
si
era
spinto
fin
sotto
Dijon
,
ed
avrebbe
certamente
occupato
questa
città
,
se
l
'
imperizia
e
la
codardia
della
guardia
mobile
non
lo
avesse
obbligato
a
ritirarsi
fino
nella
città
,
da
dove
si
era
partito
con
tanta
speranza
nel
cuore
.
I
Prussiani
avevano
cercato
di
sorprenderlo
,
capitando
all
'
impensata
in
Autun
,
ma
grazie
all
'
esattezza
dei
tiri
delle
batterie
da
montagna
che
l
'
illustre
generale
aveva
sotto
i
suoi
ordini
ed
al
valore
dei
giovani
volontarii
,
i
tremendi
soldati
che
facevano
paura
a
tutta
l
'
Europa
,
dopo
averne
buscate
come
ciuchi
,
si
erano
refugati
a
rotto
di
collo
dentro
Dijon
,
dove
il
generale
Werder
aveva
piantato
il
suo
quartier
generale
.
Queste
notizie
che
leggevamo
sui
giornali
erano
tante
stilettate
per
noi
;
già
varii
dei
nostri
compagni
erano
partiti
alla
spicciolata
per
la
Francia
.
Io
mi
rammento
che
in
quei
giorni
mi
vergognavo
ad
uscir
soltanto
di
casa
:
mi
pareva
che
tutta
quella
gente
che
era
conscia
della
mia
prima
partenza
mi
ridesse
sul
muso
,
e
che
dentro
di
se
mi
rimproverasse
quell
'
ineRzia
,
che
d
'
altronde
era
la
conseguenza
logica
della
mia
situazione
.
Finalmente
un
giorno
capitò
da
me
,
che
in
quel
momento
avevo
già
dismesso
il
pensiero
di
poter
prender
parte
alla
campagna
di
Francia
,
il
Bocconi
,
e
,
senza
che
io
prOferissi
nemmeno
una
parola
mi
disse
:
Sei
sempre
deciso
di
venire
in
Francia
?
-
Sicuro
!
-
Gli
risposi
.
-
Allora
domani
l
'
altro
partiamo
.
-
Non
burli
?
-
Ti
parlo
del
miglior
senno
possibile
...
ci
stai
sempre
.
?
-
Se
ci
stò
!
...
-
Allora
siamo
in
cinque
,
-
Ma
,
ai
fondi
?
-
Ci
è
chi
provvederà
...
-
Tanto
meglio
!
E
fissammo
di
vederci
due
sere
dopo
al
Caffè
Ferruccio
;
chè
l
'
ora
della
nostra
partenza
era
alle
quattro
del
mattino
,
ed
era
deciso
che
saremmo
andati
a
Genova
per
via
di
terra
,
non
essendo
cosa
ben
fatta
il
tentar
di
ripassar
da
Livorno
,
dove
il
questore
Bolis
comandava
tutt
'
ora
a
bacchetta
.
La
sera
che
dovevamo
partire
me
ne
andai
solo
solo
all
'
Arena
Merini
...
pardon
al
teatro
Principe
Umberto
;
chiacchierai
cogli
amici
,
mi
mostrai
più
di
buon
'
umore
di
quello
che
ero
realmente
,
dissi
male
degli
Italiani
che
erano
andati
in
Francia
,
e
protestai
di
riconoscer
di
avere
io
fatto
malissimo
a
partire
la
prima
volta
.
Che
volete
?
I
casi
che
mi
erano
accaduti
antecedentemente
mi
rendevano
sempre
più
convinto
,
che
a
voler
che
un
'
impresa
vada
per
il
suo
verso
,
è
necessaria
un
pò
di
gesuiteria
,
e
che
una
persona
che
crede
di
andare
avanti
colla
buona
fede
,
e
collo
spifferare
tutto
quello
che
ha
sullo
stomaco
,
in
generale
finisce
coll
'
avere
il
male
,
il
malanno
e
l
'
uscio
addosso
.
Salutai
gli
amici
e
verso
mezzanotte
mi
ridussi
al
caffè
Ferruccio
.
I
miei
quattro
compagni
,
non
avevano
mancato
all
'
appello
e
cominciavano
a
susurrare
della
mia
tardanza
;
alcune
nostre
conoscenze
fiorentine
,
colle
quali
potevamo
fidarsi
a
chiusi
occhi
,
si
erano
assise
al
nostro
tavolino
,
e
sotto
voce
ci
davano
qualche
conforto
,
o
si
lamentavano
di
non
poterci
seguire
.
Il
caffè
si
chiuse
alle
due
,
ed
i
nostri
amici
partirono
.
Qui
cominciarono
le
dolenti
note
.
Sembra
una
cosa
incredibile
,
ma
in
Firenze
capitale
d
'
Italia
,
fu
impossibile
di
trovare
un
locale
che
fosse
aperto
in
quell
'
ora
.
Un
nevischio
impertinente
ci
filtrava
nell
'
ossa
,
e
ci
batteva
sulla
faccia
,
procurandoci
dei
brividi
che
erano
salutati
da
veementissime
apostrofi
.
Come
furono
lunghe
quelle
due
ore
!
...
E
con
qual
gioia
non
si
salutò
,
l
'
aprirsi
dei
cancelli
delle
stazione
.
Gli
Ebrei
che
giunsero
finalmente
a
mettere
il
piede
nella
terra
promessa
,
dovevano
forse
aver
provato
la
medesima
gioia
...
maggiore
è
impossibile
.
-
Prudenza
,
ragazzi
-
Ci
dice
a
bassissima
voce
il
Materassi
,
uno
dei
nostri
.
-
Che
ci
è
?
Proferimmo
tutti
spaventati
.
-
Guardate
!
-
E
ci
accennò
colla
mano
una
delle
più
celebri
guardie
di
sicurezza
Fiorentine
,
che
prendeva
il
biglietto
.
Soprapensieri
,
come
eravamo
noi
tutti
,
cominciammo
a
temere
!
...
Ci
si
buttò
in
un
vagone
,
e
dopo
un
'
ora
eravamo
a
Pistoia
.
Altro
intoppo
!
...
Viene
una
guardia
e
ci
annunzia
che
dovremo
restar
lì
fermi
,
a
dir
poco
due
ore
.
La
neve
impediva
che
il
treno
procedesse
,
fino
a
che
una
macchina
non
fosse
andatA
ad
esplorare
la
ferrovia
.
Difatti
per
quanto
tu
stendessi
lo
sguardo
,
non
ti
era
dato
di
vedere
che
un
bianco
lenzuolo
:
bianchi
erano
i
monti
lontani
;
bianche
le
collinette
vicine
!
gli
alberi
più
alti
sembravano
pianticelle
di
giardino
,
ed
invece
di
essere
in
quella
località
così
ricca
di
vegetazione
tu
avresti
,
a
buon
diritto
,
creduto
di
essere
ai
piedi
delle
Alpi
.
Per
digerire
il
male
umore
,
e
per
farci
passare
il
freddo
dalle
ossa
,
bevemmo
un
par
di
bicchieri
di
Cognak
,
che
era
proprio
un
castigo
di
cielo
,
ma
che
fu
bevuto
da
noi
con
quella
filosofia
con
cui
si
trangugia
una
medicina
.
Le
due
ore
sì
tramutarono
in
più
di
tre
,
finalmente
venne
le
famosa
locomotiva
:
rimontammo
nel
nostro
vagone
,
e
insieme
con
noi
rimontò
la
guardia
di
pubblica
sicurezza
.
Che
si
avesse
a
fare
la
seconda
di
cambio
?
-
si
pensava
tutti
tra
noi
,
ma
nessuno
ardiva
dirlo
a
un
compagno
.
Maggiore
il
nostro
desiderio
di
sbrigarsi
,
minore
la
velocità
eon
la
quale
si
andava
:
la
neve
infatti
più
che
ci
si
avvicinava
all
'
Appennino
prendeva
delle
proporzioni
imponenti
;
a
tutte
le
stazioni
intermedie
bisognava
fermarsi
una
buona
ora
:
ad
ogni
fermata
si
trangugiava
un
bicchierino
d
'
acqua
vite
.
-
Aqua
vitae
,
la
chiamavan
gli
antichi
-
Declamava
il
Materassi
,
vecchio
soldato
-
per
mettere
anima
in
corpo
par
fatta
apposta
.
Si
cominciò
a
traversare
gallerie
e
a
percorrer
viadotti
!
..
Quali
considerazioni
non
vengono
in
mente
al
maestoso
spettacolo
,
che
scienza
ed
arte
offrono
innanzi
ai
nostri
occhi
!
..
E
pensare
che
un
secolo
fa
,
sarebbe
stato
trattato
da
pazzo
,
chiunque
avesse
predetto
la
magica
impresa
,
e
pensare
che
il
primo
Napoleone
,
il
genio
della
tirannide
,
rise
sulla
faccia
a
colui
che
gli
proponeva
il
sublime
ritrovato
dell
'
umana
potenza
!
..
Ma
così
è
;
disgraziato
chi
trionfa
alla
prima
:
l
'
umanità
è
codarda
coi
grandi
,
e
ne
attua
solamente
i
grandiosi
disegni
allorquando
essi
non
sono
che
polvere
!
Giovanni
Uss
,
Galileo
,
i
Parigini
della
Comune
,
ce
ne
possono
e
ce
ne
potranno
dare
un
'
esempio
.
Corri
adunque
,
o
macchina
apportatrice
di
civiltà
e
di
grandezza
:
corri
,
che
tu
ci
rappresenti
il
progresso
che
non
cura
gli
intoppi
o
che
li
debella
;
gli
ostacoli
cadono
a
te
davanti
:
tu
ti
fai
strada
tra
le
impraticabili
montagne
,
in
mezzo
alle
più
folte
boscaglie
;
superi
fiumi
,
traversi
estese
pianure
,
riunisci
e
fai
conoscer
tra
loro
popoli
diversi
di
costumanze
,
di
tradizioni
,
e
generalizzi
l
'
idee
generose
,
a
dispetto
del
prete
che
ti
stigmatizzò
,
quando
nascesti
;
a
dispetto
del
retrogrado
che
in
te
vide
l
'
annunzio
di
sua
prossima
morte
.
A
Pracchia
ci
dovemmo
trattenere
altre
due
ore
;
anche
a
questa
fermata
della
nostra
via
Crucis
ripetemmo
la
parola
sacramentale
,
che
proferì
anche
Cristo
dopo
essere
stato
inchiodato
,
la
parola
:
Sitio
,
Malgrado
però
questa
nostra
manìa
di
confortarsi
le
intirizzite
viscere
a
forza
di
liquore
non
potemmo
fare
a
meno
di
ammirare
l
'
inponente
panorama
che
ci
si
stendeva
davanti
.
Dalla
finestra
del
bugigattolo
in
cui
ci
eravamo
refugiati
si
godeva
un
immenso
spettacolo
.
Le
punte
accuminate
dei
monti
,
gli
scoscesi
burroni
erano
tutti
bianchi
,
come
l
'
immensa
volta
del
cielo
:
gli
sconfinati
orizzonti
che
ci
si
stendevano
innanzi
a
noi
ci
rendevano
piccini
,
piccini
;
i
castelli
,
i
villaggi
,
lo
chiese
che
così
di
frequente
si
trovano
in
quelle
catene
di
monti
,
si
alzavano
forse
un
metro
dal
suolo
e
ti
apparivano
quasi
informi
ammassi
di
neve
.
Manfredi
,
che
s
'
ispira
all
'
orridezza
della
natura
,
ci
appariva
,
ombra
incresciosa
e
vagabonda
su
quel
candido
strato
,
e
ci
faceva
volgere
tutti
i
nostri
pensieri
alla
fantasia
più
che
umana
di
Byron
!
L
'
aspettativa
era
lunga
;
è
un
fatto
che
in
certi
momenti
si
prova
la
voluttà
di
bamboleggiare
:
gli
uomini
più
grandi
hanno
in
comune
coi
collegiali
moltissimi
divertimenti
...
«Deh.,
fa
che
io
possa
ritornar
bambino
A
te
daccanto
!
scriveva
un
mio
amico
che
non
credeva
più
a
nulla
;
e
noi
che
non
eravamo
guariti
e
che
ancora
si
credeva
a
qualche
cosa
,
incominciammo
una
guerra
a
palle
di
neve
:
guerra
che
se
non
ebbe
le
conseguenze
terrIbili
che
ebbero
le
altre
di
cui
facemmo
parte
,
ci
riusciva
più
fastidiosa
,
quando
qualche
proiettile
veniva
a
spiaccicarsi
sulle
nostre
faccie
.
I
macchinisti
col
muso
nero
,
i
lavoranti
colla
faccia
tutta
unta
(
rimedio
per
scongiurare
la
forza
del
freddo
)
stavano
a
guardare
con
maraviglia
,
e
s
'
interessavano
alle
peripezie
del
combattimento
.
Nel
più
bello
della
lotta
mi
si
avvicina
una
donna
e
tendendomi
la
mano
mi
chiede
un
'
elemosina
.
Abituato
all
'
accattonaggio
delle
grandi
città
,
io
rifiutai
la
richiesta
.
-
Se
sapesse
....
Io
ho
il
genero
e
la
nuora
malata
e
sei
nipotini
che
moiono
di
fame
e
di
freddo
.
-
Solite
storie
-
Interruppe
uno
dei
nostri
alzando
le
spalle
.
-
Storie
!
-
Borbottò
piangendo
la
povera
vecchia
-
Storie
!
vengano
a
vedere
e
saranno
persuasi
.
Seguimmo
la
povera
;
in
una
capannuccia
tutta
coperta
di
neve
,
sopra
un
monte
di
strame
,
vedemmo
una
donna
ancora
giovine
,
forse
anche
bella
,
circondata
da
quattro
bambini
assiderati
dal
freddo
.
Uu
fetore
immenso
,
una
miseria
che
metteva
spavento
:
tutto
insieme
uno
spettacolo
che
faceva
venir
voglia
di
piangere
.
Poveri
disgraziati
,
mentre
il
ricco
annoiato
profonde
le
migliaia
di
lire
ai
piedi
di
una
ballerina
,
o
per
avere
una
bella
pariglia
,
e
finimenti
magnifici
alle
passeggiate
ed
ai
corsi
,
essi
morivano
di
fame
,
non
si
sdigiunavano
nemmeno
tutti
i
giorni
,
perché
il
marito
dell
'
afflitta
giacente
,
dopo
aver
lavorato
come
un
ciuco
,
era
caduto
da
varii
mesi
ammalato
e
i
di
lui
padroni
gli
avevano
sospeso
il
salario
.
Noi
avevamo
pochi
quattrini
,
questi
pochi
ci
servivano
appena
per
fare
il
viaggio
e
purnonostante
non
potemmo
fare
a
meno
di
dare
il
nostro
piccolo
obolo
,
per
questa
miseria
che
ci
faceva
piangere
il
cuore
.
Oh
!
se
tutti
andando
a
prendere
un
punch
,
o
fumando
un
sigaro
(
vedete
che
prendo
le
più
piccole
spese
)
pensassero
che
con
quei
pochi
soldi
si
potrebbe
procurare
un
tozzo
di
pane
a
tanta
gente
che
è
degna
di
aiuto
e
che
langue
nella
più
tremenda
miseria
,
oh
!
scommetto
che
allora
i
vizi
scomparirebbero
,
che
nessuno
avrebbe
cuore
di
abusar
del
superfluo
,
mentre
tanti
fratelli
mancano
del
necessario
:
Il
fischio
della
macchina
che
arrivava
ci
annunziò
che
l
'
ora
della
partenza
era
giunta
;
lasciammo
la
casa
del
dolore
e
non
potendo
esser
più
allegri
,
chiotti
,
chiotti
rientrammo
nel
treno
,
che
dopo
due
o
tre
ore
ci
lasciava
a
Bologna
.
A
Bologna
fu
mestieri
fermarsi
fino
al
giorno
dipoi
;
s
'
immagini
chiunque
ha
fior
di
senno
,
con
qual
malumore
:
malumore
che
ci
cresceva
a
mille
doppi
,
vedendo
come
la
celebra
guardia
di
sicurezza
seguisse
come
un
cagnolino
tutte
le
nostre
pedate
.
La
mattina
all
'
alba
partimmo
;
mi
sembra
inutile
descrivere
ai
miei
buoni
lettori
il
lungo
viaggio
che
avemmo
a
fare
da
Bologna
a
Genova
;
le
famose
avventure
in
ferrovia
,
che
sono
così
spesso
tirate
in
ballo
dai
romanzieri
,
per
me
sono
favole
belle
e
buone
;
noi
fummo
trasportati
,
nell
'
identico
modo
con
cui
son
trasportati
i
bauli
.
Avemmo
a
compagni
dei
mercanti
,
dei
contadini
e
dei
soldati
in
congedo
;
ci
fermammo
per
far
colazione
,
come
tutti
gli
altri
a
Piacenza
;
mangiammo
di
nuovo
a
Tortona
;
bevemmo
una
buona
bottiglia
di
vino
a
Novi
,
non
potemmo
fare
a
meno
di
ammirare
la
magnifica
vallata
di
Serravalle
,
schiudemmo
i
cuori
alle
più
liete
speranze
,
osservando
l
'
infinito
numero
di
fabbriche
di
San
Pier
'
d
'
Arena
,
e
scendemmo
a
Genova
nelle
prime
ore
della
notte
.
La
luna
illuminava
il
bel
monumento
di
Cristoforo
Colombo
che
è
sulla
piazza
della
stazione
.
Noi
volgemmo
un
saluto
a
quel
grande
,
che
in
ricompensa
di
un
nuovo
mondo
si
ebbe
le
catene
da
un
re
,
e
ci
persuademmo
,
che
per
volger
di
secoli
e
per
variare
di
avvenimenti
l
'
umanità
non
è
punto
cambiata
.
Nostro
primo
pensiero
fu
di
recarci
da
un
certo
individuo
,
che
ci
doveva
dare
il
mezzo
sicuro
,
perché
si
potesse
muovere
senza
disturbi
alla
volta
di
Francia
.
Ci
aveva
dato
una
lettera
di
raccomandazione
per
questo
genio
benefico
,
Andrea
Pieri
,
uno
dei
nostri
buoni
amici
Fiorentini
,
giovane
egregio
e
provato
patriotta
,
di
cui
la
democrazia
piange
a
lacrime
amare
la
perdita
.
Trovammo
quasi
subito
la
tanto
desiderata
persona
,
e
secolui
ci
riducemmo
in
una
bettoluccìa
non
molto
distante
dal
teatro
Carlo
Felice
,
bettoluccia
frequentata
soltanto
dai
marinari
,
e
da
qualche
facchino
di
porto
.
-
Noi
si
vuoLpartir
subito
-
Fu
il
primo
discorso
che
facemmo
.
-
Non
dubitatE
...
domani
sera
voi
partirete
...
Domattina
...
uno
di
voi
verrà
con
me
e
combineremo
ogni
cosa
.
-
Va
bene
!
-
Ma
saremo
disturbati
qua
in
Genova
?
...
Dimandai
io
che
avevo
sempre
fisse
in
mente
le
persecuziOni
con
cui
ci
onorava
il
Bolis
a
Livorno
.
-
Loro
possono
andare
tranquillamente
...
Si
figurino
in
quest
'
ultimo
mese
ne
ho
già
imbarcati
più
di
duecentocinquanta
...
Mi
rincresce
non
poter
nominare
questo
giovine
che
con
tanta
abnegazione
si
prestava
,
per
procurare
dei
difensori
alla
Francese
repubblica
;
egli
in
oggi
è
uno
dei
miei
amici
più
cari
,
ma
,
se
lo
nominassi
,
domani
forse
non
avrebbe
più
pane
e
quello
che
è
peggio
,
non
l
'
avrebbe
nemmeno
la
sua
numerosa
famiglia
.
Quanti
,
oh
!
quanti
sono
obbligati
a
nascondere
le
idee
generose
che
loro
bollono
in
cuore
,
per
la
miseria
e
per
il
bisogno
!
Non
vi
disperate
però
,
o
povere
vittime
,
che
ce
lo
ha
lasciato
detto
anche
Giusti
:
«
Tra
i
salmi
dell
'
uffizio
C
'
è
anche
il
Dies
irae
O
che
non
ha
a
venire
Il
giorno
del
giudizio
?
!
Si
dormì
in
un
Albergo
,
a
cui
c
'
indirizzò
il
nostro
amico
;
il
proprietario
,
i
camerieri
la
pensavano
come
noi
e
terminammo
la
serata
,
cullandoci
tra
le
più
belle
illusioni
e
facendo
i
più
attraenti
progetti
per
l
'
avvenire
.
Al
mattino
Materassi
andò
a
fissare
per
la
partenza
;
noi
andammo
a
vedere
i
magnifici
giardini
dell
'
Acquasola
ed
ammirammo
tutta
la
poesia
di
una
magnifica
giornata
;
il
mare
,
la
terra
,
il
cielo
erano
ridenti
,
ridenti
come
il
nostro
pensiero
,
che
spaziava
in
quell
'
Oceano
di
luce
,
in
quel
verde
sterminato
delle
miriadi
di
piante
che
ci
circondava
,
e
che
traeva
da
tanta
magnificenza
di
natura
nuova
forza
per
tentare
l
'
impresa
,
e
certa
speranza
di
sicura
riuscita
.
-
Stasera
alle
otto
si
parte
!
-
Ci
disse
a
pranzo
il
Materassi
.
-
Ma
come
?
-
Andremo
ad
uno
ad
uno
al
battello
...
Io
vo
per
il
primo
:
voi
mi
seguirete
.
Sull
'
imbrunire
ci
avviammo
al
porto
;
il
porto
di
Genova
è
senza
dubbio
il
primo
d
'
Italia
:
il
continuo
movimento
,
l
'
affaccendarsi
di
migliaia
di
persone
,
lo
sterminato
numero
di
navi
che
vi
sono
ancorate
,
lo
sterminato
numero
di
vapori
che
s
'
incrociano
arrivando
e
partendo
,
disegnando
sull
'
Orizzonte
una
lunga
striscia
di
fumo
,
ti
rendono
certo
di
essere
in
uno
degli
emporii
commerciali
tra
i
più
accreditati
in
Europa
.
A
terra
hai
il
lavoro
,
in
mare
hai
il
vapore
:
le
due
leve
che
rialzeranno
l
'
umanità
fino
all
'
altezza
dei
suoi
gloriosi
destini
;
l
'
attività
individuale
e
la
scienza
!
Se
i
barcaioli
di
Livorno
ci
si
erano
mostrati
usurai
e
sordidi
,
quelli
di
Genova
ci
sorpresero
per
il
loro
galantomismo
.
-
Lei
va
in
Francia
?
-
Mi
domandò
quello
che
guidava
la
mia
barca
.
-
Sì
-
Gli
risposi
.
E
lui
,
zitto
come
un
muro
.
-
Quanto
devi
avere
?
-
Gli
domandai
quando
fui
giunto
alla
scala
del
bastimento
.
-
Mi
,
darà
mezzo
franco
.
-
Soltanto
!
-
Esclamai
io
con
sorpresa
.
-
È
il
mio
avere
.
Io
gli
diedi
due
franchi
,
egli
mi
pose
in
mano
il
resto
e
si
offese
quando
gli
dissi
che
del
resto
io
intendeva
fargli
un
regalo
.
A
bordo
,
mi
buttarono
giù
tra
le
cabine
dei
marinari
.
Dove
erano
gli
altri
?
Sul
bastimento
di
certo
,
e
se
non
li
vedevo
quella
sera
,
li
avrei
veduti
quando
l
'
aria
fosse
più
libera
!
Noi
eravamo
nientemeno
che
sul
Conte
Cavour
,
vapore
italianissimo
e
appartenente
alla
compagnia
Aquarone
.
Mi
sdraiai
alla
meglio
iN
una
cabina
,
quando
entrò
nella
stanza
un
tale
,
che
mi
fu
presentato
con
queste
parole
da
un
marinaro
:
anche
lui
,
viene
in
Francia
.
-
E
di
dove
viene
?
-
Io
gli
richiesi
.
-
Vengo
da
Milano
,
ed
ho
fatto
a
piedi
fin
qui
tutta
la
strada
...
-
E
come
mai
?
-
Io
ero
nei
cavalleggeri
Monferrato
e
son
disertore
!
Io
lo
guardai
e
sentii
compassione
di
lui
;
io
non
ho
mai
creduto
che
l
'
impresa
di
Francia
potesse
riuscire
,
e
,
se
andavo
,
era
solamente
perché
reputavo
un
delitto
per
un
republicano
il
non
accorrere
là
dove
si
pugnava
e
si
moriva
eroicamente
intorno
al
glorioso
vessillo
dell
'
umana
emancipazione
.
Morire
è
nulla
per
chi
ha
un
poco
dì
cuore
:
ma
andando
alla
guerra
ci
son
più
probabilità
di
restare
che
di
andare
tra
i
più
,
e
se
quel
povero
diavolo
l
'
avesse
scampata
,
che
avrebbe
fatto
?
In
Italia
non
poteva
tornare
dicerto
,
in
Francia
non
sapendo
una
parola
di
lingua
francese
sarebbe
morto
di
fame
...
Oh
!
quanti
eroi
vivono
e
moiono
ignorati
,
in
questo
secolo
falso
in
cui
si
inneggia
all
'
effetto
scenico
dei
bugiardi
eroismi
.
Questa
volta
ci
si
muoveva
davvero
;
allorché
io
ne
fui
proprio
sicuro
mi
addormentai
profondamente
.
Quando
al
mattino
mi
destai
noi
eravamo
fermi
.
-
Venga
pur
su
dai
suoi
compagni
,
mi
disse
un
mozzo
.
-
Ma
perché
ci
siamo
fermati
?
-
Siamo
a
Savona
:
ci
fermiamo
fino
a
stasera
.
-
E
avremo
altre
soste
avanti
di
arrivare
a
Marsiglia
?
-
Oh
!
...
sissignore
!
Per
lo
meno
si
sta
dieci
ore
a
san
Maurizio
.
I
miei
compagni
,
secondo
il
solito
,
più
fortunati
di
me
,
erano
stati
messi
nelle
cabine
di
prima
classe
.
Io
li
trovai
nel
così
detto
salone
,
nel
quale
ci
si
rigirava
appena
,
tanto
era
piccolo
!
...
ma
pure
lo
avevan
battezzato
come
salone
.
Prendemmo
un
caffè
,
e
si
assise
con
noi
un
Pollacco
,
che
bisticciava
alla
peggio
un
po
'
di
francese
:
egli
ci
disse
che
veniva
in
Francia
,
e
che
era
già
stato
ufficiale
di
cavalleria
nell
'
esercito
Austriaco
e
Prussiano
,
e
per
convalidare
ciò
che
diceva
,
ci
mostrò
una
fotografia
,
che
aveva
in
tasca
,
dove
era
rappresentato
in
alta
montura
di
ussero
.
Alla
nostra
domanda
se
pur
egli
avesse
intenzione
di
arruolarsi
con
Garibaldi
,
fece
una
smorfia
.
e
portestandoci
di
amare
i
volontari
,
ma
di
trovarsi
al
mo
posto
soltanto
tra
truppe
disciplinate
,
ci
fece
noto
il
suo
divisamente
di
entrare
nell
'
esercito
di
Bourbaki
,
allora
in
formazione
,
io
credo
,
a
Châlons
.
Era
intanto
sceso
giù
da
noi
il
macchinista
,
un
bel
tipo
di
Francese
meridionale
:
un
repubblicano
a
prova
di
bomba
,
che
faceva
parte
del
Comitato
di
Marsiglia
e
che
anzi
s
'
incaricava
di
condurre
più
gente
che
gli
fosse
possibile
in
quest
'
ultima
città
.
La
testa
di
quest
'
uomo
era
molto
espressiva
;
fronte
spaziosa
e
barba
foltissima
;
con
un
berretto
Frigio
sul
capo
ti
rassomigliava
perfettamente
uno
di
quei
celebri
convenzionali
che
tanto
impaurirono
ed
entusiasmarono
la
Francia
sullo
scorcio
del
secolo
decimottavo
.
Franco
e
leale
egli
cantava
le
cose
come
le
sentiva
,
per
cui
alle
parole
del
Polacco
,
che
aveva
terminato
il
discorso
con
mille
elogi
dell
'
eserciti
permanenti
,
sola
speranza
di
una
nazione
in
pericolo
(
sic
)
alzava
furiosamente
le
spalle
,
e
finì
borbottando
:
Noi
non
andiamo
d
'
accordo
.
-
E
come
è
vestita
la
cavalleria
in
Francia
?
Gli
domandò
il
discendente
di
Sobieskj
,
che
persino
in
viaggio
era
di
un
'
eleganza
ineccezionabile
.
-
Da
soldato
!
-
Rispose
l
'
altro
bruscamente
e
volgendosi
a
noi
ci
disse
a
bassa
voce
e
in
genovese
-
Dev
'
essere
un
imbecille
,
un
soldato
di
ventura
.
Tale
opinione
ci
fu
poco
dopo
convalidata
;
il
nostro
compagno
di
viaggio
cominciò
a
parlarci
delle
sue
conquiste
,
dei
cavalli
che
aveva
lasciato
a
Vienna
e
degli
illustri
parenti
che
aveva
lasciato
a
Berlino
,
e
terminò
mostrandoci
il
ritratto
della
sua
maitresse
,
una
bella
bionda
che
non
in
fotografia
,
ma
in
carne
ed
ossa
avremmo
desiderato
avere
davanti
.
Durante
tutta
la
campagna
non
vidi
più
questo
Pollacco
;
probabilmente
come
tanti
altri
avventurieri
avendo
veduta
la
malaparata
sarà
andato
in
cerca
di
fortuna
migliore
:
chè
la
campagna
di
Francia
ebbe
questo
di
buono
:
pochi
volontarii
,
ma
i
pochi
ispirati
e
che
dicevano
e
facevano
davvero
...
ne
diano
prova
luminosa
le
migliaia
dei
cadaveri
che
abbiamo
lasciato
lassù
.
A
mezzogiorno
preciso
il
vapore
si
mosse
;
tutti
salimmo
in
coverta
.
La
giornata
era
superba
,
il
panorama
incantevole
.
Il
nostro
battello
,
che
si
poteva
chiamare
un
guscio
,
tanto
era
piccolo
,
costeggiava
la
bella
riviera
che
è
una
delle
prime
bellezze
della
bellissima
Italia
;
noi
non
ci
scostammo
mai
più
di
cinquanta
passi
da
riva
;
si
passava
adunque
vicinissimi
a
quei
seni
,
a
quei
golfi
che
s
'
intersecano
nelle
montagne
,
ora
ridenti
per
il
verde
delle
piante
,
ora
tristi
per
il
cenerognolo
dei
molti
uliveti
,
ora
orride
per
il
colore
rossiccio
delle
pietre
e
per
la
mancanza
di
abitazioni
;
i
cento
villaggi
,
i
pittoreschi
castelli
che
si
vedevano
spuntare
qua
e
là
,
e
dominare
superbi
sulle
vette
delle
colline
e
dei
monti
;
le
capannuccie
dei
pescatori
a
cui
ad
ora
ad
ora
si
scorgeva
legata
qualche
barchetta
,
le
onde
leggermente
increspate
dal
venticello
che
rapiva
i
profumi
dalle
piante
del
lido
,
e
li
offriva
a
noi
ricreandoci
,
gli
alcioni
che
apparivano
a
fior
d
'
acqua
,
che
si
tuffavano
e
riapparivano
scuotendo
le
ali
immense
,
e
il
cielo
tutto
sereno
,
celeste
come
l
'
estesa
superficie
del
mare
ci
facevano
credere
di
essere
in
primavera
,
e
ci
facevano
mandare
un
saluto
dal
profondo
dell
'
anima
alla
terra
dell
'
amore
e
della
poesia
,
a
quell
'
Italia
che
si
biasimava
,
si
vituperava
vivendoci
,
ma
che
ora
si
sentiva
di
amare
più
di
noi
stessi
.
E
a
farlo
apposta
sembrava
che
l
'
Italia
,
quasi
amante
che
si
voglia
tradire
,
si
facesse
bella
di
tutti
i
suoi
vezzi
per
renderci
più
amara
la
dipartita
.
Ci
fermammo
di
nuovo
a
san
Maurizio
,
e
fu
forza
il
pernottarci
.
Mi
condonino
i
lettori
la
noia
di
tutti
questi
ragguagli
:
ne
soffrimmo
tanta
noi
della
noia
...
che
possono
pazientare
,
anche
loro
,
poiché
poco
più
ora
manca
alla
fine
di
questa
escursione
marittima
.
Il
mare
si
fece
cattivo
:
un
colpo
di
vento
portò
via
tutte
le
panche
che
erano
a
poppa
e
dove
ci
eravamo
seduti
il
dì
innanzi
:
il
nostro
stato
era
deplorevole
:
lascio
dapparte
certe
descrizioni
che
urterebbero
il
delicato
sentire
dei
miei
lettori
e
delle
mie
buone
lettrici
;
lo
stesso
Capitano
non
sapeva
più
che
pesci
si
prendere
:
l
'
equipaggio
giurava
per
tutti
i
Santi
del
Calendario
Cattolico
di
non
essersi
mai
ritrovato
in
acque
sì
brutte
.
A
Tolone
si
sobbalzava
tanto
nelle
nostre
cabine
che
si
arrivava
a
picchiare
capate
terribili
nelle
asse
del
soffitto
;
è
per
sopramercato
si
era
anche
nel
colmo
della
notte
.
È
impossibile
descrivere
l
'
irritazione
di
cui
eravamo
in
preda
:
lo
sconforto
si
era
impossessato
di
noi
,
e
ci
si
aspettava
di
momento
in
momento
di
trovar
la
tomba
,
ora
che
si
era
arrivati
in
Francia
.
Il
tempo
si
calmò
;
altre
cinque
ore
di
viaggio
,
eppoi
il
Capitano
ci
chiamò
sul
ponte
.
Corremmo
tutti
.
Un
bosco
d
'
antenne
occupava
tutto
il
porto
:
una
magnifica
città
ci
si
stendeva
davanti
in
mezzo
a
due
picchi
,
sul
primo
dei
quali
si
vedeva
il
campanile
di
una
chiesuola
.
-
Quella
è
la
Madonna
della
Guardia
-
ci
disse
il
Capitano
.
-
Loro
sono
a
Marsiglia
.
Finalmente
ci
si
era
!
CAPITOLO
V
.
Andammo
subito
al
Comitato
;
non
ci
era
nessuno
:
se
ne
domandò
la
ragione
,
ci
risposero
che
era
domenica
;
si
cominciava
benino
!
Facendo
di
necessità
virtù
,
deliberammo
di
tornarci
il
giorno
dopo
,
e
intanto
andammo
a
passeggiare
per
la
città
:
Non
posso
negare
che
più
che
mi
inoltravo
in
quelle
magnifiche
strade
,
più
osservavo
il
chiasso
,
il
movimento
,
il
lusso
,
il
fare
spigliato
di
quella
popolazione
,
più
mi
sentivo
in
preda
d
'
impressioni
bruttissime
.
Non
che
essere
in
una
Nazione
,
tanto
bistrattata
,
tanto
avvilita
,
tanto
depressa
come
era
allora
la
Francia
,
tu
avresti
creduto
trovarti
in
un
paese
dove
tutte
le
cose
vadano
a
meraviglia
,
dove
non
si
sia
nemmeno
alla
lontana
sentito
parlare
di
guerra
.
Molti
giovanotti
avevano
il
berretto
da
guardia
nazionale
,
ma
molti
ancora
se
la
passeggiavano
tranquilli
e
contenti
,
a
braccio
di
signore
di
virtù
più
o
meno
problematica
,
e
occupavano
cianciando
,
chiassando
e
ridendo
i
tavolini
che
sono
al
difuori
dei
molti
caffè
,
che
si
trovano
nella
magnifica
strada
della
Canobiere
.
Ai
cafès
chantants
,
si
cantava
la
Marsigliese
,
le
chant
du
depart
tutte
canzoni
patriotiche
...
ma
pur
si
cantava
;
alla
Maison
doré
si
ballava
sempre
patriotticamente
il
cancan
:
tutte
le
cocottes
di
Parigi
,
allontanate
da
quella
citta
a
causa
dell
'
assedio
,
erano
piovute
là
a
Marsiglia
,
dove
abbassando
le
loro
pretese
,
avevano
trovato
ammiratori
a
iosa
;
erano
aperti
tre
teatri
;
sui
boulevards
tutte
le
sere
suonava
la
banda
;
unico
indizio
di
vita
belligera
noi
lo
trovammo
in
certi
cartelli
che
erano
attaccati
a
tutte
le
cantonate
;
cartelli
ove
era
scritto
a
lettere
cubitali
:
Parigi
non
si
arrenderà
mai
;
del
resto
,
come
ho
detto
,
un
'
indifferenza
da
fare
schifo
,
una
corruzione
che
non
ci
faceva
mai
presupporre
che
un
Trochu
avesse
la
sfacciataggine
di
qualificarla
all
'
Assemblea
per
Italiana
.
Se
si
fa
un
paragone
tra
qualunque
delle
nostre
città
nel
1866
e
Marsiglia
nel
1871
,
bisogna
in
coscienza
affermare
che
noi
,
quantunque
corrotti
,
siamo
molto
,
ma
molto
superiori
,
se
non
altro
nell
'
amore
di
patria
,
alla
città
più
spinta
del
mezzogiorno
della
Francia
.
Né
solamente
le
classi
agiate
se
la
spassavano
,
bastava
andare
sul
porto
per
potere
esser
certi
se
quel
popolo
lì
,
aveva
intenzione
di
concorrere
alla
guerra
!
Le
infinite
baracche
dei
saltimbanchi
,
i
giuochi
improvvisati
lungo
la
strada
,
la
gente
che
si
affollava
intorno
ad
un
vaporino
che
conduceva
intorno
il
porto
,
i
cantastorie
ambulanti
ci
offrivano
un
bel
colpo
d
'
occhio
,
ma
ci
raffermavano
sempre
più
nella
nostra
opinione
.
È
vero
che
tra
gli
altri
sollazzi
vedemmo
anche
un
tiro
al
bersaglio
e
in
questo
servivano
di
mira
due
Prussiani
più
grandi
del
naturale
;
ma
a
che
prò
sciupare
la
polvere
contro
i
Prussiani
di
carta
,
quando
si
fuggiva
a
rotta
di
collo
davanti
a
quelli
di
ciccia
?
La
molta
gente
che
interrogammo
,
ci
rispose
facendo
voti
,
per
la
pace
;
il
commercio
incagliato
,
i
guadagni
diminuiti
parlavano
nel
cuore
di
tutti
quegli
uomini
,
più
della
voce
della
patria
tradita
.
Noi
pensammo
che
era
ben
difficile
che
la
Francia
potesse
pigliare
una
rivincita
.
In
mezzo
alla
folla
vedemmo
qua
e
là
confusi
ed
incerti
alcuni
Turcos
ed
alcuni
Zuavi
,
zoppicanti
e
con
volti
emaciati
.
Erano
feriti
;
erano
avanzi
gloriosi
di
Wissembourg
,
di
Woërt
,
di
Gravelotte
.
Abituati
a
vedere
questi
fieri
soldati
,
allorché
nel
cinquantanove
baldanzosi
e
trionfanti
traversarono
l
'
Italia
,
noi
provammo
un
senso
di
dolore
nel
vederli
ridotti
in
tale
stato
.
I
ragazzacci
del
popolo
non
di
rado
li
accompagnavano
colle
loro
fischiate
,
o
facevano
loro
degli
scherzi
da
far
rivoltare
lo
stomaco
agli
uomini
più
abboccati
del
mondo
:
la
sventura
dovrebbe
esser
sacra
.
La
popolazione
di
Marsiglia
l
'
aveva
maledettamente
con
l
'
armata
:
mentre
uomini
,
donne
,
fanciulli
si
affollavano
lungo
le
vie
e
guardavano
con
ammirazione
la
guardia
Nazionale
,
che
faceva
crepar
dalle
risa
,
tutti
avevano
sempre
pronto
un
frizzo
,
un
insulto
per
quei
poveri
diavoli
del
60°
reggimento
,
che
allora
si
ricostituiva
in
quella
città
:
li
chiamavano
i
soldati
di
Napoleone
,
e
tutti
erano
all
'
unisono
per
dichiarare
quest
'
ultimo
come
un
traditore
,
come
l
'
unica
causa
di
tutti
i
disastri
che
avevano
ridotto
al
lumicino
la
patria
degli
eroi
del
novantadue
e
degli
espugnatori
di
Malakoff
.
Un
po
'
sconfortati
continuammo
a
girellare
,
ma
è
un
fatto
che
quella
varietà
,
quel
movimento
ci
stordiva
in
modo
,
che
queste
cose
le
quali
,
or
ripensando
mi
danno
fastidio
,
terminarono
col
non
farmi
nè
caldo
nè
freddo
e
col
darmi
gusto
.
Rintoppammo
sul
porto
il
nostro
compagno
di
viaggio
,
disertore
dall
'
esercito
Italiano
.
-
Vadano
al
Comitato
-
Ci
disse
-
perché
fra
poco
si
parte
..
-
Dici
davvero
?
-
Sul
mio
onore
.
E
noi
ci
avviammo
al
celebre
Comitato
che
aveva
la
sua
sede
sulla
piazza
della
prefettura
.
Un
gruppo
di
giovani
dal
portamento
spigliato
,
era
sulla
cantonata
e
faceva
pervenire
ai
nostri
orecchi
il
dolce
suono
della
gentile
favella
del
sì
.
Saranno
stati
all
'
incirca
una
cinquanta
ed
erano
tutti
Italiani
,
qualcuno
aveva
il
berretto
rosso
:
tutti
vestivano
ancora
con
abiti
cittadineschi
.
Fummo
accolti
da
loro
come
fratelli
:
in
quei
momenti
s
'
improvvisano
le
amicizie
,
e
il
tu
alla
quacquera
di
primo
acchito
,
soave
reminiscenza
dell
'
Università
,
predomina
su
tutta
la
linea
:
nè
si
creda
che
queste
amicizie
che
si
concludono
in
un
quarto
d
'
ora
,
sfumino
come
tutte
le
amicizie
del
mondo
,
poiché
sono
le
più
inalterabili
,
perché
dopo
molti
anni
quando
l
'
uomo
vive
nel
passato
e
chiede
un
conforto
e
una
lacrima
al
sacro
patrimonio
d
'
affetto
che
ha
raccolto
qua
in
terra
,
ripensa
a
questi
amici
di
gloria
e
di
sventura
come
l
'
esule
,
o
il
prigioniero
ripensano
alla
casetta
paterna
.
Tutti
erano
allegri
...
si
andava
incontro
a
un
nemico
formidabile
,
si
era
certi
della
difficoltà
di
vincere
,
si
sapeva
che
probabilmente
metà
di
noi
avrebbe
pagato
col
sangue
le
idee
che
ci
bollivano
in
testa
,
ma
che
c
'
importava
?
Anche
il
sacrificio
ha
le
sue
voluttà
e
sono
più
inebrianti
di
quelle
della
gioia
.
-
Stasera
non
possono
partire
.
-
Venne
a
dirci
un
coso
sbilenco
,
che
doveva
essere
addetto
al
Comitato
.
-
Daccapo
-
Urlarono
i
giovani
e
proruppero
in
fischi
.
-
Domani
sera
partiranno
di
sicuro
-
Proferì
a
malapena
quel
corvo
del
malaugurio
e
se
la
svignò
alla
chetichella
.
-
Pazienza
ragazzi
bisogna
assuefarsi
alle
disillusioni
;
venite
con
me
alla
vicina
taverna
e
là
faremmo
passare
la
malinconia
,
trangugiando
un
buon
bicchier
di
vino
caldo
.
Quello
che
parlava
era
un
bel
tipo
di
militare
;
era
già
vestito
da
Garibaldino
e
camminava
un
po
'
zoppo
.
-
Evviva
il
Mago
!
-
Gridarono
tutti
.
-
Venite
con
me
sempre
,
o
ragazzi
,
e
vedrete
che
anche
al
fuoco
non
vi
farò
scomparire
.
-
Eh
!
lo
sappiamo
che
tu
sei
un
eroe
...
-
Che
eri
all
'
attacco
di
Dijon
...
-
E
che
ci
fosti
ferito
.
-
Evviva
i
prodi
soldati
!
-
Evviva
.
E
cantando
patriottiche
cantiche
ce
ne
andammo
tutti
alla
vicina
taverna
,
dove
due
fior
di
ragazze
dispensavano
bibite
e
sorrisi
agli
avventori
,
che
ne
andavano
in
solluchero
a
questo
connubio
cotanto
attraente
.
A
Marsiglia
,
il
vin
caldo
e
il
Cognak
costano
la
miserabile
somma
di
10
centesimi
,
e
si
noti
bene
che
le
bibite
non
si
amministrano
omeopaticamente
come
da
noi
.
-
Se
ci
fossero
certi
amici
!
-
Esclamò
il
Materassi
,
quando
giunse
a
cognizione
di
questa
consolante
notizia
.
-
Mago
,
su
...
giacché
non
sappiamo
come
passare
il
tempo
,
raccontaci
i
fatti
gloriosi
di
cui
è
già
stato
eroe
Garibaldi
...
Noi
ci
istruiremo
e
le
ore
ci
trascorreranno
,
come
se
fossero
minuti
.
-
Che
volete
...
che
dica
...
-
Di
quello
che
sai
:
raccontaci
come
si
portano
i
nostri
,
quale
è
la
nostra
organizzazione
,
e
se
infine
i
soldati
Prussiani
sono
poi
quella
gente
famosa
da
far
tremare
tutto
il
mondo
...
-
In
quanto
a
questi
vi
assicuro
che
non
fanno
di
noccioli
e
che
tirano
diritto
,
e
che
son
duri
come
montagne
,
ma
,
poiché
volete
saper
proprio
ogni
cosa
,
vi
spiffero
tutto
dall
'
a
alla
z
pregandovi
a
scusarmi
se
non
parlo
in
punta
di
forchetta
.
Tutti
fecero
silenzio
e
il
sergente
(
il
Mago
era
sergente
)
,
incominciò
:
Figuratevi
che
si
era
in
Autun
.
Il
clima
di
Francia
è
pazzo
come
gli
abitanti
.
A
Dôle
non
aveva
fatto
che
piovere
,
a
Autun
era
un
freddo
che
ci
pareva
di
essere
in
Siberia
.
Noi
stemmo
sei
giorni
all
'
avamposti
e
vi
assicuro
di
aver
provato
certi
brezzoni
,
che
al
solo
ricordarli
mi
sento
gelato
.
Riunita
tutta
la
legione
,
si
partì
col
nostro
Vecchio
per
Arnay
le
Duc
.
-
O
in
che
legione
eri
?
-
Interruppe
uno
.
-
Io
ero
con
Tanara
;
un
bravo
uomo
,
ragazzi
,
un
uomo
,
del
genere
del
quale
ce
ne
vorrebbe
dimolti
nella
democrazia
,
uno
di
quei
pochi
insomma
che
si
seguono
volentieri
,
quando
cominciano
a
fischiare
le
palle
!
..
Tornando
a
bomba
:
vi
dirò
che
da
Arnay
le
Duc
,
girammo
come
l
'
Ebreo
Errante
,
per
tutti
quei
paesuoli
,
sempre
in
cerca
dei
Prussiani
che
non
si
vedevano
mai
...
Che
marcie
,
figliuoli
!
..
Non
dubitate
,
che
chi
potrà
raccontare
questa
campagna
,
potrà
esserne
altero
e
potrà
dire
di
esser
sfuggito
alle
unghie
del
diavolo
.
Il
giorno
ventiquattro
entrammo
in
Malin
,
abbandonato
poco
prima
dai
Prussiani
;
pernottammo
alla
stazione
,
e
Garibaldi
,
il
bravo
uomo
,
era
là
..
in
mezzo
a
noi
,
a
farci
coraggio
,
a
prometterci
che
ci
saremmo
fatti
onore
.
Il
freddo
era
intenso
,
acutssimo
e
il
nostro
Vecchio
era
sorridente
,
sereno
,
come
se
fosse
stato
nella
stanza
più
bella
e
più
riscaldata
del
suo
quartier
generale
.
Gli
abitanti
cercavano
di
renderci
meno
dure
le
privazioni
colle
loro
gentilezze
:
e
si
affannavano
a
portarci
da
mangiare
,
e
da
bere
;
le
donne
,
anche
delle
classi
non
basse
,
ci
portavano
il
pane
ed
il
vino
e
ci
stringevano
la
mano
.
L
'
era
una
cosa
da
far
piangere
i
sassi
...
ve
l
'
assicuro
.
All
'
alba
partimmo
e
ci
frastagliammo
compagnie
per
compagnie
nei
borghi
diversi
,
adiacenti
a
Malin
.
Così
passammo
l
'
intera
giornata
:
sul
far
della
sera
venne
ordine
immediato
di
partenza
,
e
difatti
tutti
insieme
si
andò
a
Lantenay
.
Qui
trovammo
un
infinità
di
guardie
mobili
,
qualche
pezzo
di
artiglieria
,
un
mezzo
squadrone
di
Chasseurs
d
'
Afrique
e
varii
corpi
di
volontari
.
Garibaldi
alloggiò
al
castello
;
noi
ci
fermammo
proprio
sotto
di
lui
e
per
riscaldarci
facemmo
degli
immensi
falò
.
I
Prussiani
erano
al
di
là
di
una
foresta
che
si
stende
sull
'
alture
del
Nord
Ovest
del
Castello
;
in
linea
retta
tra
noi
e
loro
non
ci
correva
nemmanco
un
chilometro
.
La
mattina
del
ventisei
oltre
la
paga
ci
diedero
dei
pezzi
di
capretto
che
erano
stati
requisiti
;
ma
sul
più
bello
,
allorché
si
cominciava
ad
assaporare
questa
vivanda
così
patriarcale
,
suonò
l
'
assemblea
,
e
in
un
minuto
bisognò
correre
ai
ranghi
,
lasciando
sul
terreno
e
nelle
case
più
di
metà
di
quel
cibo
,
che
con
tanta
veemenza
veniva
reclamato
dai
nostri
stomachi
vuoti
.
Appena
arrivati
al
castello
,
vedemmo
Garibaldi
a
cavallo
:
era
seguito
da
Menotti
,
da
Bordone
,
da
Canzio
.
Il
Vecchio
diede
qualche
ordine
,
poi
seguito
dai
suoi
e
da
alcune
guide
ci
precedette
,
inoltrandosi
al
trotto
verso
l
'
estremità
della
foresta
;
dopo
brevi
istanti
noi
ci
avanzammo
.
Pigliammo
una
viuzza
e
in
poco
tempo
raggiungemmo
lo
stato
maggiore
.
Allora
si
ordinò
a
due
compagnie
del
primo
battaglione
,
tra
le
quali
alla
mia
,
di
occupare
l
'
altipiano
e
di
stenderci
in
catena
.
Nell
'
eseguire
quest
'
ordine
voltai
i
miei
occhi
a
destra
e
vidi
in
terra
sdraiato
il
prode
Garibaldi
.
Egli
si
riposava
:
lì
a
cento
passi
da
noi
..
Io
non
sono
un
poeta
,
sono
un
ignorante
,
un
soldataccio
cresciuto
tra
bestemmie
della
caserma
,
ma
che
volete
,
non
ve
lo
nascondo
,
veder
quel
vecchio
,
malato
,
quell
'
uomo
della
cui
fama
è
pieno
il
mondo
e
che
si
è
già
conquistata
l
'
immortalità
,
vederlo
,
dico
lì
sdraiato
come
uno
di
noi
,
con
quella
faccia
di
santo
,
a
pochi
passi
dalla
morte
,
io
sentii
inumidirmi
le
ciglia
e
piansi
come
una
donnicciuola
,
o
come
un
abatino
.
Due
batterie
,
una
da
campagna
e
l
'
altra
da
montagna
,
presero
posizione
accanto
a
noi
.
Poco
distante
tuonava
il
cannone
;
erano
le
truppe
di
Bossak
e
di
Ricciotti
,
almeno
lo
credo
,
che
disturbavano
le
mosse
del
nemico
.
Che
magnifico
spettacolo
ci
si
presentò
agli
occhi
,
quando
principiammo
a
guardare
!
Una
vallata
ubertosissima
di
vegetazione
si
stendeva
sotto
di
noi
;
i
battaglioni
Bavaresi
e
Prussiani
formavano
un
'
estesa
e
ben
compatta
colonna
;
gli
ulani
correvan
da
un
estremo
all
'
altro
di
quella
linea
,
che
sembrava
di
ferro
,
tanto
era
nera
:
ma
colle
nostre
complessioni
e
coi
nostri
comandanti
si
ammacca
anche
il
ferro
!
..
Venne
l
'
ordine
infatti
di
avanzarsi
.
Il
terreno
che
dovevamo
percorrere
era
pieno
d
'
intoppi
:
era
un
avvicendarsi
di
piccoli
scaglioni
che
qualche
volta
ci
facevano
andare
a
gambe
levate
.
I
Francs
Tireurs
si
erano
internati
nella
foresta
e
appoggiavano
i
nostri
movimenti
.
Dopo
poco
trovammo
dietro
uno
dei
tanti
rialzi
gli
Chasseurs
d
'
Afrique
che
erano
in
esplorazione
.
Una
scarica
a
bruciapelo
eseguita
dai
Prussiani
,
li
fece
retrocedere
;
allora
occupammo
noi
la
sommità
abbandonata
dalla
nostra
cavalleria
.
Il
rombo
del
cannone
si
fece
sentire
da
tutte
e
due
le
parti
,
i
Prussiani
rispondevano
ai
nostri
con
accanimento
:
le
palle
,
le
bombe
ci
smaniavano
di
sopra
,
di
sotto
,
intorno
al
capo
,
alle
gambe
:
ogni
poco
i
superiori
ci
ordinavano
di
sdraiarci
per
terra
,
Una
rachetta
portò
via
la
coscia
del
bravo
luogotenente
Dell
'
Isola
aiutante
di
Menotti
.
Il
nostro
capitano
Morelli
era
sempre
alla
testa
della
compagnia
e
diè
prova
di
un
sangue
freddo
,
che
,
come
vecchio
soldato
,
io
vi
dichiaro
rarissimo
.
Pigliammo
d
'
assalto
un
paesetto
,
lo
traversammo
a
baionetta
calata
,
in
mezzo
agli
applausi
di
quei
buoni
abitanti
.
I
Prussiani
si
ritiravano
colle
loro
artiglierie
:
apriamo
il
cuore
alla
gioia
,
guardiamo
e
si
vede
in
capo
alla
strada
il
Generale
;
ma
dunque
quest
'
uomo
è
per
tutto
,
quest
'
uomo
è
miracoloso
,
quest
'
uomo
è
invulnerabile
!
..
Gridano
i
volontari
,
e
poi
,
tutti
prorompono
in
acclamazioni
all
'
illustre
condottiero
.
Garibaldi
ci
salutava
col
suo
solito
sorriso
,
poi
,
chiamata
una
tromba
,
si
fece
dare
un
poco
da
bere
,
e
bevve
l
'
acqua
di
una
vicina
pozzanghera
.
Intanto
il
cielo
aveva
aperto
le
sue
cateratte
,
ed
una
pioggia
diabolica
c
'
inzuppava
maledettamente
i
vestiti
,
e
ci
rendeva
assai
malagevole
il
camminare
a
causa
del
fango
che
produceva
.
Facemmo
alto
in
un
luogo
disabitato
e
scoperto
;
quivi
sfilò
innanzi
ai
nostri
occhi
tutto
il
piccolo
esercito
che
aveva
sotto
di
se
Garibaldi
.
Passato
che
fu
,
venne
anche
per
noi
l
'
ordine
di
avanzarci
senza
sapere
ove
si
andasse
e
senza
nemmeno
curarsene
:
che
il
buon
soldato
non
deve
mai
discutere
,
nè
sofisticare
su
quanto
ordinano
i
superiori
.
Dopo
aver
camminato
un
poco
,
noi
del
battaglione
,
comandato
da
Ciotti
,
arrivammo
in
un
piccolo
villaggio
situato
al
Nord
di
Lantenay
,
e
qui
dalla
bocca
stessa
dei
villici
sapemmo
che
i
Prussiani
,
prima
di
partire
,
avevan
fatto
man
salva
di
tutto
il
bestiame
.
Di
cibo
non
ci
era
da
parlarne
,
e
noi
si
aveva
un
appetito
numero
uno
;
una
sola
botteguccia
era
aperta
,
ma
anche
in
questa
non
si
trovavano
che
pochi
pezzucci
di
pane
;
li
dividemmo
da
buoni
fratelli
,
ma
appena
si
cominciavano
a
divorare
,
eccoti
di
nuovo
l
'
ordine
d
'
immediata
partenza
.
Ragazzi
miei
,
non
è
il
fuoco
che
costituisce
lo
amaro
di
una
campagna
,
chè
anzi
ne
è
la
pagina
bella
;
sono
le
privazióni
e
gli
stenti
,
a
cui
però
di
buon
grado
deve
assoggettarsi
il
soldato
dell
'
idea
.
Noi
eravamo
stanchi
,
le
gambe
non
ci
reggevano
più
,
i
respiri
si
elevavano
a
mala
pena
dal
petto
,
ma
il
nostro
lavoro
non
era
terminato
,
bisognava
finirlo
,
come
volea
Garibaldi
,
e
o
male
o
bene
noi
lo
facemmo
ed
ecco
come
andò
.
Il
Generale
voleva
sorprendere
Digione
,
ed
era
sicuro
d
'
impadronirsene
con
uno
dei
suoi
colpi
di
mano
e
vi
garantisco
che
sarebbe
riuscito
....
Oh
!
mille
valorosi
di
più
o
duemila
vigliacchi
di
meno
,
e
avreste
veduto
!
Noi
ci
inoltrammo
silenziosi
lungo
la
strada
;
avevamo
avuto
il
comando
di
non
scaricare
il
fucile
;
quatti
quatti
senza
respirare
nemmeno
,
col
cuore
che
ci
batteva
forte
forte
,
procedevamo
in
mezzo
a
quel
buio
d
'
inferno
;
nessun
rumore
si
sentiva
all
'
intorno
:
un
acquazzone
tremendo
ci
percoteva
da
tutti
i
lati
.
Noi
marciavamo
per
primi
insieme
ad
una
compagnia
di
Francs
tireurs
,
dietro
a
noi
venivano
diversi
battaglioni
di
guardie
mobili
e
l
'
artiglieria
.
Così
giungemmo
fino
a
un
kilometro
dalla
città
;
pareva
che
i
Prussiani
non
si
fossero
anche
accorti
di
noi
;
un
subitaneo
schioppettìo
di
fucilate
ci
rese
sicuri
che
la
nostra
avanguardia
era
alle
prese
cogli
avamposti
dell
'
inimico
.
I
nostri
superiori
ci
diedero
l
'
ordine
che
ad
ogni
scarica
,
ci
buttassimo
nei
fossi
che
fiancheggiavano
la
strada
;
questi
erano
pieni
d
'
acqua
,
e
allorché
il
lampo
annunziatore
delle
palle
vicine
si
faceva
vedere
in
quel
buio
,
noi
prendevamo
dei
bagni
,
nè
troppo
comodi
in
quella
stagione
,
nè
troppo
puliti
.
Però
di
tratto
in
tratto
ci
si
avanzava
,
tra
quel
diavoleto
:
le
nostre
trombe
suonavano
avanti
;
avanti
,
gridavano
gli
ufficiali
;
avanti
si
gridava
noi
tutti
,
e
come
un
sol
uomo
,
ci
spingevamo
,
ci
accalcavamo
,
per
quella
strada
che
poco
dopo
doveva
essere
ingombra
da
mucchi
di
deformati
cadaveri
.
Già
qualche
ferito
emetteva
grida
strazianti
,
già
l
'
aria
s
'
impregnava
di
quel
simpatico
odore
di
polvere
che
suole
accompagnare
i
combattimenti
,
già
il
lontano
rullo
del
tamburo
,
il
subito
guizzo
che
pari
a
lingua
di
fuoco
si
ripercuoteva
per
tutta
quella
estensione
,
e
il
fischio
non
interrotto
mai
delle
micidialissime
palle
nemiche
,
ci
rendeva
sicuri
che
assistevamo
ad
un
'
imponente
battaglia
.
Le
scariche
dei
Prussiani
di
minuto
in
minuto
crescevano
d
'
intensità
,
eppure
noi
fedeli
ai
nostri
ordini
non
ci
azzardavamo
a
far
uso
delle
nostre
armi
,
quando
quei
vili
delle
guardie
mobili
cominciarono
a
scappare
e
a
tirar
fucilate
all
'
indietro
,
fucilate
che
colpivano
noi
,
non
i
Prussiani
.
L
'
impresa
a
quel
momento
si
poteva
chiamare
fallita
;
un
uomo
prudente
,
uno
che
va
col
successo
si
sarebbe
ritirato
,
ma
Garibaldi
era
lì
in
prima
fila
,
ma
noi
si
vedeva
fuggire
i
Francesi
e
volevamo
far
vedere
quanto
più
di
loro
valessero
i
calunniati
Italiani
,
epperciò
con
l
'
entusiasmo
di
chi
sa
di
sacrificarsi
per
una
idea
generosa
si
stava
fermi
,
al
nostro
posto
.
E
lì
morì
il
povero
tenente
,
Anzillotti
;
lì
morì
il
bravo
Del
Pino
uno
dei
ragazzì
più
buoni
e
più
coraggiosi
che
io
m
'
abbia
conosciuto
,
e
certo
uno
dei
migliori
della
mia
compagnia
.
Non
vi
sto
a
dire
il
numero
dei
feriti
,
i
Carabinieri
Genovesi
furono
decimati
...
gli
Italiani
si
battevano
e
si
battevano
da
eroi
.
Fu
giuocoforza
il
ritirarsi
;
mai
ritirata
poteva
cominciare
con
tanto
disordine
;
si
correva
all
'
impazzata
pei
campi
,
ogni
poco
,
si
cadeva
per
terra
,
ogni
poco
ci
si
trovava
a
mezza
gamba
nell
'
acqua
,
e
tutto
questo
sotto
un
fuoco
continuo
di
mitragliatrici
,
di
cannoni
,
di
moschetterìa
.
Giunto
a
capo
di
una
viuzza
,
fui
scaraventato
per
terra
:
tentai
di
rialzarmi
,
mi
fu
impossibile
poco
dopo
io
era
fuori
dei
sensi
;
non
so
quanto
durò
,
il
mio
sbalordimento
;
quando
mi
riebbi
mi
trovai
sopra
un
barroccio
che
mi
portò
all
'
ambulanza
d
'
Autun
,
da
dove
fui
trasferito
a
Lione
.
Un
'
impertinentissima
scheggia
di
mitraglia
mi
aveva
forato
la
coscia
.
Ottenuto
un
permesso
di
convalescenza
,
ho
fatto
un
mesetto
di
villeggiatura
a
Nizza
,
e
ora
me
ne
torno
lassù
,
che
,
grazie
al
Cielo
,
della
forza
per
battermi
coi
Prussiani
ne
ho
sempre
,
perché
,
sappiatelo
ragazzi
,
una
battaglia
è
uno
di
quei
divertimenti
che
non
capitano
ad
ogni
canto
di
gallo
;
si
può
morire
,
ma
dove
volete
trovarmi
una
cosa
più
bella
di
morire
,
in
mezzo
al
fumo
,
al
rumore
,
alle
trombe
e
alla
gloria
...
eh
!
via
dunque
,
venite
con
me
,
e
vi
farete
onore
,
il
vecchio
Mago
ha
veduto
troppe
volte
da
vicino
la
morte
,
perché
vi
possa
far
fare
una
figuraccia
indecente
.
-
Evviva
il
Mago
!
-
Gridarono
tutti
e
tutti
picchiarono
il
bicchiere
tra
loro
.
Dopo
aver
discorso
un
'
altra
buona
mezz
'
ora
,
dopo
aver
domandato
tutto
il
domandabile
al
brav
'
uomo
che
aveva
già
veduto
i
Prussiani
,
ci
congedammo
da
quell
'
allegra
compagnia
e
ci
avviammo
all
'
albergo
.
-
Ma
se
ci
mandassero
con
Frapolli
!
-
Esclamò
uno
di
noi
per
la
strada
.
-
Che
...
Parleremo
ben
chiaro
al
Comitato
,
noi
intendiamo
di
batterci
e
non
di
fare
il
framassone
a
cento
miglia
dal
teatro
della
guerra
.
-
E
però
va
specificato
-
ci
disse
uno
che
per
buona
fortuna
era
venuto
dalla
taverna
con
noi
-
Perché
quei
signori
che
spediscono
sono
tutti
una
zuppa
e
un
pan
molle
con
quelli
arfasatti
e
se
voi
state
zitti
,
vi
trovate
di
certo
mistificati
.
Noi
ringraziammo
il
gentile
consigliero
e
ci
addormentammo
decisi
di
raggiungere
tra
poche
ore
il
generale
,
e
l
'
Armata
dei
Vosgi
.
CAPITOLO
VI
.
Il
giorno
seguente
,
appena
fu
un
'
ora
da
persone
educate
,
andammo
dal
Comitato
.
Dopo
molta
anticamera
,
chè
anche
nella
democrazia
quando
si
comincia
a
salire
si
assume
tutte
le
belle
e
gentili
maniere
le
quali
distinguono
l
'
aristocrazia
,
fummo
introdotti
in
quel
sinedrio
di
senno
e
di
patriottismo
,
e
ci
trovammo
davanti
al
presidente
Panni
,
un
omaccino
tarchiato
colla
barba
lunga
,
nato
a
Firenze
ma
domiciliato
da
vario
tempo
a
causa
di
affari
a
Marsiglia
.
Tanto
lui
come
il
segretario
Lalli
,
si
davano
tutto
il
tuono
di
persone
importanti
,
ci
squadravano
dall
'
alto
in
basso
con
una
prosopopea
da
commissarii
di
polizia
,
e
parlavano
della
guerra
colla
medesima
autorità
,
che
avrebbero
adoperato
se
fossero
stati
generali
d
'
armata
o
per
lo
meno
,
capi
di
stato
maggiore
....
.
Adempiute
le
formalità
,
di
quella
specie
di
arruolamento
che
si
firmava
presso
di
loro
,
noi
facemmo
noto
a
quella
gente
,
il
nostro
proposito
di
andare
diretti
al
quartier
generale
dì
Garibaldi
.
-
Loro
possono
andare
anche
con
Frapolli
-
Ci
disse
il
segretario
-
Tutte
le
vertenze
sono
accomodate
e
i
due
generali
,
glielo
assicuro
io
,
camminano
verso
la
medesima
mêta
.
-
Sono
belle
assicurazioni
,
ma
noi
abbiamo
deciso
di
raggiungere
Garibaldi
e
vogliamo
andare
a
Digione
.
-
Facciano
come
vogliono
;
stasera
partono
una
cinquantina
di
volontarii
...
potranno
andare
anche
loro
-
Borbottò
il
presidente
,
non
nascondendo
un
senso
di
malumore
e
di
contrarietà
:
poi
,
rivoltosi
ad
Omero
Piccini
,
fratello
di
quello
che
era
sul
Var
e
in
prigione
con
noi
,
gli
proferì
in
tuono
brusco
:
Lei
non
può
andare
.
-
E
perché
?
-
Non
lo
vede
...
è
un
ragazzo
.
Difatti
il
nostro
compagno
aveva
17
anni
.
-
Eppure
,
interrompemmo
noi
,
è
già
stato
a
Mentana
.
-
Allora
faccia
lei
...
Stasera
alle
dieci
sieno
qui
...
se
vogliono
partire
.
Cosa
dovevamo
fare
per
giungere
alle
dieci
?
..
Entrammo
nella
taverna
della
sera
avanti
...
Ah
!
così
ci
fosse
venuto
un
granchio
alle
gambe
!
..
Rivedemmo
le
simpatiche
Ebi
che
con
tanta
grazia
porgevano
il
nettare
agli
avventori
,
entusiasti
delle
loro
bellezze
,
le
rivedemmo
,
e
ci
attaccammo
discorso
;
si
parlò
della
guerra
,
della
Francia
,
delle
donne
Italiane
,
che
esse
dicevano
bellissime
,
delle
prossime
emozioni
del
campo
,
della
moda
,
dei
vestiti
corti
,
del
ciuco
ammaestrato
che
facevano
vedere
sul
porto
,
della
guardia
mobile
,
dell
'
esercito
di
Bourbaki
e
dei
pasticcini
di
Strasburgo
che
non
arrivavano
più
.
Erano
discorsi
le
più
volte
senza
senso
comune
,
ma
che
servivano
ammirabilmente
per
farci
ammazzare
alla
meno
peggio
qualche
ora
.
Il
male
si
fu
,
che
le
parole
erano
accompagnate
dalle
libazioni
:
le
libazioni
c
'
indussero
a
fare
il
dejuner
,
questo
tirò
dietro
da
se
lo
Champagne
...
Avevamo
cominciato
a
sdrucciolare
su
una
sgamba
viuzza
e
ormai
bisognava
ruzzolare
a
rotta
di
collo
per
tutta
la
china
.
Il
piacere
di
esser
giunti
finalmente
in
quella
Francia
,
che
da
tanto
tempo
agognavamo
,
il
trovarsi
accanto
a
quelle
vaghe
ragazze
,
la
generosità
dei
vini
che
avevamo
trincato
,
la
gioventù
che
ci
bolliva
nel
cuore
,
ci
avevano
sprigionato
tale
un
'
allegrezza
dalle
più
intime
fibre
,
che
,
non
sapendo
più
quello
che
si
faceva
,
ridevamo
senza
alcuna
ragione
,
folleggiavamo
come
se
fossimo
tornati
bambini
,
si
faceva
le
più
strane
proposte
e
tutte
venivano
approvate
.
-
Andiamo
tutti
in
barca
sul
porto
.
-
Sì
...
sì
...
sul
porto
.
E
prese
a
braccetto
le
due
silfidi
,
ci
avviammo
versò
il
mare
,
traversammo
la
popolosa
città
e
poco
dopo
eravamo
in
barchetta
.
Io
ero
divenuto
il
cavaliere
servente
o
per
dir
meglio
il
consigliere
intimo
della
più
giovine
delle
due
vezzose
sorelle
.
Essa
chiamavasi
Aissa
,
e
nella
sua
vita
disordinata
,
aveva
veduto
l
'
Affrica
,
la
Spagna
,
l
'
Italia
sempre
con
nuovi
amanti
,
e
cercando
soltanto
la
voluttà
vertiginosa
dell
'
orgia
;
senza
curarsi
nè
punto
nè
poco
del
mondo
,
delle
convenienze
sociali
e
di
quel
buon
nome
che
si
acquista
soltanto
col
rispetto
dell
'
apparenze
,
la
capricciosissima
figlia
d
'
Eva
,
siccome
farfalla
,
dì
fiore
in
fiore
aveva
libato
in
tutte
le
sue
forme
svariate
l
'
emozioni
e
i
piaceri
ed
ora
annoiata
di
tutto
e
di
tutti
continuava
la
sregolata
sua
vita
,
per
far
fronte
alle
spese
pazze
che
sono
la
logica
conseguenza
degli
sbalordimenti
procacciati
a
bella
posta
per
obliare
il
presente
e
per
non
pensare
all
'
avvenire
.
La
taverna
non
era
che
un
pretesto
;
la
vecchia
padrona
teneva
quelle
ragazze
per
accalappiare
i
merlotti
,
e
mentre
ritraeva
da
loro
dei
lucri
non
indifferenti
,
mentre
non
lesinava
il
denaro
per
vestirle
con
tutto
il
lusso
immaginabile
,
mai
era
larga
con
esse
dell
'
oro
che
così
indegnamente
guadagnava
.
Aissa
del
resto
era
simpaticissima
;
aveva
in
sé
qualche
cosa
di
Orientale
;
i
suoi
occhi
nerissimi
ed
umidi
sempre
indicavano
chiaramente
la
di
lei
voluttà
:
due
labbra
tumide
che
reclamavano
un
bacìo
;
due
mani
da
principessa
;
un
piedino
da
vera
Andalusa
;
insomma
un
boccone
da
fare
escire
dai
gangheri
un
anacoreta
!
Il
mare
era
tranquillo
:
la
campana
della
Madonna
della
Guardia
sonava
lentamente
;
ora
l
'
ora
poetica
delle
ricordanze
;
cento
barchette
in
qua
e
là
solcavano
le
onde
.
Noi
ci
sentivamo
commossi
;
su
'
di
un
piccolo
schifo
,
un
sonatore
girovago
,
uno
di
quei
Napoletani
che
strascinano
per
i
caffè
il
biblico
strumento
degli
antichi
profeti
,
fece
echeggiare
per
l
'
aere
una
canzonetta
patetica
,
molle
,
meridionale
e
noi
rammentammo
l
'
Italia
,
le
sue
belle
costiere
profumate
d
'
aranci
,
il
movimento
delle
nostre
città
,
le
amate
fisonomie
dei
nostri
amici
,
e
dei
nostri
congiunti
...
la
commozione
era
al
colmo
e
il
bello
si
è
che
al
pari
di
noi
erano
intenerite
le
nostre
compagne
...
E
perché
ciò
ha
da
essere
strano
?
..
Le
reminiscenze
sono
il
patrimonio
degli
sventurati
,
e
pari
alla
rugiada
del
cielo
vivificano
i
cuori
...
quelle
povere
donne
erano
certamente
sventurate
,
e
più
oneste
di
tante
che
scroccano
il
nome
d
'
oneste
nel
mondo
,
sentivano
la
santa
voluttà
di
una
lacrima
,
e
trovavano
una
scusa
ai
loro
trascorsi
,
immerse
nell
'
imponente
,
nel
sublime
spettacolo
della
calma
natura
.
La
nostra
,
escursione
si
prolungò
per
più
di
due
ore
;
il
momento
;
della
partenza
si
avvicinava
a
gran
passi
;
era
mestieri
dirci
addio
.
Riaccompagnammo
a
casa
le
donne
.
-
Vi
prometto
di
raggiungervi
-
Mi
disse
Aissa
,
stringendomi
forte
forte
la
mano
.
Io
la
guardai
e
sorrisi
:
non
credevo
punto
al
coraggio
di
quell
'
eroina
...
Col
tempo
però
come
vedranno
i
lettori
,
fui
completamente
disingannato
;
e
solo
per
tal
causa
ho
riportato
questo
episodio
della
nostra
breve
dimora
a
Marsiglia
:
episodio
che
sarebbe
stato
proprio
un
di
più
,
se
non
fosse
collegato
con
altri
che
si
svolgeranno
a
Digione
...
-
Bisogna
pagare
il
conto
-
Disse
un
di
noi
.
Oh
!
la
crudele
parola
!
..
Oh
!
la
bruttissima
prosa
dopo
tante
ore
di
non
interrotta
poesia
!
..
Ci
guardammo
in
faccia
l
'
uno
l
'
altro
!
Che
una
donna
gravida
non
vegga
mai
,
per
l
'
amore
dei
suoi
futuri
nati
,
delle
fisonomie
come
avevano
in
quel
momento
,
i
miei
compagni
...
Le
nostre
risorse
erano
tanto
limitate
,
che
se
noi
ne
fossimo
usciti
puliti
,
ci
era
di
che
attaccare
un
voto
.
Il
conto
era
di
102
franchi
:
tra
tutti
ne
avevamo
104
:
se
ci
fossimo
trattenuti
un
'
ora
di
più
si
restava
in
pegno
a
Marsiglia
!
E
la
bella
prospettiva
che
avevamo
davanti
:
intraprendere
un
viaggio
di
due
giorni
con
due
franchi
in
saccoccia
...
o
negatemi
che
in
Francia
il
divertirsi
non
costi
salato
!
