Narrativa ,
I
L
'
arrivo
del
"
Senegal
"
Alle
tre
,
quando
la
campana
annunziò
la
fine
della
lezione
,
il
professore
Domenico
Perez
non
lasciò
liberi
,
come
avrebbe
dovuto
,
i
suoi
discepoli
.
Spiegava
da
due
ore
un
atto
dell
'
Edipo
Re
e
non
voleva
interromperlo
.
Dominando
con
la
voce
ferma
e
severa
i
moti
d
'
impazienza
della
classe
,
andò
avanti
per
un
'
altra
diecina
di
minuti
,
sino
alla
fine
;
poi
pronunziò
la
frase
sacramentale
:
-
Basterà
per
oggi
.
Appena
uscito
nel
corridoio
,
in
compagnia
degli
alunni
più
diligenti
che
gli
rivolgevano
ancora
domande
intorno
alle
cose
udite
,
si
vide
accostare
da
Baldassare
,
il
bidello
.
-
Signor
professore
,
c
'
è
un
signore
che
lo
aspetta
.
-
Chi
è
?
-
Non
ha
detto
il
nome
...
Dice
che
è
venuto
da
Firenze
apposta
per
lei
.
-
Da
Firenze
?
...
Dov
'
è
?
-
L
'
ho
fatto
accomodare
nella
sala
di
convegno
...
Vi
è
rimasto
un
pezzo
a
dormire
,
sul
divano
!
...
Prima
di
sonare
la
campana
sono
andato
ad
avvertirlo
;
allora
è
sceso
giù
nel
cortile
!
...
Ha
un
'
aria
...
una
cert
'
aria
...
Perez
sorrise
vedendo
la
smorfia
con
la
quale
Baldassare
intendeva
esprimere
l
'
aria
dello
sconosciuto
,
e
s
'
affacciò
dal
ballatoio
.
Non
distinguendo
nessuno
in
mezzo
alla
folla
degli
scolari
sciamanti
giù
per
la
corte
,
discese
le
scale
;
sull
'
ultimo
ripiano
,
scorgendo
il
visitatore
che
pareva
appostato
per
attenderlo
al
varco
-
una
figura
alta
e
smilza
,
un
paio
di
gambe
lunghe
chiuse
in
calzoni
strettissimi
,
una
faccia
magra
tagliata
da
due
baffi
chiari
uncinati
-
esclamò
:
-
Bertini
!
...
Ma
come
?
Sei
tu
,
Lodovico
?
-
Sono
io
.
-
Senza
avvertirmi
?
...
Senza
scrivermi
una
parola
?
...
-
soggiunse
,
buttandogli
le
braccia
al
collo
e
baciandolo
con
grande
effusione
sulle
due
guance
.
-
Non
importa
;
grazie
egualmente
!
...
Che
piacere
!
...
Sai
che
non
ci
vediamo
da
Valsorrisa
?
...
Quant
'
è
?
Due
anni
!
...
Quando
sei
arrivato
?
-
Da
un
'
ora
.
-
E
sei
venuto
per
me
?
Che
bravo
!
Andiamo
via
!
Sono
libero
.
Sono
tutto
per
te
.
Quanto
ti
tratterrai
?
-
Riparto
stasera
.
-
Come
?
-
protestò
l
'
altro
,
fermandosi
,
tra
stupito
e
crucciato
,
sul
punto
di
varcare
il
portone
del
Liceo
.
-
Ma
niente
affatto
!
...
Dopo
due
anni
che
aspetto
questa
tua
visita
,
vieni
per
mezza
giornata
?
Che
dico
?
Per
qualche
ora
appena
!
-
Non
posso
fermarmi
di
più
.
-
Hai
da
fare
?
Che
hai
da
fare
?
Non
ammetto
pretesti
!
Ti
sequestro
.
Almeno
sino
a
domani
.
-
Ti
prego
non
insistere
.
Non
posso
.
Perez
gli
fermò
addosso
lo
sguardo
.
Nel
primo
momento
,
nella
sorpresa
del
riconoscimento
,
non
aveva
fatto
attenzione
all
'
aspetto
dell
'
amico
suo
;
ora
,
udendo
quella
risposta
proferita
brevemente
,
in
tono
che
non
ammetteva
replica
,
e
rammentando
le
parole
di
Baldassare
sullo
strano
atteggiamento
del
visitatore
,
scorgeva
realmente
qualche
cosa
d
'
insolito
in
lui
.
Magrissimo
era
sempre
stato
,
ma
d
'
una
magrezza
sana
,
ossea
e
nervosa
;
ora
il
suo
viso
lungo
ed
affilato
pareva
emaciato
come
dopo
una
malattia
;
le
tempie
,
dove
i
capelli
cominciavano
a
incanutire
,
eran
solcate
da
vene
inturgidite
;
gli
occhi
si
volgevano
intorno
esitanti
,
inquieti
,
quasi
sospettosi
;
anche
il
passo
era
malfermo
.
-
Sia
come
vuoi
,
-
concesse
Perez
,
tenendo
temporaneamente
per
sé
quelle
osservazioni
,
ma
proponendosi
di
cogliere
o
di
far
nascere
più
tardi
l
'
occasione
di
manifestarle
.
-
Vieni
a
casa
mia
?
-
Per
fare
?
-
Niente
!
Sono
libero
,
ti
ripeto
;
posso
dedicarti
tutto
il
pomeriggio
.
Dicevo
così
,
nel
caso
che
volessi
riposarti
.
Sei
all
'
albergo
?
-
No
,
ho
lasciato
la
valigia
alla
stazione
.
-
Dovresti
essere
stanco
;
ho
sentito
che
ti
sei
addormentato
,
aspettandomi
.
-
Ora
sono
riposato
.
-
Va
bene
;
allora
verrai
da
noi
a
pranzo
stasera
:
è
inteso
.
La
mamma
sarà
felice
di
vederti
.
Per
il
momento
vogliamo
andare
al
caffè
?
-
Grazie
;
io
non
prendo
nulla
.
-
Allora
...
-
fece
Perez
,
un
poco
imbarazzato
,
cercando
che
cosa
potesse
piacere
all
'
amico
;
-
allora
...
montiamo
in
carrozza
e
giriamo
un
poco
in
città
o
in
campagna
?
Solo
quell
'
offerta
riuscì
gradita
all
'
invitato
.
-
Andiamo
al
mare
?
-
propose
.
-
Dove
tu
vuoi
!
...
Vetturino
!
...
-
chiamò
,
fermando
con
un
gesto
del
braccio
una
carrozza
che
passava
loro
dinanzi
in
quel
momento
.
-
Monta
su
,
caro
,
ti
prego
...
Vetturino
,
alla
Gettata
!
...
-
Poi
,
accomodatosi
nel
suo
cantuccio
,
battendo
con
la
mano
sul
ginocchio
dell
'
amico
,
esclamò
giocondamente
:
-
E
così
?
-
E
così
?
-
ripeté
l
'
altro
,
come
un
'
eco
.
Cavata
di
tasca
la
borsa
del
tabacco
e
cominciando
ad
arrotolare
una
sigaretta
,
soggiunse
:
-
Che
fai
?
...
Sei
contento
?
...
Lavori
?
-
Lavoro
,
sì
.
E
tu
?
-
A
che
lavori
?
-
insisté
l
'
interrogato
,
come
se
non
avesse
udito
la
domanda
.
-
Vuoi
?
-
concluse
,
offrendogli
da
fumare
.
-
Grazie
!
Ti
dirò
che
sono
in
un
periodo
di
grande
fecondità
.
Mentre
la
carrozza
attraversava
i
quartieri
popolari
,
arrestandosi
tratto
tratto
per
l
'
ingombro
dei
tram
,
delle
automobili
,
dei
legni
,
dei
carri
,
dei
veicoli
d
'
ogni
sorta
,
Perez
cominciò
a
parlare
delle
sue
occupazioni
letterarie
.
Scrittore
di
commedie
prima
che
insegnante
di
lettere
greche
,
egli
adempiva
con
tutta
coscienza
l
'
ufficio
scolastico
;
ma
più
che
la
cattedra
lo
attirava
il
palcoscenico
,
dove
aveva
raccolto
e
raccoglieva
ancora
i
premî
più
ambiti
.
Quanti
ammiravano
in
lui
l
'
artista
geniale
,
l
'
arguto
dipintore
dei
costumi
contemporanei
,
non
riuscivano
a
spiegarsi
come
egli
potesse
essere
anche
un
dotto
cultore
delle
classiche
discipline
;
in
realtà
,
il
giovane
aveva
sofferto
d
'
un
intimo
disagio
vivendo
con
la
mente
,
per
ragioni
di
studio
,
in
tempi
tanto
remoti
e
disformi
da
quello
nel
quale
era
nato
,
del
quale
osservava
,
intendeva
ed
amava
i
caratteri
,
nella
vita
reale
;
ma
il
disagio
era
finito
,
e
le
due
occupazioni
si
erano
conciliate
,
perché
l
'
amore
della
modernità
gli
aveva
impedito
di
isterilirsi
nel
fanatismo
del
passato
e
gli
aveva
fatto
ricercare
ed
intendere
nelle
antiche
letterature
solo
ciò
che
vi
resta
di
veramente
vivo
,
di
eternamente
giovane
e
fresco
.
Proprio
in
quei
giorni
,
dopo
una
vivace
polemica
sostenuta
con
un
Tedesco
erudito
e
pedante
,
egli
aveva
concepito
l
'
idea
d
'
un
saggio
intorno
alle
"
Forme
letterarie
fossili
"
,
e
nell
'
esporre
all
'
amico
gli
argomenti
coi
quali
si
accingeva
a
sostenere
la
propria
tesi
,
si
animava
ed
accalorava
:
piccolo
,
vivacissimo
,
tutto
fuoco
,
roteava
gli
occhi
e
mulinava
con
le
braccia
come
sostenendo
un
assalto
contro
avversarî
invisibili
,
bucava
l
'
aria
con
l
'
indice
disteso
come
per
trapassare
da
parte
a
parte
gli
autori
incriminati
.
-
Nel
mondo
della
creazione
artistica
,
come
nella
natura
vivente
,
le
specie
appariscono
,
vivono
più
o
meno
a
lungo
e
poi
dànno
luogo
ad
altre
più
o
meno
diverse
.
Il
poema
e
la
tragedia
hanno
fatto
il
loro
tempo
come
gl
'
ittiosauri
e
i
teromorfi
;
sono
finiti
con
gli
elmi
e
gli
scudi
,
coi
manti
e
le
corone
:
roba
da
museo
.
Al
giorno
d
'
oggi
che
i
re
,
quelli
che
restano
,
portano
il
cappello
a
cencio
e
le
scarpe
con
le
gomme
,
e
i
militari
si
vestono
di
grigio
per
non
lasciarsi
scorgere
da
lontano
,
e
gli
eroi
si
trovano
,
quando
si
trovano
,
nel
corpo
dei
pompieri
o
tra
i
casellanti
delle
strade
ferrate
,
non
vi
sono
altre
forme
possibili
che
il
romanzo
o
la
novella
e
il
dramma
o
la
commedia
.
Il
naturalista
ricostruisce
con
senso
religioso
i
formidabili
giganti
della
fauna
antica
,
ma
non
nutre
la
folle
idea
di
richiamarli
in
vita
.
Io
m
'
inginocchio
dinanzi
a
Sofocle
,
ma
rido
di
chi
presume
mettere
al
mondo
nuovi
"
Edipi
"
.
Le
commedie
nostre
saranno
benissimo
semplici
coccodrilli
,
e
se
vuoi
umilissime
lucertole
a
petto
dei
colossi
antidiluviani
;
ma
la
colpa
non
è
nostra
se
quegli
stampi
sono
andati
distrutti
.
-
E
le
tue
commedie
nuove
?
-
Tre
,
mio
caro
;
non
meno
di
tre
:
omne
trinum
...
E
tre
casi
di
adulterio
,
uno
dopo
l
'
altro
!
I
critici
e
i
commissarî
dei
concorsi
governativi
mi
lapideranno
,
ma
il
pubblico
verrà
a
sentire
.
Non
dico
ad
applaudire
.
Può
darsi
benissimo
che
mi
fischi
di
santa
ragione
;
ma
la
colpa
sarà
stata
mia
,
non
dell
'
argomento
.
Non
ne
conosco
altri
che
appassionino
tanto
le
platee
,
perché
nessun
altro
offre
una
così
intima
associazione
del
comico
col
drammatico
,
e
se
vuoi
col
tragico
,
ma
nel
senso
moderno
della
parola
.
La
nostra
civiltà
ha
preteso
disciplinare
l
'
indisciplinabile
,
quel
sentimento
che
il
mito
antico
,
più
accorto
,
aveva
simboleggiato
in
un
fanciullo
,
bendato
per
giunta
,
cioè
due
volte
cieco
,
doppiamente
irresponsabile
.
Il
matrimonio
,
l
'
unione
eterna
e
indissolubile
,
è
il
più
bel
tentativo
di
correggere
la
realtà
,
di
realizzare
l
'
ideale
;
ma
la
natura
,
che
noi
disconosciamo
,
si
prende
giuoco
di
noi
,
scombussola
i
nostri
piani
,
sconvolge
la
nostra
vita
.
Dico
la
nostra
,
e
non
la
loro
,
della
gente
coniugata
:
perché
,
sentimentalmente
,
la
situazione
è
la
stessa
,
sia
nelle
giuste
nozze
,
sia
negli
amori
liberi
.
Quante
volte
hai
giurato
ad
una
donna
,
con
tutta
la
sincerità
del
cuore
,
con
tutto
il
convincimento
della
volontà
,
che
l
'
ami
unicamente
,
che
l
'
amerai
sempre
?
E
quante
volte
,
con
quanto
dolore
,
ti
sei
accorto
dell
'
inganno
?
Bertini
,
rivoltatosi
bruscamente
,
buttò
via
la
sigaretta
non
ancora
finita
di
fumare
;
poi
,
raddrizzatosi
sul
sedile
incrociò
le
braccia
e
chinò
il
capo
.
Perez
,
senza
aspettare
risposta
alle
domande
espresse
non
tanto
per
curiosità
di
sapere
quanto
per
bisogno
di
affermare
,
riprese
:
-
La
poesia
ha
inventato
l
'
anima
sorella
,
l
'
anima
gemella
,
che
andiamo
cercando
,
che
presto
o
tardi
incontriamo
e
che
allora
ci
prende
tutti
per
sé
;
ma
la
natura
,
quando
crediamo
di
esserci
assortiti
con
la
creatura
predestinata
,
ce
ne
sospinge
dinanzi
,
un
bel
giorno
,
a
nostra
insaputa
,
un
'
altra
che
ci
piace
di
più
,
che
ci
par
fatta
per
noi
meglio
dell
'
altra
,
che
distrugge
il
prestigio
dell
'
altra
,
che
vogliamo
e
dobbiamo
ottenere
,
a
qualunque
costo
di
morirne
,
salvo
a
ricrederci
ancora
una
volta
,
quando
ci
troviamo
esposti
ad
una
terza
seduzione
ancora
più
forte
,
o
semplicemente
diversa
.
Sai
che
lo
ha
detto
anche
Napoleone
;
il
matrimonio
non
è
istituzione
fondata
su
leggi
di
natura
,
e
Balzac
lo
ha
scritto
in
fronte
alla
sua
"
Fisiologia
"
.
La
natura
non
vuole
amori
unici
ed
eterni
;
esige
anzi
,
per
il
conseguimento
dei
suoi
fini
,
il
più
gran
numero
di
amori
.
Noi
siamo
come
i
germi
che
essa
sparpaglia
a
milioni
per
l
'
aria
,
sulla
terra
,
nelle
acque
,
per
moltiplicare
le
probabilità
che
s
'
incontrino
e
si
fecondino
e
si
schiudano
in
nuove
forme
di
vita
.
Uomini
e
donne
,
tutti
quanti
siamo
,
nonostante
i
nostri
codici
scritti
e
la
nostra
morale
intima
,
che
altro
facciamo
,
io
ti
domando
,
se
non
cercarci
per
sedurci
,
se
non
sfoggiare
ed
accrescere
le
nostre
doti
per
suscitare
il
più
gran
numero
di
desiderî
dai
quali
deriveranno
il
più
gran
numero
di
accostamenti
?
Perché
mai
tu
scolpisci
le
tue
statue
,
ed
io
scrivo
le
mie
commedie
,
e
il
nostro
Natali
dipinge
i
suoi
quadri
,
e
Luigi
Albani
compone
le
sue
musiche
,
se
non
per
abbagliare
queste
signore
con
l
'
aureola
della
gloria
?
E
queste
signore
perché
mai
passano
metà
della
loro
vita
dalla
sarta
e
dinanzi
allo
specchio
,
se
non
per
fulminarci
col
fulgore
della
loro
bellezza
?
In
tutti
i
loro
rapporti
,
in
quelli
che
sembrano
più
innocenti
,
uomini
e
donne
non
fanno
altro
che
scherzare
col
fuoco
:
la
fedeltà
dei
mariti
,
delle
mogli
e
degli
amanti
è
un
miracolo
altrettanto
grande
quanto
la
preservazione
di
una
santabarbara
fra
il
grandinare
delle
granate
.
-
L
'
albergo
di
Francia
è
in
questa
via
?
L
'
oratore
si
sentì
così
bruscamente
interrotto
nel
bel
mezzo
dell
'
argomentazione
da
quella
domanda
,
che
per
un
momento
rimase
senza
parola
.
-
L
'
albergo
di
Francia
?
...
Qui
siamo
sul
corso
Vittorio
Emanuele
;
l
'
albergo
di
Francia
è
nella
via
Cavour
.
-
Passiamo
di
là
,
se
non
ti
dispiace
.
-
Vetturino
,
per
via
Cavour
...
Ma
sai
che
sei
un
bel
tipo
?
-
esclamò
poi
,
fra
crucciato
e
sorridente
.
-
Mi
fai
sgolare
senza
darmi
retta
,
e
non
mi
narri
nulla
di
te
,
delle
cose
tue
!
Perché
hai
trasferito
lo
studio
a
Firenze
?
-
Per
finire
il
monumento
a
Mazzini
:
te
lo
scrissi
.
-
Un
tempo
non
potevi
lavorare
fuori
della
pace
di
Promonte
...
Come
sta
tua
sorella
?
Il
dottore
tuo
cognato
?
I
tuoi
nipotini
?
-
Stanno
bene
,
grazie
.
-
Che
desiderio
di
tornare
lassù
!
Bisogna
che
scriva
alla
signora
Laura
.
Il
tuo
monumento
,
dalle
figure
che
ne
ho
viste
sui
fogli
illustrati
,
è
una
bellezza
.
So
che
vi
hai
lavorato
molto
;
forse
troppo
?
Sei
un
poco
affaticato
?
-
Un
poco
.
-
Si
vede
.
Te
lo
volevo
dire
.
Non
sei
stato
sofferente
?
-
Un
poco
.
-
Perché
non
ti
riposi
?
Perché
non
ti
fermi
con
noi
?
Ti
prometto
di
farti
divagare
.
Hai
qui
tanti
ammiratori
!
E
non
poche
ammiratrici
,
sai
?
Ecco
l
'
albergo
di
Francia
.
Ferma
,
vetturino
...
-
No
!
no
!
-
protestò
vivacemente
Bertini
,
trattenendo
col
braccio
il
braccio
dell
'
amico
,
ed
ordinando
poi
al
cocchiere
,
con
voce
breve
:
-
Via
!
E
mentre
la
carrozza
trascorreva
dinanzi
alla
facciata
dell
'
albergo
,
vi
fermò
lo
sguardo
,
rivoltandosi
a
guardarvi
anche
dopo
che
l
'
edificio
fu
oltrepassato
.
Perez
era
rimasto
in
silenzio
,
non
comprendendo
.
-
Se
ti
decidessi
a
restare
-
riprese
poi
,
tanto
per
dire
-
non
ti
consiglierei
quest
'
albergo
,
né
gli
altri
del
centro
.
Sono
i
più
frequentati
dalla
gente
danarosa
,
ma
c
'
è
troppo
frastuono
intorno
.
Dovresti
andare
all
'
Hotel
Monsalvato
,
sul
Colle
d
'
Elsa
,
a
quattrocento
metri
sul
livello
della
baraonda
cittadina
;
è
un
incanto
.
-
Forse
andrò
in
Val
d
'
Aosta
,
dai
Mauri
.
-
Ah
,
i
Mauri
!
Che
brava
gente
!
Vi
andrò
probabilmente
anche
io
,
quest
'
ottobre
.
Sai
che
Aurelia
è
sposa
?
Allora
il
discorso
si
volse
sul
tema
degli
amici
comuni
.
Quantunque
neanche
ora
Bertini
fosse
molto
loquace
,
Perez
non
volle
sforzarlo
con
osservazioni
che
potevano
riuscire
indiscrete
.
Serbava
inappagata
la
curiosità
di
sapere
che
cosa
lo
occupasse
,
perché
mai
avesse
voluto
esaminare
la
facciata
e
passare
a
rassegna
le
finestre
dell
'
albergo
di
Francia
.
E
continuò
a
discorrere
per
due
,
evocando
i
ricordi
d
'
altri
tempi
,
quando
,
giunta
la
carrozza
sulla
Gettata
,
in
faccia
al
mare
,
Lodovico
lo
interruppe
ancora
una
volta
:
-
Vogliamo
passare
dal
semaforo
,
se
non
ti
dispiace
?
-
Non
mi
dispiace
niente
affatto
.
Ma
prima
di
tutto
,
scusa
,
che
vuoi
farvi
,
al
semaforo
?
Aspetti
telegrammi
con
telegrafo
senza
fili
?
Un
ambiguo
sorriso
,
un
sorriso
veramente
strano
,
increspò
le
labbra
di
Lodovico
.
-
Forse
!
-
E
poi
,
perché
non
l
'
hai
detto
prima
?
Il
semaforo
non
è
al
mare
,
è
sulla
collina
di
San
Rocco
.
-
Andiamo
sulla
collina
.
-
A
San
Rocco
!
La
carrozza
prese
un
'
altra
direzione
,
e
la
conversazione
dei
due
amici
,
o
piuttosto
il
monologo
di
Perez
,
anch
'
esso
.
Ora
lo
scrittore
dimostrava
allo
statuario
,
con
un
senso
di
compiacimento
,
l
'
enorme
sviluppo
preso
dalla
città
industre
,
i
quartieri
sorti
come
per
incanto
sul
lido
orientale
,
verso
la
cinta
delle
vecchie
fortificazioni
.
-
Guarda
quante
ville
e
quanti
fumaioli
!
...
Vedi
quelle
caserme
?
Sono
le
case
degli
operai
:
il
primo
tentativo
di
risolvere
seriamente
questa
parte
del
gran
problema
sociale
...
Un
borgo
marinaro
sulla
riva
,
un
rione
industriale
dalla
parte
opposta
:
in
mezzo
la
città
vecchia
che
si
va
rinnovando
!
Vedi
quella
selva
di
antenne
?
È
il
porto
...
-
Sapranno
al
semaforo
-
domandò
ad
un
tratto
Bertini
-
a
che
ora
arriverà
il
"
Senegal
"
?
-
Ma
come
?
-
esclamò
Perez
,
con
aria
di
stupore
.
-
Volevi
salire
fin
lassù
solo
per
questo
?
Ma
gli
arrivi
dei
piroscafi
sono
annunziati
alle
Messaggerie
!
C
'
è
di
meglio
:
basta
passare
dalla
Vedetta
!
...
Vetturino
,
torna
indietro
.
Alla
Vedetta
marittima
.
Ancora
una
volta
la
carrozza
cambiò
rotta
.
Perez
restò
un
pezzo
in
silenzio
aspettando
che
il
suo
compagno
dicesse
qualche
cosa
;
poi
,
vedendolo
assorto
,
con
lo
sguardo
vagante
per
il
panorama
della
città
,
domandò
a
bruciapelo
:
-
Aspetti
un
amico
,
con
questo
"
Senegal
"
?
Lo
stesso
sorriso
,
sottile
e
falso
,
spuntò
sulle
labbra
dello
scultore
.
-
Sì
!
-
Chi
,
se
è
lecito
?
L
'
interrogato
non
rispose
subito
.
Mosse
il
capo
con
un
breve
atto
d
'
imbarazzo
,
lo
volse
a
guardare
dietro
di
sé
,
esitante
e
sospettoso
;
poi
,
afferrata
la
mano
di
Perez
,
proferì
:
-
Lo
saprai
fra
poco
...
Non
mi
chieder
nulla
,
per
ora
...
Il
bidello
non
s
'
era
ingannato
:
c
'
era
qualcosa
di
molto
strano
nell
'
aspetto
di
Bertini
,
un
pensiero
molesto
che
corrugava
la
sua
fronte
e
fermava
il
suo
sguardo
,
una
inquietudine
che
rendeva
nervosi
i
suoi
minimi
gesti
.
Perez
rispettò
la
preghiera
;
non
interrogò
,
non
disse
più
nulla
,
mentre
la
carrozza
rotolava
sordamente
sull
'
inghiaiato
della
riviera
Margherita
,
domandando
solo
a
se
stesso
da
che
parte
del
mondo
veniva
quel
piroscafo
,
quale
persona
restituiva
in
Italia
che
stesse
tanto
a
cuore
a
Lodovico
.
Una
donna
,
probabilmente
?
La
vita
intima
dello
scultore
era
stata
sempre
molto
mossa
:
egli
aveva
nutrito
passioni
gagliarde
e
tempestose
.
Non
era
più
giovane
,
certo
;
doveva
ormai
aver
varcato
la
quarantina
.
L
'
aveva
varcata
senza
meno
:
due
anni
addietro
,
a
Valsorrisa
,
non
ne
aveva
annunziato
l
'
arrivo
imminente
?
Ma
per
una
natura
appassionata
come
la
sua
,
non
era
ancora
l
'
età
della
rinunzia
;
era
anzi
la
più
pericolosa
.
Proprio
a
Valsorrisa
,
nelle
poche
settimane
che
vi
avevano
trascorse
insieme
,
non
si
era
infiammato
per
la
bella
signora
Lariani
?
Poco
dopo
,
nell
'
autunno
,
era
andato
improvvisamente
a
porre
il
suo
studio
a
Firenze
,
per
finire
-
aveva
detto
-
il
monumento
a
Mazzini
:
verità
,
o
non
piuttosto
semplice
pretesto
?
Cominciata
infatti
a
Promonte
e
destinata
a
Palermo
,
perché
mai
quell
'
opera
doveva
esser
compiuta
proprio
in
Toscana
?
Qualche
grossa
novità
era
sopravvenuta
nella
vita
dell
'
artista
:
nonostante
il
suo
silenzio
,
Perez
ne
aveva
pur
avuto
qualche
sentore
,
aveva
udito
parlare
di
una
signora
,
straniera
,
per
la
quale
l
'
amico
suo
doveva
aver
fatto
una
nuova
passione
.
Forse
costei
aveva
dovuto
lasciarlo
,
era
andata
lontano
,
ed
ora
tornava
a
lui
?
Ma
nel
suo
aspetto
,
nelle
sue
parole
,
non
c
'
era
la
gioia
,
se
pur
e
ansiosa
,
di
chi
aspetta
una
persona
cara
;
c
'
era
l
'
inquietudine
,
l
'
ambascia
,
una
specie
di
paura
...
-
D
'
ordinario
,
i
postali
dall
'
Africa
arrivano
nel
pomeriggio
?
L
'
improvvisa
domanda
distolse
Perez
dalle
sue
riflessioni
.
-
Non
lo
so
-
rispose
,
comprendendo
confusamente
che
dall
'
Africa
Lodovico
non
poteva
aspettare
un
'
amante
.
-
Ma
ti
caverai
la
curiosità
fra
due
minuti
.
Stiamo
per
arrivare
.
La
carrozza
si
era
messa
al
passo
,
per
la
rampa
di
Bevagna
.
Lo
scultore
non
levava
gli
occhi
dall
'
immensa
distesa
delle
acque
,
liquido
smeraldo
sotto
le
balze
della
costa
,
d
'
un
azzurro
carico
come
inchiostro
più
oltre
,
fino
all
'
estremo
orizzonte
.
-
Ecco
la
Vedetta
.
Scesero
entrambi
dinanzi
al
gabbiotto
di
legno
dipinto
di
verde
con
pretese
da
chiosco
orientale
.
Dall
'
uscio
socchiuso
si
scorgeva
un
cannocchiale
girevole
sopra
un
treppiedi
piantato
nel
centro
del
bussolotto
.
Una
tabellina
di
lavagna
,
sull
'
entrata
,
portava
scritto
col
gesso
:
"
Il
piroscafo
"
Senegal
"
arriverà
oggi
alle
ore
17
"
.
Bertini
,
consultato
l
'
orologio
,
osservò
,
come
parlando
tra
sé
:
-
Dovrebbe
essere
in
vista
.
L
'
uomo
di
guardia
rispose
:
-
Sissignore
.
Già
si
scorge
a
occhio
nudo
.
Guardi
in
direzione
della
punta
di
Platania
.
Lo
scultore
si
accostò
alla
ringhiera
che
correva
lungo
l
'
orlo
della
balza
e
vi
si
afferrò
con
tutte
e
due
le
mani
sprofondando
lo
sguardo
nella
direzione
indicata
.
Perez
guardò
anch
'
egli
verso
quel
punto
,
ma
non
distinse
nulla
.
Ad
occidente
era
tutto
uno
sfolgorio
d
'
oro
,
nel
cielo
dove
il
sole
rutilava
,
nel
mare
dove
l
'
immensa
scaglia
del
suo
riflesso
si
stemperava
tremolando
.
-
Lodovico
!
-
gridò
a
un
tratto
Perez
,
riportando
lo
sguardo
verso
il
compagno
e
vedendolo
talmente
piegato
sulla
ringhiera
,
che
un
altro
poco
e
sarebbe
precipitato
nell
'
abisso
.
-
Lodovico
,
bada
!
...
Non
facciamo
scherzi
!
...
L
'
altro
si
ritrasse
,
guardando
gli
scogli
della
riva
sottoposta
,
bruni
e
brulli
a
fiore
delle
acque
smeraldine
.
-
Quanto
sarà
alto
?
...
-
disse
.
-
Trenta
metri
?
...
Quaranta
?
...
Temi
che
non
sarebbe
igienico
tuffarsi
in
mare
da
qui
?
...
Senza
rilevare
la
lugubre
facezia
,
Perez
rispose
con
un
'
altra
domanda
:
-
Dove
vuoi
andare
,
ora
?
-
Vorrei
andare
al
porto
,
ma
non
in
carrozza
.
Congeda
il
vetturino
.
-
Come
ti
piace
...
Ecco
fatto
-
soggiunse
,
dopo
aver
pagato
la
corsa
.
-
Andiamo
?
Mentre
la
carrozza
se
ne
tornava
in
città
dalla
parte
alta
,
essi
discesero
la
china
.
Bertini
si
voltava
tratto
tratto
,
guardando
il
mare
della
Platania
,
dove
una
nubecola
di
fumo
rivelava
ormai
la
corsa
del
"
Senegal
"
.
Perez
restò
ancora
un
poco
senza
dir
nulla
;
a
un
tratto
,
prendendo
il
braccio
dell
'
amico
,
con
voce
di
dolce
rimprovero
,
esclamò
,
piano
:
-
Allora
,
senti
,
io
non
crederò
più
che
tu
sia
venuto
per
i
miei
begli
occhi
!
...
-
E
ancora
più
piano
,
con
tono
di
affettuosa
confidenza
:
-
Chi
aspetti
?
...
Che
hai
?
...
Bertini
si
fermò
,
si
tolse
il
cappello
passandosi
la
destra
sulla
fronte
,
se
lo
ripose
in
capo
con
un
gesto
brusco
,
poi
disse
:
-
No
,
Domenico
;
non
sono
venuto
per
te
...
Sono
venuto
da
te
perché
non
posso
sentirmi
solo
,
in
quest
'
ora
d
'
angoscia
;
perché
ho
bisogno
di
udire
una
voce
fraterna
,
di
appoggiarmi
ad
un
braccio
sicuro
...
-
Eccomi
qua
!
...
-
esclamò
Perez
,
chinandosi
verso
di
lui
,
offrendogli
il
braccio
,
che
egli
prese
un
momento
e
poi
lasciò
.
-
Che
posso
fare
per
alleviare
la
tua
pena
?
Non
dirmene
nulla
,
se
ti
costa
...
-
Mi
costa
tacere
!
...
Ho
bisogno
di
gridare
!
...
Perdonami
se
non
ti
ho
dato
retta
...
Ma
ti
ho
udito
bene
,
sai
!
Certe
tue
proposizioni
mi
hanno
fatto
fremere
,
tanto
parevano
dette
per
me
:
tutto
quanto
hai
enunziato
,
a
proposito
dei
tuoi
lavori
,
intorno
all
'
amore
,
al
matrimonio
,
all
'
adulterio
...
Pronunziò
questi
nomi
con
voce
vibrante
,
stridente
,
quasi
acre
,
come
se
gli
scottassero
le
labbra
;
poi
,
dopo
una
pausa
,
più
tranquillamente
,
ma
anche
più
dolorosamente
:
-
No
,
che
non
c
'
è
differenza
,
quando
si
ama
,
fra
le
unioni
che
il
mondo
giudica
libere
,
e
quelle
che
sanziona
con
le
sue
leggi
!
Quando
pare
che
nessuna
legge
ci
governi
,
il
cuore
impone
le
sue
,
e
sono
le
ferree
...
Guarda
,
-
soggiunse
sopra
un
altro
tono
,
esitando
,
fermandosi
,
rivoltandosi
verso
l
'
amico
:
-
Guarda
...
come
farò
a
spiegarti
la
situazione
in
cui
mi
trovo
?
...
C
'
è
una
donna
che
m
'
appartiene
,
perché
si
è
data
a
me
,
perché
mi
sono
dato
a
lei
,
perché
ci
amiamo
,
perché
tale
è
la
sua
e
la
mia
volontà
:
va
bene
?
Ora
questa
donna
,
mia
da
tre
anni
oramai
,
il
cui
possesso
io
mi
sono
assicurato
con
la
fedeltà
più
cieca
e
l
'
adorazione
più
devota
,
che
mi
è
rimasta
anche
lei
fedele
strenuamente
,
sinceramente
;
questa
donna
,
oggi
,
stasera
,
fra
qualche
ora
mi
tradirà
.
Fra
poco
,
prima
di
notte
,
quando
sarà
giunto
il
"
Senegal
"
,
questa
donna
cadrà
fra
le
braccia
di
un
altro
,
all
'
albergo
di
Francia
:
capisci
?
Io
sono
qui
per
vedere
arrivare
questo
"
Senegal
"
,
per
passare
sotto
le
finestre
di
questo
albergo
dove
l
'
infamia
sarà
consumata
.
Né
io
,
né
tu
,
né
alcuno
può
nulla
per
impedirlo
:
nulla
capisci
?
Io
posso
fare
una
cosa
sola
,
quella
che
tu
m
'
hai
consigliata
:
restarmene
qui
,
fino
a
domani
.
Questo
sì
,
posso
farlo
.
Posso
scendere
,
anzi
,
all
'
albergo
di
Francia
,
precisamente
;
cercare
anzi
di
avere
una
camera
attigua
alla
loro
,
passare
la
notte
lì
,
dietro
l
'
uscio
che
ci
dividerà
.
Eccolo
,
quel
che
posso
fare
,
se
tu
persisti
a
trattenermi
!
Perez
non
disse
verbo
,
turbato
dall
'
espressione
quasi
iraconda
con
la
quale
Lodovico
aveva
proferito
le
ultime
parole
.
La
conferma
,
improvvisamente
ottenuta
,
delle
sue
supposizioni
intorno
alla
natura
tutta
sentimentale
delle
inquietudini
dell
'
amico
non
gli
procurava
il
più
piccolo
compiacimento
per
la
propria
perspicacia
,
tanto
il
caso
si
rivelava
grave
.
Molte
domande
gli
salivano
alle
labbra
:
"
Perché
ti
tradisce
?
...
Non
t
'
ama
più
?
...
Vi
siete
lasciati
?
...
Chi
arriva
col
"Senegal"?..."
ma
l
'
altro
non
gli
diede
il
tempo
di
formularle
.
Facendoglisi
accosto
con
un
nuovo
moto
di
confidenza
,
riprendendo
a
parlare
con
voce
ancora
grossa
,
ma
più
pacata
,
riprese
:
-
Capisci
ora
perché
me
ne
vado
?
Capisci
che
stanotte
non
posso
restar
qui
,
che
ho
bisogno
di
sentirmi
portar
via
,
non
importa
dove
,
col
treno
più
rapido
che
mi
trascini
il
più
lontano
possibile
?
-
E
ad
un
moto
di
Perez
,
che
si
era
rivoltato
per
interromperlo
:
-
Che
cosa
vorresti
dirmi
?
Che
debbo
rassegnarmi
,
se
non
c
'
è
da
far
nulla
?
Eh
,
lo
vedi
,
mi
rassegno
!
...
Hai
temuto
che
volessi
buttarmi
in
mare
?
...
Non
aver
paura
!
...
Non
sarei
venuto
a
cercarti
,
se
avessi
voluto
spiccare
il
salto
!
...
Non
ho
armi
addosso
:
prova
un
po
'
;
non
sono
venuto
per
ammazzare
nessuno
...
Niente
ammazzamenti
,
se
anche
quella
donna
fosse
mia
moglie
...
Noi
non
siamo
di
quelli
che
ammazzano
,
né
le
mogli
né
le
amanti
,
è
vero
?
...
Perché
si
ammazzano
anche
le
amanti
,
è
vero
?
non
le
sole
mogli
!
...
Ah
,
come
hai
ben
detto
che
non
c
'
è
nessuna
differenza
,
per
il
sentimento
,
fra
l
'
unione
libera
e
il
matrimonio
!
Se
questa
donna
fosse
mia
moglie
,
io
non
potrei
infrangere
il
vincolo
coniugale
in
un
paese
come
il
nostro
che
non
ammette
il
divorzio
;
potrei
infrangerlo
altrove
;
ma
divorziato
o
separato
,
forse
che
soffrirei
più
di
quanto
soffro
adesso
,
per
aver
perduta
la
creatura
che
fu
mia
,
che
volevo
mia
?
...
Se
fosse
mia
moglie
,
vedi
,
e
sapessi
che
oggi
,
qui
,
in
quest
'
albergo
,
ella
avesse
un
convegno
con
un
altro
uomo
...
se
fosse
mia
moglie
,
ecco
,
non
potendo
assassinare
né
lei
né
lui
,
non
dovendo
ammazzarmi
,
non
volendo
chiamare
un
commissario
e
due
guardie
che
frenerebbero
le
risa
accertando
la
mia
disgrazia
,
qual
altra
cosa
potrei
fare
,
se
non
quella
che
faccio
:
spiare
l
'
arrivo
dell
'
uomo
che
viene
a
portarmela
via
,
aggirarmi
per
i
luoghi
del
loro
incontro
,
immaginare
,
antivedere
,
non
veder
altro
con
gli
occhi
della
mente
fuorché
i
loro
abbracciamenti
,
e
quando
l
'
infamia
starà
per
compiersi
fuggire
,
fuggire
,
fuggire
?
...
-
No
,
scusa
!
-
proruppe
finalmente
Perez
,
non
appena
la
voce
di
Bertini
perdette
qualche
cosa
della
sua
veemenza
;
-
scusa
,
non
crederò
mai
che
,
marito
o
amante
,
un
uomo
nella
tua
condizione
non
possa
fare
altro
!
Come
hai
scoperto
che
sta
per
tradirti
?
-
Non
l
'
ho
scoperto
!
Me
l
'
ha
detto
lei
stessa
!
-
E
tu
non
hai
parlato
,
non
hai
pregato
,
non
hai
ingiunto
,
non
sei
riuscito
a
trattenerla
?
E
chi
è
costui
che
viene
dagli
antipodi
a
portartela
via
?
Un
tuo
predecessore
,
naturalmente
?
Un
primo
amante
a
cui
ora
ritorna
?
No
?
...
Ma
non
l
'
avrà
mica
sedotta
per
lettera
o
per
mezzo
degli
annunzî
economici
di
qualche
giornale
!
La
conosce
?
Come
la
conosce
?
Lodovico
si
voltò
a
guardarlo
,
con
espressione
di
stupore
e
d
'
impazienza
,
quasi
non
potendo
spiegarsi
come
mai
l
'
amico
non
comprendesse
.
-
È
suo
marito
.
Perez
ammutolì
.
Avrebbe
voluto
domandare
:
"
Perché
non
l
'
hai
detto
prima
?
Perché
non
l
'
hai
detto
subito
?
Come
potevo
sospettarlo
,
se
parlavi
della
possibilità
che
fosse
tua
moglie
?..."
.
Gli
pareva
che
il
narratore
fosse
stato
reticente
,
che
avesse
posto
una
specie
di
studio
nel
mantenere
,
nel
prolungare
l
'
equivoco
.
Ma
non
si
sentiva
di
rimproverarlo
,
vedendolo
tanto
eccitato
,
in
preda
a
un
così
angoscioso
tormento
.
-
Ah
,
suo
marito
!
...
-
ripeté
soltanto
,
sommessamente
,
meccanicamente
,
dopo
che
entrambi
ebbero
mossi
lunghi
passi
senza
dire
una
sillaba
.
-
E
tu
non
lo
conosci
?
-
soggiunse
dopo
un
altro
silenzio
.
-
Non
lo
conosco
,
non
credetti
neppure
che
esistesse
,
quando
la
incontrai
.
Era
un
marito
così
lontano
,
invisibile
,
introvabile
!
Viveva
nell
'
Africa
australe
,
in
uno
Stato
nuovo
,
mezzo
barbaro
,
quasi
selvaggio
,
lo
Stato
libero
della
Stanlesia
,
dove
era
andato
ad
ordinare
l
'
esercito
,
lasciando
quello
inglese
,
a
cui
prima
apparteneva
.
