StampaQuotidiana ,
Va
bene
,
che
si
porti
alle
stelle
il
traforo
del
Cenisio
;
esso
insieme
all
'
istmo
di
Suez
è
la
prova
più
splendida
del
progresso
delle
scienze
fisiche
.
E
di
passaggio
notisi
,
che
ammettiamo
progresso
solo
di
scienze
fisiche
non
di
vigoria
nazionale
,
come
vogliono
gli
italianissimi
,
perché
opere
grandiose
se
ne
fecero
anche
nella
vecchiaia
dei
popoli
.
Difatti
il
«
Fanfulla
»
non
trova
miglior
epigrafe
pel
traforo
,
che
quella
dei
veneziani
sui
loro
murazzi
=
Ausu
romano
aere
veneto
=
col
solo
cambiamento
:
aere
italico
;
questo
ricorda
le
grandi
opere
fatte
anche
dai
romani
e
dai
veneti
;
e
siccome
il
ponte
p.e.
di
Traiano
disfatto
tosto
da
Adriano
,
ed
i
murazzi
appartengono
alla
vecchiaia
degli
uni
e
degli
altri
,
non
si
vede
come
quell
'
opera
italiana
indichi
proprio
vigoria
nazionale
.
Ma
per
tornare
al
traforo
,
le
cose
bisogna
guardarle
sotto
tutti
gli
aspetti
,
se
no
,
non
si
potrà
avere
un
'
idea
adeguata
del
loro
valore
.
Senza
dubbio
il
traforo
sotto
l
'
aspetto
commerciale
ed
industriale
è
utilissimo
;
l
'
abbreviazione
delle
distanze
,
la
sicurezza
della
via
,
la
facilità
dei
trasporti
,
la
comodità
dei
viaggi
,
ed
insieme
a
tutto
ciò
la
diminuzione
della
spesa
sono
pregi
incontrastabili
dell
'
opera
grandiosa
.
Militarmente
poi
non
se
ne
può
temere
un
pericolo
di
rilievo
.
Sicuro
che
se
in
caso
di
guerra
la
galleria
cadesse
tutta
in
man
della
Francia
,
per
l
'
Italia
l
'
andrebbe
male
.
Luigi
XIV
dovette
far
la
pace
con
Vittorio
Amedeo
II
per
quella
maledetta
difficoltà
delle
Alpi
più
quasi
che
per
la
sconfitta
di
Torino
;
dovendo
far
varcare
quella
bagatella
di
monti
ad
uomini
,
armi
,
munizioni
e
fin
legna
da
bruciare
,
il
peso
della
guerra
gli
divenne
insopportabile
,
e
gli
convenne
chinar
il
capo
.
Ma
all
'
evenienza
di
un
pericolo
il
genio
militare
facilmente
può
provvedere
;
un
paio
di
mine
a
tempo
e
luogo
disposte
e
fatte
volare
rendono
impraticabile
la
galleria
;
questa
poi
impossibile
a
riattarsi
senza
grandi
e
lunghi
lavori
non
dà
più
il
passo
ai
tumulti
gallici
,
le
muraglie
alpine
riacquistano
l
'
antico
valore
,
e
coi
loro
fianchi
dirupati
e
nevosi
ridiventano
una
formidabile
difesa
.
Se
i
padri
coscritti
hanno
senno
,
per
cautelarsi
da
ogni
sorpresa
hanno
già
forse
preparate
le
mine
.
Ma
si
può
dire
altrettanto
del
traforo
considerato
dal
lato
morale
?
Premettiamo
che
astrattamente
del
traforo
non
si
può
dire
né
bene
né
male
;
è
una
porta
tra
l
'
Italia
e
la
Francia
,
e
una
porta
è
buona
o
cattiva
cosa
secondo
l
'
uso
a
cui
serve
nel
caso
concreto
.
Se
serve
a
due
galantuomini
per
visitarsi
ed
aiutarsi
dall
'
una
all
'
altra
casa
,
la
porta
moralmente
è
cosa
ottima
,
ma
dovesse
dar
comodo
alle
furfanterie
o
libertinaggio
di
cattivi
soggetti
,
meglio
sarebbe
stato
che
la
porta
o
non
fosse
mai
stata
aperta
,
o
fosse
tosto
sprangata
ben
bene
.