Baci
,
saluti
strette
di
mano
,
e
poi
di
galoppo
al
Comitato
.
-
E
se
non
si
partisse
...
che
facciamo
senza
quattrini
?
-
Ma
!
-
Preferì
filosoficamente
il
Materassi
,
e
noi
a
nostra
volta
ripetemmo
la
filosofica
esclamazione
...
Per
buona
fortuna
quella
sera
pareva
che
si
dovesse
partire
certamente
:
erano
già
stati
distribuiti
i
berretti
rossi
ed
i
Garibaldini
,
schierati
in
due
file
lungo
la
strada
attendevano
il
luogotenente
che
doveva
accompagnarli
fino
a
Digione
.
I
volontari
erano
allegri
,
cantavano
a
squarciagola
,
e
negli
intermezzi
cianciavano
,
politicavano
,
facevano
infine
un
brusio
indiavolato
;
un
Milanese
ponendosi
ambe
le
mani
alla
bocca
imitava
perfettamente
il
fischio
del
vapore
,
un
altro
faceva
da
cane
,
abbaiando
e
guaendo
con
tanta
naturalezza
da
chiamar
per
la
strada
tutti
i
cani
che
giravano
per
quei
dintorni
.
Era
insomma
una
scena
deliziosissima
e
il
tenente
non
si
vedeva
.
Ognuno
che
abbia
frequentato
per
poco
i
volontari
,
sa
quanto
sia
susurrone
e
incontentabile
questo
elemento
,
quando
è
lontano
dal
fuoco
;
quindi
facilissimo
e
immaginarsi
quali
recriminazioni
,
quale
sussurro
provocasse
questa
inopinata
tardanza
.
Prima
furono
proteste
,
poi
fischi
acutissimi
:
finalmente
calci
e
pugni
alla
porta
.
-
Noi
non
si
vuol
fare
il
comodo
dì
nessuno
!
-
Si
comincia
male
!
Tali
erano
a
un
dipresso
le
espressioni
di
quella
gente
stizzita
,
e
a
rinforzare
la
dose
il
Mago
dava
degli
schiarimenti
sul
comitato
e
sulle
spilorcerie
ed
angherie
da
questo
commesse
per
il
passato
.
Figuratevi
,
diceva
,
che
a
me
diede
a
portare
venti
uomini
a
Dôle
,
e
mi
diedero
una
lira
per
uomo
...
Di
qui
bisognava
andare
a
Mouchard
,
ventiquattro
ore
di
strada
,
lì
bisognava
dormire
e
poi
partire
il
giorno
dopo
per
la
destinazione
...
vi
raccomando
quello
che
dovevo
fare
...
E
lo
stesso
che
a
me
è
succeduto
a
tutti
i
capi
squadra
...
Oh
!
hanno
un
gran
talento
quei
signori
di
sù
!
...
-
Abbasso
...
Abbasso
questi
grulli
-
Urlavano
tutti
-
Son
Frapollini
...
Giù
i
traditori
!
Chi
sa
dove
avremmo
finito
,
se
fortunatamente
non
avessimo
udito
degli
altri
rumori
e
più
intensi
dei
nostri
sulla
piazza
vicina
.
Cosa
era
succeduto
?
..
Noi
non
vedevamo
che
delle
guardie
mobili
,
che
venivano
via
a
rotta
di
collo
.
Rompemmo
le
righe
ed
andammo
a
vedere
cosa
era
.
Un
battaglione
delle
guardie
mobilizzate
delle
Bouches
du
Rhôn
aveva
rifiutato
partire
,
ed
aveva
lasciato
soli
sulla
piazza
,
il
maggiore
e
tre
o
quattro
altri
ufficiali
di
buona
volontà
;
uno
di
questi
si
mordeva
le
mani
e
piangeva
...
Oh
!
ne
avea
ben
ragione
:
A
vedere
quel
branco
di
vili
che
fuggivano
piuttosto
di
andare
a
difender
la
patria
,
ci
era
da
esecrare
l
'
umanità
,
di
vergognarsi
di
esser
uomini
per
non
avere
a
compagni
quella
canaglia
.
Vedendo
l
'
inutilità
della
nostra
presenza
,
tornammo
indietro
,
e
dopo
pochi
minuti
fummo
consolati
dalla
venuta
del
tenente
.
Il
nostro
accompagnatore
era
grasso
e
rubizzo
,
e
avrebbe
fatto
più
figura
vestito
da
canonico
che
da
garibaldino
.
Lo
accompagnava
una
bella
ed
elegantissima
signora
,
che
sapemmo
,
essere
la
di
lui
indivisibile
compagna
;
non
si
creda
che
quella
donna
fosse
un
'
eroina
,
giacchè
quel
tenente
in
tutta
la
campagna
avrà
forse
veduto
il
fumo
del
camminetto
:
quello
dei
combattimenti
no
certo
;
tutti
i
suoi
incarichi
si
limitavano
ad
accompagnare
i
volontari
da
Marsiglia
al
quartier
generale
;
non
nego
con
questo
che
certi
impieghi
sono
indispensabili
,
ma
io
vorrei
vederci
dei
vecchi
e
non
dei
giovani
tarchiati
e
robusti
,
come
giusto
appunto
era
il
nostro
duce
provvisorio
.
Si
fece
l
'
appello
,
eppoi
a
quattro
a
quattro
ci
movemmo
per
andare
alla
stazione
.
Che
l
'
Italia
sia
la
terra
del
canto
,
non
può
esser
dicerto
impugnato
da
chiunque
ha
fatto
anche
una
sola
campagna
;
il
soldato
Italiano
appena
si
muove
canta
,
canta
andando
all
'
attacco
,
come
quando
è
in
ritirata
,
canta
nei
malinconici
stanzoni
della
caserma
,
come
in
mezzo
alle
strade
,
quando
sa
di
partire
;
parta
per
una
guarnigione
,
parta
per
andare
alla
guerra
.
«
Non
pianger
,
mio
tesoro
Forse
ritornerò
»
Cantavamo
in
coro
noi
tutti
;
e
le
finestre
si
spalancavano
,
si
illuminavano
,
ci
offrivano
dei
leggiadri
visetti
,
degli
occhi
superbi
che
ci
lanciavano
occhiate
tanto
benigne
da
farci
commuovere
;
il
nostro
contegno
non
poteva
non
esser
paragonato
a
quello
dei
mobili
delle
Bouches
du
Rhôn
,
e
chiunque
ha
un
po
'
di
mitidio
può
di
leggieri
comprendere
quanto
un
tal
paragone
resultasse
per
noi
favorevole
.
Il
lunghissimo
tratto
di
via
che
è
tra
la
prefettura
e
la
stazione
ci
passò
in
un
baleno
;
in
una
carrozza
sul
piazzale
della
ferrovia
vedemmo
la
simpatica
Aissa
che
ci
buttò
un
bacio
sulla
punta
delle
dita
.
Se
quel
bacio
non
era
precisamente
il
castissimo
bacio
degli
angeli
,
è
innegabile
che
per
noi
era
assai
caro
.
Salutammo
gentilmente
quella
donna
;
il
sapere
che
qualcuno
serba
dolce
ricordanza
di
noi
,
ci
fa
piovere
in
cuore
un
sentimento
di
gratitudine
,
e
in
quei
momenti
che
,
volere
o
non
volere
,
non
sono
così
facili
a
ripetersi
nella
vita
di
un
uomo
,
magnifichiamo
certe
cose
alle
quali
in
certi
altri
non
daremmo
alcuna
entità
.
-
Avanti
,
march
-
Gridò
con
voce
stentorea
il
lilliputtiano
segretario
del
comitato
...
e
tutti
noi
gli
si
tenne
dietro
nella
stazione
....
Vedendo
otto
vagoni
a
nostra
disposizione
fummo
colpiti
da
una
dolce
meraviglia
.
Fin
allora
avevamo
veduto
i
soldati
ammonticchiati
l
'
uno
sull
'
altro
nei
vagoni
di
terza
classe
:
noi
tutt
'
al
più
eravamo
quattro
per
scompartimento
;
ci
era
posto
da
sdraiarsi
e
di
attaccare
anche
un
sonnellino
.
Ah
!
..
quanto
sono
fallaci
le
speranze
del
mondo
!
..
Ah
!
..
la
speranza
meretrice
della
vita
,
dirò
con
Francesco
Domenico
!
...
La
nostra
gioia
,
il
nostro
benessere
doveva
protrarsi
fino
alla
prima
stazione
,
e
questa
è
appena
a
venti
minuti
di
distanza
,
da
Marsiglia
.
Vienna
,
Avignone
,
Remoully
dovevano
vomitare
sul
nostro
disgraziatissimo
treno
una
congerie
di
mobilizzati
.
L
'
educazione
pare
che
non
entrasse
nella
teoria
che
s
'
insegnava
a
questi
campagnuoli
del
mezzogiorno
dell
'
antica
terra
dei
Druidi
.
Infatti
entravano
in
frotta
e
senza
garbo
nè
grazia
in
quei
vagoni
che
avevamo
avuto
l
'
illusione
di
credere
nostra
proprietà
;
entravano
pestandoci
i
piedi
,
sedendosi
sulle
nostre
ginocchia
con
l
'
indifierenza
di
una
donna
del
mondo
galante
,
non
però
colla
di
lei
grazia
,
nè
colla
di
lei
leggerezza
.
Fra
tutte
le
sventure
che
possono
capitare
a
un
viaggiatore
,
io
credo
,
non
esserne
alcuna
che
possa
stare
a
confronto
colla
compagnia
di
un
mobilizzato
della
campagna
.
Se
lo
immaginino
un
poco
i
lettori
:
questi
eroi
avevano
sulle
spalle
un
magazzino
,
una
vera
montagna
d
'
involti
,
di
fagotti
e
di
fagottini
;
erano
muniti
di
due
o
tre
paia
di
scarpe
;
pretendevano
di
stare
a
baionetta
in
canna
anche
tra
noi
,
anche
in
quelli
sgabuzzini
;
avevano
chi
il
cane
,
chi
un
uccello
in
gabbia
,
tutti
poi
indispensabilmente
delle
pagnotte
stragrandi
;
si
piantavano
a
sedere
,
e
per
quante
gomitate
,
per
quanti
urtoni
loro
si
amministrassero
,
non
ci
era
verso
di
farli
muovere
un
solo
centimetro
;
i
più
attaccavano
sonno
e
russavano
come
contrabbassi
;
quei
pochi
che
erano
desti
non
ci
rispondevano
,
e
si
lamentavano
tra
loro
del
governo
che
li
strappava
alle
ordinarie
occupazioni
.
I
nostri
compagni
di
viaggio
erano
vestiti
in
mille
maniere
;
ve
ne
erano
col
cappello
alla
spagnola
,
col
gasco
e
col
berretto
;
ve
ne
erano
dei
bigi
,
dei
neri
,
dei
verdi
,
dei
turchini
;
avevano
tutti
il
fucile
all
'
antica
ed
in
pessimo
stato
.
Siamo
giusti
!
..
Se
le
guardie
mobili
hanno
fatto
nella
campagna
del
1871
una
figura
non
invidiabile
,
non
ne
sono
del
tutto
colpevoli
.
Comandate
dal
nipote
del
sindaco
,
dallo
speziale
del
luogo
,
dal
Beniamino
della
moglie
del
sottoprefetto
,
insomma
da
tutti
ufficiali
creati
per
dato
e
fatto
dell
'
impero
,
e
che
non
ne
sapevano
un
acca
:
armate
con
certi
fucili
che
avevano
più
apparenza
di
schizzettoni
che
di
armi
micidiali
:
disilluse
di
tutto
,
persuase
di
esser
tradite
e
condotte
al
macello
(
persuasione
che
io
credo
loro
avessero
inoculata
i
preti
)
dolenti
di
avere
a
trascurare
i
loro
interessi
per
una
patria
,
che
finora
non
conoscevano
,
esse
non
potevano
fare
eroismi
:
l
'
eroismo
richiede
la
convinzione
:
l
'
eroismo
nasce
dalla
virtù
cittadina
.
Appena
cominciò
a
farsi
giorno
cominciammo
a
vedere
le
colline
circostanti
a
Lione
;
colline
che
nelle
belle
stagioni
devono
essere
amenissime
;
ubertose
per
viti
dell
'
altezza
di
un
palmo
,
così
fitte
tra
loro
da
farti
sembrare
quei
campi
un
'
estesa
brughiera
,
bagnate
da
un
'
infinità
di
ruscelletti
che
scorrono
placidamente
alle
loro
falde
,
per
perdersi
poi
nella
Loira
o
nel
Rodano
.
A
tutte
le
stazioni
eravi
un
movimento
indicibile
:
un
andare
e
venire
di
soldati
e
di
guardie
nazionali
:
uno
stringersi
di
mano
,
un
baciarsi
tra
loro
nei
vari
gruppi
che
facevano
ressa
intorno
a
quei
che
partivano
.
Finalmente
si
cominciò
a
vedere
un
'
infinità
di
cammini
di
fabbriche
;
poi
una
miriade
di
case
e
di
palazzi
;
finalmente
si
trascorse
in
mezzo
ad
immensi
magazzini
.
Eravamo
arrivati
a
Lione
.
Sotto
la
magnifica
stazione
ci
si
mise
in
rango
e
il
tenente
ci
fece
un
'
arringa
che
non
aveva
certo
nessuna
parentela
,
neppure
alla
più
lontana
,
con
quello
di
Demostene
o
di
Napoleone
primo
.
Fece
l
'
eroe
,
magnificò
le
gesta
dei
Garibaldini
nostri
predecessori
,
sfoggiò
di
tutti
i
luoghi
comuni
che
si
sono
inventati
dal
quarantotto
a
questa
parte
,
e
tutto
questo
per
dirci
che
bisognava
rimanere
fino
alla
sera
a
Lione
,
e
che
coloro
i
quali
non
sarebbero
partiti
,
sarebbero
restati
!
Questa
peregrina
scoperta
del
nostro
duce
ci
fece
acquistare
una
grande
opinione
sul
di
lui
talento
;
lo
salutammo
perciò
con
rispetto
,
e
contenti
di
vedere
anche
questa
nuova
città
,
e
di
paragonarla
con
quella
che
avevamo
lasciato
da
così
poco
tempo
,
scendemmo
la
gradinata
che
è
davanti
all
'
edifizio
e
ci
trovammo
nella
magnifica
piazza
con
due
fontane
,
che
gli
sta
dicontro
.
CAPITOLO
VII
.
Lione
era
seria
;
non
il
brio
di
Marsiglia
per
le
sue
vie
sempre
affollate
di
popolo
,
non
il
più
piccolo
movimento
d
'
allegria
negli
eleganti
caffè
:
moltissimi
negozi
chiusi
,
poche
le
donne
abbigliate
con
galanteria
ed
anche
queste
non
curate
;
un
affacendarsi
continuo
vicino
alla
prefettura
ed
alla
Mairie
per
sapere
i
dispacci
,
per
strappare
la
notizia
più
piccola
agli
uscieri
,
ai
galoppini
,
a
qualche
soldato
.
Quasi
tutti
coloro
che
si
incontrava
,
avevano
il
berretto
da
guardia
nazionale
,
alcuno
non
abbandonava
mai
il
fucile
;
tutti
poi
erano
muniti
di
sciabole
o
di
pistole
;
vedemmo
diversi
a
braccetto
delle
loro
mogli
,
armati
fino
a
denti
,
agitarsi
a
mo
'
degli
ubriachi
e
vociare
a
squarciagola
:
Ah
,.,
si
viennent
les
Prussiens
!
,
...
Era
proprio
così
;
nessuno
si
sarebbe
mosso
per
andare
a
incontrare
il
nemico
,
ma
guai
a
lui
se
avesse
osato
di
presentarsi
fiu
sotto
le
mura
!
Le
fortificazioni
si
rinforzavano
;
sulle
piazze
si
vedevano
parchi
d
'
artiglieria
,
e
capannoni
di
legno
che
servivano
di
rimesse
ai
cavalli
;
fanteria
,
lancieri
,
pollacchi
,
mobilizzati
,
compagnie
addette
alle
mitragliatrici
...
;
un
esercito
insomma
;
uniformi
per
tutti
i
gusti
;
una
idea
tale
di
resistenza
da
mettere
anima
in
corpo
all
'
uomo
più
vigliacco
del
mondo
-
Ma
come
mai
ne
hanno
buscate
-
Si
diceva
tra
noi
-
con
tutti
questi
soldati
che
abbiamo
veduto
in
due
giorni
?
Spuntava
in
qua
e
là
,
ma
raramente
,
per
le
vie
anche
qualche
berretto
da
Garibaldino
.
-
E
come
mai
siete
qua
?
-
Domandammo
ad
uno
di
quelli
che
ci
avevano
colpito
con
tale
sorpresa
.
-
Siam
qua
con
Frapolli
-
Ci
rispose
questi
ingenuamente
.
-
O
perché
non
raggiungete
il
generale
?
-
Lo
raggiungeremo
quanto
prima
.
-
E
chi
ve
lo
ha
detto
?
..
-
Il
nostro
capo
!
-
Ed
è
qui
in
Lione
il
vostro
capo
?
-
Sì
..
oggi
anzi
è
a
un
banchetto
Massonico
.
-
Questo
ci
fa
piacere
!
..
I
Francesi
a
quel
che
pare
,
trattano
bene
gli
Italiani
..
-
Oh
!
In
quanto
a
cotesto
non
ci
è
da
fare
eccezioni
...
Si
figurino
:
in
quattro
mesi
sarà
il
centesimo
banchetto
a
a
cui
assiste
il
nostro
generale
...
e
quando
ci
ha
menato
anche
noi
,
le
abbiamo
fatte
noi
pure
le
belle
strippate
e
le
belle
bevute
!
-
Empitevi
tutti
!
-
Esclamai
io
un
poco
irritato
-
Empitevi
e
così
serbando
la
pancia
ai
fichi
,
mentre
i
vostri
fratelli
arrischieranno
la
vita
per
battere
i
Prussiani
,
voi
batterete
i
pasticciai
e
il
Bordeaux
risparmiando
dell
'
esistenze
così
utili
all
'
umanità
pericolante
.
Il
nostro
interlocutore
non
mi
rispose
,
ci
disse
addio
e
se
ne
andò
:
noi
pure
ce
ne
andammo
verso
una
trattoria
,
dove
mangiammo
in
fretta
e
furia
per
poter
dare
un
'
occhiata
alle
bellezze
principali
della
città
.
Per
tutto
dove
andavamo
si
trovava
una
piccola
cassetta
,
su
cui
in
grossi
caratteri
era
scritto
:
Sécours
aux
blessées
;
per
tutto
dove
andavamo
per
lo
spaccio
delle
manifatture
non
vedevamo
che
donne
:
ciò
non
ci
recò
alcuna
sorpresa
,
perché
anche
nella
scioperata
Marsiglia
,
avevamo
veduto
adottato
lo
stesso
sistema
.
In
Francia
non
si
vedono
come
da
noi
degli
uomini
incaricati
di
dar
sigari
agli
avventori
,
di
misurare
le
tele
,
le
stoffe
,
di
contare
i
punti
del
biliardo
,
di
fare
insomma
tutte
quelle
piccole
cose
che
possono
esser
fatte
benissimo
da
donne
e
che
troppo
impugnano
al
posto
che
l
'
uomo
deve
avere
in
società
a
causa
della
di
lui
forza
,
e
delle
di
lui
attività
.
Gli
uomini
lavorano
nelle
fabbriche
,
passano
le
loro
giornate
nelle
officine
,
accudiscono
ai
loro
interessi
,
ma
non
tolgono
certi
lavori
da
nulla
alle
femmine
,
ma
si
vergognerebbero
ad
esser
impiegati
in
certe
funzioni
,
che
si
compiono
oziando
.
La
sera
si
avvicinava
;
noi
prendemmo
direzione
verso
la
ferrovia
:
passando
sul
quai
sul
Rodano
(
passeggiata
che
ci
rammentava
Firenze
e
i
nostri
lungarni
)
facemmo
una
breve
sosta
ad
una
taverna
per
bere
un
bicchiere
di
vin
caldo
.
Qui
vedo
il
lettore
alzare
le
spalle
,
farmi
il
viso
dell
'
arme
e
susurrare
stizzosamente
:
«
Ma
dunque
non
facevate
che
bere
?
...
E
invece
di
vergognacene
ora
ve
ne
fate
bello
,
come
se
ciò
costituisse
una
delle
più
predilette
occupazioni
della
vostra
esistenza
»
.
Non
vi
nego
quest
'
ultima
verità
:
per
me
il
generoso
umore
della
vite
è
il
solo
amico
dell
'
uomo
;
per
lui
si
dimenticano
gli
affanni
,
le
codardie
,
le
ignominie
di
questa
società
di
buffoni
,
per
lui
i
tradimenti
amorosi
finiscono
col
non
farci
nè
caldo
,
nè
freddo
:
per
lui
germogliano
a
mille
e
mille
nel
cuore
le
magnanime
idee
,
e
nel
cervello
le
ardite
concezioni
.
Chi
sa
dirmi
quante
idee
ci
sono
in
un
fiasco
di
vino
?
...
Esclamava
il
compianto
Ugo
Tarchetti
,
uno
di
quei
perduti
che
cadono
avvizziti
per
esuberanza
di
cuore
;
noi
lasciamo
al
buon
Evio
le
ispirazioni
delle
quali
era
così
prodigo
a
Orazio
e
a
Plutarco
,
noi
gli
chiediamo
solamente
l
'
oblio
.
Nella
stanza
di
aspetto
della
ferrovia
,
dove
ci
riducemmo
quasi
subito
,
al
nostro
arrivo
si
aggirava
una
folla
stragrande
:
quel
movimento
c
'
inebriava
:
in
un
canto
del
salone
noi
vedemmo
un
gran
cartello
dove
a
caratteri
cubitali
era
scritto
:
Qui
si
dà
da
mangiare
e
da
bere
ai
soldati
di
passaggio
.
Credo
inutile
il
dire
che
quell
'
appello
non
trovava
dei
sordi
;
intorno
a
quella
porta
era
un
'
accalcarsi
,
specialmente
di
mobilizzati
da
far
rabbia
:
a
onor
del
vero
anche
qualche
Garibaldino
non
fece
il
restìo
:
l
'
amico
disertore
,
da
volpe
vecchia
,
rinnovò
un
par
di
volte
,
e
ci
magnificò
poco
dopo
la
squisitezza
dei
cibi
,
il
gentile
contegno
ed
i
modi
aggraziati
delle
belle
ragazzine
che
li
distribuivano
,
la
succulenza
dei
consommés
e
delle
gelatine
,
apprestate
per
i
feriti
,
ma
che
egli
aveva
assaggiato
,
facendo
lo
zoppo
.
L
'
esempio
dì
lui
venne
tosto
imitato
da
moltissimi
dei
nostri
commilitoni
:
una
valanga
di
storpi
e
di
zoppi
si
rovesciò
sul
desco
,
dove
le
vivande
erano
apprestate
;
una
tal
cosa
mi
fece
provare
una
forte
repugnanza
,
e
mi
fece
disperare
di
quei
soldati
che
mentivano
per
una
zuppa
.
Fortuna
che
al
fuoco
si
portarono
dappoi
tanto
eroicamente
da
farmi
attribuire
a
semplice
giovanile
vaghezza
,
quello
che
in
quel
mentre
mi
aveva
prodotta
un
'
impressione
tanto
spiacevole
!
Se
da
un
lato
avevamo
questo
brutto
spettacolo
,
dall
'
altro
lato
però
ci
consolava
la
vista
ed
il
cuore
un
esempio
di
carità
cittadina
,
che
vorrei
potere
eternare
.
Questo
esempio
ci
veniva
dato
da
donne
;
già
la
più
bella
metà
del
genere
umano
fu
,
è
,
e
sarà
sempre
in
prima
linea
laddove
trionfa
sovrana
la
santa
religione
dall
'
affetto
.
Cinque
,
o
sei
signore
,
tutte
vestite
di
nero
,
tutte
colla
fascia
al
braccio
,
distintivo
dell
'
ambulanze
,
giravano
per
ogni
verso
,
si
affaticavano
a
far
complimenti
onde
raccogliere
offerte
per
i
feriti
.
Il
portamento
distinto
,
il
loro
modo
gentile
di
chiedere
,
la
squisita
educazione
che
trapelava
dai
loro
discorsi
più
inconcludenti
ci
resero
certi
che
quelle
donne
appartenevano
ad
elevatissimo
rango
:
stuzzicare
la
sensibilità
,
mettere
in
opera
anche
un
po
'
dì
civetteria
per
fare
più
quattrini
per
i
poveri
diavoli
che
scontavano
la
pena
di
aver
troppo
amato
la
patria
e
l
'
umanità
...
ecco
quale
era
lo
scopo
di
queste
generose
,
e
si
sforzavano
di
raggiungerlo
con
la
abnegazione
dell
'
apostolo
,
colla
poesia
che
suole
essere
ispirata
dall
'
idea
di
fate
un
'
opera
buona
.
Bisognava
vedere
con
che
grazia
le
vi
levavano
di
tasca
il
denaro
!
...
se
un
ministro
delle
finanze
avesse
di
tali
esattori
il
nostro
impareggiabile
pareggio
sarebbe
pareggiato
!
....
bisognava
vederle
queste
care
donnine
,
abituate
all
'
atmosfera
profumata
dei
saloni
,
al
linguaggio
adulatore
dei
felici
del
mondo
,
bisognava
vederle
,
ripeto
,
discorrere
confidenzialmente
coll
'
operaio
dalla
giubba
sdrucita
,
colla
popolana
i
cui
vestituccì
emanavano
degli
effluvi
tutt
'
altro
che
aristocratici
,
ringraziarli
con
amabile
sorriso
,
infonder
loro
speranza
,
promettere
di
occuparsi
dei
loro
cari
che
erano
al
campo
,
stringer
loro
cordialmente
la
destra
.
Spiccava
sopra
tutte
le
altre
per
autorità
una
vecchia
matrona
:
una
di
quelle
matrone
dell
'
antico
stampo
,
che
fedeli
alle
tradizioni
cingevano
la
spada
ai
loro
figliuoli
,
quando
si
trattava
di
difendere
il
re
e
la
patria
;
la
di
lei
fisonomia
avrebbe
ispirato
rispetto
all
'
uomo
più
screanzato
del
mondo
.
Passò
vicino
a
me
,
io
le
feci
cenno
dì
avvicinarmisi
e
nello
stesso
tempo
mi
avvicinai
verso
di
lei
.
-
Cosa
bramate
?
-
Mi
domandò
per
la
prima
.
-
Vorrei
fare
la
mia
piccola
offerta
-
Apro
una
parentesi
;
la
mia
borsa
sì
era
rafforzata
di
poche
lire
,
datemi
da
mio
fratello
che
fortunatamente
non
aveva
preso
parte
alle
nostre
poetiche
smancerie
di
Marsiglia
.
-
Ma
voi
siete
soldato
?
-
Mi
disse
con
meraviglia
la
signora
-
voi
pure
potrete
esser
ferito
....
-
Speriamo
di
no
!
-
Ve
lo
auguro
...
Ma
perché
espropriarvi
di
una
somma
che
può
farvi
comodo
?
Provai
un
leggero
imbarazzo
;
la
mia
scappata
poteva
costarmi
salata
:
la
mia
dignità
m
'
imponeva
un
ultimo
sacrifizio
;
si
parlava
di
una
somma
...
ed
era
precisamente
quello
che
avrei
desiderato
in
quel
momento
;
posi
mano
alla
borsa
e
diedi
due
lire
che
mi
escivano
dagli
occhi
;
ma
pure
tentai
di
richiamare
un
sorriso
sul
labbro
e
dissi
:
È
l
'
offerta
della
vedova
...
-
La
più
gradita
al
Signore
;
-
Ma
non
probabilmente
ai
feriti
.
La
mia
interlocutrice
fe
'
una
boccaccia
,
e
poi
riprese
di
subito
:
Voi
siete
Italiano
?
-
Sì
...
signora
.
-
Me
ne
ero
accorto
al
vostro
disprezzo
per
le
cose
sacre
.
Rimasi
di
sasso
;
che
avessi
avuto
anche
a
subirmi
una
romanzina
in
tutte
le
regole
?
la
signora
difatti
con
voce
calma
,
accento
di
madre
,
cominciò
a
dirmi
:
Voi
siete
giovane
,
e
son
sicura
che
diventerete
un
bravo
soldato
,
ma
anche
voi
pur
troppo
siete
affetto
dalla
malattia
che
condurrà
a
perdizione
il
vostro
bel
paese
.
Ma
che
vi
ha
fatto
quel
povero
vecchio
di
Pio
IX
per
entrargli
nella
sua
città
a
forza
di
cannonate
,
per
tenerlo
prigioniero
nel
Vaticano
?
-
E
perché
prender
Roma
?
Non
è
dessa
la
città
di
san
Pietro
,
del
Cattolicismo
,
di
tutti
coloro
che
si
son
dedicati
a
questa
sublime
religione
che
ha
per
precetto
di
dimenticare
le
offese
,
di
amare
tutti
come
noi
stessi
,
di
sollevare
quelli
che
soffrono
?
Un
amico
un
pochino
più
scettico
di
me
,
presente
al
colloquio
,
mi
susurrò
negli
orecchi
:
Questa
non
è
una
donna
,
è
un
priore
di
campagna
.
Io
invece
che
non
credo
a
nulla
,
compresi
quello
che
passava
nel
cuore
della
vecchia
signora
,
e
piuttosto
che
attaccare
una
disputa
con
una
che
aveva
tutta
la
poesia
della
fede
,
che
mi
simpatizzava
per
il
modo
con
cui
ne
faceva
propaganda
,
mi
contentai
di
dirle
che
non
si
andava
daccordo
.
-
Io
torno
alle
mie
elemosine
-
Allora
la
mi
replicò
-
spero
però
che
resteremo
amici
!
-
Sarò
onorato
di
una
tale
fortuna
.
-
Se
restate
in
Lione
...
-
Io
parto
stasera
!
...
Ed
ecco
ci
è
là
il
nostro
tenente
che
ci
fa
cenno
di
seguirlo
.
-
A
rivederci
...
A
rivedervi
colla
commenda
...
e
vestito
da
capitano
!
-
Potevate
dire
addirittura
da
generale
!
-
E
perché
no
?
...
Il
soldato
francese
ha
in
tasca
il
bastone
da
maresciallo
!
Io
mi
rammentai
che
ci
avevo
pochi
soldi
soltanto
e
mi
passò
la
poesia
.
La
signora
sorridendomi
si
era
allontanata
.
-
Dove
si
va
tenente
?
-
Non
so
,
se
a
Autun
o
a
Digione
.
-
Come
...
lei
non
lo
sa
?
...
O
per
che
direzione
si
parte
?
-
Ma
!
...
-
O
chi
ce
lo
deve
dire
?
-
Il
quartier
generale
doveva
trasferirsi
a
Digione
,
non
so
se
abbia
avuto
ancora
luogo
un
tal
trasferimento
.
Lo
dimanderemo
al
capo
stazione
.
-
Al
capo
stazione
!
...
-
Si
ripetè
tutti
meravigliati
-
Per
vedere
di
queste
cose
bisognava
venir
proprio
in
Francia
!
E
in
Italia
che
dicevamo
nel
1867
di
aver
raggiunto
l
'
apice
della
confusione
!
Un
innocentissimo
capo
stazione
ridotto
lì
per
lì
a
capo
di
stato
maggiore
per
provvedere
al
movimento
dei
corpi
che
son
di
passaggio
,
ci
riesciva
proprio
nuova
di
zecca
!
E
qui
al
solito
tutti
i
discorsi
di
convenzione
che
si
ripetono
in
tutte
le
campagne
.
-
E
se
il
capo
stazione
ci
tradisse
?
-
E
se
fosse
una
spia
dei
Prussiani
?
-
O
anche
che
non
ne
sappia
nulla
sarà
un
bel
lavoro
!
-
Ma
chi
è
quest
'
imbecille
di
tenente
che
non
prende
nemmeno
ordini
?
-
Ve
lo
diceva
che
era
anche
lui
della
cricca
!
-
Già
...
e
ora
cerca
tutti
i
mezzi
per
farci
restar
con
Frapolli
.
-
Abbasso
Frapolli
!
-
Abbasso
il
tenente
!
E
qualcuno
gridò
anche
:
Abbasso
il
capo
stazione
!
...
Povero
uomo
!
...
come
ci
apparve
impappinato
quando
si
vide
fatto
segno
di
quel
fuoco
di
fila
d
'
interrogazioni
,
alla
maggior
parte
delle
quali
non
sapeva
cosa
rispondere
!
-
Li
assicuro
che
Garibaldi
è
a
Digione
-
Badava
a
protestare
.
-
Allora
a
Digione
!
-
Gridammo
tutti
.
-
A
Digione
-
Ripetè
,
come
eco
,
il
duce
nostro
!
-
Ma
non
so
-
Riprese
il
capo
stazione
-
no
so
,
se
ci
potranno
arrivare
,
se
le
linee
saranno
libere
...
tante
volte
i
Prussiani
...
sono
così
accidentati
quei
soldatacci
di
Bismark
!
-
Eh
!
non
importa
...
noi
si
va
.
-
Faccian
loro
!
-
Arrivederlo
e
stia
bene
!
-
E
tutti
via
di
corsa
in
un
treno
che
era
lì
pronto
.
-
Ma
dove
vanno
,
dove
vanno
signori
?
-
Gridava
con
tuono
di
raccomandazione
quella
povera
vittima
dell
'
ignoranza
del
tenente
e
dei
nostri
capricci
-
Quel
treno
lì
va
a
Marsiglia
:
montino
in
quell
'
altro
!
-
Sanno
,
cosa
è
-
Proferì
stizzosamente
allora
il
nostro
accompagnatore
-
io
con
loro
non
ci
voglio
star
più
,
e
me
ne
lavo
le
mani
fino
da
questa
momento
:
ecco
la
loro
paga
.
Nessuno
protestò
;
nessuno
scongiurò
il
tenente
a
ritirare
quello
che
aveva
detto
;
ma
egli
,
dopo
averci
dato
un
franco
a
testa
,
montò
per
il
primo
in
un
vagone
di
prima
classe
,
mentre
noi
fummo
di
nuovo
pigiati
in
una
di
quelle
gabbie
che
a
vederle
sembrano
molto
più
atte
a
ricettar
delle
bestie
che
dei
Cristiani
...
o
degli
Ebrei
.
Il
benefico
Morfeo
,
ausiliato
potentemente
dalla
fatica
e
dallo
strapazzo
che
ci
avevano
martoriati
in
quei
giorni
,
scosse
i
suoi
papaveri
intorno
a
noi
,
che
ci
addormentammo
saporitamente
.
Con
qual
voluttà
si
dormiva
!
non
il
più
piccolo
sogno
,
nè
piacevole
nè
triste
,
veniva
a
turbare
la
nostra
quiete
di
morte
:
come
si
deve
esser
felici
,
quando
siam
morti
!
Non
sentire
,
non
vedere
più
nulla
,
esser
nulla
...
ecco
quello
che
devono
anelare
le
anime
generose
,
trambasciate
,
sbattute
in
quest
'
orrenda
burrasca
del
mondo
,
dove
giungono
a
salvamento
solamente
gli
ipocriti
e
i
vili
.
Un
urtone
rompe
l
'
incanto
di
quella
calma
.
Che
è
?
Siamo
giunti
a
Tournus
:
sono
le
nove
e
bisogna
trattenersi
fino
alle
due
.
Meno
male
che
troveremo
qualche
caffè
,
qualche
bettola
,
pensammo
tra
noi
e
forse
potremo
anche
riposare
su
coltri
più
o
meno
sprimacciate
quattro
ore
.
«
Chi
mi
darà
la
voce
e
la
parola
,
»
Per
stimmatizzare
degnamente
questo
iniquo
paesucolo
,
in
cui
ci
faceva
capitare
la
nostra
malvagia
fortuna
.
Io
consacro
Tournus
all
'
esecrazione
di
tutta
la
gente
per
bene
;
io
auguro
ai
di
lei
cittadini
che
il
naso
ghiacci
loro
,
come
ci
si
era
ghiacciato
a
noi
quella
sera
.
La
camera
dei
deputati
quando
parla
Michelini
è
il
luogo
più
popolato
del
mondo
appetto
a
Tournus
:
noi
non
ponemmo
vedere
un
abitante
;
picchiammo
a
due
o
tre
osterie
,
non
ci
vollero
rispondere
:
tirammo
pedate
da
orbi
alle
porte
,
vennero
i
gendarmi
a
pregarci
gentilmente
che
si
smettesse
;
non
un
caffè
aperto
,
non
una
finestra
illuminata
,
non
il
minimo
indizio
di
vita
.
Persino
l
'
orologio
del
campanile
della
chiesa
.
maggiore
era
fermo
e
segnava
le
sette
.
Nel
mentre
che
noi
avevamo
dormito
in
vagone
,
la
neve
era
cominciata
a
cadere
ed
ora
ricopriva
col
suo
bianco
lenzuolo
tutte
le
circostanti
pianure
;
il
freddo
,
il
malessere
in
cui
uno
si
trova
quando
viene
svegliato
di
soprassalto
,
il
desio
intenso
di
bere
che
ci
accompagnava
,
come
l
'
angelo
custode
accompagna
un
cattolicone
di
quelli
coi
fiocchi
,
ci
avevano
procreato
un
'
arsione
,
come
se
si
fosse
attraversato
il
deserto
;
e
anelavamo
un
centellino
di
vino
,
come
in
circostanze
normali
si
anelerebbe
un
milione
.
I
cittadini
di
Tournus
non
dovevano
aver
molto
in
pratica
l
'
Evangelo
;
battete
e
vi
sarà
aperto
,
diceva
il
divino
maestro
,
e
noi
battemmo
colle
mani
,
coi
piedi
,
colle
mazze
:
battemmo
ovunque
eravi
un
'
insegna
d
'
albergo
e
di
trattoria
,
nessuno
ci
rispose
:
in
qualche
casa
si
sentiva
metter
la
spranga
.
Tornammo
tutti
sconsolati
alla
stazione
:
la
trovammo
piena
di
gente
sdraiata
,
che
cantava
in
coro
una
litania
d
'
invettive
all
'
indirizzo
di
questo
sconsacrato
paese
.
-
Ma
non
vi
è
un
Restaurant
?
-
Domandammo
a
una
guardia
.
-
Una
volta
ci
era
...
-
Ed
ora
!
-
Lo
chiusero
al
principiar
della
guerra
!
-
E
per
bere
come
si
potrebbe
fare
?
-
Uhm
!
...
Guardino
là
ci
è
una
vivandiera
.
Guardammo
verso
il
punto
che
ci
accennava
quell
'
uomo
e
vedemmo
difatti
un
pezzo
di
ciccia
del
peso
di
un
centinaio
di
chilogrammi
:
quest
'
informe
ammasso
di
carne
in
sottanina
e
cappello
con
piume
,
ci
sembrò
bella
come
un
angelo
,
come
l
'
Angelo
che
insegnò
alla
povera
Agar
la
benefica
polla
che
doveva
rinfrancare
di
spirito
e
di
vita
l
'
assetato
Ismaele
.
Le
chiedemmo
da
bere
...
-
Non
ce
ne
ho
che
pochi
bicchierini
...
ma
sono
per
quelli
della
mia
compagnia
.
-
Va
benissimo
!
...
Borbottammo
noi
,
emettendo
un
sospiro
,
che
non
poteva
sembrare
enigmatico
a
chicchessia
!
-
Meno
male
che
poco
ci
abbiamo
da
attendere
!
-
Esclamò
uno
di
noi
.
Aveva
appena
terminato
di
dirlo
,
quando
venne
una
guardia
e
coll
'
accento
più
naturale
del
mondo
ebbe
il
coraggio
di
dirci
:
Il
treno
di
Lione
è
in
ritardo
,
bisognerà
che
aspettino
altre
due
ore
.
Noi
eravamo
prostrati
...
Andammo
alla
pompa
che
è
lì
a
pochi
passi
per
rinfrescare
la
macchina
:
uno
si
mise
a
tirare
come
un
facchino
e
gli
altri
bevettero
,
bevettero
con
rabbia
,
quasi
per
protestare
che
,
se
la
fortuna
ci
era
avara
di
vino
e
di
liquori
,
essi
se
la
ridevano
di
lei
e
gliela
facevano
in
barba
.
Poi
si
andò
nel
magazzino
,
ci
sdraiammo
alla
meglio
su
certi
cassoni
che
vi
erano
e
sonnacchiammo
malamente
quelle
maledettissime
due
ore
.
Il
fischio
della
locomitiva
ci
richiamò
a
noi
stessi
e
dopo
pochi
minuti
eravamo
tutti
al
nostro
posto
.
Già
da
vario
tempo
avevo
cominciato
a
inebriarmi
delle
mille
fantasmagorie
che
sogliono
produrre
i
beati
momenti
del
dormiveglia
,
quando
il
treno
si
fermò
;
e
vidi
baluginare
dentro
il
nostro
vagone
,
all
'
incerto
chiarore
del
lumicino
,
due
fisonomie
eteree
,
due
di
quelle
fisonomie
che
ti
strappano
di
bocca
un
grido
di
ammirazione
,
tanto
le
ti
sembrano
sovrumane
:
senza
trarre
il
respiro
,
io
le
contemplava
estatico
e
pensavo
che
seguitasse
una
di
quelle
belle
visioni
che
tanto
mi
avevano
entusiasmata
la
testa
,
pochi
momenti
innanzi
:
ma
quale
non
fu
la
mia
meraviglia
,
allorché
io
sentii
posarmi
sulle
spalle
una
manina
gentile
,
allorché
un
alito
profumato
mi
carezzò
dolcemente
la
faccia
?
-
Ma
è
egli
vero
quello
che
si
svolge
davanti
a
me
?
-
Riflettevo
,
quando
una
vocina
simpatica
,
che
mi
s
'
insinuava
proprio
nel
cuore
,
mi
rivolse
queste
parole
:
-
Tenete
...
Voi
dovete
averne
bisogno
.
E
del
pane
,
del
salame
e
una
bottiglia
di
vino
generoso
furono
lasciate
a
nostra
disposizione
da
quelle
simpatiche
fate
.
Eravamo
arrivati
a
Macon
,
e
le
signore
addette
all
'
uffizio
del
soccorso
ai
feriti
,
portavano
,
come
d
'
ordinario
,
qualchecosa
per
ristorare
i
soldati
di
passaggio
.
Erano
le
sei
della
mattina
:
faceva
un
freddo
tremendo
,
persino
i
vecchi
soldati
,
imbacuccati
fino
alla
punta
del
naso
,
sbraitavano
contro
una
stagione
sì
perfida
,
e
quelle
donne
,
e
quelle
signorine
erano
là
da
tutta
la
notte
,
portavano
quell
'
immensi
canestri
con
una
disinvoltura
e
con
una
grazia
che
forse
si
vede
adoprare
da
chi
porta
un
mazzo
di
fiori
:
gelavano
dal
freddo
,
ma
pure
sorridevano
:
morivano
dal
sonno
,
ma
pure
avevano
una
parola
di
conforto
,
una
di
speranza
per
noi
.
Ah
!
La
donna
!
..
I
miei
lettori
avranno
osservato
che
io
non
l
'
ho
punto
risparmiata
ai
Francesi
,
che
io
ho
detto
di
loro
tutto
quello
che
sentivo
,
che
ho
esposto
alla
libera
le
mie
impressioni
sul
loro
contegno
,
e
che
l
'
ho
chiamati
degeneri
,
corrotti
,
indegni
della
fama
che
si
erano
scroccati
in
Europa
,
ma
in
quanto
alle
donne
bisogna
convenire
,
che
avevano
tutta
l
'
abnegazione
,
tutti
i
riguardi
,
tutte
le
doti
,
tutte
le
delicatezze
di
una
madre
,
e
tutto
il
coraggio
delle
donne
spartane
:
coraggio
che
le
ha
spinte
a
curare
in
prima
fila
i
feriti
,
e
che
poi
ha
fatto
loro
incontrare
la
morte
sulle
barricate
,
quando
Thiers
ha
iniquamente
schiacciato
e
soffocato
nel
sangue
la
generosa
Parigi
.
Ah
!
non
si
chiamino
utopie
gli
sforzi
generosi
di
certi
publicisti
che
vogliono
collocare
la
donna
nel
posto
che
le
si
spetta
:
le
donne
hanno
già
fatto
abbastanza
per
mostrarsene
degne
,
che
anzi
alla
prova
io
le
ho
vedute
riuscir
sempre
a
mille
doppi
dell
'
uomo
.
Questo
avvenimento
,
così
inopinato
,
mi
riconciliò
lì
per
lì
colla
Francia
,
con
me
,
con
la
sorte
:
ringraziai
alla
peggio
quelle
vezzose
signore
e
mi
misi
a
mangiare
con
un
'
appetito
da
cointeressato
.
Ci
si
mosse
quasi
subito
:
i
volontari
salutarono
con
applausi
fregorosi
quella
città
che
si
era
mostrata
tanto
ospitale
con
noi
.
Intanto
albeggiava
;
la
giornata
almeno
per
quello
che
se
ne
poteva
preconizzare
doveva
essere
uggiosissima
:
il
cielo
pareva
di
piombo
,
la
terra
era
coperta
di
neve
,
grossi
stormi
di
corvi
alleggiavano
per
quei
dintorni
.
Sulla
spianata
di
Baune
io
vidi
un
corazziere
in
alta
tenuta
,
ritto
,
stecchito
al
piede
di
un
albero
.
Gli
enormi
cipressi
,
tutti
nevicati
fuori
che
in
punta
,
dove
tuttora
mostravansi
verdi
cupi
,
mi
sembravano
tanti
scheletri
giganteschi
col
morione
delle
vecchie
guardie
i
quali
ghignando
sbirciassero
quello
omuncolo
coperto
di
ferro
e
che
in
faccia
a
loro
stava
nella
medesima
proporzione
di
un
granello
di
rena
a
una
piramide
dei
Faraoni
.
Dopo
un
'
ora
ci
si
fermava
e
questa
volta
ci
si
fermava
definitivamente
.
Per
somma
ventura
di
quei
dieci
o
dodici
lettori
che
hanno
avuto
la
più
che
cristiana
pazienza
di
seguirmi
fin
qui
,
noi
eravamo
giunti
a
Digione
,
a
quella
Digione
che
poco
dopo
doveva
illustrare
il
sangue
di
tanti
prodi
Italiani
e
che
allora
ci
appariva
in
mezzo
alla
nebbia
coi
suoi
gotici
campanili
,
colla
sua
semplice
guglia
di
San
Benigno
,
come
apparisce
un
'
Oasi
a
chi
si
è
sperso
nell
'
ampio
deserto
,
come
apparisce
la
meta
allo
stanco
auriga
che
già
comincia
a
disperar
del
trionfo
.
La
stazione
era
ingombra
di
cannoni
,
di
casse
,
dell
'
ambulanza
,
di
bagagli
di
tutte
le
dimensioni
che
appartenevano
alle
truppe
ed
ai
battaglioni
che
di
poco
ci
avevano
preceduto
.
Due
o
tre
sentinelle
di
guardie
mobili
passeggiavano
per
lungo
sull
'
ambulatorio
,
facendo
sfoggio
di
una
prosopopea
,
che
te
li
avrebbe
fatti
gabellare
per
eroi
;
d
'
altronde
eravamo
in
prima
linea
,
e
quando
il
nemico
non
attacca
,
ci
si
può
prendere
la
scesa
di
testa
di
farla
da
gente
feroce
e
terribile
,
-
In
rango
-
Gridò
il
nostro
ufficiale
con
una
voce
da
baritono
molto
sfogata
,
e
sfoderando
per
la
prima
volta
la
Durlindana
.
Questo
movimento
in
altre
circostanze
ci
avrebbe
fatti
scompisciare
dalle
risa
:
in
quel
momento
eravamo
troppo
felici
per
aver
raggiunto
lo
scopo
delle
nostre
fatiche
,
e
dei
nostri
dolori
,
per
poter
nemmeno
prestare
attenzione
a
questa
spacconata
.
Per
quattro
fianco
destro
,
avanti
marchs
!
E
mettendoci
alla
peggio
per
quattro
,
escimmo
dalla
stazione
dietro
all
'
ardente
condottiero
,
infilammo
il
viale
dei
Platani
che
vi
conduce
,
e
passando
di
sotto
all
'
Arco
che
fu
inalzato
ad
onore
dello
strenuisissimo
Principe
di
Condè
,
entrammo
nel
capoluogo
delle
Côte
d
'
Or
.
CAPITOLO
VIII
.
Traversammo
la
città
e
nella
nostra
traversata
non
ci
fu
dato
vedere
alcuno
amico
,
nè
tampoco
alcuno
che
rivestisse
la
divisa
di
Garibaldino
;
in
quell
'
ora
così
mattinale
,
i
componenti
dell
'
Armata
dei
Vosgi
,
o
erano
occupati
in
recognizioni
ed
esercizi
,
oppure
se
la
dormivano
saporitamente
.
Felici
questi
ultimi
...
noi
cascavamo
dal
sonno
!
ci
portarono
al
quartier
generale
che
era
proprio
in
fondo
della
città
al
lato
opposto
della
ferrovia
;
il
generale
Garibaldi
abitava
il
palazzo
della
prefettura
,
dove
erano
stati
anche
impiantati
gli
uffizi
dello
stato
maggiore
.
Vedemmo
alla
porta
in
fazione
un
carabiniere
genovese
ed
una
guardia
nazionale
.
Il
rivedere
la
simpatica
camicia
rossa
,
ci
fece
nascere
in
cuore
un
'
emozione
dolcissima
;
i
nostri
timori
di
non
arrivare
in
tempo
eransi
dileguati
:
entrammo
nel
cortile
ilari
,
e
svelti
,
proprio
come
se
uscissimo
allora
da
un
morbido
letto
.
Il
tenente
andò
a
prendere
ordini
;
poco
dopo
tornò
e
ci
disse
:
Loro
possono
andare
per
la
città
:
per
ora
non
è
stata
data
alcuna
disposizione
per
loro
;
a
mezzogiorno
sulla
piazza
delle
Mairie
io
farò
le
paghe
:
Dopo
queste
poche
parole
,
se
ne
andarono
tutti
,
e
si
stava
per
andarsene
anche
noi
dell
'
esigua
combriccola
,
che
si
era
mossa
da
Firenze
,
quando
ci
sentimmo
chiamare
su
di
verso
il
terrazzo
e
avemmo
appena
tempo
di
voltarci
che
si
era
abbracciati
e
baciati
...
-
Ne
eravamo
sicuri
!
-
Credevamo
dì
trovarvi
quassù
.
Guardammo
e
vedemmo
il
Piccini
e
lo
Stefani
già
vestiti
da
Garibaldini
,
che
ci
salutavano
così
affettuosamente
.
-
O
Rossi
?
...
Domandammo
noi
altri
.
-
Rossi
è
a
lavorare
...
Riatta
tutti
i
fucili
della
compagnia
...
Lo
vedremo
più
tardi
!
-
O
come
mai
siete
arrivati
a
raggiunger
Garibaldi
?
-
È
una
cosa
lunga
!
-
Allora
ne
riparleremo
stasera
,
perché
noi
si
ha
un
'
appetito
birbone
,
e
si
ha
una
voglia
di
dormire
grandissima
.
-
Per
dormire
non
ci
è
bisogno
d
'
andare
all
'
albergo
.
-
Davvero
?
-
Sicuro
!
..
Venite
con
noi
dal
mair
ed
avrete
un
biglietto
d
'
alloggio
...
qui
in
Francia
,
in
tempo
di
guerra
,
i
militari
hanno
questo
diritto
.
-
Evviva
la
Francia
!
..
Gridammo
noi
,
sedotti
ed
entusiasmati
dall
'
idea
di
non
spendere
quei
pochi
piccioli
che
ci
erano
rimasti
,
onde
procurarci
una
stanza
.
-
Venite
dunque
con
me
-
Disse
il
Piccini
e
tutti
noi
lo
seguimmo
verso
la
piazza
maggiore
della
città
.
Durante
il
nostro
tragitto
cominciammo
a
farci
un
idea
del
corpo
d
'
armata
che
era
stato
affidato
all
'
eroe
dei
due
mondi
;
vedemmo
i
Franchi
tiratori
,
i
Mobilitati
,
gli
Spagnoli
,
la
Croce
di
Nizza
,
le
Guide
:
i
costumi
,
gli
abbigliamenti
di
questi
giovani
soldati
della
libertà
,
formavano
un
contrasto
così
bizzarramente
artistico
,
che
ti
faceva
credere
di
essere
in
un
mondo
nuovo
,
in
un
mondo
variato
;
ad
ogni
cantonata
tu
vedevi
un
nuovo
vestiario
:
pareva
quasi
di
avere
in
faccia
agli
occhi
un
caleidiscopio
continuo
;
chi
aveva
in
cuore
un
po
'
di
sentimento
di
artista
,
lo
si
poteva
facilmente
conoscere
dal
modo
con
cui
portava
le
piume
al
cappello
e
la
svelta
casacca
;
una
collezione
di
penne
di
tutte
le
qualità
;
dall
'
aristocraticissima
penna
di
pavone
,
alla
plebea
di
gallina
,
che
forse
rammentava
un
allungamento
di
mano
non
permesso
dal
Codice
,
tu
vedevi
brillare
sui
cappelli
di
questi
amabili
matti
,
ogni
specie
di
questi
arnesi
indispensabili
agli
animali
che
s
'
elevano
dal
suolo
.
I
Franchi
Tiratori
ci
offrivano
l
'
esattissima
riproduzione
dei
volontari
Italiani
del
1860
e
del
1866;
tra
loro
spiccavano
delle
distintissime
fisonomie
:
tra
loro
figurava
in
mezzo
ai
figli
della
montagna
l
'
artista
,
in
mezzo
all
'
uomo
del
lavoro
abbronzato
dal
fumo
dell
'
officine
,
il
generoso
milionaro
abbronzato
dal
sole
:
tutti
erano
rappresentati
in
quelle
file
,
che
lo
spirito
potente
dell
'
amore
di
libertà
affratella
nel
momento
supremo
,
in
cui
questa
libertà
versa
in
pericolo
,
coloro
che
sentono
rispondere
generosamente
il
loro
cuore
all
'
appello
dei
santi
principii
,
che
saranno
il
Vangelo
dell
'
Umanità
.
Una
tal
vista
rallegrò
i
nostri
spiriti
:
il
sonno
si
era
dileguato
,
si
era
dileguato
lo
strapazzo
,
si
era
dileguata
la
fame
.
O
divini
entusiasmi
di
colui
che
affronta
la
morte
per
un
'
idea
generosa
,
perché
siete
svaniti
,
e
così
presto
svaniti
?
..
Siamo
forse
diventati
vecchi
in
due
mesi
?
..
Le
nostre
fibre
non
si
commuovono
forse
tuttora
alla
corrente
magnetica
,
che
infonde
le
voce
del
dovere
,
della
patria
,
della
società
conculcata
?
Chi
sa
....
L
'
atonia
in
cui
viviamo
ci
ripiomba
in
uno
scetticismo
che
voglio
credere
temporaneo
...
Tornino
i
giorni
felici
,
torni
il
santo
momento
di
una
rivoluzione
,
e
scettici
o
no
,
ci
troveremo
al
nostro
posto
!
Utilizzare
la
vita
a
prò
di
chi
langue
:
ecco
quale
deve
essere
in
tanta
tristezza
di
tempi
,
il
programma
per
chi
ha
cuore
e
coscienza
.
Andammo
alla
Mairie
e
volendo
render
meno
dura
che
fosse
possibile
la
situazione
,
che
ci
si
preparava
,
approfittandoci
dei
nosti
abiti
cittadineschi
,
demmo
a
bere
all
'
impiegato
che
eravamo
ufficiali
,
e
ci
fu
sul
tamburo
steso
un
biglietto
d
'
alloggio
per
uno
dei
primari
palazzi
di
Digione
,
nientemeno
che
il
palazzo
de
Beverant
.
Qui
fummo
accolti
gentilissimamente
da
una
vecchia
signora
,
che
ci
condusse
in
un
magnifico
appartamento
e
c
'
insegnò
uno
stanzino
tutto
pieno
di
legna
,
dicendoci
che
con
quel
freddo
ci
avrebbero
fatto
assai
comodo
!
Eppoi
la
simpatica
vecchia
si
intrattenne
con
noi
in
amichevole
conversazione
;
la
ci
disse
le
cose
le
più
gentili
,
ci
salutò
come
gli
angioli
salvatori
di
quel
disgraziato
paese
...
E
i
nostri
buoni
governanti
d
'
Italia
che
ci
riguardavano
come
diavoli
,
ed
i
malvoni
che
ci
tenevano
a
rispettosa
.
distanza
,
che
ci
gabellavano
per
scavezzacolli
,
per
beceri
,
per
intrattabili
?
..
Proprio
il
caso
da
dire
nemo
propheta
in
patria
,
e
se
i
benigni
nostri
avversarii
avessero
udito
le
gentili
proteste
a
nostro
riguardo
indirizzateci
da
quella
donna
,
appartenente
alla
più
pura
aristocrazia
della
Francia
,
scommetto
la
testa
che
alla
lor
volta
sarebbero
divenuti
frementi
.
L
'
ospite
nostra
ci
ragguagliò
su
certe
prodezze
che
avevano
commesso
i
soldati
di
re
Guglielmo
nella
prima
occupazione
della
città
;
il
comando
generale
gliene
aveva
messi
in
palazzo
cinquantasei
:
e
tutti
spadroneggiavano
peggio
che
se
fossero
in
una
caserma
;
accendevano
il
fuoco
e
facevano
da
cucina
nelle
magnifiche
camere
;
avevan
ridotto
il
giardino
a
maneggio
per
i
cavalli
:
pretendevano
le
legna
,
e
qualche
giorno
persino
il
vino
e
la
carne
.
L
'
amor
nazionale
avrà
forse
fatto
esagerare
un
poco
quella
signora
,
ma
è
un
fatto
che
molti
tra
i
soldati
della
grazia
di
Dio
ne
fecero
di
quelle
di
pelle
di
becco
,
a
detta
di
tutti
;
tutti
però
concordavano
nell
'
affermare
,
che
questa
gente
,
la
quale
dicerto
non
era
stata
restia
nel
far
pompa
di
prepotenza
verso
il
popolo
inerme
,
era
rispettosissima
,
educatissima
verso
il
sesso
gentile
.
Sapemmo
anche
per
mezzo
della
nostra
interlocutrice
,
quanto
fu
lo
spavento
da
cui
fu
colto
il
generale
Werder
,
quando
Garibaldi
tentò
di
sorprenderlo
la
sera
del
26
novembre
:
tutti
i
cariaggi
erano
stati
preparati
,
tutte
le
disposizioni
per
una
ritirata
erano
state
ordinate
in
men
che
si
dice
;
i
soldati
avevan
fatto
fagotto
:
i
battaglioni
di
riserva
erano
adunati
nelle
piazze
,
e
di
momento
in
momento
altro
non
si
attendeva
che
l
'
ordine
della
partenza
.
La
signora
ci
rese
informati
di
un
episodio
,
che
poi
ci
fu
dato
raccogliere
anche
da
tutti
gli
altri
cittadini
che
avvicinammo
;
episodio
ben
meschino
a
paragone
di
quelli
che
si
svolsero
in
quel
maraviglioso
periodo
di
storia
che
farà
stupire
i
nostri
posteri
,
ma
che
ci
si
dava
come
ragione
principale
dello
sgombro
della
città
da
parte
dei
soldati
Germanici
.
Io
credo
però
che
quello
che
ci
si
raccontava
,
come
verità
indiscutibile
,
non
fosse
altro
che
una
di
quelle
storielle
,
che
nascono
non
si
sa
come
,
che
si
propagano
con
facilità
straordinaria
in
un
momento
in
cui
una
nazione
ha
perso
la
bussola
,
ma
che
cadon
di
subito
di
faccia
alle
riflessioni
che
può
ispirare
il
più
volgare
buon
senso
.
Secondo
questi
discorsi
il
buon
Werder
,
che
è
un
cattolicone
coi
fiocchi
,
uno
di
quei
cattolici
per
cui
il
regno
dei
cieli
è
spalancato
come
per
tutti
i
poveri
di
spirito
,
dopo
un
lungo
colloquio
che
aveva
avuto
col
vescovo
di
Djon
,
degno
servo
dì
Dio
,
avrebbe
preso
le
sue
carabattole
e
cheto
come
un
olio
,
spaventato
dalle
minaccie
dei
fulmini
dell
'
ira
divina
aveva
trasferito
le
sue
tende
ben
lontano
da
quella
città
,
dove
sarebbe
piovuto
acqua
bollente
se
egli
si
fosse
piccato
di
continuare
un
occupazione
in
odio
alle
tremende
divinità
che
reggono
il
mondo
.
Le
frequenti
visite
che
il
generale
Badese
con
un
unzione
veramente
apostolica
faceva
al
vescovo
,
l
'
intimità
più
che
fraterna
che
esisteva
tra
questi
due
personaggi
,
il
patriottismo
ben
noto
del
pastore
che
aveva
sotto
la
sua
tutela
i
buoni
abitanti
delle
Côte
d
'
Or
furono
dicerto
la
ragione
precipua
per
cui
nacquero
e
presero
voga
queste
chiacchiere
di
nessuna
entità
.
Io
non
posso
credere
che
un
capo
di
stato
maggiore
,
reputatissimo
come
è
il
signor
Moltk
,
possa
ritenere
ai
suoi
ordini
un
sagrestano
che
si
lascia
imbecherare
dalle
fandonie
impossibili
di
un
porporato
qualunque
.
Dopo
aver
bevuto
dell
'
eccellente
Wermuth
,
lasciammo
il
palazzo
,
che
cominciavamo
a
riguardar
come
nostro
,
e
rientrammo
in
quelle
strade
,
dove
un
continuo
viavai
di
soldati
,
di
cavalieri
,
di
carri
,
d
'
artiglierie
produceva
un
chiasso
,
una
confusione
che
c
'
inebriava
,
mentre
avrebbe
fatto
venire
un
'
emicrania
solenne
al
pacifico
e
ben
pasciuto
gaudente
,
che
per
caso
si
fosse
trovato
lassù
.
Arrivati
appena
nella
rue
Condé
,
via
principale
della
città
,
degli
applausi
entusiastici
ci
colpiron
gli
orecchi
;
poi
un
correre
concitato
di
ragazzi
e
di
donne
;
uno
spalancarsi
di
finestre
;
un
'
affollarsi
repente
lungo
i
marciapiedi
,
ed
un
gridìo
unanime
,
pieno
,
che
ci
produsse
immediatamente
una
commozione
indicibile
.
Vive
Galibardi
(
!
)
Vìve
le
premier
defenseur
de
la
France
.
Il
primo
soldato
della
libertà
dei
popoli
passava
per
quella
strada
,
ed
il
popolo
che
in
tutto
il
mondo
fa
sempre
sentire
la
generosa
sua
voce
in
favore
dei
generosi
che
alla
libertà
dedicano
la
loro
intiera
esistenza
,
accoglieva
come
si
conveniva
,
ben
differente
dai
grandi
del
mondo
che
dispregiano
sempre
,
chi
è
grande
davvero
.
Garibaldi
!
...
Chi
può
rammentare
questo
nome
,
chi
le
gesta
famose
dell
'
eroe
divenuto
già
leggendario
,
senza
sentirsi
dì
subito
rapito
in
una
commozione
divina
?
...
Eccolo
là
,
questo
vecchio
figlio
della
rivoluzione
,
sempre
giovine
quando
si
tratta
di
rispondere
ai
di
lei
magnanimi
appelli
!
Eccolo
là
quell
'
uomo
,
che
nel
suo
splendido
passato
dall
'
ultima
Montevideo
alla
vicina
Mentana
è
stato
sempre
in
prima
fila
per
la
causa
divina
dell
'
Umanità
!
...
A
che
mi
si
rammentano
i
grandi
,
a
che
mi
si
rammentano
gli
eroi
?
Pari
al
sole
che
quando
sorge
col
suo
Oceano
di
luce
fa
oscurare
le
stelle
,
quest
'
uomo
ha
fatto
oscurare
la
fama
di
tutti
quelli
che
lo
precessero
.
I
posteri
lo
crederanno
un
mito
:
perché
la
fortuna
ha
dato
a
questi
tempi
un
Garibaldi
,
quando
non
ci
ha
dato
un
Plutarco
per
rammentarne
degnamente
le
gesta
?
Ma
i
buoni
popolani
son
pronti
a
rammentarlo
degnamente
ai
lor
figli
,
ad
insegnar
loro
a
venerarlo
come
quelli
da
cui
dipende
la
felicità
,
l
'
avvenire
di
quelli
che
soffrono
!
Io
per
me
,
le
poche
volte
che
mi
è
stato
dato
incontrarlo
mi
son
sentito
le
lacrime
agli
occhi
ed
egli
mi
è
trasvolato
davanti
come
un
eroe
dei
tempi
sublimi
,
in
cui
i
Cincinnati
e
i
Fabbrizi
lasciavano
la
spada
dopo
aver
salvato
la
patria
,
per
tornare
alle
glebe
natie
,
O
alle
officine
rese
sacre
dal
sudore
di
quelli
operai
,
che
veramente
erano
grandi
per
il
lavoro
e
per
la
virtù
cittadina
.
Benedetto
da
tutti
quelli
che
amano
;
implorato
,
come
una
speme
da
tutti
quegli
che
soffrono
;
terribile
ai
tiranni
;
sempre
presente
agli
schiavi
;
invano
tenteranno
d
'
abbatterlo
i
Giuda
politici
,
che
si
inspirano
ai
fondi
segreti
del
ministero
,
mai
alle
azioni
generose
.
Il
Generale
era
in
carrozza
con
l
'
indivisibile
Basso
;
ambedue
erano
vestiti
in
borghese
:
Garibaldi
aveva
un
cappello
alla
calabrese
bigio
ed
il
punch
che
sempre
lo
ho
accompagnato
in
tutte
le
campagne
;
dietro
alla
carrozza
venivano
a
cavallo
il
maggiore
Fontana
dello
stato
maggiore
,
e
il
capitano
Galeazzi
delle
Guide
,
aiutante
di
campo
.
Il
Generale
sorrideva
a
quei
popolani
che
l
'
applaudivano
con
tanto
entusiasmo
,
e
li
salutava
gentilmente
con
le
mani
.
Il
popolo
di
Digione
accompagnava
sempre
con
dimostrazioni
d
'
affetto
il
Generale
,
e
quello
che
si
vedeva
,
si
doveva
d
'
ora
in
là
ripetere
ogni
giorno
davanti
ai
nostri
occhi
.
Poco
dopo
che
noi
ci
eravamo
commossi
ad
un
tale
spettacolo
,
dovevamo
esser
sorpresi
da
un
'
incontro
non
meno
gradito
di
quello
del
nostro
Generale
.
Trovammo
Rossi
,
nostro
compagno
sul
Var
,
uno
di
quei
pochi
Fiorentini
,
che
sempre
fedeli
al
principio
Repubblicano
,
avevano
subito
gli
oltraggi
dei
giornali
dello
sbruffo
,
e
l
'
ire
delle
questura
,
e
che
ora
,
coerenti
al
proprio
principio
,
dopo
mille
peripezie
,
che
più
tardi
racconterò
ai
miei
lettori
,
era
pervenuto
a
raggiungere
gli
stendardi
della
,
libertà
e
della
emancipazione
sociale
.
Il
Rossi
era
ingrassato
in
una
tal
maniera
,
che
noi
durammo
fatica
a
riconoscerlo
:
sembrava
più
un
Domenicano
che
un
Garibaldino
;
gli
si
leggeva
in
volto
la
contentezza
dell
'
uomo
che
dopo
tante
fatiche
,
ha
potuto
raggiungere
uno
scopo
per
tanto
tempo
da
lui
vagheggiato
.
Andammo
tutti
insieme
a
pranzo
:
lì
sapemmo
a
un
'
incirca
tutto
l
'
andamento
preciso
dell
'
Armata
dei
Vosgi
:
questo
mucchio
di
uomini
,
abbastanza
omeopatico
,
a
cui
superbamente
si
regalava
il
titolo
d
'
armata
,
era
allora
diviso
in
quattro
brigate
:
la
prima
sotto
il
comando
del
generale
Bossak
,
aveva
il
suo
quartier
generale
a
Fontaine
,
paesetto
,
a
circa
due
kilometri
di
distanza
da
Digione
:
la
seconda
,
anticamente
comandata
da
Delpeche
,
ed
ora
comandata
dal
Lobbia
,
si
era
avviata
verso
Langres
,
e
non
si
sapevano
notizie
precise
sul
di
lei
conto
:
la
terza
,
generale
Menotti
,
era
a
Talant
,
e
ne
formavano
parte
le
due
legioni
italiane
sotto
gli
ordini
di
Tanara
e
Ravelli
:
Ricciotti
con
la
quarta
brigata
era
dalle
parte
di
Poully
,
lato
Nord
Est
della
città
.
Le
traversie
che
ebbero
a
subire
Rossi
e
Piccini
,
Squaglia
e
Baldassini
per
giungere
in
Francia
,
ci
furono
raccontate
a
quel
desinare
e
meritano
,
credo
,
l
'
attenzione
dei
lettori
,
se
non
altro
perché
questo
serva
ad
assicurarli
del
come
,
quando
si
nutrono
certe
idee
,
si
affronta
qualunque
pericolo
da
quel
partito
che
i
troculenti
avversarii
,
hanno
osato
qualificare
per
gente
che
non
ha
nulla
da
perdere
e
che
si
pasce
solamente
di
trambusti
perché
in
questi
ci
è
da
pescare
nel
torbido
,
Rossi
e
gli
altri
,
dopo
il
nostro
arresto
restarono
in
Livorno
e
giungendo
ad
eludere
quell
'
oculatissima
pulizia
,
poterono
giungere
al
momento
bramato
di
imbarcarsi
su
una
piccola
barca
,
colla
quale
si
accingevano
a
intraprendere
una
traversata
che
mette
in
pensiero
l
'
indolente
e
pacifico
borghese
che
deve
farla
in
piroscafo
.
Perseguitati
dalla
polizia
che
non
si
ristava
un
momento
da
pedinarli
,
con
un
tempo
indiavolato
essi
poterono
imbarcarsi
verso
mezzanotte
,
due
miglia
lontani
da
Livorno
.
Il
mare
metteva
spavento
:
ognuno
potrà
facilmente
rammemorarsi
di
quanto
furono
sconsocrate
le
giornate
che
nell
'
anno
passato
annunciarono
l
'
inverno
;
perfido
il
clima
,
continue
le
pioggie
,
mai
interrotte
le
burrasche
;
ora
mi
si
mettano
otto
o
dieci
persone
sopra
uno
schifo
,
atto
solamente
a
fare
delle
passeggiate
,
eppoi
se
ne
tragga
l
'
unica
conseguenza
possibile
,
e
la
non
può
esser
che
questa
:
i
bravi
giovani
erano
decisi
a
giocare
di
tutto
per
raggiungere
il
loro
scopo
,
e
possedevano
tempra
,
da
reputarsi
più
che
miracolosa
in
questi
tempi
di
unversali
debolezze
e
di
codardia
inesprimibile
.
Certo
che
chiunque
avesse
veduto
quel
piccolo
legno
,
sbattuto
in
mezzo
agli
spaventevoli
cavalloni
,
sempre
a
un
pelo
per
far
cuffia
,
sempre
frisando
gli
scogli
,
sempre
a
pochi
passi
dalla
morte
,
non
poteva
fare
a
meno
di
esser
colpito
da
tanta
sublimità
,
da
tanta
abnegazione
,
da
tanto
coraggio
...
Oh
!
non
mi
si
dica
,
che
ai
dì
d
'
oggi
l
'
antica
virtù
è
un
mito
nel
mondo
...
oh
!
no
...
la
virtù
esiste
:
sarà
a
bella
posta
obliata
;
si
tenterà
di
farla
passare
per
pazzia
,
ma
a
dispetto
di
chi
non
lo
vuole
,
essa
trova
sempre
dei
seguaci
,
dei
seguaci
che
vivono
e
muoiono
ignorati
,
ma
che
sono
anche
troppo
superbi
per
ottenere
tale
oblio
,
nel
secolo
in
cui
i
ciarlatani
di
professione
,
i
codardi
e
colpevoli
servitori
delle
corti
e
del
vizio
sono
portati
in
palma
di
mano
da
una
folla
più
di
loro
codarda
e
colpevole
!
La
virtù
la
vìve
,
ma
per
volerla
rintracciare
,
bisogna
andare
tra
quella
gente
che
è
posta
in
quarantina
dalla
società
degli
uomini
serii
,
bisogna
rintracciarla
nei
bassi
fondi
sociali
,
tra
la
gente
che
soffre
,
lavora
e
muore
di
fame
;
simile
in
tutto
alle
perle
che
non
si
trovano
che
tra
la
melma
.
Il
vento
impetuosissimo
,
i
marosi
che
in
conseguenza
di
questo
avevano
raggiunto
tutto
ciò
che
può
esservi
di
più
orribile
per
il
marinaro
,
l
'
albero
maestro
troncato
costrinsero
i
nostri
giovani
amici
a
fermarsi
a
Vada
,
piccolo
paese
della
Maremma
,
distante
a
dir
molto
mezza
giornata
di
cammino
da
Livorno
.
Attorniati
immediatamente
dai
carabinieri
,
essi
dovettero
ai
sentimenti
generosi
dei
buoni
popolani
di
lassù
,
il
potersi
ridurre
in
salvo
:
si
rifugiarono
diffatti
in
un
'
abbaino
,
alle
cui
finestre
non
erano
imposte
,
nè
vetri
,
e
che
aveva
tanto
basso
il
soffitto
da
costringere
chiunque
v
'
entrasse
,
ad
andarvi
carponi
.
Vi
doverono
star
sette
giorni
:
senza
un
pagliericcio
,
senza
un
brodo
che
loro
ravvivasse
le
forze
già
esauste
;
costretti
a
dormire
,
l
'
uno
l
'
altro
abbracciati
,
per
scongiurare
la
veemenza
del
freddo
Siberico
,
confortandosi
e
prendendo
animo
all
'
idea
del
santissimo
sacrificio
che
per
santissimo
intento
essi
in
quel
mentre
facevano
,
passarono
in
quella
dolorosissima
situazione
degli
istanti
divini
.
Riattato
il
piccolo
navicello
,
essi
a
notte
inoltrata
poteron
ripartire
:
a
bordo
vi
erano
viveri
,
ma
essendo
durato
il
viaggio
per
altri
sedici
giorni
,
i
futuri
difensori
della
repubblica
,
soffrirono
anche
la
fame
ed
arrivarono
sfiniti
,
cascanti
,
dopo
cento
altre
peripezie
a
Bastia
.
Nella
capitale
della
Corsica
,
Rossi
,
Piccini
,
e
i
compagni
,
trovarono
una
perfidissima
accoglienza
:
tutti
ci
dichiararono
umanimemente
che
quegli
abitanti
,
devoti
alla
causa
Napoleonica
,
appena
che
ebbero
odorato
,
che
i
giovinetti
,
sbarcati
dal
quel
navicello
,
stracciati
,
ed
in
cattivissimo
,
stato
,
erano
dei
Garibaldini
,
non
fecero
che
guardarli
in
cagnesco
,
non
risparmiando
loro
certi
atti
villani
,
che
sarebbero
stati
degnamente
rintuzzati
,
se
in
quei
momenti
ragioni
potentissime
non
avessero
consigliato
sangue
freddo
e
prudenza
.