Mi
parve
sul
principio
che
un
marito
di
questa
fatta
fosse
un
personaggio
da
pochade
,
inventato
per
coonestare
una
situazione
illegale
,
per
attribuire
un
padre
putativo
a
creature
innocenti
...
-
Vi
sono
figli
?
-
Ve
ne
sono
due
,
ma
il
più
grandicello
era
ed
è
in
collegio
a
Calcutta
,
io
ne
conobbi
uno
solo
,
il
piccolino
che
ella
aveva
seco
.
-
A
Valsorrisa
?
-
domandò
rapidamente
Perez
,
ripensando
alla
Lariani
,
che
Lodovico
aveva
corteggiata
lassù
.
-
A
Valsorrisa
:
te
ne
rammenti
?
-
E
come
!
La
signora
Rosanna
Lariani
?
-
Lei
...
-
confermò
il
dolente
,
così
piano
che
Perez
comprese
piuttosto
dal
moto
del
capo
che
dal
suono
della
parola
.
-
È
dunque
lei
la
straniera
di
cui
mi
avevano
parlato
!
...
Sarà
certamente
più
conosciuta
col
nome
del
marito
?
...
-
Harrington
,
sì
.
-
Ma
,
in
verità
,
allora
non
mi
parve
...
-
Tu
andasti
via
troppo
presto
-
riprese
il
narratore
,
senza
lasciargli
esprimere
il
suo
pensiero
;
-
partisti
pochi
giorni
dopo
il
suo
arrivo
,
non
sapesti
quel
che
seppi
di
lei
,
da
lei
stessa
.
Nessuno
la
conosceva
.
Mi
narrò
la
storia
complicata
del
suo
matrimonio
,
con
questo
capitano
inglese
,
diventato
di
botto
colonnello
nella
Stanlesia
,
dove
ella
aveva
seguito
il
padre
,
ingegnere
italiano
emigrato
anche
lui
per
cercare
lavoro
nelle
miniere
laggiù
,
ai
primi
tempi
della
costituzione
di
quello
Stato
...
Nessuno
la
conosceva
a
Valsorrisa
;
nessuno
poteva
confermare
o
smentire
quella
narrazione
,
il
romanzesco
episodio
del
loro
incontro
sotto
la
tenda
,
mentre
il
padre
di
lei
agonizzava
,
assassinato
da
un
minatore
cinese
;
il
cavalleresco
aiuto
offertole
dal
colonnello
in
quella
terribile
circostanza
,
la
salvezza
che
il
matrimonio
propostole
ed
accettato
era
stata
per
lei
,
orfana
e
sola
in
mezzo
ad
un
mondo
ignoto
ed
ostile
.
Dovevo
credere
che
ella
avesse
lasciato
questo
marito
laggiù
a
causa
del
clima
?
Che
costui
si
contentasse
di
vederla
durante
i
pochi
mesi
di
permesso
che
quel
Governo
gli
accordava
ogni
quattro
anni
?
...
Chi
ha
conosciute
donne
italiane
che
hanno
sposato
ufficiali
inglesi
al
servizio
della
Stanlesia
,
e
che
se
ne
rimangono
in
Europa
,
andando
e
venendo
dall
'
Inghilterra
in
Italia
e
dall
'
Italia
in
Inghilterra
,
vagabondando
per
le
stazioni
climatiche
,
senz
'
altra
compagnia
tranne
quella
di
un
bambino
?
...
Ma
sì
,
ma
sì
;
vi
fu
un
momento
in
cui
credetti
di
aver
da
fare
con
un
'
avventuriera
!
Non
mi
costa
dirti
la
nuda
e
cruda
verità
,
dopo
averla
detta
tale
e
quale
a
lei
stessa
!
...
Ella
mi
diede
la
prova
del
mio
inganno
,
ed
il
rimorso
degl
'
ingiuriosi
sospetti
cominciò
a
stringermi
a
lei
.
Prima
era
stato
desiderio
,
appetito
,
ammirazione
professionale
per
la
sua
bellezza
statuaria
.
Poi
fu
stupore
e
fascino
per
la
singolarità
della
sua
persona
morale
.
Hai
mai
sognato
di
trovare
una
donna
a
cui
poter
dire
tutto
,
capace
di
comprendere
tutto
,
di
scusare
le
tue
debolezze
,
di
perdonare
i
tuoi
difetti
,
di
ammettere
la
fatalità
delle
tue
colpe
,
di
amarti
nonostante
le
tue
infamie
?
Una
donna
che
si
mostri
a
te
come
tu
ti
mostri
a
lei
,
senza
veli
,
fino
all
'
ultimo
fondo
del
cervello
e
del
cuore
?
Dev
'
esser
proprio
vero
che
la
parola
ci
fu
data
per
nascondere
i
nostri
pensieri
,
tante
sono
le
menzogne
piccole
e
grandi
che
andiamo
spacciando
,
anche
quando
crediamo
di
essere
più
sinceri
,
per
apparire
più
belli
,
più
leali
,
più
generosi
,
più
amabili
.
Sì
,
lo
hai
detto
:
noi
lavoriamo
continuamente
all
'
opera
di
seduzione
;
ma
non
soltanto
con
gli
sforzi
dell
'
ingegno
e
gli
artifizî
della
toletta
;
ma
anche
,
e
più
,
con
la
mascherata
del
sentimento
.
Ed
hai
mai
pensato
che
forse
solo
gli
amanti
criminali
,
le
coppie
delle
prostitute
e
degli
assassini
si
conoscono
quali
sono
realmente
?
Noi
,
nella
nostra
società
timorata
e
pudibonda
,
c
'
incontriamo
,
ci
uniamo
,
restiamo
più
o
meno
a
lungo
congiunti
,
e
ci
lasciamo
conoscendoci
meno
di
prima
.
Nessuno
riesce
a
leggere
nell
'
altro
,
perché
ciascuno
si
studia
di
nascondersi
.
Quando
il
grave
abito
della
menzogna
ci
opprime
,
quando
vorremmo
buttarlo
via
,
la
paura
di
scoprirci
dinanzi
a
chi
resta
protetto
,
di
disarmarci
dinanzi
a
chi
resta
agguerrito
,
ci
fa
sopportare
la
maschera
della
finzione
,
la
cappa
dell
'
ipocrisia
.
Ora
,
con
questa
donna
,
dopo
quarant
'
anni
di
bugie
dette
alle
altre
ed
a
me
stesso
,
io
ho
potuto
essere
finalmente
sincero
.
Più
che
con
lei
,
con
me
stesso
.
Ora
,
questa
volta
,
la
prima
volta
,
ho
visto
un
'
anima
nuda
.
E
non
credere
che
te
ne
voglia
tessere
l
'
elogio
,
da
innamorato
,
da
cieco
.
Ho
visto
le
sue
bruttezze
,
sai
,
e
non
sono
poche
.
Ma
forse
ella
non
ne
è
responsabile
;
forse
la
vita
dura
,
un
'
esperienza
precoce
,
infinitamente
rara
alla
sua
età
e
nel
suo
sesso
,
l
'
ha
fatta
così
.
Non
è
una
scuola
di
idealità
lo
spettacolo
della
lotta
per
l
'
esistenza
,
tra
la
schiuma
della
emigrazione
europea
in
Africa
,
nelle
miniere
della
Stanlesia
,
con
la
febbre
dell
'
oro
,
la
follia
delle
ricchezze
,
la
cecità
della
fortuna
,
lo
scatenamento
di
tutti
gl
'
istinti
peggiori
.
Forse
ella
sarebbe
stata
un
'
altra
,
se
non
avesse
perduto
bambina
la
mamma
sua
,
se
il
padre
non
l
'
avesse
condotta
seco
laggiù
,
se
non
fosse
vissuta
in
mezzo
ad
una
natura
primitiva
e
ad
una
umanità
imbestialita
,
se
non
avesse
dovuto
difendersi
armata
mano
contro
la
concupiscenza
di
qualcuno
,
che
non
potendo
comprarla
con
un
pugno
di
diamanti
,
tentava
di
sottoporla
per
forza
di
muscoli
...
E
poi
,
quand
'
anche
ella
portasse
dalla
nascita
i
suoi
difetti
,
potrei
io
esser
severo
con
lei
dopo
averle
rivelato
la
feccia
del
mio
pensiero
e
del
mio
sentimento
?
Io
e
tu
e
tutti
quanti
siamo
,
non
abbiamo
i
nostri
torti
ed
i
nostri
vizî
?
Una
bellezza
rara
e
divina
riscatta
i
suoi
:
la
schiettezza
,
la
sincerità
,
la
semplicità
con
le
quali
si
è
svelata
...
La
passione
vibrava
,
tremava
,
fremeva
nella
voce
di
Lodovico
,
lo
traeva
fuori
del
filo
del
ragionamento
:
né
Perez
diceva
nulla
per
rimetterlo
in
carreggiata
,
vinto
dal
calore
di
quella
parola
,
preso
dall
'
interesse
di
quella
confessione
.
-
Ma
che
volevo
dirti
?
-
esclamò
lo
stesso
confidente
,
arrestandosi
,
come
non
ritrovandosi
più
,
come
sovvenendosi
di
qualche
cosa
dimenticata
.
-
Ah
,
questo
:
che
anche
quando
l
'
evidenza
mi
costrinse
ad
ammettere
l
'
esistenza
del
marito
,
io
non
lo
conobbi
,
non
vidi
com
'
era
fatto
,
lo
seppi
assente
,
lontano
,
in
un
'
altra
parte
del
mondo
,
dove
ella
non
sarebbe
mai
più
andata
,
di
dove
egli
forse
sarebbe
tornato
,
ma
non
si
sapeva
quando
,
tardi
certamente
,
non
prima
di
tre
anni
,
forse
quando
l
'
amor
mio
per
lei
sarebbe
finito
,
poiché
io
le
dichiaravo
che
sarebbe
finito
!
ed
ella
lo
sapeva
!
come
sapeva
e
dichiarava
che
sarebbe
finito
il
suo
per
me
Quando
ti
dico
che
abbiamo
rinunziato
alle
finzioni
,
che
abbiamo
guardato
in
faccia
la
realtà
,
la
più
triste
,
la
più
dolorosa
,
la
più
malvagia
!
Ma
vedi
:
la
verità
è
salutare
.
Noi
andiamo
continuamente
giurando
che
ogni
nostro
amore
è
eterno
,
perché
questo
giuramento
ci
è
richiesto
,
perché
noi
stessi
crediamo
di
far
bella
figura
dichiarandoci
capaci
di
amare
eternamente
.
Ma
ogni
volta
che
giuri
,
nello
stesso
preciso
momento
che
le
parole
solenni
ti
escono
dalle
labbra
,
sentendo
dentro
di
te
che
giuri
il
falso
,
che
prometti
l
'
impossibile
,
un
senso
di
fastidio
,
un
impeto
di
ribellione
non
comincia
a
menomare
l
'
amor
tuo
?
Con
lei
,
con
questa
donna
,
ammettendo
entrambi
l
'
amara
verità
,
riconoscendo
che
l
'
amor
nostro
,
che
ogni
amore
è
mortale
,
io
mi
sono
sentito
invece
come
dinanzi
a
una
creatura
cara
i
cui
giorni
sono
contati
,
per
la
quale
daremmo
tutto
il
nostro
sangue
,
alla
quale
ci
afferriamo
con
l
'
ardore
della
disperazione
.
Ora
,
vedi
,
in
questa
trepidazione
dell
'
anima
,
in
questo
terrore
di
poterla
perdere
,
di
doverla
perdere
,
ecco
,
un
bel
giorno
una
lettera
dall
'
Africa
annunzia
che
suo
marito
s
'
imbarca
,
che
fra
un
mese
sarà
di
ritorno
con
l
'
altro
figlio
.
Oggi
,
vedi
,
egli
arriva
;
ed
ella
è
venuta
naturalmente
ad
incontrarlo
,
perché
questo
è
il
suo
piacere
,
di
lui
;
perché
questo
è
il
dovere
di
lei
,
e
perché
io
non
ho
il
diritto
di
impedirlo
.
Io
non
posso
impedir
nulla
,
perché
una
volta
,
quando
si
parlò
,
ipoteticamente
,
della
possibilità
che
ella
fosse
libera
,
le
dissi
che
non
l
'
avrei
sposata
,
ed
ella
mi
fu
grata
della
mia
schiettezza
.
No
,
ella
non
può
sottrarsi
per
me
a
quest
'
uomo
che
le
ha
dato
il
suo
nome
,
i
suoi
figli
,
che
le
dà
l
'
agiatezza
della
vita
,
la
sicurezza
del
domani
;
ma
quando
riconosco
questa
necessità
,
quando
penso
che
ella
doveva
pure
un
giorno
o
l
'
altro
essermi
portata
via
,
allora
immagino
anche
che
cosa
accadrà
di
lei
,
oggi
stesso
,
dal
momento
che
sarà
ricongiunta
a
quell
'
uomo
;
e
allora
,
no
,
non
voglio
che
un
altro
me
la
prenda
!
Che
m
'
importa
se
è
suo
marito
?
Perché
è
suo
marito
non
deve
farmi
nulla
che
me
la
porti
via
?
-
Vi
sono
molti
...
-
fece
per
dire
Perez
;
ma
l
'
infervorato
gli
troncò
la
frase
sulle
labbra
,
riprendendo
con
nuovo
impeto
:
-
Lo
so
,
lo
so
,
vi
sono
molti
,
vi
sono
tanti
che
non
ne
soffrirebbero
,
che
si
compiacerebbero
anzi
pensando
:
"
In
fin
dei
conti
,
questa
donna
io
stesso
l
'
ho
portata
via
al
suo
possessore
legittimo
"
.
Bravo
!
Lo
so
!
Ma
perché
potessi
acquetarmi
a
questo
pensiero
,
come
ci
acqueta
ordinariamente
,
bisognava
averla
conosciuta
nelle
circostanze
ordinarie
,
insieme
con
l
'
uomo
a
cui
appartiene
.
Quando
tu
t
'
innamori
della
donna
d
'
un
altro
,
cominci
col
vedere
costui
al
suo
fianco
,
lo
hai
già
visto
prima
d
'
innamorarti
,
lo
hai
udito
chiamarla
per
nome
,
dirle
parole
dolci
,
trattarla
come
cosa
propria
:
tu
non
puoi
dunque
dolerti
di
questa
condizione
preesistente
,
conosciuta
ed
inevitabile
.
Puoi
soffrire
,
più
tardi
,
quando
quella
creatura
è
tua
,
perché
non
è
tutta
tua
;
ma
ti
rassegni
,
naturalmente
;
non
ti
costa
troppo
rinunziare
al
possesso
esclusivo
,
ad
un
bene
impossibile
,
che
immagini
soltanto
,
che
non
hai
provato
.
E
allora
il
pensiero
egoista
,
il
sentimento
volgare
,
il
compiacimento
del
ladro
che
ride
del
derubato
,
ti
è
conforto
;
allora
tu
pensi
che
se
un
altro
,
esercitando
il
suo
diritto
di
proprietà
,
t
'
impedisce
d
'
avere
tutta
per
te
la
creatura
amata
,
tu
lo
punisci
,
ti
vendichi
,
ingannandolo
,
portandogli
via
una
parte
del
suo
bene
.
Ma
io
,
pensa
,
io
non
le
ho
visto
mai
nessuno
d
'
intorno
,
non
ho
neppure
creduto
sulle
prime
che
fosse
d
'
un
altro
,
e
quando
l
'
ho
dovuto
ammettere
,
ho
saputo
che
costui
era
lontano
,
enormemente
,
in
un
paese
quasi
favoloso
,
ubi
sunt
leones
.
Io
non
posso
persuadermi
d
'
averla
portata
via
a
nessuno
,
se
l
'
ho
trovata
sola
,
abbandonata
a
se
stessa
,
padrona
delle
sue
mosse
,
se
non
ho
dovuto
nascondermi
da
nessuno
,
se
ho
dovuto
trionfare
della
sua
resistenza
soltanto
.
Che
ella
appartenesse
ad
un
altro
,
non
è
stato
mai
per
me
un
fatto
presente
,
visibile
,
tangibile
:
è
stata
una
cosa
perduta
nel
passato
e
nel
futuro
,
nel
tempo
lontano
del
suo
matrimonio
,
quando
non
la
conoscevo
ancora
,
in
quello
di
là
da
venire
della
loro
riunione
.
La
sola
cosa
presente
,
visibile
,
tangibile
,
è
stato
il
mio
possesso
.
Io
ho
avuto
questa
donna
per
me
,
ti
dico
;
tutta
,
per
me
solo
,
due
anni
;
io
sono
andato
a
stabilirmi
a
Firenze
per
averla
accanto
,
per
lavorare
a
riprodurre
la
sua
forma
divina
.
Attraversavo
una
crisi
terribile
,
col
cuore
vuoto
ed
il
cervello
esausto
;
non
sapevo
fare
più
nulla
,
mi
sentivo
vecchio
ed
inutile
,
avevo
un
cimitero
dentro
di
me
e
la
morte
dinanzi
.
Non
credevo
mai
più
di
finire
il
monumento
a
Mazzini
;
covavo
da
anni
un
germe
d
'
idea
per
la
statua
dell
'
"
Azione
"
senza
potergli
dare
il
grado
di
calore
necessario
perché
si
schiudesse
,
senza
trovare
il
modello
che
incarnasse
il
tipo
immaginato
.
Ella
è
stata
la
mia
ispirazione
,
mi
ha
ridato
la
fiducia
,
l
'
energia
,
tutta
una
nuova
giovinezza
.
L
'
"
Azione
"
,
è
lei
;
la
"
Diana
"
dell
'
esposizione
di
Venezia
è
lei
,
la
"
Valchiria
"
di
Monaco
è
lei
,
la
"
Forza
"
e
la
"
Volontà
"
del
monumento
a
Bismarck
per
il
concorso
internazionale
di
Amburgo
sono
lei
;
tutti
questi
corpi
di
donna
robusti
ed
agili
,
tutte
questa
membra
possenti
e
delicate
,
tutte
le
purezze
di
queste
fronti
,
tutti
gli
slanci
di
questi
atteggiamenti
sono
suoi
,
di
lei
.
La
natura
e
la
vita
l
'
hanno
fatta
così
,
nel
corpo
e
nell
'
anima
,
forte
e
soave
,
superba
e
gentile
;
così
come
l
'
ho
vista
,
io
l
'
ho
riprodotta
ed
eternata
nel
marmo
e
nel
bronzo
.
Queste
sono
cose
visibili
e
tangibili
,
che
non
ammettono
dubbie
interpretazioni
.
Questo
è
il
fondamento
dei
miei
diritti
su
lei
e
dei
suoi
su
me
stesso
.
Suo
marito
?
Che
importa
se
colui
che
sta
per
arrivare
è
suo
marito
?
Marito
,
amante
,
è
un
altro
a
cui
io
non
posso
disputarla
,
a
cui
ella
va
ad
offrirsi
.
Marito
,
amante
:
che
cosa
significano
queste
parole
?
Che
valore
hanno
queste
convinzioni
?
Il
marito
sono
io
,
sono
stato
io
,
quando
ho
colmato
la
sua
solitudine
,
quando
ho
condiviso
la
sua
vita
,
quando
ho
palpitato
e
gioito
e
sofferto
e
creato
per
lei
;
l
'
amante
,
il
rivale
,
il
ladro
,
è
lui
che
viene
a
rubarmela
!
...
-
Ma
lei
?
-
domandò
finalmente
Perez
,
che
non
aveva
più
tentato
di
interromperlo
,
rispettoso
della
sua
ambascia
;
-
ma
lei
,
con
che
cuore
gli
va
incontro
?
Se
t
'
ama
ancora
,
se
va
a
lui
per
semplice
dovere
,
di
che
ti
lagni
?
-
Ah
,
sì
:
di
che
mi
lagno
!
Se
mi
ama
ancora
,
dovrebbe
bastarmi
,
non
dovrei
chieder
altro
!
Perché
indagare
quale
specie
di
dovere
,
quale
gradazione
di
sentimento
,
quale
sfumatura
di
affetto
la
lega
a
lui
?
È
una
curiosità
indiscreta
,
va
bene
?
Ma
se
capisco
,
se
vedo
,
se
sento
che
egli
non
esercita
un
semplice
diritto
legale
,
riprendendola
;
che
vanta
diritti
anche
sul
cuore
di
lei
?
...
Quando
tu
ami
le
donne
d
'
altri
,
lo
sai
cosa
ti
induce
a
sopportare
di
non
averle
tutte
per
te
?
Oltre
all
'
impossibilità
d
'
evitare
il
possesso
promiscuo
,
ti
piega
e
ti
placa
la
fiducia
che
esse
ti
ispirano
,
assicurandoti
d
'
amare
te
soltanto
,
di
provare
antipatia
,
ripugnanza
,
disprezzo
e
ribrezzo
per
l
'
altro
.
Molte
volte
tu
hai
per
l
'
appunto
trionfato
perché
hai
trovato
donne
la
cui
anima
è
stata
offesa
,
il
cui
corpo
è
stato
profanato
,
la
cui
vita
è
stata
spezzata
da
mariti
brutali
,
indegni
,
malvagi
.
Che
sentimento
di
gelosia
puoi
tu
concepire
per
opera
di
costoro
,
ai
quali
le
creature
dolorose
si
sottopongono
perché
non
possono
fare
altrimenti
,
perché
una
stolta
legge
sancisce
l
'
iniqua
necessità
?
Agguagliate
a
semplici
cose
,
a
proprietà
materiali
,
private
dell
'
esercizio
della
volontà
e
della
libertà
,
esse
sono
sopraffatte
nello
stato
d
'
inerzia
,
d
'
incoscienza
,
di
sorda
e
cupa
e
disperata
ribellione
:
tu
non
puoi
provare
gelosia
,
ma
ira
,
sdegno
e
pietà
.
Lo
so
:
qualche
altra
volta
ti
hanno
mentito
,
giurandoti
di
amare
te
soltanto
,
di
restar
fredde
e
insensibili
fra
le
braccia
dell
'
altro
;
ma
non
ti
sei
accorto
della
menzogna
,
l
'
hai
creduta
perché
ti
giovava
crederla
,
e
te
ne
sei
compiaciuto
e
inorgoglito
.
Io
sono
dinanzi
a
una
creatura
a
cui
ho
chiesto
,
da
cui
ho
ottenuto
sempre
e
soltanto
la
verità
.
Non
solamente
ella
non
mi
ha
detto
che
detesta
suo
marito
,
mi
ha
confessato
di
amarlo
.
Di
amarlo
,
ti
dico
,
e
non
sarai
tu
quello
che
ti
stupirai
perché
ci
ama
entrambi
.
Tu
sai
le
complicazioni
reali
del
cuore
,
così
diverse
dalla
schematica
semplicità
che
gli
attribuisce
la
convenzione
,
la
presunzione
,
l
'
ipocrisia
.
Lo
ama
,
d
'
un
amor
senza
dubbio
diverso
dal
mio
:
ma
che
importa
?
Che
consolazione
me
ne
può
venire
?
Io
ho
dovuto
udire
l
'
elogio
di
suo
marito
,
per
l
'
affetto
profondo
che
le
porta
,
per
le
prove
che
gliene
ha
date
e
gliene
dà
,
per
la
condiscendenza
con
cui
,
nonostante
il
suo
orgoglio
britannico
,
ha
lasciato
che
uno
dei
figli
,
il
più
piccolo
,
sia
da
lei
educato
in
Italia
,
all
'
italiana
;
per
la
fedeltà
che
le
serba
,
laggiù
,
nella
Stanlesia
,
non
ostante
la
facilità
di
avere
quante
donne
gli
piacerebbero
...
Allora
,
sì
,
ho
pensato
che
la
menzogna
ha
del
buono
,
che
la
verità
è
talvolta
insopportabile
.
Ma
ella
non
è
donna
da
mentire
né
da
disdirsi
.
La
sua
volontà
è
forte
,
tenace
,
ostinata
.
Come
dice
ciò
che
pensa
,
così
fa
ciò
che
vuole
.
Le
ho
chiesto
almeno
una
cosa
,
una
sola
:
di
non
venire
fin
qui
ad
incontrarlo
,
di
aspettarlo
a
casa
,
a
Firenze
.
Non
potendo
impedire
che
egli
ve
la
raggiungesse
,
mi
sarei
rassegnato
per
forza
;
all
'
idea
che
ella
stessa
si
movesse
per
andare
ad
offrirglisi
mi
ribellavo
.
Ella
ha
detto
di
no
,
che
non
può
,
che
ha
promesso
,
che
ha
fatto
così
tutte
le
altre
volte
,
prima
di
me
;
che
io
pretendo
troppo
,
ciò
che
non
può
darmi
,
l
'
assurdo
:
ed
eccomi
qui
per
assistere
al
loro
incontro
,
in
queste
condizioni
,
con
queste
certezze
:
capisci
ora
,
capisci
?
...
Egli
gridò
le
ultime
parole
;
a
un
tratto
,
guardandosi
intorno
,
come
uscendo
da
un
sogno
,
domandò
ansiosamente
:
-
Dove
siamo
?
Che
ora
è
?
Anche
Perez
volse
intorno
lo
sguardo
.
Entrambi
avevano
smarrito
la
nozione
del
luogo
e
del
tempo
;
lo
sfondo
del
paesaggio
,
giù
per
il
vallone
della
Marcia
,
più
oltre
fino
alla
riviera
delle
Palme
,
era
sfilato
loro
dinanzi
senza
che
lo
riconoscessero
;
ora
si
ritrovavano
nel
rione
di
Mezzo
,
dove
la
folla
,
il
movimento
della
città
ricominciavano
a
circondarli
.
-
Sono
le
quattro
e
un
quarto
-
disse
Perez
.
-
Le
quattro
e
un
quarto
!
...
Via
,
al
porto
!
...
Sarà
troppo
tardi
!
...
Perez
lo
seguì
senza
dir
nulla
.
Fu
sul
punto
di
proporgli
di
cercare
un
'
altra
carrozza
,
ma
poi
pensò
che
avrebbero
fatto
più
presto
a
piedi
,
prima
di
andare
alla
stazione
più
vicina
.
Lodovico
,
con
l
'
ansia
che
lo
sospingeva
,
col
suo
lungo
passo
,
lo
sopravvanzava
;
tratto
tratto
si
rivoltava
bensì
,
ma
per
domandargli
,
senza
fermarsi
:
"
Dove
siamo
?
...
Quanto
manca
ancora
?
...
A
destra
o
a
sinistra
?..."
.
E
Perez
gli
dava
le
indicazioni
richieste
,
affrettandosi
anch
'
egli
,
quantunque
la
ragione
gli
suggerisse
di
opporsi
al
disegno
dell
'
appassionato
,
di
trascinarlo
altrove
per
impedirgli
di
assistere
a
quell
'
incontro
.
Ma
la
certezza
che
ogni
tentativo
sarebbe
riuscito
vano
,
che
Lodovico
sarebbe
andato
solo
se
egli
avesse
rifiutato
di
accompagnarlo
,
gli
chiudeva
la
bocca
.
Un
senso
di
curiosità
,
anche
,
il
bisogno
istintivo
di
sapere
qualche
altra
cosa
,
di
conoscere
altre
circostanze
dell
'
avventura
,
di
indagare
le
intenzioni
dell
'
amico
,
lo
tratteneva
.
Quali
accordi
avevano
presi
gli
amanti
?
Quel
marito
che
veniva
dalla
Stanlesia
in
Europa
a
così
rari
intervalli
,
quanto
sarebbe
rimasto
presso
la
moglie
?
Presto
o
tardi
non
sarebbe
ripartito
?
...
-
Torna
per
sempre
?
-
non
poté
trattenersi
dal
domandare
,
quando
il
dubbio
gli
si
affacciò
.
Parve
che
la
domanda
traesse
troppo
violentemente
il
cogitabondo
dai
suoi
pensieri
e
gli
riuscisse
incomprensibile
;
perché
,
volgendosi
di
scatto
,
rispose
:
-
Chi
?
-
Poi
,
senza
aspettare
la
spiegazione
,
riprendendo
la
via
,
soggiunse
:
-
Non
so
.
Andrà
a
Londra
.
-
Solo
,
o
con
lei
?
-
Non
so
.
A
destra
?
-
A
destra
.
Allora
,
quando
la
rivedrai
?
-
Quando
le
piacerà
.
Mi
ha
imposto
di
non
lasciarmi
vedere
finché
sarà
con
lui
.
-
Ha
ragione
!
-
Di
allontanarmi
da
Firenze
,
di
andarmene
a
Promonte
,
dai
miei
,
finché
non
mi
richiamerà
lei
stessa
.
-
È
prudenza
.
E
tu
cominci
a
disubbidirle
troppo
presto
,
seguendola
fin
qui
!
-
No
!
-
replicò
con
forza
.
-
Questo
l
'
ho
ottenuto
!
Questo
l
'
ho
messo
come
patto
!
-
Perché
?
-
Perché
così
!
Non
si
arriva
mai
?
-
Ci
siamo
.
Oltrepassata
la
riviera
,
erano
giunti
dinanzi
al
porto
,
infatti
;
ma
Perez
sostò
,
esitante
.
-
Bisogna
sapere
a
quale
calata
dirigerci
.
Guardandosi
intorno
vide
un
gruppo
di
scaricatori
di
carbone
,
con
le
labbra
rosseggianti
e
gli
occhi
lucenti
sulle
facce
da
negri
.
-
Dove
si
attracca
il
"
Senegal
"
?
-
Al
ponte
della
Boa
.
-
Grazie
!
Ripresero
la
via
,
e
il
ponte
apparve
,
oltre
la
strada
ferrata
,
sbarrato
da
una
cancellata
,
ingombro
in
fondo
dalla
folla
che
aspettava
l
'
arrivo
del
piroscafo
.
Perez
vide
che
il
cancello
era
chiuso
,
che
un
gruppo
di
tre
o
quattro
persone
parlamentavano
col
doganiere
posto
a
guardia
dell
'
entrata
.
Lodovico
doveva
aver
veduto
anch
'
egli
,
perché
affrettò
ancora
il
passo
,
procedendo
verso
il
cancello
che
si
schiudeva
in
quel
punto
.
-
Dove
va
?
Non
si
può
!
...
-
disse
la
guardia
,
arrestandolo
con
un
gesto
della
mano
,
dopo
aver
lasciato
passare
gli
altri
.
-
Perché
?
Quei
signori
sono
pure
entrati
!
...
-
Ha
il
permesso
?
Occorre
il
permesso
della
Capitaneria
.
-
Dov
'
è
questa
Capitaneria
?
Ma
un
fischio
lungo
e
rauco
lo
fece
rivolgere
:
la
prora
del
piroscafo
spuntava
dietro
la
fila
dei
legni
dell
'
àncora
,
tutto
il
corpo
della
nave
si
veniva
avanzando
,
a
piccolo
moto
.
-
Non
siamo
più
a
tempo
...
Lasciateci
passare
...
Che
vi
fa
?
-
Non
si
può
.
-
Ma
lasciateci
passare
,
vi
dico
!
...
Il
tono
della
voce
,
l
'
espressione
del
viso
impaurirono
Perez
.
Fece
per
intervenire
,
ma
già
Lodovico
,
visto
un
graduato
sopraggiungere
,
gli
si
accostava
dicendo
,
con
altro
tono
,
di
preghiera
,
quasi
di
supplicazione
:
-
Senta
,
brigadiere
...
Non
abbiamo
avuto
il
tempo
di
fornirci
di
permesso
...
Aspettiamo
persone
care
...
Ci
consenta
di
entrare
...
Il
graduato
rivolse
alla
guardia
un
cenno
d
'
assenso
:
i
due
amici
penetrarono
nel
recinto
.
Per
un
lungo
tratto
esso
era
sgombro
;
la
folla
si
stringeva
in
fondo
,
contro
la
seconda
cancellata
.
Vi
era
gente
d
'
ogni
grado
ed
età
,
signori
,
popolani
,
contadini
,
marinai
,
donne
,
vecchi
,
bambini
,
facchini
coi
carretti
pronti
per
lo
sbarco
dei
bagagli
,
emigranti
seduti
sulle
casse
e
sui
sacchi
delle
povere
masserizie
,
dame
riparate
dal
sole
sotto
le
cupolette
dei
variopinti
ombrellini
.
Perez
vide
Lodovico
fermarsi
a
un
tratto
,
trasalendo
.
-
Che
hai
?
-
Eccola
.
Taci
.
Seguendo
lo
sguardo
dell
'
amico
egli
scorse
una
signora
vestita
tutta
di
bianco
,
col
cappello
rosso
e
l
'
ombrellino
dello
stesso
colore
.
Quasi
avvertita
da
un
senso
magnetico
,
ella
si
volse
verso
i
due
sopravvenuti
,
ma
non
un
muscolo
del
suo
viso
si
contrasse
,
non
il
più
piccolo
moto
la
tradì
.
Perez
riconobbe
subito
la
figura
ammirata
a
Valsorrisa
,
due
anni
addietro
:
meravigliosamente
bella
nel
corpo
e
nel
viso
,
alta
e
flessuosa
come
Diana
,
come
la
Valchiria
,
con
un
prezioso
volume
di
bionde
chiome
lucenti
sulla
nuca
e
sulla
fronte
,
dove
,
come
in
tutto
il
viso
,
il
riflesso
dell
'
ala
del
cappello
e
dell
'
ombrellino
diffondeva
un
chiaror
caldo
di
fiamma
.
Dopo
aver
rivolto
ai
due
amici
lo
sguardo
inespressivo
e
quasi
cieco
con
cui
si
guardano
gli
sconosciuti
,
ella
si
voltò
verso
una
donna
che
le
stava
da
presso
tenendo
per
mano
un
bambino
:
la
governante
ed
il
figlio
.
Chinatasi
a
dire
qualche
cosa
al
fanciullo
,
si
raddrizzò
,
tornò
a
rivoltarsi
verso
il
piroscafo
.
La
massa
enorme
del
"
Senegal
"
si
avanzava
ancora
più
lentamente
,
di
fianco
;
si
udivano
i
fischi
del
comando
,
si
vedeva
a
prora
il
gruppo
dei
marinai
pronti
alla
manovra
dell
'
àncora
,
dominati
dall
'
ufficiale
che
faceva
cenni
verso
la
plancia
.
La
barca
del
pilota
,
con
la
stessa
bandiera
azzurra
e
stellata
che
sventolava
all
'
albero
maestro
della
nave
,
la
precedeva
guidandola
;
a
un
nuovo
fischio
,
a
un
ordine
:
"
Mòlla
!
"
l
'
àncora
si
staccò
dal
fianco
possente
,
scivolò
col
fragore
delle
ferre
catene
,
precipitò
in
mare
sollevando
una
nappa
di
spuma
.
Tutt
'
intorno
,
dalle
murate
dei
piroscafi
attraccati
,
marinai
e
passeggeri
seguivano
curiosamente
la
manovra
;
la
folla
era
densa
a
bordo
d
'
un
grosso
transatlantico
tedesco
,
il
"
Braunschweig
"
,
che
aveva
issato
la
bandiera
di
partenza
,
e
le
cui
gru
stridevano
tirando
a
bordo
balle
e
bauli
,
e
per
le
cui
scale
era
un
continuo
andirivieni
.
Più
fitto
ancora
era
il
formicolio
a
bordo
del
"
Senegal
"
,
e
dalla
riva
alla
nave
,
come
dalla
nave
alla
riva
,
gli
avidi
sguardi
degli
arrivanti
e
degli
aspettanti
si
cercavano
,
si
incrociavano
,
e
già
qualche
fazzoletto
sventolava
,
ai
primi
riconoscimenti
.
Con
la
macchina
ormai
ferma
,
per
la
sola
forza
acquisita
,
il
"
Senegal
"
si
avanzò
ancora
un
poco
,
girò
su
se
stesso
mentre
la
barca
del
pilota
portava
a
terra
,
alle
prese
d
'
ormeggio
,
le
gomene
che
i
marinai
vi
annodavano
;
poi
gli
argani
stridettero
tesandole
,
e
la
nave
si
dispose
lungo
la
calata
.
La
folla
si
rimescolò
,
ciascuno
percorse
la
banchina
in
su
e
in
giù
,
cercando
di
avvicinarsi
il
più
possibile
alle
persone
care
,
chiamandole
per
nome
,
e
saluti
e
notizie
brevi
cominciarono
a
scambiarsi
.
Nei
movimenti
confusi
di
quella
massa
di
persone
lo
sguardo
di
Lodovico
seguiva
intento
ed
ardente
la
cupoletta
dell
'
ombrellino
rosso
,
ed
anche
Perez
non
la
perdeva
d
'
occhio
,
cercando
di
scoprire
in
mezzo
ai
passeggeri
affacciati
dal
ponte
della
prima
classe
chi
fosse
l
'
aspettato
da
quella
donna
.
A
un
tratto
l
'
ombrellino
si
abbassò
e
rialzò
due
o
tre
volte
,
come
una
bandiera
,
in
segno
di
saluto
,
e
dal
piroscafo
,
dall
'
angolo
della
scala
,
un
uomo
rispose
con
un
gesto
del
braccio
,
ed
un
giovinetto
che
gli
stava
a
fianco
agitò
festosamente
il
fazzoletto
.
Perez
sentì
afferrarsi
la
mano
come
dentro
una
morsa
e
udì
la
voce
rauca
dell
'
amico
esclamare
:
-
Eccolo
...
È
lui
!
Liberato
dalla
stretta
,
egli
considerò
attentamente
quell
'
uomo
.
Era
alto
e
robusto
,
con
un
petto
largo
su
cui
la
folta
barba
castana
appena
brizzolata
si
diffondeva
a
ventaglio
;
aveva
un
nobile
portamento
;
tutta
la
persona
rigidamente
composta
nel
costume
da
viaggio
,
con
la
tunica
a
cintola
,
i
calzoni
corti
,
le
gambe
strette
dalle
lunghe
uose
,
rivelava
l
'
abito
del
comando
,
la
professione
marziale
.
Fermo
contro
la
murata
,
non
si
sporgeva
,
portava
soltanto
la
mano
all
'
orecchio
per
cogliere
le
parole
che
la
moglie
ed
il
figlioletto
gli
rivolgevano
dalla
riva
,
e
rispondeva
con
qualche
monosillabo
,
od
a
brevi
cenni
del
capo
e
della
mano
,
mentre
l
'
adolescente
che
era
seco
,
un
collegiale
di
forse
dieci
anni
,
gridava
saluti
e
domande
al
fratellino
ed
alla
madre
.
Costei
,
addossata
ad
una
presa
d
'
ormeggio
,
riparata
contro
il
sole
dall
'
ombrellino
appoggiato
alla
spalla
,
non
si
rivoltava
,
pareva
non
sospettasse
neppure
la
presenza
dei
due
amici
,
dell
'
amante
,
e
Perez
era
talmente
compreso
dall
'
ambascia
di
quest
'
ultimo
,
che
temeva
di
doverla
vedere
da
un
momento
all
'
altro
prorompere
.
Con
le
mascelle
contratte
,
coi
pugni
chiusi
,
Lodovico
guardava
così
fisso
il
nuovo
arrivato
,
che
costui
avrebbe
finito
con
l
'
accorgersene
;
ed
ecco
:
già
pareva
a
Perez
che
se
ne
fosse
accorto
,
che
volgesse
su
loro
uno
sguardo
inquieto
e
sospettoso
.
-
Moviamoci
...
Vieni
da
questa
parte
...
-
propose
all
'
amico
,
trascinandolo
qualche
passo
più
lontano
,
guardando
qua
e
là
sul
ponte
del
piroscafo
,
per
darsi
un
contegno
,
per
fingere
di
cercare
qualcuno
tra
i
passeggeri
,
impaziente
di
uscire
da
quella
situazione
pericolosa
;
ma
a
bordo
,
compiute
le
operazioni
di
ormeggio
,
abbassati
i
pontili
,
i
viaggiatori
che
tentavano
di
scendere
erano
trattenuti
dai
marinai
di
guardia
alle
scale
,
per
lasciar
libero
il
passo
ai
facchini
.
I
bagagli
avevano
la
precedenza
su
gli
uomini
,
e
fremiti
d
'
impazienza
e
sospiri
d
'
ansia
passavano
tra
i
circostanti
,
mentre
sfilavano
i
bauli
di
tutte
le
fogge
e
grandezze
,
le
casse
,
le
valigie
,
le
scatole
,
i
cesti
,
le
cappelliere
.
Le
creature
umane
anelanti
di
riabbracciarsi
dopo
separazioni
lunghe
e
crudeli
erano
ancora
costrette
a
guardarsi
da
lontano
,
a
farsi
cenno
con
la
mano
,
a
soffocare
l
'
impeto
degli
affetti
;
né
tutte
le
anime
erano
in
festa
;
si
vedevano
molti
con
gli
occhi
arrossati
al
pensiero
di
dover
partecipare
o
ricevere
le
nuove
delle
sciagure
sopravvenute
,
dei
disinganni
patiti
nel
tempo
della
solitudine
.
Un
gruppo
di
donne
,
anziane
,
giovani
e
adolescenti
,
tutte
egualmente
vestite
di
lutto
greve
,
piangevano
silenziosamente
,
evitando
di
guardarsi
,
senza
guardar
neppure
verso
la
nave
:
certo
,
essa
non
recava
loro
la
persona
diletta
,
perduta
lontano
,
di
là
dai
mari
,
ma
fredde
e
inerti
reliquie
.
A
bordo
i
viaggiatori
,
affratellati
dalla
convivenza
,
si
salutavano
commossi
sul
punto
di
disperdersi
per
il
vasto
mondo
senza
probabilità
di
mai
più
rivedersi
,
e
l
'
enorme
casa
galleggiante
continuava
a
vuotarsi
delle
sue
masserizie
,
pareva
destinata
a
spopolarsi
,
come
un
luogo
infausto
,
colpito
dalla
sciagura
.
