StampaPeriodica ,
L
'
uomo
,
sentendosi
più
forte
,
s
'
immaginò
che
l
'
intelligenza
procedesse
di
pari
passo
colla
forza
e
crescesse
in
ragione
diretta
di
questa
,
cosicché
si
credette
anche
più
intelligente
e
come
tale
,
destinato
a
dirigere
ogni
cosa
e
ad
imperare
sovra
tutti
gli
esseri
,
compresavi
la
sua
compagna
.
Stimandola
tanto
a
sé
inferiore
pensò
che
fosse
nata
per
il
solo
piacere
suo
e
non
avesse
com
'
esso
il
diritto
di
disporre
di
sé
,
di
vivere
e
regolarsi
secondo
la
propria
volontà
ed
inclinazione
.
Si
arrogò
tutti
i
diritti
e
le
impose
tutti
i
doveri
.
In
seguito
,
trovando
nella
diversità
,
nel
contrasto
delle
cose
alcun
che
di
armonico
,
di
piacevole
,
volle
avere
pella
donna
un
essere
che
totalmente
da
esso
differenziasse
e
diresse
la
sua
educazione
in
questo
senso
.
Parvegli
molto
opportuna
cosa
l
'
accrescere
la
naturale
differenza
di
forza
,
aumentando
la
propria
col
continuo
esercizio
che
gli
offrivano
le
frequenti
guerre
,
le
lunghe
marcie
;
colla
ginnastica
,
col
pugilato
,
coi
lavori
dei
campi
,
ecc
.
,
e
diminuendo
quella
della
donna
,
costringendola
ad
una
vita
sedentaria
,
anche
nell
'
infanzia
(
l
'
età
in
cui
è
tanto
necessario
il
moto
per
acquistare
una
vigorosa
salute
)
condannandola
al
monotono
lavoro
dell
'
ago
,
continuamente
seduta
nel
vano
di
una
finestra
,
dall
'
alba
sino
alla
sera
.
Coll
'
andare
del
tempo
quest
'
educazione
portò
i
suoi
frutti
.
La
donna
divenne
più
debole
;
la
sua
costituzione
fisica
si
alterò
;
si
fece
più
delicata
,
più
sensibile
.
Dalla
debolezza
nacque
la
timidità
,
qualità
di
cui
l
'
uomo
assai
si
compiacque
,
perché
offriva
alla
nature
grossolane
e
brutali
,
che
sono
per
necessità
tanto
numerose
,
i
mezzi
di
abusare
sempre
più
del
loro
potere
,
ed
alle
nature
generose
,
che
sono
sempre
rare
,
porgeva
occasione
di
protezione
,
la
quale
genera
per
solito
la
riconoscenza
e
l
'
amore
.
A
questa
educazione
fisica
deprimente
,
tenne
dietro
un
'
analoga
educazione
intellettuale
e
morale
.
Dapprincipio
nulla
doveva
la
donna
conoscere
;
non
le
s
'
insegnava
né
a
scrivere
né
a
leggere
.
Più
tardi
imparò
dell
'
alfabeto
quant
'
era
necessario
alla
lettura
delle
sue
preghiere
,
ed
annotare
gli
oggetti
di
biancheria
che
consegnava
al
bucato
.
Con
tal
genere
d
'
istruzione
negativa
era
facilissimo
farle
credere
tutto
quello
che
si
voleva
.
Allora
s
'
inventò
per
uso
della
donna
,
una
morale
tutta
speciale
.
Si
crearono
delle
virtù
maschili
e
delle
virtù
femminili
.
Le
prime
furono
il
coraggio
spinto
sino
alla
temerità
,
sino
alla
baldanza
;
la
fierezza
;
la
rigidità
del
carattere
!
l
'
ostinazione
che
si
chiamò
fermezza
;
la
nobile
ambizione
di
distinguersi
,
di
empire
il
mondo
della
propria
fama
;
il
dignitoso
sentire
di
sé
stesso
...
Infine
,
tutto
ciò
che
lusingava
l
'
amar
proprio
dell
'
uomo
,
che
secondava
le
sue
inclinazioni
dominatrici
,
il
suo
istinto
belligero
fu
stimato
virtù
maschile
e
,
per
contro
,
la
timidezza
,
la
rassegnazione
,
la
dolcezza
e
pieghevolezza
del
carattere
,
l
'
obbedienza
,
la
sommissione
al
volere
altrui
,
la
modestia
,
il
pudore
,
il
silenzio
,
la
disposizione
al
sacrifizio
,
si
dissero
virtù
che
convenivano
eminentemente
alla
donna
;
e
tanto
si
perdurò
in
questo
sistema
da
far
parere
naturale
,
non
solo
agli
occhi
del
volgo
ma
a
quelli
pur
anco
delle
persone
colte
,
ciò
che
altro
non
è
se
un
mero
effetto
della
educazione
.
Si
riuscì
,
per
tal
modo
,
ad
avere
nella
donna
e
nello
uomo
due
contrasti
viventi
;
due
nature
direi
quasi
eterogenee
;
due
tipi
opposti
,
come
l
'
acqua
e
il
fuoco
,
lo
spirito
e
la
materia
,
la
gioia
e
il
dolore
,
e
via
dicendo
;
il
cui
stato
normale
è
una
lotta
continua
che
la
stessa
mutua
attrazione
è
impotente
a
spegnere
.
La
donna
fu
la
poesia
,
l
'
ideale
;
l
'
uomo
fu
la
prosa
,
il
reale
.
La
donna
rappresentò
la
passività
,
l
'
uomo
l
'
attività
(...)
.
(...)
L
'
uomo
cammina
a
fronte
alta
in
qualsiasi
luogo
ed
in
ogni
circostanza
,
la
donna
deve
camminare
cogli
occhi
bassi
come
una
colpevole
,
ché
la
modestia
gliene
fa
un
dovere
.
È
permesso
all
'
uomo
di
farsi
ammirare
,
di
uscire
dalla
folla
e
mettersi
in
evidenza
salendo
sovra
un
piedestallo
;
la
donna
deve
eclissarsi
,
evitare
che
si
parli
di
lei
,
sia
in
male
che
in
bene
;
deve
tenersi
celata
,
occupare
il
minore
spazio
possibile
,
onde
l
'
uomo
possa
meglio
muoversi
in
tutto
suo
agio
.
In
verità
si
direbbe
che
il
nascer
donna
sia
un
disonore
,
un
'
onta
,
una
colpa
da
doversi
espiare
a
forza
di
umiliazioni
,
di
rassegnazione
,
di
pazienza
,
e
senza
potervi
mai
riuscire
(...)
.
(...)
Non
v
'
è
bisogno
alcuno
di
essere
forte
,
o
intelligente
,
o
dotto
,
o
saggio
,
o
educato
,
per
aver
diritto
alla
libertà
.
Tutti
gli
uomini
,
dal
più
degno
al
più
tristo
,
sono
liberi
ed
eguali
tra
loro
.
Le
donne
devono
,
allo
stesso
titolo
,
esser
libere
e
sovra
un
piede
di
perfetta
eguaglianza
cogli
uomini
,
per
questo
solo
motivo
,
ché
sono
anch
'
esse
dotate
di
volontà
,
di
spontaneità
,
al
paro
di
tutti
gli
altri
esseri
viventi
;
perché
la
libertà
è
un
bisogno
e
quando
una
volontà
non
è
libera
,
è
vincolata
da
un
'
altra
,
vi
è
un
individuo
che
soffre
ed
un
altro
che
si
arroga
più
che
non
gli
spetta
.
Ogni
individuo
a
qualunque
classe
appartenga
,
deve
avere
la
sua
giusta
,
eguale
dose
di
libertà
,
limitata
soltanto
da
quella
di
un
altro
;
la
sua
dose
di
responsabilità
,
senza
la
quale
non
vi
può
essere
né
moralità
,
né
onore
,
né
dignità
,
né
virtù
di
sorta
.
La
donna
ha
diritto
al
pieno
e
legittimo
possesso
della
sua
persona
perché
è
un
individuo
distinto
e
completo
,
che
può
stare
da
sé
,
senza
unirsi
all
'
uomo
e
vivere
,
ciò
non
di
meno
,
felice
,
rendersi
utile
alla
patria
,
alla
società
,
alla
umanità
,
come
l
'
uomo
può
stare
ed
è
un
individuo
completo
anche
senza
unirsi
alla
donna
,
del
che
abbiamo
numerosi
esempi
.
La
donna
ha
diritto
quanto
l
'
uomo
alla
scienza
,
alla
conoscenza
del
vero
perché
è
quanto
l
'
uomo
intelligente
,
morale
e
ragionevole
.
Ha
diritto
a
tutto
ciò
cui
ha
diritto
l
'
uomo
,
perché
una
sola
è
la
morale
,
una
la
giustizia
,
una
la
ragione
,
uno
l
'
onore
.
Tutto
ciò
che
è
permesso
all
'
uomo
deve
esserlo
parimente
alla
donna
,
come
tutto
ciò
che
è
vietato
alla
donna
,
se
veramente
giusto
è
il
divieto
,
lo
deve
essere
anche
all
'
uomo
.
