StampaPeriodica ,
Così
nell
ordine
fisico
,
come
nell
ordine
morale
,
vi
hanno
alcune
verità
che
paiono
dimostrate
da
se
medesime
:
a
questo
genere
di
verità
appartiene
la
necessità
dell
istruzione
.
Chi
nega
l
istruzione
,
nega
l
essenza
stessa
della
natura
umana
;
nega
Dio
ed
il
mondo
.
Se
l
uomo
ha
gli
occhi
per
vedere
,
le
orecchie
per
udire
,
la
lingua
per
discorrere
,
le
braccia
per
lavorare
e
i
piedi
per
recarsi
da
un
luogo
all
altro
,
avrà
egli
per
nulla
l
intelletto
?
Ma
allora
bisognerebbe
dire
che
la
materia
è
più
perfetta
dello
spirito
,
perché
la
materia
è
attiva
,
mentre
lo
spirito
sarebbe
inerte
,
o
bisognerebbe
per
lo
meno
pronunziare
una
bestemmia
,
dicendo
che
Dio
ci
ha
dato
l
intelletto
per
giuoco
e
per
illusione
.
Vedete
a
quali
ridicoli
assurdi
ci
condurrebbe
il
non
ammettere
la
necessità
dell
istruzione
.
Da
ciò
nasce
che
i
governi
più
dispotici
e
più
immorali
non
ebbero
mai
l
ardimento
di
svellerla
di
mezzo
ai
popoli
;
e
questo
è
un
omaggio
ch
essi
le
tributarono
.
Ma
è
nell
ordine
della
creazione
che
la
luce
fughi
le
tenebre
,
che
il
gelo
sia
disciolto
dal
calore
,
che
dove
una
cosa
è
,
l
altra
non
possa
essere
.
Ora
i
governi
dispotici
ed
immorali
,
che
non
hanno
forza
che
basti
per
bandire
l
istruzione
,
se
ne
fanno
un
arma
in
loro
propria
difesa
;
vale
a
dire
che
,
non
potendo
distruggerla
,
ne
falsano
il
carattere
.
Tutti
noi
uscimmo
dalle
scuole
che
i
nostri
vecchi
reggitori
ci
aprirono
.
Orbene
,
che
cosa
imparavamo
in
quelle
scuole
?
Io
non
accenno
né
a
luoghi
,
né
a
persone
.
Era
spesso
un
prete
ignorante
ed
arcigno
,
che
c
infondeva
la
sapienza
del
pappagallo
,
a
suon
di
nerbate
,
a
forza
di
strapparci
gli
orecchi
ed
i
capelli
;
a
furia
di
porci
ginocchioni
in
un
angolo
,
sui
gusci
di
noce
.
Dapprima
si
imparava
il
catechismo
,
al
catechismo
succedeva
l
uffizio
della
Madonna
,
all
uffizio
della
Madonna
il
Poretti
,
al
Poretti
il
Nuovo
Metodo
;
e
in
fine
di
molti
anni
,
noi
uscivamo
dottori
,
coll
orgoglio
di
saperne
quanto
i
maestri
che
nulla
sapevano
.
Tutto
il
nostro
patrimonio
intellettuale
era
nel
cantare
a
sproposito
i
mattutini
ed
i
vespri
,
nel
servire
la
messa
al
parroco
,
e
nello
scrivere
,
con
una
mezza
dozzina
d
errori
per
ogni
periodo
,
una
letteruccia
al
padre
,
all
amico
,
o
all
amante
.
Di
educazione
morale
,
non
era
parola
:
il
paradiso
e
l
inferno
formavano
il
nostro
tesoro
;
e
in
ricambio
imparavamo
a
notare
e
a
rivelare
le
mancanze
dei
nostri
condiscepoli
:
il
mestiere
dello
spione
!
Conveniamone
pur
francamente
,
le
nostre
scuole
non
solo
non
ci
rischiaravano
l
intelletto
,
ma
ci
aiutavano
a
spegnere
la
fiaccola
della
natura
e
il
senso
comune
.
Nemmeno
nei
collegi
aristocratici
e
negli
istituti
di
un
ordine
più
elevato
l
istruzione
camminava
di
miglior
passo
.