Un
baule
stretto
e
lungo
come
un
feretro
era
tratto
fuori
da
due
uomini
che
lo
reggevano
dai
due
capi
,
e
Perez
sentiva
il
contagio
di
quella
tristezza
diffusa
tutt
'
intorno
,
del
dramma
che
martoriava
il
cuore
dell
'
amico
suo
,
che
doveva
certamente
turbare
quello
della
donna
;
quando
a
un
tratto
i
suoni
fragorosi
e
giocondi
d
'
una
fanfara
squillarono
:
la
musica
del
"
Braunschweig
"
,
nel
punto
che
l
'
enorme
nave
stava
per
salpare
,
intonava
una
marcia
militare
,
quasi
a
stordire
le
altre
anime
più
afflitte
degli
espatrianti
che
trascinava
verso
l
'
ignoto
,
forse
verso
la
morte
,
strappandoli
ai
congiunti
lacrimosi
sulla
riva
materna
.
-
Quando
finiranno
?
-
esclamò
lo
scrittore
,
irritato
da
quei
suoni
,
smanioso
ormai
di
andar
via
;
ma
Lodovico
non
rispose
.
Non
rompeva
il
silenzio
dal
momento
che
aveva
riconosciuto
il
marito
,
e
i
suoi
sguardi
non
lasciavano
la
figura
di
quell
'
uomo
,
sempre
immobile
accanto
al
figlio
,
se
non
per
rivolgersi
verso
il
punto
dove
la
fiamma
dell
'
ombrellino
rivelava
la
presenza
della
donna
accanto
all
'
altra
creaturina
.
Ma
egli
non
si
esponeva
più
come
prima
,
si
ritraeva
anzi
,
studiava
di
nascondersi
dietro
gli
altri
spettatori
;
e
non
già
per
la
prudenza
consigliata
da
Perez
,
bensì
per
un
improvviso
impaccio
,
per
un
senso
di
timidezza
e
quasi
d
'
umiliazione
sorto
dapprima
confusamente
nell
'
anima
sua
,
poi
cresciuto
e
divenuto
insopportabile
.
Tutti
i
diritti
poc
'
anzi
vantati
nel
narrare
la
sua
storia
,
tutte
le
ragioni
addotte
per
dimostrare
all
'
amico
ed
a
se
stesso
che
quella
donna
gli
apparteneva
,
si
rivelavano
ora
arbitrarî
e
sofistici
,
si
disperdevano
dinanzi
ad
una
verità
lampante
e
crudele
:
egli
era
un
estraneo
,
un
intruso
,
tra
quei
coniugi
che
si
ritrovavano
,
tra
quei
figli
e
quei
genitori
che
ricostituivano
l
'
unità
della
famiglia
.
Tanto
tempo
e
tanto
spazio
li
avevano
divisi
,
ed
ecco
:
si
tendevano
le
braccia
;
un
istante
ancora
,
ed
avrebbero
tornato
a
formare
un
vivente
complesso
dal
quale
egli
era
escluso
.
Che
stava
a
far
lì
?
Quella
donna
non
era
sua
,
se
ora
egli
non
poteva
avanzarsi
verso
di
lei
e
portarsela
via
;
quell
'
uomo
non
era
un
ladro
che
gliela
involava
,
se
veniva
a
prendersela
alla
luce
del
sole
,
dinanzi
alla
folla
;
il
ladro
era
lui
stesso
,
che
doveva
trarsi
in
disparte
e
farsi
piccolo
per
non
lasciarsi
scorgere
.
Egli
era
un
intruso
,
una
spia
,
un
frodolento
.
Nella
mortificazione
e
nell
'
avvilimento
che
occupavano
il
suo
cuore
,
la
stessa
memoria
del
possesso
esercitato
fino
al
giorno
innanzi
si
ritraeva
in
un
passato
lontano
,
si
annebbiava
e
attenuava
come
quella
d
'
una
finzione
.
Il
passato
,
remoto
o
prossimo
,
era
passato
;
solo
l
'
ora
presente
esisteva
,
e
in
quell
'
ora
il
suo
possesso
era
distrutto
.
-
Andiamo
via
!
...
-
suggerì
Perez
,
smanioso
.
-
Fermiamoci
alla
dogana
,
fammi
il
piacere
!
-
No
!
-
gli
rispose
con
voce
dura
,
che
non
ammetteva
insistenze
.
Voleva
restare
,
doveva
vedere
.
Una
forza
superiore
a
quella
della
ragione
,
una
specie
di
fascino
lo
inchiodava
lì
,
dietro
la
siepe
degli
aspettanti
,
sollevato
sulla
punta
dei
piedi
,
coi
muscoli
del
collo
irrigiditi
,
tutti
i
nervi
tesi
.
Più
forte
del
dolore
,
più
forte
dell
'
umiliazione
era
l
'
avidità
di
vedere
,
la
necessità
di
non
perdere
un
solo
particolare
di
quella
scena
.
Un
ferro
aguzzo
e
tagliente
gli
ricercava
le
carni
,
recideva
le
vive
fibre
del
legame
che
aveva
fatto
di
lui
e
di
quella
donna
un
corpo
solo
,
un
essere
solo
;
ma
sul
punto
di
sentirsi
mutilato
non
voleva
perdere
la
coscienza
di
sé
,
resisteva
alle
esortazioni
dell
'
amico
come
avrebbe
respinto
un
torpente
sopra
un
letto
operatorio
,
per
assistere
allo
scempio
.
E
già
,
finito
lo
sbarco
dei
bagagli
,
le
guardie
lasciavano
i
loro
posti
,
i
primi
viaggiatori
si
affollavano
verso
le
scale
non
più
vietate
.
Egli
vide
il
marito
avanzarsi
,
ma
senza
fretta
,
dando
una
mano
al
giovinetto
,
dividendosi
con
l
'
altra
la
barba
sul
petto
.
L
'
ombrellino
rosso
si
mosse
anch
'
esso
,
ed
egli
stesso
fece
un
passo
;
ma
allora
,
col
coraggio
della
paura
,
Perez
esclamò
a
voce
bassa
e
concitata
:
-
Lodovico
,
ti
prego
!
...
Non
commettere
imprudenze
!
...
Resta
lì
:
siamo
già
troppo
vicini
.
La
governante
e
il
bambino
possono
riconoscerti
.
Obbedì
,
si
fermò
,
vide
a
poco
a
poco
diminuire
la
distanza
che
separava
i
due
gruppi
:
la
donna
col
figlio
e
la
familiare
avanzarsi
in
prima
linea
,
sull
'
orlo
della
banchina
,
il
padre
e
l
'
altro
figlio
scendere
i
gradini
della
scala
di
bordo
e
porre
il
piede
a
terra
.
Oltre
il
gruppo
delle
donne
piangenti
,
dietro
un
carro
carico
di
bauli
,
avvenne
finalmente
l
'
incontro
.
Egli
trattenne
il
respiro
,
e
lo
stesso
moto
del
suo
cuore
parve
arrestarsi
un
istante
;
ma
il
sangue
gli
rifluì
rapidamente
per
tutte
le
arterie
e
il
petto
gli
si
gonfiò
al
soffio
dell
'
aria
,
in
un
improvviso
senso
di
sollievo
,
quasi
di
gioia
,
di
timida
e
incredula
gioia
,
vedendo
che
quell
'
uomo
non
si
stringeva
con
impeto
alla
donna
sua
ritrovata
dopo
tanto
corso
di
tempo
,
non
l
'
abbracciava
con
tutta
la
forza
delle
sue
braccia
nerborute
,
non
restava
a
guardarla
negli
occhi
per
riconoscerne
e
possederne
l
'
anima
;
ma
le
dava
due
baci
sulle
due
guance
,
due
baci
calmi
,
appena
fraterni
,
quasi
distratti
,
e
subito
dopo
si
volgeva
,
prima
ancora
di
abbracciare
il
figliuoletto
,
a
cercare
i
bagagli
.
Per
un
momento
,
a
quella
vista
che
aveva
temuta
atroce
e
insostenibile
,
tutta
l
'
oppressura
,
tutta
la
mortificazione
dell
'
anima
si
disperse
,
tutta
la
coscienza
della
sua
forza
e
del
suo
diritto
tornò
ad
assicurarlo
.
Quella
donna
era
sua
per
quel
che
gli
costava
di
fremiti
,
di
spasimi
,
di
estasi
,
di
pianti
;
gliel
'
aveva
guadagnata
,
gliel
'
aveva
meritata
il
fuoco
divampato
nel
suo
cuore
,
la
fiamma
dell
'
estro
accesa
nel
suo
pensiero
e
nella
sua
fantasia
.
Ella
gli
si
era
accordata
perché
si
era
sentita
necessaria
a
lui
,
perché
quegli
ardori
,
quelle
febbri
si
erano
comunicati
a
lei
,
rivelandole
tutto
un
mondo
,
tutta
una
vita
dei
quali
non
aveva
sospettato
l
'
esistenza
accanto
a
quell
'
uomo
freddo
e
misurato
.
Un
moto
d
'
orgoglio
,
un
senso
di
trionfo
lo
animò
;
ma
fu
un
lampo
.
Già
ella
si
stringeva
all
'
altro
figlio
,
già
i
figli
si
stringevano
ai
genitori
formando
un
cerchio
dal
quale
la
stessa
domestica
si
teneva
lontana
.
Era
lì
,
sotto
i
suoi
occhi
,
la
famiglia
riunita
,
il
nucleo
umano
primordiale
,
il
cardine
d
'
ogni
consorzio
;
e
nessuno
,
e
tanto
meno
lui
,
poteva
penetrare
in
quella
intimità
fondata
sulla
perpetuazione
della
carne
e
del
sangue
...
Allora
,
mentre
Perez
non
faceva
e
non
diceva
più
nulla
per
porre
termine
a
quello
spettacolo
,
egli
stesso
,
afferrato
bruscamente
un
braccio
dell
'
amico
e
stringendolo
forte
,
esclamò
con
voce
arrochita
:
-
Via
!
...
Andiamo
via
!
...
Si
allontanarono
,
infatti
,
facendosi
strada
tra
la
folla
,
schivando
i
carri
,
passando
accanto
a
quello
dove
il
marito
riconosceva
la
sua
roba
,
mentre
dava
ai
facchini
l
'
indirizzo
dell
'
albergo
di
Francia
.
Quando
furono
nello
spazio
libero
affrettarono
il
passo
;
ma
usciti
fuori
della
cancellata
e
giunti
presso
la
dogana
,
Lodovico
si
fermò
voltandosi
a
guardare
indietro
.
-
Che
fai
lì
?
-
domandò
Perez
,
irritato
;
-
non
ne
hai
abbastanza
?
-
No
:
taci
;
aspetta
.
I
coniugi
,
distaccatisi
dalla
folla
,
preceduti
dal
facchino
coi
bauli
,
seguiti
dalla
governante
coi
figli
,
si
avanzavano
:
il
marito
non
si
appendeva
al
braccio
della
moglie
,
non
le
dava
il
braccio
;
le
andava
accanto
,
parlando
senza
gesti
;
ella
era
invece
tutta
animata
,
diceva
qualcosa
con
espressione
vivace
.
Vedendoli
avvicinarsi
,
Perez
sentì
rinascere
,
con
la
paura
,
un
senso
di
ribellione
contro
l
'
audace
che
sfidava
il
pericolo
d
'
essere
riconosciuto
e
quasi
si
compiaceva
dell
'
ambascia
propria
e
di
quella
che
infliggeva
;
e
quando
la
coppia
fu
giunta
al
loro
fianco
,
tremò
vedendo
il
marito
fermare
lo
sguardo
su
Lodovico
,
quasi
leggendogli
in
faccia
il
suo
secreto
,
mentre
la
compagna
passava
senza
neppure
guardarli
,
come
non
accorgendosi
di
loro
.
Per
buona
sorte
il
figlio
più
piccolo
,
intento
a
narrare
qualche
cosa
al
fratello
,
non
levò
gli
occhi
,
distrasse
anche
l
'
attenzione
della
governante
rivolgendole
una
domanda
;
e
solo
dopo
che
la
comitiva
si
fu
allontanata
avviandosi
alla
dogana
,
il
trepidante
trasse
liberamente
il
respiro
.
-
Io
domando
se
questa
è
una
cosa
ragionevole
!
...
Che
gusto
tormentarsi
così
!
...
Vogliamo
ora
andar
via
una
buona
volta
,
in
nome
di
Dio
?
-
No
.
Aspetta
.
Volle
ancora
indugiarsi
,
ostinato
,
inflessibile
,
sordo
;
aspettò
sinché
la
famiglia
non
riuscì
dalla
dogana
e
non
ebbe
preso
posto
nell
'
omnibus
dell
'
albergo
,
sinché
il
pesante
carrozzone
non
si
scosse
,
non
si
mosse
verso
la
città
,
non
fu
scomparso
dietro
una
fila
di
carri
di
merci
allungati
sul
binario
.
Allora
soltanto
Perez
poté
finalmente
trascinarlo
presso
una
carrozza
e
spingerlo
a
prendervi
posto
.
-
Vieni
a
casa
mia
.
-
Alla
stazione
!
Alla
stazione
!
...
-
Ma
sì
...
Non
ti
trattengo
!
...
Te
ne
andrai
appena
ti
sarai
rimesso
...
Per
ora
vieni
con
me
...
Sei
troppo
agitato
...
Aspetta
di
calmarti
...
Vieni
un
istante
!
-
soggiunse
,
accostando
le
mani
in
atto
di
preghiera
.
-
Alla
stazione
!
Alla
stazione
!
II
Il
convegno
-
Castelmaggiore
!
...
A
Castelmaggiore
!
Il
treno
,
entrato
rapido
e
strepitoso
sotto
la
tettoia
,
rallentò
improvvisamente
la
corsa
,
stridendo
per
tutte
le
ferree
giunture
;
la
voce
del
conduttore
risonò
annunziando
il
nome
della
città
,
e
Lodovico
Bertini
sorse
in
piedi
,
nello
scompartimento
deserto
,
e
si
accostò
allo
sportello
.
Un
facchino
,
un
vecchio
a
cui
la
candida
barba
scendeva
fin
sul
petto
del
camiciotto
di
lavoro
,
lo
aperse
togliendo
di
mano
al
viaggiatore
la
valigia
e
la
borsa
.
-
Dove
va
il
signore
?
All
'
albergo
?
-
No
;
mi
fermo
qui
,
al
Caffè
.
Riparto
col
direttissimo
delle
9
e
15;
verrete
a
riprendere
il
bagaglio
qualche
minuto
prima
dell
'
arrivo
del
treno
.
-
Stia
tranquillo
:
alle
9
e
10
sarò
da
lei
.
I
viaggiatori
in
partenza
si
affollavano
dinanzi
alle
carrozze
;
gli
arrivati
facevano
ressa
all
'
entrata
del
ristorante
,
intorno
al
bancone
con
le
vivande
e
le
bevande
;
il
carro
coi
sacchi
della
posta
cigolava
sulle
tre
ruote
,
spinto
a
mano
da
un
fattorino
che
avvertiva
di
far
largo
;
il
capostazione
esaminava
un
foglio
alla
luce
di
una
delle
grandi
lampade
ad
arco
.
Entrato
nella
sala
,
Bertini
udì
le
voci
del
personale
di
servizio
richiamare
al
loro
posto
i
partenti
,
lo
sbattere
degli
sportelli
,
il
fischio
della
locomotiva
;
quando
sedette
dinanzi
al
tavolino
di
marmo
vide
il
convoglio
sfilare
col
suo
carico
di
vite
,
con
le
sue
luci
fioche
dietro
i
vetri
appannati
e
le
tendine
abbassate
.
Un
cameriere
gli
si
presentò
,
domandando
:
-
Comanda
?
-
Tè
e
latte
,
con
qualche
biscotto
.
Quantunque
non
avesse
desinato
prima
di
mettersi
per
via
,
sentiva
di
non
poter
prendere
cibo
.
Aveva
la
gola
stretta
e
la
testa
in
fiamme
.
Dalle
grandi
arcate
aperte
sotto
la
tettoia
veniva
una
brezza
frizzante
che
gli
faceva
passare
qualche
brivido
per
il
corpo
senza
rinfrescargli
la
fronte
.
Quando
il
vassoio
con
le
cogome
,
il
piattello
,
la
chicchera
e
la
salvietta
gli
fu
posto
dinanzi
,
egli
non
toccò
nessuna
di
quelle
cose
:
trasse
dalla
tasca
interna
dell
'
abito
il
portafogli
e
ne
cavò
la
lettera
ricevuta
due
sere
innanzi
,
per
espresso
.
Appena
due
sere
innanzi
,
dopo
un
mese
e
mezzo
di
silenzio
,
cinquanta
giorni
dopo
l
'
arrivo
del
"
Senegal
"
,
egli
aveva
rivisto
i
caratteri
di
Rosanna
!
Sette
settimane
erano
trascorse
senza
che
ella
avesse
trovato
modo
di
fargli
pervenire
una
parola
,
lasciandolo
solo
col
suo
dolore
,
vagante
di
luogo
in
luogo
,
senza
casa
,
senza
pace
,
senza
tregua
.
Fuggito
la
stessa
sera
dell
'
arrivo
del
piroscafo
,
non
si
era
sentito
capace
di
ridursi
,
secondo
le
prescrizioni
di
lei
,
a
Promonte
,
sul
lago
,
presso
i
parenti
.
Come
portare
nella
casa
paterna
l
'
ambascia
che
lo
struggeva
?
Come
spiegare
alla
sorella
,
al
cognato
,
la
tempesta
scatenatasi
nel
suo
cuore
?
In
quei
luoghi
dove
pure
aveva
tanto
vissuto
,
dove
aveva
dato
forma
alle
sue
concezioni
più
vaste
,
ora
sentiva
che
gli
sarebbe
mancato
il
respiro
.
Che
avrebbe
fatto
,
non
potendo
più
lavorare
?
Che
avrebbe
detto
,
non
potendo
parlare
se
non
di
lei
?
...
Alla
verde
conca
del
lago
meraviglioso
,
sulle
vette
dominatrici
della
terra
,
adunatrici
di
nembi
,
nelle
valli
inargentate
dalle
acque
spumose
,
sotto
i
boschi
solenni
,
egli
aveva
sognato
di
tornare
;
ma
con
lei
,
per
molto
o
per
poco
,
pur
di
farla
partecipe
di
quelle
bellezze
,
pur
di
associarla
ai
ricordi
della
sua
prima
vita
.
Ma
ella
si
era
negata
,
adducendo
di
non
poter
entrare
nella
sua
casa
,
di
non
voler
presentarsi
ai
suoi
parenti
,
a
sua
sorella
,
che
doveva
conoscere
o
sospettare
i
loro
rapporti
,
e
che
l
'
avrebbe
severamente
giudicata
;
e
,
come
sempre
,
nulla
era
valso
a
farla
ricredere
.
Troppo
,
a
quell
'
ora
,
gli
sarebbe
stato
grave
chiudersi
lassù
,
mentre
non
solo
il
suo
sogno
si
disperdeva
,
ma
anch
'
ella
era
come
perduta
per
lui
;
e
col
bisogno
di
stordirsi
,
di
evitare
quanto
potesse
rammentargli
la
sua
condizione
sciagurata
,
di
fuggire
da
se
stesso
,
era
andato
dove
nessuno
lo
conosceva
,
dove
nessuno
gli
avrebbe
chiesto
che
cosa
lo
martoriasse
:
in
Isvizzera
,
errando
per
monti
e
per
valli
,
saltando
dai
treni
sui
piroscafi
e
dai
piroscafi
sui
treni
,
riparando
dalle
città
rumorose
negli
alpestri
villaggi
,
tornando
dalle
alte
solitudini
alla
baraonda
dei
grandi
alberghi
e
dei
"
Kursaal
"
,
cercando
ovunque
invano
di
dimenticare
i
pensieri
molesti
e
di
dissipare
le
immagini
odiose
.
Disperando
di
riuscirvi
,
non
sapendo
che
fare
della
sua
vita
,
era
ridisceso
in
Italia
per
ridursi
finalmente
,
secondo
il
volere
di
lei
,
al
paese
natale
,
presso
i
congiunti
,
sostenuto
dalla
superstiziosa
lusinga
che
lì
,
dove
ella
gli
aveva
raccomandato
di
recarsi
e
promesso
di
scrivergli
,
la
sua
lettera
sarebbe
arrivata
più
presto
.
Ma
,
sul
punto
di
eseguire
i
suoi
comandamenti
,
la
tentazione
di
rivederla
,
non
fosse
che
da
lontano
,
di
sfuggita
,
un
istante
,
passando
secretamente
da
Firenze
,
si
era
impadronita
del
suo
spirito
e
lo
aveva
soggiogato
.
Andato
a
nascondersi
nello
studio
ancora
tutto
odorante
di
lei
,
tutto
pieno
dei
ricordi
di
lei
,
dei
fiori
secchi
,
delle
trine
,
dei
ventagli
,
dei
ritratti
,
delle
crete
dove
egli
aveva
riprodotto
la
stupenda
sua
forma
,
si
era
tenuto
lontano
dai
ritrovi
degli
amici
e
dei
conoscenti
,
aveva
poi
cominciato
ad
aggirarsi
cautamente
intorno
ai
luoghi
dove
avrebbe
potuto
incontrarla
:
invano
.
Una
notte
s
'
era
spinto
fin
sotto
la
sua
casa
,
ma
il
domani
all
'
alba
era
fuggito
ancora
una
volta
,
per
aver
visto
e
immaginato
con
gli
occhi
della
mente
,
dietro
quelle
finestre
chiuse
,
dietro
quei
muri
ciechi
,
un
altro
al
suo
posto
,
accanto
a
lei
,
carezzare
la
sua
fronte
,
baciare
le
sue
labbra
,
vivere
la
sua
vita
.
Allora
,
allora
soltanto
si
era
rifugiato
a
Promonte
,
per
rintanarsi
nel
suo
covo
come
una
bestia
ferita
.
Aveva
il
cuore
lacerato
e
sanguinante
.
Invano
la
ragione
gli
rappresentava
che
questo
era
lo
scotto
inevitabile
del
bene
fruito
;
invano
l
'
egoismo
gli
consigliava
di
aspettare
tranquillamente
il
giorno
in
cui
ella
lo
avrebbe
richiamato
.
Non
era
più
sicuro
di
riacquistare
la
felicità
di
prima
.
Quand
'
anche
null
'
altro
dovesse
sopravvenire
a
distruggerla
,
il
ricordo
delle
pene
sofferte
l
'
avrebbe
intorbidata
.
Al
pensiero
che
la
creatura
amata
era
stata
di
un
altro
,
un
moto
di
repugnanza
,
repugnanza
fisica
,
lo
arretrava
.
Ma
non
solamente
sentiva
che
ella
era
stata
contaminata
nel
corpo
,
vedeva
che
anche
l
'
anima
sua
gli
sfuggiva
.
Per
aver
lasciato
passare
tanto
tempo
senza
rammentarglisi
,
bisogna
che
un
rivolgimento
fosse
avvenuto
nel
suo
cuore
,
nella
sua
vita
.
Come
negare
,
contro
l
'
evidenza
,
la
forza
degli
affetti
,
dei
doveri
e
degli
interessi
che
lo
avevano
prodotto
?
L
'
uomo
che
le
aveva
dato
il
proprio
nome
,
che
dedicava
alla
casa
fondata
con
lei
tutte
le
sue
energie
,
che
le
assicurava
un
'
esistenza
facile
e
larga
,
godeva
di
privilegi
indistruttibili
;
ne
godeva
il
figlio
tornato
a
lei
,
forse
più
che
l
'
altro
vissuto
sempre
al
suo
fianco
.
Di
questa
creaturina
,
del
posto
che
aveva
occupato
nel
cuore
della
madre
,
egli
era
stato
geloso
.
Ora
la
gelosia
impotente
lo
rodeva
,
lo
umiliava
al
pensiero
che
la
madre
era
tutta
dei
figli
,
la
moglie
tutta
del
marito
.
Parlandole
o
scrivendole
,
egli
avrebbe
potuto
farsi
valere
,
rammentarle
le
parole
dettegli
e
le
prove
dategli
,
contrastarla
a
tutti
coloro
che
la
riprendevano
,
vincerla
ancora
una
volta
;
da
lontano
,
costretto
al
silenzio
,
doveva
incrociare
le
braccia
,
abbandonare
indifesa
la
causa
dalla
quale
dipendeva
la
sua
vita
.
O
forse
insistere
,
contraddirla
,
contrariarla
,
sarebbe
stato
inutile
,
come
era
stato
inutile
tutto
quanto
le
aveva
detto
perché
non
andasse
incontro
al
marito
,
perché
si
contentasse
di
aspettarlo
a
casa
sua
.
Che
cosa
era
dunque
il
bene
che
gli
voleva
,
se
non
la
faceva
capace
di
arrendersi
a
un
suo
desiderio
,
sia
pure
smodato
?
...
Poi
pensava
che
anch
'
egli
l
'
aveva
ferita
,
una
volta
,
molto
più
profondamente
,
dicendole
che
,
libera
,
non
l
'
avrebbe
sposata
;
e
allora
riconosceva
che
entrambi
si
erano
mantenuti
fedeli
al
proponimento
di
esser
sinceri
,
di
uniformarsi
alla
realtà
esteriore
ed
intima
,
alla
verità
necessaria
ed
amabile
.
Ma
ora
,
no
;
ora
non
più
;
ora
non
riconosceva
altra
verità
fuorché
il
suo
dolore
,
altra
realtà
fuorché
il
bisogno
di
lenirlo
;
ora
non
chiedeva
,
non
aspettava
,
non
cercava
altro
che
una
menzogna
,
ma
pietosa
e
salutare
.
E
non
ne
trovava
,
e
non
ne
sperava
.
Ella
non
gli
avrebbe
mai
scritto
,
come
non
gli
aveva
mai
detto
:
"
Amo
te
solo
,
odio
mio
marito
"
.
Una
simile
certezza
lo
avrebbe
forse
pacificato
,
gli
avrebbe
dato
forza
per
sopportare
le
separazioni
,
le
contrarietà
,
la
partecipazione
di
un
altro
al
possesso
di
quel
corpo
la
cui
anima
sarebbe
stata
tutta
sua
.
Egli
doveva
invece
contentarsi
di
una
parte
di
quella
vita
,
della
minor
parte
.
L
'
avrebbe
forse
totalmente
perduta
,
se
il
marito
non
fosse
andato
più
via
.
Non
era
questo
il
pericolo
?
Che
fare
per
evitarlo
,
come
riprendersi
il
suo
bene
,
senza
che
nessuno
mai
più
glielo
potesse
contendere
?
...
Talvolta
egli
aveva
tentato
di
reagire
contro
la
passione
,
di
resisterle
,
di
contenerla
.
Altri
amori
giudicati
necessarî
alla
sua
vita
non
erano
finiti
senza
che
egli
ne
fosse
morto
?
Prima
non
si
era
appagato
di
ciò
che
le
donne
altrui
avevano
potuto
o
voluto
accordargli
?
All
'
idea
di
prenderne
una
per
sé
non
si
era
sempre
ribellato
?
Due
o
tre
volte
,
bensì
,
nella
prima
giovinezza
,
la
tentazione
era
stata
fortissima
,
avvalorata
dai
consigli
dei
parenti
,
dalle
esortazioni
della
madre
;
ma
non
si
era
sempre
vinto
,
e
sua
madre
non
era
morta
col
dolore
di
lasciarlo
solo
?
La
libertà
non
gli
era
sembrata
un
bene
tanto
grande
da
potersi
pagare
con
qualche
cosa
di
più
penoso
ancora
che
non
la
solitudine
?
Nel
matrimonio
non
aveva
visto
una
convenzione
micidiale
all
'
amore
,
e
dell
'
amore
non
aveva
sempre
avuto
bisogno
per
le
sue
ispirazioni
d
'
artista
?
...
Ma
il
ragionamento
,
il
ricordo
della
tenacissima
opinione
di
tutta
la
sua
vita
restavano
inefficaci
contro
il
dolore
.
Nel
suo
dolore
egli
riconosceva
ora
che
il
legame
indissolubile
,
sempre
evitato
come
il
più
grave
dei
danni
,
non
era
un
ostacolo
alla
felicità
,
se
altri
ora
se
ne
giovava
per
distruggere
la
felicità
sua
.
Quella
convenzione
giudicata
funesta
all
'
amore
era
il
patto
che
garentiva
il
possesso
.
La
sua
condizione
di
amante
costretto
a
nascondersi
,
a
fuggire
,
a
cedere
il
posto
usurpato
,
a
vedere
un
altro
occuparlo
da
padrone
legittimo
,
era
sciagurata
e
intollerabile
.
I
giorni
e
le
settimane
erano
passati
lenti
,
eterni
,
numerati
ad
uno
ad
uno
,
misurati
ad
ora
ad
ora
,
senza
che
egli
sapesse
che
cosa
accadeva
della
creatura
diletta
,
che
cosa
potesse
fare
egli
stesso
per
averne
notizie
:
se
tornare
a
Firenze
,
se
scrivere
a
qualche
amico
,
se
scriverle
direttamente
,
a
rischio
di
tradirla
.
La
paura
che
il
caso
l
'
avesse
tradita
,
che
suo
marito
avesse
scoperto
il
loro
secreto
,
trovando
una
lettera
,
udendo
qualche
parola
sfuggita
al
bambino
od
ai
servi
,
arrestava
il
moto
del
suo
cuore
;
ma
quantunque
il
sospetto
non
fosse
da
escludere
,
qualche
altra
cosa
,
una
voce
interiore
,
un
oscuro
presentimento
gli
diceva
che
no
,
che
nulla
era
stato
scoperto
,
che
ella
era
al
sicuro
,
che
il
suo
silenzio
dipendeva
unicamente
dalla
sua
volontà
.
Infinitamente
più
che
l
'
impossibilità
di
far
nulla
per
avere
qualche
notizia
,
per
uscire
da
quell
'
ansia
,
lo
umiliava
,
lo
mortificava
e
lo
avviliva
l
'
idea
che
la
volontà
di
lei
fosse
determinata
da
ragioni
che
egli
non
poteva
combattere
.
Il
bisogno
di
signoreggiare
quella
vita
,
di
occuparla
tutta
di
sé
,
di
uniformare
alla
propria
volontà
quella
volontà
forte
e
tenace
,
alimentava
il
fuoco
della
sua
passione
.
Nessun
'
altra
donna
lo
aveva
avvinto
con
le
blandizie
,
con
le
lusinghe
,
con
le
illusioni
,
quanto
costei
con
la
resistenza
e
l
'
ostilità
.
Tutto
quanto
aveva
fatto
,
nei
primi
tempi
,
per
vincerla
,
era
stato
invano
:
ella
gli
si
era
accordata
,
inaspettatamente
,
quando
aveva
voluto
,
quando
egli
ne
aveva
perduto
la
speranza
.
Nonostante
la
dedizione
,
dopo
il
possesso
,
con
tutte
le
prove
d
'
amore
ottenute
,
egli
aveva
più
volte
sentito
di
non
essere
penetrato
fino
agli
ultimi
recessi
dell
'
anima
sua
.
Ora
che
un
altro
gliela
contendeva
,
ora
che
egli
non
poteva
vivere
senza
trionfare
di
costui
,
senza
saperla
sua
interamente
,
perdutamente
,
come
una
cosa
inerte
,
come
la
cera
duttile
,
come
la
creta
malleabile
,
ora
ella
si
dava
tutta
a
quell
'
altro
,
restava
lontana
,
chiusa
,
inaccessibile
.
La
tentazione
di
fuggirla
,
piuttosto
che
contentarsi
del
poco
che
gli
avrebbe
concesso
,
si
era
insinuata
allora
nel
suo
pensiero
,
lo
aveva
investito
e
dominato
.
Non
era
giustizia
,
no
,
che
egli
spasimasse
così
,
mentre
nella
nuova
vita
che
ella
ora
viveva
non
trovava
modo
d
'
infondergli
fede
,
di
dargli
speranza
e
coraggio
...
Improvvisamente
,
la
sua
lettera
era
giunta
,
quella
lettera
sulla
quale
si
era
precipitato
avidamente
,
che
aveva
letta
e
riletta
tanto
da
poterla
ripetere
senza
dimenticarne
una
sillaba
,
e
che
,
nondimeno
,
ora
,
nel
silenzio
della
stazione
deserta
,
tornava
a
rileggere
ancora
una
volta
.
La
lettera
diceva
:
Partirò
posdomani
,
sola
,
col
direttissimo
delle
7
e
25
per
arrivare
a
Milano
il
giorno
dopo
,
alle
7
e
50
.
Torna
domani
a
Firenze
,
prenota
due
cabine
della
"
Sleeping
"
facendoti
dare
due
biglietti
separati
,
e
mandami
il
mio
.
Riparti
con
l
'
accelerato
delle
6
e
33
,
scendi
alla
stazione
di
Castelmaggiore
e
aspetta
alle
9
e
15
il
passaggio
del
mio
treno
,
dove
salirai
a
raggiungermi
.
Alla
stazione
di
Milano
mi
lascerai
:
mio
marito
ritorna
da
Londra
.
Tutto
era
stato
puntualmente
eseguito
.
Lasciato
immediatamente
Promonte
,
egli
era
corso
a
Firenze
,
all
'
ufficio
della
Compagnia
dei
"
Wagons
-
Lits
"
.
Il
commesso
aveva
voluto
rilasciare
un
solo
biglietto
per
le
due
cabine
,
non
comprendendo
come
persone
che
dovevano
viaggiare
insieme
avessero
bisogno
di
biglietti
separati
;
ma
poi
glieli
aveva
pur
dati
,
ed
egli
aveva
spedito
a
Rosanna
,
in
lettera
raccomandata
,
quello
che
doveva
servire
per
lei
.
Era
partito
con
l
'
accelerato
delle
6
e
33
,
aspettava
ora
il
passaggio
del
direttissimo
;
ma
,
rileggendo
quella
lettera
,
come
quando
l
'
aveva
letta
la
prima
volta
,
tutte
queste
istruzioni
,
tutte
le
circostanze
nelle
quali
le
aveva
effettuate
,
sparivano
dalla
sua
memoria
:
i
suoi
occhi
e
il
suo
pensiero
si
fermavano
sulle
parole
dell
'
ultimo
rigo
:
"
Mio
marito
ritorna
da
Londra
"
.
Per
tornarne
,
doveva
esservi
andato
;
se
ella
gli
moveva
ora
incontro
,
non
ve
lo
aveva
accompagnato
;
era
dunque
rimasta
solo
per
qualche
tempo
,
poco
o
molto
,
non
poteva
dir
quanto
,
una
settimana
per
lo
meno
:
e
di
quel
tempo
di
libertà
non
aveva
saputo
o
voluto
profittare
per
richiamarlo
,
per
rivederlo
,
dovunque
,
comunque
!
Lo
richiamava
ora
,
sul
punto
di
andare
ancora
una
volta
incontro
a
quell
'
uomo
,
per
rivederlo
un
giorno
più
presto
!
...
A
un
fischio
di
locomotiva
,
breve
,
acuto
,
lontano
,
egli
si
riscosse
,
si
guardò
intorno
.
La
stazione
era
ancora
deserta
;
il
padrone
del
Caffè
sonnecchiava
dentro
un
bussolotto
illuminato
dalla
fiamma
gialla
d
'
una
lampada
a
gas
;
il
cameriere
;
dinanzi
al
banco
delle
vivande
,
parlottava
con
un
manovratore
.
Egli
ripiegò
la
lettera
e
la
richiuse
nel
portafogli
.
Si
versò
un
poco
di
latte
e
di
tè
,
ne
assaggiò
un
sorso
,
e
ripose
la
chicchera
.
L
'
orologio
,
sul
quadro
dell
'
orario
,
segnava
le
otto
e
un
quarto
.
A
quell
'
ora
ella
doveva
essere
già
partita
,
il
treno
che
la
portava
già
correva
verso
di
lui
.
Un
senso
di
gioia
,
trepida
ma
grande
,
lo
invase
a
quella
certezza
;
egli
sentì
il
suo
rancore
dissiparsi
.
All
'
idea
che
fra
un
'
ora
sarebbe
giunta
,
che
l
'
avrebbe
avuta
tutta
una
notte
per
sé
,
che
avrebbe
potuto
finalmente
sfogare
la
piena
dei
sentimenti
accumulati
nel
suo
cuore
,
l
'
immobilità
gli
riuscì
intollerabile
.
Chiamato
il
cameriere
e
pagatolo
,
si
alzò
,
uscì
fuori
della
sala
,
sotto
la
pensilina
.
I
binarî
liberi
si
dilungavano
,
convergendo
nella
lontananza
,
perdendosi
verso
le
masse
scure
delle
cabine
e
dei
depositi
,
verso
le
linee
rigide
formate
dalle
colonne
delle
carrozze
e
dei
carri
mobili
sotto
il
fioco
lume
della
luna
non
ancora
al
primo
quarto
.
Gli
ufficî
erano
quasi
tutti
chiusi
;
solo
quelli
del
capostazione
,
del
telegrafo
e
dei
biglietti
proiettavano
sul
marciapiedi
la
luce
delle
loro
lampade
incappucciate
di
verde
.
Due
o
tre
commessi
stavano
curvi
sulle
scrivanie
,
dinanzi
a
grossi
registri
ed
a
fogli
di
carta
stampata
;
non
si
udiva
altro
rumore
fuorché
il
ticchettare
degli
apparecchi
telegrafici
.
Chiuse
le
sale
d
'
aspetto
,
tranne
quella
della
terza
classe
,
sopra
i
cui
nudi
banchi
il
facchino
dalla
barba
candida
ed
un
suo
compagno
erano
distesi
a
dormire
.
Per
ingannare
il
tempo
egli
si
mise
a
percorrere
la
fronte
della
stazione
,
da
un
capo
all
'
altro
;
poi
riattraversò
la
sala
del
Caffè
ed
uscì
sul
piazzale
.
Non
una
carrozza
,
non
un
passante
,
non
un
rumore
.
Sulla
facciata
esteriore
dell
'
edifizio
erano
aperti
l
'
ufficio
del
Dazio
,
dove
due
impiegati
chiacchieravano
fumando
nelle
pipe
,
e
il
passaggio
d
'
entrata
,
col
gabbiotto
della
giornalaia
:
una
vecchietta
sonnecchiante
in
mezzo
alla
mostra
dei
fogli
illustrati
,
aperti
nelle
pagine
più
vistose
,
fra
le
grosse
intestazioni
dei
quotidiani
e
le
copertine
dei
libercoli
pornografici
.
Le
pozzanghere
formate
dall
'
acquazzone
del
pomeriggio
rendevano
malagevole
l
'
avventurarsi
oltre
il
marciapiedi
;
rinunziando
ad
entrare
in
città
,
egli
cominciò
a
misurarlo
tra
i
due
cancelli
che
lo
chiudevano
,
come
aveva
fatto
dell
'
altro
.
Il
tempo
scorreva
con
una
lentezza
disperante
.
Passando
e
ripassando
dinanzi
al
Dazio
,
i
suoi
occhi
erano
attratti
dall
'
orologio
i
cui
indici
parevano
immobili
;
per
vederli
un
poco
spostati
verso
l
'
ora
attesa
con
la
febbre
nei
polsi
,
egli
prometteva
a
se
stesso
di
non
guardarli
troppo
spesso
;
ma
poi
,
quando
li
fissava
dopo
aver
voltato
le
spalle
più
volte
,
trovava
che
era
trascorso
qualche
minuto
appena
.
Fermandosi
,
chiudendo
gli
occhi
,
tentava
raffigurarsi
la
donna
amata
come
doveva
essere
atteggiata
in
quel
momento
:
raccolta
in
un
angolo
della
carrozza
sussultante
nella
corsa
vertiginosa
,
sotto
la
luce
della
lampada
elettrica
,
col
viso
ravvolto
in
un
velo
,
col
capo
appoggiato
alla
mano
guantata
,
con
gli
occhi
allo
sportello
,
immobile
nella
persona
,
ma
con
l
'
anima
tesa
verso
di
lui
;
e
allora
la
tenerezza
e
il
rancore
,
l
'
amore
e
la
gelosia
,
il
bisogno
di
stringersela
al
cuore
e
l
'
impeto
di
respingerla
si
avvicendavano
tanto
tumultuosamente
da
confondersi
in
un
unico
fremito
,
in
uno
spasimo
solo
.
Le
nove
meno
un
quarto
.
Ancora
quaranta
minuti
.
La
stazione
restava
deserta
:
si
udiva
soltanto
qualche
fischio
rauco
,
soffocato
,
di
macchine
manovranti
lontano
;
qualche
passo
risonava
,
ma
di
persone
che
uscivano
,
avviandosi
alla
città
.
Nessun
viaggiatore
sarebbe
venuto
a
prendere
quel
treno
della
notte
?
Nessun
parente
od
amico
sarebbe
sopraggiunto
ad
aspettare
qualcuno
?
...
Alle
nove
,
mancando
mezz
'
ora
all
'
arrivo
del
treno
,
egli
entrò
per
vedere
se
l
'
ufficio
dei
biglietti
fosse
aperto
.
Era
ancora
chiuso
;
il
facchino
dormiva
ancora
sulla
panca
della
sala
d
'
aspetto
.
La
vendita
sarebbe
forse
cominciata
solo
venti
minuti
prima
dell
'
arrivo
del
treno
?
L
'
attesa
di
quegli
altri
dieci
minuti
fu
eterna
.
Pareva
che
il
tempo
si
fosse
arrestato
,
che
non
potesse
più
scorrere
,
che
la
stazione
fosse
abbandonata
,
che
la
vicina
città
fosse
morta
.
L
'
arrivo
di
due
o
tre
persone
,
silenziose
,
senza
bagaglio
,
gli
parve
un
avvenimento
,
un
ritorno
alla
vita
.
Ma
nessuno
sportello
si
schiudeva
ancora
,
nulla
preannunziava
la
partenza
,
neanche
ora
che
mancavano
venti
minuti
soltanto
,
che
ne
mancavano
diciannove
.
Che
cosa
avveniva
?
Quand
'
anche
il
treno
fosse
in
ritardo
,
la
vendita
dei
biglietti
non
doveva
cominciare
all
'
ora
regolare
?
Forse
gli
orologi
esterni
anticipavano
su
quello
del
capostazione
?