Il
male
ed
il
bene
,
sì
fisico
che
morale
,
non
hanno
,
non
conoscono
,
non
sono
d
'
alcun
sesso
.
Tutto
ciò
che
merita
davvero
il
nome
di
virtù
conviene
ad
entrambi
e
ciò
che
è
riconosciuto
immorale
,
se
propriamente
è
tale
,
non
se
lo
devono
permettere
né
l
'
uno
né
l
'
altro
.
È
tempo
,
ormai
,
che
si
cessi
dall
'
usare
due
pesi
e
due
misure
,
e
qualora
si
persistesse
a
credere
necessaria
una
distinzione
tra
i
sessi
(
cosa
che
noi
non
possiamo
in
verun
modo
ammettere
)
la
giustizia
esigerebbe
assolutamente
che
le
prerogative
,
i
riguardi
,
le
preferenze
,
la
maggiore
tolleranza
della
legge
,
come
della
società
,
fossero
in
favore
del
più
debole
e
la
severità
,
il
rigore
dei
Codici
,
dei
Tribunali
,
della
pubblica
opinione
,
si
adoperassero
contro
il
più
forte
e
non
già
tutto
il
contrario
,
come
si
è
sempre
praticato
ed
ancora
si
pratica
.
StampaPeriodica ,
Lasciando
,
per
ora
,
d
'
indagare
quanto
vi
possa
essere
di
vero
in
questa
sentenza
:
La
speciale
missione
della
donna
è
la
maternità
,
come
accade
,
domando
io
,
che
una
donna
divenuta
madre
senza
essere
maritata
,
è
disprezzata
da
tutti
,
e
talmente
disprezzata
,
che
si
trova
nella
dura
necessità
di
nascondersi
per
dare
la
vita
alla
sua
creatura
,
o
rassegnarsi
ad
una
vita
di
disonore
,
di
disprezzo
,
d
'
umiliazione
e
di
miseria
(...)
.
(...)
Mi
risponde
:
Per
essere
madre
onorata
la
donna
deve
prima
maritarsi
.
Bene
,
sia
pure
.
Ma
può
la
donna
maritarsi
come
,
quando
e
con
chi
vuole
?
No
;
deve
aspettare
di
essere
chiesta
in
moglie
.
E
se
nessuno
la
chiede
?
In
tal
caso
si
conservi
zitella
.
Ma
allora
che
diviene
la
vostra
massima
:
la
donna
è
nata
per
essere
madre
?
E
poi
,
conservarsi
casta
per
tutta
la
vita
è
presto
detto
,
ma
credete
che
sia
cosa
tanto
facile
,
non
dico
per
tutte
,
ma
per
molte
e
molte
?
Tuttavia
date
loro
,
o
Signori
,
l
'
esempio
e
sono
sicura
che
tutte
sapranno
imitarvi
.
Come
oserete
parlar
loro
di
castità
assoluta
mentre
voi
,
o
Signori
,
date
al
mondo
continue
prove
che
la
credete
una
virtù
impossibile
?
Voi
sembrate
persuasi
che
la
donna
può
,
anzi
deve
esser
casta
,
ma
per
vostro
conto
la
castità
sembra
che
la
consideriate
,
non
più
una
virtù
necessaria
,
ma
una
vera
impossibilità
e
nello
stesso
tempo
una
ridicolaggine
,
direi
quasi
,
una
vergogna
.
Tutti
i
filosofi
,
siano
spiritualisti
ovvero
materialisti
,
si
accordano
nel
dire
che
l
'
amore
è
un
bisogno
del
cuore
umano
.
Or
come
soddisferanno
a
questo
bisogno
le
donne
che
non
si
maritano
?
Mi
si
potrebbe
rispondere
:
Vi
è
l
'
amor
platonico
e
di
questo
forse
intendono
parlare
i
filosofi
.
Nessuno
al
mondo
più
di
me
rispetta
ed
ammira
l
'
amor
platonico
,
ma
perché
fosse
possibile
bisognerebbe
trovare
uomini
che
se
ne
contentassero
.
E
,
dopo
tutto
,
mi
sia
permesso
il
dirlo
,
la
natura
fisica
ha
pure
le
sue
esigenze
,
che
sono
tanto
legittime
quanto
quelle
della
natura
morale
e
senza
le
quali
l
'
umanità
si
estinguerebbe
.
Sapreste
dirmi
,
o
Signori
,
in
cortesia
perché
,
quando
trattasi
del
vostro
sesso
,
voi
considerate
l
'
amor
fisico
quale
un
bisogno
e
ne
fate
una
questione
di
salute
,
e
quando
trattasi
del
nostro
il
bisogno
e
la
salute
scompaiono
ad
un
tratto
e
più
nessuno
ne
parla
?
Se
mai
vi
figurate
che
le
donne
non
hanno
gli
stessi
bisogni
vostri
rivolgetevi
ad
un
medico
,
che
sia
anche
filosofo
,
e
sentirete
quali
terribili
sconcerti
la
castità
forzata
produce
nella
salute
di
quelle
sventurate
che
si
rinchiudono
nei
chiostri
.
Tutti
compiangono
la
misera
sorte
di
quelle
povere
sacrificate
che
,
illuse
da
un
falso
concetto
religioso
,
credettero
non
poter
salvare
l
'
anima
se
non
a
patto
di
martoriare
il
corpo
,
e
tale
compianto
è
giusto
,
è
generoso
,
ma
come
poi
conciliare
questo
lodevole
senso
di
simpatia
per
quelle
infelici
che
finalmente
si
sono
,
dobbiamo
supporlo
,
volontariamente
immolate
,
colla
pretensione
che
ha
la
società
d
'
imporre
a
tutte
le
donne
non
maritate
quella
medesima
castità
assoluta
che
si
deplora
nelle
monache
?
Non
dipende
sempre
dalla
donna
il
maritarsi
;
sono
anzi
biasimate
,
criticate
,
messe
in
ridicolo
le
giovani
che
si
industriano
per
trovare
un
marito
,
(
che
si
pretende
d
'
altronde
tanto
necessario
)
e
si
vuole
che
non
amino
,
che
non
diventino
madri
se
non
unite
in
legittimo
matrimonio
!
(...)
.
(...)
Ogni
qual
volta
io
sento
parlare
nei
termini
più
obbrobriosi
di
donne
perdute
,
da
uomini
che
le
superano
spesso
in
dissolutezze
;
ogni
volta
che
li
sento
,
ipocritamente
o
ingenuamente
,
deplorare
la
crescente
demoralizzazione
femminile
,
mi
par
di
sentire
un
'
orribile
stuonatura
.
Suppongo
che
ben
pochi
debbano
essere
gli
uomini
che
non
siano
stati
,
almeno
una
volta
nella
loro
vita
,
in
qualche
casa
di
tolleranza
,
potendolo
fare
impunemente
.
Non
sono
soltanto
gli
uomini
libertini
,
scostumati
,
rotti
ad
ogni
vizio
;
non
sono
soltanto
gli
uomini
delle
basse
classi
che
frequentano
,
più
o
meno
assiduamente
,
tali
luoghi
.
Quelle
donne
affermano
che
uomini
d
'
ogni
rango
,
d
'
ogni
classe
,
d
'
ogni
condizione
,
d
'
ogni
età
;
celibi
,
ammogliati
,
rispettabili
padri
di
famiglia
,
si
recano
a
visitarle
,
e
non
si
sanno
persuadere
perché
esse
debbano
essere
un
oggetto
d
'
esecrazione
per
tutti
,
mentre
gli
uomini
che
frequentano
le
loro
case
sono
tuttavia
stimati
onesti
,
degni
,
persone
ammodo
e
come
si
deve
.
Io
lo
confesso
,
in
questo
non
posso
dar
loro
torto
(...)
.
(...)
Per
me
,
non
lo
nascondo
,
vi
è
qualche
cosa
di
ben
più
vile
,
di
ben
più
abbietto
,
di
ben
più
ignobile
di
una
donna
perduta
.
È
l
'
uomo
che
confessa
averne
bisogno
,
la
considera
necessaria
,
l
'
avvicina
e
la
disprezza
!
(...)
.
StampaPeriodica ,
La
Società
Operaia
di
Bologna
(
raccolta
in
Assemblea
generale
ordinaria
la
sera
del
29
Ottobre
1875
,
essendo
uniti
in
adunanza
i
Soci
e
le
Socie
componenti
la
Sezione
femminile
)
,
convinta
che
gli
attuali
Regolamenti
Governativi
sulla
prostituzione
recano
grande
iattura
al
diritto
comune
ed
all
'
uguaglianza
in
faccia
alla
legge
,
contrastano
alla
missione
educatrice
dello
Stato
,
dando
sanzione
ed
eccitamento
all
'
immoralità
;
offendono
la
personalità
e
la
dignità
della
donna
e
ledono
il
principio
essenziale
civile
della
riabilitazione
;
non
rispondono
od
almeno
inefficacemente
,
allo
scopo
con
cui
si
è
preteso
di
giustificarli
,
cioè
,
di
tutelare
la
pubblica
salute
;
Considerando
per
dolorosa
esperienza
,
come
la
famiglia
popolana
sia
più
di
ogni
altra
classe
da
questi
regolamenti
colpita
;
Augurando
tempi
migliori
in
cui
una
più
completa
coscienza
del
dovere
,
una
condizione
materiale
e
morale
più
elevata
per
la
donna
,
la
trasformazione
degli
eserciti
permanenti
,
e
un
più
equo
ordinamento
economico
,
tolgano
le
cagioni
precipue
della
prostituzione
;
Delibera
frattanto
di
associarsi
ai
nobili
sforzi
della
Federazione
Britannica
Continentale
e
per
essa
al
Comitato
Centrale
Italiano
costituitosi
in
Roma
all
'
uopo
di
ottenere
l
'
abrogazione
de
'
Regolamenti
surriferiti
.
