StampaQuotidiana ,
Sabato
,
verso
l
'
ora
del
mezzogiorno
,
Edoardo
Scarfoglio
si
unì
in
matrimonio
con
Matilde
Serao
,
nella
sala
rossa
del
Campidoglio
,
essendo
in
ufficio
l
'
onorevole
barone
Giordano
-
Apostoli
.
La
cerimonia
fu
semplice
e
lieta
.
La
sposa
,
vestita
d
'
un
elegantissimo
abito
grigio
-
sorcio
con
un
cappello
chiuso
d
'
egual
colore
,
teneva
fra
le
mani
un
mazzo
di
rose
meravigliose
e
parlava
e
sorrideva
assiduamente
,
comunicando
a
tutti
li
amici
quella
giovialità
cordiale
che
è
una
delle
sue
più
belle
e
resistenti
virtù
di
donna
.
Lo
sposo
,
quella
singolar
figura
di
Don
Chisciotte
giovine
e
vivace
e
pieghevole
a
tutte
le
eleganze
del
vestire
moderno
,
trovava
modo
di
discutere
con
Pasquale
Mancini
su
le
condizioni
e
le
esigenze
del
teatro
italiano
contemporaneo
,
non
senza
lanciar
saette
,
tanto
per
non
perdere
l
'
abitudine
,
alle
infelicità
martelliane
di
Felice
Cavallotti
.
Come
la
discussione
andava
accendendosi
e
il
ministro
avvalorava
le
sue
ragioni
con
una
quasi
giovanile
impetuosità
di
gesti
,
l
'
onorevole
Giordano
-
Apostoli
invitò
gli
sposi
a
sedersi
su
le
molto
esercitate
sedie
auree
che
stanno
d
'
innanzi
al
banco
ufficiale
.
Testimoniavano
per
la
sposa
:
il
principe
Maffeo
Colonna
di
Sciarra
e
il
barone
di
San
Giuseppe
.
Per
lo
sposo
:
i
ministri
Mancini
e
Grimaldi
.
Erano
auspici
,
dietro
le
sedie
nuziali
,
due
amici
antichi
e
compagni
d
'
arte
e
conterranei
:
Gabriele
D
'
Annunzio
e
Costantino
Barbella
.
La
cerimonia
rituale
fu
compiuta
rapidamente
.
Ieri
sera
poi
,
nella
chiesa
di
Santa
Maria
del
Popolo
,
fu
stretto
il
matrimonio
ecclesiastico
,
verso
le
dieci
.
Per
entrare
in
una
cappella
interna
,
bisognava
passare
attraverso
un
lungo
corridoio
dove
al
lume
delle
candele
recate
dai
monaci
s
'
intravedevano
le
pareti
piene
di
sculture
marmoree
.
Il
mistero
sacro
dava
alla
cerimonia
una
certa
solennità
.
La
cappella
era
tutta
bianca
e
fredda
,
rischiarata
debolmente
dai
ceri
dell
'
altare
.
Su
i
marmi
dell
'
altare
stavano
scolpite
le
armi
gentilizie
dei
Borgia
,
e
una
soave
Madonna
giottesca
proteggeva
dall
'
alto
i
presenti
.
I
monaci
cortesi
giravano
di
qua
e
di
là
disponendo
le
cose
.
Ruggero
Bonghi
,
in
disparte
,
discorreva
di
non
so
che
con
uno
di
loro
.
Il
duca
di
Maddaloni
lasciava
ammirare
su
l
'
abito
nero
,
di
taglio
giovanile
,
il
gran
collare
dell
'
ordine
di
Malta
.
Paulo
Fambri
,
il
Molosso
,
chiedeva
a
Masaniello
Parise
notizie
dell
'
ultimo
duello
o
raccontava
aneddoti
del
Lupatti
alla
sposa
sorridente
.
La
sposa
aveva
un
ricco
abito
di
broccato
d
'
argento
,
senza
strascico
;
e
tutto
quel
mite
splendore
di
bianchezza
le
si
rifletteva
nel
sorriso
.