Ci
si
trascinava
per
lunghi
anni
tra
gli
ispidi
campi
della
lingua
latina
,
fraintesa
parimenti
dagl
insegnanti
e
dagli
scolari
:
ci
si
facevano
rompere
le
dita
a
scandire
versi
che
non
potevamo
comprendere
;
e
tra
la
morta
e
la
viva
,
tutt
e
due
le
lingue
ci
rimanevano
egualmente
indigeste
.
E
la
morale
?
Era
tenuto
in
maggior
fama
di
pietà
e
rettitudine
chi
sapesse
fare
con
più
ipocrisia
il
segno
della
croce
;
e
le
nostre
patenti
erano
nella
polizza
della
confessione
mensile
,
scroccata
ad
un
prete
.
Non
si
voleva
fare
di
noi
degli
onesti
,
ma
dei
bacchettoni
;
non
si
voleva
educare
alla
patria
dei
leoni
che
sapessero
difenderla
,
ma
dei
lyons
(
leggi
pecore
)
che
sapessero
obbedire
.
I
professori
sbracciavansi
ad
esaltare
le
virtù
di
Bruto
,
di
Scevola
,
di
Camillo
,
e
ci
recitavano
ogni
dì
il
panegirico
delle
glorie
greche
e
romane
;
poi
,
se
osavamo
pronunziare
quei
nomi
fuor
della
scuola
,
ci
erano
addosso
gli
aguzzini
della
polizia
e
dovevamo
beverci
le
reprimende
e
le
minaccie
di
Sua
Eccellenza
il
signor
governatore
.
È
ben
vero
che
anche
di
mezzo
a
queste
pastoie
uscivano
di
tanto
in
tanto
alcuni
uomini
egregi
,
ma
gli
è
che
in
quegli
uomini
ha
potuto
più
la
natura
che
l
educazione
;
gli
è
che
l
intelletto
umano
è
più
forte
delle
catene
in
cui
lo
si
tenta
costringere
.
E
quei
pochi
uomini
egregi
qual
premio
ne
avevano
?
Chi
menò
in
patria
una
vita
di
oppressione
e
di
stento
?
Chi
mangiò
il
pane
dell
esilio
e
morì
in
terra
straniera
?
Chi
languì
nelle
carceri
e
lasciò
l
anima
sulle
forche
?
Il
ventuno
e
il
trentuno
parlano
chiaramente
!
Ora
noi
vedremo
spiegarsi
davanti
ai
nostri
occhi
il
magnifico
quadro
della
nostra
rigenerazione
;
vedemmo
gli
ordini
antichi
cedere
il
posto
ai
nuovi
;
vedemmo
cangiarsi
intieramente
la
faccia
del
paese
:
e
per
dirla
con
una
immagine
,
noi
ci
coricammo
schiavi
e
sorgemmo
liberi
,
ci
addormentammo
sudditi
e
ci
svegliammo
popolo
.
Comprendiamo
noi
davvero
tutto
il
benefizio
di
questa
mutazione
?
Gli
effetti
della
libertà
sono
di
due
sorta
:
materiali
e
morali
:
effetti
che
riguardano
il
senso
,
ed
effetti
che
riguardano
l
animo
.
Una
guerra
utilmente
e
gloriosamente
sostenuta
;
le
mene
dei
partiti
avversi
al
bene
della
patria
nostra
;
l
inclemenza
delle
stagioni
che
pregiudicò
l
agricoltura
;
le
malferme
condizioni
politiche
dell
Europa
,
che
attraversarono
il
commercio
e
l
industria
e
aggravarono
la
pubblica
finanza
e
quindi
le
fortune
cittadine
;
tutto
ciò
ci
impedì
finora
di
sentire
gli
effetti
materiali
della
libertà
;
ed
ecco
perché
i
pregiudicati
e
gl
ignoranti
la
osteggiano
.
Una
falsa
educazione
ed
una
istruzione
inefficace
ci
tolsero
di
sentirne
pienamente
gli
effetti
morali
;
ed
ecco
perché
i
pregiudicati
e
gl
ignoranti
bestemmiano
la
libertà
,
che
non
conoscono
o
non
vogliono
conoscere
.