Per
quale
incantesimo
nessuno
appariva
?
Non
era
egli
in
preda
ad
un
incubo
?
Aveva
realmente
ricevuto
una
lettera
di
lei
?
Era
una
cosa
reale
,
quel
convegno
in
treno
?
Non
era
una
stravaganza
,
una
immaginazione
,
una
irragionevole
speranza
?
...
Diciotto
minuti
soltanto
-
e
gli
sportelli
restavano
ancora
sbarrati
...
Allora
,
per
uscire
da
quell
'
incubo
,
per
udire
una
voce
,
per
sapere
qualcosa
,
s
'
avvicino
alla
giornalaia
.
-
Il
direttissimo
non
arriva
alle
nove
e
un
quarto
?
-
Alle
nove
e
un
quarto
,
sissignore
.
-
Ma
allora
perché
non
aprono
la
biglietteria
?
La
vecchia
inforcò
gli
occhiali
,
guardò
un
suo
grosso
orologio
di
acciaio
,
e
disse
:
-
Ecco
:
apriranno
a
momenti
.
Ma
passò
ancora
un
altro
minuto
,
ne
passarono
due
,
senza
che
gli
sportelli
si
schiudessero
.
E
a
un
tratto
due
uomini
uscirono
dall
'
interno
della
stazione
,
uno
dei
quali
diceva
all
'
altro
:
-
Non
si
parte
fino
a
domani
.
Egli
credé
d
'
aver
frainteso
.
Poi
il
sangue
gli
rifluì
tutto
al
cuore
e
la
vista
gli
si
offuscò
.
Con
passo
dapprima
malfermo
,
poi
precipitato
,
rientrò
sotto
la
tettoia
nel
punto
che
alcuni
manovali
attraversavano
i
binarî
e
gruppi
di
commessi
si
formavano
dinanzi
agli
ufficî
,
scambiando
notizie
e
domande
e
commenti
.
-
Al
bivio
del
Saliceto
...
La
linea
è
ingombra
...
Si
appronta
il
carro
-
attrezzi
...
Una
falsa
manovra
dello
scambio
...
Il
treno
merci
è
rovesciato
...
E
il
direttissimo
?
Una
fiamma
gli
salì
al
viso
,
il
suolo
gli
mancò
sotto
i
piedi
.
Corse
all
'
ufficio
del
capostazione
,
non
lo
riconobbe
perché
tutti
gli
usci
erano
aperti
,
ormai
,
e
tutte
le
stanze
illuminate
;
domandò
a
un
uomo
seduto
dinanzi
ad
una
scrivania
:
-
Scusi
,
signore
:
mi
vuol
dire
che
cosa
è
accaduto
?
-
Non
so
precisamente
;
la
linea
è
ingombra
.
Riuscì
,
trovò
finalmente
il
capo
sulla
soglia
del
suo
ufficio
,
intento
a
rimproverare
uno
dei
suoi
dipendenti
.
-
Non
ho
bisogno
delle
vostre
osservazioni
!
...
Andate
al
vostro
posto
senza
tante
chiacchiere
...
Desidera
?
-
domandò
poi
,
con
voce
appena
meno
brusca
,
al
viaggiatore
che
portava
la
mano
al
cappello
.
-
Vuol
favorire
di
dirmi
che
cosa
è
accaduto
?
Io
aspetto
il
direttissimo
delle
nove
e
un
quarto
...
-
La
linea
è
stata
ostruita
da
un
treno
merci
che
manovrava
al
bivio
del
Saliceto
.
-
Ma
il
direttissimo
?
-
Il
direttissimo
sarà
avvertito
e
fermato
a
tempo
e
luogo
...
Poi
,
voltategli
le
spalle
ed
avvicinatosi
al
telefono
,
gridò
nel
portavoce
:
-
Signor
ingegnere
?
...
Sì
,
la
seconda
squadra
sarà
pronta
a
momenti
...
Com
'
è
?
...
La
gru
sta
in
consegna
al
Movimento
...
Prenda
le
binde
da
otto
tonnellate
...
Va
bene
?
...
Sissignore
:
alla
cabina
numero
8
...
Come
?
...
Ha
deragliato
?
...
Perdio
!
...
Vengo
subito
!
...
Lasciato
l
'
apparecchio
,
lanciò
un
ordine
al
sottocapo
:
-
Trattenga
l'842
a
Santa
Rufina
,
telegrafi
che
per
linea
ingombra
non
lo
posso
ricevere
.
Mi
mandi
subito
la
seconda
squadra
.
E
s
'
allontanò
rapidamente
,
scavalcando
le
linee
dei
binari
,
facendo
cenno
con
tutt
'
e
due
le
mani
di
seguirlo
agli
uomini
schierati
sul
marciapiedi
centrale
.
Stordito
,
smarrito
,
Bertini
volse
intorno
lo
sguardo
.
Che
cosa
era
avvenuto
?
Nessuno
glielo
avrebbe
spiegato
?
Un
brivido
gli
passò
per
la
schiena
al
pensiero
del
pericolo
che
minacciava
la
creatura
diletta
,
al
disastro
che
forse
era
già
avvenuto
.
Non
era
forviato
il
convoglio
che
la
trasportava
?
O
il
treno
che
facevano
fermare
a
Santa
Rufina
era
il
suo
?
-
Per
favore
!
...
Sentite
!
...
-
disse
ad
un
guardasala
,
fermandolo
mentre
gli
passava
dinanzi
.
-
Qual
è
il
numero
del
direttissimo
che
si
aspettava
per
le
nove
e
un
quarto
?
-
28.35
,
signore
.
-
Siete
sicuro
che
non
sia
l'842
?
-
Sicurissimo
!
L'842
è
un
misto
che
dovrebbe
arrivare
alle
9
e
42
,
ma
che
sarà
fermato
a
Santa
Rufina
.
-
E
il
direttissimo
?
-
Era
già
transitato
da
Santa
Rufina
quando
è
sopravvenuto
l
'
accidente
al
treno
merci
.
-
Ma
allora
come
e
dove
sarà
avvertito
del
pericolo
?
-
È
stata
formata
la
correntale
.
-
Come
sarebbe
a
dire
?
-
Ogni
guardiano
va
al
casello
vicino
trasmettendo
al
compagno
la
notizia
dell
'
accidente
e
l
'
ordine
di
disporre
i
segnali
di
fermata
.
-
E
quanto
occorrerà
per
liberare
la
linea
?
-
Signor
mio
,
chi
può
dirlo
?
...
Due
ore
potevano
bastare
;
ma
forse
non
ne
basteranno
quattro
...
Il
capotecnico
e
il
capodeposito
avevano
subito
avvertito
il
Servizio
trazione
;
il
signor
ingegnere
con
la
prima
squadra
era
subito
accorso
sopra
una
macchina
,
il
carro
-
attrezzi
era
già
pronto
;
ma
quando
hanno
fatto
per
attaccarlo
alla
macchina
ha
deragliato
.
Se
lo
vuol
vedere
,
vada
laggiù
in
fondo
,
presso
il
castelletto
idraulico
,
dove
c
'
è
quel
chiaro
...
Lavorano
a
soccorrere
il
carro
di
soccorso
!
...
E
sorrise
discretamente
,
gettando
intorno
una
cauta
occhiata
,
per
paura
che
l
'
avessero
udito
.
Bertini
corse
nella
direzione
indicata
.
La
fatalità
si
complicava
,
una
volontà
ostile
e
maligna
pareva
volesse
accumulare
gli
ostacoli
,
moltiplicare
i
pericoli
.
Alla
luce
fumosa
delle
torce
a
vento
si
vedeva
il
carro
degli
attrezzi
pencolare
fuori
delle
rotaie
:
la
piattaforma
dalla
quale
doveva
essere
spinto
nella
buona
direzione
non
era
stata
assicurata
,
non
aveva
le
rotaie
combinanti
con
quelle
del
binario
,
e
poco
era
mancato
che
la
massa
pesante
non
si
fosse
rovesciata
.
-
Via
le
leve
!
-
gridava
il
capostazione
agli
uomini
intenti
alla
manovra
.
-
Tofano
e
Giacomelli
,
montate
su
a
scaricare
le
binde
...
Quelle
da
quattro
basteranno
...
Animo
,
via
!
...
Gli
uomini
si
arrampicarono
sul
carro
carico
d
'
ogni
sorta
d
'
ordegni
e
di
congegni
:
argani
,
morse
,
chiavi
,
martelli
,
mazze
,
una
fucina
,
ruote
di
cordami
,
spessori
di
legno
,
torce
a
vento
,
fiaccole
a
petrolio
.
Sollevata
una
binda
da
quattro
tonnellate
,
la
passarono
oltre
il
parapetto
,
porgendola
ai
compagni
.
-
A
noi
,
svelti
!
-
ordinò
ancora
il
capo
.
-
Disponetela
fra
la
testata
e
il
traversone
...
Più
su
,
più
su
:
all
'
angolo
,
ho
detto
...
Ma
qui
,
perdio
,
sotto
lo
spigolo
,
o
parlo
turco
?
...
Così
...
Forza
di
braccia
!
Le
braccia
nerborute
girarono
il
manubrio
della
macchina
,
dapprima
agevolmente
,
poi
,
quando
essa
affrontò
il
peso
del
carro
,
con
una
tensione
violenta
,
con
uno
sforzo
penoso
.
Sotto
la
spinta
possente
il
carro
si
scosse
un
poco
,
si
sollevò
di
qualche
centimetro
;
a
un
tratto
traballò
scricchiolando
.
-
Ferma
!
Tolta
una
fiaccola
di
mano
a
un
operaio
,
il
capo
si
cacciò
sotto
le
prime
ruote
,
ne
esaminò
la
posizione
;
poi
percorse
tutto
il
fianco
fino
a
quelle
posteriori
.
-
Un
'
altra
binda
qui
,
al
centro
del
traversone
...
-
Ma
udendo
improvvisamente
un
lontano
tintinnare
di
campanello
,
si
volse
a
chiamare
:
-
Marziani
!
...
Il
capotecnico
?
-
Eccomi
,
signor
capo
.
-
Diriga
lei
l
'
operazione
.
Io
vado
a
ricevere
l
'
accelerato
.
Un
treno
sopravveniva
infatti
dall
'
altra
parte
della
linea
,
dove
nessun
ostacolo
si
era
frapposto
;
e
Bertini
domandava
tra
sé
per
quale
fatalità
l
'
accidente
aveva
dovuto
prodursi
dalla
parte
di
Firenze
,
nel
preciso
momento
in
cui
,
dopo
tanta
pena
,
egli
aspettava
Rosanna
.
E
in
un
improvviso
ritorno
dell
'
ansia
sopita
dinanzi
allo
spettacolo
dello
sforzo
sostenuto
dai
lavoratori
,
si
volse
ad
uno
degli
astanti
:
-
Il
direttissimo
è
stato
fermato
?
-
Certamente
,
a
quest
'
ora
...
Se
no
,
sarebbe
andato
a
sfondare
il
treno
merci
,
deragliato
.
-
Come
si
saprebbe
?
-
domandò
ancora
,
trepidante
.
-
Eh
!
Le
male
nuove
le
porta
il
vento
.
-
A
che
distanza
da
qui
è
il
bivio
del
Saliceto
?
-
A
quattro
chilometri
e
mezzo
.
-
E
Santa
Rufina
?
-
A
dodici
chilometri
.
Restava
sapere
in
qual
punto
della
via
interposta
fosse
fermato
il
convoglio
.
Certo
,
in
aperta
campagna
,
lontano
dalle
stazioni
,
senza
precise
notizie
dell
'
accaduto
,
del
pericolo
corso
,
della
durata
della
sosta
.
Come
far
sapere
qualche
cosa
a
Rosanna
?
Come
rassicurarla
?
Egli
si
struggeva
di
non
poter
far
nulla
,
invidiava
gli
operai
sudanti
a
mettere
in
piano
il
carro
,
si
torceva
le
mani
per
non
poterle
adoperare
com
'
essi
,
per
non
potersi
cacciare
sotto
le
ruote
a
rimetterle
al
posto
,
con
la
febbre
di
veder
rimossi
gli
ostacoli
,
quel
primo
ostacolo
.
Le
notizie
dell
'
accidente
passavano
ora
di
bocca
in
bocca
,
con
più
precisi
particolari
:
il
deviatore
della
cabina
numero
quattro
,
per
un
falso
segnale
del
manovratore
,
aveva
aperto
lo
scambio
al
treno
merci
mentre
la
colonna
era
in
moto
;
l
'
ago
si
era
spostato
fra
un
'
asse
e
l
'
altra
del
primo
carro
,
dando
la
diramazione
sopra
il
binario
per
il
quale
doveva
transitare
il
direttissimo
,
ostruendo
la
linea
di
corsa
:
l
'
ingegnere
dell
'
ufficio
di
trazione
,
con
una
squadra
di
operai
raccolta
alla
prima
notizia
,
era
sul
posto
,
ma
non
poteva
far
nulla
senza
gli
attrezzi
.
E
dalla
stazione
,
cessato
lo
squillare
del
campanello
,
veniva
il
rombo
del
treno
accelerato
arrivante
a
tutto
vapore
,
fischiando
e
stridendo
,
condannato
poi
anch
'
esso
a
restarsene
inerte
,
ad
aspettare
la
liberazione
del
binario
e
l
'
arrivo
del
direttissimo
.
La
macchina
si
staccava
e
si
allontanava
;
i
viaggiatori
,
avvertiti
dell
'
accaduto
,
si
sparpagliavano
in
folla
sotto
la
tettoia
,
entravano
nel
Caffè
,
si
spingevano
verso
la
piattaforma
attratti
dal
chiarore
delle
torce
,
e
Bertini
vide
fra
gli
altri
una
coppia
di
giovani
sposi
in
costume
da
viaggio
,
il
marito
appoggiato
al
braccio
della
moglie
,
stretto
a
lei
,
sfiorante
con
la
falda
del
berretto
basco
il
velo
che
ella
teneva
sollevato
sulla
fronte
e
che
lasciava
scoperto
un
visetto
rotondo
,
grazioso
,
infantile
.
-
Largo
!
...
Indietro
!
...
Favoriscano
di
sgombrare
!
Il
capo
,
sopravvenuto
,
faceva
scostare
i
curiosi
con
aspra
voce
di
comando
;
Bertini
dovette
obbedire
in
preda
ad
un
nuovo
cruccio
,
quasi
ricacciato
più
lontano
da
Rosanna
,
quasi
impedito
di
affrettare
con
la
tensione
della
volontà
e
l
'
impeto
del
desiderio
la
liberazione
del
carro
.
Sotto
la
tettoia
crocchi
di
viaggiatori
si
scambiavano
le
notizie
,
commentandole
aspramente
;
alcuni
stranieri
volgevano
intorno
sguardi
incerti
e
sospettosi
;
visi
inquieti
di
donne
si
vedevano
spiare
dai
finestrini
del
treno
immobile
;
il
Caffè
era
invaso
,
tutti
i
tavolini
occupati
da
gente
rumorosa
e
contrariata
;
solo
i
due
giovani
sposi
,
l
'
uomo
sempre
al
braccio
della
donna
,
si
sorridevano
,
fermi
dinanzi
al
banco
,
scegliendo
nei
quadri
mobili
delle
cartoline
illustrate
quelle
con
le
vedute
di
Castelmaggiore
:
liberato
il
braccio
della
moglie
,
il
marito
le
offriva
una
penna
col
serbatoio
,
ed
ella
riempiva
i
cartoncini
uno
dopo
l
'
altro
,
curva
sopra
un
angolo
del
banco
,
passandoli
poi
al
compagno
che
vi
aggiungeva
la
propria
firma
.
Un
moto
d
'
irritazione
cacciò
Bertini
lontano
dallo
spettacolo
di
quella
felicità
.
Riavvicinandosi
alla
piattaforma
,
vide
le
luci
muoversi
e
una
colonna
di
candido
vapore
sprigionarsi
dal
fumaiolo
della
macchina
,
mentre
un
fischio
breve
ed
acuto
lacerava
l
'
aria
:
il
carro
,
finalmente
liberato
,
era
trainato
verso
il
luogo
del
bisogno
.
Allora
,
come
trascinato
anch
'
egli
da
quella
forza
bruta
,
come
attratto
da
un
potere
occulto
,
s
'
avviò
lungo
i
binarî
deserti
diramantisi
a
ventaglio
gli
uni
dagli
altri
.
Non
sapeva
fin
dove
sarebbe
andato
,
ma
si
sentiva
sospinto
nella
direzione
del
convoglio
immobile
in
mezzo
alla
campagna
deserta
.
Secondo
che
avanzava
,
oltre
gli
edifizî
e
le
cabine
e
i
castelli
idraulici
,
il
ventaglio
si
restringeva
,
le
stecche
d
'
acciaio
rientravano
una
nell
'
altra
,
riducendosi
al
doppio
binario
di
corsa
.
Fitte
siepi
lo
fiancheggiavano
,
una
bassa
e
intricata
vegetazione
di
robinie
,
dalla
quale
emergevano
i
fusti
frondosi
degli
eucalitti
;
tratto
tratto
un
cancelletto
vi
si
apriva
,
oltre
il
quale
si
vedeva
la
campagna
bagnata
dal
lume
della
luna
vicina
al
tramonto
:
un
chiarore
scialbo
ed
umido
avvolgente
i
filari
dei
gelsi
e
dei
salici
,
qua
e
là
riverberato
da
pozze
d
'
acqua
.
Non
una
bava
di
vento
,
non
una
voce
nel
silenzio
grave
dell
'
alta
notte
;
solo
l
'
arpeggio
eolio
dei
fili
telegrafici
,
in
prossimità
dei
pali
risonanti
come
casse
di
strumenti
armonici
.
Le
rotaie
d
'
acciaio
si
distendevano
rigide
e
diritte
,
sempre
più
lontano
;
parevano
rincorrersi
a
perdita
di
vista
,
verso
l
'
infinito
,
verso
l
'
inarrivabile
.
Bertini
procedeva
per
la
solitudine
,
con
gli
occhi
,
gli
orecchi
,
tutti
i
sensi
aperti
ed
intenti
a
cogliere
segni
di
vita
,
credendo
di
udire
l
'
eco
dei
fischi
della
locomotiva
di
soccorso
,
di
scorgere
il
chiarore
delle
fiaccole
rischiaranti
il
lavoro
dei
manovali
;
ma
nulla
si
scorgeva
ancora
,
nulla
si
udiva
.
La
vista
della
stazione
e
dei
fabbricati
che
l
'
attorniavano
era
anch
'
essa
perduta
nella
lontananza
:
solo
una
punta
di
vivo
fuoco
rosseggiava
in
cima
a
un
disco
.
Fremente
,
febbricitante
,
egli
andava
,
andava
,
col
proposito
,
col
bisogno
di
raggiungere
il
bivio
del
Saliceto
,
di
sapere
qualche
cosa
di
preciso
;
ma
più
s
'
inoltrava
,
più
l
'
inquietudine
,
l
'
ansia
,
la
paura
gli
facevano
tremare
il
cuore
.
Quantunque
la
via
ferrata
fosse
una
guida
infallibile
,
gli
pareva
di
non
poter
più
trovare
quel
bivio
,
d
'
essersi
avviato
sopra
un
altro
binario
,
d
'
aver
lasciato
la
buona
strada
.
Perduta
la
nozione
del
tempo
,
credeva
d
'
aver
percorso
chilometri
e
chilometri
,
d
'
essersi
dilungato
enormemente
,
d
'
aver
marciato
da
ore
:
l
'
orologio
,
che
aveva
dimenticato
di
rimontare
,
non
andava
più
.
La
linea
non
doveva
essere
libera
,
ormai
?
Il
convoglio
non
stava
per
sopravvenire
,
precipitoso
,
inarrestabile
,
portandosi
via
la
creatura
amata
,
lasciandolo
solo
in
mezzo
alla
campagna
muta
ed
oscura
?
La
prudenza
consigliava
di
tornare
indietro
,
di
raggiungere
la
stazione
,
di
aspettare
lì
,
tranquillamente
,
come
gli
altri
viaggiatori
,
come
i
due
sposi
in
viaggio
di
nozze
;
ma
allora
,
rivedendo
con
la
mente
quella
coppia
felice
,
egli
sentiva
più
acuta
,
più
tormentosa
,
più
intollerabile
tutta
la
propria
pena
.
Spasimava
da
due
mesi
,
dal
giorno
in
cui
era
giunto
l
'
avviso
dell
'
arrivo
del
marito
,
ma
non
mai
come
ora
.
Se
per
un
istante
,
al
pensiero
dell
'
imminente
incontro
con
la
diletta
,
aveva
potuto
illudersi
sperando
nel
ritorno
dei
giorni
felici
,
ora
,
nelle
tenebre
addensate
col
tramonto
della
falce
lunare
,
nel
sonno
silenzioso
della
terra
,
nella
solitudine
inanimata
di
quegli
ignoti
luoghi
,
l
'
inganno
riusciva
evidente
.
Che
vita
era
questa
che
lo
sbalestrava
fuori
della
sua
casa
,
fuori
del
suo
paese
,
che
lo
faceva
errare
a
quell
'
ora
per
la
campagna
,
aspettando
un
treno
arrestato
da
un
improvviso
pericolo
?
Superato
quello
,
quali
altri
,
quanti
altri
sarebbero
sorti
?
Rosanna
andava
a
raggiungere
ancora
una
volta
il
marito
:
dove
,
come
,
quando
,
per
quanto
tempo
l
'
avrebbe
rivista
?
Quell
'
uomo
sarebbe
ripartito
,
forse
,
ma
per
ritornare
;
il
tempo
della
sua
lontananza
se
ne
sarebbe
volato
via
,
come
se
n
'
era
volato
tant
'
altro
.
La
serena
fiducia
,
la
certezza
del
possesso
assoluto
,
della
comunione
perfetta
non
era
possibile
senza
l
'
unione
che
egli
aveva
dichiarato
di
non
voler
contrarre
neppure
ipoteticamente
,
e
che
sempre
,
prima
di
quell
'
amore
,
aveva
giudicata
odiosa
e
repugnante
.
Allora
tutta
la
sua
vita
sentimentale
,
dai
primi
albori
,
dagli
ingenui
amori
dell
'
adolescenza
alle
fiamme
della
giovinezza
,
gli
passò
per
la
memoria
:
quante
prove
fallaci
,
quante
illusioni
perdute
,
ritrovate
,
riperdute
ancora
,
fino
a
quest
'
ultima
!
Stanco
,
vecchio
,
morto
,
il
suo
cuore
aveva
palpitato
ancora
una
volta
grazie
alla
creatura
miracolosa
;
egli
aveva
gioito
,
sofferto
,
vissuto
per
lei
;
comprendeva
che
dopo
di
lei
non
avrebbe
potuto
ricominciare
,
e
che
,
quand
'
anche
,
mai
più
avrebbe
trovato
un
'
anima
simile
a
quella
;
sentiva
che
tutti
questi
motivi
lo
spingevano
ad
afferrarsi
a
lei
,
disperatamente
;
ed
a
quell
'
ora
,
con
quell
'
ansia
nel
cuore
,
ecco
,
finalmente
riconosceva
che
il
legame
solenne
,
sancito
,
benedetto
,
era
il
solo
che
potesse
umanamente
garantire
il
possesso
;
e
nulla
gli
pareva
più
desiderabile
e
degno
che
prendersi
Rosanna
,
unirsi
a
lei
per
la
vita
e
per
la
morte
,
dare
al
mondo
lo
spettacolo
della
loro
felicità
come
lo
davano
quegli
sposi
in
viaggio
di
nozze
,
sorridenti
della
contrarietà
sopravvenuta
,
noncuranti
di
giungere
un
poco
più
presto
o
un
poco
più
tardi
,
certi
di
portare
con
sé
tutto
il
proprio
bene
.
Perché
non
era
ella
libera
?
Che
cosa
occorreva
perché
si
liberasse
?
...
Allora
,
come
al
bagliore
di
lampi
interiori
,
i
recessi
più
tenebrosi
del
suo
pensiero
si
illuminavano
,
quelli
dove
appariscono
le
possibilità
più
chimeriche
,
dove
sorgono
le
tentazioni
inconfessabili
...
Un
chiarore
lontano
,
incerto
,
sorto
dal
fondo
della
linea
,
fermò
ad
un
tratto
la
sua
attenzione
.
Un
uomo
con
una
lanterna
in
mano
si
veniva
avanzando
;
la
lanterna
,
pendente
dal
braccio
disteso
lungo
il
fianco
,
lasciava
in
ombra
il
viso
del
sopravveniente
,
bagnandogli
i
piedi
di
luce
.
-
Venite
dal
bivio
di
Saliceto
?
-
domandò
Bertini
quando
colui
,
un
cantoniere
,
gli
giunse
dinanzi
e
alzò
la
lanterna
per
guardarlo
in
faccia
.
-
Nossignore
,
vengo
dal
casello
374
.
-
Dove
è
stato
fermato
il
direttissimo
?
-
Al
passaggio
a
livello
del
Fossone
.
-
Quanto
manca
perché
la
linea
si
sgombri
?
-
La
linea
è
sgombra
;
vado
a
...
-
È
sgombra
?
Egli
non
udì
altro
,
voltò
le
spalle
al
guardiano
,
corse
verso
la
stazione
,
con
la
folle
paura
di
non
giungervi
in
tempo
.
Sull
'
angusto
passaggio
dove
s
'
era
avanzato
agevolmente
a
brevi
passi
,
riusciva
malagevole
correre
;
più
volte
sul
punto
di
perdere
l
'
equilibrio
,
più
volte
distese
le
braccia
per
ripararsi
dall
'
imminente
caduta
.
Con
le
orecchie
fischianti
,
gli
pareva
di
udire
il
lontano
rombo
del
treno
in
moto
,
si
rivoltava
un
istante
a
guardare
indietro
,
poi
riprendeva
la
corsa
,
rassicurato
per
poco
.
Al
pensiero
che
la
notizia
non
era
ancora
giunta
alla
stazione
,
moderò
l
'
andatura
,
riprese
a
correre
col
timore
che
le
disposizioni
per
ricevere
il
convoglio
fossero
state
trasmesse
per
telegrafo
o
per
telefono
.
Una
voce
,
sul
punto
che
passava
dinanzi
a
un
casello
,
gridò
:
-
Ferma
!
...
Chi
è
?
...
Non
rispose
,
non
si
fermò
,
spronato
dalla
vista
del
riverbero
diffuso
lontanamente
dai
lumi
della
stazione
.
Quando
vi
giunse
,
trafelato
,
ansante
,
il
campanello
annunziante
che
il
disco
era
aperto
cominciava
a
squillare
;
i
viaggiatori
rimasti
a
terra
riprendevano
i
loro
posti
sull
'
accelerato
,
si
udivano
voci
di
richiamo
,
gli
sportelli
sbattere
con
colpi
secchi
:
-
In
vettura
!
...
In
vettura
!
...
Non
c
'
erano
più
facchini
;
egli
si
rivolse
al
cameriere
del
Caffè
perché
gli
portasse
le
valigie
.
E
finalmente
i
fanali
del
treno
,
i
grossi
occhi
roventi
apparvero
nella
distanza
,
s
'
ingrossarono
sulla
metallica
fronte
della
locomotiva
spinta
a
tutta
forza
,
vomitante
dense
volute
di
nero
fumo
squarciate
dal
candido
vapore
del
fischio
lungo
,
insistente
,
interminabile
.
Figure
di
uomini
e
di
donne
in
piedi
si
profilarono
nei
vani
luminosi
delle
finestre
,
nessuno
nella
carrozza
coi
letti
,
tutta
chiusa
,
come
deserta
.
Un
dubbio
attraversò
il
pensiero
di
Bertini
:
Rosanna
non
c
'
era
?
Se
non
era
partita
,
per
un
contrattempo
,
per
un
caso
imprevedibile
?
-
Il
signore
ha
la
cabina
7
e
8
?
-
gli
domandò
il
conduttore
aiutandolo
a
montare
sul
terrazzino
.
-
Sì
.
Da
che
parte
?
-
Favorisca
...
-
Avete
saputo
dell
'
accidente
?
-
E
come
!
...
Siamo
rimasti
più
di
tre
ore
fermi
in
aperta
campagna
!
...
Ecco
la
sua
cabina
.
Desidera
che
le
prepari
il
letto
?
Gli
rispose
di
sì
dopo
un
istante
di
esitazione
,
pensando
che
il
breve
indugio
lo
avrebbe
liberato
per
sempre
da
quell
'
uomo
.
Cercò
di
sporgersi
da
un
finestrino
per
vedere
l
'
ora
all
'
orologio
della
stazione
e
regolare
il
suo
:
i
vetri
erano
rialzati
e
fermati
.
-
L
'
ora
,
per
piacere
?
-
È
la
una
meno
un
quarto
.
Già
la
macchina
,
dopo
la
rapida
sosta
,
lanciava
un
nuovo
fischio
:
la
carrozza
si
scosse
,
cominciò
la
corsa
.
E
non
appena
il
conduttore
lo
lasciò
solo
,
egli
apri
l
'
uscio
del
gabinetto
di
toletta
.
Vedendo
apparire
una
figura
maschile
,
trasalì
indietreggiando
per
istinto
;
poi
riconobbe
se
stesso
nel
giuoco
degli
specchi
.
Portò
la
mano
ancora
tremante
alla
maniglia
dell
'
altro
uscio
,
lo
aperse
.
Vide
gli
occhi
di
Rosanna
cercare
i
suoi
.
Era
seduta
sul
lettuccio
,
col
velo
rialzato
sulla
fronte
,
le
mani
nude
congiunte
in
grembo
.
Le
cadde
in
ginocchio
dinanzi
,
le
prese
le
mani
,
se
le
strinse
al
petto
.
Soffocato
dal
tempestoso
pulsare
delle
arterie
,
non
poté
nel
primo
istante
articolare
una
parola
,
poi
balbettò
:
-
Sei
tu
?
...
Sei
tu
?
...
-
Che
è
stato
?
Siamo
in
ritardo
?
-
Come
?
...
Non
sai
?
...
Quattro
ore
,
quattro
ore
che
aspetto
,
tremando
,
fremendo
al
pensiero
del
tuo
pericolo
...
Non
ti
sei
accorta
di
nulla
?
...
Dormivi
?
...
-
Ho
dormito
,
sì
:
ero
tanto
stanca
.
Ma
tra
veglia
e
sonno
m
'
accorgevo
che
il
treno
era
immobile
,
udivo
rumore
di
passi
,
voci
di
sconosciuti
...
Che
è
stato
?
-
La
linea
ingombra
,
ostruita
da
un
treno
merci
...
Ma
che
importa
?
Tanto
meglio
,
se
non
hai
saputo
...
Sei
tu
?
Sei
tu
?
Sei
tu
?
...
Lasciati
guardare
...
Lo
sai
da
quanto
tempo
non
ti
vedo
?
...
Che
luce
fioca
mandano
queste
lampade
!
...
Lo
sai
da
quanto
tempo
ti
aspetto
?
Lo
sai
che
ti
credevo
perduta
?
Lo
sai
che
non
ti
vo
'
perdere
?
Anch
'
ella
alzò
lo
sguardo
luminoso
al
grappolo
delle
lampadine
elettriche
.
La
cabina
,
con
la
levigatezza
del
suo
mogano
,
con
la
lucentezza
dei
suoi
ottoni
,
aveva
l
'
aspetto
di
un
mobile
,
di
un
grande
armadio
rotolante
.
Quantunque
nel
fracasso
della
corsa
vertiginosa
nessuno
potesse
udire
dal
prossimo
scompartimento
,
egli
abbassò
ancora
la
voce
,
le
domandò
quasi
all
'
orecchio
:
-
Sei
tu
?
E
sei
mia
?
Sei
mia
,
di
'
?
...
Rivoltatasi
verso
di
lui
,
passandogli
una
mano
sulla
fronte
,
ella
rispose
:
-
Non
vedi
che
cosa
faccio
per
te
?
Allora
tutta
la
sua
passione
soffocata
,
umiliata
,
disconosciuta
,
traboccò
.
Scotendo
la
testa
,
con
voce
amara
,
egli
protestò
:
-
Che
fai
?
Sei
rimasta
sola
,
non
so
quanto
,
mentre
quell
'
uomo
era
a
Londra
,
e
mi
chiami
ora
soltanto
,
ora
che
vai
ad
incontrarlo
un
'
altra
volta
!
Ella
non
rispose
.
-
Mentre
una
cosa
sola
confortava
il
mio
dolore
,
l
'
idea
che
non
fossi
libera
,
che
ti
torturassi
come
me
per
non
potermi
vedere
,
per
non
poter
dir
nulla
,
tu
eri
padrona
di
te
stessa
,
e
non
mi
chiamavi
,
non
mi
scrivevi
!
...
E
ora
ti
stupisci
dei
miei
dubbi
!
...
Non
sai
dunque
,
non
capisci
,
non
intuisci
quel
che
ho
sofferto
,
quel
che
soffro
,
dal
giorno
che
ti
lasciai
dinanzi
al
"
Senegal
"
,
da
quando
ti
vidi
al
fianco
di
quell
'
uomo
,
ricongiunta
a
lui
,
baciata
da
lui
?
All
'
evocazione
del
ricordo
,
la
gioia
di
averla
ritrovata
,
di
sentirsela
vicina
,
cadde
repentinamente
;
il
dolore
,
la
gelosia
,
il
corruccio
,
tutte
le
immagini
esasperanti
e
tutti
i
pensieri
maligni
tornarono
a
invaderlo
.
-
Che
hai
fatto
?
Dove
sei
stato
?
-
domandò
ella
,
dolcemente
,
prendendogli
una
mano
,
come
per
placarlo
.
-
Non
lo
so
,
che
cosa
ho
fatto
;
non
lo
so
ridire
,
come
ho
vissuto
.
Sono
stato
a
Promonte
,
ma
prima
a
Firenze
,
per
tentar
di
vederti
...
Rimproverami
,
anche
!
-
esclamò
con
più
forza
,
vedendola
accigliarsi
.
-
I
torti
sono
miei
,
anche
!
Io
dovevo
starmene
tranquillo
,
dovevo
sentirmi
sicuro
e
felice
,
dopo
averti
vista
laggiù
,
sulla
banchina
,
tutta
occupata
di
quell
'
uomo
e
dei
vostri
figli
,
senza
un
saluto
,
un
cenno
,
uno
sguardo
per
me
;
dopo
essermi
nascosto
da
voi
,
da
te
,
come
una
spia
,
come
un
ladro
!
Non
so
,
non
so
;
senza
l
'
amico
che
mi
stava
accanto
,
non
so
come
,
non
so
dove
avrei
trovato
la
forza
di
padroneggiarmi
.
-
Era
Perez
?
Non
le
rispose
a
voce
,
assentì
con
un
breve
moto
del
capo
,
incalzando
:
-
Mi
passasti
accanto
,
dinanzi
al
cancello
,
e
non
mi
guardasti
neppure
;
non
t
'
accorgesti
neppure
allora
di
me
che
fremevo
e
spasimavo
,
tutta
infervorata
non
so
da
che
,
non
so
perché
!
-
Ti
vidi
.
-
Che
gli
dicevi
?
-
Non
mi
rammento
.
-
Non
ti
rammenti
!
Ma
mi
rammento
io
,
io
che
ti
vidi
sparire
in
quel
carrozzone
d
'
albergo
,
io
che
mi
sentii
a
un
tratto
divenuto
estraneo
a
te
,
solo
,
abbandonato
,
perduto
,
senza
saper
che
fare
della
mia
vita
,
con
la
folle
tentazione
di
seguirti
ancora
,
di
raggiungerti
per
afferrarti
e
portarti
via
,
sotto
i
suoi
occhi
,
sotto
gli
occhi
dei
tuoi
figli
,
dinanzi
a
tutti
;
poi
col
bisogno
di
fuggire
,
di
non
restare
più
un
solo
istante
in
quei
luoghi
,
quella
sera
,
quella
notte
,
la
notte
della
contaminazione
...
Con
voce
grave
,
guardandolo
negli
occhi
,
ella
disse
:
-
Fosti
tu
che
volesti
seguirmi
.
Non
ti
pregai
di
rinunziare
a
quest
'
idea
?
Che
vi
hai
guadagnato
?
Egli
rispose
duramente
:
-
Avrei
sofferto
peggio
se
non
vi
avessi
visti
.
E
mi
pento
di
non
aver
preso
una
stanza
in
quell
'
albergo
!
Avrei
meglio
misurato
tutta
la
tua
capacità
di
fingere
!
E
lasciò
la
sua
mano
,
la
respinse
,
si
ritrasse
.
-
Perché
?
Ella
era
calma
,
serena
,
sicura
di
se
stessa
;
il
tono
della
sua
voce
nel
muovere
la
domanda
rivelava
una
curiosità
che
non
teneva
molto
ad
essere
appagata
.
Egli
la
guardò
un
tratto
senza
dir
nulla
.
Il
convoglio
precipitava
la
sua
corsa
,
si
sprofondava
nelle
tenebre
,
rombando
e
strepitando
,
come
quello
che
lo
aveva
portato
via
la
notte
della
contaminazione
.
Egli
non
fuggiva
questa
volta
,
come
allora
;
si
vedeva
anzi
al
fianco
la
donna
che
aveva
allora
lasciata
ad
un
altro
;
ma
il
ricordo
dell
'
incubo
risorse
nella
sua
memoria
.
Si
rivide
con
la
fronte
ardente
al
gelido
vetro
,
con
gli
occhi
sbarrati
nelle
tenebre
fuggenti
,
o
fisi
all
'
orologio
,
per
calcolare
il
momento
nel
quale
la
coppia
sarebbe
rimasta
.
sola
:
"
Alle
dieci
...
o
forse
alle
undici
...
fra
un
'
ora
...
fra
mezz
'
ora
...
Ora
!
"
.
Una
pesantezza
plumbea
lo
aveva
abbattuto
sul
sedile
,
moti
di
nausea
gli
erano
saliti
dalle
viscere
alla
gola
nei
tempestosi
scotimenti
di
quella
corsa
pazza
,
traendolo
dallo
stuporoso
assopimento
.
Poche
altre
notti
erano
tanto
durate
nella
sua
vita
;
nessuna
luce
egli
aveva
tanto
spiata
come
quella
del
nuovo
giorno
,
con
la
quale
ella
sarebbe
finalmente
uscita
dalle
braccia
di
quell
'
uomo
;
ma
né
il
nuovo
giorno
,
né
i
tanti
altri
che
erano
seguiti
,
né
tutti
quelli
che
seguirebbero
potevano
dissipare
interamente
l
'
incubo
e
ridargli
le
fede
perduta
.
Ecco
:
Rosanna
era
lì
,
accanto
a
lui
,
sola
con
lui
nella
carrozza
lanciata
attraverso
lo
spazio
,
ma
egli
sentiva
di
non
averla
per
sé
.
Ella
diceva
,
tranquillamente
:
-
Che
cosa
pretendevi
?
Volevi
che
non
mi
occupassi
di
mio
marito
per
badare
a
te
?
Volevi
che
mi
sottraessi
al
suo
abbraccio
,
ai
suoi
baci
,
che
non
li
ricambiassi
?
Per
qual
motivo
?
Con
quale
pretesto
?
Egli
stese
le
braccia
,
alzò
il
viso
,
proruppe
con
voce
tremante
di
tenerezza
amara
,
di
timido
rimprovero
,
di
passione
umiliata
:
-
Perché
sei
mia
,
perché
sei
l
'
amor
mio
,
la
donna
mia
...
-
Non
è
vero
.
-
Non
è
vero
?
Ella
fece
per
replicare
con
altrettanta
vivacità
;
poi
parve
farsi
forza
,
stringendosi
una
mano
nell
'
altra
.
Dopo
una
pausa
,
tranquillamente
,
lentamente
,
spiegò
:
-
Lo
sai
,
qual
è
la
verità
,
e
non
dovrei
aver
bisogno
di
ripeterla
,
ora
.
Per
il
mondo
,
per
la
legge
,
per
i
miei
figli
,
io
sono
di
mio
marito
.
La
fatalità
mi
ti
sospinse
dinanzi
un
giorno
,
quando
ero
sola
,
quando
cercavo
un
amico
.
Cercavo
un
amico
,
ed
ho
preso
un
amante
...
Ma
no
,
non
credere
che
io
vada
mendicando
attenuanti
.
Ti
avrei
preso
anche
se
non
fossi
stata
sola
.
Mi
turbasti
troppo
,
mi
piacesti
troppo
:
anche
questa
è
verità
.
Forse
altre
avrebbero
resistito
alla
tentazione
;
io
provai
,
ma
non
vi
riuscii
.
Pago
la
mia
debolezza
,
sai
!
O
credi
d
'
essere
il
solo
a
soffrire
,
con
la
tua
gelosia
?
Io
soffro
della
falsità
in
cui
vivo
,
delle
menzogne
che
dico
,
degli
inganni
che
ordisco
.
Tu
ti
senti
ingannato
,
ed
hai
ragione
,
sì
;
perché
se
ti
amassi
come
nei
romanzi
o
sul
teatro
,
avvelenerei
mio
marito
,
piuttosto
che
sottopormi
alle
sue
carezze
!
Ti
senti
ingannato
,
ne
soffri
,
e
nel
tuo
dolore
non
pensi
all
'
altro
inganno
che
io
infliggo
,
al
tradimento
che
commetto
,
infinitamente
più
grave
.
-
No
,
perché
egli
non
sa
.
Chi
non
sa
non
soffre
.
-
Hai
ragione
;
perché
io
non
conto
.
Che
importa
se
soffro
io
?
Vi
era
tanto
rimprovero
nella
calma
apparente
della
sua
risposta
,
che
Lodovico
chinò
la
fronte
,
con
l
'
atteggiamento
di
chi
sente
il
proprio
torto
senza
potere
o
volere
confessarlo
.
Dopo
un
breve
silenzio
le
riprese
la
mano
,
appoggiò
la
fronte
sulla
sua
spalla
,
mormorando
:
-
Mi
perdoni
,
Rosanna
?
-
Di
che
?