Quando
gli
sposi
s
'
inginocchiarono
e
si
presero
per
la
mano
,
il
celebrante
,
un
monaco
grande
e
grave
,
li
benedisse
con
un
gesto
pieno
di
nobiltà
.
Assentirono
i
testimoni
:
il
conte
Luigi
Primoli
e
Paulo
Fambri
,
per
la
sposa
;
il
duca
Proto
di
Maddaloni
e
Ruggero
Bonghi
per
lo
sposo
.
Dopo
,
le
carrozze
portarono
gli
invitati
alla
casa
maritale
dove
già
molta
gente
congratulante
aspettava
.
La
casa
non
è
vastissima
,
ma
è
un
nido
pieno
di
cose
belle
e
preziose
,
è
la
maison
d
'
un
artiste
au
XIX
siècle
.
Le
scale
,
con
le
pareti
coperte
di
tappeti
del
Kurdistan
,
sono
rallegrate
da
un
'
infinità
di
piante
verdi
.
Le
piante
di
serra
occupano
anche
i
pianerottoli
e
le
stanze
di
anticamera
e
di
passaggio
.
La
camera
di
studio
dei
due
artisti
è
d
'
un
colore
avana
chiaro
;
ha
tende
altissime
d
'
una
stoffa
greve
,
originalissima
,
di
tinte
e
di
disegno
araba
.
Lunghi
scaffali
di
noce
coprono
una
parete
;
un
gigantesco
camino
di
noce
copre
l
'
altra
opposta
;
sedili
e
sedie
,
d
'
una
stoffa
antica
intessuta
d
'
oro
e
di
rosso
,
stanno
in
tutti
li
angoli
.
Su
la
parte
sporgente
del
camino
fiorisce
un
magnifico
ordine
di
begonie
,
di
quelle
piante
vive
che
paiono
artificiali
e
inverosimili
.
Su
'
l
tavolo
,
fra
le
carte
e
i
libri
,
tanti
oggetti
curiosi
e
rari
.
La
camera
del
talamo
ha
le
pareti
tutte
coperte
di
raso
color
tabacco
,
d
'
un
color
bizantino
;
le
tende
di
peluche
,
azzurre
con
larghe
bande
di
ricami
in
bianco
e
oro
;
il
baldacchino
anche
azzurro
con
fiocchi
e
cordoni
ricchissimi
;
il
letto
largo
di
noce
,
scolpito
squisitamente
.
Il
salone
è
di
vario
gusto
e
di
vario
stile
,
ma
ha
nell
'
insieme
un
'
intonazione
calda
e
simpatica
e
armoniosa
.
Le
portiere
e
le
tende
sono
composte
di
due
stoffe
:
d
'
un
antico
velluto
a
fiorami
verde
scuro
e
d
'
una
specie
di
broccato
massiccio
a
fiorami
d
'
oro
e
marron
su
fondo
rosso
scuro
.
Tra
le
due
finestre
s
'
innalza
,
svelto
e
sottile
come
un
'
artifiziosa
architettura
di
merletti
neri
,
un
mobile
giapponese
di
bois
-
de
-
fer
,
tutto
pieno
di
vasi
di
Satzuma
,
di
bronzi
,
di
avori
,
di
mostri
metallici
.
In
un
angolo
un
grande
specchio
,
contornato
di
stoffe
francesi
,
riflette
una
gru
di
bronzo
,
l
'
uccello
bene
amato
nell
'
impero
del
Sol
Levante
,
o
Tsouri
Sama
,
Sua
signoria
la
Gru
.
Di
fronte
allo
specchio
,
un
paravento
di
seta
grigia
,
uno
di
quei
paraventi
floreali
e
ornitologici
che
bastano
ad
animare
lietamente
un
'
intera
stanza
,
chiude
l
'
angolo
,
formando
una
specie
di
penetrale
intimo
dove
è
raccolto
tutto
il
fascino
esotico
del
salone
.