Ricevuti
come
cani
alla
prefettura
,
trattati
,
quasi
come
pazzi
al
comando
di
piazza
,
guardati
con
diffidenza
dal
Mair
,
essi
non
si
perdettero
di
coraggio
e
fiduciosi
nel
proverbio
che
l
'
importuno
vince
l
'
avaro
,
tanto
almanaccarono
,
tanto
scombussolarono
,
usando
ora
buone
maniere
,
ora
sgarbi
,
pregando
e
protestando
,
che
alla
fine
furono
imbarcati
sopra
un
piroscafo
,
e
inviati
a
Marsiglia
,
dove
si
erano
già
costituiti
i
due
celebri
comitati
Garibaldini
.
Credendo
dì
aver
toccato
il
cielo
con
un
dito
,
i
bravi
nostri
amici
salutarono
Marsiglia
,
come
il
fanciullo
che
si
è
perduto
nel
bosco
,
saluta
il
cammino
della
casa
paterna
.
E
furono
accolti
a
braccia
aperte
dal
Comitato
,
ed
i
membri
di
questo
furono
loro
cortesi
d
'
incoraggiamenti
e
di
belle
parole
;
nè
quando
accamparono
il
loro
desiderio
di
partir
prontamente
,
fu
fatta
l
'
obiezione
più
piccola
...
Meno
male
che
la
fortuna
qualche
volta
corona
felicemente
gli
sforzi
di
chi
ha
sofferto
-
Pensavano
i
nostri
,
entusiasmati
..
-
Oh
sì
,
che
la
pensavano
bene
!
Essi
non
erano
giunti
che
alla
prima
stazione
del
Calvario
che
doveva
menare
,
qualcuno
di
loro
alla
morte
,
e
credevano
invece
di
aver
preso
possesso
della
terra
Promessa
.
Frapolli
aveva
in
quell
'
epoca
il
suo
quartier
generale
a
Chambery
,
e
già
stava
instituendo
un
primo
battaglione
di
fanteria
a
Montmèlian
nell
'
estrema
Savoia
.
Là
furono
diretti
i
nostri
amici
,
i
quali
,
non
sapendo
ancora
,
quanto
fosse
discorde
il
celebre
grande
Oriente
della
Massoneria
dai
disegni
del
Generale
,
andarono
alla
loro
destinazione
,
allegri
e
contenti
,
con
la
ferma
convinzione
di
raggiungere
tra
pochi
giorni
,
l
'
invitto
capo
dell
'
armata
dei
Vosgi
.
Arrivati
alle
loro
destinazione
essi
trovarono
tra
i
componenti
del
battaglione
lo
Stefani
,
venuto
via
pochi
giorni
avanti
di
Firenze
.
Quattrocento
giovinetti
erano
già
adunati
,
ma
nessuno
di
loro
aveva
arme
,
nessuno
di
loro
aveva
il
più
piccolo
distintivo
che
potesse
contrassegnarli
,
come
soldati
.
I
superiori
,
si
sfogavano
,
a
rammentare
ogni
giorno
,
che
presto
anche
loro
sarebbero
andati
in
prima
linea
,
e
intanto
esortavano
i
dipendenti
a
fare
delle
esercitazioni
,
le
quali
tutte
,
si
compendiavano
in
gite
di
15
,
16
e
persino
20
chilometri
,
su
quei
monti
,
dove
la
neve
si
alzava
sette
o
otto
metri
dal
suolo
.
I
continui
strapazzi
,
tutti
infruttuosi
,
il
rigido
clima
di
quelle
alpine
ragioni
influirono
maledettamente
sulla
salute
di
quei
poveri
diavoli
di
cui
molti
ne
andarono
allo
spedale
,
mentre
gli
ufficiali
passavano
allegre
serate
,
ravvivati
da
cene
Lucullesche
,
che
il
loro
capo
scroccava
ai
buoni
Massoni
di
quelle
montagne
;
ragione
questa
per
cui
ogni
ufficiale
che
dipendeva
dal
buon
Frapolli
si
faceva
di
subito
iniziare
ai
misteri
della
Massoneria
!
Fu
dato
il
comando
del
battaglione
al
Perla
,
a
quest
'
eroe
che
ora
è
una
delle
più
belle
figure
nel
Panteon
dei
martiri
della
libertà
:
Perla
,
valoroso
soldato
delle
nostre
guerre
dell
'
Indipendenza
,
patriotta
di
romana
virtù
,
comandando
una
frazione
del
microscopico
esercito
del
Frapolli
,
non
si
rese
certamente
complice
dei
bassi
intrighi
del
suo
superiore
,
e
lo
mostrò
chiaramente
quando
tra
i
primi
,
raggiunse
la
legione
del
Garibaldi
tra
cui
doveva
incontrare
così
gloriosamente
la
morte
.
Rossi
,
Piccini
,
Stefani
,
in
ricompensa
di
aver
servito
altre
volte
,
furono
fatti
sergenti
,
ma
il
tempo
passava
(
erano
già
scorse
due
settimane
)
e
ancora
non
si
veniva
a
capo
di
nulla
;
unica
cosa
fatta
,
fu
l
'
abbigliamento
per
i
volontari
:
i
giovani
cominciavano
a
mormorare
:
le
notizie
degli
scontri
che
aveva
sostenuto
Garibaldi
erano
giunte
fin
là
,
e
troppo
repugnava
a
giovine
gente
restare
in
un
deposito
,
mentre
i
fratelli
si
misuravano
coll
'
inimico
e
spargevano
di
nobile
sangue
gli
ubertosi
vigneti
della
Borgogna
.
Tutte
le
sere
in
caserma
succedevano
concitatissime
conversazioni
;
si
proferivano
gridi
che
non
erano
certo
d
'
ammirazione
per
i
comandanti
;
si
fischiavano
gli
accaniti
difensori
degli
ufficiali
,
era
insomma
una
confusione
da
metter
pensiero
a
chi
era
incaricato
di
condurre
tutta
quell
'
accolta
di
gente
:
una
di
queste
sere
,
proprio
all
'
impensata
,
capitò
a
Montmelian
Frapolli
ed
ordinò
una
rivista
per
il
giorno
dipoi
.
Dopo
aver
squadrato
,
così
per
pretesto
,
ad
uno
ad
uno
i
suoi
dipendenti
,
il
Frapolli
fece
formare
il
quadrato
,
e
piantandosi
in
mezzo
alle
file
,
sciorinò
tutto
d
'
un
fiato
un
lungo
discorso
,
dove
chi
capì
un
acca
potè
chiamarsi
ben
fortunato
.
Parlò
di
trame
e
di
cospirazioni
,
protestò
di
esser
calunniato
,
di
andar
d
'
accordo
con
Garibaldi
,
ma
che
però
non
bisognava
sposarsi
a
quest
'
ultimo
,
poiché
dei
guerrieri
bravi
ce
ne
erano
anche
più
di
lui
,
poiché
era
succeduta
la
rivoluzione
anche
nell
'
armi
e
nella
strategia
e
che
perciò
ci
voleva
gente
nuova
.
Un
lungo
mormorio
ed
anche
qualche
fischio
accolsero
le
strampalate
parole
del
generale
,
che
alzando
,
bruscamente
le
spalle
e
borbottando
,
non
so
quali
inpertinenze
,
si
ritirò
seguito
dal
suo
stato
maggiore
.
Giunto
il
battaglione
alla
caserma
,
Piccini
,
incoraggiato
e
sostenuto
da
Rossi
e
Stefani
,
scrisse
addirittura
una
lettera
a
Garibaldi
,
lettera
nella
,
quale
si
metteva
chiaramente
a
nudo
la
situazione
e
si
chiedevano
consigli
su
ciò
che
era
da
operarsi
:
qualora
non
forse
pervenuta
alcuna
risposta
i
tre
amici
avevano
deciso
di
disertare
.
Come
furono
lunghi
i
cinque
giorni
d
'
aspettativa
!
quante
polemiche
,
quante
questioni
anche
serie
non
accaddero
in
quel
breve
lasso
di
tempo
!
i
soldati
cominciavano
a
perder
la
fiducia
nel
loro
capo
,
dacché
subodoravano
che
tra
lui
e
il
grande
Italiano
non
ci
era
più
quell
'
accordo
,
che
solo
può
produrre
buoni
resultati
;
finalmente
venne
il
colpo
dì
grazia
,
e
questo
colpo
fu
giusto
appunto
la
lettera
con
cui
Canzio
a
nome
del
Generale
rispondeva
a
Piccini
.
Frapolli
vi
tradisce
,
Frapolli
è
un
'
inviato
del
Governo
Italiano
,
che
tenta
di
seminare
la
zizzania
nel
campo
degli
eroi
delle
libertà
-
Tale
era
a
un
dipresso
il
sunto
dello
scritto
di
Canzio
.
Un
fulmine
e
questa
lettera
potevano
produrre
il
medesimo
effetto
.
I
volontarii
si
ragunarono
tumultuosamente
:
siamo
traditi
:
abbasso
i
traditori
:
viva
Garibaldi
vogliamo
partire
...
ecco
le
grida
che
sorgevano
da
tutti
quei
petti
,
ecco
le
convinzioni
che
tutti
quei
giovani
esprimevano
proprio
all
'
unisono
:
invano
gli
ufficiali
con
preghiere
,
con
moine
,
con
minaccie
pretendono
di
far
rientrare
in
caserma
i
sottoposti
e
di
ridurli
a
dovere
;
invano
si
rammenta
loro
la
causa
che
sostengono
e
che
può
esser
compromessa
con
moti
intempestivi
e
con
deliberazioni
inprovvise
:
oramai
tutti
son
rimasti
troppo
scottati
dalle
buone
parole
,
oramai
tutti
son
stanchi
di
lasciarsi
abbindolare
di
più
;
gli
ufficiali
sono
obbligati
ad
andarsene
scorbacchiati
e
confusi
;
nè
potevano
quei
bravi
avanzi
delle
guerre
della
libertà
disapprovare
in
cuor
loro
l
'
impazienza
generosa
di
quei
bravi
ragazzi
:
difatti
la
maggior
parte
degli
ufficiali
raggiunse
poco
dopo
l
'
armata
,
e
si
portò
eroicamente
:
rimasero
solamente
quegli
eroi
che
fanno
la
guerra
per
diventare
ricconi
,
che
fuggono
al
fuoco
,
ma
che
sono
i
primi
ad
attaccarsi
i
ciondoli
del
valor
militare
sul
petto
.
Dalla
rivoluzionaria
assemblea
,
fu
conchiuso
d
'
inviare
una
sommissione
al
Generale
e
fargli
noto
,
come
idea
decisa
di
tutti
,
fosse
il
raggiungere
i
fratelli
che
si
trovavano
in
faccia
al
nemico
.
Eletti
a
far
parte
di
questa
commissione
furono
appunto
i
tre
nostri
amici
Rossi
,
Piccini
,
Stefani
.
Essi
portaronsi
immediatamente
a
Chambery
,
dove
si
abboccarono
col
colonnello
Pais
,
una
delle
onestissime
persone
e
dei
repubblicani
distinti
che
era
rimasto
acchiappato
dalle
reti
del
Frapolli
.
Pais
cominciò
col
fare
qualche
appunto
al
quartier
generale
,
deplorò
le
parole
del
Canzio
,
esortò
i
nostri
giovani
a
non
volere
attizzare
quel
fuoco
,
che
divampando
avrebbe
distrutto
la
reputazione
di
patriotti
distinti
e
forse
anche
l
'
esito
della
intrapresa
repubblicana
.
I
tre
furono
irremovibili
:
vedendo
allora
il
Colonnello
come
qualunque
parola
sarebbe
stata
vana
a
trattenerli
,
permise
loro
di
allontanarsi
dal
battaglione
,
anzi
li
pregò
a
presentarsi
al
quartiere
generale
,
allora
in
Autun
,
e
a
scongiurare
coloro
che
comandavano
l
'
armata
dei
Vosgi
a
prendere
una
definitiva
risoluzione
affinchè
cessasse
quel
fatale
dualismo
che
poteva
condurre
a
così
triste
,
a
così
deplorevoli
consequenze
.
Accompagnati
alla
stazione
dagli
applausi
di
tutti
i
compagni
,
ed
imbarcatisi
,
dopo
un
viaggio
lungo
,
anzichenò
a
causa
dell
'
interruzioni
ferroviarie
,
i
nostri
amici
arrivarono
al
capoluogo
del
Giura
,
alla
città
che
fu
culla
del
noto
Mac
Mahon
,
e
senza
por
tempo
di
mezzo
,
si
recarono
alla
sede
del
quartier
generale
.
Lobbia
e
Canzio
accolsero
i
nuovi
venuti
più
che
se
fossero
amici
,
proprio
come
se
fossero
stati
fratelli
.
Tutti
erano
indignati
per
il
contegno
tenuto
dal
Frapolli
:
difatti
nessuno
poteva
farsi
una
ragione
del
come
quest
'
uomo
daccordo
coi
Comitati
accaparasse
per
se
tutta
la
miglior
gioventù
che
veniva
d
'
Italia
,
e
la
forzasse
all
'
inazione
,
alla
vita
coruttrice
della
caserma
e
della
guarnigione
,
mentre
il
generale
Garibaldi
non
faceva
che
raccomandarsi
a
tutte
le
parti
,
perché
gli
inviassero
dell
'
uomini
.
No
!
Non
erano
induzioni
fallaci
,
non
erano
calunnie
,
quelle
che
si
formulavano
sopra
quest
'
uomo
.
La
ragione
ridicola
che
accamparono
alcuni
miei
amici
,
svanisce
davanti
al
primo
soffio
del
più
volgare
buon
senso
.
Frapolli
,
dicevano
questi
,
vuol
risparmiare
il
sangue
di
tanti
generosi
:
ha
preso
il
grado
di
generale
per
impedire
degli
inutili
combattimenti
;
Frapolli
a
tale
scopo
è
stato
inviato
dalle
Massonerie
.
Io
non
voglio
credere
che
un
'
associazione
che
ha
per
base
l
'
amore
del
vero
e
dell
'
umanità
,
abbia
non
che
autorizzato
,
permesso
,
che
uno
dei
suoi
più
influenti
fratelli
la
facesse
o
da
Don
Basilio
o
da
Arlecchino
in
momenti
in
cui
il
sangue
correva
a
ruscelli
e
in
cui
si
poteva
finalmente
risolvere
il
gran
problema
dell
'
emancipazione
dei
popoli
.
Io
credo
coi
più
,
che
Frapolli
non
fosse
che
un
'
ambizioso
di
bassissima
lega
;
un
innocuo
coniglio
che
per
poco
tempo
si
era
provato
a
indossare
una
veste
da
leone
,
che
aveva
riconosciuto
troppo
pesante
per
lui
;
un
ciarlatano
qualunque
,
uso
in
Italia
a
recitare
due
parti
in
commedia
,
deputato
e
tribuno
,
scenziato
e
generale
,
capace
di
tutto
fuori
che
di
far
tacere
la
sua
sperticata
superbia
,
ed
a
combattere
sotto
gli
ordini
di
chi
ne
sapeva
più
di
lui
,
di
chi
più
di
lui
ne
aveva
il
diritto
.
Canzio
in
special
modo
era
irritatissimo
:
disse
ai
nostri
amici
che
a
giorni
sarebbe
partito
,
come
infatti
partì
,
per
condurre
via
tutti
gli
uomini
che
erano
adunati
a
Chambery
e
a
Montmelian
.
Rossi
,
Piccini
,
e
Stefani
non
vollero
tornare
donde
erano
venuti
,
quantunque
loro
si
facessero
conoscere
delle
prospettive
di
avanzamenti
sicuri
;
troppo
contenti
di
aver
finalmente
raggiunto
Garibaldi
,
di
aver
potuto
riabbracciare
i
vecchi
compagni
d
'
arme
e
di
trovarsi
con
loro
,
essi
si
strapparono
i
galloni
di
sergente
ed
entrarono
semplici
soldati
nella
compagnia
dei
Carabinieri
Genovesi
,
compagnia
che
si
costituiva
allora
sotto
gli
ordini
del
distinto
capitano
Razzeto
.
Dopo
due
o
tre
giorni
il
quartier
generale
erasi
trasferito
a
Digione
ed
i
tre
nostri
amici
,
insieme
al
prode
comandante
dell
'
armata
dei
Vosgi
(
chè
la
compagnia
dei
Carabinieri
Genovesi
mai
si
staccava
da
lui
)
erano
venuti
in
questa
città
.
Tale
a
un
dipresso
fu
la
narrazione
che
a
pezzi
e
bocconi
strappammo
durante
il
desinare
ai
nostri
compagni
,
che
si
mostravano
di
un
buon
'
umore
e
di
una
gaiezza
invidiabile
.
Entrarono
nella
trattoria
e
si
unirono
con
noi
Mecheri
e
Ghino
Polese
,
appartenenti
ambedue
alle
Guide
,
e
già
in
Francia
ambedue
fino
dai
primi
principii
della
campagna
.
E
qui
furono
lunghi
discorsi
,
domande
spesse
,
ripetute
,
alla
maggior
parte
delle
quali
era
impossibile
dare
una
risposta
,
tanto
rapidamente
le
si
succedevano
;
era
una
conversazione
briosa
,
scapigliata
,
attraente
;
e
a
renderla
più
allegra
e
più
rumorosa
influiva
non
poco
lo
squisito
nettare
,
che
producono
i
vigneti
della
Côte
d
'
Or
,
incantevole
soggiorno
per
chi
adora
il
dio
Bacco
.
Prometto
che
sarà
l
'
ultima
volta
che
mi
perdo
nel
cantare
le
glorie
del
vino
;
hanno
ragione
,
purtroppo
coloro
,
che
dicono
che
noi
abbiamo
troppo
presenti
le
libazioni
che
abbiamo
fatto
nell
'
ospitale
Borgogna
,
e
che
ad
ogni
poco
io
apparisco
più
un
ubriaco
che
uno
scrittore
:
ma
mi
crederei
uno
scrittore
macchiato
della
più
nera
ingratitudine
,
se
io
non
ti
rammentassi
o
liquore
color
d
'
ambra
,
che
c
'
ispirasti
tante
magnanime
idee
,
che
ci
mantenesti
in
tanta
salute
per
la
modica
somma
di
cinquanta
centesimi
per
bottiglia
,
mentre
qua
adulterato
,
bisogna
pagarti
tre
o
quattro
franchi
..
Noi
secondo
l
'
abitudinaccia
nostra
si
diceva
male
di
tutto
e
di
tutti
,
si
stroncava
per
passatempo
qualche
reputazione
,
si
prendevano
in
burletta
certe
cose
che
,
convengo
pel
primo
,
sarebbe
stato
assai
meglio
pigliare
sul
serio
.
Le
nostre
lingue
sono
un
po
'
lunghe
...
d
'
altronde
è
un
difetto
organico
,
che
si
sviluppa
frequentando
la
società
!
...
Il
Rossi
soltanto
non
prendeva
parte
alcuna
alle
nostre
maldicenze
;
anzi
con
fare
affettuoso
e
paterno
ci
faceva
delle
reprimende
che
per
lo
più
terminavano
in
lirismi
ed
in
voti
di
esagerate
speranze
per
l
'
avvenire
.
Il
Rossi
aveva
la
fede
e
l
'
energia
di
un
apostolo
,
la
fermezza
di
un
cospiratore
,
il
fanatismo
del
martire
.
Sempre
eguale
a
se
stesso
:
nella
sua
officina
a
Firenze
,
nelle
prigioni
che
spesse
volte
aveva
assaggiato
per
non
voler
troppo
bene
al
presente
ordine
di
cose
,
nei
combattimenti
dove
aveva
a
incontrare
poco
dopo
tanto
gloriosamente
la
morte
,
egli
avrebbe
creduto
di
peccare
smentendo
se
stesso
,
anche
così
per
far
chiasso
in
una
conversazione
d
'
amici
.
A
sentir
lui
era
certo
il
trionfo
della
repubblica
,
non
solamente
in
Francia
ma
in
un
'
altro
paese
dove
egli
era
sicuro
che
Garibaldi
ci
avrebbe
portato
appena
distrigati
gli
ultimi
conti
coi
fedeli
alleati
della
Grazia
di
Dio
.
Figuratevi
in
quella
combriccola
di
scapestrati
,
quale
effetto
facessero
le
parole
calme
,
dolci
di
questo
giovine
la
cui
perdita
ha
lasciato
tanto
voto
nelle
file
dell
'
esiguo
partito
democratico
della
mìa
bella
Firenze
.
È
inutile
:
il
Rossi
parlava
come
un
santo
,
ma
quella
sera
doveva
essere
baccano
:
si
festeggiava
il
nostro
arrivo
e
non
poteva
essere
a
meno
!
...
Squaglia
,
Baldassini
,
una
caterva
di
Livornesi
ci
raggiunsero
,
e
tutti
insieme
rammentandoci
le
vaghe
colline
della
nostra
Toscana
,
il
nostro
bel
cielo
,
il
volto
delle
nostre
ragazze
,
idealizzato
dalla
lontananza
,
le
chiassose
baldorie
e
le
ribotte
di
un
tempo
,
incominciammo
a
intronare
quegli
stornelli
,
che
si
sentono
tante
volte
sulle
labbra
gentili
delle
nostre
donne
del
popolo
:
stornelli
d
'
amore
,
malinconici
come
il
ricordo
di
una
svanita
illusione
,
modesti
e
simpatici
come
i
fiorellini
dei
campi
che
l
'
hanno
ispirati
,
poeticamente
rozzi
,
come
coloro
che
senza
alcuna
istruzione
l
'
hanno
composti
.
Dagli
stornelli
passammo
alle
ardenti
canzoni
ed
agli
inni
:
la
Rondinella
di
Mentana
,
l
'
inno
di
Garibaldi
,
la
Marsigliese
...
Era
la
voce
dell
'
Umanità
e
della
Patria
,
che
sorgeva
gigante
ad
oscurare
quella
della
città
e
della
famiglia
,
e
che
in
mezzo
alla
orgia
ci
faceva
ricordar
di
essere
uomini
.
Escimmo
cantando
:
quella
sera
ci
si
sentiva
felici
:
i
popolani
si
accalcavano
al
nostro
passaggio
e
ci
accompagnavano
coi
loro
applausi
:
noi
italiani
in
Francia
abbiamo
molta
fama
musicale
,
molta
più
di
quella
che
ci
si
merita
:
qualcuno
di
noi
per
esempio
stuonava
più
di
un
secondo
tenore
del
teatro
Nazionale
,
eppure
sentimmo
ripetere
che
mai
coro
più
accordato
del
nostro
erasi
sentito
in
Digione
...
Chi
si
contenta
gode
!
L
'
orologio
battè
mezzanotte
:
l
'
ora
era
più
che
canonica
:
bisognava
ritirarsi
:
Rossi
che
voleva
sapere
l
'
andamento
generale
delle
cose
d
'
Italia
,
e
i
progressi
,
che
vi
aveva
fatto
l
'
idea
,
e
come
le
masse
accogliessero
le
notizie
di
Francia
,
volle
in
tutti
i
modi
accompagnarci
a
casa
.
Povero
Rossi
!
...
Venne
con
noi
,
cominciò
a
domandare
...
ma
noi
con
poco
rispetto
attaccammo
un
sonno
da
paragonarsi
solamente
a
quello
di
un
lettore
delle
Perseveranza
,
ed
egli
continuò
a
gestire
,
e
scalmanarsi
per
una
buona
mezz
'
ora
,
in
mezzo
alle
note
più
o
meno
sfogate
delle
nostre
trachee
cambiate
lì
per
lì
in
contrabbassi
.
CAPITOLO
IX
.
L
'
aver
ritrovato
i
nostri
amici
,
la
contentezza
di
poter
passare
qualche
ora
con
loro
ci
aveva
fatto
dimenticare
il
ritrovo
,
a
cui
eravamo
stati
invitati
il
dì
innanzi
dal
nostro
ufficiale
.
Un
vecchio
soldato
arriccerà
il
naso
a
questa
notizia
,
e
dirà
,
come
di
solito
,
che
primo
ed
essenziale
requisito
di
coloro
che
bramano
farsi
onore
e
debellare
il
nemico
è
la
disciplina
:
ma
noi
che
abbiamo
a
noia
il
veder
l
'
uomo
ridotto
allo
stato
di
macchina
,
noi
che
siamo
persuasi
che
l
'
affezione
a
un
'
idea
può
benissimo
generare
l
'
eroe
,
che
non
hanno
mai
generato
le
ridicole
e
assurde
pedanterie
,
noi
credemmo
di
non
aver
dicerto
peccato
,
se
in
quel
primo
giorno
eravamo
stati
sordi
all
'
invito
,
decisi
di
raggiungere
al
domani
la
compagnia
,
o
il
battaglione
a
cui
eravamo
stati
aggregati
.
Perciò
appena
albeggiò
,
escimmo
di
casa
e
ci
avviammo
verso
il
centro
della
città
per
sapere
le
notizie
che
ci
riguardavano
.
La
piazza
della
Mairie
,
era
una
delle
più
belle
piazze
di
Digione
:
notevole
per
un
gran
numero
di
baracche
e
di
banchi
dove
alcune
donne
,
tutte
brutte
,
ad
eccezione
di
una
sola
,
facevano
spaccio
,
di
sigari
,
di
caffè
e
di
liquori
.
I
volontarii
si
affollavano
intorno
a
loro
,
e
non
avevano
torto
:
lì
con
dieci
centesimi
,
avevano
quello
che
nelle
botteghe
costava
quaranta
e
anche
cinquanta
centesimi
.
Ad
uno
di
questi
banchi
trovammo
il
nostro
tenente
:
meno
male
!
..
questo
incontro
ci
rispiarmava
il
fastidio
di
dover
interrogare
altra
gente
e
di
dovere
impazzare
per
rinvenire
la
caserma
.
-
Scusi
tanto
...
-
Noi
principiammo
,
avvicinandolo
,
ma
egli
tagliò
ogni
discorso
dicendoci
:
-
Ieri
non
si
fece
nulla
....
.
Vengano
oggi
a
mezzogiorno
...
è
l
'
ora
delle
paga
:
credo
che
nessuno
mancherà
.
-
Duuque
a
Mezzogiorno
?
-
Sì
.
-
E
dove
è
il
nostro
quartiere
?
-
Vadano
alla
Madaleine
e
là
troveranno
i
loro
ufficiali
...
Loro
non
dipendono
più
da
me
...
Io
appena
che
ho
accompagnato
le
spedizioni
,
me
ne
lavo
le
mani
,
-
A
rivederlo
!
-
A
rivederci
!
Andammo
allora
al
quartier
generale
;
per
quella
mattina
,
non
pareva
che
alcuna
cosa
alla
più
lontana
indicasse
qualche
probabilità
di
un
attacco
da
parte
del
nemico
.
I
Prussiani
difatti
avevano
sgombrato
Digione
,
per
concentrarsi
;
si
aspettava
,
che
dopo
tanti
giorni
di
quiete
una
gran
massa
di
Tedeschi
,
col
solito
sistema
che
ha
sempre
guidato
i
movimenti
di
Moltk
,
piombasse
sulla
città
principale
delle
Côte
d
'
Or
.
Dicevasi
anche
che
a
ciò
fosse
stato
pescelto
il
corpo
d
'
armata
del
principe
Federigo
Carlo
,
perché
a
Versailles
si
voleva
finirla
una
volta
con
questa
riunione
accogliticcia
di
giovanastri
che
rompevano
anche
troppo
le
scatole
alle
truppe
più
agguerrite
e
più
disciplinate
del
mondo
;
ad
ogni
modo
,
e
lasciando
da
parte
qualunque
interpetrazione
a
cui
dava
luogo
questa
continua
inazione
dei
nostri
nemici
,
quello
che
si
può
accertare
si
è
che
questi
si
erano
allontanati
parecchi
kilometri
da
Digione
;
le
nostre
scorrerie
,
le
recognizioni
che
senza
posa
facevano
le
truppe
di
linea
,
mai
si
erano
scontrate
con
loro
,
e
tutti
insieme
concordavano
nell
'
affermare
che
di
Prussiani
non
ci
era
il
minimo
segno
in
tutti
i
dintorni
.
Garibaldi
non
si
lasciava
sfuggire
questa
bella
occasione
che
gli
fornivano
i
propri
avversarii
:
tutti
gli
uomini
che
dipendevano
dai
suoi
ordini
a
poco
a
poco
si
riunivano
nella
città
dove
egli
aveva
posto
il
quartier
generale
;
come
abbiamo
veduto
,
il
brigadiere
Lobbia
era
stato
da
lui
inviato
verso
la
direzione
di
Langres
dal
lato
di
Parigi
;
Canzio
era
partito
per
definire
la
questione
con
Frapolli
e
portare
all
'
Armata
dei
Vosgi
,
tutti
quei
volontari
che
fino
allora
si
erano
tenuti
lontani
dal
teatro
della
guerra
.
Le
circostanti
colline
formavano
oggetto
di
studii
speciali
e
si
fortificavano
alla
meglio
,
come
lo
consentivano
gli
scarsissimi
mezzi
di
cui
il
governo
era
largo
con
l
'
armata
guidata
dall
'
invitto
Eroe
dei
due
mondi
.
Tutte
le
mattine
alle
quattro
il
generale
esplorava
la
linea
dei
nostri
avamposti
.
Esso
percorreva
l
'
immensa
estensione
in
carrozza
e
sempre
accompagnato
da
Basso
:
poi
si
riduceva
al
quartier
generale
da
cui
era
ben
raro
che
si
muovesse
durante
la
giornata
.
Il
povero
vecchio
era
torturato
dai
dolori
attritici
:
ben
di
rado
egli
abbandonava
le
grucce
,
ma
pure
si
vedeva
sempre
sorridere
,
sempre
incoraggiare
i
soldati
,
beato
di
potere
offrire
anche
una
volta
il
suo
braccio
in
difesa
dei
santi
principii
,
di
cui
è
sempre
stato
il
più
infaticabile
apostolo
e
il
più
temuto
sostegno
.
Ah
!
..
quanto
ben
differenti
da
lui
erano
certi
arfasatti
che
si
erano
ficcati
nello
stato
maggiore
e
pei
quali
chiunque
è
amico
della
verità
,
deve
avere
delle
parole
assai
dure
e
dei
rimproveri
che
nessuno
può
tacciare
d
'
esagerati
,
perché
naturali
in
chiunque
abbia
potuto
conoscere
vita
,
morte
e
miracoli
di
quella
gente
che
si
muove
solamente
da
casa
per
speculare
e
per
farsi
ricca
nel
mentre
che
una
nazione
illaguidisce
od
è
per
subire
le
più
grande
delle
sventure
che
la
possa
colpire
,
voglio
dire
le
schiavitù
.
Gli
appartenenti
allo
stato
maggior
generale
,
in
buon
numero
erano
francesi
;
io
non
intendo
minimamente
attaccare
gli
stati
maggiori
delle
brigate
,
dove
un
Castellazzo
,
un
Bizzoni
,
un
Sant
'
Ambrogio
,
un
Vichard
,
un
Canessa
,
e
tanti
altri
,
di
cui
noi
non
potemmo
sapere
il
nome
,
si
coprirono
di
gloria
e
si
mostrarono
pari
alle
generosissime
idee
che
sempre
gli
hanno
guidati
.
Io
parlo
soltanto
di
quei
famosi
strategici
,
che
dipendevano
direttamente
dal
generale
Bordone
.
Qui
devo
dire
alcune
parole
di
questo
generale
da
alcuni
troppo
abbattuto
,
da
altri
troppo
esaltato
.
Io
non
voglio
riandare
la
vita
passata
del
nostro
capo
di
stato
maggiore
;
mio
compito
è
il
riveder
le
buccie
a
coloro
che
giraron
nel
manico
durante
il
periodo
che
noi
fummo
in
Francia
e
non
quello
di
nototmizzare
le
faccende
trascorse
che
a
noi
non
riguardano
,
e
delle
quali
noi
non
abbiamo
a
curarsi
:
noi
pensiamo
che
chi
ha
intenzione
di
far
bene
,
e
traduce
in
atto
questa
intenzione
,
certamente
si
riabilita
da
ogni
peccato
che
possa
aver
contaminato
la
di
lui
fama
antecedente
.
Bordone
era
zelantissimo
per
il
bene
dei
suoi
sottoposti
:
Bordone
aguzzava
di
minuto
in
minuto
il
suo
ingegno
,
si
arrovellava
,
non
dormiva
pur
di
fare
all
'
esercito
Garibaldino
tutte
quelle
agevolezze
che
da
lui
dipendevano
.
Infaticabile
sempre
,
importuno
col
governo
di
Tours
egli
era
giunto
ad
ottenere
armi
,
denaro
,
concessioni
.
Di
più
,
se
si
pensa
,
che
rimanendo
lui
nel
suo
posto
,
toglieva
all
'
ambizioso
Frapolli
ogni
speranza
di
poter
comandare
a
bacchetta
,
bisogna
convenire
che
la
cosa
migliore
per
noi
era
che
rimanesse
quello
che
ci
era
,
invece
che
venisse
fuori
uno
nuovo
che
probabilmente
avrebbe
mandato
in
perdizione
le
nostre
povere
cose
.
Lobbia
avendo
lasciato
lo
stato
maggiore
per
assumere
il
comando
della
seconda
brigata
aveva
condotto
con
se
il
Castellazzo
,
nome
a
cui
qualunque
elogio
sarebbe
superfluo
;
caro
a
chi
ama
la
letteratura
,
come
a
chi
ama
la
guerra
;
eroe
in
tutte
le
battaglie
che
si
son
combattute
,
autore
del
Tito
Vezio
negli
ozi
della
pace
,
in
quegli
ozi
dove
tanta
gente
che
fa
professione
di
far
le
campagne
si
butta
sull
'
imbraca
e
fa
rivoltare
lo
stomaco
alle
persone
perbene
.
Partiti
questi
,
lo
stato
maggiore
rimase
molto
,
ma
molto
barbino
.
Mi
rincresce
dover
dir
male
di
nostri
compagni
,
me
ne
piange
il
cuore
,
ma
il
culto
della
verità
deve
esser
sacro
per
chi
scrive
e
le
segrete
tendenze
dell
'
anima
devono
essergli
sacrificate
.
La
più
completa
assenza
di
nozioni
strategiche
si
poteva
chiaramente
osservare
in
quelle
sale
dove
si
dormiva
di
giorno
e
dove
molte
volte
si
giocava
di
notte
:
cosa
quest
'
ultima
che
fece
esclamare
ad
uno
dei
nostri
amici
assai
noto
per
le
freddure
,
che
stato
maggiore
più
solerte
del
nostro
era
inpossibile
ritrovare
,
avendo
i
suoi
membri
ad
ogni
ora
in
mano
le
carte
.
Una
caterva
di
giovanotti
raggruzzolati
non
si
sa
come
,
certa
gente
di
cui
è
bene
non
dir
cosa
alcuna
,
poiché
stando
alle
dicerie
generali
,
i
di
lei
fatti
insudicerebbero
troppo
le
pagine
di
qualsivoglia
libro
...
ecco
a
un
dipresso
,
fatte
poche
eccezioni
,
quale
era
il
corteggio
di
Bordone
.
Oh
!
se
non
fosse
stata
la
mente
del
Generale
,
il
valore
e
l
'
intelligenza
dei
quattro
che
comandavano
le
brigate
,
l
'
innegabile
slancio
dei
volontari
,
per
il
nostro
stato
maggiore
se
ne
poteva
passar
delle
belle
,
e
i
Prussiani
potevano
agevolmente
circondarci
in
Digione
,
come
avevano
circondato
a
Metz
il
famigerato
Bazaine
.
La
maggior
parte
degli
ufficiali
,
che
dovevano
provvedere
alle
sorti
della
armata
,
e
che
dovrebbero
avere
avuto
l
'
attribuzione
di
fare
i
piani
di
guerra
,
oltre
l
'
esser
digiuni
di
qualunque
nozione
d
'
arte
militare
,
lo
erano
anche
del
minimo
odore
di
polvere
:
tra
gli
altri
per
esempio
il
figlio
di
Bordone
finì
la
campagna
come
capitano
:
era
un
giovanotto
che
poteva
aver
tutt
'
al
più
ventitre
anni
e
che
per
la
prima
volta
si
spingeva
davanti
al
fuoco
....
delle
stufe
del
quartiere
generale
!
Del
resto
di
questi
ufficiali
improvvisati
ve
ne
era
un
sacco
e
una
sporta
.
Conobbi
un
volontario
che
di
motuproprio
si
mise
il
berretto
di
luogotenente
e
poco
dopo
ottenne
quel
grado
;
non
vi
è
esagerazione
a
dire
che
quando
arrivammo
a
Digione
,
trovammo
più
ufficiali
che
soldati
:
i
sarti
e
i
cappellai
di
lassù
,
che
avevano
buon
naso
,
riempivano
lo
vetrine
di
monture
e
di
berretti
più
o
meno
gallonati
.
Fin
qui
non
ci
sarebbe
statò
gran
male
;
ma
il
male
appariva
manifestamente
ad
ogni
persona
,
quando
si
pensava
che
molti
e
molti
che
a
forza
di
fatiche
e
di
sangue
erano
giunti
a
conquistarsi
un
grado
nelle
altre
campagne
,
non
si
erano
voluti
riconoscere
o
si
erano
portati
tanto
pel
naso
che
essi
troppo
disdegnando
di
sembrare
accattoni
e
in
cerca
di
una
posizione
,
preferivano
servire
da
semplici
soldati
.
Il
nostro
Generale
era
del
tutto
estraneo
a
queste
brutture
,
le
quali
possono
sembrare
a
qualcuno
inverosimili
,
ma
che
sono
vere
come
la
luce
del
sole
.
Materassi
,
Pacini
(
per
non
citare
molti
altri
)
capitani
nelle
altre
campagne
,
non
ebbero
alcun
grado
,
furono
appagati
però
con
molte
promesse
,
con
molte
proteste
di
buone
intenzioni
,
ma
,
come
dicevano
i
nostri
antichi
,
di
buone
intenzioni
è
lastricato
anche
l
'
Inferno
.
Io
non
sono
estraneo
all
'
idea
di
accogliere
gente
nuova
nelle
file
di
quei
che
comandano
;
il
principio
di
rispettare
l
'
anzianità
per
me
deve
cedere
a
quello
di
rispettare
il
merito
:
si
facciano
pure
dei
nuovi
ufficiali
,
si
cerchi
pure
di
ringiovanire
i
ranghi
della
democrazia
militante
,
ma
per
attuare
questo
nobile
proposito
si
possono
scegliere
tanti
e
tanti
avanzi
della
mitraglia
,
tanti
e
tanti
che
tuttora
soffrenti
per
antiche
ferite
son
corsi
di
nuovo
in
faccia
al
nemico
,
e
non
coloro
che
non
fanno
altro
che
salire
e
scendere
le
scale
degli
astri
maggiori
dell
'
Orizzonte
Garibaldino
,
lisciando
tutti
,
strofinandosi
a
tutti
,
menando
buona
ogui
sciocchezza
,
ogni
spavalderia
,
purché
venga
dall
'
alto
....
Dopo
aver
confabulato
con
varii
amici
nel
cortile
del
quartier
generale
,
vedendo
che
l
'
orologio
segnava
le
undici
e
mezzo
,
ci
movemmo
verso
la
Madaleine
,
ansiosi
di
sapere
in
qual
maniera
ci
avessero
cucinati
.
Impazzamo
una
buona
mezza
ora
per
rintracciare
questa
caserma
,
che
non
era
caserma
ma
un
antica
prigione
,
e
che
era
situata
al
lato
opposto
della
città
.
Tra
una
caserma
e
una
prigione
io
non
so
trovare
differenza
alcuna
e
perciò
trovai
più
che
coerente
colui
che
aveva
fatta
la
scelta
.
Una
scala
,
mezza
rovinata
,
per
la
quale
era
necessario
andar
di
sghimbescio
,
portava
ad
una
specie
di
torrione
,
il
cui
interno
era
costituito
da
una
stanza
,
più
larga
che
lunga
;
il
pavimento
era
tutto
coperto
di
paglia
,
sulla
quale
si
vedevano
sdraiati
una
cinquantina
di
volontarii
che
aspettavano
a
braccia
aperte
l
'
arrivo
dell
'
ufficiale
pagatore
.
Tra
questi
volontarii
alcuni
parlavano
francese
:
sarà
una
ridicolezza
,
ma
io
la
voglio
confessare
tale
e
quale
ai
lettori
;
d
'
altronde
,
dirò
con
Terenzio
:
Ego
homo
sum
et
nihil
humanum
a
me
alienum
puto
;
Io
provai
un
pò
di
rabbia
a
veder
vestiti
colla
camicia
rossa
individui
che
non
appartenevano
all
'
Italia
;
saranno
stati
fior
di
soldati
,
eccellenti
ragazzi
,
patriotti
e
repubblicani
a
prova
di
bomba
,
ma
abituato
a
diffidare
degli
altri
,
m
'
annoiava
un
pensiero
:
Chi
sa
,
se
noi
avessimo
vinto
che
tutto
il
vanto
della
vittoria
non
fosse
attribuito
a
quei
Francesi
che
erano
nelle
nostre
file
,
e
che
invece
tutte
le
invettive
non
si
fossero
volte
al
nostro
indirizzo
,
qualora
le
sorti
dell
'
armi
non
ci
fossero
state
propizie
?
!
Eppoi
chi
si
sacrifica
per
un
'
idea
buona
,
non
può
fare
a
meno
di
nutrire
una
certa
ambizione
,
ed
io
sentiva
quella
di
far
parte
di
un
corpo
esclusivamente
composto
d
'
Italiani
,
se
non
altro
per
mostrare
che
pochi
o
molti
,
anche
nella
nostra
patria
vi
sono
dei
giovani
sempre
pronti
a
versare
il
lor
sangue
per
la
repubblica
.
Tale
idea
,
rafforzata
,
anche
dell
'
altra
che
forse
ci
avrebbero
tenuto
in
quel
deposito
per
chi
sa
quanto
tempo
,
mi
fece
prendere
il
proponimento
deciso
di
girar
largo
e
cercare
un
'
altro
corpo
,
dove
vi
fosse
la
certezza
di
prender
parte
al
primo
combattimento
che
sarebbe
succeduto
.
Il
tenente
Zauli
venne
poco
dopo
:
fece
la
chiama
,
diè
la
paga
e
poi
annunziò
che
in
quel
giorno
avremmo
goduto
della
libertà
più
assoluta
.
Eravamo
tuttora
lungo
la
scala
,
allorché
comunicai
ai
miei
amici
le
mie
impressioni
,
e
tutti
accolsero
i
miei
progetti
;
appena
fummo
esciti
,
ci
capitò
proprio
la
palla
al
balzo
!
Mecheri
,
Polese
,
ci
dissero
,
senza
che
noi
loro
facessimo
interrogazione
alcuna
,
di
entrar
nelle
guide
,
di
cui
si
stava
formando
il
quarto
squadrone
,
e
noi
senza
frapporre
tempo
di
mezzo
andammo
alla
foreria
,
dove
c
'
inscrivemmo
nei
ruoli
.
Possedere
un
cavallo
e
seguitare
sempre
il
Generale
,
per
uno
che
è
abituato
a
andare
a
piedi
e
a
venerare
più
d
'
ogni
altro
uomo
nel
mondo
Garibaldi
non
ci
poteva
esser
prospettiva
più
attraente
.
In
seguito
si
vedrà
,
come
anche
questa
bella
visione
non
fosse
per
noi
che
una
Fata
Morgana
.
CAPITOLO
X
.
Le
guide
si
erano
costituite
a
Dôle
sotto
gli
auspicii
del
capitano
Farlatti
:
da
bel
principio
non
furono
che
uno
squadrone
,
poi
due
;
poi
tre
:
ed
ora
il
quarto
,
come
abbiamo
detto
pocanzi
,
era
in
via
di
gestazione
;
così
Farlatti
da
capitano
era
divenuto
maggiore
;
per
terminare
la
campagna
come
tenente
colonnello
:
nel
momento
in
cui
noi
si
arrivava
,
i
primi
tre
squadroni
facevano
parte
della
Brigata
Lobbia
,
ed
erano
con
questo
partiti
alla
volta
di
Langres
.
Come
ben
si
vede
,
le
guide
facevano
il
servizio
di
cavalleria
,
e
non
erano
incaricate
minimamente
delle
missioni
a
loro
speciali
:
per
le
esplorazioni
erano
sempre
in
giù
e
in
su
gli
Chasseurs
d
'
Afrique
e
gli
Ussari
;
e
ciò
da
un
lato
era
più
che
naturale
:
pochissimi
nelle
nostre
file
sapevano
parlare
il
francese
e
anche
tra
questi
alcuni
ne
basticciavano
solamente
qualche
parola
a
casaccio
...
ora
era
egli
possibile
che
per
questo
mezzo
si
potessero
sapere
informazioni
sicure
,
notizie
esatte
,
ricevute
dai
paesetti
dove
trasitavano
nelle
loro
escursioni
?
Le
guide
non
dovevano
essere
un
reggimento
,
ma
tutt
'
al
più
uno
squadrone
,
come
era
nel
1866
,
uno
squadrone
costituito
dall
'
eletta
dell
'
armata
...
pochi
ma
intelligenti
.
Nel
nostro
squadrone
poi
era
un
vero
bailamme
:
cinquantaquattro
uomini
con
diciassette
cavalli
,
di
cui
undici
tanto
malati
da
non
potersi
muovere
dalle
scuderie
;
nessun
vestiario
;
tanto
cavalli
che
vestiarii
si
aspettavano
di
momento
in
momento
,
i
primi
da
Chambery
dove
Canzio
e
Tironi
erano
andati
per
levarli
a
Frapolli
,
i
secondi
d
'
Autun
.
Figuratevi
dunque
una
cavalleria
di
persone
in
cilindro
,
in
papalina
e
col
cappello
alla
Pouff
,
eppoi
ditemi
che
noi
non
avevamo
qualche
rassomiglianza
,
se
non
altro
nella
tenuta
,
con
i
celebri
eroi
del
novantadue
.
A
capo
di
quest
'
accozzaglia
di
gente
poco
cavalleresca
,
almeno
all
'
aspetto
,
era
il
tenente
Ricci
,
buon
patriotta
di
Forlì
,
ferito
ad
Aspromonte
,
e
reputato
assai
dal
Generale
.
Il
Ricci
però
,
se
era
tra
i
primi
quando
si
trattava
di
condurre
al
fuoco
i
soldati
,
non
si
vedeva
mai
alla
caserma
e
lasciava
andare
le
cose
,
o
male
o
bene
,
per
il
loro
verso
.
Spadroneggiava
per
tale
ragione
al
nostro
comando
,
il
sottotenente
Miquelf
,
francese
corto
di
vista
ma
pieno
d
'
ambizioncine
da
femminuccia
:
sulla
sua
carta
da
visita
si
qualificava
per
ingegnere
,
per
sottotenente
e
per
*
*
*
...
questa
cuspide
,
mi
rammento
fece
nascer
discussioni
tra
noi
più
che
ne
abbia
fatte
nascere
quella
famosa
che
si
vuole
o
non
si
vuole
appiccicare
alla
facciata
del
Duomo
.
Miquelf
era
sempre
in
foreria
a
romper
le
scatole
agli
scribaccini
e
a
dettare
ordini
del
giorno
.
Un
prestigiatore
,
congedandosi
dalla
società
che
lo
ha
onorato
,
suole
fare
apparir
mazzi
di
fiori
dalle
maniche
,
dalle
punte
degli
stivali
,
dai
capelli
,
dal
naso
...
il
nostro
sottotenente
,
senza
essere
prestigiatore
,
aveva
un
ordine
del
giorno
nel
berrettino
,
uno
in
tutte
le
tasche
,
uno
sotto
il
panciotto
,
insomma
un
ammasso
,
una
farragine
di
disposizioni
,
di
preghiere
,
di
comandi
gli
scaturivano
da
tutte
le
parti
,
e
sciorinava
paragrafi
e
pagine
intiere
di
scritto
,
mezzo
francese
,
mezzo
italiano
,
e
faceva
sgelare
,
ogni
pochino
il
foriere
,
facendoglieli
leggere
a
noi
.
Tre
appelli
ogni
giorno
,
la
passeggiata
ai
cavalli
,
la
fienata
,
il
passamano
,
la
guardia
alla
scuderia
;
a
dar
retta
a
lui
ci
sarebbe
rimasto
appena
appena
un
poco
di
tempo
per
mangiare
un
boccone
e
invece
...
invece
nella
nostra
caserma
c
'
era
gente
come
a
una
lezione
popolare
;
le
trombe
che
,
secondo
la
sacra
scrittura
,
fecero
muovere
le
mura
di
Gerico
non
erano
buone
a
far
muovere
verso
il
quartiere
una
sola
Guida
,
e
,
se
tu
avessi
voluto
trovare
qualcuno
che
apparteneva
a
questo
rispettabile
corpo
,
tu
lo
dovevi
andare
a
cercare
in
qualche
biliardo
o
in
qualche
caffè
,
o
sulla
piazza
principale
,
dove
delle
gentili
venditrici
per
spacciare
Cognach
e
acquavite
avevano
innalzato
delle
baracche
proprio
in
faccie
al
magnifico
palazzo
dei
vecchi
duchi
della
Borgogna
.
Tutti
i
servizi
erano
disinpegnati
da
tre
o
quattro
zelanti
di
...
farsi
pagare
dai
commilitoni
più
o
meno
indolenti
!
Nessuna
notizia
si
aveva
intanto
sulle
mosse
del
nemico
;
continuava
e
pigliava
piede
la
voce
che
i
Prussiani
si
riconcentrassero
sotto
gli
ordini
del
principe
Federigo
Carlo
per
marciare
poi
separatamente
verso
il
mezzogiorno
della
Francia
,
tagliar
fuori
il
Bourbaki
,
e
sbaragliare
le
nostre
file
e
terminare
così
la
campagna
contemporaneamente
alla
resa
di
Parigi
.
Garibaldi
continuava
ad
approfittarsi
di
questa
tregua
per
concentrare
a
sua
volta
la
piccola
armata
dei
Vosgi
.
La
brigata
Menotti
e
Bossak
erano
in
Digione
:
si
temeva
in
quei
giorni
per
Ricciotti
,
del
quale
non
si
sapevano
sicure
novelle
,
quantunque
si
bucinasse
di
scontri
e
di
prigionieri
fatti
da
lui
:
Lobbia
erasi
troppo
inoltrato
ed
oramai
era
inutile
lo
sperare
di
congiungersi
a
lui
.
Canzio
,
coi
soldati
che
avrebbe
portato
da
Chambery
e
da
Lione
doveva
costituire
la
quinta
brigata
;
eransi
anche
radunate
ventimila
guardie
nazionali
mobili
capitanate
da
Pelissier
...
ma
di
queste
sarebbe
meglio
il
non
farne
menzione
:
mai
caricaturista
può
avere
ideato
dei
tipi
più
grotteschi
di
loro
;
gli
stessi
popolani
non
potevano
fare
a
meno
di
ridere
in
vederli
passare
:
certe
fisonomie
di
paura
,
certe
arie
d
'
imbecillità
da
non
farteli
dimenticare
,
neppure
avendo
la
fortuna
di
campar
quanto
Matusalemme
:
Loro
non
vedevano
che
Tedeschi
,
non
sognavano
che
agguati
:
gli
Ulani
si
presentavano
difaccìa
alle
loro
immaginazioni
alterate
come
le
versiere
e
le
streghe
ai
ragazzi
;
se
passava
un
di
noi
ci
affollavano
con
mille
domande
,
alla
quali
noi
rispondevamo
sempre
col
dipingere
la
situazione
con
colori
molto
più
foschi
di
quello
che
era
realmente
;
e
allora
si
vedevano
picchiarsi
il
capo
e
poi
andar
via
sconsolati
e
quasi
piangenti
:
e
quel
che
è
peggio
arrestavano
a
casaccio
per
spie
persone
onorabilissime
e
militari
d
'
ogni
corpo
:
un
giorno
ci
volle
del
buono
e
del
bello
a
salvare
delle
loro
unghie
tre
delle
nostre
Guide
,
che
essendo
Pollacche
,
parlavano
in
modo
da
essere
scambiate
per
Tedesche
.
Sei
piccole
mitragliatrici
(
che
non
furono
mai
adoperate
)
erano
state
pure
aggiunte
all
'
armata
dei
Vosgi
;
il
Colonnello
Olivier
,
comandante
dell
'
Artiglieria
,
ed
il
maggiore
Sartorio
del
Genio
avevano
fatto
qualche
lavoro
di
fortificazione
passeggiera
sulle
due
colline
di
Fontain
e
dì
Talant
,
e
queste
due
formidabili
posizioni
,
secondo
tutte
le
probabilità
,
avrebbero
dato
molto
daffare
ai
nostri
avversarii
,
qualora
ne
avessero
tentato
l
'
attacco
.
La
fiducia
insomma
dei
Digionesi
in
quel
momento
era
giunta
al
massimo
grado
:
difatti
alla
sottoprefettura
ogni
giorno
veniva
affisso
un
bullettino
in
cui
Bourbaki
annunciava
una
vittoria
:
Gambetta
aveva
fatto
sapere
a
tutta
l
'
Europa
che
l
'
uomo
della
situazione
era
venuto
e
che
quest
'
uomo
era
Chanzy
:
le
notizie
di
Parigi
erano
rassicuranti
:
Trochu
giurava
di
tornare
cadavere
piuttosto
che
vinto
:
Faidherbe
non
si
ritirava
...
il
buon
popolo
che
,
malgrado
disillusioni
su
disillusioni
,
ha
sempre
bevuto
grosso
,
aveva
tutte
le
buone
ragioni
di
cullarsi
in
liete
speranze
.
Eppoi
tutti
i
giorni
,
il
bravo
colonnello
Lhoste
coi
suoi
Francs
tireurs
faceva
qualche
prigioniero
e
questi
attraversavano
Digione
,
e
il
popolino
,
sempre
pronto
a
credere
e
ad
esagerare
,
chi
sa
quali
idee
rimuginava
di
sicura
vendetta
e
di
più
che
sicuro
trionfo
!
La
vita
di
quei
primi
giorni
per
noi
non
fu
di
certo
una
vita
color
di
rose
:
il
freddo
era
a
trentadue
gradi
,
tre
sentinelle
gelarono
agli
avamposti
;
molti
volontarii
erano
negli
ospedali
assiderati
in
qualche
parte
del
corpo
e
di
più
ogni
giorno
noi
eravamo
sconcertati
dal
tristo
spettacolo
di
una
infinità
di
bare
e
di
casse
da
morto
;
il
vaiolo
ed
il
tifo
infierivano
,
e
,
come
se
fosse
poco
la
guerra
,
diradavano
le
file
dei
generosi
campioni
della
libertà
.
-
Se
si
torna
è
un
miracolo
-
ripetevamo
tra
noi
-
qui
ci
è
il
tifo
,
il
vaiolo
e
i
Prussiani
.
Era
tanto
spaventevole
l
'
idea
di
morire
di
malattia
,
che
tra
i
flagelli
che
ci
minacciavano
si
ponevano
in
ultima
linea
i
Prussiani
:
la
sorte
voleva
ben
esperimentare
la
tempra
dei
giovani
soldati
e
questi
hanno
resistito
alla
prova
.
Basti
il
dire
che
si
era
tutti
infreddati
...
Oh
!
la
prosa
desolante
di
una
ostinata
infreddatura
!
In
certi
momenti
invece
di
essere
tra
seguaci
di
Marte
,
si
poteva
creder
benissimo
di
essere
in
un
ospedale
di
tisici
al
terzo
stadio
.
Ma
non
cessavano
per
questo
le
burlette
,
ed
era
un
ridere
continuato
alle
spalle
di
qualcuno
che
se
la
prendeva
,
un
avvicendarsi
di
prognostici
di
cattivissimo
augurio
che
terminavano
con
una
bevuta
alla
salute
di
tutti
noi
altri
...
anche
questi
erano
mezzi
per
cacciare
la
noia
di
quei
giorni
monotoni
!
Eppoi
Digione
offriva
delle
distrazioni
anche
in
tempo
di
guerra
e
coi
nemici
alle
porte
.
Nel
palazzo
ducale
eravi
un
museo
,
nel
quale
non
facevano
difetto
artistici
capolavori
;
l
'
arte
italiana
vi
era
degnamente
rappresentata
da
alcuni
quadri
di
Guido
Beni
,
da
una
Sacra
famiglia
di
Andrea
del
Sarto
,
e
da
piccole
pitture
dei
Caracci
e
del
Francia
;
una
bellisima
collezzione
di
litografie
all
'
acqua
forte
,
delle
statue
moderne
di
qualche
valore
,
diversi
busti
di
uomini
celebri
,
tra
cui
quello
di
Piron
,
celui
qui
ne
fut
riên
,
pas
même
academicien
,
i
superbi
mausolei
dei
duchi
della
Borgogna
offrivano
a
chi
desiderava
di
ammazzare
il
tempo
un
divertimento
geniale
e
istruttivo
.
Un
bellissimo
quadro
di
una
battaglia
era
sfondato
...
ci
dissero
che
autori
di
tale
barbarie
erano
stati
i
Badesi
nella
prima
occupazione
;
i
soldati
delle
monarchie
,
quando
vincono
,
diventano
Vandali
.
Una
biblioteca
,
assai
fornita
di
libri
,
dava
un
'
altro
passatempo
a
chi
voleva
far
l
'
uomo
grave
:
per
gli
scapati
ci
era
il
Caffè
di
Parigi
,
dove
si
beveva
e
si
giocava
:
lì
era
il
convegno
del
fior
fiore
dell
'
armata
:
lì
vedevi
l
'
elegante
ufficiale
di
stato
maggiore
,
lo
svelto
Franc
tireur
,
mobilizzato
sornione
,
lo
scapigliato
volontario
,
tutti
affratellati
davanti
,
a
un
banco
di
lansquenet
,
o
in
una
partita
al
Carambolo
.
Le
prime
ore
della
sera
noi
le
passavamo
al
Restaurant
,
cianciando
tra
noi
e
mangiando
e
bevendo
.
Dopo
si
andava
in
una
bottega
di
tabaccaio
,
vicina
al
nostro
palazzo
,
cioè
al
palazzo
della
nostra
ospite
:
bottega
dove
avevamo
rinvenuto
una
gentile
donnina
,
che
ci
incantava
per
il
suo
spirito
e
per
la
sua
educazione
.
Questa
graziosa
ragazza
che
la
nostra
buona
fortuna
ci
aveva
fatto
incontrare
,
era
figlia
di
un
colonnello
che
era
stato
fatto
prigioniero
a
Sedan
;
suo
zio
generale
,
era
pur
egli
prigioniero
e
ferito
gravemente
a
una
coscia
;
ora
la
stava
in
casa
della
tabaccaia
che
l
'
aveva
veduta
bambina
e
che
l
'
amava
come
una
mamma
.
Parlava
di
piani
di
guerra
con
la
medesima
facilità
che
la
quale
un
'
altra
donna
parlerebbe
di
crochet
,
d
'
orli
,
o
di
ricami
;
non
aveva
alcuna
fiducia
del
Bourbaki
,
disperava
delle
sorti
di
Francia
e
attendeva
un
combattimento
per
poter
recar
soccorso
ai
feriti
,
tra
l
'
imperversare
della
mitraglia
.
Un
tipo
curioso
,
ma
piena
d
'
ardimento
.
Una
volta
diede
in
presenza
nostra
uno
schiaffo
ad
un
mobilizzato
della
Provenza
,
perché
le
aveva
detto
che
era
amica
dei
Prussiani
;
correva
tutto
il
giorno
per
gli
ospedali
,
spendeva
le
sue
piccole
risorse
in
quelle
ghiottonerie
che
son
tanto
gradite
ai
convalescenti
e
si
sdegnava
se
qualcuno
le
proponeva
di
accompagnarla
in
queste
pietose
escursioni
:
presto
divenimmo
di
lei
amici
..
era
tanto
carina
,
che
non
avremmo
meritato
scusa
veruna
a
trascurarla
.
Dopo
cinque
o
sei
giorni
,
dacché
eravamo
arrivati
,
fummo
rallegrati
dai
concenti
più
o
meno
armoniosi
di
trombe
che
suonavano
marcie
Italiane
:
era
la
legione
Tanara
,
che
veniva
per
fermarsi
qualche
giorno
in
città
.
I
volontari
marciavano
come
vecchi
soldati
e
avevano
un
piglio
guerresco
da
farteli
cari
;
il
primo
battaglione
era
comandato
da
Ciotti
;
il
secondo
dal
simpatico
Erba
;
questo
aveva
una
bandiera
tutta
rossa
sulla
quale
in
lettere
d
'
oro
stava
scritto
:
Patatrac
.
I
cittadini
ogni
poco
ci
fermavano
per
domandarci
che
significava
quella
arcana
parola
,
e
noi
rispondevamo
loro
che
significava
ciò
che
era
tanto
bramato
da
noi
,
ciò
che
ora
il
procuratore
del
re
non
mi
permette
di
far
sapere
ai
lettori
.
La
maggior
parte
dei
componenti
delle
legioni
appartenevano
alle
provincie
settentrionali
d
'
Italia
;
tra
gli
ufficiali
erano
molti
dei
compromessi
negli
affari
di
Pavia
,
commilitoni
e
fratelli
d
'
idea
del
martire
Barsanti
.
Dietro
pochi
passi
da
loro
io
vidi
l
'
Imbriani
...
Povero
Giorgio
!
...
Come
io
ti
vidi
contento
,
per
aver
raggiunto
finalmente
le
schiere
dei
generosi
difensori
di
quel
principio
che
avevi
sempre
adorato
!
..
Con
quale
affetto
tu
non
mi
stringesti
la
mano
,
vedendo
che
io
pure
non
avevo
mancato
all
'
appello
?
Eri
giovane
,
forte
:
l
'
avvenire
ti
si
dipingeva
davanti
con
i
colori
più
rosei
,
eppure
un
presentimento
vago
,
indefinito
ad
ora
ad
ora
ti
sorgeva
nella
anima
«
chi
sa
per
quanti
di
noi
sarà
tomba
questa
città
»
tu
mi
dicesti
;
e
lo
doveva
essere
anche
per
te
;
ed
in
mezzo
al
combattimento
mi
doveva
giungere
la
novella
della
tua
fine
;
che
,
ardimentoso
come
eri
,
tu
dovevi
morire
tra
i
primi
,
ed
io
non
era
a
te
vicino
per
poterti
dare
l
'
ultimo
bacio
dell
'
amicizia
,
per
poter
raccogliere
il
tuo
estremo
sospiro
!
Erano
due
anni
che
non
ci
si
vedeva
:
ci
avevamo
lasciati
ad
un
banchetto
,
dove
si
era
inneggiato
alla
Repubblica
e
alle
barricate
,
ora
ci
si
doveva
ritrovare
per
essere
eternamente
divisi
.
Eternamente
!
..
Oh
!
la
dura
parola
per
chi
ti
ha
conosciuto
!
Ora
giaci
nell
'
Italia
tua
,
vicino
al
tuo
mare
,
sotto
la
volta
del
tuo
splendido
cielo
,
là
dove
la
poesia
di
una
natura
sempre
maestosa
aveva
fatto
germogliare
nel
tuo
cuore
la
fede
per
la
quale
ora
giaci
cadavere
...
Tanto
meglio
...
non
contamineranno
l
'
urna
del
martire
le
codarde
calunnie
e
le
turpi
accuse
dei
vili
,
pei
quali
noi
affrontavamo
la
morte
e
che
erano
ben
lontani
da
ogni
pericolo
.
Addio
,
giovane
di
tempra
romana
,
addio
figlio
prediletto
della
democrazia
...
possa
l
'
esempio
delle
tue
virtù
procacciarti
degli
emulatori
ed
il
fiore
della
speranza
sorga
sul
tuo
sepolcro
,
o
fiore
più
bello
,
troppo
presto
staccato
dalla
ghirlanda
delle
nostre
speranze
!
CAPITOLO
XI
.
Ricciotti
arrivava
in
questo
frattempo
a
Digione
,
dopo
aver
sostenuto
diversi
piccoli
scontri
con
recognizioni
nemiche
,
scontri
in
cui
aveva
sempre
ottenuto
indiscutibili
vantaggi
;
il
di
lui
arrivo
fu
per
noi
una
vera
festa
:
il
giovine
ed
ardito
condottiero
che
già
erasi
acquistata
tanta
gloria
in
questa
campagna
,
troppo
ci
aveva
fatto
temere
per
il
suo
troppo
coraggio
ed
era
di
troppa
utilità
al
nostro
esercito
,
perchè
non
ne
valutassimo
l
'
arrivo
come
un
lieto
avvenimento
.
Dipiù
nella
sua
brigata
noi
avevamo
amici
carissimi
:
lo
Strocchi
,
l
'
Orlandi
,
Cardini
erano
nei
Francs
chavaliers
de
Chatillon
,
squadrone
di
cavalleria
che
il
prode
e
simpatico
figlio
di
Garibaldi
aveva
organizzato
dopo
la
memorabile
impresa
che
aggiunse
non
poco
lustro
alle
armi
italiane
.
Quasi
nel
medesimo
tempo
arrivava
da
Chambery
il
simpatico
Canzio
,
portando
seco
circa
duecento
uomini
,
che
uniti
a
quelli
del
deposito
,
a
cui
eravamo
stati
ascritti
in
principio
,
formarono
un
battaglione
sotto
gli
ordini
del
maggiore
Perla
,
battaglione
che
fu
denominato
dei
Cacciatori
di
Marsala
.
Cavallotti
,
Rossi
di
Lodi
e
tanti
altri
generosi
si
trovavano
in
quelle
file
:
essi
avevano
lasciato
il
Frapolli
per
essere
in
prima
linea
.
La
gioia
di
questi
arrivi
fu
per
noi
un
po
'
amareggiata
dalla
notizia
che
i
famosi
cavalli
che
dovevano
arrivare
con
Canzio
,
sarebbero
arrivati
due
o
tre
giorni
dopo
...
se
ci
avessero
detto
che
non
dovevano
arrivare
mai
,
saremmo
usciti
addirittura
dai
gangheri
e
chi
sa
quale
determinazione
avremmo
preso
!
Ai
nuovi
volontarii
furono
distribuite
delle
carabine
Weincester
,
bellissime
armi
ma
che
forse
esigevano
un
po
'
troppo
perizia
in
chi
le
adoperava
;
avevano
esse
diciotto
colpi
di
riserva
,
erano
elegantissime
e
quando
se
ne
vedeva
una
in
mano
di
qualche
Garibaldino
,
ci
si
affollava
intorno
a
lui
,
e
con
noi
si
affollavano
a
bocca
spalancata
i
buoni
popolani
della
città
;
difatti
nelle
piazze
,
nelle
vie
principali
tu
non
avresti
veduto
che
gruppetti
di
gente
,
e
in
mezzo
a
questi
un
volontario
che
dava
tutte
le
spiegazioni
possibili
e
immaginabili
in
mezzo
allo
stupore
e
alla
soddisfazione
generale
.
Bisogna
esser
giusti
:
nell
'
ultimo
periodo
della
campagna
i
volontarii
non
erano
armati
malaccio
:
i
Carabinieri
Genovesi
avevano
per
esempio
delle
buone
carabine
Spencer
,
con
sette
colpi
di
riserva
nel
calcio
:
unico
danno
come
diceva
,
poco
anzi
,
era
la
difficoltà
con
cui
potevano
adoperarsi
da
mani
inesperte
;
per
cui
avrei
reputato
cosa
molto
migliore
il
dispensare
fino
dal
bel
principio
quei
Remingtons
che
furono
dispensati
,
come
sempre
succede
,
quando
non
ce
ne
era
più
alcun
bisogno
.
Ai
nostri
soldati
non
si
distribuiva
alcun
rancio
:
si
dava
loro
un
franco
il
giorno
,
se
erano
di
fanteria
;
uno
e
venticinque
centesimi
,
se
di
cavalleria
:
questo
provvedimento
,
se
era
molto
noioso
per
quando
le
truppe
si
trovavano
in
marcia
o
nei
passetti
,
era
assai
comodo
per
quando
le
si
trovavano
in
Digione
.
I
cittadini
non
si
potevano
infatti
mostrare
nè
più
ospitali
,
nè
più
generosi
:
accoglievano
a
braccia
aperte
nelle
loro
case
i
giovani
loro
difensori
e
li
trattavano
cavalierescamente
.
Gran
bella
città
Digione
-
mi
diceva
un
mio
amico
-
anche
con
pochi
soldi
ci
è
da
farsi
un
peculio
!
...
È
un
fatto
che
gli
abitanti
delle
Côte
d
'
Or
ci
volevano
un
ben
dell
'
anima
;
bastava
che
le
trombe
del
Tanara
suonassero
la
ritirata
perché
s
'
improvvisasse
una
dimostrazione
con
grandi
evviva
a
Garibaldi
e
all
'
Italia
;
allorchè
fu
data
onorata
sepoltura
nel
cimitero
alla
salma
del
bravo
tenente
Anzillotti
,
tutta
la
popolazione
prese
parte
alla
cerimonia
pietosa
,
ed
assistè
religiosamente
ai
discorsi
del
Tanara
e
di
Canzio
,
quantunque
fossero
proferiti
in
lingua
italiana
:
si
erano
troppo
assaggiati
i
soldati
della
grazia
di
Dio
per
non
fare
buon
viso
ai
soldati
della
Libertà
.
La
concentrazione
di
truppe
continuava
:
giungeva
pure
in
Digione
l
'
altra
legione
italiana
comandata
dal
Bavelli
:
questa
era
costituita
di
tre
battaglioni
,
della
forza
di
circa
quattrocento
uomini
per
ciascheduno
;
se
il
nome
del
comandante
giungeva
a
tutti
nuovissimo
,
vi
erano
sotto
di
lui
bravi
soldati
e
bene
esperimentati
patriotti
.
I
maggiori
Pastoris
,
Ravá
,
i
capitani
Becherucci
,
Romanelli
,
Sartori
,
il
tenente
Ademollo
e
tanti
altri
che
non
cito
,
perchè
ciò
troppo
mi
trarrebbe
fuori
dal
seminato
.
La
legione
era
organizzata
militarmente
più
di
ogni
altra
;
aveva
anche
una
piccola
fanfara
,
nè
eccellente
,
nè
perfida
,
ma
lassù
applauditissima
.
Il
trovarsi
tutti
riuniti
produsse
un
brio
generale
:
mai
le
strade
della
capitale
della
vecchia
Borgogna
hanno
assistito
a
un
movimento
,
a
un
brusio
simile
a
quello
di
queste
belle
serate
:
ogni
poco
si
riconosceva
qualcuno
:
ogni
poco
uno
schioppettio
di
baci
ti
solleticava
dolcemente
l
'
orecchio
;
e
conforti
reciproci
,
e
augurii
di
future
vittorie
,
e
strette
di
mano
e
ricordi
del
passato
s
'
incrociavano
,
si
avvicendevano
tra
i
varii
individui
.
Oh
!
...
Chi
ci
rende
quei
momenti
felici
in
cui
non
si
pon
mente
al
domani
,
in
cui
,
tanto
vicini
alla
morte
,
si
ritrova
la
calma
e
l
'
allegria
del
fanciullo
,
in
cui
lasciata
ogni
maschera
di
convenienze
sociali
,
si
parla
col
cuore
sulla
bocca
,
e
si
dà
l
'
ultimo
soldo
all
'
amico
,
persuasi
di
non
fare
nemmeno
una
gentilezza
,
ma
di
adempire
a
un
dovere
!
..
E
ancora
qui
dal
tavolino
della
mia
camera
,
raffazzonando
questi
appunti
,
io
vi
veggo
sfilare
a
me
davanti
,
o
simpatici
volti
dei
miei
compagni
d
'
arme
,
e
mi
par
d
'
esser
tornato
in
mezzo
alle
vie
rallegrate
dal
vostro
chiasso
e
dalle
vostre
canzoni
:
molti
di
voi
non
sono
più
,
ma
se
soltanto
chi
lascia
eredità
d
'
affetto
ha
gioia
dall
'
urna
,
voi
vivrete
eternamente
nella
memoria
del
popolo
,
come
vi
giuro
,
che
eternamente
vivrete
nella
mia
.
All
'
oscuro
,
come
eravamo
,
sui
movimenti
del
nemico
,
tutti
noi
eravamo
convinti
che
Garibaldi
avesse
intenzione
di
tentare
un
gran
colpo
.
È
pur
la
brutta
cosa
esser
soldato
!
...
Non
saper
mai
nulla
su
quello
che
hanno
intenzione
di
fare
i
superiori
ed
avere
in
capo
una
curiosità
,
come
avevo
io
!
La
nostra
perplessità
non
poteva
durare
molto
a
lungo
:
la
domenica
,
15
gennaio
,
una
guida
che
doveva
portare
un
dispaccio
al
Maggiore
Farlatti
,
tornò
quasi
subito
,
annunciandoci
che
a
poco
più
di
tre
chilometri
dalla
città
vi
erano
i
Prussiani
.
In
questa
stessa
domenica
,
passeggiando
lungo
il
viale
del
Parco
,
bellissima
passeggiata
con
un
getto
d
'
acqua
assai
da
ammirarsi
,
mi
sentii
toccar
leggermente
sulle
spalle
.
Mi
voltai
immediatamente
,
e
non
potei
fare
a
meno
di
proferire
un
grido
di
stupore
.
Quella
mano
che
mi
aveva
così
gentilmente
toccato
,
era
la
mano
d
'
Aissa
.
La
gentile
ragazza
indossava
un
bellissimo
costume
da
vivandiera
,
tutto
in
velluto
nero
;
il
suo
piedino
aristocratico
faceva
mostra
di
tutta
la
sua
eleganza
,
a
causa
della
corta
sottana
;
un
piccolo
rewolver
le
stava
alla
cintola
...
era
insomma
un
bel
tipo
.
-
Voi
qui
?
-
Le
dissi
.
-
Mi
credevate
incapace
di
mantenere
una
promessa
.
-
No
...
ma
...
e
con
chi
siete
?
-
Sono
con
i
mobilizzati
dell
'
Isere
...
non
vedete
,
son
vivandiera
!
-
Mi
rallegro
con
voi
...
E
ci
potremo
vedere
?
-
Chi
sa
...
ora
vi
lascio
!
-
Restate
un
pochino
...
-
È
impossibile
...
son
là
col
mio
...
col
mio
...
non
so
come
chiamarlo
...
è
geloso
come
una
jena
...
A
rivederci
.
Le
strinsi
la
mano
,
e
guardai
questo
...
non
so
come
chiamarlo
...
e
vidi
un
capitano
della
guardia
mobile
,
brutto
come
un
brigadiere
delle
guardie
di
sicurezza
o
poco
meno
;
piccolo
e
grasso
come
una
botte
.
Capii
la
di
lui
gelosia
...
e
lo
compiansi
:
egli
non
era
che
un
pas
per
tout
per
la
avvenente
fanciulla
,
che
aveva
trovato
modo
di
distrarsi
e
di
essere
utile
a
quella
società
,
dalla
quale
aveva
ricevuto
tanti
sgarbi
e
alla
quale
aveva
fino
allora
arrecati
tanti
danni
.
Avevo
appena
veduta
questa
vecchia
conoscenza
(
dico
vecchia
perché
una
conoscenza
di
un
mese
in
quegli
eccezionali
momenti
si
può
dichiarare
per
antichissima
)
quando
cominciò
a
cadere
a
larghi
fiocchi
la
neve
,
e
questa
persistè
ostinatamente
fino
alla
sera
:
ci
alzammo
al
mattino
dipoi
e
continuava
la
poco
aggradevole
sinfonia
:
il
neigait
,
il
neigait
,
il
neigait
,
proprio
come
nella
ritirata
di
Russia
,
così
ammirabilmente
dipinta
da
Victor
Hugo
nei
suoi
Chatiments
.