E
autorizza
detto
benemerito
Comitato
a
giovarsi
di
questo
Atto
di
adesione
in
appoggio
alle
Petizioni
da
presentarsi
al
Parlamento
Nazionale
per
conseguire
l
'
intento
desiderato
.
StampaPeriodica ,
La
natura
della
donna
non
essendo
per
nulla
inferiore
a
quella
dell
'
uomo
,
essa
deve
per
ciò
essere
calcolata
eguale
a
lui
e
ammessa
in
conseguenza
a
godere
di
tutti
i
diritti
politici
e
civili
ch
'
egli
gode
.
E
questo
anche
se
co
'
fatti
la
donna
fino
ad
oggi
,
non
avesse
potuto
provare
la
sua
capacità
in
nessuna
guisa
.
Imperocché
la
nullità
in
cui
si
è
lasciata
languire
,
la
grettezza
delle
idee
in
cui
venne
cresciuta
,
l
'
ambiente
ristretto
della
famiglia
,
che
non
è
atto
a
farle
comprendere
i
bisogni
sociali
e
i
portati
del
progresso
,
e
più
specialmente
la
schiavitù
delle
costumanze
,
che
le
pesa
sopra
come
un
coperchio
di
piombo
,
ben
potrebbero
averle
compresse
quelle
facoltà
che
distinguono
l
'
essere
intelligente
e
cosciente
e
capace
,
e
potrebb
'
essere
,
come
io
calcolo
che
in
fatto
sia
,
ch
'
ella
non
abbia
ancor
potuto
svolgere
interamente
tutta
la
sua
potenza
morale
e
intellettuale
.
Come
si
usa
chiudere
il
piede
delle
cinesi
in
breve
stivaletto
,
che
ne
arresta
lo
sviluppo
e
lo
condanna
a
una
picciolezza
deforme
,
che
offende
l
'
estetica
della
persona
,
così
si
fece
col
cervello
della
povera
donna
;
eppoi
si
osa
far
paragoni
,
confrontare
le
opere
di
lei
con
quelle
dell
'
uomo
,
le
di
cui
facoltà
,
per
converso
,
si
sono
spinte
sempre
al
loro
sviluppo
massimo
.
La
ingiustizia
non
potrebbe
essere
più
manifesta
né
la
protesta
da
parte
nostra
per
quanto
alta
suonasse
potrebbesi
chiamare
esagerata
.
E
chiedendo
noi
che
ci
si
parifichi
e
ci
si
provi
poi
su
tutti
i
rami
che
l
'
uomo
ha
discorso
e
discorre
,
non
chiediamo
che
quanto
per
legge
divina
ed
umana
ci
è
dovuto
.
Ma
quanto
verrò
esponendo
,
partendo
dal
punto
prefissomi
di
consigliare
la
conquista
di
ciò
che
ci
è
dovuto
di
diritto
,
non
offende
la
legittimità
di
questo
diritto
,
ch
'
io
riconosco
in
natura
e
che
ci
dovrebbe
venire
conceduto
appunto
per
diritto
naturale
.
Ma
ben
sappiamo
che
nel
mondo
ha
sempre
avuto
maggiore
potenza
il
diritto
della
forza
che
la
forza
del
diritto
,
laonde
occorsero
secolari
rivoluzioni
prima
che
l
'
umanità
purgasse
sé
di
questo
turpe
peccato
,
e
non
ancora
v
'
è
giunta
,
ché
la
indegna
guerra
che
si
combatte
in
Oriente
è
una
macchia
che
si
stampa
indelebile
sulla
nostra
civiltà
,
che
ben
dobbiamo
riconoscere
essere
ancora
una
civiltà
pigmea
.
È
ad
una
rivoluzione
pacifica
,
senza
urti
,
né
scosse
violente
,
ch
'
io
v
'
invito
,
o
sorelle
.
Se
quello
che
io
intendo
raccomandarvi
,
ci
venisse
proposto
dall
'
uomo
,
io
prima
,
v
'
alzerei
la
voce
contro
.
Quando
l
'
uomo
consiglia
alla
donna
di
andare
alla
conquista
del
proprio
diritto
,
io
ci
vedo
per
entro
quel
consiglio
un
'
ipocrisia
che
mi
ripugna
;
ci
scorgo
un
'
ironia
,
che
mi
fa
male
.
Quando
la
parte
a
noi
avversa
ci
dice
,
verbi
grazia
:
Suvvia
,
donna
,
vuoi
tu
il
tuo
posto
tra
gli
esseri
che
valgono
qualche
cosa
nel
mondo
intellettuale
?
Vuoi
tu
aver
parte
nella
politica
,
vuoi
tu
che
vengano
tolti
certi
articoli
del
codice
che
ti
disonorano
?
Mostratene
degna
.
Corri
la
lizza
con
noi
e
avanzaci
o
ci
sii
pari
nella
lotta
.
Se
vuoi
che
ti
coroniamo
de
'
nostri
diritti
,
manifestaci
che
questi
diritti
non
sarebbero
per
te
un
peso
troppo
superiore
alle
tue
forze
,
con
prove
di
fatto
.
Leva
la
macchia
di
debolezza
che
i
secoli
t
'
imposero
e
noi
di
buon
grado
ti
dichiareremo
nostra
eguale
.
Parmi
di
scorgere
in
queste
parole
che
spesso
simulati
amici
ci
indirizzano
un
insulto
che
giustificherebbe
qualunque
più
energica
protesta
.
Sarebbe
lo
stesso
che
l
'
uomo
libero
dicesse
al
galeotto
dalla
corta
e
pesante
catena
:
Vedi
là
quell
'
erta
cima
?
Provati
a
salirla
con
me
e
vediamo
chi
primo
l
'
aggiunge
.
Quell
'
infelice
guarderebbe
agli
anelli
che
lo
costringono
a
un
passo
misurato
e
non
risponderebbe
che
con
un
sospiro
.
Come
fa
la
povera
donna
quando
sentesi
rispondere
di
competere
oggi
con
l
'
uomo
e
di
mostrarsi
alla
sua
altezza
.
E
il
paragone
regge
,
ché
i
pregiudizi
,
certe
abitudini
,
che
si
impongono
più
delle
leggi
,
e
la
monca
istruzione
,
superficialissima
che
al
presente
viene
impartita
alla
donna
,
la
incatenano
peggio
che
nol
sia
il
galeotto
,
epperò
assai
difficilmente
essa
può
vincere
,
o
solo
mostrarsi
eguale
all
'
uomo
nelle
opere
della
mente
e
della
mano
,
o
se
lo
può
,
è
per
un
miracolo
del
suo
ingegno
,
che
deve
essere
straordinario
in
tal
caso
.
Vuolsi
però
considerare
che
se
malgrado
questo
ella
ha
dato
pure
buone
prove
di
sé
:
se
malgrado
che
da
secoli
,
il
suo
cervello
non
ebbe
il
voluto
sviluppo
,
e
crebbe
tisica
pianta
,
eppure
ha
dato
frutti
non
disgustosi
al
palato
,
da
ciò
puossi
arguire
quanto
avrebbe
potuto
se
ogni
cosa
le
fosse
stata
favorevole
,
se
stata
fosse
coltivata
,
se
il
sole
dell
'
istruzione
l
'
avesse
riscaldata
,
se
attinto
avesse
sempre
alla
fonte
del
sapere
.
Questa
considerazione
soltanto
è
un
argomento
formidabile
che
abbatte
i
contrari
.
Ma
io
parlo
in
famiglia
,
alle
mie
sorelle
e
a
queste
dico
che
ci
è
possibile
nella
presente
condizione
preparare
quel
rivolgimento
sociale
,
che
è
il
nostro
obbiettivo
.
Protestiamo
contro
chi
del
partito
a
noi
avverso
,
ce
lo
consiglia
nascondendo
un
sorriso
di
compassione
,
ma
noi
uniamoci
e
lavoriamo
attive
,
indefesse
,
concordi
a
questo
scopo
.
Io
ben
so
che
per
ciò
fare
ci
conviene
avere
la
virtù
dell
'
apostolo
,
ci
conviene
,
all
'
uopo
,
saper
coronare
le
nostre
tempie
della
corona
di
spine
che
inghirlanda
la
fronte
dell
'
apostolo
-
martire
.