Tra
il
paravento
e
lo
specchio
scende
dall
'
alto
una
banda
di
seta
saumon
di
quel
tenerissimo
colore
così
voluttuoso
,
così
sensuale
,
così
carnale
,
così
amorosamente
tentatore
e
suggestivo
.
La
seta
è
vivificata
da
ricami
meravigliosi
di
fiori
e
di
uccelli
,
e
tutta
luminosa
delle
penne
occhiute
dei
fagiani
imperiali
e
dei
pavoni
.
In
verità
quella
stoffa
è
il
più
bel
pezzo
dell
'
appartamento
,
è
la
nota
più
significante
e
più
alta
nella
sinfonia
delle
linee
e
dei
colori
.
Dall
'
alto
dello
specchio
un
'
altra
banda
di
seta
,
ma
rossa
e
ricamata
di
mostri
d
'
oro
a
rilievo
,
sale
fino
al
soffitto
e
rimane
inarcata
come
una
piccola
vela
di
qualche
yanè
-
funè
principesco
.
Due
arazzi
giapponesi
inquadrati
in
cornici
larghe
di
velluto
e
tesi
,
due
di
quelli
arazzi
giocondi
dove
uomini
e
donne
bevono
il
the
o
ascoltano
una
lettura
sotto
un
tetto
d
'
oro
o
sotto
gli
alberi
di
pesco
o
tra
le
selvette
dei
bambù
,
occupano
la
terza
parete
.
La
quarta
parete
è
occupata
finalmente
da
un
gran
quadro
moderno
,
da
un
paesaggio
boscoso
e
radioso
di
Guido
Boggiani
.
Poltrone
e
divani
di
tutte
le
forme
,
tavolinetti
,
vasi
di
porcellane
,
tutte
le
varie
minuscole
suppellettili
moderne
ingombrano
il
restante
spazio
.
Il
secondo
salone
,
che
ieri
sera
era
trasformato
in
sala
di
buffet
per
cura
di
Nazzarri
,
è
coperto
di
mèzzari
,
di
certe
larghe
stoffe
genovesi
dove
son
rappresentati
paesaggi
curiosissimi
a
colori
molto
vivi
.
Nell
'
angolo
principale
una
tenda
bizzarra
,
formata
di
aste
e
di
drappi
,
ombreggia
e
protegge
un
divano
.
Tutto
questo
appartamento
,
preparato
da
Giuseppe
e
da
Ercole
Noci
,
ieri
sera
fu
invaso
da
innumerevoli
amici
,
da
tutti
li
amici
degli
sposi
:
uomini
politici
e
letterati
,
gentiluomini
e
artisti
,
illustrazioni
di
tutti
i
partiti
e
di
tutte
le
arti
.
Donna
Matilde
aveva
per
ognuno
una
parola
cordiale
,
un
gesto
di
saluto
,
un
sorriso
,
una
domanda
cortese
;
si
espandeva
dovunque
in
un
'
attività
instancabile
;
passava
felice
e
raggiante
tra
li
augurii
,
con
i
capelli
cinti
di
fiori
freschi
,
con
le
mani
e
le
braccia
gemmate
di
doni
.
StampaQuotidiana ,
Oh
,
gloriosa
scienza
d
'
armi
italiana
!
Un
risveglio
onorevole
si
va
propagando
per
la
patria
.
Nuovi
cultori
sorgono
ad
illustrare
l
'
arte
di
Camillo
Agrippa
e
di
Nicoletto
Giganti
.
Qui
in
Roma
gentiluomini
aprono
sale
d
'
armi
e
trattenimenti
mattutini
.
Don
Ladislao
Odescalchi
nel
suo
palazzo
prepara
un
immenso
stanzone
tutto
tappezzato
di
arazzi
,
ornato
di
trofei
d
'
armi
antiche
e
di
gonfaloni
storici
.
