Miscellanea ,
CAPITOLO
I
.
Definizione
del
piacere
.
La
vita
dell
'
uomo
è
un
misto
di
piaceri
e
di
dolori
.
Queste
due
sensazioni
del
pari
forti
e
diametralmente
opposte
si
agitano
nell
'
animo
umano
,
lottano
incessantemente
tra
loro
,
e
a
vicenda
si
vincono
,
ma
ben
di
rado
si
cancellano
.
L
'
uomo
portato
dalla
sua
natura
ardente
,
vivace
cerca
sempre
ed
ovunque
il
piacere
,
come
lo
stato
nel
quale
egli
meglio
può
gustare
la
vita
,
usandone
però
moderatamente
.
E
per
piacere
intendo
accennare
a
qualunque
aggradevole
sensazione
che
faccia
presa
sui
nostri
sensi
.
Così
chiamerò
piacere
le
ebbrezze
voluttuose
di
amore
,
come
le
dolcezze
del
riposo
.
Le
gradazioni
del
piacere
più
forte
,
più
vivo
a
quello
più
debole
sono
innumerevoli
.
Ma
tutti
non
esciranno
mai
da
questa
grande
classificazione
,
cioè
piaceri
sensuali
e
piaceri
morali
.
Inutile
pure
il
dire
che
i
generi
sono
infiniti
.
I
piaceri
fisici
o
sensuali
,
quantunque
più
ricercati
,
sono
quelli
che
meno
restano
impressi
,
anzi
cercano
col
cessare
dell
'
eccitante
che
li
ha
prodotti
.
I
piaceri
morali
sono
i
più
puri
,
sono
quelli
che
giammai
si
cancellano
dall
'
animo
.
I
diversi
generi
di
piaceri
però
sono
prodotti
da
varie
cause
.
Dalla
condizione
sociale
,
dal
temperamento
nervoso
,
dall
'
educazione
,
dai
climi
,
dalle
stagioni
,
dall
'
età
,
dal
sesso
,
dallo
stato
di
salute
,
ecc
.
Come
ben
si
può
scorgere
a
priori
un
vecchio
ottuagenario
non
ricercherà
i
piaceri
vivaci
e
focosi
della
gioventù
.
Diversi
saranno
i
piaceri
che
si
ricercheranno
in
inverno
ed
in
estate
,
in
città
ed
in
campagna
.
Come
pure
diversi
sono
i
piaceri
dell
'
amore
da
quelli
della
mensa
;
quelli
della
caccia
da
quelli
del
riposo
,
ecc
.
Molto
agisce
sui
piaceri
anche
il
temperamento
;
infatti
lo
stesso
piacere
farà
una
più
viva
impressione
sul
temperamento
nervoso
che
sul
linfatico
.
La
nostra
vita
è
dunque
un
complesso
di
piaceri
e
di
dolori
.
L
'
indifferenza
che
tanti
definiscono
uno
stato
intermedio
fra
il
dolore
ed
il
piacere
,
raramente
si
scontra
nella
vita
.
Il
piacere
può
anche
dirsi
il
possesso
dei
beni
che
si
desiderano
,
il
dolore
la
loro
privazione
.
E
siccome
tutti
nella
loro
vita
desiderano
,
così
tutti
potranno
andar
soggetti
alla
realizzazione
di
questi
desiderii
o
alla
loro
privazione
.
E
questa
asserzione
è
puramente
pratica
.
Non
è
forse
un
piacere
il
riposarsi
quando
si
è
stanchi
?
Il
mangiare
,
il
bere
quando
si
ha
fame
o
sete
?
Anche
l
'
amare
ed
essere
riamato
dal
nostro
ideale
,
poter
sacrificare
a
lei
tutto
perfino
la
vita
,
non
è
forse
una
dolce
soddisfazione
,
non
è
forse
un
piacere
?
Soccorrere
l
'
infelice
,
consolare
l
'
afflitto
,
morire
per
la
patria
,
per
un
'
anima
bella
non
son
forse
piaceri
?
E
se
questi
lo
sono
,
la
negazione
di
essi
non
produce
dolore
nell
'
animo
nostro
?
Ora
dirò
che
l
'
uomo
cerca
sempre
il
piacere
e
sempre
fugge
il
dolore
.
Questo
non
ha
bisogno
di
dimostrazione
.
Anche
i
bruti
per
istinto
cercano
la
gioia
,
le
sensazioni
gradevoli
.
Eccetto
nel
caso
d
'
una
perversione
di
istinto
tutti
cercheranno
il
piacevole
e
fuggiranno
quello
che
può
loro
nuocere
.
Non
mi
si
accusi
però
di
voler
fare
l
'
apologia
del
piacere
o
del
sensualismo
.
No
;
una
accusa
di
tal
genere
classificherebbe
subito
chi
la
lancia
per
un
'
anima
poco
elevata
.
Il
piacere
è
anche
morale
,
diss
'
io
;
e
del
resto
,
anche
gustando
i
fisici
,
sempre
però
con
riservatezza
,
è
un
bene
.
Un
uomo
che
sente
dignità
di
se
stesso
non
abusa
dei
piaceri
sensuali
,
perché
ha
anche
la
cognizione
di
sapere
che
,
oltrepassato
un
dato
limite
,
diventano
dannosi
.
È
forse
male
gustare
l
'
odore
grato
d
'
una
mammola
,
il
delicato
sapore
d
'
un
frutto
maturo
?
È
forse
male
amare
onestamente
una
vaga
fanciulla
dalla
treccia
nera
e
lucente
?
L
'
Ente
supremo
ci
ha
largiti
questi
beni
affine
di
sollevare
lo
spirito
nostro
dalle
fatiche
del
lavoro
;
non
sarebbe
forse
follia
il
rifiutarlo
?
Uno
dei
più
dolci
incanti
della
vita
è
la
unione
dei
piaceri
dei
sensi
al
godimento
dello
spirito
,
perché
ci
sollevano
come
in
un
mondo
incantato
,
tutto
nuovo
per
noi
.
Guai
però
a
chi
si
lascia
trasportare
dal
piacere
.
Esso
non
deve
mai
essere
un
bisogno
,
una
abitudine
,
un
vizio
!
Se
lo
fosse
ci
abbasserebbe
al
livello
del
bruto
,
perché
soffocherebbe
in
noi
qualunque
altro
lodevole
sentimento
.
Quanti
uomini
che
,
dominati
da
un
piacere
sensuale
,
presentano
nella
loro
fisionomia
analogia
coll
'
animale
,
cui
li
assimila
la
loro
inclinazione
!
....
I
piaceri
sensuali
avviliscono
ed
annientano
l
'
uomo
!
Quanti
uomini
d
'
ingegno
non
si
sono
per
questo
completamente
abbrutiti
.
Basterà
citare
il
romano
Antonio
.
Non
avrebbe
egli
vinto
Ottavio
se
un
amore
cieco
non
lo
avesse
gettato
fra
le
seducenti
braccia
della
regina
Cleopatra
!
Da
questo
capitolo
deduciamo
dunque
la
morale
seguente
:
gustiamo
i
piaceri
leciti
con
somma
prudenza
;
mai
non
lasciamoci
dominare
da
essi
.
Fuggiamo
quei
piaceri
che
,
pregiudicando
altri
,
pregiudicherebbero
noi
stessi
.
Non
vuotiamo
per
intiero
il
calice
del
piacere
;
dopo
questo
viene
l
'
ebbrezza
,
la
sazietà
,
il
dolore
.
Evitiamo
dunque
gli
eccessi
,
uniformandoci
alle
nozioni
d
'
igiene
che
verranno
esposte
in
questo
libro
.
GAPITOLO
II
.
La
giovinezza
ed
i
suoi
piaceri
PARTE
PRIMA
.
Adolescenza
Pubertà
.
Adolescenza
e
sua
igiene
.
Questa
bella
età
che
si
rimpiange
sempre
ha
i
suoi
piaceri
innocenti
ed
anche
giovevoli
alla
salute
.
Essi
consistono
in
giuochi
meno
o
più
rumorosi
,
come
il
salto
,
le
corse
,
la
ginnastica
,
la
danza
,
il
nuoto
e
qualche
volta
l
'
equitazione
.
Piaceri
che
,
quando
non
affaticano
di
soverchio
il
fanciullo
,
sono
giovevoli
;
perché
irrobustiscono
i
suoi
muscoli
;
gli
allargano
il
torace
,
consolidano
la
sua
salute
e
lo
rendono
agile
e
destro
.
Le
malattie
e
le
indisposizioni
che
affliggono
questa
età
sono
le
bronchiti
,
i
mali
di
gola
,
le
eruzioni
cutanee
,
le
emorragie
nasali
,
i
colpi
,
le
cadute
,
ma
principalmente
i
flussi
di
ventre
e
le
indigestioni
.
Quando
le
prime
cure
materne
non
bastano
a
guarire
il
giovinetto
,
allora
la
prudenza
esige
di
chiamare
il
medico
,
perché
è
meglio
prevenire
una
malattia
che
guarirla
.
Secondo
i
casi
giova
all
'
ammalato
delle
bibite
emollienti
o
diluenti
.
I
mali
di
corpo
e
le
coliche
provengono
dalla
ghiottoneria
propria
a
questa
età
;
dal
mangiare
cioè
in
quantità
frutti
succosi
,
dal
rodere
gli
acerbi
.
Sono
pure
a
temere
pei
fanciulli
le
indigestioni
provocate
da
zuccherini
,
confetti
,
pasticci
,
dolci
ed
altro
,
perché
queste
chicche
sono
molto
pesanti
e
indigesti
,
e
bisogna
procurare
di
non
guastare
lo
stomaco
sì
da
bambini
.
Quando
dopo
qualche
malattia
il
fanciullo
non
si
corregga
,
bene
è
d
'
uopo
che
i
genitori
gli
facciano
una
continua
vigilanza
,
perché
la
malattia
si
rinnoverebbe
con
somma
facilità
.
Non
si
predicherà
mai
abbastanza
ai
bimbi
i
tristi
effetti
dell
'
ingordigia
,
massime
poi
alle
giovinette
,
perché
le
chicche
tolgono
loro
la
giovanile
avvenenza
e
la
seducente
freschezza
.
Pubertà
.
La
pubertà
è
l
'
età
nella
quale
una
grande
rivoluzione
s
'
opera
nel
corso
della
nostra
vita
,
l
'
età
nella
quale
il
fanciullo
diventa
uomo
;
la
ragazza
,
donna
.
Questa
è
l
'
età
nella
quale
ci
si
schiude
davanti
un
orizzonte
dorato
;
nella
quale
tutto
ci
sembra
color
di
rosa
.
È
l
'
epoca
dei
sogni
più
lusinghieri
,
degli
affetti
più
vivi
;
è
l
'
epoca
nella
quale
la
fervida
immaginazione
ci
trasporta
,
in
cui
si
fanno
mille
castelli
in
aria
;
castelli
che
pur
troppo
si
sfasciano
al
primo
vento
glaciale
del
nord
.
Eppure
si
è
felici
,
o
per
lo
meno
molti
lo
sono
,
perché
adulti
si
rimpiange
questa
fase
della
vita
nella
quale
cominciano
a
far
capolino
i
prodromi
di
potenti
fenomeni
organici
che
la
pubertà
non
indugia
a
svolgere
.
È
l
'
amore
,
il
quale
,
a
partire
da
quest
'
epoca
,
domina
tirannicamente
il
nostro
essere
.
E
ciò
ha
voluto
natura
per
mantenere
il
suo
fine
:
la
propagazione
della
specie
.
Innumerevoli
sono
i
piaceri
di
questa
età
perché
è
appunto
nella
pubertà
che
lo
spirito
nostro
è
avido
di
novità
,
di
svaghi
,
di
divertimenti
,
di
forti
impressioni
.
Le
feste
,
le
gioconde
serate
,
i
balli
,
i
concerti
,
i
teatri
sono
piaceri
che
attraggono
la
gioventù
,
ed
ella
vi
si
slancia
con
tale
ardore
al
quale
è
bene
mettere
un
freno
.
Infatti
essi
ponno
e
moralmente
e
fisicamente
riuscire
dannosi
alla
gioventù
.
Fisicamente
potranno
nuocere
non
usando
tutte
quelle
precauzioni
che
pur
troppo
in
queste
occasioni
,
nelle
quali
si
è
esaltati
,
non
passano
nemmeno
per
la
testa
.
Infatti
il
subitaneo
passaggio
dal
caldo
al
freddo
o
viceversa
,
l
'
eccitazione
cerebrale
che
si
propaga
al
corpo
,
le
soppressioni
totali
o
parziali
di
una
esalazione
,
di
una
evacuazione
sono
cause
di
affezioni
polmonari
acute
,
di
irritazioni
intestinali
,
di
dolori
addominali
,
di
bronchiti
,
di
reumi
,
che
possono
svilupparsi
dopo
un
po
'
di
tempo
od
anche
istantaneamente
.
Moralmente
potranno
nuocere
se
il
carattere
del
giovinetto
è
molto
impressionabile
.
È
cura
dei
genitori
il
preservarlo
da
questi
pericoli
.
Non
che
io
dica
di
privare
affatto
il
giovane
da
qualsiasi
divertimento
suaccennato
,
dal
teatro
,
per
esempio
,
no
.
Ma
aver
cura
,
se
si
tratta
del
teatro
,
di
sapere
a
quale
produzione
assisterà
il
giovane
.
Infatti
non
resterebbe
male
impressionato
se
assistesse
ad
una
produzione
nella
quale
l
'
amor
coniugale
si
mette
in
ridicolo
e
s
'
innalza
l
'
adulterio
ad
un
eletto
sacrificio
da
parte
della
donna
?
...
Nella
quale
si
passano
in
rassegna
le
turpitudini
di
qualche
scellerato
?
Allontanatelo
dunque
da
questi
luoghi
equivochi
,
ma
però
accompagnatelo
là
dove
delle
produzioni
morali
inspireranno
nel
suo
cuore
il
sentimento
del
buono
,
del
vero
e
del
bello
.
Inoltre
un
piacere
pericoloso
pei
giovani
è
il
pubblico
ballo
,
maggiormente
quello
di
una
grande
città
,
dove
vi
si
slancia
una
folla
ardente
e
vivace
,
avida
di
trovare
il
piacere
nell
'
ebbrezza
della
danza
.
Però
i
genitori
potranno
accompagnarvelo
se
il
desiderio
di
curiosità
del
figlio
loro
si
mantenga
come
un
'
idea
fissa
.
I
piaceri
che
si
provano
invece
frequentando
le
feste
di
famiglia
ed
i
piccoli
giuochi
di
società
sono
molto
più
innocenti
e
dovransi
accordare
di
buon
grado
perché
sollevano
lo
spirito
giovanile
.
È
in
queste
riunioni
che
il
giovane
si
reca
volentieri
perché
sa
di
trovare
l
'
oggetto
dei
suoi
pensieri
,
e
i
suoi
più
rosei
sogni
giovanili
.
La
danza
per
questa
età
è
un
divertimento
carissimo
,
perché
possono
far
pompa
della
loro
abilità
ed
eleganza
,
soddisfacendo
l
'
ambizione
nascente
,
che
se
si
mantiene
nei
limiti
è
una
leggiera
alterazione
dell
'
amor
proprio
.
A
questi
convegni
intervengono
sempre
amici
di
casa
,
per
cui
la
decenza
e
il
pudore
non
hanno
nulla
a
soffrire
.
Ne
risulta
quindi
una
gaiezza
sincera
e
scevra
di
qualunque
fine
secondario
.
Inutile
d
'
enumerarsi
sono
poi
tutti
i
diversi
generi
di
piaceri
fisici
e
morali
.
Raccomandiamo
alla
gioventù
i
piaceri
morali
,
perché
oltre
all
'
essere
incancellabili
,
sono
di
utilità
grandissima
agli
altri
,
e
lasciano
nell
'
anima
una
soddisfazione
ed
un
contento
grandissimo
.
Eccone
un
esempio
.
Un
beneficio
è
sempre
ricompensato
.
RACCONTO
.
Con
passo
frettoloso
e
col
viso
allegro
e
giulivo
un
giovane
studente
per
nome
Edmondo
Derval
si
avviava
ad
un
convegno
per
andare
con
diversi
suoi
amici
a
fare
una
scampagnata
.
Ma
fu
arrestato
durante
il
suo
cammino
da
un
crocchio
di
gente
che
attorniavano
un
poveretto
steso
al
suolo
.
A
tal
vista
Edmondo
si
avvicinò
,
e
vista
la
faccia
smunta
e
macilente
di
quel
giovane
infelice
domandò
alla
folla
che
gli
era
accaduto
.
È
ubbriaco
,
dicevano
gli
uni
;
è
uno
stratagemma
per
carpirci
qualche
soldo
;
è
colto
da
apoplessia
,
dicevano
gli
altri
.
Derval
lo
esaminò
attentamente
,
e
disse
indignato
a
chi
osava
ingiuriare
il
poveretto
:
Largo
,
signori
,
concedetegli
un
po
'
di
aria
;
quest
'
uomo
è
estenuato
dalla
fame
.
E
siccome
nessuno
lo
soccorreva
,
rivoltosi
a
tre
giovanetti
vicini
:
Animo
,
disse
loro
,
aiutatemi
a
portare
questo
disgraziato
nella
vicina
osteria
;
gli
faremo
ingoiare
qualcosa
.
E
seguiti
dalla
folla
che
benedicevano
quel
giovane
pietoso
,
entrarono
,
e
deposto
l
'
affamato
su
una
banca
,
Edmondo
domandò
una
tazza
di
brodo
e
un
bicchier
di
vino
del
più
buono
.
Appena
bevuto
un
sorso
di
quel
brodo
vivificante
,
l
'
infelice
aprì
gli
occhi
,
sollevò
un
po
'
la
testa
e
compreso
cosa
eragli
accaduto
:
Grazie
,
disse
ad
Edmondo
con
uno
sguardo
languido
,
ma
espressivo
,
Dio
ve
ne
compenserà
.
E
a
lenti
sorsi
trangugiò
il
resto
della
bevanda
ristoratrice
.
Derval
gli
fece
anche
portare
un
bel
pezzo
di
vitello
,
e
raccomandato
al
suo
protetto
di
mangiare
lentamente
,
chiamò
l
'
oste
,
gli
diede
una
moneta
da
5
lire
,
dicendogli
di
pagarsi
e
di
consegnare
il
resto
a
quel
povero
giovane
,
e
tra
i
ringraziamenti
i
più
sinceri
uscì
.
Intanto
l
'
ora
del
convegno
era
trascorsa
,
ed
il
borsellino
s
'
era
impicciolito
,
ma
egli
lungi
dal
rimpiangere
la
gita
perduta
,
tornò
a
casa
col
cuore
soddisfatto
di
avere
fatto
una
buona
azione
.
L
'
indomani
a
'
suoi
amici
,
che
gli
domandavano
perché
non
era
intervenuto
a
una
così
bella
gita
,
raccontò
il
fatto
,
ed
essi
lo
approvarono
dicendo
che
una
così
rara
soddisfazione
valeva
meglio
che
i
folli
piaceri
d
'
una
scampagnata
.
Ma
tu
hai
dato
tutto
il
tuo
gruzzolo
al
poverello
?
gli
domandò
un
amico
.
Sicuro
,
era
l
'
ultimo
pezzo
da
lire
5
che
mi
rimaneva
,
rispose
egli
.
Ebbene
,
noi
siamo
amici
;
mancano
quattro
giorni
alla
fine
del
mese
,
puoi
abbisognare
di
qualche
cosa
.
La
mia
borsa
non
è
tanto
ben
fornita
,
ma
io
la
metto
a
tua
disposizione
!
...
Pochi
anni
dopo
,
la
rivoluzione
del
1789
scoppiava
.
La
plebe
inferocita
sfogava
il
suo
furore
da
lungo
tempo
represso
su
tutto
ciò
che
le
pareva
colpevole
.
L
'
aristocrazia
fuggiva
,
il
re
era
prigione
,
l
'
esercito
disfatto
.
Nel
decimo
giorno
circa
del
furore
plebeo
un
giovane
elegantemente
vestito
si
difendeva
a
stento
dalle
ingiurie
e
pur
troppo
dalle
busse
dei
popolani
,
e
certamente
non
sarebbe
uscito
di
là
colle
proprie
gambe
se
un
giovane
operaio
,
fattasi
la
via
a
forza
di
gomiti
,
non
avesse
fatto
il
largo
attorno
al
nostro
eroe
con
due
poderosi
pugni
.
E
presolo
per
mano
gridò
:
«
Guai
a
chi
lo
tocca
!
Questi
è
un
amico
del
povero
,
un
consolatore
degli
afflitti
;
senza
di
lui
io
sarei
morto
di
fame
»
E
rivoltosi
al
giovane
,
dissegli
:
«
Venite
,
vi
condurrò
a
casa
,
questo
quartiere
non
è
sicuro
per
voi
!
»
Quell
'
operaio
era
l
'
affamato
dell
'
osteria
,
quel
giovane
elegante
era
Edmondo
Derval
!
PARTE
SECONDA
.
I
piaceri
della
giovinezza
e
loro
igiene
.
Qualunque
sia
il
piacere
che
ci
procuriamo
,
dobbiamo
sempre
porre
un
limite
ad
esso
,
perché
gli
eccessi
sono
sempre
funesti
,
e
sono
il
più
delle
volte
cause
di
serie
malattie
che
possono
renderci
infelici
per
l
'
intiera
vita
.
Chi
non
conosce
le
dolorose
indisposizioni
che
provengono
da
un
eccesso
nel
mangiare
o
nel
bere
?
Come
si
disse
poi
nel
capitolo
precedente
bisogna
tener
calcolo
anche
del
luogo
,
delle
stagioni
,
dell
'
ora
e
del
tempo
.
E
mi
spiego
.
Non
tutti
i
luoghi
sono
adatti
al
benessere
del
nostro
temperamento
,
e
sono
a
fuggirsi
i
siti
umidi
,
dove
si
leva
quella
nebbia
malsana
causa
di
febbri
dolorose
.
Anche
le
stagioni
influiscono
sui
generi
dei
piaceri
,
come
pure
il
tempo
.
Nessuno
potrà
divertirsi
e
ritrarre
giovamento
intervenendo
ad
una
partita
di
piacere
,
di
caccia
,
di
pesca
,
al
nuoto
,
se
non
in
giorni
sereni
e
in
luoghi
salubri
.
Un
consiglio
che
i
giovani
dovrebbero
sempre
ascoltare
è
il
seguente
.
Mai
non
si
deve
bere
,
anche
sentendo
il
più
stimolante
bisogno
,
quando
si
è
corso
,
saltato
,
fatto
esercizi
ginnastici
,
perché
,
sopprimendo
istantaneamente
la
traspirazione
,
si
va
incontro
a
malattie
molto
pericolose
.
Altresì
,
per
la
stessa
ragione
,
non
si
deve
esporsi
ad
una
corrente
d
'
aria
fissa
.
Tenetevi
fisso
nella
memoria
questo
consiglio
se
un
giorno
o
l
'
altro
non
volete
che
,
a
seconda
del
vostro
temperamento
più
o
meno
debole
,
essere
assaliti
da
reumi
,
da
flussi
di
ventre
,
da
coliche
,
da
mali
alla
gola
e
da
altre
di
queste
forti
indisposizioni
che
tutte
provengono
dalla
soppressione
istantanea
della
traspirazione
.
Quanti
che
per
aver
trascurato
questi
precetti
si
rovinarono
per
tutta
la
vita
!
....
I
piaceri
poi
non
devono
essere
spinti
fino
alla
fatica
,
altrimenti
diventano
nocivi
.
Anche
l
'
amore
allo
studio
deve
essere
frenato
,
perché
un
'
occupazione
continua
logora
gli
organi
.
Così
gli
studi
che
esigono
una
posizione
incomoda
devono
essere
di
poca
durata
.
Tali
sono
il
disegno
,
il
pianoforte
,
il
ricamo
e
l
'
arpa
.
Anche
la
musica
vocale
riesce
dannosa
a
coloro
che
si
sforzano
,
o
che
ripetono
intempestivamente
esercizi
che
non
sono
alla
loro
portata
,
perché
le
corde
vocali
logorandosi
si
può
perdere
del
tutto
quella
voce
che
per
tanti
è
la
loro
vita
.
È
dunque
meglio
che
tali
studi
si
ripetano
spesse
volte
nel
giorno
,
piuttosto
che
sacrificare
ad
essi
delle
ore
intere
.
PARTE
TERZA
.
Igiene
alimentare
della
giovinezza
.
Questo
capitolo
deve
essere
attentamente
considerato
,
essendo
la
questione
degli
alimenti
la
principale
,
poichè
,
questi
sono
i
fattori
principali
della
vita
.
È
una
questione
che
dolorosamente
non
fa
parte
del
programa
scolastico
;
dolorosamente
dico
,
perché
molti
giovani
istruiti
escono
dagli
istituti
senza
avere
nemmeno
le
prime
cognizioni
riguardo
a
questa
materia
.
La
scelta
degli
alimenti
,
la
loro
quantità
e
qualità
dovrebbe
essere
calcolata
in
ragione
del
sesso
,
dell
'
età
e
del
temperamento
dell
'
individuo
.
Influiscono
molto
anche
su
esse
le
stagioni
,
i
luoghi
,
le
professioni
.
Essendo
provvisti
di
queste
utili
cognizioni
si
scanserebbero
tante
malattie
,
e
l
'
alimentazione
avrebbe
pieno
il
suo
corso
di
rinvigorire
le
esauste
forze
del
giovane
.
E
il
nutrimento
di
esso
richiederebbe
maggiori
cure
di
quelle
che
attualmente
si
prestano
.
La
qualità
e
quantità
delle
sostanze
alimentari
devono
essere
conformate
e
proporzionate
sulle
perdite
del
soggetto
,
quindi
nella
giovinezza
l
'
alimentazione
dev
'
essere
più
abbondante
,
perché
in
quest
'
epoca
della
vita
molto
attiva
ed
operosa
il
giovane
subisce
un
continuo
ed
abbondante
spreco
di
forze
muscolari
.
Si
deve
avere
riguardo
anche
al
genere
di
vita
che
conduce
l
'
individuo
;
infatti
un
impiegato
che
è
condannato
ad
una
vita
sedentaria
dovrà
nutrirsi
meno
d
'
un
manuale
che
s
'
affatica
tutto
il
giorno
.
Le
stagioni
pure
influiscono
,
ed
infatti
tutti
d
'
inverno
mangiano
molto
più
che
d
'
estate
,
e
nella
scelta
dei
cibi
si
deve
aver
molto
riguardo
nella
primavera
e
nell
'
autunno
.
Circa
poi
il
numero
dei
pasti
,
questi
devono
essere
regolati
sulla
forza
dello
stomaco
dei
giovani
.
I
giovanetti
hanno
bisogno
di
fare
quattro
pasti
al
giorno
.
Due
abbondanti
e
due
più
leggieri
intermedi
per
attenuare
la
fame
che
si
farebbe
troppo
sentire
.
Dopo
i
24
anni
invece
bastano
due
soli
pasti
abbondanti
o
al
massimo
tre
.
Sopratutto
però
badate
di
non
mangiare
e
bere
eccessivamente
!
Guai
agli
intemperanti
!
Lo
stomaco
starei
quasi
per
dire
che
è
il
centro
della
vita
nostra
,
perché
è
nello
stomaco
che
i
cibi
subiscono
quella
trasformazione
chimica
,
per
la
quale
,
ridotti
in
chimo
,
si
assimilano
col
sangue
,
risarcendoci
per
tal
modo
delle
forze
perdute
.
Chi
è
sano
di
stomaco
godrà
d
'
una
vita
lunga
e
felice
,
e
potrà
giungere
ad
una
robusta
vecchiaia
esente
da
infermità
.