Ma
nessuno
cosa
buona
né
fu
iniziata
,
né
condotta
al
suo
possibile
termine
se
non
ebbe
e
i
suoi
apostoli
e
i
mariti
suoi
.
Chi
dunque
di
noi
si
sente
la
forza
morale
necessaria
,
chi
ha
la
coscienza
del
proprio
valore
,
chi
sente
di
poter
qualche
cosa
,
sorga
alla
lotta
e
quanto
può
faccia
a
vantaggio
della
causa
comune
(...)
.
(...)
O
donne
,
nel
cui
intelletto
v
'
è
la
scintilla
che
dà
fuoco
all
'
ingegno
vero
,
o
donne
,
che
sareste
suscettibili
di
adoprarvi
per
il
bene
del
vostro
sesso
,
o
compagne
nostre
che
avreste
la
potenza
di
esercitare
un
'
influenza
massima
e
portare
ciascuna
nella
propria
città
,
ciascuna
nel
proprio
cantuccio
,
un
beneficio
alla
condizione
della
donna
in
generale
,
sorgete
compatte
e
date
aiuto
alle
vostre
sorelle
e
fate
che
queste
possano
migliorarsi
;
così
che
un
giorno
,
in
quel
dì
che
ci
verrà
accordato
l
'
esercizio
de
'
nostri
diritti
,
esse
non
siano
troppo
al
disotto
de
'
nuovi
doveri
che
questi
diritti
loro
imporranno
.
Siamo
unite
;
associamoci
tutte
.
Nell
'
associazione
sta
la
vera
leva
del
progresso
.
Impadroniamoci
dell
'
istruzione
;
sforziamone
il
tempio
.
Finora
,
sebbene
noi
possiamo
essere
maestre
,
siamo
sempre
subalterne
all
'
uomo
(...)
.
(...)
Chi
trascura
,
trovando
sé
abbastanza
soddisfatto
,
di
sorgere
a
protestare
contro
qualsivoglia
ingiustizia
,
che
colpisce
più
direttamente
altri
,
quegli
manca
ad
un
dovere
sacrosanto
,
infrange
uno
de
'
canoni
primi
della
solidarietà
,
che
deve
esistere
fra
gli
individui
d
'
una
stessa
specie
.
Converrebbe
che
fino
dai
primi
suoi
anni
la
donna
venisse
ammonita
di
curare
la
dignità
del
suo
sesso
,
come
la
propria
e
il
suo
dovere
le
venisse
additato
ben
altrimenti
che
al
presente
.
Converrebbe
le
si
dicesse
,
non
consistere
esso
nella
sommissione
,
nell
'
umiltà
,
ch
'
è
spesso
la
negazione
della
nostra
individualità
,
e
che
molto
somiglia
a
viltà
;
che
non
è
quel
sentimento
di
modestia
,
il
quale
rende
tanto
superiore
un
animo
che
sia
naturalmente
bello
,
un
ingegno
nato
a
brillare
,
un
carattere
che
abbia
qualità
distinte
.
Converrebbe
le
si
dicesse
non
consistere
esso
nella
abnegazione
completa
di
sé
,
che
di
sovente
può
originare
fiacchezza
;
poiché
s
'
è
bello
il
sacrificio
,
conviene
che
questo
sia
consumato
per
uno
scopo
nobile
,
santo
ed
utile
,
sia
illuminato
,
non
cieco
;
sia
tale
da
sublimare
chi
lo
compie
,
non
da
renderlo
inferiore
alla
sua
stessa
natura
(...)
.
(...)
Fino
a
qui
alla
donna
venne
insegnato
che
il
suo
primo
dovere
,
quasi
l
'
unico
,
è
l
'
obbedienza
passiva
,
la
qualità
ch
'
era
il
primo
attributo
dello
schiavo
,
e
che
in
essa
si
nascondeva
il
segreto
della
sua
futura
felicità
.
Io
vorrei
che
ben
altro
venisse
appreso
a
lei
che
dev
'
essere
il
cardine
della
famiglia
,
che
deve
reggere
e
non
essere
retta
.
Io
vorrei
che
non
si
curasse
con
soverchio
amore
di
spegnere
in
lei
ogni
energia
istintiva
,
sotto
il
pretesto
specioso
,
che
la
donna
deve
solo
emergere
per
i
vezzi
suoi
,
che
ha
da
governare
più
con
la
potenza
dell
'
amore
,
che
inspira
la
sua
bellezza
fisica
,
che
con
le
qualità
dell
'
intelletto
e
del
cuore
(...)
.
(...)
E
riflettendo
che
qualunque
cosa
noi
compiamo
in
male
o
in
bene
,
il
biasimo
o
la
lode
non
ricade
solo
sopra
di
noi
,
ma
su
tutte
le
compagne
nostre
,
dovremmo
essere
sollecite
di
evitare
fin
l
'
ombra
del
male
e
curarci
in
ogni
guisa
del
bene
per
onorare
il
nostro
sesso
e
fargli
acquistare
stima
sempre
maggiore
.
Dovremmo
soffocare
ogni
velleità
di
leggerezza
,
ogni
vanità
,
ogni
picciolezza
,
ed
elevarci
al
disopra
anche
della
nostra
stessa
natura
,
mirando
all
'
alto
obbiettivo
.
Chi
s
'
adopera
per
un
'
idea
,
chi
si
prefigge
un
fine
,
chi
per
raggiungerlo
non
teme
sacrificii
e
non
s
'
arresta
nella
lotta
,
chi
vuole
e
vuole
ad
ogni
costo
,
quegli
riesce
.
E
noi
,
associate
a
questo
intento
benefico
,
con
questo
principio
comune
,
anche
oggi
che
la
nostra
condizione
è
sempre
di
dipendenti
,
possiamo
ciò
nulla
ostante
,
adoprarci
a
nostro
vantaggio
,
quando
siamo
determinate
e
volonterose
.
Quando
non
vogliamo
trascurare
di
aiutare
vuoi
col
censo
,
vuoi
con
l
'
ingegno
,
vuoi
con
l
'
opera
nostra
l
'
istruzione
femminile
,
di
promuoverla
da
per
ogni
dove
,
di
farla
progredire
,
di
far
progredire
il
lavoro
professionale
,
di
perfezionare
quel
lavoro
industriale
,
che
anche
al
presente
è
conceduto
alla
donna
,
di
sostenere
in
questo
come
in
qualsivoglia
cosa
il
diritto
muliebre
.
Da
questa
azione
concorde
e
assidua
,
potrà
venire
quel
bene
che
aneliamo
e
iniziarsi
quella
riforma
nei
costumi
,
che
sarà
la
precorritrice
della
riforma
radicale
che
muterà
la
faccia
della
società
(...)
.
StampaPeriodica ,
Lo
spirito
settario
è
improvvido
consigliere
.
«
Il
dogmatismo
perderà
,
un
dì
o
l
'
altro
,
fino
il
titolo
ed
il
nome
di
scienza
»
disse
Ausonio
Franchi
,
e
come
cosa
caduca
non
deve
presiedere
ciò
che
si
ha
diritto
di
considerare
come
scienza
eccellentissima
.
«
La
storia
rivela
,
dice
Littré
,
nella
sua
Filosofia
Positiva
,
l
'
instabilità
delle
dottrine
metafisiche
»
,
e
noi
,
eredi
del
secolo
XVIII
,
ammettiamo
nel
codice
conseguenze
ben
terribili
,
di
quella
metafisica
trascendentale
,
che
fuorvia
il
sano
criterio
dell
'
uomo
pratico
,
e
a
cui
si
devono
tante
pagine
insanguinate
della
storia
!
L
'
indissolubilità
del
matrimonio
e
la
eterna
tutela
della
donna
sono
due
gravi
errori
del
nostro
codice
,
sono
vere
mostruosità
,
che
col
progredire
dell
'
incivilimento
dovranno
scomparire
.
Devesi
parificare
la
condizione
dei
due
sessi
,
accordare
ed
entrambi
la
responsabilità
delle
loro
azioni
,
concorrere
diritti
ed
imporre
doveri
con
equa
ripartizione
,
bandire
la
prepotenza
,
levare
alla
donna
una
tutela
indecorosa
,
offensiva
ed
ingiusta
;
considerarla
,
non
più
come
un
essere
inferiore
,
debole
,
incapace
,
ma
come
intelligenza
capace
di
agire
,
di
amministrare
i
propri
beni
,
e
non
porla
in
balia
di
un
marito
,
che
talvolta
colla
forza
e
la
minaccia
,
le
estorce
adesioni
e
firme
che
sono
la
di
lei
condanna
(...)
.
(...)
Davvero
che
egli
è
un
far
troppo
la
corte
al
motto
ecclesiastico
:
L
'
uomo
non
separi
ciò
che
Dio
congiunge
Ma
al
Municipio
,
Dio
non
c
'
entra
,
e
non
credo
che
il
signor
Sindaco
,
si
senta
in
quel
momento
invasato
da
idee
papaline
,
e
si
creda
seriamente
l
'
infallibile
rappresentante
di
Dio
sulla
terra
.
Oh
se
così
fosse
,
perché
colla
sciarpa
ufficiale
,
monsignor
sindaco
,
non
mette
anche
la
mitra
?