Il
principe
di
Teano
ne
prepara
un
altro
,
a
gara
,
dove
chiamerà
a
schermire
e
conviterà
quanti
eletti
armeggiatori
sono
nell
'
Urbe
.
Allora
,
nelle
fresche
mattine
primaverili
,
le
riunioni
amichevoli
saranno
frequenti
e
lunghe
.
La
luce
entrerà
,
gaia
e
fortificante
,
dai
finestroni
amplissimi
e
ravviverà
nelle
pareti
i
vecchi
arazzi
pieni
di
cacciatrici
pagane
o
di
cavalieri
battaglianti
o
di
pompe
imperiali
o
di
amori
mitologici
.
Le
armature
penderanno
nelli
angoli
damaschinate
d
'
oro
;
tutte
le
diverse
fogge
di
spade
e
di
aste
s
'
incroceranno
nelle
panoplie
e
scintilleranno
a
una
qualche
banda
di
sole
.
Le
bandiere
multicolori
si
muoveranno
lentamente
ad
ogni
minimo
soffio
dell
'
aria
.
E
li
amici
,
giocondamente
,
si
daranno
alla
fatica
.
D
'
intorno
,
sui
divani
profondi
,
su
i
cassoni
scolpiti
,
i
più
pigri
staranno
distesi
a
giudicare
i
colpi
,
o
fumeranno
tabacchi
odoranti
,
o
parleranno
di
femmine
e
di
cavalli
e
di
cani
.
Il
tintinno
vibrante
delle
lame
si
mescolerà
alle
risa
e
ai
motti
;
e
le
spire
del
fumo
saliranno
placidamente
al
soffitto
istoriato
.
Poi
,
quando
li
amici
avranno
le
membra
stanche
e
piene
di
sudore
,
i
servi
imbandiranno
nella
stessa
stanza
una
tavola
.
Un
vivo
stimolo
di
cibo
ecciterà
li
stomachi
sani
,
e
la
sanguigna
succulenza
delle
carni
cotte
diletterà
d
'
un
mai
provato
sapore
i
palati
laboriosi
.
Il
vino
sarà
bevuto
in
grandi
coppe
di
cristallo
boemo
e
letificherà
li
spiriti
delli
affaticati
.
E
don
Ladislao
,
il
magiaro
,
tenendosi
in
una
mano
la
gran
barba
bionda
ed
ingrossando
la
voce
,
comincerà
a
dir
le
parole
di
Nicoletto
Giganti
vinigiano
al
serenissimo
don
Cosimo
de
'
Medici
:
Sì
come
il
ferro
dalle
rigide
minere
sottratto
inutile
riuscirebbe
,
se
dall
'
arte
industre
non
ricevesse
forma
accommodata
a
gli
essercitii
humani
:
così
l
'
istesso
nelle
mani
del
forte
soldato
riesce
di
poco
frutto
se
da
studioso
et
accorto
valore
accompagnato
non
s
'
apre
la
strada
ad
ogni
difficile
et
vittorioso
successo
...
StampaQuotidiana ,
Passando
lungo
le
mura
della
Villa
Ludovisia
incoronata
di
verdura
novella
,
si
entra
nella
porta
Salaria
e
si
vede
dinnanzi
la
lunga
via
grigia
e
bianca
sotto
il
cielo
bianco
e
grigio
.
La
via
è
angusta
,
in
su
'
l
principio
tutta
limitata
da
edifici
industriali
e
da
cantine
dove
si
vendono
i
vini
delle
terre
romane
con
giuochi
di
bocce
.
Poi
,
a
poco
a
poco
,
dalle
muraglie
macchiate
di
musco
e
dai
roseti
soverchianti
e
dalle
punte
acute
dei
cipressi
incomincia
a
discendere
su
l
'
umiltà
dei
pedoni
una
dolce
poesia
conventuale
.
Per
una
gran
cancellata
sorretta
da
due
cariatidi
muliebri
,
fugge
in
lontananza
un
viale
di
alti
bussi
.