In
proposito
dobbiamo
regolare
i
nostri
giudizi
come
colle
breccie
fatte
nelle
mura
di
Roma
;
son
tutte
breccie
,
ma
quella
di
porta
Capena
per
dar
il
passo
al
trionfo
di
Marc
'
Antonio
Colonna
,
uno
dei
vincitori
dei
musulmani
antichi
a
Lepanto
,
deve
essere
guardata
con
occhio
ben
diverso
,
che
la
breccia
di
porta
Pia
fatta
per
intrudere
i
musulmani
moderni
.
Posto
dunque
che
sotto
l
'
aspetto
morale
il
traforo
è
nulla
più
che
una
porta
,
ossia
un
mezzo
per
sé
indifferente
che
diventa
buono
o
cattivo
secondo
l
'
uso
,
per
giudicarne
il
merito
morale
bisogna
consultare
il
caso
concreto
,
e
vedere
a
che
deve
servire
.
Il
traforo
in
genere
deve
servire
a
facilitare
e
moltiplicare
le
comunicazioni
tra
Italia
e
Francia
,
il
che
significa
accumunare
sempre
più
le
idee
ed
i
costumi
,
cioè
fare
che
si
cancellino
sempre
più
le
differenze
reciproche
,
e
che
l
'
una
nazione
diventi
quel
che
è
l
'
altra
.
Ora
quale
delle
due
nazioni
è
la
migliore
?
Con
buona
venia
del
signor
Trochu
l
'
italiana
senza
dubbio
.
Questo
bravo
generale
era
fuor
dei
gangheri
per
le
inaudite
sconfitte
toccate
,
e
si
sa
che
quando
si
è
in
tale
stato
,
uno
sfogo
ci
vuole
,
e
per
conseguenza
ci
vuole
anche
qualcuno
contro
cui
fare
codesto
sfogo
.
Ma
con
chi
a
Trochu
conveniva
prendersela
?
coi
suoi
francesi
,
e
confessare
,
che
sono
ancora
i
leves
Galli
di
Giulio
Cesare
?
l
'
amor
proprio
l
'
impediva
,
d
'
altronde
era
dar
ragione
un
'
altra
volta
a
Bismark
,
che
va
ripetendo
la
sentenza
di
Cesare
.
Prendersela
coi
prussiani
?
era
pericoloso
assai
,
che
un
uomo
di
governo
sparlasse
di
chi
calcava
ancora
il
collo
alla
misera
Francia
.
I
russi
,
i
turchi
,
gli
americani
,
i
chinesi
sono
troppo
lontani
;
colla
Spagna
non
v
'
era
nessun
legame
particolare
;
dunque
per
materasso
del
signor
Trochu
non
restavano
che
gli
antichi
alleati
di
Crimea
e
di
tante
altre
imprese
,
l
'
Inghilterra
e
l
'
Italia
,
alleati
ingratissimi
come
si
sa
.
Ecco
dunque
come
stanno
le
cose
,
secondo
il
signor
Trochu
,
il
lusso
inglese
e
la
corruzione
italiana
sono
le
cause
dei
disastri
francesi
.
Però
il
valente
generale
acciecato
dall
'
ira
non
ha
fatto
riflessione
che
l
'
Italia
non
deve
essere
giudicata
dalla
colonia
italiana
di
Parigi
,
gente
scappata
per
lo
più
,
senza
patria
,
senza
famiglia
,
senza
legge
né
fede
,
che
nella
cloaca
massima
si
sente
a
posto
.
Doveva
anche
ricordarsi
di
ciò
che
non
gli
può
essere
ignoto
,
che
l
'
Italia
da
lunga
pezza
è
pedissequa
della
Francia
,
caduta
in
balia
di
uomini
formati
alla
politica
nei
loro
esigli
,
viaggi
e
relazioni
di
Francia
,
che
di
Francia
ci
vennero
le
sette
,
i
libri
,
i
romanzi
,
il
teatro
,
i
costumi
,
la
rivoluzione
insomma
,
che
costà
comunissima
è
la
lingua
francese
segno
della
prevalenza
delle
idee
francesi
.