-
fece
ella
,
scotendo
il
capo
,
con
un
sorriso
ironico
e
indulgente
insieme
.
-
Di
che
?
Di
volermi
bene
?
-
Lo
capisci
,
lo
sai
,
lo
senti
che
se
dico
queste
cose
,
se
soffro
questi
tormenti
,
è
perché
ti
voglio
bene
?
-
A
voce
più
bassa
,
ma
più
fervida
,
più
appassionata
,
soggiunse
:
-
Te
ne
voglio
più
che
non
credessi
,
sai
!
Non
te
ne
ho
voluto
mai
tanto
.
Ora
,
ora
soltanto
conosco
e
misuro
quanto
te
ne
voglio
.
Appressatosi
a
lei
,
spinto
addosso
a
lei
dagli
sbattimenti
del
treno
serpeggiante
precipitosamente
per
vie
curve
,
si
sentì
tutto
aderire
al
suo
fianco
soave
.
La
cinse
con
le
braccia
,
le
ricercò
con
la
bocca
la
bocca
.
Ella
si
ritrasse
,
sciolse
il
nodo
delle
mani
intrecciatesi
alla
sua
vita
:
-
No
,
lasciami
.
La
sua
voce
era
sommessa
e
dolce
,
ma
ferma
e
risoluta
.
Egli
obbedì
,
tacitamente
.
-
Tu
misuri
ora
soltanto
-
riprese
ella
-
il
bene
che
mi
vuoi
,
io
misuro
ora
soltanto
la
colpa
che
ho
commessa
.
Quando
mi
vincesti
,
quando
mi
diedi
a
te
,
la
prima
volta
,
non
provai
nulla
del
rimorso
che
avrebbe
dovuto
invadermi
.
Ti
rammenti
che
te
lo
dissi
,
ti
rammenti
,
di
'
?
-
Sì
.
-
Guardai
dentro
di
me
,
dissi
a
me
stessa
:
"
Ho
tradito
la
fede
giurata
,
sono
adultera
,
adultera
"
.
Ma
queste
parole
non
ebbero
nulla
del
loro
senso
.
E
non
già
perché
mi
fossi
assuefatta
all
'
idea
della
caduta
.
Mi
conosci
.
Te
lo
direi
.
Mi
ero
anzi
creduta
padrona
di
me
stessa
,
mi
pareva
moralmente
e
materialmente
impossibile
tradire
mio
marito
.
Perché
lo
avrei
tradito
?
Perché
era
lontano
?
Per
appagare
un
appetito
,
allora
?
...
Ma
quando
ti
conobbi
,
quando
ti
amai
,
mi
parve
altrettanto
impossibile
resistere
a
questo
amore
.
Tu
dubitasti
dell
'
esistenza
di
mio
marito
perché
era
assente
;
io
me
ne
dimenticai
.
Come
tu
non
t
'
inquietasti
al
pensiero
che
un
giorno
sarebbe
tornato
,
così
non
vi
pensai
neanch
'
io
.
Noi
abbiamo
sempre
coraggio
per
affrontare
i
pericoli
lontani
.
Ora
egli
è
qui
.
Io
sono
caduta
nelle
sue
braccia
uscendo
dalle
tue
...
Egli
domandò
furiosamente
:
-
Di
'
,
che
ti
ha
fatto
?
Ma
senza
lasciarle
il
tempo
di
rispondere
una
sillaba
,
ingiunse
con
mal
contenuta
violenza
,
chiudendole
la
bocca
:
-
No
!
Taci
!
Ella
rise
d
'
un
riso
sottile
ed
ambiguo
.
Voleva
dire
che
non
avrebbe
parlato
,
anche
senza
il
divieto
?
O
che
egli
stesso
,
fra
poco
,
avrebbe
ripetuta
la
domanda
?
O
che
parlare
e
tacere
era
tutt
'
uno
?
-
Ora
vedi
-
riprese
pacatamente
,
-
io
so
che
cosa
è
il
tradimento
.
Lo
so
ora
,
che
v
'
inganno
entrambi
.
-
No
!
-
scattò
egli
ancora
.
-
Tu
non
lo
inganni
,
lui
!
-
No
?
-
O
non
lo
inganni
più
,
perché
sei
tornata
a
lui
e
ti
sottrai
a
me
,
e
sei
pentita
d
'
esserti
data
a
me
,
perché
lo
ami
;
o
ricominci
ad
amarlo
,
mentre
non
mi
ami
più
,
se
pure
mi
amasti
mai
!
Dapprima
ella
scosse
il
capo
,
poi
fece
un
gesto
d
'
assenso
,
poi
ripeté
:
-
Non
ti
amo
;
non
t
'
ho
mai
amato
.
Naturalmente
.
-
Mi
ami
?
Mi
ami
ancora
?
D
'
amore
,
ami
me
solo
?
-
No
.
-
Ci
ami
entrambi
?
Come
puoi
amare
due
uomini
a
una
volta
?
Ami
in
lui
il
tuo
protettore
,
il
padre
dei
tuoi
figli
?
Di
quali
sofistiche
distinzioni
sei
capace
?
Parla
,
rispondi
!
Che
cosa
ti
sentiresti
di
fare
per
provarmi
l
'
amore
che
dici
di
portarmi
?
-
Che
cosa
vorresti
che
facessi
?
-
Lascialo
,
seguimi
,
dammi
tutta
la
tua
vita
!
L
'
espressione
del
sentimento
pervenuto
al
parossismo
,
della
necessità
intuita
negli
interminabili
giorni
vissuti
insopportabilmente
lontano
da
lei
,
riconosciuta
un
'
ora
innanzi
,
al
sorgere
del
mortale
pericolo
sulla
via
ignota
,
in
mezzo
alle
tenebre
,
gli
era
salita
alle
labbra
impetuosa
,
irrefrenabile
,
irrevocabile
.
Stretto
alle
braccia
di
lei
,
con
gli
occhi
perduti
negli
occhi
di
lei
,
aspettava
ora
la
parola
che
avrebbe
segnato
il
suo
destino
.
Con
l
'
animo
sospeso
,
sentì
che
il
treno
rallentava
,
in
prossimità
di
una
stazione
:
attenuandosi
il
frastuono
,
arrestandosi
la
corsa
,
gli
parve
che
anche
quel
formidabile
ed
incosciente
congegno
partecipasse
all
'
ansiosa
sua
aspettazione
.
Ella
indugiava
a
rispondere
.
Lo
guardava
fiso
,
negli
occhi
,
nell
'
anima
.
Mentre
le
voci
dei
conduttori
annunziavano
un
nome
incomprensibile
,
disse
finalmente
,
pianissimo
,
passandosi
una
mano
sulla
fronte
:
-
Vuoi
che
lo
lasci
?
...
Lo
vuoi
proprio
?
...
Sarebbe
molto
più
facile
che
tu
non
creda
.
Sulle
prime
egli
non
comprese
.
Poi
,
come
un
lampo
,
un
dubbio
gli
attraversò
la
mente
,
il
dubbio
antico
,
dei
primi
giorni
:
ella
non
doveva
essere
unita
legalmente
a
quell
'
uomo
.
Tutti
i
sospetti
concepiti
due
anni
innanzi
,
nell
'
incontrarla
sola
,
in
un
albergo
di
montagna
,
lo
invasero
,
confusamente
;
rivide
in
lei
l
'
avventuriera
sospettata
,
riprovò
il
moto
di
diffidenza
che
lo
aveva
fatto
indietreggiare
.
-
Come
sarebbe
a
dire
?
-
proferì
,
dopo
una
lunga
pausa
,
mentre
il
suono
soffocato
della
cornetta
e
il
fischio
della
locomotiva
annunziavano
la
ripresa
della
corsa
.
-
Dico
che
la
nostra
unione
non
è
indissolubile
.
-
Non
siete
maritati
?
L
'
ambiguo
sorriso
tornò
ad
incresparle
l
'
angolo
della
bocca
.
-
Siamo
maritati
.
-
Allora
?
Ella
si
prese
la
sinistra
nella
destra
,
considerando
il
cerchietto
d
'
oro
dell
'
anello
nuziale
lucente
nella
penombra
.
Lo
fece
girare
un
poco
nel
dito
eburneo
,
poi
lo
trasse
,
lo
guardò
contro
la
luce
.
-
Allora
,
possiamo
divorziare
.
Quando
ti
domandai
se
,
libera
,
mi
avresti
sposata
,
ti
spiegai
che
la
mia
domanda
non
t
'
impegnava
a
nulla
,
perché
la
legge
della
Stanlesia
non
ammette
il
divorzio
.
Ti
nascosi
la
verità
...
quella
volta
sola
!
...
Nella
Stanlesia
il
divorzio
è
ammesso
;
come
negli
Stati
più
liberali
dell
'
America
del
Nord
,
si
può
pronunziare
per
dodici
motivi
diversi
...
Questo
anello
si
può
spezzare
,
io
posso
tornare
libera
,
sposare
chi
voglio
...
E
lo
guardò
.
Considerando
anch
'
egli
il
cerchietto
d
'
oro
,
sentì
lo
sguardo
di
lei
pesargli
addosso
.
Comprendeva
di
dover
dire
,
con
impeto
:
"
Sì
,
è
ciò
che
sognavo
,
è
ciò
che
volevo
,
è
ciò
che
voglio
;
la
soluzione
insperata
,
la
felicità
assicurata
.
Perché
non
me
lo
hai
detto
prima
?
Perché
non
mi
hai
risparmiato
tante
pene
?..."
.
Ma
una
specie
di
afasia
gli
impediva
di
proferir
verbo
.
Sentiva
di
doverle
strappare
quell
'
anello
,
di
dover
fare
il
gesto
di
buttarlo
via
;
ma
una
specie
di
paralisi
gli
saliva
dalla
mano
al
braccio
,
come
un
gelo
.
Il
suo
lungo
dolore
degli
ultimi
mesi
,
il
suo
spasimo
di
un
'
ora
addietro
per
la
campagna
oscura
e
taciturna
,
la
sua
decisione
d
'
un
istante
prima
,
cadevano
,
si
disperdevano
,
nel
crescere
e
nell
'
aggravarsi
di
un
senso
di
diffidenza
ostile
.
Un
dubbio
gli
balenava
nella
mente
:
non
aveva
ella
taciuto
finora
per
calcolo
,
per
esasperarlo
,
per
portarlo
al
grado
della
follia
...
?
Lo
aveva
ingelosito
per
ridurlo
docile
,
inerte
,
pronto
ai
suoi
voleri
.
Voleva
essere
sposata
.
Non
gli
aveva
chiesto
una
prima
volta
,
come
per
misurare
l
'
amor
suo
,
se
,
libera
,
l
'
avrebbe
sposata
?
Questo
era
,
evidentemente
,
il
suo
scopo
!
Ed
egli
che
un
momento
prima
si
sarebbe
legate
le
mani
e
i
piedi
pur
di
averla
tutta
e
per
sempre
sua
,
ora
,
a
un
tratto
,
poiché
la
proposta
veniva
da
lei
,
ma
non
francamente
pronunziata
,
insinuata
piuttosto
,
come
una
semplice
possibilità
;
ora
che
ella
gli
poneva
dinanzi
,
quasi
per
adescarlo
,
il
cerchietto
d
'
oro
lucente
,
il
simbolo
della
catena
,
ora
egli
si
ribellava
,
sentendosi
preso
come
in
un
tranello
.
Di
no
,
di
no
,
doveva
rispondere
di
no
,
spiegando
tutto
il
suo
pensiero
,
poiché
si
era
proposto
di
dir
sempre
la
verità
,
poiché
l
'
aveva
detta
e
l
'
aveva
pretesa
da
lei
;
ma
quando
alzò
gli
occhi
,
quando
si
vide
guardato
negli
occhi
,
gli
mancò
il
coraggio
di
significare
una
verità
della
quale
comprendeva
la
bruttezza
.
-
Egli
consentirebbe
?
-
domandò
,
per
indugiare
ancora
un
poco
prima
di
dire
la
menzogna
.
-
Se
saprà
che
ho
un
amante
,
domanderà
egli
stesso
il
divorzio
.
-
Perché
non
m
'
hai
detto
prima
che
avevamo
questa
via
d
'
uscita
?
Con
la
fronte
e
le
sopracciglia
un
poco
corrugate
nello
sforzo
di
fissare
gli
occhi
negli
occhi
di
lui
,
ella
rispose
domandando
a
sua
volta
:
-
Perché
te
lo
avrei
detto
,
mentre
egli
era
lontano
e
tu
tranquillo
?
-
Hai
ragione
!
-
Perché
te
lo
avrei
detto
,
quando
mi
dichiaravi
che
la
libertà
ti
era
troppo
cara
?
-
Hai
ragione
!
Ed
io
sono
stato
punito
di
quella
risposta
!
Ma
benedico
le
mie
sofferenze
perché
mi
hanno
preparato
quest
'
ora
di
gioia
.
Tu
spezzerai
questo
anello
,
ne
porterai
un
altro
,
il
mio
,
fino
alla
morte
.
Senza
lasciarlo
con
gli
occhi
,
stringendosi
ancora
più
a
lui
,
ella
insisté
:
-
Vuoi
?
...
Proprio
,
vuoi
?
-
Ne
dubiti
?
-
Non
lo
dici
per
condiscendenza
?
Ti
senti
di
legarti
per
sempre
?
Sei
sincero
come
le
altre
volte
?
Non
mi
nascondi
nulla
,
in
fondo
all
'
anima
?
Dopo
un
istante
di
lotta
interiore
,
egli
confessò
:
-
Sì
,
ti
ho
nascosto
qualche
cosa
...
Non
sono
stato
sincero
.
Mi
è
parso
...
ho
creduto
...
non
so
...
Ti
giuro
che
mi
sarebbe
sembrato
un
sogno
,
se
m
'
avessero
detto
che
potevi
ancora
liberarti
da
quell
'
uomo
...
Ma
ora
...
quando
l
'
hai
annunziato
tu
stessa
...
Non
so
...
il
nostro
cuore
è
così
complicato
...
-
È
vero
.
Hai
temuto
ch
'
io
ti
sforzassi
?
-
No
,
non
questo
precisamente
.
Perché
mi
sforzeresti
?
Tu
hai
tutto
da
perdere
lasciando
tuo
marito
...
Egli
ti
ama
ragionevolmente
,
ti
lascia
sola
per
anni
,
ha
cieca
fiducia
in
te
.
Della
mia
gelosia
,
delle
mie
esigenze
,
sai
già
qualche
cosa
...
Egli
lavora
per
te
,
ti
assicura
una
vita
molto
più
larga
che
io
non
potrei
...
Ma
sì
,
lasciami
dire
:
bisogna
metter
nel
conto
anche
questo
,
se
bisogna
dir
tutto
...
Se
mi
proponi
di
sciogliere
il
tuo
matrimonio
per
unirti
a
me
,
null
'
altro
può
guidarti
fuorché
l
'
amore
che
mi
porti
.
Ti
chiedevo
una
prova
dell
'
amor
tuo
:
me
la
dài
.
Grazie
,
Rosanna
!
Una
gran
tenerezza
gli
faceva
tremare
un
poco
la
voce
.
Tutti
quegli
argomenti
egli
non
li
aveva
cercati
,
non
li
aveva
accattati
come
pretesti
:
erano
vere
ragioni
emerse
spontaneamente
dal
fondo
del
suo
pensiero
,
come
espressioni
di
verità
lampanti
.
I
cattivi
sospetti
erano
stolti
.
Dopo
averlo
riconosciuto
,
dopo
aver
confessato
il
moto
di
diffidenza
,
si
sentiva
migliore
,
degno
del
suo
perdono
.
-
Rosanna
,
tu
m
'
hai
compreso
e
perdonato
.
È
vero
che
mi
credi
senza
che
io
aggiunga
altre
parole
?
-
Sì
,
ti
credo
,
-
proferì
ella
,
gravemente
.
Egli
si
abbandonò
.
Passata
una
mano
alla
sua
vita
,
stringendosi
al
suo
fianco
,
aderendo
a
lei
,
guancia
contro
guancia
,
mormorò
:
-
Rosanna
,
è
detto
.
Da
due
mesi
,
dal
giorno
che
mi
annunziasti
il
suo
ritorno
,
questo
è
il
primo
momento
che
traggo
liberamente
il
respiro
.
Se
mi
avessi
annunziato
prima
la
possibilità
di
questa
soluzione
...
No
:
non
ti
rimprovero
!
Forse
avrei
tentato
di
resistere
,
come
ho
resistito
ora
...
Ma
non
te
ne
dolere
:
è
una
prova
;
vuol
dire
che
il
bisogno
di
averti
tutta
per
me
è
tanto
forte
da
trionfare
delle
mie
inveterate
consuetudini
di
vita
e
di
pensiero
.
Io
non
volli
mai
legarmi
ad
una
donna
,
neanche
a
te
:
lo
sai
,
te
lo
dissi
.
Ma
in
questi
due
mesi
di
spasimi
insopportabili
,
una
rivoluzione
è
avvenuta
nella
mia
vita
;
a
poco
a
poco
,
ogni
giorno
,
ogni
ora
che
passavo
lontano
da
te
,
sentivo
sorgere
,
ingigantire
ed
urlare
la
necessità
di
farti
mia
,
di
farmi
tuo
,
per
sempre
.
Stanotte
,
qualche
ora
addietro
,
quando
ti
ho
aspettata
struggendomi
di
desiderio
doloroso
,
quando
ho
udito
che
un
pericolo
terribile
era
sorto
sulla
tua
via
,
compresi
che
questa
vita
non
è
più
possibile
.
Rosanna
,
la
legge
sociale
e
morale
vuole
che
ogni
uomo
abbia
una
sua
propria
donna
:
io
l
'
ho
trasgredita
,
ma
perché
non
avevo
ancora
trovato
chi
prendermi
.
È
venuta
la
mia
ora
,
l
'
ora
della
crisi
,
della
rinnovazione
.
Grazie
a
Dio
non
è
troppo
tardi
,
ma
non
è
neanche
presto
,
e
non
ho
più
tempo
da
perdere
.
Affretta
il
giorno
della
tua
liberazione
,
e
di
qui
ad
allora
ti
giuro
che
non
farò
più
nulla
che
ti
dispiaccia
.
Se
vuoi
che
non
ti
veda
più
,
che
non
ti
scriva
più
,
che
sparisca
,
non
mi
costerà
nulla
obbedirti
,
sorretto
dalla
divina
speranza
,
dalla
certezza
beata
.
Andrò
ad
aspettarti
in
capo
al
mondo
,
o
a
Promonte
.
Ci
sposeremo
lassù
,
vedrai
finalmente
il
mio
paese
,
entrerai
da
padrona
nella
mia
casa
;
ci
sposeremo
nella
chiesa
dove
si
sposò
la
mamma
mia
...
Sentì
che
ella
scoteva
la
testa
.
Si
volse
a
guardarla
.
Ella
diceva
di
no
,
con
una
mossa
del
capo
,
tacitamente
.
-
Non
a
Promonte
?
In
un
altro
sito
?
...
Dove
tu
vorrai
!
-
No
.
-
Come
?
...
Non
vuoi
?
...
Non
mi
credi
?
...
-
Ti
credo
,
te
l
'
ho
già
detto
.
Ma
perché
questo
matrimonio
si
sciolga
,
perché
io
torni
libera
di
contrarne
un
altro
con
te
,
c
'
è
ancora
una
difficoltà
.
-
Quale
?
Ella
sorse
in
piedi
.
Lungo
le
strette
curve
sulle
quali
il
treno
volava
,
la
carrozza
era
scossa
,
urtata
,
sbattuta
così
violentemente
,
che
riusciva
molto
difficile
mantenersi
ritti
.
Afferrata
con
la
sinistra
all
'
orlo
della
cuccetta
superiore
,
ella
distese
la
destra
a
cercare
qualche
cosa
in
mezzo
alle
borse
ed
alle
scatole
che
vi
erano
sparpagliate
.
-
Che
ti
occorre
?
-
domandò
egli
,
sorgendo
a
sua
volta
.
-
La
borsetta
a
mano
.
-
Quella
di
cuoio
?
-
No
,
quella
di
maglia
.
-
Eccola
.
Frugatovi
dentro
,
tra
il
fazzolettino
di
pizzo
,
le
fialette
,
il
portamonete
,
ne
trasse
una
lettera
,
gliela
porse
senza
dir
nulla
e
si
lasciò
ricadere
sul
lettuccio
.
Egli
rimase
in
piedi
,
addossato
alla
parete
,
per
leggere
sotto
la
lampada
.
La
lettera
portava
un
francobollo
inglese
,
con
la
stampiglia
dell
'
ufficio
di
Londra
;
sulla
busta
,
il
nome
e
l
'
indirizzo
di
Rosanna
,
scritti
con
caratteri
grandi
,
larghi
,
forti
:
la
scrittura
del
marito
,
che
egli
riconobbe
per
averla
vista
sopra
un
'
altra
lettera
odiosa
:
quella
annunziante
il
suo
ritorno
.
Il
testo
,
in
inglese
,
diceva
:
Cara
Rosanna
,
mia
cara
moglie
,
ti
avverto
che
ripartirò
per
l
'
Italia
lunedì
prossimo
e
che
arriverò
a
Milano
martedì
,
col
treno
delle
7
e
55
del
mattino
.
Come
mi
promettesti
,
ti
aspetto
laggiù
per
tornare
insieme
con
te
a
casa
nostra
,
dove
passeremo
gli
ultimi
giorni
prima
della
cerimonia
.
Io
sono
pronto
,
e
non
dubito
che
anche
tu
abbia
tutto
preparato
.
Ho
molto
piacere
che
tu
abbia
scelto
un
paesetto
del
lago
dove
nessun
indiscreto
ci
disturberà
;
approvo
pienamente
che
i
ragazzi
siano
affidati
alla
famiglia
di
tua
cugina
.
Cara
moglie
mia
,
a
ben
presto
e
per
sempre
.
Dopo
aver
letto
,
egli
rilesse
ancora
,
per
comprendere
,
ascrivendo
alla
sua
imperfetta
conoscenza
della
lingua
l
'
oscurità
di
quelle
espressioni
.
-
Che
cosa
vuoi
dire
?
-
le
domandò
poi
,
abbassando
il
foglio
,
senza
tornarle
a
fianco
.
-
Non
hai
capito
?
-
Io
no
...
Tranne
...
-
Tranne
?
-
Che
tu
non
m
'
abbia
ingannato
,
assicurandomi
che
siete
legalmente
uniti
.
-
Non
ti
ho
ingannato
.
Ma
ti
ho
spiegato
che
ci
maritammo
con
una
legge
che
consente
il
divorzio
,
che
lo
pronunzia
molto
facilmente
,
per
molti
motivi
,
compreso
il
consenso
reciproco
.
-
Allora
?
-
Allora
,
quella
cerimonia
i
cui
effetti
si
possono
annullare
con
un
semplice
atto
di
volontà
,
quel
matrimonio
contratto
fuori
del
mondo
civile
,
dinanzi
ad
un
giudice
di
pace
mezzo
selvaggio
,
non
ci
sembrò
la
cosa
solenne
che
dovrebbe
essere
,
che
è
per
tutti
gli
altri
.
Allora
,
siccome
mio
marito
è
cattolico
,
e
più
che
cattolico
,
credente
,
fu
stabilito
che
avremmo
celebrato
un
giorno
il
rito
religioso
in
Europa
,
per
santificare
la
nostra
unione
,
per
renderla
veramente
indissolubile
.
-
E
non
ci
avete
pensato
ancora
?
-
Non
ancora
.
-
E
lo
celebrerete
ora
?
-
Sì
.
-
Egli
è
venuto
apposta
?
-
No
.
Io
stessa
gli
ho
chiesto
di
effettuare
il
nostro
antico
proponimento
.
-
Tu
?
Quando
?
Ora
?
-
pronunziò
egli
con
impeto
.
-
Ora
.
La
guardò
,
poi
si
guardò
intorno
,
come
non
sapendo
dove
fosse
,
come
cercando
qualche
cosa
intorno
a
sé
.
Nella
corsa
sempre
più
turbinosa
,
pareva
che
da
un
momento
all
'
altro
le
lucide
e
fragili
pareti
della
cabina
dovessero
sfasciarsi
,
che
il
pesante
carrozzone
dovesse
forviare
e
frantumarsi
.
Ora
,
sotto
una
lunga
successione
di
interminabili
gallerie
,
il
fracasso
era
talmente
assordante
come
se
intere
montagne
franassero
.
-
Tu
?
...
-
ripeté
l
'
esterrefatto
,
pianissimo
,
quasi
in
un
soffio
,
chinandosi
verso
di
lei
,
afferrandola
agli
omeri
,
figgendole
gli
occhi
nell
'
anima
,
trapassandola
con
lo
sguardo
infiammato
.
-
Sì
,
io
.
-
Tu
,
ora
?
Dopo
aver
visto
la
mia
pena
al
solo
pensiero
del
ritorno
di
quell
'
uomo
?
Quando
c
'
era
una
via
d
'
uscita
da
quest
'
inferno
,
tu
stessa
l
'
hai
chiusa
?
Mi
dirai
almeno
perché
?
E
le
strinse
così
forte
le
mani
,
che
ella
disse
,
con
un
ritorno
dell
'
ambiguo
sorriso
:
-
Mi
fai
male
,
sai
!
-
Ti
spezzo
!
-
scattò
egli
,
esasperato
dal
suo
sorriso
,
improvvisamente
e
confusamente
sovvenendosi
dei
suoi
lunghi
dinieghi
,
delle
sue
resistenze
,
delle
sue
ostilità
,
con
l
'
impeto
folle
di
trarne
vendetta
,
d
'
infrangere
le
morbide
forme
di
quell
'
anima
dura
ed
avversa
.
-
Se
tu
persisti
in
questo
proposito
,
se
non
dichiari
a
quell
'
uomo
che
hai
mutato
idea
,
ti
spezzo
,
ti
uccido
piuttosto
.
Ella
rise
più
sottilmente
ancora
,
dicendo
:
-
Via
,
non
esagerare
...
Noi
non
ci
amiamo
fino
al
delitto
.
Improvvisamente
egli
la
lasciò
,
le
voltò
le
spalle
,
mosse
un
passo
,
afferrò
la
maniglia
dell
'
uscio
per
ripassare
nella
propria
cabina
.
La
voce
di
lei
lo
trattenne
:
la
voce
non
più
fredda
e
incisiva
,
ma
tenera
e
dolce
come
nei
momenti
migliori
.
-
Sei
capace
di
riconoscere
la
verità
?
-
Che
cosa
vuoi
dirmi
?
-
proruppe
egli
ancora
.
-
Che
recito
?
Che
recitiamo
entrambi
?
Che
recitano
tutti
?
Che
l
'
amor
nostro
,
che
tutto
l
'
amore
è
una
finzione
,
che
tutta
la
vita
è
un
inganno
?
Grazie
.
Lo
so
.
Ella
gli
stese
le
due
mani
,
prese
le
sue
,
se
lo
trasse
a
fianco
.
-
Stammi
a
sentire
...
Vienimi
qui
vicino
,
così
...
Stammi
a
sentire
senza
interrompermi
...
La
vita
è
quella
che
è
.
Così
com
'
è
,
una
logica
rigorosa
la
governa
...
Un
giorno
tu
mi
dicesti
che
non
mi
avresti
sposata
,
e
fosti
sincero
.
Zitto
,
lasciami
parlare
:
non
voglio
essere
interrotta
,
ti
dico
!
...
Fosti
sincero
,
fosti
nella
logica
della
situazione
d
'
allora
.
Io
ero
sola
;
nessuno
ti
dava
ombra
;
perché
avresti
menomata
la
tua
libertà
?
...
Sai
perché
ti
feci
quella
domanda
?
Per
vedere
se
avresti
mentito
.
Mentii
io
stessa
,
ti
nascosi
la
possibilità
di
sciogliere
il
mio
matrimonio
,
per
proporti
il
caso
astratto
,
per
leggere
nel
fondo
del
tuo
pensiero
.
Una
promessa
bugiarda
mi
avrebbe
fatto
dubitare
di
tutte
le
altre
tue
parole
.
Fosti
sincero
,
e
mi
piacesti
,
e
te
ne
fui
grata
.
Ora
dici
che
mi
sposeresti
,
ora
ti
duoli
perché
voglio
escluderne
la
possibilità
,
e
sei
sincero
ancora
.
Con
la
tua
gelosia
contro
l
'
uomo
che
viene
a
riprendermi
,
non
trovi
,
non
puoi
trovare
altra
uscita
fuorché
nel
rompere
questo
legame
e
nell
'
accettare
di
unirti
con
me
.
Anche
questa
è
logica
,
anche
ora
dici
quel
che
senti
,
quel
che
devi
sentire
:
io
non
dubito
delle
tue
parole
.
Ma
se
ciò
che
ora
ti
seduce
si
avverasse
,
se
io
fossi
tua
moglie
,
sai
quale
sarebbe
la
logica
della
situazione
nuova
?
Quando
mio
marito
non
fosse
più
mio
marito
,
quando
non
avesse
più
nessun
diritto
su
me
,
quando
non
si
frapponesse
più
fra
noi
,
tu
non
saresti
più
geloso
di
lui
,
ma
probabilmente
di
altri
;
e
allora
ti
pentiresti
di
avere
rinunziato
alla
possibilità
di
lasciarmi
se
io
ti
tradissi
,
o
più
semplicemente
il
giorno
in
cui
l
'
amor
nostro
fosse
finito
;
perché
lo
sai
,
è
vero
?
che
l
'
amore
,
come
ogni
altra
cosa
,
finisce
?
Un
uomo
giunto
all
'
età
tua
senza
avere
provato
il
bisogno
di
prender
moglie
,
può
ridursi
a
portar
via
quella
d
'
un
altro
,
ma
per
pentirsene
poi
,
per
accusare
di
sciocchezza
se
stesso
e
di
calcolo
quell
'
altra
...
-
Che
dici
?
-
tentò
di
interrompere
egli
,
in
un
impeto
di
protesta
.
-
Non
io
;
lo
hai
già
sospettato
tu
stesso
,
or
ora
...
-
Non
m
'
hai
compreso
!
Non
m
'
hai
perdonato
!
-
Ma
sì
,
ma
sì
:
ho
compreso
benissimo
.
Nulla
di
più
naturale
ed
umano
...
-
Ma
non
sai
che
un
'
altra
donna
,
nella
tua
condizione
...
-
Lo
so
:
altre
donne
,
nella
mia
condizione
,
darebbero
qualche
anno
di
vita
per
la
possibilità
di
unirsi
indissolubilmente
all
'
amante
.
Lo
so
:
vi
sono
mogli
che
per
raggiungere
questo
scopo
fanno
l
'
impossibile
,
affrontano
lunghi
processi
,
adducono
le
più
tristi
e
penose
menzogne
,
rinnegano
la
patria
...
E
stammi
a
sentire
:
finché
non
ti
avevo
incontrato
,
io
mi
rallegravo
del
mio
privilegio
.
Non
ammettevo
di
dover
tradire
mio
marito
;
ma
pensavo
pure
talvolta
,
leggendo
un
romanzo
,
udendo
una
musica
,
ricordando
i
sogni
della
prima
gioventù
,
che
un
giorno
avrei
potuto
essere
esposta
ad
una
tentazione
irresistibile
...
Quel
giorno
avrei
potuto
mettere
d
'
accordo
il
mio
cuore
e
la
mia
coscienza
,
con
la
facilità
di
ottenere
il
divorzio
dalla
legge
africana
.
E
se
alla
nostra
unione
manca
ancora
la
consacrazione
religiosa
,
dopo
tanti
anni
,
ciò
non
è
stato
già
per
la
lontananza
di
mio
marito
,
per
i
troppo
brevi
suoi
ritorni
;
ma
perché
io
stessa
ho
indugiato
pensando
che
fosse
stolto
rinunziare
alla
via
d
'
uscita
,
nel
caso
che
avessi
amato
un
altro
uomo
.
-
E
vi
rinunzi
ora
che
mi
ami
?
-
disse
egli
,
interrompendola
violentemente
,
torcendole
una
mano
.
Ella
rispose
,
guardandolo
in
faccia
:
-
Sì
,
perché
ti
amo
.
Per
un
momento
egli
rimase
attonito
,
senza
fiato
,
come
sospeso
in
un
dubbio
oscuro
.
Ella
gli
prese
la
testa
fra
le
mani
,
gli
accostò
la
bocca
alla
bocca
.
-
Perché
t
'
amo
,
capisci
?
mio
malgrado
,
contro
ragione
,
non
so
come
,
non
so
quanto
;
e
perché
questo
è
il
solo
modo
d
'
amarti
ancora
e
d
'
essere
amata
da
te
.
Tu
m
'
amerai
finché
sarò
d
'
un
altro
:
che
m
'
importa
del
tuo
tormento
?
Finché
sarai
geloso
,
mi
amerai
,
da
morirne
;
il
giorno
che
fossi
tua
moglie
l
'
amor
tuo
finirebbe
nella
sicurezza
,
nella
sazietà
.
Io
sono
orgogliosa
anche
,
sai
,
e
non
voglio
doverti
nulla
.
Anche
se
fossi
povero
e
mi
dessi
il
solo
tuo
nome
,
ti
resterei
obbligata
,
e
non
voglio
!
Voglio
obbligarti
io
,
invece
;
voglio
che
tu
stesso
debba
a
me
qualche
cosa
,
poco
o
molto
,
non
importa
,
non
foss
'
altro
ciò
che
l
'
amor
mio
è
stato
finora
nella
tua
vita
d
'
uomo
e
d
'
artista
.
Allora
egli
tremò
,
abbagliato
dalla
nuova
bellezza
diffusa
nel
viso
di
Rosanna
,
dalla
luce
sfolgorante
nel
suo
sguardo
,
oppresso
e
come
impaurito
dall
'
ebbrezza
prodotta
dalle
parole
di
lei
,
dal
ritrovare
in
lei
finalmente
,
dopo
i
lunghi
dubbi
e
gli
sconforti
e
le
disperazioni
,
la
donna
amante
che
gli
si
era
concessa
dopo
una
lunga
resistenza
,
ma
senza
falsi
pudori
,
senza
ipocrisie
,
senza
calcoli
,
per
impeto
di
simpatia
,
per
forza
di
desiderio
,
per
slancio
di
passione
;
allora
,
col
cuore
stretto
dalla
vergogna
per
i
sospetti
concepiti
un
momento
prima
,
con
l
'
anima
chiusa
dal
dolore
nel
vedere
dileguarsi
per
volere
di
lei
l
'
insperata
possibilità
,
egli
pianse
.
Non
una
parola
gli
uscì
dalla
gola
stretta
nello
spasmo
,
dalle
labbra
bagnate
dalle
grosse
lacrime
che
gli
rigavano
il
volto
.
-
Non
voglio
che
tu
pianga
!
-
disse
ella
,
accigliandosi
,
ritraendosi
.
-
Non
mi
piace
il
pianto
d
'
un
uomo
.
E
poi
,
di
che
ti
lagni
?
Hai
dimenticato
ciò
che
mi
dicesti
una
volta
?
Egli
la
guardò
senza
rispondere
,
senza
comprendere
.
Tante
cose
le
aveva
dette
!
A
quale
alludeva
?
-
Non
ti
rammenti
che
prevedendo
la
fine
dell
'
amor
nostro
,
io
previdi
anche
che
dopo
di
te
avrei
preso
necessariamente
un
altro
amante
,
e
poi
un
terzo
,
e
poi
un
quarto
,
e
che
mi
sarei
a
poco
a
poco
ridotta
come
le
donne
che
hanno
perduto
ogni
diritto
al
rispetto
?
Il
ricordo
atroce
irruppe
nella
sua
mente
.
Infatti
!
...
Senza
una
parola
né
un
accento
di
rimprovero
,
accertando
semplicemente
una
verità
patente
ed
una
legge
ineluttabile
,
ella
aveva
affermato
l
'
impossibilità
di
fermarsi
nella
via
degli
errori
;
gli
aveva
riferito
il
giudizio
letto
in
un
libro
:
"
Si
trovano
donne
che
non
hanno
avuto
mai
amanti
,
non
se
ne
trovano
che
ne
abbiano
avuto
uno
solo
"
.
Atroce
,
atroce
la
pena
allora
sofferta
.
Ella
non
gli
aveva
rimproverato
di
averla
sospinta
per
la
lubrica
china
,
ma
egli
stesso
ne
aveva
provato
un
rimorso
acutissimo
.
Una
gelosia
inaudita
,
la
gelosia
contro
gli
ignoti
ancora
a
lei
stessa
,
in
braccio
ai
quali
ella
sarebbe
caduta
,
lo
aveva
morso
.
Per
evitare
l
'
estremo
avvilimento
di
quella
creatura
,
per
evitare
a
se
stesso
il
rimorso
intollerabile
,
per
salvare
le
anime
loro
,
egli
le
aveva
proposto
di
lasciarsi
,
piuttosto
,
in
piena
passione
,
di
amarsi
da
lontano
,
dolorosamente
ma
puramente
,
di
non
amarsi
piuttosto
in
nessun
modo
,
se
a
questo
patto
ella
si
sarebbe
sentita
sicura
da
nuove
cadute
.
-
Non
ti
rammenti
che
mi
offristi
di
rinunziare
a
me
,
per
salvarmi
?
...
Te
ne
rammenti
,
è
vero
?
...
E
allora
,
non
ti
lagnare
!
Lasciami
stringere
a
mio
marito
:
è
il
mezzo
di
garentirmi
contro
nuovi
pericoli
e
di
vivere
solo
,
eternamente
,
nella
mia
memoria
.
Egli
chinò
il
capo
,
chiudendosi
la
bocca
col
fazzoletto
,
per
reprimere
il
nuovo
impeto
di
pianto
.
-
Non
piangere
!
-
ingiunse
ella
ancora
.
-
Tu
che
comprendi
tante
cose
,
-
le
rispose
,
amaramente
,
con
voce
rotta
,
-
non
comprendi
il
mio
dolore
?
...
Non
comprendi
che
io
darei
la
vita
per
averti
conosciuta
prima
,
quando
nessun
'
ombra
aveva
sfiorato
questa
tua
anima
,
quando
nulla
avrebbe
potuto
impedirti
di
accettare
il
mio
nome
?
Ella
tacque
un
poco
,
a
capo
chino
,
con
lo
sguardo
fiso
;
poi
disse
,
piano
:
-
Sì
,
prima
...
forse
...
-
Ed
anche
ora
!
-
insisté
egli
,
stendendo
le
braccia
,
cercando
di
stringerla
a
sé
,
di
vincerla
con
la
forza
dei
muscoli
e
l
'
impeto
delle
parole
.
-
Ed
anche
ora
,
Rosanna
;
se
tu
vuoi
,
se
credi
all
'
amor
mio
,
se
sei
capace
di
leggermi
nel
cuore
,
di
vedervi
la
fiamma
che
lo
investe
e
lo
brucia
.
Se
non
vuoi
che
il
rimorso
avveleni
tutta
la
mia
vita
,
dimmi
di
sì
,
dimmi
di
sì
;
altrimenti
dovrò
credere
che
tu
intenda
punirmi
,
giustamente
,
perché
quando
mi
proponesti
la
prima
volta
l
'
ipotesi
della
nostra
unione
,
ricusai
di
accoglierla
.
Sii
generosa
,
non
mi
serbare
rancore
...
-
Non
te
ne
serbo
.
-
Allora
non
t
'
impegnare
,
Rosanna
!
Sei
ancora
in
tempo
!
Non
ti
chiedo
altro
che
d
'
aspettare
ancora
un
poco
,
per
rassicurarti
,
per
provarti
che
non
posso
mutare
,
qualunque
cosa
avvenga
;
che
abbandonarmi
a
te
,
riposare
in
te
,
darti
quanto
mi
resta
di
sentimento
,
di
ingegno
e
di
vita
,
è
l
'
unico
mio
desiderio
,
l
'
ultimo
mio
bisogno
...
Ella
scosse
il
capo
,
senza
rialzarlo
.
-
No
.
Mai
.
Egli
si
premé
tra
le
mani
la
fronte
scottante
;
poi
,
levatosi
,
si
appressò
al
finestrino
,
col
petto
oppresso
,
il
respiro
mozzato
dall
'
aria
ormai
greve
della
cabina
,
avido
di
ristorarsi
al
soffio
della
flotte
.
Restò
invaso
dallo
stupore
alzando
la
tenda
:
albeggiava
,
il
cielo
impallidiva
sulla
terra
ancora
avvolta
nell
'
ombra
,
le
masse
vegetali
profilavano
dense
e
nere
sul
lividore
dell
'
orizzonte
.
Oltre
la
linea
della
siepe
fuggente
e
stormente
al
soffio
impetuoso
prodotto
dalla
corsa
del
treno
,
i
campi
rigati
dai
solchi
delle
piantagioni
,
pezzati
dalle
culture
,
divisi
dai
fossi
;
i
casolari
vigilati
dagli
alberi
d
'
alto
fusto
,
nel
mezzo
dei
chiusi
,
dormivano
ancora
,
parevano
abbandonati
,
deserti
,
senza
forme
viventi
,
senza
chiarori
alle
finestre
,
senza
fumi
ai
comignoli
:
solo
nelle
profondità
dello
spazio
ricominciava
la
vita
col
dramma
eterno
della
notte
e
del
giorno
,
con
la
tacita
pugna
della
luce
e
delle
tenebre
personificata
nei
miti
antichissimi
,
perpetuantesi
nel
tempo
interminabile
Il
convoglio
fuggiva
verso
la
notte
in
fuga
,
come
nella
folle
intenzione
di
raggiungerla
,
e
gli
occhi
del
dolente
tentavano
di
rifugiarvisi
,
gonfi
di
nuove
lacrime
dinanzi
all
'
agonia
di
quella
notte
d
'
amore
e
di
dolore
.
-
È
giorno
?
La
voce
di
lei
,
la
mano
di
lei
appoggiatasi
alla
sua
spalla
lo
fecero
trasalire
.
-
Di
già
!
Poi
,
scorgendo
gli
occhi
lacrimanti
:
-
Ancora
?