Per
la
porta
di
una
vinea
torloniana
si
allarga
una
specie
di
chiostra
verde
sparsa
di
sedili
di
pietra
.
Sulle
mura
di
Villa
Mattei
si
levano
certi
funebri
alberi
neri
che
nel
fondo
dell
'
aria
burrascosa
paiono
ramificazioni
di
carbone
fossile
.
Dalla
chiusa
selva
della
Villa
Piombino
esce
un
cantico
di
uccelli
pieno
di
variazioni
sapienti
.
Presso
una
cappella
gentilizia
si
stende
un
portico
vegetale
popolato
di
statue
corrose
,
un
portico
circolare
,
uno
di
quelli
ordini
d
'
alberi
fitti
e
bruni
di
mezzo
a
cui
rampollano
le
rose
meravigliosamente
.
E
poi
ecco
Villa
Ada
,
tutta
lieta
e
chiara
.
Già
l
'
animazione
delle
corse
rumoreggia
.
Passa
in
un
phaèton
Don
Alfonso
Doria
,
il
pallidissimo
e
biondissimo
principe
eternamente
fiorito
d
'
una
gardenia
all
'
occhiello
;
e
al
suo
fianco
sta
,
con
il
busto
eretto
,
la
signora
,
vestita
semplicemente
di
nero
e
d
'
un
piccolo
paletot
di
stoffa
maschile
chiarissima
.
Il
recinto
.
Un
pezzo
di
terreno
messo
un
poco
in
salita
,
d
'
un
bel
verde
gaio
,
interrotto
da
alberelli
e
confinato
da
edifici
rossicci
irregolarmente
.
Nello
steccato
del
pesage
gli
sportmen
non
sono
molto
numerosi
.
Nessuna
signora
,
tranne
la
duchessa
di
Avigliana
.
Arriva
il
conte
Pecci
con
la
sua
signora
:
veste
lilla
,
waterproof
bleu
marin
,
cappello
marron
con
fiori
rosei
.
Arriva
la
marchesa
Lavaggi
con
donna
Giulia
e
con
la
duchessa
Lante
.
Arriva
la
duchessa
di
Magliano
.
Arriva
la
principessa
di
San
Mauro
.
Nello
steccato
il
numero
degli
sportmen
a
mano
a
mano
cresce
.
Il
duca
d
'
Avigliana
con
quel
suo
passo
dondolante
,
profondamente
inglese
,
va
salutando
le
signore
.
La
barba
di
don
Ladislao
Odescalchi
viene
a
singolar
tenzone
con
quella
dell
'
on
.
Quarto
di
Belgioioso
.
Don
Giovanni
Borghese
conduce
a
braccio
la
duchessa
Lante
che
ha
un
abito
scuro
ornato
di
liste
di
velluto
rosso
.
Il
gran
cavaliere
Pandola
conduce
donna
Giulia
Lavaggi
che
ha
un
abito
primaverile
bleu
marin
con
pieghe
semiaprentisi
a
righe
rosse
e
d
'
oro
.
Il
duca
di
Ceri
,
don
Clemente
Torlonia
e
il
signor
Morgan
in
crocchio
discutono
vivacemente
.
I
larghissimi
pantaloni
grigi
del
principe
di
Castagneto
irridono
a
quelli
strettissimi
del
conte
di
Monteforte
.
Don
Francesco
del
Drago
va
pensoso
e
solitario
lungo
la
palizzata
.
Marco
Colacchioni
,
nitido
e
fiorito
di
mughetti
,
si
preoccupa
della
sua
bella
Ebe
che
non
potrà
correre
.
Il
barone
Michele
Lazzaroni
è
un
po
'
nervoso
:
palpita
forse
per
le
sorti
dei
suoi
colori
che
oggi
brilleranno
per
la
prima
volta
...
non
al
sole
probabilmente
.
La
tribuna
.