E
i
discorsi
del
Parlamento
italico
,
signor
Trochu
,
non
sono
il
plagio
delle
dicerie
tenute
nelle
Camere
francesi
?
le
leggi
italiche
mezzo
tanto
potente
di
influire
sulla
morale
non
sono
forse
infranciosate
?
Quanti
italiani
inoltre
per
commercio
,
nozze
o
divertimento
fanno
il
viaggio
di
Francia
,
tutti
sanno
che
ritornano
ben
diversi
da
quelli
che
furono
formati
tra
le
domestiche
mura
.
Poi
finora
s
'
è
forse
veduto
in
Italia
quanto
si
vide
in
Francia
nelle
varie
fasi
della
rivoluzione
?
Ghigliottina
e
petrolio
sono
ancora
una
privativa
francese
.
Se
dunque
moralmente
migliori
sono
gl
'
italiani
,
è
chiaro
che
il
traforo
destinato
a
togliere
le
differenze
tra
italiani
e
francesi
sarà
di
danno
ai
primi
,
veduto
anche
come
la
propagazione
del
male
sia
più
facile
che
quella
del
bene
,
specialmente
in
epoche
come
la
nostra
,
nelle
quali
,
secondo
l
'
osservazione
di
Platone
,
gli
uomini
sembrano
nati
al
vizio
ed
alla
ribellione
.
Che
vantaggio
morale
vorrà
dunque
essere
per
gl
'
italiani
il
traforo
,
quando
il
viaggio
di
Francia
non
lasciò
più
che
una
gita
di
piacere
?
Maggior
numero
di
italiani
andrà
in
Francia
a
guastarsi
,
maggior
numero
di
francesi
verrà
in
Italia
a
guastare
,
a
suggerire
,
a
trapiantare
i
caffè
chantans
,
i
ritrovi
,
i
clubs
e
quant
'
altro
mai
ha
di
più
diabolico
la
corruzione
e
l
'
empietà
della
moderna
Babilonia
.
Una
delle
ragioni
degli
alleati
per
cessare
prima
del
tempo
dall
'
occupazione
di
Parigi
fu
di
togliere
i
loro
soldati
da
una
cloaca
,
in
cui
tutto
è
pestifero
.
E
le
sette
non
si
vantaggeranno
del
traforo
per
rendere
i
loro
moti
più
vasti
,
più
simultanei
,
più
irreparabili
di
qua
e
di
là
delle
Alpi
?
Non
sappiamo
dunque
qual
uomo
onesto
ed
illuminato
potrà
rallegrarsi
gran
fatto
del
traforo
,
e
reprimere
il
desiderio
che
fino
a
tempi
migliori
le
Alpi
non
elevino
anzi
le
loro
creste
almeno
quanto
il
Kimborazo
ed
il
Dalavigari
.
Abbiamo
poi
tanta
fede
nell
'
Italia
vera
tanto
diversa
dalla
legale
,
come
dice
il
signor
Jacini
,
che
tolta
l
'
influenza
francese
il
genio
italiano
cesserebbe
di
lasciarsi
trascinar
a
ritroso
,
ed
in
breve
riparerebbe
al
20
settembre
ed
a
quanto
lo
ebbe
preparato
.
A
carico
del
traforo
c
'
è
poi
ancora
un
'
altra
riflessione
morale
.
Esso
darà
gran
aumento
alle
ferrovie
,
in
altri
termini
sarà
un
altro
anello
maestro
di
quella
ferrea
catena
che
avvince
un
intero
popolo
di
impiegati
,
inservienti
ferroviarii
interni
ed
esterni
,
macchinisti
,
conduttori
,
facchini
,
vetturali
e
simil
genia
che
senza
distinzione
di
giorni
,
dì
e
notte
prestando
il
loro
servigio
,
diventano
estranei
alla
religione
non
meno
quasi
che
alle
loro
stesse
famiglie
.
Si
badi
che
si
tratta
d
'
un
popolo
intero
.
A
chi
dunque
non
sa
che
sia
morale
e
quale
influenza
il
traforo
avrà
sulla
morale
,
sulla
famiglia
e
la
religione
,
lasciamo
il
rallegrarsi
puramente
e
semplicemente
del
traforo
alpino
;
a
noi
basterebbe
il
vanto
che
ne
menano
le
sette
per
fare
le
nostre
riserve
.