Una
raccomandazione
importante
sarebbe
quella
di
alzarsi
da
tavola
con
un
leggiero
appetito
,
mai
mangiare
ingordamente
fino
a
che
vi
sentite
sazi
,
perché
se
lo
stomaco
affatica
a
digerire
tutti
quei
cibi
coi
quali
lo
empite
,
esso
si
logorerà
ben
presto
e
si
andrà
soggetti
ad
indigestioni
,
a
gastriche
ed
altre
malattie
sempre
gravi
allo
stomaco
ed
agli
intestini
.
Abbiate
dunque
sempre
cura
di
questo
apparato
sì
necessario
alla
vita
;
rifiutate
qualunque
cibo
o
bevanda
che
gli
possa
nuocere
e
che
lo
rendono
incapace
di
funzionare
nella
tarda
età
.
Abbiate
dunque
sempre
in
mente
questi
precetti
,
perché
chi
ve
li
dice
è
uno
che
per
molto
tempo
ha
violentemente
sofferto
di
stomaco
e
vi
scongiura
pel
male
nel
quale
potreste
incorrere
di
osservare
attentamente
queste
norme
elementari
.
CAPITOLO
III
.
Dell
'
amor
fisico
PARTE
PRIMA
.
Primi
palpiti
d
'
amore
.
È
nella
giovinezza
che
noi
cominciamo
a
pensare
ed
a
sognare
:
è
in
questa
età
che
le
nostre
forze
fisiche
e
le
facoltà
intellettuali
e
morali
si
sviluppano
e
s
'
ingrandiscono
;
è
in
questa
età
che
il
nostro
cuore
si
apre
ad
una
vita
novella
,
che
esso
si
accende
e
batte
per
una
nuova
passione
che
in
un
istante
può
incendiare
tutto
l
'
umano
edificio
.
È
l
'
amore
che
si
mostra
sotto
un
aspetto
giocondo
alla
nostra
fervida
immaginazione
,
è
l
'
amore
che
incomincia
ad
impossessarsi
dei
nostri
giovani
cuori
per
forse
poi
straziarli
e
farsene
giuoco
.
Quasi
tutti
o
ben
pochi
vanno
esenti
da
questa
passione
;
e
gli
antichi
avevano
ragione
di
raffigurare
l
'
amore
sotto
le
sembianze
d
'
un
vispo
fanciulletto
alato
,
cogli
occhi
bendati
tenendo
in
una
mano
una
fiaccola
,
nell
'
altra
un
arco
sempre
teso
e
sulle
spalle
una
farètra
piena
di
acutissimi
dardi
.
Nulla
può
contro
esso
;
anche
gli
Dei
stessi
dell
'
Olimpo
,
persino
il
sommo
Giove
furono
trafitti
dalle
freccie
dorate
d
'
Amore
.
Tutti
adorano
l
'
amore
e
specialmente
i
giovani
,
per
esso
tutto
sacrificano
,
per
esso
cercano
la
riputazione
,
la
fama
,
la
gloria
!
Di
quante
nobili
e
generose
azioni
è
causa
l
'
amore
!
Dante
,
Petrarca
,
Tasso
per
lui
si
immortalarono
!
E
Amore
sempre
volubile
,
perché
bello
,
spinge
gli
uni
alla
gloria
,
gli
altri
al
tradimento
,
alla
ignominia
;
quanti
esempi
che
pur
troppo
si
potrebbero
citare
!
...
Meglio
è
il
silenzio
.
PARTE
SECONDA
.
Sensazione
del
coito
.
Al
fine
di
conservare
la
nostra
specie
sul
globo
la
natura
ci
ha
concesso
durante
l
'
atto
della
riproduzione
uno
dei
più
vivi
piaceri
.
Questa
sensazione
in
certi
insetti
è
così
intensa
che
perfino
la
morte
non
varrebbe
a
separare
il
maschio
dalla
femmina
durante
il
coito
.
Nell
'
uomo
un
improvviso
arresto
,
qualunque
sia
il
motivo
,
dei
pieceri
venerei
,
può
produrre
gravissime
conseguenze
e
in
certi
casi
anche
la
morte
.
I
piaceri
d
'
amore
poi
offrono
i
più
svariati
fenomeni
a
seconda
della
costituzione
fisica
dell
'
individuo
,
della
sua
impressionabilità
nervosa
e
del
clima
in
cui
vive
.
Vi
sono
taluni
che
li
gustano
e
vi
si
abbandonano
con
una
vera
frenesia
;
altri
che
restano
quasi
insensibili
.
Però
questi
due
casi
sono
anormali
,
e
dinotano
un
'
alterazione
del
sistema
nervoso
.
Il
coito
,
per
produrre
buoni
frutti
,
deve
aver
luogo
in
un
voluttuoso
raccoglimento
.
La
donna
nella
più
tenera
età
,
come
per
istinto
,
preludia
alla
riproduzione
colle
sue
bambole
e
col
suo
amore
ad
esse
come
fossero
figlie
.
La
giovinetta
sogna
d
'
amore
e
scorge
davanti
a
sè
un
orizzonte
roseo
e
sorridente
.
La
donna
pone
tutto
il
suo
amore
nei
figli
,
uniche
sue
speranze
avvenire
,
e
fattasi
vecchia
circonda
colle
cure
più
sollecite
i
suoi
vispi
nipotini
.
PARTE
TERZA
.
I
due
lati
dell
'
Amore
.
Non
sempre
l
'
amore
è
causa
di
gioie
pure
ed
infinite
;
talvolta
lo
è
di
dolori
e
di
una
vita
sventurata
.
Se
giovani
lo
si
cerca
e
lo
si
brama
,
in
seguito
poi
a
qualche
disillusione
si
cerca
di
fuggirlo
e
lo
si
maledice
.
Esso
,
come
già
dissi
,
spinge
gli
uni
alla
gloria
;
gli
altri
,
perché
comanda
la
devozione
e
l
'
ubbidienza
,
all
'
ignominia
,
al
tradimento
!
Eppure
l
'
amore
è
l
'
ideale
di
tutti
;
tutti
pongono
in
esso
i
loro
sogni
,
le
loro
speranze
.
Ma
guai
a
chi
leggiermente
vi
s
'
abbandoni
!
Prima
di
cadere
completamente
nei
lacci
d
'
amore
bisogna
ponderare
ben
bene
dove
esso
ci
potrà
condurre
.
L
'
amore
ha
un
lato
vivace
,
sorridente
,
che
ci
attrae
;
l
'
altro
è
tetro
,
imbronciato
,
che
ci
disgusta
.
L
'
amore
puro
,
timido
e
casto
appartiene
al
primo
genere
.
Esso
è
l
'
amore
che
deve
formare
la
felicità
nostra
,
è
un
amore
tutto
poetico
e
lusinghiero
.
Al
secondo
appartiene
l
'
amore
irato
,
focoso
,
che
è
funestato
dalla
gelosia
.
Guardiamoci
da
questo
,
perché
il
fuoco
che
arde
nei
nostri
petti
ben
presto
si
consuma
senza
poter
nulla
di
poetico
godere
.
Esso
è
un
amore
direi
quasi
despota
e
tiranno
.
È
vero
che
all
'
amore
nulla
può
comandare
,
ma
è
bensì
vero
che
gli
si
può
resistere
con
un
grandissimo
sforzo
di
volontà
.
Tocca
ai
genitori
di
mostrare
ai
loro
figli
il
lato
brutto
e
pericoloso
,
tocca
ad
essi
,
dico
,
ad
arrestarli
sul
lubrico
cammino
che
conduce
ad
una
vita
desolata
,
piena
di
pianti
e
di
tristezze
.
Guardatevi
pure
,
o
giovinetti
inesperti
,
dagli
amori
volubili
,
gelosi
e
violenti
.
Se
un
tal
genere
di
amore
cominciasse
a
far
presa
nel
vostro
animo
soffocatelo
al
suo
nascere
;
meglio
negare
,
anche
con
dolore
,
la
propria
volontà
,
che
essere
infelici
,
e
disgraziati
più
tardi
.
PARTE
QUARTA
.
Dell
'
Amore
e
sua
igiene
morale
.
Se
l
'
amore
coi
suoi
nodi
difficilmente
solubili
avvicina
due
giovani
cuori
e
li
fa
battere
entrambi
dello
stesso
palpito
,
raramente
si
può
arrestare
i
battiti
di
quei
cuori
,
raramente
si
può
scindere
i
due
amanti
.
Nulla
,
nemmeno
l
'
esilio
potrebbe
spegnere
la
fiaccola
ardente
di
quel
primo
amore
.
Ciò
che
alle
volte
pone
un
ostacolo
insormontabile
è
l
'
incompatibilità
di
carattere
,
la
differenza
della
posizione
sociale
.
E
quì
l
'
igiene
e
il
ragionamento
devono
riunirsi
in
uno
sforzo
comune
per
rendere
evidente
ai
due
innamorati
l
'
impossibilità
di
accendere
la
fiaccola
d
'
Imeneo
.
Le
ragioni
però
che
i
genitori
dovranno
addurre
sempre
,
devono
avere
un
serio
fondamento
,
e
devono
essere
esposte
con
dolcezza
se
si
vuole
ottenere
la
vittoria
.
Esporle
con
severa
durezza
non
si
farebbe
altro
che
attizzare
il
contrariato
amore
.
Se
questi
mezzi
fossero
vani
,
allora
l
'
amore
essendo
troppo
radicato
nel
cuore
del
giovane
,
nulla
varrà
a
estirparlo
,
e
se
un
languore
incurabile
s
'
impossessasse
del
povero
innamorato
,
l
'
unico
rimedio
è
il
matrimonio
.
Però
di
rado
si
scontrano
questi
casi
,
perché
una
cura
amorosa
e
assidua
da
parte
dei
genitori
può
allontanare
queste
sventure
.
E
più
tardi
,
quando
il
giovane
comprenderà
la
disgrazia
alla
quale
è
sfuggito
,
avranno
la
soddisfazione
di
sentirsi
ringraziare
e
di
essere
più
di
prima
amati
.
Dopo
però
s
'
accorgono
della
giustezza
dei
rifiuti
dei
genitori
;
nella
foga
della
loro
passione
nulla
vedono
,
e
non
pensano
che
i
genitori
hanno
molta
maggiore
esperienza
di
loro
.
Mi
ricordo
d
'
una
giovinetta
che
disse
:
«
Pare
che
i
miei
genitori
dimentichino
che
io
voglio
maritarmi
per
me
e
non
per
essi
.
Perché
rifiutarmi
l
'
uomo
che
io
amo
e
designarmene
un
altro
che
mi
è
indifferente
e
che
ben
presto
mi
tornerà
odioso
?
»
Se
questi
giovani
potessero
in
queste
occasioni
riflettere
,
vedrebbero
che
queste
determinazioni
sono
state
prese
dopo
le
più
minute
informazioni
e
ricerche
,
circa
al
futuro
sposo
o
sposa
alla
sua
famiglia
,
al
suo
carattere
,
alla
sua
condotta
.
Vorreste
voi
che
un
padre
e
una
madre
avessero
d
'
abbandonare
la
loro
creatura
allevata
con
tanti
sacrifici
sulla
via
della
virtù
a
un
giovine
dedito
ai
piaceri
più
vergognosi
e
illeciti
,
a
un
giovane
che
invece
di
essere
il
sostegno
della
sposa
,
fosse
il
suo
carnefice
?
Oh
!
no
...
farete
bene
a
rifiutare
la
domanda
d
'
un
simile
soggetto
che
farebbe
infelice
la
vostra
prole
diletta
.
È
dovere
sacrosanto
de
'
genitori
di
vegliare
sui
figli
loro
,
di
consigliarli
,
di
guidarli
sul
lubrico
sentiero
della
vita
.
Essi
non
hanno
esperienza
,
la
loro
mente
è
piena
di
poesia
,
vedono
tutto
color
di
rosa
;
perché
sono
i
primi
passi
che
fanno
nel
mondo
,
perché
sono
desiderosi
di
tutto
vedere
,
di
tutto
gustare
.
E
voi
giovani
,
pur
troppo
sempre
presuntuosi
,
ascoltate
i
vostri
genitori
;
se
voi
avete
lo
studio
,
essi
hanno
la
conoscenza
pratica
della
vita
,
e
sempre
potranno
giovarvi
i
loro
saggi
consigli
;
i
loro
precetti
potranno
togliervi
dal
precipizio
che
si
apre
sotto
ai
vostri
piedi
.
Se
ora
vi
sembrano
irragionevoli
e
severi
li
benedirete
in
seguito
quando
la
vita
vi
sarà
nota
colle
sue
disillusioni
,
coi
suoi
disinganni
.
Voi
non
potete
sapere
dove
può
condurvi
un
amore
pernicioso
.
Non
disperate
se
il
primo
amore
sarà
infelice
;
un
altro
meno
poetico
,
più
ragionato
del
primo
formerà
la
gioia
della
vostra
vita
futura
.
Anzi
vi
persuaderò
con
un
esempio
.
Come
chiodo
scaccia
chiodo
,
così
amore
scaccia
amore
.
RACCONTO
.
Quando
l
'
amore
si
fa
sentire
nell
'
animo
del
giovane
,
palpita
il
primo
suono
ardente
di
esso
e
tutto
il
suo
essere
ne
è
invaso
.
È
la
vista
d
'
una
graziosa
giovanetta
degli
occhi
neri
ed
espressivi
che
gli
ha
messo
nell
'
animo
questo
fuoco
sino
allora
sconosciuto
.
Egli
allora
abbandona
i
giuochi
,
i
trastulli
di
bambino
,
fugge
i
compagni
,
cerca
solo
i
luoghi
poetici
e
nascosti
per
poter
sognare
di
lei
,
per
lasciar
libero
corso
all
'
immaginazione
sua
.
E
lo
assale
una
dolce
melanconia
che
in
certi
momenti
lo
annichilisce
,
è
l
'
estasi
d
'
amore
che
lo
assale
e
gli
fa
trascorrere
istanti
dolci
e
felici
.
A
questo
grado
di
amore
giungeva
quello
d
'
Emilio
e
la
sua
bella
se
n
'
era
accorta
e
il
contraccambiava
di
pari
affetto
vero
e
sincero
.
I
colloqui
si
succedevano
,
ed
in
uno
di
questi
Emilio
afferrata
la
mano
di
Lei
,
che
dolcemente
gli
abbandonò
,
gl
'
impresse
un
bacio
ardente
,
un
bacio
che
svelava
la
sua
interna
e
violenta
passione
.
Quel
bacio
fece
sussultare
ambedue
,
e
fece
battere
i
loro
cuori
d
'
uno
stesso
palpito
violento
e
pieno
di
amore
.
Emilo
ed
Aspasia
erano
felici
;
le
dichiarazioni
d
'
un
amore
eterno
,
che
si
sarebbe
seppellito
con
essi
nella
tomba
,
si
succederono
.
I
baci
non
erano
più
sulla
bella
manina
,
ma
sulle
rosee
guancie
animate
dal
fuoco
d
'
amore
.
Essi
erano
troppo
contenti
,
una
sventura
pareva
imminente
.
E
la
sventura
pur
troppo
amareggiò
il
loro
amore
.
Emilio
fu
condotto
da
suo
padre
a
Parigi
per
ivi
continuare
i
suoi
studi
.
L
'
ultimo
convegno
d
'
addio
fu
pieno
di
giuramenti
d
'
un
amore
costante
e
fedele
.
Le
lettere
si
succedettero
senza
alcuna
interruzione
nei
primi
sei
mesi
,
ed
erano
ardenti
come
il
loro
cuore
.
Ma
dopo
questo
tempo
Emilio
,
corrotto
dalle
seduzioni
della
tremenda
capitale
,
si
sentì
meno
innamorato
,
le
sue
lettere
diminuirono
finchè
cessarono
del
tutto
.
Egli
attirato
da
alcuni
suoi
cattivi
amici
aveva
dimenticata
la
sua
gentile
Aspasia
per
slanciarsi
anima
e
corpo
nei
balli
e
nei
festini
.
La
povera
amica
dimenticata
si
struggeva
come
una
candela
;
un
malore
inqualificabile
s
'
impadronì
di
lei
,
e
senza
i
conforti
e
i
saggi
consigli
d
'
una
sua
amica
sincera
,
sarebbe
forz
'
anche
morta
di
crepacuore
.
Ma
convinta
e
fatta
forte
dalla
rassegnazione
,
divenne
ancora
la
bella
donzella
seducente
di
prima
.
E
siccome
le
rose
non
appassiscono
mai
sullo
stelo
,
trovò
subito
chi
davvero
l
'
amò
d
'
un
amore
meno
ardente
e
focoso
ma
più
costante
e
reale
.
La
giovanetta
sulle
prime
non
voleva
aprire
il
suo
cuore
a
nessuno
,
ma
consigliata
dall
'
amica
sua
lasciò
che
questo
amore
benefico
cancellasse
i
dolorosi
avanzi
del
primo
così
sfortunato
.
E
ciò
serva
a
dimostrare
come
il
primo
amore
rare
volte
finisce
col
matrimonio
essendo
troppo
ardente
e
focoso
.
CAPITOLO
IV
.
Conseguenze
d
'
una
cattiva
scelta
.
RACCONTO
.
Eugenia
B
...
,
figlia
di
ricchi
genitori
che
avevano
pensato
a
ritirarsi
dagli
affari
per
godere
nella
vecchiaia
i
discreti
frutti
del
loro
assiduo
lavoro
giovanile
,
era
una
graziosa
fanciulla
sui
18
anni
.
Fra
i
molti
adoratori
,
un
giovane
per
nome
Horimonte
aveva
saputo
far
breccia
nel
suo
cuore
e
farsi
amare
.
Era
un
giovanotto
di
belle
apparenze
,
quantunque
nascondesse
sotto
la
sua
ricercata
eleganza
e
compitezza
un
cuore
cattivo
e
un
animo
perverso
.
Tuttavia
tanto
seppe
fare
e
dire
che
entrò
anche
nelle
grazie
dei
genitori
,
i
quali
illusi
e
privi
d
'
ogni
informazione
sul
suo
conto
,
lo
tenevano
caro
e
vedevano
di
buon
occhio
l
'
amore
dei
due
giovani
.
Horimonte
era
pieno
di
attenzioni
per
la
sua
giovane
sposa
che
in
certo
modo
amava
,
ma
d
'
un
amore
vivo
e
volubile
quanto
il
suo
carattere
;
cercando
di
nascondere
i
suoi
difetti
egli
non
faceva
pompa
che
delle
sue
buone
qualità
che
si
sforzava
di
far
credere
che
avesse
.
Finalmente
tutti
completamente
illusi
acconsentirono
al
matrimonio
e
giunse
il
giorno
nel
quale
uniti
per
sempre
a
braccio
uno
dell
'
altro
esciti
dalla
chiesa
si
avviavano
verso
casa
.
La
folla
che
era
accorsa
numerosa
applaudiva
a
questa
unione
,
e
i
giovani
e
le
fanciulle
da
marito
si
comunicavano
tra
loro
la
propria
ammirazione
.
Molti
anzi
invidiavano
questa
coppia
che
tutti
chiamavano
felice
.
E
così
fu
nei
primi
cinque
o
sei
mesi
di
matrimonio
.
Il
marito
mai
non
lasciava
sola
la
sua
cara
Eugenia
e
le
prodigava
mille
cure
e
mille
attenzioni
.
Ma
la
luna
di
miele
,
ahimè
!
troppo
presto
passò
e
una
completa
rivoluzione
si
palesò
nelle
abitudini
di
Horimonte
.
Un
giorno
tra
gli
altri
marito
e
moglie
ebbero
un
grave
diverbio
che
fece
accorrere
la
fantesca
,
la
quale
non
potendo
aprire
l
'
uscio
,
essendo
questo
chiuso
al
di
dentro
,
stette
ad
origliare
e
tutto
comprese
.
Di
maniera
che
dopo
potè
essere
in
grado
di
consolare
la
sua
povera
padrona
,
alla
quale
voleva
molto
bene
.
Questa
la
pregò
di
tacere
quanto
aveva
udito
.
Essa
lo
promise
;
ma
il
giorno
dopo
tutto
il
quartiere
seppe
che
il
giovane
sposo
tradiva
la
moglie
e
l
'
abbandonava
per
correr
dietro
alle
crestaie
ed
alle
donne
di
mondo
,
per
le
quali
spendeva
e
spandeva
con
una
eccessiva
prodigalità
.
E
pur
troppo
era
vero
.
Horimonte
dotato
d
'
un
ricco
temperamento
sanguigno
,
aveva
bisogno
d
'
uno
sfogo
,
e
,
diceva
egli
,
doveva
cangiare
amore
e
piaceri
per
sopportare
passabilmente
la
vita
.
Aveva
speso
il
resto
di
quel
patrimonio
che
gli
era
restato
,
e
per
pagare
gl
'
innumerevoli
debiti
aveva
già
intaccata
la
dote
della
moglie
.
Povera
Eugenia
,
ben
altre
sciagure
le
sovrastavano
!
...
Tuttavia
dopo
qualche
tempo
dacchè
conduceva
questa
vita
scapestrata
sembrò
si
cangiasse
,
e
ritornò
infatti
ad
essere
il
marito
affettuoso
ed
obbediente
dei
primi
mesi
.
La
moglie
credula
e
resa
cieca
dall
'
amore
,
credette
a
una
conversione
e
dimenticò
le
sventure
trascorse
.
Poveretta
!
Questa
non
era
che
un
'
infame
commedia
.
Horimondo
aveva
bisogno
di
una
di
lei
firma
per
poter
vendere
una
casa
che
formava
parte
della
dote
di
lei
.
Infine
dopo
una
settimana
di
costanza
e
di
scioccherie
infinite
,
il
marito
,
esposto
il
suo
progetto
,
rimase
tutto
sconcertato
perché
la
moglie
invece
di
accondiscendere
subito
,
come
aveva
sperato
,
disse
che
abbisognava
anche
il
consenso
di
suo
padre
.
Horimonte
,
preso
dall
'
ira
per
vedere
il
suo
progetto
sfumato
,
con
una
voce
aspra
e
brutale
soggiunse
:
«
Ah
!
sono
queste
le
proteste
d
'
amore
?
Indegna
,
le
vostre
parole
furono
sempre
una
vile
menzogna
.
Se
il
mio
onore
e
la
mia
vita
fossero
in
pericolo
,
voi
non
fareste
il
minimo
sacrificio
per
salvarlo
.
»
Una
lagrima
spuntò
sulle
ciglia
di
Eugenia
;
voleva
parlare
,
ma
il
pianto
le
faceva
nodo
alla
gola
.
Il
vile
,
vedendola
intenerirsi
,
non
pose
tempo
in
mezzo
,
e
disse
estraendosi
da
tasca
una
rivoltella
:
«
Signora
,
scegliete
:
o
firmate
o
mi
uccido
ai
vostri
piedi
.
»
La
misera
moglie
,
impietosita
,
fattasi
forte
,
prese
la
penna
,
e
già
stava
per
mettere
il
suo
nome
,
quando
,
vedendo
la
faccia
inferocita
del
marito
,
fu
presa
da
un
tremito
convulso
,
e
la
penna
le
cascò
di
mano
.
Il
marito
,
male
interpretando
tale
atto
,
fu
acciecato
dallo
sdegno
,
e
gridò
:
«
Ah
!
voi
volete
il
mio
disonore
!
....
Ebbene
non
avrete
questa
soddisfazione
.
Voi
non
mi
vedrete
più
.
»
E
si
slanciò
verso
l
'
uscio
.
Eugenia
l
'
afferrò
,
e
voleva
trattenerlo
,
ma
egli
con
una
spinta
brutale
la
fece
rotolare
sul
pavimento
e
fuggì
.
Disgraziatamente
,
battendo
del
capo
contro
uno
spigolo
,
si
fece
una
larga
ferita
;
alla
vista
del
sangue
mandò
un
debole
grido
e
svenne
.
Quando
ritornò
in
sè
era
debolissima
.
Per
fortuna
un
grumo
di
sangue
aveva
arrestato
l
'
emorragia
.
Pure
ebbe
la
forza
di
alzarsi
,
di
lavare
il
pavimento
,
di
pulirsi
i
capelli
e
il
viso
per
nascondere
la
brutalità
di
suo
marito
.
Aveva
appena
finito
quando
entrò
suo
padre
,
che
tutto
accorato
le
domandò
se
era
successo
qualcosa
di
grave
avendo
veduto
Horimonte
tutto
stralunato
ed
agitato
.
«
Nulla
padre
mio
.
»
Ma
un
secondo
svenimento
sconfessò
la
risposta
.
La
ferita
si
riaperse
,
ed
il
sangue
usci
di
nuovo
.
La
fantesca
corse
pel
medico
,
e
dieci
minuti
dopo
entrò
con
esso
.
Dopo
aver
fatto
rinvenire
Eugenia
medicò
la
ferita
,
ed
assicurò
il
padre
sulla
poca
gravezza
di
questa
,
dicendo
che
dopo
un
po
'
di
giorni
sarebbe
stata
completamente
rimarginata
.
Andato
che
fu
il
medico
,
il
padre
volle
sapere
la
causa
di
quella
ferita
.
Ella
cercò
di
scusarsi
dicendo
che
era
caduta
accidentalmente
;
ma
il
buon
genitore
,
che
già
sospettava
di
qualche
cosa
,
insistè
cosi
amorevolmente
che
Eugenia
tutto
gli
confessò
.
Il
padre
la
lodò
della
sua
rassegnazione
e
ringraziò
Iddio
di
avergli
concesso
una
figlia
sì
buona
,
dotata
di
un
carattere
così
generoso
,
poscia
soggiunse
:
«
Fin
troppo
,
figlia
mia
,
hai
sopportato
i
legami
di
quell
'
uomo
brutale
;
ora
questi
saranno
rotti
per
sempre
,
e
tu
vivrai
ancora
in
grembo
alla
tua
famiglia
come
quando
eri
zitella
.
»
E
infatti
il
giorno
istesso
lasciò
questa
casa
testimone
di
sì
acerbi
dolori
e
visse
tranquilla
vicina
ai
suoi
genitori
.
Quel
po
'
d
'
affetto
che
ancora
restavale
dell
'
immenso
amore
di
quello
sciagurato
ben
presto
sfumò
,
e
subentrò
l
'
indignazione
,
ed
ebbe
la
forza
,
acconsentendo
alle
preghiere
del
padre
,
di
domandare
una
legittima
separazione
.
Dopo
tre
mesi
però
,
dacchè
Horimonte
era
fuggito
,
ella
ricevette
una
lettera
da
lui
scritta
,
nella
quale
egli
domandava
mille
perdoni
alla
moglie
,
e
la
supplicava
di
riceverlo
ancora
sotto
il
tetto
coniugale
.
Inutile
dire
che
questa
domanda
fu
lasciata
senza
risposta
.
Egli
fu
così
vile
da
scriverne
un
'
altra
alla
quale
rispose
il
padre
d
'
Eugenia
in
questi
termini
:
«
I
legami
che
esistevano
un
tempo
tra
mia
figlia
e
voi
sono
oramai
rotti
per
sempre
.
Noi
ne
abbiamo
fatto
il
solenne
giuramento
.
Tra
poco
la
legge
pronuncierà
il
suo
voto
.
La
vostra
brutale
e
codarda
condotta
ci
ha
spinti
a
questo
passo
.
Non
cercate
di
rivederci
.
Per
noi
non
dovete
esistere
sulla
terra
.
Questa
lettera
laconica
,
e
pur
tanto
espressiva
,
esaspirò
il
nostro
bellimbusto
.
Mai
non
avrebbe
pensato
che
sua
moglie
così
timida
avesse
avuta
tanta
forza
d
'
energia
.
Invano
scrisse
ancora
,
intromise
terze
persone
;
padre
e
figlia
furono
irremovibili
.
Allora
disperato
,
vedendo
che
nulla
poteva
ottenere
colle
buone
,
bestemmiò
,
imprecò
e
giunse
persino
a
scrivere
una
lettera
piena
di
minaccie
ad
Eugenia
.
Ma
questo
atto
gli
costò
caro
,
perché
un
agente
di
polizia
s
'
incaricò
di
portargli
la
risposta
,
e
fu
una
risposta
amara
amara
.