Sarebbe
logico
.
Purtroppo
nelle
presenti
controversie
,
fra
il
bisbiglio
di
tante
voci
contraddittorie
,
una
mi
ripercuote
l
'
orecchio
,
ed
è
una
frase
convenzionale
,
da
tutti
interpretata
a
piacimento
.
S
'
invoca
da
leggi
e
da
filosofi
il
diritto
naturale
;
ma
chi
lo
rispetta
?
Non
l
'
uomo
a
cui
il
codice
accorda
non
pochi
privilegi
:
non
il
marito
,
che
è
protetto
dal
codice
;
non
il
potente
,
che
sa
di
avere
nel
codice
un
benevole
ausiliario
;
non
l
'
avvocato
,
che
,
protetto
dalla
toga
,
scende
talvolta
all
'
insulto
ed
all
'
ingiuria
contro
la
parte
avversaria
o
l
'
imputato
;
e
possiamo
ripetere
con
Vico
:
Le
gare
degli
ingegni
,
più
che
qual
si
voglia
altro
contrasto
,
si
dimostrano
veementi
ed
accanite
ma
non
eque
.
La
discussione
trascende
in
querela
,
l
'
arringa
in
ingiuria
,
il
libero
giudizio
in
pressione
,
e
talvolta
assistiamo
col
cuore
stretto
,
allo
svolgimento
davanti
ai
tribunali
di
certi
drammi
,
che
terminano
nel
carcere
o
nel
manicomio
.
Faccio
appello
all
'
evidenza
di
alcuni
fatti
contemporanei
,
né
quali
si
vide
la
giustizia
o
prostituirsi
alla
potenza
o
assecondare
gli
intrighi
con
colpevole
condiscendenza
.
E
ogni
giorno
non
siamo
spettatori
di
disordini
che
fanno
raccapricciare
gli
onesti
,
dove
si
vede
la
legge
premere
sul
debole
e
colpire
la
donna
,
per
la
sola
colpa
di
essere
donna
,
cioè
considerata
inferiore
,
incapace
,
e
posta
in
coda
agli
idioti
,
agli
imbecilli
,
ai
mentecatti
?
Il
codice
offese
la
donna
nella
sua
dignità
;
seguì
la
dottrina
religiosa
che
la
vuol
soggetta
a
penitente
,
considerata
causa
del
male
e
degradata
!
Nei
libri
così
detti
sacri
è
sempre
dipinta
come
impura
,
oggetto
di
compassione
,
avvilita
,
venduta
.
Si
tengono
concilii
per
chiarire
il
gran
problema
,
se
la
donna
è
dotata
di
anima
,
e
si
crede
aver
detto
l
'
ultima
parola
deificando
il
mito
della
Vergine
-
Madre
.
Tutto
intorno
a
lei
è
pregiudizio
ed
errore
,
e
la
prepotenza
maschile
volentieri
ammette
una
inferiorità
,
che
le
assicura
lo
scettro
,
rifiutandosi
di
ascoltare
le
perorazioni
della
vittima
,
che
si
dichiara
incompetente
onde
imporle
silenzio
.
Ma
perché
una
tanta
ingiustizia
?
Perché
la
legge
si
fa
complice
del
più
volgare
pregiudizio
e
non
propugna
che
ciò
,
che
tende
a
stringerla
nel
circolo
magico
di
una
sedicente
inferiorità
?
(...)
.
(...)
Badate
,
la
donna
è
una
forza
latente
,
che
se
compressa
diverrà
pericolosa
.
Voi
l
'
allontanate
dalla
legge
ed
essa
si
abbandona
all
'
intrigo
;
l
'
astuzia
è
la
specialità
dei
deboli
;
le
contestate
la
sua
dignità
;
ed
essa
corre
tra
le
file
dell
'
esercizio
clericale
,
ove
la
si
blandisce
con
lusinghe
e
le
si
promette
la
gloria
nel
cielo
.
La
respingete
dall
'
aula
universitaria
,
ed
essa
si
rifugia
in
chiesa
;
in
mancanza
di
scienza
positiva
,
che
le
è
vietata
,
si
appassiona
per
la
metafisica
,
e
respinta
dalla
società
,
cerca
un
conforto
nei
sogni
e
nelle
illusioni
dello
spirito
.
La
nullità
e
la
leggerezza
femminile
sono
opera
vostra
,
o
signori
;
l
'
avete
condannata
ed
essa
si
vendica
.
Le
negate
autorità
,
intelligenza
,
rettitudine
,
energia
,
coraggio
,
ed
essa
corre
a
piangere
in
un
confessionale
.
Reietta
dagli
uomini
si
consacra
a
Dio
.
Il
quadro
è
miserando
,
ma
è
opera
vostra
.
Accordatele
quelle
franchigie
,
che
chiede
in
nome
del
diritto
naturale
,
e
rialzate
la
di
lei
dignità
;
divenuta
persona
e
non
trastullo
,
essa
ripudierà
le
frivole
abitudini
di
una
vita
nulla
,
per
consacrarsi
all
'
opera
santissima
di
incivilire
l
'
umanità
e
sorreggere
l
'
uomo
nelle
penose
fatiche
della
vita
pubblica
.
Ricordatevi
,
o
legislatori
,
che
la
degradante
schiavitù
abbrutisce
anche
i
migliori
ingegni
che
voi
cercaste
ognora
di
distruggere
il
senso
morale
nella
donna
,
sopprimendone
la
personalità
.
Non
ci
calunniate
,
o
signori
,
offendereste
l
'
opera
vostra
(...)
.
StampaPeriodica ,
La
stampa
periodica
o
giornaliera
dovrebbe
essere
una
amica
capace
di
venirci
a
illuminare
a
consigliare
a
correggere
,
sotto
veste
di
appagare
la
nostra
brama
di
apprendere
le
notizie
politiche
del
giorno
;
di
conoscere
le
nuove
importanti
scoperte
della
scienza
,
di
sapere
quali
dottrine
nuove
i
filosofi
i
moralisti
i
pedagogisti
,
abbiano
cavato
dalle
antiche
,
a
guida
norma
inspirazione
delle
presenti
e
future
generazioni
;
un
'
onesta
curiosità
,
che
potrebbe
esserci
feconda
di
molto
bene
,
quando
venisse
onestamente
soddisfatta
.
Ma
di
un
'
istituzione
proficua
s
'
è
abusato
e
oltrepassandone
i
limiti
ed
esagerandone
il
bisogno
,
s
'
è
dato
vita
a
una
quantità
straordinaria
di
giornali
e
periodici
,
da
procurarne
ai
lettori
un
'
indigestione
,
tanto
più
seria
e
di
tristi
conseguenze
,
in
quanto
si
diffusero
pagine
che
contenevano
nonché
lumi
ammonimenti
consigli
saggi
,
opportuni
,
valevoli
,
un
veleno
sottile
sottile
,
corrompitore
dell
'
anima
.
In
siffatto
modo
libertà
venne
insultata
e
costretta
a
velarsi
la
faccia
e
in
sua
vece
sorse
licenza
,
che
,
impunemente
vestita
del
gran
peplo
della
dea
,
che
guida
i
popoli
a
'
loro
destini
,
felice
della
maschera
che
agli
ingenui
o
ignoranti
la
nasconde
,
si
compiace
spargere
fra
il
popolo
,
avido
di
luce
,
di
verità
,
la
parola
mentita
della
sua
fede
di
corruzione
:
né
il
mal
gioco
accenna
avere
un
termine
,
ché
continua
tuttavia
,
riempiendo
di
dolore
chi
vorrebbe
che
il
giornalismo
,
compreso
della
sua
missione
,
la
compisse
quale
un
apostolato
.
Ma
perché
mai
di
una
cosa
che
potrebbe
riuscire
tanto
benefica
e
ch
'
è
,
come
dissi
,
una
necessità
de
'
tempi
,
come
mai
se
ne
fece
uno
strumento
di
dissolvimento
morale
?
Quando
si
potesse
avere
un
giornalismo
che
tendesse
allo
scopo
,
che
il
giornalismo
onesto
dovrebbe
prefiggersi
,
come
ci
sarebbe
facile
rifare
l
'
uomo
,
dar
vita
vigorosa
al
suo
pensiero
,
educare
il
suo
sentimento
,
indirizzarlo
per
quella
via
che
a
libertà
vera
conduce
;
invece
,
il
giornalismo
che
Italia
a
suo
disdoro
può
in
oggi
vantare
,
salvo
le
belle
,
splendide
eccezioni
,
è
tutto
vanamente
ciarliero
,
pecca
di
pretenzioso
,
è
spesso
pettegolo
,
litigioso
,
presto
alla
polemica
personale
,
allo
insulto
,
alla
calunnia
e
diffonditore
sotto
forma
di
cronaca
amena
,
d
'
immoralità
;
ché
si
fa
eco
di
processi
scandalosi
,
ché
registra
ogni
sorta
di
delitti
,
con
una
leggerezza
colpevole
;
ché
narra
le
cose
più
sozze
,
più
abbominevoli
,
più
nefande
,
con
un
buon
umore
indecente
,
o
con
un
sorriso
beffardo
;
ché
nelle
appendici
,
ammanisce
i
più
scapigliati
romanzi
della
scuola
francese
;
e
i
lettori
non
educati
a
serietà
,
non
avvezzi
alla
riflessione
,
al
discernimento
,
ci
si
abituano
a
letture
tanto
pericolose
;
e
ne
hanno
scuola
,
ripeto
,
di
corruzione
;
ci
si
abituano
,
poi
che
ben
lo
si
sa
,
che
per
la
natura
dell
'
uomo
il
male
come
il
bene
è
quistione
d
'
abitudine
,
e
a
forza
di
leggere
di
latrocini
,
di
omicidi
,
di
suicidi
e
via
di
seguito
,
narrati
con
tanta
superficialità
,
l
'
uomo
incolto
,
non
trova
in
fine
la
colpa
così
orribile
,
anzi
spesso
la
trova
rivestita
di
una
certa
luce
,
sia
pure
luce
sinistra
,
circondata
di
una
specie
di
aureola
,
che
potrebbe
attrarlo
se
incauto
;
anche
il
tristo
nell
'
esserlo
ci
mette
il
suo
amor
proprio
.