Figuratevi
,
quale
allegria
non
fosse
per
noi
,
il
vedere
tutti
quei
tetti
acuminati
,
candidi
come
l
'
anima
di
una
verginella
;
il
passeggiare
quelle
vie
,
quelle
piazze
dove
si
affondava
fino
a
mezza
gamba
,
l
'
ammirare
i
nasi
dei
nostri
compagni
di
sventura
rossi
come
peperoni
,
seccati
chi
sa
da
quanti
anni
!
..
Ed
il
cielo
ci
fece
questa
burletta
fino
a
notte
avanzata
;
decisamente
il
cielo
sapendoci
nemici
del
trono
come
dell
'
altare
,
ci
voleva
amministrare
una
di
quelle
lezioncine
paterne
,
che
ci
facevano
ricordare
la
dottrina
Cristiana
del
cardinal
Bellarmino
.
Quella
sera
noi
non
potevamo
godere
:
poiché
ci
ricorrevano
al
pensiero
quei
disgraziati
nostri
fratelli
che
si
trovavano
accampati
o
agli
avamposti
.
Poveri
diavoli
-
si
susurrava
,
scaldandoci
davanti
a
un
bel
fuoco
-
Poveri
diavoli
,
quanti
di
loro
hanno
con
gioia
abbandonate
tutte
le
dolcezze
di
una
vita
beata
,
e
forse
ci
sarà
chi
oserà
mettere
in
dubbio
la
purezza
delle
loro
intenzioni
,
la
lealtà
dei
loro
propositi
,
la
fede
che
li
ha
sostenuti
in
mezzo
a
quest
'
avvicendarsi
perpetuo
di
peripezie
,
che
a
malapena
si
credono
nell
'
udirle
narrare
?
!
Meno
male
,
che
la
bestemmia
dei
tristi
giunge
più
cara
agli
orecchi
di
chi
fa
il
proprio
dovere
,
della
lode
dei
buoni
.
Declami
pure
,
rida
pure
la
gente
che
non
si
muove
da
casa
se
non
quando
vi
è
la
prospettiva
di
un
grande
interesse
...
l
'
armata
dei
Vosgi
ha
troppo
la
coscienza
di
quello
che
ha
fatto
per
poter
dare
ascolto
ai
ragli
e
agli
impotenti
grugniti
dei
pravi
.
CAPITOLO
XII
.
Così
giungemmo
al
dì
17
gennaio
dell
'
anno
di
Grazia
milleottocentosettanta
.
Il
cielo
si
era
un
po
'
rischiarato
:
ci
destammo
un
poco
più
tardi
del
solito
,
poiché
in
dormiveglia
ci
sentivamo
solleticare
gli
orecchi
dal
monotono
tic
tac
dell
'
acqua
che
sgocciolava
dai
tetti
,
su
cui
si
sfaceva
la
neve
.
Andammo
al
quartiere
,
nulla
di
nuovo
;
allora
lasciati
i
compagni
,
me
ne
tornai
a
casa
a
tener
compagnia
al
Materassi
che
avendo
mandato
ad
allargare
uno
stivale
,
si
trovava
nella
dura
situazione
o
di
marciare
a
pie
'
nudo
,
o
di
aspettare
il
comodo
del
cittadino
calzolaio
;
sdraiato
in
poltrona
,
ed
in
faccia
ad
un
camminetto
le
cui
fiammate
eloquentemente
addimostravano
le
prodigalità
...
dei
nostri
padroni
di
casa
.
Materassi
aveva
prescelto
quest
'
ultimo
partito
,
e
con
una
posa
tra
il
Pachà
e
il
cuor
contento
aspirava
voluttuosamente
le
boccate
di
fumo
,
di
una
pipa
da
dieci
soldi
,
che
riteneva
come
un
ricordo
di
Lione
.
Io
era
sdraiato
su
di
un
'
altra
poltrona
davanti
a
lui
:
si
discorse
per
due
ore
buone
:
si
discorse
delle
nostre
padroncine
di
casa
che
tutti
ci
elogiavano
e
che
noi
non
avevamo
per
anche
vedute
:
si
fecero
un
centinaio
di
progetti
per
giungere
ad
ammirare
queste
famose
beltà
:
si
parlò
di
una
nuova
mitragliatrice
che
avrebbe
ottenuto
portentossimi
effetti
:
questo
nuovo
ordigno
di
guerra
,
invece
di
mitraglia
,
doveva
vomitar
dei
marenghi
,
e
le
truppe
dell
'
inimico
sarebbero
state
sbaragliate
più
presto
...
ma
sul
più
bello
della
discussione
,
sentimmo
un
gran
rumore
per
le
scale
:
l
'
uscio
s
'
aprì
improvvisamente
,
la
nostra
padrona
,
con
una
fisonomia
da
metter
paura
in
corpo
all
'
uomo
più
sconclusionato
del
mondo
,
si
buttò
ai
nostri
piedi
,
gridando
a
squarciagola
:
Les
Prussiens
,
Les
Prussiens
!
-
Les
Prussiens
?
!
-
Grida
il
Materassi
-
Che
siano
giù
per
le
scale
?
!
-
Ma
dove
..
ma
come
..
ma
quando
?
-
Per
carità
partite
.
-
Oh
!
non
abbiamo
bisogno
delle
vostre
preghiere
!
Prendo
le
scale
e
vado
..
-
Va
'
..
prima
a
pigliarmi
lo
stivale
..
eppoi
partiremo
insieme
.
-
Ma
ora
..
-
Permetteresti
che
io
non
venissi
con
voi
?
-
Hai
ragione
:
in
due
salti
,
vado
e
torno
Scendo
in
strada
:
un
movimento
da
dar
la
vertigine
:
un
correre
da
tutte
le
parti
:
un
ritirarsi
continuo
dei
cittadini
dentro
le
porte
:
a
tutte
le
cantonate
squilli
di
tromba
che
chiamavano
a
raccolta
;
e
un
chiudersi
di
botteghe
,
un
vocìo
di
donne
che
dalle
finestre
si
raccomandavano
..
insomma
una
desolazione
,
uno
spavento
tale
da
non
farsene
idea
;
spavento
e
desolazione
che
non
hanno
altro
riscontro
all
'
infuori
di
quello
prodotto
da
false
notizie
nella
serata
del
ventitre
.
Via
via
che
mi
inoltravo
verso
la
piazza
,
vedevo
battaglioni
di
guardia
mobile
che
s
'
indirizzavano
verso
le
porte
della
città
;
il
contegno
di
queste
genti
non
era
bellicoso
di
certo
e
sembravano
più
montoni
condotti
al
macello
,
che
difensori
di
un
sacrosanto
principio
.
Difaccia
alla
Mairie
incontrai
la
legione
Tanara
:
i
Garibaldini
cantavano
.
Addio
mia
bella
addio
e
interrompevano
l
'
inni
,
soltanto
per
prorompere
in
acclamazioni
entusiastiche
alla
Repubblica
e
a
Garibaldi
.
Eppoi
mi
trasvolarono
difaccia
agli
occhi
due
batterie
con
i
cavalli
a
trotto
serrato
;
quindi
venne
la
volta
della
brigata
Ricciotti
;
il
simpatico
giovane
era
alla
testa
,
ed
i
suoi
Francs
tireurs
,
col
volto
raggiante
di
gioia
,
colla
testa
alta
,
col
passo
accelerato
,
quasiché
loro
tardasse
il
trovarsi
a
fronte
col
'
oppressor
della
Francia
,
avevano
intuonato
il
magnifico
inno
dello
Chenier
:
C
'
est
la
republique
,
qui
nous
apelle
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
.
Un
Francais
doit
vivre
pour
elle
Et
pour
elle
un
Français
doit
mourir
.
-
Dunque
ci
siamo
per
davvero
?
-
Dicevo
tra
me
e
me
,
esaltato
anche
io
dalla
febbre
generale
,
trascinato
dal
potentissimo
fascino
dell
'
entusiasmo
-
A
rivederci
a
fra
poco
,
o
giovani
soldati
della
libertà
,
o
eroica
falange
dei
pochi
che
tra
l
'
ignavia
dei
più
vogliono
essere
gli
apostoli
,
i
rivendicatori
dell
'
umanità
conculcata
!
...
molti
di
voi
stasera
non
risponderanno
all
'
appello
,
le
vostre
file
diraderà
la
mitraglia
:
siete
giovani
,
ardenti
,
pieni
di
salute
tra
poco
sarete
mutilati
....
e
che
importa
?
..
Il
vostro
nome
resterà
eterno
sulle
labbra
dei
reietti
e
dei
diseredati
,
unica
gente
che
ha
cuore
,
essi
insegneranno
ad
adorarvi
,
siccome
martiri
,
ai
figli
,
e
voi
non
morirete
del
tutto
...
"
....
...
Ai
generosi
,
"
"
Giusta
di
gloria
dispensiera
è
morte
.
"
Arrivai
dal
ciabattino
;
lo
stivale
era
nell
'
identico
stato
di
quando
era
entrato
in
bottega
;
lo
agguantai
non
senza
stiacciar
qualche
moccolo
e
a
passi
di
corsa
ripresi
la
via
.
Io
sono
molto
nervoso
,
e
la
fantasia
in
me
è
proprio
un
cavallo
che
non
sente
alcun
freno
:
quel
movimento
,
quelle
grida
,
quell
'
entusiasmo
mi
avevano
dato
il
capogiro
ed
io
saltava
come
un
pazzo
,
agitando
lo
stivale
,
in
mezzo
alla
folla
.
O
..
sentite
un
po
'
cosa
mi
va
a
capitare
per
dato
e
fatto
di
quei
baggei
di
mobilizzati
,
allucinati
,
secondo
il
solito
,
da
una
paura
birbona
!
....
Il
vedere
un
'
individuo
,
vestito
metà
da
cittadino
e
metà
da
soldato
,
vederlo
andare
di
corsa
ed
esaminando
la
di
lui
fisonomia
che
certo
non
era
francese
,
fece
nascere
in
quei
cervelli
balzani
l
'
idea
che
l
'
individuo
in
questione
non
fosse
che
una
spia
dei
Prussiani
.
Immaginatevi
dunque
che
bella
improvvista
mi
si
preparava
:
giacché
colui
che
veniva
preso
di
mira
non
era
altri
che
il
signor
Mestesso
.
Chi
sa
da
quanto
tempo
io
era
pedinato
da
coloro
che
invece
di
correre
in
faccia
al
nemico
preferivano
restare
in
città
,
ad
arrestare
chi
voleva
andarci
;
io
non
mi
era
minimamente
avveduto
di
nulla
.
Allo
svolto
di
Rue
Piron
,
mi
rattiene
nella
disordinata
mia
fuga
,
un
braccio
che
mi
avvinghia
alle
spalle
:
mi
volto
per
rispondere
per
le
rime
,
al
villano
che
si
azzardava
fermarmi
e
mi
veggo
in
men
che
si
dice
,
circondato
da
una
folla
di
gente
,
che
mi
squadrava
in
cagnesco
,
e
che
emetteva
grida
tutt
'
altro
che
rassicuranti
.
-
Cosa
volete
?
-
Proferii
io
maravigliato
.
-
C
'
est
un
espion
...
c
'
est
un
Prussien
!
-
Ma
no
...
io
sono
un
Garibaldino
!
-
Risposi
in
francese
.
-
Non
è
vero
..
non
è
vero
!
-
Urlava
più
che
mai
indemoniata
la
folla
..
-
Me
vi
dico
di
sì
...
ve
lo
garantisco
.
-
Alla
Mairie
,
alla
Mairie
-
Dalli
alla
spia
!
...
-
Abbasso
i
Prussiani
!
-
Caput
a
Bismarck
!
Non
ci
è
che
dire
io
doveva
esser
proprio
una
spia
;
garantisco
che
in
tre
campagne
,
e
tra
le
mille
peripezie
che
hanno
agitato
la
mia
esistenza
,
garantisco
di
non
aver
mai
passato
un
momento
più
brutto
di
quello
.
La
folla
si
aumentava
a
vista
d
'
occhio
e
di
momento
in
momento
diventava
più
minacciosa
:
mi
aspettavo
di
udir
gridare
:
à
la
lanterne
e
di
sentirmi
appiccare
ad
uno
dei
prossimi
lampioni
.
Per
buona
fortuna
passò
il
nostro
tenente
,
che
attirato
dal
chiasso
,
si
avvicinò
per
curiosità
al
gruppo
tumultuante
;
non
sto
a
descrivere
lo
stupore
dal
quale
fu
preso
,
vedendomi
in
mezzo
a
quei
disperati
;
il
tenente
era
in
alta
montura
e
tutti
gli
fecero
largo
.
-
Che
c
'
è
?
-
Mi
domandò
-
Si
figuri
,
che
mi
hanno
preso
per
una
spia
!
-
Baie
!
-
Sul
mio
onore
.
Il
tenente
che
ne
avea
pochi
degli
spiccioli
fece
allora
una
paternale
numero
uno
,
a
quei
mobilizzati
che
pretendevano
di
fare
il
sopracciò
a
tre
chilometri
dal
campo
di
battaglia
:
questi
accettarono
la
reprimenda
a
viso
basso
e
confuso
e
ci
lasciarono
passare
.
Appena
scongiurato
il
pericolo
,
io
mi
rivolsi
al
mio
salvatore
e
gli
domandai
:
Ma
dunque
ci
si
batte
sul
serio
?
-
Sembra
di
sì
...
Anzi
venga
con
me
al
quartier
generale
,
che
presto
partiremo
anche
noi
!
-
A
piedi
?
-
Ben
'
inteso
:
quando
non
ci
sono
cavalli
!
-
Vado
ad
avvertire
Materassi
e
vengo
subito
.
-
Gli
raccomando
sbrigarsi
!
-
Non
dubiti
:
vado
e
torno
!
Materassi
mi
accolse
con
un
diluvio
d
'
imprecazioni
,
a
causa
del
ritardo
:
l
'
imprecazioni
arrivarono
poi
al
grado
superlativo
,
quando
io
gli
mostrai
lo
stivale
,
preciso
come
l
'
aveva
dato
al
mattino
.
Che
fare
?
Tempo
da
perdere
non
ce
ne
era
dicerto
:
bisognò
prendere
un
'
eroico
proponimento
,
e
con
un
rasoio
spaccarlo
sopra
la
fiocca
...
Se
Materassi
avesse
saputo
che
doveva
terminare
la
campagna
con
quello
spacco
,
non
troppo
elegante
,
chi
sa
,
se
avrebbe
avuto
il
braccio
tanto
fermo
!
In
due
salti
si
arriva
al
quartier
generale
,
i
nostri
compagni
erano
già
partiti
:
si
domanda
alle
sentinelle
per
dove
hanno
preso
ed
esse
c
'
indicano
la
vicina
strada
della
stazione
;
allunghiamo
il
passo
e
tentiamo
raggiungerli
:
per
la
strada
non
s
'
incontra
nessuno
:
tutto
è
calma
all
'
intorno
ed
un
combattimento
non
può
essere
ancora
incominciato
:
meno
male
,
pensiamo
tra
noi
,
sentiremo
il
primo
saluto
,
ma
più
ci
si
avvicina
,
maggiore
è
il
silenzio
,
Fatto
appena
un
chilometro
,
sempre
per
una
strada
,
fiancheggiata
da
campi
che
ci
sembrano
incolti
,
e
da
estese
pianure
,
su
cui
si
alzavano
a
poca
distanza
da
noi
i
due
promontorii
di
Fontain
e
Talant
,
cominciammo
a
vedere
dei
Franchi
tiratori
,
delle
Guardie
mobili
,
dei
Garibaldini
tra
cui
qualche
Guida
.
Domandiamo
il
perché
se
ne
tornano
,
ed
essi
ci
rispondono
che
tra
poco
tutte
le
truppe
rientreranno
in
Digione
:
che
i
Prussiani
che
erano
alla
viste
,
nonché
avanzare
,
si
son
ritirati
,
e
che
gli
Chasseurs
han
preso
due
cavalli
ai
cavalieri
nemici
.
Queste
informazioni
erano
più
che
veridiche
:
pochi
momenti
dopo
,
passava
il
Generale
e
lo
stato
maggiore
;
noi
rientrammo
in
città
,
insieme
alla
legione
Tanara
,
le
cui
trombe
suonavano
gioiosamente
.
Non
si
era
trattato
che
di
un
falso
allarme
:
un
falso
allarme
equivale
ad
un
appuntamento
al
quale
manchi
la
bella
dei
nostri
pensieri
:
io
preferisco
cinque
battaglie
,
ad
una
sola
delle
ore
penose
dell
'
aspettativa
.
Quella
sera
la
città
fu
ravvivata
da
un
chiasso
dei
più
clamorosi
:
o
male
o
bene
si
era
veduto
che
dei
Prussiani
ce
ne
era
dintorno
a
noi
,
e
così
avevamo
acquistato
la
certezza
di
potersi
levare
il
pizzicore
dalle
mani
;
non
mi
provo
nemmeno
a
raccontare
tutte
le
strampalerie
che
furono
proferite
:
tutti
volevan
dir
la
sua
su
quella
sorpresa
dell
'
inimico
:
chi
diceva
che
era
un
corpo
sbandato
,
chi
che
avevano
avuto
paura
,
chi
che
credevano
pigliarci
all
'
impensata
:
in
tutti
però
era
certezza
,
che
poco
poteva
tardare
una
battaglia
.
La
mattina
dipoi
,
mentre
eravamo
a
chiacchierare
sul
più
sul
meno
sulla
piazza
delle
Mairie
,
vedemmo
il
colonnello
Bossi
con
due
guide
,
e
dietro
a
loro
una
diecina
di
prigionieri
Prussiani
.
Appartenevano
tutti
al
61
Reggimento
,
e
procedevano
stupidi
e
mogi
in
mezzo
a
due
file
di
popolo
che
non
risparmiava
di
tanto
ia
tanto
qualche
espressione
poco
gentile
al
loro
indirizzo
.
Cercammo
avvicinarli
:
le
maggior
parte
di
loro
bisticciava
alla
peggio
il
francese
:
ci
parlarono
delle
loro
famiglie
,
come
ne
parlerebbe
un
ragazzo
lontano
:
ci
chiesero
con
infantile
curiosità
dove
li
avrebbero
mandati
,
e
ci
domandarono
se
era
loro
permesso
di
accender
la
pipa
e
fumare
.
Io
ho
osservato
che
nessuna
altra
categoria
di
persone
è
disposta
a
bamboleggiare
,
come
i
soldati
:
il
pifferaro
Scozzese
tra
l
'
imperversare
della
mitraglia
a
Waterloo
ripeteva
le
canzonette
delle
montagne
native
;
il
coscritto
bacia
i
ragazzi
che
incontra
e
gli
porta
in
braccio
con
quella
delicatezza
con
cui
non
son
use
a
portarli
le
serve
:
il
prigioniero
,
tra
le
schiere
nemiche
,
spesso
tra
i
fischi
del
popolo
,
si
perde
in
che
sa
quali
vaneggiamenti
,
e
fuma
imperturbabile
.
Così
è
:
i
regolamenti
militari
o
sviluppano
la
malinconia
in
modo
da
render
gli
uomini
stupidi
,
o
gli
rendono
feroci
più
delle
belve
.
Quanto
saremo
civili
,
quando
avremo
abolite
le
caserme
,
questo
ricettacolo
di
gente
che
divora
la
parte
più
grossa
del
ben
essere
di
tutti
,
a
beneficio
di
quello
di
un
solo
!
Questo
piccolo
incidente
ci
rallegrò
un
pochetto
,
ma
la
nostra
allegria
crebbe
a
mille
doppi
per
una
buona
notizia
che
ci
fu
comunicata
ai
quartier
generale
.
In
un
piccolo
villaggio
poco
distante
da
Fontain
una
recognizione
Prussiana
si
era
impadronita
di
centoventi
capi
di
bestiame
,
è
poi
se
ne
era
andata
zitta
zitta
e
quasi
di
corsa
.
Il
coraggiosissimo
colonnello
Lhoste
dei
Franchi
Tiratori
da
alcuni
paesani
era
stato
informato
del
furto
che
avevano
commesso
i
campioni
della
Grazia
di
Dio
e
della
legittimità
.
Appiattatosi
con
molti
suoi
uomini
in
una
boscaglia
attese
al
varco
i
predoni
,
e
mentre
questi
se
ne
andavano
sicuri
e
canticchiando
a
bassa
voce
certe
canzoni
che
se
erano
tedesche
,
non
avevano
niente
che
fare
colle
ispirate
melodie
che
si
sentono
sulle
rive
del
Danubio
e
del
Reno
,
una
scarica
a
bruciapelo
originò
una
confusione
universale
.
Chi
cadde
nei
fossati
vicini
,
chi
urlò
come
uno
spiritato
,
qualcuno
rimase
ferito
,
e
morti
furono
pochissimi
...
chiunque
era
in
grado
di
farlo
,
se
l
'
era
battuta
senza
rifiatare
nemmeno
.
Così
fu
ripreso
tutto
il
bestiame
,
e
il
bravo
Lhoste
coi
bravissimi
suoi
volontari
tornò
nel
villaggio
in
mezzo
alle
benedizioni
e
agli
applausi
di
quei
paesani
.
Non
ci
era
che
dire
:
i
Franchi
Tiratori
non
potevano
fare
a
meno
di
addiventare
gli
enfants
cheríes
delle
popolazioni
:
già
si
sapeva
come
essi
nel
novembre
avevano
ritolto
ai
Prussiani
,
piombando
loro
addosso
all
'
impensata
,
un
centinaio
di
Garibaldini
che
traducevano
prigionieri
:
già
si
sapeva
con
quanto
ardimento
essi
disseminavansi
nelle
boscaglie
e
dietro
le
siepi
,
da
dove
con
un
fuoco
alla
spicciolata
scombuiavano
i
nemici
,
più
che
,
se
si
fossero
trovati
in
aperta
battaglia
:
già
a
tutti
era
noto
come
i
Prussiani
ripetessero
sempre
,
che
non
avrebbero
dato
quartiere
a
questi
bravi
figli
di
Francia
ed
ai
Garibaldini
,
mentre
trattavano
da
buoni
figlioli
gli
appartenenti
alla
Guardia
mobile
;
insomma
il
nome
di
Franc
tireur
ispirava
in
tutti
rispetto
,
e
tutti
si
fermavano
a
veder
passare
questa
eletta
della
gioventù
francese
che
per
guerreggiare
poteva
dare
dei
punti
alla
truppa
più
agguerrita
d
'
Europa
.
Erano
così
svelti
,
così
simpatici
,
così
pieni
di
vita
che
c
'
era
da
andarne
matti
per
l
'
entusiasmo
!
Il
battaglione
condotto
da
Canzio
a
cui
dei
nostri
erano
rimasti
soltanto
mio
fratello
ed
Omero
Piccini
,
fu
battezzato
col
glorioso
nome
di
cacciatori
di
Marsala
,
e
il
comando
ne
fu
dato
allo
strenuissimo
Perla
.
I
Cacciatori
di
Marsala
,
i
Carabinieri
Genovesi
e
alcuni
battaglioni
dei
mobilizzati
dell
'
Isere
formarono
la
quinta
brigata
,
al
cui
stato
maggiore
Canzio
chiamò
tra
gli
altri
il
Canessa
.
Questi
erano
graditissimi
avvenimenti
per
noi
;
ma
il
dolce
ci
doveva
essere
amareggiato
e
non
poco
.
«
Ahi
sventura
,
sventura
,
sventura
Quei
celebri
cavalli
che
si
attendevano
a
braccia
aperte
,
che
dovevano
esser
per
noi
la
realizzazione
di
tanti
e
sì
prolungati
desiderii
,
i
celebri
cavalli
sfumarono
come
i
140
milioni
dell
'
Onorevole
Mezzanotte
.
Tironi
era
rimasto
a
Remoully
,
dove
organizzava
uno
squadrone
di
cavalleria
per
la
nugva
brigata
e
noi
rimanevamo
a
piedi
...
A
piedi
!
..
Oh
la
desolante
parola
!
Dunque
saremo
d
'
ora
in
là
un
corpo
ibrido
,
di
nuovo
genere
?
Squadrone
,
speroni
,
grandi
stivali
e
niente
altro
.
Fortuna
che
per
chi
lo
vuoi
trovare
un
fucile
ci
è
sempre
,
e
noi
fin
d
'
allora
proponemmo
d
'
attenerci
a
questo
partito
,
che
fu
dipoi
attuato
a
puntino
.
CAPITOLO
XIII
Il
19
gennaio
,
sul
far
del
giorno
tutte
le
truppe
che
erano
in
Digione
presero
la
campagna
:
i
Carabinieri
Genovesi
furono
mandati
d
'
avanposto
,
a
circa
tre
chilometri
dalla
porta
Sant
'
Apollinare
,
poco
distante
da
una
piccola
borgata
.
Essi
piazzarono
le
loro
vedette
dietro
un
muricciolo
,
e
poi
si
buttarono
distesi
nel
campo
,
come
loro
era
stato
ordinato
;
I
Cacciatori
di
Marsala
presero
posizione
sulla
loro
destra
sempre
dietro
quel
piccolo
muro
che
cingeva
quelle
coltivazioni
:
In
faccia
dietro
le
case
eravi
una
fitta
boscaglia
.
Il
Generale
si
era
portato
tra
i
primi
lassù
...
tutto
in
fine
annunciava
per
quel
giorno
un
combattimento
;
ma
anche
per
questa
volta
la
speranza
degli
animosi
doveva
esser
delusa
.
Noi
fummo
,
consegnati
al
quartier
generale
e
passammo
tre
o
quattro
ore
di
noia
,
di
pena
,
di
continua
ansietà
;
interrompeva
solamente
la
monotonia
di
quell
'
angosciosa
situazione
,
l
'
ordine
di
portare
qualche
dispaccio
al
comando
d
'
artiglieria
,
alla
Marie
,
a
qualche
caserma
.
Non
si
può
immaginare
,
non
che
descrivere
quale
voglia
ci
prendesse
tante
volte
,
di
dissigillare
quei
dispacci
,
e
di
giunger
così
a
capir
qualche
cosa
anche
noi
...
in
quel
momento
si
sentiva
rifluire
nelle
nostre
vene
il
pretto
sangue
di
quell
'
Eva
che
per
vera
curiosità
si
giuocò
il
Paradiso
Terrestre
.
Lo
stare
inattivi
,
mentre
si
presume
che
i
nostri
amici
agiscano
come
si
conviene
,
per
chi
ha
un
poco
di
cuore
è
un
vero
supplizio
di
Tantalo
:
per
cui
nel
cortile
dove
eravamo
,
cominciò
a
farsi
un
susurro
:
questo
susurro
prese
delle
proporzioni
imponenti
,
in
tal
modo
imponenti
che
,
lasciati
due
o
tre
pel
servizio
,
il
Ricci
ci
disse
di
seguirlo
,
e
tutti
contenti
prendemmo
con
lui
,
il
primo
viottolo
che
è
fuor
della
porta
,
sicuri
con
ciò
di
accorciare
la
via
.
Arrivammo
difatti
in
poco
più
di
mezz
'
ora
alle
prime
linee
dei
nostri
;
vedemmo
il
Generale
e
Canzio
che
,
ritto
in
mezzo
alla
via
,
osservava
tranquillamente
col
suo
canocchiale
le
mosse
del
nemico
:
si
distinguevano
infatti
in
lontananza
sopra
una
piccola
spianata
diversi
cavalieri
prussiani
,
(
certo
uno
stato
maggiore
)
e
al
principiare
della
foresta
ogni
tanto
abbarbagliava
la
vista
il
luccichio
di
qualche
fucile
o
baionetta
:
la
fanteria
prussiana
doveva
esser
ricovrata
là
entro
.
Ci
dissero
di
buttarci
,
come
tutti
gli
altri
,
per
terra
:
la
cosa
era
un
po
'
incomoda
a
causa
del
fango
prodotto
dalla
neve
che
si
sgelava
,
ma
à
la
guerre
comme
à
la
guerre
:
quella
non
era
l
'
ora
certo
di
pretenderla
a
damerini
.
Cominciammo
poco
dopo
a
sentir
fischiar
delle
palle
,
i
nostri
avamposti
risposero
...
poi
tutto
finì
e
fu
un
silenzio
lungo
,
ostinato
fino
sull
'
imbrunire
:
quella
gente
a
cavallo
che
ci
aveva
colpito
le
vista
,
appena
che
eravamo
arrivati
,
si
era
dileguata
.
Una
guida
di
Ricciotti
,
il
quale
con
tutta
la
sua
brigata
era
alla
nostra
sinistra
,
si
avanzò
arditamente
per
esplorare
,
e
venne
ricevuta
da
una
potentissima
scarica
:
la
credevamo
morta
,
quando
la
vedemmo
apparire
trionfante
,
avendo
perduto
soltanto
il
cappello
.
Garibaldi
tornò
verso
la
città
e
noi
lo
seguimmo
:
i
Genovesi
rimasero
d
'
avamposto
fino
al
mattino
dipoi
.
Quando
rientrammo
in
Digione
eravamo
in
uno
stato
compassionevole
:
impiastricciati
di
fango
dalla
punta
dei
capelli
a
quella
degli
stivali
...
eppure
le
belle
donnine
ci
salutavano
e
ci
sorridevano
con
grazia
:
la
vezzosa
fata
che
passava
le
sue
giornate
dalla
tabaccaia
ci
volle
offrire
per
forza
dei
sigari
scelti
,
e
ci
mostrò
con
fierezza
romana
,
una
cappa
d
'
incerato
alla
manica
della
quale
faceva
uno
stacco
molto
sentito
la
fascia
bianca
colla
croce
rossa
del
soccorso
ai
feriti
.
Giunti
a
casa
trovammo
sul
camminetto
una
bottiglia
di
vecchio
Borgogna
che
in
quel
momento
ci
apparve
più
cara
di
tutte
le
moine
.
Oh
!
non
erano
sconoscenti
i
buoni
abitanti
della
Còte
d
'
Or
!
Le
gentilezze
di
cui
ci
erano
prodighi
infondevano
nuovo
ardore
nei
nostri
petti
,
e
tutti
noi
anelevamo
un
combattimento
per
mostrare
che
non
eravamo
indegni
della
fiducia
che
in
noi
riponeasi
.
E
il
combattimento
poco
poteva
tardare
:
la
era
questione
non
di
giorni
,
ma
d
'
ore
:
se
per
due
volte
di
seguito
avevamo
tenuto
la
difensiva
,
alla
fine
attaccheremo
noi
-
si
pensava
.
Garibaldi
non
è
uomo
da
lasciarsi
posar
mosche
sul
naso
!
-
Erano
istanti
di
febbrile
ansietà
:
specialmente
la
notte
;
ad
ogni
rumore
ci
si
alzava
dal
letto
,
si
correva
alla
finestra
,
si
tendeva
l
'
orecchio
:
poi
quasi
dubitando
delle
nostre
facoltà
auricolari
,
ci
s
'
infilava
alla
peggio
la
giubba
,
si
scendeva
in
strada
,
si
correva
alla
piazza
...
tutto
silenzio
....
tutti
dormivano
...
e
allora
a
rifare
i
nostri
passi
,
ed
a
darsi
del
bambino
,
del
grullo
,
dell
'
uomo
che
s
'
impressiona
per
niente
,
e
a
giurare
di
non
muoversi
più
sino
a
che
non
venissero
le
trombe
a
suonare
sotto
le
finestre
di
case
...
sì
...
bei
proponimenti
,
superbi
disegni
!
Batte
una
porta
,
una
folata
di
vento
agita
gli
alberi
del
giardino
,
i
cavalli
della
vicina
scuderia
urtano
nella
mangiatoia
colla
testa
,
o
scalpitano
sulle
pietre
del
pavimento
..
ed
eccoci
di
nuovo
in
balìa
delle
nostre
fisime
..
-
E
se
ritornassi
fuori
?
..
Lasciare
il
calduccino
delle
lenzuola
per
andare
a
scivolare
sul
diaccio
e
a
battere
i
denti
,
mentre
vi
sono
tutte
le
probabilità
che
non
ci
sia
nulla
di
serio
!
..
Già
i
Prussiani
dì
notte
non
hanno
mai
attaccato
...
ma
se
questa
volta
attaccassero
,
se
si
facesse
sul
serio
?
..
Permetterò
che
i
miei
compagni
si
ammazzino
,
compiano
il
loro
dovere
,
ed
io
starò
qui
,
poltrone
,
a
sciogliere
un
'
inno
alla
beatitudine
del
dolce
far
niente
?
...
Oh
!
no
,
sarebbe
troppo
egoismo
,
confessiamolo
pure
,
troppa
vigliaccheria
...
se
non
dormo
stanotte
,
dormirò
domani
,
non
son
mica
venuto
quassù
per
stare
in
panciolle
!
Bisogna
andare
...
-
E
via
un
'
altra
volta
giù
in
strada
e
via
a
correre
come
un
matto
,
ad
arrapinarsi
,
a
ficcare
per
tutto
il
naso
,
che
era
divenuto
un
vero
pezzo
gelato
...
e
allora
addio
di
nuovo
belle
volontà
,
addio
proponimenti
di
passar
l
'
intera
nottata
ad
aspettare
quelli
che
non
venivano
,
e
dì
nuovo
nel
letto
coll
'
idea
fissa
di
non
addormentarsi
e
invece
appisolarsi
di
subito
,
destandosi
però
ad
ogni
momento
,
e
tendendo
l
'
orecchio
,
come
le
esterrefatte
madri
descritte
dal
Foscolo
.
La
nottata
passò
,
e
nulla
di
nuovo
ci
annunziò
il
giorno
seguente
;
i
Carabinieri
Genovesi
tornarono
dagli
avamposti
,
le
legioni
italiane
non
si
mossero
neppure
;
per
ora
tutto
annunziava
riposo
.
Che
giornata
triste
,
uggiosa
,
pesante
!
il
cielo
era
oscuro
,
la
neve
caduta
nei
giorni
decorsi
era
ghiacciata
,
da
un
lato
all
'
altro
delle
vie
si
poteva
patinare
e
furono
fatti
sdruccioloni
tremendi
.
Ci
dissero
di
star
pronti
per
il
domani
;
noi
trascorremmo
cinque
o
sei
ore
a
chiacchera
davanti
il
camminetto
fumando
,
ragionando
di
Firenze
,
che
ci
appariva
come
un
sogno
lontano
e
delle
feste
da
ballo
in
cui
saranno
stati
immersi
i
nostri
amici
,
allora
nel
pieno
sviluppo
del
Carnovale
.
Non
si
sperava
che
ci
rammentassero
:
un
giro
di
wals
,
una
stretta
di
mano
,
un
'
occhiata
procace
per
la
gioventù
d
'
oggi
ha
molto
più
attrazione
della
lotta
tra
l
'
Umanità
e
i
suoi
carnefici
.
Andammo
a
desinare
e
trovammo
la
trattoria
,
più
piena
del
solito
;
si
assisero
al
mio
tavolino
Rossi
,
Squaglia
,
Piccini
e
Stefani
:
eravamo
tutti
uggiosi
:
pareva
quasi
si
divinasse
che
erano
l
'
ultime
ore
che
si
ragionava
con
qualcuno
di
quelli
che
erano
tra
noi
.
Venne
a
noi
vicino
il
Maggiore
Pastoris
,
accompagnato
da
un
'
elegantissima
signora
:
Pastoris
ci
disse
che
,
quantunque
in
permesso
,
egli
non
aveva
potuto
resistere
all
'
idea
che
di
ora
in
ora
potea
nascere
qualche
attacco
e
che
non
poteva
star
più
lontano
da
noi
.
Bevemmo
allegramente
tutti
:
eravamo
sul
più
bello
degli
anni
,
tutti
ci
si
sentiva
bollire
nel
sangue
l
'
energia
e
l
'
attività
..
non
dovevano
passare
venti
ore
,
e
Pastoris
,
Rossi
,
Squaglia
,
dovevano
esser
cadaveri
!
Ci
ritirammo
più
di
buon
'
ora
del
solito
,
nè
,
quella
sera
ci
demmo
alle
baldorie
,
a
noi
consuete
.
Io
non
credo
ai
presentimenti
.
Napoleone
a
Waterloo
preconizzava
un
secondo
Austerlitz
,
ma
o
fosse
il
tempo
,
o
la
noia
,
o
qualunque
altra
ragione
,
il
fatto
è
che
quella
sera
eravamo
di
pessimo
umore
.
CAPITOLO
XIV
.
Ed
eccoci
all
'
Epopea
.
O
giorni
sublimi
,
che
resterete
onorati
fino
a
che
il
cuore
dei
generosi
palpiterà
alla
memoria
delle
azioni
magnanime
e
dei
leggendarii
eroismi
,
al
rammemorarvi
qual
fremito
nuovo
non
m
'
infondete
in
tutte
le
fibre
!
..
La
penna
trema
nelle
mie
mani
:
troppo
sono
inferiore
all
'
alto
subietto
!
..
Eschilo
solo
,
il
possente
cantor
di
Prometeo
,
potrebbe
degnamente
parlare
di
voi
,
giovani
,
cui
rodeva
il
cuore
,
più
tenace
del
favoloso
avvoltoio
l
'
inestinguibile
desio
di
redimere
l
'
Umanità
:
ma
ad
Eschilo
sorridevano
intorno
le
Grazie
,
abitatrici
perenni
degli
incantati
recessi
della
poetica
Grecia
,
ma
ad
Eschilo
ritornato
dal
combattimento
non
faceva
difetto
l
'
applauso
ed
il
conforto
dei
suoi
cittadini
entusiasti
,
mentre
noi
,
privi
della
scintilla
creatrice
del
Genio
,
scriviamo
tra
gente
che
non
comprende
virtù
,
che
ha
pronti
per
noi
i
dardi
avvelenati
del
sarcasmo
e
della
maldicenza
,
che
,
sempre
presta
a
giudicare
una
intrapresa
dall
'
esito
,
corona
di
lauro
e
porta
in
trionfo
i
fortunosi
al
Campidoglio
,
ed
accenna
ai
disgraziati
la
vicina
rupe
Tarpea
.
Oh
!
..
questa
umanità
che
dava
in
premio
a
Socrate
la
cicuta
,
a
Dante
l
'
esilio
,
a
Galileo
la
tortura
,
la
prigione
a
Camoens
,
il
rogo
a
Huss
e
a
Savanarola
,
e
la
forca
a
Jon
Brownh
,
questa
umanità
può
e
deve
serbare
un
assoluto
silenzio
sulle
eroiche
vittime
della
Borgogna
:
meglio
così
;
il
piagnisteo
di
plebi
codarde
,
sarebbe
un
insulto
a
quei
prodi
,
e
dalle
loro
ossa
sorgerebbe
una
rampogna
all
'
ingnavia
dei
contemporanei
;
quando
i
vivi
son
morti
,
parlano
un
'
eloquente
linguaggio
gli
estinti
;
qualche
volta
un
cimitero
ha
demolito
una
reggia
.
Giunto
a
questo
punto
supremo
dei
miei
meschini
ricordi
,
quanto
mi
grava
il
non
aver
sortito
dal
caso
una
di
quelle
intelligenze
,
che
,
come
aquile
,
si
elevano
al
disopra
dello
stupido
gregge
degli
umani
!
Qui
cade
ogni
scetticismo
,
qui
ogni
dubbio
non
che
follìa
sarebbe
delitto
.
Esiste
,
esiste
la
fede
,
l
'
abnegazione
,
la
virtù
anche
in
questo
secolo
nel
quale
ci
s
'
inchina
ai
subiti
guadagni
,
alle
problematiche
fortune
,
all
'
oro
,
nel
quale
si
calcolano
i
benefizi
di
una
battaglia
da
quanto
rialza
la
borsa
.
Io
ti
ho
veduta
,
o
sacra
primavera
d
'
Italia
:
io
ti
ho
veduta
affrontar
sorridendo
la
morte
,
correre
incontro
ai
cannoni
con
la
stessa
vaghezza
con
cui
una
fanciullina
corre
a
cogliere
un
fiore
,
accompagnare
con
guerresche
canzoni
il
fischio
delle
palle
,
perdere
l
'
ultima
stilla
di
sangue
,
col
volto
ispirato
,
coll
'
occhio
raggiante
,
come
chi
sa
di
riabilitare
,
morendo
,
l
'
umanità
che
lo
spregia
:
io
ti
ho
veduta
e
d
'
ora
in
avanti
in
mezzo
alle
delusioni
continue
,
alle
ambizioni
codarde
,
ai
vaneggiamenti
ridicoli
di
questa
società
trista
ed
ipocrita
,
il
tuo
glorioso
ricordo
infonderà
nuova
lena
al
mio
spirito
,
mi
raffermerà
sempre
più
in
quei
santi
principii
che
mi
sono
di
guida
,
mi
farà
affrontare
,
se
pur
ne
è
duopo
,
a
mia
volta
la
morte
...
La
morte
?
..
Oh
!
ben
felice
chi
la
può
incontrare
col
vostro
eroismo
!
Calate
,
o
corvi
dall
'
alte
montagne
e
dalle
folte
foreste
vicine
...
i
re
della
terra
vi
apprestano
per
oggi
un
sontuoso
banchetto
:
i
re
della
terra
son
vostri
degni
fratelli
,
e
non
si
mostreranno
oggi
dammeno
della
fama
di
splendidi
,
per
cui
l
'
inalzano
a
'
sette
cieli
i
cortigiani
ed
i
giornalisti
venduti
.
Da
una
parte
è
l
'
avvenire
,
la
gioventù
!
dall
'
altra
il
passato
,
il
calcolo
freddo
,
impassibile
come
il
destino
.
In
oggi
chi
troverà
il
sistema
di
distruggere
reggimenti
intieri
in
un
colpo
avrà
lauri
,
corone
,
commende
ed
archi
trionfali
...
i
medici
condotti
,
questi
poveri
figli
della
scienza
che
sfidano
l
'
inclemenza
delle
stagioni
,
i
disagi
delle
montagne
,
stentano
la
vita
e
maledicano
la
fecondità
delle
loro
compagne
di
sventura
e
di
triboli
...
oh
,
è
pur
giusta
la
giustizia
dei
re
,
ma
qualche
volta
può
anche
sbagliare
i
suoi
calcoli
!
Il
progresso
infrange
l
'
edifizio
granitico
inalzato
dall
'
oscurantismo
e
sorretto
dalla
violenza
:
il
progresso
debella
ogni
ostacolo
,
apparisca
pur
formidabile
.
Quando
si
fora
il
Moncenisio
e
si
taglia
l
'
istmo
di
Suez
,
potrà
l
'
umanità
soffermarsi
difaccia
alla
barriera
di
un
privilegio
,
più
d
'
ogni
altro
schifoso
,
perché
tenuto
su
da
baionette
tuttora
rosseggianti
di
sangue
?
Che
si
coronino
adunque
d
'
elleboro
,
che
danzino
,
come
pazzi
,
sull
'
orlo
della
voragine
,
che
si
inebrino
ai
baci
comprati
delle
loro
Odalische
,
che
votino
allegramente
quei
calici
dove
il
rosso
licore
dovrebbe
rammentar
loro
il
sangue
di
popolo
,
da
loro
indegnamente
versato
...
il
Dies
irae
ha
da
giunger
per
tutti
,
la
scienza
ha
già
segnato
nell
'
aule
dei
re
il
Mane
,
Tekel
,
Fares
,
ed
incapaci
di
rinvenire
nell
'
estremo
momento
il
coraggio
di
Sardanapalo
,
noi
li
vedremo
ricchi
accattoni
girellare
nel
mondo
,
sfuggiti
da
tutti
come
belve
feroci
,
impotenti
e
rabbiosi
!
..
Brillava
ancora
qua
e
là
per
il
cielo
qualche
stella
,
che
man
mano
sbiancandosi
andava
a
svanire
nell
'
infinito
come
un
generoso
proposito
di
una
anima
debole
,
e
noi
eravamo
al
quartier
generale
.
Passammo
lì
molte
ore
senza
alcuna
novella
,
quando
ci
fu
detto
che
anche
per
quel
giorno
non
eravi
alcuna
cosa
di
nuovo
;
ma
che
però
,
stessimo
pronti
per
il
domani
che
nel
domani
avremmo
avuto
una
grande
,
una
decisiva
battaglia
.
Rossi
,
Piccini
,
gli
altri
nostri
amici
della
Compagnia
Genovese
,
ci
confermarono
l
'
esattezza
di
ciò
che
si
sentiva
e
tutt
'
insieme
giurammo
di
pigliare
la
sera
una
sbornia
solenne
,
per
rassomigliare
almeno
in
qualche
cosa
a
Leonida
e
ai
suoi
trecento
spartani
che
,
come
ognuno
sa
,
banchettarono
allegramente
prima
di
farsi
incontro
alle
tremende
falangi
di
Serse
,
dandosi
appuntamento
pel
dì
dopo
all
'
inferno
...
e
nessuno
di
loro
mancò
alla
propria
parola
...
Beati
quei
tempi
!
Sul
mezzogiorno
però
a
tutti
i
canti
della
città
suonarono
le
trombe
;
i
soldati
furono
in
fretta
e
in
furia
mandati
fuori
della
città
...
il
cannone
tuonava
:
questa
volta
ci
si
era
davvero
.
Tutti
si
corse
come
un
sol
uomo
,
al
palazzo
della
prefettura
:
là
trovammo
il
nostro
tenente
Ricci
-
Si
vuole
andare
-
Gridammo
a
coro
pieno
-
Andremo
,
rispose
lui
,
anche
senza
arme
,
e
poco
dopo
tutti
ci
movemmo
,
senza
curarsi
nemmeno
di
avere
un
fucile
.
Passammo
dalla
Porta
sant
'
Apollinare
dove
trovammo
Bordone
con
tutti
i
suoi
ufficiali
:
prendemmo
a
passo
di
corsa
un
viottolo
,
desiosi
di
anticipare
il
momento
,
che
anelavamo
da
sì
gran
tempo
.
Ad
ogni
minuto
il
rimbombo
dell
'
artiglieria
,
rassembrava
una
voce
potente
che
ci
accusasse
di
essere
lontani
dal
pericolo
:
i
circostanti
campi
erano
ghiacciati
:
ghiacciati
i
fossi
che
fiancheggiavano
la
via
,
eppure
si
sudava
,
eppure
il
cuore
ci
batteva
forte
forte
nel
petto
e
noi
avevamo
la
lingua
fuori
.
Ad
ogni
colpo
un
sol
grido
elevavasi
da
tutti
noi
,
un
sol
grido
che
chiaramente
mostrava
la
nostra
animazione
,
la
nostra
bramosia
,
il
grido
di
:
Avanti
!
A
mezzo
chilometro
dalla
città
,
incominciammo
a
trovare
delle
guardie
mobili
,
o
appiattate
,
o
che
si
ritiravano
:
noi
non
facemmo
loro
alcun
rimprovero
,
ma
invece
con
la
più
buona
maniera
del
mondo
,
si
richiedevano
del
loro
fucile
.
Molti
lo
diedero
assai
volentieri
;
molti
altri
,
inorridisco
a
dirlo
,
ce
la
venderono
:
pochi
,
messi
su
dall
'
esempio
,
ci
seguitarono
.
E
intanto
pochi
passi
ci
mancavano
ancora
per
arrivare
a
Fontain
;
una
salita
,
molto
erta
,
e
ci
si
era
;
facemmo
quella
salita
di
corsa
.
Al
limitare
del
paese
,
due
palle
attraversarono
la
via
;
i
più
giovani
abbassarono
istintivamente
la
testa
,
noi
godemmo
per
aver
raggiunto
finalmente
la
meta
.
Fontain
era
desolato
:
chiuse
tutte
le
case
,
non
un
abitante
per
le
due
o
tre
vie
che
costituiscono
questa
borgata
.
Prendemmo
la
prima
strada
che
ci
si
parò
innanzi
alla
vista
,
ed
arrivammo
ad
una
piazzetta
,
che
è
proprio
sotto
alla
piccola
collina
,
sulla
quale
è
situata
la
chiesa
.
La
mitraglia
imperversava
,
al
nostro
arrivo
:
i
piccoli
muri
che
custodivano
i
vicini
giardini
,
erano
battuti
,
scalcinati
,
rovinati
addirittura
da
quest
'
uragano
di
nuovo
genere
:
andare
in
mezzo
alla
spianata
sarebbe
stato
impossibile
;
meno
male
che
fu
l
'
affare
di
pochi
secondi
!
...
Addossati
a
una
cancellata
di
un
giardino
,
lì
trovammo
Kane
,
Niklatz
è
le
altre
due
guide
che
erano
state
attaccate
al
seguito
del
generale
Bossak
..
Kane
mi
trasse
dapparte
,
e
mi
sussurrò
negli
orecchi
:
Si
crede
morto
Bassak
:
è
da
stamani
che
noi
non
l
'
abbiamo
veduto
....
Montammo
su
alla
chiesa
,
una
sezione
d
'
artiglieria
stava
ai
due
lati
della
modesta
parrocchia
;
il
colonnello
Olivier
,
assisteva
alle
operazioni
dei
suoi
cannonieri
:
e
a
pochi
passi
da
lui
,
con
un
sangue
freddo
invidiabile
,
col
suo
breviario
sotto
il
braccio
se
ne
stava
il
prior
di
Fontain
.
Il
fuoco
degli
assalitori
era
diminuito
;
di
tanto
in
tanto
qualche
nuvoletta
di
fumo
appariva
improvvisamente
sul
Orizzonte
,
e
qualche
scaglia
veniva
a
cadere
ai
nostri
piedi
.
-
Datemi
un
po
'
il
canocchiale
-
Domandai
a
un
'
artigliere
,
un
bellissimo
giovane
.
-
Tenete
mi
disse
e
non
fu
capace
di
darmelo
che
una
palla
gli
faceva
schizzare
il
cervello
...
Fu
l
'
unica
palla
di
fucile
che
sentimmo
ronzare
in
Fontain
,
Intanto
un
vivissimo
fuoco
di
moschetteria
cominciò
a
sentirsi
dalla
parte
della
vicina
Talant
.
Talant
e
Fontain
son
due
collinette
isolate
,
che
si
elevano
in
una
estesa
pianura
,
frastagliata
qua
e
là
da
piccoli
rialzi
,
e
nel
cui
fondo
è
il
piccolo
paese
di
Daix
,
che
era
stato
sgombrato
al
mattino
da
due
battaglioni
di
guardia
mobile
che
l
'
aveano
in
custodia
.
I
Prussiani
si
erano
spinti
verso
Fontain
,
poi
ritirandosi
con
una
mossa
improvvisa
,
si
erano
ricostituiti
dietro
il
villaggio
di
Daix
,
per
piombare
in
grandi
masse
sopra
Talant
:
per
conseguenza
il
fuoco
di
fronte
a
noi
potea
dirsi
quasi
cessato
;
mentre
cominciava
,
e
senza
posa
,
sulla
nostra
sinistra
.
-
Che
facciamo
?
-
Domandammo
al
Ricci
.
-
Andiamo
laggiù
...
E
tutti
scendemmo
la
strada
e
per
far
più
presto
entrammo
nei
campi
:
lì
cominciò
la
bella
sinfonia
delle
palle
...
Addio
Italia
,
pensammo
tra
noi
,
addio
occupazioni
della
nostra
vita
scapata
...
un
grido
ci
tolse
alle
reflessioni
...
il
povero
Gaido
,
colpito
in
mezzo
del
cuore
,
cadeva
a
pochi
passi
da
noi
.
Si
procede
...
riscontriamo
un
ferito
che
vien
trasportato
a
braccia
alla
vicina
ambulanza
...
Ciao
ragazzi
,
ci
dice
,
viva
la
Repubblica
e
noi
si
procede
ancora
e
vediamo
il
prode
capitano
Vichard
,
capo
di
stato
maggiore
del
Bossak
,
dilaniato
da
cinque
ferite
.
-
Portalo
all
'
ambulanza
-
Mi
grida
il
tenente
.
-
Ma
...
-
Poi
ci
raggiungerai
...
tu
sai
dove
siamo
!
E
io
e
il
Bocconi
,
preso
a
braccetto
il
Vichard
,
rifacemmo
quella
via
sempre
in
mezzo
all
'
imperversar
delle
palle
,
almanaccammo
una
buona
mezz
'
ora
per
trovare
questa
benedetta
ambulanza
,
e
quando
ci
fummo
arrivati
,
fummo
dolorosamente
sorpresi
nell
'
osservare
,
che
punto
più
esposto
di
quello
alle
palle
era
impossibile
il
ritrovare
;
lì
ci
era
addirittura
una
grandine
e
molti
feriti
,
credo
,
vi
ricevessero
il
colpo
di
grazia
.
Dopo
poco
raggiungemmo
i
compagni
....
Ed
ora
spingiamoci
sotto
Talant
,
dove
aveva
da
essere
la
sublime
ecatombe
,
dove
Garibaldi
in
persona
,
a
cavallo
,
in
prima
linea
capitanava
il
combattimento
.
Nei
campi
sulla
destra
del
paese
avevano
preso
posizione
,
e
si
accingevano
a
rintuzzare
l
'
assalto
dei
Prussiani
,
la
Compagnia
Genovese
(
capitano
Razzeto
)
i
Cacciatori
Spagnoli
,
del
cui
capitano
sono
rincrescevole
di
non
sapere
il
nome
,
e
gli
Egiziani
,
comandati
da
Zauli
.
I
cacciatori
di
Marsala
erano
in
sostegno
di
queste
compagnie
.
La
legione
Tanara
era
dall
'
altro
lato
della
via
,
mentre
Ravelli
coi
suoi
era
in
riserva
nel
paese
.
Tutta
la
terza
e
quinta
brigata
erano
insomma
lassù
.
Dai
vigneti
,
dalle
ville
poco
distanti
i
Prussiani
cominciarono
un
fuoco
d
'
inferno
:
gli
alberi
erano
scheggiati
ad
ogni
minuto
;
le
siepi
si
stroncavano
,
producendo
un
fracasso
indescrivibile
:
ogni
poco
si
spengeva
per
sempre
una
generosissima
vita
;
ogni
poco
erano
gemiti
,
strida
,
imprecazioni
;
gli
strazianti
lamenti
degli
uomini
avevano
riscontro
in
que
'
dei
cavalli
...
povere
bestie
innocenti
,
che
ad
ogni
poco
cadevano
stramazzoni
per
terra
in
quella
grandinata
di
proiettili
,
che
di
minuto
in
minuto
raddoppiava
d
'
intensità
.
I
nostri
erano
imperterriti
come
vecchi
soldati
:
gli
Spagnoli
ammirabili
;
nelle
legioni
Italiane
non
mancavano
spiritosaggini
,
nè
arguzie
..
-
Guarda
,
se
con
quegli
elmi
non
paiono
civiconi
del
quarantotto
!
-
Diceva
uno
.
-
Mirali
bene
...
che
vadano
a
godere
della
sua
grazia
di
Dio
!
-
Coraggio
amici
,
si
gioca
l
'
ultima
carta
...
o
si
sballa
o
saremo
eroi
.
Conforti
reciproci
,
incoraggiamenti
non
mancavano
certo
in
quelle
file
che
decimava
la
morte
.
I
Prussiani
avevano
fatto
delle
feritoie
in
un
muro
difaccia
e
con
tutta
la
sicurezza
possibile
miravano
come
se
fossero
al
bersaglio
.
Nella
prima
mezz
'
ora
,
Squaglia
ebbe
una
palla
in
bocca
che
poco
dopo
lo
rese
cadavere
.
Povero
Squaglia
!
...
Quasichè
presentisse
la
morte
aveva
dato
a
tutti
i
compagni
la
sua
carta
di
visita
con
l
'
indirizzo
preciso
della
propria
famiglia
.
Canzio
,
come
sempre
elegantissimo
,
se
ne
stava
in
capo
alla
via
,
puntando
i
nemici
col
canocchiale
,
indifferente
come
se
puntasse
una
bella
donna
al
teatro
.
Canessa
era
a
pochi
passi
da
lui
.
Menotti
,
Bizzoni
,
Tanara
,
Erba
trapassavano
recando
ordini
,
incoraggiando
col
loro
contegno
i
più
timidi
in
mezzo
a
quel
turbine
di
palle
di
ogni
qualità
,
che
ci
aveva
ridotti
,
alla
lettera
,
sordi
.
Garibaldi
esposto
come
tutti
gli
altri
,
più
di
tutti
gli
altri
alle
micidialissimo
scariche
del
nemico
,
era
sorridente
,
tranquillo
e
faceva
nascere
nel
cuore
d
'
ognuno
un
sentimento
tale
di
dignità
e
di
rispetto
che
credo
,
sarebbe
stato
per
chiunque
impossibile
il
mancare
al
proprio
dovere
.
I
nostri
si
mandarono
a
dare
due
cariche
alla
baionetta
,
cariche
che
furono
ricevute
accanitamente
dal
nemico
...
Quante
nobili
vite
non
furono
spente
!
..
Il
terreno
era
chiazzato
di
sangue
,
ad
ogni
passo
impediva
l
'
andare
un
cadavere
,
via
via
che
si
procedeva
i
morti
erano
ammonticchiati
l
'
uno
sull
'
altro
.
E
intanto
si
avvicinava
la
sera
;
e
un
'
acqua
fine
fine
ci
filtrava
nell
'
essa
;
fu
allora
che
vidi
Mis
Wite
Mario
passeggiare
intrepidamente
lì
proprio
in
prima
fila
con
un
sangue
freddo
da
fare
invidia
a
un
vecchio
soldato
;
chiunque
ha
preso
parte
alle
tremende
giornate
di
Digione
,
deve
serbare
eterna
memoria
di
questa
eroina
,
che
abbiamo
veduta
trasvolarci
davanti
,
come
un
'
esempio
vivente
di
quanto
può
fare
una
donna
animata
da
generosi
propositi
;
lei
hanno
ammirata
al
proprio
fianco
i
combattenti
,
lei
hanno
salutata
come
affettuosa
sorella
i
feriti
;
lei
hanno
riverito
gli
stessi
nemici
,
in
mezzo
ai
quali
passava
dalle
nostre
file
,
per
poter
recare
un
sollievo
a
chi
era
in
angustie
,
per
potere
avere
informazioni
sicure
su
certe
cose
che
rimanevano
al
buio
.
Mai
la
morte
ha
mietute
tante
vite
magnanime
in
pochi
momenti
,
come
quella
sera
a
Talant
.
Gli
Spagnoli
si
erano
ridotti
ad
un
piccolo
nucleo
ed
avevano
perduto
i
loro
ufficiali
,
lo
stesso
era
degl
'
Egiziani
il
cui
prode
tenente
Zauli
giaceva
ferito
;
morto
il
bravo
tenente
Gniecco
dei
Genovesi
,
ed
esanimi
al
suolo
giacevano
già
Salomoni
,
Imbriani
,
Settignani
,
e
Pastoris
.
L
'
ecatombe
stava
per
compiersi
:
a
quelli
in
prima
linea
mancavano
le
munizioni
,
e
l
'
ostinatezza
dei
Prussiani
raddoppiava
:
mentre
difatti
essi
avevano
sgombrato
quasi
tutto
l
'
esteso
terreno
che
ci
stava
dicontro
,
si
agglomeravano
in
faccia
a
Talant
,
a
Talant
i
di
cui
difensori
oramai
potevansi
calcolare
a
poche
centinaie
.
Avevano
i
nostri
avversarii
occupata
una
cascina
al
disotto
del
paese
,
e
si
avanzavano
a
pelettoni
serrati
,
e
tirando
su
noi
con
una
continuità
straordinaria
.
Vien
dato
al
battaglione
dei
Cacciatori
di
Marsala
l
'
ordine
di
avanzarsi
e
di
caricare
il
nemico
.
Lo
strenuissimo
Perla
col
volto
raggiante
,
con
piglio
da
infonder
coraggio
ad
un
morto
si
pone
alla
testa
.
Genovesi
,
Egiziani
,
Spagnoli
,
quelli
delle
altre
legioni
,
tutti
si
raggranellano
dietro
di
lui
,
tutti
sono
ansiosi
di
morire
da
forti
o
di
veder
rinculare
il
nemico
.
Molti
non
hanno
più
cariche
molti
sono
sfiniti
dalla
stanchezza
,
molti
non
resistono
più
in
mezzo
a
quella
desolazione
e
vanno
incontro
a
una
palla
tanto
per
finirla
una
volta
con
questo
mondo
codardo
;
avanti
,
gridano
gli
ufficiali
,
avanti
ripetono
i
più
animosi
,
avanti
grida
nel
cuore
l
'
amore
dell
'
umanità
e
della
repubblica
,
avanti
la
voce
del
dovere
e
tutti
,
come
un
sol
'
uomo
,
si
accingono
alla
titanica
impresa
.
Cinquecento
cori
battevano
in
quell
'
istante
all
'
unisono
!
...
Viva
la
Repubblica
,
viva
Garibaldi
...
giù
la
baionetta
ed
a
passo
di
corsa
contro
i
soldati
di
re
Guglielmo
.
Il
fumo
impedisce
la
vista
:
in
quella
penombra
,
prodotta
anche
dall
'
ora
divenuta
tarda
,
ad
ogni
secondo
si
vedono
guizzare
immense
strisce
di
fuoco
;
si
procede
pestando
i
cadaveri
e
seminando
a
ogni
poco
di
nuovi
cadaveri
il
suolo
;
i
Prussiani
essi
pure
si
avanzano
,
ma
lentamente
;
il
cozzarsi
è
divenuto
inevitabile
e
sarà
un
cozzo
tremendo
.
Lo
slancio
dei
nostri
è
impetuoso
...
troppo
impetuoso
:
Perla
,
il
veterano
di
tutte
le
campagne
dell
'
indipendenza
stramazza
per
terra
mortalmente
ferito
:
Cavallotti
è
morto
;
moribondo
il
tenente
Rossi
di
Lodi
:
i
soli
cacciatori
di
Marsala
hanno
17
ufficiali
fuori
di
combattimento
.
I
Prussiani
si
asserragliano
in
due
casette
;
vien
dato
anche
ai
nostri
l
'
ordine
di
ritirarsi
;
rimanendo
la
sola
legione
Ravelli
a
guardia
di
Talant
...
-
Vieni
via
-
Grida
il
Piccini
al
Rossi
,
quando
tutti
si
erano
ritirati
.
-
Fammi
utilizzare
anche
le
ultime
due
cariche
che
mi
sono
restate
-
Questi
rispose
...
e
si
avanzò
verso
il
nemico
.
Un
vivissimo
fuoco
di
moschetteria
,
l
'
ultimo
che
si
eseguisse
in
quel
punto
,
uccise
il
nostro
amico
diletto
,
il
nostro
compagno
di
tante
sventure
e
di
tante
peripezie
.
Nessuno
più
lo
rivide
:
il
giorno
dipoi
sapemmo
da
una
guida
che
egli
era
morto
in
conseguenza
di
tre
ferite
:
due
nel
petto
ed
una
nella
faccia
.
Ci
ritirammo
;
il
cielo
era
ingombrato
qua
e
là
da
densi
nuvoloni
;
gli
alberi
sembravano
giganteschi
;
al
fragore
prolungato
di
poco
fa
era
succeduto
un
silenzio
cupo
,
lugubre
,
interotto
solamente
a
lunghi
intervalli
da
qualche
colpo
;
rientrammo
nella
gran
strada
e
qui
un
viavai
di
carri
,
d
'
ambulanze
,
sopra
uno
dei
quali
vidi
la
simpatica
donnina
che
avevamo
veduto
dalla
tabaccaia
,
e
trasporti
di
feriti
,
e
imprecazioni
di
morenti
,
e
un
chiamarsi
ad
alta
voce
tra
i
carri
e
un
domandarsi
informazione
,
accolte
ora
da
sospiri
,
ora
da
bestemmie
,
ora
da
un
«
meno
male
»
proferito
in
senso
stizzoso
e
soddisfatto
;
nei
campi
adiacenti
si
vedevano
a
quell
'
incerto
chiarore
molti
cadaveri
;
la
luna
si
mostrava
timidamente
in
mezzo
alle
nubi
.
Mi
venne
in
mente
la
leggenda
popolare
che
sostiene
Caino
esser
stato
relegato
nella
luna
;
le
macchie
di
questo
pianeta
mi
sembravano
in
quella
sera
proprio
gli
occhi
di
questo
primo
fratricida
,
che
ora
allegravasi
a
quella
strage
fraterna
.
Su
un
carrettone
vedemmo
insieme
a
tanti
altri
lo
Stefani
che
era
stato
ferito
in
un
braccio
;
noi
c
'
inoltravamo
serii
serii
in
mezzo
a
quelle
confusione
;
nessuno
avrebbe
potuto
scherzare
:
un
giovinetto
si
azzardò
di
intuonar
sottovoce
una
cantilena
fu
acremente
ripreso
:
erano
troppi
i
morti
che
avevamo
veduti
a
quell
'
ora
,
eran
troppe
le
perdite
che
ci
facevano
sanguinare
l
'
anima
a
tutti
e
,
ce
lo
perdonino
gli
spiriti
forti
,
noi
si
sentiva
voglia
di
piangere
.
Io
comprendo
in
certi
momenti
l
'
indispensabilità
di
una
guerra
,
comprendo
che
nel
fervore
delle
pugne
ci
s
'
inebrii
più
che
se
prendessimo
parte
a
una
scena
d
'
amore
e
di
ardentissimo
amore
,
ma
,
quando
tutto
ritorna
nella
solita
calma
;
quando
girando
gli
occhi
non
vedi
che
informi
ammassi
di
carne
che
saran
putrefatti
tra
poco
,
e
che
poco
tempo
fa
sentivano
,
amavano
,
speravano
;
quando
ripensi
al
dolore
,
alla
disperazione
di
migliaia
di
madri
e
di
vedove
,
se
non
detesti
questa
macelleria
d
'
innocenti
,
questa
violazione
delle
più
care
affezioni
e
dei
legami
più
sacri
,
bisogna
dire
che
la
natura
ti
ha
dotato
di
un
cuore
di
pietra
!
..
I
Chinesi
,
che
noi
abbiamo
avuto
il
coraggio
di
chiamar
barbari
sino
a
questi
ultimi
tempi
,
fino
dall
'
età
più
lontane
,
come
ci
dice
Laotsu
,
imponevano
ai
loro
generali
di
mettersi
in
lutto
,
appenachè
avevano
vinto
una
battaglia
:
noi
che
ci
si
becca
il
titolo
di
umanissimi
e
di
civilizzati
inalziamo
sulle
nostre
piazze
monumenti
ai
generali
,
anche
quando
hanno
perduto
,
purché
abbiano
tirato
a
far
ciccia
.
Evviva
la
civiltà
!
Entrati
in
Digione
,
con
grandissima
nostra
sorpresa
,
trovammo
aperte
tutte
le
botteghe
;
andammo
alla
solita
trattoria
...
era
quasi
deserta
;
quanti
di
quelli
che
erano
soliti
a
frequentarci
non
avevano
lasciato
la
vita
,
nel
breve
volgere
di
otto
o
dieci
ore
!
...
Ogni
persona
che
entrava
,
erano
domande
,
grida
di
sorpresa
,
strette
di
mano
:
e
solamente
allora
si
cominciava
a
forza
di
racconti
a
sapere
gli
episodi
gloriosi
del
combattimento
,
le
perdite
che
avevamo
subito
,
l
'
andamento
preciso
della
battaglia
.
-
Il
tale
...
?
domandava
qualcuno
;
è
morto
,
gli
si
rispondeva
;
e
il
tale
altro
?
...
Morto
anche
lui
...
e
tutti
a
sforzarci
a
sorridere
per
far
gli
uomini
forti
,
ma
il
sorriso
moriva
sul
labbro
e
ci
si
sentiva
invece
un
groppo
alla
gola
che
ci
faceva
discorrere
stentatamente
,
e
avremmo
pianto
così
volentieri
,
se
il
pianto
non
fosse
qualificato
per
una
debolezza
da
donnicciole
.
Le
guide
del
generale
Bossak
ci
annunziarono
la
morte
di
questo
eroico
figlio
della
Polonia
;
come
erano
commosse
via
via
che
procedevano
nel
loro
racconto
!
Non
era
un
superiore
quello
che
avevano
perduto
,
era
un
fratello
:
Bossak
aveva
voluto
dar
loro
di
sua
tasca
ogni
giorno
il
doppio
della
paga
che
le
ricevevano
dal
corpo
;
ogni
giorno
le
voleva
a
mensa
con
lui
;
il
primo
dell
'
anno
fe
'
loro
presente
di
qualche
marengo
:
una
volta
che
la
brigata
mancava
di
viveri
provvide
,
sempre
a
sue
spese
,
affinchè
nessuno
soffrisse
la
fame
.
La
democrazia
faceva
una
perdita
irreparabile
con
la
morte
di
lui
;
figlio
di
una
delle
più
illustri
famiglie
Pollacche
,
si
era
posto
a
capo
della
rivoluzione
nel
1864
,
ed
esule
in
Svizzera
confezionava
le
cartoline
da
spagnolette
,
tanto
per
tirare
avanti
onoratamente
la
sua
famigliola
.
Appenachè
seppe
esser
la
Francia
divenuta
repubblica
,
si
mise
a
di
lei
servizio
,
e
nella
mattina
di
questo
giorno
glorioso
,
spintosi
alla
testa
di
una
ventina
di
guardie
mobili
,
più
arditamente
di
quello
che
sogliono
fare
tutti
i
generali
,
aveva
incontrato
la
morte
,
suggellando
col
sangue
la
sua
vita
esemplare
.
Verso
le
dieci
io
volli
ridurmi
a
casa
:
la
stanchezza
mia
è
indescrivibile
;
appena
in
strada
incontrai
i
Carabinieri
Genovesi
:
saranno
stati
una
trentina
;
gli
Spagnoli
che
li
seguiano
erano
tutt
'
al
più
venticinque
:
quante
vittime
in
quella
giornata
:
quante
nazioni
non
affratellava
quel
sangue
generoso
sparso
in
prò
di
una
repubblica
!
Arrivato
a
casa
,
mi
scinsi
la
sciabola
:
non
guardai
nemmeno
una
vecchia
bottiglia
che
ci
aveva
apprestato
la
padrona
di
casa
,
meditai
molto
,
riandai
tutti
i
più
piccoli
episodii
della
strage
a
cui
avevo
assistito
,
poi
cominciai
ad
appisolarmi
e
un
benefico
sonno
mi
tolse
alle
ansie
,
alle
dolorose
.
ricordanze
,
alle
considerazioni
più
o
meno
filosofiche
.
«
La
gioia
dei
profani
È
un
fumo
passeggier
.
»
Mi
desto
di
soprassalto
è
sento
di
nuovo
suonar
delle
trombe
;
credo
sul
principio
che
ciò
non
sia
che
un
giuoco
della
mia
alterata
immaginazione
:
aguzzo
l
'
orecchio
,
vò
alla
fine
-
stra
,
la
schiudo
...
Non
ci
è
che
dire
...
sono
trombe
che
ci
chiamano
un
'
altra
volta
a
raccolta
-
Ci
siamo
,
dico
tra
me
e
non
senza
imprecazioni
,
mi
ricingo
la
durlindana
e
scendo
in
mezzo
alla
via
.
Doveva
esser
suonata
di
poco
la
mezzanotte
.
I
soldati
si
avviano
verso
la
stazione
;
io
tenni
lor
dietro
.
-
Che
ci
è
?
-
I
Prussiani
si
avanzano
...
hanno
avuto
rinforzi
.
-
O
non
si
erano
ritirati
?
-
Sì
...
ma
ora
ritornano
.
-
E
noi
?
-
Si
batte
in
ritirata
.
-
È
impossibile
...
Garibaldi
si
farà
ammazzare
ma
non
vorrà
dar
loro
questa
soddisfazione
.
-
Eppure
vedrete
...
vi
dico
che
si
va
a
Lione
.
-
Smettete
,
pazzo
!
-
Non
è
vero
!
-
Se
hai
paura
,
và
a
letto
.
-
È
impossibile
!
...
Insomma
a
forza
di
queste
discussioni
,
si
era
giunti
al
cimitero
che
è
quasi
difaccia
alla
ferrovia
.
Lì
trovammo
Garibaldi
in
carrozza
,
tutto
lo
stato
maggiore
e
alcuni
battaglioni
schierati
.
Degli
scorridori
prendevano
la
via
onde
attinger
notizie
,
o
recar
dei
dispacci
.
Il
freddo
era
tremendo
;
tutti
si
batteva
i
denti
,
ci
si
strisciava
le
mani
,
si
passava
infine
un
quarto
d
'
ora
più
climaterico
di
quello
di
Rabelais
.
Fortunamente
,
dopo
informazioni
ricevute
,
il
Generale
ci
rimandò
tutti
a
dormire
:
non
era
stato
che
un
'
equivoco
,
di
cui
noi
avevamo
pagato
le
spese
.
Mezz
'
ora
dopo
,
a
dir
molto
,
si
dormiva
di
nuovo
tranquillamente
.
CAPITOLO
XV
.
Quattro
ore
di
sonno
,
e
poi
via
di
corsa
in
quartiere
:
quelli
erano
giorni
che
si
poteva
affermare
di
essere
esempii
viventi
della
teoria
di
là
da
venire
,
del
moto
perpetuo
.
La
nostra
scuderia
aveva
due
nuovi
ospiti
;
due
cavalli
che
Mecheri
e
Ghino
Polese
avevano
preso
sul
campo
:
questi
due
giovani
,
il
giorno
innanzi
,
distaccandosi
con
tre
o
quattro
altri
da
noi
,
erano
corsi
in
prima
fila
,
ed
avevano
ottenuto
dai
presenti
gli
elogii
più
ampi
per
il
loro
sangue
freddo
e
il
loro
coraggio
:
Ghino
,
da
quel
capo
ameno
che
era
,
tra
una
scarica
e
l
'
altra
,
nel
turbinio
dello
palle
faceva
un
minuetto
,
destando
unanimi
sorrisi
d
'
ammirazione
...
non
dico
di
più
,
perché
non
si
abbia
a
dire
che
l
'
amicizia
ha
potere
di
convertir
noialtri
scapati
in
società
di
mutua
ammirazione
;
chi
li
ha
veduti
non
potrà
dire
che
come
me
:
con
loro
fu
ferito
assai
gravemente
il
nostro
caporal
furiere
Pianigiani
,
giovinetto
Livornese
quasi
bambino
,
ma
che
per
fermezza
poteva
dar
dei
punti
a
un
vecchio
militare
;
il
Mattei
,
guida
pur
egli
,
fu
ferito
a
una
coscia
da
un
colpo
di
mitragliatrice
,
mentre
si
disponeva
ad
andare
all
'
attacco
.
Raggranello
altri
ragguagli
del
giorno
innanzi
:
delle
quindici
guide
che
si
erano
mosse
a
piedi
col
tenente
Ricci
,
due
erano
morte
e
sette
ferite
:
il
nostro
deposito
avea
dato
il
suo
contingente
alla
carneficina
.
Nella
nottata
due
nostri
caporali
,
Luperi
e
Aribaud
avevan
fatto
prigioniero
il
nipote
del
generale
Werder
,
che
si
era
addormentato
in
una
casetta
.
Mi
si
parla
di
un
Romagnolo
,
Salvadore
Caimi
,
che
,
giacente
in
letto
all
'
ospedale
,
e
dato
per
spacciato
da
medici
,
essendo
afflitto
da
perfidissimo
vaiolo
,
all
'
udire
il
cannone
saltò
giù
,
si
rinpannucciò
alla
meglio
,
e
corse
in
prima
fila
,
ove
morì
,
ma
non
colpito
da
palla
:
tutti
hanno
da
raccontare
qualche
eroismo
che
hanno
veduto
,
qualche
atto
di
valore
di
cui
furono
parte
:
manco
male
,
non
avranno
più
il
coraggio
di
dire
che
gli
Italiani
non
si
battono
!
I
preti
,
strano
a
dirsi
erano
stati
pel
contegno
loro
ammirabili
;
alcuni
signori
dei
paesi
a
noi
vicini
si
erano
mescolati
ai
soldati
,
ed
alcuni
erano
caduti
vittime
del
loro
amore
di
patria
.