La
tribuna
,
come
una
bella
pioggerella
fresca
d
'
improvviso
incomincia
a
suonare
sulla
campagna
,
si
empie
in
un
momento
.
La
duchessa
di
Magliano
ha
un
abito
bleu
marin
listato
di
trine
larghissime
,
con
sottoveste
rossa
:
ed
un
cappellino
di
paglia
scura
con
aigrettes
tremolante
e
scintillante
.
Oggi
l
'
agilità
della
sua
figura
trionfa
,
poiché
tutte
le
sue
attitudini
sono
vivacissime
e
i
suoi
movimenti
sono
rapidi
ed
eleganti
.
È
discesa
di
carrozza
con
un
salto
,
è
salita
con
un
salto
su
la
parte
alta
della
tribuna
,
ha
passeggiato
molto
nel
recinto
del
pesage
,
sempre
sorridendo
,
con
un
'
aria
di
giovinezza
felice
.
La
contessa
Lutzof
ha
una
toilette
freschissima
,
tutta
d
'
un
grigio
azzurrognolo
,
con
sottoveste
chiara
a
piccoli
scacchi
.
M.lle
Brookmann
,
una
belga
,
recente
ospite
di
Roma
,
ha
una
toilette
di
color
granato
e
su
'
l
corsage
porta
una
giacca
marron
con
ricami
su
le
maniche
e
su
gli
orli
.
Ella
è
bionda
ed
ha
gli
occhi
verde
marino
:
è
una
Miss
Multon
più
plantureuse
.
La
contessa
di
Montgelas
ha
una
sopraveste
marron
su
una
veste
cangiante
:
toilette
armoniosa
e
fine
.
La
contessa
della
Gherardesca
ha
un
abito
nero
e
un
magnifico
cappellino
rosso
a
frange
d
'
oro
.
La
duchessa
di
Ceri
è
tutta
ornata
di
strisce
di
piume
grigie
intorno
al
collo
e
ai
polsi
.
Le
conversazioni
sono
animate
.
Animatissima
quella
che
ha
per
sostenitrice
donna
Giulia
Lavaggi
.
Le
scommesse
non
si
levano
molto
in
alto
.
Per
la
prima
corsa
Anzola
è
in
favore
.
Prima
corsa
Corrono
:
Anzola
del
principe
Potenziani
,
generata
da
Andres
e
Fernanda
;
Veronica
del
cap
.
Fagg
,
generata
da
George
Frederik
e
Federica
.
Su
'
l
principio
della
corsa
,
Veronica
è
innanzi
di
qualche
lunghezza
ma
viene
quasi
subito
superata
da
Anzola
che
segue
con
moltissima
facilità
la
vittoria
au
petit
galop
.
Prosperosa
.
Seconda
corsa
Corre
Anzola
sola
,
sotto
la
pioggia
,
e
compie
il
giro
nel
tempo
stabilito
fra
gli
applausi
.
La
principessa
di
San
Mauro
guarda
affettuosamente
il
bell
'
animale
che
passa
sotto
la
tribuna
portato
a
mano
da
un
servo
.
La
pioggia
seguita
,
ma
con
minore
forza
.
Dalla
parte
di
Monte
Mario
già
si
leva
una
fievole
serenità
argentina
.
Terza
corsa
Corrono
:
Juppiter
da
Jove
e
Lady
Mountain
,
del
barone
Lazzaroni
(
Porta
Latina
)
;
Silver
Chum
del
generale
Agei
e
Lady
Annie
,
da
Exrninster
e
Lady
Mortimer
,
del
cavaliere
Bertoni
.
Da
principio
,
Juppiter
si
mette
innanzi
;
poi
Silver
Churn
lo
supera
di
qualche
lunghezza
:
una
lotta
vivissima
s
'
impegna
tra
i
due
corridori
.
Juppiter
con
un
galoppo
assai
bello
riesce
a
vincere
in
fine
l
'
erede
di
Speculum
e
giunge
alla
mèta
tra
gli
applausi
.