Dovette
umiliarsi
a
chiedere
perdono
all
'
agente
,
dichiarando
di
conoscere
la
sua
mancanza
e
di
andare
tanto
lontano
di
maniera
che
i
signori
D
....
più
non
udissero
parlare
di
lui
.
Ed
infatti
quel
codardo
non
solo
abbandonò
la
città
ma
esule
volontario
andò
a
finire
tra
la
rabbia
ed
il
dolore
i
suoi
giorni
in
estraneo
paese
.
Eccovi
,
o
genitori
e
giovanette
,
un
esempio
atroce
,
ma
pur
veritiero
dei
danni
che
avvengono
per
una
scelta
fatta
con
troppa
leggierezza
o
per
capriccio
.
CAPITOLO
V
.
PARTE
PRIMA
.
Il
matrimonio
ed
suoi
piaceri
.
Il
matrimonio
dovrebbe
essere
l
'
unione
di
due
cuori
,
di
due
anime
che
si
comprendono
a
vicenda
,
che
a
vicenda
si
amano
.
Dovrebbe
essere
l
'
unione
di
due
esseri
di
sesso
diverso
che
si
propongono
di
condividere
le
gioie
ed
i
dolori
della
vita
.
Il
fine
del
matrimonio
è
di
perpetuare
legittimamente
l
'
umana
specie
.
Due
esseri
che
si
amano
desiderano
adrentemente
quest
'
unione
che
per
sempre
li
congiunge
con
una
catena
dorata
,
che
assimila
le
loro
inclinazioni
,
le
simpatie
loro
e
la
loro
moralità
.
E
infatti
,
come
è
sufficientemente
dimostrato
nel
precedente
racconto
,
questa
dote
è
indispensabile
per
rendere
un
matrimonio
felice
.
Tanto
le
gioie
quanto
i
dolori
poi
li
uniscono
ancora
più
strettamente
,
perché
accrescono
la
simpatia
e
la
stima
reciproca
.
L
'
amore
ardente
che
li
univa
d
'
amanti
a
poco
a
poco
s
'
acquieta
,
si
calma
,
dando
luogo
ad
un
affetto
profondo
che
raramente
si
può
svellere
dal
cuore
.
Difficilmente
i
matrimoni
d
'
onore
riescono
a
bene
,
ed
anche
il
proverbio
«
chi
per
onor
si
piglia
per
rabbia
si
scapiglia
»
conferma
quest
'
asserzione
.
Come
sono
felici
coloro
che
legati
dai
vincoli
della
stima
,
dell
'
affezione
e
della
devozione
trascorrono
la
vita
loro
tranquilli
,
col
cuore
pieno
di
gioia
e
di
tenerezza
!
Come
lesti
trascorrono
i
giorni
loro
!
Come
arride
loro
il
sereno
avvenire
.
E
la
loro
contentezza
s
'
accresce
quando
il
primo
frutto
d
'
amore
rende
ambiziosa
e
fiera
la
sposa
che
può
sentirsi
chiamata
col
dolce
nome
di
madre
.
Le
cure
dei
coniugi
allora
sono
rivolte
al
figlio
loro
perché
possa
crescere
dietro
il
loro
esempio
buono
e
virtuoso
,
e
benedica
quando
sarà
adulto
chi
gli
diede
la
vita
fisica
e
morale
!
PARTE
SECONDA
.
Piaceri
dell
'
amore
materno
e
paterno
.
Quando
la
donna
è
resa
madre
,
i
suoi
pensieri
,
le
sue
più
tenere
cure
,
le
sue
più
dolci
affezioni
sono
riservate
per
la
sua
creaturina
.
È
istinto
di
amarle
profondamente
affinchè
possano
crescere
forti
e
robuste
.
E
l
'
amore
e
tanto
più
intenso
verso
il
bambino
quanto
più
grande
è
l
'
affetto
che
porta
al
marito
.
Osservate
con
quanta
gioia
quella
affettuosa
madre
accarezza
il
suo
fanciullino
,
con
quanta
gioia
lo
bacia
prodigandogli
le
più
affettuose
cure
.
Essa
si
assoggetta
per
lui
a
fatiche
,
a
veglie
,
a
inquietudine
con
costanza
e
quasi
con
gioia
,
per
avere
un
sorriso
,
un
bacio
del
suo
angioletto
.
Come
scrive
Giusti
nella
sua
poesia
:
«
In
ogni
pena
,
un
nuovo
affetto
impara
.
»
Essa
condivide
le
piccole
afflizioni
del
bimbo
,
e
gioisce
de
'
suoi
giuochi
infantili
.
Cerca
di
indovinare
i
suoi
minimi
bisogni
,
i
suoi
piccoli
desideri
per
soddisfarli
affine
di
vedere
il
viso
del
suo
figliuolino
raggiante
di
gioia
.
E
non
meno
profondo
,
quantunque
diverso
,
è
l
'
amore
del
padre
.
Anche
esso
è
dominato
da
questo
istinto
lodevolissimo
che
lo
attacca
sempre
più
alle
gioie
della
famiglia
.
Solo
gli
uomini
abruttiti
dal
vizio
mancano
di
questo
sentimento
naturale
,
rendendosi
così
di
lunga
inferiore
alla
belva
la
più
feroce
.
Se
il
padre
non
presta
ai
bimbi
suoi
quelle
amorose
cure
che
sono
proprio
delle
madri
,
egli
però
cerca
col
suo
indefesso
lavoro
di
formarsi
uno
stato
sempre
migliore
del
presente
per
poter
dare
alle
sue
creature
quell
'
educazione
di
cui
tanto
abbisogna
un
giovane
.
E
quando
stanco
del
lavoro
giornaliero
si
reca
a
casa
,
con
quanta
gioia
vede
venirsi
incontro
i
suoi
demonietti
vispi
e
allegri
,
e
gettarsi
fra
le
sue
braccia
e
baciarlo
e
chiamarlo
col
tenero
nome
di
papà
.
Non
è
questa
per
un
uomo
di
delicati
sentimenti
una
delle
più
dolci
soddisfazioni
?
Ma
il
suo
amore
s
'
accresce
quando
i
fanciulli
si
fanno
più
grandicelli
,
quando
cominciano
a
parlare
,
a
comprendere
.
Con
quanta
pazienza
esso
allora
cerca
d
'
istruirli
e
risponde
loro
alle
più
piccole
domande
!
...
E
fatti
giovani
,
allora
i
coniugi
ripongono
in
loro
le
loro
più
lusinghiere
speranze
,
perché
allora
possono
raccogliere
il
frutto
dei
loro
sacrifizi
,
del
loro
amore
!
CAPITOLO
VI
.
PARTE
PRIMA
.
Della
procreazione
.
Norme
igieniche
.
Coloro
che
amano
di
godere
sempre
una
buona
salute
e
quei
conjugi
che
desiderano
avere
una
bella
e
maschia
prole
devono
procurarsi
e
leggere
attentamente
l
'
Hygiène
du
Mariage
,
perché
per
la
salute
dei
frutti
e
per
quella
degli
stessi
procreatori
non
è
indifferente
di
librarsi
ai
piaceri
voluttuosi
di
amore
in
tutti
i
luoghi
,
tempi
e
circostanze
.
Noi
accenneremo
le
norme
elementari
.
Intanto
le
epoche
migliori
per
la
fecondazione
sono
la
primavera
e
l
'
autunno
.
Migliore
poi
è
la
primavera
,
perché
quella
dolce
aura
profumata
che
spira
accarezzando
i
primi
fiori
,
i
verdi
ramoscelli
,
quel
tiepido
sole
che
ci
rallegra
,
la
natura
che
ci
risveglia
,
tutto
insomma
ci
invita
a
gustare
delle
dolci
ebbrezze
di
amore
.
I
fisiologi
,
in
base
a
molte
osservazioni
prese
,
sostengono
che
gli
individui
concepiti
durante
i
rigori
invernali
,
o
durante
i
cocenti
calori
d
'
estate
,
crescono
deboli
,
gracili
,
e
sono
difficilmente
educabili
.
Gli
animali
invece
non
hanno
che
una
sola
epoca
dell
'
anno
per
procreare
;
ma
sebbene
l
'
uomo
possa
far
ciò
in
tutte
le
stagioni
,
deve
osservare
le
predette
norme
,
e
prova
della
verità
di
questi
citerò
il
seguente
RACCONTO
[
1
]
«
I
coniugi
di
Lor
...
,
dotati
d
'
una
buona
costituzione
fisica
,
d
'
una
salute
floridissima
e
senza
alcun
vizio
ereditario
,
dopo
10
anni
di
matrimonio
,
non
avevano
potuto
conservarsi
un
sol
figlio
dei
sei
che
avevano
avuto
,
perché
,
quantunque
il
parto
fosse
regolare
,
essi
non
campavano
che
due
o
tre
mesi
stante
la
loro
gracilità
.
«
I
medici
riuniti
a
consulto
credettero
che
il
male
fosse
durante
la
gestazione
,
perciò
ordinarono
un
regime
particolare
di
vita
alla
signora
quando
si
sentì
di
nuovo
madre
.
Il
parto
ebbe
luogo
felicemente
,
ma
il
bambino
ebbe
la
stessa
sorte
dei
fratelli
.
«
I
signori
di
Lor
...
,
esasperati
,
decisero
di
non
aver
più
prole
.
Ma
il
caso
volle
che
al
sig
.
Lor
...
capitasse
nelle
mani
l
'
Hygiène
du
Mariage
.
La
lesse
attentamente
,
la
comunicò
anche
alla
moglie
,
e
decisero
di
seguire
tutte
quelle
auree
norme
e
quei
precetti
per
una
nuova
procreazione
,
giacchè
in
loro
il
desiderio
d
'
avere
un
figlio
era
vivissimo
.
«
Il
15
gennaio
infatti
la
signora
Lor
....
..
partorì
un
grazioso
bambino
che
prometteva
di
campare
visto
la
sua
robustezza
.
La
madre
medesima
lo
alattò
,
ed
ebbe
la
consolazione
di
vederselo
crescere
dinanzi
sano
e
vispo
come
un
pesce
.
Ne
ringraziò
di
ciò
Iddio
che
le
aveva
fatto
capitare
fra
le
mani
il
suddetto
libro
.
»
Ed
ora
due
paroline
di
ossarvazione
:
Perché
quest
'
ultimo
bimbo
sopravisse
e
gli
altri
morirono
?
Basterà
per
risposta
far
osservare
che
i
parti
della
signora
Lor
....
avvenivano
sempre
nei
mesi
di
marzo
,
aprile
,
agosto
o
settembre
,
il
che
vuoi
dire
che
la
fecondazione
avveniva
nei
mesi
di
luglio
,
agosto
,
dicembre
e
gennaio
,
i
mesi
più
sfavorevoli
ad
una
sana
procreazione
.
[
1
]
Estratto
dagli
annali
fatti
rari
.
PARTE
SECONDA
.
Pericoli
che
s
'
incontrano
abbandonandosi
ai
piaceri
dell
'
amore
.
I
piaceri
dell
'
amore
sono
cause
che
producono
una
intensa
scossa
del
sistema
nervoso
.
Questa
scossa
è
talmente
forte
che
ha
prodotto
perfino
la
morte
;
essa
chiamasi
anche
spasimo
venereo
.
È
evidente
dunque
,
ed
anche
la
scienza
ce
lo
insegna
,
che
pur
gustandoli
moderatamente
bisogna
che
noi
ci
troviamo
in
uno
stato
di
calma
fisica
e
morale
,
e
che
tutti
i
nostri
organi
sieno
in
riposo
.
Norme
elementari
.
Il
coito
non
si
dovrà
effettuare
quando
noi
avessimo
ammalato
un
organo
qualunque
,
perché
il
male
si
aggraverebbe
.
Quando
si
è
mangiato
e
bevuto
copiosamente
,
perché
,
arrestando
la
digestione
,
sarebbe
causa
d
'
una
gastrite
fortissima
o
peggio
.
Quando
si
hanno
appena
finiti
lavori
intellettuali
o
fisici
che
richiedono
fatica
,
o
quando
si
ha
corso
,
saltato
,
camminato
,
ecc
.
perché
il
nostro
fisico
ha
bisogno
di
riposo
;
l
'
atto
sessuale
non
farebbe
che
prostrarlo
maggiormente
.
Quando
si
è
stato
poco
prima
in
preda
a
un
eccesso
d
'
ira
,
di
dolore
,
di
spavento
,
o
si
è
provato
una
forte
emozione
,
perché
il
male
non
solo
si
propagherebbe
a
voi
,
ma
anche
alla
prole
vostra
.
Quando
poi
si
gustano
questi
piaceri
non
si
deve
mai
oltrepassare
i
limiti
prescritti
dalla
natura
,
perché
il
nostro
fisico
ne
risentirebbe
;
dopo
ci
abbisogna
un
assoluto
riposo
,
perché
mettendo
in
moto
subito
dopo
i
nostri
muscoli
,
s
'
incorrerebbe
in
abbattimenti
.
Bisogna
altresì
evitare
durante
il
coito
le
posizioni
anormali
od
incomode
;
il
luogo
,
l
'
occasione
,
la
paura
d
'
essere
scoperti
durante
questo
atto
sono
sempre
nocevoli
.
Sono
malori
che
non
si
sentiranno
direttamente
,
e
da
giovani
si
considerano
questi
avvertimenti
come
superflue
pedanterie
,
ma
ben
se
ne
pente
quando
vecchi
si
è
aggravati
da
tutti
quei
piccoli
acciacchi
e
malori
che
sono
l
'
effetto
degli
eccessi
giovanili
.
Quegl
'
individui
che
sempre
vivono
sotto
la
influenza
genitale
perdono
a
poco
a
poco
ogni
intelligenza
.
Non
sono
più
capaci
di
pensare
,
nè
di
agire
,
e
si
rendono
uguali
ai
bruti
dominati
sempre
dal
pensiero
di
soddisfare
i
loro
brutali
desideri
.
E
questi
eccessi
venerei
,
dei
quali
prego
i
giovani
di
sempre
astenersi
,
producono
gravi
malanni
e
forse
anche
la
morte
.
Questo
fatto
convincerà
gli
increduli
.
.
RACCONTO
.
Massimo
Dub
...
,
figlio
di
ricchi
genitori
,
era
un
bel
giovane
sui
24
anni
circa
,
e
studiava
volonteroso
alla
Facoltà
di
Parigi
,
quando
per
somma
sventura
gli
morì
il
padre
.
Passatogli
il
primo
dolore
,
e
trovandosi
padrone
d
'
un
bel
capitale
,
si
recò
di
nuovo
a
Parigi
,
che
aveva
lasciato
per
recarsi
in
famiglia
.
Gli
amici
suoi
,
sapendolo
ricco
,
si
attaccarono
maggiormente
a
lui
,
ed
approfittavano
dell
'
inclinazione
di
Massimo
ai
piaceri
per
godere
alle
sue
spalle
.
Da
principio
erano
festini
,
gite
in
campagna
,
pranzi
in
compagnia
di
donne
prive
del
pudore
.
Vennero
in
seguito
le
serate
,
le
orgie
,
alle
quali
Massimo
invitava
tutti
i
suoi
compagni
libertini
e
le
loro
mantenute
.
Il
nostro
povero
giovane
che
camminava
diritto
al
precipizio
era
da
tutti
adulato
,
tutti
lo
riguardavano
come
il
campione
della
festa
,
ed
egli
pur
troppo
non
ismentiva
questa
asserzione
.
Ma
il
patrimonio
intanto
scemava
,
e
la
salute
gli
si
era
alterata
.
A
25
anni
,
in
seguito
agli
strapazzi
ed
agli
eccessi
dei
piaceri
d
'
amore
,
pareva
già
vecchio
.
Le
sue
forze
erano
esauste
,
il
suo
volto
era
pallido
e
macilento
,
gli
occhi
senza
vita
,
come
coperti
di
un
fitto
velo
;
una
completa
calvizie
denotava
una
precoce
caducità
.
Ben
se
ne
avvide
Massimo
,
se
ne
avvilì
,
ed
ebbe
abbastanza
intelligenza
per
comprendere
che
la
sua
vita
sarebbe
oramai
perduta
.
Per
cui
decise
di
finirla
in
mezzo
ai
più
folli
piaceri
.
E
così
fu
....
Pochi
giorni
dopo
diede
una
festa
sontuosa
,
alla
quale
invitò
tanti
amici
e
prostitute
quanti
ne
poteva
capire
la
sala
.
Questa
era
tutta
messa
a
nuovo
,
tutta
dorata
ed
illuminata
da
mille
candele
.
I
fiori
più
rari
esalavano
un
odore
delicato
e
soave
,
tutto
invitava
all
'
orgia
.
Il
banchetto
incominciò
.
Lascio
al
signor
lettore
immaginarne
la
descrizione
,
che
mi
ripugna
il
farla
.
Fu
un
vero
inferno
:
uomini
e
donne
,
assaporati
i
cibi
più
succosi
ed
irritanti
,
e
accesi
da
vini
ed
a
liquori
alcoolici
,
si
abbandonarono
,
ebbri
,
ai
più
ributtanti
piaceri
,
e
al
pari
dei
bruti
,
quando
le
loro
forze
furono
esauste
,
s
'
addormentarono
sul
pavimento
,
gli
uni
addosso
agli
altri
,
seminudi
e
nelle
posizioni
più
schifose
.
Era
una
scena
ributtante
.
Quando
il
sole
era
già
alto
sull
'
orizzonte
,
parecchi
ancora
stravolti
si
alzarono
,
ed
a
vicenda
svegliaronsi
.
Cercarono
Massimo
,
lo
videro
,
lo
scossero
,
lo
chiamarono
ripetutamente
!
....
Invano
....
Massimo
Dub
....
abbracciato
strettamente
ad
una
giovane
donna
,
era
freddo
cadavere
!
CAPITOLO
VII
.
Mali
derivanti
dai
piaceri
solitari
.
PARTE
PRIMA
.
I
piaceri
solitari
sono
fra
i
vizi
i
più
degradanti
e
i
più
dannosi
,
perché
non
solo
sono
funesti
al
fisico
,
ma
anche
al
morale
,
e
le
facoltà
intellettuali
si
impiccioliscono
sempre
più
.
Se
noi
dunque
parliamo
di
questi
vergognosi
vizi
,
gli
è
per
mostrarne
i
pericoli
,
gli
è
per
poter
arrestare
quei
giovani
che
vi
si
abbandonano
,
e
che
corrono
indubbiamente
su
quella
via
sdrucciolevole
che
li
conduce
al
precipizio
.
Pur
troppo
entrambi
i
sessi
hanno
esempio
di
infelici
che
furono
trascinati
ad
una
mala
fine
per
questa
degradante
abitudine
.
I
caratteri
principali
dai
quali
si
potrà
conoscere
l
'
infelice
dedito
ai
piaceri
solitari
sono
:
Affievolimento
della
intelligenza
,
perdita
della
memoria
,
timidità
eccessiva
,
pusillanimità
,
pigrizia
,
stupidità
ed
alle
volte
follia
.
Si
conoscono
dal
fisico
per
:
Persistente
pallidezza
,
magrezza
,
indebolimento
di
forze
,
tremito
nervoso
,
alito
fetente
,
in
seguito
sordità
,
tisi
,
consunzione
e
forse
anche
la
morte
.
Questa
deplorevole
passione
però
è
più
frequente
fra
le
ragazze
,
perché
,
dicono
i
medici
,
maggiore
è
il
loro
sistema
genitale
,
e
perché
,
facendo
una
vita
sedentaria
,
non
possono
essere
distratte
da
brutti
pensieri
quanto
un
giovane
.
Noi
traccieremo
qui
un
quadro
dei
mali
che
derivano
da
questa
tremenda
passione
.
Questi
mali
nelle
donne
sono
diretti
o
simpatici
.
Diretti
se
colpiscono
direttamente
il
sistema
genitale
,
simpatici
se
colpiscono
organi
meno
o
più
lontani
.
Diretti
.
Distruzione
della
verginità
.
Dilatazione
del
canale
vulvo
-
uterino
.
Rilassamento
della
mucosa
che
copre
quelle
parti
,
donde
hanno
luogo
i
fiori
bianchi
meno
o
più
abbondanti
e
fetidi
.
Irritazione
e
indebolimento
dell
'
utero
,
da
cui
l
'
interruzione
della
mestruazione
.
Emorragie
uterine
.
Vapori
isterici
.
Rilassamento
del
canale
della
vescica
,
da
cui
l
'
incontinenza
di
urina
.
Sterilità
.
Perdite
abbondanti
che
alterano
la
salute
,
distruggono
le
forze
,
conducendo
al
marasmo
e
fors
'
anche
alla
morte
.
Simpatici
.
Ammollimento
delle
mammelle
.
Indebolimento
delle
forze
digestive
,
indigestioni
,
vomiti
,
gastriche
croniche
.
Irritazione
cronica
dei
polmoni
,
catarri
,
asma
,
tisi
.
Indebolimento
del
cervello
e
del
sistema
nervoso
.
Degradazione
intellettuale
.
Tristezza
,
noia
,
disgusto
per
la
società
.
Stupida
indifferenza
.
Aspetto
d
'
idiota
.
Perdita
della
memoria
.
Difficoltà
di
pensare
,
ecc
.
Debolezza
muscolare
.
Pigrizia
,
affievolimento
generale
.
Magrezza
del
corpo
intero
.
Pelle
floscia
,
pallidezza
,
orbite
profonde
,
occhi
senza
vita
.
Finalmente
atonia
completa
,
sonnolenza
,
morte
.
Ecco
le
terribili
conseguenze
che
derivano
da
questo
detestabile
vizio
.
Voi
giovinette
osservate
di
quali
mali
sia
causa
la
masturbazione
,
e
pensate
che
se
non
vi
arrestate
,
vi
piomberanno
tutti
addosso
conducendovi
ad
una
certa
e
misera
fine
.
Voi
che
dovreste
essere
corteggiate
ed
adorate
,
voi
che
dovreste
ispirare
la
poesia
,
l
'
amore
,
sarete
da
tutti
fuggite
,
da
tutti
disprezzate
.
I
vostri
lineamenti
gentili
si
altereranno
,
la
vostra
giovanile
freschezza
scomparirà
per
dar
luogo
a
rughe
precoci
,
il
vostro
colorito
roseo
darà
luogo
a
una
pallidezza
livida
.
Oh
!
no
,
no
fuggite
questo
vizio
così
abbominevole
e
funesto
!
Non
seguendo
i
miei
consigli
,
invece
di
una
gioventù
brillante
,
d
'
un
vicino
matrimonio
sereno
e
ridente
,
che
vi
farà
gustare
tutti
gli
ineffabili
piaceri
di
sposa
e
di
madre
,
non
troverete
sul
vostro
cammino
che
compianto
,
tristezza
ed
abbandono
.
Spero
che
questa
lettura
vi
sarà
di
giovamento
,
e
se
il
vizio
non
è
già
radicato
in
voi
,
potrete
svellerlo
con
forza
d
'
animo
e
di
volontà
,
e
allontanare
tutti
quei
mali
che
da
questo
derivano
mediante
alcune
cure
ragionate
,
un
'
alimentazione
particolare
,
distrazioni
,
viaggi
,
esercizi
fisici
,
ecc
.
Allora
soltanto
potrete
vivere
di
un
'
altra
vita
,
e
diverrete
ancora
vispe
,
allegre
e
amate
da
tutti
.
E
ciò
che
dissi
per
le
giovinette
,
fra
le
quali
però
questo
vizio
si
osserva
maggiormente
,
lo
dico
a
voi
giovani
che
foste
d
'
animo
sì
basso
per
abbadonarvi
ai
pieceri
solitari
.
Non
vedete
i
mali
che
ne
provengono
,
non
vedete
come
voi
perdete
in
gaiezza
,
in
salute
,
in
intelligenza
?
Fino
a
che
questo
vizio
vi
dominerà
,
voi
non
potrete
concepire
nulla
di
nobile
,
nulla
di
grande
;
i
vostri
studi
saranno
per
voi
ardui
,
perché
svanita
sarà
la
memoria
,
rimarrete
ignoranti
,
e
sarete
spregiati
da
chi
conosce
l
'
abitudine
vostra
.
Oh
!
no
,
miei
cari
giovani
,
sradicate
con
ogni
sforzo
questo
vizio
riprovato
dalla
natura
e
dalla
società
;
ritornate
coi
vostri
amici
,
fate
parte
dei
loro
giuochi
chiassosi
,
dei
loro
divertimenti
!
Non
sentite
vergogna
di
voi
medesimi
?
dunque
rialzate
orgogliosi
la
testa
,
dimenticate
i
giorni
vergognosi
trascorsi
,
ridiventate
giovani
onorati
e
forti
,
pensate
che
avete
parenti
,
amici
e
sopratutto
una
patria
.
PARTE
SECONDA
.
Mezzi
per
impedire
i
piaceri
solitari
.
Quando
i
genitori
o
coloro
presso
i
quali
vive
il
fanciullo
abbiano
acquistato
la
certezza
che
il
giovinetto
è
dedito
a
questo
detestabile
vizio
dovranno
porre
in
opera
tutti
i
mezzi
per
impedirlo
.
Dovranno
però
usare
prudenza
e
dolcezza
perché
la
violenza
ed
i
castighi
irriterebbero
solamente
il
soggetto
.
I
mezzi
da
impiegarsi
sono
fisici
o
morali
.
I
mezzi
morali
,
però
,
sono
quelli
che
meglio
riescono
,
perché
scuotendo
l
'
immaginazione
,
destano
un
sentimento
di
timore
e
risvegliano
l
'
amor
proprio
.
Si
cercherà
,
per
esempio
,
di
far
comprendere
al
giovane
come
tutti
possono
accorgersi
delle
sue
abitudini
,
perché
gli
traspare
dal
viso
,
e
che
invece
di
compiangerlo
,
lo
disprezzeranno
e
mostrandolo
a
dito
,
lo
lascieranno
solo
,
temendo
che
esso
guasti
i
compagni
che
gli
sono
vicini
.
Se
giungete
a
fare
arrossire
di
vergogna
il
fanciullo
o
la
fanciulla
siete
sicuri
che
questi
faranno
il
loro
possibile
per
cambiarsi
.
Un
altro
mezzo
da
usarsi
colle
giovinette
,
è
di
suscitare
la
loro
ambizione
,
ripetendo
loro
sovente
che
erano
belle
,
fresche
,
avvenenti
,
e
che
gli
adoratori
cominciavano
a
ronzare
loro
d
'
attorno
,
invece
che
ora
sono
brutte
,
pallide
,
macilenti
,
e
che
in
luogo
di
farle
segno
di
mille
gentilezze
come
le
sono
le
giovinette
loro
pari
,
sono
fuggite
e
guardate
con
disprezzo
.
Se
l
'
ambizione
comincia
a
far
capolino
,
se
si
persuadono
che
un
giorno
potranno
eclissare
in
bellezza
le
loro
orgogliose
compagne
,
allora
siete
sicuri
che
esse
saranno
istantaneamente
guarite
da
questo
vizio
.
Bisogna
allontanare
dai
giovanetti
le
occasioni
che
possono
trascinarli
,
come
la
lettura
di
romanzi
,
la
vista
di
pitture
o
di
incisioni
indecenti
,
i
teatri
dove
si
danno
produzioni
immorali
o
leggiere
,
e
tutto
ciò
che
può
accendere
l
'
immaginazione
loro
.
Le
giovinette
che
raggiunsero
la
pubertà
sono
dotate
di
una
impressionabilità
squisita
,
e
risentono
più
vivamente
dei
giovani
lo
stimolo
d
'
amore
.
Se
la
giovinetta
che
manifesta
l
'
inclinazione
per
l
'
altro
sesso
è
nubile
è
un
sacro
dovere
dei
genitori
di
maritarla
.
Se
non
lo
è
bisogna
che
questi
raddoppino
l
'
attenzione
perché
è
facile
che
si
dia
al
piacere
solitario
.