A
questo
brutto
stato
di
cose
si
siamo
ridotti
,
perché
dimenticossi
che
la
stampa
è
un
sacerdozio
,
e
la
si
assunse
quale
un
mestiere
(...)
.
StampaPeriodica ,
La
posizione
sociale
della
donna
,
a
giudicare
dalle
apparenze
,
è
dignitosa
;
dico
a
giudicare
dalle
apparenze
,
perché
non
posso
chiamar
dignitosa
la
posizione
di
una
classe
di
persone
e
questa
è
la
regola
e
non
l
'
eccezione
nei
paesi
occidentali
la
quale
con
un
solo
articolo
del
Codice
,
è
tenuta
alla
cieca
ubbidienza
e
sottomissione
verso
chi
ha
cooperato
a
dettare
quell
'
articolo
;
ben
pochi
sono
i
Codici
europei
che
non
contengono
l
'
ingiunzione
esplicita
,
che
la
moglie
deve
ubbedienza
al
marito
:
solo
nella
revisione
legislativa
del
1865
,
l
'
atto
di
ubbidienza
venne
soppresso
nel
Codice
italiano
.
L
'
esclusione
poi
della
donna
da
ogni
legislazione
,
e
la
sua
impotenza
riguardo
alle
istituzioni
nazionali
,
che
non
sono
se
non
istituzioni
a
cui
la
donna
non
ha
prestato
il
suo
concorso
,
fanno
sì
che
la
vita
morale
dei
popoli
si
risente
assai
della
mancanza
della
influenza
femminile
;
l
'
assenza
completa
dell
'
influenza
di
donne
oneste
ed
intelligenti
nello
Stato
,
deve
riguardarsi
come
un
abuso
non
lieve
,
e
non
poche
istituzioni
avrebbero
un
aspetto
ben
diverso
,
se
si
fossero
consultate
anche
le
loro
opinioni
e
sentimenti
.
È
cosa
innegabile
che
l
'
ingiustizia
reca
danno
a
quello
che
la
commette
non
meno
che
a
quello
che
la
subisce
,
demoralizzando
sì
l
'
uno
che
l
'
altro
(...)
.
Il
desiderio
dell
'
Europeo
incivilito
,
di
voler
continuare
le
tradizioni
antiche
,
riguardo
alla
donna
tradizioni
che
per
conto
suo
egli
ha
rinnegate
,
dichiarando
che
nessuno
ha
il
diritto
di
arrogarsi
un
potere
illimitato
sulla
sorte
altrui
e
di
volerla
segregata
da
tutti
quegli
interessi
,
che
più
importano
al
cittadino
;
di
volerla
tenere
estranea
a
tutto
ciò
che
si
chiama
politica
,
ossia
arte
e
scienza
di
governare
un
popolo
,
e
ciò
che
solo
tocca
alle
masse
di
farsi
governare
da
uomini
di
Stato
scelti
bene
;
ed
infine
,
la
sua
brama
di
disporre
,
egli
solo
,
senza
il
concorso
di
lei
,
dei
mezzi
per
influenzare
le
leggi
,
dalle
quali
gli
individui
e
la
comunità
vengono
retti
,
possono
essere
in
parte
inconsci
,
e
conseguenza
di
pregiudizi
,
di
spensieratezza
,
di
indifferenza
,
ma
non
sono
certamente
segni
di
uno
spirito
liberale
,
disinteressato
ed
equo
.
La
circostanza
inoltre
,
che
anche
nella
donna
europea
l
'
uomo
si
ostina
a
voler
vedere
null
'
altro
che
la
generatrice
e
la
governante
di
casa
,
e
per
tale
motivo
persiste
a
negarle
la
facoltà
e
l
'
opportunità
di
lavorare
efficacemente
al
perfezionamento
del
suo
essere
intellettuale
e
morale
,
ridonda
a
danno
di
tutti
,
sebbene
i
pregiudizi
impediscano
agli
indifferenti
di
accorgersene
;
soltanto
quando
si
avrà
permesso
alla
voce
femminile
di
prender
parte
alle
decisioni
che
riguardano
il
suo
sesso
,
di
accennare
agli
inconvenienti
e
alle
sofferenze
che
pesano
su
di
esso
,
e
che
l
'
altro
sesso
non
può
comprendere
,
perché
,
non
le
sente
,
gli
uomini
potranno
parlare
di
libertà
civile
,
di
autonomia
individuale
e
di
rispetto
alla
personalità
umana
,
senza
essere
tacciati
d
'
ipocrisia
.
StampaPeriodica ,
I
luttuosi
avvenimenti
che
contrastarono
l
'
Italia
nostra
negli
ultimi
giorni
del
1878
non
devono
venir
posti
in
oblio
.
Gran
danno
sarebbe
invero
se
l
'
impressione
prodotta
dall
'
attentato
esecrabile
contro
un
Sovrano
amato
e
devoto
al
bene
dei
suoi
sudditi
,
e
dalle
congiure
scoperte
in
varie
parti
del
regno
,
scomparisse
con
quella
medesima
rapidità
con
cui
nacque
,
e
se
quei
delitti
si
attribuissero
unicamente
alla
manchevole
sorveglianza
governativa
od
alla
influenza
rovinosa
,
ma
passeggera
,
delle
teorie
di
sconfinata
libertà
imprudentemente
professate
.
Quando
si
vedono
frutti
di
tal
natura
,
bisogna
dire
che
il
male
abbia
radici
assai
più
profonde
.
Né
tali
radici
saranno
difficili
a
scuoprirsi
da
chi
voglia
spassionatamente
considerare
le
condizioni
anormali
,
in
cui
si
trova
da
molti
e
molti
anni
la
società
in
Italia
.
Una
rivoluzione
,
che
abbatté
sette
troni
,
non
poteva
a
meno
di
produrre
negli
animi
e
nelle
menti
un
gran
turbamento
,
accresciuto
a
cento
doppi
ancora
dalla
lotta
perdutamente
tra
lo
Stato
e
la
Chiesa
.
Come
può
rispettare
i
decreti
del
potere
civile
ed
ecclesiastico
quel
popolo
,
che
assiste
ormai
da
quattro
lustri
ad
un
tale
spettacolo
?
Aggiungasi
la
propaganda
materialista
,
il
falso
avviamento
che
si
vuol
dare
e
che
si
è
dato
all
'
istruzione
,
l
'
empietà
di
molta
parte
della
stampa
,
il
disordine
dei
partiti
parlamentari
,
il
dissesto
economico
,
la
confusione
delle
amministrazioni
date
in
preda
ad
uomini
incapaci
,
solo
perché
appartenenti
a
questa
o
a
quella
chiesuola
politica
,
e
si
comprenderà
come
a
poco
a
poco
si
dovesse
venire
fino
agli
eccidi
di
Napoli
,
di
Firenze
,
di
Pisa
.
Né
vale
a
dire
che
i
medesimi
mali
appaiono
in
istati
più
solidi
e
meno
liberali
del
nostro
;
che
,
se
bene
si
consideri
,
ancora
essi
trovansi
sotto
molti
aspetti
in
condizioni
analoghe
alle
nostre
.
A
combattere
tanto
male
non
sono
troppe
tutte
le
forze
della
Società
,
ché
anzi
si
richiedono
in
ispecie
quelle
dei
privati
,
e
più
particolarmente
di
quell
'
elemento
conservatore
che
finora
si
è
tenuto
troppo
in
disparte
e
la
necessità
del
quale
,
per
la
salute
comune
,
ormai
nessuno
contesta
.
Egli
è
appunto
al
fine
di
contribuire
nelle
misure
delle
nostre
forze
a
quest
'
opera
rigeneratrice
e
di
offrire
un
campo
agli
uomini
di
parte
nostra
,
che
pur
sono
numerosi
,
ma
sparsi
in
tutto
il
paese
,
che
noi
intendiamo
fondare
questa
Rivista
.
