StampaPeriodica ,
La
stampa
periodica
o
giornaliera
dovrebbe
essere
una
amica
capace
di
venirci
a
illuminare
a
consigliare
a
correggere
,
sotto
veste
di
appagare
la
nostra
brama
di
apprendere
le
notizie
politiche
del
giorno
;
di
conoscere
le
nuove
importanti
scoperte
della
scienza
,
di
sapere
quali
dottrine
nuove
i
filosofi
i
moralisti
i
pedagogisti
,
abbiano
cavato
dalle
antiche
,
a
guida
norma
inspirazione
delle
presenti
e
future
generazioni
;
un
'
onesta
curiosità
,
che
potrebbe
esserci
feconda
di
molto
bene
,
quando
venisse
onestamente
soddisfatta
.
Ma
di
un
'
istituzione
proficua
s
'
è
abusato
e
oltrepassandone
i
limiti
ed
esagerandone
il
bisogno
,
s
'
è
dato
vita
a
una
quantità
straordinaria
di
giornali
e
periodici
,
da
procurarne
ai
lettori
un
'
indigestione
,
tanto
più
seria
e
di
tristi
conseguenze
,
in
quanto
si
diffusero
pagine
che
contenevano
nonché
lumi
ammonimenti
consigli
saggi
,
opportuni
,
valevoli
,
un
veleno
sottile
sottile
,
corrompitore
dell
'
anima
.
In
siffatto
modo
libertà
venne
insultata
e
costretta
a
velarsi
la
faccia
e
in
sua
vece
sorse
licenza
,
che
,
impunemente
vestita
del
gran
peplo
della
dea
,
che
guida
i
popoli
a
'
loro
destini
,
felice
della
maschera
che
agli
ingenui
o
ignoranti
la
nasconde
,
si
compiace
spargere
fra
il
popolo
,
avido
di
luce
,
di
verità
,
la
parola
mentita
della
sua
fede
di
corruzione
:
né
il
mal
gioco
accenna
avere
un
termine
,
ché
continua
tuttavia
,
riempiendo
di
dolore
chi
vorrebbe
che
il
giornalismo
,
compreso
della
sua
missione
,
la
compisse
quale
un
apostolato
.
Ma
perché
mai
di
una
cosa
che
potrebbe
riuscire
tanto
benefica
e
ch
'
è
,
come
dissi
,
una
necessità
de
'
tempi
,
come
mai
se
ne
fece
uno
strumento
di
dissolvimento
morale
?
Quando
si
potesse
avere
un
giornalismo
che
tendesse
allo
scopo
,
che
il
giornalismo
onesto
dovrebbe
prefiggersi
,
come
ci
sarebbe
facile
rifare
l
'
uomo
,
dar
vita
vigorosa
al
suo
pensiero
,
educare
il
suo
sentimento
,
indirizzarlo
per
quella
via
che
a
libertà
vera
conduce
;
invece
,
il
giornalismo
che
Italia
a
suo
disdoro
può
in
oggi
vantare
,
salvo
le
belle
,
splendide
eccezioni
,
è
tutto
vanamente
ciarliero
,
pecca
di
pretenzioso
,
è
spesso
pettegolo
,
litigioso
,
presto
alla
polemica
personale
,
allo
insulto
,
alla
calunnia
e
diffonditore
sotto
forma
di
cronaca
amena
,
d
'
immoralità
;
ché
si
fa
eco
di
processi
scandalosi
,
ché
registra
ogni
sorta
di
delitti
,
con
una
leggerezza
colpevole
;
ché
narra
le
cose
più
sozze
,
più
abbominevoli
,
più
nefande
,
con
un
buon
umore
indecente
,
o
con
un
sorriso
beffardo
;
ché
nelle
appendici
,
ammanisce
i
più
scapigliati
romanzi
della
scuola
francese
;
e
i
lettori
non
educati
a
serietà
,
non
avvezzi
alla
riflessione
,
al
discernimento
,
ci
si
abituano
a
letture
tanto
pericolose
;
e
ne
hanno
scuola
,
ripeto
,
di
corruzione
;
ci
si
abituano
,
poi
che
ben
lo
si
sa
,
che
per
la
natura
dell
'
uomo
il
male
come
il
bene
è
quistione
d
'
abitudine
,
e
a
forza
di
leggere
di
latrocini
,
di
omicidi
,
di
suicidi
e
via
di
seguito
,
narrati
con
tanta
superficialità
,
l
'
uomo
incolto
,
non
trova
in
fine
la
colpa
così
orribile
,
anzi
spesso
la
trova
rivestita
di
una
certa
luce
,
sia
pure
luce
sinistra
,
circondata
di
una
specie
di
aureola
,
che
potrebbe
attrarlo
se
incauto
;
anche
il
tristo
nell
'
esserlo
ci
mette
il
suo
amor
proprio
.
A
questo
brutto
stato
di
cose
si
siamo
ridotti
,
perché
dimenticossi
che
la
stampa
è
un
sacerdozio
,
e
la
si
assunse
quale
un
mestiere
(...)
.