I
mezzi
eccellenti
per
arrrestarlo
sono
le
gite
,
le
partite
di
piaceri
,
i
viaggi
,
le
passeggiate
,
ecc
.
PARTE
TERZA
.
Mezzi
per
curare
gli
effetti
dei
piaceri
solitari
.
Alimentazione
e
distrazioni
:
a
)
Nutrimento
dolce
e
corroborante
da
cui
saranno
escluse
le
carni
scure
,
i
pesci
di
carne
rossa
,
il
caffè
,
il
vino
,
le
vivande
ventose
,
le
droghe
,
gli
zuccherini
,
ecc
.
;
b
)
Fare
una
leggiera
cena
di
frutti
rinfrescanti
prima
ai
coricarsi
;
c
)
Vietare
gli
alimenti
indigesti
e
le
bevande
eccitanti
;
d
)
Fare
uso
di
cioccolatte
di
buona
qualità
,
che
è
un
alimento
eccellente
e
di
facile
digestione
.
Accennerò
il
cioccolatte
fabbricato
dalla
Compagnia
coloniale
,
che
è
preparato
con
zuccaro
e
cacao
di
prima
qualità
;
e
)
Si
procurerà
di
far
fare
un
leggiero
esercizio
fisico
dopo
il
pasto
;
f
)
Ogni
quindici
o
venti
giorni
si
dovrà
accordare
al
soggetto
il
piacere
d
'
un
pranzo
o
d
'
una
colazione
in
campagna
,
quando
il
tempo
lo
permette
,
oppure
in
un
albergo
,
perché
la
distrazione
e
il
cambiamento
di
cibi
sono
efficacissimi
,
e
producono
ottimi
effetti
.
Raccomandazioni
diverse
:
a
)
Si
cerchi
di
stancare
il
giovane
con
esercizi
muscolari
faticosi
prima
di
lasciarlo
coricare
;
b
)
Si
procuri
che
il
suo
letto
sia
abbastanza
duro
e
poco
carico
di
coperte
;
c
)
Si
faccia
alzare
appena
svegliato
;
d
)
Gli
si
dieno
vesti
leggiere
piuttosto
ampie
e
non
mai
troppo
calde
;
e
)
Non
si
lasci
scaldare
al
sole
o
al
fuoco
;
f
)
Non
si
permetta
l
'
uso
dello
scaldino
alle
giovanette
;
g
)
Si
allontani
finalmente
qualunque
causa
morale
o
fisica
che
ecciti
le
loro
funeste
tendenze
.
Consiglio
ai
genitori
.
Si
cerchi
di
correggere
il
fanciullo
sino
da
bambino
,
perché
allora
,
come
la
pianticella
,
più
facilmente
si
sradicheranno
dall
'
animo
loro
le
cattive
abitudini
.
Che
le
correzioni
sieno
dolci
e
prudenti
,
e
che
si
cerchi
di
sfavorire
lo
sviluppo
delle
buone
qualità
,
l
'
amore
al
lavoro
,
all
'
operosità
,
alle
occupazioni
attive
,
che
sono
la
salvaguardia
dell
'
innocenza
e
la
conservazione
della
salute
.
CAPITOLO
VIII
.
Della
donna
e
dei
piaceri
che
offre
.
La
donna
,
secondo
gli
artisti
,
è
un
complesso
grazioso
ed
armonioso
di
linee
delicate
e
di
soavi
contorni
;
è
l
'
essere
il
più
perfetto
che
abbia
prodotto
Natura
.
Essa
giganteggia
sopra
tutte
le
altre
creazioni
;
è
intelligente
quanto
l
'
uomo
,
lo
supera
per
le
doti
morali
.
La
donna
è
indispensabile
per
l
'
uomo
,
e
senza
lei
,
infatti
,
non
vi
sarebbe
nè
amore
,
nè
famiglia
,
quindi
nessun
piacere
puro
e
soave
.
Oh
!
sì
,
l
'
uomo
deve
rispettare
e
amare
la
donna
che
si
sacrifica
a
lui
,
che
prodiga
le
più
affettuose
cure
ai
frutti
del
suo
amore
,
che
condivide
i
suoi
dolori
e
le
sue
gioie
.
Dovrà
esserle
immensamente
grato
,
perché
essa
è
un
inestimabile
tesoro
di
modestia
,
di
grazia
,
di
amabilità
,
di
devozione
,
di
amore
.
E
quanto
più
l
'
uomo
la
ama
e
la
rispetta
,
tanto
più
essa
gli
si
affeziona
,
e
gli
è
devota
,
e
maggiori
e
ineffabili
saranno
i
piaceri
che
essa
gli
apporterà
,
e
di
tutto
farà
per
rendere
felice
l
'
uomo
che
le
dimostra
un
vero
e
sincero
amore
.
Morali
e
fisici
sono
i
piaceri
che
ci
procura
la
donna
.
I
fisici
derivano
dalla
sua
bellezza
,
dalle
sue
attrattive
che
soddisfano
gli
occhi
nostri
.
I
morali
derivano
dalle
doti
che
essa
possiede
,
dalla
grazia
,
dal
suo
spirito
,
dalla
dolcezza
del
suo
carattere
,
ecc
.
La
donna
può
impressionare
tutti
i
sensi
nostri
,
ma
principalmente
quelli
dell
'
udito
,
della
vista
e
del
tatto
.
Quantunque
il
senso
dell
'
udito
ci
procuri
minori
sensazioni
che
quello
della
vista
pure
gli
armoniosi
suoni
d
'
una
voce
graziosa
di
donna
ci
scendono
sempre
dolci
al
cuore
.
Non
si
prova
forse
una
squisita
sensazione
quando
la
donna
amata
ci
parla
,
quando
arrossendo
ci
confessa
il
suo
amore
?
....
Allora
tutti
i
sensi
sono
come
soggiogati
da
una
ebbrezza
deliziosa
,
non
si
desidera
che
di
sentire
ancora
la
sua
voce
melodiosa
e
soave
.
E
il
senso
dell
'
udito
non
resta
dolcemente
impressionato
quando
una
voce
di
donna
canta
una
bella
romanza
e
quando
le
diverse
modulazioni
e
colore
delle
sue
note
esprimono
i
diversi
sentimenti
dell
'
animo
suo
?
Il
timbro
della
voce
d
'
una
donna
è
generalmente
puro
e
dolce
,
ed
accarezzando
il
nostro
orecchio
,
ci
fa
una
impressione
gradevolissima
.
Però
si
da
il
caso
che
molte
giovinette
anche
belle
abbiano
una
voce
grossa
e
rozza
,
che
fa
perder
loro
i
pregi
e
le
attrattive
fisiche
esterne
.
Per
cui
è
da
raccomandarsi
ai
genitori
di
rettificare
possibilmente
la
voce
dei
figli
loro
quando
sono
ancora
bambini
per
mezzo
di
utili
esercizi
che
troveranno
nella
nostra
Hygiène
de
la
voix
.
Il
senso
della
vista
ci
procura
le
più
dolci
sensazioni
.
È
infatti
cogli
occhi
che
si
osservano
le
bellezze
della
donna
,
che
si
ammirano
i
contorni
delle
sue
forme
eleganti
,
che
si
seguono
i
suoi
movimenti
graziosi
,
che
si
scorge
il
suo
incantevole
sorriso
;
cogli
occhi
infine
che
si
apprezzano
le
mille
attrattive
delle
quali
Natura
la
regalò
.
Il
senso
del
tatto
è
la
sede
dei
piaceri
fisici
,
inutile
è
il
dimostrarlo
.
Infatti
quale
sensazione
è
più
dolce
di
quella
che
si
prova
quando
la
gentile
e
morbida
mano
della
donna
amata
ci
accarezza
,
o
quando
questa
ci
bacia
dimostrandoci
l
'
amor
suo
,
la
sua
devozione
?
Guai
però
a
quegli
individui
che
non
hanno
abbastanza
forza
per
resistere
alle
voluttà
dei
piaceri
fisici
!
Questa
funesta
passione
è
causa
di
molti
mali
morali
e
materiali
;
presto
le
loro
forze
si
estenuano
e
se
la
morte
non
li
colpisce
,
invecchiati
precocemente
conducono
una
vita
misera
e
amareggiata
dall
'
infermità
.
CAPITOLO
IX
.
Delle
aberrazioni
o
traviamenti
d
'
amore
.
Tutte
le
passioni
umane
vanno
soggette
a
dei
traviamenti
più
o
meno
comuni
,
ma
l
'
amore
offre
delle
aberrazioni
singolarissime
.
Talvolta
si
manifesta
con
tale
energia
che
inspira
perfino
paura
.
Talvolta
si
tiene
celato
fino
ad
una
propizia
occasione
,
e
allora
si
manifesta
pubblicamente
.
Generalmente
l
'
amore
ha
per
iscopo
il
godimento
fisico
.
Quando
si
trova
rivestito
della
forma
platonica
si
manifestano
delle
singolari
aberrazioni
,
e
allora
la
passione
è
portata
alla
frenesia
,
al
delirio
.
Gl
'
infelici
che
ne
sono
colpiti
destano
timore
e
devono
essere
rinchiusi
in
stabilimenti
opportuni
.
I
traviamenti
venerei
si
manifestano
sotto
diverse
specie
,
dall
'
amore
sensuale
all
'
irritazione
genitale
e
all
'
uteropatia
.
La
prima
,
propria
all
'
uomo
,
comprende
il
priapismo
e
la
satiriasi
mali
gravissimi
che
finiscono
spesso
colla
morte
.
La
seconda
,
propria
alla
donna
,
comprende
l
'
isterismo
e
l
'
uteropatia
,
mali
che
però
offrono
speranza
di
guarigione
.
Fra
questi
mali
gravissimi
ve
ne
sono
altri
intermedi
che
sono
perversioni
dell
'
apparecchio
nervoso
-
sensorio
.
Vi
sono
anche
,
all
'
incontro
,
parecchi
individui
d
'
un
eccessivo
rigorismo
per
la
maggior
parte
delle
donne
,
e
non
comprendono
la
donna
che
in
mezzo
alle
ricchezze
,
all
'
eleganza
,
alle
dovizie
;
tutte
le
altre
per
loro
sono
sciupate
e
ripugnanti
.
Ben
presto
però
la
follia
s
'
impadronisce
di
essi
.
Esistono
taluni
anche
ai
quali
piacciono
le
donne
alte
,
altri
le
piccole
,
altri
ancora
o
le
grosse
o
le
magre
;
v
'
è
chi
adora
la
donna
dal
colorito
vivace
,
chi
ama
quella
dal
viso
pallido
,
ecc
.
Vi
sono
individui
pei
quali
i
piaceri
sensuali
sono
la
loro
principale
occupazione
,
e
cercano
qualunque
mezzo
per
soddisfarli
,
però
sono
frenati
abbastanza
per
nascondere
il
loro
vizio
.
Questa
irritazione
genitale
soddisfatta
conduce
alla
satiriasi
.
Si
dica
lo
stesso
delle
donne
che
,
soddisfando
le
loro
brame
sensuali
,
vanno
incontro
all
'
isterismo
e
alla
uteropatia
.
Questo
sia
d
'
avviso
a
coloro
che
hanno
un
temperamento
tendente
all
'
amore
.
Inoltre
se
lo
spasimo
venereo
è
prolungato
oltre
i
limiti
possono
derivare
infiniti
mali
,
e
pur
troppo
delle
convulsioni
mortali
,
e
fors
'
anche
la
morte
fulminante
.
Questi
piaceri
poi
,
gustati
troppo
spesso
,
ci
abbrutiscono
,
facendoci
svanire
le
facoltà
intellettuali
e
le
forze
fisiche
,
e
rendendoci
inutili
a
noi
stessi
e
alla
società
.
PARTE
PRIMA
.
Satiriasi
.
Questa
funesta
affezione
deriva
dal
temperamento
con
predominio
genitale
,
dall
'
impero
dell
'
istinto
brutale
sulla
ragione
,
e
dall
'
irritazione
morbosa
del
sistema
nervoso
,
dell
'
apparato
generatore
e
del
cervelletto
.
L
'
individuo
affetto
da
questa
malattia
soccombe
indubitabilmente
.
Citeremo
un
esempio
.
Il
giovanetto
Amedeo
R
...
,
dotato
di
un
temperamento
nervoso
-
sanguigno
con
predominio
genitale
,
si
era
fin
da
fanciullo
abbandonato
ai
piaceri
solitari
.
Ma
la
sua
forte
costituzione
e
la
sorveglianza
dei
genitori
ne
scongiurarono
i
tristi
effetti
.
Uscito
però
dalla
famiglia
potè
abbandonarsi
anima
e
corpo
ai
piaceri
d
'
amore
,
bazzicando
nelle
case
di
tolleranza
e
dandosi
in
braccio
a
prostitute
.
Perfino
la
morte
di
suo
padre
non
giunse
a
scuotere
quest
'
anima
depravata
.
Lasciò
la
capitale
per
andare
a
raccogliere
l
'
eredità
,
e
poi
vi
tornò
sciupandovi
più
di
prima
patrimonio
,
salute
e
onore
.
Ben
presto
però
,
povero
affatto
e
cacciato
anche
dalle
donne
perdute
,
cui
incuteva
spavento
colle
sue
brutali
passioni
,
si
vide
costretto
per
soddisfarle
di
girovagare
pei
luoghi
deserti
della
capitale
tra
i
ruderi
e
le
rovine
,
dando
l
'
assalto
alle
donne
che
per
malaventura
vi
passavano
sole
.
Ma
la
polizia
seppe
subito
arrestarlo
,
e
lo
trasse
in
prigione
.
Ma
da
qui
fu
trasportato
all
'
ospedale
dei
pazzi
,
e
ivi
legato
con
ferri
,
perché
offrì
i
più
violenti
sintomi
di
furore
genitale
.
Fu
messo
in
una
gabbia
di
ferro
della
quale
mordeva
le
spranghe
,
e
qui
stette
come
un
cane
idrofobo
per
una
settimana
in
preda
a
convulsioni
tremende
.
Impossibile
fare
il
ritratto
di
quest
'
infelice
;
più
non
era
un
uomo
,
aveva
l
'
aspetto
d
'
una
belva
arrabbiata
,
l
'
espressione
di
Lucifero
.
Infine
,
dopo
sette
giorni
in
preda
ad
una
tremenda
ed
atroce
convulsione
,
spirò
.
Fu
una
scena
orribile
.
Il
guardiano
stesso
,
assuefatto
ed
insensibile
,
non
potè
trattenere
una
lagrima
!
PARTE
SECONDA
.
Erotismo
per
soverchia
continenza
.
Come
gli
eccessi
in
più
sono
dannosi
alla
salute
,
così
lo
sono
anche
gli
eccessi
in
meno
,
perché
distruggono
l
'
equilibrio
che
deve
esistere
fra
le
diverse
funzioni
.
Infatti
,
essendo
qualunque
organo
necessario
alla
macchina
umana
,
se
le
funzioni
di
questo
organo
sono
soppresse
o
ritardate
,
ne
deriva
un
disquilibrio
più
o
meno
profondo
.
Il
solo
buon
senso
ci
dimostra
che
sarebbe
una
follia
il
volere
porre
un
limite
alle
leggi
naturali
.
Quindi
bisogna
usare
moderatamente
delle
cose
della
vita
,
ma
non
privarsene
affatto
.
Gli
esempi
dei
mali
che
provengono
da
una
soverchia
continenza
sono
raccolti
negli
annali
della
medicina
,
e
non
potendo
qui
esporli
indirizziamo
il
lettore
alla
nostra
Igiene
del
matrimonio
.
PARTE
TERZA
.
Follia
erotica
.
Abbiamo
detto
che
la
satiriasi
,
speciale
all
'
uomo
,
prende
il
nome
di
ninfomania
quando
s
'
impadronisce
della
donna
.
I
mali
che
ne
provengono
sono
i
medesimi
e
le
cause
sono
le
stesse
,
le
cause
predisponenti
consistono
nell
'
avere
un
temperamento
bilioso
sanguigno
,
nel
leggere
o
vedere
cose
oscene
,
e
infine
nell
'
avere
amici
viziosi
e
dediti
ai
piaceri
venerei
.
La
ninfomania
prende
alle
volte
spaventevoli
proporzioni
,
avendo
la
donna
organi
genitali
molto
sviluppati
;
allora
bisogna
legare
le
infelici
che
ne
sono
affette
,
perché
squarcierebbero
tutti
gli
uomini
che
loro
capitassero
sotto
mano
.
Per
fortuna
però
questa
forma
di
ninfomania
è
rara
,
e
coloro
che
ne
sono
colpiti
o
guariscono
per
mezzo
di
una
rivoluzione
nel
temperamento
loro
,
o
muoiono
fra
le
convulsioni
della
febbre
erotica
.
Vi
sono
però
diverse
gradazioni
di
ninfomania
,
ma
il
pudore
e
la
vergogna
fanno
sì
che
le
donne
affette
nascondino
i
loro
trasporti
nell
'
ombra
e
nel
mistero
.
Quando
la
ninfomania
assale
fortemente
le
donne
,
queste
cadono
in
convulsioni
alla
vista
di
un
uomo
.
Il
viso
loro
è
orribile
a
vedersi
,
perché
tutti
i
muscoli
si
contraggono
in
un
ironico
sorriso
,
gli
occhi
scintillanti
,
la
voce
rauca
ed
acuta
,
le
membra
scricchiolanti
denotano
il
loro
spasimo
e
il
loro
dolore
.
PARTE
QUARTA
.
Follia
erotica
intermittente
.
RACCONTO
.
Vive
una
giovane
che
all
'
età
di
23
anni
offriva
i
più
singolari
contrasti
di
lubricità
e
di
pudore
.
Ciascun
mese
essa
era
in
preda
alla
crisi
ninfomaniaca
che
durava
cinque
o
sei
giorni
,
e
durante
questo
tempo
sentiva
un
insaziabile
desiderio
dei
piaceri
venerei
.
Quando
la
crisi
era
passata
si
vergognava
degli
eccessi
che
aveva
commessi
,
e
camminava
a
testa
bassa
per
paura
che
le
si
leggesse
in
viso
il
vergognoso
difetto
che
la
degradava
.
Impiegò
tutti
i
mezzi
sedativi
ed
antivenerei
,
ma
invano
.
Due
anni
durò
questo
stato
.
Alla
fine
del
secondo
per
fortuna
ingravidossi
;
dico
per
fortuna
,
perché
da
quest
'
istante
in
poi
le
crisi
erotiche
più
non
si
manifestarono
.
Diede
alla
luce
una
bella
bambina
.
L
'
amor
materno
soffocò
qualunque
altro
sentimento
.
Essa
vive
ritiratissima
,
riponendo
tutte
le
sue
gioie
,
i
suoi
affetti
,
le
sue
speranze
nella
sua
creaturina
,
che
ama
profondamente
.
Molte
volte
il
triste
ricordo
dell
'
obbrobrioso
passato
le
si
affacciava
alla
memoria
,
ma
ella
lo
cacciava
da
sè
,
e
ritraeva
novello
e
vigoroso
coraggio
da
un
bacio
della
sua
bambina
.
E
questa
donna
vive
ancora
,
quantunque
sempre
triste
,
cercando
di
espiare
il
passato
con
una
vita
esemplare
e
ritirata
.
Eccovi
in
breve
le
diverse
affezioni
erotiche
che
affliggono
i
due
sessi
.
L
'
unico
consiglio
che
possa
darvi
si
è
quello
di
chiamare
lo
aiuto
di
un
medico
rinomato
appena
se
ne
sentano
i
sintomi
.
Un
giorno
che
si
ritardi
potrebbe
causare
gravi
crisi
e
forse
anche
la
morte
.
PARTE
QUINTA
.
Norme
igieniche
contro
le
aberrazioni
dell
'
amor
fisico
.
Per
preservarsi
dalle
malattie
suaccennate
,
bisogna
avere
delle
precauzioni
e
perseveranza
.
La
prima
norma
è
quella
di
allontanare
da
sè
il
predominio
generale
all
'
irritazione
prima
che
questa
si
dichiari
negli
organi
genitali
.
I
genitori
devono
avere
cura
della
condotta
e
delle
tendenze
del
figlio
loro
,
dipendendo
queste
malattie
dal
temperamento
del
giovane
.
Se
riconoscono
l
'
esistenza
della
predisposizione
dovranno
senza
indugio
consultare
un
medico
.
Le
norme
igieniche
da
osservarsi
per
combattere
l
'
irritazione
genitale
riguardano
la
alimentazione
,
e
richiedono
la
ginnastica
.
Si
sottoporrà
il
giovane
ad
un
regime
alimentare
basato
sopra
lo
stato
della
sua
salute
e
delle
sue
forze
.
Se
è
d
'
un
temperamento
robusto
,
gli
si
prescriveranno
carni
bianche
,
fecule
,
latticinii
,
erbaggi
,
sostanze
povere
di
succhi
nutritivi
;
gli
si
proibiranno
le
bibite
eccitanti
,
dandogli
invece
quelle
che
rinfrescano
.
Se
invece
è
d
'
un
temperamento
debole
,
gli
si
ordinerà
il
brodo
di
carne
,
l
'
arrosto
di
bue
,
vitello
,
pollo
,
e
specialmente
dell
'
eccellente
cioccolatte
,
e
per
bevande
le
acque
zuccherate
,
aromatizzate
,
le
infusioni
leggiermente
toniche
,
per
esempio
la
camomilla
,
il
tiglio
,
l
'
acqua
di
fior
d
'
arancio
e
simili
.
Si
dovrà
in
seguito
sottoporre
il
soggetto
ad
esercizi
ginnastici
,
al
ballo
,
all
'
equitazione
,
al
giuoco
della
palla
,
del
bigliardo
,
ecc
.
,
e
qualunque
altro
esercizio
o
giuoco
che
richiegga
uno
sforzo
muscolare
,
così
si
riporterà
sul
tronco
quella
forza
che
è
in
eccesso
negli
organi
genitali
.
Se
questi
mezzi
fossero
vani
,
e
le
tendenze
erotiche
non
diminuissero
,
si
ricorrerà
alle
medicine
ed
agli
altri
mezzi
sedativi
ed
antivenerei
.
I
salassi
,
le
bevande
rinfrescanti
e
debilitanti
abbattono
l
'
irritazione
.
Ma
il
regime
alimentare
trionfa
su
tutto
.
Noi
abbiamo
dimostrato
questo
ad
evidenza
nella
nostra
Hygiène
alimentaire
,
e
infatti
coll
'
alimentazione
non
solo
si
possono
sradicare
le
malattie
,
ma
perfino
mutare
la
costituzione
dello
individuo
.
CAPITOLO
X
.
Igiene
dei
piaceri
venerei
.
PARTE
PRIMA
.
I
piaceri
dell
'
amore
gustati
con
prudenza
e
moderazione
servono
come
tutte
le
altre
funzioni
vitali
a
mantenere
la
nostra
salute
.
Invece
gli
eccessi
la
sciupano
,
e
sono
causa
di
gravissime
malattie
.
Quegli
spensierati
giovani
che
si
abbandonano
con
trasporto
alle
snervanti
voluttà
d
'
amore
,
e
si
vantano
coi
loro
amici
di
poter
più
volte
rinnovare
la
fatica
d
'
Ercole
,
non
sanno
che
la
loro
spavalderia
ed
imprudenza
attenterà
alla
loro
salute
,
alle
loro
facoltà
mentali
e
che
prepara
loro
una
vecchiezza
precoce
.
Quando
i
primi
desiderii
si
manifestano
bene
sarebbe
d
'
ammogliarsi
.
Ma
da
noi
pur
troppo
non
è
così
,
perché
si
prende
moglie
quando
si
è
già
avanzati
in
età
e
quando
si
ha
davanti
la
prospettiva
d
'
una
bella
dote
.
E
pur
troppo
i
desiderii
,
che
già
sono
abbastanza
forti
,
devono
essere
soddisfatti
.
Pur
troppo
,
dico
,
perché
per
soddisfarli
bisogna
gettarsi
in
braccio
alle
donne
pubbliche
!
Giovani
,
siate
per
lo
meno
sobrii
se
dovete
abbandonarvi
a
questi
mezzi
estremi
!
Le
prostitute
sono
a
temersi
,
perché
appartenendo
esse
a
tutti
gli
uomini
che
le
pagano
,
possono
facilmente
incalzarsi
varie
malattie
sempre
gravi
,
perché
infettano
il
sangue
,
e
fra
le
tante
la
più
grave
che
è
la
sifilide
.
Guai
a
colui
che
ne
è
colpito
,
perché
il
virus
non
solo
appesta
l
'
affetto
senza
speranza
di
guarigione
,
ma
si
trasmette
anche
alla
prole
innocente
.
Voi
,
giovani
,
pensate
ai
mali
che
vi
possono
danneggiare
varcando
la
soglia
di
una
casa
di
prostituzione
,
non
dispregiate
questi
consigli
,
pensate
che
la
vergogna
ed
il
rimpianto
succedono
sempre
alle
ore
dell
'
orgia
.
Eccone
un
esempio
.
RACCONTO
.
Un
giovane
di
24
anni
Alfonso
Du
...
,
figlio
d
'
agiata
famiglia
,
aveva
abbracciato
la
carriera
di
commerciante
.
Primo
commesso
di
una
delle
principali
case
della
capitale
,
era
ben
veduto
da
tutti
,
perché
amato
e
stimato
da
'
suoi
superiori
e
da
quelli
a
lui
sottoposti
.
Da
parecchi
anni
conviveva
con
una
donna
,
ma
l
'
aveva
circondata
da
tanto
mistero
che
nessuno
poteva
immaginare
questo
fatto
.
Ma
avuti
dei
dissensi
con
essa
,
erano
già
quattro
giorni
che
più
non
la
vedeva
,
quando
una
sera
in
compagnia
di
tristi
amici
varcò
la
soglia
di
un
postribolo
.
Mai
non
l
'
avesse
fatto
.
Ne
uscì
col
germe
di
una
malattia
che
amareggiò
la
sua
esistenza
.
S
'
affidò
ad
un
medico
,
ma
dopo
due
mesi
la
malattia
peggiorò
,
e
l
'
infelice
si
vide
perduto
.
Le
glandole
erano
oltremodo
gonfie
,
gli
cadevano
i
capelli
a
ciocche
,
la
pelle
gli
si
copriva
di
pustole
,
il
virus
straziava
orribilmente
il
povero
Alfonso
.
Fortuna
volle
che
un
suo
amico
lo
condusse
da
un
celebre
medico
,
il
quale
,
pur
non
nascondendogli
la
gravezza
del
suo
male
,
gli
promise
la
guarigione
se
adottava
il
suo
sistema
.
Alfonso
seguì
infatti
tutte
le
istruzioni
del
bravo
medico
,
e
dopo
10
mesi
si
credette
libero
dal
virus
che
l
'
infettava
.
Infatti
egli
si
sentiva
tanto
bene
che
dopo
due
mesi
pensò
a
prender
moglie
.
Il
medico
non
glielo
permise
,
dicendogli
però
che
poteva
ammogliarsi
senza
pericolo
di
trasmettere
la
malattia
ai
figli
dopo
due
anni
.
Alfonso
ebbe
tanta
costanza
di
aspettare
a
sposarsi
passati
i
ventiquattro
mesi
ed
ebbe
anche
la
consolazione
di
avere
un
figlio
.
Esso
crebbe
robusto
sino
al
ventesimosesto
mese
,
nel
quale
fu
colpito
da
un
'
oftalmia
purulenta
.
Questa
guarita
,
il
male
si
trasportò
all
'
orecchio
e
alla
bocca
.
Insomma
aveva
ereditato
il
male
paterno
.
La
povera
creaturina
rimase
mingherlina
per
tutta
la
sua
infanzia
.
Sorte
migliore
non
ebbe
il
secondo
figlio
,
epperò
la
sua
costituzione
rimase
egualmente
molto
gracile
.