L
'
apparizione
di
un
nuovo
Periodico
quando
ne
esistono
già
tanti
,
così
generali
come
speciali
,
e
fra
gli
altri
alcuni
a
cui
non
si
può
contestare
né
l
'
accuratezza
della
redazione
,
né
la
frequenza
di
lavori
dovuti
ai
più
reputati
scrittori
d
'
Italia
,
potrà
forse
parere
a
tutta
prima
poco
opportuna
.
Ma
chi
ben
guardi
,
a
molti
di
questi
periodici
,
manca
un
carattere
importante
,
il
carattere
politico
,
e
se
pure
vi
è
,
non
può
a
nostro
avviso
dirsi
sano
e
giovevole
al
bene
della
patria
.
Alcuni
periodici
infatti
si
vantano
di
offrire
un
campo
aperto
a
tutte
le
opinioni
più
disparate
,
altri
hanno
tali
principi
e
tale
indirizzo
che
tendono
a
deviare
sempre
maggiormente
dal
retto
sentiero
la
mente
delle
nostre
popolazioni
;
altri
infine
tendono
a
propagare
sempre
più
quel
veleno
,
onde
pur
troppo
si
rendono
ogni
giorno
più
visibili
i
funesti
effetti
.
Imperocché
,
giova
qui
ripeterlo
,
a
noi
sembra
fuori
di
dubbio
che
le
cospirazioni
tutto
dì
rinascenti
,
e
i
disordini
ai
quali
l
'
Italia
è
da
qualche
tempo
in
preda
,
trovino
una
delle
loro
più
dirette
cagioni
appunto
nella
stampa
.
Che
se
tale
difetto
appare
più
grave
che
mai
nella
stampa
quotidiana
,
non
si
può
dire
che
sia
meno
nociva
quella
che
tiene
un
posto
di
mezzo
fra
il
libro
ed
il
giornale
;
poiché
,
se
l
'
uno
va
per
le
mani
di
maggior
numero
di
persone
e
può
quindi
produrre
direttamente
un
guasto
più
esteso
,
non
conviene
dimenticare
che
dalle
Riviste
il
più
delle
volte
lo
scrittore
di
giornali
trae
le
sue
ispirazioni
,
che
le
dottrine
delle
Riviste
,
sminuzzate
e
spesso
esagerate
egli
distribuisce
e
rende
popolari
giorno
per
giorno
.
Ora
per
una
parte
tra
i
periodici
esclusivamente
dedicati
agli
studi
storici
,
filosofici
e
scientifici
,
per
l
'
altra
fra
le
riviste
politiche
o
troppo
avverse
all
'
attuale
costituzione
del
paese
,
o
troppo
ostili
ai
principi
religiosi
ci
sembra
possa
stare
benissimo
di
mezzo
la
Rassegna
Nazionale
.
Ci
diciamo
Nazionali
in
ispecie
,
perché
vogliamo
essere
italiani
di
cuore
e
quindi
trattare
ciò
che
altamente
risguarda
gli
interessi
della
Nazione
.
Intendiamo
pure
di
essere
conservatori
,
poiché
vogliamo
conservare
ciò
che
alla
Nazione
nostra
o
alla
prosperità
di
lei
ed
alla
sua
grandezza
si
appartiene
;
ma
conservatori
amici
del
progresso
e
dei
perfezionamenti
,
da
che
sappiamo
non
potersi
dare
conservazione
vera
senza
operosità
perfezionatrice
,
né
perfezionamento
senza
conservazione
.
Cattolici
ed
italiani
,
pur
rispettando
sempre
le
convinzioni
e
le
credenze
altrui
,
noi
coopereremo
,
per
la
nostra
parte
,
a
conservare
le
istituzioni
religiose
,
morali
,
sociali
,
civili
,
e
politiche
dell
'
Italia
.
Le
istituzioni
religiose
,
perché
noi
Cattolici
e
sincerissimamente
devoti
alla
Chiesa
cattolica
,
quando
sorgano
quistioni
di
attinenza
tra
la
Religione
e
lo
Stato
,
pur
riconoscendo
la
necessità
che
lo
Stato
mantenga
i
diritti
propri
,
ci
proponiamo
di
insistere
e
raccomandare
la
sacra
necessità
di
rispettare
i
diritti
della
Chiesa
e
delle
coscienze
;
non
rispettati
i
quali
,
si
offendono
o
prima
o
poi
anche
i
diritti
della
civile
società
.
Le
istituzioni
morali
,
sociali
e
civili
,
e
perciò
ci
occuperemo
principalmente
di
ciò
che
risguarda
l
'
educazione
nei
suoi
modi
e
nelle
sue
forme
,
e
l
'
istruzione
privata
e
pubblica
nelle
sue
attinenze
colla
pubblica
o
privata
moralità
;
ponendo
in
chiaro
i
diritti
dei
padri
di
famiglia
di
contro
allo
Stato
,
e
tutto
ciò
che
interessa
la
proprietà
e
le
urgentissime
quistioni
,
che
riguardano
il
capitale
ed
il
lavoro
.
Cooperemo
a
conservare
le
istituzioni
politiche
infine
,
poiché
amiamo
questo
nostro
paese
,
ormai
felicemente
costituito
a
Nazione
colla
nobile
Casa
di
Savoia
,
questo
paese
retto
da
forme
eminentemente
liberali
e
possibili
di
politici
perfezionamenti
nell
'
orbita
delle
più
ampie
libertà
costituzionali
,
come
avremo
luogo
di
dimostrarlo
,
quando
occorrono
speciali
argomenti
,
per
esempio
le
riforme
alle
leggi
elettorali
così
politiche
come
amministrative
,
dove
ci
sembrano
necessari
due
grandi
criteri
,
l
'
uno
di
non
badare
solamente
al
numero
,
l
'
altro
di
non
badare
solamente
al
censo
.
Ma
questo
non
è
che
una
parte
del
programma
nostro
;
poiché
la
Rassegna
Nazionale
si
occuperà
pure
di
scienze
,
di
lettere
,
di
arti
,
in
quantoché
amiamo
che
i
nostri
Lettori
si
tengano
al
corrente
del
movimento
degli
studi
contemporanei
:
ma
sia
che
si
tratti
di
filosofia
o
di
scienze
,
di
letteratura
o
di
storia
,
di
economia
o
di
legislazione
,
combatteremo
le
teorie
materialistiche
e
razionaliste
.
Due
cose
ancora
vogliamo
notare
,
1°
che
non
vogliamo
discutere
dogmi
o
discipline
ecclesiastiche
,
si
di
che
noi
saremmo
incompetenti
e
ad
ogni
modo
risoluti
di
non
occupare
questo
campo
,
dove
è
facile
ai
non
competenti
l
'
errore
;
2°
che
mentre
siamo
conservatori
e
quindi
desiderosissimi
di
serbare
l
'
autorità
dello
Stato
,
abbiamo
in
animo
di
non
concedergli
,
per
l
'
amore
stesso
che
gli
portiamo
,
più
di
quello
che
le
sue
competenze
naturali
richiedono
;
dacché
ogni
trasmodare
dell
'
autorità
politica
e
giuridica
mena
necessariamente
alla
confusione
dell
'
ordine
religioso
,
civile
ed
anche
del
politico
.
Perciò
ci
sentiamo
disposti
,
nelle
questioni
attinenti
all
'
industria
ed
ai
commerci
,
a
sostenere
le
soluzioni
che
ci
offre
la
libertà
e
crediamo
che
ogni
vincolo
che
possa
giustamente
porsi
a
questa
libertà
venga
soltanto
da
principii
di
igiene
e
di
moralità
;
nelle
questioni
amministrative
ed
interne
,
persuasi
della
santità
di
quella
massima
che
la
smania
di
governare
è
il
più
funesto
dei
malanni
dei
Governi
del
giorno
(
Humboldt
)
,
favoriremo
il
vero
decentramento
per
avviare
il
paese
alla
libera
e
compiuta
esplicazione
dell
'
individuo
,
conciliando
coll
'
unità
dello
Stato
e
la
necessaria
autorità
del
governo
la
maggiore
ampiezza
di
attribuzioni
ai
Comuni
ed
alle
Provincie
.
In
questi
limiti
,
che
non
rinchiudono
certo
un
campo
troppo
ristretto
,
lasceremo
la
più
ampia
libertà
ai
nostri
collaboratori
e
ci
sforzeremo
di
dare
alla
Rivista
la
maggiore
varietà
tenendo
una
giusta
misura
fra
gli
articoli
risguardanti
argomenti
scientifici
,
storici
e
letterarii
e
quelli
concernenti
le
questioni
che
si
sogliono
chiamare
di
attualità
.
Da
queste
brevi
premesse
,
il
Lettore
ha
compreso
quale
sia
il
programma
.
È
inutile
il
ripetere
che
senza
essere
organi
di
alcuna
associazione
particolare
nel
campo
della
politica
,
la
nostra
pubblicazione
intende
appunto
di
contribuire
,
secondo
i
suoi
mezzi
alla
formazione
ed
alla
manifestazione
di
quel
partito
nazionale
e
conservatore
,
del
quale
tutti
sentono
oggidì
il
bisogno
e
che
pel
bene
dell
'
Italia
speriamo
di
vedere
tra
breve
sì
numeroso
e
potente
da
arrestare
il
paese
sulla
mala
via
nella
quale
altri
lo
spinge
e
ricondurlo
a
quella
forza
e
prosperità
,
a
cui
hanno
diritto
tutte
le
nazioni
libere
e
cristiane
.