Onde
non
accada
di
perdere
il
prezioso
tesoro
che
ci
venne
affidato
,
istruiamoci
:
la
libertà
è
un
vello
d
oro
,
cui
la
sola
istruzione
saprà
custodire
.
Mentre
il
nostro
paese
si
va
solcando
di
strade
ferrate
,
che
congiungono
e
assorellano
tra
loro
le
varie
provincie
;
mentre
i
fili
telegrafici
mettono
la
nostra
patria
in
così
rapida
comunicazione
col
restante
d
Europa
e
con
le
altre
parti
del
mondo
;
mentre
i
nostri
desideri
e
i
nostri
voti
possono
avere
un
appoggio
nel
giornalismo
e
un
eco
nella
rappresentanza
nazionale
;
mentre
il
commercio
e
l
industria
procedono
in
mezzo
a
noi
così
meravigliosamente
;
mentre
le
classi
operaie
si
raccolgono
in
una
associazione
nazionale
;
negheremo
noi
che
anche
a
dispetto
delle
cause
accidentali
e
passeggere
,
non
vi
siano
tra
noi
effetti
materiali
della
libertà
?
E
dinanzi
a
questo
slancio
generoso
della
materia
,
sopporteremo
noi
che
la
mente
sola
resti
indietro
?
Continueremo
ancora
a
trascurare
la
nostra
istruzione
politica
e
civile
?
La
voce
di
Ezechiele
ha
fatto
risorgere
i
cadaveri
:
la
voce
della
libertà
,
che
è
più
potente
di
ogni
altra
,
non
trarrà
noi
pure
dalla
tomba
dell
ignoranza
,
in
cui
i
nostri
tiranni
ci
collocarono
vivi
?
E
finora
non
toccammo
che
dell
istruzione
considerata
nei
suoi
rapporti
colla
politica
:
che
diremo
noi
dunque
dell
istruzione
considerata
nei
suoi
rapporti
colla
società
e
colla
vita
domestica
e
individuale
?
Un
uomo
senza
istruzione
non
è
utile
né
agli
altri
,
né
a
se
medesimo
.
Egli
non
è
utile
agli
altri
,
perché
a
nessuno
può
cadere
in
mente
di
rivolgersi
a
lui
.
Sarà
ricco
?
e
allora
si
farà
capo
,
non
a
lui
,
sibbene
alle
sue
dovizie
:
sarà
artefice
?
sarà
cittadino
?
ma
allora
si
farà
capo
non
a
lui
,
sibbene
all
opera
sua
materiale
.
Nell
uno
e
nell
altro
caso
,
non
è
l
uomo
che
si
cerca
,
non
è
l
uomo
che
si
desidera
,
non
è
l
uomo
che
si
vuole
,
ma
è
qualche
cosa
fuori
di
lui
:
perché
l
uomo
è
nello
spirito
,
non
nella
carne
,
e
perché
non
vi
fu
divario
tra
il
suo
lavoro
e
quello
della
bestia
,
in
cui
,
come
dice
il
Vangelo
,
non
è
intelletto
.
Egli
non
sarà
dunque
nel
mondo
che
una
macchina
vivente
,
perché
una
macchina
potrà
tenere
luogo
di
lui
.
L
uomo
senza
istruzione
non
è
utile
a
se
medesimo
.
È
egli
ricco
?
Ebbene
,
mangierà
squisitamente
:
ma
anche
i
bruti
possono
fare
lo
stesso
.
Viaggierà
;
ma
le
bellezze
dell
universo
gli
saranno
incomprensibili
.
Si
gitterà
nel
mondo
;
ma
gli
uomini
onesti
lo
compiangeranno
,
le
donne
non
ameranno
lui
sibbene
il
suo
oro
,
gli
amici
si
vergogneranno
di
lui
,
i
nemici
lo
copriranno
di
ridicolo
.
È
artefice
?
È
contadino
?
Artefice
,
non
conoscerà
e
non
comprenderà
i
nuovi
progressi
dell
arte
,
e
non
giungerà
mai
a
volgere
in
meglio
la
sua
sorte
.
Contadino
,
vivrà
e
morrà
stupidamente
,
come
il
bue
ch
egli
guida
.