Intermezzo
Il
chiarore
dalla
parte
di
Monte
Mario
cresce
rapidamente
.
La
collina
incoronata
da
cipressi
appare
in
fondo
,
nell
'
illustrazione
del
sole
.
Tutta
l
'
area
delle
corse
s
'
illumina
,
e
il
verde
prende
un
tono
chiarissimo
fra
le
ombre
circolari
proiettate
dalli
alberelli
.
Dietro
lo
steccato
la
fila
delle
carrozze
luccica
di
bagliori
metallici
.
Alcuni
ombrellini
di
demi
-
mondaines
si
aprono
su
'
l
cielo
divenuto
già
di
un
azzurro
limpido
qua
e
là
;
e
tra
li
ombrellini
trionfa
quello
scarlatto
di
Nadar
,
di
quella
Nadar
che
Teodoro
Ethofer
ha
dipinto
appunto
sportivamente
con
tanto
brio
di
disegno
e
di
colori
.
Le
signore
abbandonano
la
tribuna
e
discendono
a
passeggiare
su
l
'
erba
.
Il
calore
va
diventando
grave
.
Tutti
i
piccoli
paletots
maschili
scompariscono
a
uno
a
uno
.
Assolutamente
il
sole
scotta
.
Nuvole
benedette
,
dove
,
oh
dove
fuggite
?
L
'
ultima
invocazione
carducciana
alle
vacche
del
cielo
esce
malinconiosamente
dalla
bocca
del
reporter
del
Fanfulla
,
ch
'
era
venuto
avvoltolato
in
un
romantico
mantello
da
Hernani
.
La
campanella
suona
.
Quarta
corsa
Corrono
:
Fucino
del
capitano
Fagg
,
da
Austerlitz
e
Rox
;
Stuarda
del
capitano
Grifo
,
da
Carlont
e
Seine
.
Fucino
va
innanzi
,
appena
di
mezza
lunghezza
.
Stuarda
con
un
sforzo
,
alla
prima
voltata
,
gli
si
mette
a
fianco
.
La
lotta
dura
pochissimo
.
Fucino
galoppa
stupendamente
alla
vittoria
,
saltando
tutti
li
ostacoli
,
e
giunge
buon
primo
.
Quinta
e
ultima
corsa
Corrono
:
Roman
Bee
,
un
cavallo
di
mezzo
sangue
inglese
,
del
capitano
Fagg
;
Melmerby
,
da
Vanderdecken
e
Fair
Agnes
,
del
capitano
Grifo
;
Lady
Mary
,
di
mezzo
sangue
,
della
scuderia
Porta
Latina
,
e
Foot
-
Fall
,
da
Reverberation
e
Sanduls
di
Giovanni
Cairoli
.
Foot
-
Fall
parte
alla
testa
delli
altri
,
condotto
con
grande
abilità
dal
fantino
.
Melmerby
,
secondo
,
fa
sforzi
per
raggiungere
il
rivale
;
e
dopo
una
non
breve
lotta
raggiunge
e
sorpassa
e
lascia
a
una
buona
distanza
Foot
-
Fall
,
il
quale
,
avendo
perduta
la
prima
lena
,
viene
in
seguito
superato
da
Roman
Bee
.
La
corsa
,
di
tremila
metri
,
è
interessantissima
.
Melmerby
giunge
primo
;
secondo
è
Roman
Bee
;
terzo
Foot
-
Fall
;
quarto
,
pessimo
quarto
,
Lady
Mary
.
Il
ritorno
La
sfilata
delli
equipaggi
è
stata
mediocre
.
Molte
botti
,
pochissime
carrozze
signorili
.
Bello
l
'
attacco
del
duca
di
Ceri
ed
elegante
quello
del
duca
di
Magliano
.
Qua
e
là
,
per
la
via
Salaria
,
alcune
torme
di
curiosi
.
Niente
più
.