StampaPeriodica ,
Argomento
per
noi
di
massimo
sconforto
per
l
'
avvenire
del
liberalismo
in
Italia
è
la
quasi
unanimità
di
cui
dànno
prova
in
questi
giorni
gli
organi
principali
della
stampa
italiana
,
nell
'
invocare
che
fanno
,
come
beneficio
massimo
per
il
nostro
paese
,
l
'
elezione
d
'
un
Papa
che
voglia
conciliarsi
con
lo
Stato
italiano
,
e
che
accettando
i
fatti
compiuti
lasci
libero
ai
cattolici
di
gettarsi
con
coscienza
tranquilla
in
mezzo
alle
nostre
lotte
politiche
.
Strana
contraddizione
è
questa
!
Tutti
riconoscono
la
follìa
delle
illusioni
quarantottesche
di
un
possibile
governo
liberale
dei
preti
,
di
una
possibile
conciliazione
nella
stessa
persona
delle
due
qualità
di
buon
Papa
dal
punto
di
vista
ecclesiastico
e
di
buon
re
dal
punto
di
vista
civile
e
liberale
.
Tutti
vi
dicono
che
non
si
capisce
come
già
allora
,
nel
1848
,
non
apparisse
a
tutti
evidente
che
la
Chiesa
cattolica
poggiandosi
sul
domma
,
ed
organizzata
a
gerarchia
con
governo
autocratico
,
non
poteva
affatto
coordinarsi
con
un
governo
civile
che
posi
sul
principio
elettivo
,
e
che
abbia
per
ragion
di
essere
la
esplicazione
di
tutte
le
libertà
,
di
quella
di
pensiero
,
di
coscienza
e
di
parola
quanto
di
ogni
altra
più
strettamente
politica
.
Ma
queste
cose
che
sono
chiare
a
tutti
quando
si
tratti
del
'48
e
del
governo
teocratico
degli
Stati
pontifici
fino
al
1870
,
non
sarebbero
dunque
più
vere
per
l
'
Italia
dal
'70
in
poi
,
dopo
che
la
Chiesa
ha
proclamato
il
Sillabo
ed
eretto
a
domma
l
'
infallibilità
papale
,
e
ciò
soltanto
perché
l
'
autorità
monarchica
non
è
più
riunita
nella
stessa
persona
con
l
'
autorità
papale
?
Dunque
quella
conciliazione
tra
le
due
istituzioni
che
non
sarebbe
assolutamente
possibile
quando
fossero
rappresentate
dallo
stesso
individuo
,
diventerebbe
per
la
sola
divisione
delle
persone
,
naturale
e
desiderabile
per
ogni
verso
!
E
come
ciò
?
Noi
non
giungiamo
davvero
a
capirlo
.
Forse
perché
il
Pontefice
non
è
più
egli
stesso
re
,
dunque
deve
poter
ammettere
la
libertà
di
coscienza
,
di
pensiero
e
di
parola
,
e
quindi
di
propaganda
anche
nell
'
errore
.
È
assurdo
il
supporlo
,
ammenoché
si
voglia
ritenere
che
il
nuovo
Pontefice
voglia
e
possa
trasformare
la
Chiesa
romana
in
Chiesa
nazionale
,
e
sé
in
un
arcivescovo
primate
d
'
Italia
,
valendosi
della
propria
infallibilità
per
negare
l
'
infallibilità
stessa
,
e
facendo
un
falò
del
Sillabo
e
dei
canoni
della
Chiesa
.
Quello
che
potrà
avvenire
sarà
,
bensì
,
che
il
Papa
,
cioè
a
dire
la
Chiesa
cattolica
romana
,
accetti
di
fare
,
per
ora
e
per
necessità
,
una
croce
sulla
questione
del
poter
temporale
,
e
che
non
accettando
,
ma
valendosi
delle
nostre
libere
istituzioni
,
entri
nella
lotta
con
tutte
le
sue
forze
,
nazionali
e
forestiere
,
al
solo
ed
unico
scopo
di
distruggere
o
snaturare
quelle
stesse
istituzioni
,
non
appena
si
fosse
impadronita
del
potere
.
Fin
dal
primo
numero
della
«
Rassegna
»
noi
dichiarammo
apertamente
il
nostro
pensiero
a
questo
proposito
.
Noi
temiamo
ogni
e
qualunque
conciliazione
tra
il
nostro
governo
e
il
Papato
,
perché
non
crediamo
che
la
Chiesa
romana
con
tutte
le
sue
forze
sia
oramai
più
da
paventarsi
in
quanto
combatta
la
nostra
costituzione
a
Stato
nazionale
,
ma
invece
riteniamo
fermamente
che
ella
sia
la
nemica
peggiore
e
più
temibile
di
quello
che
,
secondo
l
'
avviso
nostro
,
è
scopo
non
inferiore
,
e
bene
altrettanto
inestimabile
,
quanto
l
'
indipendenza
nazionale
,
cioè
,
delle
nostre
libertà
interne
,
della
libertà
del
pensiero
italiano
in
tutte
le
sue
forme
.
Se
per
sventura
nostra
il
partito
cattolico
prendesse
il
di
sopra
in
Italia
,
il
principio
della
libertà
individuale
verrebbe
soffocato
dal
principio
dell
'
autoritarismo
,
la
ragione
si
sommetterebbe
al
Sillabo
,
ed
il
paese
nostro
,
già
così
prostrato
moralmente
per
le
lunghe
servitù
politiche
,
e
per
l
'
azione
secolare
dello
spirito
oscurantista
della
Chiesa
romana
,
ricadrebbe
ben
presto
in
condizioni
tali
di
servitù
morale
ed
intellettuale
,
da
far
disperare
di
ogni
possibile
risorgimento
avvenire
,
e
la
stella
d
'
Italia
sarebbe
tramontata
per
sempre
.
Non
lusinghiamoci
,
a
guisa
di
fanciulli
,
con
stolte
superstizioni
di
un
destino
fatale
che
debba
per
sua
propria
virtù
e
a
dispetto
dei
vizi
nostri
e
del
poco
nostro
accorgimento
,
far
trionfare
il
nostro
paese
di
tutti
gli
ostacoli
,
e
farlo
procedere
glorioso
nelle
vie
della
civiltà
.
Se
non
saremo
savi
,
cadremo
,
come
sono
caduti
altri
popoli
;
se
non
sapremo
misurare
freddamente
le
forze
dei
nostri
nemici
,
se
daremo
loro
battaglia
prima
di
esser
pronti
,
e
impegnando
il
combattimento
nello
stesso
nostro
campo
,
saremo
schiacciati
;
se
l
'
Italia
non
saprà
mantenersi
libera
dal
giogo
dei
preti
e
dal
predominio
del
principio
autoritario
che
essi
glorificano
,
l
'
Italia
diventerà
pur
troppo
la
terra
dei
morti
.
StampaPeriodica ,
I
sintomi
della
mania
monumentale
che
ha
invase
le
menti
in
Italia
vanno
purtroppo
crescendo
.
L
'
ultimo
e
più
pericoloso
eccesso
si
è
dichiarato
con
la
proposta
,
stata
accolta
favorevolmente
da
alcuni
autorevoli
periodici
,
di
promuovere
una
sottoscrizione
nell
'
esercito
per
innalzare
a
Palestro
un
monumento
al
gran
Re
che
abbiamo
perduto
.
Questa
sottoscrizione
sarebbe
,
è
vero
,
contraria
ai
regolamenti
disciplinari
,
che
vietano
nell
'
esercito
le
sottoscrizioni
con
carattere
collettivo
;
ma
di
ciò
poco
importa
ai
fanatici
monumentalisti
:
essi
dicono
che
la
sottoscrizione
dei
militari
dovrebbe
essere
individuale
e
spontanea
.
Fortuna
delle
frasi
!
Ci
par
di
vederla
questa
spontaneità
della
sottoscrizione
.
Ogni
comandante
di
divisione
,
premendogli
che
il
corpo
sotto
i
suoi
ordini
faccia
buona
figura
,
chiamerà
i
colonnelli
dei
reggimenti
e
li
pregherà
gentilmente
a
promuovere
la
sottoscrizione
per
il
monumento
,
ad
onore
dell
'
esercito
e
specialmente
della
divisione
.
I
colonnelli
aduneranno
i
maggiori
,
e
li
inviteranno
a
prestarsi
per
la
riuscita
della
generosa
impresa
;
i
maggiori
raccomanderanno
la
cosa
calorosamente
ai
capitani
,
i
quali
esorteranno
seriamente
i
loro
ufficiali
,
perché
prescrivano
ai
bassi
ufficiali
di
ordinare
ai
soldati
di
pagare
individualmente
(
sottoscrivere
non
sarà
sempre
possibile
)
un
tanto
per
uno
per
il
monumento
al
Re
defunto
.
Vedrete
allora
che
spontaneità
!