Alfonso
,
desolato
,
decise
di
non
aver
più
figli
,
per
non
avere
il
dolore
di
vederli
sopportare
le
conseguenze
de
'
suoi
trascorsi
.
Povero
giovane
!
Egli
condusse
poi
una
vita
trista
,
pensando
che
i
suoi
due
figliolini
un
giorno
gli
rinfaccierebbero
le
amarezze
della
loro
esistenza
!
Ancora
qualche
anno
vegetò
piuttosto
che
visse
,
e
morì
di
dolore
e
di
crepacuore
!
Lettori
,
che
questo
fatto
vi
sia
d
'
esempio
.
Pensate
a
tutte
le
conseguenze
prima
di
gettarvi
fra
le
braccia
d
'
una
cortigiana
.
PARTE
SECONDA
.
Credo
utile
di
riassumere
in
questo
capitolo
alcuni
precetti
risguardanti
i
piaceri
dell
'
amore
.
L
'
unico
consiglio
per
conservare
a
lungo
la
propria
salute
è
di
gustare
con
moderazione
i
piaceri
venerei
.
Gli
eccessi
prostrano
il
nostro
fisico
ed
estenuano
le
nostre
forze
.
L
'
unico
mezzo
per
rendere
il
piacere
più
vivo
è
di
gustarlo
raramente
.
Inoltre
è
male
abbandonarsi
alle
voluttà
d
'
amore
dopo
il
pasto
,
perché
tale
voluttà
,
turbando
la
digestione
,
può
essere
causa
di
soffocazioni
,
di
svenimenti
e
fors
'
anche
di
apoplessia
.
Dopo
una
lunga
corsa
od
esercizi
che
richiedono
spreco
di
forze
fisiche
.
Quando
si
ha
qualche
organo
ammalato
,
si
prova
un
malessere
generale
,
perché
il
coito
non
farebbe
altro
che
accrescere
il
male
.
Si
debbono
scansare
o
reprimere
i
desideri
immoderati
,
o
i
trasporti
troppo
focosi
,
perché
logorando
rapidamente
la
macchina
umana
ci
possono
essere
funesti
.
Coloro
che
hanno
stomaco
debole
,
e
che
sono
disposti
alle
affezioni
polmonari
sono
generalmente
inclinati
a
siffatti
piaceri
,
dovranno
dunque
fare
ogni
sforzo
per
frenarsi
,
perché
le
voluttà
sensuali
precipitano
i
battiti
del
cuore
,
producono
delle
congestioni
ai
polmoni
,
che
sono
sempre
funeste
per
chi
tende
alla
tisi
.
Quando
l
'
appetito
venereo
fu
soddisfatto
,
oppure
quando
è
assopito
naturalmente
,
è
sempre
dannoso
alla
salute
il
ridestarlo
con
mezzi
morali
o
fisici
,
perché
bisogna
concedere
agli
organi
genitali
il
loro
istante
di
riposo
.
E
così
dicasi
di
tutti
i
mezzi
usati
dagli
impotenti
.
È
male
gustare
in
piedi
i
piaceri
dell
'
amore
,
perché
lo
spasimo
venereo
,
cagionando
una
forte
tensione
dei
muscoli
degli
arti
inferiori
che
già
portano
il
peso
del
corpo
,
li
affatica
oltre
misura
.
Le
conseguenze
non
si
manifestano
istantaneamente
,
e
fin
che
si
è
giovani
e
robusti
non
ci
si
bada
,
ma
ben
se
ne
accorge
quando
,
vecchi
,
le
gambe
,
ricusando
il
loro
ufficio
,
domandano
l
'
aiuto
del
bastone
,
e
si
affaticano
per
un
nonnulla
,
di
maniera
che
la
stanchezza
vi
accompagna
perfino
a
letto
.
Male
è
ripetere
il
coito
più
volte
,
perché
scuote
il
sistema
nervoso
ed
esaurisce
le
nostre
forze
.
Per
lo
meno
tra
un
accostamento
e
l
'
altro
è
bene
lasciare
l
'
intervallo
di
un
giorno
.
L
'
impotenza
si
riscontra
specialmente
nei
beoni
,
perché
il
loro
sangue
fu
riscaldato
da
liquori
,
da
vivande
aromatiche
,
da
idee
lubriche
,
che
accelerano
i
moti
del
cuore
ed
irritano
il
cervello
.
Può
derivare
anche
da
un
'
alimentazione
povera
,
debilitante
,
dal
regime
latteo
o
esclusivamente
vegetale
e
dall
'
uso
delle
bevande
acide
.
Siccome
le
perdite
della
donna
sono
minori
di
quelle
dell
'
uomo
,
così
essa
può
ripetere
il
coito
più
volte
,
ma
però
è
bene
se
ne
astenga
,
perché
è
provato
che
quelle
che
ne
abusano
vanno
soggette
alle
tristi
affezioni
delle
ovaie
,
della
matrice
,
qualche
volta
anche
al
cancro
.
Dunque
,
riassumendo
,
diremo
:
L
'
assoluta
continenza
,
come
l
'
incontinenza
della
voluttà
d
'
amore
,
sono
due
estremi
riprovati
dalla
natura
e
dalla
ragione
.
Infatti
se
la
continenza
è
conservata
strettamente
è
causa
d
'
una
sequela
di
malattie
e
di
acciacchi
,
e
qualche
volta
dà
luogo
alle
allucinazioni
oscene
,
alla
follia
,
al
delirio
erotico
.
L
'
incontinenza
o
gli
eccessi
,
come
abbiamo
veduto
logorano
istantaneamente
la
salute
,
e
sono
causa
di
sterilità
.
È
il
libertinaggio
che
produce
quegli
esseri
che
poi
crescono
gracili
e
sparuti
;
è
il
libertinaggio
che
riempie
le
sale
degli
ospedali
di
infelici
che
aspettano
la
morte
come
fine
dei
loro
mali
.
Giovani
,
guardatevi
dagli
eccessi
delle
voluttà
sensuali
;
essi
conducono
spesso
alla
morte
.
CAPITOLO
XI
.
Età
virile
e
i
suoi
piaceri
.
PARTE
PRIMA
.
Virilità
.
La
virilità
è
l
'
epoca
più
lunga
della
vita
umana
,
poichè
comincia
qualche
anno
dopo
della
pubertà
,
e
finisce
giunti
alla
prima
vecchiaia
.
Questa
è
l
'
epoca
la
più
felice
della
vita
di
colui
che
non
è
stato
deteriorato
dagli
eccessi
giovanili
,
dalle
malattie
o
dalla
privazione
.
È
l
'
epoca
in
cui
tutti
i
sogni
giovanili
ci
lasciano
,
nella
quale
la
riflessione
prende
il
loro
posto
,
e
la
realtà
si
presenta
senza
tante
illusioni
ai
nostri
occhi
oramai
fatti
esperti
.
Una
rivoluzione
fisica
e
morale
si
è
operata
nel
nostro
organismo
.
L
'
amore
scema
per
dar
luogo
ad
un
affetto
profondo
,
a
una
sincera
devozione
.
L
'
amicizia
diventa
un
bisogno
,
e
getta
nel
nostro
cuore
profonde
radici
.
È
in
questo
periodo
che
i
gusti
diventano
più
serii
e
ragionati
,
e
che
l
'
uomo
tende
a
procurarsi
una
stato
degno
di
lui
nella
società
.
Questa
è
l
'
epoca
dei
lavori
utili
,
nella
quale
i
piaceri
sono
meno
strepitosi
,
ma
più
vivi
,
nella
quale
non
si
gustano
le
distrazioni
se
uon
quando
si
hanno
adempiti
ai
doveri
di
cittadino
,
di
marito
,
di
padre
!
Di
marito
e
di
padre
,
dico
,
perché
in
questi
anni
l
'
uomo
si
cerca
una
sposa
buona
e
gentile
,
e
la
donna
un
compagno
laborioso
ed
onesto
.
Questo
passo
è
il
più
importante
della
vita
,
e
la
prudenza
di
usare
prima
di
stringere
il
nodo
coniugale
non
è
mai
troppa
,
perché
da
questa
unione
dipende
la
nostra
felicità
o
la
nostra
sventura
.
Ho
detto
che
una
grande
rivoluzione
si
è
operata
nel
morale
dell
'
individuo
;
infatti
esso
non
obbedisce
come
da
giovane
alle
prime
impressioni
,
ma
si
lascia
guidare
dalla
ragione
e
dall
'
esperienza
.
Prima
di
intraprendere
una
speculazione
riflette
,
la
guarda
da
tutti
i
suoi
lati
,
e
se
la
trova
dubbia
vi
rinunzia
per
non
esporre
i
suoi
beni
,
giacchè
egli
è
responsabile
anche
del
benessere
della
sua
famiglia
.
Cerca
qualunque
mezzo
onesto
di
arricchire
,
perché
le
ricchezze
acquistate
da
giovane
servono
nella
tarda
età
ed
all
'
educazione
dei
figli
suoi
.
Il
marito
deve
essere
più
sobrio
che
il
celibatario
nei
piaceri
dell
'
amore
e
condurre
una
vita
più
regolata
di
questi
,
perché
i
figli
che
procurerà
saranno
più
belli
e
rigogliosi
.
È
oramai
provato
che
le
qualità
fisiche
e
morali
del
padre
si
trasmettono
direttamente
ai
figli
,
per
cui
quanto
più
il
padre
godrà
una
florida
salute
,
tanto
più
il
figlio
crescerà
forte
e
robusto
.
È
dunque
necessario
per
un
padre
che
senta
il
proprio
dovere
,
che
abbia
a
dar
vita
ai
figli
che
diverranno
utili
alla
patria
,
stante
che
ciò
sta
per
tre
quarti
in
suo
potere
.
Dovrà
perciò
consultare
varii
libri
che
trattano
della
procreazione
,
fra
i
quali
anche
la
nostra
Hygiène
du
mariage
.
PARTE
SECONDA
Età
matura
.
L
'
età
matura
non
è
che
la
continuazione
della
virilità
,
quindi
tutte
le
qualità
che
in
quell
'
epoca
già
germogliavano
ora
prendono
vita
e
si
manifestano
.
Infatti
questa
è
l
'
epoca
la
più
pratica
della
vita
.
È
l
'
epoca
nella
quale
si
cercano
avidamente
le
ricchezze
,
le
cariche
,
gli
onori
,
nella
quale
l
'
uomo
si
occupa
con
ardore
per
aumentare
il
proprio
benessere
e
stabilirsi
una
fortuna
.
Quando
i
mezzi
che
egli
adopera
per
giungere
al
suo
fine
sono
onesti
,
allora
non
si
può
che
applaudire
,
ma
pur
troppo
non
tutti
li
impiegano
.
Questi
,
quantunque
dispensino
oro
,
dovunque
passano
,
dovrebbero
essere
disprezzati
!
Ma
non
lo
sono
;
l
'
oro
accieca
gli
occhi
del
volgo
,
e
purchè
gli
si
dia
denaro
non
svela
le
macchie
che
intaccherebbero
l
'
onore
di
questi
ricchi
.
Ai
nostri
tempi
la
potenza
del
danaro
è
sì
grande
che
con
esso
si
acquista
persino
l
'
onore
!
PARTE
TERZA
.
Piaceri
dell
'
età
matura
.
Siccome
nell
'
età
matura
il
cerchio
delle
relazioni
è
più
largo
che
durante
la
giovinezza
,
così
i
piaceri
saranno
più
numerosi
,
perché
maggiori
saranno
anche
le
soddisfazioni
.
Però
le
inclinazioni
ed
i
gusti
dell
'
uomo
in
questo
periodo
si
sono
cangiati
.
L
'
ardore
giovanile
che
lo
animava
nelle
sue
partite
di
piacere
è
scomparso
.
Gioie
più
calme
e
meno
effimere
sottentrarono
a
quelle
folli
e
strepitose
.
Ancora
gli
piacciono
i
divertimenti
,
i
solazzi
,
i
passatempi
,
ma
pur
godendoli
,
ha
sempre
innanzi
agli
occhi
il
fine
de
'
suoi
desiderii
.
In
quest
'
epoca
c
'
è
molta
varietà
di
piaceri
a
seconda
del
diverso
grado
che
si
occupa
nell
'
umano
consorzio
.
Pel
commerciante
i
prosperi
e
lucrosi
affari
sono
fonti
di
piacere
,
come
le
fortunate
speculazioni
pel
capitalista
,
un
isperato
raccolto
per
l
'
agricoltore
,
un
'
abbondante
messe
per
l
'
affittaiuolo
,
ecc
.
Non
è
forse
un
'
immensa
gioia
per
uno
scrittore
che
una
sua
opera
ottenga
un
favorevole
successo
?
Per
un
poeta
,
per
un
pittore
sapere
che
il
suo
nome
vola
di
bocca
in
bocca
accompagnato
da
elogi
e
ammirazione
?
Non
è
forse
una
gioia
sincera
quella
dell
'
impiegato
,
del
soldato
che
avanza
di
grado
,
che
si
rende
superiore
ai
compagni
per
la
sua
abilità
?
E
lo
scienziato
che
dopo
un
faticoso
studio
e
un
indefesso
lavoro
giunge
ad
ottenere
una
scoperta
che
renderà
un
immenso
servizio
all
'
umanità
non
prova
nell
'
anima
una
calda
soddisfazione
,
una
gioia
ineffabile
?
Infiniti
sono
i
piaceri
di
questo
genere
,
che
potrei
enumerare
,
sempre
graditi
agli
uomini
eletti
.
Gli
onori
,
le
decorazioni
,
le
distinzioni
,
ecc
.
sono
quelle
che
solleticano
vivamente
l
'
amor
proprio
dell
'
uomo
di
questa
età
.
Il
piacere
che
si
prova
giungendo
in
possesso
di
una
decorazione
,
per
esempio
,
è
tanto
più
grande
quanto
maggiori
furono
le
difficoltà
che
si
sorpassarono
per
arrivarvi
.
Però
bisogna
guardarsi
da
questi
generi
di
piaceri
,
perché
alle
volte
si
provano
delle
disillusioni
e
degli
acerbi
disinganni
,
vedendo
onorato
chi
non
ne
ha
punto
i
meriti
e
vedendo
sè
dimenticati
.
Ma
non
affliggetevi
per
questo
,
chè
il
merito
e
la
virtù
sempre
sono
ricompensati
!
PARTE
QUARTA
.
Piaceri
paterni
e
materni
.
Nell
'
età
matura
i
piaceri
della
tavola
sono
più
sentiti
e
più
ricercati
,
perché
quivi
generalmente
l
'
uomo
laborioso
riposando
delle
fatiche
giornaliere
,
prova
i
più
cari
piaceri
della
famiglia
.
È
infatti
a
tavola
che
il
padre
di
famiglia
si
trova
circondato
dai
suoi
cari
figliuoletti
,
e
quando
l
'
appetito
non
manca
a
nessuno
,
il
pranzo
è
allegro
e
chiassoso
,
perché
in
quest
'
ora
in
cui
tutti
sono
riuniti
si
raccontano
le
cose
della
giornata
,
e
generalmente
l
'
allegria
regna
tra
la
famigliuola
.
Il
pranzo
del
celibe
invece
è
privo
di
tutta
questa
gioia
sincera
,
anzi
è
il
più
delle
volte
freddo
e
melanconico
,
perché
il
suo
cuore
non
si
apre
alle
dolcezze
infinite
che
procurano
una
moglie
affettuosa
e
dei
vispi
fanciulletti
.
Gioia
e
piacere
maggiore
provano
il
padre
o
la
madre
quando
ricorre
il
santo
del
loro
nome
,
perché
i
figli
lor
fanno
a
gara
a
preparare
loro
mille
sorprese
,
che
loro
attesti
il
loro
affetto
e
la
loro
riconoscenza
.
E
questi
sono
piaceri
vivi
,
che
scendono
soavi
al
cuore
,
e
vi
lasciano
traccie
indelebili
,
sono
piaceri
che
sorpassano
di
lunga
quelli
che
si
gustano
al
teatro
,
a
un
ballo
,
ad
un
festino
,
sono
piaceri
infine
che
non
può
immaginare
se
non
chi
ha
moglie
ed
è
padre
di
figli
amorosi
ed
educati
.
PARTE
QUINTA
.
L
'
uomo
prudente
che
desidera
una
vecchiaia
esente
da
infermità
deve
essere
in
particolar
modo
sobrio
dei
piaceri
dell
'
amore
dai
40
ai
50
anni
,
perché
,
sebbene
l
'
uomo
si
trovi
ancora
forte
e
robusto
,
pure
,
essendo
la
perdita
di
fluido
nerveo
piuttosto
copioso
,
così
ne
deriva
un
indebolimento
muscolare
,
e
alle
volte
un
malessere
non
si
ripara
che
col
tempo
e
talora
imperfettamente
.
Dalla
sua
nascita
sino
ai
40
anni
le
funzioni
organiche
dell
'
uomo
crescono
crescono
,
poi
rimanendo
un
po
'
stazionarie
,
decrescono
sensibilmente
.
Come
nelle
altre
età
l
'
amore
è
un
grato
piacere
,
così
lo
è
anche
nell
'
età
matura
,
ma
il
marito
non
ha
per
iscopo
dell
'
amore
il
solo
piacere
.
Esso
pensa
alla
prole
,
perché
in
questa
età
la
si
desidera
ardentemente
.
Ripeteremo
dunque
che
l
'
uomo
ammogliato
deve
essere
più
che
mai
sobrio
dei
piaceri
d
'
amore
,
perché
questi
diminuiscono
le
sue
forze
fisiche
ed
intellettuali
,
delle
quali
più
che
mai
abbisogna
,
e
perché
deve
sentire
il
dovere
di
procreare
figli
forti
e
robusti
,
e
se
il
suo
corpo
è
sciupato
gli
esseri
a
cui
darà
la
vita
saranno
pure
deboli
e
gracili
.
Infatti
è
oramai
provato
l
'
ereditorietà
delle
qualità
fisiche
e
morali
del
padre
,
e
se
quest
'
opera
lo
permettesse
si
potrebbero
citare
mille
esempi
a
testimonianza
.
Ripetiamo
dunque
per
conclusione
che
coloro
i
quali
nella
giovinezza
fuggono
gli
eccessi
e
i
disordini
,
godono
nella
virilità
maggior
numero
di
piaceri
.
CAPITOLO
XII
.
Nubilità
Età
matura
.
Quantunque
i
piaceri
della
donna
sieno
meno
numerosi
e
svariati
di
quelli
dell
'
uomo
,
pure
non
sono
meno
vivi
,
anzi
le
donne
li
sentono
maggiormente
e
più
profondamente
di
noi
.
Il
sogno
della
giovinetta
è
di
potersi
unire
con
un
nodo
indissolubile
all
'
uomo
che
ama
,
che
ha
fatto
sossultare
il
suo
cuore
,
e
di
poter
legittimare
il
suo
amore
col
matrimonio
.
E
il
giorno
di
nozze
rimane
sempre
scolpito
nel
suo
cuore
come
un
lieto
e
sacro
ricordo
.
La
gioia
della
giovane
sposa
sempre
più
si
aumenta
quando
ella
sentirà
portare
nel
seno
il
frutto
del
suo
amore
,
perché
presto
avrà
la
consolazione
di
sentirsi
chiamare
col
dolce
nome
di
madre
!
Nulla
è
più
dolce
infatti
per
una
donna
di
vedersi
circondata
da
una
corona
di
figliuoletti
vispi
e
graziosi
.
La
donna
incinta
negli
antichi
tempi
era
stimata
ed
onorata
da
tutti
.
Presso
i
Romani
e
presso
i
Greci
si
prodigavano
tutte
le
cure
le
più
amorose
.
La
condizione
non
influiva
nulla
,
la
donna
incinta
aveva
la
preminenza
su
tutti
,
perché
essa
doveva
dare
alla
patria
un
cittadino
di
più
.
I
Greci
si
alzavano
rispettosamente
all
'
avvicinarsi
di
una
donna
in
istato
di
gravidanza
,
e
anche
oggi
la
società
civile
prodiga
le
più
minuziose
attenzioni
alla
donna
che
sta
per
diventare
madre
di
famiglia
.
Voi
donne
che
non
avete
scelto
un
compagno
,
se
comprendeste
le
soavi
gioie
della
maternità
,
sono
sicuro
che
invidiereste
colei
che
tiene
fra
le
sue
braccia
un
bambinello
vezzoso
,
che
lo
nutre
col
suo
latte
,
che
lo
bacia
,
che
lo
accarezza
,
e
per
ricompensa
vuole
da
lui
un
sorriso
che
dimostri
la
sua
contentezza
.
Non
si
possono
descrivere
con
parole
le
emozioni
,
le
gioie
che
può
provare
una
madre
,
emozioni
sempre
dolci
,
gioie
sempre
ineffabili
.
Il
marito
poi
,
quantunque
abbrutito
dai
vizii
,
prodiga
alla
moglie
incinta
le
attenzioni
di
cui
egli
è
capace
.
La
gravidanza
dunque
è
l
'
epoca
più
importante
della
vita
femminile
.
CAPITOLO
XIII
.
Igiene
dell
'
età
matura
.
L
'
igiene
di
questa
età
comprende
le
azioni
della
vita
fisica
e
morale
,
ma
principalmente
sulle
tendenze
essa
deve
apportare
i
suoi
consigli
.
Come
già
abbiamo
accennato
,
ciò
che
si
impadronisce
dell
'
uomo
a
questa
età
è
l
'
ambizione
e
la
vanità
.
È
infatti
in
questa
età
che
l
'
uomo
ambisce
alle
cariche
,
agli
onori
,
alle
ricchezze
,
alle
distinzioni
.
Questa
passione
se
non
oltrepassa
i
limiti
è
di
vantaggio
all
'
uomo
,
perché
gli
dà
il
coraggio
e
il
desiderio
di
sopportare
e
di
riescire
.
Ma
se
tale
passione
oltrepassa
i
limiti
,
allora
è
dannosa
e
rende
all
'
individuo
che
è
assalito
la
vita
pesante
e
penosa
.
È
allora
che
il
desiderio
di
possedere
ricchezze
,
di
acquistare
una
fortuna
,
si
impossessa
di
lui
e
gli
resta
nella
mente
come
un
'
idea
fissa
.
Si
combatta
dunque
questa
passione
al
suo
nascere
,
si
cerchi
qualunque
mezzo
per
soffocarla
,
perché
la
tendenza
all
'
acquisività
,
spinta
all
'
eccesso
,
può
diventare
avarizia
,
e
all
'
avarizia
va
sempre
unita
l
'
invidia
,
questa
passione
che
rode
sordamente
l
'
animo
dell
'
uomo
,
e
che
sempre
cresce
e
mai
non
gli
lascia
riposo
.
Tuttavia
anche
quando
questa
passione
si
è
impadronita
di
noi
non
bisogna
mai
disperare
,
perché
con
forza
d
'
animo
si
può
sradicarla
dal
cuore
.
I
mezzi
che
si
suggeriscono
sono
i
soliti
che
distruggono
il
nostro
spirito
,
e
ci
offrono
nuovi
piaceri
.
Tali
sono
la
caccia
,
la
pesca
,
la
scherma
,
i
viaggi
,
l
'
equitazione
,
ecc
.
I
piaceri
che
in
questa
età
predominano
sono
i
piaceri
della
tavola
.
Abbiamo
già
detto
che
l
'
individuo
giunto
a
questa
età
ricerca
tutte
le
vivande
le
più
piacevoli
e
i
vini
più
squisiti
,
perché
questi
piaceri
sono
quelli
che
maggiormente
rallegrano
l
'
individuo
.
Questi
piaceri
,
gustati
moderatamente
,
sono
di
vantaggio
all
'
uomo
,
perché
gli
procurano
distrazioni
e
gioie
,
essendochè
si
riunisce
in
liete
brigate
d
'
amici
e
di
compagni
.
Ma
se
questi
piaceri
occupano
troppo
la
mente
dell
'
individuo
,
allora
degenerano
nella
ghiottornia
,
vizio
che
,
oltre
all
'
essere
sprezzato
da
tutti
,
può
nuocere
immensamente
alla
salute
.
L
'
abuso
delle
vivande
stuzzicanti
e
dei
liquori
sono
cagioni
di
gravissime
infermità
che
,
sviluppandosi
presto
o
tardi
,
sono
però
d
'
una
gravezza
talora
irrimediabile
.
Le
bevande
alcooliche
in
ispecie
portano
un
immenso
danno
al
sistema
nervoso
,
e
producendo
sconcerti
nel
cervelletto
,
intorpidiscono
l
'
intelligenza
dell
'
individuo
che
ne
abusa
,
rendendolo
vecchio
prima
del
tempo
e
inutile
a
sè
stesso
ed
alla
società
.
Con
tutto
ciò
però
io
non
biasimo
gli
allegri
pranzi
di
famiglia
,
perché
sono
essi
mezzi
eccellenti
per
far
nascere
le
gioie
sì
pure
e
sì
sante
come
quelle
dell
'
amicizia
.
Però
ricorderò
ancora
che
coloro
che
sono
ingordi
e
mangiano
più
del
bisogno
diventano
stupidi
,
sonnacchiosi
,
pigri
,
vanno
soggetti
a
malattie
infiammatorie
e
possono
con
tutte
le
probabilità
essere
colpiti
d
'
apoplessia
.
Gli
uomini
dovrebbero
fare
come
fanno
gli
animali
;
mangiare
e
bere
solamente
quando
hanno
fame
e
sete
,
e
non
stuzzicare
l
'
appetito
per
gustare
gli
squisiti
cibi
e
le
delicate
vivande
.
Fin
che
si
è
giovani
la
costituzione
è
robusta
,
e
non
sente
le
tristi
conseguenze
degli
eccessi
,
ma
giunti
all
'
età
matura
gli
organi
,
trovandosi
logorati
,
non
prestano
intiero
il
loro
ufficio
,
e
troppo
tardi
si
rimpiangono
i
bagordi
trascorsi
.
CAPITOLO
XIV
.
Prima
vecchiaia
.
La
prima
vecchiaia
comprende
nell
'
uomo
il
periodo
dai
50
ai
65
anni
,
nella
donna
dai
45
ai
55
.
Periodo
poi
che
in
ambo
i
sessi
varia
in
più
od
in
meno
a
seconda
della
costituzione
dell
'
individuo
che
gli
fu
trasmessa
dai
genitori
.
Questa
età
è
per
taluni
piena
di
acciacchi
,
per
altri
scorre
limpida
e
serena
.
È
in
questa
epoca
che
si
manifestano
tutte
le
tristi
conseguenze
degli
eccessi
giovanili
,
è
in
questa
epoca
che
si
riprovano
tutti
gli
abusi
ed
anche
le
soverchie
continenze
.
Se
invece
nella
giovane
età
l
'
individuo
ha
condotto
una
vita
regolare
,
ed
i
disordini
ed
i
vizi
non
hanno
logorato
i
suoi
organi
,
allora
la
prima
vecchiaia
può
essergli
grata
,
perché
ancora
può
provare
varii
piaceri
.
Quando
però
l
'
età
del
declino
arriva
si
devono
raddoppiare
le
attenzioni
e
le
cure
,
perché
il
minimo
eccesso
è
in
questa
età
fatale
.
I
piaceri
che
si
provano
in
questa
età
non
sono
molto
variati
,
perché
a
60
anni
si
affatica
facilmente
.
Si
cerchino
quindi
quei
piaceri
che
richiedono
minor
spreco
di
forze
muscolari
.
Si
abbandoneranno
dunque
le
passeggiate
lunghe
,
le
partite
di
caccia
,
di
pesca
,
di
campagna
.
Si
cercheranno
invece
le
riunioni
d
'
amici
nei
caffè
o
nei
clubs
,
i
concerti
;
si
frequenteranno
i
teatri
,
le
accademie
musicali
,
le
case
private
,
le
distrazioni
artistiche
.
Questa
è
l
'
età
nella
quale
si
attende
con
più
pazienza
ai
lavori
non
faticosi
.