-
soggiunse
,
crucciata
.
Egli
disse
,
in
tono
di
amara
preghiera
,
scrollando
il
capo
:
-
Che
ti
fa
?
...
Lasciami
piangere
!
Il
suo
pianto
era
queto
e
dolce
,
senza
singhiozzi
.
Piangendo
le
passò
un
braccio
attorno
al
collo
,
posò
la
fronte
sulla
sua
spalla
.
Sempre
tentando
d
'
infrenare
l
'
impeto
della
commozione
,
disse
:
-
Capisco
...
capisco
...
Forse
hai
ragione
...
forse
l
'
amore
finirebbe
se
ti
avessi
tutta
per
me
...
Tristo
cuore
,
il
nostro
...
Tristo
amore
,
che
ha
bisogno
di
sentirsi
insidiato
,
di
lottare
per
vivere
...
-
Tutta
la
vita
è
lotta
.
-
È
vero
.
È
vero
.
Di
momento
in
momento
la
luce
si
diffondeva
vittoriosa
;
il
cielo
dell
'
orizzonte
già
splendeva
con
un
'
immensa
lastra
d
'
argento
tagliata
da
un
fuso
di
nubi
che
s
'
indorava
dalla
parte
del
sole
imminente
.
Egli
volse
lo
sguardo
da
quello
spettacolo
agli
occhi
della
donna
.
Anche
in
lei
,
anche
nell
'
anima
sua
,
un
contrasto
di
luci
e
d
'
ombre
,
fulgori
di
bellezze
e
oscurità
profonde
.
Come
giudicarla
,
se
anch
'
egli
aveva
il
sentimento
della
propria
miseria
,
se
temeva
di
spingere
lo
sguardo
nelle
oscure
profondità
della
propria
coscienza
?
...
-
Che
ore
saranno
?
...
-
domandò
la
sua
voce
.
Egli
trasse
l
'
orologio
.
-
Sono
le
sei
e
dieci
.
-
Milano
è
vicina
!
...
Rientra
nella
tua
cabina
.
Ho
bisogno
di
restar
sola
.
-
Vado
.
Mi
richiamerai
?
-
Sì
.
Le
sfiorò
la
fronte
con
un
bacio
lieve
,
e
la
lasciò
.
Ancora
il
giuoco
degli
specchi
,
nel
passaggio
,
lo
fece
sussultare
;
poi
,
aperto
il
finestrino
della
sua
cabina
,
si
abbandonò
sul
lettuccio
.
Con
gli
occhi
alla
luce
trionfante
,
abbacinato
,
cullato
dal
moto
del
treno
dopo
la
notte
insonne
,
sentì
il
suo
pensiero
annebbiarsi
.
Era
partito
la
sera
precedente
?
Non
era
passato
un
tempo
lunghissimo
,
dal
momento
che
aveva
ricevuto
la
lettera
di
Rosanna
?
Quante
cose
,
nel
giro
di
poche
ore
!
L
'
attesa
alla
stazione
,
il
pericolo
sulla
linea
ingombra
,
la
corsa
lungo
il
binario
...
Ma
quanti
maggiori
mutamenti
nelle
disposizioni
del
suo
cuore
,
quanti
più
gravi
avvenimenti
nella
sua
intima
vita
!
Dalla
gioia
al
pensiero
di
rivederla
dopo
tanta
separazione
,
al
proposito
di
rimproverarla
acremente
per
il
lungo
abbandono
;
dalla
paura
di
perderla
spaventosamente
in
uno
scontro
di
treni
,
all
'
ebbrezza
di
stringersela
viva
sul
vivo
cuore
;
dalla
rivelazione
della
possibilità
del
divorzio
,
alla
inesorabile
deliberazione
del
ribadimento
della
catena
...
Di
un
altro
!
Di
un
altro
!
Era
d
'
un
altro
,
restava
d
'
un
altro
,
sarebbe
sempre
stata
d
'
un
altro
.
Il
treno
la
trasportava
con
la
velocità
del
vento
incontro
a
quell
'
uomo
,
traversava
senza
fermarsi
le
stazioni
minori
,
sostava
un
istante
nelle
più
importanti
,
riprendeva
la
sua
corsa
fatale
verso
la
mèta
.
Ora
non
più
ostacoli
lungo
la
via
ferrata
,
libera
fino
all
'
estremo
orizzonte
sui
pingui
campi
ridestati
dal
sole
.
Così
fossero
sorti
altri
ostacoli
!
Se
almeno
quel
convoglio
si
fosse
infranto
contro
un
altro
,
se
si
fosse
precipitato
in
un
abisso
,
se
si
fosse
bruciato
tra
le
fiamme
d
'
un
incendio
inestinguibile
!
Null
'
altro
avrebbe
potuto
impedire
che
Rosanna
raggiungesse
suo
marito
,
che
rendesse
più
stretto
il
nodo
coniugale
.
Meglio
la
morte
,
meglio
morire
schiacciato
,
arso
,
annientato
con
lei
,
dopo
avere
intravvisto
la
possibilità
di
farla
sua
!
...
Ecco
,
roteanti
nella
corsa
del
treno
,
le
case
del
suburbio
milanese
;
ecco
il
conduttore
apparire
sull
'
uscio
:
"
Siamo
a
Londra
,
signore
"
.
A
Londra
?
Come
mai
tanto
lontano
?
Ma
via
,
giù
dal
letto
per
entrare
nella
cabina
di
lei
,
a
darle
l
'
ultimo
bacio
.
Vuota
,
la
cabina
;
ella
stava
fuori
,
nel
corridoio
,
in
piedi
dinanzi
ad
una
finestra
,
fra
gli
altri
viaggiatori
pronti
a
discendere
;
e
non
uno
sguardo
per
lui
,
quasi
fosse
divenuto
un
estraneo
,
quasi
non
lo
avesse
mai
conosciuto
.
Non
si
conoscevano
più
,
come
sotto
il
"
Senegal
"
:
ella
era
d
'
un
altro
.
Ecco
:
quell
'
altro
aspettava
sotto
la
tettoia
,
faceva
cenni
di
saluto
alla
donna
sua
;
ma
allora
ella
si
rivoltava
,
rientrava
un
istante
nella
cabina
e
traendolo
a
sé
lo
baciava
sulla
bocca
...
Il
bacio
lo
destò
.
Il
sogno
non
era
stato
tutto
ingannatore
;
ella
era
china
su
di
lui
,
sorridente
,
odorante
,
fresca
dopo
il
lavacro
mattutino
.
-
Lèvati
,
dormiglione
:
siamo
a
Milano
.
Distese
le
braccia
per
stringerla
a
sé
ma
ad
un
tratto
udì
picchiare
.
Rialzatasi
rapidamente
,
ella
sparì
dietro
l
'
uscio
del
gabinetto
.
-
Avanti
,
chi
è
?
Il
conduttore
entrò
annunziando
:
-
Siamo
arrivati
,
signore
.
-
Grazie
.
Va
bene
.
Pensate
alle
mie
valigie
.
Si
alzò
,
si
ricompose
,
uscì
nei
corridoio
.
Ella
vi
era
già
,
gli
sorrise
,
gli
stese
la
mano
,
come
riconoscendolo
in
quel
punto
.
-
Avete
dormito
bene
,
Bertini
?
..
-
A
voce
più
bassa
soggiunse
:
-
Ti
permetto
di
accompagnarmi
.
Egli
dubitò
di
avere
udito
male
.
Non
gli
aveva
scritto
che
alla
stazione
di
Milano
doveva
lasciarla
,
che
dovevano
fingere
di
non
conoscersi
.
Ma
poiché
ella
si
rivoltava
,
quasi
a
richiamarlo
,
ad
attirarlo
presso
di
sé
,
la
raggiunse
e
l
'
aiutò
a
discendere
.
Un
altro
treno
sopraggiungeva
in
quel
momento
,
empiva
la
tettoia
di
frastuono
e
di
fumo
.
-
Chiasso
?
-
domandò
ella
al
facchino
.
-
Chiasso
,
sissignora
.
Ella
cercò
tra
la
folla
dei
viaggiatori
attraversanti
i
binarî
,
avviantisi
alle
scale
d
'
uscita
.
-
Eccolo
!
...
-
disse
,
riconoscendo
l
'
alta
figura
del
marito
,
intento
anch
'
egli
a
guardarsi
intorno
;
poi
ingiunse
:
-
Seguimi
.
Lodovico
la
seguì
macchinalmente
.
Prima
che
potesse
riflettere
,
che
potesse
considerare
quale
fosse
la
nuova
volontà
di
lei
,
la
vide
scambiare
un
bacio
col
consorte
e
poi
rivolgendosi
verso
di
lui
:
-
Francesco
,
ho
il
piacere
di
presentarti
il
signor
Bertini
...
un
grande
scultore
italiano
...
un
mio
buon
amico
,
col
quale
ho
fatto
insieme
il
viaggio
...
III
Sul
lago
Acque
grigie
,
cielo
grigio
,
veli
di
nebbie
erranti
sulle
coste
dei
monti
,
solitudine
e
silenzio
sulle
rive
fuggenti
dinanzi
al
battello
vibrante
e
pulsante
.
Ai
rintocchi
della
campana
del
timoniere
,
Perez
,
ritto
a
poppa
con
gli
sguardi
verso
le
lontananze
vaporose
del
bacino
di
Morganella
,
si
rivolse
,
vide
il
pontile
sporgente
dalla
sponda
sinistra
,
lesse
col
cannocchiale
il
nome
scritto
sull
'
arco
dell
'
approdo
:
"
Promonte
-
Fraida
"
,
e
andò
a
cercare
la
sua
valigia
,
deposta
sotto
coperta
per
timore
che
venisse
a
piovere
.
Il
"
Ticino
"
era
mezzo
vuoto
,
in
quella
uggiosa
mattinata
d
'
autunno
;
nessun
forestiere
tra
gli
scarsi
viaggiatori
della
prima
classe
;
popolata
solo
la
seconda
,
di
paesani
:
fattori
di
campagna
con
sacchi
e
fagotti
,
operai
con
gli
strumenti
del
mestiere
,
qualche
contadina
col
capo
avvolto
nel
fazzoletto
vistoso
,
due
preti
che
si
preparavano
a
scendere
mentre
il
moto
delle
ruote
si
arrestava
,
per
riprendere
subito
dopo
in
senso
inverso
.
Sul
pontile
non
c
'
erano
né
viaggiatori
né
curiosi
:
solo
due
marinai
della
"
Lacustre
"
pronti
ad
afferrare
le
gomene
lanciate
dai
loro
compagni
di
bordo
.
Sbarcato
con
la
sua
valigia
in
mano
,
Perez
si
guardò
intorno
,
un
poco
imbarazzato
:
Lodovico
gli
aveva
scritto
che
lo
avrebbe
rilevato
all
'
approdo
,
e
non
si
vedeva
nessuno
.
-
Non
c
'
è
una
carrozza
?
Un
omnibus
dall
'
albergo
?
-
domandò
a
uno
dei
marinai
.
-
Nossignore
.
A
questa
stagione
c
'
è
aperto
il
solo
"
Grand
-
Hôtel
"
,
alla
Fraida
;
ma
l
'
omnibus
scende
soltanto
alla
stazione
della
ferrovia
,
a
Gozzana
.
-
Si
troverà
almeno
qualcuno
che
mi
porti
la
valigia
e
mi
insegni
la
via
?
-
Dove
va
?
-
Dal
signor
Bertini
,
il
cognato
del
dottor
Salfi
...
-
Ah
,
bene
!
-
rispose
quell
'
uomo
,
con
espressione
di
rispetto
,
udendo
pronunziare
i
due
nomi
.
-
Aspetti
un
momento
che
il
battello
sia
ripartito
:
proveremo
all
'
osteria
del
Morello
;
e
se
mai
,
sono
qua
io
.
Ma
quando
il
"
Ticino
"
liberato
dalle
gomene
,
fischiò
sul
punto
di
riprendere
la
corsa
,
Perez
udì
il
fischio
prolungarsi
in
un
tintinnìo
di
sonagliere
.
Rivoltatosi
,
vide
un
calessino
avanzarsi
a
tutta
carriera
,
arrestarsi
di
botto
dinanzi
al
pontile
:
Lodovico
lo
guidava
.
-
Manca
di
funicolari
,
questa
tua
Promonte
!
-
gli
disse
allegramente
,
caricando
la
valigia
sullo
svelto
veicolo
.
-
Quando
si
sta
fra
le
nubi
,
si
fa
trovare
almeno
un
ippogrifo
!
-
Scusami
,
-
rispose
l
'
altro
.
-
Ho
calcolato
male
il
tempo
.
Ti
prego
di
scusarmi
.
-
Non
ti
scuso
niente
affatto
:
ti
ringrazio
.
Almeno
una
volta
in
vita
mia
avrò
potuto
pronunziare
una
parola
regale
:
"
Poco
mancò
non
mi
toccasse
aspettare
!..."
.
Rise
della
propria
facezia
;
poi
,
osservando
il
cavallino
fremente
per
la
corsa
vertiginosa
e
carezzandolo
sulla
groppa
in
sudore
,
esclamò
:
-
Ma
guarda
questa
povera
bestiola
,
come
l
'
hanno
conciata
!
...
Ma
che
maniera
di
guidare
!
...
Denunzieremo
il
signor
padrone
alla
Società
zoofila
del
capoluogo
!
Quando
ebbe
preso
posto
accanto
all
'
ospite
,
quando
il
legnetto
s
'
avviò
per
la
salita
,
gli
mancò
il
cuore
di
scherzare
.
Se
non
avesse
visto
l
'
amico
suo
da
tre
anni
invece
che
da
tre
soli
mesi
,
l
'
opera
del
tempo
avrebbe
spiegato
la
trasformazione
operatasi
in
lui
;
il
solo
dolore
dell
'
anima
non
poteva
averla
prodotta
.
I
capelli
delle
tempie
erano
quasi
tutti
incanutiti
;
sul
viso
scarnito
e
soffuso
d
'
un
lividore
malsano
le
occhiaie
si
erano
gonfiate
d
'
umore
,
come
negl
'
infermi
di
nefrite
;
i
solchi
delle
rughe
erano
più
profondi
,
le
vene
temporali
più
turgide
e
serpiginose
.
Bisognava
domandargli
:
"
Soffri
?
Perché
non
ti
curi
?..."
ma
le
parole
gli
morivano
sulle
labbra
,
per
paura
di
toccare
la
piaga
secreta
di
quell
'
anima
in
pena
.
Egli
stesso
ruppe
il
silenzio
per
domandargli
:
-
Sei
partito
iersera
?
-
Iersera
.
-
Hai
fatto
colazione
?
-
Sì
,
male
,
a
bordo
.
-
Prenderai
qualche
cosa
arrivando
.
-
No
,
grazie
;
aspetterò
il
pranzo
,
oramai
.
Il
cavallino
scodinzolava
,
dondolava
la
testa
,
annitriva
,
quasi
scacciandosi
di
dosso
la
stanchezza
per
vincere
l
'
erta
della
via
tagliata
sul
vivo
e
nudo
fianco
della
montagna
.
-
Che
vista
!
...
-
esclamò
Perez
,
volgendo
lo
sguardo
al
lago
,
che
dall
'
altezza
gradatamente
crescente
si
slargava
,
svelando
tutte
le
sinuosità
delle
sue
coste
,
tutte
le
macchie
dei
paeselli
adagiati
sulle
rive
o
inerpicati
su
per
le
frastagliate
pendici
.
-
Una
lastra
d
'
acciaio
,
-
riprese
lo
spettatore
ammirato
ed
estatico
,
-
in
fondo
a
una
conca
di
lavagna
:
guarda
che
stupenda
intonazione
!
...
È
questo
il
punto
da
dove
prendesti
il
bozzetto
che
mi
mandasti
dopo
la
prima
rappresentazione
del
"
Fascino
"
?
...
Ma
nel
tuo
quadretto
c
'
è
il
sole
,
c
'
è
l
'
azzurro
,
c
'
è
il
verde
...
Tacque
,
per
la
rinnovata
paura
di
toccare
un
tasto
falso
.
Dopo
un
'
altra
lunga
pausa
domandò
:
-
A
casa
tua
stanno
tutti
bene
?
-
Bene
,
grazie
.
Come
affrontare
l
'
argomento
scottante
?
Come
riprendere
la
conversazione
interrotta
da
tre
mesi
,
all
'
arrivo
del
"
Senegal
"
,
dopo
quanto
aveva
saputo
?
...
Accompagnato
l
'
amico
alla
stazione
,
quella
sera
,
con
vane
parole
di
esortazione
alla
calma
,
con
la
viva
raccomandazione
di
non
lasciarlo
almeno
senza
notizie
,
non
aveva
più
ricevuto
da
lui
se
non
qualche
cartolina
illustrata
da
diverse
città
e
stazioni
climatiche
svizzere
.
Gli
aveva
scritto
egli
stesso
;
ma
la
sua
lettera
,
diretta
alla
posta
di
Lucerna
,
non
doveva
essergli
pervenuta
,
perché
era
rimasta
senza
risposta
.
Aveva
chiesto
di
lui
a
sua
sorella
,
a
Promonte
,
ed
ella
gli
aveva
fatto
sapere
che
era
tornato
lassù
,
con
lei
,
ma
in
condizioni
di
salute
e
di
spirito
che
la
impensierivano
.
Si
era
proposto
di
chiedere
qualche
giorno
di
licenza
per
andarlo
a
trovare
,
quando
una
strana
lettera
gli
aveva
preannunziato
l
'
imminente
scioglimento
del
dramma
.
Sulla
busta
,
con
l
'
intestazione
del
"
Grand
-
Hôtel
"
di
Fraida
-
una
frazione
di
Promonte
,
dall
'
altra
parte
del
lago
-
la
scrittura
dell
'
indirizzo
gli
era
riuscita
ignota
.
Cercata
,
prima
di
leggere
,
la
sottoscrizione
,
il
nome
di
Rosanna
Lariani
lo
aveva
stupito
.
Che
mai
poteva
volere
da
lui
?
...
Ella
gli
si
rammentava
,
evocando
rapidamente
i
ricordi
di
Valsorrisa
;
poi
gli
chiedeva
senz
'
altro
un
favore
.
Al
suo
matrimonio
,
contratto
civilmente
nella
Stanlesia
,
era
mancata
-
narrava
-
la
benedizione
religiosa
;
un
po
'
tardi
,
ma
in
tempo
,
aveva
deciso
,
d
'
accordo
col
marito
,
di
accostarsi
all
'
altare
;
per
evitare
l
'
indiscreta
curiosità
dei
conoscenti
,
sarebbero
andati
a
sposarsi
in
un
paesetto
fuori
mano
,
a
Promonte
sul
Lago
,
la
terra
natale
del
comune
amico
Bertini
;
e
poiché
questi
aveva
accettato
di
essere
suo
testimonio
,
ella
chiedeva
a
lui
stesso
se
voleva
servire
da
testimonio
al
marito
;
in
caso
affermativo
,
lo
pregava
di
trovarsi
lassù
per
la
mattina
del
27
ottobre
,
alle
7;
la
cerimonia
si
sarebbe
celebrata
,
beninteso
,
con
estrema
semplicità
,
senza
la
minima
concessione
alle
consuetudini
mondane
,
senza
nessun
altro
spettatore
fuorché
i
due
amici
testimoni
,
ai
quali
era
data
viva
preghiera
di
astenersi
da
ogni
formalità
,
di
non
darsi
altro
disturbo
fuorché
quello
di
assistere
al
compimento
del
rito
...
Naturalmente
egli
aveva
risposto
accettando
,
annunziando
anche
a
Lodovico
che
sarebbe
arrivato
con
la
seconda
corsa
del
26
.
Nulla
gli
aveva
chiesto
di
spiegargli
,
come
se
avesse
compreso
ogni
cosa
;
e
in
verità
,
quantunque
ignorasse
quanto
era
sopravvenuto
,
aveva
intuito
la
gravità
della
crisi
.
Per
ribadire
l
'
anello
che
la
legava
al
marito
,
bisognava
che
quella
donna
volesse
sottrarsi
all
'
amante
;
ma
perché
mai
,
allora
,
proprio
l
'
amante
doveva
assistere
a
quelle
nozze
?
Un
secreto
accordo
era
intervenuto
fra
loro
?
Ma
allora
che
cosa
crucciava
,
quale
pena
rodeva
l
'
amico
suo
?
-
Volendo
ripartire
domani
,
-
gli
domandò
,
per
dire
qualche
cosa
,
per
interrompere
il
silenzio
penoso
,
-
quale
corsa
mi
conviene
prendere
?
-
Quella
del
pomeriggio
.
La
mattina
il
battello
in
discesa
passa
alle
5;
bisognerebbe
levarsi
alle
3
per
giungere
in
tempo
.
-
No
,
non
ho
furia
;
preferisco
aspettare
.
Tacque
ancora
;
poi
ridomandò
:
-
E
tu
,
ti
tratterrai
un
pezzo
quassù
?
...
Tornerai
a
Firenze
?
...
Che
cosa
ti
proponi
di
fare
?
L
'
interrogato
si
voltò
a
guardarlo
con
espressione
di
meraviglia
.
-
Mi
tratterrò
?
...
Dove
andrò
?
...
Che
cosa
farò
?
...
Pareva
in
preda
a
un
grande
stupore
,
come
se
le
domande
fossero
troppo
bizzarre
e
stravaganti
.
-
E
tu
,
lo
sai
che
cosa
farai
?
...
Lo
sa
nessuno
,
quel
che
farà
?
...
Conosci
qualcuno
che
faccia
ciò
che
vuole
?
...
Ah
,
sì
!
...
Un
carro
in
discesa
era
apparso
da
una
svoltata
e
s
'
avanzava
incrociandosi
col
calessino
.
L
'
uomo
che
lo
guidava
,
un
contadino
di
dubbia
età
,
con
le
labbra
sottili
interamente
sbarbate
,
gli
occhietti
lucenti
,
il
collo
avvolto
in
un
fazzoletto
,
salutò
profondamente
,
cavandosi
il
berretto
.
-
Riverisco
,
signoria
!
-
Ciao
,
Pin
!
...
-
gli
gridò
lo
scultore
,
improvvisamente
animato
,
con
un
sorriso
ed
un
gesto
vivace
.
-
Tien
duro
,
Pin
!
...
Non
mollare
!
...
Vendiamolo
caro
,
quel
seme
.
-
Stia
pur
sicuro
!
...
-
gridò
a
sua
volta
il
passante
,
con
un
riso
sonoro
.
-
A
Pinella
Scórcola
non
la
fanno
mica
!
...
-
Bravo
Pinella
!
...
Ma
gettata
quella
voce
d
'
approvazione
all
'
uomo
già
lontano
,
lo
sguardo
del
dolente
si
spense
.
-
Quel
bruto
,
sì
,
fa
ciò
che
vuole
;
sa
quanto
deve
vendere
il
suo
raccolto
,
come
può
frodare
il
compratore
.
-
Dando
un
colpo
di
frusta
al
cavallo
che
trasalì
e
quasi
s
'
impennò
all
'
inusato
maltrattamento
,
soggiunse
:
-
Tu
lo
sai
ciò
che
vuoi
:
arrivare
presto
alla
stalla
,
mangiare
il
tuo
sacco
di
biada
...
Ma
io
,
ma
noi
...
-
È
vero
!
-
mormorò
Perez
,
chinando
il
capo
,
pensando
alla
stranezza
del
caso
che
lo
faceva
salire
su
quell
'
alpe
per
assistere
alle
rinnovate
nozze
d
'
un
uomo
che
non
conosceva
e
della
donna
per
cui
l
'
amico
suo
spasimava
.
Ma
Lodovico
,
con
voce
rauca
,
strozzata
da
un
colpo
di
tosse
,
ribatté
:
-
È
vero
,
che
cosa
?
...
C
'
è
qualche
cosa
di
vero
?
...
C
'
è
qualche
cosa
di
reale
?
...
Io
ti
domando
se
questa
scena
che
ci
sta
dinanzi
esiste
,
se
noi
che
parliamo
esistiamo
,
se
l
'
universo
e
la
vita
hanno
nulla
di
consistente
...
Divago
?
Hai
paura
che
mi
giri
?
-
Vedo
che
soffri
.
-
Ora
?
In
questo
momento
?
No
.
Ora
non
soffro
.
Perez
tentò
di
prendergli
la
mano
guantata
che
stringeva
le
redini
,
esclamando
:
-
Lodovico
,
lasciami
dire
...
Ma
egli
continuò
,
come
se
non
avesse
udito
l
'
interruzione
:
-
Ora
mi
par
di
sognare
...
Ti
giuro
che
il
solo
sentimento
ancora
vivo
in
me
è
lo
stupore
...
Non
mi
riconosco
,
non
riconosco
niente
intorno
a
me
...
Tutto
ha
un
senso
nuovo
,
insolito
,
impenetrabile
...
La
memoria
m
'
inganna
...
Ho
tardato
a
ordinare
che
attaccassero
perché
non
pensavo
più
che
tu
dovessi
arrivare
a
quest
'
ora
...
quantunque
il
motivo
del
tuo
viaggio
...
quello
,
no
,
non
mi
fosse
uscito
di
mente
!
...
Rise
d
'
un
riso
così
doloroso
,
che
Perez
ripeté
con
una
nuova
effusione
il
gesto
,
gli
strinse
con
più
forza
la
mano
ed
espresse
finalmente
tutta
la
sua
inquieta
curiosità
domandando
,
a
frasi
rotte
,
per
accenni
:
-
Ma
perché
?
...
Che
cosa
significa
?
...
Siete
d
'
accordo
?
...
Con
quale
intenzione
?
...
Abbandonate
le
redini
per
rispondere
alla
stretta
della
mano
amica
,
Lodovico
mormorò
,
battendo
le
ciglia
sugli
occhi
stanchi
:
-
Perché
!
...
Perché
questa
è
la
logica
,
dice
,
della
nostra
situazione
...
Perché
il
nodo
che
la
stringe
a
suo
marito
è
troppo
saldo
,
perché
quell
'
uomo
soffrirebbe
troppo
nel
perderla
,
perché
i
figli
non
possono
essere
abbandonati
...
-
Va
bene
;
ma
quale
necessità
di
compiere
la
nuova
cerimonia
?
...
-
Non
potendo
disfare
questo
nodo
,
bisogna
,
dice
,
rinsaldarlo
.
Si
sono
sentiti
,
dice
,
poco
maritati
dalla
legge
africana
,
che
consente
il
divorzio
con
estrema
facilità
;
vogliono
,
vuole
,
una
conferma
irrevocabile
.
-
E
tu
,
proprio
tu
,
devi
servirle
da
testimonio
?
-
Io
.
E
la
cerimonia
deve
celebrarsi
proprio
qui
,
nella
chiesa
del
mio
paese
;
e
tu
,
il
mio
migliore
amico
,
il
mio
confidente
,
anche
tu
devi
esser
presente
.
-
Lo
so
,
ma
non
capisco
.
Perché
?
-
Perché
!
Forse
perché
io
non
possa
dubitare
che
il
suo
proponimento
è
stato
attuato
;
perché
neanche
in
sogno
io
creda
più
alla
possibilità
che
torni
libera
.
-
Ma
dunque
...
volevi
che
divorziasse
?
Il
dolente
strinse
anche
più
forte
la
mano
fraterna
.
-
Non
posso
vivere
senza
di
lei
.
-
Volevi
sposarla
?
...
-
insisté
Perez
,
stupito
.
-
Ti
pare
incredibile
?
Non
te
ne
sai
dare
ragione
?
...
Ma
capisci
ora
la
parte
che
questa
donna
ha
presa
nella
mia
vita
?
...
Sì
,
ho
voluto
unirla
a
me
,
per
sempre
...
E
la
perdo
,
invece
,
per
volontà
sua
,
unicamente
.
E
non
posso
maledirla
...
Tu
che
studi
il
cuore
umano
,
studia
questo
caso
:
ella
mi
sfugge
perché
mi
ama
.
Questa
è
,
dice
,
la
più
gran
prova
d
'
amore
che
m
'
abbia
data
.
Ascolta
,
tu
che
passi
come
me
la
vita
a
cercare
immagini
di
bellezza
:
io
le
dissi
un
giorno
,
ai
primi
tempi
dell
'
amor
nostro
,
che
bisognava
fare
una
cosa
bella
di
questo
nostro
amore
,
che
bisognava
salvarlo
dalla
corruzione
,
dalle
volgarità
...
Quando
mi
è
parso
che
la
dissoluzione
del
suo
matrimonio
e
la
nostra
unione
fossero
ciò
che
di
meglio
potessimo
fare
per
la
bellezza
dell
'
esempio
che
avremmo
dato
al
mondo
,
ella
ha
sdegnosamente
sorriso
,
mi
ha
dimostrato
che
ci
saremmo
odiati
il
domani
delle
nostre
nozze
;
mentre
,
dal
momento
che
ci
saremo
uniformati
alla
necessità
,
che
avremo
sacrificato
il
nostro
piacere
al
dovere
,
che
avrò
assistito
alla
benedizione
del
suo
anello
nuziale
,
la
nostra
fiamma
purificata
arderà
più
alta
,
la
stessa
memoria
dell
'
amor
nostro
sarà
benedetta
...
La
sua
voce
si
spense
in
un
brivido
.
Lasciata
la
mano
del
compagno
,
riafferrò
le
redini
,
le
trasse
forte
a
sé
,
fece
arrestare
la
bestia
e
balzò
a
terra
.
-
Lodovico
!
Che
fai
?
-
Nulla
:
mi
muovo
.
Perez
scese
anche
lui
,
gli
si
pose
a
fianco
,
incapace
di
proferir
parola
.
Sentiva
l
'
inutilità
di
qualunque
commento
,
l
'
intimo
accordo
dei
loro
giudizi
nel
riconoscere
che
quella
soluzione
era
veramente
la
più
degna
,
la
sola
degna
.
Soltanto
,
mentre
egli
la
considerava
teoricamente
,
da
spettatore
disinteressato
,
il
cuore
dell
'
amico
suo
sanguinava
.
Come
confortarlo
?
Che
dirgli
?
Il
cavallo
,
nonostante
la
minor
gravezza
della
soma
e
la
minore
pendenza
della
strada
già
presso
al
termine
,
non
aveva
modificato
l
'
andatura
.
Ora
il
lago
era
scomparso
dietro
le
spalle
dei
viandanti
,
in
una
insenatura
della
montagna
si
scorgeva
il
paesetto
con
le
sue
casette
bianche
sparse
come
un
gregge
intorno
ad
una
massa
alta
e
scura
:
la
chiesa
.
Fra
poche
ore
,
lassù
,
si
sarebbe
compiuto
il
rito
.
Come
avrebbe
Lodovico
sostenuto
la
commozione
ineffabile
,
se
il
solo
pensiero
di
ciò
che
si
preparava
lo
turbava
così
?
E
che
cosa
sarebbe
poi
avvenuto
dei
due
amanti
?
L
'
intenzione
di
attingere
nella
benedizione
nuziale
nuova
forza
per
resistere
alla
tentazione
e
tornare
al
suo
ufficio
di
moglie
e
di
madre
,
chiudendo
nel
cuore
la
fiamma
del
sentimento
vietato
,
deponeva
senza
dubbio
in
favore
di
quella
donna
;
ma
i
migliori
proponimenti
sarebbero
poi
valsi
contro
l
'
abito
contratto
,
contro
la
forza
dei
ricordi
?
Che
ostacolo
avrebbe
ella
potuto
trovare
nel
compimento
della
cerimonia
religiosa
al
proseguimento
dei
loro
secreti
rapporti
?
Vedendo
l
'
angoscia
dell
'
amico
,
Perez
pensava
di
confortarlo
con
questo
argomento
:
"
Non
ti
disperare
:
costei
che
ti
dà
una
prova
d
'
amore
rifiutando
di
unirsi
a
te
,
ma
per
restare
tua
con
la
memoria
,
col
cuore
,
tornerà
a
te
,
nell
'
altro
modo
,
quando
vorrai
...
"
ma
uno
scrupolo
lo
tratteneva
,
un
senso
come
di
pudore
all
'
idea
di
negare
una
cosa
bella
,
la
saldezza
dei
buoni
propositi
di
lei
,
la
possibilità
che
entrambi
perseverassero
nel
sacrifizio
.
-
Partiranno
subito
?
-
domandò
tuttavia
,
per
dedurne
quando
e
dove
avrebbero
potuto
rivedersi
.
-
Subito
...
Scenderanno
a
Gozzana
per
prendere
il
treno
delle
undici
e
cinque
.
-
Tornano
a
Firenze
?
-
Per
prendere
i
figli
.
Ripartono
per
l
'
Inghilterra
.
-
Suo
marito
non
torna
in
Africa
?
Lodovico
rispose
di
no
con
una
mossa
del
capo
.
-
No
?
Non
vi
torna
più
?
Con
uno
sforzo
su
se
stesso
,
l
'
interrogato
proferì
:
-
No
....
Si
è
dimesso
...
Si
stabiliscono
a
Londra
...
A
quell
'
annunzio
,
improvvisamente
,
Perez
ebbe
la
piena
coscienza
del
proprio
torto
.
Il
sacrifizio
era
totale
,
per
volontà
di
lei
,
evidentemente
;
ella
aveva
sentito
che
non
bastava
unirsi
spiritualmente
al
marito
,
ma
che
doveva
restare
al
suo
fianco
,
materialmente
,
vigilata
dal
suo
affetto
,
lontana
dalla
tentazione
.
Nulla
restava
da
dire
per
consolare
l
'
afflitto
;
nulla
,
fuorché
lodare
la
bellezza
di
quell
'
anima
;
ma
ogni
parola
di
lode
non
avrebbe
aperto
una
nuova
ferita
nell
'
anima
dell
'
amante
?
Procedettero
ancora
un
pezzo
in
silenzio
;
poi
,
alla
Croce
del
Calvario
,
scoprendosi
il
panorama
della
Valsilvana
,
simile
ad
uno
squarcio
enorme
nel
fianco
della
terra
,
con
le
vene
denudate
del
Borchio
e
della
Marsaglia
,
Perez
sostò
un
momento
,
volgendo
lo
sguardo
per
il
paesaggio
.
-
E
questo
"
Grand
-
Hôtel
"
di
Fraida
?
-
domandò
all
'
amico
.
-
Io
non
me
ne
rammento
.
-
Dall
'
altra
parte
della
montagna
,
oltre
il
bosco
dei
larici
.
-
La
conosco
,
Fraida
;
dico
che
questo
albergo
due
anni
addietro
non
c
'
era
.
-
È
nuovo
,
dell
'
altro
anno
.
Superato
l
'
ultimo
tratto
dell
'
erta
,
il
cavallo
s
'
arrestò
al
principio
d
'
un
viale
piano
e
diritto
.
Pareva
che
l
'
intelligente
animale
volesse
significare
:
"
È
ora
di
risalire
"
.
Lodovico
,
infatti
,
riprese
il
proprio
posto
,
seguito
dall
'
amico
.
Appena
sentì
le
redini
in
mano
al
padrone
,
la
bestia
ripartì
al
piccolo
trotto
,
con
la
testa
alta
,
scodinzolando
.
In
pochi
minuti
percorse
il
viale
,
sino
in
fondo
alla
piazza
La
chiesa
la
dominava
da
una
specie
di
alta
terrazza
alla
quale
si
saliva
per
una
larga
gradinata
:
una
chiesa
severa
come
un
castello
,
munita
di
due
campanili
che
parevano
torri
,
coi
muri
disadorni
anneriti
dall
'
età
,
umidi
e
rivestiti
di
musco
alla
base
.
Un
poco
più
in
alto
della
chiesa
,
di
fianco
,
tra
una
folta
macchia
di
alberi
,
un
vasto
e
basso
casamento
,
con
una
specie
di
rustico
portico
,
formato
da
colonne
di
mattoni
:
la
vecchia
casa
dei
Bertini
.
Il
cavallo
s
'
avviò
lentamente
per
la
ripidissima
viottola
che
portava
lassù
.
Sotto
il
portico
i
parenti
dell
'
ospite
aspettavano
:
la
sorella
,
il
cognato
i
nipoti
.
-
Benvenuto
!
...
Bentornato
fra
noi
!
...
-
esclamo
il
dottore
,
con
un
sorriso
cordiale
sulla
faccia
barbuta
,
stendendo
le
braccia
nerborute
a
prendere
la
valigia
,
a
stringere
le
due
mani
dell
'
ospite
.
-
Da
quanto
tempo
ci
aveva
promesso
questa
desideratissima
visita
!
...
-
Si
vede
-
soggiunse
la
sorella
,
scrollando
il
capo
precocemente
bianco
di
chiome
;
ma
roseo
e
fresco
di
carnagione
-
che
il
nostro
paese
non
gli
piace
,
e
forse
neanche
la
nostra
casa
!
Perez
protestò
vivacemente
:
-
Signora
Laura
,
non
mi
mortifichi
,
adesso
!
...
Sarei
di
difficile
contentatura
se
non
giudicassi
il
paese
semplicemente
meraviglioso
;
e
quanto
alla
loro
casa
,
è
proprio
sicura
che
sia
tutta
loro
,
dopo
che
io
vi
sono
venuto
?
-
Questo
è
anche
vero
!
Ma
se
non
esercitate
la
vostra
parte
di
proprietà
,
c
'
è
il
caso
d
'
incappare
nella
prescrizione
!
-
Eccomi
qui
ad
interromperla
!
...
Come
cresce
questa
gioventù
!
...
-
esclamò
poi
,
rivolgendosi
ai
due
adolescenti
,
posando
la
mano
sulle
loro
spalle
,
e
fermandosi
estatico
dinanzi
alla
piccola
Rita
.
-
Ma
guardate
un
poco
come
ci
siamo
fatte
grandi
e
belle
,
zitte
zitte
,
senza
dirne
nulla
allo
zio
del
cuore
!
...
Non
te
ne
rammenti
più
,
dello
zio
del
cuore
?
...
Abbiamo
perduto
un
poco
di
memoria
,
intanto
che
ci
siamo
fatte
signorine
?
...
La
bimba
avvampò
.
Bruna
con
gli
occhi
azzurri
,
il
viso
magro
e
allungato
dei
Bertini
,
la
personcina
slanciata
,
l
'
espressione
dolce
e
patetica
,
pareva
una
figura
spiccata
da
un
quadro
.
-
Se
lo
zio
del
cuore
vuol
vedere
la
stanza
che
gli
abbiamo
preparata
...
-
Sicuro
che
voglio
vederla
!
E
bada
bene
che
se
non
è
bella
come
quella
dell
'
altra
volta
,
mi
prenderò
la
tua
!
Era
ancora
la
stessa
,
all
'
angolo
di
mezzogiorno
e
di
levante
,
con
le
sue
finestre
aperte
sulle
vedute
della
valle
e
del
lago
:
un
grosso
mazzo
di
violette
,
in
un
vaso
di
cristallo
sulla
scrivania
,
la
profumava
.
Egli
vi
si
trattenne
il
tempo
di
disfare
la
valigia
,
di
mettere
in
ordine
le
sue
cose
e
cambiarsi
;
subito
dopo
uscì
nel
salotto
in
cerca
di
Lodovico
.
-
Mio
fratello
è
andato
un
momento
fuori
-
gli
disse
la
signora
Laura
.
-
Se
avete
bisogno
di
qualche
cosa
...
-
Grazie
!
Di
nulla
!
...
Non
sarà
nello
studio
?
...
-
Oh
,
nello
studio
!
...
-
esclamò
l
'
interrogata
,
con
espressione
di
profondo
rammarico
.
-
Non
vi
ha
posto
piede
da
che
è
qui
;
non
ne
ha
neppure
cercato
la
chiave
!
-
Non
se
ne
dolga
.
Lo
lasci
riposare
.
-
È
quel
che
ho
detto
per
iscusarlo
,
a
chi
si
lagna
della
sua
inerzia
.
Vi
ha
parlato
almeno
del
monumento
sull
'
Antalba
?
-
No
.
-
Vedete
?
...
Il
suo
nome
fu
concordemente
suggerito
da
tutti
,
quando
sorse
l
'
idea
d
'
innalzare
una
grande
immagine
sacra
su
quella
vetta
.
Si
sono
raccolte
più
di
trentamila
lire
:
somma
ragguardevole
,
se
pensate
che
il
nostro
paese
non
è
ricco
,
e
che
,
naturalmente
,
questo
denaro
dovrà
servire
alle
sole
spese
vive
.
Per
la
scelta
del
tema
si
sono
interamente
affidati
alla
sua
fantasia
d
'
artista
;
monsignor
Garbarini
,
il
nostro
vescovo
,
gli
ha
fatto
sapere
che
se
i
fondi
disponibili
non
basteranno
allo
svolgimento
di
un
'
idea
grandiosa
,
supplirà
del
suo
.
Ma
dopo
molte
promesse
,
dopo
le
calde
sollecitazioni
rivoltegli
da
Don
Pietro
Castelli
,
il
nostro
vecchio
e
buon
curato
orgoglioso
di
lui
più
che
un
padre
del
figlio
,
egli
non
parla
neppure
di
mettersi
al
lavoro
.
Aveva
detto
che
doveva
risalire
su
quel
monte
,
per
ispirarsi
:
dacché
è
qui
,
è
uscito
oggi
la
prima
volta
,
per
venirvi
incontro
.
-
Ha
lavorato
tanto
,
a
Firenze
...
-
Non
è
il
lavoro
quello
che
lo
abbatte
così
;
io
so
di
quali
sforzi
è
capace
quando
ha
sereno
lo
spirito
...
Sentite
,
Perez
,
giacché
siamo
su
questo
doloroso
argomento
...
Noi
abbiamo
aspettato
con
tanta
impazienza
questa
vostra
visita
perché
speriamo
molto
in
voi
...
Non
vedete
com
'
è
ridotto
il
mio
povero
Lodovico
?
-
Mi
pare
un
poco
sofferente
,
infatti
.
Che
ha
?
-
Lo
sappiamo
,
forse
?
...