Contadino
poi
od
artefice
,
l
uomo
senza
istruzione
si
troverà
mille
volte
al
giorno
nella
condizione
di
dover
arrossire
;
mille
volte
al
giorno
dovrà
svelare
altrui
i
propri
segreti
,
per
comunicare
coi
parenti
e
cogli
amici
lontani
;
mille
volte
al
giorno
,
nonostante
la
sua
naturale
preveggenza
e
la
sua
malizia
,
sarà
lo
zimbello
del
prossimo
.
Viene
voglia
a
qualcuno
di
dargli
ad
intendere
che
i
diavoli
mettono
le
anime
arrosto
come
le
castagne
?
ed
egli
sel
crede
.
Salta
il
grillo
ad
un
buontempone
di
fargli
bevere
che
i
morti
parlano
e
camminano
?
ed
egli
sel
crede
.
Un
birbante
gli
dice
che
i
medici
avvelenano
i
poveri
colpiti
dal
colera
per
distruggere
la
razza
?
ed
egli
sel
crede
.
I
preti
lo
spaventano
e
lo
rubano
in
vita
ed
in
morte
;
i
ciarlatani
lo
baloccano
e
gli
vendono
la
panacea
;
il
giuoco
del
lotto
lo
mette
in
camicia
,
ed
egli
recita
continuamente
nella
commedia
umana
la
parte
del
buffone
.
Vedemmo
che
cosa
sia
in
società
l
uomo
senza
istruzione
:
vediamo
ora
che
cosa
è
l
uomo
istruito
e
civile
.
La
fortuna
gli
fu
essa
prodiga
del
suo
sorriso
?
Ebbene
,
l
uomo
istruito
farà
un
savio
e
filantropico
uso
delle
sue
ricchezze
;
perocché
egli
sa
come
beneficando
si
provveda
allo
scopo
per
cui
dalla
Provvidenza
si
donano
;
e
sa
che
il
ricco
non
è
un
feudatario
,
ma
un
amministratore
del
patrimonio
sociale
.
Per
lui
,
i
beni
del
mondo
sono
il
mezzo
non
il
fine
della
felicità
avvegnacché
la
felicità
non
abbia
la
sua
sede
nel
senso
fisico
,
ma
nelle
soddisfazioni
della
coscienza
e
nei
godimenti
del
cuore
.
La
fortuna
gli
fu
essa
invece
matrigna
anziché
madre
?
Ebbene
,
l
uomo
istrutto
abbraccierà
un
arte
o
un
mestiere
per
vivere
,
e
quell
arte
,
o
quel
mestiere
avranno
ai
suoi
occhi
maggior
pregio
dei
tesori
della
terra
,
perché
egli
saprà
esercitarli
degnamente
,
e
perché
andrà
persuaso
che
il
pane
guadagnato
col
sudore
della
propria
fronte
è
di
gran
lunga
più
onorato
e
più
dolce
di
quello
di
cui
non
si
conosce
né
il
prezzo
né
l
origine
.
Nascere
fra
gli
agi
è
opera
della
fortuna
:
nascere
in
povertà
e
sapere
bastare
a
se
medesimo
è
opera
della
virtù
:
se
doveste
scegliere
tra
la
fortuna
e
la
virtù
ondeggiereste
voi
un
istante
?
Talvolta
voi
vedete
salutato
e
accarezzato
il
ricco
idiota
;
ma
sono
i
suoi
denari
quelli
che
si
accarezzano
e
si
salutano
.
Il
povero
istrutto
,
ha
una
qualità
che
i
danari
non
daranno
mai
e
che
nessuna
forza
gli
potrà
togliere
:
voglio
dire
il
sentimento
della
propria
dignità
.
I
beni
della
terra
passano
;
i
beni
dell
intelletto
restano
;
e
il
povero
istrutto
,
messo
a
confronto
col
ricco
ignorante
,
avrà
sempre
il
doppio
vantaggio
di
essere
e
di
sapersi
migliore
.
Non
si
ripeta
dunque
più
mai
quella
sciocca
bestemmia
che
l
oro
è
tutto
:
vi
ha
una
cosa
che
l
oro
non
può
comprare
e
invece
l
istruzione
lo
può
:
e
questa
è
la
stima
universale
.