Per
un
pittore
od
uno
scultore
questa
è
l
'
età
nella
quale
più
diligentemente
attende
ai
suoi
artistici
lavori
.
Nelle
lunghe
sere
d
'
inverno
questi
buoni
vecchietti
cercano
di
scacciare
la
noia
facendo
una
partitina
agli
scacchi
,
alle
carte
,
a
dama
o
a
dominò
.
Inoltre
il
piacere
più
sviluppato
in
questa
età
è
quello
della
tavola
.
In
quest
'
epoca
però
non
si
bada
alla
quantità
ma
specialmente
alla
qualità
del
cibo
,
e
al
vecchio
piace
immensamente
di
vedersi
davanti
una
tavola
bene
imbandita
e
ama
gustare
un
po
'
di
molti
cibi
squisiti
.
Si
guardi
però
il
vecchio
dalla
ghiottornia
,
perché
una
sola
indigestione
può
essergli
fatale
.
Siate
dunque
prudenti
,
perché
anche
il
proverbio
dice
:
Chi
più
mangia
meno
mangia
.
CAPITOLO
XV
.
Dell
'
erotismo
nella
vecchiaia
.
Quando
l
'
individuo
,
uomo
o
donna
,
è
giunto
alla
vecchiaia
deve
astenersi
assolutamente
dai
piaceri
che
procura
l
'
amore
.
Quantunque
la
facoltà
riproduttrice
occupi
la
più
gran
parte
della
vita
umana
,
pure
finisce
al
cominciare
della
vecchiaia
,
ossia
verso
i
60
o
65
anni
.
Le
forze
dell
'
uomo
verso
questa
età
sempre
più
diminuiscono
,
e
per
lo
più
anche
i
suoi
desiderii
.
Così
vuole
natura
.
L
'
imprudente
che
osasse
infrangere
queste
leggi
si
troverebbe
ben
presto
pentito
,
perché
andrebbe
incontro
ad
amare
disillusioni
.
E
pur
troppo
si
è
constatato
che
in
questa
età
i
desiderii
si
ridestano
in
molti
con
una
insolita
forza
,
e
si
mantengono
con
una
certa
costanza
nella
mente
del
misero
che
ne
è
assalito
.
Questo
,
invece
di
accarezzare
e
secondare
tali
desiderii
,
deve
fare
di
tutto
onde
allontanarli
da
sè
.
E
pur
troppo
nella
maggioranza
dei
casi
ciò
non
avviene
.
Il
vecchio
che
è
assalito
da
questi
nocivi
desiderii
,
cerca
ogni
mezzo
per
poter
soddisfarli
e
per
ristabilire
la
sua
attitudine
genitale
.
Infelice
!
esso
forse
ignora
il
danno
che
da
ciò
deriva
.
Esso
forse
ignora
la
malattia
,
gli
acciacchi
che
lo
assaliranno
,
conseguenze
di
questa
insana
passione
.
Ebbene
legga
attentamente
queste
poche
righe
,
e
se
ragiona
si
asterrà
per
sempre
dal
gustare
i
piaceri
dell
'
amore
.
Ogni
sacrifizio
che
il
vecchio
dedica
all
'
amore
è
una
parte
della
salute
,
della
sua
stessa
esistenza
che
da
lui
sen
fugge
.
Di
più
il
vecchio
che
si
abbandona
ai
piaceri
venerei
subisce
un
enorme
disperdimento
di
fluido
nerveo
,
e
siccome
questa
perdita
non
si
può
riparare
come
in
gioventù
,
ne
deriva
che
lo
individuo
resta
abbattuto
per
settimane
intere
.
L
'
abuso
poi
produce
delle
laboriose
digestioni
,
delle
notti
insonni
,
delle
tremende
infiammazioni
alla
vescica
e
mille
altre
malattie
che
conducono
l
'
individuo
alla
tomba
.
Si
guardi
bene
da
ciò
il
vecchio
,
perché
se
coltiva
la
sua
lubrica
immaginazione
può
essere
colpito
da
quella
schifosa
malattia
che
abbiamo
precedentemente
descritta
:
la
follia
erotica
!
CAPITOLO
XVI
.
Prima
vecchiaia
,
sue
distrazioni
e
suoi
piaceri
.
Anche
la
prima
vecchiaia
che
,
come
abbiamo
già
detto
,
corre
dai
60
ai
70
anni
,
può
offrire
i
suoi
piaceri
e
le
sue
distrazioni
.
Il
vecchio
che
è
arrivato
a
questa
età
senza
aver
abusato
delle
cose
mondane
,
senza
essere
in
preda
a
dolori
e
ad
afflizioni
morali
,
e
che
si
trova
in
condizioni
agiate
,
può
condurre
una
vita
abbastanza
felice
,
accontentandosi
del
proprio
stato
,
e
cercando
le
distrazioni
proprie
alla
sua
età
.
Questa
per
chi
ha
lavorato
per
tutta
la
vita
è
un
'
epoca
di
riposo
,
è
un
'
epoca
nella
quale
,
non
essendo
più
soggetto
agli
usi
del
mondo
,
può
condurre
una
vita
indipendente
e
gustare
la
sua
libertà
.
Questa
età
riesce
più
ricca
di
distrazioni
per
colui
che
ha
avuto
la
fortuna
d
'
istruirsi
.
Infatti
quale
migliore
distrazione
della
conversazione
per
un
vecchio
?
Quale
maggior
passatempo
di
discutere
su
mille
cose
tra
parenti
e
amici
?
La
conversazione
in
generale
è
piacevole
pel
vecchio
,
perché
egli
ama
riandare
coi
suoi
amici
d
'
infanzia
sulle
cose
passate
,
sugli
avvenimenti
,
sulle
peripezie
comuni
della
giovinezza
;
ed
ora
che
si
è
divenuti
più
riflessivi
,
si
considerano
attentamente
le
scapate
giovanili
,
e
se
ne
cavano
utili
avvertimenti
per
la
gioventù
nascente
.
Anche
la
lettura
offre
un
gradevole
passatempo
pel
vecchio
istruito
,
perché
non
solo
trova
diletto
nella
lettura
dei
giornali
,
ma
anche
nelle
produzioni
letterarie
rinomate
,
e
si
compiace
di
vedere
i
progressi
nelle
arti
e
nelle
scienze
.
In
questa
età
si
apprezzano
quei
lavori
classici
che
da
giovani
si
trascuravano
,
e
si
leggono
e
si
analizzano
con
piacere
.
Ma
il
più
dolce
piacere
che
il
vecchio
possa
provare
si
è
quello
del
far
del
bene
.
E
per
far
ciò
non
occorrono
le
ricchezze
;
un
consiglio
,
un
saggio
avvertimento
,
una
correzione
a
tempo
possono
apportare
più
utili
frutti
che
una
manciata
d
'
oro
.
Il
far
del
bene
non
consiste
solo
,
come
molti
lo
credono
,
di
distribuire
elemosine
quà
e
là
dove
la
miseria
fa
strage
;
vi
sono
infelici
che
muoiono
di
fame
piuttosto
che
abbassarsi
a
domandar
l
'
elemosina
.
Il
vecchio
che
ama
di
vedersi
venerato
e
amato
da
tutti
deve
andare
egli
stesso
a
visitare
gli
ammalati
,
a
soccorrere
i
poverelli
;
in
persona
deve
penetrare
nei
più
oscuri
bugigattoli
,
incoraggiare
il
misero
,
procurargli
un
utile
lavoro
,
asciugare
le
lagrime
agli
orfanelli
.
Egli
deve
cercare
di
mantenere
la
pace
ovunque
egli
possa
,
egli
deve
avviare
i
giovani
sulla
retta
strada
del
buono
,
del
bello
,
del
vero
;
egli
deve
cercare
di
lenire
i
dolori
,
calmare
gli
affanni
!
Egli
insomma
deve
mettere
la
sua
esperienza
a
profitto
di
quei
poverelli
che
si
trovano
in
condizioni
d
'
abbisognarne
.
Così
facendo
egli
sarà
da
tutti
benedetto
,
i
suoi
protetti
e
i
suoi
beneficati
pregheranno
per
lui
l
'
Ente
Supremo
.
La
sua
vita
trascorrerà
lieta
e
serena
,
l
'
orizzonte
sempre
azzurro
gli
arriderà
sempre
,
non
una
nube
offuscherà
il
suo
avvenire
e
camminerà
verso
la
tomba
su
un
allegro
cammino
coperto
di
fiori
.
La
sua
coscienza
sarà
pura
e
tranquilla
,
un
'
interna
soddisfazione
lo
renderà
contento
perché
tutti
lo
mostreranno
a
dito
,
come
il
benefattore
dei
poveri
,
il
consolatore
degli
afflitti
.
E
quando
Iddio
lo
chiamerà
a
sè
,
egli
morrà
rimpianto
da
tutti
i
suoi
protetti
,
che
rimanderanno
il
suo
nome
ai
posteri
a
eterna
memoria
della
loro
sincera
gratitudine
e
riconoscenza
.
CAPITOLO
XVII
.
Seconda
vecchiaia
PARTE
PRIMA
.
La
seconda
vecchiaia
comincia
nel
70°
anno
,
e
finisce
verso
il
79°
anno
più
anno
meno
e
seconda
della
costituzione
del
regime
e
della
condizione
sociale
dell
'
individuo
.
Questa
età
,
secondo
i
fisiologi
,
sarebbe
la
penultima
della
vita
umana
,
ma
è
ben
raro
che
l
'
individuo
che
raggiunga
questo
periodo
sia
ancora
in
buona
salute
,
perché
di
rado
un
giovane
si
mantiene
lontano
dai
vizi
e
dagli
abusi
.
Gli
svaghi
e
i
passatempi
di
questa
età
sono
affini
a
quelli
della
precedente
,
solo
che
diventano
molto
più
rari
.
Il
vecchio
a
70
anni
desidera
la
quiete
,
il
riposo
.
Le
distrazioni
che
ancora
gli
rimangono
sono
la
compagnia
di
un
amico
d
'
infanzia
,
la
tavola
,
la
pipa
o
la
tabacchiera
.
Ciò
che
a
un
settuagenario
torna
molto
caro
e
gradito
è
il
discorrere
della
sua
gioventù
,
delle
sue
avventure
,
delle
sue
buone
azioni
,
e
una
debolezza
comune
a
tutti
i
vecchi
è
quella
di
sentirsi
lodare
.
Un
altro
piacere
speciale
a
certi
individui
è
quello
di
ammassare
ricchezze
per
paura
che
abbia
loro
a
mancare
il
necessario
,
anche
quando
hanno
denaro
più
del
bisogno
.
Coloro
poi
che
furono
prodighi
in
gioventù
sono
ora
tanto
più
parchi
ed
economi
.
Qualità
del
resto
che
gli
eredi
trovano
buona
quando
il
vecchio
non
si
assoggetti
a
privazioni
.
PARTE
SECONDA
.
Dell
'
abitudine
e
della
noia
dei
vecchi
.
Pei
vecchi
settuagenari
l
'
abitudine
è
divenuta
una
necessità
,
una
propensione
irresistibile
della
loro
esistenza
che
bisogna
guardarsi
bene
dal
contrastare
,
perché
ne
potrebbe
derivare
uno
sconcerto
nel
debole
organismo
dell
'
individuo
.
Nei
vecchi
le
abitudini
si
verificano
su
tutte
le
cose
e
su
tutte
le
circostanze
della
vita
.
Inutile
è
l
'
enumerare
tutte
le
occupazioni
,
gli
svaghi
dei
quali
un
vecchio
può
formarsi
un
'
abitudine
.
Diverse
sono
a
seconda
del
suo
grado
,
della
sua
posizione
sociale
.
Così
può
riscontrarsi
l
'
abitudine
di
alzarsi
e
coricarsi
ad
una
data
ora
,
di
fare
quella
data
passeggiata
,
quella
tale
visita
,
di
frequentare
una
conversazione
,
un
caffè
,
ecc
.
;
abitudini
che
se
gli
sono
contrariate
,
il
vecchio
diventa
irascibile
,
si
inquieta
e
si
attrista
.
E
infatti
è
evidente
.
Il
poveretto
a
quest
'
età
,
non
potendo
gustare
certi
piaceri
,
non
potendo
avere
altri
svaghi
,
si
attacca
vivamente
a
questi
ultimi
passatempi
che
gli
rimangono
per
non
restare
solo
e
non
lasciarsi
sopraffare
dalla
noia
.
La
noia
infatti
è
uno
dei
principali
nemici
della
nostra
salute
.
La
noia
colpisce
il
nostro
fisico
e
il
nostro
morale
.
Essa
ci
abbatte
e
ci
annichilisce
rendendoci
incapaci
di
operare
con
saggia
energia
.
Ciò
che
mantiene
viva
ed
animata
la
vita
nostra
è
la
speranza
di
raggiungere
un
fine
che
abbiamo
concepito
.
Se
questa
speranza
per
varii
motivi
viene
a
cessare
,
cessa
anche
lo
stimolo
,
l
'
eccitante
della
vita
,
la
noia
sopravviene
e
l
'
uomo
da
questa
assalito
più
non
vive
,
ma
vegeta
.
Se
la
noia
è
mortale
per
un
giovane
,
lascio
immaginare
al
lettore
quanto
funesta
sia
per
un
vecchio
la
cerchia
delle
cui
distrazioni
è
sì
ristretta
.
Quando
essa
assalisce
il
povero
settuagenario
,
esso
non
desidera
altro
che
la
morte
venga
a
por
fine
alla
sua
monotona
e
melanconica
vita
di
amarezze
e
di
rimpianti
.
Felice
è
il
letterato
,
il
filosofo
e
l
'
artista
che
s
'
invecchia
;
per
loro
la
vecchiezza
non
ha
queste
mortali
ore
di
noie
e
di
scoraggiamento
.
Felice
il
vecchio
che
ha
la
fortuna
di
passare
gli
ultimi
suoi
anni
in
grembo
alla
sua
famiglia
,
circondato
dai
figli
amorosi
e
da
una
allegra
corona
di
nipotini
.
Per
lui
le
ore
scorrono
piacevoli
e
serene
!
Felice
anche
il
settuagenario
contadino
,
che
,
conducendo
una
vita
operosa
,
quantunque
dura
e
faticosa
,
non
può
essere
assalito
dalla
noia
.
Felice
infine
il
vecchio
che
da
giovane
ha
condotta
una
vita
regolata
,
perché
godendo
ora
buona
salute
,
può
camminare
ridente
e
sereno
verso
l
'
età
del
declino
.
PARTE
TERZA
.
Decrepitezza
.
La
decrepitezza
è
l
'
ultima
fase
della
vita
umana
.
Pochi
sono
coloro
che
vi
arrivano
,
e
questi
pochi
sono
tormentati
da
acciacchi
e
da
diversi
malanni
.
In
quest
'
epoca
le
distrazioni
sono
infinitamente
rare
.
L
'
ottuagenario
,
essendo
molto
debole
,
ha
bisogno
d
'
un
costante
riposo
,
quindi
le
lunghe
passeggiate
più
non
convengono
a
lui
.
Esso
pone
la
sua
vita
quasi
sempre
seduto
sul
seggiolone
.
Le
sue
membra
inferiori
essendosi
di
molto
affievolite
hanno
bisogno
d
'
un
bastone
sul
quale
appoggiarsi
per
camminare
.
I
sensi
più
non
gli
servono
,
perché
funzionano
imperfettamente
;
il
gusto
è
quello
che
ancor
più
gli
serve
.
Lo
stomaco
,
se
ha
condotto
una
vita
regolata
nelle
fasi
precedenti
della
vita
,
funziona
regolarmente
,
e
quindi
anche
la
salute
sarà
buona
.
L
'
unico
passatempo
che
resta
all
'
ottuagenario
è
la
conversazione
.
Però
egli
ama
sempre
discorrere
delle
passate
cose
,
e
trova
che
tutto
una
volta
andava
meglio
,
che
il
mondo
presentava
più
attrattive
,
che
insomma
ora
più
non
si
progredisce
e
che
si
comincia
a
deteriorare
.
Così
sembrano
le
cose
a
lui
,
perché
i
suoi
sensi
affievoliti
non
funzionano
che
imperfettamente
,
E
conducendo
questa
vita
abbastanza
monotona
ogni
giorno
s
'
avvicina
ad
una
morte
serena
e
tranquilla
.
Pochi
però
arrivano
alla
morte
senile
.
I
più
sono
colpiti
avanti
la
caducità
.
CAPITOLO
XVIII
.
Dei
sensi
.
Come
la
storia
naturale
ce
lo
insegna
,
cinque
sono
i
sensi
umani
.
La
vista
,
l
'
udito
,
l
'
odorato
,
il
gusto
,
il
tatto
.
Per
mezzo
di
essi
noi
siamo
suscettivi
di
dolore
o
di
piacere
.
I
sensi
ricevono
la
impressione
esterna
,
la
quale
viene
immediatamente
trasmessa
al
cervello
per
mezzo
dei
nervi
.
Colui
che
possiede
i
suoi
sensi
in
tutta
la
loro
integrità
può
essere
felice
,
perché
sopra
essi
agiscono
tutti
gli
eccitanti
della
vita
.
Per
ragioni
plausibili
ed
incontrastate
i
fisiologi
hanno
collocato
i
sensi
in
ordine
di
merito
come
più
sopra
li
abbiamo
accennati
.
La
vista
occupa
il
primo
posto
,
perché
è
il
senso
il
più
delicato
e
sottile
.
La
retina
,
principale
organo
della
visione
,
è
il
prolungamento
dei
nervi
ottici
,
è
perciò
quindi
che
gli
occhi
brillano
del
fuoco
della
mente
.
L
'
udito
,
che
occupa
il
secondo
posto
,
ha
pure
la
sua
origine
nel
cervello
.
È
un
senso
abbastanza
esteso
perché
possiamo
intendere
i
suoni
più
minuti
a
grandi
distanze
.
L
'
odorato
,
che
ha
col
cervello
meno
intimità
,
ha
anche
una
sfera
d
'
azione
poco
estesa
.
Il
gusto
,
che
occupa
il
quarto
posto
,
è
ancora
più
lontano
del
cervello
e
non
agisce
se
non
colle
molecole
colle
quali
è
in
contatto
.
Il
tatto
infine
,
che
occupa
il
quinto
posto
,
è
il
più
esteso
,
e
si
esercita
immediatamente
su
tutti
i
corpi
sottomessi
alla
sua
azione
.
A
seconda
della
corrispondenza
e
dell
'
armonia
che
esiste
fra
questi
sensi
,
le
facoltà
intellettuali
sono
altrettanto
sviluppate
.
Per
esempio
,
le
orecchie
,
gli
occhi
ben
conformati
trasmettono
rigorosamente
al
cervello
le
sensazioni
che
provano
.
Siccome
la
vista
e
l
'
udito
sono
in
maggior
relazione
col
cervello
,
così
questi
,
ricevendo
le
impressioni
del
bello
,
sono
detti
sensi
superiori
.
Il
gusto
e
il
tatto
invece
,
che
ne
sono
più
lontani
,
non
ricevono
che
impressioni
fisiche
,
perciò
chiamaronsi
sensi
inferiori
.
L
'
odorato
appartiene
tanto
alla
prima
,
quanto
alla
seconda
categoria
a
seconda
delle
occasioni
.
Quanto
più
i
sensi
superiori
sono
esercitati
,
tanto
meno
hanno
preponderanza
gli
inferiori
e
viceversa
.
In
generale
un
senso
più
degli
altri
esercitato
sempre
più
si
sviluppa
e
prepondera
su
noi
.
Per
esempio
,
i
fanciulli
che
hanno
bisogno
di
mangiare
sovente
si
mostrano
ordinariamente
golosi
,
ecc
.
PARTE
PRIMA
.
Piaceri
dei
sensi
.
Vista
.
La
vista
,
come
senso
superiore
,
è
fonte
di
piaceri
d
'
un
ordine
elevato
.
Questi
piaceri
colpiscono
ordinariamente
l
'
immaginazione
,
mettendo
in
attuazione
le
facoltà
intellettuali
.
Infinite
sono
le
impressioni
che
ci
procura
la
vista
,
impressioni
gradevoli
o
dolorose
,
diverse
le
une
dalle
altre
,
che
fanno
però
sempre
breccia
nell
'
animo
nostro
.
Non
è
forse
cogli
occhi
che
noi
ammiriamo
le
bellezze
dell
'
universo
,
che
noi
apprezziamo
le
produzioni
del
Creatore
?
Sempre
ci
occorre
di
vedere
;
la
vista
è
il
senso
il
più
indispensabile
.
Qualunque
divertimento
che
noi
godiamo
,
qualunque
passatempo
che
ci
procuriamo
ha
per
fattore
principale
la
vista
.
Noi
viaggiamo
,
andiamo
in
campagna
,
al
teatro
,
ecc
.
;
è
per
vedere
luoghi
nuovi
,
per
bearsi
alla
vista
di
prospettive
incantevoli
,
per
vedere
le
produzioni
più
spettacolose
.
Non
è
forse
delizioso
l
'
assistere
ad
un
ballo
grandioso
?
Ad
un
ballo
nel
quale
lo
splendore
dei
fuochi
e
della
illuminazione
,
la
magnificenza
delle
decorazioni
,
la
leggierezza
e
la
leggiadria
delle
ballarine
,
la
ricchezza
dei
loro
costumi
,
ecc
.
,
ti
inebbria
e
ti
rapisce
.
Non
è
delizioso
l
'
assistere
ad
una
solennità
,
ad
una
festa
pubblica
;
il
vedere
quella
folla
giuliva
che
accorre
per
assistere
all
'
illuminazione
fantastica
,
al
bengala
,
ai
diversi
fuochi
d
'
artifizio
?
Non
ci
fanno
una
dolce
impressione
quei
cento
razzi
che
scoppiettando
si
elevano
al
cielo
,
si
dividono
e
cadono
in
forma
di
stelle
lucenti
di
tutti
i
colori
?
Non
la
finirei
più
se
volessi
accennare
tutte
le
impressioni
,
tutti
i
piaceri
che
ci
procura
il
senso
della
vista
.
Il
lettore
medesimo
li
prova
;
è
inutile
quindi
che
glie
li
dica
io
.
PARTE
SECONDA
.
Allucinazioni
ed
aberrazioni
della
vista
.
Le
cause
che
producono
le
allucinazioni
possono
essere
fisiche
o
morali
.
Le
fisiche
consistono
nell
'
abuso
delle
bibite
alcooliche
,
o
di
quelle
che
eccitano
il
sistema
nervoso
,
nell
'
uso
della
digitale
,
dell
'
aconito
,
della
belladonna
,
ecc
.
Le
morali
sono
più
numerose
,
come
per
esempio
le
idee
fisse
,
le
tristi
passioni
che
irritano
il
cervello
,
i
rimorsi
,
l
'
isolamento
,
il
timore
,
la
speranza
,
ecc
.
;
e
le
aberrazioni
che
producono
solo
talvolta
gradevoli
e
piacenti
,
altre
volte
lugubri
e
spaventevoli
apparizioni
.
RACCONTI
.
Giovane
e
pieno
di
dolci
memorie
,
viaggiava
in
Grecia
.
Una
sera
tiepida
e
serena
di
primavera
m
'
era
sdraiato
ai
piedi
del
monte
Liceo
all
'
ombra
d
'
un
colossale
platano
,
ed
assorto
come
in
estasi
contemplava
il
tramonto
che
dava
a
questa
regione
un
singolare
ed
incantevole
aspetto
.
Lontano
lontano
la
cima
dei
monti
si
confondeva
coll
'
azzurro
cielo
e
l
'
azzurra
onda
del
golfo
d
'
Arcadia
scintillava
agli
ultimi
bagliori
del
sole
.
I
crisantemi
e
gli
anemoni
fiorivano
sulle
rive
del
fiume
Ladone
che
scorreva
ai
miei
piedi
.
Gli
uccelletti
dolcemente
gorgheggiavano
salutando
il
giorno
morente
.
Ed
io
,
sdraiato
com
'
era
,
teneva
fisso
lo
sguardo
su
quelle
amene
rive
,
e
mi
pareva
d
'
udire
il
canto
delle
ninfe
che
danzavano
al
suono
del
flauto
del
Dio
Pane
.
E
distingueva
le
loro
eleganti
e
seducenti
personcine
che
premevano
coi
loro
piedi
il
suolo
in
cadenza
,
e
scorgeva
le
loro
braccia
voluttuosamente
alzarsi
e
di
quando
in
quando
scopriva
le
loro
forme
rotondeggianti
ed
incantevoli
,
se
il
zeffiretto
profumato
solleva
mollemente
i
loro
aerei
vestiti
.
Ma
ahimè
,
un
sol
movimento
della
pupilla
dissipò
questa
dolce
visione
.
Tra
le
allucinazioni
della
vista
è
da
notarsi
anche
questa
:
Un
impiegato
al
Ministero
della
guerra
ogni
mattina
quando
si
destava
vedeva
un
ragno
che
,
girando
rapidamente
,
s
'
ingrossava
in
maniera
tale
da
occupare
tutto
il
locale
,
quindi
l
'
infelice
era
costretto
ad
uscire
perché
gli
sembrava
di
soffocare
.
Questa
allucinazione
in
seguito
si
cambiò
,
e
lo
stesso
impiegato
tutte
le
mattine
si
deliziava
alla
vista
d
'
una
stupenda
colazione
.
Ma
avvicinandosi
per
gustarla
questa
spariva
e
a
lui
non
restava
altro
che
l
'
appetito
insoddisfatto
.
PARTE
TERZA
.
Igiene
della
vista
.
Essendo
la
vista
il
più
delicato
senso
,
così
bisogna
usare
ogni
riguardo
per
mantenerlo
e
conservarlo
nella
sua
integrità
.
La
prima
cura
che
devesi
avere
è
la
pulitezza
.
Gli
occhi
devono
essere
lavati
con
acqua
fresca
l
'
estate
e
con
acqua
leggiermente
tiepida
l
'
inverno
,
e
ciò
basta
per
levare
le
impurità
che
le
glandole
lagrimali
e
sebacee
che
hanno
deposto
sui
contorni
dell
'
occhio
.
Se
l
'
occhio
fosse
un
po
'
irritato
bisogna
lavarlo
con
acqua
ove
siavi
qualche
goccia
di
astringente
.
Bisogna
evitare
,
per
conservare
l
'
integrità
della
vista
,
il
fumo
,
la
polvere
,
i
colpi
,
le
cadute
,
la
luce
viva
,
l
'
oscurità
profonda
.
È
di
grave
danno
un
assiduo
lavoro
al
lume
della
candela
,
perché
la
fiamma
oscillando
obbliga
incessantemente
l
'
occhio
a
mutar
centro
.
È
di
danno
alla
vista
una
fiamma
biancastra
,
meno
una
rossa
.
Si
cercherà
di
non
passare
mai
da
una
viva
luce
ad
uva
profonda
oscurità
e
viceversa
.
Un
consiglio
utile
ai
giovani
è
questo
:
di
non
portar
occhiali
se
non
per
un
imperioso
bisogno
,
perché
questi
indeboliscono
la
vista
.
Si
avrà
altresì
cura
di
non
esporsi
alle
intemperie
a
capo
scoperto
,
e
di
non
bagnarsi
il
cranio
quando
la
pelle
di
esso
è
in
traspirazione
,
perché
può
risultar
danno
alla
vista
,
all
'
udito
e
ai
denti
.
Dunque
che
il
lettore
segui
queste
norme
se
vuol
conservare
sano
questo
indispensabile
senso
.
CAPITOLO
XIX
.
Dell
'
udito
PARTE
PRIMA
.
Il
senso
dell
'
udito
,
che
occupa
il
secondo
posto
,
segue
immediatamente
quello
della
vista
.
Esso
appartiene
alla
categoria
degli
organi
superiori
,
perché
ci
procura
piaceri
poetici
e
sentimentali
.
Questo
senso
è
pure
importantissimo
,
e
,
direi
,
quasi
indispensabile
.