Mio
marito
non
è
riuscito
ad
osservarlo
,
non
gli
ha
potuto
strappare
una
sola
parola
.
Dichiara
che
sta
benissimo
!
E
non
digerisce
,
passa
le
notti
insonni
...
-
Neurastenia
,
dispepsia
nervosa
,
probabilmente
.
-
Poterlo
credere
!
...
Noi
facciamo
assegnamento
su
voi
,
Perez
,
che
gli
siete
tanto
amico
,
che
avete
la
sua
confidenza
...
Con
noi
è
chiuso
,
irritabile
a
un
grado
che
non
posso
dirvi
...
Interrogatelo
,
diteci
che
ha
,
che
cosa
possiamo
fare
per
lui
;
fate
voi
stesso
qualche
cosa
per
guarirlo
;
per
divagarlo
...
-
Proverò
,
signora
Laura
;
ma
bisognerebbe
aver
tempo
,
e
disgraziatamente
i
giorni
della
mia
licenza
sono
contati
.
-
Già
,
dimenticavo
che
siete
venuto
per
la
cerimonia
di
domani
,
non
per
noi
...
Siete
molto
più
amico
di
quei
signori
che
nostro
!
L
'
espressione
di
fiduciosa
preghiera
,
di
cordiale
abbandono
che
aveva
animato
il
suo
viso
e
la
sua
voce
diede
luogo
,
mentre
ella
proferiva
queste
ultime
parole
,
a
un
senso
di
riserva
,
quasi
di
diffidenza
.
-
Amico
no
,
davvero
!
...
-
protestò
Perez
.
-
No
?
-
Conobbi
la
signora
a
Valsorrisa
,
due
anni
addietro
,
quando
passammo
la
stagione
lassù
con
Lodovico
.
-
Giovane
?
Bella
?
-
domandò
l
'
altra
,
a
denti
stretti
.
-
Ma
come
?
Non
la
conosce
?
-
Io
no
.
-
Non
sono
qui
col
marito
,
alla
Fraida
?
-
Sì
,
ho
sentito
che
vi
sono
tornati
da
qualche
giorno
,
dopo
esservi
stati
un
mese
fa
,
per
la
richiesta
delle
pubblicazioni
;
ma
io
non
li
ho
visti
,
né
allora
né
ora
...
Perez
tacque
un
poco
;
poi
,
come
spiegando
la
cosa
a
se
stesso
,
riprese
:
-
Senza
dubbio
,
nella
loro
condizione
particolarissima
,
hanno
bisogno
di
solitudine
,
di
raccoglimento
...
-
Senza
dubbio
!
-
ripeté
la
signora
Laura
.
-
Nessun
indiscreto
-
soggiunse
,
sottolineando
la
parola
con
l
'
intonazione
della
voce
e
un
gesto
della
mano
-
li
disturberà
.
-
Però
,
con
loro
...
coi
parenti
di
Lodovico
...
-
Ma
già
:
è
quel
che
si
potrebbe
pensare
,
se
gli
sono
tanto
amici
da
scegliere
proprio
il
suo
paese
per
compiervi
questa
...
Non
pronunziò
la
parola
;
dopo
una
breve
reticenza
riprese
:
-
Non
mancavano
certamente
siti
fuori
mano
,
in
Toscana
...
se
stanno
a
Firenze
...
-
Vi
sta
la
signora
.
Il
marito
è
rimasto
finora
in
Africa
,
nella
Stanlesia
...
Suo
fratello
non
le
ha
narrato
?
-
Lodovico
non
è
stato
mai
molto
loquace
;
ora
,
poi
...
Parve
che
ella
volesse
aggiungere
qualche
cosa
,
ma
si
rivoltò
a
un
tratto
udendo
rumore
di
passi
:
lo
scultore
apparve
sull
'
uscio
.
-
Laura
-
disse
alla
sorella
-
non
mi
riesce
di
trovar
la
chiave
dello
studio
.
Dove
l
'
avranno
cacciata
?
-
L
'
ho
serbata
io
.
Ti
serve
?
-
Bisognerebbe
aprirlo
per
mettervi
un
po
'
d
'
ordine
.
-
Subito
.
Faccio
da
me
,
o
vieni
anche
tu
?
-
No
,
io
resto
con
Perez
.
I
due
amici
uscirono
sulla
terrazza
.
Il
velo
della
nebbia
si
era
sollevato
un
poco
;
un
sole
pallido
,
senza
raggi
,
pendeva
sulla
cima
Antalba
.
-
Ho
sentito
del
monumento
sacro
che
vogliono
innalzare
lassù
-
disse
Perez
-
Ti
disponi
a
lavorare
?
-
Io
?
...
Se
mi
dài
un
'
idea
,
se
mi
spieghi
che
cosa
debbo
fare
!
...
Si
appoggiò
a
una
delle
colonne
,
strappò
alcune
foglie
gialle
dalla
vite
che
vi
si
attorcigliava
,
e
soggiunse
,
pianissimo
,
come
parlando
tra
sé
:
-
Domattina
verrà
qui
.
-
Ho
sentito
che
tua
sorella
non
la
conosce
ancora
.
-
No
.
Non
ha
voluto
conoscere
nessuno
dei
miei
,
non
ha
voluto
entrare
in
questa
casa
,
prima
della
funzione
sacra
...
Perez
chinò
il
capo
in
atto
d
'
approvazione
,
senza
pronunziare
le
parole
di
lode
che
gli
venivano
alle
labbra
.
-
A
proposito
!
...
-
esclamò
poi
,
-
vorrei
dirti
una
cosa
...
La
signora
Lariani
mi
scrisse
di
astenermi
dalle
solite
formalità
;
ma
fiori
vorrei
pure
mandarne
...
anche
come
annunzio
che
sono
arrivato
.
Lodovico
rispose
,
con
lo
stesso
tono
raccolto
:
-
Fiori
,
sì
.
Li
mando
anch
'
io
...
-
Ne
avete
sempre
tanti
,
in
giardino
?
Tuo
cognato
li
coltiva
con
la
stessa
passione
?
-
Sempre
...
La
piccola
Rita
attraversava
in
quel
momento
la
terrazza
correndo
.
Visti
i
due
amici
,
si
fermò
di
botto
.
-
Rita
,
-
le
domandò
lo
zio
,
-
dov
'
è
tuo
padre
?
-
L
'
hanno
mandato
a
chiamare
da
Cecco
della
Gervasa
...
Dice
che
sta
molto
male
.
-
E
tu
dove
vai
?
-
In
giardino
,
a
coglier
fiori
per
la
cappella
del
Redentore
.
-
Lasciane
,
dei
belli
...
Ne
ho
bisogno
.
-
Eh
!
...
-
rispose
la
bimba
,
facendo
col
braccino
un
gesto
largo
.
-
Prima
che
li
colga
tutti
!
...
Ma
se
vuoi
scegliere
,
perché
non
vieni
con
me
?
-
Mi
pare
che
la
mia
nipotina
del
cuore
abbia
proprio
ragione
-
approvo
Perez
.
-
Andiamo
anche
noi
.
Si
avviarono
.
Dietro
l
'
edificio
principale
,
oltre
la
corte
interna
,
dirimpetto
ai
corpi
rustici
,
il
vecchio
granaio
che
lo
scultore
aveva
trasformato
e
adattato
a
studio
già
mostrava
il
grande
uscio
e
le
finestre
spalancate
La
signora
Laura
,
vedendo
passare
la
piccola
brigata
,
venne
innanzi
sulla
soglia
.
-
Dove
andate
?
-
In
giardino
-
rispose
Rita
.
-
Laura
,
-
soggiunse
lo
scultore
,
-
io
e
Perez
abbiamo
bisogno
di
fiori
,
per
stasera
.
-
Ma
...
-
fece
ella
,
esitante
,
e
quasi
con
un
moto
di
contrarietà
.
-
Domani
,
veramente
,
bisognerebbe
ornare
la
cappella
,
alla
Guardiola
.
Un
lampo
passò
nello
sguardo
di
Lodovico
.
Egli
rispose
,
con
voce
dura
:
-
Se
bisogna
ornare
la
cappella
,
cercheremo
altrove
...
-
Ma
no
,
ma
no
...
fa
'
pure
...
ce
ne
sarà
per
tutti
...
-
soggiunse
tosto
la
signora
Laura
,
riguardosa
a
un
tratto
,
e
come
pentita
delle
prime
parole
mentre
suo
fratello
,
voltatosi
verso
la
bambina
,
le
ingiungeva
brevemente
:
-
Rita
,
andiamo
!
La
bimba
,
quasi
comprendendo
il
secreto
dissenso
dei
parenti
,
si
voltò
a
guardare
la
madre
coi
grandi
occhi
inquieti
,
poi
si
mosse
dietro
allo
zio
.
Allora
,
con
voce
concitata
e
dolente
,
la
signora
Laura
trattenne
un
istante
l
'
amico
.
-
Vedete
,
Perez
?
...
Ha
preso
fuoco
...
Che
gli
ho
detto
?
-
Sst
!
...
Stia
zitta
!
...
Venga
,
venga
con
noi
...
-
E
procedendo
a
brevi
passi
,
in
modo
da
far
crescere
la
distanza
dai
due
che
li
precedevano
,
l
'
ospite
riprese
:
-
Scusi
,
mia
buona
amica
,
ma
neanche
a
me
sembra
che
la
nostra
richiesta
le
abbia
fatto
molto
piacere
...
Vivacemente
,
schiettamente
,
ella
confessò
:
-
È
vero
,
sì
...
e
ve
ne
chiedo
scusa
!
...
Ma
che
volete
!
...
Se
dovessi
dirvi
che
vediamo
con
molta
simpatia
questa
donna
,
non
sarei
punto
sincera
.
-
Mi
permette
di
dirle
che
ha
torto
?
-
Perché
è
venuta
qui
?
Perché
si
nasconde
da
noi
?
Che
cosa
significa
questo
tardivo
matrimonio
religioso
?
Che
cosa
vuole
da
mio
fratello
?
...
No
,
Perez
:
bisogna
che
vi
dica
tutto
,
una
buona
volta
..
Io
sento
che
il
male
di
Lodovico
viene
da
lei
.
Egli
rispose
,
con
voce
grave
:
-
Il
male
,
ma
forse
anche
il
bene
.
-
Come
sarebbe
a
dire
?
Erano
sulla
soglia
del
giardino
,
dove
lo
scultore
e
la
sua
nipotina
cominciavano
ad
aggirarsi
,
chinati
sulle
aiuole
,
sui
vasi
,
sulle
piccole
tettoie
che
riparavano
le
piante
più
delicate
dalle
intemperie
.
-
Signora
Laura
,
a
una
donna
d
'
alti
sentimenti
come
lei
si
può
,
si
deve
anzi
dir
tutto
,
affinché
giudichi
serenamente
...
La
signora
Lariani
è
stata
una
grande
passione
di
Lodovico
;
non
è
mancato
per
lui
se
,
invece
di
rendere
indissolubile
il
nodo
coniugale
,
ella
non
lo
ha
sciolto
,
chiedendo
ed
ottenendo
il
divorzio
in
Africa
per
sposare
suo
fratello
.
Lei
stessa
si
è
opposta
a
questo
disegno
;
lei
stessa
,
stringendosi
al
padre
dei
propri
figli
,
rende
impossibile
la
pazzia
che
Lodovico
avrebbe
commessa
a
cuor
leggero
.
Non
ha
voluto
lei
stessa
conoscere
nessuno
di
loro
,
finché
la
benedizione
nuziale
non
avrà
cancellato
il
ricordo
del
legame
colpevole
e
riscattato
l
'
errore
.
-
Ah
!
...
-
fece
la
signora
Laura
,
fermandosi
e
guardando
l
'
ospite
con
un
senso
d
'
immenso
stupore
.
-
Domani
,
dopo
la
cerimonia
,
prima
di
partire
per
l
'
Inghilterra
,
dove
vanno
a
stabilirsi
,
verrà
qui
.
Veda
lei
,
nella
sua
bontà
,
nella
sua
giustizia
,
se
merita
di
essere
accolta
ostilmente
...
IV
Il
rito
Il
domani
,
all
'
alba
,
mentre
ancora
tutta
la
casa
era
immersa
nel
sonno
,
Perez
fu
destato
dalla
cameriera
che
venne
a
portargli
il
caffè
.
Si
levò
,
si
vestì
rapidamente
,
e
andò
a
picchiare
all
'
uscio
di
Lodovico
.
Lo
trovò
seduto
alla
scrivania
,
con
la
testa
fra
le
mani
:
vedendo
il
letto
non
ancora
disfatto
e
le
molte
carte
strappate
nel
cestino
,
comprese
che
aveva
passata
la
notte
a
scrivere
ed
a
stracciare
i
suoi
scritti
.
-
Se
la
cerimonia
è
per
le
sette
,
-
gli
disse
,
senza
dare
a
dividere
d
'
essersi
accorto
di
nulla
,
-
non
abbiamo
molto
tempo
da
perdere
.
-
Sono
pronto
.
Uscirono
insieme
nella
corte
,
montarono
sul
calessino
già
attaccato
,
guidato
questa
volta
dal
fattore
,
che
prese
la
via
della
Fraida
.
Non
scambiarono
una
parola
durante
il
breve
percorso
,
sotto
il
bosco
dei
larici
.
La
nebbia
si
era
riaddensata
,
nella
notte
,
ma
un
vento
fresco
che
cominciava
a
levarsi
la
discacciava
ora
lungo
le
coste
dei
monti
,
la
faceva
svaporare
dalla
valle
come
da
una
immensa
caldaia
.
Una
carrozza
a
quattro
posti
stava
ferma
dinanzi
al
cancello
del
"
Grand
-
Hôtel
"
;
gli
sposi
aspettavano
nel
salottino
del
pian
terreno
rialzato
.
In
un
semplicissimo
abito
da
viaggio
,
di
color
grigio
,
senza
trine
,
senza
nastri
,
con
una
sola
spilla
al
colletto
,
formata
da
tre
serpentelli
annodati
in
un
triplice
simbolo
di
eternità
,
la
signora
Lariani
,
in
piedi
accanto
alla
finestra
,
leggeva
un
libro
che
posò
sul
davanzale
per
volgersi
ai
sopravvenuti
.
-
Grazie
dei
fiori
!
-
disse
,
mostrando
i
mazzi
disposti
in
due
grandi
vasi
sul
pianoforte
.
-
Grazie
a
voi
,
Perez
,
d
'
avere
accettato
...
-
Rivolta
al
marito
,
presentò
:
-
Domenico
Perez
,
Francesco
;
il
dotto
e
l
'
artista
di
cui
ti
ho
tanto
parlato
,
che
ci
fa
il
piacere
di
esser
tuo
testimonio
.
Il
colonnello
Harrington
gli
strinse
la
mano
,
dicendo
in
un
italiano
alquanto
dentale
:
-
Le
sono
molto
grato
dell
'
onore
che
mi
fate
.
-
Lieto
e
fortunato
io
stesso
...
-
Sono
le
sette
precise
,
-
riprese
ella
,
dopo
aver
guardato
l
'
orologio
,
e
rivolgendosi
allo
scultore
,
a
cui
il
colonnello
si
era
avvicinato
,
salutandolo
con
molta
cordialità
.
-
Non
si
potrebbe
essere
più
puntuali
!
Il
tempo
di
prendere
una
tazza
di
tè
:
volete
?
-
Grazie
,
no
...
-
si
scusò
egli
,
inchinandosi
.
-
Allora
voi
,
Perez
?
-
Volentieri
,
signora
.
-
Poco
latte
o
molto
?
-
Moltissimo
.
-
Quante
altre
volte
siete
venuto
quassù
?
-
gli
domandò
ancora
,
servendolo
.
-
Tre
o
quattro
;
ma
non
mi
sono
bastate
.
Bisognerebbe
viverci
tutta
la
vita
.
-
Tutta
è
forse
troppo
;
ma
pochi
luoghi
,
veramente
,
ho
visto
di
una
bellezza
così
perfetta
.
È
vero
,
Francesco
?
-
Sicuramente
,
-
confermò
l
'
interrogato
,
cominciando
ad
infilarsi
i
guanti
.
-
Vi
sono
paesaggi
di
più
maestà
,
ma
nessuno
così
...
così
graceful
.
-
Ben
detto
,
-
approvò
Perez
.
-
La
grazia
è
propriamente
la
qualità
di
queste
linee
.
-
Do
you
speak
english
?
-
Yes
,
Sir
.
-
I
am
very
glad
...
Mentre
essi
parlavano
in
inglese
,
ella
s
'
avvicinò
a
Bertini
,
che
sfogliava
il
libretto
da
lei
lasciato
sul
davanzale
della
finestra
.
Era
un
opuscolo
di
poche
decine
di
pagine
,
legato
di
tela
verde
con
fregi
d
'
oro
;
sul
fronte
miniato
si
leggeva
:
"
Il
Matrimonio
cristiano
,
con
l
'
aggiunta
della
Messa
per
gli
sposi
"
.
Ogni
pagina
,
inquadrata
di
rosso
,
era
divisa
in
due
colonne
:
una
per
il
testo
,
l
'
altra
per
la
traduzione
della
Benedictio
anuli
e
della
Missa
pro
sponso
et
sponsa
.
-
Io
non
sono
dotta
come
voi
,
-
spiegò
ella
,
con
un
sorriso
di
scusa
.
-
Ho
bisogno
di
aiuto
per
comprendere
le
formole
del
rituale
.
Egli
rispose
,
senza
alzare
lo
sguardo
,
continuando
a
sfogliare
macchinalmente
le
pagine
:
-
È
un
latino
molto
facile
.
-
Sì
,
quello
della
messa
comune
lo
conosco
anch
'
io
;
ma
vi
sono
parti
nuove
,
in
quelle
che
andiamo
ad
ascoltare
...
A
questo
proposito
...
S
'
interruppe
,
sollevò
le
mani
,
si
trasse
dal
dito
l
'
anello
nuziale
,
e
glielo
porse
.
Egli
depose
il
libro
,
senza
stendere
la
mano
.
Il
suo
sguardo
pareva
cieco
;
il
viso
era
livido
e
inespressivo
come
una
maschera
.
-
Prendete
,
custoditelo
;
tocca
a
voi
consegnarlo
al
sacerdote
.
La
mano
che
egli
sollevò
lentamente
tremava
;
quando
ella
vi
ebbe
deposto
il
cerchietto
d
'
oro
,
si
abbassò
come
gravata
d
'
un
peso
insostenibile
.
-
Stanlesia
has
been
founded
twenty
years
ago
-
spiegava
il
colonnello
a
Perez
;
-
it
is
a
free
State
of
english
speaking
people
...
-
Se
non
vi
dispiace
,
-
diss
'
ella
,
volgendosi
dalla
loro
parte
,
-
continuerete
la
vostra
conversazione
in
carrozza
;
ora
è
tempo
d
'
andare
...
Raccolse
da
una
poltrona
i
guanti
e
il
mantello
,
che
Perez
corse
a
reggerle
;
poi
,
preso
il
libretto
della
messa
nuziale
,
disse
a
Bertini
che
chiudeva
con
un
gesto
automatico
l
'
anello
nel
portamonete
:
-
Datemi
il
braccio
.
Si
avviarono
così
,
a
fianco
l
'
uno
dell
'
altra
.
Ella
era
,
come
sempre
,
perfettamente
padrona
di
sé
,
sciolta
nelle
mosse
,
serena
nel
viso
.
Il
braccio
di
lui
tremava
tanto
,
il
suo
passo
era
così
malfermo
,
che
ella
sostò
un
momento
,
nel
giardino
.
-
La
mattinata
è
fresca
.
Vi
levate
mai
così
presto
?
-
Talvolta
...
Tremava
anche
la
sua
voce
,
pareva
che
egli
non
potesse
più
dominarsi
.
Ella
si
volse
a
guardare
dietro
di
sé
.
Perez
,
rimasto
solo
mentre
il
colonnello
dava
ordini
al
portinaio
ed
al
cameriere
,
si
avanzava
a
raggiungerli
.
-
Quanto
tempo
è
,
Perez
,
gli
domandò
-
che
assisteste
in
duello
il
vostro
amico
?
-
Molti
anni
,
signora
;
troppi
anni
!
...
-
Sottolineando
con
l
'
espressione
della
voce
e
dello
sguardo
l
'
esortazione
al
coraggio
che
era
nell
'
allusione
di
lei
,
soggiunse
:
-
Ti
rammenti
,
Lodovico
?
Sopraggiunto
il
marito
,
salirono
in
carrozza
:
ella
prima
,
additando
a
Bertini
il
posto
accanto
al
suo
;
Perez
e
il
colonnello
poi
,
sedendo
sui
posti
dirimpetto
.
Il
vento
,
ringagliardito
,
aveva
squarciato
il
velo
della
nebbia
;
candidi
lembi
ne
rimanevano
ancora
attaccati
alle
asperità
delle
montagne
,
simili
a
brandelli
d
'
una
gran
veste
lacerata
;
fiocchi
di
vapori
s
'
insinuavano
fra
i
solchi
della
terra
in
modo
da
porne
in
evidenza
tutta
la
plastica
.
-
La
cima
Antalba
è
quella
?
-
domandò
ella
,
rivolta
a
Bertini
,
e
additando
la
vetta
più
alta
della
Gobba
del
Cammello
.
-
Sì
.
-
Lassù
dovrebbe
sorgere
il
vostro
monumento
?
Egli
rispose
con
una
impercettibile
scossa
delle
spalle
.
Riprendendo
l
'
animato
discorso
in
inglese
col
marito
,
Perez
non
lasciava
con
gli
occhi
l
'
amico
,
e
il
ricordo
evocato
dalla
signora
Lariani
si
precisava
ora
nella
sua
memoria
.
Nella
prima
gioventù
,
forse
più
di
venti
anni
addietro
,
in
seguito
a
una
discussione
artistica
invelenitasi
e
degenerata
in
diverbio
,
egli
aveva
assistito
Lodovico
sul
terreno
,
a
Roma
.
In
una
simile
mattinata
autunnale
,
lungo
la
via
Appia
,
si
era
trovato
seduto
come
ora
dinanzi
al
compagno
in
procinto
di
battersi
;
ma
il
pericolo
a
cui
il
giovane
andava
allora
incontro
lo
aveva
reso
loquace
,
ilare
,
quasi
felice
,
mentre
l
'
uomo
maturo
pareva
ora
smarrito
all
'
appressarsi
dell
'
ultimo
atto
della
sua
ultima
passione
.
Salita
e
girata
dalla
parte
del
monte
,
la
carrozza
venne
ad
arrestarsi
dinanzi
alla
porticina
destra
della
chiesa
:
la
sola
aperta
,
delle
tre
.
Le
poche
persone
che
stavano
giù
nella
piazza
volsero
appena
il
capo
:
certamente
la
curiosità
di
assistere
ad
una
cerimonia
nuziale
le
avrebbe
spinte
a
raggiungere
la
comitiva
;
ma
nessuno
sospettò
che
a
quell
'
ora
,
senza
apparato
,
si
stesse
per
celebrare
un
matrimonio
:
evidentemente
i
forestieri
accompagnati
dal
signor
Bertini
andavano
visitando
le
cose
notevoli
di
Promonte
.
Dall
'
interno
,
il
tendone
di
pelle
imbottita
che
difendeva
l
'
entrata
della
porticina
si
sollevò
:
il
vecchio
custode
apparve
,
inchinandosi
a
tutti
,
salutando
con
rispettosa
cordialità
lo
scultore
.
-
Signor
Lodovico
,
suo
servo
.
Ella
domandò
entrando
:
-
Non
vi
è
qui
un
'
opera
del
signor
Bertini
?
-
Eccola
!
-
rispose
il
vecchio
,
additando
l
'
acquasantaio
.
Un
grande
angelo
,
con
le
ali
raccolte
,
lo
sguardo
al
cielo
,
le
braccia
protese
ed
arcuate
,
reggeva
con
ambe
le
mani
un
'
anfora
antica
.
Le
forme
disegnate
sotto
il
peplo
leggero
erano
quelle
d
'
un
adolescente
,
senza
sesso
,
o
piuttosto
ambiguamente
partecipe
dei
caratteri
dei
due
sessi
:
un
divino
ermafrodito
,
agile
e
forte
come
un
efebo
,
coi
fianchi
e
il
seno
soavi
d
'
una
giovinetta
canefora
,
il
viso
d
'
una
bellezza
ideale
e
propriamente
oltreumana
.
-
Pare
un
Donatello
,
-
disse
il
colonnello
,
rompendo
il
silenzio
.
-
Infatti
!
-
rispose
Perez
,
molto
stupito
d
'
udire
un
così
sagace
giudizio
artistico
in
bocca
ad
un
uomo
d
'
arme
piovuto
dall
'
estrema
Africa
orrenda
.
Il
vecchio
,
con
voce
tremante
di
orgoglio
e
di
tenerezza
insieme
,
soggiunse
:
-
Il
signor
Lodovico
aveva
appena
vent
'
anni
quando
lavorò
per
la
sua
chiesa
...
Questa
è
la
chiesa
del
signor
Bertini
...
Qui
sono
sepolti
i
suoi
nonni
,
qui
si
sposarono
i
suoi
genitori
,
qui
fu
tenuto
a
battesimo
...
Me
ne
rammento
come
fosse
ieri
,
e
se
ne
rammenta
Don
Pietro
...
Lì
,
dinanzi
al
fonte
...
la
sua
sorellina
e
gli
altri
bambini
che
reggevano
i
ceri
...
ed
era
buono
anche
nelle
fasce
,
il
nostro
signor
Lodovico
...
Lo
scultore
pareva
non
udisse
,
considerando
il
marmo
;
ma
non
pareva
neanche
che
vi
riconoscesse
l
'
opera
propria
,
tanto
il
suo
sguardo
era
attonito
.
-
Ora
si
aspetta
la
statua
che
lavorerà
per
la
cima
Antalba
...
L
'
ha
promessa
a
Monsignore
!
...
Chi
sa
che
bellezza
...
Perez
tagliò
corto
,
osservando
:
-
Non
facciamo
aspettare
il
signor
curato
.
Per
la
navata
di
destra
,
nella
cui
penombra
splendevano
le
luci
delle
lampade
votive
,
la
comitiva
s
'
avviò
alla
sacristia
.
Don
Pietro
,
già
vestito
del
camice
e
della
pianeta
,
finiva
di
cingere
la
stola
ed
il
manipolo
:
vecchissimo
,
con
una
tenue
aureola
di
capelli
bianchi
intorno
alla
fronte
ed
alla
nuca
che
parevano
scolpite
nell
'
avorio
antico
,
egli
manteneva
ancora
diritta
l
'
alta
persona
,
e
solo
le
sue
mani
tremavano
un
poco
.
Le
distese
ai
sopravvenuti
,
chinando
la
bella
testa
in
atto
di
saluto
,
e
disse
:
-
Se
gli
sposi
vogliono
udire
la
lettura
del
"
Contrahant
"
,
non
resterà
poi
che
apporre
la
loro
firma
,
con
quella
dei
testimoni
,
dopo
la
cerimonia
.
Assentendo
tutti
,
prese
dalle
mani
del
chierico
il
foglio
e
lesse
la
formula
di
consentimento
dell
'
autorità
ecclesiastica
.
Poi
chiese
:
-
L
'
anello
?
Ella
si
volse
a
Bertini
:
ma
poiché
pareva
che
questi
non
comprendesse
,
spiegò
:
-
Bertini
,
volete
dare
l
'
anello
al
reverendo
?
Allora
soltanto
egli
trasse
il
cerchietto
d
'
oro
e
lo
consegnò
al
sacerdote
.
Tutti
tornarono
in
chiesa
.
Non
vi
erano
se
non
due
donne
,
due
contadine
,
inginocchiate
sotto
il
pergamo
.
Gli
ori
dell
'
altare
rifulgevano
alla
luce
dei
ceri
che
il
sacrista
veniva
accendendo
.
Due
inginocchiatoi
stavano
disposti
sopra
un
breve
tappeto
,
poco
discosti
dal
primo
gradino
,
per
gli
sposi
;
più
indietro
,
due
sedie
per
i
testimoni
.
Il
celebrante
salì
sull
'
altare
,
lentamente
,
sostando
ad
ogni
gradino
.
Fece
l
'
atto
di
genuflettersi
,
distese
le
braccia
,
chinò
la
fronte
e
baciò
la
tovaglia
.
Poi
,
ridisceso
,
si
appressò
agli
sposi
.
Nel
silenzio
augusto
domandò
con
voce
solenne
:
-
Voi
,
Francesco
Patrizio
Harrington
,
volete
prendere
per
vostra
legittima
moglie
,
secondo
il
rito
di
Santa
Romana
Chiesa
,
Rosanna
Lariani
?
Rigidamente
composto
,
come
dinanzi
ad
un
capo
,
come
sulla
fronte
del
suo
reggimento
,
l
'
interrogato
si
sciolse
dall
'
atteggiamento
marziale
,
s
'
inchinò
e
disse
con
voce
vibrante
di
commozione
contenuta
:
-
Sì
.
-
E
voi
,
Rosanna
Lariani
,
volete
prendere
per
vostro
legittimo
marito
,
secondo
il
rito
di
Santa
Romana
Chiesa
,
Francesco
Patrizio
Harrington
?
Ella
che
reggeva
con
le
due
mani
intrecciate
il
libretto
,
a
testa
china
,
prosciolse
le
braccia
,
rialzò
la
fronte
e
rispose
fermamente
:
-
Sì
.
Un
senso
d
'
indefinibile
inquietudine
guadagnò
l
'
animo
di
Perez
.
Senza
volgere
il
capo
egli
guardò
con
la
coda
dell
'
occhio
alla
sua
destra
.
Lodovico
,
ritto
dietro
la
seggiola
,
ne
aveva
strettamente
afferrata
la
spalliera
con
una
mano
;
l
'
altra
,
con
la
quale
reggeva
il
cappello
,
era
scossa
da
un
tremito
violento
.
Col
viso
cadaverico
,
le
mascelle
contratte
,
lo
sguardo
fiso
e
ardente
,
era
evidente
che
faceva
uno
sforzo
straordinario
per
non
tradirsi
.
Ma
già
,
alzate
le
braccia
paterne
,
distese
le
venerabili
mani
tremolanti
,
socchiusi
i
miti
occhi
,
il
sacerdote
pronunziava
con
voce
ispirata
le
parole
irrevocabili
:
-
Ego
coniungo
vos
in
matrimonium
,
in
nomine
Patris
,
et
Filii
,
et
Spiritus
Sancti
.
L
'
inquietudine
,
la
commozione
,
il
turbamento
di
Perez
,
al
pensiero
della
tempesta
che
imperversava
in
quel
punto
nel
cuore
dell
'
amico
,
divennero
insostenibili
;
col
bisogno
di
reagire
,
di
scuotersi
,
di
far
qualche
cosa
,
depose
il
cappello
sulla
seggiola
e
cominciò
a
cavarsi
i
guanti
.
Ora
,
risalito
sull
'
altare
,
il
sacerdote
iniziava
la
cerimonia
della
Benedizione
,
proferiva
le
formule
alle
quali
l
'
accolito
dava
le
dovute
risposte
.
-
Adiutorum
nostrum
in
nomine
Domini
.
-
Qui
fecit
coelum
et
terram
.
-
Domine
,
exaudi
orationem
meam
.
-
Et
clamor
meus
ad
te
veniat
...
Quale
secreta
virtù
possedevano
le
parole
antiche
,
le
formule
che
per
secoli
e
secoli
erano
state
ripetute
dalle
anime
pie
,
che
per
secoli
e
secoli
avrebbero
echeggiato
sotto
le
volte
sacre
al
raccoglimento
ed
alla
penitenza
,
sopra
le
culle
e
sopra
le
bare
?
Appartenevano
ad
una
lingua
non
più
parlata
dagli
uomini
,
ma
eternamente
viva
,
come
la
più
propria
espressione
della
preghiera
.
E
il
significato
ne
era
così
chiaro
,
si
traduceva
così
facilmente
anche
agli
ignari
:
-
Benedici
,
Signore
,
questo
anello
che
noi
nel
tuo
nome
benediciamo
,
affinché
colei
che
lo
porterà
,
tenendo
integra
fede
al
suo
sposo
,
rimanga
in
pace
e
nella
volontà
tua
,
ed
in
carità
scambievole
sempre
viva
.
Per
Cristo
Signore
nostro
,
Figlio
tuo
,
che
teco
vive
e
regna
nei
secoli
dei
secoli
.
-
Così
sia
.
Il
cerchietto
d
'
oro
era
stato
deposto
in
un
vassoio
d
'
argento
.
Curvata
l
'
alta
persona
a
prendere
l
'
aspersorio
che
l
'
accolito
gli
porgeva
,
il
sacerdote
tracciò
con
mano
non
più
tremante
un
segno
di
croce
sul
simbolo
;
poi
lo
consegnò
allo
sposo
,
che
lo
passò
all
'
anulare
sinistro
della
donna
sua
.
-
In
nome
del
Padre
,
del
Figlio
e
dello
Spirito
Santo
.
-
Così
sia
.
-
Conferma
,
Signore
,
ciò
che
noi
operammo
.
-
Dal
tempio
santo
tuo
che
è
in
Gerusalemme
.
-
Kyrie
eleison
...
Allora
accadde
una
cosa
terribile
.
Come
un
brivido
sonoro
,
come
l
'
anelito
e
il
gemito
d
'
un
'
anima
ferita
e
penante
echeggiò
sotto
le
volte
della
vecchia
chiesa
;
poi
la
voce
potente
dell
'
organo
si
affermò
,
si
modulò
,
si
svolse
nelle
note
lunghe
e
gravi
d
'
un
canto
solenne
.
Perez
si
sentì
opprimere
il
petto
e
mozzare
il
fiato
e
velare
lo
sguardo
da
una
commozione
veemente
,
che
un
repentino
moto
di
collera
soffocò
e
poi
disperse
.
Chi
aveva
ordinata
quella
musica
?
Alla
cerimonia
da
celebrare
con
estrema
semplicità
,
chi
aveva
aggiunto
l
'
irresistibile
prestigio
di
quel
canto
d
'
implorazione
,
di
fede
e
di
speranza
?
Non
bastava
il
tormento
inflitto
allo
spettatore
di
quelle
nozze
;
bisognava
anche
,
per
colmo
di
raffinatezza
,
esasperarlo
con
la
sottile
e
profonda
malìa
dei
suoni
e
dei
ritmi
?
...
E
col
cuore
tremante
di
carità
imponente
,
sapendo
di
non
poter
far
altro
che
appagare
il
secreto
senso
di
curiosità
sempre
vigile
nel
suo
spirito
indagatore
,
egli
si
volse
a
guardare
l
'
amico
.
Lodovico
Bertini
era
rimasto
nello
stesso
atteggiamento
,
con
la
destra
alla
spalliera
,
con
l
'
altro
braccio
pendente
lungo
il
fianco
;
ma
non
tremava
più
,
non
si
stringeva
con
la
forza
di
prima
al
sostegno
.
Pareva
che
tutte
le
sue
membra
rilassate
si
fossero
rapprese
in
quella
positura
;
soltanto
la
fronte
si
era
abbassata
,
e
dalle
palpebre
gonfie
le
lacrime
sgorgavano
,
solcavano
le
guance
emaciate
,
stillavano
a
terra
.
I
coniugi
gli
voltavano
le
spalle
;
l
'
officiante
,
sull
'
altare
,
era
intento
alla
celebrazione
del
rito
:
nessuno
poteva
scorgere
il
suo
pianto
.
Se
anche
lo
avessero
scorto
,
egli
non
sarebbe
riuscito
a
frenarlo
.
Non
piangeva
da
tanto
tempo
,
dalla
notte
passata
in
viaggio
,
sul
treno
,
con
lei
.
Non
aveva
più
pianto
,
alla
stazione
di
Milano
,
vedendola
andar
via
con
quell
'
uomo
a
cui
aveva
dovuto
stringere
la
mano
e
rivolgere
parole
senza
nesso
né
significato
.
Non
aveva
pianto
neanche
dopo
averli
riveduti
entrambi
,
alla
Fraida
,
invitato
da
lei
,
quando
vi
erano
venuti
per
le
pubblicazioni
;
dopo
averla
udita
annunziare
che
,
insieme
con
Perez
,
egli
,
egli
stesso
,
sarebbe
stato
testimonio
alle
nozze
,
e
che
,
compiuta
la
cerimonia
e
ripresi
i
figli
a
Firenze
,
sarebbero
andati
a
stabilirsi
in
Inghilterra
.
Tutte
queste
cose
lo
avevano
troppo
stordito
,
come
colpi
di
mazza
sulla
nuca
.
Le
poche
parole
scambiate
da
solo
a
sola
con
lei
,
in
un
momento
di
libertà
,
gli
avevano
dimostrato
che
nulla
gli
restava
da
fare
se
non
obbedirla
,
fino
all
'
ultimo
,
covando
il
suo
corruccio
,
nutrendosi
del
suo
dolore
.
Durante
l
'
ultima
notte
aveva
vegliato
,
tentando
di
significarlo
,
per
lei
;
cercando
parole
che
non
sarebbero
più
uscite
dalla
memoria
,
che
le
avrebbero
eternamente
attestato
la
forza
della
sua
passione
,
che
l
'
avrebbero
implacabilmente
accompagnata
,
come
la
voce
del
rimorso
,
come
il
rantolo
dell
'
agonia
;
ma
aveva
lacerato
tutte
le
sue
scritture
,
non
trovando
neppur
una
espressione
capace
di
rendere
tutto
il
suo
pensiero
,
giudicando
vana
la
ricerca
,
artificioso
lo
studio
,
riconoscendo
l
'
inutilità
d
'
ogni
tentativo
di
influire
in
qualunque
modo
su
quell
'
anima
risoluta
ed
inflessibile
.
Era
rimasto
inchiodato
sulla
poltrona
,
innanzi
alla
scrivania
,
con
le
membra
di
piombo
,
con
gli
occhi
aridi
e
bruciati
.
Aveva
trasalito
all
'
arrivo
dell
'
amico
,
rabbrividito
al
freddo
dell
'
alba
autunnale
,
tremato
entrando
nell
'
albergo
,
ritrovandosi
dinanzi
a
lei
ed
all
'
uomo
che
gliela
portava
via
senza
speranza
più
di
ritorno
.
Quando
ella
si
era
tolto
dal
dito
l
'
anello
nuziale
,
affidandoglielo
,
per
poco
non
lo
aveva
lasciato
cadere
,
ma
non
già
in
un
impeto
di
ribellione
,
bensì
dalla
violenza
dello
stordimento
.
Egli
,
egli
stesso
,
che
aveva
voluto
spezzare
quell
'
anello
e
dargliene
uno
suo
,
per
la
vita
e
per
la
morte
,
egli
stesso
doveva
ora
custodirlo
affinché
un
altro
lo
ripassasse
,
benedetto
,
al
suo
dito
,
per
la
vita
e
per
la
morte
?
...
Nulla
aveva
più
avuto
senso
,
durante
il
ritorno
a
Promonte
,
in
carrozza
,
in
chiesa
,
dinanzi
all
'
opera
giovanile
,
alla
statua
scolpita
da
qualcuno
di
cui
si
era
rammentato
confusamente
,
come
di
una
conoscenza
perduta
,
come
di
un
morto
.
Delle
parole
del
custode
non
aveva
compreso
altro
che
l
'
evocazione
dei
suoi
morti
,
rivedendo
le
salme
deposte
su
quel
livido
marmo
,
in
un
tempo
lontano
,
o
forse
ieri
.
Nello
spirito
ottenebrato
,
nell
'
anima
smarrita
,
i
preparativi
della
cerimonia
,
le
figure
e
i
gesti
e
le
voci
avevano
assunto
un
carattere
irreale
,
come
nei
sogni
.
Sì
,
ella
aveva
risposto
di
sì
,
inevitabilmente
,
come
negli
incubi
,
quando
nulla
si
può
fare
per
impedire
che
le
fatalità
si
compiano
,
quando
non
si
può
accorrere
,
quando
non
si
può
gridare
.
E
l
'
anello
nuziale
che
era
stato
in
suo
potere
era
tornato
al
dito
di
lei
,
per
mano
d
'
un
altro
!
A
un
tratto
,
udendo
gli
accordi
dell
'
organo
,
riconoscendo
la
voce
delle
vecchie
canne
armoniose
come
gole
umane
,
la
voce
che
aveva
impetrato
requie
eterna
ai
suoi
morti
,
che
cantava
requie
alla
sua
speranza
,
il
suo
pianto
troppo
a
lungo
contenuto
traboccò
.
La
voce
diceva
:
"
La
speranza
è
morta
,
la
gioia
è
finita
,
la
stessa
tua
vita
finisce
:
esala
gli
ultimi
sospiri
qui
dove
traesti
i
primi
vagiti
;
aspetta
di
raggiungere
colei
che
lungamente
invano
sognò
di
vederti
un
giorno
dinanzi
a
questo
altare
,
accanto
alla
tua
sposa
,
di
udirti
pronunziare
la
sillaba
del
consenso
,
la
sillaba
che
ella
stessa
disse
all
'
uomo
col
quale
ti
generò
;
paga
ora
i
tuoi
errori
,
sconta
la
tua
gioia
effimera
e
peccaminosa
;
nascondi
lo
strazio
dell
'
anima
tua
all
'
uomo
che
offendesti
e
che
riprende
i
suoi
diritti
;
piangi
tutte
le
tue
lacrime
perché
il
tuo
sogno
è
svanito
senza
ritorno
mai
più
,
china
la
fronte
superba
dinanzi
alla
divina
maestà
d
'
una
legge
che
disconoscesti
e
calpestasti
,
ai
giorni
del
folle
orgoglio
,
della
baldanza
cieca
...
"
Poi
il
canto
solenne
e
potente
del
Kyrie
si
abbassò
di
tono
,
si
spezzò
nelle
frasi
d
'
un
mottetto
accompagnante
la
recitazione
del
Pater
:
-
Padre
nostro
che
stai
nei
cieli
,
santificato
il
nome
tuo
,
venga
a
noi
il
tuo
regno
,
sia
la
tua
volontà
...