Se
la
perdita
di
molti
nostri
compagni
ci
faceva
essere
di
malumore
,
ci
era
anche
di
che
rifarsi
la
bocca
!
Ci
pongono
in
libertà
,
raccomandandoci
di
non
scostarsi
tanto
dal
quartier
generale
:
approfitto
di
questo
intermezzo
per
recarmi
a
far
visita
al
ferito
Stefani
;
la
ferita
era
leggerissima
,
e
lo
avevano
di
nuovo
portato
nella
sua
casa
,
che
serviva
anche
d
'
ambulanza
.
Ci
trovai
mio
fratello
,
diversi
della
compagnia
Genovese
;
tutti
seduti
intorno
al
fuoco
facevano
piani
di
guerra
,
discutevano
i
comandi
del
giorno
avanti
,
rammentavano
i
morti
,
godevano
ed
erano
sorpresi
di
averla
scapolata
e
giuravano
che
fuoco
indiavolato
,
come
quello
sotto
Talant
era
più
che
impossibile
,
avesse
di
nuovo
a
farsi
sentire
.
Vollero
di
riffa
che
io
facessi
una
corrispondenza
per
un
giornale
di
Firenze
e
tutti
ci
vollero
mettere
lo
zampino
....
immaginatevi
che
brodo
lungo
la
venne
a
riuscire
,
e
come
mostrasse
eloquentemente
che
chi
la
scriveva
non
era
un
Montecuccoli
,
nè
un
Napoleone
....
pure
ci
sembrò
un
capolavoro
di
descrizione
,
una
vera
pagina
di
dottrina
strategica
...
ci
si
contentava
di
tanto
poco
,
dopo
una
batosta
così
indiavolata
!
A
interrompere
la
nostra
ammirazione
,
capita
in
mezzo
a
noi
,
come
una
bomba
,
il
Piccini
;
aveva
l
'
amico
un
viso
di
tramontana
da
metterci
i
brividi
addosso
e
non
aveva
torto
;
partito
a
bruzzico
insieme
al
Baldassini
per
rinvenire
il
cadavere
del
suo
già
indivisibile
Rossi
,
per
quanto
avesse
frugato
,
gli
era
stato
impossibile
effettuare
questo
disegno
;
nelle
sue
investigazioni
il
giovine
Garibaldino
erasi
spinto
tanto
in
avanti
,
che
si
era
in
una
strada
incontrato
con
una
squadra
di
Prussiani
,
che
gli
aveva
fatto
una
scarica
addosso
,
scarica
alla
quale
con
favoloso
coraggio
aveva
risposto
con
due
o
tre
colpi
,
rimanendo
illeso
proprio
per
uno
di
quei
miracoli
del
caso
che
non
si
sanno
spiegare
.
A
quel
che
ci
diceva
,
anche
in
quel
giorno
avremmo
avuto
battaglia
sicura
;
confermò
questa
idea
anche
l
'
amico
Mecheri
,
che
andato
a
Fontain
a
restituire
quel
cavallo
che
si
era
appropriato
il
dì
innanzi
,
aveva
udito
un
rumore
vivissimo
di
fucileria
agli
estremi
avamposti
.
Bisogna
confessare
che
queste
notizie
non
furono
accolte
con
molto
entusiasmo
da
noi
;
quel
giorno
avremmo
bramato
di
riposare
;
..
si
riposò
anche
Dio
,
secondo
i
cattolici
:
ma
pure
se
ci
fosse
l
'
ordine
,
se
Garibaldi
si
fosse
battuto
,
senza
essere
onnipotenti
come
il
Dio
dei
Cattolici
,
noi
eravamo
tomi
da
cacciar
la
stanchezza
e
di
fare
quello
che
dovevamo
fare
.
Andammo
però
alla
prefettura
.
Il
cortile
di
questa
dava
l
'
esattissima
idea
del
vestibolo
del
l
'
Inferno
di
Dante
;
non
mancavano
le
diverse
lingue
,
le
favelle
orribili
,
le
voci
alte
e
fioche
di
chi
dava
schiarimenti
,
di
chi
chiedeva
informazioni
,
di
chi
narrava
i
fatti
del
giorno
innanzi
,
nè
mancò
il
suon
di
mani
,
quando
comparve
la
nobile
figura
di
Garibaldi
sorridente
più
dell
'
ordinario
.
Montò
in
carrozza
svelto
,
come
ai
suoi
bei
tempi
e
montò
insieme
con
lui
,
secondo
il
solito
,
Basso
.
Ci
salutò
affettuosamente
;
poi
ci
disse
:
Oggi
avremo
vittoria
.
Parlò
Spagnuolo
con
due
o
tre
figli
d
'
Iberia
che
erano
poco
distanti
dal
nostro
gruppo
,
e
si
rallegrò
con
loro
per
lo
splendido
contegno
che
essi
avevano
tenuto
il
dì
innanzi
:
poi
i
cavalli
si
misero
al
trotto
,
il
generale
si
tolse
il
cappello
in
mezzo
alle
acclamazioni
,
e
,
partì
seguito
da
alcuni
ufficiali
di
stato
maggiore
.
Aveva
appena
oltrepassata
la
porta
che
un
colpo
dì
cannone
ci
annunziò
che
anche
per
quel
giorno
ci
si
era
.
I
Prussiani
,
mentre
potevano
attaccare
Digione
al
Nord
Ovest
,
la
dalla
Ferme
de
Poully
,
pianura
senza
la
minima
ombra
di
fortificazione
,
commettendo
un
'
errore
che
non
si
sa
comprendere
nei
vincitori
di
Sadowa
e
di
Sedan
,
si
ostinarono
a
tornare
all
'
attacco
di
Talant
,
precisamente
come
il
ventuno
.
La
brigata
Menotti
avveva
a
sostenere
adunque
l
'
attacco
e
il
degno
figlio
dell
'
eroe
dei
due
mondi
ebbe
tutti
gli
onori
di
quella
giornata
;
diverse
compagnie
di
Franchi
Tiratori
e
qualche
pezzo
d
'
artiglieria
avevano
durante
la
notte
rinforzate
le
file
che
dipendevano
da
lui
.
Le
legioni
Italiane
rimasero
in
seconda
fila
;
ma
varii
se
la
svignarono
alla
chetichella
dai
ranghi
,
e
corsero
tra
il
fischiar
delle
palle
e
l
'
imperversare
della
mitraglia
,
presentendo
quasi
che
la
vittoria
annunziata
da
Garibaldi
doveva
avere
la
più
ampia
realizzazione
.
I
colpi
dell
'
artiglierie
si
succedevano
senza
tregua
:
i
cittadini
non
se
ne
addavano
;
quel
giorno
tutti
avevan
fiducia
.
Materassi
e
Polese
erano
al
seguito
del
generale
,
io
,
Mecheri
,
Bocconi
pigliammo
a
piedi
la
via
e
ci
incamminammo
verso
Talant
.
Al
principiar
della
strada
incontraMO
il
maggior
Sartorio
che
provvedeva
a
che
fossero
presto
recate
a
compimento
molte
barricate
che
s
'
inalzavano
da
operai
,
requisiti
a
tale
scopo
.
Era
una
vera
giornata
di
primavera
:
il
sole
era
splendido
,
senza
una
nuvola
il
cielo
:
i
due
paesetti
di
Fontain
e
Talant
,
con
le
due
vaghe
colline
,
staccavano
sul
fondo
azzurro
del
cielo
e
invitavano
più
a
godere
di
quell
'
aria
purissima
,
e
ad
inebriarsi
in
quell
'
oceano
di
luce
che
ad
andare
a
scannarsi
.
Splendi
pure
,
con
tutta
la
potenza
degli
animatori
tuoi
raggi
,
o
ministro
maggiore
della
madre
natura
,
oggi
almeno
rischiarerai
il
trionfo
della
Libertà
!
A
poco
più
di
mezzo
chilometro
dalla
città
,
vedemmo
cinque
o
sei
cavalli
morti
;
da
uno
di
questi
si
partiva
una
striscia
di
sangue
,
che
,
come
la
mistica
colonna
che
guidò
nel
deserto
gli
Isrealiti
,
doveva
guidare
i
nostri
passi
fino
a
Talant
.
A
piè
della
scala
di
una
casuccia
,
vedemmo
steso
morto
un
giovine
Garibaldino
;
un
campagnolo
ci
mostrò
una
lettera
che
aveva
trovato
nelle
di
lui
tasche
...
era
una
lettera
della
sua
mamma
;
la
povera
donna
sperava
di
riabbracciare
suo
figlio
nelle
feste
di
Ceppo
:
la
data
di
quella
lettera
era
di
novembre
ed
il
giovine
l
'
aveva
tenuta
sul
cuore
tutto
quel
tempo
!
Arrivammo
alle
nostre
batterie
;
il
fumo
impediva
di
poter
scorgere
ciò
che
avveniva
nel
versante
a
noi
sottoposto
;
un
ronzio
impertinente
di
palle
ci
rendeva
avvertiti
che
i
nemici
non
erano
molto
lontani
.
Garibaldi
,
MeNotti
,
Bizzoni
,
Sant
'
Ambrogio
in
quel
momento
eran
là
.
Troviamo
lo
Strocchi
che
ci
avevano
dato
per
ferito
,
lo
abbracciamo
e
si
aggiunge
con
noi
.
Il
Generale
era
sceso
di
carrozza
,
esaminava
i
tiri
dell
'
artiglieria
e
dava
consigli
agli
artiglieri
.
Uno
di
marina
,
che
faceva
il
servizio
ai
pezzi
,
puntò
due
volte
il
cannone
e
fece
due
tiri
ammirevoli
:
le
nostre
perdite
erano
fin
allora
pochissime
e
i
nostri
nemici
,
non
che
avanzare
,
perdevano
di
momento
in
momento
terreno
;
allora
fu
comandata
la
carica
alla
baionetta
.
I
Franchi
tiratori
si
lanciarono
,
come
leoni
,
all
'
attacco
:
due
zuavi
li
procedevano
di
qualche
passo
,
agitando
,
a
mò
di
bandiera
,
i
guidoni
delle
compagnie
a
cui
erano
stati
ascritti
.
Il
momento
era
sublime
!
Il
fumo
si
era
dileguato
ed
il
sole
ripercotendo
i
suoi
raggi
sugli
elmi
dei
nostri
avversari
,
faceva
apparire
qua
e
là
dei
subiti
guizzi
di
luce
,
da
farteli
scambiare
per
lampi
.
Un
gridìo
continuo
,
entusiastico
,
un
prorompere
di
fucilate
...
eppoi
i
soldati
di
re
Guglielmo
,
pestati
,
inseguiti
colla
baionetta
alle
reni
,
abbandonavano
a
rotta
di
collo
il
campo
di
battaglia
,
seminando
il
terreno
di
fucili
,
d
'
elmi
,
di
feriti
e
di
morti
,
e
ritirandosi
per
tre
chilometri
buoni
:
tra
gli
altri
trofei
furono
presi
sette
fuRgoni
d
'
ambulanza
del
valore
di
circa
novantamila
franchi
.
Il
bravo
colonnello
Lhoste
però
,
caricando
arditamente
alla
testa
dei
suoi
audaci
Franchi
Tiratori
veniva
mortalmente
ferito
.
La
battaglia
era
compiuta
,
la
vittoria
aveva
sorriso
all
'
indomito
coraggio
,
allo
slancio
più
che
umano
dei
volontari
della
repubblica
.
Tornammo
subito
indietro
per
annunziare
la
grata
novella
;
quale
non
fu
la
nostra
maraviglia
,
quando
,
fatti
pochi
passi
dal
campo
,
incontrammo
delle
signore
che
si
erano
spinte
arditamente
fino
lassù
;
signore
che
infangavano
nelle
pozzanghere
i
loro
stivaletti
aristocratici
e
che
ci
salutavano
sventolando
i
fazzoletti
,
sorridendoci
con
un
'
angelica
grazia
.
Non
era
gioia
,
non
era
entusiasmo
quello
da
cui
era
presa
Digione
la
sera
del
ventidue
...
era
ebbrezza
,
delirio
:
a
mezzo
chilometro
dalla
città
era
già
affollata
la
via
;
donne
vecchi
,
ragazzi
ci
saltavano
al
collo
,
ci
prendevano
tra
le
mani
la
testa
ci
sollevavano
dal
peso
delle
anni
,
ci
insegnavano
l
'
un
l
'
altro
,
gridando
a
squarciagola
:
Vive
les
Galibardiens
,
vive
Galibardi
,
vive
l
'
Italie
.
Ci
portavano
quasi
in
collo
dal
mezzo
di
strada
nelle
trattorie
,
e
lì
ci
offrivano
da
bere
,
nè
ci
era
versi
di
rifiutarlo
;
da
ogni
parte
strette
di
mano
,
da
ogni
parte
baci
:
«
come
sono
giovani
»
si
sentiva
ripeter
da
una
parte
;
son
dei
bravi
soldati
,
si
ripeteva
dall
'
altra
...
oh
!
divini
momenti
,
oh
!
dolci
soddisfazioni
di
chi
compie
un
dovere
,
capaci
di
riabilitare
la
persona
più
turpe
,
capaci
di
fare
un
eroe
del
più
pusillanime
.
Ma
echeggia
un
grido
potente
,
non
interrotto
,
che
fa
rintronare
da
un
capo
all
'
altro
la
strada
;
le
finestre
si
spalancano
con
forza
;
le
vecchie
,
rimaste
uniche
in
casa
,
si
affacciano
,
si
spenzolano
,
agitano
le
loro
pezzole
;
un
fremito
nuovo
di
gioventù
rianima
quelle
fibre
affralite
dagli
anni
:
non
è
il
vincitore
d
'
ingiuste
battaglie
quello
che
passa
,
è
l
'
apostolo
delle
cause
giuste
,
è
il
propugnatore
dell
'
umanità
,
è
l
'
eroe
leggendario
,
l
'
uomo
incorrotto
che
con
un
pugno
di
ragazzacci
fa
retrocedere
i
soldati
che
han
fatto
tremare
l
'
Europa
...
è
Garibaldi
.
-
Viva
Garibaldi
-
Gridano
tutti
,
e
popolani
,
soldati
si
buttano
verso
di
lui
,
vanno
quasi
sotto
i
cavalli
e
le
rote
della
carrozza
:
tutti
vorrebbero
stringergli
la
mano
,
tutti
vorrebbero
divorarlo
dai
baci
!
-
Gridate
:
viva
la
repubblica
-
Grida
il
buon
vecchio
-
e
non
sa
riparare
a
salutare
,
e
sorridere
.
I
soldati
che
tornano
hanno
tutti
un
'
elmo
,
un
fucile
preso
ai
Prussiani
;
un
giovinetto
ha
un
piffero
e
fischia
un
'
arietta
in
mezzo
agli
applausi
di
tutti
.
Passano
dei
prigionieri
;
tutti
gli
guardano
,
ma
nessuno
alza
un
grido
...
il
popolo
sente
la
generosità
per
istinto
!
Per
tutte
le
piazze
è
baldoria
:
per
tutto
si
canta
,
si
grida
,
si
applaude
:
sulla
piazza
del
teatro
si
da
fuoco
persino
a
dei
mortaletti
:
la
fiducia
generale
è
rinata
;
gli
elmi
dei
Prussiani
coll
'
annesso
parafulmine
fanno
le
spese
di
tutta
la
sera
;
contento
dell
'
oggi
,
nessuno
cura
il
domani
e
tutti
dimenticano
l
'
ieri
.
Si
va
a
portare
il
fausto
annunzio
allo
Stefani
;
sul
principio
credeva
che
si
scherzasse
:
gli
avevano
nientemeno
dato
a
bere
che
si
trattava
di
fare
una
capitolazione
e
che
i
Prussiani
si
avanzavano
verso
Digione
a
marcia
forzata
.
Io
era
stanco
morto
:
tutte
quelle
emozioni
,
tutte
quelle
fatiche
mi
avevano
prostrato
:
mi
pareva
che
la
vita
mi
sfuggisse
ed
in
camera
del
mio
amico
ferito
ebbi
un
trabocco
di
sangue
.
-
O
guardiamo
,
se
dopo
che
ti
han
risparmiato
la
palle
,
vieni
qui
a
far
la
morte
della
signora
delle
Camelie
?
Mi
disse
il
Materassi
,
che
non
si
reggeva
più
dalla
fatica
,
essendo
stato
in
giro
tutta
la
notte
,
e
a
cavallo
tutto
il
giorno
.
-
Non
gli
risposi
,
perché
quest
'
ultimo
incidente
mi
faceva
uscir
proprio
dai
gangheri
.
Cheto
,
cheto
me
ne
andai
e
neppur
mezz
'
ora
dopo
mi
sdraiavo
sul
letto
.
CAPITOLO
XVI
.
Per
quanto
facessi
,
mi
fu
impossibile
in
quella
nottata
il
provare
un
poco
di
sonno
.
La
testa
mi
ardeva
,
la
febbre
in
certi
momenti
mi
procurava
la
celeste
voluttà
del
delirio
;
ora
mi
pareva
di
essere
in
mezzo
alla
mischia
,
di
vedere
i
nostri
giovani
battaglioni
avanzarsi
,
sgominare
le
schiere
nemiche
,
ed
annusavo
a
piene
narici
il
simpatico
odor
della
polvere
,
e
m
'
inebriavo
ai
mille
episodii
di
un
combattimento
e
di
una
vittoria
;
ora
mi
pareva
di
essere
tornato
in
mezzo
ai
miei
cari
,
e
li
vedevo
a
me
d
'
intorno
,
raccolti
,
pendere
ansiosi
dai
miei
labbri
,
interessarsi
alle
vicende
delle
battaglie
,
alle
storie
che
raccontavo
e
vedevo
brillar
delle
lacrime
,
spuntar
dei
sorrisi
....
.
Finalmente
venne
il
mattino
,
e
parve
che
la
luce
,
come
fugava
le
tenebre
,
fugasse
da
me
i
vaneggiamenti
della
immaginazione
malata
.
Mi
alzai
ed
uscii
;
quelli
non
mi
sembravano
giorni
da
poltrir
sulle
piume
.
A
tutte
le
cantonate
della
città
era
affisso
un
'
ordine
del
giorno
di
Garibaldi
;
ordine
del
giorno
nel
quale
l
'
illustre
comandante
dei
volontarii
,
nonché
inorgoglirsi
ai
fumi
delle
vittorie
e
proclamare
i
suoi
soldati
per
eroi
,
raccomandava
a
loro
di
moderare
la
foga
dei
dì
passati
,
di
non
attaccare
in
massa
il
nemico
,
ma
sì
in
pochi
,
alla
spicciolata
,
e
spronava
in
special
modo
gli
ufficiali
ad
adempiere
un
poco
di
più
il
proprio
dovere
.
Alla
porta
del
quartiere
delle
Guide
,
vidi
il
Materassi
che
scendeva
da
cavallo
;
mi
accolse
a
braccia
aperta
e
mi
mostrò
delle
bottiglie
di
vino
generoso
,
urlando
:
Ecco
lo
specifico
per
la
tua
malattia
!
Quel
vino
era
stato
trovato
nelle
ambulanze
PrussianE
e
doveva
far
le
spese
di
un
mattiniero
banchetto
che
imbandimmo
lì
sul
tamburo
.
Era
mezzogiorno
e
,
malgrado
tutte
le
dicerio
,
si
cominciava
a
credere
che
per
quel
giorno
gli
oppressori
della
Francia
non
ci
avrebbero
molestato
.
Finito
il
pasto
,
ce
ne
andammo
tutti
a
trovare
lo
Stefani
;
dopo
poco
che
eravamo
entrati
nella
di
lui
camera
,
mi
si
cominciò
ad
abbagliare
la
vista
,
sentii
al
palato
un
sapore
di
sangue
,
tossii
a
più
riprese
e
caddi
sfinito
sopra
il
divano
.
Non
so
quanto
stessi
in
quello
stato
in
cui
più
non
sentivo
la
vita
:
quando
cominciai
a
comprender
qualchecosa
tuonava
il
cannone
,
e
lo
Stefani
,
mezzo
vestito
,
stava
per
alzarsi
da
letto
.
-
Si
son
riattaccati
?
..
Domandai
-
Altro
che
riattaccati
!
..
Affacciati
alla
finestra
e
guarda
,
Guardai
...
confesso
di
non
aver
mai
assistito
a
un
così
sconfortante
spettacolo
!
..
La
gente
scappava
a
rotta
di
collo
per
tutte
le
vie
;
le
porte
si
chiudevano
ermeticamente
;
le
finestre
erano
pure
ermeticamente
tappate
;
ogni
poco
qualche
guardia
nazionale
,
o
senza
fucile
,
o
senza
cappello
,
traversava
a
passo
accelerato
davanti
a
noi
,
battendosi
il
capo
,
proferendo
gridi
di
lamento
o
d
'
imprecazione
;
donne
piangenti
che
si
portavano
dietro
i
bambini
,
carri
che
si
caricavano
,
ufficiali
d
'
intendenza
che
a
gran
passi
si
avviavano
in
direzione
del
quartier
generale
....
-
Ma
dunque
siamo
in
completa
disfatta
?
-
Dissi
trA
me
,
e
inpaziente
,
colla
più
dolorosa
angoscia
nell
'
anima
,
col
dubbio
che
mi
torturava
il
cervello
,
presi
la
mia
sciabola
,
ed
andai
anche
io
per
strada
,
deciso
di
correre
alla
prefettura
,
e
di
là
portarmi
sul
campo
.
Sulla
piazza
del
teatro
,
vidi
quattro
batterie
di
cannoni
guardate
da
due
o
tre
guardie
mobili
..
Erano
nuove
artiglierie
arrivate
allora
allora
dalle
fabbriche
di
Lione
e
del
Creusot
...
osservandole
bene
,
lo
si
sarebbe
agevolmente
compreso
,
ma
in
quel
momento
,
in
quell
'
esitazione
le
credei
anche
io
,
come
il
popolo
,
un
indizio
di
ritirata
.
Ma
donde
venivano
queste
paure
?
I
nostri
avevan
forse
perduto
?
..
No
;
come
vedremo
tra
poco
:
ma
alcuni
battaglioni
di
guardia
nazionale
presi
dal
panico
a
quel
terzo
assalto
dei
nostri
nemici
,
atterriti
anche
dal
numero
con
cui
questa
volta
si
erano
presentati
,
non
ascoltando
più
alcun
comando
,
avevano
retrocesso
,
e
,
siccome
,
valanga
erano
piombati
per
le
vie
della
città
,
travolgendo
coloro
che
volevano
impedire
questa
ignobile
fuga
e
facendo
nascere
l
'
allarme
e
lo
spavento
per
ogni
dove
.
I
Prussiani
,
avvedendosi
del
grave
errore
che
avevano
commesso
nei
giorni
antecedenti
,
e
pensando
forse
che
le
nostre
truppe
fossero
,
almeno
per
le
maggior
parte
,
agglomerate
in
Fontain
e
Talant
(
posizioni
contro
le
quali
essi
si
erano
rotte
le
corna
)
si
concentrarono
in
grandi
masse
e
prendendo
la
strada
di
Langres
si
spinsero
infino
al
castello
di
Poully
.
Garibaldi
aveva
ordinato
alla
brigata
Canzio
,
di
avanzarsi
verso
la
direzione
,
da
cui
venne
difatti
il
nemico
,
il
quale
,
fugati
ben
facilmente
i
mobilizzati
,
che
sparsero
poi
tanta
desolazione
in
città
,
erano
giunti
persino
ad
accerchiare
in
una
prossima
masseria
l
'
ardito
Ricciotti
,
che
coi
suoi
bravi
Franchi
Tiratori
,
faceva
una
resistenza
eroica
,
seminando
la
morte
tra
quelle
schiere
che
non
si
azzardavano
ad
assalirlo
e
tenute
a
rispettosa
distanza
dal
ben
nutrito
fuoco
di
fila
,
che
a
loro
opponevano
dalle
finestre
,
dalle
feritoie
,
dalle
siepi
questi
giovani
soldati
della
libertà
.
I
figli
di
Garibaldi
si
mostrarono
degni
del
loro
genitore
,
e
la
Francia
ha
da
serbar
eterna
memoria
del
loro
coraggio
,
delle
loro
abnegazione
,
dalla
loro
bravura
.
Le
bombe
solcavano
l
'
aria
,
già
impregnata
di
fumo
:
il
sibilo
delle
palle
non
avea
tregua
alcuna
;
i
carabinieri
Genovesi
,
i
cacciatori
di
Marsala
,
(
tutta
la
quinta
brigata
)
sdraiati
pei
campi
o
nelle
vicine
praterie
non
facevano
uso
alcuno
delle
armi
.
Canzio
osservava
impassibilmente
le
masse
nemiche
,
ed
ogni
tanto
andava
da
Garibaldi
,
con
cui
confabulava
.
Tutto
ad
un
tratto
guizza
,
come
un
lampo
dall
'
uno
all
'
altro
dei
militi
,
una
notizia
;
un
fremito
generale
si
comunica
di
fila
in
fila
,
come
,
se
tutti
quegli
uomini
subissero
l
'
influenza
di
una
pila
Galvanica
:
Canzio
concitato
,
col
viso
raggiante
,
si
alza
,
grida
a
tutti
i
suoi
uomini
:
Ricciotti
è
circondato
,
salviamolo
,
e
,
come
l
'
ultimo
dei
suoi
subalterni
,
si
lancia
eroicamente
alla
carica
.
La
cavalleria
Prussiana
si
schiera
in
ordine
di
battaglia
difaccia
ai
nostri
;
due
tiri
di
cannone
bene
aggiustati
bastano
a
metterla
in
fuga
,
prima
ancora
che
si
ponga
al
trotto
contro
di
noi
;
altri
colpi
a
mitraglia
sbaragliano
i
battaglioni
nemici
che
si
ammassano
,
si
urtano
,
si
infrangano
contro
la
masseria
,
le
cui
mura
sembrano
di
fuoco
;
i
Genovesi
,
i
cacciatori
di
Marsala
,
gli
Egiziani
,
gli
Spagnuoli
e
persino
due
battaglioni
di
mobilizzati
di
Saone
Loire
animati
dal
nobile
esempio
dei
volontari
,
si
spingono
dietro
il
prode
Canzio
alla
baionetta
,
gridando
viva
la
repubblica
,
viva
la
Francia
,
viva
Garibaldi
e
intonando
la
Marsigliese
e
l
'
inno
d
'
Italia
.
Che
spettacolo
imponente
...
al
solo
pensarci
si
provano
le
vertigini
,
e
quasi
si
crede
di
avere
assistito
a
una
fantasmagoria
.
La
brigata
Ricciotti
si
spinge
eroicamente
fuori
della
masseria
e
arditamente
dà
di
cozzo
nelle
file
Prussiane
:
da
tutte
le
parti
è
una
carneficina
terribile
;
i
cadaveri
si
addensano
sopra
i
cadaveri
;
là
affusti
di
cannoni
stroncati
,
qua
siepi
distrutte
,
alberi
sbarbicati
dal
terreno
;
per
terra
frantumi
di
bombe
,
pozze
di
sangue
,
ossa
scheggiate
,
rimasugli
schifosi
di
corpi
umani
;
i
Prussiani
non
possono
più
reggere
;
è
troppo
formidabile
l
'
urto
dei
nostri
soldati
e
non
che
compatte
colonne
di
uomini
,
sfonderebbe
le
muraglie
d
'
acciaio
.
Le
file
a
noi
dicontro
,
piegano
,
indietreggiano
,
si
sparpagliano
eppoi
si
danno
a
disperatissima
fuga
.
Tito
Strocchi
e
il
capitano
Rostain
di
Grenoble
,
raccolgono
allora
in
mezzo
ai
cadaveri
di
un
picchetto
che
avevano
sbaragliato
,
terminando
tutte
le
cariche
dei
loro
Spencers
,
sempre
tra
l
'
infuriare
delle
palle
nemiche
,
lo
stendardo
del
61
Reggimento
Guglielmo
;
reggimento
che
in
quel
giorno
fu
quasi
disfatto
.
Io
era
arrivato
poco
prima
dell
'
ultima
carica
;
uscito
appena
di
Digione
cominciai
a
imbattermi
in
mobilizzati
senza
il
più
piccolo
vestigio
d
'
armi
,
che
se
la
ritornavano
tranquillamente
in
città
:
fatti
pochi
passi
vidi
la
strada
tutta
seminata
di
sacchi
,
buttati
là
da
questi
prodi
onde
correr
meglio
e
scappare
:
poi
il
consueto
corteggio
di
feriti
e
di
vetture
d
'
ambulanze
:
e
il
capitano
Galeazzi
e
l
'
Orlandi
con
la
sciabola
in
pugno
,
e
con
due
o
tre
guide
che
piattonavano
i
fuggitivi
e
che
si
sforzavano
dì
rimandarli
al
lor
posto
:
finalmente
i
nostri
compagni
che
si
battevano
accanitamente
e
che
si
disponevano
all
'
attacco
.
Garibaldi
corse
subito
sul
luogo
dove
era
stata
definita
la
tremenda
tenzone
,
e
dove
era
accaduto
l
'
orrendo
macello
;
tutti
gli
furono
intorno
;
tutti
vollero
dire
qualchecosa
...
pochi
e
ben
pochi
furono
capaci
di
articolare
un
monosillabo
;
la
gioia
di
quel
momento
è
inesprimile
;
nessuno
sentiva
più
la
fatica
;
eravamo
tra
mucchi
immensi
di
morti
,
si
sentiva
qualche
fucilata
lontana
,
indizio
che
i
soldati
della
grazia
di
Dio
erano
molto
ma
molto
distanti
da
noi
e
che
se
la
battevano
disperatamente
:
avevamo
preso
una
bandiera
:
più
bella
vittoria
noi
non
la
potevamo
sperare
,
ed
ora
se
ne
aspirava
a
pieni
polmoni
tutta
la
voluttà
.
Perché
non
poterono
dividere
le
nostre
letizie
tanti
generosi
che
ora
giacevano
cadaveri
,
perché
non
le
doveva
dividere
il
buon
Ferraris
il
medico
del
generale
,
che
dopo
aver
recato
un
ordine
,
pochi
momenti
avanti
era
morto
?
Mentre
Garibaldi
,
dopo
aver
risposto
ai
più
vicini
,
stava
per
congedarsi
da
noi
e
tornare
in
Digione
,
una
scarica
quasi
a
bruciapelo
c
'
involse
tutti
in
un
turbine
di
proiettili
che
fortunatamente
non
colpirono
alcuno
.
Fu
fatto
voltare
la
carrozza
e
il
Generale
fu
fatto
immediatamente
ritirare
.
Da
chi
ci
veniva
fatta
quella
sorpresa
?
..
Io
non
lo
so
;
certo
che
gli
autori
ne
ebbero
poco
gusto
;
i
volontarii
si
gettarono
con
rabbia
verso
la
parte
da
cui
così
stranamente
eravamo
stati
salutati
,
e
probabilmente
altri
cadaveri
si
aggiungevano
ai
molti
che
ingombravano
il
circostante
terreno
.
I
Genovesi
e
i
cacciatori
di
Marsala
,
dovevano
pernottare
nelle
loro
posizioni
:
salutai
caramente
i
miei
amici
,
ed
appoggiato
al
braccio
di
uno
dei
Francs
chevaliers
de
Chautillon
piano
piano
me
ne
tornai
verso
la
città
,
persuaso
di
assistere
,
se
pur
era
possibile
,
ed
una
dimostrazione
e
ad
un
entusiasmo
maggiore
di
quelli
precedenti
.
Avevo
sbagliato
i
miei
calcoli
!
..
Si
aveva
un
bel
dire
ai
cittadini
che
avevamo
conquistato
una
bandiera
,
che
la
nostra
era
stata
una
completa
vittoria
,
che
i
Prussiani
erano
lontani
chi
sa
quante
miglia
,
oramai
lo
spavento
si
era
loro
infiltrato
nel
cuore
,
oramai
vedevano
le
cose
dietro
il
prisma
della
paura
:
poche
botteghe
si
riaprirono
;
pochissime
donne
si
azzardarono
a
far
capolino
dalle
finestre
;
difaccia
alla
Prefettura
e
alle
Mairie
vi
erano
i
soliti
capannelli
susurroni
,
insistenti
:
fu
insomma
necessario
che
il
Mair
facesse
battere
i
tamburi
a
tutte
le
cantonate
,
ed
ivi
dal
banditore
annunziare
ai
Digionesi
che
potevano
andare
a
letto
,
e
prender
sonno
tranquilli
,
poiché
I
Prussiani
erano
stati
respinti
su
tutta
la
linea
.
-
Dietro
questa
confortante
pubblicazione
,
ricominciammo
a
veder
del
movimento
per
le
strade
;
si
riaprirono
i
caffè
e
la
città
riprese
il
suo
aspetto
normale
.
CAPITOLO
XVII
.
Alla
mattina
del
ventiquattro
la
bandiera
Prussiana
fu
mostrata
a
tutte
le
truppe
e
suscitò
ovunque
l
'
entusiasmo
più
vivo
;
quella
bandiera
era
nuovissima
,
tutta
in
seta
,
magnifica
.
La
popolazione
Digionese
,
accortasi
dell
'
errore
meschino
in
cui
l
'
avevano
fatta
cadere
la
sera
precedente
alcuni
vigliacchi
,
non
si
restava
dal
magnificare
il
nostro
coraggio
ed
aumentava
verso
di
noi
di
dimostrazioni
affettuose
e
gentili
;
sapemmo
che
causa
principale
dello
sgomento
e
dell
'
allarme
era
stato
il
colonnello
dei
mobilizzati
dell
'
Alta
Savoja
,
che
al
primo
rumore
del
combattimento
,
era
corso
con
diversi
suoi
uomini
alla
ferrovia
,
e
lì
aveva
preteso
che
di
riffe
o
di
raffe
si
mettesse
in
pronto
un
convoglio
,
onde
partire
alla
volta
di
Lione
.
Tutto
ci
faceva
sicuri
che
i
Prussiani
non
avrebbero
riattaccato
;
i
nostri
amici
erano
all
'
avamposti
;
pensammo
bene
di
far
loro
una
visita
e
intanto
dare
un
'
occhiata
al
terreno
,
dove
poche
ore
avanti
erasi
combattuta
la
sanguinosa
battaglia
,
alla
quale
eravamo
stati
presenti
.
Qual
tremando
spettacolo
non
ci
offersero
quei
campi
!
Se
io
avessi
la
potenza
descrittiva
di
poterli
ritrarre
al
vero
,
farei
inorridire
i
lettori
...
fortuna
che
non
l
'
ho
,
e
così
risparmio
loro
un
'
emozione
ben
cruda
!
Il
più
sfegatato
paladino
della
guerra
,
ammenoché
non
fosse
un
mostro
,
non
avrebbe
potuto
fare
a
meno
di
fremere
davanti
a
quella
carneficina
autorizzata
dalle
così
dette
gente
civili
.
In
qualche
punto
i
cadaveri
erano
a
strati
;
pochi
i
nostri
,
moltissimi
quelli
Prussiani
;
i
Tedeschi
si
erano
battuti
come
eroi
;
nel
posto
dove
fu
rinvenuta
la
bandiera
si
contavano
uno
accanto
all
'
altro
più
di
novanta
cadaveri
,
tra
i
quali
quello
di
un
maggiore
;
la
prateria
,
la
strada
,
i
viottoli
erano
ingombri
di
elmi
,
di
fucili
,
di
sacchi
;
ogni
passo
che
noi
si
faceva
eravamo
sicuri
d
'
inciampare
in
un
morto
...
Quanta
gioventù
,
quanta
vita
dileguata
in
un
soffio
!
...
Erano
imberbi
adolescenti
,
uomini
tarchiati
;
tutti
avranno
lasciato
nelle
proprie
case
una
sposa
,
una
moglie
,
una
madre
:
queste
povere
donne
ogni
giorno
saranno
accorse
al
giungere
della
posta
,
avranno
divorato
coi
baci
le
righe
,
che
tra
le
fastidiose
occupazioni
del
campo
,
scrivevano
i
loro
cari
:
le
avranno
aspettate
anche
il
domani
quelle
benedette
righe
,
che
loro
facevano
spuntare
tra
ciglio
e
ciglio
una
lacrima
e
l
'
avranno
aspettate
invano
,
e
invano
anche
domani
,
e
così
via
di
seguito
per
chi
sa
quanto
tempo
,
eppoi
finiranno
col
vestirsi
a
bruno
,
col
piangere
,
col
pregare
,
coll
'
imprecare
a
chi
ordinò
,
a
chi
volle
,
a
chi
fece
la
guerra
:
ma
re
Guglielmo
sarà
salutato
imperator
di
Germania
,
ma
Napoleone
goderà
in
santa
pace
nei
beati
ozi
di
Londra
i
milioni
carpiti
alla
disgraziatissima
Francia
!
Oh
!
avessi
avuto
la
virtù
d
'
Ezzecchiello
!
Oh
avessi
potuto
trasfondere
la
vita
in
quegli
esanimi
corpi
!
...
Sorgete
,
avrei
voluto
gridare
con
voce
tuonante
,
sorgete
ed
imprecate
alle
arpie
coronate
,
ai
potenti
del
mondo
;
tornate
nelle
vostre
città
,
nei
vostri
villaggi
,
nelle
vostre
famiglie
,
predicate
che
si
ha
da
esser
tutti
fratelli
,
che
non
si
deve
sprecar
più
tanto
coraggio
per
soddisfare
l
'
ambizione
di
quelli
che
ci
opprimono
,
che
si
deve
abolire
il
macello
di
creature
innocenti
,
fatte
apposta
per
amarsi
tra
loro
,
l
'
une
all
'
altre
simpatiche
,
perché
legate
dal
santo
vincolo
della
sventura
...
Se
Traupmann
con
otto
omicidii
fece
rabbrividire
tutto
il
mondo
civile
,
perché
si
devono
dar
ghirlande
d
'
alloro
a
chi
,
a
sangue
freddo
,
ne
fa
sgozzar
centomila
?
E
mi
pareva
difatti
che
quei
morti
si
levassero
giganti
,
e
colle
braccie
poderose
scaraventassero
nel
vano
i
tarlati
troni
delle
tirannidi
umane
.
Garibaldi
traversò
la
via
in
carrozza
con
Canzio
;
i
due
illustri
e
prodi
soldati
,
arrivati
che
furono
al
punto
di
cui
parlo
,
furono
pur
essi
commossi
:
no
...
non
era
soddisfazione
,
come
dicevano
alcuni
,
quella
che
brillava
sui
loro
volto
,
io
credo
che
fosse
disgusto
.
Il
guerriero
è
inesorabile
,
quando
fischiano
le
palle
,
ma
è
commosso
al
vedere
le
prove
di
un
valore
,
che
il
caso
non
ha
compensato
,
ma
che
è
innegabile
.
Poco
distante
lì
avevan
passata
tutta
la
notte
i
Carabinieri
Genovesi
.
Piccini
ci
accolse
ridendo
...
Oh
!
la
bella
istoria
che
ho
da
contarvi
!
-
-
Raccontacela
.
-
In
poche
parole
vi
sbrigo
...
vedete
quella
casetta
?
...
Terminata
la
mia
guardia
sono
andato
lì
per
riposarmi
...
ci
erano
tre
Prussiani
morti
ed
io
mi
sdraiai
in
mezzo
a
loro
;
appena
steso
per
terra
,
è
inutile
che
vi
dica
,
che
attaccai
un
sonno
birbone
:
mi
ero
addormentato
di
poco
,
quando
mi
parve
sentirmi
girellare
d
'
intorno
,
non
mi
volli
scomodare
a
aprir
gli
occhi
,
e
il
calpestio
,
non
che
cessare
,
accresceva
:
una
mano
poco
delicatamente
si
posò
sul
mio
petto
,
mentre
un
'
altra
si
avvicinava
con
gran
celerità
alla
mia
tasca
;
mi
alzo
allora
,
come
di
soprassalto
e
do
un
grand
'
urlo
:
Chi
è
?
...
Non
sono
mica
morto
io
,
perché
mi
abbiate
a
frugare
!
...
Un
grido
disperato
e
una
fuga
generale
tenne
dietro
alle
mie
parole
:
seguii
i
fuggitivi
e
trovai
due
della
mia
compagnia
che
esercitavano
questo
mestiere
proficuo
sì
,
ma
schifoso
...
-
E
domandaste
loro
,
se
avevano
trovato
molta
roba
?
-
Sì
...
mi
risposero
anzi
che
tutti
quelli
che
avevano
frugato
avevano
in
tasca
la
bibbia
,
e
moltissimi
la
carta
geografica
.
Era
verità
:
nessun
bass
'
uffiziale
era
sprovveduto
della
carta
di
Francia
:
è
così
che
si
vincono
le
battaglie
,
e
non
come
si
fece
nel
beatissimo
regno
d
'
Italia
nella
vergognosissima
guerra
del
66
,
ove
le
carte
non
erano
conosciute
nemmeno
di
vista
dai
colonnelli
di
stato
maggiore
..
Dopo
avere
scambiato
qualche
altra
parola
partimmo
dalle
linee
dei
Genovesi
e
andammo
per
tornare
a
Digione
:
avevamo
fatti
appena
pochi
passi
,
che
sentimmo
dei
gemiti
poco
distanti
da
noi
:
questi
gemiti
venivano
da
una
specie
di
casaccia
che
era
al
principiar
di
una
viottola
:
quella
casaccia
non
doveva
servire
di
abitazione
ad
alcuno
,
nemmeno
in
tempo
di
pace
;
era
bassa
,
piccola
,
e
non
aveva
finestre
.
Il
desiderio
di
giovare
a
qualcuno
,
l
'
idea
che
forse
si
poteva
trovare
lì
qualche
amico
,
ci
fecero
entrare
risolutamente
in
quella
catapecchia
.
Sopra
una
barca
di
concio
vedemmo
all
'
incerta
luce
che
veniva
dalla
piccola
porta
,
un
'
involucro
di
carne
;
da
questo
partivano
i
lamenti
e
,
cosa
strana
,
questi
lamenti
non
ci
parvero
d
'
uomo
;
ma
che
lì
dentro
ci
fosse
una
donna
?
-
accesi
con
mano
tremante
un
fiammifero
,
mi
appressai
...
un
urlo
mi
partì
dalla
strozza
,
il
lume
mi
cadde
di
mano
,
chè
io
non
poteva
credere
a
ciò
che
mi
si
parava
davanti
;
era
,
purtroppo
,
una
povera
donna
colei
che
si
lamentava
in
tal
guisa
e
in
quella
povera
donna
io
riconobbi
Aissa
.
-
Aissa
,
Aissa
-
Le
dissi
e
fui
incapace
di
proferire
altre
parole
.
La
moribonda
mi
guardò
attentamente
,
direi
quasi
con
ostinazione
;
si
pose
una
mano
sul
cuore
,
come
per
reprimerne
i
palpiti
,
stiè
un
poco
senza
articolare
parole
,
poi
faticosamente
,
senza
riconoscermi
,
sussurrò
a
bassissima
voce
:
portatemi
fuori
!
Interrogai
con
un
'
occhiata
i
compagni
;
vedendo
com
'
essi
erano
propensi
ad
esaudire
quest
'
ultimo
voto
di
quella
bella
creatura
,
la
presi
amorevolmente
pel
capo
,
mentre
gli
altri
adagino
adagino
la
sollevarono
pei
piedi
,
e
la
deponemmo
su
di
un
praticello
,
dove
l
'
erbetta
era
tutta
ingemmata
dalle
stille
della
mattiniera
rugiada
,
e
dove
rimpercotevasi
un
vagabondo
rAggio
di
sole
,
che
si
era
fatto
strada
tra
le
nuvole
che
tutto
ingombravano
il
cielo
.
Aissa
era
rimasta
prostrata
;
gli
occhi
le
si
erano
chiusi
;
come
era
bella
!
...
Soffusa
di
un
pallore
che
faceva
apparire
le
di
lei
carni
di
cera
;
coi
magnifici
capelli
neri
disciolti
lungo
le
spalle
,
tu
l
'
avreste
creduta
l
'
angelo
della
grazia
e
della
bellezza
,
morto
esso
pure
in
tanto
turbinio
di
barbarie
!
Poco
più
sotto
del
cuore
,
uno
straccio
nell
'
abito
,
delle
goccie
di
sangue
rappreso
indicavano
dove
l
'
avesse
colpita
il
piombo
nemico
!
In
quell
'
istante
la
si
sarebbe
detta
già
morta
,
se
un
'
anelito
frequente
muovendo
ad
ogni
poco
il
busto
di
lei
non
avesse
ispirato
la
certezza
,
che
ancora
non
si
era
dileguato
il
soffio
animatore
di
quella
materia
.
La
discinsi
;
feci
portare
da
uno
dei
nostri
dell
'
acqua
:
con
questa
le
bagnai
ambe
le
teMpia
,
e
poi
colla
faccia
proprio
sopra
la
sua
,
mi
misi
a
spiare
il
momento
,
in
cui
ella
sarebbe
tornata
ad
essere
in
se
.
-
Chiamino
un
medico
!
...
Sentii
esclamare
una
voce
.
-
Bravo
-
Gridai
io
in
tuono
d
'
assentimento
,
ma
senza
muovermi
...
e
uno
in
fretta
e
furia
andò
per
il
medico
.
L
'
aria
fresca
rianimò
la
bella
dolente
;
Aissa
aprì
le
sue
luci
;
girò
lo
sguardo
per
le
circostanti
campagne
e
addiventò
pensierosa
:
in
quel
momento
forse
le
tornarono
in
mente
i
molti
fatti
del
lugubre
dramma
,
a
cui
ella
aveva
assistito
negli
ultimi
giorni
,
mi
osservò
lungamente
,
un
sorriso
sfiorò
le
di
lei
labbra
sbiancate
...
ella
mi
aveva
riconosciuto
.
-
Vedete
se
ho
bene
adempiuto
alla
promessa
che
io
vi
feci
a
Marsiglia
.
-
Ma
dove
siete
stata
ferita
?
-
Qui
...
-
La
rispose
accennandomi
,
dove
avevo
veduto
il
sangue
rappreso
.
-
Ed
è
grave
?
-
Io
credo
che
sia
mortale
...
lo
spero
Restai
annichilito
;
sperar
nella
morte
in
quell
'
età
,
con
quella
bellezza
,
con
quel
carattere
ardente
e
leggiero
che
tanto
mi
aveva
sorpreso
fino
dal
giorno
che
la
conobbi
!
...
Un
fremito
mi
aveva
invaso
ogni
fibra
,
volevo
persuadermi
di
assistere
ad
una
allucinazione
mentale
e
avrei
dato
la
mia
vita
,
pur
di
non
assistere
a
questo
tristissimo
episodio
,
che
doveva
avere
lo
scioglimento
in
faccia
ai
miei
occhi
.
-
A
che
mi
guardate
così
stranamente
?
-
con
voce
sempre
più
tremula
continuò
la
moribonda
-
Oh
!
lo
so
cosa
pensate
tra
voi
!
...
Me
lo
immagino
...
ma
se
sapeste
,
quanto
mi
sorride
il
lasciar
questa
vita
,
che
mi
opprime
come
la
camicia
di
forza
del
galeotto
...
-
Oh
!
quante
volte
ho
proposto
di
farla
finita
per
sempre
e
sul
più
bello
mi
è
mancato
il
coraggio
!
-
Ma
voi
non
morrete
-
Interruppi
io
-
voi
siete
sul
fiorire
degli
anni
,
siete
robusta
,
la
vostra
ferita
non
è
tanto
grave
...
-
È
mortale
..
lo
sento
!
...
Non
sprecate
le
vostre
cure
per
me
...
sentite
...
là
...
come
urla
quel
povero
soldato
ferito
...
vedete
,
scommetto
che
lui
ha
o
una
mamma
,
o
una
sposa
...
allora
si
soffre
a
lasciare
la
terra
,
ma
io
...
io
..
-
Voi
potrete
trovar
degli
amici
-
Degli
amici
?
!
..
Ma
dove
?
..
Ma
come
?
..
Ma
chi
?
..
-
Io
per
esempio
!
-
Voi
traverserete
il
mare
,
tornerete
in
mezzo
ai
cari
vostri
,
e
presto
,
come
tutti
gli
altri
,
vi
dimenticherete
di
me
...
Noi
donne
galanti
,
alla
moda
non
sappiamo
,
non
c
'
immaginiamo
neppure
l
'
amicizia
;
l
'
amicizia
richiede
del
cuore
e
a
noi
ce
l
'
hanno
strappato
i
signori
di
cui
siamo
i
giocattoli
.
Chi
ci
ha
mai
inculcata
la
santa
religione
dell
'
affetto
,
delle
fede
?
Chi
ci
ha
mai
rammentato
di
esser
donne
?
ripensando
al
passato
una
nube
qualche
volta
passava
sulle
nostre
fronti
...
«
Le
vostre
fronti
son
fatte
per
baci
e
per
i
diademi
,
»
ci
dicevano
i
felici
del
mondo
,
e
a
noi
diamanti
,
abiti
,
ricchezze
...
qualche
volta
la
miseria
degli
altri
ci
strappava
dal
ciglio
una
lacrima
.
«
i
vostri
occhi
non
son
fatti
per
piangere
,
son
fatti
per
brillare
di
voluttà
e
di
piacere
,
»
ci
ripetevano
i
nostri
adoratori
e
a
noi
le
inebrianti
emozioni
dell
'
orgia
.
L
'
artigiano
che
ci
disprezza
perché
colla
prostituzione
si
ha
quello
che
egli
non
giungerà
mai
ad
aver
col
lavoro
,
ci
addita
alle
sue
figlie
,
come
vampiri
,
come
mostri
e
queste
ci
salutano
colle
loro
fischiate
;
i
nostri
protettori
quando
si
son
sbizzarriti
con
noi
vanno
a
cercarne
delle
altre
,
noi
ricorriamo
a
spese
matte
,
a
piaceri
che
abbruciano
:
i
denari
van
via
,
e
viene
l
'
età
:
la
prima
grinza
fa
fuggire
l
'
ultimo
adoratore
e
...
e
...
se
non
morissi
qui
,
se
continuassi
a
vivere
,
tra
pochi
anni
,
obliata
da
tutti
,
morirei
nel
fondo
di
uno
spedale
...
eccolo
l
'
avvenire
di
noi
povere
colpevoli
coperte
d
'
oro
e
di
gemme
!
Fortuna
che
questa
palla
ha
troncato
tanta
colpa
e
tanta
miseria
!
..
Ve
lo
ripeto
,
ve
ne
scongiuro
....
andate
a
soccorrere
quel
povero
soldato
....
forse
potrete
risparmiare
un
gran
dolore
ad
una
povera
madre
,
pensate
alla
vostra
che
ora
prega
per
voi
in
Italia
...
Oh
se
avanti
di
morire
il
Cielo
volesse
concedermi
là
santa
voluttà
di
una
lacrima
!
Le
mani
d
'
Aissa
cominciavano
ad
agghiacciarsi
,
e
posandosi
sulle
mie
,
mi
producevano
la
medesima
impressione
,
come
quando
si
tocca
una
serpe
.
-
Oh
!
..
un
tempo
...
io
ve
lo
voglio
dire
...
un
tempo
io
non
era
cattiva
!
-
La
proseguì
con
tuono
più
flebile
-
Amai
troppo
,
credei
troppo
...
e
ne
ho
scontato
anche
troppo
la
pena
.
Ah
!
avessi
dato
retta
alla
mamma
...
fatemi
il
piacere
,
levatemi
dal
seno
,
la
crocellina
che
è
attaccata
a
questo
piccolo
nastro
.
,
ce
la
conservo
da
tanto
tempo
e
quando
i
miei
amanti
ci
ridevano
sopra
,
io
correva
a
nascondermi
e
la
baciavo
,
la
baciavo
colle
lacrime
agli
occhi
e
col
cuore
che
mi
si
stringeva
dalla
pena
...
vi
raccomando
di
lasciarmela
indosso
anche
quando
sarò
morta
:
è
il
più
caro
ricordo
che
io
abbia
...
l
'
ebbi
da
lei
,
una
sera
,
una
bella
sera
di
estate
:
eravamo
sull
'
aja
,
e
ci
era
stato
il
prete
a
benedire
il
ricolto
;
l
'
immagine
della
madonna
era
illuminata
,
un
'
andirivieni
di
lucciole
faceva
sembrare
illuminate
anche
le
siepi
,
i
contadini
cantavano
le
litanie
,
io
accarezzavo
il
vecchio
Bibi
perché
non
abbaiasse
;
la
mamma
,
finita
la
preghiera
,
mi
venne
vicina
,
mi
baciò
e
mi
attaccò
al
collo
questa
crocetta
...
da
quella
sera
non
lo
ho
più
abbandonata
e
quando
ero
per
darmi
in
braccio
alla
disperazione
,
quando
dentro
me
meditavo
qualche
vendetta
terribile
,
quando
avevo
commesso
una
colpa
,
guardavo
quella
crocetta
e
mi
tornavano
in
mente
l
'
aja
,
il
prete
,
le
litanie
,
il
vecchio
Bibi
,
i
bei
tempi
insomma
in
cui
ero
giovine
,
in
cui
ero
buona
,
e
vendetta
,
disperazione
,
come
per
incanto
,
sparivano
,
e
le
colpe
mi
sembravano
meno
gravi
,
perché
mi
sembrava
vedere
la
mamma
che
pregava
per
me
,
che
sorridente
additavami
il
cielo
...
quel
cielo
che
si
acquista
soltanto
coll
'
espiazione
,
e
colle
sofferenze
.
Lo
spirito
che
aveva
animato
quella
donna
a
proferire
il
lungo
discorso
,
via
via
che
la
parlava
sembrava
che
l
'
abbandonasse
;
l
'
affievolita
voce
,
il
faticoso
respiro
che
aveva
preso
tutte
le
parvenze
del
rantolo
mi
convinsero
che
ormai
niente
vi
era
da
sperare
,
che
oramai
gli
istanti
di
quella
vaga
creatura
erano
contati
!
La
squilla
della
vicina
parrocchia
di
Fontain
si
fè
modestamente
sentire
;
i
tocchi
di
quella
campana
mi
scesero
in
cuore
mesti
,
siccome
la
preghiera
pei
moribondi
:
traversò
il
viottolo
a
noi
vicino
una
vecchia
cenciosa
che
portava
per
mano
un
ragazzo
...
-
Nonna
-
disse
quest
'
ultimo
-
cosa
fa
tutta
quella
gente
sdraiata
?
-
Povero
bimbo
-
rispose
la
vecchia
-
quelli
che
vedi
son
morti
-
E
non
si
risveglieranno
mai
...
mai
più
?
...
Mai
più
!
Il
bambino
chinò
gli
occhi
e
poi
si
rimpiattò
nel
fossato
...
intanto
uno
stormo
di
corvi
volteggiò
intorno
a
noi
!
...
la
nonna
si
mise
in
ginocchio
e
pregò
:
il
fanciullo
urlava
e
piangeva
!
Uu
prete
col
brevario
sotto
il
braccio
si
avvicinò
,
quasi
pauroso
,
alla
moribonda
:
io
gli
additai
la
crocellina
che
essa
si
era
portata
alle
labbra
,
egli
se
ne
andò
,
al
soldato
che
era
per
morire
poco
distante
da
noi
,
ed
intuonò
ad
alta
voce
le
preci
dei
moribondi
.
Cessa
,
o
prete
,
dalla
stolta
cantilena
;
tu
per
il
primo
,
dando
un
'
occhiata
all
'
intorno
,
devi
convincerti
di
quanto
le
tue
preci
sono
bugiarde
!
Se
fossevi
un
Dio
,
potrebbe
egli
permettere
un
tanto
massacro
?
...
È
vero
che
voi
,
sacerdoti
l
'
avete
chiamato
Sabbaot
,
il
Dio
degli
eserciti
e
delle
battaglie
;
è
vero
che
a
lui
in
altri
tempi
avete
offerte
vittime
umane
;
è
vero
che
nel
suo
santo
nome
avete
fatto
sgozzare
dai
vostri
sicari
le
donne
e
i
fanciulli
a
Perugia
,
i
giovani
generosi
a
Mentana
,
i
padri
di
famiglia
nelle
mura
stesse
di
Roma
;
ma
è
vero
puranche
che
i
popoli
hanno
pieno
diritto
d
'
odiarlo
e
d
'
abbatterlo
,
schifati
alla
idea
delle
carneficine
che
voi
avete
perpetrato
nel
nome
di
lui
,
schifati
all
'
idea
del
privilegio
e
della
rapina
che
avete
benedetto
,
e
resi
sacri
sotto
la
protezione
di
questa
divinità
,
che
,
onnipotente
,
avrebbe
creato
il
male
.
O
prete
,
se
tu
fossi
convinto
,
agiresti
in
altra
maniera
:
cessa
adunque
dall
'
ipocrita
prece
:
noi
,
come
te
,
non
crediamo
al
tuo
Dio
!
Gli
stormi
dei
corvi
raddoppiavano
;
la
nebbia
sollevandosi
a
poco
a
poco
dall
'
estreme
linee
di
quell
'
estesa
pianura
aveva
offuscato
il
sole
e
i
grandi
alberi
della
strada
maestra
in
quell
'
incerto
barlume
sembravano
giganti
che
osservassero
con
fiero
cipiglio
quella
scena
d
'
orrore
:
dei
carrettoni
traversavano
innanzi
a
noi
,
come
una
triste
visione
di
mente
impaurita
;
questi
carrettoni
erano
colmi
di
cadaveri
e
i
carrettieri
,
sferzando
i
cavalli
,
fischiettavano
le
ariette
dei
villaggi
natii
;
ogni
tanto
qualche
lurida
faccia
,
tale
da
farti
ribrezzo
solamente
a
pensarci
,
appariva
in
mezzo
ai
solchi
,
nei
cespugli
,
tra
le
siepi
,
disopra
al
ciglione
dei
fossi
,
che
non
pochi
erano
quelli
che
giravano
per
frugare
i
cadaveri
.
Aissa
mi
strinse
forte
forte
la
mano
;
parve
che
a
furia
di
baci
volesse
divorare
la
crocellina
:
si
sforzò
di
richiamare
sulle
labbra
un
sorriso
e
gli
occhi
invece
le
si
empirono
di
lacrime
,
proferì
mestamente
:
a
rivederci
,
chinò
il
capo
,
sembrò
addormentarsi
,
e
si
addormentò
difatti
per
non
destarsi
mai
più
.
Il
bambino
si
era
fatto
animo
,
era
saltato
dal
fosso
ed
era
venuto
a
vederla
,
la
volle
toccare
con
infantile
curiosità
;
la
sentì
fredda
come
una
pietra
,
e
rimase
impietrito
;
il
prete
e
la
vecchia
continuavano
a
biascicare
orazioni
,
e
i
corvi
si
erano
tanto
a
noi
avvicinati
da
sfiorarci
il
capo
con
le
nerissime
ali
.
Nello
stesso
tempo
esalava
l
'
estremo
respiro
il
soldato
vicino
,
susurrando
a
fior
di
labbra
il
gentil
nome
di
Greetchein
.
Greetchein
!
...
Mi
passò
innanzi
alla
mente
la
poetica
creazione
di
Göethe
e
vidi
in
un
remoto
abituro
una
bionda
fanciulla
che
in
quel
momento
fissando
il
cielo
,
pregava
per
l
'
amico
lontano
e
che
già
pregustava
le
gioie
inenarrabili
di
un
sospirato
ritorno
,
che
l
'
affetto
immenso
di
vergine
suole
ispirare
fiducia
;
l
'
amico
lontano
muore
invece
esecrato
da
tutti
;
muore
in
terra
straniera
,
in
terra
che
egli
calpestò
vincitore
e
su
cui
battè
prepotentemente
la
sciabola
;
muore
proferendo
il
nome
di
lei
,
senza
che
alcuno
possa
portarle
questa
notizia
,
che
le
sarebbe
non
lieve
conforto
nelle
future
afflizioni
.
Vestiti
a
bruno
,
o
bionda
fanciulla
,
ed
impara
ad
esecrare
i
tiranni
:
vestiti
a
bruno
e
grida
insieme
con
me
:
Maledetta
la
guerra
!
Come
erano
belli
quei
due
cadaveri
!
...
Tutti
e
due
erano
morti
,
ispirandosi
a
reminiscenze
soavi
...
tutti
e
due
assorti
nell
'
ideale
sorridendo
eran
morti
!
...
Io
correva
dall
'
uno
all
'
altro
,
mi
chinavo
su
loro
,
li
contemplavo
,
avrei
voluto
trasfondere
nel
suo
corpo
il
mio
spirito
vitale
onde
di
nuovo
animare
tanta
gioventù
,
tanta
forza
,
tanta
bellezza
...
mi
sembrava
che
il
cervello
avesse
a
darmi
volta
:
i
miei
compagni
mi
trascinaron
via
a
forza
dal
triste
spettacolo
:
quando
rinvenni
dallo
stupore
aveva
fatto
più
che
mezza
strada
per
arrivare
a
Digione
.
La
febbre
mi
aveva
occupato
tutte
le
membra
.
-
Và
a
letto
-
Mi
dissero
.
-
Sì
-
Risposi
,
deciso
di
dare
ascolto
a
un
tal
consiglio
e
lasciai
gli
amici
.
Arrivato
appena
in
città
trovai
alla
porta
del
quartier
generale
Materassi
,
Piccini
e
alcuni
altri
.
-
Vieni
con
noi
-
Mi
dissero
.
-
E
dove
?
-
Si
va
a
vedere
i
morti
che
hanno
già
portato
in
città
chi
sa
che
non
rinveniamo
,
il
cadavere
di
qualche
amico
,
di
qualche
conoscente
.
Quantunque
la
scena
a
cui
ci
si
preparava
ad
assistere
offrisse
una
prospettiva
tutt
'
altro
che
ridente
in
special
modo
per
un
'
ammalato
,
come
ero
io
,
un
po
'
per
bruttissima
curiosità
(
ripeto
ai
lettori
che
io
non
bramo
di
farmi
meglio
di
quello
che
sono
)
un
po
'
per
non
sembrare
da
meno
degli
altri
,
un
po
'
per
una
vaga
speranza
di
ritrovar
forse
una
memoria
da
consegnare
ai
parenti
lontani
di
qualche
estinto
,
seguii
la
comitiva
che
si
accingeva
a
questa
visita
lugubre
.
Durante
il
tragitto
,
mi
fu
raccontata
la
storia
luttuosissima
del
capitano
dei
Franchi
Tiratori
,
rinvenuto
cadavere
e
tutto
bruciato
nel
castello
di
Poully
.
Garibaldi
aveva
ordinato
un
inchiesta
su
tale
nuova
barbarie
:
io
qui
non
voglio
discutere
,
nè
avrei
dati
bastanti
per
farlo
,
se
sieno
o
no
vere
le
spiegazioni
,
che
pretese
dare
il
Governo
Prussiano
con
una
nota
pubblicata
su
quasi
tutti
i
giornali
del
mondo
:
quello
che
è
certo
si
è
che
l
'
ufficiale
aveva
le
mani
legate
,
che
covoni
di
paglia
già
incendiati
erano
a
poca
distanza
da
lui
e
che
l
'
infelice
,
come
ben
si
può
osservare
dalla
fotografia
,
era
tutto
coperto
d
'
ustioni
,
all
'
infuori
del
capo
.
Con
ciò
non
intendo
lanciare
un
'
accusa
generale
a
tutto
il
popolo
Germanico
;
il
soldato
abbrutito
nella
caserma
,
a
qualunque
nazione
appartenga
,
spesso
e
volentieri
cessa
di
essere
un
uomo
per
addiventare
la
belva
la
più
sanguinaria
.
Passata
di
poco
la
porta
Sant
'
Apollinare
,
avanti
di
giungere
alla
barriera
vi
è
il
convento
dei
Cappucini
:
ivi
erano
stati
messi
i
cadaveri
,
forse
perchè
si
potessero
riconoscere
a
bell
'
agio
dagli
amici
.
Prima
d
'
entrare
la
nostra
vista
fu
dolorosamente
colpita
da
due
carrettoni
,
zeppi
di
morti
Prussiani
;
quale
di
questi
ciondolava
una
gamba
,
quale
una
mano
;
l
'
insieme
ti
offriva
l
'
idea
di
una
gran
montagna
di
carne
;
il
pavimento
era
tutto
cosperso
di
sangue
,
che
alcune
ferite
tuttora
gocciavano
.
Entrammo
in
una
piccola
stanza
;
sopra
due
tavoloni
erano
stesi
una
ventina
di
Garibaldini
,
tutti
privi
di
vita
;
tra
questi
lo
Squaglia
,
sorridente
come
vivesse
tuttora
;
la
maggior
parte
mancava
di
qualchecosa
di
vestiario
:
gli
avvoltoi
della
gloria
,
avevano
,
come
pocofà
si
è
veduto
,
fatto
man
bassa
sulle
più
piccole
inezie
,
purché
vi
fosse
da
ricavar
qualche
soldo
.
Noi
procedevamo
in
silenzio
:
solo
il
Piccini
,
incaponito
di
ritrovare
il
Rossi
,
esaminava
ad
uno
ad
uno
i
cadaveri
,
passava
per
far
più
presto
disopra
alle
tavole
,
sempre
con
viso
imperturabile
,
e
con
un
sangue
freddo
da
essere
ammirato
.
La
seconda
stanza
era
grandissima
:
avrà
contenuto
più
di
settanta
morti
,
disposti
non
colla
medesima
precisione
di
quelli
che
giacevano
nella
prima
;
qui
vi
erano
Guardie
Mobili
,
Franchi
Tiratori
,
Garibaldini
ed
anche
qualche
Prussiano
:
vedemmo
tra
gli
altri
il
povero
Pastoris
col
cranio
tutto
fracassato
;
il
prode
maggiore
era
stato
spogliato
fino
della
camicia
;
questa
profanazione
mi
fece
ribrezzo
,
e
aggiunta
al
desolante
spettacolo
a
cui
fino
dal
primo
mattino
assistevo
,
ebbe
potenza
di
farmi
rinforzare
la
febbre
,
che
credevo
di
aver
fugata
;
frequenti
brividi
lungo
le
reni
,
mi
rendevano
omai
più
che
certo
di
questa
nuova
peripezia
che
veniva
a
conturbarmi
.
Ci
fu
impossibile
ritrovare
il
Rossi
;
domandammo
schiarimenti
ai
guardiani
e
questi
ci
risposero
che
forse
la
salma
del
nostro
amico
doveva
essere
nella
stanza
di
quelli
che
erano
morti
di
vaiolo
.
Avanti
di
partire
non
potei
fare
a
meno
di
rivolgere
uno
sguardo
a
tutta
quella
gioventù
,
che
si
era
dileguata
come
una
meteora
nel
cielo
;
un
raggio
di
gloria
,
uno
sprazzo
di
luce
eppoi
il
nulla
.
Quante
illusioni
,
quante
speranze
,
quanti
pensieri
non
si
erano
spenti
,
per
sempre
in
quella
clade
sanguinosissima
!
Chi
sa
che
tra
quelli
non
vi
fosse
uno
nato
a
creare
qualche
nuovo
ordinamento
sociale
,
e
che
invece
finirà
per
procreare
un
cavolo
,
una
pianta
d
'
ortica
?
Felice
lui
!
che
,
se
grande
fosse
riuscito
realmente
,
avrebbe
imprecato
alla
vita
,
angariato
dai
ghigni
e
dalle
calunnie
dei
contemporanei
.
Quante
madri
,
quante
sorelle
abbrunate
-
pensavo
dentro
di
me
e
continuando
a
guardare
i
cadaveri
,
sentivo
commuovermi
non
tanto
per
loro
,
quanto
per
le
care
persone
che
avevano
lasciato
.
La
democrazia
Italiana
,
credo
bene
ripeterlo
,
ha
lasciato
un
degno
e
glorioso
contingente
sui
campi
di
Francia
;
la
democrazia
Italiana
,
come
sempre
,
anche
nel
1871
ha
immolato
al
principio
repubblicano
,
i
cuori
più
giovani
ed
entusiasti
,
le
immaginazioni
più
fervide
,
le
intelligenze
più
belle
.
Una
pleiade
di
generosi
scompare
ogni
volta
che
la
coscienza
dell
'
umanità
si
risveglia
,
ogni
volta
che
si
traducono
in
atto
le
sante
credenze
,
le
così
dette
utopie
dei
pochi
ispirati
che
ci
han
preceduto
:
solo
col
sangue
rinvigoriscono
le
idee
.
E
sangue
di
eroi
onorò
le
strade
ed
i
campi
dell
'
ubertosa
Borgogna
,
e
una
pleiade
di
magnanimi
figli
d
'
Italia
scomparve
,
lasciando
di
se
imperituro
ricordo
in
chiunque
abbia
il
core
informato
al
gentil
culto
delle
azioni
generose
.
Perla
,
Pastoris
,
Settignani
,
Cavallotti
,
Ferraris
,
Gnecco
,
Imbriani
,
Zauli
,
Salomoni
,
Canovi
,
Zerbini
,
Anzillotti
,
Caimi
,
Ricci
,
Giordano
,
Valduta
,
Resegotti
...
dall
'
Alpi
all
'
estrema
Sicilia
la
calunniata
Penisola
ebbe
un
figlio
,
per
ogni
città
,
per
ogni
paese
,
da
offrire
in
olocausto
al
sacrosanto
principio
.
Firenze
ebbe
nove
morti
:
Rossi
,
Squaglia
,
Viti
,
Aterini
,
Carli
,
Pini
,
Scali
,
Cortopassi
e
Signorini
;
la
vicina
Pistoia
su
sette
volontarii
ebbe
a
piangerne
quattro
:
Biechi
,
Ferrarini
,
Bongi
e
Lanciotti
.
Se
io
avessi
appunti
precisi
,
vorrei
citar
tutti
i
martiri
,
e
ben
si
avvedrebbero
gli
odierni
politicanti
di
Francia
,
i
generali
famosi
,
allora
rincatucciati
per
la
paura
,
e
in
oggi
spavaldi
,
ben
si
avvedrebbero
,
dico
,
che
l
'
italiana
democrazia
non
mancò
al
proprio
dovere
e
che
,
superando
ostacoli
a
lei
frapposti
dalla
mancanza
di
mezzi
e
dalla
vigilanza
la
più
sospettosa
del
timido
governo
del
re
,
corse
volenterosa
all
'
appello
.
Ed
i
Digionesi
con
quel
buon
senso
che
suol
distinguere
i
popoli
,
non
tardarono
a
esserne
più
che
convinti
ed
a
dimostrarcelo
con
ripetuti
segni
di
sincera
affezione
.
Nel
ridurmi
a
casa
difatti
ebbi
la
prova
più
luminosa
della
fiducia
generale
che
si
nutriva
in
Garibaldi
ed
in
noi
;
dappertutto
non
si
faceva
che
domandar
notìzie
e
porgere
elogi
all
'
eroico
Ricciotti
e
alla
sua
valorosa
brigata
;
i
nomi
di
Menotti
,
di
Canzio
volavano
accompagnati
da
lodi
,
per
tutte
le
bocche
;
e
le
donne
con
quel
sentimento
gentile
,
che
ci
rende
caramente
diletto
quel
sesso
che
,
sembra
,
esser
stato
messo
quaggiù
per
asciugare
le
lacrime
e
per
darci
un
pietoso
conforto
in
mezzo
alle
disillusioni
e
all
'
affanni
,
accoppiavano
a
questi
nomi
,
omai
resi
gloriosi
,
quello
non
meno
caro
,
quantunque
modesto
,
di
Teresita
.
È
stato
detto
che
la
superstizione
è
la
poesia
dell
'
ignoranza
:
io
,
quando
vidi
in
capo
alla
strada
,
dove
abitavo
,
le
donne
affollarsi
a
pregare
davanti
a
un
'
immagine
,
per
Garibaldi
,
per
noi
,
per
la
Francia
,
aspirai
tutto
il
profumo
di
questa
ingenua
poesia
,
e
rimasi
a
contemplare
estatico
quel
gruppo
,
che
avrebbe
offerto
a
un
pittore
un
'
invidiabile
quadretto
di
genere
,
e
che
a
me
offriva
un
certo
tal
qual
refrigerio
di
cui
non
so
farmi
ragione
.
Il
male
però
progrediva
spaventosamente
:
mi
martellavano
le
tempie
;
avevo
perduto
la
voce
,
le
gambe
mi
reggevano
appena
.
Passando
dalla
bottega
della
tabaccaia
,
vi
entrai
,
e
mi
buttai
rifinito
su
di
una
seggiola
.
La
graziosa
fanciulla
,
affidata
alle
cure
della
bottegaia
,
si
svestiva
in
quel
mentre
della
sua
cappa
di
appartenente
all
'
ambulanza
;
aveva
già
visitato
tutti
gli
ospedali
della
città
,
aveva
già
fatto
amicizia
con
tutti
i
feriti
Prussiani
:
mi
disse
tutto
questo
d
'
un
fiato
,
senza
che
la
potessi
interrompere
;
quando
io
cominciai
a
parlare
,
la
buona
ragazza
sentendo
la
mìa
voce
roca
,
esaminandomi
fissamente
nel
volto
,
con
tono
affettuoso
mi
disse
:
Ma
voi
avete
bisogno
delle
mie
cure
...
voi
siete
malato
.
-
Che
...
non
è
nulla
!
-
Oh
voi
dovete
curarvi
...
andare
a
letto
!
-
Vi
pare
...
qui
...
in
faccia
al
nemico
...
-
Il
nemico
ha
di
catti
a
rifarsi
di
forze
,
e
credo
che
non
avrà
intenzione
di
riattaccare
.
-
Ammettiamolo
pure
:
Ma
che
vorreste
...
che
io
passassi
uno
,
due
,
forse
tre
giorni
solo
,
come
un
cane
?
...
-
Siete
ingiusto
...
voi
dimenticate
gli
amici
...
-
Son
tutti
occupati
...
-
E
...
le
amiche
?
Ficcandomi
gli
occhi
negli
occhi
proferì
la
ragazza
.
-
Le
amiche
!
-
Sì
andate
ed
ei
vi
prometto
di
venirvi
a
far
visita
,
di
passare
la
maggior
parte
della
giornata
da
voi
.
-
Davvero
?
-
Sul
mio
onore
...
via
,
via
andate
...
non
fate
il
bambino
...
il
vostro
sarebbe
un
eroismo
inutile
...
-
E
tanti
altri
bei
discorsi
,
che
uniti
al
male
che
mi
sentivo
in
dosso
,
e
alla
voglia
di
aver
dei
colloqui
intimi
con
quella
gentile
infermiera
,
di
cui
avevo
imparato
ad
ammirare
il
carattere
,
mi
persuasero
a
cacciarmi
nel
letto
,
deciso
però
di
non
badare
a
prescrizione
veruna
del
medico
,
o
di
chicchessia
,
qualora
avessi
udito
suonare
a
raccolta
le
trombe
,
o
tuonare
il
cannone
.
Dopo
poco
ero
a
letto
;
a
letto
,
con
una
tazza
di
tisana
a
me
vicina
sul
comodino
,
apprestatami
dalla
mia
gentilissima
ospite
.
CAPITOLO
XVIII
.
Se
il
trovarsi
ammalato
lontano
dai
suoi
,
in
terra
dove
siamo
sconosciuti
,
nella
solitudine
,
che
,
a
detta
di
Pascal
,
fa
giocare
persino
alle
carte
con
se
medesimi
,
in
generale
è
una
disgrazia
,
godo
nel
dire
che
io
feci
eccezione
alla
regola
.
La
solitudine
che
io
temeva
,
non
l
'
ebbi
a
provare
che
in
qualche
momento
,
gentili
premure
,
assistenza
più
che
fraterna
,
riguardi
inconcepibili
non
mi
fecer
difetto
ed
io
serberò
riconoscenza
indelebile
per
le
generose
creature
che
,
ispirandosi
al
santo
amor
della
patria
e
dell
'
umanità
,
con
le
loro
attenzioni
resero
meno
tristi
le
travagliate
ore
di
un
povero
malato
.