È
infatti
per
mezzo
dell
'
udito
che
possiamo
intendere
ciò
che
i
nostri
simili
ci
dicono
,
e
possiamo
colla
parola
rispondere
loro
ed
essere
intesi
.
L
'
udito
e
la
parola
riconfermano
quindi
i
vincoli
sociali
.
Per
mezzo
dell
'
udito
noi
conosciamo
e
distinguiamo
i
suoni
,
per
mezzo
di
esso
noi
gustiamo
i
dolci
canti
degli
uccelletti
,
il
dolce
mormorio
del
ruscello
,
il
fremire
del
zefiro
fra
i
rami
fronzuti
.
È
per
mezzo
dell
'
udito
anche
che
intendiamo
la
graziosa
voce
della
donna
amata
,
e
ci
beiamo
di
questo
suono
melodioso
e
gentile
che
giocherella
contro
la
membrana
del
nostro
timpano
.
È
per
mezzo
dell
'
udito
infine
che
l
'
animo
nostro
si
solleva
e
può
gustare
le
infinite
dolcezze
che
procura
la
musica
.
È
l
'
udito
che
ha
dato
origine
alla
musica
;
a
misura
che
questo
senso
è
più
delicato
tanto
più
è
atto
ad
afferrare
le
leggiere
gradazioni
delle
melodie
vocali
ed
istrumentali
.
Ed
è
specialmente
la
voce
cantata
che
tocca
deliziosamente
il
nostro
udito
e
ci
procura
degli
ineffabili
piaceri
.
Il
canto
è
l
'
unione
della
melodia
alla
poesia
,
e
quando
esso
è
l
'
espressione
fedele
dei
moti
del
core
di
chi
canta
quale
essere
tanto
insensibile
potrebbe
resistere
agli
incanti
ineffabili
di
quella
voce
?
Il
sordo
soltanto
è
insensibile
a
tutte
queste
note
d
'
amore
,
di
gloria
,
di
ebbrezza
.
PARTE
SECONDA
.
Della
musica
sull
'
organismo
umano
.
La
musica
piace
generalmente
a
tutti
e
specialmente
a
quelle
persone
che
hanno
la
mente
colta
.
Il
suono
musicale
è
il
più
numeroso
fra
gli
eccitanti
dell
'
udito
.
Si
accetta
sempre
con
piacere
di
assistere
ad
un
concerto
,
ad
un
'
accademia
musicale
,
ad
un
'
opera
,
ad
una
riunione
,
dove
,
come
si
dice
,
si
fa
un
po
'
di
musica
.
La
musica
produce
più
violenti
i
suoi
effetti
se
il
sistema
nervoso
dell
'
individuo
è
molto
impressionabile
.
Infiniti
sono
gli
esempi
che
ci
offre
la
storia
antica
.
Ne
citerò
qualcuno
.
Il
musico
Antigenita
riscaldò
talmente
il
cervello
di
Alessandro
Magno
suonando
su
un
flauto
Il
Governo
del
Carro
che
il
re
,
levandosi
da
tavola
e
gettandosi
sulle
sue
armi
,
voleva
far
strage
de
'
suoi
commensali
.
Tepandro
,
musico
spartano
,
pacificò
col
suono
della
sua
lira
una
disputa
che
doveva
decidersi
con
un
duello
.
Tutti
conoscono
l
'
impero
dell
'
arpa
di
Davide
sopra
il
re
Saulle
.
E
potrei
citare
altri
esempi
,
ma
rimanderò
il
lettore
alla
Hygiène
de
la
voix
,
dove
ne
può
trovare
di
curiosi
assai
.
La
musica
inoltre
può
estendere
la
sua
benefica
influenza
anche
su
persone
ammalate
.
Così
si
racconta
che
la
lira
di
Chirone
e
il
flauto
d
'
Ismenia
calmarono
i
dolori
sciatici
.
Asilepiade
ordinava
certi
motivi
musicali
contro
la
frenesia
.
Teofrasto
si
sentiva
sollevato
mediante
la
musica
,
da
un
affezione
nervosa
.
Si
conta
altresì
che
una
donna
caduta
in
letargo
da
cinque
giorni
si
risvegliò
al
suono
della
musica
.
Inoltre
Filippo
V
di
Spagna
,
colpito
da
un
'
alienazione
mentale
,
era
insensibile
a
qualunque
rimedio
.
S.M.
la
regina
,
conoscendo
il
delicato
carattere
del
re
,
fece
venire
a
Corte
l
'
esimio
cantante
Farinelli
.
Il
re
si
sentì
talmente
trasportato
da
quella
voce
di
tenore
così
penetrante
che
volle
vedere
il
cantante
.
Questi
,
giunto
che
fu
alla
presenza
del
sire
,
gettandosi
ai
suoi
piedi
,
esclamò
:
una
grazia
,
sire
,
tornate
a
presiedere
al
Consiglio
.
La
grazia
fu
accordata
.
Il
re
era
salvo
,
e
dopo
un
po
'
di
tempo
guarì
completamente
.
Questi
esempi
basteranno
a
dimostrare
la
influenza
della
musica
sull
'
udito
.
Questo
senso
dunque
,
dopo
quello
della
vista
,
ci
procura
maggiori
e
più
sentiti
piaceri
.
Beato
dunque
colui
che
possiede
un
fino
e
delicato
orecchio
.
PARTE
TERZA
.
Allucinazioni
dell
'
udito
.
L
'
organo
dell
'
udito
,
come
quello
della
vista
,
va
soggetto
a
delle
strane
aberrazioni
.
Citerò
un
esempio
fra
i
molti
,
che
darò
al
lettore
un
'
idea
.
RACCONTO
.
La
signora
E
....
..
,
quantunque
godosse
di
tutta
la
sua
ragione
,
andava
soggetta
a
delle
aberrazioni
che
la
disturbavano
non
poco
.
Tutti
i
giorni
infallibilmente
,
sedendosi
alla
sua
toeletta
,
sentiva
d
'
apprima
una
voce
di
uomo
gentile
che
lodava
il
suo
angelico
viso
,
le
sue
rotondeggianti
forme
,
la
sua
fresca
carnagione
,
ecc
.
e
dopo
un
po
'
di
tempo
un
'
altra
voce
pure
d
'
uomo
,
ma
dura
ed
aspra
che
le
sussurrava
all
'
orecchio
:
«
Brutta
civetta
,
vanitosa
che
prendi
a
imprestito
dal
profumiere
il
tuo
roseo
colorito
,
che
ti
fai
seducente
di
forme
con
mille
mezzi
artificiali
.
Cosa
direbbero
i
tuoi
adoratori
se
ti
vedessero
ora
come
io
ti
vedo
?
»
La
povera
signora
E
....
.
si
guardava
atterrita
attorno
per
scorgere
l
'
imprudente
,
e
poi
esciva
spaventata
dal
gabinetto
per
distrarsi
e
dissipare
le
proprie
emozioni
.
PARTE
QUARTA
.
Igiene
dell
'
udito
.
Le
norme
igieniche
relative
alla
conservazione
dell
'
udito
sono
le
seguenti
:
Guardarsi
dagli
agenti
indiretti
o
diretti
che
in
certo
qual
modo
possono
nuocere
alla
mucosa
che
ricopre
il
condotto
uditivo
.
Così
bisognerà
guardarsi
dalle
manovre
dello
stuzzica
-
orecchi
,
dai
liquidi
irritanti
,
dai
rumori
violenti
,
dalle
scariche
d
'
artiglieria
,
dai
colpi
,
dalle
grida
acute
,
dallo
stridere
della
sega
,
dalle
correnti
di
aria
fredda
quando
il
capo
è
in
traspirazione
,
dall
'
abuso
delle
bevande
alcooliche
od
eccitanti
;
tutte
le
cause
che
partoriscono
una
maggiore
o
minore
sordità
,
e
che
possono
dar
luogo
a
convulsioni
nervose
o
a
veri
attacchi
di
nervi
.
Inoltre
bisogna
avere
cura
di
tenere
netto
l
'
orecchio
lavandolo
con
acqua
fresca
all
'
estate
e
con
acqua
tiepida
all
'
inverno
,
e
se
si
fa
uso
dello
stuzzica
-
orecchi
,
guardarsi
dall
'
offendere
in
qualsiasi
modo
la
membrana
mucosa
o
il
timpano
.
Che
il
lettore
segua
dunque
queste
norme
,
perché
il
senso
dell
'
udito
è
fonte
inesausta
di
piaceri
.
CAPITOLO
XX
.
Dell
'
odorato
PARTE
PRIMA
.
Il
terzo
senso
è
l
'
odorato
o
alfato
,
senso
che
,
come
l
'
intermediario
fra
i
sensi
superiori
e
tra
gl
'
inferiori
,
partecipa
delle
qualità
dei
primi
e
dei
secondi
.
La
sede
dell
'
odorato
è
nelle
fosse
nasali
,
dove
risiede
la
membrana
pituitaria
,
sulla
quale
disponendosi
le
particelle
odorose
fanno
impressione
sul
nervo
olfativo
che
comunica
col
cervello
.
Quell
'
appendice
più
o
meno
lunga
,
che
noi
chiamiamo
naso
,
non
serve
che
a
dirigere
l
'
aria
carica
d
'
odori
verso
la
parte
superiore
delle
forze
nasali
.
Affinchè
l
'
odorato
possa
esercitare
le
sue
funzioni
conviene
che
la
membrana
pituitaria
sia
sana
e
che
l
'
aria
circoli
liberamente
nel
canale
nasale
,
essendo
l
'
aria
il
veicolo
delle
molecole
odorose
.
Le
sensazioni
prodotte
dagli
stessi
odori
variano
da
individuo
a
individuo
,
ossia
agli
uni
piace
un
odore
,
che
disgusta
un
altro
.
Vi
sono
odori
soavi
e
penetranti
che
svegliano
in
noi
nobili
sentimenti
,
altri
che
eccitano
i
trasporti
amorosi
come
gli
odori
ambrosiaci
o
afrodisiaci
.
Non
sono
del
parere
di
fuggire
gli
odori
,
ma
di
usarne
moderatamente
,
perché
l
'
abuso
degli
odori
non
solo
è
dannoso
alla
salute
,
ma
snerva
ed
affievolisce
il
corpo
.
PARTE
SECONDA
.
Classificazione
degli
odori
.
Fino
ad
oggi
non
si
è
potuto
classificare
giustamente
gli
odori
in
conseguenza
della
tenuità
delle
molecole
odorose
.
Il
naturalista
Linneo
li
divise
in
sette
classi
:
aromatici
,
fragranti
,
ambrosiaci
,
agliacei
,
nauseanti
,
fetidi
,
ripugnanti
.
Trascriveremo
la
classificazione
fisiologica
che
è
basata
sopra
la
proprietà
degli
odori
.
Tonici
,
che
agiscono
sull
'
economia
animale
;
Debilitanti
,
che
producono
svenimenti
e
lipotimie
;
Inebbrianti
,
che
cagionano
l
'
ebbrezza
;
Caustici
,
la
cui
prolungata
azione
produce
la
tumefazione
delle
membrane
mucose
e
provoca
delle
emorragie
;
Nevrofili
,
che
calmano
l
'
agitazione
nervosa
;
Antisterici
e
isterici
,
che
calmano
o
provocano
gli
spasimi
nervosi
;
Emmenagoghi
,
che
ristabiliscono
il
flusso
catameniale
ritardato
o
soppresso
;
Sonniferi
,
che
producono
sonnolenza
;
Vomitivi
,
che
danno
luogo
al
vomito
;
Purgativi
,
che
danno
luogo
allo
scioglimento
di
corpo
;
Carminativi
,
che
fanno
cessare
i
dolori
di
ventre
;
Esilaranti
,
che
eccitano
la
gioia
;
Ambrosiaci
,
che
eccitano
gli
organi
genitali
.
Vi
sono
altri
odori
che
hanno
qualità
speciali
,
ma
rimandiamo
il
lettore
al
libro
Les
Parfums
et
le
fleurs
.
È
imprudenza
il
dormire
in
una
camera
ove
vi
siano
tanti
fiori
,
perché
questi
assorbono
l
'
ossigeno
dell
'
aria
e
versano
in
questa
l
'
acido
carbonico
;
quindi
chi
non
vuol
levarsi
alla
mattina
con
un
forte
dolor
di
capo
,
osservi
questa
norma
.
PARTE
TERZA
.
Aberrazioni
dell
'
odorato
.
Quantunque
le
aberrazioni
di
questo
senso
sieno
molto
rare
pure
citeremo
due
casi
.
RACCONTI
.
Un
avvocato
avendo
fatto
una
fortissima
indigestione
di
formaggio
trovava
il
sapore
e
l
'
odore
di
questo
in
tutte
le
vivande
che
gli
si
portavano
,
e
per
ben
sei
mesi
non
mangiò
altro
che
mele
e
frumento
alla
stato
naturale
.
Però
dopo
una
fortissima
flussione
di
stomaco
,
e
ricuperata
la
salute
,
si
trovò
libero
da
questa
aberrazione
.
Un
'
attrice
s
'
immaginò
che
gli
amanti
da
lei
licenziati
,
oltre
all
'
ingiuriarla
,
le
gettassero
sulla
sua
candida
pelle
delle
materie
fetide
che
le
toglievano
perfino
il
sonno
.
PARTE
QUARTA
Igiene
dell
'
odorato
.
Le
norme
igieniche
sono
le
seguenti
:
non
usare
delle
polveri
irritanti
come
la
canfora
il
pepe
,
il
tabacco
che
irritano
la
pituitaria
,
e
fanno
perdere
la
sensibilità
olfativa
.
Evitare
le
variazioni
troppo
rapide
di
temperatura
,
perché
il
raffreddore
è
dannoso
all
'
odorato
.
Pure
dannosa
è
la
vegetazione
alla
superficie
della
pituitaria
,
lo
scirro
,
il
cattivo
vezzo
che
tanti
hanno
di
stimolarsi
il
naso
colle
dita
.
L
'
avulsione
dei
peli
del
naso
è
pure
pericolosa
;
spesso
ne
risultano
ulcerazioni
profonde
e
anche
la
cancrena
.
Per
levarsi
questi
peli
bisogna
servirsi
del
depilatorio
.
Inoltre
è
da
raccomandarsi
,
specialmente
alle
signore
,
di
non
abusare
dei
profumi
dei
fiori
,
perché
l
'
abuso
attutisce
la
sensibilità
dell
'
odorato
stesso
.
CAPITOLO
XXI
.
Del
gusto
.
PARTE
PRIMA
.
Classificazione
dei
sapori
.
Il
quarto
senso
è
il
gusto
,
che
forma
col
tatto
i
sensi
inferiori
.
Questo
senso
agisce
solamente
quando
le
molecole
dei
corpi
sapidi
vengono
a
contatto
di
esso
.
Varie
sono
le
opinioni
circa
la
residenza
del
gusto
.
Alcuni
lo
mettono
nelle
papille
della
lingua
,
alcuni
nel
palato
,
altri
nel
velo
palatino
,
ma
i
più
dotti
credono
che
lingua
,
palato
,
e
velo
palatino
concorrano
a
completare
il
senso
del
gusto
.
Questo
senso
guida
l
'
uomo
e
specialmente
i
bruti
,
alla
ricerca
degli
alimenti
.
I
sapori
si
dividono
nelle
classi
seguenti
:
Dolci
:
come
lo
zucchero
,
i
datteri
,
i
fichi
,
ecc
.
,
e
hanno
proprietà
emolienti
,
lassative
.
Acquosi
o
scipiti
:
come
le
zucche
,
i
cocomeri
,
la
lattuga
,
ecc
.
,
e
hanno
proprietà
debilitanti
e
leggiermente
diuretiche
.
Grassi
vischiosi
:
come
il
tasso
barbasso
,
la
bismalva
,
i
fiori
di
soffola
,
ecc
.
,
e
hanno
proprietà
dolcificanti
e
snervanti
.
Acidi
:
come
il
ribes
,
la
melagrana
,
il
limone
,
e
hanno
proprietà
rinfrescanti
,
debilitanti
.
Amari
:
come
il
rabarbaro
,
le
foglie
di
salice
,
l
'
assenzio
,
e
hanno
proprietà
toniche
e
purgative
.
Salati
:
come
l
'
acqua
di
mare
,
la
soda
,
la
potassa
,
e
hanno
proprietà
detersive
,
purgative
.
Stitici
o
acerbi
:
come
le
cotogne
,
le
sorbe
,
le
nespole
verdi
,
ed
hanno
proprietà
astringenti
.
Piccanti
,
aromatici
:
come
il
pepe
rosso
,
ì
chiodi
di
garofano
,
la
cannella
,
e
hanno
proprietà
toniche
,
fortemente
eccitanti
.
Acri
-
mordenti
:
come
l
'
aglio
,
le
cipolline
,
ed
hanno
proprietà
riscaldanti
.
È
da
notarsi
che
l
'
odorato
previene
il
gusto
nella
ricerca
delle
sostanze
alimentari
,
perché
le
sostanze
composte
racchiudono
in
loro
stesse
un
profumo
:
come
le
fragole
,
le
mele
,
i
lamponi
,
ecc
.
,
quindi
agiscono
doppiamente
sul
gusto
e
sull
'
odorato
;
questo
poi
si
unisce
al
primo
per
raddoppiare
i
piaceri
.
Il
senso
del
gusto
infatti
è
fonte
di
svariatissimi
godimenti
più
o
meno
vivi
e
squisiti
a
seconda
dell
'
età
,
della
salute
,
della
delicatezza
,
del
temperamento
e
della
condizione
sociale
dell
'
individuo
.
Per
esempio
i
fanciulli
e
le
donne
in
generale
amano
le
cose
dolci
e
per
contrasto
le
acide
o
acerbe
.
Quando
si
è
giovani
,
siccome
l
'
appetito
si
fa
sentire
,
così
si
amano
tutti
i
sapori
tranne
quelli
a
tutti
antipatici
.
Avanzando
sempre
più
in
età
i
gusti
si
cambiano
,
il
palato
diventa
più
ottuso
,
e
si
cercano
le
vivande
eccitanti
,
i
sapori
forti
e
piccanti
,
e
ciò
per
eccitare
l
'
appetito
e
rendere
la
digestione
più
facile
.
Alcune
volte
sono
dunque
necessarie
,
ma
più
spesso
alterano
l
'
organismo
,
e
sono
più
di
danno
che
di
vantaggio
alla
salute
.
È
un
passatempo
abbastanza
istruttivo
assistendo
a
un
numeroso
pranzo
di
famiglia
di
osservare
sulle
fisionomie
di
diversi
le
varie
impressioni
provocate
dagli
organi
del
gusto
e
dell
'
odorato
.
Voglio
ora
trascrivervi
un
raccontino
fattomi
da
un
amico
all
'
uscire
da
un
lauto
e
copioso
banchetto
.
Eccolo
:
Esistono
i
due
proverbi
:
vivere
per
mangiare
e
mangiare
per
vivere
.
Proverbi
entrambi
da
evitarsi
.
Ecco
perché
presi
la
via
di
mezzo
.
Io
mangio
principalmente
per
vivere
,
ma
in
certo
qual
modo
vivo
anche
per
mangiare
.
Se
gusto
,
se
assaporo
una
vivanda
gli
è
perché
io
sono
un
essere
superiore
al
bruto
che
inghiottisce
gli
alimenti
per
puro
istinto
;
si
è
perché
io
sono
un
uomo
intelligente
che
voglio
servirmi
di
tutti
i
sensi
che
l
'
Ente
Supremo
mi
ha
concesso
;
si
è
perché
voglio
fare
onore
al
Lucullo
che
mi
ha
invitato
alla
sua
mensa
e
al
cuoco
che
ha
preparato
le
succose
vivande
.
Non
è
forse
vero
quanto
vi
ho
detto
?
Vi
scorgete
l
'
ombra
di
una
biasimevole
leccornia
?
Del
resto
,
signori
miei
,
leccardi
non
possono
essere
tutti
,
perché
per
aguzzare
il
senso
del
gusto
occorre
uno
studio
speciale
che
io
feci
con
cura
amorosa
.
In
primo
luogo
dovetti
attenermi
ad
un
severo
regime
per
sviluppare
questo
senso
,
regime
al
quale
forse
non
tutti
si
assoggetterebbero
,
e
giunsi
ad
un
discreto
risultato
dopo
un
corso
di
fisiologia
degli
organi
e
dei
sensi
.
Volete
il
riassunto
delle
mie
osservazioni
?
Eccolo
.
Ma
quì
non
voglio
infastidire
il
lettore
con
questi
appunti
che
si
possono
trovare
più
estesi
in
un
trattato
di
storia
naturale
.
Dirò
solamente
che
questo
amico
quasi
quasi
mi
convinse
che
l
'
esser
leccardi
non
è
una
cosa
tanto
facile
quanto
credeva
,
perché
bisogna
davvero
studiare
tutte
le
minutezze
per
vieppiù
assaporare
una
bottiglia
di
champagne
o
un
'
ala
di
fagiano
.
Il
mangiare
e
il
bevere
,
dicono
taluni
,
è
un
piacere
puramente
fisico
e
materiale
;
non
importa
,
ma
non
si
può
negare
che
si
ha
un
piacere
dolce
e
vivo
.
Non
si
prova
forse
una
gradevole
soddisfazione
quando
dopo
un
eccellente
pasto
,
inaffiato
con
un
delicato
vinetto
di
Piemonte
si
fuma
una
cigaretta
seduto
al
balcone
?
Chi
potrebbe
negare
che
il
nostro
fisico
tutto
si
ristora
quando
d
'
estate
si
beve
una
fresca
e
dolce
bevanda
al
limone
,
al
lampone
,
al
ribes
;
quando
si
prendono
a
centellini
quei
soavi
gelati
?
Sì
,
noi
dobbiamo
ascoltare
anche
il
senso
del
gusto
,
perché
,
ascoltandolo
moderatamente
,
si
procura
dei
piaceri
gredevolissimi
,
quantunque
sieno
fisici
e
materiali
.
PARTE
SECONDA
.
Aberrazioni
del
gusto
.
RACCONTO
.
Due
avvocati
,
amici
intimi
,
pranzavano
sempre
insieme
,
ed
offrivano
delle
aberrazioni
affatto
speciali
.
L
'
uno
si
lamentava
che
il
cuoco
salava
troppo
le
vivande
.
Al
contrario
l
'
altro
le
trovava
insipide
.
Si
bisticciavano
un
po
'
e
quando
l
'
aberrazione
cessava
mangiavano
tutti
e
due
deliziosamente
.
PARTE
TERZA
.
Igiene
del
gusto
.
Affinchè
il
senso
del
gusto
agisca
esattatamente
occorre
il
completo
sviluppo
e
la
sanità
di
tutte
le
parti
che
lo
compongono
.
Si
dovrà
quindi
guardarsi
da
tutte
quelle
sostanze
che
possono
danneggiare
la
lingua
,
la
mucosa
della
bocca
o
il
velo
palatino
;
da
quelle
che
alterano
la
sensibilità
dell
'
apparato
gustatorio
,
dalle
abitudini
che
nuociono
alla
secrezione
salivale
come
l
'
abuso
degli
aromi
,
della
pipa
,
del
tabacco
,
dei
liquori
,
ecc
.
Se
la
lingua
fosse
coperta
da
qualche
impurità
allora
il
gusto
diventa
ottuso
,
appena
percettibile
;
le
bevande
acide
e
toniche
possono
però
risvegliarlo
dal
suo
torpore
.
Il
senso
del
gusto
non
è
sviluppato
se
non
nella
età
adulta
,
se
questo
si
affievolisce
è
un
sintomo
d
'
un
'
affezione
allo
stomaco
.
Quindi
bisogna
guardarsi
da
tutte
quelle
cause
che
possono
nuocere
non
solo
a
questo
senso
ma
all
'
intiero
organismo
.
GAPITOLO
XXII
.
Del
tatto
.
PARTE
PRIMA
.
L
'
ultimo
senso
inferiore
,
il
più
fisico
e
materiale
,
è
il
tatto
.
Esso
però
è
il
più
diffuso
,
poichè
risiede
nell
'
organo
cutaneo
.
Il
tatto
si
attua
toccando
l
'
oggetto
che
si
vuol
esaminare
.
Per
mezzo
di
questo
senso
si
conoscono
le
asprezze
,
la
morbidezza
,
il
peso
e
la
grandezza
d
'
un
corpo
;
per
mezzo
suo
inoltre
si
sente
il
caldo
e
il
freddo
,
e
molti
individui
anche
lo
stato
elettrico
dell
'
atmosfera
.
La
mano
è
la
parte
del
corpo
dove
maggiormente
risiede
la
sensibilità
tattile
e
precisamente
esso
si
trova
nei
polpastrelli
delle
dita
.
Per
formarsi
un
'
idea
dell
'
importanza
speciale
di
questo
senso
bisogna
pensare
ai
ciechi
che
fanno
ogni
sorta
di
lavori
servendosi
del
tatto
,
che
perfino
giungono
a
leggere
gli
scritti
in
rilievo
ed
a
conoscere
i
varii
colori
.
La
mano
,
per
meglio
godere
delle
sensibilità
tattiche
,
deve
essere
coperta
da
una
bianca
e
morbida
pelle
,
deve
avere
le
dita
bene
articolate
terminanti
in
una
polpa
mollemente
arrotondita
.
Le
signore
che
s
'
interessano
delle
loro
mani
possono
leggere
la
opera
intitolata
:
Hygiène
des
mains
et
des
pieds
.
Il
tatto
,
a
seconda
del
modo
col
quale
è
esercitato
,
prende
varii
nomi
.
Il
solletico
è
un
tatto
speciale
che
tutti
conoscono
.
Quando
è
esercitato
sotto
la
pianta
dei
piedi
provoca
talmente
il
riso
da
essere
assaliti
da
convulsioni
e
fors
'
anche
della
morte
in
un
eccesso
titanico
.
Il
solletico
delle
labbra
o
del
palmo
della
mano
produce
un
'
irritazione
voluttuosa
,
di
maniera
che
si
hanno
parecchie
donne
che
provano
per
questo
solletico
dei
trasalimenti
nervosi
e
degli
attacchi
isteriformi
.
Il
solletico
dell
'
ugula
produce
il
vomito
,
quello
della
pituitaria
lo
starnuto
,
ed
altri
fenomeni
le
altre
parti
del
corpo
.
Il
tatto
poi
occupa
il
primo
posto
nei
diversi
atti
dei
piaceri
sessuali
.
Le
impressioni
però
che
sono
trasmesse
al
cervello
sono
meno
o
più
vive
e
intense
a
seconda
del
temperamento
dell
'
individuo
.
Se
uno
ha
un
temperamento
sensibile
e
nervoso
il
piacere
che
prova
accarezzando
una
superficie
morbida
,
tondeggiante
e
vellutata
è
molto
più
vivo
che
non
quello
di
un
linfatico
,
nel
quale
la
fibra
è
più
molle
e
meno
sensibile
ed
ha
bisogno
d
'
un
contatto
più
pronunziato
e
prolungato
per
giungere
a
sensazioni
meno
vive
di
quelle
dei
soggetti
nervosi
.
È
dunque
vero
però
che
essendo
il
tatto
il
senso
fisico
per
eccellenza
trova
in
amore
le
sue
più
dolci
applicazioni
.
PARTE
SECONDA
.
Aberrazioni
del
tatto
.
Numerosi
sono
gli
esempi
di
aberrazioni
del
tatto
che
ci
offrono
gli
annali
di
medicina
.
Noi
ne
citeremo
qualcuno
.
Una
signora
sentiva
una
miriade
di
sorci
correre
sopra
il
suo
corpo
;
finiti
questi
si
credeva
circondata
da
infiniti
mosconi
che
la
punzecchiavano
.
L
'
allucinazione
durava
una
mezz
'
ora
e
tutti
i
giorni
aveva
luogo
.
Un
'
altra
signora
si
credeva
d
'
essere
preda
d
'
una
quantità
di
bruchi
.
Una
terza
sudava
a
larghe
goccie
di
sudore
nel
cuore
del
verno
.