Una
volontà
fatale
si
compiva
,
infatti
.
Contesa
da
due
affetti
,
quella
donna
tornava
necessariamente
al
primo
.
Egli
non
assisteva
semplicemente
alla
consacrazione
di
quelle
nozze
,
ma
vi
contribuiva
per
una
necessità
evidente
.
Ogni
atto
ed
ogni
gesto
,
dinanzi
a
quell
'
altare
,
avevano
un
significato
recondito
che
egli
ora
discopriva
;
rendendo
l
'
anello
,
egli
rendeva
al
possessore
legittimo
la
donna
già
stata
sua
.
Colui
che
l
'
aveva
impalmata
e
poi
perduta
,
la
riotteneva
ora
da
lui
.
Non
era
soltanto
necessario
ma
giusto
.
Nella
vita
di
quella
donna
egli
era
stato
un
episodio
,
un
'
illusione
,
un
errore
:
errore
anch
'
esso
fatale
,
ma
emendabile
...
-
Dànne
il
nostro
pane
...
non
indurne
in
tentazione
...
La
preghiera
aveva
anch
'
essa
un
senso
profondo
:
chiedendo
di
non
essere
tentate
,
le
creature
umane
confessavano
tutta
la
debolezza
loro
.
Ella
era
caduta
,
come
tante
altre
;
ma
per
rialzarsi
,
come
poche
altre
.
Ed
il
Pater
noster
di
quella
Benedizione
nuziale
non
si
chiudeva
come
l
'
ordinario
:
la
voce
dell
'
accolito
si
sposava
a
quella
del
prete
,
implorando
ancora
:
-
Liberane
dal
male
.
-
Salva
i
tuoi
servi
.
-
In
te
,
mio
Dio
,
speranti
.
-
Manda
loro
,
Signore
,
un
santo
aiuto
.
-
E
da
Sionne
custodiscili
.
-
Sii
ad
essi
,
Signore
,
torre
di
fortezza
.
-
Contro
la
faccia
del
nemico
.
-
Signore
,
esaudisci
la
mia
prece
.
-
E
salga
a
te
la
voce
mia
.
-
Il
Signore
sia
con
voi
.
-
E
con
lo
Spirito
tuo
.
Il
canto
tacque
,
e
le
labbra
del
dolente
cessarono
di
tremare
e
gli
occhi
di
piangere
.
Tutta
la
sua
attenzione
era
diretta
a
comprendere
le
formule
sacre
,
a
non
perderne
una
sillaba
sola
.
Rivolto
ancora
ai
coniugi
,
il
sacerdote
ora
supplicava
:
-
Volgiti
in
grazia
,
Signore
,
sopra
questi
tuoi
servi
,
ed
agli
istituti
tuoi
,
coi
quali
ordinasti
la
propagazione
dell
'
umano
genere
,
benignamente
assisti
,
affinché
coloro
che
dall
'
autorità
tua
sono
congiunti
,
col
tuo
ausilio
ti
servano
.
Era
giusto
che
sull
'
amore
fecondo
di
quegli
sposi
,
di
quei
genitori
,
si
stendesse
la
benedizione
divina
.
L
'
amor
suo
era
stato
invece
condannato
alla
sterilità
;
tutti
i
suoi
amori
fuori
legge
erano
stati
senza
frutto
,
spasimi
vani
,
adulterazioni
dell
'
ufficio
di
natura
.
I
suoi
occhi
inariditi
si
fermarono
sul
corpo
della
donna
genuflessa
ora
dinanzi
all
'
altare
,
con
lo
sguardo
sulle
pagine
del
libro
sacro
.
Nella
positura
abbattuta
,
dietro
l
'
ampio
giro
della
veste
cadente
,
le
sue
forme
parevano
scomparse
;
né
la
memoria
gliele
rappresentava
ormai
più
.
Aveva
egli
premuto
quel
corpo
con
le
mani
tremanti
di
desiderio
,
con
le
labbra
ardenti
di
febbre
?
A
quell
'
ora
lo
stesso
ricordo
del
possesso
un
tempo
esercitato
era
svanito
;
come
non
vedeva
il
corpo
di
lei
,
egli
non
sentiva
più
il
proprio
,
assiderato
,
congelato
nella
rigidità
del
dolore
.
-
Per
Cristo
Signore
nostro
,
Figlio
tuo
,
che
teco
vive
e
regna
nei
secoli
dei
secoli
.
-
Così
sia
.
Finita
la
Benedizione
,
cominciava
ora
la
Messa
.
-
In
nome
del
Padre
,
del
Figlio
e
dello
Spirito
Santo
.
Mi
accosterò
all
'
altare
di
Dio
.
-
A
Dio
che
è
letizia
della
giovinezza
mia
.
La
voce
dell
'
organo
accompagnò
la
recitazione
del
Salmo
;
un
supplice
ardore
,
uno
slancio
di
tutta
l
'
anima
sulle
ali
della
speranza
;
poi
queruli
gridi
soffocati
di
dolore
e
rimorso
,
la
prostrazione
,
l
'
abbattimento
;
e
poi
ancora
il
richiamo
potente
della
fede
sicura
,
squilli
di
gloria
trionfale
.
"
Giudicami
,
Signore
,
e
scerni
la
causa
mia
da
quella
della
gente
non
santa
...
Poiché
tu
sei
,
Dio
,
mia
fortezza
,
come
mai
m
'
allontani
da
te
?
...
Canterò
al
suono
della
cetra
le
vostre
lodi
,
mio
Dio
;
perché
sei
triste
,
anima
mia
,
e
perché
mi
conturbi
?
Confida
nel
Signore
,
poiché
lo
loderò
ancora
come
mia
salute
e
mio
Dio
...
Mi
confesso
a
Dio
onnipotente
...
Abbia
misericordia
di
voi
l
'
onnipotente
Iddio
,
e
perdonàti
i
vostri
peccati
vi
conduca
alla
vita
eterna
...
Dimostrane
,
Signore
,
la
tua
misericordia
e
concedine
la
grazia
tua
salutare
"
...
Baciato
l
'
altare
,
il
sacerdote
recitò
una
preghiera
sommessa
;
poi
,
con
voce
ispirata
,
disse
agli
sposi
il
passo
di
Tobia
:
-
Il
Dio
d
'
Israello
vi
unisca
ed
egli
stesso
sia
con
voi
.
Fa
'
,
Signore
,
che
da
oggi
questi
due
più
che
prima
ti
benedicano
.
Beati
coloro
che
temono
il
Signore
e
procedono
per
le
sue
vie
.
Sia
gloria
al
Padre
,
al
Figlio
ed
allo
Spirito
Santo
.
-
Kyrie
eleison
.
-
Kyrie
eleison
.
-
Christe
eleison
.
-
Christe
eleison
.
Una
gran
voce
,
un
coro
di
voci
clamanti
percosse
l
'
aria
,
fece
tremare
i
vetri
delle
alte
finestre
.
Al
più
rapido
ritmo
il
penitente
sentì
slargarsi
il
petto
oppresso
,
riaffrettarsi
il
debole
polso
,
un
'
onda
di
sangue
salirgli
al
viso
ed
alla
fronte
.
-
Esaudiscine
,
onnipotente
e
misericordioso
Iddio
,
affinché
ciò
che
per
nostro
ufficio
è
amministrato
,
dalla
tua
benedizione
sia
meglio
adempiuto
.
Per
Cristo
Signore
,
Figlio
tuo
,
che
teco
vive
e
regna
nei
secoli
dei
secoli
.
La
muta
voce
dell
'
anima
vinta
assentì
:
"
Così
sia
"
.
La
ribellione
era
vana
,
la
rassegnazione
inevitabile
.
Egli
non
ne
era
più
avvilito
,
come
una
volta
.
Nelle
frasi
dell
'
Epistola
agli
Efesini
,
che
il
sacerdote
ora
leggeva
,
lo
spirito
stanco
riconosceva
verità
necessarie
,
attuali
ed
eterne
.
"
Siano
le
donne
soggette
ai
loro
sposi
come
a
Dio
,
poiché
l
'
uomo
è
capo
della
donna
...
"
ed
era
bastato
che
quell
'
uomo
si
fosse
presentato
perché
tosto
riprendesse
la
donna
sua
...
"
Uomini
,
amate
le
vostre
spose
...
"
e
colui
amava
la
consorte
d
'
un
amore
sincero
,
sicuro
,
costante
,
senza
convulsioni
,
senza
follie
.
"
Chi
ama
la
sua
sposa
ama
se
stesso
...
Perciò
l
'
uomo
abbandonerà
il
padre
suo
e
la
madre
sua
,
e
si
stringerà
alla
sua
sposa
,
e
saranno
due
in
una
carne
...
"
.
L
'
immagine
di
quelle
due
carni
aderenti
,
la
visione
di
quei
due
corpi
accoppiati
,
la
gelosia
fisica
delle
voluttà
procurate
a
quella
donna
da
un
altro
,
ora
non
lo
torturavano
più
,
egli
non
presumeva
più
che
ella
ne
fosse
stata
contaminata
.
Il
salmo
del
Graduale
e
del
Tratto
risonarono
in
mezzo
a
una
melodia
dolce
e
lene
,
ad
un
fremito
d
'
ale
che
finì
in
un
clangore
di
trombe
e
di
tube
.
-
La
tua
sposa
sia
come
una
vite
abbondante
tra
le
mura
della
tua
casa
.
Siano
i
tuoi
figli
come
novelle
piante
d
'
olivo
nel
cerchio
della
tua
mensa
.
Alleluja
!
Alleluja
!
Mandi
a
voi
il
Signore
aiuto
dal
suo
santuario
,
e
da
Sionne
vi
custodisca
.
Alleluja
!
Ecco
così
sarà
benedetto
l
'
uomo
che
teme
il
Signore
.
Ti
benedica
il
Signore
da
Sionne
,
e
vedrai
i
beni
di
Gerusalemme
per
tutti
i
giorni
della
vita
tua
,
e
vedrai
i
figli
dei
figli
tuoi
.
Pace
sopra
Israello
...
Le
formole
sacre
si
ripetevano
,
ritornavano
più
e
più
volte
,
integralmente
,
o
appena
modificate
,
quasi
perché
s
'
incidessero
profondamente
sulle
fronti
,
nei
cuori
,
come
un
indelebile
stampo
di
fuoco
.
La
Sequentia
dell
'
Evangelo
di
San
Matteo
diceva
:
"
In
quel
tempo
si
accostarono
a
Gesù
i
Farisei
tentatori
e
dissero
:
È
lecito
all
'
uomo
abbandonare
la
donna
sua
per
qualsivoglia
cagione
?
Il
quale
rispose
loro
:
Non
leggeste
che
chi
creò
l
'
uomo
in
principio
li
fece
maschio
e
femmina
?
E
disse
:
Perciò
l
'
uomo
abbandonerà
il
padre
e
la
madre
e
si
stringerà
alla
sua
sposa
,
e
saranno
due
in
una
carne
.
Talmente
che
non
sono
due
,
ma
una
carne
.
Ciò
dunque
che
Iddio
congiunse
,
l
'
uomo
non
divida
"
.
Era
stato
il
sogno
d
'
un
'
ora
,
poter
disgiungere
quegli
sposi
,
distruggere
quella
famiglia
per
crearsene
una
sulle
rovine
.
Ella
aveva
avuto
ragione
di
opporsi
,
di
frapporre
l
'
ostacolo
insuperabile
.
Era
troppo
tardi
,
oramai
,
e
bisognava
passare
sopra
troppi
dolori
per
giungere
ad
una
gioia
dubbiosa
e
insidiata
.
Lasciare
quella
donna
al
suo
destino
,
andare
incontro
al
proprio
,
null
'
altro
era
possibile
.
Le
vie
che
essi
seguivano
si
erano
incrociate
,
per
poi
divergere
sempre
più
,
nella
vastità
del
mondo
e
della
vita
.
Era
l
'
ultim
'
ora
dell
'
incontro
;
che
cosa
sarebbe
accaduto
di
lui
,
da
quell
'
ora
in
avanti
?
-
In
te
sperai
,
Signore
;
dissi
a
me
stesso
:
tu
sei
il
mio
Dio
,
nelle
tue
mani
stanno
i
giorni
miei
.
Allora
,
dalle
più
intime
fibre
,
dalle
viscere
più
profonde
,
il
fremito
percorritore
dell
'
ispirazione
si
propagò
per
tutto
l
'
essere
suo
.
Mentre
il
celebrante
prendeva
dalla
patena
e
sollevava
l
'
ostia
,
l
'
opera
alla
quale
egli
aveva
pensato
invano
,
le
immagini
da
collocare
sulla
cima
Antalba
,
gli
balenarono
dinanzi
agli
occhi
della
mente
;
un
asceta
con
la
fronte
al
cielo
,
una
penitente
coi
ginocchi
sulla
terra
,
prossimi
e
pur
separati
,
concordi
ed
uniti
solo
nell
'
adorazione
dell
'
ignota
potenza
che
governa
l
'
universo
.
Mentre
il
sacerdote
deponeva
l
'
ostia
sul
corporale
e
mesceva
il
vino
e
l
'
acqua
nel
calice
,
e
l
'
offeriva
,
e
si
chinava
davanti
all
'
altare
,
mentre
l
'
organo
distendeva
sulla
trama
dell
'
Offertorio
un
tenue
ricamo
di
sospiri
melodiosi
,
le
immagini
si
precisarono
:
egli
vide
in
se
stesso
l
'
uomo
lontano
ormai
dalle
vie
del
mondo
,
inaccessibile
alle
cupidità
dei
sensi
,
consunto
da
un
interno
ardore
;
vide
in
lei
la
creatura
ancora
bisognosa
di
soccorso
,
ancora
genuflessa
per
implorare
aiuto
nelle
prove
della
vita
.
-
Con
spirito
d
'
umiltà
ed
animo
contrito
,
accogline
,
Signore
,
e
sia
tale
il
nostro
sacrifizio
oggi
nel
tuo
cospetto
,
che
piaccia
a
te
,
Dio
Signore
.
Il
senso
recondito
della
volontà
di
lei
,
nel
costringerlo
a
prender
parte
a
quella
cerimonia
,
si
manifestava
ora
chiaramente
:
rinunziando
entrambi
alla
gioia
contesa
,
mortificando
entrambi
la
loro
passione
,
entrambi
dovevano
farne
olocausto
ai
piedi
dell
'
altare
,
entrambi
dovevano
attinger
forza
e
trovar
pace
nel
pensiero
di
Dio
.
-
Laverò
le
mie
mani
fra
gl
'
innocenti
e
circonderò
il
tuo
altare
,
o
Signore
,
per
udire
la
voce
delle
tue
lodi
e
narrare
le
universe
tue
meraviglie
.
Ella
aveva
fatto
assegnamento
sulla
santità
del
luogo
,
sulla
solennità
del
rito
,
per
compiere
l
'
opera
di
persuasione
;
sulle
parole
,
gli
accenti
,
i
gesti
del
celebrante
;
sulle
melodie
e
le
armonie
dell
'
organo
,
sulle
luci
velate
filtranti
dalle
finestre
istoriate
,
sulle
faci
ardenti
dinanzi
alle
immagini
sante
.
-
O
Signore
,
amai
lo
splendore
della
tua
casa
e
il
luogo
ove
abita
la
gloria
tua
.
Non
fare
che
si
perda
con
gli
empi
,
Dio
,
l
'
anima
mia
...
E
come
un
'
onda
venuta
di
lontano
,
sospinta
ed
incalzata
da
soffi
gagliardi
,
ingrossata
nella
corsa
rapida
e
fragorosa
;
come
la
piena
d
'
un
torrente
improvvisamente
gonfio
dei
mille
rivoli
d
'
una
lunga
pioggia
dirotta
,
la
memoria
della
fede
nutrita
nella
remota
adolescenza
,
delle
preghiere
recitate
con
cuore
sincero
,
delle
paure
e
delle
speranze
per
la
salute
dell
'
anima
invasero
lo
spirito
suo
Le
parole
della
Secreta
,
mormorate
dal
celebrante
a
capo
chino
,
non
si
udirono
;
ma
nelle
supplicazioni
del
Canone
,
nel
pietoso
Memento
dei
vivi
e
dei
morti
,
nel
mistero
della
Consacrazione
e
dell
'
Elevazione
,
tutto
ciò
che
di
più
dolente
e
di
più
grandioso
,
di
più
mortificato
e
di
più
trionfale
era
nell
'
immortale
poesia
dei
Salmi
,
toccò
una
viva
fibra
del
suo
cuore
,
tradusse
un
pensiero
della
sua
mente
.
Tutta
la
sua
vita
trascorsa
,
le
sue
gioie
e
i
suoi
dolori
,
le
sue
lusinghe
e
i
suoi
disinganni
,
le
sue
aspettazioni
e
i
suoi
rimpianti
,
gli
parvero
un
punto
:
nell
'
estremo
tratto
di
via
che
ancora
gli
restava
da
percorrere
vide
e
sentì
che
due
cose
sole
poteva
e
doveva
fare
:
meditare
il
formidabile
enimma
del
destino
umano
,
significarlo
con
l
'
arte
sua
.
Ed
era
ancora
merito
di
lei
:
all
'
inizio
dell
'
amor
loro
,
come
nel
punto
del
distacco
,
ella
lo
ispirava
,
gli
additava
il
suo
ufficio
,
gli
suggeriva
visioni
di
bellezza
e
di
nobiltà
.
-
Preghiamo
.
Da
salutari
precetti
ammoniti
,
ed
alla
divina
istituzione
uniformati
,
osiamo
dire
:
Padre
nostro
che
stai
nei
cieli
...
Ogni
parola
della
reiterata
preghiera
gli
passò
nell
'
anima
come
un
elettuario
che
irrita
al
primo
contatto
la
nuda
carne
della
piaga
,
per
diffondere
subito
dopo
un
senso
di
refrigerio
.
Ma
il
sacerdote
,
prima
di
soggiungere
il
Libera
,
rivolto
nuovamente
agli
sposi
dal
lato
dell
'
Evangelo
,
implorò
con
nuovo
slancio
:
-
Sii
propizio
,
Signore
,
alle
preci
nostre
;
ed
a
questi
tuoi
istituti
,
coi
quali
ordinasti
la
propagazione
del
genere
umano
,
presta
la
tua
benigna
assistenza
,
affinché
quanto
da
te
è
congiunto
col
tuo
aiuto
sia
serbato
.
O
Dio
che
per
virtù
della
tua
potenza
dal
nulla
il
tutto
creasti
;
che
,
ordinati
i
principi
dell
'
universo
,
e
fatto
l
'
uomo
a
tua
immagine
,
fondasti
l
'
inseparabile
aiuto
della
donna
,
in
modo
che
originando
il
corpo
femmineo
dalla
stessa
carne
virile
,
c
'
insegnasti
mai
non
esser
lecito
disgiungere
ciò
che
da
un
sol
corpo
ti
piacque
formare
;
Dio
che
con
tanto
eccellente
mistero
l
'
amplesso
coniugale
consacrasti
,
che
nell
'
alleanza
nuziale
predesignasti
il
sacramento
di
Cristo
e
della
Chiesa
;
Dio
,
per
cui
la
donna
si
unisce
all
'
uomo
,
e
questa
società
,
fin
dal
principio
ordinata
,
si
munì
della
sola
benedizione
non
cancellata
né
per
la
pena
del
peccato
originale
né
per
la
sentenza
del
diluvio
:
volgi
lo
sguardo
sopra
questa
tua
serva
che
dovendosi
unire
in
coniugale
consorzio
chiede
d
'
essere
munita
della
tua
protezione
.
Era
la
benedizione
delle
vergini
spose
proferita
altra
volta
da
quelle
stesse
labbra
per
le
nozze
della
sorella
sua
.
La
sorella
era
stata
ostile
a
quella
creatura
,
aveva
visto
in
lei
la
colpevole
,
la
seduttrice
,
colei
che
lo
aveva
indotto
in
tentazione
e
trascinato
al
peccato
:
non
sapeva
che
il
tentatore
era
stato
lui
stesso
;
nella
calma
imperturbata
della
sua
virtù
ignorava
e
non
ammetteva
le
tempeste
che
sconvolgono
le
vite
umane
.
-
Sia
in
essa
il
giogo
dell
'
amore
e
della
pace
;
fedele
e
casta
si
sposi
in
Gesù
Cristo
e
viva
imitatrice
delle
donne
sante
.
Sia
amabile
allo
sposo
suo
come
Rachele
,
saggia
come
Rebecca
,
longeva
e
fedele
come
Sara
.
Nulla
di
lei
,
degli
atti
di
lei
,
usurpi
l
'
autore
della
prevaricazione
.
Sia
ferma
nella
fede
e
nei
comandamenti
,
stretta
ad
un
solo
talamo
,
fugga
i
contatti
illeciti
,
munisca
la
sua
debolezza
con
la
forza
della
disciplina
;
sia
rispettabile
per
verecondia
,
venerabile
per
pudore
,
erudita
nelle
dottrine
celesti
,
feconda
nella
prole
,
laudabile
ed
innocente
,
e
giunga
al
riposo
dei
beati
ed
al
regno
celeste
,
e
vedano
entrambi
i
figli
dei
figli
loro
sino
alla
terza
ed
alla
quarta
generazione
e
pervengano
alla
desiderata
vecchiezza
...
Era
come
un
lavacro
,
come
una
redenzione
.
L
'
errore
antico
doveva
esserle
rimesso
in
nome
di
Colui
che
difese
l
'
adultera
.
Si
era
confessata
,
infatti
,
ed
era
stata
assolta
,
poiché
il
celebrante
,
dopo
avere
recitato
il
Libera
,
dopo
avere
portato
il
calice
alle
labbra
per
bere
un
sorso
del
vino
mistico
,
si
accingeva
a
comunicarla
.
Chiuso
il
libro
,
levata
la
fronte
dalla
mano
con
la
quale
l
'
aveva
sorretta
,
ella
protendeva
ora
il
capo
per
ricevere
l
'
ostia
che
il
prete
,
discesi
i
gradini
dell
'
altare
,
e
paternamente
chinato
verso
di
lei
,
le
offriva
mentre
l
'
organo
cantava
il
suo
più
alato
canto
.
-
Ecco
sia
così
benedetto
ogni
uomo
che
teme
il
Signore
,
e
tu
vedrai
i
figli
dei
figli
tuoi
:
pace
sopra
Israello
.
Qualche
cosa
di
quella
benedizione
,
di
quella
pace
piamente
invocata
,
scese
su
di
lui
;
poiché
,
nel
proferire
la
formula
,
il
sacerdote
lo
guardò
.
Egli
si
sentì
leggere
nell
'
anima
dallo
sguardo
limpido
e
dolce
,
si
sentì
compreso
e
compatito
e
perdonato
dal
vecchio
prete
che
lo
aveva
asperso
,
bambino
,
dell
'
acqua
lustrale
.
-
Ti
preghiamo
,
onnipotente
Iddio
,
di
accompagnare
con
benigno
favore
le
istituzioni
della
tua
provvidenza
,
sicché
coloro
che
unisci
in
legittima
società
conservi
in
lunga
pace
.
Per
Cristo
Signor
nostro
,
Figlio
tuo
,
che
teco
vive
e
regna
nei
secoli
dei
secoli
.
-
Così
sia
.
-
Benediciamo
il
Signore
.
Anche
la
messa
era
finita
.
Restava
ancora
l
'
ultima
formula
.
Ancora
una
volta
dirigendo
la
parola
agli
sposi
,
il
prete
invocò
:
-
Il
Dio
di
Abramo
,
il
Dio
d
'
Isacco
e
il
Dio
di
Giacobbe
sia
con
voi
,
affinché
vediate
i
figli
dei
figli
vostri
sino
alla
terza
ed
alla
quarta
generazione
,
e
poscia
abbiate
vita
eterna
senza
fine
,
con
l
'
aiuto
del
Signore
nostro
Gesù
Cristo
,
che
insieme
col
Padre
e
con
lo
Spirito
Santo
vive
e
regna
,
unico
Dio
,
per
tutti
i
secoli
dei
secoli
.
-
Così
sia
.
Con
parola
libera
,
non
più
costretta
nelle
formule
liturgiche
,
il
celebrante
riprese
:
-
Sposi
cristiani
,
l
'
esempio
che
avete
dato
accostandovi
all
'
altare
,
santificando
la
vostra
unione
,
non
resterà
infecondo
.
Così
possiate
serbare
intatto
il
tesoro
della
fede
e
amarvi
scambievolmente
e
vivere
nel
timore
di
Dio
.
Preso
ancora
l
'
aspersorio
,
li
benedisse
:
-
Piaccia
a
te
,
Santa
Trinità
...
-
poi
lesse
le
parole
del
Vangelo
di
San
Giovanni
:
-
In
principio
era
il
Verbo
...
-
Lodovico
...
Il
suono
del
suo
nome
,
mormorato
da
Perez
,
lo
scosse
.
Voltatosi
,
vide
che
la
chiesa
non
era
più
tutta
deserta
come
prima
:
alcune
donne
venute
a
compiere
le
consuete
devozioni
,
qualche
curioso
attratto
dal
suono
dell
'
organo
,
erano
sparsi
qua
e
là
,
dinanzi
alle
cappelle
,
intorno
all
'
altare
maggiore
.
Ma
già
tutta
la
cerimonia
era
finita
:
il
sacerdote
,
raccolto
il
calice
,
inchinatosi
dinanzi
all
'
altare
,
s
'
avviava
alla
sacristia
.
Perez
mosse
un
passo
verso
la
sposa
,
stendendole
la
mano
:
-
Tutti
i
miei
rallegramenti
!
Ella
rispose
,
ricambiando
la
stretta
:
-
Grazie
,
Perez
.
Mentre
questi
rinnovava
il
gesto
col
marito
,
ella
offerse
la
mano
al
suo
testimonio
:
-
Bertini
,
grazie
.
La
sua
voce
era
grave
,
l
'
espressione
del
suo
viso
serena
,
la
stretta
di
mano
franca
e
forte
come
quella
d
'
un
amico
,
d
'
un
buon
camerata
.
Anche
il
marito
strinse
cordialmente
la
mano
ai
due
amici
;
poi
,
a
un
invito
del
custode
,
tutti
ripassarono
nella
sacristia
.
-
Poiché
abbiamo
dato
lettura
dell
'
atto
nuziale
,
-
disse
Don
Pietro
,
-
non
resta
se
non
che
questi
signori
lo
firmino
.
Piegò
il
foglio
in
due
,
per
il
lungo
,
e
scrisse
sul
fianco
,
sillabando
le
parole
che
veniva
tracciando
lentamente
:
-
I
sotto
-
scritti
sposi
hanno
pre
-
stato
il
loro
mutuo
con
-
senso
dinanzi
a
me
cu
-
rato
ed
ai
sotto
-
scritti
testi
-
monî
...
Il
marito
firmò
primo
,
poi
la
moglie
,
poi
Perez
,
da
ultimo
Bertini
.
-
Ed
ora
non
occorre
altro
,
-
disse
Don
Pietro
,
spargendo
di
sabbia
rossa
la
fresca
scrittura
.
-
Il
Signore
vi
abbia
nella
sua
santa
custodia
.
Mille
anni
felici
!
Ella
gli
baciò
la
mano
,
il
colonnello
gliela
strinse
,
prendendo
poi
a
parte
il
sacrista
ed
il
custode
per
distribuire
del
denaro
.
Mentre
Perez
intratteneva
la
sposa
dopo
essersi
inchinato
al
sacerdote
,
questi
fermò
lo
scultore
che
gli
aveva
anch
'
egli
baciato
la
mano
.
-
Lodovico
,
figliuolo
mio
,
quando
ci
darai
l
'
opera
promessa
?
...
Guarda
che
il
tempo
passa
,
e
che
gl
'
iniziatori
sono
impazienti
di
vedere
attuato
il
loro
disegno
.
-
Non
so
,
Padre
...
Mi
dia
ancora
qualche
tempo
.
-
Possibile
che
tu
non
abbia
fatto
nulla
,
sinora
?
...
Neanche
un
abbozzo
?
...
Un
lavoratore
instancabile
come
te
!
-
Bisogna
che
m
'
intenda
con
lei
...
Forse
ho
trovato
qualche
cosa
...
Quando
potrò
vederla
?
-
Quando
vorrai
.
Lo
sai
che
per
te
qualunque
ora
è
buona
.
-
Grazie
,
Padre
...
Allora
,
arrivederla
presto
.
-
Arrivederci
presto
,
figliuolo
mio
.
V
L
'
addio
Sulla
spianata
,
dinanzi
alla
chiesa
,
il
cocchiere
che
aspettava
il
ritorno
degli
sposi
,
fumando
,
spense
il
sigaro
e
lo
intascò
,
vedendo
uscire
la
comitiva
,
la
moglie
a
braccio
del
marito
,
i
due
testimonî
ai
due
lati
della
coppia
;
e
cavatosi
il
cappello
,
già
apriva
lo
sportello
della
carrozza
perché
tutti
vi
rimontassero
,
quando
la
signora
gli
disse
:
-
No
,
non
ancora
:
aspettate
...
Sentite
Bertini
,
-
soggiunse
rivolta
allo
scultore
,
-
mio
marito
ed
io
saremmo
lieti
di
salutare
un
momento
i
vostri
parenti
...
-
Saranno
essi
lietissimi
...
Per
il
sentiero
serpeggiante
sul
dorso
della
montagna
,
chiuso
tra
bassi
muricciuoli
dai
quali
sporgevano
le
siepi
di
vitalba
,
si
avviarono
tutti
alla
casa
.
Il
cielo
si
era
ancora
più
schiarito
,
le
ultime
volute
dei
vapori
si
diffondevano
come
chiome
disciolte
e
ondeggianti
al
vento
,
canute
nella
bassa
conca
del
lago
,
bionde
nel
sole
delle
altitudini
.
-
Vi
fermate
a
lungo
?
-
domandò
ella
a
Perez
,
col
quale
procedeva
ora
avanti
.
-
Non
tanto
quanto
vorrei
.
Debbo
purtroppo
tornare
alla
scuola
.
-
Tenete
compagnia
al
vostro
amico
,
-
soggiunse
;
poi
,
dopo
una
breve
pausa
,
con
voce
più
bassa
ma
con
più
calore
d
'
accento
:
-
Ne
ha
bisogno
.
In
fondo
al
sentiero
,
tra
le
sbarre
di
un
cancelletto
di
legno
,
si
vide
una
testolina
affacciarsi
,
poi
ad
un
tratto
sparire
con
un
breve
grido
di
sorpresa
.
-
La
vostra
nipotina
?
-
domandò
ella
,
voltandosi
verso
Bertini
.
-
E
la
mia
,
del
cuore
!
-
rispose
Perez
.
Ora
il
cancello
si
schiudeva
,
e
la
bimba
,
precedendo
il
babbo
,
la
mamma
ed
i
fratelli
,
si
avanzava
con
le
manine
incrociate
sul
seno
per
reggere
un
enorme
fascio
di
fiori
e
di
fronde
,
una
messe
tanto
copiosa
che
la
vestiva
tutta
e
quasi
le
nascondeva
il
visino
.
Giunta
dinanzi
alla
sposa
si
fermò
,
la
guardò
con
gli
occhi
color
di
cielo
,
e
disse
:
-
Signora
,
la
mamma
ed
io
...
Ma
già
ella
si
chinava
su
di
lei
,
quasi
in
ginocchio
,
tenendole
le
braccia
,
attirandola
a
sé
:
-
Cara
,
cara
,
bimba
mia
cara
...
Fu
una
cosa
difficile
raccogliere
quei
fiori
,
ricomporli
,
staccare
i
gambi
delle
rose
impigliati
nelle
pieghe
della
vesticciuola
della
donatrice
.
La
signora
Laura
vi
diede
mano
,
dicendo
in
tono
d
'
amabile
rimprovero
:
-
Ma
bisognava
ripulirli
e
legarli
...
Non
si
offrono
i
fiori
a
questo
modo
...
-
Lasci
,
lasci
!
...
Sono
anzi
più
belli
!
Scambiarono
così
le
prime
parole
prima
della
presentazione
:
poi
,
quando
lo
scultore
ebbe
pronunziato
:
"
Mia
sorella
...
"
la
signora
Laura
stese
la
mano
alla
visitatrice
dicendo
con
un
sorriso
di
grande
gentilezza
e
di
profonda
bontà
:
-
Sia
la
benvenuta
fra
noi
.
Mi
permetta
di
esprimerle
i
nostri
auguri
più
sinceri
...
-
La
ringrazio
,
signora
.
Creda
che
sono
fra
i
più
graditi
.
Compita
la
presentazione
,
scambiati
gli
inchini
e
le
strette
di
mano
,
i
padroni
di
casa
lasciarono
il
passo
agli
ospiti
.
-
Rita
!
...
-
chiamò
la
straniera
,
volgendosi
alla
bambina
.
-
Ti
chiami
Rita
,
lo
so
!
...
Dammi
la
tua
manina
.
La
fanciulletta
parve
tutta
orgogliosa
di
tornare
a
casa
stringendo
la
destra
della
sposa
,
che
reggeva
con
l
'
altra
mano
i
fiori
offerti
da
lei
.
Traversata
la
terrazza
,
dato
uno
sguardo
al
panorama
,
tutti
entrarono
nel
salotto
.
-
Bertini
,
io
interpreto
il
desiderio
di
mio
marito
ed
esprimo
il
mio
direttamente
,
chiedendovi
di
farci
vedere
il
vostro
studio
.
-
Sì
,
signora
!
-
rispose
pronta
la
minuscola
donnina
.
-
Lo
zio
non
vi
lavora
più
dacché
è
a
Firenze
,
ma
vi
sono
dentro
tante
belle
cose
...
C
'
è
anche
la
mia
statua
,
di
quando
ero
piccina
...
-
Ah
,
sì
?
-
rispose
ella
sorridendo
.
-
Rappresenterà
un
angioletto
!
...
Andiamo
a
vederla
.
Lo
studio
,
vastissimo
,
tutto
illuminato
da
un
largo
lucernario
,
ingombro
nel
mezzo
da
una
forte
impalcatura
,
pieno
di
gessi
,
di
cere
,
di
crete
,
con
le
pareti
nascoste
da
pezzi
di
scultura
antica
,
da
modelli
anatomici
,
da
quadri
,
da
bozzetti
,
da
stampe
,
da
stoffe
,
da
armi
,
aveva
un
solo
angolo
ospitale
,
dietro
un
paravento
:
un
largo
divano
basso
,
qualche
sgabello
,
un
tavolino
a
due
palchetti
sovraccarico
di
albi
e
di
libri
d
'
arte
.
Ma
gli
ospiti
non
vi
si
fermarono
;
guidati
dalle
due
donne
,
girarono
per
lo
stanzone
,
esaminando
le
opere
che
vi
erano
disseminate
.
-
Questo
è
il
bozzetto
dell
'
acquasantaio
?
...
Questo
è
il
gesso
del
"
Fiore
della
memoria
"
?
...
Il
busto
del
"
Leopardi
"
...
L
'
amica
dell
'
artista
riconosceva
ad
una
ad
una
tutte
le
sue
opere
e
le
additava
al
marito
,
che
le
considerava
da
vicino
per
esaminarne
la
fattura
,
e
poi
se
ne
discostava
per
coglierne
l
'
effetto
totale
.
-
E
questa
statua
di
quando
eri
piccina
?
-
Eccola
,
signora
:
venga
con
me
.
In
un
angolo
,
sopra
un
tripode
,
la
statuina
di
bronzo
,
alta
poco
più
di
un
palmo
,
rappresentava
la
piccoletta
,
ritta
in
piedi
,
con
la
testolina
piegata
,
le
braccine
protese
,
le
manine
dischiuse
,
nell
'
atto
di
offrirsi
ad
una
persona
diletta
.
-
Che
mossa
!
...
Che
vita
!
...
-
esclamò
Perez
.
-
Se
non
par
che
si
muova
!
-
È
la
vita
fermata
nel
metallo
-
confermò
il
colonnello
.
Ella
disse
soltanto
:
-
È
molto
bella
.
-
Mi
permettete
di
offrirvela
?
-
E
come
,
Bertini
!
...
Sono
permessi
che
si
accordano
molto
volentieri
...
Ma
non
vorrei
privare
i
vostri
cari
...
-
No
,
signora
,
-
soggiunse
la
sorella
,
-
noi
abbiamo
la
nostra
copia
,
in
sala
da
pranzo
.
Il
dottore
colse
l
'
occasione
per
proporre
:
-
Se
vogliono
gradire
una
tazza
di
cioccolata
...
-
Grazie
,
dottore
;
ma
abbiamo
i
minuti
contati
,
e
vorremmo
ancora
vedere
tutte
queste
altre
cose
belle
.
-
Prendono
il
battello
delle
10
e
15
?
-
No
,
scendiamo
a
Gozzana
,
prendiamo
il
treno
delle
11
.
-
Ma
si
potrebbe
anche
fare
un
'
altra
cosa
,
-
soggiunse
la
signora
Laura
:
-
far
servire
qui
stesso
la
cioccolata
...
Mentre
ella
andava
a
dare
gli
ordini
,
la
visita
continuò
.
Gli
ospiti
passarono
dinanzi
a
tutto
ciò
che
restava
degli
antichi
lavori
dello
scultore
,
copie
od
abbozzi
.
Non
vi
era
frammento
che
l
'
amica
non
riconoscesse
-
Questo
è
uno
studio
per
la
"
Giovanna
d
'
Arco
"
?
...
La
prima
idea
dell
'
"
Amerigo
Vespucci
"
...
Aveste
ragione
di
modificare
quelle
figure
di
selvaggi
:
rammentavano
troppo
i
mori
del
monumento
mediceo
di
Livorno
.
Si
aggirò
per
ogni
angolo
,
vide
ogni
cosa
,
rimosse
tutti
i
cavalletti
girevoli
,
lesse
tutte
le
firme
dei
bozzetti
pittorici
,
tutti
i
titoli
dei
libri
sul
tavolino
.
Vedendo
sopra
una
mensoletta
un
calice
da
fiori
,
vuoto
,
disse
alla
piccola
Rita
:
-
Ma
come
?
Tu
lasci
senza
fiori
lo
studio
dello
zio
,
e
ne
dài
tanti
agli
estranei
?
E
mentre
la
piccina
balbettava
qualche
confusa
parola
di
scusa
,
ella
stessa
scelse
tre
rose
dal
fascio
,
una
bianca
,
una
gialla
ed
una
rossa
,
e
le
dispose
nel
calice
.
-
Ricordati
che
sono
senz
'
acqua
,
pensa
a
dar
loro
nuova
vita
.
Quando
il
servizio
fu
pronto
sul
tavolino
sbarazzato
dai
libri
,
la
conversazione
,
divenuta
generale
,
sfiorò
molti
argomenti
:
la
floricoltura
del
dottore
,
il
movimento
dei
forestieri
sul
lago
,
le
bellezze
della
natura
e
dell
'
arte
italiana
.
-
Ora
,
-
ella
disse
,
levandosi
,
dando
il
segno
dell
'
addio
,
-
non
bisogna
dormire
sugli
allori
,
Bertini
!
-
Glielo
dica
lei
,
signora
!
-
soggiunse
la
sorella
.
-
Forse
le
sue
raccomandazioni
riusciranno
più
efficaci
delle
nostre
.
-
Di
questo
gruppo
sacro
,
sulla
cima
Antalba
,
guardate
che
vogliamo
avere
presto
notizia
!
Non
è
possibile
che
quassù
,
dinanzi
a
questo
sublime
spettacolo
,
non
troviate
motivi
d
'
ispirazione
.
Erano
di
nuovo
usciti
sulla
terrazza
;
dopo
una
breve
sosta
,
ridiscesero
tutti
,
ospiti
e
padroni
di
casa
,
verso
la
chiesa
.
Tutte
le
nebbie
erano
ormai
disciolte
,
nel
trionfo
del
sole
;
solo
un
ultimo
fiocco
ne
restava
,
sull
'
Antalba
,
piegato
dal
vento
in
modo
da
simulare
il
fumo
d
'
un
vulcano
.
Pareva
veramente
che
,
per
un
'
improvvisa
eruzione
,
dalle
viscere
del
monte
esalasse
un
ardente
fiato
.
-
Meraviglioso
!
Divino
!
...
-
mormorò
ella
ancora
,
girando
lo
sguardo
per
la
conca
lacustre
,
quasi
a
raccogliere
e
imprimersi
nella
mente
tutti
i
particolari
di
quella
visione
,
come
aveva
fatto
di
ogni
angolo
e
di
ogni
opera
dello
studio
.
Poi
,
rivolta
alla
padrona
di
casa
:
-
Signora
...
-
disse
,
stendendole
la
mano
.
Si
tennero
un
momento
per
mano
,
guardandosi
;
poi
,
con
moto
concorde
,
si
accostarono
,
si
baciarono
sulle
due
guance
.
Chinatasi
sulla
piccina
,
la
straniera
le
prese
la
testolina
fra
le
mani
,
la
baciò
sulla
fronte
.
-
Rammenta
tu
allo
zio
che
vogliamo
vedere
altre
statue
.
Digli
che
ti
scolpisca
lassù
!
...
Strinse
la
mano
a
lui
da
ultimo
,
dopo
aver
preso
congedo
da
tutti
gli
altri
.
-
Fate
contenti
i
vostri
cari
e
i
vostri
amici
!
...
Avete
un
dovere
,
se
non
dinanzi
ad
essi
,
dinanzi
all
'
Arte
che
aspetta
grandi
cose
da
voi
.
Egli
non
poté
rispondere
;
chinò
soltanto
il
capo
,
per
nascondere
l
'
ultima
contrazione
del
viso
.
Quando
fu
in
carrozza
,
dopo
che
la
frusta
schioccò
e
i
cavalli
si
mossero
,
ella
salutò
ancora
,
con
la
mano
,
col
capo
;
lanciò
ancora
un
'
ultima
esortazione
:
-
Siamo
intesi
,
Bertini
!
...
Al
lavoro
!
...
Buon
lavoro
!
...