Se
questi
miei
ricordi
varcassero
le
Alpi
,
io
l
'
avrei
caro
soltanto
per
mostrare
ai
miei
pietosi
assistenti
che
sotto
la
camicia
Rossa
del
Garibaldino
non
batte
il
cuore
di
un
ingrato
,
ma
che
,
finché
campa
,
egli
serba
una
soave
reminiscenza
di
chi
gli
fece
del
bene
.
Appena
da
un
'
ora
ero
in
letto
,
quando
capitò
la
mia
vaga
vicina
in
perfetto
abbigliamento
da
infermiera
:
andò
al
camminetto
,
attizzò
il
fuoco
e
mi
preparò
della
nuova
tisana
;
poi
mi
disse
che
più
tardi
avrebbe
portato
anche
il
medico
,
e
cominciò
a
tirar
fuori
boccette
d
'
essenze
,
scatole
di
pasticche
e
,
quel
che
più
m
'
importava
dei
libri
...
e
che
libri
!
...
Le
poesie
di
Alfredo
di
Musset
e
un
paio
di
romanzi
di
Walter
Scott
;
un
libro
è
un
grande
amico
nella
solitudine
ed
io
salutai
quei
libri
con
la
medesima
gioia
con
cui
si
salutano
gli
amici
più
cari
.
Per
quella
sera
però
non
potei
leggere
:
le
palpebre
mi
si
erano
appesantite
:
un
sonno
profondo
,
prodotto
dalle
febbre
,
mi
rese
inerte
durante
tutta
la
notte
.
Al
mattino
stavo
un
pò
meglio
;
pregai
Materassi
e
Bocconi
che
stavano
di
casa
con
me
di
tenermi
informato
a
puntino
di
quanto
sarebbe
successo
,
e
di
non
por
tempo
in
mezzo
per
venire
a
avvisarmi
,
se
vi
fosse
stata
la
probabilità
di
un
nuovo
attacco
.
Cosa
d
'
altronde
poco
probabile
,
chè
i
Prussiani
ne
avevano
buscate
anche
troppe
!
Erano
trascorse
due
ore
buone
e
nessuna
notizia
erami
per
anco
arrivata
:
io
tentava
,
per
passare
il
tempo
di
legger
qualchecosa
,
ma
,
quantunque
ciò
che
leggevo
fosse
bellissimo
,
il
mio
pensiero
volava
lontano
lontano
,
nientemeno
che
fino
a
Firenze
.
I
miei
occhi
percorrevano
macchinalmente
quelle
linee
stampate
,
le
mie
mani
sempre
macchinalmente
sfogliavano
quelle
pagine
,
ma
io
non
mi
occupava
per
nulla
di
ciò
che
credevo
leggere
,
che
anzi
leggevo
di
certo
.
Pensavo
alla
mia
povera
mamma
già
morta
:
chi
le
avesse
detto
,
quando
proibiva
al
bambino
di
correre
,
di
pigliar
fresco
,
di
saltare
,
chi
l
'
avesse
detto
che
il
bambino
diventato
uomo
,
si
avesse
a
trovare
nella
situazione
nella
quale
mi
trovavo
io
in
quel
momento
?
...
Povere
mamme
...
povere
le
vostre
cure
!
...
sarà
una
stranezza
la
mia
:
ammiro
la
donna
spartana
,
ma
anco
molto
di
più
la
povera
vecchia
che
,
da
vera
bacchettona
,
si
strascina
a
malapena
a
un
'
altare
,
onde
implorar
dal
Cielo
che
mai
certe
ideacce
frullino
nella
mente
di
quel
figliuolo
,
a
cui
vol
tanto
bene
...
Eppoi
la
solitudine
mi
spaventava
.
-
O
cosa
fanno
tutti
i
miei
amici
?
..
Perche
non
vengono
?
...
E
se
si
battessero
?
...
Oh
così
la
non
può
durare
...
oh
!
molto
meglio
una
palla
e
farla
finita
per
sempre
!
...
Fu
bussato
dolcemente
alla
porta
.
Quale
non
fu
la
mia
sorpresa
,
quando
,
dopo
aver
detto
:
entrate
,
io
vidi
comparire
in
compagnia
della
vecchia
padrona
,
due
graziose
figurine
,
di
donna
degne
proprio
dell
'
elegante
pennello
dell
'
ispirato
Wattau
.
Le
principesse
invisibili
si
erano
finalmente
degnate
di
scendere
dall
'
Olimpo
per
visitare
un
mortale
...
quelle
due
signorine
erano
le
figlie
del
proprietario
del
nostro
ricco
palazzo
:
le
medesime
,
per
veder
le
quali
avevamo
tanto
almanaccato
nelle
molte
ore
d
'
ozio
che
avevano
preceduto
le
tre
giornate
di
combattimento
.
La
fama
questa
volta
non
era
bugiarda
;
vi
assicuro
che
erano
proprio
carine
;
modeste
,
educate
,
geniali
...
tanta
fu
la
mia
sorpresa
che
non
sapevo
cosa
dire
,
e
sul
primo
devo
aver
fatto
la
figura
del
collegiale
più
candido
che
sia
mai
scappato
dall
'
unghie
dei
reverendissimi
maestri
.
Si
trattennero
una
mezzora
;
dissero
,
secondo
il
solito
,
ira
di
Dio
dei
Prussiani
,
canzonarono
i
moblots
inalzarono
al
cielo
i
Garibaldini
;
parlarono
dell
'
Italia
e
del
desiderio
intensissimo
che
aveano
di
vederla
,
mi
fecero
con
mille
moine
trangugiare
altri
due
bicchieri
di
tisana
,
e
protestando
di
non
volere
più
oltre
importunarmi
,
si
accomiatarono
,
promettendomi
di
tornar
la
sera
a
farmi
visita
.
Ero
tutt
'
ora
sotto
la
dolce
impressione
di
questa
visita
inaspettata
,
quando
con
strepito
immenso
entrò
Materassi
,
seguito
da
uno
sciame
di
Guide
.
-
Notizie
?
-
Domandai
subitamente
.
-
Nessuna
.
-
La
cronaca
del
giorno
?
-
Ah
...
La
Corte
Marziale
ha
condannato
a
dodici
anni
di
galera
una
guardia
mobile
che
non
ha
voluto
ricevere
un
'
ordine
dal
suo
tenente
.
-
Hai
detto
una
guardia
mobile
?
-
Benissimo
!
...
Meglio
in
galera
che
averli
tra
i
piedi
!
-
Approvato
-
Urlarono
tutti
.
-
Di
più
-
Continuò
il
Materassi
-
Sembra
che
i
Prussiani
marcino
su
Dòle
...
tentando
così
di
prenderci
in
mezzo
...
-
O
di
avere
altre
briscole
!
-
Speriamo
che
debba
succeder
così
!
Del
resto
per
oggi
puoi
restar
tranquillamente
a
letto
;
da
tutti
i
lati
della
città
per
ben
molte
miglia
è
impossibile
rintracciare
un
Tedesco
,
e
noi
siamo
venuti
qui
per
far
l
'
ora
di
andare
al
trasporto
di
Ferraris
...
credi
che
per
oggi
non
ci
è
timore
di
alcuna
cosa
!
...
Dopo
poco
entrarono
in
camera
mio
fratello
,
i
due
Piccini
e
vari
altri
;
si
poteva
creder
benissimo
di
essere
in
una
caserma
;
per
ammazzare
il
tempo
vari
si
posero
a
giocare
alle
carte
:
alcuni
altri
chiesero
aiuto
alle
muse
,
e
si
misero
a
sciorinare
ottave
,
sonetti
,
rispetti
con
una
facilità
più
che
Arcadica
.
Fra
le
altre
birbonate
,
sentii
un
rispetto
non
molto
bruttaccio
,
e
lo
regalo
ai
lettori
,
se
non
altro
onde
mostrare
che
a
tu
per
tu
colla
morte
,
colla
corte
Marziale
,
e
col
linguaggio
barbino
dei
superiori
e
dei
regolamenti
,
qualcuno
alla
meglio
o
alla
peggio
trovava
il
momento
di
dedicarsi
alle
arti
gentili
.
Il
rispetto
era
dedicato
ai
Franchi
Tiratori
,
a
questi
Beniamini
della
situazione
.
Eccolo
:
«
Son
della
patria
un
Franco
tiratore
E
vo
pei
monti
a
caccia
dei
Prussiani
:
Amor
mi
spinge
contro
all
'
oppressore
,
Amor
dei
cari
miei
,
che
or
son
lontani
:
Tra
il
fragor
dei
fucili
e
del
cannone
,
Siccome
a
nozze
,
corro
alla
tenzone
:
Venga
l
'
Ulano
dall
'
acuta
lancia
...
Io
non
ritiro
il
piè
...
Viva
la
Francia
!
Vengan
di
Prussia
i
difensor
più
saldi
...
Io
qui
l
'
attendo
...
Evviva
Garibaldi
!
»
Ogni
tanto
la
padrona
di
casa
,
veniva
a
pigliar
mie
notizie
,
dava
un
'
occhiata
a
quei
gruppi
e
se
ne
andava
proferendo
con
amabil
sorriso
:
Oh
les
braves
garcons
!
L
'
ora
di
assistere
alla
cerimonia
pietosa
in
onore
del
compianto
Ferraris
si
avvicinava
a
gran
passi
,
e
i
miei
amici
mi
lasciaron
solo
di
nuovo
:
questa
partenza
che
lì
per
lì
mi
uggiva
non
poco
,
doveva
procacciarmi
un
paio
d
'
ore
di
felicità
,
se
almeno
la
felicità
si
valuta
dalla
maggiore
o
minor
prestezza
con
la
quale
volan
gli
istanti
...
quelle
due
ore
mi
sembrarono
infatti
appena
un
minuto
,
ed
eccone
la
ragione
.
Leggevo
con
più
attenzione
del
solito
una
delle
più
bella
poesie
del
Musset
,
poesia
un
po
'
materialista
,
se
vogliamo
,
ma
non
per
questo
meno
ispirata
;
il
fino
contorno
di
una
gamba
elegante
,
ed
il
piccolo
piede
di
una
figlia
d
'
Eva
,
attraente
come
la
colpa
,
erano
ivi
tratteggiate
con
una
finezza
indicibile
dal
poeta
più
simpatico
della
Francia
moderna
:
il
mio
pensiero
vagava
per
orizzonti
tutt
'
altro
che
Platonici
e
la
mia
immaginazione
esaltata
riandava
i
bei
piedini
ed
i
fini
contorni
di
certe
gambe
,
che
lo
zeffiro
compiacente
come
un
ufficiale
d
'
ordinanza
di
un
re
,
tante
volte
aveva
svelato
al
povero
bohème
che
dalla
porta
di
un
caffè
vede
a
trasvolarsi
davanti
,
come
una
visione
,
le
belle
del
mondo
privilegiato
.
Leggera
quasi
farfalla
,
senza
che
io
la
veda
,
si
è
avvicinata
al
mio
letto
la
gentile
infermiera
,
la
pietosa
visitatrice
di
tutte
le
ambulanze
:
Essa
mi
guarda
in
silenzio
;
alla
mia
volta
io
la
guardo
e
sto
zitto
.
Per
cotesto
,
si
principia
benino
!
Finalmente
lei
rompe
il
ghiaccio
,
e
colla
sua
vocina
simpatica
la
comincia
:
Non
ho
potuto
portare
il
medico
,
come
vi
avevo
promesso
.
-
Non
importa
...
-
Vi
sentite
meglio
?
-
Tanto
meglio
che
domani
mattina
esco
di
casa
.
-
Voi
non
commetterete
questa
pazzia
!
Ve
lo
proibisco
in
nome
di
vostra
madre
...
pensate
alla
povera
donna
che
forse
vi
aspetta
...
-
Mia
madre
è
morta
!
Proferisco
un
po
'
commosso
all
'
evocazione
di
tale
ricordo
..
-
A
vostro
padre
...
-
Continua
più
affettuosamente
la
cara
fanciulla
.
-
È
morto
!
-
Replico
in
tuono
brusco
-
Dunque
siete
orfano
?
..
-
Purtroppo
!
-
Avrete
una
bella
però
?
...
confessatelo
?
-
No
.
-
È
impossibile
!
-
Ve
lo
garantisco
.
Osservo
che
la
mia
interlocutrice
arrossisce
molto
facilmente
ed
ha
un
nasino
rétroussé
graziosissimo
.
Altri
due
minuti
di
silenzio
.
-
Ebbene
vi
farò
da
sorella
.
Come
vi
chiamate
?
-
Ettore
..
e
voi
?
-
Luisa
!
-
Ho
appunto
una
sorella
che
si
chiama
come
voi
.
-
Benissimo
!
..
Allora
ci
faremo
confidenze
reciproche
.
-
Va
bene
?
-
A
meraviglia
!
Cominciate
voi
,
che
mi
avete
fatto
tante
domande
e
rispondetemi
a
tuono
...
E
voi
...
?
Non
mi
azzardo
a
continuare
,
ma
l
'
altra
capisce
alla
prima
e
volendo
soddisfare
a
quel
sentimento
di
vanità
,
prerogativa
del
sesso
debole
in
generale
e
delle
Francesi
in
particolare
,
si
affretta
a
rispondermi
:
Ah
!
..
Io
appena
sarà
finita
la
guerra
ho
da
essere
sposa
..
-
E
chi
è
il
fortunato
?
..
-
È
...
Ve
lo
do
a
indovinare
tra
mille
...
-
Non
saprei
...
qui
non
conosco
nessuno
.
-
È
nientemeno
che
un
ufficiale
Badese
.
-
Un
vostro
nemico
?
-
Io
non
ho
alcun
nemico
.
-
Ma
...
che
so
io
...
un
oppressore
.
-
Che
ci
han
che
fare
quei
poveri
diavoli
!
..
Oh
!
sentiste
come
la
pensa
anche
lui
!
...
scommetto
,
che
se
vi
avvicinaste
,
in
pochissimo
tempo
diventereste
amici
del
cuore
.
È
tanto
buono
,
è
così
generoso
!
-
Sarà
..
ma
dove
l
'
avete
conosciuto
?
-
Qui
all
'
epoca
dell
'
occupazione
:
egli
mi
chiese
in
tutte
le
regole
ed
io
acconsentii
.
Cosa
strana
,
egoistica
,
tutto
quel
che
volete
!
Io
non
sentivo
nulla
per
quella
donna
,
ma
provai
dispetto
ad
udir
quella
confessione
,
che
così
ingenuamente
venivami
fatta
:
per
cui
non
potei
fare
a
meno
di
diventar
brusco
;
Luisa
se
ne
avvide
e
per
placarmi
si
chinò
su
me
e
le
di
lei
labbra
sfioraron
le
mie
;
non
l
'
avesse
mai
fatto
!
..
un
fuoco
di
fila
di
baci
,
tutt
'
altro
che
fraterni
,
echeggiò
sotto
il
padiglione
nuziale
che
adornava
il
mio
letto
.
Povero
ufficiale
Badese
,
io
mi
prevaleva
un
po
'
troppo
dei
diritti
del
vincitore
,
ma
ora
ti
auguro
un
brevetto
di
colonnello
,
una
croce
dell
'
aquila
nera
,
un
'
eredità
di
un
mezzo
milione
,
purché
tu
renda
felice
la
mia
assidua
assistente
!
Era
tanto
carina
,
quando
partì
,
imbacuccata
nel
suo
water
-
proof
!
Giunta
alla
porta
tornò
indietro
,
si
levò
di
tasca
una
medaglina
,
me
l
'
attaccò
al
collo
...
io
la
lasciai
fare
:
era
una
medaglia
della
vergine
madre
...
oh
!
religione
!
...
Eppure
non
ho
mai
abbandonato
quel
microscopico
pezzetto
d
'
argento
:
non
fremano
i
liberi
pensatori
:
io
tengo
molto
alla
religione
...
dei
gentili
ricordi
!
Partita
lei
,
tornarono
le
padroncine
e
insieme
alla
vecchia
vollero
servire
il
mio
desinare
da
ammalato
:
le
più
squisite
galanterie
,
che
l
'
arte
e
l
'
umana
ghiottoneria
hanno
inventato
pei
convalescenti
,
mi
si
portarono
davanti
;
a
siffatta
gentilezza
,
a
vedere
intorno
a
me
le
due
creaturine
che
sembravano
angeli
,
mi
vennero
le
lacrime
agli
occhi
.
Gli
spiriti
forti
hanno
poco
da
ridere
:
Campanella
,
il
quale
non
era
certo
un
debole
nè
una
donnicciola
,
rifugiatosi
a
Marsiglia
per
sfuggire
alle
persecuzioni
ha
confessato
di
aver
sostenuto
a
ciglio
asciutto
prigionia
e
tortura
e
di
aver
pianto
sperimentando
l
'
opera
benefica
dell
'
illustre
Pereiscius
che
l
'
ospitò
:
ed
io
che
avevo
non
un
Pereiscius
,
ma
delle
donne
e
molto
belline
,
per
ospiti
e
che
ancora
non
ho
provato
torture
,
potevo
piangere
come
il
celebre
perseguitato
dalla
Corte
di
Roma
.
«
Cosa
bella
e
mortal
passa
e
non
dura
»
.
La
campana
dei
vespri
mi
rapì
la
genial
compagnia
:
in
quella
famiglia
erano
religiosissimi
,
come
in
quasi
tutte
le
famiglie
delle
classi
aristocratiche
e
borghesi
di
Francia
.
Mai
ho
maledetto
San
Paolino
di
Nola
e
la
sua
sconsacrata
invenzione
delle
campane
,
come
lo
feci
in
quella
sera
.
E
a
rincarar
la
dose
del
mio
malumore
,
capitarono
gli
amici
.
Avevano
accompagnato
la
salma
del
Ferraris
,
ma
,
colla
teorica
degli
antichi
Romani
,
dopo
i
funerali
erano
andati
alle
mense
,
e
ciò
si
vedeva
chiaramente
dalle
accese
loro
fisonomie
,
dal
lor
modo
di
muovere
i
passi
.
Il
Piccini
entrò
traballando
,
e
parlando
un
francese
che
non
si
capiva
nè
da
Italiani
nè
da
Francesi
:
ogni
poco
interrompeva
il
bisticcio
per
vociare
:
le
saucisson
de
Lyon
...
en
avant
Garibaldiens
...
Cosa
credeva
di
dire
,
non
giungemmo
mai
a
capirlo
nemmeno
da
lui
!
...
Il
Dio
Bacco
l
'
aveva
inalzato
,
a
dir
poco
,
alla
ventesima
potenza
dell
'
ebrietà
,
e
quando
si
mise
a
sedere
attaccò
un
tal
sonno
,
che
per
portarlo
via
ci
vollero
persino
dei
pugni
.
Giunsi
a
comprendere
in
tanto
baccano
che
il
funebre
trasporto
era
stato
imponentissimo
e
che
Canzio
aveva
proferito
generose
e
ben
degne
parole
sulla
tomba
del
figlio
prediletto
della
democrazia
Torinese
.
Dopo
aver
rimesso
un
polmone
,
o
poco
meno
,
per
mandar
via
di
camera
tutti
quegli
indiavolati
mi
addormentai
saporitamente
...
Con
poche
ore
di
riguardo
e
di
calma
il
mio
male
era
passato
.
CAPITOLO
XIX
.
Non
ascoltando
i
consigli
degli
amici
,
io
me
ne
andai
il
giorno
dipoi
,
secondo
il
solito
,
al
quartiere
,
e
secondo
il
solito
,
non
vi
rinvenni
alcuno
.
Facendo
necessità
virtù
,
mi
misi
a
girellar
per
la
piazza
,
molto
più
deserta
dell
'
ordinario
.
I
volontarii
erano
stanchi
e
dopo
essersi
battuti
,
come
leoni
sul
campo
,
avevano
anche
ragione
,
se
voleano
riposarsi
:
si
sapeva
che
i
nostri
esploratori
erano
giunti
fino
a
Messigny
senza
rintracciare
il
più
piccolo
vestigio
dell
'
inimico
,
e
il
Garibaldino
ha
un
'
avversione
pronuziatissima
per
far
l
'
eroe
per
chiassata
.
Tutti
coloro
che
han
fegato
sono
scansafatiche
per
eccellenza
:
può
sembrare
alla
prima
un
'
assurdo
,
ma
ho
provato
che
è
vero
.
Dopo
poco
rintoppai
il
nostro
tenente
Ricci
,
che
aveva
domicilio
e
stanza
d
'
ordini
su
quella
piazza
.
-
Il
generale
è
contentissimo
di
voi
-
Mi
disse
con
la
soddisfazione
sul
volto
-
Dovreste
fare
un
ordin
del
giorno
?
-
Chi
?
...
io
?
-
No
...
Miquelf
...
-
O
non
sei
tu
il
comandante
il
deposito
?
-
Che
deposito
d
'
Egitto
!
-
e
qui
una
bestemmia
in
Romagnolo
-
io
non
ne
voglio
saper
nulla
...
che
faccia
lui
,
che
sa
tutto
-
e
qui
una
litania
d
'
improperi
alle
spalle
del
sottotenente
.
Era
sempre
così
;
una
lotta
continua
,
un
ricambiarsi
perpetuo
d
'
impertinenze
,
che
ci
facevano
godere
amenissime
scene
:
Miquelf
non
sapeva
l
'
Italiano
,
il
Ricci
non
conosceva
neanche
di
vista
il
Francese
,
per
cui
noi
si
rideva
e
le
cose
del
deposito
andavano
a
vanvera
.
Dopo
essermi
assicurato
che
nulla
di
nuovo
eravi
al
quartier
generale
,
lasciai
il
mio
tenente
,
e
presi
la
Rue
Condè
.
Vidi
alle
cantonate
delle
città
una
nuova
sentenza
della
corte
marziale
;
questo
tribunale
,
istituito
dal
dittatore
Gambetta
,
continuava
a
terrorizzare
l
'
esercito
,
e
solo
,
mercè
l
'
influenza
benigna
di
Garibaldi
,
ora
si
addimostrava
assai
più
benevole
di
quando
fu
impiantato
;
sul
principio
non
erano
che
sentenze
di
morte
:
per
il
nonnulla
più
piccolo
non
si
esitava
a
decretare
la
fucilazione
di
un
soldato
:
in
Autun
fu
ucciso
perfino
un
volontario
,
che
,
affamato
,
aveva
rubato
una
gallina
...
A
Digione
per
colpe
così
gravi
,
ci
si
contentava
di
mandar
l
'
uomo
in
galera
!
Lo
spirito
bizzarro
dei
Garibaldini
però
aveva
ridotto
a
materia
di
scherzo
questo
tribunale
il
cui
nome
faceva
venir
la
pelle
d
'
oca
ai
birbanti
.
Il
gran
giudice
veniva
chiamato
Bertoldino
:
il
codazzo
dei
sommi
consulenti
erano
additati
come
le
comparse
della
giustizia
,
o
come
le
guardie
di
sicurezza
della
libertà
.
Guardia
di
sicurezza
nel
linguaggio
di
uno
scavezzacollo
significa
,
un
animale
irragionevole
che
ha
del
pagliaccio
e
delle
birbante
,
del
coniglio
e
dell
'
uccello
da
preda
,
sempre
ridicolo
e
spregevole
specialmente
poi
quando
vuol
fare
l
'
eroe
.
Leggevo
la
sentenza
,
quando
mi
sentii
battere
sulla
spalla
e
vidi
Tito
Strocchi
con
un
berrettino
da
sottotenente
.
-
Mi
rallegro
!
-
Esclamai
,
stringendogli
la
mano
.
-
Cosa
vuoi
?
!
Bisogna
rassegnarsi
:
con
questo
alluvione
di
gradi
non
ci
è
ombrello
che
tenga
.
-
Ma
tu
te
lo
meriti
-
Interruppi
io
,
volendo
far
rimarcare
all
'
amico
la
sua
troppa
modestia
-
Ti
hanno
promosso
per
il
tuo
contegno
del
ventitrè
?
-
Sì
...
anzi
volevano
in
tutti
i
modi
portarmi
da
Garibaldi
,
ma
io
mi
vergogno
.
O
anima
eccezionale
!
...
O
vera
mosca
bianca
in
quel
turbinio
di
ambiziosi
sfacciati
!
...
Il
vero
merito
è
modesto
,
ed
è
abbastanza
soddisfatto
dalle
voce
della
coscienza
.
Battano
pur
la
gran
cassa
i
ciarlatani
e
gli
eroi
di
professione
,
facciano
pubblicare
ai
quattro
venti
le
loro
mirabili
gesta
,
chi
ha
fatto
realmente
il
proprio
dovere
non
si
cura
se
l
'
opinione
pubblica
fischi
od
applauda
,
troppo
è
convinto
che
quest
'
opinione
ha
avuto
sempre
un
ghigno
per
il
grande
,
una
lode
e
un
'
applauso
pel
miserabile
.
Digione
era
allegra
:
un
'
insolito
viavai
di
gente
percorreva
le
strade
:
le
donne
venivano
sull
'
uscio
delle
botteghe
per
vederci
passare
e
tutte
avevano
un
sorriso
,
un
complimento
per
noi
...
per
niente
non
avevamo
debellato
i
più
celebri
soldati
della
Pomerania
!
...
Oh
!
giorni
!
...
O
dolcezze
perdute
,
o
memorie
!
...
Dirò
con
quel
povero
Renato
così
tradito
dalla
moglie
e
da
Piave
!
Vicino
alle
caserme
osservai
un
'
affaccendarsi
e
un
movimento
indicibile
.
Si
temeva
forse
che
i
Prussiani
ci
riattaccassero
?
Nemmeno
per
sogno
!
Si
trattava
di
armare
tutti
i
soldati
,
a
qualunque
corpo
appartenessero
,
colle
carabine
Remington
e
in
quell
'
ora
appunto
si
distribuivano
quest
'
armi
.
Questo
provvedimento
fu
commendevolissimo
:
con
tante
specie
di
fucili
,
così
differenti
tra
loro
il
provveder
le
cartucce
per
tutti
,
era
una
cosa
assai
malagevole
:
di
più
,
mi
pare
averlo
detto
altra
volta
,
le
carabine
Wincester
esigevano
una
pratica
d
'
armi
,
una
avvedutezza
in
chi
le
possedeva
,
come
non
si
può
che
raramente
trovare
in
un
corpo
di
giovinetti
,
la
maggior
parte
dei
quali
è
inesperta
al
maneggio
delle
armi
;
nè
minori
cure
esigevano
le
Spencer
,
per
cui
si
trovò
nei
combattimenti
chi
dopo
tre
o
quattro
colpi
si
ridusse
all
'
impossibilità
di
tirare
.
Il
Remington
non
offre
difficoltà
alcuna
,
nè
alcun
pericolo
in
chi
lo
maneggia
.
Il
provvedimento
adunque
fu
magnifico
:
peccato
che
fosse
preso
,
quando
,
pur
troppo
,
non
aveva
ad
esservi
alcun
bisogno
di
armi
.
È
una
cosa
buffa
:
Mi
rammento
che
anche
in
Tirolo
si
cominciò
a
cambiare
gli
schioppettoni
dei
volontarii
in
buone
carabine
di
precisione
,
quando
era
già
segnato
l
'
armistizio
.
Son
le
solite
cose
che
toccano
a
quel
povero
uomo
di
Garibaldi
.
Al
quartier
generale
mi
si
notifica
che
dopo
tre
giorni
è
stato
rinvenuto
il
cadavere
del
prode
Bossak
,
e
che
gli
si
apprestano
funerali
solenni
:
non
funerali
preteschi
,
veli
,
che
di
tali
sciocchezze
all
'
armata
dei
Vosgi
non
se
ne
facevano
di
certo
,
ma
invece
un
'
accompagnatura
con
tutta
la
pompa
che
si
conviene
ad
un
generale
morto
in
battaglia
.
Al
quartier
generale
saluto
affettuosamente
il
capitano
Bacherucci
,
il
cui
battaglione
della
legione
Barelli
,
si
è
coperto
di
gloria
a
Talant
,
sostenendo
sulle
prime
ore
della
sera
l
'
urto
formidabile
degli
irrompenti
battaglioni
Prussiani
e
scaricando
fino
all
'
ultimo
colpo
:
fa
parte
di
quel
battaglione
anche
il
capitano
Romanelli
d
'
Arezzo
,
giovine
veterano
della
guerra
dell
'
Indipendenza
,
e
patriotta
di
tempra
Spartana
;
è
l
'
uomo
più
piccolo
dell
'
armata
dei
Vosgi
,
ma
forse
dei
più
grandi
per
coraggio
:
mi
dicono
che
in
faccia
al
fuoco
ha
voltato
il
cappotto
dalla
parte
della
fodera
rossa
ed
in
tal
modo
ha
sostenuto
per
più
di
mezz
'
ora
l
'
ostinato
fuoco
di
fila
delle
compagnie
nemiche
.
Un
altro
capitano
,
Nizzardo
credo
,
che
è
lì
con
gli
amici
,
con
una
franchezza
piuttosto
brusca
,
senza
conoscermi
,
mi
stringe
forte
forte
la
mano
e
mi
dice
:
finora
credevo
che
le
Guide
non
fossero
buone
che
a
farsi
vedere
per
i
caffè
,
o
a
far
la
corte
a
queste
pettegole
...
ma
l
'
altro
giorno
,
vi
ho
vedute
come
noi
col
fucile
,
tra
il
fischiar
delle
palle
,
bravi
figliuoli
,
vi
rimetto
la
stima
.
Ritrovai
molto
dopo
questo
capitano
,
ma
,
con
mia
grande
meraviglia
,
lo
riconobbi
accanito
più
di
prima
nel
suo
odio
contro
le
Guide
.
Le
penne
dei
nostri
cappelli
erano
il
suo
cauchemar
.
Bisogna
sentire
che
cosa
non
ne
diceva
!
...
E
se
la
bravura
del
nostro
corpo
si
doveva
argomentar
dalle
nostre
penne
,
convengo
che
l
'
amico
non
avea
tutti
i
torti
.
Mai
collezione
più
originale
può
essere
veduta
nel
mondo
!
Chi
ne
aveva
una
lunga
lunga
:
chi
così
piccola
che
per
vederla
ci
volevan
le
lenti
d
'
ingrandimento
:
chi
le
aveva
rossa
,
chi
nera
,
chi
verde
ed
uno
perfino
se
l
'
era
messa
celeste
:
aggiungete
il
colore
sfacciato
dei
molti
cordoni
che
ornavano
la
nostra
uniforme
,
eppoi
ditemi
,
se
capitando
in
pieno
veglione
a
un
teatro
,
non
ci
era
proprio
da
scambiarci
per
una
mascherata
.
-
Se
fossi
io
nei
piedi
del
Generale
-
Borbottò
lasciandomi
il
vecchio
ufficiale
-
vi
pianterei
tutti
nel
treno
.
-
Io
mi
augurai
che
quel
vecchio
non
diventasse
mai
un
pezzo
grosso
nella
nostra
piccola
armata
.
Ritorno
a
bomba
per
far
sapere
ai
lettori
che
la
legione
Ravelli
,
che
noi
non
incontrammo
nel
combattimento
si
era
comportata
strenuame
.
Ravelli
era
stato
leggermente
ferito
,
erano
morti
gli
ufficiali
Giomi
,
Mauroner
,
Falchiero
,
Leviski
e
molti
altri
di
cui
non
so
i
nomi
;
stragrandi
erano
state
le
perdite
della
bassa
forza
.
Lasciai
gli
amici
e
il
capitano
e
mi
avviai
verso
casa
.
Per
quel
giorno
la
repubblica
non
era
in
pericolo
.
Mi
fermai
a
dire
due
sciocchezze
con
la
tabaccaia
;
la
Luisa
mi
rimproverò
perché
io
era
uscito
,
io
le
accennai
che
ritornavo
in
casa
;
ci
si
bisticciò
,
si
fece
la
pace
,
si
rise
eppoi
andai
in
camera
a
scaldarmi
.
Non
sentendo
più
dentro
me
alcun
'
indizio
di
malattia
,
la
sera
me
ne
andai
al
solito
Restaurant
;
vi
entrai
tristo
:
ripensavo
che
l
'
ultima
volta
ci
ero
entrato
insieme
con
Rossi
!
Appena
aprii
l
'
uscio
,
sentii
un
grand
'
urlo
un
urlo
,
come
di
chi
prova
paura
.
Mai
erami
successo
in
tutta
la
vita
di
venire
accolto
in
quel
modo
nè
sapea
farmene
ragione
,
per
quanto
mi
scervellassi
.
L
'
urlo
era
stato
proferito
dalla
proprietaria
,
che
finora
si
era
mostrata
gentilissima
ed
educatissima
a
nostro
riguardo
.
-
O
non
siete
morto
?
-
Mi
disse
finalmente
di
dietro
il
banco
l
'
ostessa
.
-
Ma
io
credo
di
no
!
-
Risposi
immediatamente
.
-
È
impossibile
!
-
Questa
replicò
,
turandosi
gli
occhi
,
quasiché
si
trovasse
al
cospetto
di
un
'
ombra
.
Non
starò
a
riportare
tutte
le
spiegazioni
;
basti
il
sapere
che
gli
amici
mi
avevano
dato
per
morto
,
onde
assister
più
tardi
a
questa
burletta
,
«
On
est
toujours
trâhi
,
què
par
les
siens
.
Come
eran
lunghe
le
serate
a
Digione
!
Cosa
fare
?
...
Gli
altri
ammazzavano
il
tempo
col
fare
frequenti
libazioni
in
onore
del
generoso
paese
che
ci
ospitava
e
del
vino
che
produceva
:
io
non
era
in
stato
di
farlo
:
mi
misi
a
chiacchiera
colla
padrona
ed
insieme
combinammo
che
le
avrei
insegnato
la
lingua
italiana
.
Io
non
so
chi
abbia
inventato
l
'
accento
;
ma
vi
assicuro
che
,
se
gli
arrivassero
le
maledizioni
che
dentro
di
me
gli
scagliai
nel
mio
periodo
magistrale
,
egli
chiederebbe
un
permesso
al
Padre
Eterno
per
fare
una
scappatina
nel
mondo
di
qua
,
onde
sfidarmi
a
duello
...
fu
una
vera
desolazione
!
...
Dite
lunedì
-
dicevo
alla
mia
graziosa
scolara
;
e
lei
:
Lunedi
:
dite
casa
,
e
lei
casà
;
in
sette
o
otto
lezioni
insomma
non
arrivò
che
a
proferire
la
sera
che
noi
partimmo
:
Buonà
serà
.
Povero
fiato
!
...
È
vero
che
se
ci
si
perdeva
di
fiato
,
ci
si
risparmiava
di
borsa
,
e
quello
che
nelle
prime
sere
io
ed
i
miei
compagni
si
pagava
tre
franchi
,
nelle
ultime
si
pagava
un
franco
e
mezzo
e
anche
meno
.
A
proposito
di
mangiare
devo
far
notare
ai
gastronomi
che
avessero
intenzione
di
andare
a
Digione
due
grandi
inconvenienti
:
primo
la
eterna
zuppa
,
che
come
in
tutta
la
Francia
,
si
mangia
indispensabilmente
,
quasichè
non
vi
fossero
fabbricatori
di
paste
:
secondo
l
'
ora
regolare
,
indiscutibile
del
dejuner
e
del
pranzo
.
Un
povero
disgraziato
che
capita
in
città
dopo
le
undici
,
abbia
pure
le
saccoccie
rigurgitanti
di
maranghi
,
farà
la
fine
del
conte
Ugolino
.
Dopo
aver
provato
all
'
albergatrice
che
almeno
per
ora
non
ero
anche
morto
,
ce
ne
andammo
al
café
de
la
Paix
,
dove
un
subisso
di
mobili
raccontavano
mirabilia
degli
ultimi
fatti
.
Tra
questi
predominava
un
capitano
lungo
come
una
pertica
,
elegante
come
un
perfetto
dandy
.
-
Guarda
ha
la
croce
di
Mentana
!
-
Mi
dice
all
'
orecchio
il
furiere
Quaranta
che
in
quella
sera
ci
aveva
accompagnato
.
-
Lascialo
stare
-
Gli
risposi
io
immediatamente
,
ma
conoscendo
l
'
umor
delle
bestie
,
fino
da
quel
momento
previdi
dei
guai
.
Godo
dire
che
i
miei
amici
furono
delicatissimi
e
che
per
parte
nostra
non
sarebbe
nato
certamente
diverbio
di
sorta
.
Si
lasciaron
cadere
inosservate
le
solite
fanfaronate
francesi
,
si
lasciò
correre
su
certi
eroismi
di
cui
si
facevano
belli
questi
Don
Chisciotte
da
dieci
al
centesimo
;
ma
quando
in
mezzo
all
'
attenzione
generale
,
il
gallonato
cosaccio
si
lasciò
scappare
di
bocca
:
Les
Garibaldiens
sont
dès
aventuriers
,
ci
alzammo
tutti
contemporaneamente
da
sedere
e
ci
avvicinammo
a
questi
guerrieri
da
caffè
.
Scommetto
che
il
capitano
non
ci
aveva
veduti
:
me
lo
fa
credere
la
sua
fisonomia
pallida
e
sconvolta
,
che
fece
,
appena
che
ci
vide
vicini
.
-
Rèpetez
,
Monsìeur
,
ce
que
vous
aves
dit
?
-
Urlò
come
un
indemoniato
il
Quaranta
.
-
Je
vous
assùre
...
-
Ah
..
lache
-
E
un
potente
manrovescio
fe
'
capitombolare
sotto
il
biliardo
lo
spilungone
.
Ci
si
era
:
battaglia
campale
:
volavano
banchetti
,
tazze
,
piattini
:
fu
rotto
uno
specchio
e
chi
sa
quanti
bicchieri
:
le
guardie
mobili
sul
primo
tennero
fermo
,
poi
,
peste
e
malconcie
,
se
la
diedero
a
gambe
.
Al
capitano
fu
perfino
tolta
la
sciabola
;
gli
fu
levata
dal
petto
la
croce
e
gli
fu
battuta
sul
naso
.
Che
gusto
schiaffeggiare
un
'
eroe
di
Mentana
,
sputare
in
faccia
a
un
difensore
del
papa
!
..
E
come
se
ne
andò
scorbacchiato
e
confuso
!
...
Traballava
come
un
briaco
e
non
si
azzardava
ad
alzar
gli
occhi
.
Noi
eravamo
rimasti
padroni
del
campo
:
in
cinque
avevamo
messo
in
fuga
una
ventina
di
moblots
.
Che
bella
vittoria
!
E
dire
che
la
padrona
pretendeva
che
le
si
rifacesse
le
spese
dei
danni
,
che
aveale
recato
il
combattimento
!
...
Da
quando
in
qua
il
vincitore
paga
qualche
cosa
dopo
una
battaglia
?
Nella
terra
di
Brenno
,
si
dovrebbe
conoscere
il
tradizionale
:
Veh
victis
!
CAPITOLO
XX
.
Il
giorno
ventisette
gennaio
si
presentò
colla
solita
mancanza
di
ogni
e
qualunque
movimento
strategico
.
Finivo
di
sorbire
un
'
eccellente
tazza
di
caffè
,
quando
vidi
entrare
nella
bottega
il
Perelli
,
sergente
del
nostro
squadrone
,
un
Meneghino
puro
sangue
,
impavido
al
fuoco
,
susurrone
sempre
.
-
Oui
ti
-
Mi
disse
abbordandomi
-
Ti
è
passata
la
malattia
?
..
-
Mi
pare
!
-
Allora
in
servizio
...
-
Questo
poi
...
-
Meno
osservazioni
...
-
E
che
ho
a
fare
!
-
Devi
portare
questo
plico
a
Fontaine
,
quando
sei
lassù
,
piglia
pure
una
cotta
...
te
lo
concedo
.
-
Ma
dimmi
perché
non
ci
vai
tu
?
-
Ecco
lascierò
il
tuono
di
superiore
e
te
lo
chiederò
in
piacere
...
sai
quante
volte
ti
ho
risparmiato
la
guardia
...
se
tu
conoscessi
le
occupazioni
che
ho
!
...
Figurati
,
bisogna
che
contenti
tre
o
quattro
ragazze
...
-
Scusate
,
se
è
poco
!
-
Eh
!
...
non
è
niente
!
non
fo
che
pigliare
la
rivincita
di
ciò
che
fecero
i
Francesi
da
noi
nel
cinquantanove
...
d
'
altronde
i
Garibaldini
son
troppo
necessari
all
'
Umanità
e
per
conto
mio
,
cerco
tutte
le
strade
per
eternarne
la
razza
...
-
Va
bene
...
dunque
parto
!
-
Addio
!
Il
plico
che
avevo
a
portare
era
per
un
certo
Meyssac
o
Meglac
salvo
errore
,
maggiore
dei
mobilizzati
dell
'
Ain
.
Mi
aggrego
il
tromba
delle
Guide
,
un
Romagnolo
che
ha
la
pretesa
di
far
dello
spirito
.
Infatti
,
passando
sotto
la
chiesa
di
Nôtre
Dame
,
chiesa
mezzo
rovinata
,
la
sbircia
ben
bene
eppoi
dice
:
I
Francesi
non
credono
alla
verginità
di
Maria
...
-
E
perchè
?
-
Perchè
in
tal
caso
la
chiamerebbero
nôtre
demoiselle
!
Chiedo
scusa
ai
lettori
per
il
disgraziatissimo
tromba
.
Passammo
la
barriera
e
rivedemmo
quei
luoghi
tanto
illustrati
dai
recenti
combattimenti
;
non
un
cadavere
si
vedeva
per
l
'
immensa
estensione
:
solo
qualche
albero
stroncato
,
qualche
muro
disfatto
,
qualche
casa
scortecciata
,
crivellata
dalle
palle
faceva
supporre
la
tremenda
tenzone
che
si
era
svolta
in
quei
luoghi
.
Un
sole
bellissimo
,
come
mai
avevamo
veduto
dacché
eravamo
arrivati
in
Francia
,
ripercoteva
i
suoi
raggi
in
quella
campagna
squallida
e
tetra
,
o
che
forse
tale
ci
appariva
al
ricordo
di
tante
generose
esistenze
che
ivi
erano
state
tolte
alla
patria
,
agli
amici
per
saziare
la
indomabile
sete
di
sangue
che
suole
distinguere
i
re
.
Giunti
a
Fontain
andammo
per
informazioni
alla
scuola
,
che
per
la
prima
ci
si
parava
davanti
.
Domandammo
ad
un
uomo
in
blouse
turchina
che
era
sulla
porta
,
dove
si
trovasse
il
maestro
.
Con
nostra
gran
sorpresa
ei
ci
rispose
che
il
maestro
era
lui
.
Tutte
le
attribuzioni
che
Sue
nel
Martino
il
Trovatello
dà
ai
maestri
campagnoli
non
sono
che
vere
,
come
vero
purtroppo
è
il
meschino
stipendio
con
cui
vengono
retribuiti
nella
grande
Nation
.
Il
maestro
rimette
l
'
orologio
della
parrocchia
,
suona
le
campane
,
pulisce
il
giardino
,
spazza
le
scale
,
fa
tutto
...
tutto
quello
che
troppo
repugna
al
gran
ministero
dell
'
insegnamento
.
È
una
cosa
desolante
!
...
Nei
più
piccoli
borghi
è
proibita
la
mendicità
,
e
si
fa
languir
quasi
di
fame
questo
pover
'
uomo
che
suda
,
che
si
affatica
per
provvedere
il
pane
intellettuale
ai
poveri
Paria
della
montagna
.
Il
maestro
fu
con
noi
gentilissimo
,
conosceva
il
posto
a
cui
noi
dovevamo
arrivare
,
e
c
'
insegnò
una
scorcitoia
;
questa
scorcitoia
doveva
procurarci
degli
impicci
gravissimi
.
Avevamo
appena
passato
un
viottolo
,
che
una
voce
imponente
,
ci
grida
:
Qui
vive
,
e
cinque
o
sei
canne
di
fucili
si
abbassano
in
nostra
direzione
,
procurandoci
col
loro
barbaglio
una
sensazione
non
troppo
piacevole
.
-
France
!
-
Gridammo
io
e
il
tromba
,
proprio
all
'
unisono
.
-
Alto
...
o
fò
fuoco
!
-
Per
Cristo
!
-
Strilla
il
tromba
-
E
'
son
capaci
di
farlo
!
..
questi
mobili
lontani
dal
fuoco
sono
capaci
di
tutto
.
-
Dove
è
il
capoposto
?
Cominciai
io
avvicinandomi
.
-
Present
-
Declamò
con
burbanza
un
ghiozzo
,
rinfagottato
sotto
un
involto
di
panni
...
un
vero
sacco
di
panni
sudici
legato
in
mezzo
:
e
dietro
a
lui
altri
cinque
o
sei
che
non
aveano
da
invidiargli
nulla
in
bellezza
ed
in
eleganza
si
presentarono
a
noi
con
baionetta
calata
,
e
con
quel
piglio
da
eroe
che
suole
assumere
l
'
uomo
che
esponendosi
a
un
pericolo
è
sicuro
della
vittoria
.
-
A
noi
-
replicai
io
immediatamente
-
Ci
ho
qui
un
plico
da
consegnare
al
vostro
capitano
,
conducetemi
a
lui
,
chè
non
ho
tempo
da
perdere
.
-
Assicuratevi
bene
di
loro
-
Comandò
ai
suoi
uomini
il
capoposto
,
e
poi
rivoltosi
a
noi
con
fare
sdegnoso
,
borbottò
:
seguiteci
.
Il
capitano
era
in
una
specie
di
bettola
,
ridotta
lì
per
lì
in
stanza
d
'
ordine
;
era
un
coso
rimpresciuttito
,
che
parea
proprio
dovesse
regger
l
'
anima
coi
denti
:
sdraiato
su
di
una
poltrona
impagliata
,
teneva
tra
le
labbra
la
pipa
,
di
cui
si
divertiva
ad
esaminare
con
certa
voluttà
le
nuvolette
grigiastre
di
fumo
,
che
man
mano
andavano
a
dileguarsi
in
quell
'
ambiente
.
Consegnai
il
mio
plico
;
Monsieur
,
così
lo
chiamavano
con
grande
unzione
i
suoi
sottoposti
,
prima
mi
sbirciò
ben
bene
con
tale
ostinazione
che
mi
ridestava
il
pizzicor
nelle
mani
,
poi
cominciò
a
capolvogere
,
e
spiegazzare
quel
povero
foglio
in
tutti
i
versi
,
finalmente
si
decise
a
porvi
gli
occhi
.
Per
maledetta
disgrazia
quell
'
ordine
era
stata
fatto
in
lapis
:
di
qui
non
sto
a
dire
quanto
aumentassero
i
sospetti
in
quella
zuccaccia
ignorante
.
-
C
'
est
un
affair
tres
serieux
-
Proferì
rivoltandosi
al
sergente
Ces
coquins
de
Prussiens
ont
trop
d
'
espions
...
-
poi
di
nuovo
girando
la
faccia
verso
di
me
,
mi
domandò
:
Vous
etes
Polonais
?
-
Non
,
monsieur
,
je
suis
Italien
.
-
Attendes
-
E
senza
dire
ai
nè
bai
,
ci
lasciò
in
asso
in
mezzo
a
quei
mammalucchi
.
Si
aspettò
cinque
minuti
,
se
ne
aspettò
dieci
,
l
'
affare
cominciava
a
diventar
serio
davvero
:
ogni
poco
venivano
a
frotte
dei
mobili
e
ci
guardavano
,
come
se
fossimo
bestie
feroci
:
le
donne
di
casa
,
una
vecchia
e
una
fanciullina
avevano
a
nostro
riguardo
lo
stesso
contegno
:
sbaglio
,
la
fanciullina
ci
faceva
le
boccacce
.
-
O
bada
...
che
le
do
uno
scappellotto
-
Mi
diceva
il
tromba
digrignando
i
denti
.
Io
non
gli
rispondeva
:
se
però
fossero
arrivati
al
Perelli
,
che
ci
aveva
mandati
lassù
,
tutti
gli
accidenti
che
gli
augurai
in
quella
mezz
'
ora
,
il
povero
diavolo
chi
sa
mai
quante
volte
avrebbe
fatto
il
fatale
viaggio
che
gli
avevano
risparmiato
le
palle
prussiane
.
Esaminando
però
tanto
per
ammazzare
la
noia
e
il
malumore
quei
gruppi
di
mobilizzati
che
convenivano
in
quella
stanza
,
sempre
più
mi
convincevo
della
decadenza
tanto
fisica
e
morale
della
disgraziata
nazione
francese
.
Quella
gente
rachitica
,
mingherlina
,
paurosa
non
si
poteva
certamente
chiamare
la
genia
dei
Cimbri
e
dei
Galli
,
l
'
orgia
e
il
deboscio
han
dato
il
colpo
di
grazia
all
'
antica
terra
di
Brenno
e
dei
Druidi
,
l
'
orgia
e
il
deboscio
hanno
ridotto
una
baracca
dei
burattini
la
così
detta
signora
del
mondo
:
qualche
bel
tipo
raramente
si
trova
nei
campagnoli
,
ma
la
gioventù
delle
città
muove
a
schifo
.
Per
me
la
generazione
è
un
diritto
pubblico
,
non
un
diritto
privato
,
e
se
ogni
giorno
si
fanno
,
delle
leggi
per
il
miglioramento
della
razza
equina
e
canina
,
perché
non
si
hanno
da
istituire
delle
leggi
che
provvedano
al
miglioramento
della
razza
umana
?
L
'
uomo
è
il
re
della
natura
,
dicevano
gli
antichi
:
oh
sì
,
che
la
dissero
grossa
...
tra
un
leone
ed
un
gobbo
non
può
esser
dubbio
su
chi
ha
aspetto
più
sovrano
!
E
il
tempo
passava
e
non
il
più
piccolo
indìzio
che
avesse
a
cessare
la
nostra
prigionia
.
-
Si
può
mangiare
?
Domandai
ad
uno
.
Questi
alzò
disdegnosamente
le
spalle
e
se
ne
andò
-
O
guardiamo
,
se
questi
pezzi
d
'
ira
di
Dio
finiscono
col
farci
far
la
morte
del
conte
Ugolino
?
Dopo
un
ora
rientrò
l
'
invitto
duce
,
seguito
da
una
scorta
tutt
'
armata
,
che
ci
prese
nel
mezzo
.
-
E
ora
che
ci
fanno
?
Mi
domandò
con
emozione
il
tromba
.
-
Scommetto
che
ci
fucilano
qui
sulla
piazza
...
raccomandati
l
'
anima
-
Io
gli
risposi
per
ridere
...
Ma
che
brutta
faccia
non
fece
a
tale
annunzio
il
mio
compagno
di
sventura
!
-
Per
Cristo
!
...
Esser
fucilato
dai
Francesi
non
me
l
'
aspettavo
.
I
mobili
ci
accompagnavano
con
fischi
ed
imprecazioni
a
cui
facevano
eco
i
borghigiani
di
tutto
Fontain
che
si
erano
accalcati
lungo
la
via
.
Vidi
che
i
nostri
carnefici
avevano
intenzione
di
ricondurci
in
città
:
per
nostra
buona
fortuna
un
capitano
Nizzardo
tutto
vestito
di
rosso
,
ci
vide
,
ci
riconobbe
(
eravamo
stati
insieme
il
giorno
ventuno
)
fece
una
partaccia
al
capoposto
,
ci
tolse
di
mezzo
ai
soldati
e
ci
condusse
a
bere
con
lui
.
Ci
raggiunse
il
maestro
di
scuola
e
ci
chiese
un
milione
di
scuse
per
averci
cacciati
in
quel
laberinto
.
Gli
facemmo
toccare
il
bicchiere
con
noi
,
e
tutti
insieme
propinammo
alla
felicità
della
Francia
,
di
quella
Francia
i
cui
figli
ci
trattavano
con
tanto
riguardo
.
In
fretta
e
furia
tornammo
a
Digione
al
nostro
quartiere
:
là
ci
furono
date
due
novità
:
la
prima
che
erano
stati
incorporati
nelle
guide
quei
quattro
Pollacchi
,
che
erano
di
scorta
al
generale
Bossak
:
questi
disgraziati
non
sapevano
un
ette
nè
d
'
italiano
,
nè
di
francese
e
poco
tardarono
a
diventare
i
buffoni
dello
squadrone
:
ci
sembravano
bravi
ragazzi
:
ci
guardavano
attoniti
,
ci
offrivano
il
loro
tabacco
,
e
divennero
poi
i
cirenei
del
servizio
:
la
seconda
si
fu
che
Miquelf
con
otto
guide
era
partito
insieme
colla
colonna
dei
Franchi
Tiratori
Alsaziani
,
comandata
dal
maggiore
Bun
,
allo
scopo
di
far
saltare
alcuni
ponti
che
erano
nelle
vicinanze
.
Se
la
partenza
di
Miquelf
ci
fece
tutti
respirare
dalla
contentezza
,
il
perdere
anche
per
pochi
giorni
Materassi
e
altri
amici
lasciò
un
voto
intorno
a
noi
.
Una
ben
più
dolorosa
notizia
doveva
però
poco
dopo
recarci
turbamento
:
il
generale
Cremmer
aveva
abbandonato
Dôle
,
lasciandoci
così
quasi
accerchiati
dai
Prussiani
,
rimanendo
libera
,
al
caso
di
una
ritirata
,
soltanto
la
via
di
Lyon
.
Il
generale
Cremmer
pareva
messo
a
bella
posta
a
noi
vicino
per
scombuiare
i
disegni
del
pro
'
Garibaldi
:
a
Baune
attaccando
intepestivamente
il
fuoco
e
non
volendo
servirsi
dell
'
aiuto
del
nostro
piccolo
esercito
aveva
dovuto
ritirarsi
,
mettendo
i
nostri
in
falsa
posizione
:
ora
era
la
causa
vera
dell
'
ultimo
disastro
di
Francia
,
poiché
l
'
armata
di
Bourbaki
nella
disastrosissima
sua
ritirata
avrebbe
potuto
appoggiarsi
a
questo
paese
,
invece
che
di
gettarsi
in
Svizzera
.
Il
governo
della
difesa
nazionale
cominciava
a
prendere
in
considerazione
la
fin
qui
disdegnata
armata
dei
Vosgi
,
e
si
bucinava
in
quei
giorni
che
la
somma
delle
cose
militari
sarebbe
rimessa
nelle
mani
del
general
Garibaldi
:
ottimo
provvedimento
che
,
ne
siamo
certi
,
avrebbe
salvata
la
Francia
e
che
in
allora
reclamava
ogni
ceto
di
cittadini
.
Parigi
non
ancora
arresa
e
coi
suoi
trecentomila
uomini
,
gli
eserciti
dì
Chanzy
e
di
Faidherbe
,
lo
spirito
pubblico
rialzato
con
le
tre
ultime
vittorie
,
una
direzione
franca
,
ardita
,
incorruttibile
non
potevano
non
influire
contro
un
esercito
da
otto
mesi
entrato
in
campagna
,
vittorioso
sì
ma
omai
stanco
di
guerreggiare
in
terra
straniera
,
ma
omai
affralito
dalle
intemperie
del
cielo
,
dalle
malattie
,
dalle
morti
;
io
credo
infine
che
più
fiducia
in
Garibaldi
avrebbe
servito
per
salvare
la
Francia
;
è
una
idea
,
come
un
'
altra
,
e
perché
non
l
'
han
voluta
attuare
,
io
ho
tutto
il
diritto
di
gabellarla
per
ottima
.
Non
vennero
rinforzi
di
uomini
,
ma
furono
però
a
noi
spedite
,
e
giunsero
in
quel
giorno
in
città
,
nuove
batterie
che
,
almeno
a
vederle
,
prometteano
assai
;
Quella
sera
dopo
il
pranzo
ci
saltò
il
ticchio
di
dar
dietro
a
qualche
figlia
del
piacere
,
di
cui
vi
era
in
Digione
un
vero
formicolaio
.
O
sia
che
molte
bocche
vote
di
Parigi
fossero
piovute
nella
capitale
della
vecchia
Borgogna
,
o
che
piuttosto
tutta
quanta
la
Francia
sìa
appestata
da
una
corruzzione
ributtante
,
è
un
fatto
più
che
provato
che
il
cinismo
con
cui
ti
abbordavano
,
che
la
franchezza
con
cui
di
caffè
in
caffè
,
di
bottega
in
bottega
queste
disgraziate
trascinavano
le
loro
grazie
e
la
loro
prestituzione
era
tale
,
che
non
potevi
fare
a
meno
di
sentir
dentro
di
te
un
disgusto
che
non
eri
capace
di
mascherare
:
no
,
non
è
stata
l
'
abilità
degli
strategi
Germanici
quella
che
ha
debellato
la
Francia
,
lo
torno
a
ripetere
a
rischio
di
passar
per
un
predicatore
noioso
,
è
stata
la
corruzione
aiutata
e
sorretta
da
un
governo
corrotto
che
voleva
distrarre
,
divertendolo
,
il
popolo
dalle
materie
di
stato
.
In
Italia
non
ci
si
può
fare
un
'
idea
di
cosa
erano
le
strade
di
Digione
sulle
prime
ore
di
sera
;
bisogna
aver
veduto
quelle
giovinette
che
col
sorriso
più
provocante
fermavano
vecchi
,
giovani
,
soldati
e
ufficiali
,
che
li
prendevano
a
braccietto
,
che
proferivano
i
più
laidi
discorsi
con
una
indifferenza
,
con
una
leggerezza
da
darti
la
nausea
,
e
tutto
per
scroccare
una
cena
.
Io
non
sono
un
puritano
:
quando
si
tratta
di
scherzare
ci
sto
,
ve
lo
provi
il
mio
contegno
di
questa
sera
,
ma
se
è
permesso
ad
un
soldato
approfittarsi
delle
circostanze
,
in
un
pubblicista
,
se
tale
pur
posso
chiamarmi
,
sarebbe
delitto
il
non
alzare
la
voce
su
certi
scandoli
che
deturpano
l
'
umanità
.
Tenemmo
dietro
a
due
giovinette
e
secoloro
entrammo
in
una
via
che
rimane
sotto
i
bastioni
della
città
.
La
porta
della
Maison
du
Plaisir
era
tutta
crivellata
da
colpi
di
revolwer
.
Gli
ufficiali
prussiani
,
superbi
e
sguaiati
,
come
tutti
i
conquistatóri
,
avevan
provato
diletto
a
rovinar
tutti
gli
usci
,
e
tutte
le
vetrate
di
quella
strada
dedicate
al
piacere
.
Aggiunsi
anche
questo
a
tutti
gli
altri
soprusi
che
avevano
commesso
i
soldati
della
grazia
di
Dio
,
e
mi
tornarono
in
mente
le
parole
dell
'
inno
di
Handt
:
Dove
non
radica
straniero
vezzo
Dove
ha
l
'
onesto
stima
:
e
al
disprezzo
Il
vil
si
danna
...
È
sol
sol
'
ella
L
'
intiera
ed
una
Germania
è
quella
.
È
deliberato
che
i
poeti
non
abbino
ad
imbroccarne
una
sola
.
Lo
stendardo
Germanico
,
finchè
è
nelle
mani
di
un
re
,
rappresenterà
l
'
oppressione
come
tutti
gli
altri
stendardi
monarchici
.
Entrammo
in
una
bella
sala
,
circondata
da
divani
in
velluto
,
tutti
occupati
da
moblots
d
'
ogni
grado
,
intenti
a
ber
della
birra
e
a
far
la
corte
alle
damigelle
:
una
ventina
di
bottiglie
stappate
erano
disposte
in
batteria
sul
tavolino
;
sei
erano
le
disgraziate
,
passabili
ma
avvizzite
;
in
un
canto
ve
ne
era
una
ubriaca
;
quasi
tutti
fumavano
cigarettes
;
predominava
sulle
altre
un
'
Alsaziana
,
bella
,
ma
stupida
...
una
vera
rosa
del
Bengala
;
bellezza
senza
profumo
:
la
degnava
solamente
con
gli
ufficialetti
,
a
cui
ogni
poco
chiedeva
da
bere
.
Il
nostro
ingresso
non
provocò
certamente
una
dimostrazione
:
le
donne
rimasero
indifferenti
:
i
moblots
facendoci
il
viso
dell
'
arme
ogni
tanto
ci
occhiavano
a
squarciasacco
:
per
far
qualchecosa
ordinammo
da
bere
e
uno
dei
nostri
andò
al
pianoforte
.
Gli
illustri
campioni
di
Francia
si
misero
a
ballare
...
ci
pareva
di
assistere
al
ballo
dell
'
orsi
:
come
è
ridicolo
un
'
uomo
che
balla
sul
serio
!
..
I
nostri
cantavano
:
tutto
andava
benissimo
,
quando
uno
dei
nostri
,
un
po
'
allegro
,
ci
disse
:
Scommettiamo
che
mi
metto
a
far
la
corte
a
quel
biondino
difaccia
.
Detto
fatto
,
la
proposta
venne
accolta
:
era
deciso
che
i
moblots
fossero
gli
jocrisses
del
momento
;
di
più
il
biondino
in
questione
era
un
'
individuo
rubicondo
e
pasciuto
,
un
traccagnotto
che
avrebbe
fatto
figura
a
vender
castagne
e
polenta
in
mezzo
ai
buzzurri
;
le
stesse
donne
mentre
ne
accettavano
le
gentilezze
lo
canzonavano
dietro
alle
spalle
.
Il
nostro
amico
gli
va
risolutamente
daccanto
!
tutti
noi
ci
avviciniamo
per
goder
la
scenetta
:
lo
guarda
con
un
occhio
di
triglia
da
fare
sdilinquere
una
pulzellona
,
e
a
fior
di
labbra
,
pigliando
una
posa
da
Paolo
nella
Francesca
,
gli
dice
:
Combien
tu
es
gentil
!
..
-
Que
ce
que
vous
dites
?
-
Riprese
l
'
altro
di
subito
,
e
l
'
innamorato
con
più
anima
gli
ripetè
le
frase
.
Immaginatevi
come
rimanesse
il
povero
grullo
!
Da
bel
principio
non
sapeva
che
pesci
si
prendere
,
guardò
un
paio
di
volte
il
soffitto
,
diventò
rosso
come
una
ciligia
,
eppoi
si
decise
a
far
l
'
Indiano
,
ma
l
'
altro
gli
posò
gentilmente
sulla
spalla
una
mano
.
-
Vous
vous
trompez
-
Borbottava
allora
-
je
vous
assure
..
je
vous
prie
ne
me
fâcher
d
'
avantage
.
Quando
ecco
che
uno
dei
nostri
per
compire
il
mazzo
leva
di
sul
tavolino
il
tappeto
e
lo
butta
sul
lume
.
quindi
buio
pesto
,
buio
come
in
cantina
:
ed
i
nostri
si
misero
ad
abballottare
donne
e
guardie
mobili
:
e
fu
un
'
urtarsi
,
uno
spingere
un
'
inciampare
,
un
ruzzolarsi
per
terra
;
strida
,
bestemmie
,
risate
,
un
vero
pandemonio
.
Ansioso
di
terminare
la
burla
,
giunsi
a
farmi
strada
in
mezzo
a
quel
diascoleto
:
a
tentoni
trovai
il
tavolino
,
tolsi
via
il
tappeto
e
la
luce
fu
fatta
.
I
moblots
accettarono
la
burla
:
bisogna
convenire
che
non
sangue
,
ma
acqua
di
malva
avevano
nelle
loro
vene
.
CAPITOLO
XXI
.
A
causa
della
presa
di
Dôle
fu
necessario
che
le
nostre
truppe
,
eseguendo
nuovi
movimenti
,
occupassero
le
posizioni
situate
al
Sud
Est
di
Digione
,
posizioni
fino
allora
sguernite
.
La
brigata
Menotti
traversò
la
città
,
portandosi
da
Talant
al
suo
nuovo
destino
.
Nel
comando
dei
Francs
Tireurs
réunis
era
succeduto
al
bravo
Lhoste
l
'
Italiano
Baghino
:
qualche
volontario
da
Marsiglia
o
da
Lione
era
giunto
a
rafforzare
le
file
delle
nostre
compagnie
,
già
abbastanza
stremate
nell
'
ultimi
fatti
.
La
mattina
del
ventotto
il
generale
Garibaldi
passò
in
rivista
la
brigata
di
Canzio
:
le
truppe
erano
schierate
in
battaglia
lungo
il
viale
del
Parco
:
il
nostro
generale
più
sorridente
del
solito
traversò
in
carrozza
sulla
loro
fronte
;
quindi
assistè
a
vederle
sfilare
.
I
battaglioni
dei
mobili
passandogli
davanti
lo
acclamarono
,
plutone
per
plutone
,
con
entusiasmo
;
i
cacciatori
di
Marsala
,
i
carabinieri
Genovesi
,
questi
giovani
eroi
,
procederono
come
vecchi
soldati
e
il
prode
vecchio
si
fè
più
sereno
,
guardando
quei
veterani
sul
fiorire
degli
anni
.
Nel
tempo
che
io
pure
guardava
un
così
consolante
spettacolo
,
mi
sentii
chiamare
,
e
volgendomi
vidi
il
fratello
di
Perelli
che
mi
salutò
caramente
:
egli
aveva
il
braccio
al
collo
:
sapevo
che
era
stato
ferito
e
fui
felice
di
vederlo
così
presto
sulla
via
di
guarigione
.
Rammento
ai
lettori
questo
mio
amico
che
di
diciassette
anni
era
là
in
mezzo
a
noi
,
lo
rammento
perché
nel
raccontarmi
come
buscò
quella
palla
adoperò
con
me
una
verità
da
reputarsi
impossibile
.
-
Alle
prime
palle
ebbi
una
paura
birbona
-
mi
disse
il
buon
ragazzino
-
pensai
alla
mia
povera
mamma
,
che
mi
proibiva
di
saltare
,
di
pigliare
il
fresco
,
che
stava
in
pensiero
,
quando
tornavo
tardi
,
e
che
ora
non
era
più
buona
a
proteggermi
...
mi
addossai
a
im
muro
tutto
rannicchiato
,
facendomi
piccino
,
piccino
e
ci
stetti
qualche
minuto
:
passarono
gli
Egiziani
,
uno
di
loro
mi
disse
:
sei
un
vile
;
mi
saltò
il
rossore
alla
faccia
,
avrei
ucciso
quell
'
uomo
,
poi
vidi
che
aveva
ragione
,
ripensai
anche
allora
alla
mamma
,
alla
mamma
che
piuttosto
di
vedermi
infamato
,
piuttosto
di
piangere
su
me
vivo
avrebbe
pianto
sulla
mia
tomba
,
e
mi
accodai
all
'
Egiziani
,
con
loro
mi
stesi
lungo
i
vigneti
,
con
loro
sostenni
due
ore
di
fuoco
,
con
loro
caricai
alla
baionetta
,
fino
a
che
mi
sentii
percuotere
questo
braccio
,
come
da
una
bastonata
e
caddi
per
terra
...
ero
ferito
!
...
La
rivista
era
terminata
:
allegri
e
contenti
tornammo
in
città
;
l
'
eccellente
spirito
da
cui
erano
animate
indistintamente
le
truppe
,
la
fisonomia
sorridente
di
Garibaldi
,
il
piglio
ardito
e
simpatico
di
Canzio
,
la
memoria
dei
generosi
amici
nostri
che
ci
avevano
dimostrato
come
si
deve
morire
allorché
siam
guidati
da
magnanimi
proponimenti
,
una
certa
tal
quale
ambizione
di
avere
assistito
ad
uno
dei
drammi
più
splendidi
dell
'
Epopea
Garibaldesca
,
sempre
più
ci
stimolava
ad
adempire
scrupolosamente
il
nostro
dovere
,
sempre
più
ci
rendeva
sicuri
di
brillanti
,
di
memorabili
trionfi
:
ma
a
che
serve
la
fede
,
quando
i
traditori
ed
i
mercanti
di
popolo
paralizzano
coll
'
alito
gelato
del
calcolo
le
sublimi
abnegazioni
delle
minoranze
da
loro
dette
fazioni
?
Mentre
l
'
avvenire
ci
si
dipingeva
davanti
con
i
colori
più
rosei
,
mentre
germogliava
viepiù
gigante
nel
petto
dei
prodi
l
'
inestinguibile
desio
di
quella
gloria
che
sola
è
da
rispettarsi
,
perché
nasce
nel
sacrificio
e
nel
sacrifizio
consolidasi
,
Favre
coi
suoi
prestigiatori
camuffati
da
repubblicani
,
segnava
la
vergogna
della
Francia
:
la
patria
di
Danton
diventava
la
cloaca
dei
Cesari
;
il
berretto
frigio
che
aveva
sul
capo
le
si
tramutava
,
in
meno
che
lo
si
dice
,
nell
'
ignobile
berretto
del
galeotto
;
ed
un
tal
berretto
nelle
ultime
circostanze
a
me
parve
il
più
adatto
,
che
i
popoli
che
hanno
sentimento
vero
di
libertà
e
di
giustizia
sanno
morire
sotto
le
ruine
delle
loro
città
:
informino
Sagunto
,
Saragozza
e
Missolungi
:
i
popoli
invece
,
i
quali
sono
corrotti
,
vigliaccamente
si
accasciano
sotto
le
verghe
dei
Napoleonidi
,
o
sotto
alle
bombe
a
petrolio
dei
manigoldi
di
un
Thiers
.
Chiami
pur
vandali
i
primi
e
civili
i
secondi
la
stampa
venduta
;
tra
il
vandalismo
di
cruenta
ma
eroica
protesta
e
il
civismo
di
chi
si
appoggia
alla
prepotente
codardia
della
forza
,
io
m
'
inchinerò
sempre
,
io
sempre
mi
farò
di
cappello
al
primiero
.
Ma
a
noi
non
doveva
esser
noto
per
anche
il
grande
avvenimento
che
fece
andare
in
solluchero
i
borsaioli
(
vedi
negozianti
di
borsa
che
alla
fine
è
tutta
una
zuppa
e
un
pan
mollo
)
e
tutti
gli
Arlecchini
quattrinai
di
questa
valle
di
trappolerie
.
Una
nazione
che
cade
fa
arrichire
un
banchiere
:
il
pianto
delle
vedove
e
degli
orfanelli
che
reclaman
vendetta
e
che
son
costretti
a
piegare
il
capo
alla
tremenda
necessità
della
forza
fa
alzare
il
sessantacinque
al
settanta
:
vinca
il
nemico
:
se
rialzano
i
fondi
,
ben
vengano
l
'
umiliazione
,
le
rapine
,
gli
incendii
;
s
'
impingui
la
borsa
,
e
poi
si
balli
il
cancan
colle
baldracche
più
laide
tra
le
rovine
tuttora
fumanti
della
nostra
povera
patria
,
tra
i
cadaveri
dei
nostri
fratelli
che
avendo
sortito
dal
caso
un
generoso
carattere
hanno
preferito
all
'
ignominia
la
morte
...
son
storie
vecchie
quanto
Noè
,
ne
convengo
,
ma
son
vere
come
è
vera
la
luce
del
sole
...
oh
!
benedetta
l
'
aristocrazia
dell
'
oro
,
del
prezioso
metallo
che
solamente
qualche
scalzacane
ha
potuto
qualificare
per
vile
:
oh
,
benedetto
il
trionfo
della
classe
borghese
,
di
quella
classe
che
ha
per
patria
le
mura
del
proprio
negozio
,
o
del
palazzo
carpito
a
forza
di
scrocchi
e
d
'
usure
a
un
rampollo
di
magnanimi
lombi
,
che
si
è
giocato
a
bambara
gli
averi
e
la
reputazione
dei
vetusti
parenti
!
I
nobili
dei
tempi
andati
avevano
,
se
non
altro
,
delle
tradizioni
alle
quali
si
mostravano
ligissimi
;
spinti
da
queste
(
inutile
sarebbe
il
negarlo
)
hanno
regalato
al
mondo
degli
eroici
tratti
,
che
giocoforza
è
ammirare
;
noblesse
oblige
:
tale
era
la
loro
divisa
,
e
si
facevano
uccidere
per
quel
re
,
a
cui
avevano
giurato
devozione
illimitata
;
per
un
sorriso
,
per
un
'
occhiata
,
per
una
sciarpa
della
bella
dei
loro
pensieri
col
sorriso
sul
volto
andavano
incontro
,
al
pauroso
fantasma
degli
spiriti
deboli
,
alla
morte
:
loro
cantava
il
trovatore
nella
mesta
ballata
,
o
nell
'
ispirato
inno
di
guerra
:
loro
salutavano
come
protettori
gli
artisti
....
erano
nel
falso
,
dovevano
cadere
,
chè
la
legge
del
progresso
non
ammette
ostacolo
alcuno
,
sia
pure
attraente
;
ma
era
un
falso
splendido
,
era
un
falso
del
quale
,
nostro
malgrado
,
non
potevamo
non
ammirare
in
qualche
parte
la
cavalleria
;
esso
ci
rammentava
la
Tavola
Rotonda
,
le
crociate
,
le
battaglie
di
Luigi
XIV
;
e
quando
quest
'
aristrocrazia
si
vide
impotente
ad
impedire
la
marcia
del
progresso
ella
cadde
eroicamente
,
cospergendo
di
sangue
glorioso
i
campi
della
Vendea
:
questo
sangue
segnó
la
morte
del
nobilume
:
in
oggi
i
rampolli
degli
antenati
magnanimi
o
funghiscono
nella
loro
castella
,
o
fanno
da
comparse
nel
Club
.
Ma
l
'
aristocrazia
dell
'
oro
?
Nata
nel
lurido
bugigattolo
di
uno
strozzino
,
cresciuta
nella
stanza
di
affari
di
un
ladro
intendente
,
rinvigorita
nello
splendido
palazzo
di
un
commendatore
banchiere
che
pur
ieri
vendeva
i
cenci
o
raccattava
le
cicche
,
vergognosa
del
proprio
passato
,
piena
di
sospetti
per
l
'
avvenire
,
codardamente
accanita
alla
sola
idea
di
perdere
o
di
scapitare
su
dei
capitali
accumulati
a
forza
d
'
infamie
,
e
di
bassezze
,
è
lei
sola
il
vero
sostegno
delle
tirannidi
,
è
lei
sola
che
fa
cadere
nel
fango
i
popoli
più
gloriosi
,
è
a
lei
sola
che
si
devono
attribuire
i
disastri
del
mondo
:
poiché
,
se
l
'
antica
aristocrazia
a
un
'
idea
falsissima
sacrificava
e
vita
e
agiatezza
,
la
moderna
all
'
agiatezza
e
alla
vita
sacrifica
tutto
.
Io
non
ammetto
nemmeno
la
così
detta
aristocrazia
dell
'
intelligenza
:
il
nascer
savi
è
caso
e
non
virtù
,
dirò
parafrasando
i
celebri
versi
del
Metastasio
;
ed
allora
?
mi
domanderà
qualcheduno
:
allora
,
rispondo
,
io
non
ammetto
che
una
sola
aristocrazia
,
aristocrazia
basata
sull
'
eguaglianza
,
l
'
aristocrazia
del
lavoro
!
...
Mi
scusino
i
lettori
,
se
io
vado
di
palo
in
frasca
:
mi
scusino
le
lettrici
che
potranno
ravvisare
in
me
più
un
predicatore
noioso
,
che
un
narratore
giocondo
;
tra
i
miei
appunti
ho
trovato
anche
queste
linee
e
non
sono
stato
buono
di
sacrificarle
;
non
saprei
dirne
il
motivo
;
ma
per
non
fare
brontolare
nessuno
rientro
a
gran
carriera
in
carreggiata
.