Una
quarta
,
avendo
bevuto
ad
un
ruscello
dove
aveva
visto
una
rana
,
credeva
di
sentire
le
rane
danzare
nel
suo
stomaco
.
E
non
la
finiremmo
più
;
eccone
un
'
altra
più
curiosa
:
Un
povero
notaio
aveva
una
moglie
che
per
fargli
fare
ciò
che
voleva
lo
bastonava
.
Per
farla
corta
la
moglie
morì
.
Il
notaio
,
contento
da
una
parte
,
ringraziava
il
Cielo
che
lo
aveva
liberato
.
Ma
ahimè
!
Povero
illuso
!
La
moglie
(
così
credeva
lui
)
tutti
i
giorni
a
quell
'
ora
istessa
gli
faceva
la
sua
visitina
,
e
lo
picchiava
ancora
di
santa
ragione
,
di
maniera
che
il
povero
notaio
gridava
perfino
pel
dolore
!
PARTE
TERZA
.
Igiene
del
tatto
.
Siccome
il
tatto
si
trova
diffuso
in
tutto
l
'
organo
cutaneo
,
perciò
chi
desidera
conservarsi
un
tatto
sensibile
e
delicato
bisognerà
che
allontani
tutte
le
cause
che
possono
alterare
o
guastare
la
pelle
.
È
perciò
che
per
evitare
le
numerose
affezioni
che
possono
nuocere
alla
pelle
diviene
indispensabile
di
vegliare
alla
sua
integrità
e
di
mantenerla
,
in
uno
stato
di
polizia
che
nulla
lasci
a
desiderare
.
Bisognerà
dunque
guardarsi
dai
grandi
calori
,
come
dai
freddi
eccessivi
,
dal
fuoco
,
dagli
alcali
,
dagli
acidi
;
si
dovrà
evitare
la
alternativa
dell
'
acqua
calda
e
di
quella
fredda
,
chè
tutte
sono
cause
di
indurimento
dell
'
epidermide
o
di
screpolature
gravissime
.
Inoltre
i
geloni
trascurati
possono
anche
trasformare
le
dita
.
Coloro
dunque
che
,
oltre
all
'
evitare
queste
affezioni
abbastanza
dolorose
,
desiderano
conservare
il
senso
del
tatto
in
tutta
la
sua
integrità
,
si
procuri
la
nostra
Hygiène
des
mains
et
des
pieds
,
ove
diffusamente
si
parla
di
queste
norme
che
qui
sono
solamente
accennate
.
CAPITOLO
XXIII
.
Rapporti
tra
le
quattro
parti
del
giorno
e
le
quattro
stagioni
.
Loro
influenza
sull
'
economia
umana
.
Il
giorno
è
indicato
dalla
natura
per
occuparsi
dei
propri
affari
,
per
lavorare
e
anche
per
godersi
qualche
divertimento
.
La
notte
fu
creata
per
riposare
,
per
riparare
,
mediante
il
sonno
,
alle
perdite
della
giornata
.
Chi
inverte
queste
leggi
di
natura
si
troverà
a
suo
tempo
pentito
.
E
pur
troppo
nell
'
alta
società
si
fa
giorno
della
notte
e
viceversa
.
La
vita
passata
nei
teatri
,
nei
caffè
,
nei
clubs
,
attrae
questi
signori
,
ma
li
rovina
e
li
rende
gracili
ed
insani
.
Guardate
le
contadine
che
si
levano
e
si
coricano
col
sole
.
Quantunque
il
loro
viso
sia
abbronzito
,
pure
presentano
i
colori
di
una
ferrea
e
vigorosa
salute
!
IL
MATTINO
.
Il
mattino
corrisponde
alla
primavera
e
alla
gioventù
dell
'
uomo
.
La
parte
migliore
del
giorno
è
il
mattino
quando
il
sole
non
ancora
visibile
sull
'
orizzonte
,
manda
avanti
a
sè
i
suoi
raggi
di
fuoco
che
indorano
e
fanno
brillare
pari
a
gemme
le
terse
goccie
di
rugiada
che
coronano
i
petali
dei
fiori
,
quando
gli
uccelletti
appena
svegli
ringraziano
col
loro
allegro
cinguettio
il
sole
nascente
,
il
padre
della
vita
!
Quanta
gioia
,
quanta
felicità
si
prova
assistendo
alla
levata
del
sole
in
un
calmo
mattino
di
primavera
!
Appena
che
i
suoi
benefici
raggi
inondano
l
'
atmosfera
i
contadini
escono
giulivi
dalle
loro
case
per
avviarsi
al
lavoro
.
Dovunque
la
vita
circola
e
si
manifesta
,
noi
ci
sentiamo
più
spigliati
,
più
vigorosi
;
è
nel
mattino
che
le
nostre
facoltà
intellettuali
funzionano
con
maggior
facilità
ed
energia
.
È
per
questo
che
i
letterati
,
i
poeti
e
gli
artisti
stanno
occupati
più
nella
mattina
che
nel
resto
della
giornata
.
Inoltre
pei
divertimenti
campestri
si
sceglie
sempre
la
mattina
.
Chi
non
ama
questi
sollazzi
?
A
chi
non
piace
quando
si
è
in
una
compagnia
allegra
e
piacevole
andare
in
un
ameno
boschetto
,
sulla
riva
d
'
un
ruscello
e
fare
una
colazione
resa
saporitissima
dall
'
appetito
che
sviluppa
l
'
aria
del
mattino
?
I
medici
hanno
anche
osservato
che
il
maggior
numero
di
miglioramenti
nelle
malattie
avvengono
nella
mattina
,
perché
in
questa
fase
del
giorno
tutto
concorre
per
allietare
l
'
anima
ed
il
corpo
.
IL
MEZZOGIORNO
.
Il
mezzodì
corrisponde
all
'
estate
e
all
'
età
matura
nell
'
uomo
.
Nell
'
estate
e
nel
mezzodì
i
raggi
solari
hanno
acquistato
tutta
la
loro
forza
,
i
lavoranti
in
quest
'
ora
di
massimo
calore
cercano
l
'
ombra
e
il
riposo
per
rivigorire
le
stanche
loro
membra
.
Così
l
'
uomo
maturo
che
ha
gustato
tutti
i
piaceri
della
giovinezza
e
che
durante
questa
epoca
si
è
procurato
coll
'
assiduo
lavoro
uno
stato
discreto
,
può
gustare
tranquillo
e
contento
i
piaceri
e
le
pure
gioie
della
famiglia
,
godendo
unitamente
a
questi
un
poco
di
riposo
e
di
tranquillità
.
Un
altro
rapporto
che
esiste
è
il
seguente
:
come
nell
'
estate
,
così
nelle
calde
ore
del
mezzodì
maggiormente
si
esercita
l
'
azione
morbifica
e
particolarmente
sullo
stomaco
,
sul
fegato
e
sugli
intestini
.
È
perciò
che
l
'
igiene
prescrive
l
'
esclusione
di
certi
alimenti
che
possono
essere
funesti
.
E
siccome
l
'
età
matura
è
un
'
età
di
riposo
,
così
bisogna
gustare
con
grande
moderazione
quei
piaceri
che
affievoliscono
e
rendono
inerte
l
'
individuo
.
LA
SERA
.
La
sera
corrisponde
all
'
autunno
e
all
'
età
del
declino
.
Come
la
sera
fa
cessare
i
lavori
,
sospende
tutte
le
occupazioni
,
così
l
'
età
del
declino
domanda
l
'
assoluto
riposo
,
perché
nelle
età
precedenti
si
è
a
sufficienza
lavorato
e
goduto
.
La
sera
come
l
'
autunno
e
l
'
età
del
declino
è
triste
e
melanconica
.
Infatti
,
sebbene
l
'
autunno
presenti
le
sue
belle
giornate
,
pure
la
natura
morente
non
può
ispirare
allegria
.
E
in
questa
stagione
che
gli
alberi
si
spogliano
delle
loro
verdi
fronde
;
è
in
questa
stagione
che
i
fiori
scompaiono
,
che
le
praterie
ingialliscono
,
che
le
pioggie
ingrossano
i
torrenti
,
è
in
questa
stagione
infine
che
la
natura
muore
!
In
tal
modo
cammina
la
vita
umana
che
dall
'
età
del
declino
entra
nella
vecchiaia
.
Come
l
'
età
del
declino
,
così
l
'
autunno
è
fertile
in
malattie
;
si
raccomenderà
quindi
la
prudente
sobrietà
ai
vecchi
e
l
'
astinenza
degli
abusi
di
quei
frutti
che
prodiga
l
'
autunno
.
Il
rapporto
che
esiste
è
dunque
spiccante
.
Tutti
e
tre
offrono
un
vago
indefinibile
che
si
avvicina
alla
tristezza
.
LA
NOTTE
.
La
notte
corrisponde
all
'
inverno
ed
alla
decrepitezza
.
La
notte
deve
intieramente
dedicarsi
al
riposo
,
poichè
non
solo
gli
animali
dormono
la
notte
,
ma
anche
un
gran
numero
di
vegetali
,
poichè
per
essi
il
sonno
è
di
assoluta
necessità
.
In
primavera
le
notti
sono
spesso
stellate
e
fredde
;
in
estate
ora
tiepide
,
limpide
,
ora
calde
tempestose
;
in
autunno
sono
umide
e
malsane
;
in
inverno
gelide
.
A
seconda
delle
stagioni
il
sonno
è
dolce
,
piacevole
;
grave
ed
interrotto
;
profondo
o
leggiero
a
seconda
dell
'
atmosfera
;
lungo
e
intenso
.
Si
può
dire
che
la
durata
del
sonno
è
a
seconda
delle
perdite
fatte
nella
giornata
.
Mille
volte
infelici
quegli
ammalati
che
la
notte
non
possono
godere
del
sonno
placido
e
riparatore
,
perché
sono
molestati
da
crudeli
dolori
!
Ecco
così
esaminate
le
diverse
parti
del
giorno
,
le
stagioni
e
le
età
dell
'
uomo
,
ed
accennato
al
rapporto
che
havvi
tra
loro
.
Terminerò
il
capitolo
raccomandando
di
non
invertire
le
leggi
naturali
facendo
come
i
ricchi
notte
del
giorno
e
del
giorno
notte
,
perché
immenso
è
il
danno
che
ne
deriva
.
CAPITOLO
XXIV
.
Dei
piaceri
offerti
dalle
quattro
stagioni
.
In
quest
'
ultimo
capitolo
accenneremo
ai
diversi
piaceri
che
offrono
le
quattro
stagioni
.
Piaceri
diversi
tra
loro
,
perché
,
come
ogni
stagione
ha
i
suoi
fiori
,
così
ha
i
suoi
godimenti
.
Nei
climi
temperati
,
ove
quattro
sono
le
parti
dell
'
anno
,
vi
hanno
piaceri
non
conosciuti
;
nella
zona
torrida
le
stagioni
sono
due
:
quella
delle
pioggie
e
della
siccità
.
Invece
noi
siamo
contenti
,
quando
dopo
un
po
'
di
giorni
di
sole
eccessivo
che
dissecca
la
terra
e
infuoca
il
cielo
,
di
ricevere
una
benefica
acqua
che
spenga
gli
eccessivi
calori
.
Questa
continua
alternazione
non
può
renderci
monotoma
la
vita
.
PARTE
PRIMA
.
Dei
piaceri
in
primavera
.
L
'
inverno
è
passato
,
il
vento
gelido
e
freddo
di
questa
stagione
di
morte
s
'
intiepidisce
;
e
la
natura
si
sveglia
a
nuova
vita
.
Sì
colui
che
si
è
alzato
una
di
queste
mattine
gioconde
nella
quale
la
natura
ti
sorride
a
ciascun
passo
,
si
è
sentito
il
cuore
sollevarsi
,
e
respirando
l
'
aria
a
pieni
polmoni
ha
dovuto
esclamare
:
Viva
la
primavera
!
Viva
questa
epoca
nella
quale
tutto
rinasce
sotto
lo
splendido
risveglio
della
natura
,
nella
quale
il
cielo
si
fa
più
bello
e
la
terra
gli
sorride
di
amore
.
È
in
questi
giorni
che
tutto
ritorna
,
che
ritornano
le
rondinelle
al
nido
del
porticato
,
i
piccoli
fiori
al
vaso
della
fanciulla
,
i
zefiri
profumati
a
scuotere
certe
ciocche
di
capelli
nere
e
lucenti
.
Chi
sarà
colui
che
non
benedirà
quest
'
epoca
,
la
più
bella
,
la
più
gioconda
di
tutto
l
'
anno
;
quest
'
epoca
nella
quale
un
sole
brillante
dà
la
forza
e
la
vivacità
a
tutta
la
natura
?
!
....
La
primavera
!
Non
è
forse
la
più
bella
di
tutte
le
quattro
stagioni
?
Non
è
forse
nella
primavera
che
si
può
vedere
ed
ammirare
la
onnipotenza
dell
'
Ente
Supremo
?
Bisogna
certamente
essere
pessimisti
per
odiare
quest
'
epoca
;
bisogna
certamente
aver
perduto
tutto
lo
spirito
per
non
sentire
questi
profumi
che
ti
spingono
all
'
amore
plastico
,
come
l
'
autunno
all
'
amore
platonico
.
Infiniti
sono
i
piaceri
che
quest
'
epoca
ci
offre
.
Le
poetiche
passeggiate
,
le
escursioni
,
le
colazioni
nei
campi
,
le
cavalcate
,
le
gite
di
campagna
a
piedi
o
a
cavallo
;
e
l
'
uomo
fatto
che
ama
studiare
ha
la
botanica
,
la
zoologia
,
la
mineralogia
che
gli
offre
un
esteso
campo
per
acquistarsi
utili
cognizioni
e
passatempo
.
È
nella
primavera
che
lo
spirito
,
il
talento
,
il
genio
che
giaceva
annichilito
,
senza
forza
e
senza
slancio
,
è
in
questa
stagione
,
dico
,
che
hanno
preso
il
volo
,
che
hanno
stese
le
loro
ali
gigantesche
e
che
volano
nei
campi
ridenti
dell
'
immaginazione
.
Vivano
i
fiori
e
la
bella
natura
!
Ecco
il
grido
che
l
'
anima
invia
alla
primavera
,
il
grido
che
viene
dal
cuore
tratto
dai
zeffiri
profumati
all
'
ideale
.
Come
si
può
restare
insensibili
davanti
alla
splendida
ricchezza
che
si
spiega
maestosa
e
sorride
davanti
agli
occhi
,
che
ci
attira
,
che
ci
solleva
in
un
mondo
novello
,
che
ci
mostra
un
orizzonte
dorato
e
meraviglioso
,
che
ti
fa
sentire
i
profumi
i
più
inebbrianti
?
!
Come
sei
bella
o
natura
!
Quanto
sei
grande
!
Dove
hai
preso
le
mille
forme
di
fiori
che
rendono
vivaci
le
praterie
,
le
siepi
,
i
campi
?
Ove
li
hai
presi
potenza
soprannaturale
?
In
ciascun
angolo
il
più
remoto
brilla
un
fiore
,
brilla
uno
de
'
tuoi
figli
vaporosi
che
levano
la
monotonia
e
il
dolore
con
un
vago
sorriso
che
t
'
inspira
amore
.
L
'
aria
ne
è
addolcita
,
e
ciascun
zefiro
che
passa
accoglie
sulle
sue
tiepidi
ali
il
sospiro
d
'
amore
di
mille
rose
.
Nei
capelli
neri
e
lucenti
,
sul
seno
della
fanciulla
,
sugli
altari
,
nei
pranzi
e
sulla
tomba
,
sul
davanzale
dell
'
umile
finestra
e
sulla
terrazza
del
sontuoso
palazzo
,
avunque
brilla
un
fiore
,
ovunque
è
un
profumo
d
'
amore
.
Il
mese
di
maggio
è
arrivato
e
mille
angioletti
dalle
rosee
ali
l
'
accompagnano
.
Sono
i
fiori
.
Aprite
,
aprite
le
vostre
finestre
,
apritele
al
sole
,
al
profumo
dei
fiori
.
Come
sono
belli
;
io
vi
amo
e
vi
saluto
.
Vi
amo
perché
dai
vostri
calici
spira
una
dolcezza
triste
e
solitaria
;
v
'
amo
perché
la
bruna
fanciulla
poetica
pure
vi
ama
;
v
'
amo
infine
perché
siete
i
fiori
,
i
figli
della
primavera
.
PARTE
SECONDA
.
Dei
piaceri
nell
'
estate
.
Le
tiepide
aurette
primaverili
più
non
scuotono
mollemente
la
nera
treccia
di
capelli
.
La
primavera
è
finita
e
l
'
estate
col
suo
calore
tanto
benefico
alla
campagna
si
fa
avanti
maestoso
ed
infuocato
.
Il
sole
è
giunto
al
punto
più
culminante
.
I
suoi
raggi
sono
perpendicolari
alla
terra
;
la
sua
forza
benefica
è
al
massimo
.
In
estate
maturano
le
biondeggianti
messi
,
i
frutti
i
più
squisiti
,
le
tinte
si
fanno
più
scure
e
intense
;
tutto
insomma
partecipa
al
cambiamento
che
il
sole
di
giugno
opera
nei
campi
.
Fra
i
piaceri
che
si
possono
godere
nell
'
estate
figurano
le
passeggiate
di
buon
mattino
e
di
sera
in
campagna
.
Queste
passeggiate
sono
piacevolissime
per
coloro
che
sanno
gustare
le
pure
gioie
campestri
.
In
questa
stagione
deve
essere
contento
anche
il
proprietario
che
può
passeggiare
sui
suoi
fondi
,
e
vedere
le
messi
biondeggianti
,
l
'
uva
che
matura
,
i
prati
smaltati
di
fiori
.
Beato
il
proprietario
,
perché
tali
beni
,
essendo
suoi
,
ne
può
godere
tutti
i
giorni
e
tutte
le
ore
!
D
'
estate
poi
sono
un
'
occasione
di
divertimento
,
e
sono
di
un
'
utilità
incontestabile
i
bagni
.
Le
acque
minerali
e
termali
sono
molto
frequentate
durante
l
'
estate
da
ammalati
,
oppure
da
coloro
che
vogliono
condurre
una
vita
relativamente
quieta
.
In
questi
stabilimenti
si
trovano
tutti
i
divertimenti
della
capitale
,
di
più
si
possono
fare
le
passeggiate
campestri
che
sono
d
'
una
grandissima
utilità
alla
salute
.
La
massima
principale
per
migliorare
in
questi
stabilimenti
è
di
non
lasciarsi
sopraffare
dalla
noia
.
La
noia
è
il
peggior
nemico
della
salute
;
quindi
se
un
bagnante
si
annoia
causa
il
cattivo
tempo
o
lo
stabilimento
,
dovrà
subito
abbandonare
questo
luogo
per
cercarne
uno
migliore
,
nel
quale
i
concerti
,
la
conversazione
,
i
giuochi
di
società
non
lo
lascino
annoiato
o
melanconico
.
Altro
fra
i
piaceri
è
quello
dell
'
acque
,
e
sotto
questa
denominazione
intendo
le
gite
in
barca
,
in
battello
a
vapore
,
le
passeggiate
lungo
le
rive
dei
fiumi
o
dei
laghi
,
infine
il
nuoto
,
tutti
esercizi
che
dilettano
immensamente
ed
irrubostiscono
i
nostri
muscoli
.
L
'
estate
offre
pure
la
sua
parte
di
poesia
.
Non
inspira
forse
dei
nobili
ed
elevati
sentimenti
la
vista
d
'
un
ameno
ed
ombroso
boschetto
dove
nulla
s
'
intende
altro
che
il
gorgheggio
degli
uccelli
e
il
mormorio
del
terso
ruscello
?
Non
si
rimpiangono
forse
i
convegni
amorosi
datisi
nei
boschi
remoti
e
poetici
?
Non
siamo
eccitati
alla
riflessione
quando
seduti
all
'
ombra
d
'
un
gigantesco
platano
nella
quieta
campagna
ammiriamo
intorno
a
noi
l
'
opera
del
Creatore
?
Insomma
i
piaceri
estivi
,
quantunque
meno
chiassosi
dei
primaverili
,
ci
tornano
ciononostante
graditi
,
perché
accompagnati
dalla
riflessione
.
PARTE
TERZA
.
Dei
piaceri
in
autunno
.
L
'
autunno
è
la
stagione
più
ricca
di
frutta
,
è
la
stagione
nella
quale
anche
il
regno
animale
ci
dà
gli
elementi
più
svariati
e
di
migliore
qualità
,
per
cui
questa
stagione
è
desiderata
dai
fanciulli
,
dai
buongustai
e
dai
leccardi
.
La
natura
in
autunno
cambia
ancora
di
aspetto
.
Le
mattine
e
le
sere
si
fanno
sempre
più
fresche
,
l
'
aere
è
più
mite
.
L
'
autunno
è
l
'
epoca
dei
viaggi
nei
paesi
meridionali
;
è
l
'
epoca
della
caccia
.
Riguardo
a
questo
piacere
dobbiamo
dire
che
se
è
spinto
alla
fatica
diventa
nocivo
alla
salute
.
Alla
caccia
bisogna
guardarsi
dalle
correnti
d
'
aria
fresca
quando
si
è
in
traspirazione
,
nel
bevere
quando
si
è
sudati
,
o
dall
'
attraversare
qualche
acqua
quando
i
piedi
sono
riscaldati
dal
percorso
cammino
.
Queste
sono
norme
che
non
si
osservano
quando
siamo
in
preda
all
'
entusiasmo
di
inseguire
qualche
lepre
,
ma
che
dovrebbero
seguirsi
per
non
prepararsi
delle
infermità
.
Un
altro
piacere
per
i
proprietarii
di
terre
è
quello
di
assistere
al
raccolto
e
principalmente
alle
vendemmie
.
Nei
paesi
viniferi
si
danno
delle
feste
campestri
,
come
le
colazioni
,
i
pranzi
,
i
balli
,
feste
che
ci
tornano
gradite
,
perché
nuove
e
purificate
dall
'
aura
imbalsamata
della
campagna
.
Ma
la
seconda
metà
dell
'
autunno
non
presenta
questi
dolci
piaceri
.
Essa
è
triste
,
melanconica
.
La
natura
si
spoglia
de
'
suoi
verdi
colori
,
gli
alberi
nudi
sono
tetri
,
gli
augelletti
più
non
gorgheggiano
,
le
brine
cominciano
a
coprire
la
terra
,
l
'
aquilone
freddo
sibila
fra
i
rami
,
le
nebbie
,
le
pioggie
sono
frequenti
,
i
torrenti
straripano
,
i
raggi
solari
si
affievoliscono
,
la
natura
si
addormenta
per
ridestarsi
più
viva
,
più
appariscente
in
primavera
.
L
'
autunno
però
,
sebbene
abbondante
in
piaceri
,
è
pure
abbondante
in
malattie
.
Queste
provengono
dai
cambiamenti
repentini
di
temperatura
che
sono
frequentissimi
in
autunno
.
Provengono
però
principalmente
dalle
scorpacciate
di
frutta
di
cui
è
ricca
questa
stagione
.
Si
guardino
bene
i
golosi
dagli
eccessi
di
questo
genere
,
perché
non
sanno
quanto
dolorosi
sieno
i
flussi
di
ventre
,
le
febbri
ribelli
o
le
dissenterie
.
Un
alimento
che
raccomando
caldamente
nell
'
affievolimento
di
stomaco
è
il
buon
cioccolatte
,
perché
,
oltre
all
'
essere
facilmente
digeribile
,
ripara
subito
le
perdite
del
corpo
.
Bisogna
però
guardarsi
dal
cioccolatte
di
cattiva
fabbricazione
,
perché
non
fa
altro
che
ingombrare
lo
stomaco
.
Un
'
altra
raccomandazione
è
quella
di
coprirsi
ai
primi
freddi
per
evitare
i
raffreddori
e
le
soppressioni
di
traspirazione
.
PARTE
QUARTA
.
Dei
piaceri
in
inverno
.
Questa
è
la
stagione
più
monotona
e
melanconica
dell
'
anno
.
Il
sole
più
non
ci
riscalda
,
e
pare
che
ci
abbia
abbandonati
.
La
neve
bianca
e
fredda
copre
come
un
funebre
lenzuolo
tutta
la
campagna
.
Ovunque
è
tristezza
,
ovunque
è
torpore
.
Ma
se
l
'
inverno
è
triste
pel
vecchio
e
pel
fanciullo
che
se
ne
stanno
rincantucciati
al
caminetto
,
non
lo
è
però
pel
giovane
,
il
quale
trova
nell
'
inverno
dei
cari
e
graditi
divertimenti
.
Egli
sfida
i
rigori
del
verno
per
assistere
all
'
opera
,
al
dramma
,
ai
concerti
;
egli
sfida
la
neve
per
correre
dove
la
danza
lo
chiama
e
lo
attira
,
e
non
lascia
la
minima
occasione
per
festeggiare
l
'
amore
e
il
piacere
.
Una
molestia
dell
'
inverno
è
il
freddo
delle
mani
e
dei
piedi
.
Freddo
che
deriva
da
ciò
che
il
sangue
più
non
circola
nella
rete
muscolare
superficiale
,
ma
bensì
è
spinto
nei
vasi
interni
.
È
sopratutto
nell
'
inverno
che
il
vecchio
deve
usare
a
sè
stesso
tutti
i
riguardi
,
perché
il
freddo
intenso
è
fatale
a
questa
età
.
I
suoi
piaceri
devono
essere
quelli
del
focolare
,
della
lettura
,
della
conversazione
,
dei
giuochi
di
famiglia
che
occupano
e
cacciano
la
noia
.
È
nell
'
inverno
poi
che
si
gustano
maggiormente
i
piaceri
dell
'
amicizia
,
perché
in
questa
stagione
si
stà
lunghe
ore
coll
'
amico
in
conversazione
.
Un
vero
amico
non
è
mai
abbastanza
custodito
.
L
'
amicizia
è
un
porto
dove
si
rifugia
durante
l
'
uragano
,
ove
si
felicita
dopo
il
pericolo
.
Qual
maggior
gioia
di
quella
di
rivedere
dopo
molto
tempo
l
'
intimo
amico
,
al
quale
si
hanno
mille
cose
da
confidare
,
mille
da
sentire
!
L
'
inverno
è
anche
la
stagione
più
propizia
ai
pranzi
,
ai
festini
,
ai
banchetti
.
In
questa
epoca
l
'
appetito
è
in
tutti
sviluppato
;
lo
stomaco
possiede
maggior
energia
;
le
sue
funzioni
hanno
luogo
più
prontamente
,
e
può
quindi
digerire
più
presto
una
maggiore
quantità
di
alimenti
che
nelle
altre
stagioni
.
È
nell
'
inverno
che
si
hanno
le
feste
di
Natale
e
quelle
del
primo
giorno
dell
'
anno
.
Quest
'
ultima
in
Francia
è
festeggiata
da
tutti
,
non
solo
dai
bimbi
che
desiderano
i
regali
,
ma
anche
dagli
adulti
,
ai
quali
tornano
gradite
le
riunioni
di
famiglia
.
Il
carnevale
viene
poi
a
portare
l
'
allegria
ai
giovani
,
e
procurare
loro
mille
sorta
di
piaceri
nei
quali
la
folla
delirante
si
getta
a
capo
fitto
.
E
qui
termina
l
'
opera
,
lo
scopo
della
quale
non
solo
era
di
accennare
i
piaceri
delle
diverse
stagioni
,
ma
bensì
di
cercare
di
assegnar
loro
un
limite
uniformandole
alle
norme
dell
'
igiene
.
Dunque
di
nuovo
raccomandiamo
ai
nostri
lettori
di
guardarsi
dagli
abusi
delle
cose
della
vita
,
perché
,
come
abbiamo
accennato
in
questo
libro
,
possono
apportare
gravi
sconcerti
,
affezioni
,
malattie
,
infermità
e
forse
anche
la
morte
!