Mecheri
,
Materassi
,
Piccini
,
Bocconi
ed
io
eravamo
nella
nostra
camera
,
sognando
tra
una
boccata
e
l
'
altra
di
fumo
nuove
battaglie
,
e
per
conseguenza
nuovi
trionfi
.
«
Quando
il
vecchio
passa
in
rassegna
i
soldati
,
si
pensava
tra
noi
,
ci
è
sempre
per
aria
qualche
cosa
di
grosso
»
.
Per
tranquillizzare
gli
amici
e
i
parenti
si
scrivevano
lettere
nelle
quali
si
magnificava
il
bel
cielo
che
ci
faceva
credere
di
essere
in
primavera
(
come
han
sentito
i
lettori
erano
giornataccie
piovose
da
metter
l
'
uggia
in
corpo
anche
ad
un
'
ombrellaio
)
;
si
descriveva
i
nostri
adipi
che
addivenivano
d
'
ora
in
ora
da
canonici
,
si
dava
ad
intendere
che
si
apprestavano
feste
da
ballo
.
Chi
parlava
di
andare
a
Parigi
,
chi
di
riprendere
Metz
,
chi
di
schizzare
diritti
diritti
a
Berlino
...
...
Oh
degli
eventi
umani
Antiveder
bugiardo
!
Spalancando
la
porta
con
una
pedata
,
entra
in
camera
Ghino
Polese
con
un
viso
da
far
rizzare
i
bordoni
all
'
uomo
più
apatista
del
mondo
.
-
Che
è
?
-
Gli
si
grida
tutti
a
una
voce
.
-
È
...
-
e
qui
un
moccolo
da
Livornese
puro
sangue
-
È
...
che
si
tratta
nientemeno
...
-
Di
assedio
della
città
?
-
Peggio
...
potremmo
morire
con
le
armi
alla
mano
.
-
I
Prussiani
son
entrati
?
-
Ma
peggio
!
-
Ma
cosa
dunque
...
per
carità
!
-
Ci
è
l
'
armistizio
!
...
Un
fulmine
che
fosse
caduto
in
mezzo
a
noi
poteva
produrre
il
medesimo
effetto
.
Prima
un
silenzio
di
morte
,
poi
una
salpa
d
'
imprecazioni
;
tutte
allo
stesso
indirizzo
.
-
Ma
sei
ben
sicuro
di
quello
che
dici
?
-
Me
lo
ha
assicurato
un
'
ufficiale
di
stato
maggiore
...
-
È
impossibile
!
Parigi
si
difenderà
fino
all
'
ultima
pietra
.
-
Parigi
ha
capitolato
!
...
Altro
silenzio
,
poi
tutti
mossi
dallo
stesso
pensiero
giù
a
rotta
di
collo
per
la
scala
,
onde
portarci
al
quartier
generale
.
Sulla
cantonata
incontriamo
la
vaga
Luisa
...
Dites
donc
...
proferisce
ed
io
secco
secco
la
congedo
con
un
«
non
ho
tempo
da
perdere
»
e
continuo
la
via
...
Dei
gruppi
concitati
s
'
incontrano
in
qua
e
là
...
la
parola
vile
errava
dì
bocca
in
bocca
.
-
E
Favre
che
giurava
che
finchè
esistesse
una
pietra
di
queste
città
l
'
invasore
avrebbe
trovato
un
baluardo
.
-
Ed
è
stato
lui
che
ha
segnato
la
capitolazione
.
-
E
noi
cosa
faremo
?
-
Gridava
un
disertore
dall
'
esercito
.
-
Imparerete
a
servire
la
Francia
-
Di
rimando
rispondeva
un
Gallofobo
.
E
i
popolani
abbassavano
il
capo
,
quando
noi
si
passava
,
che
la
maggioranza
dei
Digionesi
era
republicana
:
e
lo
svelto
ed
allegro
Garibaldino
era
divenuto
sornione
e
lo
vedevi
trascorrere
colle
mani
in
tasca
,
col
berretto
sugli
occhi
e
mordendosi
i
labbri
,
e
ad
ogni
poco
sentivi
ripetere
,
commiserandoli
,
i
nomi
dei
prodi
caduti
...
solo
i
volti
dei
moblots
brillavano
per
insueta
gaiezza
...
non
ci
era
più
dubbio
.
Colle
gambe
che
ci
facevano
cilecca
arrivammo
alla
prefettura
;
una
folla
di
gente
si
accalcava
intorno
alle
due
colonne
che
son
di
fianco
alla
porta
,
e
su
cui
si
attaccavano
i
dispacci
e
le
comunicazioni
officiali
:
tutti
si
alzavano
in
piedi
,
e
,
quando
erano
pervenuti
a
leggere
,
si
ritiravano
mandando
imprecazioni
e
grattandosi
il
capo
.
Si
sarebbe
detto
che
le
magiche
parole
del
convito
di
Baldassare
fossero
là
,
scolpite
su
quei
marmi
e
che
tutti
coloro
che
vi
si
avvicinavano
ne
risentissero
i
terribili
effetti
.
Due
sole
righe
di
scritto
:
due
righe
che
contenevano
però
la
più
dolorosa
notizia
per
chiunque
preferisce
la
dignità
al
beato
vivere
-
«
Oggi
è
stato
concluso
un
'
armistizio
di
ventun
giorno
»
.
E
dire
che
mani
francesi
non
avevan
rifiutato
di
firmare
un
patto
,
che
segnava
lo
stigma
sulla
fronte
di
quella
nazione
che
fin
'
ora
come
il
favoloso
Dio
dell
'
Olimpo
bastava
muovesse
le
ciglia
per
fare
allibire
il
mondo
tutto
dalla
paura
;
e
dire
che
un
Favre
era
stato
tra
i
manipolatori
di
tale
infamia
!
Oh
,
allora
si
vide
chiaramente
che
il
vecchio
republicano
aveva
ciurlato
nel
manico
,
oh
!
fin
d
'
allora
la
gente
dal
cervello
sottile
preconizzava
nel
difensore
d
'
Orsini
,
nel
montagnardo
dell
'
Impero
uno
dei
tanti
carnefici
che
hanno
straziato
la
Francia
.
Impotente
contro
i
Prussiani
,
si
macchiò
nel
sangue
dei
suoi
cittadini
:
ora
si
è
ritirato
,
ma
non
tanto
lontano
che
a
lui
non
pervenga
l
'
eco
dei
pianti
e
dell
'
imprecazioni
delle
migliaia
d
'
orfani
e
di
vedove
che
per
lui
son
ridotte
a
stendere
la
mano
!
Ma
di
maggiore
infamia
si
doveva
macchiare
Favre
contro
Garibaldi
e
di
ciò
sapranno
tra
poco
i
lettori
.
L
'
armistizio
fu
la
testa
di
Medusa
dell
'
entusiasmo
nostro
;
io
vidi
qualcuno
piangere
:
la
maggior
parte
si
sbizzariva
lanciando
improperii
a
Favre
e
alla
Francia
:
quella
sera
non
canti
per
le
vie
,
non
le
allegre
conversazioni
dei
giorni
passati
,
ma
una
musoneria
generale
...
non
vi
era
più
fede
!
Un
'
ordine
del
giorno
di
Garibaldi
nel
quale
ci
si
esortava
ad
addestrarsi
nelle
armi
,
ad
attender
preparati
il
momento
della
riscossa
,
fece
credere
a
diversi
che
non
sarebbe
stata
cosa
impossibile
il
potersi
di
nuovo
misurare
col
nemico
e
ciò
fece
rinascere
un
poco
quella
gaiezza
di
cui
davano
tanta
prova
ne
'
dì
del
pericolo
i
Garibaldini
.
Per
conto
mio
non
mi
illudevo
:
armistizio
non
poteva
significare
che
pace
disonorante
:
la
resa
di
Parigi
lo
diceva
troppo
chiaràmente
,
eppoi
da
quando
in
qua
i
seguaci
di
Garibaldi
potranno
ottenere
un
completo
trionfo
?
..
Gli
unitari
d
'
oggi
non
lo
relegarono
nel
60
a
Caprera
,
mentre
volava
alla
conquista
di
Roma
?
Gli
arfasatti
che
gli
si
caccian
sempre
davanti
non
gli
han
fatto
sgombrare
il
Tirolo
,
quando
palmo
a
palmo
lo
aveva
conquistato
,
mentre
a
Lissa
e
Custoza
veniva
oltraggiata
la
bandiera
italiana
?
..
Non
fu
il
prode
Generale
ferito
da
piombo
italiano
a
Aspromonte
?
..
Non
fu
lasciato
dopo
la
vittoria
di
Monterotondo
,
solo
a
Mentana
e
si
lasciarono
scannare
i
suoi
generosi
,
mentre
trentamila
uomini
di
truppa
italiana
erano
sul
confine
?
Non
si
è
sempre
cercato
di
sfruttare
i
suoi
trionfi
,
facendolo
poi
passare
quasi
per
un
pazzo
per
un
avventuriere
?
Non
si
è
avuto
il
coraggio
di
stampare
,
che
lo
si
aveva
aiutato
,
mentre
si
era
tentato
ogni
mezzo
per
avversarlo
o
per
screditarlo
?
..
I
repubblicani
francesi
erano
presso
a
poco
gli
stessi
pagliacci
dei
consorti
italiani
,
ed
era
da
prevedersi
quello
che
era
avvenuto
,
quello
che
avvenne
dipoi
.
Ma
muovan
pur
guerra
le
anime
vili
e
i
livreati
pigmei
a
quest
'
uomo
che
da
solo
basterebbe
a
riabilitare
la
società
,
tentino
pure
di
schiacciarlo
e
di
avvilirlo
,
Garibaldi
vincerà
sempra
in
nome
della
libertà
,
vincerà
anche
perdendo
perché
il
suo
nome
oramai
rappresenta
una
idea
e
le
idee
non
si
vìncono
.
CAPITOLO
XXII
.
Passammo
il
lunedì
svogliatamente
,
senza
conclusione
alcuna
:
fino
allora
il
pensiero
dell
'
Italia
di
rado
balenava
nella
nostra
mente
,
ma
dall
'
ora
fatale
in
cui
cominciò
a
tenzonarci
nel
capo
il
dubbio
che
non
avremmo
fatto
più
alcuna
cosa
,
vennero
ad
assalirci
tutte
ad
un
tratto
le
care
affezioni
alle
quali
avevamo
dato
un
'
addio
,
ed
un
cocente
desiderio
di
rivarcare
le
Alpi
occupò
le
nostre
anime
.
-
Noi
abbiamo
finito
di
combattere
-
Dicevo
alla
vaga
Luisa
che
colla
testolina
chinata
sempre
osava
appena
guardarci
.
-
Oh
!
voi
siete
felice
..
voi
rivedrete
la
vostra
bella
io
me
la
immagino
...
una
charmante
pétite
Italienne
.
-
No
,
assicuratevelo
,
io
non
son
punto
felice
!
-
E
perché
?
-
Voi
...
Francese
...
mi
potete
domandare
il
perchè
?
-
Io
Francese
vedo
che
siamo
traditi
.
-
E
...
e
..
-
gridai
io
dimenticandomi
di
parlare
con
una
donna
.
-
Ed
ho
pianto
-
Sussurrò
lei
con
le
lacrime
agli
occhi
.
-
Vi
ricorderete
di
me
?
-
Sempre
...
ci
avete
il
vostro
ritratto
?
-
No
!
-
Me
lo
manderete
?
-
Ve
lo
prometto
!
-
Grazie
...
io
voglio
tanto
bene
ai
Garibaldini
.
Questa
parola
fu
un
balsamo
per
l
'
esacerbato
mio
spirito
;
di
cosa
non
è
capace
una
donna
?
...
Per
niente
gli
antichi
non
immaginarono
Ercole
che
fila
ai
piedi
di
Onfale
.
E
così
venne
il
martedì
,
giornata
che
noi
credevamo
simile
alle
altre
che
ci
aspettavano
,
per
monotomia
e
che
grazie
alla
lealtà
dei
governanti
francesi
doveva
esser
pregna
per
noi
di
avvenimenti
di
nuovissimo
genere
.
Usciti
di
casa
riscontrammo
la
legione
Ravelli
,
che
colla
musica
in
testa
marciava
verso
la
direzione
della
barriera
del
Parco
.
-
Dove
andate
?
-
Domandai
al
capitano
Becherucci
che
si
era
staccato
dalla
sua
compagnia
per
salutarmi
.
-
Ma
...
sento
un
presentimento
che
mi
dice
che
ci
si
avvia
verso
l
'
Italia
.
Il
mio
amico
doveva
esser
profeta
.
Erano
appena
le
undici
e
Mecheri
,
Ghino
ed
io
mangiavamo
delle
paste
in
una
bottega
di
faccia
al
teatro
.
Digione
era
piena
di
pasticcerie
,
dove
si
mangiavano
dei
pasticcetti
eccellenti
.
Tutto
ad
un
tratto
,
quando
meno
lo
si
aspettava
,
vedemmo
formarsi
dei
capannelli
di
gente
che
discorreva
con
animazione
:
poi
ci
giunsero
agli
orecchi
dei
colpi
d
'
artiglieria
:
credevamo
sognare
:
si
pagò
il
conto
,
si
andò
in
strada
e
cercammo
raccapezzare
qualchecosa
tra
le
mille
versioni
che
si
davano
del
fatto
inopinato
.
-
I
Prussiani
si
avanzano
...
-
O
l
'
armistizio
?
-
Quei
barbari
non
rispettano
niente
!
-
No
...
è
Menotti
che
di
motuproproprio
ha
attaccato
il
fuoco
.
-
Ed
ora
espone
la
città
a
chi
sa
quale
disastro
!
-
È
impossibile
-
Urlammo
noi
-
Menotti
sa
il
suo
dovere
.
-
È
vero
,
è
vero
-
Ripetevano
allora
i
popolani
e
davano
del
grullo
a
chi
aveva
accampato
un
così
sciocco
discorso
.
-
Qui
non
si
saprà
nulla
-
Disse
Mecheri
-
andiamo
alla
caserma
che
è
a
pochi
passi
.
Era
così
giusto
questo
consiglio
che
non
differimmo
un
'
istante
a
metterlo
in
pratica
.
Alla
caserma
il
foriere
aveva
fatta
caricare
tutte
le
casse
e
i
registri
su
di
un
carro
a
cui
era
già
stata
attaccata
la
rozza
più
arrembata
della
nostra
scuderia
.
-
Partiamo
?
-
Si
domandò
,
appena
giungemmo
.
-
Non
lo
so
.
-
E
allora
a
cosa
servono
questi
preparativi
?
-
Questi
preparativi
?
...
Gli
ho
fatti
per
precauzione
...
però
ho
mandato
a
prendere
ordini
al
quartier
generale
...
-
O
il
tenente
?
-
Non
l
'
ho
veduto
-
E
tutti
gli
altri
?
-
Nemmeno
per
sogno
!
Frattanto
le
trombe
della
compagnia
delle
mitragliatrici
,
compagnia
che
aveva
stanza
poco
distante
da
noi
,
suonavano
a
raccolta
e
poco
dopo
i
soldati
della
medesima
si
muovevano
in
completa
assetto
di
marcia
.
Poco
dopo
gli
Usseri
,
nostri
vicini
di
caserma
,
montavano
a
cavallo
e
partivano
a
mezzotrotto
.
Decidemmo
di
prendere
la
stessa
direzione
,
allorché
vedemmo
venire
a
noi
il
sottotenente
Mussi
e
il
caporale
Luperi
,
che
essendosi
portati
fuori
della
città
per
recare
una
lettera
al
colonnello
Tanara
,
ci
ragguagliarono
,
essere
cominciato
un
fuoco
abbastanza
lento
tra
le
due
artiglierie
.
Ci
dissero
essere
ottimo
lo
spirito
dei
volontari
,
ma
che
nessuno
sapeva
farsi
ragione
,
del
come
i
Prussiani
,
violando
i
trattati
si
avanzassero
verso
di
noi
con
colonne
strapotentissime
.
Tra
gli
altri
Garibaldini
in
faccia
al
nemico
si
trovava
quel
giorno
il
bravo
Pais
,
che
deposto
il
berretto
da
colonnello
e
,
messosene
uno
di
pelo
,
marciava
come
un
semplice
soldato
,
munito
di
carabina
.
Dopo
essere
stato
destituito
da
Frapolli
,
l
'
integro
patriotta
,
l
'
onesto
repubblicano
era
corso
là
dove
aveva
spedito
tanti
uomini
che
non
si
volevano
far
partire
,
esponendosi
fino
d
'
allora
ad
essere
destituito
e
a
subire
un
consiglio
di
guerra
.
Si
andò
alla
prefettura
;
v
'
incontrammo
Ricci
che
ci
ordinò
di
star
pronti
;
domandammo
ragione
di
quel
diascoleto
ed
ei
ce
lo
spiegò
con
poche
parole
.
Il
governo
della
difesa
Nazionale
,
non
ultima
disgrazia
della
disgraziatissima
Francia
,
non
aveva
compreso
nel
patto
proposto
i
dipartimenti
della
Côte
d
'
Or
,
del
Doubs
e
del
Jura
.
Quindi
sospensione
d
'
ostilità
per
tutti
gli
eserciti
fuori
che
per
il
nostro
:
si
voleva
avere
il
gusto
di
vedere
sconfitti
anche
i
pochi
cialtroni
che
sapevano
farsi
ammazzare
,
perchè
non
avevano
niente
da
perdere
...
a
detta
di
loro
!
-
Nessuno
avviso
era
stato
comunicato
a
Garibaldi
su
questa
clausola
dello
iniquo
contratto
:
così
si
ricompensava
l
'
eroe
generoso
,
che
unico
aveva
vinto
,
che
unico
aveva
strappato
una
bandiera
ai
Prussiani
:
così
si
ricompensava
l
'
ardente
figlio
della
libertà
,
che
,
pur
di
porre
il
suo
braccio
a
disposizione
della
repubblica
,
aveva
dimenticato
le
prodezze
francesi
del
1849
,
le
maraviglie
degli
Chassepots
che
il
vile
de
Failly
aveva
provato
contro
i
petti
dei
generosi
figli
d
'
Italia
a
Mentana
.
Sorpresi
da
imponenti
colonne
nemiche
nelle
loro
posizioni
,
i
nostri
sarebbero
caduti
vittime
dell
'
infame
tranello
e
già
i
Prussiani
triplicati
di
numero
pregustavano
le
gioie
di
una
facile
vittoria
,
ma
i
traditori
francesi
e
i
generali
nemici
avevano
fatto
i
conti
senza
Garibaldi
:
non
mi
si
venga
ad
impugnare
la
valentia
strategica
dell
'
illustre
Italiano
,
non
mi
si
dica
che
solo
alla
fortuna
e
al
coraggio
si
debbano
i
grandi
trionfi
che
egli
ha
riportato
:
quel
giorno
si
videro
chiaramente
le
sue
virtù
militari
,
ed
egli
fu
più
grande
nella
precipitosa
ritirata
dalla
Borgogna
che
nelle
tre
celebri
giornate
che
tanta
gloria
aggiunsero
alla
nostra
povera
Italia
.
I
nemici
furono
tenuti
a
bada
per
tutto
il
giorno
dai
nostri
cannoni
:
Menotti
,
i
suoi
ufficiali
facevano
da
puntatori
,
e
in
questo
tempo
le
truppe
si
avviavano
verso
Chagny
.
-
Ma
sicché
dobbiam
proprio
partire
?
-
Domandammo
al
nostro
tenente
che
ci
dava
tutti
questi
ragguagli
.
-
Purtroppo
.
Andammo
a
casa
:
facemmo
in
pochi
momenti
il
nostro
modesto
bagaglio
e
senza
avere
il
coraggio
dì
salutare
i
nostri
ospiti
,
scendemmo
a
rotta
di
collo
le
scale
.
-
Ou
allez
vous
?
-
Ci
domandò
allorché
ci
vide
passare
la
Luisa
,
sorpresa
in
vederci
in
perfetta
tenuta
di
marcia
.
-
Andiamo
a
batterci
-
Rispondemmo
noi
tutti
.
-
Vraiment
?
-
Sulla
nostra
parola
!
-
Sayes
prudents
-
susurrò
a
mezza
bocca
e
volle
a
ogni
costo
baciarmi
alla
presenza
di
tutti
.
Gli
angioli
del
Signore
,
favoleggiati
dai
buoni
credenti
,
non
avrebbero
avuto
di
che
velarsi
la
faccia
,
e
quel
bacio
doveva
esser
l
'
ultimo
che
io
riceveva
dalla
vezzosa
fanciulla
.
Arriviamo
al
quartier
generale
,
il
partire
dei
carri
aveva
prodotto
un
'
adunanza
insolita
di
gente
davanti
alla
porta
:
tra
le
molte
persone
scorgo
le
due
gentili
figliole
della
nostra
padrona
di
casa
:
cerco
sfuggirle
:
mi
chiamano
:
non
vi
è
dubbio
,
esse
pure
mi
ripeteranno
l
'
importuna
e
dolorosa
richiesta
.
-
Dove
andate
?
-
Partiamo
.
-
Sul
serio
?
-
Così
non
fosse
!
-
Ma
la
ragione
?
...
-
Chiedetela
a
Favre
ed
agli
altri
vigliacchi
che
volevano
ricompensarci
di
quel
poco
che
abbiamo
fatto
,
mettendoci
in
trappola
.
Le
ragazze
mi
guardaron
fisse
negli
occhi
,
poi
chinarono
i
proprii
e
si
tacquero
;
e
in
questo
tempo
mille
altre
domande
sullo
stesso
tenore
si
rivolgevano
a
noi
,
e
noi
ci
sfogavamo
a
dire
tutto
il
male
possibile
degli
eroi
da
commedia
che
per
vigliaccheria
rovinavano
in
quel
momento
la
Francia
,
ed
i
Digionesi
facevano
eco
alle
nostre
invettive
.
Arriva
il
Piccini
tutto
sonnacchioso
.
Che
ci
è
di
nuovo
?
-
Proferisce
con
uno
sbadiglio
.
-
C
'
è
di
nuovo
che
noi
si
parte
.
-
E
perché
?
-
Perché
non
siamo
compresi
nell
'
armistizio
.
-
O
la
mia
compagnia
?
-
Sarà
partita
.
-
Ed
io
?
-
Vieni
con
noi
!
-
Vengo
subito
:
vo
a
dire
addio
a
due
bambine
e
vi
raggiungo
.
E
via
a
gran
carriera
.
-
Le
Guide
alla
Stazione
-
Grida
poco
dopo
il
Ricci
-
la
tromba
vada
suonando
per
chiamar
gli
sbandati
.
A
quattro
a
quattro
,
con
accompagnamento
di
tromba
e
di
bestemmie
,
traversando
la
città
le
cui
botteghe
eransi
chiuse
ad
un
tratto
,
arrivammo
al
gran
piazzale
,
dove
si
doveva
attendere
quei
pochi
che
avevano
un
cavallo
e
che
dovevano
ricevere
ordini
sull
'
itinerario
che
avevasi
da
percorrere
per
recarsi
a
Chagny
.
Sul
piazzale
vi
era
una
confusione
indicibile
:
cariaggi
,
cannoni
,
trasvolavano
tra
l
'
incerto
chiarore
(
era
sorta
la
notte
)
a
noi
davanti
,
provocando
esclamazioni
che
io
non
riporto
per
non
fare
arrossire
la
mia
leggitrice
:
tutti
eravamo
stizziti
e
non
si
cercava
che
un
pretesto
qualunque
onde
dar
sfogo
alla
bile
.
Un
vivandiere
della
guardia
mobile
arrota
col
suo
baroccio
un
di
noi
...
-
Figlio
di
un
cane
!
...
Accidenti
a
te
e
alla
Francia
...
Strilla
l
'
offeso
e
un
concerto
di
fischiate
si
fa
udire
per
quell
'
aure
.
I
moblots
si
erano
addossati
ai
lati
della
piazza
,
mettendo
in
fasci
i
loro
fucili
e
intuonando
ad
ora
ad
ora
la
Marsigliese
...
ci
voleva
il
loro
coraggio
!
...
Questi
canti
che
mai
eransi
da
loro
uditi
,
durante
il
pericolo
,
fecero
saltare
a
qualcuno
dei
nostri
più
bizzoso
,
il
pulcino
,
e
quindi
lotte
con
scambi
di
pugni
,
subito
appacificate
dai
superiori
:
qualcuno
altro
per
far
la
burletta
si
divertiva
a
vociare
:
Les
Prussiens
,
les
Prussiens
e
compagnie
intere
scappavano
,
poco
curandosi
dei
loro
armamenti
:
ma
allorché
potemmo
ammirare
una
fuga
dirotta
,
si
fu
,
quando
un
cavallo
del
treno
,
lasciato
in
balìa
di
se
stesso
si
diè
a
saltare
a
scavezzacollo
in
mezzo
alla
piazza
.
Un
grido
immenso
,
un
'
urtarsi
,
un
rovesciarsi
addosso
ai
fasci
di
armi
,
una
Babilonia
insomma
da
far
perder
la
testa
.
Ricciotti
era
vicino
all
'
arco
di
trionfo
,
battendo
i
piedi
e
sbuffando
:
poco
più
in
là
un
volontario
consolava
in
Italiano
un
bel
fior
di
ragazza
che
si
struggeva
in
lacrime
;
a
poca
distanza
una
guida
per
smaltire
il
malumore
si
divertiva
a
pestare
i
calli
,
di
alcuni
mobilizzati
che
si
erano
sdraiati
.
Il
cannone
era
cessato
:
la
notte
era
fredda
,
ma
tranquillissima
;
un
bel
chiaro
di
luna
faceva
spiccare
sul
fondo
stellato
,
nel
quale
errava
qua
e
là
qualche
vagabonda
nuvoletta
bianca
e
diafana
,
le
purissime
linee
della
guglia
di
San
Benigno
...
Le
case
non
apparivano
che
incerte
masse
nere
ad
ora
ad
ora
intramezzate
da
un
lumicino
,
o
dall
'
argenteo
riflesso
dei
raggi
ripercossi
sui
vetri
:
un
chiarore
confuso
s
'
inalzava
sui
tetti
.
O
Digione
,
o
Digione
come
mi
apparivi
cara
in
quel
tristo
momento
!
...
Come
mi
si
strinse
il
cuore
al
pensiero
di
doverti
lasciare
!
Il
sangue
generoso
dei
nostri
compagni
morti
nelle
fertili
pianure
che
ti
ricingono
ti
ha
legata
all
'
Italia
!
...
Le
gentilezze
che
tu
facesti
ai
suoi
cari
,
le
cure
assidue
,
più
che
fraterne
che
hanno
da
te
ricevuto
i
nostri
feriti
hanno
a
te
legato
l
'
Italia
-
Oh
!
venga
il
nemico
-
Io
pensava
tra
me
nell
'
esaltazione
del
dispiacere
-
venga
e
mi
uccida
qui
,
proprio
sotto
quest
'
arco
...
Oh
!
che
io
possa
morire
piuttostochè
di
accingermi
a
questa
dipartita
fatale
,
che
mi
fa
sprezzare
l
'
umanità
,
che
mi
fa
vergognare
di
essere
uomo
.
-
Su
...
su
...
non
ci
è
tempo
da
perdere
-
Mi
grida
il
foriere
-
Alla
stazione
.
-
Partiamo
col
treno
?
...
-
Sì
nello
stesso
convoglio
del
Generale
.
Con
uno
sforzo
sovrumano
arriviamo
a
varcare
i
cancelli
:
un
'
infinità
di
mobilizzati
ed
anche
qualche
Italiano
,
o
di
riffe
o
di
raffe
,
pretendevano
forzare
la
consegna
e
risparmiarsi
,
assoggettandosi
a
degli
urtoni
o
al
pericolo
di
qualche
partaccia
,
una
trentina
di
kilometri
da
farsi
colla
cavalcatura
di
San
Francesco
.
Arriviamo
sotto
la
stazione
:
lì
troviamo
qualche
aiutante
del
Generale
,
diversi
ufficiali
di
stato
maggiore
e
un
convoglio
a
cui
era
già
stata
attaccata
la
macchina
..
quel
convoglio
però
non
era
per
noi
,
esso
era
stato
serbato
ai
feriti
.
Garibaldi
non
era
anche
giunto
:
il
generoso
eroe
dei
due
mondi
voleva
partire
soltanto
,
allorché
sarebbe
stato
sicuro
che
nessuno
dei
suoi
cari
,
sofferente
,
potesse
cadere
nelle
mani
dell
'
inimico
.
Appena
partito
il
treno
,
cominciano
ad
arrivare
nuovi
stroppi
:
si
buttano
sulle
panche
della
stazione
gemendo
ed
urlando
;
alcune
donne
prestano
loro
qualche
soccorso
o
qualche
conforto
.
Si
appresta
un
'
altro
convoglio
-
Speriamo
sia
il
nostro
dice
qualcuno
;
si
domanda
al
capo
stazione
,
o
a
una
guardia
qualunque
e
ci
risponde
negativamente
.
Allora
la
solita
storia
delle
mille
chiacchiere
inutili
.
-
O
sta
a
vedere
,
che
ci
prendono
come
salami
!
-
Sentite
ma
certe
ostinazioni
non
le
si
capiscono
.
-
E
se
andassimo
in
quel
treno
lì
?
-
Ma
noi
si
ha
l
'
ordine
di
star
qui
.
-
Eppoi
abbandonereste
il
nostro
vecchio
?
-
E
se
fosse
partito
?
Un
grido
di
disapprovazione
copriva
queste
ultime
parole
,
e
il
disgraziato
che
sbadatamente
le
aveva
proferite
,
ebbe
dicatti
a
rincantucciarsi
e
a
non
farsi
più
vivo
durante
tutto
il
viaggio
.
Qualcuno
più
furbo
di
lui
,
ma
con
la
stessa
tremarella
,
mentre
gli
altri
si
perderono
in
chiacchiere
,
facendo
lo
zoppo
od
il
monco
,
entrò
in
qualche
vagone
,
gabbando
le
guardie
e
anticipando
il
momento
di
scappar
di
mano
a
quei
Prussiani
che
l
'
esaltata
immaginazione
facea
vedere
a
pochi
passi
.
La
locomotiva
dà
un
fischio
,
ed
il
triste
convoglio
dei
feriti
si
dilegua
ai
nostri
occhi
.
La
stazione
resta
un
po
'
più
libera
!
..
Si
attacca
la
carrozza
del
Generale
;
è
un
vagone
di
prima
,
a
cui
fa
seguito
uno
di
seconda
per
lo
stato
maggiore
:
è
preceduto
da
due
carri
per
i
bagagli
.
Entrano
il
colonnello
Bossi
e
il
Capitano
Galeazzi
.
-
Guide
-
Dice
quest
'
ultimo
-
Che
nessuno
monti
in
questo
convoglio
..
ad
eccezione
di
voi
...
-
E
dove
andremo
?
-
Su
..
tra
i
bagagli
.
Prendiamo
d
'
assalto
i
due
carri
,
dove
ci
accomodiamo
alla
meglio
.
Dopo
pochi
minuti
subito
una
questione
in
capo
del
carro
..
-
Giù
...
sacramento
!
Che
c
'
è
?
-
Siamo
Italiani
come
voi
,
Dio
....
.
-
C
'
è
l
'
ordine
di
non
far
salire
che
Guide
.
-
E
noi
siamo
della
legione
Tanara
..
della
legione
di
ferro
..
-
O
di
ferro
o
di
rame
noi
rispettiamo
gli
ordini
.
-
E
noi
siamo
qui
...
-
Giù
...
giù
.
E
qui
qualche
colpo
di
mano
e
qualche
pedata
:
quindi
gran
discussione
di
ufficiali
,
a
cui
finiamo
col
prender
parte
noi
tutti
.
-
Dagli
ragione
-
Mi
dice
un
Livornese
-
Non
vedi
che
fiasca
di
vino
hanno
a
tracolla
...
per
strada
fa
comodo
.
Si
urla
,
si
strepita
..
molti
scendono
,
poi
risalgono
e
i
due
non
van
via
...
-
Il
Generale
-
Grida
una
voce
.
Tutto
tace
e
nessuno
più
pensa
al
meschino
incidente
.
All
'
udire
che
ci
è
Garibaldi
,
mi
si
prende
uno
stringimento
di
cuore
,
e
mi
spenzolo
dal
carro
onde
meglio
vederlo
.
Povero
eroe
!
..
Come
ti
han
ricompensato
i
falsi
repubblicani
di
Francia
,
ma
tu
sai
deludere
le
inique
lor
mire
,
ma
tu
sai
sventare
i
loro
infami
tranelli
!
Garibaldi
era
serio
,
ma
,
come
sempre
,
sereno
,
ma
come
sempre
spirante
dal
volto
una
bontà
che
è
impossibile
descrivere
:
lo
accompagnava
il
generale
Bordone
,
che
non
partì
con
noi
:
a
poca
distanza
da
lui
venivano
il
maggior
Fontana
e
il
tenente
Grossi
.
Tutti
quelli
,
che
erano
sotto
la
stazione
si
levarono
il
cappello
:
il
Generale
,
appoggiandosi
su
un
bastoncello
,
stiè
un
pò
fermo
e
girò
uno
sguardo
malinconico
all
'
intorno
.
Parlò
a
lungo
con
un
signore
,
tutto
vestito
di
nero
,
con
barba
,
(
credo
il
sindaco
od
il
prefetto
)
poi
si
mosse
per
montar
nel
vagone
.
Un
vecchio
venerando
gl
'
impedisce
l
'
andare
per
serrargli
la
mano
.
Il
Generale
lo
guarda
,
poi
ricambia
affettuosamente
la
stretta
.
Non
so
perché
,
ma
ho
voglia
di
piangere
.
Tutti
ci
sentiamo
commossi
:
un
guardatreno
grida
:
Vive
Galibardi
...
nessuno
risponde
:
in
quell
'
istante
ogni
evviva
era
superfluo
:
la
vera
grandezza
disdegna
le
facili
manifestazioni
del
volgo
.
Il
Generale
è
in
carrozza
:
la
locomitiva
fischia
:
siamo
in
movimento
.
Do
un
'
ultima
occhiata
a
Digione
,
appena
mosso
,
nè
mi
sento
capace
di
staccar
più
gli
occhi
da
lei
.
Quanti
ricordi
,
quanta
parte
di
cuore
noi
non
lasciamo
là
entro
!
Come
mi
tornarono
in
mente
in
quel
brutto
istante
tutti
gli
sforzi
che
avevamo
fatto
per
giungere
in
Francia
,
come
mi
apparvero
caramente
dilette
le
peripezie
che
ci
avevano
conturbato
,
come
desideravo
che
il
tempo
avesse
potenza
di
tornare
indietro
tre
mesi
per
provare
di
nuovo
le
belle
emozioni
che
tanto
mi
apparvero
gradite
in
allora
!
Oh
!
come
mi
sembrarono
giusti
i
versi
del
gentile
poeta
:
«
Les
chants
,
que
on
les
entend
le
soir
dans
la
campagne
«
Plus
ils
vont
s
'
eloignant
,
plus
leur
charme
nous
gagne
....
«
Ainsi
de
souvenirs
qui
bercent
nôtre
coeur
!
Erano
dolci
memorie
quelle
che
cullavano
il
mio
spirito
affralito
,
e
nella
dolce
serenità
del
ricordo
lontano
io
giungevo
a
raccapezzare
un
po
'
di
quella
poesia
che
purtroppo
erasi
estinta
!
Garibaldi
,
non
è
inutile
il
ripeterlo
,
si
mostrò
abilissimo
generale
nella
precipitosa
nostra
ritirata
:
niente
restò
in
mano
a
un
nemico
che
ci
capitò
addosso
,
quando
meno
lo
si
aspettava
:
il
primo
febbraio
la
Côte
d
'
Or
era
sgombra
assolutamente
dall
'
armata
dei
Vosgi
.
CAPITOLO
XXIII
.
Batteva
mezzanotte
e
noi
ci
fermavamo
a
Chagny
:
non
una
persona
era
nella
stazione
:
Garibaldi
e
il
suo
seguito
si
ritirarono
nella
stanza
di
aspetto
dei
viaggiatori
di
seconda
classe
.
Una
guardia
mi
battè
sulle
spalle
e
accennandomi
il
Generale
che
entrava
in
quella
stanza
,
sorreggendosi
al
braccio
del
capitano
Galeazzi
,
con
voce
commossa
mi
disse
:
Cinque
uomini
,
come
quello
,
e
la
Francia
era
salva
!
Per
tutta
risposta
io
gli
strinsi
calorosamente
la
mano
.
Il
breve
viaggio
che
avevamo
dovuto
fare
in
ferrovia
era
stato
più
che
sufficiente
per
aggrappirmi
tutte
le
membra
,
poiché
quel
diabolico
freddo
che
ci
aveva
perseguitato
,
durante
tutta
la
campagna
,
non
aveva
la
minima
volontà
di
cessare
;
ci
buttammo
per
questa
potentissima
ragione
nel
caffè
dove
fortunatamente
vi
era
una
stufa
,
e
cercammo
di
riscaldarci
alla
meglio
.
-
E
non
potremo
andare
in
città
?
-
Azzardò
qualcuno
di
domandare
al
Ricci
.
-
Noi
dobbiamo
stare
a
guardia
del
Generale
.
-
E
sia
-
Rispondemmo
in
coro
,
ordinando
una
,
o
più
bottiglie
di
vino
.
Poco
dopo
vedemmo
Garibaldi
che
ascendeva
la
piccola
scala
,
che
è
in
fondo
al
caffè
della
stazione
di
Chagny
:
l
'
uomo
eroico
ci
volse
uno
sguardo
,
uno
di
quelli
sguardi
mestamente
soavi
,
nei
quali
è
compreso
un
poema
:
noi
tutti
lo
capimmo
alla
prima
e
istintivamente
ci
levammo
il
cappello
:
era
impossibile
non
venerare
l
'
eroe
che
per
un
'
idea
aveva
affrontato
nella
vecchiezza
disagii
,
fatiche
inesprimibili
,
era
impossibile
non
venerare
l
'
uomo
che
così
infamemente
ricompensato
,
collo
sconforto
nell
'
anima
,
aveva
un
'
occhiata
di
conforto
per
noi
:
quella
semplice
occhiata
ci
rendeva
più
grandi
,
più
generosi
.
Ah
!
..
non
mi
scappi
fuori
una
scuola
novellina
a
sostenere
che
i
popoli
si
debbano
solamente
muovere
per
gl
'
interessi
materiali
:
oh
...
non
mi
si
dica
che
il
correre
dietro
ai
sogni
e
alle
generose
utopie
addimostra
un
'
ingenuità
d
'
animo
quasi
primitiva
!
..
Io
li
capisco
sogni
siffatti
,
io
li
capisco
tanto
,
che
ne
sono
entusiasta
.
Oh
,
mi
si
lasci
morire
per
una
di
queste
generose
utopie
,
mi
si
facciano
provare
tutte
le
asprezze
della
vita
disagiata
del
campo
,
tutte
le
emozioni
di
colui
che
dice
un
addio
per
il
vagheggiato
ideale
alle
dolcezze
della
vita
;
in
oggi
che
si
fa
guerra
ad
oltranza
alla
poesia
,
oh
,
si
lasci
questo
piccolo
scampo
a
chi
vuole
appartarsi
da
questa
società
di
calunniati
e
di
calunniatori
,
di
strozzini
e
di
morti
di
fame
,
oh
!
ci
si
permetta
di
utilizzare
delle
vite
,
forse
disutili
,
per
le
nostre
aspirazioni
,
che
si
potranno
mettere
in
ridicolo
,
ma
sulla
cui
santità
nessuno
onesto
potrà
nutrire
sospetto
veruno
!
Erano
passati
pochi
minuti
,
allorché
un
ufficiale
ci
notificò
,
che
non
ordine
ma
desiderio
del
nostro
generale
era
quello
che
si
andasse
a
riposare
in
città
:
tanto
Garibaldi
al
contrario
dei
soliti
generali
pieni
di
boria
ha
carità
,
dei
suoi
sottoposti
!
Non
vi
sto
a
dire
come
questo
desiderio
corrispondesse
al
nostro
,
pure
tutti
noi
ad
una
voce
dicemmo
che
nessuno
avrebbe
abbandonato
quel
luogo
,
tenendosi
tutti
troppo
onorati
di
mostrare
al
grande
uomo
,
quanto
fosse
la
nostra
riconoscenza
e
il
nostro
rispetto
per
lui
.
-
No
,
no
-
Ci
ripetè
l
'
ufficiale
-
Qui
non
vi
è
alcun
pericolo
:
qui
non
vi
è
bisogno
di
guardie
:
Garibaldi
si
avrebbe
molto
per
male
,
se
voi
non
lo
secondaste
.
E
allora
?
....
Via
a
rotta
di
collo
in
paese
.
CAPITOLO
XXIV
.
Tutto
era
calmo
:
il
rumore
dei
nostri
squadroni
e
dei
nostri
sproni
turbava
soltanto
il
sepolcrale
silenzio
in
cui
erano
avvolte
le
poche
vie
di
Chagny
:
nella
quiete
quasi
lugubre
di
quella
serata
a
mille
doppi
sembrava
più
potente
il
rumore
prodotto
da
noi
,
e
ripercosso
dall
'
eco
:
s
'
illuminò
qualche
finestra
,
ma
per
pochi
minuti
:
il
pacifico
cittadino
,
rassicurato
che
non
vi
era
nulla
a
temere
,
spengeva
il
lume
e
tornava
di
certo
a
gustare
il
calduccio
delle
coltri
,
quel
calduccino
che
io
cominciava
a
vagheggiare
come
un
sogno
irrealizzabile
.
Con
molta
fatica
si
perviene
a
trovare
la
Mairie
:
meno
male
che
le
finestre
sono
illuminate
.
I
nostri
capi
,
riflettiamo
fra
noi
,
avranno
telegrafato
,
e
gli
alloggi
saranno
già
pronti
.
Le
nostre
induzioni
erano
,
come
d
'
ordinario
,
falsissime
.
-
Dove
è
il
Maire
?
...
Domandiamo
a
un
villanzone
che
scaldandosi
le
mani
alla
stufa
andava
tanto
in
brodo
di
giuggiole
da
non
avvedersi
nemmeno
che
noi
eravamo
entrati
.
-
Son
io
-
Ci
risponde
questo
con
certo
sussiego
.
Cosa
desiderano
?
-
Cosa
desideriamo
?
....
Ci
vuoi
poco
a
capirlo
!
...
Un
biglietto
d
'
alloggio
.
-
Sapristi
!
,
..
Vi
pare
ora
conveniente
?
-
Siamo
arrivati
ora
!
...
-
Ma
ora
dormono
tutti
:
-
Poco
importa
!
...
Li
sveglieremo
.
-
Ma
...
guardino
!
-
Pretenderebbe
che
sì
dormisse
in
strada
?
..
-
Dopo
quello
che
si
è
fatto
per
voi
?
-
Aggiunse
un
amico
in
pretto
Livornese
-
Ah
!
Francesi
,
Francesi
,
se
si
fosse
,
mondo
birbone
,
soldati
del
vostro
schifoso
imperatore
o
del
papa
...
Il
Maire
confuso
,
senza
capire
un
'
acca
all
'
ultimo
discorso
,
andò
a
un
tavolino
per
stendere
i
famosi
biglietti
.
Un
urtone
spalanca
la
porta
,
ed
un
'
altra
mandata
dei
nostri
si
butta
addosso
al
tavolino
....
I
nuovi
venuti
son
la
bellezza
di
diciassette
,
tra
cui
una
vivandiera
.
-
Sapristi
-
Ripete
il
sindaco
con
voce
stizzita
-
C
'
est
impossible
loger
tout
ce
mond
là
!
...
Descrivere
il
bailamme
che
succede
a
tale
esclamazione
sarebbe
cosa
impossibile
:
tutti
parlano
a
un
tempo
,
tutti
intendono
snocciolare
le
loro
brave
ragioni
,
e
quel
pover
'
uomo
,
che
rappresenta
l
'
autorità
,
pare
il
sor
Cecchino
.
-
Ecco
come
ci
ricompensano
-
Continua
a
vociare
il
Livornese
.
-
Vogliamo
giustizia
-
Interrompe
un
altro
.
-
Io
voglio
soltanto
un
alloggio
....
-
Vous
étes
un
cochon
...
E
giù
di
seguito
sullo
stesso
tenore
.
Io
e
Bocconi
arriviamo
a
strappare
di
mano
il
primo
biglietto
vergato
e
via
di
galoppo
...
-
Rue
Saint
Antoin
?
-
Domandiamo
al
primo
che
passa
.
-
C
'
est
là
bas
.
-
Questo
ci
risponde
e
va
via
a
passi
concitati
.
Arriviamo
alla
destinazione
:
Numero
41
si
picchia
:
silenzio
glaciale
:
si
ripicchia
,
la
stessa
accoglienza
:
allora
pedate
;
è
poco
anche
questo
:
son
morti
dunque
in
questa
casa
?
Si
sfoderano
gli
squadroni
e
si
comincia
una
sinfonia
infernale
alla
porta
del
mal
capitato
,
che
il
municipio
ci
aveva
destinato
per
ospite
.
-
Mon
Dieu
-
strilla
una
voce
femminea
-
Il
y
a
donc
de
Prussiens
?
-
Siamo
Italiani
...
il
cittadino
Bicornet
abita
qui
?
-
Sì
cittadini
...
ma
è
a
letto
!
-
Si
svegli
!
-
E
cosa
volete
?
-
Abbiamo
il
biglietto
d
'
alloggio
...
-
C
'
est
impossible
!
..
Noi
abbiamo
di
già
uno
zuavo
...
-
Solite
storie
!
...
Aprite
o
vi
sfondiamo
la
porta
!
-
Nom
de
Dieu
!
...
veniamo
,
veniamo
.
Non
ho
mai
veduto
in
mia
vita
una
fisonomia
più
ridicola
di
quella
del
cittadino
Bicornet
.
Cogli
occhi
tuttora
fra
il
sonno
,
con
un
berretto
da
notte
dal
quale
scappavano
fuori
due
orecchi
che
non
avrebbero
minimamente
stuonato
sulla
testa
di
un
coniglio
,
il
povero
diavolo
,
basso
e
traccagnotto
come
un
fattore
ti
dava
l
'
idea
di
Don
Bartolo
,
quando
rimane
immobile
coma
una
statua
nel
finale
del
primo
atto
del
Barbiere
di
Siviglia
.
-
Cittadini
...
fratelli
...
amici
...
Italiani
...
sul
mio
onore
è
impossibile
che
vi
possa
albergare
.
-
E
perché
?
-
Guardate
...
e
,
se
siete
giusti
,
giudicherete
da
voi
stessi
.
Guardammo
:
in
quella
miserabile
stamberga
difatti
noi
non
scorgemmo
che
un
meschino
lettuccio
,
su
cui
era
disteso
un
bel
giovine
dalla
barba
bruna
,
probabilmente
lo
zuavo
,
il
quale
aveva
tuttora
il
braccio
al
collo
;
una
vecchiarella
sdraiata
su
di
un
pagliericcio
alzò
la
testa
al
nostro
arrivo
e
ci
guardò
con
occhi
stralunati
.
-
Signori
-
Ci
disse
il
giovine
-
Il
buon
soldato
deve
aver
sempre
rispetto
...
Guardate
se
il
mio
ospite
non
vi
diceva
la
verità
...
-
Non
ve
la
rifate
con
noi
,
ma
col
Maire
,
perché
c
'
invia
qui
,
quando
ci
siete
voi
.
-
Il
Maire
l
'
ha
presa
con
noi
-
Borbottò
il
buon
'
uomo
-
Al
principio
della
guerra
ebbe
il
coraggio
un
giorno
di
mandarmene
quindici
!
-
E
noi
che
faremo
?
-
Domandammo
in
tuono
di
compassione
a
Monsieur
Bicornet
.
-
Aspettate
-
Disse
questi
dopo
aver
riflettuto
-
venite
con
me
alla
Mairie
e
vi
fo
fare
un
biglietto
per
un
mio
amico
.
-
Tentiamo
anche
questa
.
-
Riflttemmo
noi
due
e
col
buon
'
uomo
rifacemmo
i
nostri
passi
.
Il
Maire
non
oppose
alcun
osservazione
al
cambiamento
dell
'
alloggio
,
e
noi
insieme
con
Bicornet
,
andammo
in
fondo
al
paese
in
una
meschina
casupola
,
alla
cui
porta
il
nostro
accompagnatore
bussò
replicatamente
.
Quello
che
doveva
albergarci
era
un
macchinista
della
ferrovia
;
egli
ci
accolse
con
un
sorriso
gentile
,
e
,
appena
passati
,
si
mise
a
rifarci
un
lettuccio
che
era
a
un
lato
della
stanza
,
mentre
nel
fondo
della
medesima
dispiegava
tutta
la
sua
pompa
un
letto
nunziale
,
dalle
cui
coltre
vedemmo
scappar
fuori
una
testa
di
donna
,
giovine
certo
,
bella
non
sì
poteva
propriare
,
poiché
il
lumicino
che
era
stato
acceso
al
nostro
arrivo
non
aveva
la
potenza
di
rischiarare
quella
stanza
,
quantunque
la
fosse
stretta
e
corta
come
una
carcere
.
Rifatto
il
letto
,
il
macchinista
con
franchezza
tutta
popolana
ci
disse
:
Ora
spogliatevi
e
dormite
,
che
dovrete
averne
bisogno
....
Buona
sera
!
Lo
spogliarsi
in
faccia
a
una
donna
che
ci
vedeva
per
la
prima
volta
,
ci
arrecava
un
certo
fastidio
:
pure
la
necessità
era
troppo
imperiosa
,
e
dopo
pochi
minuti
noi
stiravamo
le
nostre
membra
intirizzite
sotto
le
lenzuola
.
Il
sonno
si
ostinava
a
non
venire
,
quasichè
il
caso
volesse
proprio
farci
assistere
a
un
tormento
di
nuovo
genere
,
al
supplizio
di
Tantalo
riveduto
e
corretto
per
conto
nostro
....
Prima
delle
dolci
parole
tra
i
coniugi
,
poi
uno
scoccar
di
baci
....
Noiato
dalla
scena
che
rappresentavo
,
feci
un
solennissimo
starnuto
;
ahi
non
bastò
;
degli
interrotti
sospiri
....
Diedi
nel
braccio
al
Bocconi
,
egli
era
desto
come
me
,
e
finimmo
con
un
'
omerico
scoppio
di
risa
.
D
'
allora
in
poi
fu
silenzio
e
noi
attaccammo
un
sonno
magnifico
!
CAPITOLO
XXV
.
Chagny
fu
per
noi
una
vera
desolazione
:
fortuna
che
ci
si
trattenne
soltanto
due
giorni
.
Immaginatevi
un
paesucolo
più
sudicio
di
quelli
del
Napoletano
:
degli
abitanti
a
cui
non
pareva
vero
di
esserci
prodighi
di
sgarbi
e
d
'
impertinenze
,
e
non
avrete
immaginato
che
una
metà
delle
nostre
noie
.
L
'
intiera
armata
dei
Vosgi
si
riversò
,
come
valanga
,
su
queste
prime
case
del
dipartimento
della
Saône
et
Loire
ed
all
'
ora
in
cui
noi
ci
alzammo
da
letto
ci
fu
impossibile
il
rinvenire
,
neppure
a
peso
d
'
oro
,
un
tozzo
di
pane
.
I
soldati
affaticati
dalla
lunghissima
marcia
si
buttavano
lungo
le
strade
:
i
carriaggi
si
succedevano
a
ogni
minuto
:
a
ogni
minuto
vedevi
un
via
vai
di
ufficiali
di
stato
maggiore
,
di
staffette
,
di
batterie
;
alle
botteghe
di
fornaio
,
ai
caffè
,
ai
restaurants
una
pigia
di
persone
concitate
che
bestemmiavano
e
facevano
ai
pugni
tra
loro
;
noi
eravamo
affamati
,
ci
avevano
detto
al
quartier
generale
che
per
quel
giorno
saremmo
rimasti
in
paese
,
e
non
si
trovava
un
tozzo
di
pane
per
sfamarci
....
Oh
!
la
dolorosa
situazione
....
In
campagna
,
alla
guerra
,
ci
si
adatta
l
'
idea
del
sacrificio
,
di
un
dovere
da
compiersi
offre
soddisfazioni
più
belle
dì
quelle
di
un
bisogno
naturale
soddisfatto
,
ma
sicuri
di
non
scaricare
più
il
fucile
,
testimoni
di
una
pace
disonorevolissima
che
veniva
vigliaccamente
subita
da
una
nazione
,
fin
'
ora
rispettabile
,
noi
ci
sfogavamo
con
imprecazioni
,
e
forse
saremmo
stati
anche
capaci
di
qualche
malestro
,
pur
di
fugare
la
minima
sofferenza
.
Finalmente
,
verso
le
due
,
mi
riescì
d
'
agguantare
in
un
'
osteria
di
sesto
ordine
una
bella
bistecca
e
la
mangiai
senza
pane
.
La
sera
andai
a
dormire
in
una
chiesa
,
poiché
il
biglietto
d
'
alloggio
era
per
un
giorno
soltanto
.
Verso
le
due
erano
arrivati
i
nostri
compagni
delle
Guide
che
avevano
cavallo
.
Il
giorno
dipoi
partenza
di
tutte
le
truppe
:
Garibaldi
accompagnato
dal
suo
stato
maggiore
partì
per
Chalons
sur
-
Saone
:
noi
avemmo
l
'
ordine
di
rimanere
.
Nella
giornata
liti
immense
con
i
Francesi
.
Ghino
dà
dei
pugni
al
caporale
Aribaud
,
questi
scappa
e
vuol
protestare
:
subissato
dai
nostri
discorsi
tace
.
Il
tenente
Raffoni
insolentisce
un
capitano
delle
guardie
mobili
ed
uno
dei
carabinieri
;
lo
traducono
alla
corte
marziale
:
salta
fuori
un
nuvolo
di
testimoni
ed
è
assoluto
.
Noi
siamo
chiamati
di
guardia
al
quartier
generale
;
alcuni
,
essendo
restati
soli
in
paese
,
cominciano
a
mormorare
ed
a
dire
che
i
Prussiani
sono
a
quattro
passi
e
che
ci
faranno
viaggiar
gratis
fino
a
Berlino
;
improvvisiamo
una
cenetta
in
corpo
di
guardia
rallegrata
da
Ricci
e
Fabbri
che
pretendono
parlare
francese
e
che
attaccano
briga
con
un
Ussero
di
piantone
,
che
si
permette
di
sedere
con
noi
dopo
essersi
permesso
di
russare
come
un
violoncello
antecedentemente
.
L
'
ordinanza
di
Bordone
ci
porta
una
forma
di
cacio
,
e
noi
,
andando
nella
stanza
di
ordini
,
rubiamo
due
bottiglie
di
vino
generoso
,
riservato
per
gli
ufficiali
di
stato
maggiore
.
Gismondi
,
un
Genovese
rovinato
nella
faccia
da
una
palla
a
Monterotondo
,
si
aggiunge
a
noi
e
porta
due
altre
bottiglie
di
vino
...
quindi
baldoria
generale
.
Nel
più
bello
del
chiasso
,
si
schiude
la
porta
con
impeto
e
vediamo
ritto
,
stecchito
davanti
a
noi
,
truce
come
lo
spettro
di
Banco
il
generale
Bordone
.
Stupore
generale
,
e
relativi
moccoli
a
fior
di
labbra
.
Il
generale
ci
da
una
sbirciata
e
invece
di
farci
un
rimprovero
,
si
rivolge
al
nostro
tenente
e
gli
dice
:
Mandi
un
sergente
e
quattro
uomini
a
rimetter
l
'
ordine
in
casa
di
questo
povero
vecchio
,
dove
sono
entrati
tre
Franchi
Tiratori
,
pretendendo
farci
di
tutto
un
po
'
.
Mecheri
,
sergente
,
e
tre
o
quattro
di
noi
ci
moviamo
col
vecchio
che
era
rimasto
a
caso
nell
'
ombra
:
eccoci
ridotti
anche
carabinieri
!
Non
nego
,
che
un
tale
incarico
mi
andava
poco
a
sangue
:
io
non
ho
mai
nutrito
una
decisa
simpatia
per
gli
agenti
della
legge
,
che
d
'
altronde
sono
riveriti
come
angeli
custodi
da
tanti
che
meriterebbero
di
andare
in
prigione
assai
più
di
quelli
che
ci
vanno
:
eppoi
...
il
vecchio
che
ci
accompagnava
,
mi
aveva
una
fisonomia
proibita
:
qualche
cosa
di
prete
smesso
o
di
mezzano
amoroso
.
Arriviamo
alla
casa
:
per
le
scale
non
ci
è
lume
e
nessuno
ha
fiammiferi
....
si
comincia
benino
!
...
-
Mi
piglino
per
una
falda
e
salgano
.
-
Ci
dice
il
vecchio
.
Ci
si
attacca
tutti
alla
falda
....
maledizione
!
...
la
scala
è
a
chiocciola
e
la
falda
a
una
voltata
resta
in
mano
a
uno
dei
nostri
.
-
Mon
Dieu
!
-
Grida
la
povera
vittima
di
quelle
tenebre
.
-
La
ci
tenga
un
lume
!
-
si
contenta
di
aggiungere
con
filosofia
l
'
autore
dell
'
eccidio
.
La
moglie
del
vecchio
,
avvisata
forse
dal
chiasso
improvviso
,
ci
comparisce
davanti
con
una
lucernina
.
Quantunque
la
nuova
venuta
fosse
in
perfetto
deshabillè
non
ci
faceva
peccare
di
gola
.
Credo
che
donna
più
brutta
non
sia
stata
mai
messa
al
mondo
per
dar
di
bugiardi
a
coloro
che
asseriscono
esser
la
donna
l
'
ideale
della
creazione
.
Tra
moglie
e
marito
avevano
tutti
i
requisiti
per
farsi
odiar
cordialmente
.
-
Aiuto
...
carità
...
protezione
-
Urlava
la
megera
.
Entrammo
colle
mani
sull
'
elsa
dei
nostri
squadroni
:
credevamo
di
trovare
tre
indemoniati
:
quale
non
fu
la
nostra
meraviglia
?
Ci
vennero
incontro
tre
buoni
figliuoli
,
che
cominciarono
col
chiederci
scusa
di
averci
disturbati
,
narrandoci
per
filo
e
per
segno
tutti
i
particolari
del
disgustoso
incidente
.
Provvisti
di
biglietto
d
'
alloggio
,
essi
si
erano
presentati
al
padrone
di
quella
bicocca
ed
egli
aveva
negato
con
mal
garbo
di
ricettarli
;
gli
avevano
detto
che
erano
stanchi
,
che
avrebbero
anche
pagato
,
ed
egli
duro
come
un
Tedesco
.
Allora
loro
,
esasperati
,
erano
entrati
per
forza
in
camera
ed
avevano
approfittato
del
divano
ove
si
erano
addormentati
.
Il
vecchio
era
uno
sfegatato
Napoleonista
,
e
giurava
che
a
'
tempi
della
tirannide
non
si
offendeva
la
pudicizia
di
una
signora
,
svestendosi
innanzi
a
lei
.
A
tale
protesta
nessuno
potè
trattenere
le
risa
:
persuademmo
i
giovani
a
venir
via
,
si
diè
due
prese
d
'
imbecille
al
tarpano
,
e
tutti
insieme
si
andò
in
una
vicina
casetta
,
dove
bevemmo
di
nuovo
.
Tra
un
bicchiere
e
l
'
altro
,
sapemmo
che
i
Prussiani
avevano
fatto
fuoco
sull
'
ultimo
convoglio
di
Garibaldini
che
era
partito
da
Digione
,
convoglio
nel
quale
tra
gli
altri
si
trovava
il
Piccini
:
nessuno
fu
offeso
ad
eccezione
del
Macchinista
che
restò
morto
sul
colpo
.
Il
giorno
dopo
,
noi
partivamo
da
Chagny
,
diretti
a
Chalons
sur
-
Saone
,
dove
si
trasferì
il
quartier
generale
.
L
'
annunzio
della
partenza
fu
salutato
da
tutti
,
con
gioia
inesprimibile
.
Se
io
avessi
un
nemico
accanito
,
lo
manderei
a
domicilio
coatto
a
Chagny
,
certo
che
dopo
poche
ore
implorerebbe
la
pena
di
morte
.
CAPITOLO
XXVI
.
Prima
di
terminare
il
racconto
è
necessario
che
io
parli
della
seconda
brigata
,
comandata
dal
Lobbia
,
di
questa
brigata
che
,
quantunque
lontana
dalle
altre
e
perciò
non
abbastanza
rammentata
nelle
molte
memorie
che
si
son
pubblicate
sulla
campagna
di
Francia
,
non
si
è
meno
coperta
di
gloria
,
nè
ha
meno
faticato
delle
altre
.
I
dati
della
relazione
che
io
farò
ai
miei
lettori
,
mi
furono
forniti
a
Chalons
da
un
distintissimo
ufficiale
di
stato
maggiore
che
era
al
seguito
del
colonnello
Lobbia
,
e
il
pubblico
avanti
di
parlare
del
nostro
soggiorno
in
quella
città
,
poiché
avendo
fin
'
ora
discorso
di
guerra
e
dovendo
d
'
ora
in
là
discorrere
di
pace
,
qui
mi
sembrano
nel
posto
più
adatto
.
Sul
finire
del
dicembre
,
erano
in
Soulieu
il
colonnello
di
cavalleria
Bossi
,
il
maggiore
Farlatti
con
uno
squadrone
di
Guide
e
una
piccola
compagnia
di
pionieri
comandati
da
Kauffman
:
questa
spedizione
aveva
per
scopo
di
danneggiare
le
comunicazioni
dei
Prussiani
,
appunto
sulle
famose
linee
che
dovevano
servire
all
'
esercito
di
Manteuffel
per
venire
a
combattere
le
truppe
di
Bourbaki
.
Oltre
ad
altri
ingegni
di
guerra
,
il
capitano
Kauffman
avea
con
se
due
furgoni
pieni
di
materia
incendiaria
e
di
dinamite
,
che
dovevano
servire
a
una
importantissima
operazione
della
quale
si
faceva
un
gran
segreto
;
e
che
consisteva
noi
far
saltare
un
tunnel
della
ferrovia
di
Strasburgo
.
Pare
che
tra
Kauffman
e
Bossi
non
s
'
intendessero
molto
e
le
operazioni
non
procedendo
,
come
avrebbero
dovuto
,
Garibaldi
richiamò
quest
'
ultimo
al
quartier
generale
e
diede
un
tale
incarico
al
colonnello
di
stato
maggiore
Lobbia
,
nominandolo
brigadiere
e
destinandolo
al
comando
della
seconda
brigata
.
Questa
era
costituita
nel
modo
seguente
:
Stato
Maggiore
Uff
.
7
Uom
.
14
Genio
»
3
»
20
Guide
»
9
»
150
Francs
tireurs
de
la
Bigorde
»
3
»
35
Égalitè
»
12
»
175
Chasseurs
d
'
Orient
»
16
»
270
Marin
»
4
»
55
Atlas
»
4
»
60
Guerillas
Marseilles
»
18
»
280
Uff
.
75
Uom
.
1059
Lobbia
partì
da
Autun
,
conducendo
con
se
per
ufficiali
di
stato
maggiore
il
capitano
Pozzi
ed
i
tenenti
Scipione
,
Primerano
e
Bonomi
:
partì
secoloro
il
signor
Visitelli
,
corrispondente
del
Dayl
Neuw
.
Il
capo
squadrone
Castellazzo
partiva
per
Chatau
Chinon
,
Clamecy
e
Vermenton
,
incaricato
di
tenere
relazione
tra
la
brigata
Ricciotti
e
Lobbia
e
sorvegliarne
le
operazioni
,
servendosi
dei
telegrafi
e
di
tutti
gli
altri
mezzi
che
le
sottoprefetture
e
i
sindaci
dovevano
mettere
a
di
lui
disposizione
.
Da
Autun
la
seconda
brigata
si
portò
a
Soulieu
per
Lucenay
,
quindi
a
Precy
e
a
Vitteau
.
La
marcia
è
lunga
e
fu
resa
più
disagevole
dall
'
immensa
quantità
d
'
impedimenti
che
venivano
dietro
ai
soldati
e
che
occupavano
a
dir
poco
tre
chilometri
di
spazio
:
carri
con
gli
equipaggi
dei
soldati
,
barrocci
,
trabiccoli
dei
vivandieri
...
donne
...
insomma
una
vera
marcia
di
barbari
!
Le
compagnie
dei
Francs
tìreurs
erano
scarse
:
ve
ne
erano
persino
di
dieci
uomini
,
ma
anche
queste
avevano
tre
o
quattro
ufficiali
...
già
,
se
durava
un
altro
pochino
la
campagna
di
Francia
avremmo
finito
coll
'
avere
diecimila
generali
e
nemmeno
una
tromba
!
...
Mentre
Lobbia
marciava
verso
Vitteau
,
Ricciotti
aveva
che
fare
coi
Prussiani
di
Montbard
.
Questo
paese
era
difeso
da
4000
uomini
e
6
pezzi
di
cannone
.
L
'
ardimentoso
figlio
di
Garibaldi
tentò
l
'
assalto
,
il
giorno
6
di
gennaio
.
Sul
più
bello
dell
'
impresa
egli
però
si
vide
accerchiato
dai
Prussiani
che
in
forza
di
2000
uomini
avevano
intanto
marciato
sopra
a
Semour
.
Ricciotti
tenne
fermo
fino
alla
sera
,
e
ritiratosi
a
Montfort
per
sentieri
appena
tracciati
,
potè
sul
mattino
eludere
la
vigilanza
dei
nemici
che
lo
volean
prigioniero
e
si
ritirò
sano
e
salvo
presso
Les
Lommes
.
La
seconda
brigata
,
a
cui
Castellazzo
aveva
comunicato
l
'
ordine
del
Generale
di
fare
un
movimento
in
avanti
per
distrigare
Ricciotti
,
potè
continuare
la
sua
via
e
di
concerto
colla
quarta
brigata
che
pur
si
ritirava
per
la
medesima
strada
verso
Digione
,
potè
manovrare
così
bene
da
schiudersi
l
'
adito
in
mezzo
alle
colonne
nemiche
che
già
si
avanzavano
numerose
per
le
vie
di
Chatillon
,
Aignay
le
Duc
e
Precy
;
era
una
marcia
difficilissima
,
di
fianco
,
che
avrebbe
potuto
compromettere
la
sicurezza
di
quella
brigata
,
se
questa
non
avesse
avuto
la
precauzione
molto
giusta
di
proteggersi
sul
suo
lato
sinistro
per
mezzo
della
cavalleria
dì
Farlatti
che
eseguì
egregiamente
questo
difficilissimo
compito
.
Al
villaggio
di
Marai
-
sur
-
Tille
la
brigata
Ricciotti
si
divise
da
quella
di
Lobbia
,
essendo
stata
la
prima
richiamata
a
Digione
e
dovendo
proseguire
la
seconda
per
il
compito
a
lei
designato
.
Qui
raggiunse
la
colonna
il
capo
squadrone
Castellazzo
.
Egli
veniva
da
Grancey
le
Chateau
,
dove
poco
corse
che
rimanesse
prigioniero
colla
somma
di
90,000
lire
.
Lobbia
lo
aveva
infatti
mandato
a
prender
denari
a
Digione
,
e
aveva
fissato
di
attenderlo
a
Grancey
.
Castellazzo
attendeva
da
parecchio
tempo
e
nessuno
arrivava
:
i
Prussiani
avendo
saputo
dalle
chiacchiere
dei
borghigiani
qualche
cosa
,
mandano
venticinque
usseri
nel
paese
;
e
,
mentre
il
nostro
amico
aveva
fatto
attaccar
la
carrozza
,
i
cinque
uomini
dell
'
avanguardia
nemica
annunciano
al
capoposto
che
non
vi
erano
Garibaldini
.
Senza
por
tempo
in
mezzo
,
senza
aspettare
che
gli
usseri
si
ricredessero
dal
loro
sbaglio
,
Castellazzo
salta
in
carrozza
,
e
prendendo
un
altra
via
gli
riesce
di
raggiungere
il
corpo
.
Erano
novantamila
lire
che
egli
salvava
dagli
artigli
dei
soldati
di
re
Guglielmo
:
certo
che
se
questi
l
'
avessero
potuto
immaginare
,
per
un
uomo
solo
erano
capaci
di
assediare
il
paese
.
La
seconda
brigata
da
Maray
-
sur
Tille
si
recò
a
Selongey
diretta
per
Langres
.
Siccome
però
numerosi
si
avanzavano
i
nemici
dalla
parte
di
Grancey
,
minacciando
di
tagliare
la
strada
di
Prauthoy
,
Lobbia
con
ottimo
intendimento
fe
'
fare
alla
sua
truppa
il
giro
di
Fontaine
Francaise
e
di
Champly
recandosi
a
Chalindrey
ed
a
Langres
,
dove
arrivò
il
15
di
gennaio
,
sempre
attorniato
dai
Prussiani
,
con
una
felicità
veramente
meravigliosa
.
A
Langres
,
dietro
ordini
del
Generale
,
furono
lasciati
tutti
i
bagagli
,
compresi
i
due
furgoni
di
dinamite
e
il
capitano
Kaupffeman
.
La
brigata
si
pose
a
campo
pei
boschi
di
Bouchemin
,
di
Marat
e
di
Faverolle
,
minacciando
le
comunicazioni
prussiane
di
Chaumont
,
Arc
en
Barroi
,
e
Auberive
sulle
quali
passavano
le
truppe
dirette
a
Digione
.
L
'
incertezza
del
generale
francese
Meyer
,
il
quale
negò
ogni
appoggio
,
diede
meno
importanza
di
quello
che
si
meritava
,
al
movimento
:
avendo
perciò
il
brigadiere
dovuto
rinunciare
all
'
idea
di
attaccare
Chaumont
,
occupato
da
6000
uomini
,
troppi
al
certo
pel
di
lui
piccolo
effettivo
,
portavasi
il
22
a
Perrogney
e
Pierre
Fontaine
e
,
di
lì
passando
per
Auberive
,
muoveva
alla
testa
della
cavalleria
sopra
il
villaggio
di
Germain
per
sorprendervi
quel
posto
.
Tra
i
due
paesi
sono
tre
chilometri
di
scesa
e
tutto
il
terreno
era
una
crosta
di
ghiaccio
:
ad
onta
di
questo
la
distanza
fu
percorsa
in
una
carica
sola
a
carriera
sfrenata
:
guai
,
se
un
cavallo
fosse
caduto
!
...
Non
poteva
fare
a
meno
di
succedere
un
monte
generale
,
una
vera
cuffia
,
come
si
direbbe
in
termine
basso
.
Il
nemico
che
stava
poco
sulle
intese
,
parve
che
non
avesse
nemmeno
tempo
di
montare
a
cavallo
:
gli
Usseri
Rossi
si
erano
ammucchiati
nella
scuderia
;
i
meno
,
incerti
se
avessero
a
difendersi
o
a
darsi
prigionieri
,
i
più
,
cercando
nascondersi
in
tutti
i
buchi
e
perfino
nel
fieno
.
Furono
presi
12
uomini
e
15
cavalli
:
gli
uomini
erano
superbi
:
alti
,
benissimo
vestiti
e
riccamente
equipaggiati
:
quasi
tutti
del
Posen
;
le
loro
pipe
,
pagate
ben
inteso
a
pronti
contanti
,
furono
i
trofei
più
ricercati
della
vittoria
.
Dopo
questo
brillante
episodio
,
Lobbia
tornò
a
Auberive
,
da
cui
si
mosse
dirigendosi
verso
Vaillant
:
a
poca
distanza
da
questo
villaggio
giunse
la
notizia
che
il
sindaco
del
medesimo
veniva
trascinato
a
Prauthoy
da
una
trentina
di
ulani
:
nuova
carica
sul
ghiaccio
:
gli
ulani
lasciano
la
preda
e
via
a
carriera
verso
Esnoms
,
e
siccome
chi
corre
corre
e
chi
fugge
vola
,
quando
i
nostri
arrivarono
a
quel
paese
,
i
nemici
erano
già
a
Prauthoy
.
Gli
oggetti
requisiti
ed
il
sindaco
rimasero
a
noi
,
e
quest
'
ultimo
offrì
in
Vaillant
un
pranzo
Lucullesco
agli
ufficiali
di
stato
maggiore
.
La
notte
fa
passata
a
Pierre
Fontaine
;
il
25
,
avvisato
che
una
sessantina
di
Prussiani
che
facevano
scorta
a
un
centinaio
di
prigionieri
francesi
,
dirigevansi
da
Prauthoy
sopra
Auberive
,
il
colonnello
Lobbia
con
cinque
ufficiali
del
suo
stato
maggiore
e
con
una
compagnia
di
Francs
Tireurs
faceva
un
'
imboscata
nella
foresta
di
Mont
'
Avoir
per
sorprendere
il
convoglio
:
verso
sera
però
gli
esploratori
avvertirono
che
i
nemici
avevan
presa
altra
strada
,
quella
di
Grancey
.
Avanti
di
continuare
,
sento
il
dovere
di
esporre
un
fatto
che
torna
a
grandissimo
onore
del
Lobbia
.
Allorchè
nel
giorno
precedente
imbandite
le
mense
,
altro
non
si
aspettava
all
'
infuori
che
il
colonnello
si
assidesse
nel
posto
d
'
onore
,
egli
domandò
se
era
stato
pensato
ai
prigionieri
,
ed
avendo
ottenuta
una
risposta
negativa
,
energicamente
protestò
,
minacciando
di
non
prender
parte
alla
mensa
,
qualora
non
si
trattassero
con
umanità
quelle
povere
vittime
della
fortuna
guerresca
;
nè
qui
si
arrestò
l
'
uomo
generoso
:
a
sua
iniziativa
fu
fatta
una
colletta
tra
gli
ufficiali
,
colletta
che
fruttò
un
sette
franchi
a
testa
pei
prigionieri
:
e
questi
,
vedendosi
fatti
segno
di
tal
gentilezza
,
sentendosi
sempre
palpitare
il
cuore
anche
sotto
la
tunica
di
gregario
,
piansero
,
piansero
come
fanciulli
e
gridarono
:
Viva
Garibaldi
,
Viva
l
'
Italia
.
Povera
gente
!
...
Lontana
da
suoi
,
in
un
paese
che
del
bene
non
gliene
voleva
dicerto
,
paurosa
di
tutto
,
al
balsamo
della
consolazione
sentiva
stemprarsi
quel
gelo
,
che
le
si
era
voluto
addensare
sull
'
anima
dagli
stupidi
ed
infami
regolamenti
che
vorrebbero
fare
degli
uomini
la
macchina
più
iniqua
,
che
torturi
la
povera
umanità
!
La
notte
Lobbia
,
Castellazzo
,
Pozzi
e
due
ufficiali
di
stato
maggiore
s
'
incamminarono
verso
Vaillant
:
gli
altri
li
seguitavano
a
un
chilometro
di
distanza
:
giunti
a
due
chilometri
da
Vaillant
,
quattro
ombre
,
silenziose
come
quell
'
oscurità
,
si
avanzano
...
si
dà
loro
l
'
alto
:
Castellazzo
si
avanza
arditamente
,
e
domanda
chi
sono
.
Essi
esitano
a
rispondere
.
Pozzi
grida
:
sono
Prussiani
,
abbassate
le
armi
....
ed
i
quattro
ubbidiscono
senza
far
motto
.
Si
disarmano
e
poi
vengono
consegnati
ad
una
compagnia
che
si
avanza
a
passo
di
corsa
.
Passata
quella
notte
a
Vaillant
,
l
'
indomani
la
brigata
si
portò
di
nuovo
a
Pierre
Fontaine
e
di
qui
passò
ad
Augeres
,
dove
la
sera
del
27
arrivarono
due
compagnie
di
linea
con
parecchi
ufficiali
,
inviati
dal
generale
Meyer
onde
coadiuvare
i
garibaldini
nell
'
attacco
di
Prauthoy
:
il
rinforzo
era
comandato
dal
capitano
Mas
,
vecchio
soldato
d
'
Affrica
.
Fu
tenuto
consiglio
di
guerra
nella
stanza
da
letto
del
sindaco
:
vi
assistevano
Lobbia
,
Castellazzo
,
Pozzi
e
altri
due
di
stato
maggiore
.
Il
Mas
era
un
po
'
in
bernecche
,
e
invasato
dai
sacri
furori
che
il
Dio
Bacco
suole
prodigare
ai
suoi
fedeli
seguaci
,
si
riprometteva
con
le
sue
due
compagnie
di
mangiare
in
un
colpo
tutti
i
Prussiani
;
domandava
soltanto
un
po
'
di
tempo
per
far
prendere
il
caffè
ai
soldati
.
Castellazzo
osservò
che
era
assai
meglio
che
lo
prendessero
dopo
aver
mangiato
i
Prussiani
,
per
aiutare
la
digestione
..
Mas
,
con
serietà
imperturbabile
,
chiese
allora
che
i
suoi
dipendenti
fossero
messi
al
posto
d
'
onore
(
all
'
avanguardia
)
.
Lobbia
accettò
e
commosso
da
tanto
eroismo
,
fè
la
consueta
grimace
,
Castellazzo
citò
i
versi
del
Miles
gloriosus
di
Plauto
:
....
..
virum
Fortem
,
atque
fortunatum
et
forma
regia
,
tum
bellator
Mars
Haud
ausit
dicere
:
neque
aequiparare
suas
virtutes
ad
tuas
.
Il
vecchio
soldato
non
sapendo
che
si
rispondere
a
quel
complimento
in
lingua
a
lui
incognita
;
scambiando
forse
Mars
per
Mas
fa
'
una
gran
riverenza
e
si
avvolse
in
dignitoso
silenzio
.
Alle
11
di
sera
tutti
erano
a
cavallo
:
per
sentieri
tutti
incrostati
di
ghiaccio
la
brigata
arrivò
a
Lucenay
.
Mentre
sul
viso
dei
coraggiosi
si
leggeva
chiaramente
l
'
ansia
,
il
desio
prepotente
di
misurarsi
coll
'
inimico
,
i
soldati
di
linea
perdevano
un
tempo
prezioso
a
prendere
il
caffè
e
a
fare
il
chilo
.
Dopo
mille
e
mille
sollecitazioni
a
partire
,
alla
fine
si
avviarono
:
si
avviarono
,
ma
con
tale
un
passo
da
tartarughe
,
che
invece
di
arrivare
,
come
era
stato
previsto
,
a
Prauthoy
alle
quattro
di
notte
,
ebbero
il
fresco
cuore
d
'
arrivarci
alle
sei
del
mattino
.
Aveva
preso
stanza
in
questo
villaggio
il
2°
battaglione
del
61
reggimento
Guglielmo
di
Pomerania
:
battaglione
che
apparteneva
giusto
appunto
,
come
rammenteranno
i
lettori
,
a
quel
reggimento
che
tanto
era
stato
battuto
il
giorno
23
alla
masseria
di
Poully
e
la
di
cui
bandiera
era
già
in
nostra
mano
:
800
fanti
,
50
cavalli
e
varii
cariaggi
:
tale
era
l
'
effettivo
di
cui
disponeva
il
nemico
.
Le
compagnie
di
linea
francese
aveano
avuto
l
'
ordine
di
penetrare
nel
villaggio
,
senza
trar
colpo
;
esse
invece
si
fermarono
a
trecento
passi
dal
medesimo
e
per
avvisare
il
nemico
si
misero
a
sparare
alle
passere
.
Convenne
allora
far
di
necessità
virtù
:
si
spiegarono
le
colonne
e
ci
si
accinse
a
dare
l
'
assalto
.
I
Prussiani
avevano
occupate
le
case
,
il
cimitero
,
la
chiesa
e
di
là
facevano
un
fuoco
d
'
inferno
.
Gli
Chasseurs
de
Lyon
e
le
guide
(
per
la
maggior
parte
italiane
)
si
portarono
eroicamente
:
qualche
altra
compagnia
fe
'
il
proprio
dovere
,
qualcuna
,
purtroppo
,
scappò
,
sparando
all
'
aria
,
o
,
quel
che
è
peggio
,
addosso
agli
ufficiali
di
stato
maggiore
che
cercavano
arrestarle
nella
corsa
disordinata
.
Ad
onta
però
di
tal
confusione
la
costanza
dei
pochi
prevalse
e
dopo
quattro
ore
circa
di
fuoco
,
i
Prussiani
,
perduto
il
loro
comandante
e
dopo
aver
lasciato
sul
campo
un
centinaio
tra
morti
e
feriti
si
salvarono
con
dirottissima
fuga
pei
campi
.
La
giornata
era
vinta
.
Noi
avemmo
49
morti
e
62
feriti
:
gli
avversarii
oltre
i
morti
e
i
feriti
,
lasciarono
nelle
nostre
mani
14
cavalli
,
73
prigionieri
,
14
cariaggi
d
'
avena
e
di
pane
,
una
ingente
quantità
d
'
oggetti
rubati
tra
cui
orologi
,
bauli
e
argenteria
,
200
fucili
,
la
contabilità
,
la
cassa
con
1,500
talleri
,
un
furgone
da
munizioni
e
diversi
carri
d
'
ambulanza
.
Tutto
insieme
fu
uno
dei
fatti
più
brillanti
della
campagna
di
Francia
e
se
monsieur
Mas
,
il
miles
gloriosus
,
avesse
secondato
a
dovere
il
resto
della
brigata
,
sarebbe
rimasta
prigioniera
l
'
intera
colonna
Prussiana
.
Inutile
il
dire
che
Castellazzo
in
quel
giorno
si
condusse
da
eroe
:
chiunque
l
'
ha
veduto
in
altre
campagne
,
può
e
deve
giustamente
argomentarlo
:
Pozzi
e
Farlatti
riscossero
l
'
ammirazione
di
tutti
,
e
non
ultimo
certo
tra
i
valorosi
si
addimostrò
il
signor
Visitelli
,
il
corrispondente
del
Dayly
News
.
Per
quel
giorno
e
per
la
notte
vegnente
si
trattennero
gli
stanchi
soldati
in
Prauthoy
;
il
domani
si
portarono
a
Langres
,
onde
accompagnare
i
prigionieri
,
riportare
la
preda
e
apprestarsi
a
nuove
avventure
.
Il
31
Lobbia
si
spinse
e
Neully
l
'
Eveque
a
12
chilometri
da
Langres
:
il
nemico
si
era
raccolto
in
forze
a
Montigny
le
Roi
e
la
2a
nostra
brigata
si
preparava
per
andargli
a
fare
una
delle
solite
visite
,
quando
arrivarono
anche
lassù
le
prime
notizie
dell
'
armistizio
.
Il
generale
Meyer
,
protestando
di
eseguire
scrupolosamente
i
decreti
del
suo
governo
,
non
permise
alcun
movimento
e
così
la
brigata
Lobbia
restò
isolata
dal
rimanente
dell
'
armata
dei
Vosgi
,
nè
si
seppe
più
alcuna
notizia
di
lei
,
fino
a
che
il
Castellazzo
,
travestitosi
da
contadino
,
dando
prova
di
un
favoloso
coraggio
,
traversò
imperterritamente
le
linee
prussiane
,
e
portandosi
a
Autun
,
venne
di
là
a
Chalons
-
sur
Saône
,
latore
di
notizie
e
dispacci
.
Terminato
che
fu
l
'
armistizio
e
conclusa
la
pace
,
la
brigata
Lobbia
con
lascia
passare
Prussiano
passò
in
mezzo
alle
schiere
nemiche
che
le
resero
gli
onori
militari
:
da
Langres
venne
a
Chalons
,
dove
furono
tolti
persino
i
mantelli
alle
Guide
,
che
così
bene
avevano
adempiuto
il
loro
incarico
,
che
tanto
si
erano
coperte
di
gloria
per
difendere
quella
Repubblica
Francese
che
ora
in
tal
modo
le
ricompensava
.
CAPITOLO
XXVII
.
Torniamo
a
noi
:
i
giorni
delle
belle
emozioni
erano
cessati
:
prolungare
dettagliatamente
questa
mia
storia
,
sarebbe
un
voler
portare
il
cane
per
l
'
aia
,
e
terminerei
rendendomi
assai
più
noioso
di
quello
che
son
riuscito
fin
qui
....
ed
è
tutto
dire
!
..
Pure
,
qualche
episodio
della
nostra
guarnigione
,
qualche
sbozzo
alla
peggio
di
certe
scene
,
che
,
se
non
altro
,
possono
illuminare
qualcuno
sullo
spirito
che
dominava
allora
in
Francia
,
non
sembreranno
superflui
ai
lettori
e
serviranno
,
quasi
di
cornice
al
quadro
che
male
o
bene
ho
tentato
di
tratteggiare
sin
qui
:
stacco
perciò
dal
mio
libriccino
di
appunti
le
pagine
meno
seccanti
e
ben
volentieri
le
offro
a
quei
Cirenei
,
che
hanno
subito
il
peso
della
mia
croce
per
tanto
tempo
,
dando
prova
in
tal
modo
di
più
che
cristiana
pazienza
.
Chalons
ha
da
essere
un
soggiorno
incantevole
;
ha
strade
e
piazze
pulite
,
eleganti
e
con
sfarzosi
negozii
:
il
suo
quai
sur
la
Saône
rammenta
i
nostri
lungarni
:
il
fiume
è
però
più
bello
e
più
tranquillo
dell
'
Arno
:
sul
far
della
sera
quando
arriva
Parisièn
,
il
piccolo
piroscafo
che
viene
da
Lione
,
disegnando
una
striscia
di
fumo
sulle
limpide
plaghe
del
cielo
sereno
,
si
gode
una
incantevole
poesia
e
troviamo
artisticamente
superbi
i
visi
sin
'
allora
simpatici
semplicemente
delle
cittadine
:
Il
desiderio
di
rivedere
l
'
Italia
si
fa
più
vivo
...
a
che
ci
tengono
qua
,
se
non
ci
è
più
da
menare
le
mani
?
Vien
dato
a
me
e
a
Gismondi
un
biglietto
d
'
alloggio
per
un
palazzo
in
Rue
aux
Fievres
:
il
nome
non
è
di
buon
'
augurio
:
Troviamo
un
prete
,
un
vecchio
signore
ed
una
ragazza
nè
bella
,
nè
brutta
:
fanno
mille
difficoltà
:
Gismondi
va
in
bestia
,
e
piglia
quest
'
occasione
per
dire
:
maledetta
la
Francia
!
...
-
Parlate
Italiano
?
-
ci
dice
subito
la
ragazza
:
l
'
amico
rimane
di
sasso
:
e
allora
sappiamo
che
la
ragazza
ha
studiato
la
nostra
lingua
tre
anni
;
cosa
che
non
impedisce
di
scambiarla
,
quando
pronunzia
,
per
un
'
Abissina
.
Dopo
mille
daddoli
,
ci
accomodano
nella
camera
delle
cameriere
.
Meno
male
.
Oltre
il
quartier
generale
ha
stanza
in
Chalons
l
'
eroica
brigata
Ricciotti
:
ritroviamo
lo
Strocchi
,
l
'
Orlandi
e
altri
amici
.
Si
passano
le
giornate
aux
Vendange
de
Bourgogne
,
dove
una
ragazza
robusta
e
impertinentemente
carina
serve
da
pranzo
,
e
mesce
gli
asenzii
e
i
cognak
.
Mademoiselle
Marie
,
après
la
guerre
je
vous
epouse
si
sente
ripetere
ad
ogni
minuto
e
con
tutto
questo
ci
si
noia
,
come
a
un
pezzo
di
musica
dell
'
Avvenire
.
Meno
male
,
che
a
giorni
sono
l
'
elezioni
;
l
'
agitazione
politica
ci
stordirà
,
eppoi
chi
può
predire
di
cosa
sieno
gravide
l
'
urne
.
Questa
è
carina
!
Viene
da
me
il
solito
tromba
Romagnolo
:
mi
chiama
in
disparte
eppoi
mi
dice
con
importanza
.
:
-
Chat
in
Francese
non
vuoi
dire
altro
che
gatto
?
-
Di
certo
.
-
E
pigeon
piccione
?
-
È
innegabile
!
-
Dovevo
immaginarlo
!
...
Esclamava
allora
in
tuono
tragico
,
battendosi
il
capo
.
-
Che
ti
è
successo
?
!
-
Proruppi
io
stimolato
dalla
curiosità
-
Versa
in
seno
dell
'
amicizia
quello
che
ti
grava
nel
cuore
.
-
Se
tu
sapessi
....
io
faceva
la
caccia
a
una
bella
bambina
:
ed
ero
,
cioè
credevo
di
esser
corrisposto
...
stamani
vo
in
casa
,
l
'
abbraccio
,
lei
non
si
muove
,
ma
nel
più
bello
,
nel
calore
dei
discorsi
,
mi
ha
cominciato
a
dire
:
Mon
chat
,
mon
pigeon
dunque
vuole
in
tutti
i
modi
battezzarmi
per
una
bestia
..
io
era
indeciso
,
ma
ora
...
-
Son
le
gentilezze
che
usano
le
innamorate
di
qua
..
-
Forse
perché
riconoscono
quelli
che
ronzan
loro
dintorno
,
ma
io
non
sono
del
mazzo
e
protesto
.
Un
proclama
di
Gambetta
,
affisso
alle
cantonate
,
invita
i
cittadini
ad
accorrere
unanimi
alle
urne
,
chiama
sosta
la
sospensione
dell
'
arme
,
non
risparmiando
certe
spavalderie
che
non
dovrebbero
essere
più
di
moda
.
Interrogo
difatti
varie
persone
e
tutte
mi
rispondono
,
facendo
voti
per
la
pace
,
e
arrivando
perfino
a
confessare
che
preferiscono
la
caduta
della
repubblica
a
nuove
guerre
e
a
nuovi
disastri
.
Ah
!
...
Francia
,
Francia
come
sei
caduta
nel
basso
:
perché
non
ritrovasti
in
tanto
sterminio
l
'
eroismo
di
Missolungi
?
...
Io
non
ti
posso
stimare
.
Il
sottoprefetto
di
Chalons
è
una
pasta
di
zucchero
:
Corso
,
è
contrarissimo
a
Napoleone
:
sottoprefetto
è
un
sansculot
di
prima
forza
!
Oggi
ero
di
guardia
:
si
è
trattenuto
un
poco
con
me
sul
terrazzo
:
mi
ha
parlato
della
Francia
colle
lacrime
agli
occhi
ed
ha
finito
con
accenti
di
disperazione
.
Sul
far
della
notte
ha
mandato
una
damigiana
di
vino
e
del
salame
ai
soldati
.
Garibaldi
si
è
ritirato
a
un
chilometro
dalla
città
:
noi
non
sappiamo
che
pesci
si
prendere
:
cominciano
i
bullettini
dell
'
elezioni
:
si
ritiene
che
uscirà
eletto
Garibaldi
.
Tornano
Miquelf
;
Materassi
e
le
altre
Guide
,
che
si
credevano
già
putrefatte
,
o
per
lo
meno
nelle
mani
nemiche
.
Materassi
ci
racconta
che
hanno
fatto
saltare
due
ponti
,
che
hanno
visitato
un
visibilio
di
paesi
,
ricevuti
sempre
bene
,
ma
sempre
costretti
ad
udire
discorsi
in
favor
della
pace
.
Non
ci
è
caso
:
la
Francia
è
sfiduciata
,
la
Francia
è
come
colui
che
,
finita
ogni
risorsa
,
preferisce
portar
la
livrea
di
coloro
che
l
'
hanno
spogliato
e
non
sa
trovare
il
coraggio
di
uccidersi
.
La
corruzione
di
Chalons
non
la
cede
per
nulla
a
quella
di
Digione
.
Il
quai
è
un
continuo
viavai
di
donnette
che
ti
lanciano
occhiate
assassine
.
Non
vi
è
soldato
che
non
abbia
un
'
amante
.
O
mariti
Italiani
che
nel
1859
coronaste
d
'
alloro
i
vincitori
di
Magenta
e
ne
aveste
in
ricambio
altre
corone
,
gioite
:
i
vostri
compatriotti
sanno
ben
vendicarvi
!
Il
maggiore
di
piazza
è
un
militarista
accanito
:
mi
ha
fermato
nella
grande
rue
perché
non
l
'
ho
salutato
.
Ha
minacciato
di
far
sciogliere
le
guide
,
perché
vanno
di
trotto
al
passeggio
e
perché
non
vanno
alla
piazza
a
prender
l
'
ordine
del
giorno
.
Sì
....
i
nostri
soldati
non
sono
venuti
per
questi
servizii
vigliacchi
-
urla
Ghino
allorché
riferisco
la
commissione
-
ci
pare
ora
di
tornare
in
Italia
!
..
E
nessuno
va
al
comando
di
piazza
.
Giorno
dell
'
elezioni
:
le
sale
ove
sono
le
urne
riboccano
di
gente
:
vedo
due
liste
di
candidati
:
in
una
figura
Garibaldi
nell
'
altra
Mac
Mahon
:
non
riescono
nè
l
'
uno
nè
l
'
altro
nel
dipartimento
di
Saône
et
Loire
.
Garibaldi
è
eletto
però
in
cinque
dipartimenti
ed
ottiene
in
tutti
gli
altri
splendidissime
votazioni
.
La
sera
delle
elezioni
più
animazione
e
più
chiasso
nelle
trattorie
e
nei
caffè
.
Chi
la
vuol
lessa
chi
arrosto
:
tutti
però
si
aspettano
una
Camera
molto
meno
peggiore
di
quella
che
resulta
realmente
.
I
coscritti
della
nuova
classe
,
preceduti
da
un
tamburone
attraversano
la
città
,
gridando
:
Viva
Garibaldi
,
Viva
la
guerra
,
Viva
la
Francia
.
A
che
tanto
entusiasmo
?
..
Son
tutti
giovani
di
18
e
19
anni
,
perché
non
hanno
preso
il
fucile
,
quando
la
patria
era
in
pericolo
?
..
Uno
spilungone
,
vero
pagliaccio
,
ha
in
testa
un
morione
da
guardia
imperiale
e
agita
una
canna
da
capo
tamburo
...
Ah
,
Francesi
,
quando
sarete
più
serii
?
!
..
A
che
conservare
quella
blague
schifosa
che
vi
rendeva
spregevoli
anche
a
dì
del
trionfo
?
Meditate
sulle
vostre
sventure
,
e
non
fate
gli
eroi
quando
ne
è
passato
il
tempo
,
se
non
volete
rassomigliare
...
«
Al
nobile
guitto
«
Che
senza
un
quattrino
«
Ostenta
il
diritto
«
Di
andare
al
casino
Giunge
il
maggior
Tironi
a
fare
uomini
pel
suo
squadrone
dei
Cacciatori
d
'
Italia
che
si
costituisce
a
Reumelly
:
è
indirizzato
al
nostro
corpo
:
si
consegnano
a
lui
tutti
i
Francesi
che
figurano
nei
nostri
quadri
.
Tra
questi
infatti
ci
è
della
robaccia
in
tutta
l
'
estensione
del
termine
:
tra
gli
altri
il
sergente
di
scuderia
che
converte
la
biada
dei
cavalli
in
bottiglie
d
'
eccellente
Borgogna
:
i
nostri
cavalli
sono
ridotti
allo
stato
di
quello
dell
'
Apocalisse
.
Rimasti
tra
noi
,
in
famiglia
,
si
respira
un
po
'
più
liberamente
.
Arrivano
da
Marsiglia
un
centinaio
d
'
Italiani
,
che
il
maggior
Pennazzi
,
aggregherà
alla
compagnia
Egiziana
.
Arrivano
a
tempo
....
.
per
ritornare
con
gli
altri
in
Italia
!
Giungono
pure
due
o
tre
che
son
disertati
dal
Frapolli
:
ci
raccontano
come
in
Lione
dei
volgari
truffatori
e
dei
veri
e
proprii
malandrini
da
strada
disonorino
il
nome
italiano
in
tal
guisa
da
veder
scritto
a
parole
cubitali
lungo
le
vie
:
Defendue
la
chémise
rouge
.
Ricomincia
un
po
'
di
vaiolo
!
ne
è
attaccato
anche
il
nostro
foriere
:
morire
ora
...
la
sarebbe
birbona
!
..
Garibaldi
parte
per
Bordeaux
onde
intervenire
all
'
assemblea
:
lo
accompagnano
Fontana
,
Gattorno
,
Vivaldi
Pasqua
e
Galeazzi
.
Menotti
arrivato
al
mattino
piglia
il
comando
dell
'
armata
dei
Vosgi
interinalmente
:
è
con
lui
Bizzoni
.
Mi
alzo
più
presto
del
solito
,
e
vo
'
dalla
bella
Marie
a
bever
la
goutte
-
Socci
-
Mi
grida
una
voce
di
basso
profondo
:
mi
volto
e
veggo
Galliano
-
Tu
qui
....
ora
?
-
Vienci
prima
,
se
ti
riesce
!
...
il
sor
Bolis
mi
ha
tenuto
fin
ora
in
prigione
:
appena
sono
stato
libero
,
son
venuto
qua
con
dieci
uomini
.
-
Ma
ora
torniamo
indietro
....
-
Neanche
per
sogno
io
li
sò
i
progetti
del
generale
....
se
tu
sapessi
!
....
-
Che
c
'
è
?
-
C
'
è
...
ma
per
ora
non
lo
dire
a
nessuno
....
c
'
è
,
che
ora
si
scende
in
Nizza
,
si
proclama
la
repubblica
....
-
Sogni
!
-
Vedrai
.
-
E
t
'
han
fatto
nulla
?
-
Son
capitano
-
Si
bagneranno
i
galloni
?
-
Lasciami
prender
l
'
entrata
in
campagna
.
-
E
a
qual
corpo
ti
hanno
aggregato
?
-
A
qual
corpo
?
!
...
A
dirtela
non
lo
so
neppure
io
.
-
Tanto
meglio
....
Una
triste
notizia
;
il
colonnello
Bossi
,
mentre
accingevasi
a
partire
da
Chalons
è
assalito
da
un
trabocco
di
sangue
e
cade
tra
le
braccia
dell
'
ufficiale
di
stato
maggiore
che
lo
ha
accompagnato
alla
stazione
.
Bossi
era
un
vecchio
soldato
:
franco
e
leale
;
non
troppo
ben
visto
dai
proprii
dipendenti
per
la
sua
rigidezza
,
ma
patriotta
di
antica
tempra
e
di
coraggio
prodigioso
.
Veterano
di
tutte
le
campagne
d
'
Italia
lasciava
colla
sua
morte
un
voto
molto
sensibile
nelle
file
della
democrazia
militante
.
Passeggio
svagolato
sul
Quai
:
sento
fermarmi
,
mi
volto
credendo
ravvisare
un
amico
e
invece
vedo
un
vecchio
di
fisonomia
rispettabile
,
che
porta
all
'
occhiello
la
fettuccia
rossa
della
legione
d
'
onore
.
Siete
Italiano
?
....
Mi
domanda
nel
nostro
idioma
.
-
Sissignore
,
rispondo
-
Volete
venire
a
farvi
il
ritratto
?
-
Io
lo
sbircio
bene
bene
,
e
quasi
quasi
suppongo
che
sia
un
pazzo
.
-
La
mia
domanda
è
assai
strana
,
si
affretta
a
soggiungere
-
ma
io
sto
facendo
un
'
Album
dove
intendo
far
collezione
de
'
figurini
dei
differenti
corpi
dell
'
Armata
dei
Vosgi
.
-
Sicché
io
dovrei
venire
?
....
-
A
fare
da
figurino
delle
Guide
.
-
perché
no
?
!
-
Borbotto
:
dopo
tutto
è
bellina
!
Non
potendo
farla
da
eroe
sono
utile
almeno
a
far
da
figurino
!
....
Mezz
'
ora
dopo
in
eroico
atteggiamento
sono
in
posa
difaccia
a
Monsieur
Philip
che
mi
parla
di
Firenze
da
lui
veduta
,
or
sono
trent
'
anni
,
che
mi
offre
un
punch
eccellente
,
e
che
mi
fa
vedere
un
piccolo
album
tascabile
,
sul
quale
en
passant
per
la
via
,
ha
schizzato
dieci
o
dodici
caricature
di
Garibaldini
tra
cui
quelle
di
tre
miei
amici
,
ripresi
alla
perfezione
.
Esco
dal
pittore
e
vedo
davanti
al
quartier
generale
:
una
folla
straordinaria
di
gente
:
i
ragazzi
si
aggrappano
alla
cancellata
del
giardino
:
i
popolani
formano
dei
crocchi
:
tutti
discorrono
concitatamente
e
sgranano
certi
occhi
da
non
avere
invidia
con
quelli
di
un
bue
,
nella
direzione
del
palazzo
.
Che
è
,
che
non
è
?
Mille
dubbi
tenzonano
nella
mia
mente
:
mi
faccio
largo
tra
la
calca
a
forza
di
urtoni
,
tratto
male
le
sentinelle
che
volevano
precludermi
il
passo
,
e
tocco
,
come
si
suol
dire
,
il
Cielo
con
un
dito
,
quando
posso
sbirciare
una
guida
,
a
cui
immediatamente
domando
:
Che
è
successo
di
nuovo
?
-
Nulla
,
sono
arrivati
due
parlamentarii
Prussiani
....
l
'
armistizio
è
stato
protratto
e
vengono
a
fissare
le
linee
di
demarcazione
.
-
Non
chiedo
altre
spiegazioni
e
vo
su
nella
sala
d
'
ordini
:
tutti
gli
ufficiali
leggono
pacificamente
i
giornali
;
qualcuno
si
scalda
al
camminetto
:
ciò
non
mi
produce
alcun
senso
,
gli
avevo
veduti
usare
in
tal
modo
nelle
circostanze
supreme
,
possono
fare
così
anche
ora
!
ragioniamo
con
alcuni
altri
coi
due
bassi
ufficiali
che
hanno
accompagnato
il
colonnello
di
stato
maggiore
che
fa
da
parlamentario
:
con
nostra
maraviglia
li
troviamo
istruitissimi
:
ci
parlano
con
rispetto
degli
Italiani
,
ci
dicono
francamente
che
senza
di
noi
sarebbero
andati
a
Lione
,
ma
ci
dichiarano
con
altrettanta
franchezza
,
che
da
noi
non
si
aspettavano
simile
ingratitudine
,
da
noi
che
eravamo
andati
a
Venezia
soltanto
per
dato
e
fatto
della
Prussia
.
Questa
è
proprio
carina
!
....
I
Francesi
ce
ne
dicono
di
tutte
un
po
'
,
perchè
ci
siamo
dimenticati
di
Magenta
e
di
Solferino
,
non
accorrendo
come
un
'
uomo
solo
dall
'
Alpi
a
Lilibeo
,
a
dar
due
botte
ai
Prussiani
:
i
Prussiani
ci
gabellano
addirittura
per
ingrati
perché
abbiam
loro
strappato
uno
stendardo
a
Digione
.
La
morale
?
....
La
morale
è
questa
:
Guai
a
coloro
che
hanno
bisogno
di
una
mano
per
sollevarsi
;
fortunati
coloro
che
sanno
fare
da
se
:
chi
fa
da
se
fa
per
tre
,
dice
un
proverbio
e
i
proverbii
,
a
detta
di
Salomone
,
sono
la
sapienza
dei
popoli
.
Dopo
un
lungo
colloquio
il
parlamentario
ritorna
verso
la
Côte
d
'
Or
:
il
popolo
lo
saluta
con
fischi
.
Assai
brutta
idea
si
devono
aver
fatta
quei
Tedeschi
della
civiltà
Francese
;
un
popolo
deve
essere
feroce
nella
lotta
d
'
indipendenza
,
ma
dee
mai
sempre
rispettare
il
diritto
delle
genti
e
,
cessati
i
guai
,
ha
da
ravvisare
un
fratello
in
colui
che
ridotto
macchina
nelle
mani
di
un
re
,
può
avergli
fatto
del
male
.
Ci
giungono
notizie
dì
Bordeaux
....
e
che
brutte
notizie
!
....
Le
nostre
previsioni
non
sono
andate
fallite
.
La
Francia
accasciata
sotto
la
vigliaccheria
,
ha
mandato
al
corpo
Legislativo
l
'
assemblea
più
retrograda
che
immaginar
si
possa
.
Lo
spirito
generoso
delle
città
è
stato
soffocato
dall
'
alito
maligno
della
reazione
provinciale
.
Niente
di
strano
:
tutti
in
Chalons
a
mò
d
'
esempio
desiderano
la
pace
,
riaccetterebbero
Napoleone
pur
di
non
vedere
un
Prussiano
:
il
mio
amico
pittore
tratta
di
buffone
Gambetta
,
il
padrone
di
casa
maledice
la
repubblica
perché
ha
i
suoi
campi
occupati
dal
nemico
:
nessuno
prenderebbe
un
fucile
per
ricacciare
gli
stranieri
oltre
Reno
....
I
popoli
hanno
il
governo
che
si
meritano
:
in
nazioni
come
la
Francia
corrotte
,
son
degni
presidenti
i
Thiers
,
e
veri
rappresentanti
i
ruraux
di
Versailles
.
Si
leggono
i
giornali
:
Garibaldi
è
stato
ricevuto
iniquamente
nell
'
Assemblea
:
gli
si
è
vietato
persino
di
discorrere
:
una
voce
sola
ha
tuonato
in
mezzo
ai
codardi
in
difesa
dell
'
eroe
:
è
la
voce
generosa
che
si
elevò
da
Guernesey
in
favore
dei
caduti
di
Mentana
,
è
la
voce
che
ha
agitato
le
fibre
della
decrepita
Europa
,
e
che
ha
fatto
allibire
sui
troni
i
regnanti
:
è
la
voce
di
Victor
Hugo
;
fra
tanti
cialtroni
Garibaldi
non
poteva
esser
compreso
degnamente
che
dall
'
autore
dei
Miserabili
.
Il
Generale
dava
le
sue
dimissioni
.
Queste
notizie
finiscono
di
rovinare
il
morale
dei
volontarii
.
Nessuno
presta
servigio
,
tutti
vogliono
tornare
in
Italia
.
Vedo
aux
Vendanges
de
Bourgogne
Castellazzo
:
mi
perdoni
l
'
egregio
amico
,
ma
lo
avevo
scambiato
per
un
barocciaio
.
Ha
un
cappellaccio
di
pelo
e
una
casacca
pure
di
pelo
.
Gli
parlo
:
egli
,
con
quell
'
abbigliamento
,
è
riuscito
a
deludere
la
sorveglianza
del
nemico
ed
ha
attraversato
le
file
prussiane
.
Anche
lui
è
sfiduciato
e
mi
dice
che
in
quanto
al
partire
per
noi
può
essere
questione
di
giorni
.
Siamo
chiamati
in
quartiere
:
il
nostro
tenente
dice
di
averci
a
fare
una
importantissima
comunicazione
e
fa
leggere
al
foriere
il
seguente
ordine
del
giorno
:
«
Ai
bravi
dell
'
Armata
dei
Vosgi
.
Io
vi
lascio
con
dolore
,
miei
bravi
,
e
sono
costretto
a
tal
separazione
da
circostanze
imperiose
.
Ritornando
ai
vostri
focolari
raccontate
alle
vostre
famiglie
i
lavori
,
le
fatiche
,
i
combattimenti
che
abbiamo
sostenuti
insieme
per
la
santa
causa
della
repubblica
.
Dite
loro
sopratutto
che
aveste
un
capo
che
vi
amava
come
figli
e
che
andava
orgoglioso
della
vostra
bravura
.
A
rivederci
in
circostanze
migliori
.
GIUSEPPE
GARIBALDI
Terminata
questa
lettura
,
do
un
'
occhiata
ai
compagni
,
vedo
degli
occhi
lustri
e
non
posso
fare
a
meno
di
notare
un
silenzio
molto
eloquente
:
non
vi
è
che
dire
;
i
miei
compagni
sono
tutti
commossi
,
quanto
lo
sono
io
.
Le
generose
parole
dell
'
eroe
sono
scese
nel
cuore
di
tutti
:
ci
insultino
pure
i
Giuda
politici
,
i
prezzolati
campioni
della
Monarchia
,
ci
chiamino
vagabondi
e
gente
che
non
ha
nulla
da
perdere
,
le
nostre
fatiche
non
potevano
esser
meglio
ricompensate
,
le
nostre
idee
non
potevano
esser
meglio
comprese
.
Una
sola
parola
di
elogio
sgorgata
dalle
labbra
intemerate
di
Garibaldi
vale
di
più
di
tutti
i
belati
della
mandra
comprata
;
il
nostro
non
è
feticismo
,
non
è
un
moto
idolatra
,
è
la
giusta
estimazione
che
gli
uomini
di
cuore
devono
mai
sempre
nutrire
per
coloro
che
hanno
tanta
benemerenza
verso
l
'
umanità
,
per
coloro
la
di
cui
vita
è
stata
sempre
un
continuo
sacrifizio
,
una
continua
abnegazione
in
favore
delle
magnanime
idee
.
Si
legge
anche
un
ordine
del
giorno
di
Bordone
;
non
manca
pur
questo
di
generosità
,
ma
quali
parole
possono
fare
effetto
dopo
quelle
del
Romito
di
Caprera
?
Tornano
da
Digione
alcuni
nostri
feriti
,
tra
i
quali
Pianigiani
.
Non
si
lagnano
del
contegno
dei
Prussiani
,
e
fanno
molti
elogii
di
quello
del
popolo
,
sempre
repubblicano
anche
in
presenza
degli
invasori
.
Ci
parlano
della
magnificenza
dei
funerali
del
Perla
.
Un
battaglione
Prussiano
ha
reso
gli
onori
militari
alla
salma
:
tutta
la
popolazione
è
corsa
lungo
le
vie
da
cui
è
passato
il
funebre
corteo
;
la
madre
del
prode
maggiore
non
ha
curato
i
lunghi
disagii
del
viaggio
ed
è
corsa
onde
essere
in
tempo
a
far
meno
triste
l
'
agonia
del
figliuolo
;
essa
lo
ha
accompagnato
al
sepolcro
.
Povera
donna
!
..
se
tuo
figlio
è
morto
gloriosamente
,
se
il
di
lui
nome
sarà
eternamente
celebrato
tra
quello
dei
martiri
della
libertà
,
tu
non
cessi
di
esser
madre
e
hai
diritto
di
piangere
:
le
lacrime
delle
madri
sono
la
rugiada
benefica
che
fa
rinvigorire
le
magnanime
idee
.
Distruggiamo
i
tiranni
e
nessuna
avrà
da
piangere
su
di
un
figlio
innanzi
tempo
rubato
all
'
avvenire
e
alla
patria
.
È
partito
per
Avignone
il
terzo
degli
usseri
.
Erano
buoni
figliuoli
e
durante
la
campagna
hanno
fatto
un
servizio
di
ferro
Li
abbiamo
accompagnati
alla
stazione
:
hanno
voluto
abbracciarci
e
ci
hanno
lasciato
gridando
:
Viva
l
'
Italia
,
rammentatevi
di
noi
!
...
Non
temete
,
bravi
figliuoli
,
noi
non
potremo
dimenticarvi
:
noi
vi
abbiamo
veduto
volare
intrepidamente
di
faccia
al
nemico
,
noi
abbiamo
spezzato
il
poco
pane
con
voi
,
noi
vi
si
siamo
affezionati
nelle
fatiche
,
nei
disagi
che
abbiamo
sostenuti
per
la
repubblica
...
certe
cose
le
non
si
dimenticano
mai
!
Un
'
altra
bellina
!
...
L
'
amico
Kane
si
trova
senza
quattrini
e
sente
tutta
la
necessità
di
fare
un
pranzo
lucullesco
.
Cosa
inventa
?
Va
da
Monsieur
Coq
,
il
nostro
cittadino
trattore
,
e
a
faccia
tosta
gli
annunzia
di
esser
passato
ufficiale
.
Monsieur
Coq
lo
guarda
con
aria
d
'
ammirazione
e
gli
dà
il
mi
rallegro
.
Kane
gli
fa
osservare
la
necessità
di
dare
un
banchetto
agli
amici
,
e
,
consenziente
il
trattore
,
ordina
un
lautissimo
desinare
da
pagarsi
appena
riscossa
l
'
entrata
in
campagna
.
Io
sono
del
bel
numero
uno
degli
invitati
.
Il
giorno
dopo
,
si
hanno
da
vendere
i
cavalli
di
rimonta
e
,
a
farlo
apposta
,
tra
le
povere
vittime
designate
per
condurli
in
giro
e
per
trovar
compratori
è
designato
anche
l
'
apocrifo
ufficiale
.
Non
senza
stiacciare
dei
moccoli
,
il
disgraziato
agguanta
le
redini
di
uno
dei
più
sghangherati
Bucefali
e
va
cogli
altri
sotto
l
'
obelisco
della
Piazza
per
portarlo
all
'
incanto
.
Noi
cerchiamo
in
tutti
i
modi
di
far
prender
cappello
al
nostro
amico
:
ora
gli
si
da
la
baia
,
ora
si
esige
che
metta
al
trotto
la
bestia
:
sul
più
bello
delle
nostre
burlette
,
capita
in
mezzo
a
noi
,
come
lo
spettro
di
Banco
,
il
povero
Monsieur
Coq
,
vede
il
preteso
ufficiale
che
fa
quel
basso
servizio
,
fa
un
urlaccio
e
rimane
come
Don
Bartolo
:
dal
canto
suo
Kane
non
sa
quali
pesci
si
prendere
,
e
ci
dà
certe
occhiate
da
commuovere
i
sassi
,
ma
che
ci
fanno
scompisciar
dalle
risa
.
Silenzio
di
un
paio
di
minuti
,
finalmente
l
'
amico
nostro
si
risolve
,
empie
di
chiacchere
la
testa
dell
'
oste
e
te
lo
ingarbuglia
in
modo
tale
da
persuaderlo
a
comprare
il
cavallo
e
così
tra
sconto
,
tra
senseria
ed
altri
ammennicoli
,
chi
ha
avuto
ha
avuto
e
tutti
rimangon
contenti
!
Il
comando
dell
'
Armata
dei
Vosgi
è
passato
nelle
mani
del
vice
ammiraglio
Penohat
.
In
tempo
di
rivoluzione
niente
di
strano
che
un
uomo
di
mare
comandi
un
armata
di
terra
....
eppoi
,
ce
lo
han
ripetuto
,
egli
viene
per
scioglierci
.
Laus
Deo
:
ci
leveremo
alla
fine
da
questa
vita
noiosa
,
di
cui
le
feste
improvvisate
all
'
Hotel
du
Parc
,
le
facili
conquiste
delle
Veneri
appassite
che
passeggiano
sui
Quais
,
la
maldicenza
su
tutto
e
su
tutti
,
compendiano
tutte
le
fasi
.
Se
si
restasse
un
altro
mese
,
ci
abbrutiremmo
di
più
degli
ubriachi
d
'
assenzio
che
riscontriamo
ogni
mattina
,
quando
ci
si
leva
dal
letto
.
Questi
ultimi
non
sono
pochi
.
L
'
uso
dell
'
assenzio
è
stata
una
delle
rovine
di
Francia
.
Altri
due
parlamentari
Prussiani
!
La
popolazione
s
'
insospettisce
:
la
strada
infaccia
al
quartiere
generale
è
gremita
di
gente
:
si
sussurra
,
si
grida
:
bisogna
rinforzare
la
guardia
al
cancello
.
I
parlamentari
partono
quasi
subito
e
la
calma
si
ristabilisce
.
Alcuni
dicono
che
il
nemico
concede
altri
otto
giorni
d
'
armistizio
,
purché
sia
occupato
anche
il
dipartimento
di
Saone
e
Loire
...
Vedremo
!
Vien
l
'
ordine
di
restituire
i
nostri
cavalli
e
di
portarli
al
deposito
di
rimonta
a
Macon
.
Buon
segno
!
..
Io
sono
incaricato
della
missione
,
prendo
meco
dieci
uomini
e
vo
per
quella
direzione
.
Appena
arrivati
,
sentiamo
tutti
un
gran
desiderio
di
mangiare
e
di
vedere
una
nuova
città
.
Lasciamo
nei
vagoni
i
cavalli
,
senza
curarci
di
dar
loro
quel
pasto
che
tanto
si
anela
per
noi
ed
a
corsa
entriamo
in
Macon
:
si
questiona
col
sindaco
per
aver
il
biglietto
d
'
alloggio
;
finalmente
ci
vien
concesso
,
io
vado
in
casa
di
una
bellissima
vedova
:
mi
metto
a
dormire
in
uno
stanzino
accanto
alla
sua
camera
;
però
prima
lei
chiude
l
'
uscio
con
doppio
giro
di
chiave
;
le
precauzioni
non
sono
mai
troppe
!
Al
mattino
ci
rammentiamo
dei
cavalli
:
si
vanno
a
prendere
e
ci
si
monta
a
pelo
per
condurli
al
deposito
.
Ci
riceve
un
vecchio
capitano
che
ci
guarda
a
squarciasacco
,
arricciandosi
i
lunghi
mustacchi
,
e
battendo
il
frustino
sugli
stivali
.
Ci
ordina
di
metter
le
bestie
in
una
vastissima
scuderia
.
Maledizione
!
Queste
hanno
tanta
fame
che
si
mettono
a
dar
dentate
al
legno
della
mangiatoia
.
Si
figurino
i
lettori
quali
occhi
piantasse
nei
nostri
il
capitano
!
Sbuffò
come
un
istrice
,
bestemmiò
un
paio
di
sacres
tonners
e
poi
in
tuono
burbero
ci
chiese
:
Ma
da
quanto
tempo
non
mangiavano
questi
cavalli
?
-
Fingi
di
non
capire
il
francese
,
mi
sussurra
un
vecchio
merlo
che
ho
accanto
.
Così
faccio
,
non
rispondo
ad
alcuna
domanda
,
il
vecchio
soldato
ci
manda
al
diavolo
e
noi
andiamo
a
desinare
.
Il
nostro
pasto
si
prolunga
tanto
,
che
non
solo
non
possiamo
veder
la
città
,
ma
arriviamo
a
buco
per
la
partenza
del
treno
.
Appena
scesi
dalla
stazione
di
Chalons
,
ci
colpisce
la
vista
un
insolito
brulichio
di
persone
:
la
vasta
piazza
dell
'
obelisco
è
occupata
da
capannelli
che
si
agitano
,
si
sbracciano
,
discorrono
ad
altissima
voce
.
Domandiamo
a
qualcuno
che
cosa
è
avvenuto
:
ci
si
risponde
che
domani
i
Prussiani
saranno
in
città
.
Ci
si
stringe
nelle
spalle
e
si
entra
nella
grande
Rue
:
questa
è
tanto
affollata
che
bisogna
procedervi
a
forza
di
spinte
;
per
pervenire
alla
sottoprefettura
ci
è
necessaria
una
buona
mezzora
.
Il
popolo
è
più
abbattuto
che
mai
:
qualcuno
si
azzarda
a
proferire
a
bassa
voce
la
parola
tradimento
.
Pesco
altre
notizie
:
oggi
scade
l
'
ultima
proroga
dell
'
armistizio
,
nessuno
avviso
è
venuto
,
niente
di
più
facile
che
ricomincino
l
'
ostilità
.
Incontro
finalmente
il
nostro
tenente
-
Stia
pronto
a
partire
,
mi
dice
-
Verso
Chagny
?
-
Nemmen
per
idea
,
noi
andiamo
a
Macon
-
O
i
Prussiani
?
-
Ci
crede
anche
lei
?
...
Va
via
il
quartiere
generale
,
ecco
tutto
;
in
settimana
ci
danno
il
congedo
,
fra
quindici
giorni
siamo
in
Italia
-
E
si
parte
?
-
Domattina
alle
quattro
.
-
La
partenza
dello
stato
maggiore
aveva
prodotto
quel
panico
da
cui
era
occupata
tutta
la
città
.
Vo
a
casa
:
per
via
non
posso
fare
a
meno
di
pensare
a
tutti
gli
addii
,
a
tutte
le
promesse
,
a
tutti
i
pianti
che
si
faranno
nel
corso
di
questa
nottata
;
sento
la
voluttà
di
non
lasciare
nemmeno
uno
spicchio
di
cuore
in
questa
graziosa
città
.
Annunzio
ai
miei
ospiti
la
mia
vicina
partenza
;
mi
dicono
le
solite
cose
e
mi
offrono
da
bere
;
passo
in
salotto
e
mi
trovo
in
compagnia
con
un
prete
che
dice
ira
di
Dio
di
Vittorio
Emanuele
perchè
ha
osato
di
entrare
nell
'
eterna
città
:
messo
a
punto
,
è
la
prima
volta
che
faccio
il
realista
(
che
il
Cielo
me
lo
perdoni
!
)
:
nasce
un
battibecco
,
i
padroni
di
casa
mi
fanno
il
viso
dell
'
arme
:
mi
avveggo
che
se
domani
non
partissi
loro
troverebbero
qualche
pretesto
per
mettermi
gentilmente
alla
porta
.
Vo
in
camera
è
comincio
a
fare
i
fagotti
:
sento
bussare
dolcemente
alla
porta
e
vedo
entrare
Maguelonne
,
un
bel
tipo
provenzale
,
una
delle
bonnes
della
famiglia
.
È
in
completo
deshabillè
le
domando
cosa
desidera
-
Son
venuta
ad
aiutarvi
,
mi
risponde
con
una
mossa
provocante
e
lanciandomi
un
'
occhiata
assassina
-
Capisco
l
'
antifona
,
ma
mi
ha
messo
tanto
malumore
la
disputa
col
curato
,
ma
son
tanto
felice
di
andarmene
che
risolvo
di
far
l
'
indiano
per
vedere
se
la
appetitosa
fanciulla
mi
si
leva
d
'
intorno
.
E
pensare
che
il
mio
compagno
d
'
abitazione
le
he
fatto
una
corte
spietata
e
che
dopo
un
'
infinità
di
salamelecchi
non
è
giunto
a
ricever
da
lei
che
...
uno
schiaffo
.
Proprio
la
fortuna
favorisce
i
poltroni
!
Prima
il
solito
discorso
della
mia
amante
italiana
,
poi
le
solite
proteste
d
'
affetto
ai
soldati
,
mille
bei
discorsi
insomma
a
'
quali
rispondo
,
come
le
mura
testimoni
di
quel
colloquio
.
Il
vecchio
Giuseppe
Ebreo
è
un
Don
Giovanni
a
paragone
mio
...
in
questa
sera
.
Terminato
che
ho
d
'
accomodar
la
mia
roba
,
cogli
occhi
fissi
in
terra
,
che
alzandoli
ho
paura
di
perdere
la
tramontana
,
auguro
la
buona
notte
all
'
inaspettata
visitatrice
.
Oh
!
disillusione
!
...
Essa
mi
stende
graziosamente
la
mano
e
con
un
tuono
di
voce
gentile
mi
dice
:
E
non
avete
da
dar
nulla
alla
bonne
?
Alzo
gli
occhi
;
la
stoccata
fa
perder
la
poesia
;
le
do
uno
scudo
che
m
'
esce
dal
cuore
e
vo
per
darle
anche
un
abbraccio
...
è
troppo
tardi
:
lo
schiaffo
del
mio
povero
compagno
riceve
una
seconda
edizione
nella
mia
povera
guancia
!
...
vo
a
letto
bestemmiando
,
mentre
sento
nella
stanza
accanto
le
risate
della
birichina
.
Mi
alzo
elle
quattro
:
è
un
buio
d
'
inferno
:
per
rischiararmi
la
vista
prendo
due
gouttes
,
poi
vo
di
corsa
alla
foreria
.
I
nostri
sono
già
in
rango
:
si
aspetta
mezz
'
ora
,
cominciamo
a
impazientirsi
....
dopo
un
'
ora
eccoti
l
'
ordine
che
partiremo
alle
dieci
.
Rinunzio
a
descrìvere
la
salva
d
'
imprecazioni
con
cui
viene
accolto
un
tale
annunzio
!
Si
va
al
caffè
;
trovo
un
campagnolo
che
mi
si
appiccica
:
va
a
Belfort
,
suo
fratello
fa
parte
di
quella
eroica
guarnigione
che
sola
in
tutta
la
campagna
ha
capitolato
coll
'
onore
dell
'
armi
;
sarà
morto
,
sarà
ferito
il
povero
diavolo
?
Il
mio
nuovo
conoscente
non
ne
sa
un
'
acca
,
ma
spera
ed
è
allegro
come
uno
sposo
novello
;
mi
invita
ad
ogni
costo
a
far
colazione
con
lui
;
la
colazione
è
sì
lauta
che
le
trombe
chiamano
a
raccolta
e
noi
non
abbiamo
ancora
finito
di
trincare
.
Esco
mezzo
in
bernecche
,
mi
accodo
agli
altri
;
appena
arrivato
sotto
la
stazione
schizzo
in
un
vagone
di
prima
;
cinque
minuti
dopo
mi
addormento
saporitamente
per
destarmi
a
Macon
.
CAPITOLO
XXVIII
.
Mi
perdonino
i
lettori
,
se
tanto
li
ho
intrattenuti
con
certi
dettagli
di
minima
importanza
e
forse
tali
da
raffreddar
l
'
interesse
di
questa
mia
narrazione
,
se
pure
da
qualcuno
di
facile
contentatura
ci
si
può
ravvisare
dell
'
interesse
:
oramai
avevo
buttato
giù
queste
note
e
non
ho
potuto
resistere
al
desiderio
di
pubblicarle
:
nella
vita
oziosa
,
monotona
che
siamo
,
purtroppo
,
costretti
a
condurre
in
Italia
,
le
reminiscenze
di
un
tempo
che
,
se
non
era
bellissimo
,
ci
offriva
almeno
il
destro
di
poter
favellare
col
cuore
sulle
labbra
e
dire
cogli
amici
ad
alta
voce
i
propositi
ardenti
che
ci
bollivano
in
seno
,
senza
aver
paura
dei
birri
e
del
procuratore
del
re
,
parlano
una
voce
così
eloquente
al
mio
cuore
,
che
il
più
piccolo
nonnulla
di
tale
epoca
,
che
in
tanta
degradazione
io
veggo
passarmi
davanti
agli
occhi
della
fantasia
,
caramente
diletta
come
una
illusione
svanita
,
o
come
un
sogno
perduto
,
m
'
ispira
un
'
affezione
che
non
saprei
abbastanza
spiegare
,
ed
egoista
come
tutti
gli
uomini
che
sono
sotto
l
'
impressione
di
un
'
affetto
dimentico
gli
altri
per
non
deliziar
che
me
stesso
.
Fatte
alla
peggio
queste
mie
scuse
,
ritorno
al
racconto
che
,
grazie
al
cielo
,
è
quasi
giunto
al
suo
termine
.
Macon
è
il
capoluogo
del
dipartimento
di
Sâone
et
Loire
;
in
tempi
di
pace
è
celebre
per
il
buffet
della
stazione
e
per
le
mode
originali
delle
sue
donne
del
popolo
;
in
tempo
di
guerra
noi
vi
trovammo
delle
gentilissime
signore
che
rivolgevano
ogni
cura
per
alleviare
i
feriti
e
per
recar
conforto
ai
soldati
di
passaggio
:
in
tempo
d
'
armistizio
,
come
ci
si
capitava
ora
,
non
rinvenimmo
che
di
bei
caffè
,
delle
donne
eleganti
e
un
giornale
Buonapartista
ad
oltranza
,
che
ci
screditava
facendo
di
noi
certe
biografie
imposibili
,
piene
di
una
filza
di
menzogne
.
Non
sto
a
dire
qual
folla
di
gente
invadessero
i
pacifici
uffizi
della
Mairie
,
appena
noi
fummo
arrivati
.
Il
Maire
protestava
sbuffava
,
sudava
:
tutti
volevano
esser
serviti
alla
prima
ed
egli
non
serviva
nessuno
:
per
temperamento
fu
deciso
di
dare
solamente
i
biglietti
d
'
alloggio
agli
ufficiali
:
mi
fo
prestare
il
berretto
al
tenente
Mussi
e
in
poco
tempo
non
che
con
uno
mi
trovo
con
quattro
biglietti
in
saccoccia
.
Il
primo
di
questi
era
per
un
marchese
,
il
secondo
per
un
droghiere
,
il
terzo
per
un
macchinista
della
ferrovia
.
Preferii
quest
'
ultimo
:
piccato
ad
osservare
,
volevo
conoscere
intimamente
i
sentimenti
del
popolo
e
di
più
provavo
il
bisogno
di
ritemprar
la
mia
anima
in
una
atmosfera
serena
,
in
quella
calma
che
sempre
si
trova
nel
tugurio
del
povero
,
quasi
mai
nella
dorata
magione
del
ricco
Nababbo
.
Nè
mal
mi
era
apposto
:
una
fanciulla
dall
'
aria
ingenua
,
dal
vestitino
d
'
indiana
mi
ricevè
con
aria
franca
,
poi
l
'
andò
a
chiamare
la
mamma
:
questa
era
una
vecchiarella
che
si
perse
in
inchini
,
che
mi
sgranò
in
faccia
due
occhioni
grossi
come
pan
tondi
quando
seppe
che
io
era
nato
in
Italia
e
che
per
andare
da
Macon
ai
confini
d
'
Italia
ci
erano
più
di
duecento
miglia
:
le
due
donne
mi
prepararono
una
cameretta
pulita
,
modesta
,
degna
di
accogliere
una
vergine
:
non
so
perché
,
ma
quell
'
aria
mi
purificava
,
e
non
trovavo
verso
di
staccarmi
da
quelle
due
donnicciole
che
parlavano
il
linguaggio
dell
'
ignoranza
,
l
'
unico
che
si
parte
veramente
dal
cuore
.
Noi
eravamo
andati
a
Macon
per
disciogliersi
;
pure
ci
trattennero
due
giorni
in
un
ozio
increscioso
:
a
romper
la
monotonia
di
quelle
lunghe
ore
venne
il
Journal
de
Macon
.
In
un
articolo
pieno
di
bile
la
più
velenosa
,
il
venduto
imbrattator
di
carte
si
scagliava
su
noi
in
modo
veramente
indecente
.
Dopo
aver
detto
ira
di
Dio
di
Garibaldi
e
Gambetta
,
l
'
articolista
aveva
lo
spudorato
coraggio
di
chiamarci
i
cavalieri
erranti
della
repubblica
,
i
fannulloni
Italiani
che
erano
andati
in
Francia
a
fare
i
signori
,
gli
spavaldi
guerrieri
che
non
avevano
mai
veduto
il
fuoco
ma
,
che
trattavano
il
dipartimento
di
Saône
e
Loire
,
come
se
fosse
un
paese
conquistato
.
Mettere
una
mano
in
un
alveare
e
scrivere
quella
robaccia
fu
la
medesima
cosa
!
In
poche
ore
più
di
trecento
Garibaldini
corsero
all
'
ufficio
del
malcapitato
giornale
:
un
pagliaccio
qualunque
,
allibito
dalla
paura
,
si
scusava
,
si
profondeva
in
mille
proteste
,
dava
insomma
tal
prova
di
vigliaccheria
,
che
nessuno
dei
nostri
volle
sporcarsi
le
mani
col
dargliele
sul
muso
.
Il
giorno
dopo
il
giornale
escì
fuori
colle
due
prime
colonne
in
bianco
:
più
sotto
vi
era
una
protesta
,
in
cui
si
dichiarava
che
la
libera
stampa
deve
tacere
là
dove
regna
la
sciabola
.
È
un
fatto
:
i
giornalisti
codardi
e
venduti
son
come
i
rospi
,
bisogna
schiacciarli
.
Dopo
tale
incidente
cominciava
a
rinascere
in
noi
il
malumore
.
A
che
ci
trattengono
?
si
cominciava
a
dire
tra
noi
;
forse
non
è
finita
la
guerra
?
...
Non
veggono
forse
come
noi
cominciamo
a
trovarci
in
una
situazione
abbastanza
anormale
?
....
E
qui
gli
stessi
lamenti
,
e
gli
stessi
lunghi
discorsi
,
da
cui
,
stringi
stringi
,
non
si
poteva
rilevare
che
l
'
immenso
desiderio
che
occupava
noi
tutti
di
rivedere
al
più
presto
l
'
Italia
.
Alcuni
avevano
già
indossato
abiti
cittadineschi
:
non
vi
erano
più
appelli
,
non
si
salutavano
più
i
superiori
;
ai
caffè
erano
liti
continue
e
baruffe
da
dare
scandalo
alla
popolazione
:
alcuni
per
distrarsi
si
affidavano
all
'
opera
energica
del
vieux
Mecon
e
quindi
sbornie
a
cascare
su
tutta
la
linea
.
Era
infine
una
vitaccia
inconcludente
che
ci
rovinava
la
salute
e
che
ci
faceva
mandare
in
quel
paese
da
tutti
coloro
che
amano
la
pace
.
Arriva
finalmente
la
legione
Ravelli
per
essere
disarmata
;
lo
stesso
giorno
disarmano
noi
,
promettendoci
pel
dì
dopo
due
mesi
di
paga
e
il
congedo
.
Due
mesi
di
paga
e
a
spese
nostre
il
viaggio
!
....
E
pensare
che
il
soldato
avea
un
franco
il
giorno
!
....
La
repubblica
Francese
non
fu
certamente
prodiga
con
coloro
che
così
prodigalmente
avevano
esposto
la
vita
per
lei
.
Pure
quella
sera
fu
baldoria
:
si
trattava
di
tornare
in
Italia
,
di
riveder
la
famiglia
,
gli
amici
,
e
non
osavamo
misurare
col
pensiero
quelle
poche
ore
che
ci
dividevano
dall
'
istante
bramato
,
tanto
era
la
nostra
bramosia
d
'
arrivarvi
:
mai
ho
sentito
l
'
amor
di
patria
,
come
quando
ne
sono
stato
lontano
:
so
anche
io
che
l
'
idea
falsa
della
nazionalità
deve
o
prima
o
poi
cedere
in
faccia
a
quella
santissima
dell
'
umanità
,
ma
che
volete
?
Noi
,
che
abbiamo
avuto
la
disgrazia
di
nascere
in
un
periodo
di
transizione
,
noi
che
siamo
stati
tirati
su
colle
idee
vecchie
,
noi
che
abbiamo
veduto
il
sacrificio
di
tanti
martiri
,
che
abbiamo
assistito
alle
lotte
generose
che
i
giovani
più
magnanimi
hanno
intrapreso
contro
i
governi
e
contro
gli
eserciti
stranieri
per
raffermare
il
principio
della
nazionale
unità
,
non
abbiamo
potuto
non
affezzionarci
a
quella
patria
che
ci
hanno
insegnato
a
rispettare
più
di
noi
stessi
gli
scritti
di
tanti
filosofi
ed
il
sangue
di
tanti
eroi
.
Capisco
tutto
l
'
immensa
poesia
del
futuro
,
mi
sento
capace
di
sacrificarmi
per
la
causa
della
libertà
in
qualunque
luogo
la
vegga
risorgere
o
la
vegga
in
pericolo
,
ma
a
conti
fatti
se
a
qualche
straniero
saltasse
il
ticchio
di
voler
venire
a
spadroneggiare
di
qua
dall
'
Alpi
mi
sento
pure
capace
d
'
impugnare
un
fucile
anche
colla
monarchia
e
forse
collo
stesso
entusiasmo
,
con
cui
lo
facemmo
nel
1866
.
Non
vi
nego
che
in
ciò
si
possa
riscontrare
della
contradizione
,
ma
a
certi
sentimenti
non
si
comanda
ed
il
cuore
,
vero
rivoluzionario
,
non
si
può
piegare
alle
disquisizioni
dei
dottrinari
,
i
quali
per
predicare
son
usi
a
dar
dei
punti
a
Fra
Girolamo
,
buon
'
anima
sua
,
per
fare
sono
più
impotenti
dei
poveri
Eunuchi
.
Furono
disarmate
le
legioni
Italiane
(
mi
dimenticavo
di
dire
che
era
arrivata
anche
quella
del
valoroso
Tanara
)
furono
disarmati
i
Franc
Tireurs
:
molti
di
questi
ultimi
non
volevano
depositare
le
loro
armi
:
gli
Spagnoli
minacciarono
un
ammutinamento
«
con
queste
armi
noi
vogliamo
passare
i
Pirenei
e
mandare
a
gallina
quel
buffone
che
l
'
Europa
ha
voluto
regalarci
per
re
»
tali
a
un
dipresso
erano
i
loro
discorsi
.
E
quando
,
ridotti
a
buon
partito
dai
consigli
dei
superiori
,
si
decisero
di
sciogliersi
pacificamente
,
ci
vollero
stringer
la
mano
e
dicendoci
addio
aveano
le
lacrime
agli
occhi
.
Voi
ci
diceste
addio
,
o
giovani
generosi
che
nei
giorni
del
pericolo
ci
siamo
abituati
ad
amare
come
fratelli
,
ma
io
,
e
con
me
tutti
i
miei
compagni
d
'
arme
,
vi
diciamo
:
a
rivederci
.
La
libertà
non
ha
ancora
piantato
radici
nella
decrepita
Europa
,
e
poco
può
tardare
un
nuovo
appello
che
richiami
i
generosi
di
qualunque
nazione
ai
santi
combattimenti
a
prò
di
un
'
idea
.
In
quel
giorno
io
sono
sicuro
di
rivedervi
,
io
sono
sicuro
di
tornare
a
divider
con
voi
le
lunghe
fatiche
,
i
diuturni
disagii
,
forse
anche
la
morte
,
ne
sono
sicuro
,
perchè
io
vi
ho
veduti
intrepidi
difaccia
al
fuoco
dell
'
inimico
,
sublimi
nei
sacrifizii
,
sempre
pari
ai
principii
magnanimi
che
vi
covano
in
seno
.
A
rivederci
adunque
,
o
figli
prediletti
della
libertà
,
o
generosi
precursori
di
quel
beato
avvenire
in
cui
tutti
saremo
più
che
compagni
fratelli
,
in
cui
non
ci
saranno
le
guerre
,
in
cui
ogni
uomo
sarà
eguale
davanti
all
'
altro
uomo
.
Posando
le
vostre
carabine
,
tornando
alle
vostre
case
,
parlate
ai
fratelli
,
agli
amici
le
sante
parole
del
vero
,
dell
'
eguaglianza
,
della
giustizia
:
battaglieri
in
tempo
di
guerra
,
siate
apostoli
in
tempo
di
pace
...
A
rivederci
per
poco
,
a
rivederci
...
allorchè
tuonerà
di
nuovo
il
cannone
,
allorchè
un
altro
popolo
sorga
dal
fango
,
dove
lo
han
tenuto
i
suoi
re
,
ed
abbia
la
forza
d
'
insorgere
,
nessuno
di
noi
mancherà
all
'
appello
glorioso
;
le
file
dei
soldati
della
libertà
saranno
rinforzate
dai
nuovi
campioni
,
ma
io
sono
sicuro
di
ritrovarvi
al
vostro
posto
,
di
ristringervi
la
mano
tra
il
fischiar
delle
palle
è
il
gemitio
dei
feriti
!
..
A
rivederci
!
Miquelf
ci
chiama
in
fretta
e
furia
,
ci
da
i
due
mesi
di
paga
e
ci
ordina
di
partire
il
giorno
dopo
col
treno
delle
quattro
e
quaranta
antimeridiane
.
Decidiamo
di
non
andare
a
dormire
:
vo
a
casa
,
faccio
alla
meglio
il
mio
piccolo
involto
,
bacio
tutta
la
famiglia
dei
miei
ospiti
,
torno
dagli
amici
,
che
sono
au
soleil
couchaut
,
trattoria
dove
si
mangia
benissimo
,
e
beviamo
un
'
infinità
di
bottiglie
.
Il
primo
giorno
che
arrivammo
a
Marsiglia
avevamo
cercato
allegria
al
Dio
Bacco
:
se
non
altro
per
debito
di
riconoscenza
,
dovevamo
offrirgli
copiose
libazioni
anche
nelle
ultime
ore
che
ci
si
tratteneva
nelle
terre
di
Francia
.
A
mezzanotte
si
chiuse
la
trattoria
;
girellammo
per
persi
un
'
oretta
nelle
deserte
vie
di
Macon
:
per
passare
le
altre
tre
,
ed
essendo
abbastanza
assonnati
,
credemmo
che
non
sarebbe
stato
cosa
malfatta
sonnecchiare
un
pochino
,
ma
quasi
tutti
avevamo
detto
addio
a
coloro
che
ci
avevano
ospitato
;
per
cui
ci
riducemmo
in
dodici
nella
camera
di
un
nostro
amico
:
la
notte
antecedente
alla
mia
partenza
di
Firenze
aveva
un
degno
riscontro
nell
'
ultima
che
passavamo
lassù
.
Quattro
saltaron
sul
letto
,
gli
altri
,
me
compreso
,
si
buttaron
per
terra
facendo
un
diavoleto
indescrivibile
.
Nessuno
potè
dormire
:
tutti
ci
perdevamo
in
congetture
più
o
meno
umoristiche
sulle
accoglienze
che
avremmo
avuto
in
Italia
.
Suonarono
le
tre
e
ci
avviammo
alla
stazione
:
si
bevve
per
l
'
ultima
volta
una
buona
bottiglia
di
vieux
Macon
e
poi
ci
buttammo
nei
vagoni
a
noi
destinati
.
La
macchina
fischia
:
il
treno
è
in
movimento
:
ci
spenzoliamo
,
quantunque
sia
sempre
buio
,
per
dare
un
ultimo
saluto
alla
città
,
e
non
possiamo
a
meno
di
ripeter
tra
noi
:
Povera
Francia
!
Si
cammina
,
si
cammina
per
tutta
la
mattinata
;
traversiamo
l
'
Est
della
Francia
:
si
arriva
alla
Savoja
:
traversiamo
i
suoi
monti
,
siamo
colpiti
dall
'
immensa
poesia
che
fanno
piover
nel
cuore
le
folte
boscaglie
,
gli
scoscesi
macigni
,
il
verde
cupo
degli
alberi
,
tutt
'
a
un
tratto
intramezzati
da
estese
pianure
di
neve
.
La
ferrovia
va
per
lungo
spazio
sul
lago
di
Chautillon
:
quel
lago
stretto
,
monotono
,
lungo
:
quella
neve
,
quella
solitudine
così
bella
nella
sua
orridezza
ha
qualcosa
d
'
imponente
:
quanto
volentieri
me
ne
anderei
sul
muricciolo
di
quella
chiesetta
che
sbuca
sulla
cima
del
promontorio
:
La
è
circondata
da
pini
:
una
cascata
che
va
a
versarsi
nel
lago
scaturisce
a
pochi
passi
da
lei
e
di
lassù
ci
deve
essere
un
incantevole
colpo
d
'
occhio
.
Delle
mandre
di
pecore
s
'
inerpicano
sui
sassi
che
le
fanno
ghirlanda
:
il
montanino
vi
corre
per
dare
un
pensiero
ai
suoi
morti
e
poi
ne
ritorna
cantando
le
ispirate
canzoni
che
suol
dettare
ne
'
vergini
cuori
la
poesia
dell
'
aperta
campagna
....
ah
!
come
sarei
felice
di
viver
lassù
,
lontano
dal
rumore
del
mondo
,
solo
con
le
mie
meditazioni
,
salutando
con
un
inno
il
sole
che
nasce
,
ritrovando
una
lacrima
,
quando
la
squilla
della
sera
che
invita
a
pregar
pei
morti
ripercotesse
quell
'
aure
calme
,
che
t
'
incitano
a
esser
buono
e
a
sperare
.
Mi
avveggo
che
io
,
fumatore
per
eccellenza
,
ho
da
due
ore
il
sigaro
spento
e
che
non
ho
importunato
alcun
'
amico
per
avere
un
fiammifero
.
Giungiamo
a
Chambery
;
ci
tratteniamo
alcuni
minuti
:
tanto
,
perchè
le
gentili
signore
della
capitale
della
Savoia
ci
offrano
una
refezioncella
,
a
cui
facciamo
onore
con
un
'
appetito
invidiabile
.
Altre
montagne
,
altri
boschi
,
Montmelian
in
lontananza
,
ecco
cosa
ci
offre
il
breve
tragitto
che
da
Chambery
ha
da
farsi
per
arrivare
a
Saint
Michel
.
Qui
ci
si
ferma
una
buona
mezz
'
ora
:
fa
un
freddo
indiavolato
:
ci
sembra
di
esser
ritornati
ai
primi
giorni
della
campagna
:
si
monta
nel
treno
Fell
,
e
ci
si
accinge
a
traversare
le
Alpi
.
Il
passeggio
delle
Alpi
colla
ferrovia
Fell
è
una
cosa
imponente
:
il
pauroso
che
si
affaccia
al
vagone
in
tal
traversata
,
son
persuaso
,
che
passa
un
cattivo
momento
:
ma
per
noi
,
che
tanto
poco
curiamo
i
pericoli
,
vi
assicuro
che
è
uno
dei
più
attraenti
spettacoli
.
Trovarsi
in
cima
a
burroni
tanto
scoscesi
da
perder
gli
occhi
per
volerne
rintracciare
la
fine
,
vedere
ogni
tanto
qualche
picco
,
passare
in
mezzo
a
una
neve
perenne
,
osservare
le
centinaia
di
croci
che
in
ricordo
di
disgrazie
avvenute
son
seminate
lungo
la
via
,
ti
da
un
ebbrezza
da
farti
pigliare
la
vertigine
.
Ah
!
potenza
del
progresso
!
...
Quell
'
Alpi
che
Annibale
e
Napoleone
giunsero
solamente
a
valicare
con
tanta
iattura
dei
suoi
,
or
si
sorpassano
in
poco
più
di
quattro
ore
,
e
,
quando
sarà
compiuto
il
foro
del
Moncenisio
,
i
cui
lavori
non
possiamo
a
meno
di
ammirare
anche
trasvolando
quassù
,
il
più
imbecille
dei
commessi
viaggiatori
supererà
i
baluardi
della
natura
,
fino
ora
detti
insuperabili
,
nel
medesimo
tempo
che
agli
eroi
ci
voleva
per
muovere
solamente
di
un
passo
una
balestra
o
un
cannone
.
Traversiamo
Modane
:
Modane
è
un
grazioso
,
bizzarro
e
pittoresco
paesucolo
di
case
di
legno
,
di
capanne
fatte
alla
peggio
,
ove
abita
la
gran
quantità
degli
operai
che
sono
occupati
ai
lavori
della
ferrovia
.
Ci
si
beve
una
grappa
eccellente
:
le
donne
vi
posson
trovare
a
qualunque
ora
un
buon
bicchiere
di
latte
.
Il
nostro
guardatreni
scende
e
ne
sale
uno
nuovo
,
il
quale
fa
presto
amicizia
con
noi
:
ci
dice
in
buona
lingua
Italiana
che
alla
mattina
ha
accompagnato
tre
ufficiali
dello
stato
maggiore
italiano
e
che
uno
scese
più
avanti
per
studiar
quelle
posizioni
.
Gran
meraviglia
da
parte
nostra
:
tre
ufficiali
di
stato
maggiore
che
studiano
,
ma
dunque
in
Italia
voglion
morire
?
!
Vediamo
il
forte
d
'
Esilles
.
-
Ora
siamo
in
Italia
-
Mi
dice
il
guardatreni
.
Sento
allargarmi
il
cuore
:
un
senso
di
dolcezza
mi
corre
di
fibra
in
fibra
e
ripeto
,
entusiasta
agli
amici
:
Siamo
in
Italia
.
-
E
ora
?
-
Mi
risponde
uno
in
tuono
di
dubbiosa
ansietà
.
-
E
ora
che
?
...
Di
rimando
rispondo
.
-
Come
ci
tratteranno
i
nostri
padroni
?
Restai
pensieroso
,
ma
uno
,
certamente
più
giovine
e
per
conseguenza
più
poeta
di
me
,
prese
la
parola
e
schiccherò
questo
bel
discorsino
.
Come
vuoi
che
ci
trattino
?
...
Io
lassù
in
Francia
ho
letto
dei
giornali
e
tutti
dicevano
bene
di
noi
e
celebravano
le
vittorie
di
Garibaldi
:
la
nostra
gloria
,
assicuratevelo
,
ha
avuto
un
'
eco
potente
nelle
nostre
città
,
quantunque
avvilite
e
prostrate
sotto
il
falso
sistema
che
le
corrompe
,
tenendole
schiave
:
noi
non
siamo
fuggiti
:
reietti
dal
governo
Francese
,
pochi
,
senz
'
arme
abbiamo
vinto
:
i
nostri
compagni
più
cari
,
i
giovini
in
cui
l
'
Italia
riponeva
ogni
sua
speranza
si
son
lasciati
cadaveri
:
la
morte
ha
falciato
nelle
nostre
file
con
più
animazione
di
quella
con
cui
il
colono
falcia
le
spiche
:
poveri
siamo
partiti
,
più
poveri
siamo
tornati
:
abbiamo
affrontato
fatiche
che
a
narrarle
soltanto
possono
sembrare
impossibili
,
abbiamo
fatto
sempre
il
nostro
dovere
...
come
vuoi
che
ci
accolga
il
nostro
popolo
,
come
vuoi
che
ci
accolga
il
nostro
governo
?
Abbiamo
forse
fatto
disonore
all
'
Italia
?
le
glorie
della
camicia
rossa
non
sono
state
oscurate
:
il
nostro
debito
di
graditudine
verso
la
Francia
è
stato
pagato
;
abbiam
vinto
,
abbiam
tolto
una
bandiera
al
nemico
ah
!
non
temete
:
il
governo
Italiano
non
si
darà
per
inteso
del
nostro
arrivo
,
e
non
ci
farà
dei
soprusi
...
è
impossibile
!
...
La
gloria
Italiana
si
è
arricchita
di
una
nuova
pagina
,
e
chiunque
si
sente
balzare
nel
petto
un
cuore
che
risponda
degnamente
a
'
sentimenti
italiani
,
non
potrà
che
applaudirci
.
-
Va
bene
-
Gridammo
noi
tutti
solleticati
a
tale
speranza
-
Va
bene
-
Viva
l
'
Italia
!
-
Evviva
tutti
coloro
che
non
son
mai
mancati
al
proprio
dovere
!
...
-
E
che
gli
avversarii
onesti
sono
in
obbligo
di
rispettare
...
-
Come
farà
il
governo
Italiano
!
-
Susa
!
...
-
Grida
in
perfetto
accento
piemontese
la
guardia
della
stazione
.
-
Ci
siamo
!
-
Si
grida
noi
tutti
,
emettendo
un
sospiro
di
contentezza
.
Scendiamo
,
anche
avanti
che
il
treno
si
fermi
:
calpestiamo
con
compiacenza
la
terra
italiana
,
le
parole
semibarbare
di
due
o
tre
paesani
che
ci
stringono
la
mano
,
ci
sembrano
una
musica
paradisiaca
...
-
Facciano
il
piacere
di
venire
con
noi
-
Mi
dice
battendomi
sulla
spalla
,
un
carabiniere
.
-
E
dove
si
ha
andare
?
...
-
Dal
sor
Delegato
...
-
Ho
capito
...
Povero
amico
!
...
Come
hai
speso
bene
il
tuo
fiato
,
quando
ci
hai
voluto
convincere
sulle
buone
grazie
che
il
governo
Italiano
avrebbe
usato
a
nostro
riguardo
!
...
Seguitiamo
dunque
i
carabinieri
e
andiamo
dal
sor
Delegato
...
FINE